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Ciao a tutti, qua si è sempre di corsa e ci teniamo il tempo per arrivare sani al numero 100 del prossimo mese! Vi saluto, e per chiunque sia a Lucca Games e voglia fare un salto a trovarmi, sarò il pomeriggio di Domenica 31 nello stand di DAST WORK, nell’ area Games - Stand A002 - Padiglione Carducci. Qui il link al sito di Lucca: http://lucca2010.luccacomicsandgames.com/index.php?id=442 A presto! Alan D’Amico P.S: La copertina di oggi riguarda sia il nuovo gioco “I Signori dei Draghi” (che ho avuto il piacere di illustrare) sia l’inizio della nuova serie di articoli riguardanti gli autori di giochi italiani. Trucchi di pittura Del famoso Durgin Sire, c’e’ del fango sulla sua veste! Siamo in un mondo medievalizzante (ma si potrà dire? boh, a limite voglio i diritti sul neologismo!), gotico, oscuro. Armate di disperati si scontrano in mezzo ai pantani, paludi, verdi prati, ma ricoperti di letame. Insomma, a combattere nel medioevo ci si sporcava. Avete mai visto un orco con le vesti appena uscite dalla tintoria? Cosa significa che se è per questo non avete mai visto un orco?? Sforzatevi su! Dicevamo, anche nel fantasy, aggiungere realismo alle miniature non può che giovare e dare carattere, sempre rispettando il principio di decenza (non potere fare tutti i soldati marroni perché non avete voglia di dipingere e secondo il vostro Bg d’armata loro combattono solo nel fango!). La tecnica più semplice è l’effetto usura da fango, sabbia, polvere, terra. L o applichiate sull’orlo inferiore di un mantello, sui calzari, sui gambali, sugli zoccoli dei cavalli o su qualsiasi zona voi vogliate, l’effetto fango/terra è davvero molto semplice. Signorina, faccia pure entrare il modello… Questo modello incarna la quintessenza dell’Ogre. A noi ora ci interessa vedere come è stato applicato l’effetto fango. Vi sono molti modi per applicarlo, ma tutto dipende dall’effetto che volete dare: fango secco o fango fresco. Per un maggiore realismo io consiglierei di applicarli entrambi. Più il fango è secco, più è chiaro. Per un fango secco, tutti i marroni a base giallastra (snakebite leather, bubonic brown, grave yard earth, desert yellow) sono perfetti. La tecnica? semplicissima. Pennello asciutto! Prendete il colore che avete scelto con un pennello a setole rigide, passate il pennello su un po’ di scottex per levare la stragrande maggioranza di colore e poi macchiate l’area con molta disinvoltura, passando il pennello a tocchetti sul modello fino a che non avete il risultato che volete. Trucco: con lo stesso colore, diluito, imbevete un vecchio spazzolino da denti (tanto non ve li lavate, lo so..) e poi “spruzzate” il colore sul modello, in direzione ascendente (puntando lo spazzolino in modo che il colore vada dal basso verso l’alto)per fare l’effetto “schizzi” di fango. ottimo! Il mio consiglio è che più vi avvicinate alla base del modello, più, il fango, dovrebbe essere scuro, fresco! per cui ripetete la tecnica usando questa volta un marrone scuro (bestial brown, scorched brown, dark flesh) per dare l’idea di fango ancora fresco.. continuate fino a che non siete soddisfatti. Secondo trucco: nella pittura anche gli effetti “tridimensionali” sono importantissimi. per dare l’idea di fango “materiale”, e non solo di vestito sporco, prendete un marrone scuro, mescolatelo con un po’ di bicarbonato e giusto una punta di colla vinilica o (meglio) effetto acqua (l’effetto acqua GW è utilissimo per moltissime cose, tranne a dare l’effetto acqua vero e proprio!) e poi passate il composto dove volete per dare l’idea di fango vero e proprio, bello fresco, zaccheroso e poltiglioso. Esempio “materico” di fango lo troviamo sulla base del nostro modello di Ogre, sulla zappa e sulle scarpe. L’effetto polvere (in genere applicato ai bordi dei mantelli) si ottiene davvero facilmente, applicando la tecnica del fango secco. Ricordate, dovete essere davvero “soffici” con il colore. Il colore sul pennello da dare a pennello asciutto deve essere praticamente inesistente. Se vedete che nei primi passaggi di pennello asciutto (o drybrush che dir si voglia, io sono italiano, preferisco pennello asciutto!) il colore è quasi impercettibile, allora avete fatto la cosa giusta. Solo insistendo dovrete iniziare ad intravedere il colore. Senno perdete l’effetto polvere (molto graduale, soft) e avrete soltanto un effetto sporco. Ottimo esempio di polvere lo troviamo sulla gualdrappa di questo destriero e, se ci fate caso, sulla campitura bianca dello scudo, cosa che dà un effetto molto gradevole di usura. Quando volete dipingere un pezzo da esposizione, o di medio alto livello, è sempre importante fare interagire il modello con la sua base, per dare realismo e credibilità alla scena. Se il vostro modello è in mezzo alla sabbia, è logico che il modello stesso dovrebbe quantomeno essere insabbiato! Un cavaliere in mezzo al fango non sarà lindo come uscito Dalla lavatrice. E sì, seppur possa farvi venire gli incubi la notte, anche gli Alti Elfi si sporcano. Un cavaliere della cerca sarà molto probabilmente ricoperto di sporco, la sua armatura sarà scalfita, usurata, arrugginita. Un nano in mezzo alla neve avrà anche la pelliccia zuppa di ghiaccio! Insomma, gli effetti di usura, invecchiamento e simili sono molto importanti per dare al modello quel tocco di credibilità e carattere in più. Osservate questo altro cavaliere: Lo scudo è danneggiato (la tecnica è la stessa del Marine di prima) la gualdrappa è sporca, infangata, impolverata. Obbiettivamente il livello di pittura non è eccelso, ma bastano questi piccoli dettagli per dare comunque carattere alla miniatura, renderlo interessante. Abbiamo visto l’effetto fango e sporco in generale, ottimo per molte cose: mantelli lisi, armature infangate gualdrappe segnate dal tempo) e abbiamo capito quanto sia importante far interagire la base con il modello. Ora passiamo ad altri effetti, più interessanti senza dubbio, ma anche più complessi da ottenere e in genere lunghi da fare bene. Oddio il mago si e’ surriscaldato!! Cosa c’è di più impressionante di un mago che scatena il suo arcano potere in un vortice di luce sacrilega? Galeazzi nudo? Beh, lo ammetto, questa volta mi avete fregato. Ma al momento non c’è una miniatura hard di Galeazzi, per cui concentriamoci su quegli effetti di luce che sono tanto adatti, nel fantasy, a dare l’idea di magia, armi arcane e stregonerie. Abbiamo visto come dare l’effetto “lenti lucenti” allo Space Marine. Il procedimento è lo stesso: velature di colore a rappresentare la luce diffusasi da una fonte. Un mago che sta per lanciare un incantesimo molto potente, avrà un effetto ancora più impressionante se i suoi occhi emaneranno luce! Come anche l’arma magica del vostro generale sarà più spettacolare se emanerà luce. Tranquilli, non dovrete creare mini impianti elettrici all’interno del vostro modello, perché per questi effetti la pittura basta e avanza. Come sempre, focalizziamoci su alcuni esempi, in modo che si possa vedere subito il risultato di quello che dico. Questo pezzo ha molto carisma, seppur non sia ad un livello top. Il pittore ha voluto dare l’idea che il vortice di magia emanasse il proprio potere sotto forma di aura arcana. Per fare questo, il pittore ha dipinto il vortice arrivando quasi al bianco, che subito dà l’effetto di fonte di luce. Per completare il tutto, ha effettuato sul modello forti velature di azzurro/verde.e Fateci caso: più la parte della modella si avvicinano al vortice di potere, più l’azzurro è pieno. Addirittura, sulle gambe, dove la vicinanza con la fonte di luce è massima, il colore è virato dal viola all’azzurro pieno. La tecnica migliore per “virare” da un colore all’altro è la cosiddetta “wet blending”, ovvero un processo molto laborioso e difficile che fonde assieme due colori diversi. La wet blending è tra le tecniche più difficili da padroneggiare, perché vi è un risultato da ottenere assolutamente: nessuno stacco netto di colore (per cui un passaggio omogeneo). Con la tecnica della wet blending bisogna fondere due colori molto diluiti direttamente sul modello. Non è il caso di discuterne in questo poco spazio, visto che è un argomento che meriterebbe una puntata a sé, ma per il momento voi applicatevi alla tecnica intermedia da me inventata, chiamata appunto “sad blending”. Con la sad blending si deve fare un lavoro più lungo, ma è più semplice. Mettiamo caso che volete passare dal viola al verde acqua: semplicemente mischiate al viola quantità proporzionali e infinitesimali di verde, alternando queste particolari lumeggiatura a velature di colore di base (viola) per evitare gli stacchi, fino ad arrivare al verde puro. E’ davvero un procedimento lungo, ma ne vale la pena! Una volta arrivati al verde puro, o al colore che vi interessa, lumeggiatelo normalmente (notare la lumeggiatura della parte azzurra sulle tibie della druchii a lato). Il trucco è scegliere una fonte di luce (in questo caso il vortice, ma può essere un’arma, una gemma, anche la mano stessa di un mago!) e portarla fino al bianco, o un colore altrettanto chiaro, quindi passare a fare velature della tonalità della fonte sul modello, tenendo a mente che più ci si avvicina alla fonte, più devono essere consistenti. naturalmente non dovrete velare tutto il modello, ma per un effetto più reale, Dovrete studiare dove la luce emanata, andrebbe ipoteticamente ad investire il modello. Un esempio sono i capelli della ragazza qui sopra: vedete come i capelli subiscano la luce in prossimità del vortice, mentre restano pressoché normali man mano che si allontanano dallo stesso? Ecco. Vedete come la luce sia più forte proprio sopra il lato B, dove passa il vortice, piuttosto che sotto? Questi piccoli accorgimenti, vitali peraltro, danno realismo all’effetto di luce. Se vogliamo dare l’effetto di “occhi spiritati”, non v’è nulla di più semplice. Scegliete una tonalità di luce che volete dare (facciamo azzurro), quindi, colorate gli occhi di azzurro, lumeggiandoli fino ad avere il bulbo completamente bianco, contornato di azzurro (bastano due passaggi: ice blue di base e skull white sul bulbo cercando di far intravedere un contorno di ice blue). Ora che avete l’occhio spiritato (mi raccomando, niente pupilla!), procedete come nel caso delle lenti del Marine a fare velature di azzurro attorno agli occhi. Per evitare un effetto “fari da camion”, siate molto leggeri, cercate di arrivare ad un azzurro consistente solo nell’immediata vicinanza agli occhi. Inoltre, concentratevi di più sulla parte bassa del viso (guance) con le velature, la luce non dovrebbe quasi picchiare sulla fronte, ma solo leggerissimamente sul sopraciglio. Ed ecco i vostri occhi spiritati! In questo mago imperiale, il pittore ha scelto come fonte di luce la sfera che ha in mano il modello. Notate come la luce investa soprattutto i rilievi delle zone vicine. L’azzurro è tanto più consistente quanto è vicino alla fonte di luce, ed investe soprattutto le aree limitrofe. Il pittore in questione ha esagerato con la compattezza del colore, facendo, secondo me, luci troppo marcate e qualche inesattezza tecnica: come è possibile che la mano sinistra venga investita dalla luce e la tunica o il braccio subito sottostanti no? come è possibile che la luce investa la faccia meno del bastone? Nonostante questi piccoli errori, l’effetto generale è molto Buono e convincente, sicuramente innalza il livello generale del pezzo. Vi ho voluto mostrare questo esempio per farvi vedere come anche un buono studio della luce riflessa, seppur noioso o difficile, dia quella marcia in più al modello, aggiunga la lode al merito, insomma, trasforma un bell’effetto in un effetto stupendo. Nonostante questo, anche un effetto poco curato dal punto di vista progettuale, può comunque dire benissimo la sua, se eseguito ad arte. Il pittore in questione, per conto mio, si prende un bel 7 su 10, come voto. Colore troppo spesso e uno studio delle luci poco approfondito gli tolgono quel poco che gli serve per l’eccellenza. Ma non state a sentire me, che sono un inguaribile malmostoso! Che poi si sa, chi sa fare fa, chi non sa fare, insegna! Che dire, vi sarebbero ancora numerosi effetti su cui parlare, ma il tempo concessomi è terminato, lo spazio stringe (avrò sforato già di una pagina!) e preferisco tenermi il meglio per le prossime puntate, in modo da poterne parlare approfonditamente in futuro piuttosto che scrivere quattro passaggi incomprensibili adesso. Nella prossima puntata parlerò dell’effetto sangue/splatter, dell’effetto ruggine, come trattare i metalli in generale e, se riesco, un’anteprima dei freehands (disegni a mano libera). Per il momento è tutto, non ho potuto illustrarvi granché, viste le poche pagine, ma comunque, nonostante tutto, abbiamo visto e imparato le tecniche di usura e di fonte di luce. Ora sappiamo sporcare le armature, infangare le vesti, scalfire e scheggiare gli scudi, insozzare gli Ogri, accendere i maghi ed i visori dei nostri Space Marines. Niente male, per essere l’inizio. Ora prendete i pennelli, i colori, l’acqua e andate a dipingere, che come per tutte le cose la pratica affina la tecnica. Alla prossima!!! Durgin Diaro di un pittore Ciao a tutti questa volta ritorno con dei modelli divisi in due categorie: aggiornamento e vintage,riguardanti rispettivamente modelli di elfi oscuri e modelli degli anni '80 di vario tipo da blood bowl a warhammer. Partiamo ora con l' aggiornamento dell'esercito elfo oscuro che ho dipinto su commissione e pubblicato sull'orco nero qualche mese fa. L'aggiunta riguarda un'unita da 10 carnefici di Har Ganeth e un'idra con soggiogatori. Partiamo dal descrivere la prima unita: lo schema di colore è rimasto invariato per poterla integrare col resto dell'esercito , pero la presenza di numerose placche sovrapposte e la loro forma mi ha permesso di fare un gioco di sbalzi di colore tra viola e nero dando loro un aspetto cupo e al tempo stesso molto dinamico grazie alle numerose forme curve.E' inoltre l'unica unità che ha le lame sporche di sangue,dipinto però con macchie molto sottili e ben definite per ricordare la loro bravura nel decapitare gli avversari con il minimo sforzo. Ma passiamo al pezzo grosso ovvero l'idra.Questo bestione di metallo è stato un vero problema da dipingere in quanto: 1 non si puo dipingere smontata 2 nel montaggio si nota come non vi sia una sola parte che combacia 3 i kili di stucco usati per tappare i buchi nelle giunture sono tanti 4 bisogna,per i motivi elencati prima, dipingere tutto sto blocco di metallo tenendolo in mano stando attenti a non scheggiarlo Quindi diciamo un bel modello esteticamente parlando (davvero bello dettagliato e dinamico) pero stampato e progettato veramente male per quanto riguarda il montaggio,non si possono nemmeno pernare per bene le teste in quanto ha delle sorte di perni predefiniti che inibiscono in parte l'utilizzo di perni propri.Qui lo schema di colore dei soggiogatori usa lo standard dell'armata mentre i colori dell'idra usano quelli del modello fotografato in anteprima e che è girato su un po tutti i forum di warhammer(sicuramente qualcuno di voi lo ricorderà).Ho voluto darle un aspetto realistico e lucertolesco,quindi mi sono tenuto su toni verdi e marroncini con sfumature piu o meno brillanti come indicava la foto di riferimento ma riadattandolo qua e là. Il dettaglio più in vista sono i fili di bava e gli spuntoni che escono dalla schiena: le prime sono fatte con la colla liquida stick,utilizzando un semplice stecchino per "tirarla" da una parte all'altra,le seconde invece sono fatte partendo da una base bianca fino a tirarle al nero e poi coprendo il tutto con del lucido per dare un aspetto chitinoso e umidiccio.Una puntualizzazione per le foto: ci sono sfondi e toni di colore diversi perchè non avevo al momento il mio sfondo solito e quindi mi sono dovuto arrangiare un po!E perchè sono una capra a fare le foto... Passiamo ora alla categoria modelli vintage!Questi modelli fatti sempre su commissione hanno la caratteristica comune di essere molto vecchi,tanto che mi ci devo rivolgere dando del voi quando li dipingo!I primi modelli dipinti sono la squadra di blood bowl tutta in metallo e tutta con modelli della 2^/3^ edizione,risalente agli anni '80.Nonostante la loro età devo dire che alcuni modelli sono molto interessanti,ben scolpiti e soprattutto molto divertenti da dipingere!Per questa squadra il cliente voleva ovviamente un tema unitario essendo una squadra e dei numeri per distinguere i vari ruoli dei modelli.Facendo un po di brainstorming ho deciso di usare uno schema viola per le armature,colore che si intona bene con la pelle degli orchi,carne chiara per gli stracci lerci e logori,metallo rovinato (che fa molto orchesco) e pelle brillante che si intona bene con le linee e le forme di questi modelli vintage.I numeri ho scelto di metterli sgli elmetti invece che sulle basette come ho visto fare a molti per dare piu carattere ai modelli ed inoltre li ho amalgamati al resto dell'armatura mediante gli effetti di spaccatura diffusi su tutta l'armatura dipinti a mano creando un effetto ottico di profondita su ogni taglio che ho immaginato sui modelli.Ma perchè i tagli?Be blood bowl è un gioco violento e si ammazzano di brutto i giocatori da quel che ho capito,unitelo al fatto che gli orchi non sono famosi per la buona manutenzione degli equipaggiamenti, et voilà gli spacchi si creano in automatico nella mente di chi immagina un orco con l'armatura da football americano!Altra caratterizzazione della squadra è data dalla pelle dei suoi membri che va dal verde scuro per gli orchi neri,al verde medio per gli orchi normali ,al verde chiaro per i goblin,rispettando i canoni del background orchesco. Passiamo agli altri due modelli vintage:2 goblin giocherelloni trainati da uno squig ed un lupo.Non sono modelli eccezionali pero hanno molto carattere e sono davvero vecchi,e per questo motivo ho deciso di dipingerli con i colori che si usavano tanti anni fa ricercando le "ricette" sui vecchi libri degli eserciti.Sfido a trovare qualcuno che li abbia visti prima di ora! Infine concludiamo con un’ ultimo modello vintage,un eroe nano del caos in metallo.Questo da quel che ho capito è uno degli otto nani del caos della leggenda,anche se secondo me tutti i modelli di metallo dei nani del caos di quegli anni sono belli essendo uno diverso dall'altro.Questo modello era partito come un normale livello da gioco,di fatti aveva gia avuto base e lavature,pero poi nel momento in cui l'ho iniziato a lumeggiare ho deciso di applicarmi per bene ed ho deciso di perderci su 3 pomeriggi utilizzando tecniche di pittura avanzate,molto piu lente ma molto d'effetto anche su modelli piccoli come questo.Il risultato è piuttosto soddisfacente ed ha delle sfumature molto morbide e ben amalgamate tra loro.Perchè questo schema inusuale?Volevo trovare uno schema diverso e su suggerimento del cliente si è creato questo schema armonioso armatura bianca,barba rossa e scudo verdognolo che da un aspetto molto bello a questi modelli solitamente neri e rossi e contribuisce ad esaltarne i dettagli! Bene per questa puntata la carrellata è finita spero vi piacciano i modelli qui esposti,come sempre per commissioni mi trovate sul forum gw tilea e sulla legio pictorum con il nome axia o all'indirizzo mail [email protected] Ciao! Figw space Cari lettori dell'Orco Nero, vi scrivo di ritorno dal primo Gran Tournament (a me piace ancora chiamarlo così...) disputato in ottava edizione. Pochi partecipanti ma sempre di più di quelli delle due precedenti edizioni (32), e una serie di "vecchie glorie" agguerrite in cerca di nuovi successi. Un torneo di questo genere, su sei partite, offre una serie di interessanti spunti che non potevano mancare questo mese. Tra gli eserciti più giocati e anche meglio piazzati, e non è una sorpresa, ci sono gli Skaven. Sono ancora diverse le filosofie di pensiero tra i giocatori-ratto; c'è chi gioca 2 Grigi Veggenti, chi uno solo su Campana, chi si sbilancia verso un utilizzo massiccio del tiro.. ma sono tutte soluzioni ALTAMENTE performanti. Un altro esercito che sarebbe molto competitivo ma che è stato poco presente al GT sono i Nani; sicuramente il loro stile di gioco statico e un pò "lanciadadoso" è uno scoglio per molti giocatori. Un buon numero di Lucertole (armata bilanciata e anche competitiva) e Alti Elfi (una armata rischiatutto con Hoeth.. per emozioni forti), di cui diversi giocatori piazzati nelle prime posizioni. Tanti giocatori Vampiri, ma la maggior parte ha preso più schiaffi di quanti ne ha dati (fatta eccezione per il nuovo bi-campione nazionale, l'ottimo Guidara, e Leoni che ha fatto 3 partite a tavolo 1) ma d'altronde il fascino dell'esercito di Conti Vampiro è immortale quanto i loro serventi! Pochissimi Guerrieri del Caos. Le partite si sono svolte in un clima competitivo ma non eccessivamente teso; in alcuni frangenti però si è sentita la necessità di una nuova edizione delle LGIR, dal momento che la FAQ GW non coprono più del 50% dei dubbi che esistono attualmente in questo gioco, e che risolvere "al 4+" sarebbe un pò ridicolo. In sintesi: un ottimo torneo, divertente e ben organizzato dallo staff GW, che alimenta dal mio punto di vista ancora maggiormente i dubbi sulla necessità il prossimo anno di giocare il GT con un formato (ti fischieranno le orecchie, JJ) dove il vincitore non sarà quasi mai il più meritevole e dove i giocatori verranno farciti di attestati buffi di carta per dare una parvenza di premio quasi a ciascuno. Bah! Punti di vista! A presto, Daniele Gorini Founder FIGW Intervista a Fabio Gravano alias Shatterstorm 1)Nome e cognome 1) Fabio Gravano alias Shatterstorm 2)Quando hai iniziato a giocare a Warhammer? 2) Con la quarta edizione nel 1993 3)Hai provato altri sistemi di gioco oltre al Fantasy? 3) Ho provato tanti altri giochi in particolare Magic con cui ai bei tempi ho girato tutto il mondo, ma nessun altro gioco GW, il 40k ed il Signore degli Anelli non mi piaciono e i giochi specialist, che magari sono interessanti, sono troppo di nicchia e non si trova gente che ci gioca. Ai tempi avevo letto il regolamento di Mordheim. 4)Quali eserciti (parliamo di Warhammer Fantasy) ti piacciono maggiormente? 4) Ho giocato quasi tutti gli eserciti tranne Nani e Nani del Caos che sinceramente non sopporto. Non ho un esercito preferito, mi piace giocare con eserciti tattici che mi mettano alla prova in tutte le fasi: Movimento, Magia, Tiro e Corpo a Corpo. 5)Che cosa ti ha portato nel depravato mondo dei pupazzetti? Chi ti ha insegnato a giocare per primo? 5) Un mio compagno di classe Davide Nari che ai tempi della seconda liceo mi ha fatto comprare un esercito tutto in metallo di Elfi Oscuri di cui mi ero innamorato e che mi ha procurato un regolamento in inglese che hai tempi "interpretavamo" un pò troppo ... HEHE ... 6)Tu sei originario della Liguria; com'è la situazione dell'hobby nella tua regione al momento? 6)Sono Ligure da tante generazioni, l'Hobby in questo momento è abbastanza solido nella provincia di Savona per merito del club di Albenga Governo Ombra che da infiniti anni promuove il gioco allevando nuove leve e proponendo una serie di tornei che culmina con il mitico torneo estivo di Luglio città delle Torri. Abbiamo pochi giocatori dalla provincia di Imperia purtroppo. Nella provincia di La Spezia le cose vanno decisamente meglio per merito di un negozio di Sarzana che ogni 2 mesi cerca sempre di organizzare un torneo. Peccato il capoluogo, Genova abbia perso nel corso degli ultimi anni un sacco di giocatori che fino a qualche anno fa erano tanti. Tutto sommando in questo 2010 toccheremo gli oltre 15 tornei sanzionati FIGW, conditi con un numero imprecisato di torneini amichevoli tra club. Non male per una realtà piccola come la Liguria. 7)Siamo molti vicini a due eventi importanti per la stagione: il Final e il TFN; quali sono le tue previsioni a riguardo? 7) Del Final GW non posso assolutamente parlare perchè sono EONI che non faccio un torneo ufficiale GW. Con Mauro Canavese le cose sono molto migliorate però ormai mi è rimasto poco tempo per i tornei e i pochi che riesco a fare sono di solito tornei FIGW. Per il TNF che volete che vi dica ... lo vincerò sicuramente IO che dall'alto delle mie 3 partite in ottava edizione sono veramente preparato ed allenato. A parte gli scherzi con un regolamento senza limitazioni ed armate che giocano quasi da sole penso che anche un OUTSIDER possa vincere il TNF con un esercito giusto che incontrare eserciti con cui si trova bene. D'altronde basta guardare i risultati degli attuali tornei dove i nani la fanno da padroni e dove più che la strategia serve tanto lato B. 8)Parlaci un pò del tuo club, la Cerchia Interna 8)Qui il discorso sarebbe veramente lungo, ma solo Davide Inzitati può spiegarvi cosa è realmente la Cerchia Interna visto che è una sua creazione ed un suo orgoglio. Da parte mia sono orgoglioso di fare parte di questo club e di aver giocato due Trials con il club. Speriamo di vincerli quest'anno i Trials ... e speriamo che l'imperatore mi voglia in squadra visto le mie ultime assenze ai tornei. 9)Hai altri hobby oltre al Warhammer? 9)Certamente: mi piace lo sport in generale, in particolare il baseball a cui ho giocato a livello amatoriale (sono tifosissimo dei Saint Louis Cardinals). In generale mi piaciono tutti gli sport americani e spesso ho fatto le nottate per le partite di NBA, MLB o NFL. Ai tempi come detto ho giocato parecchio a Magic, anche se ora mi limito a qualche draft con qualche amico in ricordo dei vecchi tempi. Mi piace giocare a scacchi, nuotare, fare jogging, guardare film, ascoltare musica Metal e Hard Rock (Metallica, Guns, Nirvana, Judas Priest, Manowar, System of a down, ...). Tanti anni fa ero anche un tifoso sfegatato delle Vecchia Signora, alias Juventus ... ormai però il calcio mi fa solo ribrezzo. 10)Tra tutte le miniature che ti sono passate davanti agli occhi negli anni, qual'è la tua preferita? 10) La mia miniatura preferita è un Uomo Albero in resina che mi sono fatto arrivare dalla Polonia tramite ebay e che ai tempi degli elfi silvani portavo sempre in battaglia come Antico Uomo Albero. Non mi ha mai deluso sui campi di battaglia facendomi vincere numerosi tornei Ciao dalla Liguria, Shatterstorm. Golden Demon Canada 2009 Comincia una nuova serie di articoli extra Warhammer, visto il successo della collana “L’Altra Realtà” che tornerà insieme a noi il prossimo mese. Questo sezione presenterà di volta in volta un gioco nuovo creato totalmente da italiani , da qui il titolo “Italici giochi”. Lo facciamo per valorizzare tutti gli autori nostrani che hanno il diritto per capacità di aver la giusta diffusione, e dare una scelta in più a tutti quei appassionati che cercano qualcosa di nuovo nel mercato ludico. Se volete pubblicizzare il vostro gioco (in maniera gratuita, come abbiamo sempre fatto noi dell’Orco Nero) basta che mandate un e-mail [email protected] . Ad aprire la pista, un gioco di carte della casa nascente Dast Work: Di tanto in tanto il panorama ludico italiano offre interessanti iniziative, come quella della giovane casa editrice Dast Work srl, che ad Ottobre, durante i Lucca comics and Games 2010, lancerà il gioco di carte strategico "I Signori dei Draghi", ideato da Daniele Simeoni con la collaborazione di Stefano Corsi. Il gioco è stato stampato da Cartamundi, azienda leader nella produzione di giochi di carte. "I Signori dei draghi" è un gioco di carte non collezionabili ambientato nel più classico e nobile degli scenari fantasy. È composto da 196 carte poker size ed 8 Mercati, la grafica e le illustrazioni sono di altissimo livello, la meccanica di gioco è innovativa, divertente e soprattutto mai ripetitiva, caratteristiche queste che rendono il gioco degno di particolare attenzione da parte di tutti gli amanti del genere. Abbiamo intervistato per voi l'ideatore, Daniele Simeoni: Orco Nero: Ciao Daniele, Raccontaci il tuo progetto “I Signori dei Draghi” Alla base del nostro progetto c'era la voglia di creare qualcosa di nuovo, qualcosa che andasse oltre le tipologie di gioco che le diverse produzioni ci hanno presentato in questi anni. Ne I Signori dei Draghi c'è la voglia di coinvolgere il giocatore in una stupenda ambientazione fantasy, c'è la voglia di non far vincere il più fortunato, ma il più bravo, c'è la voglia di far ragionare e pensare i giocatori, perché una mossa strategicamente giusta, al momento giusto, potrebbe far vincere una partita.Orco Nero: Daniele, come è nata l'idea di ideare un gioco di carte non collezionabili e, soprattutto, come mai avete deciso di produrre questo gioco e distribuirlo su larga scala? Daniele: L'idea è nata dalla passione per il fantasy e per la strategia. Trascinato da queste grandi passioni ho pensato di creare un gioco che mi soddisfacesse in pieno. In questo modo ha cominciato a prendere forma I Signori dei Draghi. All’inizio non è stato assolutamente semplice, però mi accorgevo che tutti coloro che giocavano , mi chiedevano continuamente di poter giocare di nuovo. Le persone amanti della strategia e del fantasy, come era lecito aspettarsi, sono da subito state attratte da questo gioco, ma la cosa che ci ha più colpito è che ha appassionato anche coloro che non avevano mai preso una carta in mano e che prima di giocare ad “I Signori dei Draghi” non sapevano nemmeno cosa fosse un “ruolo”. Proprio questo fatto ci ha convinto a contattare Cartamundi per la produzione. Orco Nero: Ci hai parlato di una meccanica di gioco piuttosto particolare. Puoi darci qualche spiegazione più approfondita, senza entrare troppo nel dettaglio e togliere la sorpresa a tutti quelli che acquisteranno il gioco ? Daniele: Come ho già accennato diverse volte, alla base del gioco c'è stata la volontà di realizzare qualcosa che non fosse troppo legato alla fortuna . Abbiamo cercato di ridurre l’incidenza della fortuna al minimo, ponendo l’accento sulle scelte strategiche di ogni giocatore, le quali avranno molto peso al fine del risultato di ogni singola partita. Oltre a dover creare eserciti, a dover scegliere il ruolo giusto quando possibile, a dover bilanciare le forze con gli alleati, a dover usare magie , incantesimi, benedizioni, maledizioni ed artefatti nel miglior modo possibile, i giocatori dovranno anche gestire al meglio i propri mercati per riuscire a vincere la partita: acquistare una carta sbagliata oppure mettere in vendita la carta sbagliata può avere effetti rilevanti sull'esito della partita. Non voglio aggiungere altro, altrimenti rischio di dilungarmi e soprattutto di raccontarvi troppo... Orco Nero: Hai parlato dei ruoli, puoi dirci qualcosa in più? Daniele: I ruoli sono alla base di questo gioco. Ogni giocatore, infatti, impersonificherà un personaggio tra i seguenti:elfo, nano, guerriero, sacerdote ed evocatore. Ognuno di questi ruoli ha abilità e caratteristiche peculiari ed in base al livello del ruolo stesso si possono ottenere attitudini particolari ed evocare creature sempre più potenti in modo da ottenere eserciti competitivi. Lo studio ed il bilanciamento dei ruoli è stato il capitolo che ha portato via più tempo alla realizzazione del progetto, ma dopo innumerevoli test posso dire di essere davvero soddisfatto del risultato finale. Orco Nero: E’ chiaro che i ruoli appena citati appartengono alla classica letteratura fantasy. E’ stato difficile riuscire a trovare illustratori che riuscissero a soddisfare totalmente le tue esigenze? Daniele: Sì , è stato piuttosto complesso. Molto spesso l’ostacolo più grande da superare per chi decide di realizzare un gioco è proprio la grafica. Dopo mesi di ricerche avevo addirittura preso in esame la considerazione di abbandonare il progetto, perché non riuscivo a trovare quello che cercavo. Fortunatamente durante Lucca Comics and Games di qualche anno fa ho avuto il piacere di incontrare Marco Bianchini (Art Director della Scuola internazionale di Comics). Marco ha immediatamente capito cosa cercavo e grazie al suo interessamento ho conosciuto due illustratori eccezionali. Prima di tutto devo citare Alan D’Amico che ha diretto con grande professionalità tutta la parte grafica del progetto dall’inizio alla fine. L’altro disegnatore che rispondeva perfettamente alle mie esigenze, Nicola Zanni, ha realizzato nelle fasi iniziali del progetto la metà delle illustrazioni presenti sulle carte da gioco. Orco Nero: Come già sappiamo il gioco uscirà il 29 Ottobre 2010 Durante i Lucca Comics and Games. Quali altre iniziative state portando avanti? Daniele: Saremo a Lucca nell’area Games, Padiglione Carducci, stand A002. Inosltre Faremo una presentazione il primo giorno di fiera dalle 12.20 alle 13.00 nella Sala Ingellis di Lucca Games. Colgo l’occasione per invitarvi: chiunque verrà ad assistere alla conferenza riceverà un simpatico omaggio de I Signori dei Draghi. Non è facile definire tutte le iniziative che ci saranno dopo il lancio, perché in periodi molto movimentati come questo, ogni giorno si cambiano le carte in tavola. Comunque, è possibile avere continue informazioni sul gioco iscrivendosi al gruppo su facebook : abbiamo aperto un gruppo chiamato appunto I Signori dei Draghi (http://www.facebook.com/pages/Fumetti-3DCollection/140193592673166?ref=sgm#!/pages/I-Signori-dei-Draghi/109621165766149 ) nel quale, oltre ad aggiornarvi, potrete fare domande ed avere risposte su qualsiasi questione inerente il gioco. Vi risponderemo direttamente noi. Abbiamo anche online il sito ufficiale ( www.isignorideidraghi.it ) in cui potrete acquistare direttamente il gioco ed avere chiarimenti sullo stesso. Nuove produzioni della Forge World che inaugura una nuova sezione: la Warhammer Forge, dedicata al Fantasy. Le uscite sono tante, dai nani del caos, nuovi demoni e addirittura un esercito imperiale a tema di Marienburg dove si notano alabardieri con ispirazioni marinaresce e carri a forma di nave. Se questo numero l’avete scaricato da Internet, e non dal nostro sito ufficiale: http://www.orconero.com/ , ricordate che potete abbonarvi alla nostra rivista gratuitamente Mandando un e-mail a questo indirizzo: [email protected] . Cosi facendo riceverete ogni 15 del mese i nuovi numeri del Orco Nero “freschi di stampa” direttamente nella vostra casella postale! Se poi volete spedirci i vostri articoli, ancora meglio!