28 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons

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28 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA
Anno XV, N. 204, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00)
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano
LA VOCE DEL NORD
DIRETTORE
UMBERTO BOSSI
Domenica 28
Lunedì 29 agosto 2011
«LA SQUADRA LEGA HA VINTO LA PARTITA»
MARONI: «Pensioni e Comuni, raggiunti tutti gli obiettivi. E questo grazie al fatto che siamo uniti
Calderoli, nostro grande centravanti, ha fatto gol». Domani ad Arcore il vertice Bossi-Berlusconi
I nostri editoriali
ALESSANDRO MONTANARI
e pensioni non saranno toccate e i tagli ai comuni saranno significativamente ridimensionati. Ancora una volta la
“squadra Lega” ha vinto la sua partita,
portando a casa gli obiettivi che si era
posta». Per Roberto Maroni, alla BerghemFest di Alzano Lombardo protagonista con Roberto Calderoli e Angelino Alfano di un dibattito che ha
catalizzato grande attenzione anche
negli addetti ai lavori della politica, è
questo l’elemento d’analisi regalato
dalla prima uscita ufficiale del neosegretario del Pdl nella tana orobica del
lupo leghista. Un vero e proprio “battesimo del fuoco” che in effetti avrebbe
potuto mettere in qualche disagio l’ex
guardasigilli, ma che Angelino Alfano
ha superato subito.
«L
+ 150%, BOOM DI IMPRESE CINESI
FAVA: E NON CI SONO
I DATI DEL SOMMERSO...
La Padania c’è
e si farà tra poco
STEFANO B. GALLI
T
anto tuonò - Padania libera! - che infine
piovve: la Padania c’è. E si farà tra
poco, pochissimo tempo. La prospettiva è tutt’altro che infondata e peregrina. È
nella realtà delle cose, determinata da questa
crisi economica e dalle sue dinamiche di sviluppo. È nell’imminente futuro. Altro che Lega
“in affanno”; Lega vittima di “microlobby” di
varia natura. Altro che antichi “tormentoni”.
Arriverà presto - al contrario - il momento della
rivendicazione definitiva degli interessi generali del Grande Nord. Che si imporranno, su
tutto e su tutti.
ALLE PAGINE 2 E 3
A PAGINA 10
Lo show a Rimini
La guerra sporca
...e la pace lurida
Bersani, sempre
più Cgil e meno Pd
GIUSEPPE REGUZZONI
«V
ergin di servo encomio e di codardo
oltraggio». Opportunamente su un profilo di Facebook compare questo verso
che Alessandro Manzoni scrisse a proposito
della fine dell’epopea napoleonica, applicato, questa volta, alla caduta di Gheddafi (e non solo alla
sua). Il tiranno è caduto - ci dicono - e ora sono tutti
coraggiosi. Il «bel sol di Tripoli» alimenta assurde
velleità militariste, come sempre mascherate con la
bandiera della pace. C’è sempre una croce pronta
per benedire una guerra inutile, o una bandiera da
issare, per mascherare sogni di gloria che, puntualmente, la storia copre di tragico ridicolo.
PAOLA PELLAI
rezzemolino Bersani ormai si
trova meglio in casa d’altri che
in casa propria. E allora eccolo
che, seppur non invitato, va a fare
passerella al Meeting di Rimini. E
non sceglie un giorno qualsiasi, ma
quello dove il protagonista “ufficiale”
è il ministro Giulio Tremonti. Prepara tutto nel dettaglio il leader del
Pd, al punto che fa annunciare la sua
“presenza in incognito” 24 ore prima
dalle agenzie di stampa.
P
A PAGINA 8
A PAGINA 5
Penati imbarazzante
La sinistra tace
sui suoi peccati
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a qualche giorno la sinistra e i megafoni accessori, qualche giornalista
poco autorevole ma ben pagato,
qualche politico zombie da prima
repubblica, parlano della Lega.
Male, ovviamente, cavalcando come degli avvoltoi temi pretestuosi.
La Lega vuole penalizzare disabili
e vedove: si sono ridotti a questo,
attribuendo a Calderoli e al Carroccio iniziative senza senso.
D
A PAGINA 4
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GIANCARLO MARIANI
e imprese cinesi in Italia crescono in modo spropositato tanto è vero che negli ultimi otto
anni - è l’allarme della Cgia di Mestre sono aumentate del 150,7%. «Fenomeno preoccupante, frutto degli in-
L
sediamenti massicci degli Anni 90»,
commenta Gianni Fava, presidente
della Commissione parlamentare di
inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.
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laPADANIA
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PRIMO PIANO
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ALESSANDRO MONTANARI
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
«VENDITA CASERME PUO’ COPRIRE I TAGLI ALLA DIFESA»
La dismissione di caserme, fari e altri immobili non più funzionali alle
Forze armate può fruttare in tre anni «e senza fatica» la copertura
integrale dei tagli che ricadranno sulla Difesa, tra quelli previsti nel
capitolo ministeri della manovra. Lo dice a Il Sole 24Ore il ministro della
Difesa Ignazio La Russa (foto), che ha pronto un emendamento per il
decreto anti-crisi con l’obiettivo di sbloccare lo stallo con interventi
mirati «per evitare che i militari sostengano solo costi senza alcun
vantaggio e per semplificare la burocrazia con procedure più snelle».
L’emendamento stabilisce che circa la metà degli incassi da
dismissione andrà allo Stato, per ridurre lo stock del debito pubblico, e
agli enti locali, mentre l’altra metà resterà alla Difesa
VINCE LA LEGA:
MILÀN - «Le pensioni non
saranno toccate e i tagli ai
comuni saranno significativamente ridimensionati. Ancora una volta la
“squadra Lega” ha vinto
la sua partita, portando a
casa tutti gli obiettivi che
si era posta».
Per Roberto Maroni,
alla BerghemFest di Alzano Lombardo protagonista con Roberto Calderoli e Angelino Alfano
di un dibattito che ha catalizzato grande attenzione negli addetti ai lavori
della politica, è questo
l’elemento d’analisi regalato dalla prima uscita ufficiale del neo-segretario
del Pdl nella tana orobica
del lupo leghista. Un vero
e proprio “battesimo del
fuoco” che in effetti avrebbe potuto mettere in qualche disagio l’ex guardasigilli - agrigentino, di formazione democristiana e fedelissimo berlusconiano - ma che
Angelino Alfano
ha superato subito con poche
ma pesantissime
parole. Queste:
«Sappiamo cosa
significa stare in
una coalizione.
Se la Lega è contraria a toccare le
pensioni, allora
vuol dire che non
se ne parla più.
Del resto ci sarà
una ragione se
quando governa
la sinistra il go- Maroni e Calderoli: «Siamo una squadra»
verno cade e
quando invece governano intransigente del Movi- vera e diffidente con tutti,
Bossi e Berlusconi i go- mento, concede il primo ma anche attenta e diverni durano tutta la le- applauso: la filosofia del sponibile al dialogo con
gislatura...».
segretario piace, convin- chi si pone il problema del
Il popolo leghista della ce, rassicura. E lui, si ve- fare. «Alfano - spiega Mabergamasca, che nella de chiaramente, ci pren- roni il giorno dopo - è starappresentazione comu- de gusto nel confrontarsi to molto contento per l’acne incarna l’ala più dura e con quella platea così se- coglienza che ha ricevuto,
Dalla parte di noi lavoratori.
Per la prima volta vi voterò
GIANFRANCO BETTIO
Per la prima volta voteremo Lega Nord
per la difesa delle pensioni . Spiegate a
Brunetta e Casini che le pensioni di
anzianità non esistono già più perchè
corrette dalle quote che valgono almeno
35 o 36 anni di contribuzione.
Sistema che nessun Paese d'Europa
possiede. In pochi anni l'età è comunque destinata ad alzarsi a 63,64 anni.
Aggiungete che raggiunta la quota bisogna aspettare un ulteriore anno e,
non basta, altri 3 mesi di "aspettativa di
vita" e poi fate il conto. Ed i tanti che
hanno perso il lavoro, magari dopo aver
maturato 38,39 anni di contributo cosa
faranno?
Da ultimo, è possibile che Sacconi
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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MATTEOLI: «ALLEANZA PDL-LEGA SALDA, IL PD E’ DIVISO»
«Ancora una volta la maggioranza di centrodestra è unita e capace di
fare sintesi, mentre l’opposizione, in particolare il Pd, è divisa,
succube di posizioni estremiste contrarie all’interesse del Paese».
Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli (foto),
che però aggiunge: «Non gioiamo per le divisioni dell’opposizione. In
PRIMO PIANO
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questa fase sarebbe stato meglio che la sinistra fosse in condizione di
offrire un valido contributo nella ricerca di soluzioni per fronteggiare la
crisi. Il dibattito di questi giorni nella maggioranza è servito per
approfondire le questioni sul tappeto ed è stato un banco di prova dal
quale l’alleanza Pdl-Lega uscirà rafforzata, a riprova che la coalizione
è l’unica a poter guidare la nazione»
Maroni: «Pensioni e Comuni
raggiunti tutti gli obiettivi»
berto Bossi e Silvio Berlusconi a stabilire la definitiva quadratura del
cerchio, ma è anche vero
che proprio nelle ultime
ore le tre pregiudiziali poste dalla segreteria di via
Bellerio sono state, per
esplicita e ripetuta ammissione del segretario
Alfano, condivise e avallate dal Pdl. «Le pensioni
non si toccano - riassume
Maroni - e i tagli ai comuni saranno rivisti, pro-
.......................
L’ex Guardasigilli
supera l’esame
del popolo padano.
«Lui e la nostra
gente si sono
annusati e hanno
mostrato reciproca
simpatia»
.......................
A sinistra, Maroni, Alfano e Calderoli con il moderatore Enrico Mentana e il deputato leghista Nunziante
Consiglio, coordinatore della BerghemFest. Sopra, il grande pubblico che ha assistito al dibattitio
Previdenza, enti locali ed evasione: alla BerghemFest
il segretario Alfano conferma che il Pdl ha recepito i tre paletti
posti da via Bellerio. Il ministro dell’Interno elogia “bomber”
Calderoli: «Bossi gli lancia la palla e lui va come un treno
e mette in rete. I gufi si rassegnino, siamo una squadra unita
e così abbiamo portato a casa anche questa partita»
direi quasi rinfrancato. In
effetti non era una prova
facilissima e l’ha giocata
bene. Il popolo della Lega
e Alfano si sono annusati
e direi che hanno mostrato reciproca simpatia. Poi
naturalmente ci sarà tutto il tempo di verificare
nel tempo questa simpatia...». E magari di cam-
biare opinione, scherza il
titolare del Viminale, ma
è evidente che il tandem
leghista Maroni-Calderoli, che molti vorrebbero
impegnato solo nel farsi
sgambetti e dispetti, ha
ancora una volta colpito
nel segno. Anzi, «fatto
gol». «Perché Calderoli insiste il ministro dell’In-
terno - è il nostro grande
centravanti di sfondamento. Un bomber d’altri
tempi, alla Gigi Riva o
alla Boninsegna. Bossi
gli lancia la palla dalla
metà campo e lui arriva
come un treno e mette in
rete».
Molto dell’accordo col
Pdl sulla manovra, infat-
ti, passa dalla mediazione
tecnica e politica del ministro della Semplificazione che anche venerdì
sera, prima di salire sul
palco di casa con Maroni
e Alfano, ha chiuso in un
angolo il segretario del
Pdl per un dialogo fittissimo di svariati minuti ed
è assai probabile che l’an-
BATTAGLIA POPOLARE: IL NORD
STA CON CHI DIFENDE IL LAVORO
dica che il sistema previdenziale è a
posto e poi stia zitto non rispondendo
con i numeri a tutte le menzogne che
stanno dicendo quelli che sono andati
in pensione a 53 anni?
P.S. Ma i giovani quando riusciranno
a maturare 40 anni di contributi Inps
(non come Cocopro) macome dipendenti, se io,ex dirigente d'Azienda licenziato, a 60 anni ed avendo lavorato tutta
la vita (liceo e università compresi) non
riesco a farcela?
Tenete duro.
Bravo Umberto,
per fortuna che ci sei!
Forza Umberto,
non mollare
LUCIANO BODON
LETTERA FIRMATA
Bossi per fortuna ci sei Tu. Bravo
veramente. Ti sai distinguere da quella
cozzaglia di politicanti che da sempre
fanno danni.
Ti ammiro perché comprendi chi ha
lavorato una vita e ha sempre pagato
tutto.
Caro direttore ho letto sulla Padania
di oggi, con quanta grinta state difendendo i ragazzini degli anni di inizio
settanta che finita la terza media andarono di corsa a lavorare, tra presse e
manovie, per aiutare le famiglie a migliorare il tenore di vita. Noi tutti lo
nuncio della quadratura
del cerchio, il “gol leghista” della metafora maroniana, sia maturato
proprio in quel conciliabolo di bordo campo.
«Perché noi della Lega ribadisce con forza il mi-
nistro dell’Interno -, contrariamente a quanto dicono certi quotidiani che
definirei “gufisti interessati”, siamo una squadra
unita. La prova sta nel
fatto che la nostra segreteria politica sulla mano-
facemmo con tanto entusismo perchè ci
piaceva farlo, così poi tra grandi sacrifici ci facemmo anche una famiglia
nostra, dando ai nostri figli una possibilità in più, quella di una istruzione
superiore, quanti sacrifici caro direttore.
Ma ora con quarant’anni di contributi
e la finestra di un anno che stiamo
aspettando, ci accorgiamo che c'è chi
che di lavoro in manovia non ne sa
proprio niente sta facendo una battagli
all'ultimo sangue per per portarci via le
pensioni di anzianità, mi creda siamo
nello sconforto totale, ringrazio Bossi
per la sua tenacia, un vero grande,
ringrazio la Lega di esistere ed il vostro
giornale per la battaglia che state facendo.
Non mollate vi prego. Noi ragazzini di
quegli anni vi siamo immensamete grati.
vra ha dato indicazioni
unitarie mentre non mi
sembra che nel Pdl sia
avvenuto lo stesso e il Pd
riesce a dividersi persino
sullo sciopero della Cgil.
La realtà è che noi, ognuno nel proprio ruolo e cia-
scuno con il proprio stile,
facciamo gioco di squadra e così raggiungiamo i
nostri obiettivi. Come è
accaduto anche questa
volta». Perché è vero che
lunedì, come sempre, saranno i Grandi Capi Um-
Solo voi difendete
la Costituzione
ANTONIO BERNARDI Na poli
Rileggendo la nostra Costituzione ho constatato difformità tra la lettera del “sacro
testo” e l’interpretazione sostanzialmente
diversa che si deduce dall’effettiva applicazione della norma.
Ad esempio, l’art. 53 viene applicato come
se il testo originale fosse stato sostituito e
riscritto come segue: «Una parte degli italiani è tenuta a concorrere alle spese ed agli
sprechi pubblici indipendentemente dalla
effettiva capacità contributiva. Il sistema
tributario è informato a criteri di salvaguardia dei redditi più elevati». Analogo
rilievo concerne il secondo capoverso
dell’art. 38 poiché il diritto garantito agli ex
lavoratori alla previsione ed all’assicura-
babilmente dimezzati. E
poi si punterà forte sulla
lotta all’evasione, lavorando in particolare su alcune idee molto innovative di marca leghista».
I “gufi interessati”, insomma, se ne facciano
una ragione: la squadra
del centrodestra non ha
nessuna intenzione di liberare il campo, in panchina ha sempre la sua
coppia ultra-titolata di Ct
e sugli spalti un pubblico
che capisce la difficoltà
della partita. E che sa che
il giocatore da fischiare
non è quello che sbaglia
un passaggio oppure un
gol, ma quello che non
corre.
Litania finiana:
«Pdl a traino Lega»
MILANO - Il capitolo pensioni è chiuso e Andrea
Gibelli invita tutti a non abbandonarsi ad inutili
fantasticherie. «Qualunque considerazione in merito alle pensioni - spiega il vice-presidente leghista
della giunta regionale lombarda - è destituita di
ogni fondamento. Lunedì nell’incontro tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi si affronteranno i
temi che sono stati oggetto delle nostre proposte di
modifica alla finanziaria: riduzione della pressione
fiscale agli enti locali e patrimoniale per colpire gli
evasori ed elusori fiscali». L’accordo raggiunto da
Lega e Pdl non piace però ai finiani che avevano
sperato nella rottura dell’asse di maggioranza per
ridare un po’ di margine di trattativa al Terzo Polo.
«Sulla manovra - lamenta infatti il capogruppo di
Fli, Italo Bocchino - il Pdl sta dimostrando che
nulla è cambiato con l’avvento del neosegretario
Angelino Alfano. Ancora una volta il Pdl va a
rimorchio della Lega e anziché impuntarsi per
riformare le pensioni si piega all’aumento dell’Iva,
con la conseguente contrazione dei consumi che
peraltro scarica la maggiore tassazione sui redditi
meno bassi e sulle famiglie più numerose. Ancora
una volta emerge l’incapacità della maggioranza di
dialogare costruttivamente con le opposizioni responsabili e la debolezza del Pdl che continua a
farsi dettare la linea dalla Lega». «Rispettare tempi
e saldi della manovra - risponde all’ex collega di An
Maurizio Gasparri - è per il Pdl un dovere inderogabile. Siamo poi consapevoli che resti indispensabile una ulteriore strategia che dopo il
varo della manovra punti a una riforma costituzionale che dal Parlamento al territorio cancelli
sprechi e duplicazioni, riveda nel confronto con le
parti sociali i tempi della riforma previdenziale e
attacchi la mole del debito con strategie forti e di
portata storica». «Il Pdl - conclude il capogruppo del
partito al Senato - sta facendo e farà la sua parte,
all’unisono con il governo, nell’armonia della maggioranza, ma convinto di dover dare un apporto
significativo in questa fase di grande emergenza
mondiale».
zione di mezzi di vita adeguati è solo nominale essendo subordinato alle decisioni
dello Stato che si arroga il diritto di renderli
sempre meno adeguati con l’assenso rituale
dei Presidenti della Repubblica in carica. Si
deve riconoscere che, dichiarando “le pensioni non si toccano”, Umberto Bossi è uno
dei pochi, sinceri difensori della Costituzione, non rispettata, ma usata da chi
complotta per riesumare ideologie fallimentari. Altro che P4!
Stop alla
difesa del Sud
IVO BACCINO
Casini e parte del Pdl stanno vergognosamente difendendo privilegi e sprechi del
centro-sud colpendo i lavoratori del nord
sulle pensioni di anzianità. Non permet-
tiamogli tutto questo, mandiamo a casa il
governo.
Bravo chi difende
i nostri diritti!
MARIO MARANO Acicastello
Sono costretto ad esternare la mia stima e
la mia considerazione per il deputato della
ricca Bergamasca, Roberto Calderoli, che
difende le pensioni e cioè i miseri sostentamenti di vecchi ed anziani ed, al contrario,
la minore o nulla considerazione per i tanti
politici che traggono potere e vitalizi dorati
dalle povere regioni meridionali e se ne infischiano di tante famiglie del Sud che spesso - si sostentano unicamente con modesti e sudatissimi assegni. Al Sud la pensione è per molti l’ultima certezza esistenziale
e l’unico collegamento indolore con lo Stato.
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laPADANIA
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Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
«CONTRO CHIESA IMPRESSIONANTE CAMPAGNA»
Una “campagna politico mediatica” “impressionante”,
“scatenata contro la Chiesa” per il solo fatto di “avere
ricordato a chi ha il compito di governare e di fare le leggi
che, in un tempo esigente e duro di manovre difficili e di
seri sacrifici, gli italiani attendono, e finalmente meritano,
PRIMO PIANO
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scelte giuste e utili per la preziosa risorsa famiglia e contro
la sottrazione di risorse operata da chi evade le tasse”. Lo
scrive “Avvenire”. Tale campagna è “fatta scattare a suon
di numeri a casaccio e falsità ripetute ossessivamente” da
“Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia
della Massoneria, e Mario Staderini, segretario radicale”
Si autosospende dal partito ma non si dimette da consigliere regionale
Caso Penati, il Pd
mai così in imbarazzo
ANDREA BALLARIN
Da qualche giorno la
sinistra e i megafoni
accessori, qualche
giornalista poco autorevole ma ben pagato,
qualche quotidiano da
quattro soldi, qualche
politico zombie da prima repubblica, parlano della Lega.
Male, ovviamente,
cavalcando come dei
saprofagi, degli avvoltoi che si cibano di carogne animali in avanzato stato di decomposizione, temi pretestuosi. La Lega vuole
penalizzare disabili e
vedove: si sono ridotti
a questo, attribuendo
al ministro R o be r t o
Calderoli e al Carroccio iniziative che non
hanno né capo né coda
e non stanno né in cielo né in terra. Addirittura si leggono virgolettati mai pronunciati, fantasiose smentite a commenti mai rilasciati e così via.
Sinistra e relativi
megafoni parlano di
tutto. Ma calano imbarazzanti silenzi sulla vicenda che sta
scardinando soprattutto dall’interno il
Partito Democratico: il
caso Filippo Penati,
uomo di fiducia del segretario Pier Luigi
Bersani, ex vicepresidente Pd del Consiglio
regionale della Lombardia, dal 20 luglio
2011 indagato dalla
Procura di Monza in
merito a presunte tangenti sull’ex Area Falck
di Sesto San Giovanni.
Penati faceva parte dicono i magistrati - di
un «direttorio finanziario democratico», un
comitato d’affari insomma, di cui faceva
parte anche il suo ex
capo di gabinetto Gior-
cono i magistrati, ma
Pier Luigi Bersani, il
moralizzatore del terzo
millennio, sgombra il
campo da ogni possibilità di equivoco: il Pd
con queste questioni
non c’entra per niente
e, anzi, in questa «do-
Per i giudici l’ex uomo
di fiducia di Bersani
faceva parte di un collaudato
«direttorio finanziario»
che in meno di quindici anni
aveva perfezionato
meccanismi per finanziare
in maniera illecita la politica
dano Vimercati e altri
esponenti di un sistema collaudato che in
quindici anni avrebbe
sfruttato la funzione
pubblica ai fini dell’arricchimento privato e
d el l’illecito finanziamento alla politica. Di-
lorosa vicenda», il partito «rispetta i magistrati». È patetico l’intervento del segretario
del Pd, sino a rasentare il ridicolo. Non basta l’insistenza dei pm
Walter Mapelli e
Franca Macchia a
chiedere l’arresto per
Penati (dopo che il gip
Anna Magelli aveva
bocciato la richiesta di
custodia cautelare in
carcere, riqualificando
i reati contestati a Penati in semplice concussione) perché - sostengono con forza - ci
sono gravi indizi a dimostrare che l’esponente del Pd avrebbe
finanziato il suo partito con i soldi delle
tangenti da lui incassati. Non basta, Bersani dell’indagato eccellente del Pd autosospesosi dal partito,
ne fa quasi un eroe: «Di
passi indietro ne ha
fatti tre o quattro», dice
quasi orgoglioso della
condotta morale del
suo ex fedelissimo.
Penati, se è un uomo, si deve dimettere
da qualsiasi carica
pubblica, non rimanere a carico dei contribuenti a oltre diecimila
euro al mese in consiglio regionale. Quali
sarebbero i passi indietro? Dimettersi da
vicepresidente dell’Assemblea lombarda?
Autosospendersi dal
partito? Accipicchia
che provvedimenti!
Neanche i polli riderebbero.
Ma tutto sembra
debba passare sotto
tono, parlarne poco e
piano è la regola, i giornali e le tv vicine alla
sinistra fanno finta di
non vedere e non sentire, come se la vicenda
non fosse comunque
destinata ad esplodere
«Non è solo mia la colpa», sembra dire Filippo Penati in questa immagine
e a trascinare nel baratro chi della morale
si è fatto paladino e,
ora, dai principi
dell’etica è giusto sia
travolto.
A molti forse non è
ancora chiaro che questa indagine - se non
sarà fermata con metodi leciti o illeciti - farà
vacillare un intero sistema, un impianto
marcio sopravvissuto
a tangentopoli che, come un camaleonte, ha
tentato di mimetizzarsi per quasi un ventennio e che, alla fine, è
imploso in sé stesso.
Ma tutto ciò non
conta, barra a dritta
bisogna dar giù di
brutto alla Lega, che
ora si è pure inventata
di penalizzare vedove e
disabili. Che vergogna,
si sono ridotti a questo
pur di sviare l’attenzione dalle carogne in
avanzato stato di putrefazione ancora alberganti a casa loro.
Pioggia di critiche per l’adesione allo sciopero, per le spaccature interne al partito e per i silenzi sulle vicende giudiziarie
Giornata no per il leader della sinistra, attaccato anche dai suoi
Non è stata una gran giornata
ieri per il presidente del Pd
Pier Luigi Bersani, vista la
pioggia di critiche - giunte anche da qualche suo compagno di partito. Tra l’accusa di
viaggiare al traino della Cgil e
le grane giudiziarie che hanno
travolto il suo ex uomo di
fiducia Filippo Penati, il segretario dei democratici è finito al tappeto più volte nel
corso della giornata. Al primo
gong, a picchiare duro era
stato il capogruppo Pdl alla
Camera Fabrizio Cicchitto:
«Prima di polemizzare - ha
detto - Bersani dovrebbe dare
una occhiata a casa sua. È
evidente che la scelta dello
sciopero generale deriva da
una linea politica globale di
radicalizzazione sociale e politica. Aderendo ad esso Bersani si inserisce in modo subalterno in questa scelta fatta
da altri. L’onorevole Bersani
non sta rispondendo neanche
a un altro tipo di problemi,
visto che anche la vicenda di
Penati tutto è tranne che un
caso personale».
Dall’interno del Pd altro
gancio demolitore su un altro
tema in discussione in casa
democratica: «E alla fine anche sulla riforma elettorale il
Pd avrà più posizioni - attaccava ieri Giorgio Merlo ma sino a quando, anche sul
delicato tema della riforma
elettorale, dobbiamo assistere a questa confusione di posizioni, di ruoli e di decisioni
all’interno del partito?». Dichiarazioni che presagivano
un imminente regolamento
interno dei conti. L’attacco
più simpatico a Bersani è arrivato da Maurizio Gasparri:
«La vicenda Penati dimostra
..........................
«Appiattito»,
«supino», «succube»
e «traditore»,
gli appellativi
con i quali
è stato dipinto
..........................
una serie di cose. In primo
luogo colpisce il fatto che nei
confronti del braccio destro di
Bersani alcuni magistrati
muovano accuse di corruzione». «Penati - prosegue l’espo-
nente del Pdl - è stato il braccio destro di Bersani. E appare risibile immaginare che
il segretario del Pd non conosca logiche e fatti che emergono dal caso Penati. Penati è
un Greganti al cubo».
Sulla manovra altre critiche al segretario dei democratici: «Il Pd ancora una volta
si appiattisce sulla Cgil e si
rivela partito della conservazione ideologica», osserva il
ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, replicando alle
richieste di Bersani di cancellare l’articolo 8 sui con-
tratti aziendali della manovra.
Richieste che hanno provocato la reazione anche di
Maurizio Castro, capogruppo Pdl in commissione Lavoro
al Senato. «La richiesta di
Bersani di stralciare o indebolire il pacchetto lavoro della
manovra è del tutto irricevibile».
E ancora dal ministro per
l’Attuazione del Programma
Gianfranco Rotondi: «Bersani non tradisca l’appello del
presidente Napolitano, nessuno si sottragga al confronto
costruttivo».
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PRIMO PIANO
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
COFFERATI, GIUSTO LO SCIOPERO
La manovra di ferragosto, «che in altri tempi avremmo
definito classista, rischia di produrre effetti sociali
devastanti». È quindi giusta la scelta, della Cgil, di
proclamare lo sciopero generale del 6 settembre e il
partito democratico sarà costretto a «rifare i suoi conti».
L’ex segretario generale della Cgil ed europarlamentare
del Pd, Sergio Cofferati (foto), in una intervista al
Manifesto ha detto di essere sicuro che gli obiettivi del suo
partito sono «più simili a quelli della Cgil che a quelli del
governo». Per rimettere in moto il paese, «è ineludibile
una tassa sui patrimoni...»
Flop del segretario dei democratici al Meeting ciellino
A RIMINI IN ONDA IL BERSANI SHOW:
ACCUSA LA LEGA E INSEGUE LA CGIL
NOSTRO INVIATO
PAOLA PELLAI
RÉMIN - Prezzemolino
Bersani ormai si trova
meglio in casa d’altri
che in casa propria. E
allora eccolo che, seppur non invitato, va a
fare passerella al Meeting di Rimini.
E non sceglie un
giorno qualsiasi, ma
quello dove il protagonista “ufficiale” è il ministro Giulio Tremonti. Prepara tutto nel
dettaglio il leader del
Pd, al punto che fa annunciare la sua “presenza in incognito” 24
ore prima dalle agenzie
di stampa. Ovvio che, a
quel punto, siano tutti
lì ad aspettarlo. «Ho
parlato - dice trionfante - una decina di minuti con Tremonti. Gli
ho detto tutto quello
che penso di questa
manovra e in particolare di quell’articolo 8 e
delle inaccettabili norme sui licenziamenti.
Mi è sembrato abbastanza aperto».
Il segretario del Pd si
batte contro i licenziamenti e poi sponsorizza ogni forma di disoccupazione, trovando
ogni momento buono
per scendere in piazza
e dire no. Quelli che
dicono sempre no. A
tutto. A prescindere.
Perché a volerlo leggere non con la testa del
vecchio partito comunista italiano, l’articolo 8 rilancia sviluppo,
crescita, occupazione.
Ma Bersani, stavolta,
fa di più e fa anche
meglio. Si aggiunge
una qualifica sul biglietto da visita, autopromuovendosi come
vice di Susanna Cam u ss o , leader della
Cgil. E per farlo non si
fa scrupolo di rompere
le uova proprio in casa
propria.
Sì, Bersani utilizza il
megafono di grande richiamo del Meeting
per dire che il 6 settembre aderirà allo
sciopero generale indetto dalla Cgil contro
questa manovra. «Il
Partito democratico ha detto - sarà presente ovunque si protesterà e si criticherà questa manovra, anche allo sciopero della Cgil.
Anche in casa mia, nel
Pd, assisto sullo sciopero a una discussione
che non capisco. Tutti
protestano per questa
manovra, non ho sentito uno che sia d’accordo. Poi, c’è chi sceglie di scioperare, chi
fa un’assemblea, chi
organizza una raccolta
di firme. Ognuno scelga in autonomia le forme di protesta che vuole. Il Pd sarà presente
in tutti i luoghi, scioperi e quant’altro, organizzati da chi vuole
chiedere più equità e
crescita nella manovra, correggendola».
Benissimo. Bersani
scarica Sergio Chiamparino (che non più
tardi di due giorni fa
aveva bollato lo sciopero Cgil come «un errore» da fronteggiare
con «forme unitarie di
mobilitazione») e adotta la Camusso. Bel colpo, di chi ha le idee
veramente chiare per
fornire alternative e
correttivi per il bene
Chiamparino: «Sbagliato scioperare»
L’ex sindaco di Torino: la situazione è grave e i sindacati divisi
ROMA - Sullo sciopero del 6 settembre contro le misure anti-crisi
del Governo, la Cgil sbaglia, «un
riflesso identitario che rischia di
non raggiungere lo scopo di far
modificare la manovra». Lo dice
l’ex sindaco di Torino Sergio
Chiamparino, un passato da dirigente del sindacato oggi guidato
da Susanna Camusso.
Chiamparino dice di trovarsi in
sintonia con quegli esponenti del
Pd che si sono detti contrari all’iniziativa della Cgil: «Di fronte alla
gravità della situazione - spiega non abbiamo bisogno di presentarci divisi, con scioperi generali
che non hanno il sostegno delle
principali organizzazioni sindaca-
li, che finiscono per risolvere più
problemi all’interno che all’esterno dei sindacati. Dobbiamo uscire
dai riflessi condizionati: da dieci
anni, Cgil, Cisl e Uil si dividono in
questo modo e così facendo non
hanno certo migliorato le condizioni di vita dei lavoratori italiani.
Anzi».
È chiaro che da tempo «l’ambito
di riferimento di Cisl e Uil è l'interlocuzione con l’area di governo.
Ma questo non vuol dire che non si
possa tentare a tutti i costi di
recuperare una linea d’azione unitaria che mi ero illuso si potesse
tornare a cercare - conclude
Chiamparino - dopo l’accordo di
giugno».
ria». E aggiunge: «La
manovra non è più di
nessuno. Devono ritrovare la capacità di svolgere il loro ruolo e poi
andarsene a casa perché non possiamo certamente pensare di andare avanti così un anno e mezzo». «Alla fine profetizza - una quadra, come dice Bossi,
roni, Sergio D’Antoni, Franco Marini che
- come Chiamparino sull’assurdità di quello
sciopero si erano già
espressi. Poi in sindacalese spara un po’ di
demagogia: «È ora che
paghi chi non ha mai
pagato, perché non devono pagare sempre i
soliti, la gente comune.
dovranno pur trovarla,
ma purtroppo sarà
una soluzione che lascerà dei buchi neri.
Questa manovra è ingiusta e recessiva e
non è credibile. Temo
che i mercati e gli osservatori internazionali lo abbiano capito.
Il rischio più grosso è
che, fatta una manovra scombinata, il giorno dopo si sia da capo.
Sciopereremo per fermarla». Più parla, più
fa felice la Camusso.
Molto di meno i suoi
compagni Beppe Fio-
Su questo non può esserci discussione. Se ci
vengono a dire che non
è possibile far pagare le
tasse, che non è possibile chiedere un contributo ai condonati,
allora facciano pure da
sé ma noi ci mettiamo
di traverso». E okkupiamo la piazza fermando il Paese e la sua
voglia di uscire da questa crisi maledetta.
Bersani è un bel tomino: sponsorizza ogni
sciopero ma attacca
quello del pallone.
«Con tutti i problemi
«Tutti
protestano
per questa
manovra,
non uno ho
sentito essere
d’accordo».
Ma quanti
nel Pd sono
d’accordo
con lui?
Una smorfia tradisce l’evidente imbarazzo di Bersani sul caso Penati
del Paese. Eppure il
Pier Luigi insiste:
«Dentro la maggioranza di questo Governo
manca il timone e non
c’è neanche il timoniere». E poi, invece, di
cercare il proprio centro di gravità permanente gioca a mischiare le carte fuori dal proprio territorio: «Io ci capisco poco ultimamente di quello che sta succedendo nel centrodestra e credo che ci capiscano poco pure loro. Siamo in una
situazione molto se-
che abbiamo - spiega vorrei che gli italiani
almeno quell’ora e
mezza la domenica la
partita se la possano
vedere, almeno quello.... Chi deve pagare il
contribuito? Lo paghi il
presidente della società o il calciatore non
me ne può fregare di
meno. Basta che qualcuno paghi e basta che
non usino questi diversivi, come ha fatto Calderoli, per far dimenticare alla gente che in
questa manovra c’è
ben altro». Eccolo Bersani. Ha proprio una
spina Lega nel fianco.
Ogni occasione è buona per sottolinearlo. E
poi non può fare slalom sulla tangentopoli
di Penati: «Da questa
dolorosa vicenda - dice
il moralizzatore - deve
venire fuori una regola. Si rispetta l’operato
della magistratura e
non le si mettono ostacoli. Siamo tutti uguali
davanti alla legge. Chi
è coinvolto in indagini,
come dice il nostro
stringente codice etico,
fa un passo indietro.
Penati ne ha fatti tre o
quattro. E questo gli va
riconosciuto. Da parte
nostra non sentirete
mai parlare di complotti. La magistratura
faccia il proprio dovere. Per noi sono tutti
uguali davanti alla giustizia: immigrati, parlamentari e amministratori». E così riesce
ad infilare gli immigrati anche in... politica.
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laPADANIA
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Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
ONLINE IL SITO DEL “PRINCIPATO DI FILETTINO”
«È online all’indirizzo www.principatodifilettino.com il sito del
principato di Filettino». Ad annunciarlo è il sindaco del
Comune in provincia di Frosinone, Luca Sellari (foto), che
porta avanti la sua lotta contro l’accorpamento dei comuni
sotto i mille abitanti e che vorrebbe fare del suo comune un
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
principato. «Saranno disponibili, foto, curiosità e news
aggiornate su tutto quello che avviene nel principato. Inoltre,
abbiamo stampato le prime 500 magliette con lo stemma del
principato e sono andate a ruba in due ore». Queste iniziative
si aggiungono alle tante già avviate dal sindaco che ha invitato
tra gli altri Emanuele Filiberto di Savoia
NOSTRO INVIATO
PAOLA PELLAI
RÉMIN - Dieci giorni di silenzio. In
mezzo ipotesi di bizze e paci fatte.
Alleanze solide o traballanti. La
presenza di Giulio Tremonti al
Meeting era “caricata” di molto di
più rispetto a quello che doveva
essere il suo intervento per ridisegnare un futuro all’Europa.
Ma le attese di chi cercava accenni sulla manovra da 45 miliardi, sui suoi
possibili ritocchi, sulle tensioni nel dibattito politico,
sono rimaste
deluse.
Il ministro
del l’Econ omia
si è fatto fotografare sotto
una foto di De
Gasperi, ha
tratto forza da
una frase di
don Giussani
(«Le forze che cambiano la storia
sono le stesse che cambiano il
cuore dell’uomo»), ha pranzato
alla mensa di Cl e si è commosso
a quel fragoroso e interminabile
applauso tributatogli dal popolo
del Meeting. E poi avvisa subito
che la prenderà «un po’ alla larga...». Molto alla larga.
Evita l’attualità e “si rifugia”
nel passato. «Riflessione un po’
noiosa - ammette - ma indispensabile. Voglio parlare della storia
d'Europa per farmi capire». Parte
da Waterloo e arriva fino ai trattati di Westfalia e di Versailles.
«Waterloo fu vittoria o sconfitta?
- si chiede - Fu una vittoria per
l’Inghilterra e per l’Atlantico ma
fu una sconfitta per l’Europa».
Quindi passa al trattato di Westfalia, quello che stabilì il principio del “cuius regio, eius religio”, che definisce come «la configurazione ideale della difesa dei
nazionalismi. Ora il nazionalismo è scomparso quasi ovunque,
non c’è più neanche nel mercato
dell’auto... ma i bilanci pubblici
nazionali restano ovunque». Il
trattato di Versailles, invece, lo
spinge a giudicare «stupida l’idea
delle sanzioni alla Germania», affermando che ora «serve una Versailles al contrario».
Tutto questo gli serve per dire
che «nell’Unione europea, tutti
entrano con obiettivi da raggiungere e con prezzi da pagare. Ad
esempio la Germania ha ottenuto l’unificazione pagandola
con la fine del marco. Quanto
all’Italia, ha portato il suo debito
pubblico nella fortezza di Maastricht». E allora, si chiede il
ministro, «l’Europa come una
grande repubblica ha ancora un
senso? Nella seconda globalizzazione, quella che stiamo vivendo, creare un blocco europeo
è fondamentale. Non si può parlare d’Europa e poi ragionarci in
termini di estremismo ed egoismo. Occorre un impegno comune fondato sul rigore, la vigilanza e la disciplina». E per
dare più peso alle parole cita gli
esempi di Roosevelt, Churchill e
Voltaire.
Tremonti non può prescindere
dalla crisi finanziaria che ha colpito l’economia tre anni fa ed «è
stata gestita usando i debiti pub-
Al Meeting il
ministro evita
di accennare
alla manovra
e alla politica
e parla
di economia
internazionale
blici» con «il paradosso che la
medicina è finita per essere il
male». Sottolinea gli errori commessi perché «troppi governanti
hanno pensato che questa non
fosse una crisi, ma un ciclo economico vecchio stile». Per il ministro «non è stato ristrutturato
il sistema bancario perché le
banche essendo sistemiche contenevano speculazione, ma le
banche vanno salvate quando
sostengono le famiglie e le industrie». Il tit o l a r e
dell’E conomia
attacca: «Per
tre anni si è
fatto finta di
riscrivere le
regole della finanza», la conseguenza è
che «la crisi è
ancora qui.
Non è ancora
arrivato il game over. Ci
siamo ancora
dentro con i mostri che si avvicendano».
E allora punta sugli Eurobond
come il jolly da giocare in tempi
ormai maturi: «Hanno senso sia
per gestire le emergenze del debito e sia per finanziare fondi
nella prospettiva della crescita
dell’Europa». E anche qui torna
indietro con la storia: «In politica
non esiste il copyright» e l’idea
degli Eurobond nasce a metà degli anni ’90 su iniziativa dell’ex
presidente della Commissione
Europea, Jacques Delors, e ripresa dalla presidenza italiana
nel 2003, «quando la presentai
non come un’idea economica o
tecnica ma politica», sottolinea
Tremonti, ricordando poi l’i ntervento sul Financial Times nel dicembre dell’anno scorso insieme
al presidente dell’Eur ogruppo
Jean-Claude Juncker per lanciare la proposta.
Il ministro va all’attacco di chi
li tiene al palo: «Oggi sento dire
che l’idea non può andare perchè
conviene all’Italia e alla Spagna
ma non conviene alla Germania.
Ma allora mi chiedo perché il
governo britannico sia favorevole
agli Eurobond. Certo non per fare un favore a Italia e Spagna.
Forse il governo inglese vede che
l’idea rappresenta la soluzione al
problema del debito in Europa».
Per il ministro dell’Economia
pensare che lo «sviluppo dell’E uropa possa essere basato sulla
domande interna è sbagliato. Ed
è sbagliato pure puntare al modello export. C’è saturazione in
entrambi i casi». Piuttosto «per
reggere il tavolo del bene comune
è fondamentale la gamba degli
investimenti pubblici e gli Eurobond servono per finanziare lo
sviluppo». Se prima c’era l'auto,
oggi «dobbiamo trovare un nuovo
modello di sviluppo» e «l’unico
modo - insiste - è l’Eurobond».
Non sottovalutando l’et ica
dell’economia che non può essere
quella esclusiva del profitto. «Seguiamo - ha infatti detto - le indicazioni dei sacerdoti veri (contrapposti ai banchieri, ndr) come Benedetto XVI che, ancora pochi giorni fa a Madrid, ha sottolineato come
l’attuale crisi sia figlia di un’economia solo mercantile». Tremonti
chiude “benedetto” dagli applausi.
«Con gli
Eurobond
si possono
gestire
le emergenze
del debito
e finanziare
la ricrescita»
Da Tremonti
critiche
alla Germania
Domani per il Patto di stabilità
Sindaci in piazza a Milano
Sebbene abbastanza rinfrancati
dalle garanzie espresse dal ministro dell’Interno Roberto Maroni sia dall’incontro avuto con il
sottosegretario di Stato Gianni
letta, i sindaci scenderanno comunque in piazza domani per
chiedere a gran voce di essere
“risparmiati” dai tagli della Manovra.
«Sarà la più grande manifestazione di sindaci e amministratori locali che si sia mai vista
nel Paese», afferma Ma uro
Guerra, vicepresidente dell’Anci
e coordinatore della Consulta
Piccoli Comuni.
«Ho ricevuto da tutta Italia
tantissime adesioni, circa 500600, e credo che saremo davvero
in molti - spiega Guerra - È una
manifestazione che facciamo co-
me Anci e non ci saranno soltanto i piccoli comuni, i poveretti
che vanno al macello, ma anche
i sindaci delle maggiori città perché oltretutto con i tagli non
chiudono solo i piccoli comuni,
fra un po’ chiudiamo tutti».
L’obiettivo immediato è «l’abolizione dell’articolo 16 della manovra ('”Riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei comuni”), l’eliminazione
dei pasticci vari che non portano
nessun risparmio e fanno dei
danni ai piccoli comuni». Infine,
«via i 6 miliardi di tagli aggiuntivi
a tutti i comuni che rischiano di
compromettere pesantemente
l’erogazione dei servizi essenziali
e quindi i diritti dei cittadini,
soprattutto quelli delle fasce più
deboli e più esposte alla crisi».
«Abbiamo proposte, idee e risorse - aggiunge Guerra - per
organizzare un’altra risposta alla crisi andando a prelevare le
ricchezze dove ci sono, a partire
dal contributo che possiamo dare sulla lotta all'evasione fiscale e
mettendo anche in campo risorse di cui già disponiamo: 47
miliardi di euro di residui passivi
nelle casse dei comuni. Vuol dire
soldi che ci sono, già impegnati e
che i comuni non possono pagare per il blocco del Patto di
stabilità mettendo a rischio imprese, opere, in una fase nella
quale invece potremmo dare anche una parte piccola di queste
risorse un contributo per non
limitarci a tagliare, ma provare a
far ripartire la crescita di questo
Paese».
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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REGGIO CALABRIA, INCENDIATA AUTO A CONSIGLIERE
«L'intimidazione ai danni del consigliere provinciale Raffaele
D’Agostino è un atto di protervia nei confronti di quanti
rappresentano i cittadini in un consesso elettivo. Un gesto,
questo, che colpisce non solo l'interessato, ma anche tutti noi
che, come istituzione, abbiamo fatto della lotta alla mafia e alle
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
forze oscure presenti sul territorio il baluardo per affrancarci da
un’asfissiante presenza che condiziona lo sviluppo socio economico del reggino». È quanto dichiara il presidente della
giunta provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa (foto),
esprimendo solidarietà al consigliere D’Agostino che ha subito
l'incendio della sua auto l’altra notte a Gioia Tauro
Francesco Perre è stato arrestato mentre curava il suo campo di marijuana in Aspromonte
Sgarella, lo scherzo del destino
Alessandra è morta poche ore dopo la cattura del suo ultimo rapitore latitante
MILÀN - Una coincidenza che sembra uno
scherzo del destino:
poche ore dopo che
l’ultimo dei suoi aguzzini era stato arrestato, è deceduta l’altra
notte a Milano, al termine di una lunga malattia, Alessandra
Sgarella Vavassori,
52 anni, l’imprenditrice che venne sequestrata per nove mesi,
tra il 1997 e il 1998,
dalla ’nd r a ng h e ta .
L’imprenditrice fu rapita a Milano l’11 dicembre e rilasciata il 4
settembre a Locri. E
proprio nella giornata
di venerdì era stato arrestato l’ultimo componente ancora libero
della banda che la sequestrò: Fran cesco
Perre, affiliato alla cosca Barbaro, era ricercato dal 1999.
Rocambolesca la
sua cattura. Il latitante
della ’ndrangheta è
stato arrestato a Palizzi Superiore, nel
Reggino, dai carabinieri, stava curando una
piantagione di canapa
indiana, di circa 2.000
piante, in località Fiumara Cambi, zona
aspromontana tra i comuni di Palizzi e Bova.
Nel tardo pomeriggio di
venerdì era salito in
Aspromonte per aprire
l’impianto d’irrigazione a goccia della piantagione e controllare lo
L’arresto del latitante della ’ndrangheta Francesco Perre
stato di maturazione della marijuana visto l’approssimarsi della
raccolta. I carabinieri che erano
appostati nella
zona lo hanno avvistato e riconosciuto. Perre, accortosi della presenza dei militari, ha tentato la
fuga correndo a
piedi, ma dopo
qualche centinaio di
metri è stato raggiunto
ed arrestato. Ai carabinieri, trafelato, ha
detto: «bravi mi avete
fregato».
Francesco Perre, inserito nell’elenco dei
latitanti pericolosi stilato dal Ministero
dell’Interno, è elemento di primo piano della
Angelosanto,
descrive la caratura del criminale del latitante arrestato. «La ricerca dei latitanti ha proseguito il
comandante rappresenta una
delle direttrici
strategiche del
contrasto alla
’ndrangheta, oltre alla individuazione delle
ricchezze accumulate
e all’interruzione delle
attività delittuose come il traffico di stupefacenti, le estorsioni
e l’usura, operato
dall’Arma sul territorio, per la disarticolazione delle strutture
militari dell’organizzazione mafiosa, nelle
quali i latitanti stessi
Sconcerto fra gli
uomini della legge
che hanno compiuto
l’azione.
L’imprenditrice
milanese è stata fra
le ultime vittime dei
sequestri della
’ndrangheta
’ndrangheta nella sua
articolazione denominata cosca BarbaroCastani, attiva nella
locale di Platì, avendo
anche stretti legami di
parentela con il capo
cosca Francesco Barbaro. Così il comandante provinciale dei
carabinieri di Reggio
Calabria, P as q u al e
sono inseriti in posizione di comando».
La coincidenza della
morte di Alessandra
Sgarella proprio lo
stesso giorno della cattura rattrista profondamente coloro che sono stati protagonisti
dell’indagine e
del l’azione, come il
procuratore aggiunto
di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Il magistrato ha appreso
della morte di Alessandra Sgarella proprio
dopo avere incontrato i
giornalisti per riferire i
particolari dell’arresto
di Perre, condannato
in via definitiva per il
rapimento a 28 anni di
reclusione.
«Quando abbiamo
appreso della morte di
Alessandra Sgarella ha commentato Gratteri - siamo passati da
un momento di serenità e soddisfazione
per l’arresto di Perre a
una sensazione di
grande tristezza pensando alle sofferenze e
alle umiliazioni che
hanno subito questa
donna e la sua famiglia
nel corso dei nove mesi
di sequestro e negli anni a seguire. L'arresto
di Perre e la morte di
Alessandra Sgarella ci
hanno riportato con la
mente alla triste stagione dei sequestri di
persona. La Calabria,
proprio a causa di quel
periodo terribile, negli
anni ’80 e ’90, è stata
marchiata come la terra dei sequestratori».
«Alessandra Sgarella
- ha detto ancora Gratteri - è stata una delle
ultime vittime dei sequestri di persona gestiti dalla ’ndrangheta,
che ha poi abbandonato questo tipo di reato essenzialmente per
due motivi. I sequestri
di persona erano meno
convenienti rispetto al
traffico di cocaina,
molto più redditizio
sotto l’aspetto della rapidità e della quantità
dei guadagni. E poi
perché il blocco dei beni delle famiglie dei sequestrati ha reso più
difficile e complesso il
pagamento dei riscatti».
Alessandra Sgarella raggiante il giorno della sua liberazione nel 1998
Immobili confiscati alla criminalità nel Trapanese verranno riqualificati
Nel comune di Erice e in
quello di Marsala, in provincia di Trapani, due beni confiscati alla criminalità organizzata verranno riqualificati grazie
alle risorse del Programma Sicurezza e destinati
a fini sociali. Strappati alla mafia diventeranno
luoghi di incontro, di accoglienza, di formazione.
In Sicilia, il Programma
operativo nazionale “S icurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza
2007-2013» del Ministero
dell’Interno finora ha finanziato 21 progetti di riqualificazione di beni
confiscati, situati in tutto
il territorio regionale. A
Erice, il Programma cofinanziato dall’U ni o n e
europea, realizzerà un
“Centro giovanile di documentazione della lega-
Due centri giovanili coi soldi della mafia
A Erice
il laboratorio
“Da Cosa
nostra a Casa
nostra”.
A Marsala
una comunità
per minori
disagiati
lità” dal nome simbolico:
“Da Cosa nostra a Casa
nostra”. In particolare, il
Centro consentirà lo studio e la conoscenza del
fenomeno mafioso e dei
suoi devastanti influssi
sul tessuto socio-culturale ed economico, nonché di veicolare progettualità, iniziative e buone
pratiche. L'immobile,
composto da un fabbricato e da un giardino, è
stato confiscato a Francesco Pace. Al suo interno ci sarà una biblioteca della legalità, con libri, documenti, video,
film sul tema e verranno
promossi incontri e confronti, dialoghi ed iniziative, anche mediante il
coinvolgimento di istituzioni ed esponenti della
società civile.
In contrada Berbarello,
a Marsala, in quella che
era la residenza estiva del
mafioso locale, F r a n c e-
sco Bianco, nascerà invece una comunità di accoglienza per minori.
L’immobile interessato è
costituito da due fabbricati con terreno di pertinenza e per la sua ristrutturazione il Pon Sicurezza ha stanziato risorse pari a 846.794,10
euro. Vi nascerà una comunità alloggio educativa-residenziale per minori in situazione di disagio
di età compresa fra i 14 e i
18 anni. I ragazzi potranno essere ospitati presso
la comunità per un tempo
non superiore a 6 mesi. Il
programma educativo
prevede la realizzazione
di un laboratorio attrezzato di meccanica e uno
di informatica di base a
cui si aggiunge un’attività di sostegno scolastico.
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laPADANIA
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Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
IN ALGERIA DUE KAMIKAZE DI AL QAEDA FANNO STRAGE IN ACCADEMIA MILITARE: 18 MORTI
ALGERI - L’Accademia militare di Cherchell, in Algeria, nel mirino del terrorismo islamico. Un duplice
attacco kamikaze, sferrato ieri sera all’ingresso dell’Accademia (a un centinaio di chilometri a ovest di
Algeri), ha causato la morte di 18 persone, tra le quali due civili. Gli attacchi sono stati sferrati poco
dopo la rottura del digiuno del mese di Ramadan. La maggior parte degli attentati contro le forze di
sicurezza algerine sono attribuiti ad al Qaeda nel Maghreb islamico
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
I tre connazionali
sarebbero stati
rapiti a luglio
in Tunisia
e consegnati ai fedeli
del Colonnello
Nel Paese nordafricano regna il caos: taccia subito chi sta pensando a una missione di peacekeeping
La guerra sporca e la pace lurida
Il Cnt lancia l’allarme
per l’emergenza
umanitaria nel Paese.
Intanto scoperti
i corpi di 53 persone
giustiziate
Dalle compagnie energetiche ai McDonald’s ora scatta la corsa agli affari
Ma cosa accadrà se si creerà uno Stato islamico o un’altra Somalia?
GIUSEPPE REGUZZONI
«Vergin di servo encomio e
di codardo oltraggio». Opportunamente su un profilo di Facebook compare
questo verso che Alessandro Manzoni scrisse a
proposito della fine
d e ll ’epopea napoleonica,
applicato, questa volta,
alla caduta di Gheddafi (e
non solo alla sua).
Il tiranno è caduto - ci
dicono - e ora sono tutti
coraggiosi. Il «bel sol di
Tripoli» alimenta assurde
velleità militariste, come
sempre mascherate con la
bandiera della pace. C’è
sempre una croce pronta
per benedire una guerra
inutile, o una bandiera da
issare, per mascherare sogni di gloria che, puntualmente, la storia copre di
tragico ridicolo. Nemmeno
con il più complesso dei
collages informativi siamo
in grado di capire che cosa
sta davvero succedendo in
Libia. “M e rc e na ri ” ch e
combattono eroicamente,
casa per casa; ribelli, che
non si capisce bene chi
siano; giornalisti rapiti,
ma da chi? Il tiranno sparito, misteriosamente
scomparso, lui che avrebbe dovuto avere contro
tutti ... Un immancabile
bunker: tutti i tiranni, o
quasi tutti, finiscono in
un bunker, di solito con
un colpo di pistola alla
tempia e un bidone di benzina. Tutti, o quasi. Qualcuno finisce su un muro
lungo il Lago, con la divisa
di un altro colore.
La storia è fatta più di
cose che non si dicono e
non si sanno, che non di
fatti accertabili. La storia
è miseria coperta di croci e
bandiere, per lo più false.
Chi conta nei grandi media internazionali ha deciso che dobbiamo esultare, perché la democrazia
occidentale è arrivata a
Tripoli. Vedremo. Di certo,
davvero certo, sinora c’è
poco, ma non c’è da star
tranquilli. Si sa, è evidente, che si è aperta, più che
mai, la lotta per la spar-
Oltre alle
bande del Raìs
si è aperto
lo scontro
tra la miriade
di tribù
presenti in
territorio libico
tizione del petrolio libico,
e che la Francia neonapoleonica vuole la sua
parte. Tempi di crisi e di
bocche da sfamare. E poi
la BP ha ancora da pagare
i debiti per l’inquinamento del Golfo del Messico.
British petroleum and british bombs ...
Apriranno i primi Mc
Donald’s sul lungo mare
di Tripoli, o almeno ci proveranno, perché, intanto,
giurano voci strane sul futuro assetto dello “scato-
lone di sabbia”. Si sa, e lo
si poteva prevedere, che
qualcuno, molti, parlano
già di introduzione della
sharìa (la legge islamica
ndr) in Libia. Ci mancava
solo questo: un Paese a
integralismo islamico
dall’altra parte del canale
di Sicilia. Mc Donald’s per
soli uomini e senza carne
di maiale. L’importante è
vendere e comprare: business as usual ...
Poi le moschee di Pisapia potranno aprire interessanti scambi culturali
con imam libici professionisti, magari ben addestrati con i kalashnikov.
Ne avevamo giusto bisogno, visto che siamo un
Paese ospitale, terra d’asilo dei clandestini di tutto
il mondo. Nessuno che
evidenzi l’unica constatazione effettiva e implacabile: la Libia non è per
nulla pacificata. Oltre alle
bande di Gheddafi (mercenari che combattono
ancora, e senza paga ...
mah), si è aperto lo scontro tra la miriade di tribù
che compongono un non
Stato. Democrazia occidentale, Mc Donald’s,
s ha r ìa e somalizzazione
della Libia.
Intanto chi vergine di
servo encomio non lo è affatto, perché sino a poco
tempo fa adulava il Raìs e
faceva ottimi affari con
lui, ora si gonfia nei peggiori oltraggi codardi. Tutti sono coraggiosi, a cose
fatte ... E nessuno ci dice
apertamente che oltre alle
decine di migliaia di clandestini che Gheddafi ci ha
regalato e che manteniamo (pare a 1.800 euro al
mese), stanno arrivando
frotte di delinquenti comuni usciti dalle galere libiche, aperte a furor di
popolo ... Clandestini,
stupratori, ladri, assassini di tutto il mondo, unitevi ... e mettete su casa da
noi ... Ve lo chiedono le
nostre figlie, ve lo chiede il
multiculturalismo. Un
Paese muore, e non è la
Libia.
Quel che sta accadendo
e che non ci viene narrato
la dice lunga sulla vera
natura del conflitto libico,
ma dice ancor di più sui
limiti della nostra democrazia occidentale e, soprattutto, sul sistema di
informazione che la controlla e la domina.
Solo una domandina finale, ai Napoleoni e Mussolini locali: non è che,
adesso, in tempo di crisi e
di stretta sulle pensioni e
sugli assegni familiari, a
qualcuno di Lorsignori
verrà magari in mente di
aprire un’altra missione
di Peacekeeping anche in
Libia? Signor ministro, indossi la tuta kaki, il casco
coloniale, il Garand di ordinanza importato di seconda mano dagli Usa e ci
vada lei, senza chiedere
più un centesimo alla Padania.
L’uragano perde intensità ma continua a spaventare New York e Boston
Irene arriva in Usa e lascia 60mila al buio
In Nord Carolina
un uomo muore
per un albero
abbattuto
dal vento.
Via allo stato
di emergenza
in 5 Stati
L’uragano Irene visto dal satellite
NEW YORK - Leggermente indebolito, ma ancora temibile, l’uragano Irene ha toccato ieri le coste
del North Carolina, dove ha mietuto la prima vittima. Si tratterebbe di un uomo colpito da un
albero abbattuto dal vento.
Nella sua furiosa corsa verso il
nord della East Coast degli Stati
Uniti. l’impatto di Irene con la
terra ferma è avvenuto poco dopo
le 7 del mattino di ieri (ora locale)
nel North Carolina nei pressi di
Morehead City. I meteorologi prevedono che colpirà nelle prossime
ore Washington New York e Boston. Ad essere minacciate
dall’uragano, che “corre” a 144
chilometri orari, sono oltre 65 milioni di persone, sotto la minaccia
di inondazioni, mareggiate e interruzioni di corrente.
Intanto la tempesta ha già lasciato oltre 60mila persone senza
elettricità, oltre 26mila soltanto in
North Carolina, di cui 7mila sono
state trasferite in 81 centri di
raccolta per l’emergenza. In vista
del passaggio dell’uragano Irene il
presidente americano Barack
Obama ha proclamato lo stato di
emergenza in Virginia, New Jersey, New York, Connecticut e
Massachusetts. Provvedimenti
straordinari sono stati predisposti anche dal sindaco di New York,
Michael Bloomberg, che ha riferito dell’avvenuta evacuazione
di 7mila pazienti dagli ospedali di
New York nelle aree a rischio.
«Nonostante sia stato declassato da categoria 2 a 1 l’uragano
Irene è ancora forte e pericoloso»,
ha detto ieri Janet Napolitano,
responsabile della Home Security, lanciando un appello ai residenti delle zone interessate dal
passaggio dell’uragano a seguire
le indicazioni previste dai piani di
evacuazione. Per ieri e oggi, anche
a causa della chiusura degli aeroporti, Alitalia ha annunciato la
sospensione dei voli da e verso
New York e Boston.
NON SUCCEDEVA DAL 1979
Tra Iran ed Egitto
riprendono i rapporti
diplomatici
TEHERAN - Resta altissima l’attenzione del
regime iraniano nei confronti dei Paesi dove è
scoppiata la “primavera araba”. L’Iran è pronto a inviare un ambasciatore al Cairo, appena
l’Egitto si dirà disposto ad accogliere un rappresentante diplomatico di Teheran. Lo ha
annunciato il ministro degli Esteri iraniano,
Ali-Akbar Salehi, citato dall’iraniana Press
Tv. «Siamo certi che in futuro miglioreranno le
relazioni» bilaterali, ha detto il capo della
diplomazia di Teheran, precisando che l’Iran
aspetterà «qualche mese» fin quando la si..................... tuazione in Egitto sarà “adeguata” per l’inTeheren manda vio di un ambasciatore.
aiuti per
In cr edi bi lme nt e,
reprimere
Egitto e Iran non hanla rivolta
no relazioni diplomatiche dal 1979, a sea Damasco
guito della firma degli
ma sgrida il
accordi di Camp Dadittatore: troppo vid e della concessione dell’asilo politico
malcontento
..................... in Egitto allo shah deposto, Reza Pahlevi.
Le dimissioni dell’ex Raìs egiziano, Hosni
Mubarak, hanno provocato un riavvicinamento tra Iran ed Egitto.
Teheran “sorveglia” anche la Siria, nonostante gli aiuti logistici e militari che presta a
Damasco per fronteggiare la rivolta. Ed è
molto preoccupata. Il ministro degli Esteri
iraniano Ali Akbar Salehi, citato dall’agenzia
di stampa iraniana Isna, ha detto che il governo siriano di Bashar al-Assad dovrebbe
rispondere le “richieste legittime” della popolazione; in Siria una situazione di «vuoto di
potere avrebbe un effetto inimmaginabile per
la regione», ha affermato. «Un governo dovrebbe rispondere alle richieste della sua
popolazione - ha detto Salehi - che si tratti
della Siria, dello Yemen o di altri Paesi. Le
popolazioni di questi Paesi avanzano richieste
legittime e i governi dovrebbero rispondere a
queste domande il prima possibile - ha aggiunto - Abbiamo la stessa posizione riguardo
gli sviluppi in Medio Oriente e Nord Africa:
riteniamo che tutto derivi dal malcontento e
dall’insoddisfazione diffusa in questi Paesi».
Il capo della diplomazia di Teheran, alleata
della Siria, ha quindi messo in guardia da una
situazione di “vuoto di potere” a Damasco, che
avrebbe un “impatto inimmaginabile per la
regione e i Paesi vicini” della Siria. Il riferimento è alle richieste di dimissioni di
Assad arrivate dagli Stati Uniti e dall’Europa.
GLI ITALIANI NELLE CARCERI LIBICHE: PRIMA A CASA, POI PARLIAMO
Gheddafi sparito, forse in Algeria
Padroni a Tripoli i ribelli avanzano
TRIPOLI - Ancora nessuna traccia di Muammar
Gheddafi e dei suoi figli, dopo la conquista di
Bab al Aziziya, la residenza-fortezza del
“colonnel lo”. Le voci
continuano a rincorrersi. E alcune fonti ieri lo
davano in fuga verso
l’Algeria insieme alla
sua famiglia. La zona di
confine è controllata
dal clan del Raìs ma le
autorità di Algeri hanno
però negato l’ingresso
dei Gheddafi entro il
territorio algerino.
Una calma apparente
regnava, intanto, nel
centro di Tripoli, dopo
giorni di combattimenti
tra i ribelli libici e i lealisti di Gheddafi. I rivoltosi hanno ribadito
di avere quasi il controllo completo della capitale libica, mentre sono proseguiti gli scontri
a est. Combattimenti si
sono registrati soprattutto nella zona dell’aeroporto internazionale.
Intanto in alcune zone
della città, riferisce la tv
Al Jazeera, è tornata
l’elettricità e la notizia è
stata accolta con colpi
d’arma da fuoco esplosi
in aria.
Scontri sono stati segnalati anche nella città petrolifera libica di
Ras Lanuf, a 220 chilometri da Sirte, dove i
cecchini di Gheddafi
sarebbero appostati in
diverse strade della città. La battaglia per il
controllo di Ras Lanuf,
secondo l’inviato
dell’emittente, «non è
ancora finita» e proseguirebbero, nel frattempo, le trattative tra i
ribelli e i lealisti per una
resa pacifica di questi
ultimi. «Vogliamo che i
negoziati abbiano suc-
cesso - ha detto un comandante militare dei
rivoltosi all’emittente Al
Jazeera -, ma proseguiamo anche con le armi per dimostrare che
se la situazione non si
risolverà con il dialogo,
.......................
Torna l’elettricità
in alcune zone della
capitale ed esplode
la gioia della
popolazione che
spara in aria colpi
d’arma da fuoco
.......................
allora verrà risolta con
la forza».
Dall’inizio della rivolta armata contro Gheddafi, Ras Lanuf, importante centro petrolifero,
è passata più volte sotto
il controllo dei ribelli,
ma altrettante è stata
ripresa dai lealisti. Appena quattro giorni fa i
rivoltosi avevano annunciato di avere il con-
trollo della città.
Sempre ieri avrebbero dovuto rientrare in
Italia, insieme a un
gruppo di giornalisti, i
tre connazionali che si
trovavano da un mese
nel carcere di Abu Salim di Tripoli e che sono
stati liberati dai ribelli.
La vicenda che riguarda , Antonio Cataldo di
27 anni di Avellino, Luca Boero di 42 anni di
Genova e Vittorio Carella, 42 anni di Peschiera del Garda, è ancora avvolta nel mistero. L’accusa del regime
era di essere dei contractor, mercenari al
soldo dei ribelli. Un’ipotesi smentita dal console di Bengasi, Guido
de Sanctis, che definito
la storia «molto semplice, negando le ombre
sul caso.
Antonio Cataldo, Luca Boero e Vittorio Carella, ha spiegato de
Sanctis, «sono stati arrestati dalle autorità
gheddafiane un mese
fa, sono stati detenuti e
sono stati liberati dagli
insorti quando hanno
aperto quel carcere entrando a Tripoli. Una
bella storia molto semplice: in mano al cattivo
e liberati dal buono». Di
.......................
L’appello di uno
dei liberati ai
giornalisti:
«Non chiamateci
contractor, siamo
ancora in pericolo
di vita»
.......................
loro non si sapeva nulla, ha proseguito il rappresentante diplomatico, «perché le autorità
libiche del regime precedente erano, in tempi
di pace, molto lente ad
avvisarci quando c’era
qualche italiano detenuto. Questo quando
stavamo in tempo di pace, figuriamoci in una
situazione del genere».
L’orrore dei duecento pazienti rimasti senza cure nell’ospedale del quartiere Abu Salim a Tripoli
A parlare della vicenda, senza tuttavia scendere nei dettagli, sono
stati anche i tre diretti
interessati. «Le notizie
che stanno circolando
rischiano di metterci in
pericolo e non sono state divulgate chiaramente. Non abbiamo
nessun problema a dare ulteriori chiarimenti
ma questo quando saremo in Italia. Finché
siamo qui non ci sentiamo sicuri», ha raccontato al Corriere Tv
Luca Boero, uno dei tre
italiani prigionieri per
un mese in un carcere
di Tripoli.
«Noi - ha aggiunto
Boero - siamo stati presi in Tunisia dove avevamo un incontro e da
quel momento siamo
stati consegnati alle
forze regolari del vecchio governo di Gheddafi. Non abbiamo nulla da nascondere».
Dopo l’orrore dei duecento pazienti rimasti
senza cure nell’ospedale del quartiere Abu Salim a Tripoli, il corrispondente di Sky News
Stuart Ramsay ha ritrovato ieri mattina i
corpi senza vita di 53
persone, apparentemente giustiziate
all’inizio della settimana. In quelle stesse ore
il capo del Consiglio nazionale transitorio degli
insorti ha lanciato l’allarme per l’emergenza
umanitaria a Tripoli.
«Noi facciamo appello a
tutte le organizzazioni
umanitarie, e diciamo
loro che Tripoli ha bisogno di cure di prima
necessità e di materiale
chirurgico», ha detto
Jalil, durante una conferenza stampa tenuta
a Bengasi.
10
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
Recenti sondaggi dimostrano ampiamente che la percezione consapevole
della gravità del momento è assai più elevata al Nord. Mentre al Sud si
va avanti come se nulla fosse. Tanto “paga Pantalone”. Ecco perché il
carico di circa il 70% dell’attuale manovra grava sul nostro territorio
▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Arriverà presto
il momento della
rivendicazione
definitiva
degli interessi
generali del Grande
Nord. Che si
imporranno, su
tutto e su tutti.
È nell’imminente
futuro
STEFANO B. GALLI
Tanto tuonò - Padania libera! - che infine piovve: la
Padania c’è. E si farà tra
poco, pochissimo tempo. La
prospettiva è tutt’altro che
infondata e peregrina. È
nella realtà delle cose, determinata da questa crisi
economica e dalle sue dinamiche di sviluppo. È
nell’imminente futuro. Altro che Lega “in affanno”;
Lega vittima di “microlobby”
di varia natura. Altro che
antichi “tormentoni”. Arriverà presto - al contrario - il
momento della rivendicazione definitiva degli interessi generali del Grande
Nord. Che si imporranno,
su tutto e su tutti.
Basta leggere qualche
analisi economica per capire che l’Europa sta scivolando verso il baratro per
effetto di una crisi che sarà
davvero dura e parimenti
duratura. Una crisi che, al
suo epilogo, potrebbe sfociare in almeno tre possibili
scenari, secondo gli esperti.
Arginare la botta cercando
di salvaguardare l’attuale
sistema monetario. Abbandonare il sistema dell’euro.
Ripiegare su un sistema di
doppia moneta (euro di serie A e di serie B).
In ogni caso, per il sistema-Italia si giungerà alla
resa dei conti, al redde rationem di una struttura
duale che persiste sin
dall’Unità del 1861, con un
Nord ricco, produttivo e tecnologicamente avanzato,
che regge la concorrenza
europea - anzi, si configura
come una delle punte avanzate del sistema economico
del Vecchio continente - e
un Sud perennemente a rimorchio, sostenuto dalle
politiche assistenziali basate sul clientelismo e sulla
corruzione adottate dalla
Prima repubblica e, in un
modo o nell’altro, portate
avanti anche negli ultimi
vent’anni.
La Padania è inevitabile,
altro che Lega in affanno
Se si dovesse proseguire
con l’attuale sistema monetario, è evidente che la
crisi avrà l’effetto di accelerare la spaccatura di un
Paese già percorso da profonde fratture. Se si dovesse
adottare il sistema della
doppia moneta, si tratterà
solo di formalizzare istituzionalmente la divisione. Se
- infine - si dovesse abbandonare il regime dell’euro, il
Basta leggere
qualche analisi
economica per
capire che l’Europa
sta scivolando
verso il baratro per
effetto di una crisi
che sarà davvero
dura e duratura
ripiego sul vecchio sistema
monetario comporterebbe
la presa d’atto dei differenti
livelli di produzione e di reddito presenti nel Paese.
Oltretutto, la crisi - che
dura da quattro anni e che
assai pochi analisti hanno
compreso nella sua reale
portata, nel suo sviluppo e
negli esiti che avrà - non
terminerà a breve. Sarà lunga. Imporrà dei grossi sacrifici da parte di tutti. E molto probabilmente - richiederà altre manovre
straordinarie, sul modello
di quella approvata dal Governo a ridosso di Ferragosto e attualmente passata
all’analisi e alla discussione
del Parlamento. Se il criterio
di elaborazione
delle future
manovre sarà il
medesimo, imp e r n i a t o
sull’incremento della pressione fiscale, è
evidente che la
sofferenza del
Nord potrebbe
toccare livelli
non più sostenibili.
A pp ar ti en e
alla sfera
dell’ovvio infatti l’assunto che, se si incrementa la pressione fiscale, la parte del Paese più
vessata è quella che le tasse
le paga di già, cioè dove modesta è l’evasione fiscale.
Chi da anni è abituato a non
pagare le tasse, andrà avanti così e il suo contributo
alla sostenibilità della manovra sarà davvero modesto. Nel momento in cui
l’evasione della Lombardia è
poco più del dodici per cento, mentre quella calabrese
è di circa l’ottantacinque
per cento, ne deriva che il
peso maggiore della manovra se lo sobbarcherà la
Lombardia (o comunque
quelle regioni dove più bassi
sono i livelli di evasione fiscale), non certo la Calabria.
Recenti sondaggi, effettuati da capaci esperti del
settore, dimostrano - del resto - ampiamente: la percezione consapevole della
gravità del momento è assai
più elevata al Nord. Mentre
al Sud si va avanti come se
nulla fosse. Tanto - come
sempre - “paga Pantalone”.
Ecco perché il carico di circa
il settanta per cento dell’at-
tuale manovra straordinaria grava sulle spalle del
Nord.
Ma a lungo andare, di
fronte all’incremento della
pressione fiscale nei prossimi anni ai danni del Nord e
al procrastinarsi di questa
situazione di vera e propria
ingiustizia sociale - che si
colloca al di là della lealtà
Due principi
ormai non sono
più eludibili:
la responsabilità
dei pubblici
amministratori e
le prerogative di
controllo da parte
dei cittadini
costituzionale - si giungerà
presto alla soglia della rottura. Le derive disgregative
della socialità potrebbero
alimentare legittime posizioni di civile disubbidienza
che troverebbero in un ge-
neralizzato
sciopero fiscale
del Nord - efficace risposta
ai livelli di illegalità e di evasione presenti
al Sud - l’arma
privilegiata. Insomma, il Nord
si stuferà di essere considerato - sempre e
comunque - la
solita vacca da
mungere.
Queste sono
le ragioni per cui alla fine, di
fronte all’attuale e gravissima crisi economica, la Padania si farà. Andrà sicuramente a finire così. L’unica possibile risposta alternativa potrebbe essere
quella - ma bisogna capirlo
sino in fondo - di adottare
subito, e in modo radicale,
un sistema davvero federale. A cominciare dal federalismo fiscale e dall’applicazione immediata del principio dei costi standard. Per
ricondurre le politiche pubbliche a due principi ormai
non più eludibili: la responsabilità dei pubblici amministratori e le prerogative di
controllo da parte dei cittadini. Responsabilità e
controllo: questo esige la
crisi in atto.
E tuttavia, anche l’adozione immediata di un modello di federalismo radicale, nell’articolazione istituzionale di questo Paese imporrebbe una revisione
dell’articolazione regionale.
Ai nostri giorni, le regioni così come concepite sul finire dell’Ottocento dai burocrati liberali, quali distretti amministrativi - si di-
mostrano largamente anacronistiche e inadeguate. Lo
Stato è troppo grande - e
soprattutto inefficiente - per
rispondere alle esigenze dei
cittadini e praticare una vera e propria democrazia “di
prossimità”. Nello stesso
tempo le Regioni sono troppo piccole per mettere in
atto delle politiche pubbliche di ampio respiro, nel
quadro di uno Stato fede-
Anche l’adozione
di un federalismo
radicale,
nell’articolazione
istituzionale di
questo Paese
imporrebbe una
revisione del
modello regionale
rale. La revisione dell’istituto regionale s’impone e
conduce direttamente alla
nuova suddivisione del territorio nazionale su base
macroregionale.
E la macroregione del
Nord è la Padania, territorio
sul quale insistono aggregazioni di interessi economici e produttivi e identità
culturali e sociali riconducibili all’omogeneità. È una
cultura e un destino. Un
destino che, da qualsiasi
parte si volga lo sguardo,
sta diventando una splendida realtà. È dietro l’angolo. Ormai è giunto il momento di gettare il cuore
oltre l’ostacolo. Oltre la crisi, la Padania c’è.
Domenica 28 agosto 2011
laPADANIA
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laPADANIA
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Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
CONSORZIO GRANA PADANO: TUTELARE IL MADE IN ITALY
«Il falso Made in Italy alimentare, in Italia e all’estero, vale decine di
miliardi ogni anno - ha ricordato il direttore generale del Consorzio
Grana Padano Berni -. Pochi sanno, ad esempio, che oltre il 40% del
formaggio grattugiato in Italia (che non sia Grana Padano o Parmigiano
Reggiano) è fatto con latte e prodotto straniero, o ancora, che molti
ECONOMIA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
pezzi di formaggio denominati “Gran” con a seguito un aggettivo
foneticamente italiano, provengono invece da Paesi dell’est europeo».
«Dalle nostre stime – ha concluso - se fossero eliminate le imitazioni, il
dato relativo all'export del Grana Padano, nel 2010 pari a circa 720
milioni di euro, potrebbe addirittura raddoppiare. Un danno gravissimo,
dunque, non solo per i nostri operatori, ma per tutto il made in Italy»
▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼
ECONOMIA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
MILANO, SEQUESTRATO UN INTERNET POINT DOVE I CINESI DORMIVANO
Un Internet point cinese a Milano veniva usato come dormitorio. In meno di 24
ore è stato controllato due volte e in entrambi casi è stato trovato pieno di
orientali che dormivano. Alcuni erano addirittura gli stessi controllati e portati in
questura alcune ore prima. Gli agenti hanno effettuato il primo intervento alle
10.30 in una strada della Chinatown milanese nota per la presenza di bische e
Presidente della Commissione contro la contraffazione
tessile e calzaturiero ci
imbatteremo in queste
problematiche».
Le imprese cinesi si
stanno concentrando
in alcune aree come
quella di Prato e stanno creando problemi?
«Da tempo Prato e la
Le imprese cinesi in Italia crescono in modo
spropositato tanto è vero che negli ultimi otto
anni sono aumentate
del 150,7%. A tal proposito abbiamo sentito
l’opinione dell’ on.
Gianni Fava,
Presidente della
Commissione
parlamentare di
inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della
pirateria in campo commerciale.
«Si tratta di un
fenomeno per
certi versi preoccupante - ha sottolineato l’esponente leghista che trae origine
da un insediamento delle comunità cinesi in
italia avvenuto Gianni Fava
m a s s i c ci a m e n t e
negli anni novanta. In sua provincia sono staquesto ambito ci sono te oggetto di forti instate intere filiere di sediamenti cinesi. La
produzione completa- cronaca è piena di scomente sommerse. L’au- perte di laboratori cimento delle attività ci- nesi illegali che hanno
nesi regolari da una portato alla luce anche
parte può far piacere,
dall’altra ho l’impressione che si tratti solo
di una minima parte di
tutta l’attività sommersa e illegale che gli ruota attorno».
Questa crescita a
suo avviso è dovuta
all’arrivo di capitali
provenienti dalla mafia cinese?
«Esiste il problema
delle nuove mafie straniere che contribuiscono ad alimentare flussi
di denaro illeciti e da
riciclare. Questo fatto
può essere solo in parte
una spiegazione del fenomeno di cui parliamo. Ritengo comunque
che l’azione delle forze
dell’ordine non possa
sottovalutare questo
problema».
Come ha preso in
considerazione il fenomeno la Commissione da lei presieduta?
«La Commissione
che presiedo ha un vastissimo raggio d’azio- condizioni disumane
ne. Abbiamo individua- dei lavoratori in essi octo due filoni principali cupati. La Lega da anni
di intervento che sono denuncia questa situal’agroalimentare (sul zione e sono lieto di
quale abbiamo lavorato constatare che ultimafino adesso) e il tessile mente non siamo più i
che verrà approfondito soli. Lo studio della
da settembre. Ritengo Cgia di Mestre è una
che proprio nel settore dimostrazione, ma so-
prattutto il vincitore del
premio strega Edoardo
Nesi con il libro “Storia
della mia gente” , ha
ottenuto questo importante riconoscimento
letterario grazie ad un
libro che affronta proprio i temi degli insediamenti cinesi nella
zona di Prato e
dei risvolti economici e sociali
per la popolazione toscana».
F r e q u e n t emente queste
imprese eludono i più elementari principi di
sicurezza...
«Più che eludere direi che se
ne infischiano
completamente.
La cultura della
sicurezza sul lavoro, che per noi
è importantissima, nei laboratori cinesi non
sanno nemmeno cosa
sia. In questa area di
illegalità diffusa c’è
quindi anche un risvolto umano da non sottovalutare».
Un altro aspetto che
ro. Forse dovremmo
esportare un po’ di nostro sindacato in Cina...».
In pratica le imprese cinesi lavorano in
dumping con una concorrenza sleale nei
confronti delle aziende italiane che invece
rispettano le regole?
«Questo fatto è evidente sia per le aziende cinesi irregolari che
operano in Italia sia
per quelle che operano
in Cina ed esportano
Incontro Cota-Marchionne
per gli investimenti
previsti in Piemonte
Oltre a quelle cinesi
ci sono anche imprese
condotte da altre etnie che più o meno si
stanno comportando
nello stesso modo.
Come si può fare per
tutelare le imprese
italiane da questo attacco delle attività
degli extracomunitari?
«Bisogna intensificare la lotta che le forze
dell’ordine e in particolare la Guardia di Finanza stanno portando
NEGLI ULTIMI 8 ANNI
Imprese cinesi +150%
Cgia: in alcune aree stanno creando non pochi problemi
Volano le imprese cinesi
in Italia, che, negli ultimi
otto anni, sono cresciute
del 150,7% arrivando a
54.000 unità. La prima
fotografia dell’imprenditoria cinese presente in
Italia viene scattata
dall’ufficio studi della
Cgia di Mestre secondo
cui, nonostante la crisi,
nel 2010 si è registrata
una crescita annua
dell’8,5%.
Mentre gli imprendito-
Bortolussi.
Spesso, ha osservato il
segretario, queste attività si sviluppano «eludendo gli obblighi fiscali e
contributivi, le norme in
materia di sicurezza nei
luoghi di lavoro e senza
nessun rispetto dei più
elementari diritti dei lavoratori occupati in queste realtà aziendali. Questa forma di dumping
economico ha messo
fuori mercato intere fi-
tenti si rivolgessero a dei
subfornitori italiani,
questa forte riduzione
dei costi di produzione
non sarebbe possibile»,
ha osservato il segretario.
Secondo i dati, aggiornati al 31 dicembre dello
scorso anno, il maggior
numero di imprenditori
cinesi si trova in Lombardia (10.998), seguono
i colleghi che lavorano in
Toscana (10.503) e quelli
to il territorio nazionale
dell’8,5%, con picchi nel
Trentino A.A. (+19,4%),
nel Molise (+16,7%) e
nelle Marche (+14,8%).
Altro dato interessate è
quello che concerne l'incidenza degli imprenditori cinesi sul totale
dell’imprenditoria straniera presente in Italia.
Questo indicatore si
attesta, ormai, all’8,6 %.
In Toscana, però, arriva
a toccare il 18,2 %, in
Veneto il 10,9 %, in Emilia Romagna il 9, 4% e
nelle Marche l’8,8%.
Infine, fatto 100 il to-
.........................
Eludono gli obblighi
fiscali e contributivi,
le norme in materia
di sicurezza e senza
rispetto dei diritti
dei lavoratori
.........................
.................................................
«È necessario avere la certezza assoluta
che queste attività operino secondo
le leggi italiane e in particolare
mi riferisco alle norme relative
alla situazione igienico sanitaria»
.................................................
spesso passa in secondo piano riguarda i diritti dei lavoratori...
«E qui ci ricolleghiamo alla questione precedente: condizioni
igienico sanitarie pari a
zero, diritti dei lavoratori pari a zero, sicurezza sociale pari a ze-
in Italia. Il loro costo
del lavoro è bassissimo
ed il rispetto delle norme che tutelano l’ambiente, nonchè il materiale realizzato per le
produzioni di molte
merci, crea gravi danni
sia all’ambiente che ai
consumatori».
avanti con grande impegno. Tutto ciò evidentemente non basta:
abbiamo bisogno che
anche l’Unione Europea assuma posizioni
più intransigenti per
contrastare il fenomeno».
Un altro settore in
dormitori. All'interno dell'Internet point sono stati trovati una ventina di cinesi.
Dieci di loro, senza documenti, sono stati segnalati in questura. Il titolare, un
cinese di 32 anni, è stato denunciato per favoreggiamento della permanenza
di clandestini. Alle 3.30 gli agenti, in un nuovo controllo, hanno sorpreso una
decina di cinesi a dormire nel locale, fra cui alcuni di quelli già controllati. I
cinesi dormivano per circa 10 euro a notte. Il locale è stato sequestrato
È in programma domani
Fava: attenzione alle attività
sommerse gestite dai cinesi
GIANCARLO MARIANI
13
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
cui i cinesi stanno allargando il loro influsso è quello dei negozi, bar, parrucchieri. etc. Come limitarne l’espansione?
«Più che limitare
l’espansione di queste
attività commerciali è
necessario avere la cer-
tezza assoluta che esse
operino secondo le leggi
italiane e in particolare
mi riferisco alle norme
relative alla situazione
igienico sanitaria. Poi
non bisogna dimenticare la qualità dei prodotti che vengono utilizzati».
ri italiani, in quest’ultimo anno, sono diminuiti
dello 0,4%.
«Pur riconoscendo che
gli imprenditori cinesi
hanno alle spalle una
storia millenaria di successo, in particolar modo
nel commercio e nella lavorazione dei prodotti
tessili, la loro forte concentrazione in alcune
aree del Paese sta creando non pochi problemi»,
ha dichiarato il segretario della Cgia, Giuseppe
liere produttive e commerciali di casa nostra».
Tuttavia, secondo Bortolussi, è giusto sottolineare che «anche gli imprenditori italiani non sono
immuni da responsabilità». In molte circostanze, coloro che forniscono
il lavoro a questi laboratori cinesi sono committenti italiani che fanno produrre parti delle
loro lavorazioni con costi
molto contenuti. «Se
queste imprese commit-
che hanno scelto il Veneto come regione in cui
avviare l’impresa
(6.343). Dal 2002 al
2010, gli imprenditori cinesi presenti in Italia sono aumentati del 150,7
%: con punte del 427,7 %
in Molise, del 433,3 % in
Basilicata e del 422,4 %
in Calabria. Se la crisi
economica ha ridotto il
numero di imprenditori
italiani (-0,4% nell’ultimo anno), la presenza cinese è aumentata su tut-
tale degli imprenditori cinesi presenti in Italia, nel
39,5 % dei casi si concentrano nel commercio
(con 21.342 piccoli imprenditori ) e nel 30,6 %
dei casi nel manifatturiero (16.519). Di questi
ultimi ben il 94,5% (pari
a 15.618 imprenditori)
sono occupati nel tessile,
nell’abbigliamento, nelle
calzature e nella pelletteria. Significativa la presenza anche nel settore
alberghiero, dei bar e
della ristorazione: le attività condotte da titolari
cinesi hanno raggiunto
le 10.079 unità.
Il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota dovrebbe
incontrare domani a Torino l’amministratore delegato di Fiat
e Chrysler, Sergio Marchionne.
Continua così il pressing del Governatore nei confronti
della Fiat affinchè il Lingotto investa, come promesso, in
Piemonte.
È stata quindi particolarmente apprezzata la notizia diramata venerdì dal ministro Maurizio Sacconi che ha riferito
che sono confermati gli investimenti del Lingotto a Grugliasco
dove verranno prodotte vetture Maserati.
Era stato lo stesso Marchionne, in una telefonata, a darne
conferma al ministro del lavoro.
«È un fatto molto positivo - ha commentato Cota - Già
giovedì avevo rappresentato
al dottor Marchionne e
all’ingegner Elkann l’impegno che il Governo e la Regione avevano profuso per
l’inserimento della norma
“erga omnes” dei contratti
nella manovra».
«Mi fa piacere - ha inoltre
sottolineato Cota - che il
valore di quanto abbiamo
fatto sia stato riconosciuto».
Il Presidente ha ancora
una volta testimoniato la
sua volontà di prestare una
attenzione particolare all’atRoberto Cota
tività produttiva sita nella
regione.
«Quello che voglio - ha infatti affermato - è che il Piemonte
produttivo, a cominciare dalla Fiat, giochi e vinca la sfida
della produzione e dunque del lavoro».
Egli ha anche anticipato che proprio questo sarà il tema
dell’incontro con Marchionne.
Poi ha spiegato che in questo contesto continuerà a tutto
campo la sua attività per raggiungere importanti obiettivi tesi
a garantire il lavoro ai piemontesi.
A questo proposito Roberto Cota si prefigge di organizzare
anche un incontro con tutte le istituzioni del territorio. Il
Governo regionale sta profondendo un grande sforzo perchè
ha particolarmente a cuore il problema del lavoro. Ed a
questo proposito una partita ancora aperta con la Fiat
riguarda gli investimenti nella fabbrica di Mirafiori dove
dovrebbero essere prodotti i suv con marchi Alfa Romeo e
Jeep.
Mirafiori è un sito produttivo che ha fatto la storia della Fiat
e quindi il Lingotto dovrebbe valutare anche questo aspetto
quando sarà chiamato a fare la scelta definitiva sullo stabilimento torinese.
Giancarlo Mariani
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laPADANIA
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«TRENTO, TROPPO DEGRADO A SAN MARTINO»
Ripristinare subito l’illuminazione pubblica ed eliminare il degrado.
Sono le richieste che i consiglieri leghisti Davide Franceschini e
Gianni Festini Brosa, della circoscrizione Centro Storico
Piedicastello di Trento, hanno fatto in seguito alle tante
segnalazioni ricevute dai residenti di San Martino. La zona di
TERRITORIO
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Dal 2 al 5 settembre
2011 la Valle Vigezzo si
tingerà... di nero. Nessuna macabra rappresentazione o appuntamento politico, semplicemente andrà in scena
il trentesimo Raduno
internazionale dello
spazzacamino, il tradizionale appuntamento
di fine estate che vuole
rendere il giusto tributo
sia una professione antichissima che ad una
terra ricca di bellezze.
Che tra i suoi vari tesori
conserva anche questo:
essere la capitale degli
spazzacamini. Dal IV
secolo in avanti, generazioni di emigranti
spazzacamini vennero
a formarsi sui sentieri
che portavano verso
Francia, Germania, Austria ed Olanda, tanto
che nella cartine geografiche delle Alpi nel
1548 la Valle Vigezzo
venne denominata come “Valle degli spazzacamini”. Ai grandi sacrifici degli emigranti
seguì, nel 1800 lo sfruttamento dei bambini,
che proseguì fino al
1930.
Oggi oltre mille spazzacamini, dagli Appennini alle Alpi, da Svizzera, Germania, Austria, Francia, Belgio,
Olanda, Danimarca,
Svezia, Norvegia, Finlandia, Lituania,
Estonia, Romania, Inghilterra, Scozia, Usa,
Giappone e, per la prima volta, dalla Repubblica Moldava e dalla
Lettonia, parteciperanno alla Grande Sfilata
con gli abiti e le attrezzature.
Anfus (Associazione
Nazionale Fumisti
Spazzacamini) raccoglie la tradizione di questo antico ma più che
mai attuale mestiere e
guida i “moderni” Spazzacamini: tecnici pro-
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
notte è infatti avvolta nel buio trasformandola non solo in un posto
per “appartarsi”, ma anche aprendo la strada ad ogni genere di
illegalità. Alla fine della via è inoltre presente un accampamento
abusivo che, seppur in una proprietà privata, genera sporcizia e
degrado, dovute anche all’incuria e alla non osservazione delle
consuete norme igieniche da parte degli occupanti
Da venerdì il 30° Raduno internazionale
Spazzacamini da tutto il mondo,
la Val Vigezzo si tinge di nero
fessionisti che con l’ausilio di attrezzature e
seguendo i programmi
formativi della Scuola
Fuspa, contribuiscono
con il loro operato alla
sicurezza degli impianti, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, alla performance ot-
TRIÉSTE - I dati, in alcuni
casi, sono addirittura migliori di quanto si prevedeva a inizio stagione: nonostante la crisi economica, il turismo in Friuli Venezia Giulia non solo regge, ma addirittura cresce.
Lo confermano le ultime
rilevazioni di Turismo
Fvg.
«Ottenere un aumento,
sia di arrivi che di presenze, - dice il presidente del
Consiglio Regionale Maurizio Franz, significa che
le strategie di promozione
adottate, la serietà del popolo friulano e la tranquillità dei luoghi di villeggiatura riescono a dare una
certa fiducia e i risultati lo
timale degli apparecchi
di combustione e evacuazione dei fumi.
La manifestazione
prenderà il via venerdì 2
alle 15 con l’accoglienza
dei partecipanti e la loro
sistemazione nei vari
alberghi della valle. Alle
18 a Santa Maria Mag-
giore avrà inizio la Notte
Nera, organizzata dalla
Pro Loco con la collaborazione di commercianti ed esercenti; la
festa si aprirà con l’aperitivo nella piazzetta “ex
forestali” di via Rosmini, i ristoranti proporranno menù tipici di
ogni Regione italiana,
mentre una serie di
eventi di intrattenimento animeranno le vie del
centro storico e della
periferia e si prolungheranno nella notte.
Sabato 3, gli
spa zzacam ini
si sposteranno
a Malesco per il
ritrovo al Monumento allo
Spazzacamino,
dedicato a Faustino Cappini.
Nel pomeriggio
gli spazzacamini potranno assistere, lungo le
vie del centro e nelle
piazze di Santa Maria
Maggiore, alle esibizioni
del Gruppo Sbandieratori e Musici di San Damiano d’Asti. La giornata terminerà nel Parco di Villa Antonia, ac-
canto al Museo dello
Spazzacamino, tra musiche, balli e degustazione di prodotti tipici.
Domenica 4 settembre a Santa Maria Maggiore si terrà l’evento
Si parte
con la Notte
di Santa Maria
Maggiore:
spettacoli nelle
vie del centro
fino alla mattina
clou dell’intera manifestazione: la tradizionale
sfilata degli “uomini neri” con i loro attrezzi da
lavoro, accompagnata
dalle Bande e dal Gruppo Folkloristico Valle
Vigezzo. le varie dele-
gazioni, passando da
piazza Risorgimento,
saranno annunciate
dallo scrittore e storico
Benito Mazzi e, dopo
un giro lungo le vie del
paese, termineranno la
sfilata in piazza Gennari, dove su alcuni tetti, come anche in piazza
Risorgimento, avrà luogo la rievocazione storica della pulitura dei
camini con l’utilizzo degli attrezzi che lo spazzacamino usava nei
tempi passati: la raspa,
il riccio, la squareta, il
brischetin e il sach,
sacco per riporvi la fuliggine.
Nel pomeriggio, teatro dei festeggiamenti
sarà ancora una volta il
parco di Santa Maria
Maggiore, sede del museo. Qui avranno luogo
le premiazioni, seguite
da interviste, testimonianze varie e musica.
Lunedì 5 settembre
avrà luogo la gita a Stresa, sul Lago Maggiore,
con sfilata lungo le vie
del centro storico ed il
lungolago, seguita da
cena tipica allietata da
musiche. Questa giornata è stata programmata nell’intento di far
conoscere ai nostri
ospiti italiani e stranieri
un altro angolo suggestivo della nostra Regione, e così dopo Orta,
Cannobio, l’Isola Pescatori, Baveno e Verbania
degli anni scorsi è il turno ora di questa piccola
perla del Lago Maggiore.
Il Raduno internazionale dello spazzacamino è senza dubbio
un’iniziativa di notevole
rilievo turistico che richiama numerosissimo
pubblico da ogni parte
d’Italia e del mondo e
nel contempo permette
di rendere sempre più
internazionale il nome
della Valle Vigezzo.
La soddisfazione del presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz
In Friuli Venezia Giulia turismo a gonfie vele
testimoniano». «Ora dobbiamo consolidare tutto
questo - continua Franz con la valorizzazione dei
siti più rappresentativi
della Regione e creare quel
turismo consapevole e di
qualità che può attrarre visitatori durante tutti i periodi dell’anno uscendo così dal solito clichè che concentra il turismo nella sola
stagione estiva».
Il presidente del Consiglio Regionale, con la sua
funzione anche di rappresentanza, non manca di fa-
re da “testimonial” partecipando a eventi che valorizzano luoghi e territori
della regione con lo scopo
di supportare istituzionalmente i luoghi più rappre-
sentativi. «Con i recenti riconoscimenti da parte
dell’Unesco - osserva
Franz - che ha dichiarato
Cividale del Friuli e il comprensorio delle Dolomiti
Friulane patrimonio
dell’umanità possiamo anche inserirci in un circuito
di visitatori interessati ai
siti di un certo livello. La
Regione offre molti luoghi
di particolare interesse come la laguna di Marano, il
sito archeologico di Aquileia, il parco naturale delle
Prealpi Giulie, il territorio
montano della Carnia,
quello del Collio e validi
circuiti enogastronomici».
«Sono convinto che nei
prossimi anni - conclude
Franz - da un punto di
vista economico, il comparto del turismo sopperirà in parte ad alcuni settori che probabilmente
non potranno più crescere
come nel passato; assisteremo ancora ad incrementi
di visitatori e per questo la
Regione si sta preparando
al meglio per vincere questa prossima sfida».
EDIZIONE
VENETO
laPADANIA
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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EDIZIONE
VENETO
LA VOCE DEL NORD - Edizione Veneto
DIRETTORE
UMBERTO BOSSI
COMMERCIO ETNICO, PADOVA SOFFOCA
Sale il malcontento di negozianti e ambulanti locali per le scelte dell’amministrazione comunale
Conte: la cecità di Zanonato continua a favorire gli stranieri e allontana il processo di integrazione
L’
invasione dei negozi gestiti da stranieri sta diventando un vero problema a Padova, dove alcune
zone sembrano ormai essere
“off limits” per i residenti.
A segnalare ancora una volta
la delicata situazione è la Lega
Nord patavina, da sempre portavoce delle istanze dei cittadini.
«Tra le attività commerciali
“fisse” o ambulanti del Padovano sale il malcontento, cresce
il mal di pancia per le scelte
“etniche” che l’amministrazione
comunale si ostina ad assumere» spiega Maurizio Conte
assessore regionale Veneto del
Carroccio.
Secondo Conte, succede che
in Prato della Valle e nel quartiere Arcella, rispettivamente
Associazioni di categoria (FivaAscom e Anva – Confesercenti) e
cittadini si stanno opponendo
con vigore all’insediamento di
attività commerciali in mano a
stranieri. «E, in ambo i casi precisa l’esponente del Carroccio - le loro convinzioni non
sono di certo dettate da motivi
razziali. Si tratta, per l’Arcella,
di questioni legate alla sicurezza cittadina, perché per quasi tutte le attività straniere fino
ad ora insediate sono corrisposti degrado e ghettizzazione,
mentre, per il Prato della Valle le
proteste si sono fatte sentire
perché i nuovi 20 banchi bengalesi/pakistani (su un totale
140) pare abbiano già affrontato
questioni legate alla regolarità
commerciale nel Comune di Bologna e nonostante i precedenti
sono stati accettati a braccia
aperte dall’Amministrazione del
sindaco Flavio Zanonato».
«Qui siamo alle solite - pro-
Turista incosciente sfida le onde
Caorle, surfista
portato in salvo
da cane-bagnino
N
Sopra e sotto, esercizi commerciali stranieri sempre più numerosi a Padova
segue Conte - la cecità di Zanonato e compagni si protrae
negli anni, l’ascolto per le attività commerciali del nostro
paese sembra ormai limitato
dalle sempre maggiori opportunità che vengono offerte agli
stranieri e questo meccanismo
ha un valore assoluto, la parzialità e la disparità di trat-
tamento nei confronti dei padovani si fa sempre più sbilanciata a favore degli stranieri.
Non è possibile che in proporzione alla percentuale di presenza straniera, del 10% circa,
le attività estere, in alcune zone
della città siano in predominanza, questa filosofia lesionista porta ad una dilatazione
temporale se non al distacco
quasi totale dal processo d’integrazione».
Da sempre Conte e la Lega
Nord sostengono che «gli esercizi di vicinato come i mercati
sono la carta d’identità di un
territorio», mentre «la forzatura
che porta ad un’economia globale delle vendite al dettaglio,
seppellisce la nostra tradizione,
serve pertanto una legittimazione, cioè le “quote commercio”
che mantengano la conformità
alla storia di un territorio e dei
propri residenti». «Ma forse conclude Conte - un intervento
del genere non garantirebbe al
Sindaco di Padova la “quota”
d’immigrazione che suppongo
intenda raggiungere per creare
finalmente Padova Pot, la città
dalle tante etnie, dai tantissimi
problemi per i padovani ed, ovviamente, senza identità».
onostante il mare grosso, con onde
alte tre metri, voleva “esibirsi” con
il suo windsurf davanti alla spiaggia di Santa Margherita di Caorle.
Un turista austriaco ora deve ringraziare
“Biuke”, un golden retriever di tre anni
della sezione veneta della Scuola Cani Salvataggio, se può raccontare la sua disavventura.
L’uomo era poco lontano dalla battigia
quando è stato soccorso una prima volta
dai cani-bagnino con i loro istruttori perchè si era trovato in difficoltà lontano dalla
tavola. Eppure ha voluto insistere, facendo
finta di non vedendo la bandiera rossa e di
non sentire i consigli degli uomini del
salvataggio.
Tornato in acqua con la tavola, che ha
acquistato subito velocità per il vento e lo
ha portato verso la diga, è di nuovo caduto
in mare senza riuscire a risalire sul surf.
Sono quindi dovuti tornare in azione gli
addetti al salvataggio che però non potendo
utilizzare il moscone a remi per l’altezza
delle onde hanno sguinzagliato Biuke. Insieme al suo istruttore e a un bagnino
locale hanno raggiunto il turista austriaco
che era ormai a 250 metri dalla riva e lo
hanno riportato in salvo. Un’impresa impossibile senza l’aiuto di questo eccezionale animale particolarmente forte e resistente. Già lo scorso anno Biuke aveva
salvato due bimbi a Caorle. Quello di ieri è
ormai il 18° intervento di salvataggio effettuato dai cani-bagnino dall’ini zio
dell’estate.
Domenica 4 settembre una serie di eventi nella natura tra il Bellunese e il Trevigiano
TREVÌSO - Una splendida giornata all’aria aperta, tra profumi
di montagna e prelibatezze della
gastronomia tipica, alla scoperta delle malghe tra il Comune
bellunese di Mel e quello trevigiano di Miane.
È quanto propone, domenica
4 settembre, la Provincia di Treviso guidata da Leonardo Muraro nell’ambito del calendario
di manifestazioni “Montagna di
Marca 2011”, iniziativa promossa con l’intento di avvicinare gli
appassionati e i turisti alle
prealpi Trevigiane.
Avviato nel 2002 in occasione
dell’anno dedicato alla Montagna dall’ONU, il progetto è stato
illustrato dagli assessori provinciali al turismo, Floriano
Andar per malghe, la montagna più buona
Zambon, e all’agricoltura, Mirco Lorenzon con il vicesindaco
di Miane, Moreno Guizzo e il
sindaco di Mel, Stefano Cesa.
«Si tratta di una manifestazione che porta molta gente sulle nostre malghe - ha sottolineato Zambon - che valorizza il
paesaggio e l’ambiente delle nostre montagne. Quello delle
malghe è infatti un mondo che si
inserisce nel contesto circostante».
«Sul territorio abbiamo una
trentina di malghe - ha aggiunto
Lorenzon - questa è una delle
dimostrazioni di collaborazione
tra Treviso e Belluno».
«Per noi questa è p un’importante occasione per far conoscere le nostre montagne commenta Guizzo - Assaggi di
prodotti tipici, camminate e non
solo».
«La sinergia con il comune di
Miane è importante - ha detto
Cesa - il nostro comune può
fregiarsi della bandiera Arancione del Touring e queste iniziative possono contribuire a valorizzarlo».
La manifestazione, organizzata dai Comuni di Mel e Miane
con il patrocinio della Provincia
di Treviso, vuole far vivere la
montagna nel solco di un passato, patrimonio per storia, cultura e saperi di vita vissuta di
generazioni di malghesi e valorizzare i prodotti delle malghe,
attraverso escursioni guidate
alla scoperta di luoghi ancora
poco battuti.
Il programma della giornata
prevede escursioni a piedi o in
mountain bike, nordic walking,
gite a cavallo, pranzo in malga e
nel pomeriggio diversi appuntamenti tra cui dimostrazione di
taglio e lavorazione del legno,
degustazioni di formaggi di malga, possibilità di frequentare la
scuola di mountain bike, esibizione del quartetto d’archi “I
solisti di Veneto Uno”.
16
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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VENETO
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Il comune veneziano a guida leghista avvia controlli a tappeto sui redditi degli inquilini Ater
Dolo contro i furbetti delle case popolari
Accordo tra Municipio e Fiamme Gialle: passate al setaccio le dichiarazioni Isee
EL DÒLO - Arriva da Dolo, quindicimila abitanti in provincia di Venezia, una lezione di
trasparenza che tutti i
Comuni, specie in tempi di crisi economica
come quelli attuali, dovrebbero imparare a
memoria e riproporre
periodicamente. Insieme alla Guardia di Finanza della compagnia
di Mirano l’ammi nistrazione della città,
guidata dalla leghista
Maddalena Gottardo,
ha infatti avviato controlli a tappeto per verificare il reale stato patrimoniale di tutti gli
assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica della città e
di tutti quei cittadini
che godono di agevolazioni o aiuti economici da parte dello stesso Comune.
L’operazione è partita in questi giorni con
un’i n t e ns i f ic a z i on e ,
concordato in questi
giorni con il comandante della compagnia di
Mirano della Gdf, Salvatore Casabranca,
delle verifiche sulle dichiarazioni e attestazioni Isee presentate
dagli inquilini delle case Ater (l’ente che gestisce gli alloggi popolari).
«Di fatto - spiega l’assessore ai Servizi Sociali e vicesindaco Giuliano Zilio - è la legge
regionale numero 10
del 1996 a prevedere
che il sindaco proceda
alla verifica del reddito
complessivo del nucleo
familiare dichiarato dagli assegnatari. Tuttavia la volontà di attivare, di concerto con la
Guardia di Finanza di
Mirano, una rete più
fitta di controlli sulla
situazione reddituale
dichiarata da quanti
beneficino di contributi
o esenzioni a carico del
Comune è sentita da
questa amministrazione come una vera necessità in termini non
solo contabili, ma anche e soprattutto etici».
E dunque, sulla scorta di una convenzione
stipulata con la compagnia di Mirano, alle
Fiamme Gialle il Comune di Dolo fornirà tutti
gli elenchi e i nominativi degli assegnatari
non solo degli alloggi
Ater, ma anche dei be-
neficiari, a vario titolo,
di provvidenze erogate
dai servizi sociali.
Se dai controlli effettuati dal comando dovessero emergere incongruenze, quanti
Chi ha
dichiarato
il falso
rischia
la perdita
dei benefici,
ma anche
sanzioni
penali
ALVISE SCHIAVON
VENÈXIA - Ci sono voluti tre
sopralluoghi, altrettante
proteste, striscioni e articoli sul giornale, ma alla
fine il risultato è stato raggiunto. La Polizia municipale di Venezia - sotto le
pressioni della manifestazione della Lega Nord di Mestre, capeggiata dal segretario Alessandro Vianello ha finalmente dato il via
allo sgombero dell’ex-deposito dell’Actv di via Torino,
divenuto una autentica “bidonville” in pieno centro
città.
«Ormai la situazione era
diventata insostenibile per
le decine e decine di famiglie veneziane che abitano nella zona - ha spiegato Vianello - . Accattoni
che abitavano in tende di
fortuna, immondizie di ogni
genere, escrementi vari disseminati ovunque e, per
non farsi mancare nulla,
siringhe abbandonate dai
tossicodipendenti che avevano trovato in questo ex-
avessero dichiarato un
reddito più basso rispetto a quello effettivo
rischiano non solo la
perdita dei benefici sinora ottenuti, ma anche - e soprattutto l’applicazione di sanzioni penali.
«Nessun intento vessatorio, ovviamente tiene a precisare Zilio ma solo, come del resto
già preannunciato in
Consiglio Comunale
tempo fa, la netta volontà di contrastare chi
voglia trarre profitti ingiusti a scapito di chi
invece versi realmente
in situazioni di bisogno».
Le case popolari di “Isola bassa” a Dolo, realizzate nel 2000
Dopo le proteste della Lega, Ca’ Farsetti si decide a intervenire
Sgomberata la “bidonville” di Mestre
del “buonismo” del sindaco
Orsoni e della sua Giunta.
L’altro giorno, però, i “reali”
del Municipio veneziano si
sono dovuti arrendere
all’evidenza e così l’area è
stata liberata e i cittadini,
................................. per una volta sono stati ascoltati. Noi della
Vianello: «Non ci
Lega, però, non ci feraccontentiamo, chiediamo miamo di fronte a questo unico gesto da parche la Giunta si decida
te di una Giunta che
a vietare accattonaggio
abitualmente non ine bivacchi all’aperto, come tende dare seguito alle
della gente coprevisto dal regolamento istanze
mune, in particolare
della terraferma .
di polizia urbana»
................................. Adesso chiediamo che
Ca’ Farsetti si decida a
vuto agire».
porre il divieto di accatto«Dopo via Piave, - dice n a g g i o e d e i b i v a c c h i
ancora il capogruppo leghi- all’aperto, così come presta in Consiglio comunale - visto dal regolamento di pola zona di degrado in pieno lizia urbana. Altrimenti,
centro cittadino si sta al- siamo pronti a nuove azioni
largando, con buona pace di protesta».
te, nonostante fosse evidente e ben noto a tutti il
problema dell’area - ha
continuato Vianello - . La
nostra protesta di venerdì,
però, li ha messi con le
spalle al muro e hanno do-
deposito le loro “stanze del
buco”».
E così, al termine dell’ultima manifestazione organizzata dal Carroccio di
Mestre, insieme agli abitanti del quartiere, Ca’ Far-
setti ha dovuto cedere e ha
ordinato lo sgombero
dell’area. «Per mesi le denunce dei residenti della
zona all’Amministrazione
comunale sono rimaste
completamente inascolta-
Grande successo per la quarta edizione della manifestazione itinerante
VERÓNA - Si è svolta in piazza dei Signori a Verona la
serata finale della quarta
edizione del “Festival Veneto”, la manifestazione itinerante che promuove
spettacoli e concerti in lingua veneta.
L’edizione 2011, che ha
debuttato il 17 luglio a
Bussolengo (Vr) ha fatto
tappa in altre tre province
venete: Montecchio Maggiore (Vi), Villorba (Tv) e
Jesolo (Ve), proponendo
per ogni serata numerosi
spettacoli musicali rigorosamente in lingua veneta,
Festival Veneto, ha vinto la nostra Lingua
alternati a momenti di comicità e recitazione, che
hanno saputo coinvolgere
ed entusiasmare soprattutto le famiglie e i giovani.
Novità assoluta di quest’anno è stata l’introduzione di quella che è stata
definita la formula del “festival musicale competitivo” cioè un concorso per
canzoni inedite in lingua
veneta, ma che alla fine,
più che altro, è stata una
Un momento della serata finale del Festival Veneto
vetrina per giovani talenti e
un modo per scoprire autori, artisti, voci e volti nuovi della musica leggera e
popolare veneta.
Nel corso della serata finale il palco è stato animato da numerosi artisti
che hanno scaldato l’atmosfera con musica ed arte
veneta: si sono esibiti i veneziani Freve De Samba
assieme agli artisti Massimo Ferrari, Damiano Parolini e Gisella Ferrarin.
Ospiti musicali, Grazia
De Marchi e il direttore artistico del “Festival Veneto
2011” Massimo Priviero.
Non sono mancati inoltre
momenti di comicità e divertimento con l’esibizione
della cabarettista Giusy
Zenere, mentre ha arricchito lo spettacolo la performance del corpo di ballo
“The Gamblers”. Alla fine il
festival ha entusiasmato e
ha visto un unico vero vincitore: la Lingua Veneta e la
voglia di riscoprire un forte
radicamento nel territorio.
I. C.
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
A P P U N TA M E N T I
QUI LEGA
QUI LEGA TERRITORIO
On. Umberto BOSSI
Massimiliano FEDRIGA
Federico RAZZINI
(Segretario Federale LN e Ministro per le Riforme per il Federalismo)
(Deputato e segretario Provinciale Trieste)
■ 1 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV)
presso Parco Longo - Centro Sportivo Superga - Via Piemonte, 1
■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale
Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo
in Riva Nazario Sauro
(Consigliere Regionale Lega Nord Friuli Venezia
Giulia)
■ 3 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a CANTÙ (CO)
presso Campo Solare - via Giovanni da Cermenate
■ 4 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Nazionale Lega Nord
Piemonte a TORINO Corso Massimo D’Azeglio
QUI LEGA GOVERNO
Sen. Roberto CASTELLI
■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il
porticciolo in Riva Nazario Sauro
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Intervento pubblico a CASTROCARO TERME (FC) presso area mercato in Viale Marconi
On. Francesca MARTINI
(Segretario Provinciale La Spezia)
■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a
ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5
Paolo RIPAMONTI
■ 6 settembre (martedì): ore 16,00 Tappa del Giro
di Padania a LAIGUEGLIA (SV)
■ 7 settembre (mercoledì): ore 12,00 Tappa del
Giro di Padania a LOANO (SV)
(Sottosegretario alla Salute)
■ 2 settembre (venerdì): Festa Lega Nord a PESCANTINA (VR) presso
Piazza San Rocco
Sonia VIALE
(Sottosegretario all'Interno)
Daniele BELOTTI
Sen. Irene ADERENTI
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a
GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo
On. Davide CAVALLOTTO
■ 28 agosto (domenica): ore 11.30 Incontro pubblico a VALMALA (CN) presso Croce del Monte San
Bernardo
■ dalle ore 21,00 Incontro pubblico a SANTO
STEFANO BELBO (CN) presso Festa DLega Nord
piazza Umberto I
(Assessore Regionale Lombardia)
■ 28 agosto (domenica): ore 20,30 Festa Lega Nord
ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in
via Piave
On. Gian Carlo DI VIZIA
■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA
(IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
QUI LEGA ISTITUZIONI
Roberto PEDRETTI
(Consigliere Regionale Lombardia)
On. Nicola MOLTENI
■ 28 agosto (domenica): ore 19,30 Festa Lega Nord
a PALAZZAGO (BG) presso Area Feste in via Annunziata
■ 28 agosto (domenica): ore 20,00 Festa Lega Nord
a VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24
■ ore 21,30 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
On. Francesco Enrico SPERONI
On. Matteo SALVINI
(Eurodeputato)
(Capodelegazione LN e copresidente gruppo ELD al Parlamento Europeo)
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SOLBIATE
OLONA (VA) in via San Vito
■ 29 agosto (lunedì): ore 12,00 Trasmissione Tv su ANTENNA 3
“Orario continuato”
■ ore 13,00 Trasmissione Tv su TELELOMBARDIA “Orario continuato”
Liguria
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso
Villa Scarsella in via Cavour
comunale - S.P. 24
DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011
■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il
porticciolo in Riva Nazario Sauro
Giovanni MORETTI
(Segretario Provinciale Savona)
(Viceministro alle Infrastrutture)
■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale
Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo
in Riva Nazario Sauro
Danilo NARDUZZI
(Capogruppo Consiglio Regionale Friuli Venezia
Giulia)
■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale
Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo
in Riva Nazario Sauro
■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il
porticciolo in Riva Nazario Sauro
■ 30 agosto (martedì): ore 7,00/9,30 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA
■ 2 settembre (venerdì): ore 7,45 Trasmissione Tv
su La 7 “Omnibus”
■ ore 12,00 Trasmissione Tv su ANTENNA 3
■ ore 13,40 Trasmissione Tv su TELELOMBARDIA
Piemonte
QUI LEGA IN FESTA
Festa Lega Nord a VENIANO (CO) presso Parco
DAL 25/08/2011 AL 29/08/2011
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a TORINO presso Corso Massimo d'Azeglio - Torino Esposizioni
DAL 02/09/2011 AL 02/09/2011
Festa Lega Nord a CREMONA presso Casci-
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso
area Chioccia d'Oro in via Appia 5
netto in via Maffi Maffino
Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV) presso Area
Fiere - piazzale Longo 1
Festa Lega Nord a NAVE (BS) presso Campo
Festa Lega Nord a BOLGARE (BG) presso Parco
DAL 01/09/2011 AL 11/09/2011
Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) presso
Area Feste in via Moro
DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011
Nochetto in via Manzoni
Lombardia
DAL 18/08/2011 AL 28/08/2011
Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG)
presso Area Feste in via Piave
DAL 26/08/2011 AL 04/09/2011
DAL 26/08/2011 AL 29/08/2011
Festa Lega Nord a GOITO (MN) presso Area
Feste Aquilone in via Colombo
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011
Festa Lega Nord a PALAZZAGO (BG) presso
Area Feste in via Annunziata
Festa Lega Nord a BOVEZZO (BS) presso Parco
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
DAL 31/08/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a SOLBIATE OLONA (VA) in
via San Vito
Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BAR-
LA VOCE DEL NORD
Direttore politico
UMBERTO BOSSI
Direttore responsabile
LEONARDO BORIANI
e-mail: [email protected]
Redattori capo centrali
ROBERTO BRUSADELLI,
CRISTINA MALAGUTI,
STEFANIA PIAZZO
Responsabili di settore:
CARLO PASSERA (Politica),
PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto),
e ROBERTO SCHENA (Attualità)
Urbano 2 Aprile - via Sabbioncelli
TOLOMEO (BG) presso Area Feste Pellicano
DAL 01/09/2011 AL 05/09/2011
Sportivo in via Capra
Festa Lega Nord a CASTANO PRIMO (Ticino)
in via Mantegna
Festa Provinciale a NOVARA presso Viale IV
Novembre
Veneto
DAL 25/08/2011 AL 04/09/2011
DAL 03/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a LANDRIANO (PV) presso
Festa Lega Nord a CONSELVE (PD) presso
Prato della Fiera
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
Centro Sportivo Comunale in via Nenni 1
DAL 02/09/2011 AL 03/09/2011
Festa Lega Nord a CANTU' (CO) presso Campo
Solare - via Giovanni da Cermenate
Marche
Festa Lega Nord ad ABANO TERME (PD) presso Villa Bassi in via Appia Loc. Monterosso
DAL 02/09/2011 AL 11/09/2011
DAL 03/09/2011 AL 03/09/2011
DAL 02/09/2011 AL 03/09/2011
Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) presso Area feste Pellicano
Festa Lega Nord a POTENZA PICENA (MC)
Festa di sezione a PESCANTINA (VR) presso
Piazza San Rocco
Festa Lega Nord a DOVERA (Crema) presso
Zona Villa Barni 17
EDITORIALE NORD Soc. Coop.
Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE
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COLLEGIO SINDACALE
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Felice Tavola
DIRETTORE GENERALE
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DAL 08/9/2011 AL 11/09/2011
presso locale "Babaloo"
LA PADANIA
LA VOCE DEL NORD
reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983
QUOTIDIANO
ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD
PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA”
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di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche
ed integrazioni
18
laPADANIA
Giornalisti tv,
che disastro!
LISETTA ALBERTI Agrate Brianza
La cultura dei giornalisti soprattutto televisivi è immensa.
Vorrei segnalare la storia del
caporal maggiore Parolisi. Chi
ha fatto il mililtare sa che il
grado di caporal maggiore è un
gradino in più di soldato semplice, quindi secondo me a
questa persona si parla di caporal maggiore come se fosse
un colonnello o un generale,
quindi per piacere diamo la
giusta importanza ai gradi militari, ne va anche della dignità
dell’esercito e i giornalisti televisivi che studino un po’ di
più le gerarchie militari, ne va
anche della loro cultura che
non si finisce mai di imparare.
E la tassa sulle
imbarcazioni?
Zaglia presidente ADE
Desidero congratularmi con
la Lega per le iniziative portate
avanti (natura e difesa degli
animali) e che continua a condurre con forza! un viva per la
difesa delle pensioni, della casa, perchè tartassare ancora le
case è veramente iniquo.
Mi chiedo solo come mai nessun partito ha pensato a mettere delle serie tasse sulle imbarcazioni? queste sono veramente un bene di lusso,con
enormi spese di acquisto e di
mantenimento e mi sembra
giusto che chi li possiede paghi
delle super tasse!
Un grazie all'on. Bossi ed al
Partito.
Pensioni, attenti
ai ricongiungimenti
ALDO
Vorrei una risposta al seguente quesito: Chi ha introdotto la legge che dà diritto a
ricongiunti in età pensionabile
di ottenere - senza mai aver
contribuito un centesimo - ad
un assegno corrispondente alla pensione sociale dal momento in cui mettono piede sul
nostro territorio? So di un caso
in cui il genitore-ricongiunto
ottenuta la pensione che si fa
mandare nel conto bancario
della figlia, se ne è tornato nel
paese d'origine dell'ex Unione
Sovietica e la figlia (che ora sta
chiedendo la cittadinanza italiana, dopo aver ottenuto il
permesso di residenza con
l'aiuto di ricchi imprenditori
che frequentavano il night dove "lavorava"...) usa l'ammontare per pagare il mutuo.
Molti cittadini sono assolutamente indignati per queste
agevolazioni assolutamente
incomprensibili soprattutto
quando il nostro paese versa in
grave difficoltà da parecchio
tempo e adesso più che mai.
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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I NOSTRI INDIRIZZI
LA PAROLA AI LETTORI
Lettere: quotidiano la Padania,
via Bellerio 41 - 20161 Milano.
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Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected]
Oltretutto queste leggi vengono tenute nascoste ai cittadini ed è solo per caso che si
scoprono queste belle notizie.
Non sarebbe il caso che la Lega
proponesse una revisione totale per eliminare queste elargizioni visti i sacrifici che il
paese deve affrontare.
Generosità, solo
con chi merita
LETTERA FIRMATA
Noi ci affanniamo a mandare
in Africa ogni ben di Dio, soldi,
ci sveniamo quasi per i poveri
africani. Ebbene vi racconto
un’episodio vero, accaduto in
Kenia.
Tre quattro giorni fa, un lombardo al termine di una vita di
lavoro, si è trasferito in una
villetta a Nairobi in Kenia, appunto pochi giorni fa è stato
aggredito da un gruppo di malviventi che l’hanno ridotto in
coma.
Trasportato all’ospedale ecco la generosità africana,
5.000 dollari per le cure senò
niente cure a casa a morire. La
figlia ha fatto intervenire il ministero degli Esteri che ha promesso il suo intervento come
frase di circostanza e poi non
ho saputo più niente.
La morale di questa storia
dice che la generosità va fatta a
persone che se la meritano non
a gente che si sfrutta anche
sulle nostre malattie.
A Sasso Marconi
vittime dei pachistani
DAVIDE TIRABOSSI
A Sasso Marconi, in provincia di Bologna la mafia pachistana con il beneplacito dei
dirigenti comunali, si è impossessata di tutti i negozi di frutta e verdura, per cui se uno
vuole comprare la frutta deve
andare per forza o alla coop, o
dai pachistani, i quali lavorano senza il tesserino sanitario e non sono certo le persone più igieniste di questo
mondo.
Come si fa a lasciare un prodotto così importante per la
salute come la frutta e la verdura in mano a stranieri che
possono alterarla come e
quando vogliono e verosimilmente non saranno in maggioranza prodotti nostrani.
Non ci si può mettere in mano
allo straniero!
Non dimenticare
i costi standard
RENZO SORDI
In nome del “volemose bbene” non vorrei che la questione
dei costi standard finisca a tarallucci e vino.
Già nei giorni scorsi un articolo su Il Sole 24 Ore richiamava l'attenzione su questo
punto. Il pericolo, e sarebbe
veramente insopportabile per
le regioni più virtuose, è che i
costi standard diventino costi
medi. Insomma parliamoci
chiaro: se oggi un ricovero in
ospedale costa 100 in Lombardia e 500 in Sicilia, il federalismo deve far scendere il
costo a 100 anche in Sicilia
NON a 300 dappertutto. Questo concetto deve rimanere un
punto fermo 'fuori da qualsiasi
trattativa' altrimenti equivarrebbe al tradimento di Bossi
verso la Padania.
Quindi
attenzione
Lega
Nord, nessuno pensi di farci il
giochetto delle tre carte !!!
Confederazione
con casse separate
LETTERA FIRMATA
Hanno ragione entrambi:
con l'indipendenza della Padania si dovrà creare in parallelo una “Confederazione
Italiana” ma con “Casse” e “Bilanci” ben distinti tra Nord e
Sud. Sarà necessaria una confederazione perché dopo quasi
93 anni (non 150!) di unità
d'Italia abbiamo molte partite
da regolare, positive o negative
che siano.
Poi al Sud con i propri soldi
potranno fare ciò che riterranno più opportuno e se in quella
che De Mita chiamava la “Magna-Grecia” vorranno adottare pure la Dracma....liberi di
farlo.
Idefix. Da Sanremo, forse ex
provincia di Imperia, forse futura provincia di Savona o di
Cuneo, comunque e sempre
“Riviera della Padania”.
Libia, una rogna
alle porte di casa
ROBERTO MANZONI Milano
Tutti felici per la caduta di
Gheddafi TG1 ,TG5 persino tele Rocca Cannuccia. Nessuno
che accenna alla possibile
nuova costituzione libica .
“L'Islam è la religione della
nazione”. Si prendono spunti
dai principi della Sharia islamica. Come inizio non c’è male
Se in Libia si riparte usando
come fonte del diritto la Sharia, siamo a cavallo. Per concludere, ci siamo tirati una rogna alle porte di casa.
Avanzamento lento ma costante dei “fratelli musulmani” Egitto, Tunisia e ora Libia .
Grazie Sarkozy!
Bersani, solo
domande idiote
LETTERA FIRMATA
Scemenza unlimited.
Bersani intervistato, chiede
al governo come fa a far quadrare il “Buco di bilancio”?
Invece di far proposte intelligenti, il fenomeno, come da
prassi, fa domande idiote. Che
un buco sia tondo ovale o quadrato sempre buco rimane!
Bersani, devi dirci come chiuderesti il “buco”, non come lo
trasformi!
Se questa è l’opposizione che
Dio ci scampi!
Riflessione : Bersani è il segretario del PD e Rosy Bindi è il
presidente che Dio ci scampi
doppiamente!
Milano e la
sinistra ignorante
SILVANA BERTOLI BATTAGLIA
Milano
La sinistra è ignorante (nel
senso etimologico del termine), in quanto sottovaluta, trascura, finge di non sapere che
il cambio di direzione del vento
Pisapiano ha portato delle modifiche sostanziali in Milano e
dintorni.
Fa finta che nulla sia cambiato rispetto alla passata amministrazione, e che i problemi
attuali siano esistiti anche prima.
Al contrario, i milanesi se ne
sono accorti benissimo. Loro,
che hanno a che fare quotidianamente con rom, immigrati più o meno regolari,
pseudo profughi, contestatori
di nuova e vecchia generazione, etc., si sono accorti che
costoro si sono fatti più spavaldi, baldanzosi, arroganti,
insolenti, sfrontati e temerari.
I suddetti filo-pisapiani hanno capito benissimo che il vento è girato in loro favore, e si
comportano di conseguenza.
Perciò è inutile che la sinistra continui a giocare allo
"scaricabarile di responsabilità" sulla giunta Moratti.
Il Presidente del Consiglio di
Zona 8, Simone Zambelli, ha
perfettamente ragione a negare che il mercatino delle pulci
di Bonola sia attualmente diventato "una risorsa, un punto
di attrazione, di socialità e non
più di illegalità"... E' l'intera
città che è diventata tale!
E i milanesi ringraziano sentitamente i loro concittadini
che col loro voto hanno reso
possibile tutto ciò.
Informare,
non ammorbare
ROMOLETTO GARBATELLA
Basta! Una preghiera: Basta, non sono fatti di importanza nazionale il “fattaccio”
del caporal maggiore e della
povera Melania o quello della
Sarah Scazzi! La Tv e i giornali
devono informare, ma non ammorbare il cittadino sulle affermazioni di un indagato, sulle smentite, sulle contro smentite,.. e questo, per mesi e mesi
(con gli stessi filmati del maresciallo e della magistrato
hippy), tutte le sacrosante sere.
Si è arrivati al paradosso che
il tempo “sprecato” a darci gli
ultimi approfondimenti sui casi giudiziari è stato superiore a
quello dedicato alla Crisi internazionale, alla guerra in Libia, e persino al reportage
(stesso tempo) del viaggio del
Papa a Madrid.
E’ assurdo che un singolo
fatto di cronaca nera venga
spiattellato reiteratamente…
Non sono tutti cinici scrutatori
o assatanati da lugubri misfatti, gli italiani! Basta!
A Rimini, meglio
andare al mare
ROBERTO PEPE
Mi dispiace, ma questa volta
sono un po’ contro tutti.
Ho aspettato qualche giorno
per vedere se si fosse levata
qualche voce, non di dissenso
aperto, per carità, ma almeno
di mugugno a commento del
discorso del Presidente Napolitano, al Meeting dei Ciellini di
Rimini, ma tutti i politici, tutti
gli industriali e tutti i sindacalisti si sono mostrati contenti per l’oculato, centrato,
interessante e coinvolgente discorso del nostro Presidente
della Repubblica. E' parso in
realtà, un discorso veltroniano
dell’“anche”; pro e contro tutti:
“se po’ ffà, ma non famose male!”
Insomma, la Sinistra ha evidenziato nei titoli dei propri
giornali che è stato incolpato il
Governo per la situazione di
crisi; la Destra ha sottolineato
che il Presidente ha richiamato all’ordine soprattutto l’opposizione.
Chiunque, interessato, essendo citato, insomma ha evitato di parlare dell’appunto
che il Presidente ha sollevato
contro di sé, mettendo in evidenza le magagne degli altri…
La presenza di “tutti”, ma
proprio tutti, tra confindusria
e sindacati, tra laici e cattolici,
tra preti filo-sinistra e suore
ridanciane, ha suggellato praticamente il niente assoluto!
“Fiducia ed illusioni in uno
Stato fatto anche di persone;
Una spinta per la crescita; la
piaga dell’evasione fiscale e la
necessità impellente di una
svolta indispensabile”
Elkann, Marchionne, la
Marcegaglia, Enrico Letta, Lupi, Angeletti, Bonanni: tutto
OK, unica, che, per istituto
deve “rompere” comunque: la
Camusso, ha promesso un autunno se non Caldo, almeno
tiepido.
Ma c’era proprio bisogno di
un Meeting cattolico per fare
del peggiore buonismo inconcludente e parolaio? Tanto è
vero che subito, ognuno, facendo finta di seguire le indicazioni e i saggi rimproveri
del Capo dello Stato, ha continuato a dire quello che diceva prima: I dieci punti alternativi al programma governativo di Bersani -nello spirito
di opposizione collaborativaprevedono, infatti, che Berlusconi se ne deve andare a casa,
mentre Elkann con Marchionne stanno “stranamente” approfittando di quel pulpito per
avvisare che non faranno più
le “auto” in Italia, sempre per
colpa dell’Italia, o, similmente,
di Berlusconi!
Ma a Rimini, potevate andare al mare tutti!?
Crisi mondiale?
Grazie Cina
UMBERTO VITALI
Bisogna far sapere agli operai,
ai pensionati, ai disoccupati, a chi
non ha casa, ai giovani che non
riescono a creare famiglia che la
crisi mondiale è dovuta alla Cina,
la quale copia, produce e vende
certe materie e prodotti a costi
così bassi da far preferire la loro
merce, anche se di bassa qualità,
a quella del mondo occidentale.
Oggi ancora di più che ci sono
meno soldi. Il cane che si morde la
coda. In più la loro moneta è
sottostimata in modo che ogni
euro rende molto di più una volta
che arriva in Cina. In questo modo
stanno aprendo milioni di negozi
ed attività in tutto il mondo per
comprare il debito pubblico occidentale e poterlo comandare.
Bossi ha ragione a sostenere che
“noi dobbiamo comandare a casa
nostra”, ma cosa ha fatto l’Europa
per frenare la politica filocinese
della tugnina Merkel (non per
niente è l’unica che va bene)? forse
Matteo Salvini, vero cavaliere della Lega Nord può cercare di convincere i paesi europei nel parlamento europeo a mettere una
tassa d’importazione alla merce
cinese. Non ci sarà più bisogno di:
tagliare pensioni, lavorare fino ad
ottant’anni, licenziare operai, aumentare l’Iva, annullare le festività, diminuire il sociale, tagliare
la ricerca, riempierci di extracomunitari (che aprono centinaia di
moschee ed ingrassano il lavoro
nero), rimettere in moto l’industria, che inquina e soffoca il turismo (quinta marcia dell’economia italiana). Borghezio lancia il
tuo anatema. Occorre riequilibrare il vantaggio commerciale cinese
prima che sia troppo tardi! Montezemolo è contento perché vende
qualche migliaio di Ferrari, Della
Valle le scarpe (per poi finire come
Valleverde in mano ai cinesi),
mentre qui arrivano miliardi di
merce con l’asse Cina-Berlino con
ponte aereo. I ricchi sempre più
ricchi ed i poveri sempre più poveri. Se ne parlava più di dieci
anni or sono di mettere una tassa
alla merce cinese, poi il silenzio
(corruzione?). Come per altri misteri italiani: Mattei, Gardini,
ecc... Il Popolo della Libertà guarda il proprio orticello e la sinistra
sta mettendo gli occhi a mandorla, basta andare a Bologna. Le
prossime elezioni si avvicinano, i
giovani aspettano un segnale.
Pensione uguale
per tutti
ROSOLINO PERESSINIU Udine
Ministro Tremonti mi permetta
di aggiungerle dei consigli umani
per risanare i nostri conti pubblici, oltre quello che ha già fatto,
(parlo di umani perché io sono un
sempliciotto che ha fatto, tanti
anni fa, la scuola professionale
IPS, che adesso andrebbe reintrodotta). Imponga a tutti, dico a
TUTTI, e per un decennio, una
pensione netta non superiore a
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laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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I NOSTRI INDIRIZZI
LA PAROLA AI LETTORI
Lettere: quotidiano la Padania,
via Bellerio 41 - 20161 Milano.
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Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected]
1000 euro al mese (anch’io ci
rimetterei qualcosa) e avremmo
risolto tutto. Tanti soldi che andrebbero a dare lavoro e a spianare il debito pubblico senza stravolgere alcunché, perché con questa pensione potrebbero campare
anche tutti i pensionati. Naturalmente Lei rischierebbe di essere gambizzato, ma chi ora prende 5000 euro al mese non verrebbe in piazza a protestare perché un VIP. Lo proponga a Berlusconi e a Bossi e vediamo che
succederà. Le pensioni sono il
dopo della produttività, dell’occupazione, delle spese familiari e
con 1000 euro al mese tutti i
pensionati potrebbero vivere meglio dei propri figli. Si farebbero
meno crociere, d’accordo, e non si
mangerebbe caviale e tartufo, ma
si vivrebbe dignitosamente lo
stesso, e se si è vissuto il periodo
lavorativo con coscienza e parsimonia si devono avere anche dei
risparmi. Ministro Le diranno : ho
versato i miei contributi e quindi
lasciami la mia SUVpensione, ma
Lei risponderà che la loro generazione ha creato un debito pubblico enorme, permettendosi di
vivere, negli anni ’80 - ’90, oltre la
tutto. O quasi. Le sfide del campionato piacciono da morire. Se
così non fosse, gli stadi, almeno
per un turno del calendario, resterebbero vuoti.
In fine costruirono
una banca
GIANNI TIRELLI
...E poi disse: «tu sei Pietro e su
questa pietra fonderai la mia
Chiesa». Notte tempo, iniziarono,
ma in corso d’opera, il progetto fu
modificato. Alla fine, costruirono
una banca.
Casta, chi bocciò
il referenum?
VALTER ROVERATO Venezia
Desideravo ricordare (non fa
mai male) quello che molti italioti
che ora si lamentano della “casta” dei politici hanno rifiutato
col loro voto in un referendum di
5 anni fa (ricordate?): - Riduzione
del numero dei parlamentari.
I numeri ai quali si è pervenuti
sono i seguenti: 518 deputati, dei
quali 18 eletti nella circoscrizione estero (più i deputati a vita
che sono nominati per un totale
veva essere attiva proprio dal
2011, comportando così un risparmio notevole sui tanto vituperati e criticati costi della politica italiana.
Prima di lamentarvi, carissimo
popolo confinante con la Padania, che i parlamentari sono
troppi e costano troppo, voltatevi
un po’ e riflettete su quello che
andate a votare quando varcate
la soglia della cabina elettorale,
in tutti i sensi.
Pensioni e
aspettative di vita
GIOVANNI LOCATELLI Trezzo S/Adda MI
In tema PENSIONI.
Con la nuova finanziaria si cerca di far entrare dalla finestra
"europea" ciò che non si riesce di
far entrare dalla porta "nostrana". Ci mancava la cosidetta
"aspettativa di vita" per dare un
ulteriore minaccia alle pensioni
delle future generazioni.
Nel recente passato, a mio avviso è stata commesso un errore... Distrazione? Quello di
permettere l'arrotondamento all'anno al seguito delle "finestre"
per il raggiungimento dell'età per
la pensione. Una “falla" che andava subito tamponata. Invece è
“Un caro saluto
da Amsterdam
a tutti i Padani
di Castelvetro (Mo)
e della Sezione
di Vignola (Mo)
dal militante
e Consigliere
Comunale
Luca Montanari
che ha sempre
la Lega Nord
nel cuore
e nell’anima anche
in vacanza”
loro possibilità. Facciamo anche
questo prima di ridurci alla Grecia.
PS: TASSATE LE AUTO SUV,
generalmente auto di proprietà
dei prepotenti.
Se scioperano
i calciatori...
FABIO SÌCARI Bergamo
Quanto potrebbe valere un autogol? Forse poco, perché i tifosi,
dopo qualche moccolo di fine
estate, tornerebbero a tifare come
nulla fosse. Magari i calciatori giocheranno, tuttavia queste ripetute insistenze sullo sciopero non
piacciono ai più. Se scioperano
loro, cosa dovrebbero fare milioni
di persone con seri problemi ad
arrivare a fine mese? Il fischio
d’inizio dell’arbitro è una droga. E
così ai giocatori viene perdonato
di 3 dal Presidente della Repubblica a cui si aggiungono gli exPresidenti della Repubblica) e
252 senatori (non sono più previsti i senatori a vita, né senatori
eletti nella circoscrizione estero).
Per l’eleggibilità a deputati si
scende dagli attuali 25 anni ai 21
anni. L’età per essere eletti al
Senato viene abbassata a 25 anni dagli attuali 40. Questa era la
proposta di modifica della costituzione che la Lega Nord aveva
fatto passare in parlamento e
che, grazie al terrorismo mediatico messo sistematicamente in
atto dall’opposizione pseudo-sinistrorsa dell’epoca (ma lo fa anche ai giorni nostri) e grazie alle
menzogne sparse ad arte dai
pennivendoli rossi soprattutto al
Sud (ed anche questo si fa anche
ai giorni nostri), voi tricolorati
lamentosi abitanti dello stivale
avete rifiutato. Tale modifica sarebbe già in vigore, perché do-
stato l'avvio di incoraggiamento
per l'ambigua Ue! E vista la "prospettiva di vita" con tensioni
multietniche e "a sfondo islamico"...non è come predirne l'abolizione dell'ingombro della
pensione? Vedasi in proposito la
media dell'età della vita nei paesi
islamici. Dai 50 ai 60 anni...prego! Alias voler rovinare il futuro
sia dei nostri giovani, non che
nipoti e pronipoti "vista la prospettiva" futura, c.s., che si tende a delineare. Le pensioni non
sono che piu' pretesti, neanche
uno...
Pretesto n. 1: I conti o "struttura" dell'Inps sono da alcuni
anni in positivo e funziona nonostante margini ancora di miglioramento. Cioè: non fanno buchi...e basterebbe! Caso mai sono un esempio per tutte le Nazioni d'Europa con quant'altri...
magari. Non certo di marca massonica U.E.
Pretesto n. 2 - Non fanno cassa
"nell'immediato" ! Ed anche solo
questo basterebbe... se non per
forzature di "sola opportunità" .
Pretesto n. 3 - L'Ue mi ricorda
la nostrana Confindustria "di
sempre" (sindacati lasciamoli
perdere) con rif. all'anno 2003 al
tempo del ns. ministro dell'welfare (sociale) Maroni che proponeva la totale soppressione
delle pensioni di anzianità...
Rammentate?
Pretesto n. 4 - Mai sentito dire
che a metà ottobre dello scorso
anno il Parlamento di Bruxelles
fu occupato tutto dai Massoni
...coi vari Presidenti delle Istituzioni... ma con l’esclusione di
tutti i Rappresentanti delle Nazioni facenti parte Ue?
Per me tutto dire... per tutto
fare. pensioni "comprese".
Ora: chi più ne ha più ne metta.... di certo a Buon rendere!
Province e Comuni
sono cosa seria
LETTERA FIRMATA
Tutta la storia dall’andamento
tipicamente italiano relativa
all’abrogazione delle Province e
del ridimensionamento dei Comuni è stata condotta fin dall’inizio in maniera assolutamente dilettantistica ed improvvisata dai
politici nostrani sia dal punto di
vista pragmatico-tecnico che
psicologico-affettivo. Premesso
che mi sono sempre espresso a
favore di questa sforbiciata statale, domando quanto desumo
dal giusto risentimento popolare: Si possono eliminare Province
come Rieti - fondata all'inizio dell'età del ferro - o Viterbo di derivazione Etrusche, nate come
agglomerato, prima della vicina
Roma? Questo concetto vale per
nobili cittadine che perderebbero il proprio blasone municipale.
Si doveva affermare prima di tutto che le prerogative storiche ambientali non sarebbero cambiate, ma anzi si sarebbero rafforzate, accorpando, però talune
funzioni burocratiche in organismi ridisegnati ed allocati in
un sistema più efficiente. Ho già
suggerito più volte di accorpare
la funzionalità della Provincia e
Comune con la creazione di un
“Sindaco Provinciale”, che avesse il compito di coordinare i vari
Comuni “circoscrizionali” non
sufficientemente popolosi da
avere un proprio consiglio, ma
solo un Vice-sindaco o “Protosindaco”. Tutte le città che attualmente non sono Province,
invece, potrebbero così far parte
del Comune Provinciale di riferimento (con una sorte di parlamentino dei sindaci) od addirittura, proporsi come nuovi
Comuni Provinciali a sé stanti,
se la caratteristica ambientale/popolazione fosse remunerativa economicamente.
Come si percepisce, tutte le
identità storiche locali sarebbero
perfino ampliate e riconosciute,
snellendo, nel contempo, le doppie funzioni e la sovrabbondanza
di burocrati. (Un comune di 35
cittadini ha comunque diritto di
esistere, ma non può avere 15
assessori; un Protosindaco è sufficiente).
20
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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Centesima puntata
Viaggio nell’Italia bestiale
ERANO ARRIVATI DA CAPITOLANDIA PER CHIEDERE AIUTO, QUALCUNO S’ERA OFFERTO...
Una storia di
pura fantasia
nella lingua di
San Francesco
ci insegna che
non bisogna
speculare
sulla vita
degli esseri
senzienti.
Prima o poi ti
“sgamano”...
Su
Zoccolbook,
avea ataccato
ta le notizie de
l’Uficio Salva
Marziani
e Passera la
publicità de la
su atività.
N cavallo
de Troia,
altro che...
LA BELLA DE ZOCCOLANDIA, N ATTESA
CHE PASSASSE PESCIONE DA FA TROTTÀ
Una favola su cosa non si fa per denaro e gloria. Ma di mezzo ci sono gli animali: chi troppo vuole nulla stringe
TIRILLA E BARALLA
E basta cu le notizie brutte
cumme la fame. Dicemo de la
più bella del riame. C’è n cantoncino nte na regione, nte n
paesino, su n prato verdone,
che fa soride e porta alegria.
Essa è la bella de Zoccolandia, principessa nte la contea
de la Chimera, dua ta i cavalli
si j'abbassi la coda cumme
fusse na pompa de l’acqua, je
scappono i soldi.
C'avea l’abitudine, la signora de i Zoccoli, de ataccà
ta j afari l caretìno de la beneficenza.
Pu, n giorno, p'angrandì la
scuderia, la Signora de i Zoccoli decise d'ataccacce l carretto de l volontariato 'ncó.
Eva sguperto che cussì ta lia
j'avrìeno aperto le porte de
Roma. E gìa a dì n giro ta i
sua: “Laggiù me vojjon béne”.
Sì, laggiù je voleon bene m
bompó.
Ma pù n giorno anciampò
su chi avea avuto bisogno de i
su servigi, che essa cu arte e
maestria avea prima oferto
per bontà ma pu, ridestata la
realtà del mestiere, avea
chiesto fatura, iva e pure telefonato ta la su Confederazione de categoria per di: «Sti
straccioni del ministero cercono de gabbamme... Osono
cercà altri prezzi... Che vojjono, pagà n nero? Pronta a
dinuncialli».
Nsomma, la Signora de i
Zoccoli era proprio bella, dipinta quasi nte i ramati capelli cumme l crine. Pecato
l’avidità e l doppio mestiere
l’avessoro acecata. Perché
questa è la morale de la favola nostra. Chi troppo vole
nulla stringne.
Essa avea ancuminciato
cussì...
«Alora, cu la fattura faciemo tremila. Più per favore me
ci metta l’Iva. E che credea
che gne l faceo gratis el favore? Pensa te...».
Eh già, che credea sta gente venuta dal ministero, da
Capitolandia, che si se dice
“me offro io” pu gne se rigala
anche l trasporto pe que tre
sfigati de cavalli sequestrati?
Ma ce pensino loro, ce pensino...
La Signora de i Zoccoli era
acasata a Zoccolandia, contea de la Chimera. La chimera
da le tre teste: la prima era
Happy Zoccolo, atività intestata ta l compagno de la Signora de i Zoccoli, e specializzata nte l trasporto de i
cavalli, anche al macello. La
seconda testa era Happy Zoccola, antestata proprio ta lia,
ta la signora da la bona criniera. Essa, diquì, se dedicaa
solo ta l bene. Ta l cavallo che
fa piangne. L’atività caritatevole e amorevole. Ma m bastaa, pe sfondà toccaa ataccasse anche ta l volontariato.
E cerca e cerca, uno uguale ta
lia n l'avea troato. Era la terza
testa de la Chimera. S’anventaa cussì l’Uficio Salva
Cavalli agregato ta l potente
Uficio Salva Marziani e Passera. Amico suo de bisboccia
era el signor Datone, n omo
specializzato nte l sparà de
tutto.
Afare fatto. Tanto che su
Zoccolbook, la Signora de i
Zoccoli avea ataccato ta le
notizie de l’Uficio Salva Marziani e Passera la publicità de
la su atività. Quel che l’Hap-
py Zoccolo, quello de l trasporto e de l macello, ofria pe
spostà i cavalli de i ricchi e de
i potenti. N cavallo de Troia,
altro che.
La matrioska de Zoccolandia era bella che batisata. Se
fanno afari, se sta n sella cu
la terapia de la groppa felice.
E se difende l’ogetto de la
rendita.
Nsomma, al passo, al trotto, al galoppo, nte la contea de
Chimera ce se azzoccolaa su
tutto lo zoccolabile. L cavallo
c'ha l su re e la sua regina.
Ma calcheduno però capi-
TIRILLA E BARALLA
E basta con le notizie brutte come la fame. Parliamo
della più bella del reame. C’è
un cantoncino in una regione, in un paesino, su un prato verdone, che fa sorridere e
porta allegria. Lei è la bella di
Zoccolandia, principessa
nella contea della Chimera,
dove ai cavalli se abbassi la
coda come fosse la pompa
dell’acqua, escono i soldi.
Aveva l’abitudine, la Signora degli Zoccoli, di attaccare all’affare il carrettino
Pu, n giorno, p’angrandì
la scuderia, decise d'ataccacce
l carretto de l volontariato ’ncó.
Eva sguperto che cussì ta lia
j’avrìeno aperto le porte de
Roma. Amico suo de bisboccia
era el signor Datone, n omo
specializzato nte l sparà de tutto
tando da Capitolandia e
avendo bisogno de n trasporto caritatevole per tre derelitti
de cavalli, aprofittò de l’oferta
misericordiosa de la Signora
de i Zoccoli. Che però poco
doppo anviò proposta de fatura: «Pagate e ve sarà dato».
Eh no, dissero da Capitolandia. Cercamo altro. E tira e
para, se ambatterono n te n
antro indirizzo. Toh, l’Happy
Zoccolo. E che sgrupirono nte
la su ricerca pe portà fori da
l’inferno que derelitti cavalli
da la disperante landa de Lucandia?
(1 - continua)
della beneficenza.
Poi, un giorno, per ampliare la scuderia, la Signora degli Zoccoli decise di attaccarci anche il carretto del volontariato. Aveva scoperto
che così le avrebbero aperto
le porte di Roma. E continuava a dire in giro ai suoi:
“Laggiù mi amano”. Sì, laggiù
l’amavano tanto.
Ma poi un giorno inciampò
su chi aveva avuto bisogno
dei suoi servigi, che lei con
arte e maestria aveva prima
offerto per bontà ma poi, ridestata la realtà del mestiere,
aveva chiesto fattura, iva e
pure telefonato alla sua Confederazione di categoria per
dire: «Sti straccioni del ministero cercano di gabbarmi... Osano cercare altri
prezzi... Che vogliono, pagare
in nero? Pronta a denunciarli». Insomma, la Signora degli
Zoccoli era proprio bella, dipinta quasi nei ramati capelli
simil crine. Peccato l’avidità e
il doppio mestiere l’avessero
accecata. Perché questa è la
morale della favola nostra.
Chi troppo vuole nulla stringe.
Lei aveva iniziato così...
«Allora, con la fattura facciamo tremila. Più per favore
mi ci metta l’Iva. E che credeva che glielo facevo gratis il
favore? Pensa te...».
Eh già, che credeva sta
gente venuta dal ministero,
da Capitolandia, che se si
dice “mi offro io” poi gli si
regala anche il trasporto per
quei tre sfigati di cavalli sequestrati? Ma ci pensino loro, ci pensino...
La Signora degli Zoccoli viveva a Zoccolandia, contea
della Chimera. La chimera
dalle tre teste: la prima era
Happy Zoccolo, attività intestata al compagno della Signora degli Zoccoli, e specializzata nel trasportare cavalli, anche al macello. La
seconda testa era Happy
Zoccola, intestata proprio a
lei, alla signora dalla buona
criniera. Lei, qui, si dedicava
solo al bene. Al cavallo che fa
piangere. L’attività caritatevole e amorevole. Ma non bastava, per sfondare bisognava attaccarsi anche al volontariato. E cerca e cerca, uno
uguale a lei lo aveva trovato.
Era la terza testa della Chimera. S’inventava così l’Ufficio Salva Cavalli aggregato
al potente Ufficio Salva Marziani e Passera . Suo amico di
bisboccia era il signor Datone, un uomo specializzato
nel sparare di tutto.
Affare fatto. Tanto che su
Zoccolbook, la Signora degli
Zoccoli aveva attaccato alle
notizie dell’Ufficio Salva Marziani e Passera la pubblicità
della sua attività. Quel che
l’Happy Zoccolo, quello del
trasporto e del macello, offriva per spostare i cavalli dei
ricchi e dei potenti. Un cavallo di Troia, altro che.
La matrioska di Zoccolandia era bella che battezzata.
Si fanno affari, si sta in sella
con la terapia della groppa
felice. E si difende l’oggetto
della rendita.
Insomma, al passo, al trotto, al galoppo, nella contea di
Chimera ci si azzoccolava su
tutto lo zoccolabile. Il cavallo
ha il suo re e la sua regina.
Ma qualcuno però capitando da Capitolandia e
avendo bisogno di un trasporto caritatevole per tre derelitti di cavalli, approfittò
dell’offerta misericordiosa
della Signora degli Zoccoli.
Che però poco dopo inviò
proposta di fattura: «Pagate e
vi sarà dato».
Eh no, dissero da Capitolandia. Cerchiamo altro. E
tira e para, si imbatterono in
un altro indirizzo. Toh, l’Happy Zoccolo. E che scoprirono
nella loro ricerca per portare
fuori dall’inferno quei derelitti cavalli dalla disperante
landa di Lucandia?
(1 - continua)
21
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
OGGI: 20,30 DALLA TERRA ALLA TAVOLA a cura di Camilla Vanaria;
20,55 QUASI GOL; 21,20 L’ALTRO RISORGIMENTO. DOMANI: 20,30 TG NORD
SPECIALE; 20,55 I NOSTRI PRIMI VENT’ANNI - La storia della Lega Nord
raccontata dai protagonisti; 21.20 I POLENTONI; 21.35 MADE IN PADANIA
OGGI: 7,30 Repliche. DOMANI: 7,00 Padania sveglia; 8,30 Meteo; 8,35
Rassegna stampa; 9,00 Sulla notizia; 10,40 Onda libera; 12,00 GR; 12,05
Spazio cinema; 12,30 Padani nel mondo; 13,00 Titoli Tg - Meteo; 13,05
Dediche padane; 14,00 Cultura padana; 15,00 MGP Lecco; 16,00 MGP
Verona; 17,00 Il punto politico; 19,30 Repliche
OGGI IN TV
RAIDUE
RAITRE
9,55 Sport: Automobilismo GP2
11,25 Sport: Atletica leggera.
Campionati
mondiali
2011. (Semifinali - Finali Decathlon). Nel corso: Tg
giorno (13,00)
14,30 Film: Hercules. Animaz.
(Usa, 1997). Di registi vari
16,00 Film: Basil l’investigatopo. Animazione (Usa,
1986). Di registi vari
17,15 Cartoni: Classici Disney
17,30 Rubrica: Numero 1
18,00 Att.: Tg2 Lis - Meteo 2
18,05 Film: La doppia vita di
Eleonor Kendall. Thriller
(Usa, 2007). Di Richard
Roy, con Lana Parrilla, James Thomas
19,35 Telefilm: Squadra speciale Cobra 11
20,30 Attualità: Tg2 - 20,30
21,05 Telefilm: N.C.I.S. Los Angeles. “Missing”. Con
Chris O’Donnell
21,45 Telefim: Numb3rs
22,35 La domenica sportiva estate
1,00 Attualità: Tg2
11,10 Telefilm: Agente Pepper
12,00 Att.: Tg3 - Raisport Notizie
- Meteo 3
12,10 Rb: Tg3 Agenda del mondo
12,25 Rubrica: Telecamere
12,55 Mus.: Prima della Prima presenta: L’elisir d’amore. Di G.
Donizetti
13,25 Rubrica: Passepartout
14,00 Attualità: Tg Regione Meteo regionale - Tg3
14,30 Film: Spaghetti house.
Comm. (Italia, ’82). Di G.
Paradisi, con N. Manfredi
15,00 Att.: Tg3 LIS. (nel corso)
16,10 Film: Un genio, due compari e un pollo. Western
(Ita., ’75). Di D. Damiani,
con T. Hill, R. Charlebois
18,10 Telefilm: Arsenio Lupin
19,00 Att.: Tg3 - Tg Regione Meteo regionale
20,00 Rubrica: Blob
20,20 Rubrica: Pronto Elisir
21,00 Rubrica: Nati liberi. Conduce Licia Colò
23,05 Att.: Tg3 - Tg Regione
23,20 Spec.: Festival della canzone popolare e d’autore
ITALIA 1
7,00
7,55
11,00
11,50
12,25
13,00
14,00
15,55
16,45
20,50
21,50
23,50
1,40
Telefilm: Baywatch
Cartoni animati
Telefilm: Aaron Stone
Rubrica: Grand Prix
Attualità: Studio aperto
Rubrica: Guida al campionato. Con Mino Taveri
Film: Tremors 3 - Back to
perfection. Horror (Usa,
2001). Con Michael Gross
Telefilm: Robin Hood
Sport: Motociclismo Gran Premio di Indianapolis. Classe 125 cc. Nel
corso: Studio Aperto
(18,00) / Moto2 (18,15) /
Moto GP (20,00)
Rb: Grand Prix - Fuori giri
Film: Rush hour - Due
mine vagani. Poliziesco
(Usa, 1998). Di Brett Ratner, con Jackie Chan,
Chris Tucker
Rubrica: Controcampo Linea Notte. Condotta da
Alberto Brandi
Film: Twin town. Grottesto
(GB, ’97). Di Kevin Allen,
con Llyr Ifans, Rhys Ifans
RETE 4
8,20 Doc: Laghi e fiumi: la grande risorsa dell’acqua
9,20 Doc.: Magnifica Italia
10,00 Santa Messa
11,00 Rubrica: Pianeta Mare
11,30 Attualità: Tg4
12,00 Rubrica: Melaverde
13,20 Rubrica: Pianeta Mare
13,50 Rubrica: Donnaventura
14,45 Film: Fratelli coltelli. Comico (Italia, 1997). Di Maurizio Sordi, con Emilio Solfrizzi, Simona Ventura
16,45 Film: Io e Caterina. Comm.
(Ita., ’80). Di e con A. Sordi,
E. Fenech, C. Spaak
18,55 Attualità: Tg4 - Meteo
19,35 Telefilm: Commissario
Cordier. Con P. Mondy
21,30 Film: Ufficiale e gentiluomo. Drammatico (Usa,
’81). Di Taylor Hackford,
con Richard Gere, Debra
Winger, Louis Gossett jr
22,55 Film: Frost/Nixon - Il duello. Storico (Usa, ’08). Di
Ron Howard, con Frank
Langella, Michael Sheen
Kevin Bacon
LA 7
CINEMA
6,00 Attualità: Tg La7 / Meteo /
Oroscopo / Traffico
7,00 Rubrica: Omnibus
7,30 Attualità: Tg La 7
7,50 Film: Noi siamo due evasi. Con Ugo Tognazzi
10,00 Documentario: La7 doc
10,40 Telefilm: L’ispettore Tibbs. Con C. O’Connor
11,40 Telefilm: Ultime dal cielo
13,30 Attualità: Tg La 7
13,55 Film: Una notte con vostro onore. Di R. Neame,
con Walter Matthau
16,00 Telefilm: Cuore d’Africa
18,05 Film: 4 per Cordoba. Di
Paul Wedkos, con George
Peppard
20,00 Attualità: Tg La 7
20,30 Rub.: Chef per un giorno.
“Marco Baldini”
21,30 Rubrica: Missione Natura. Con Vincenzo Venuto
23,50 Attualità: Tg La 7
0,05 Film: Uccellacci e uccellini. Di P. P. Pasolini, con
Totò, N. Davoli
2,00 La 7 colors
12,10 Film: 4 amiche e un paio
di jeans
14,15 Film: Una canzone per te.
Con Emanuele Bosi
16,00 Film: Sul mare. Con Dario
Castiglio, Martina Codecasa
17,50 Film: Wild Child
SPORT I
09,45
10,00
11,45
13,30
15,15
16,15
16,45
16,55
19,00
19,55
21,55
00,00
00,30
01,00
02,45
CANALE 5
6,30 Contenitore: Unomattino Estate
Week-end
9,35 Rb.: Magica Italia - Turismo e turisti
10,00 Rub.: Linea Verde orizzonti Italia
10,30 Rubrica: A sua immagine
10,55 Santa Messa e Recita dell’Angelus
12,20 Rubrica: Linea verde estate
13,10 Sport: Automobilismo - Gran Premio del Belgio di Formula 1. Pole
position. Nel corso: Telegiornale
(13,30) / Gara (14,00)
16,30 Attualità: Tg1
16,35 Film: La mia fedele compagna.
Dramm. (Usa, 2008). Di Peter Werner, con Jimmi Wolk, Teat Williams
18,00 Telefilm: Il commissario Rex
18,50 Gioco: Reazione a catena. Conduce Pino Insegno
20,00 Attualità: Telegiornale
20,35 Rubrica: Rai Tg Sport
20,40 Game show: Colpo d’occhio L’apparenza inganna. Condotto
da Max Giusti
21,30 Serie tv: Ho sposato uno sbirro 2.
“Se l’amore chiama” - “Giù la maschera”. Con Flavio Insinna, C. Filangieri (Ultimi episodi - Repliche)
23,55 Attualità: Speciale Tg1
1,00 Tg1 - Notte - Che tempo fa
SPORT II
Calcio Highlights
Brescia - Vicenza
Blackburn - Everton
Brescia - Vicenza
Serie B Remix
Tom Di Benedetto
Euro Calcio Show
Manchester Utd - Arsenal
(diretta)
SKY Calcio Show
Real Saragozza - Real
Madrid (diretta)
Siviglia - Malaga
Euro Calcio Show
Tom Di Benedetto
Inter - Olympiacos P.
Euro Calcio Show
10,00 ATP Weekly Magazine
Show
10,30 Rugby: Irlanda - Inghilterra
12,15 WWE Domestic Smackdown!
14,00 Golf: Johnnie Walker
Championship...
18,00 Rugby: Australia - All
Blacks
19,45 Rugby: Irlanda - Inghilterra
21,30 Le mete più belle della
Coppa del Mondo
22,30 Studio Sky Motori
22,45 IndyCar: GP di Sonoma
01,30 MotorSport
DOMANI IN TV
OGGI IN TV
RAIUNO
19,35 Film: Sharm el Sheikh
Un’estate indimenticabile. Con Enrico Brignano
21,15 Film: La passione. Con
Silvio Orlando, Cristiana
Capotondi
23,10 Film: Lod of war
1,10 Film: Full Metal Jacket
CANALE 5
RAIUNO
6,00 Attualità: Prima Pagina. Nel corso:
Traffico / Meteo 5
8,00 Attualità: Tg5 - Mattina
9,05 Telefilm: Zoo doctor. Con Elisabeth
Lanz, Sven Martinek, M. Lesch
11,00 Rubrica: Forum. Condotto da Rita
Dalla Chiesa
13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
13,40 Sit com: Il mammo
14,10 Serie tv: Le stagioni del cuore.
Con Alessandro Gassman, Anna
Valle, Paolo Seganti, M. Stella
15,50 Film: Inga Lindstrom: gli orsi di
Mariafred. Germ. (Sentimentale,
2006). Di Heidi Kranz, con Thomas
Scharff, J. C. Ghlen
18,00 Film: Lilly Schonhauer: amore appeso a un filo. Commedia (Germania, 2007). Di Heidi Kranz, con
Elisabeth Lanz, Hendrik Duryn
20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
20,40 Show: Bikini. Con Mario Giordano
21,30 Show: Lo show dei record. Condotto da Gerry Scotti (r)
0,20 Film: Prigione di vetro. Thriller
(Usa, 2001). Di Daniel Sackeim,
con Leelee Sobieski, Diane Lane
2,00 Attualità: Tg5 - Notte
2,30 Show: Paperissima sprint. (r)
6,10 Rub.: Aspettando “Unomattina
Estate”. Con Guido Barlozzetti
6,30 Att.: Tg1 - Previsioni viabilità
6,45 Rubrica: Unomattina Estate. Con
Gerardo Greco e Georgia Luzi
10,45 Tf: Un ciclone in convento
11,30 Serie tv: Provaci ancora prof 2
13,30 Attualità: Telegiornale
14,00 Att: Tg1 Economia
14,10 Rubrica: Verdetto finale
15,00 Serie tv: Il maresciallo Rocca 6.
Con Gigi Proietti
16,50 Rubrica: Tg Parlamento
17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa
17,15 Telefilm: Heartland. Con Amber
Marshall, Michelle Morgan
17,55 Telefilm: Il commissario Rex
18,50 Gioco: Reazione a catena
20,00 Attualità: Telegiornale
20,30 Game show: Colpo d’occhio - L’apparenza inganna. Con M. Giusti
21,20 Film: La leggenda del bandito e
del campione. Drammatico (Italia,
2010). Di Lodovico Gasparini, con
Beppe Fiorello, S. Gandolfo
23,40 Rubrica: E la chiamano estate.
“Sacro e profano”
0,40 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa
1,20 Rubrica: Sottovoce
ERA MIO PADRE
Domani sera, 21.10, La7
13enne figlio di un sicario che è anche il pupillo di un
boss mafioso assiste per caso a un omicidio. Va
eliminato. Il padre lo protegge a qualunque costo, anche
della vita... Film Gangster di alta clasdse, ambizioso
nella sua violenza stilizzata e perfetto. Grande Hanks
6,00 Attualità: Prima pagina. Nel corso:
Traffico / Meteo 5 / Borse e monete
8,00 Attualità: Tg5 - Mattina
8,50 Film: Il mistero del lupo. Avv.
(Svezia, ’06). di Raimo O. Niemi,
con Tiia Talvisara, Janne Saksela
11,00 Rubrica: Forum. Condotta da Rita
dalla Chiesa
13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
13,40 Soap opera: Beautiful
14,10 Soap opera: Centovetrine
14,45 Film: Marito in prestito. Commedia (Usa, ’05). Di David S. Cass Sr.,
con Tori Spelling, Jordan Bridges
16,45 Film: Baci à la carte. Commedia
(Germania, ’08). Di Dietmar Klein,
con J, Kunze, H. Deutschmann
17,30 Att.: Tg5 - 5 minuti (nel corso)
18,50 Gioco: La stangata
20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
20,40 Varietà: Paperissima Sprint
21,20 Film: Parlami d’amore. Dramm.
(Usa, ’08). Di Silvio Muccino, con
S. Muccino, A. Sènchez-Gijòn
23,30 Rubrica: Tg5 Numeri in chiaro
24,00 Film: Le fate ignoranti. Dramm.
(Usa, ’01). Di Ferzan Ozpetek, con
Margherita Buy, Stefano Accorsi
DOMANI IN TV
RAIDUE
7,30
9,50
10,30
11,25
12,05
15,30
16,20
17,05
17,45
17,50
18,45
19,35
20,30
21,05
21,55
22,45
23,35
23,50
1,05
1,45
Cartoni: Cartoon flakes
Tel.: American Dreams
Att.: Tg2 / Tg2 Dossier
Tf: Il nostro amico Charly
Sport: Sport: Atletica leggera - Campionati Mondiali 2011. (Finali e semifinali). Nel corso: Tg2
Giorno (13,00)
Telefilm: Squadra speciale Colonia
Telefilm: The good wife
Telefilm: Life unexpected
Attualità: Tg2 Flash L.i.s.
Att.: Rai Tg Sport - Tg2
Telefilm: Cold case
Telefilm: Senza traccia
Attualità: Tg2 20,30
Telefilm: Squadra speciale Cobra 11. “Il revisore”.
Con E. Atalay, T. Beck
Telefilm: Countdown
Telefilm: Supernatural
Attualità: Tg2
Film: Libero nel nome.
Document. (Italia 2010).
Regia di Pietro Durante
Rub.: Sorgente di vita
Telefilm: Anna Winter
RAITRE
12,00 Attualità: Tg3 - Rai Sport
Notizie - Meteo 3
13,00 Rub.: Condominio terra
13,10 Soap opera: La strada per
la felicità
14,00 Attualità: Tg Regione
14,20 Attualità: Tg3
14,50 Attualità: Tg3 Lis
14,55 Rubrica: Figu - Album di
persone notevoli
15,00 Tf: The lost of world
15,50 Film: L’estate sta finendo. Comm. (Ita., 1987). Di
B. Cortini, con F. Tessari
17,25 Doc.: Geomagazine 2011
19,00 Att.: Tg3 - Tg Regione
20,00 Rubrica: Blob
20,15 Tl: Sabrina vita da strega
20,35 Soap: Un posto al sole
21,05 Film: La tela dell’assassino. Thriller (Usa, ’04). Di
P. Kaufman, con Ashley
Judd, Samuel L. Jackson
22,50 Attualità: Tg Regione
22,55 Att.: Tg3 linea notte estate
23,30 Film: Ispettore Wallander:
assassino senza volto.
(2010). Di H. McDonald,
con K. Branagh, J. Spark
ITALIA 1
6,40
8,20
10,25
11,25
12,25
13,00
13,40
14,10
15,00
15,30
16,20
17,10
18,05
18,30
19,00
19,25
21,10
0,25
2,15
3,05
Telefilm: Baywatch
Cartoni animati
Telenovela: Ninì
Tf: Una mamma per amica
Attualità: Studio Aperto
Rubrica: Studio Sport
Cartoni: Detective Conan
Cartoni: I Simpson
Sit com: How I met your
mother
Telefilm: Gossip Girl. Con
Blake Lively
Telefilm: The O.C. Con B.
McKenzie
Telefilm: Hannah Montana. Con Miley Cyrus
Sit com: Love Bugs. Con
Michelle Hunziker
Studio Aperto - Meteo
Rubrica: Studio Sport
Telefilm: C.S.I. Miami
Documenti: Wild - Oltrenatura. Conduce Fiammetta Cicogna
Telefilm: Trauma. Con Derek Luke, A. Griffith
Show: Pokermania
Attualità: Studio aperto la giornata
RETE 4
8,30 Telefilm: Hunter
9,55 Telefilm: R.I.S. Delitti imperfetti. Con L. Flaherty
10,50 Rubrica: Ricette di famiglia. Con D. Mengacci
11,30 Attualità: Tg4
12,00 Tel.: Detective in corsia
13,00 Telefilm: La signora in
giallo
13,50 Sessione pomeridiana: Il
tribunale di Forum
15,10 Telefilm: Hamburg distretto 21
16,15 Soap opera: Sentieri
16,35 Film: Le stagioni del cuore. Dramm. (Usa, 1984). Di
Robert Benton, con Sally
Field, J. Malkovich
18,55 Att.: Tg4 - Meteo
19,35 Tel.a: Tempesta d’amore
20,30 Tel.: Walker Texas Ranger. Con Chuck Norris
21,10 Serie tv: I delitti del cuoco. Con Bud Spencer, Monica Scattini, E. Silvestrin
0,15 Film: Papà dice messa.
Comico (Ita., ’96). Di e con
R. Pozzetto, T. Teocoli
2,05 Attualità: Tg4 Night News
LA 7
CINEMA
7,00 Contenitore: Omnibus
7,30 Attualità: Tg La7
9,45 Rubrica: In onda “estate”.
(replica)
10,25 Rubrica: Le vite degli altri.
Conduce T. Panella (r)
11,25 Telefilm:
Chiamata
d’emergenza
12,30 Telefim: Da un giorno
all’altro
13,30 Attualità: Tg La 7
13,55 Film: Italiani. Regia di
Maurizio Ponzi, con Giulio
Scarpati, Giuliana De Sio
16,05 Documentario: La7 doc.
“Austin Stevens: L’invasione dei pitoni giganti”
17,00 Tel.: L’ispettore Barnaby
19,00 Telefim: Relic Hunter
20,00 Attualità: Tg La 7
20,30 Rub.: In onda “estate”
21,10 Film: Era mio padre.
Drammatico (Usa, 2002).
Regia di Sam Mendes, con
Tom Hanks, Paul Newman
23,25 Attualità: Tg La 7
23,35 Rubrica: Alballoscuro (r)
0,40 Telefilm: N.Y.P.D. Blue
12,25 Cortometraggio: Davanti
ai tuoi occhi
13,05 Film: Sharm el Sheikh
Un’estate indimenticabile. Con E. Brignano
14,45 Film: La passione
16,35 Film: Lord of war
18,45 Film: Se and the city 2.
Con Sarah Jessica Parker,
Chris Noth
21,15 Film: Appuntamento con
l’amore. Con Jessica Alba, Kathy Bates
23,25 Film: The losers. Con J.
Dean Morgan, C. Evans
1,10 Film: Existenz
SPORT I
SPORT II
09,45
10,00
11,45
13,30
15,15
16,15
16,45
16,55
19,00
19,55
21,55
00,00
00,30
01,00
02,45
STASERA SU TELEPADANIA - ORE 20.30
SPECIALE
D A L L A T E R R A A L L A TA V O L A
(VIII puntata)
Calcio Highlights
Brescia - Vicenza
Blackburn - Everton
Brescia - Vicenza
Serie B Remix
Tom Di Benedetto
Euro Calcio Show
Manchester Utd - Arsenal
(diretta)
SKY Calcio Show
Real Saragozza - Real
Madrid (diretta)
Siviglia - Malaga
Euro Calcio Show
Tom Di Benedetto
Inter - Olympiacos P.
Euro Calcio Show
12,30
13,00
14,00
15,00
16,00
16,30
17,00
18,00
19,00
19,15
19,30
21,30
22,00
23,00
00,00
Icarus
WWE Superstars
IndyCar: St. Petersburg
Beach Volley: Campionato italiano
MotorSport
Momenti di Golf
Rugby: Irlanda - Inghilterra
Beach Volley: Campionato italiano
Nissan The Quest
Gran Fondo Pinarello 2011
IndyCar: GP di Sonoma
La storia dei Mondiali Azzurri
Rugby: Italia - Giappone
Rugby: Scozia - Italia
Poker: PartyPoker.net
Seguici
sul digitale terrestre
al CANALE 75
Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com
22
laPADANIA
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
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ATTUALITÀ
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MANCANO ORMAI POCHI GIORNI AL VIA
Giro della Padania, grandi numeri
Davico: 200 corridori di 25 squadre forti, 3 nazionali. 80 giornalisti, 50 sponsor, 20 pattuglie della Polizia Stradale. 530 stanze prenotate ogni giorno
PAOLO BROGGI
La vigilia è quella delle grandi
occasioni. Frenesia, emozione,
ansia, un problema da risolvere, un telefono che suona, il
computer che scarica mille
email. Mancano dieci giorni al
via della prima edizione del Giro
di Padania e la macchina organizzativa è in piena attività.
«Siamo arrivati alla conclusione della fase organizzativa
- spiega con orgoglio Michelino Davico», senatore, sottosegretario ma soprattutto,
in questo caso, ideatore del
Giro di Padania -. «Il meccanismo di una corsa a tappe
di cinque giorni è molto complicato, ma tutto viene gestito
nel migliore dei modi. Ho la
fortuna di avere al mio fianco
una schiera di eccellenti collaboratori e colgo questa occasione per cominciare a ringraziarli tutti: in questo mese
di agosto gli impegni di governo non mi hanno concesso
molto tempo per “distrarmi”
con il mio ciclismo, quindi il
loro aiuto è stato davvero prezioso».
Senatore, si rilassi con noi
parlando di ciclismo e ci dia
qualche dettaglio della corsa.
«Avete ragione, parlare di ciclismo fa bene alla salute... Che
dire della corsa se non che ha
numeri impressionanti? Avremo al via 200 corridori di 25
squadre, 3 delle quali saranno
rappresentative nazionali.
Avremo al via Slovenia, Polonia
e Croazia, ma le richieste erano
molte di più e non hanno potuto
essere esaudite, ce lo ha vietato
il regolamento dell’Uci, l’Unione
Ciclistica Internazionale. Continuando con i numeri, abbiamo 530 stanze d’albergo prenotate ogni giorno e ne stiamo
cercando altre, avremo 20 pattuglie della Polizia Stradale al
seguito come accade per il Giro
d’Italia, centinaia di volontari,
decine di ditte specializzate che
ci seguono ognuna per la sua
competenza, chilometri di transenne e di teloni pubblicitari
che saranno piazzati ogni giorno, già 80 richieste di accredito
da parte dei giornalisti, interesse da parte di tante emittenti
televisive anche straniere, e ci
saranno anche 50 tra sponsor
piccoli e grandi... Il Giro di Padania, lo possiamo dire, nasce
già grande.
E piace ancor prima di nascere.
«L’interesse per la nostra corsa si è rivelato subito altissimo
da parte degli addetti ai lavori,
degli sponsor e di tanti amministratori locali. In questi
giorni abbiamo presentato il Giro nei comuni che ne ospiteranno partenza e arrivo (ieri è
stata la volta di Salsomaggiore,
ndr) ed ovunque abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa
anche perché il Giro di Padania
ed il ciclismo con il loro arrivo
portano un po’ di relax in un
momento difficile, sono latori di
un messaggio di amicizia e di
festa, rappresentano un momento importante dal punto di
vista turistico. E portano anche
del lavoro, visto l’altissimo numero di persone che fanno parte della carovana».
Eppure a qualcuno l’iniziativa non piace. Poche ore fa il
Comune di Piacenza ha negato il nulla osta al Giro di
Padania. Il passaggio della
terza tappa era previsto per
l'8 settembre, nella tappa che
porta da Lonate Pozzolo Malpensa (Varese) a Salsomaggiore Terme (Parma).
«Purtroppo l’insorgere di
qualche problema era inevitabile. Il sindaco Reggi ha detto
che il transito porterebbe solo
disagi e costi per Piacenza, e
nessun beneficio e che il personale della polizia municipale
in turno ordinario non e' sufficiente. Ne prendiamo atto ma
non posso nascondere lo stupore per una decisione che pare
proprio pretestuosa. Così come
lo sono state le polemiche relative alla maglia verde, fatte da
chi dimentica che si tratta di un
colore che nel ciclismo ha molti
significati e che ogni corsa assegna una maglia di leader dal
colore che si può distinguere
dalle altre. Noi abbiamo sempre
propugnato il messaggio che la
nostra è una corsa ciclistica e
tale vuole essere, staccata dalla
politica ma importante anche
per i messaggi sociali che vuol
dare. Qualcuno vuol tirarci nella polemica ad ogni costo, ma
noi rispondiamo solo con il nostro lavoro e, speriamo, con il
nostro successo».
Vi hanno accusato anche di
sperperare denaro pubblico
in un momento di crisi per il
paese.
«Ed è un altro errore clamoroso, perché noi ai comuni
che ospiteranno partenze e arrivi non abbiamo chiesto denaro, ma solo disponibilità ed
ospitalità. E in cambio portiamo tutto quel che ho detto
poc’anzi. Invece ho notato con
piacere che tante sono le manifestazioni collaterali che i comuni hanno organizzando e
stanno ancora mettendo in calendario: c’è chi ha scelto lo
sport, chi ha pensato ai bambini, chi ha preferito la musica.
Il Giro di Padania porterà festa e
cultura».
Come procederà ora il conto alla rovescia?
«Venerdì 2 settembre, il Castello di Barolo ospiterà la presentazione ufficiale della corsa,
presenteremo gli sponsor e le
iniziative legate alla corsa. Sarà
in quella occasione che spiegheremo che il Giro di Padania
ha rinunciato allo sponsor della
maglia verde per offrire lo spazio ad un grande progetto di
solidarietà internazionale legato ai bambini disabili, promos-
so da un’associazione piemontese in un paese del medio
oriente: un progetto di comunicazione importante che proseguirà anche dopo la conclusione del Giro. Le altre maglie e
classifiche, invece, avranno
tutte uno sponsor: avremo
aziende multinazionali affiancate ad aziende famigliari, radicate sul territorio, che hanno
trovato nel Giro di Padania una
vetrina di grande importanza.
Questi sponsor saranno un po’
lo specchio della nostra terra,
capace di raggiungere eccellenze assolute partendo da valori
semplici e concreti».
Una grande opportunità
per tutti, insomma.
«È proprio questo aspetto
che mi piace sottolineare: il Giro
di Padania ha offerto una vetrina altrimenti inarrivabile
tanto ad aziende che hanno
creduto nel progetto, quanto a
località - penso a Noceto o a San
Valentino Brentonico - che altrimenti non avrebbero avuto
modo di avvicinarsi al mondo
del grande ciclismo. A loro daremo grande visibilità, offriremo una vetrina internazionale e
la loro immagine ne trarrà certo
grandi benefici».
Ciclismo sì, ma anche cultura.
«È vero, cultura nel senso più
generale del termine. Il Ministro
della Salute Fazio sarà con noi
per illustrare due nuovi progetti
legati non solo allo sport ma
anche alla vita di tutti i giorni.
Ma avremo anche molti altri
spunti in una terra, la Pianura
Padana, che è ricca di eccellenze in ogni campo».
Avrete anche una colonna
sonora...
«È un altra iniziativa che abbiamo promosso e che ha avuto
un grande successo. Attraverso
un concorso musicale abbiamo
scelto un jingle che sarà presentato la sera del 2 settembre e
che diventerà il sottofondo musicale del Giro di Padania».
Dopo la serata al Castello di
Barolo, appuntamento a...
«A Cherasco, in provincia di
Cuneo, dove si svolgeranno le
operazioni preliminari legate al
Giro di Padania e dove saranno
presentate tutte le squadre. La
giornata di vigilia si concluderà
con una manifestazione riser-
Il Giro parte martedì 6 settembre da Paesana (Cuneo)
Cota: non si può pensare al ciclismo senza Piemonte
Cresce l’attesa per il Giro di
Padania che scatterà martedì 6
settembre da Paesana, in provincia di Cuneo, ai piedi del
Monviso e anche gli amministratori locali sono sempre più
coinvolti nell’avvenimento. Tra
i più entusiasti, c’è il governatore del Piemonte, Roberto
Cota.
«Non si può pensare al ciclismo senza pensare al Piemonte. La nostra terra ha dato i
natali a grandi campioni del
ciclismo mondiale che hanno
scritto pagine memorabili della
storia delciclismo come Fausto
Coppi e Costante Girardengo,
per questo ho accolto e appoggiato con piacere l'idea del
senatore Michelino Davico di
far partire proprio dalla nostra
terra la prima edizione del Giro
di Padania» ha dichiarato il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, a pochi
giorni dal vernissage della nuova corsa a tappe che si terrà al
Castello di Barolo. «La provincia di Cuneo e' sicuramente tra
quelle più legate storicamente
al ciclismo in Piemonte ed e'
quindi giusto che faccia da
starter a questo grande evento
sportivoi ha aggiunto Cota.
Una stagione semplicemen-
te straordinaria quella delle
due ruote piemontesi targata
2011 che ha visto tutti i principali eventi ciclistici approdare
sulle proprie strade: Giro d'Italia, Tour de France, GiroDonne, Giro della Valle d'Aosta,
Tour de l'Avenir ed ora anche il
Giro di Padania in attesa del
gran finale con l'imperdibile
GranPiemonte.
«Il Piemonte è da sempre culla di tante discipline sportive.
Come non ricordare i Giochi
Olimpici Invernali o, più recentemente, gli europei di tuffi
e i campionati mondiali di tiro
con l'arco proprio in piazza Ca-
stello sotto gli uffici Regionali ha proseguito il governatore
Cota nella sua analisi -. Il ciclismo è però nel Dna e nella
storia di questa regione. Il Piemonte sta sempre più diventando meta del turismo internazionale e i grandi eventi sportivi che qui si sono svolti negli
ultimi tempi ne sono, da una
parte una conferma. Inoltre,
questi grandi avvenimenti rappresentano un'ulteriore occasione di promozione del territorio e delle sue tradizioni. Il
Giro di Padania sarà sicuramente un evento molto seguito,
una novità che saprà ritagliarsi
vata ai giovani ciclisti delle categorie Giovanissimi (G5 e G6)
Esordienti ed Allievi, curata dal
team Esperia Piasco. Dal giorno
seguente, poi, vivremo la corsa
e sono convinto che ci attendono cinque giorni di spettacolo
e di emozioni. Sabato 10 settembre, a Villa Contarina di
Montecchio Maggiore, al termine dell’ultima tappa, ci ritroveremo per un incontro che
permetterà a me di ringraziare
tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, a cominciare dalla
Sc Binda che cura tutti gli
aspetti organizzativi della corsa. Lungo le strade, poi, incontreremo anche tanti esponenti della politica: il ministro
Fazio sarà con noi nella prima
tappa, incontreremo i governatori Cota, Zaia, Errani e Formigoni e tanti parlamentari di
ogni schieramento, perché il ciclismo è lo sport di tutti ed è uno
sport che non ha bandiere.
Lungo le strade incontreremo
anche esponenti del mondo del
lavoro e della società civile ma
anche tanti ex campioni come
Motta, Bugno, Fondriest, Moser, il mitico Alfredo Martini, il
ct Bettini, il presidente federale
Di Rocco e tanti tanti amici a
sorpresa».
E una settimana più tardi,
sarà la volta della MonvisoVenezia.
«Un altro appuntamento importante. So che sono già centinaia gli iscritti alla nostra cicloturistica che si svolgerà dal
15 al 18 settembre toccando
come sedi di tappa Paesana,
Mortara, Chiari, Cittadella e
Venezia. Stiamo preparando
l’attrezzatura per tutti i partecipanti: diciamo che, pedalando in tranquillità, a modo
nostro anche noi regaleremo
un bello spettacolo attraversando la nostra bella Padania».
uno spazio importante tra gli
eventi sportivi del 2011».
Giro di Padania, quindi, che
rappresenterà molto più di una
semplice gara ciclistica, arricchito da numerosi eventi collaterali e iniziative benefiche a
cui anche il presidente Cota ha
annunciato di voler prendere
parte.
«Compatibilmente coi miei
impegni istituzionali,
molto intensi in questo periodo di difficoltà economica,
non farò mancare la mia presenza e soprattutto la mia vicinanza a questa manifestazione e agli eventi ad essa collegati. Faccio il mio più sincero
bocca in lupo al Giro di Padania, ai suoi organizzatori e a
tutti gli atleti coinvolti».
Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011
23
laPADANIA
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ATTUALITÀ
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“SCIOPERA” UN CALCIO PIENO DI PROBLEMI
Occorre rifondare
Si sta rischiando
la sopravvivenza
ROSARIO PASTORE
Per il momento, ad averci rimesso
sono solo i cosiddetti tifosi. Ovvero
quei pazienti personaggi che, mettendo le mani nelle proprie tasche,
foraggiano la più importante industria nazionale. Conosco gente
che non aveva preso impegni pur di
assistere, su una poltroncina dello
stadio o sulla poltrona di casa sua,
alla giornata d'esordio del campionato. Altri avevano prenotato (e pagato) con largo anticipo biglietti
d'aereo e del treno per seguire in
trasferta la squadra del cuore. Fra
sabato e ieri, milioni di italiani si
sono sentiti orfani di un avvenimento che sentivano loro. E la rabbia è montata quando, sui giornali o
in tv, hanno seguito le miserabili
giustificazioni che, da una parte e
dall'altra, i protagonisti di questa
assurda vicenda avanzavano alla
ricerca di una impossibile comprensione.
La verità è una sola: padroni e
sottoposti, datori e prestatori di lavoro se ne sono strafregati del prossimo ed hanno pensato solamente a
se stessi ed ai loro interessi. Uno
squallore totale.
Il valzer delle responsabilità è
iniziato prima del weekend ed è
proseguito senza soluzione di continuità. A nulla sono valsi gli appelli, in qualche caso le minacce,
talora addirittura le preghiere di
mettere da parte la questione del
contratto, magari cominciando la
Un sistema
che affonda tra debiti
e incapacità.
Ma il valzer
delle responsabilità
è proseguito senza
soluzioni di continuità.
Alla fine tutti avevano
ragione...
stagione in regime di "prorogatio" e
rimandando a momenti più opportuni l'inizio delle ostilità. Con un
gioco delle parti degno del miglior
Pirandello, alla fine ognuno diceva
di aver ragione, avanzando uno,
nessuno e centomila motivi per cercare di allontanare da sé l'amaro
calice di un'ammissione di responsabilità.
Personalmente, ho l'impressione
che, quando qualche importante
ministro ha invitato i presidenti "a
fare un passo indietro", non volesse
affatto addossare tutte le responsabilità a che tiene in mano le redini
delle società. Perché lui per primo
sa che le colpe non possono essere
addossate solo su una delle due
componenti. Esse vanno equamente divise.
Qualcuno vuole spiegarmi perché il segretario dell'Assocalciatori non ha chiarito immediatamente che sì, questo benedetto contributo di solidarietà dev'essere pagato, senza se e senza
ma, dai propri associati? E' sembrato il
giochetto di chi si
nasconde dietro a
un dito e aspetta
gli eventi, sperando che ancora
una volta i presidenti, che il
grandissimo
presidente del
Coni Giulio
Onesti definì
molti decenni fa
come "ricchi scemi" (per carità, da
allora le cosa sono
enormemente cambiate) si addossassero
quest'altra prebenda. E,
dal canto loro, c'è da chiedersi come mai i dirigenti
abbiano cercato di fare la furbata di non sottoscrivere il nuovo contratto nazionale, cercando di
rimettere in discussione accordi
che parevano già assodati.
La verità è che il calcio italiano è
pieno di problemi. L'altra sera, su
Sky, è andata in onda la Supercoppa Europea. Ha vinto (e c'era da
dubitarne?) il Barcellona. Che, alla
formazione già fortissima l'anno
scorso, ha potuto aggiungere quest'anno giocatori eccelsi come Sanchez e Fabregas. Se li è potuti
permettere, grazie da un bilancio
stratosferico. Al Barcellona, i soldi
arrivano da tutte le parti, non solo
dalle tv. Chi ha avuto la fortuna di
visitare la casa del club catalano,
annessa al Camp Nou, ha potuto
vedere che miniera d'oro è, per i
proprietari, una visita all'impianto.
A proposito, avere visto Sanchez?
Sulla maglietta, il nome Alexis,
quasi a voler cancellare ulteriormente la parentesi italiana...
Chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui queste righe, avrà notato che non c'è nessun accenno ai
guadagni del Paperoni del calcio.
Perché non è questo il problema di
base. Anche in Spagna, in Inghilterra, in Germania, in Francia i
giocatori percepiscono cifre enormi.
Fa parte della legge economica della
domanda e dell'offerta. la questione
è un'altra. Negli altri Paesi, gli stipendi sono supportati dai ricchissimi introiti delle società. Qualche
giorno fa, uno notizia divertente: il
Manchester United ha messo in
vendita, oltre a quello delle partite
ufficiali e delle maglie di riserva,
anche il kit della divisa indossata
dai giocatori in allenamento. Vi rendete conto? Un'altra fonte di guadagno. Giurateci che se lo facesse,
chessò, il Napoli, dopo un giorno
le bancarelle cittadine venderebbero anche queste divise,
ovviamente taroccate.
Altra cosa: i club più
importanti d'Europa giocano in impianti di loro
proprietà. Con la possibilità di trasformare
gli stadi in luoghi di
ritrovo, con ristoranti, bar, negozi e così
via. Oltre ai servizi
più vari, a cominciare dall'intrattenimento dei bambini.
Come vedete, lo
slittamento della prima di campionato ci
ha portato lontano. A
riconsiderare e mettere
in discussione un'intera
organizzazione. Il nostro
calcio sta affondando, fra
debiti e insipienza commerciale. Occorrerebbe una rifondazione. Impresa improba. Nel
frattempo, restituiteci almeno la
possibilità di godere (si fa per dire)
quel poco che ci è rimasto. Già da
sabato prossimo. In caso contrario,
rischiare di mettere in discussione
la vostra stessa sopravvivenza.
F1 / Male le rosse a Spa, domina il solito Vettel
Ferrari, ci vuole la danza della pioggia
RICCARDO BOSSI
Trova le giuste traiettorie e infilza la
nona pole position. Dopo la pausa
estiva il Circus della massima categoria automobilistica riprende il
suo corso e il buon Sebastian si
presenta così alla ripresa del Campionato di F1 2011. Sul circuito di
Spa, in Belgio, le Ferrari, invece,
non hanno brillato, anche se Massa
ottiene la seconda fila, ma il distacco di quasi due secondi la dice
lunga e, quindi, domenica 28 agosto
le prime tre posizioni sono appannaggio di due Red Bull, primo e
terzo, e una McLaren, quella di Hamilton, in seconda posizione; quest’ultimo scavalcato da Vettel proprio all’ultimo tentativo. Ottimo anche il crono raggiunto da Webber
che festeggia, così degnamente, il
giorno del suo 34° compleanno.
La curiosità di quest’estate è che
una Red Bull è stata provata il 15
agosto nel sud della California dal
noto attore delle Mission Impossible,
Tom Cruise, infatti, con il sostegno
di un pool di 12 persone appositamente giunte sulla pista di Willow Springs e la guida sapiente di
Coulthard, che ha fatto da istruttore, ha eseguito sette ore di test
completando 24 giri e dimostrando,
tra l’altro, una certa predisposizione. Tornando alle qualifiche del GP
del Belgio 2011, è stata deludente
l’ottava posizione dell’altra Rossa;
Alonso, infatti, fa segnare un cronometro con tre secondi in più del
leader in questa giornata dove la
parte del leone l’ha fatta la pioggia,
condizionando l’intera sessione e
producendo alcuni risultati inaspettati, come la sesta posizione
agguantata da Algersuari e la settima del sostituto di Heidfeld in
Lotus Renault, Bruno Senna, nipote dell’indimenticabile Airton;
quando si dice “figlio d’arte”. Alonso
ha dichiarato pubblicamente che è
un risultato che non si aspettava e
che è stato sicuramente condizionato dalla pioggia; con questa premessa i tifosi dovranno fare, domani, la “danza del sole” per sostenere le Rosse, visto anche che il
loro assetto è basato sull’asciutto,
come dichiarato sempre da Alonso.
Asciutto o bagnato, è evidente la
superiorità dei bolidi con le ali e, ad
oggi, pare che l’unico team impegnato seriamente a batterle sia solo
quello di Lewis Hamilton. Sfortunato, invece, il grande Schumi; nonostante fosse il suo 20° anniversario dell’esordio in F1 è uscito subito di scena per l’errato montaggio
di uno pneumatico. Gli appassionati di F1 ricorderanno, però, che
egli vinse la gara del 2005 dopo
essere partito sedicesimo. L’affascinante pista di Spa Francorchamps,
domani, sarà certamente teatro di
una spettacolare gara, visto anche
che le condizioni meteo potrebbero
aiutare il verificarsi di sorprese lungo i suoi 44 giri.