28 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons
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28 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA Anno XV, N. 204, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano LA VOCE DEL NORD DIRETTORE UMBERTO BOSSI Domenica 28 Lunedì 29 agosto 2011 «LA SQUADRA LEGA HA VINTO LA PARTITA» MARONI: «Pensioni e Comuni, raggiunti tutti gli obiettivi. E questo grazie al fatto che siamo uniti Calderoli, nostro grande centravanti, ha fatto gol». Domani ad Arcore il vertice Bossi-Berlusconi I nostri editoriali ALESSANDRO MONTANARI e pensioni non saranno toccate e i tagli ai comuni saranno significativamente ridimensionati. Ancora una volta la “squadra Lega” ha vinto la sua partita, portando a casa gli obiettivi che si era posta». Per Roberto Maroni, alla BerghemFest di Alzano Lombardo protagonista con Roberto Calderoli e Angelino Alfano di un dibattito che ha catalizzato grande attenzione anche negli addetti ai lavori della politica, è questo l’elemento d’analisi regalato dalla prima uscita ufficiale del neosegretario del Pdl nella tana orobica del lupo leghista. Un vero e proprio “battesimo del fuoco” che in effetti avrebbe potuto mettere in qualche disagio l’ex guardasigilli, ma che Angelino Alfano ha superato subito. «L + 150%, BOOM DI IMPRESE CINESI FAVA: E NON CI SONO I DATI DEL SOMMERSO... La Padania c’è e si farà tra poco STEFANO B. GALLI T anto tuonò - Padania libera! - che infine piovve: la Padania c’è. E si farà tra poco, pochissimo tempo. La prospettiva è tutt’altro che infondata e peregrina. È nella realtà delle cose, determinata da questa crisi economica e dalle sue dinamiche di sviluppo. È nell’imminente futuro. Altro che Lega “in affanno”; Lega vittima di “microlobby” di varia natura. Altro che antichi “tormentoni”. Arriverà presto - al contrario - il momento della rivendicazione definitiva degli interessi generali del Grande Nord. Che si imporranno, su tutto e su tutti. ALLE PAGINE 2 E 3 A PAGINA 10 Lo show a Rimini La guerra sporca ...e la pace lurida Bersani, sempre più Cgil e meno Pd GIUSEPPE REGUZZONI «V ergin di servo encomio e di codardo oltraggio». Opportunamente su un profilo di Facebook compare questo verso che Alessandro Manzoni scrisse a proposito della fine dell’epopea napoleonica, applicato, questa volta, alla caduta di Gheddafi (e non solo alla sua). Il tiranno è caduto - ci dicono - e ora sono tutti coraggiosi. Il «bel sol di Tripoli» alimenta assurde velleità militariste, come sempre mascherate con la bandiera della pace. C’è sempre una croce pronta per benedire una guerra inutile, o una bandiera da issare, per mascherare sogni di gloria che, puntualmente, la storia copre di tragico ridicolo. PAOLA PELLAI rezzemolino Bersani ormai si trova meglio in casa d’altri che in casa propria. E allora eccolo che, seppur non invitato, va a fare passerella al Meeting di Rimini. E non sceglie un giorno qualsiasi, ma quello dove il protagonista “ufficiale” è il ministro Giulio Tremonti. Prepara tutto nel dettaglio il leader del Pd, al punto che fa annunciare la sua “presenza in incognito” 24 ore prima dalle agenzie di stampa. P A PAGINA 8 A PAGINA 5 Penati imbarazzante La sinistra tace sui suoi peccati MUGELLO (FI) vendesi affermato BAR RISTORANTE PIZZERIA TABACCHI di mq. 200 + mq. 1.000 di giardino per matrimoni, comunioni etc. - garantiamo ottimo incasso dimostrabile ed incrementabile - possibilità di realizzare piccolo HOTEL di 11 camere - richiesta interessante RIF. 9855 ANDREA BALLARIN a qualche giorno la sinistra e i megafoni accessori, qualche giornalista poco autorevole ma ben pagato, qualche politico zombie da prima repubblica, parlano della Lega. Male, ovviamente, cavalcando come degli avvoltoi temi pretestuosi. La Lega vuole penalizzare disabili e vedove: si sono ridotti a questo, attribuendo a Calderoli e al Carroccio iniziative senza senso. D A PAGINA 4 BUSTO ARSIZIO (VA) cediamo con avviamento quarantennale LABORATORIO di FALEGNAMERIA attrezzato - location molto particolare in posizione centrale - vero affare - garantita assistenza RIF. 9839 GIANCARLO MARIANI e imprese cinesi in Italia crescono in modo spropositato tanto è vero che negli ultimi otto anni - è l’allarme della Cgia di Mestre sono aumentate del 150,7%. «Fenomeno preoccupante, frutto degli in- L sediamenti massicci degli Anni 90», commenta Gianni Fava, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. ALLE PAGINE 12 E 13 ADIACENTE MILANO direzione NOVARA in centro paese posizione ottimale cediamo SPLENDIDO CENTRO ESTETICO con SOLARIUM - ampi spazi - location di immagine - ottimo lavoro incrementabile RIF. 9833 2 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ ALESSANDRO MONTANARI Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 «VENDITA CASERME PUO’ COPRIRE I TAGLI ALLA DIFESA» La dismissione di caserme, fari e altri immobili non più funzionali alle Forze armate può fruttare in tre anni «e senza fatica» la copertura integrale dei tagli che ricadranno sulla Difesa, tra quelli previsti nel capitolo ministeri della manovra. Lo dice a Il Sole 24Ore il ministro della Difesa Ignazio La Russa (foto), che ha pronto un emendamento per il decreto anti-crisi con l’obiettivo di sbloccare lo stallo con interventi mirati «per evitare che i militari sostengano solo costi senza alcun vantaggio e per semplificare la burocrazia con procedure più snelle». L’emendamento stabilisce che circa la metà degli incassi da dismissione andrà allo Stato, per ridurre lo stock del debito pubblico, e agli enti locali, mentre l’altra metà resterà alla Difesa VINCE LA LEGA: MILÀN - «Le pensioni non saranno toccate e i tagli ai comuni saranno significativamente ridimensionati. Ancora una volta la “squadra Lega” ha vinto la sua partita, portando a casa tutti gli obiettivi che si era posta». Per Roberto Maroni, alla BerghemFest di Alzano Lombardo protagonista con Roberto Calderoli e Angelino Alfano di un dibattito che ha catalizzato grande attenzione negli addetti ai lavori della politica, è questo l’elemento d’analisi regalato dalla prima uscita ufficiale del neo-segretario del Pdl nella tana orobica del lupo leghista. Un vero e proprio “battesimo del fuoco” che in effetti avrebbe potuto mettere in qualche disagio l’ex guardasigilli - agrigentino, di formazione democristiana e fedelissimo berlusconiano - ma che Angelino Alfano ha superato subito con poche ma pesantissime parole. Queste: «Sappiamo cosa significa stare in una coalizione. Se la Lega è contraria a toccare le pensioni, allora vuol dire che non se ne parla più. Del resto ci sarà una ragione se quando governa la sinistra il go- Maroni e Calderoli: «Siamo una squadra» verno cade e quando invece governano intransigente del Movi- vera e diffidente con tutti, Bossi e Berlusconi i go- mento, concede il primo ma anche attenta e diverni durano tutta la le- applauso: la filosofia del sponibile al dialogo con gislatura...». segretario piace, convin- chi si pone il problema del Il popolo leghista della ce, rassicura. E lui, si ve- fare. «Alfano - spiega Mabergamasca, che nella de chiaramente, ci pren- roni il giorno dopo - è starappresentazione comu- de gusto nel confrontarsi to molto contento per l’acne incarna l’ala più dura e con quella platea così se- coglienza che ha ricevuto, Dalla parte di noi lavoratori. Per la prima volta vi voterò GIANFRANCO BETTIO Per la prima volta voteremo Lega Nord per la difesa delle pensioni . Spiegate a Brunetta e Casini che le pensioni di anzianità non esistono già più perchè corrette dalle quote che valgono almeno 35 o 36 anni di contribuzione. Sistema che nessun Paese d'Europa possiede. In pochi anni l'età è comunque destinata ad alzarsi a 63,64 anni. Aggiungete che raggiunta la quota bisogna aspettare un ulteriore anno e, non basta, altri 3 mesi di "aspettativa di vita" e poi fate il conto. Ed i tanti che hanno perso il lavoro, magari dopo aver maturato 38,39 anni di contributo cosa faranno? Da ultimo, è possibile che Sacconi 3 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ MATTEOLI: «ALLEANZA PDL-LEGA SALDA, IL PD E’ DIVISO» «Ancora una volta la maggioranza di centrodestra è unita e capace di fare sintesi, mentre l’opposizione, in particolare il Pd, è divisa, succube di posizioni estremiste contrarie all’interesse del Paese». Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli (foto), che però aggiunge: «Non gioiamo per le divisioni dell’opposizione. In PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ questa fase sarebbe stato meglio che la sinistra fosse in condizione di offrire un valido contributo nella ricerca di soluzioni per fronteggiare la crisi. Il dibattito di questi giorni nella maggioranza è servito per approfondire le questioni sul tappeto ed è stato un banco di prova dal quale l’alleanza Pdl-Lega uscirà rafforzata, a riprova che la coalizione è l’unica a poter guidare la nazione» Maroni: «Pensioni e Comuni raggiunti tutti gli obiettivi» berto Bossi e Silvio Berlusconi a stabilire la definitiva quadratura del cerchio, ma è anche vero che proprio nelle ultime ore le tre pregiudiziali poste dalla segreteria di via Bellerio sono state, per esplicita e ripetuta ammissione del segretario Alfano, condivise e avallate dal Pdl. «Le pensioni non si toccano - riassume Maroni - e i tagli ai comuni saranno rivisti, pro- ....................... L’ex Guardasigilli supera l’esame del popolo padano. «Lui e la nostra gente si sono annusati e hanno mostrato reciproca simpatia» ....................... A sinistra, Maroni, Alfano e Calderoli con il moderatore Enrico Mentana e il deputato leghista Nunziante Consiglio, coordinatore della BerghemFest. Sopra, il grande pubblico che ha assistito al dibattitio Previdenza, enti locali ed evasione: alla BerghemFest il segretario Alfano conferma che il Pdl ha recepito i tre paletti posti da via Bellerio. Il ministro dell’Interno elogia “bomber” Calderoli: «Bossi gli lancia la palla e lui va come un treno e mette in rete. I gufi si rassegnino, siamo una squadra unita e così abbiamo portato a casa anche questa partita» direi quasi rinfrancato. In effetti non era una prova facilissima e l’ha giocata bene. Il popolo della Lega e Alfano si sono annusati e direi che hanno mostrato reciproca simpatia. Poi naturalmente ci sarà tutto il tempo di verificare nel tempo questa simpatia...». E magari di cam- biare opinione, scherza il titolare del Viminale, ma è evidente che il tandem leghista Maroni-Calderoli, che molti vorrebbero impegnato solo nel farsi sgambetti e dispetti, ha ancora una volta colpito nel segno. Anzi, «fatto gol». «Perché Calderoli insiste il ministro dell’In- terno - è il nostro grande centravanti di sfondamento. Un bomber d’altri tempi, alla Gigi Riva o alla Boninsegna. Bossi gli lancia la palla dalla metà campo e lui arriva come un treno e mette in rete». Molto dell’accordo col Pdl sulla manovra, infat- ti, passa dalla mediazione tecnica e politica del ministro della Semplificazione che anche venerdì sera, prima di salire sul palco di casa con Maroni e Alfano, ha chiuso in un angolo il segretario del Pdl per un dialogo fittissimo di svariati minuti ed è assai probabile che l’an- BATTAGLIA POPOLARE: IL NORD STA CON CHI DIFENDE IL LAVORO dica che il sistema previdenziale è a posto e poi stia zitto non rispondendo con i numeri a tutte le menzogne che stanno dicendo quelli che sono andati in pensione a 53 anni? P.S. Ma i giovani quando riusciranno a maturare 40 anni di contributi Inps (non come Cocopro) macome dipendenti, se io,ex dirigente d'Azienda licenziato, a 60 anni ed avendo lavorato tutta la vita (liceo e università compresi) non riesco a farcela? Tenete duro. Bravo Umberto, per fortuna che ci sei! Forza Umberto, non mollare LUCIANO BODON LETTERA FIRMATA Bossi per fortuna ci sei Tu. Bravo veramente. Ti sai distinguere da quella cozzaglia di politicanti che da sempre fanno danni. Ti ammiro perché comprendi chi ha lavorato una vita e ha sempre pagato tutto. Caro direttore ho letto sulla Padania di oggi, con quanta grinta state difendendo i ragazzini degli anni di inizio settanta che finita la terza media andarono di corsa a lavorare, tra presse e manovie, per aiutare le famiglie a migliorare il tenore di vita. Noi tutti lo nuncio della quadratura del cerchio, il “gol leghista” della metafora maroniana, sia maturato proprio in quel conciliabolo di bordo campo. «Perché noi della Lega ribadisce con forza il mi- nistro dell’Interno -, contrariamente a quanto dicono certi quotidiani che definirei “gufisti interessati”, siamo una squadra unita. La prova sta nel fatto che la nostra segreteria politica sulla mano- facemmo con tanto entusismo perchè ci piaceva farlo, così poi tra grandi sacrifici ci facemmo anche una famiglia nostra, dando ai nostri figli una possibilità in più, quella di una istruzione superiore, quanti sacrifici caro direttore. Ma ora con quarant’anni di contributi e la finestra di un anno che stiamo aspettando, ci accorgiamo che c'è chi che di lavoro in manovia non ne sa proprio niente sta facendo una battagli all'ultimo sangue per per portarci via le pensioni di anzianità, mi creda siamo nello sconforto totale, ringrazio Bossi per la sua tenacia, un vero grande, ringrazio la Lega di esistere ed il vostro giornale per la battaglia che state facendo. Non mollate vi prego. Noi ragazzini di quegli anni vi siamo immensamete grati. vra ha dato indicazioni unitarie mentre non mi sembra che nel Pdl sia avvenuto lo stesso e il Pd riesce a dividersi persino sullo sciopero della Cgil. La realtà è che noi, ognuno nel proprio ruolo e cia- scuno con il proprio stile, facciamo gioco di squadra e così raggiungiamo i nostri obiettivi. Come è accaduto anche questa volta». Perché è vero che lunedì, come sempre, saranno i Grandi Capi Um- Solo voi difendete la Costituzione ANTONIO BERNARDI Na poli Rileggendo la nostra Costituzione ho constatato difformità tra la lettera del “sacro testo” e l’interpretazione sostanzialmente diversa che si deduce dall’effettiva applicazione della norma. Ad esempio, l’art. 53 viene applicato come se il testo originale fosse stato sostituito e riscritto come segue: «Una parte degli italiani è tenuta a concorrere alle spese ed agli sprechi pubblici indipendentemente dalla effettiva capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di salvaguardia dei redditi più elevati». Analogo rilievo concerne il secondo capoverso dell’art. 38 poiché il diritto garantito agli ex lavoratori alla previsione ed all’assicura- babilmente dimezzati. E poi si punterà forte sulla lotta all’evasione, lavorando in particolare su alcune idee molto innovative di marca leghista». I “gufi interessati”, insomma, se ne facciano una ragione: la squadra del centrodestra non ha nessuna intenzione di liberare il campo, in panchina ha sempre la sua coppia ultra-titolata di Ct e sugli spalti un pubblico che capisce la difficoltà della partita. E che sa che il giocatore da fischiare non è quello che sbaglia un passaggio oppure un gol, ma quello che non corre. Litania finiana: «Pdl a traino Lega» MILANO - Il capitolo pensioni è chiuso e Andrea Gibelli invita tutti a non abbandonarsi ad inutili fantasticherie. «Qualunque considerazione in merito alle pensioni - spiega il vice-presidente leghista della giunta regionale lombarda - è destituita di ogni fondamento. Lunedì nell’incontro tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi si affronteranno i temi che sono stati oggetto delle nostre proposte di modifica alla finanziaria: riduzione della pressione fiscale agli enti locali e patrimoniale per colpire gli evasori ed elusori fiscali». L’accordo raggiunto da Lega e Pdl non piace però ai finiani che avevano sperato nella rottura dell’asse di maggioranza per ridare un po’ di margine di trattativa al Terzo Polo. «Sulla manovra - lamenta infatti il capogruppo di Fli, Italo Bocchino - il Pdl sta dimostrando che nulla è cambiato con l’avvento del neosegretario Angelino Alfano. Ancora una volta il Pdl va a rimorchio della Lega e anziché impuntarsi per riformare le pensioni si piega all’aumento dell’Iva, con la conseguente contrazione dei consumi che peraltro scarica la maggiore tassazione sui redditi meno bassi e sulle famiglie più numerose. Ancora una volta emerge l’incapacità della maggioranza di dialogare costruttivamente con le opposizioni responsabili e la debolezza del Pdl che continua a farsi dettare la linea dalla Lega». «Rispettare tempi e saldi della manovra - risponde all’ex collega di An Maurizio Gasparri - è per il Pdl un dovere inderogabile. Siamo poi consapevoli che resti indispensabile una ulteriore strategia che dopo il varo della manovra punti a una riforma costituzionale che dal Parlamento al territorio cancelli sprechi e duplicazioni, riveda nel confronto con le parti sociali i tempi della riforma previdenziale e attacchi la mole del debito con strategie forti e di portata storica». «Il Pdl - conclude il capogruppo del partito al Senato - sta facendo e farà la sua parte, all’unisono con il governo, nell’armonia della maggioranza, ma convinto di dover dare un apporto significativo in questa fase di grande emergenza mondiale». zione di mezzi di vita adeguati è solo nominale essendo subordinato alle decisioni dello Stato che si arroga il diritto di renderli sempre meno adeguati con l’assenso rituale dei Presidenti della Repubblica in carica. Si deve riconoscere che, dichiarando “le pensioni non si toccano”, Umberto Bossi è uno dei pochi, sinceri difensori della Costituzione, non rispettata, ma usata da chi complotta per riesumare ideologie fallimentari. Altro che P4! Stop alla difesa del Sud IVO BACCINO Casini e parte del Pdl stanno vergognosamente difendendo privilegi e sprechi del centro-sud colpendo i lavoratori del nord sulle pensioni di anzianità. Non permet- tiamogli tutto questo, mandiamo a casa il governo. Bravo chi difende i nostri diritti! MARIO MARANO Acicastello Sono costretto ad esternare la mia stima e la mia considerazione per il deputato della ricca Bergamasca, Roberto Calderoli, che difende le pensioni e cioè i miseri sostentamenti di vecchi ed anziani ed, al contrario, la minore o nulla considerazione per i tanti politici che traggono potere e vitalizi dorati dalle povere regioni meridionali e se ne infischiano di tante famiglie del Sud che spesso - si sostentano unicamente con modesti e sudatissimi assegni. Al Sud la pensione è per molti l’ultima certezza esistenziale e l’unico collegamento indolore con lo Stato. 4 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 «CONTRO CHIESA IMPRESSIONANTE CAMPAGNA» Una “campagna politico mediatica” “impressionante”, “scatenata contro la Chiesa” per il solo fatto di “avere ricordato a chi ha il compito di governare e di fare le leggi che, in un tempo esigente e duro di manovre difficili e di seri sacrifici, gli italiani attendono, e finalmente meritano, PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ scelte giuste e utili per la preziosa risorsa famiglia e contro la sottrazione di risorse operata da chi evade le tasse”. Lo scrive “Avvenire”. Tale campagna è “fatta scattare a suon di numeri a casaccio e falsità ripetute ossessivamente” da “Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia della Massoneria, e Mario Staderini, segretario radicale” Si autosospende dal partito ma non si dimette da consigliere regionale Caso Penati, il Pd mai così in imbarazzo ANDREA BALLARIN Da qualche giorno la sinistra e i megafoni accessori, qualche giornalista poco autorevole ma ben pagato, qualche quotidiano da quattro soldi, qualche politico zombie da prima repubblica, parlano della Lega. Male, ovviamente, cavalcando come dei saprofagi, degli avvoltoi che si cibano di carogne animali in avanzato stato di decomposizione, temi pretestuosi. La Lega vuole penalizzare disabili e vedove: si sono ridotti a questo, attribuendo al ministro R o be r t o Calderoli e al Carroccio iniziative che non hanno né capo né coda e non stanno né in cielo né in terra. Addirittura si leggono virgolettati mai pronunciati, fantasiose smentite a commenti mai rilasciati e così via. Sinistra e relativi megafoni parlano di tutto. Ma calano imbarazzanti silenzi sulla vicenda che sta scardinando soprattutto dall’interno il Partito Democratico: il caso Filippo Penati, uomo di fiducia del segretario Pier Luigi Bersani, ex vicepresidente Pd del Consiglio regionale della Lombardia, dal 20 luglio 2011 indagato dalla Procura di Monza in merito a presunte tangenti sull’ex Area Falck di Sesto San Giovanni. Penati faceva parte dicono i magistrati - di un «direttorio finanziario democratico», un comitato d’affari insomma, di cui faceva parte anche il suo ex capo di gabinetto Gior- cono i magistrati, ma Pier Luigi Bersani, il moralizzatore del terzo millennio, sgombra il campo da ogni possibilità di equivoco: il Pd con queste questioni non c’entra per niente e, anzi, in questa «do- Per i giudici l’ex uomo di fiducia di Bersani faceva parte di un collaudato «direttorio finanziario» che in meno di quindici anni aveva perfezionato meccanismi per finanziare in maniera illecita la politica dano Vimercati e altri esponenti di un sistema collaudato che in quindici anni avrebbe sfruttato la funzione pubblica ai fini dell’arricchimento privato e d el l’illecito finanziamento alla politica. Di- lorosa vicenda», il partito «rispetta i magistrati». È patetico l’intervento del segretario del Pd, sino a rasentare il ridicolo. Non basta l’insistenza dei pm Walter Mapelli e Franca Macchia a chiedere l’arresto per Penati (dopo che il gip Anna Magelli aveva bocciato la richiesta di custodia cautelare in carcere, riqualificando i reati contestati a Penati in semplice concussione) perché - sostengono con forza - ci sono gravi indizi a dimostrare che l’esponente del Pd avrebbe finanziato il suo partito con i soldi delle tangenti da lui incassati. Non basta, Bersani dell’indagato eccellente del Pd autosospesosi dal partito, ne fa quasi un eroe: «Di passi indietro ne ha fatti tre o quattro», dice quasi orgoglioso della condotta morale del suo ex fedelissimo. Penati, se è un uomo, si deve dimettere da qualsiasi carica pubblica, non rimanere a carico dei contribuenti a oltre diecimila euro al mese in consiglio regionale. Quali sarebbero i passi indietro? Dimettersi da vicepresidente dell’Assemblea lombarda? Autosospendersi dal partito? Accipicchia che provvedimenti! Neanche i polli riderebbero. Ma tutto sembra debba passare sotto tono, parlarne poco e piano è la regola, i giornali e le tv vicine alla sinistra fanno finta di non vedere e non sentire, come se la vicenda non fosse comunque destinata ad esplodere «Non è solo mia la colpa», sembra dire Filippo Penati in questa immagine e a trascinare nel baratro chi della morale si è fatto paladino e, ora, dai principi dell’etica è giusto sia travolto. A molti forse non è ancora chiaro che questa indagine - se non sarà fermata con metodi leciti o illeciti - farà vacillare un intero sistema, un impianto marcio sopravvissuto a tangentopoli che, come un camaleonte, ha tentato di mimetizzarsi per quasi un ventennio e che, alla fine, è imploso in sé stesso. Ma tutto ciò non conta, barra a dritta bisogna dar giù di brutto alla Lega, che ora si è pure inventata di penalizzare vedove e disabili. Che vergogna, si sono ridotti a questo pur di sviare l’attenzione dalle carogne in avanzato stato di putrefazione ancora alberganti a casa loro. Pioggia di critiche per l’adesione allo sciopero, per le spaccature interne al partito e per i silenzi sulle vicende giudiziarie Giornata no per il leader della sinistra, attaccato anche dai suoi Non è stata una gran giornata ieri per il presidente del Pd Pier Luigi Bersani, vista la pioggia di critiche - giunte anche da qualche suo compagno di partito. Tra l’accusa di viaggiare al traino della Cgil e le grane giudiziarie che hanno travolto il suo ex uomo di fiducia Filippo Penati, il segretario dei democratici è finito al tappeto più volte nel corso della giornata. Al primo gong, a picchiare duro era stato il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: «Prima di polemizzare - ha detto - Bersani dovrebbe dare una occhiata a casa sua. È evidente che la scelta dello sciopero generale deriva da una linea politica globale di radicalizzazione sociale e politica. Aderendo ad esso Bersani si inserisce in modo subalterno in questa scelta fatta da altri. L’onorevole Bersani non sta rispondendo neanche a un altro tipo di problemi, visto che anche la vicenda di Penati tutto è tranne che un caso personale». Dall’interno del Pd altro gancio demolitore su un altro tema in discussione in casa democratica: «E alla fine anche sulla riforma elettorale il Pd avrà più posizioni - attaccava ieri Giorgio Merlo ma sino a quando, anche sul delicato tema della riforma elettorale, dobbiamo assistere a questa confusione di posizioni, di ruoli e di decisioni all’interno del partito?». Dichiarazioni che presagivano un imminente regolamento interno dei conti. L’attacco più simpatico a Bersani è arrivato da Maurizio Gasparri: «La vicenda Penati dimostra .......................... «Appiattito», «supino», «succube» e «traditore», gli appellativi con i quali è stato dipinto .......................... una serie di cose. In primo luogo colpisce il fatto che nei confronti del braccio destro di Bersani alcuni magistrati muovano accuse di corruzione». «Penati - prosegue l’espo- nente del Pdl - è stato il braccio destro di Bersani. E appare risibile immaginare che il segretario del Pd non conosca logiche e fatti che emergono dal caso Penati. Penati è un Greganti al cubo». Sulla manovra altre critiche al segretario dei democratici: «Il Pd ancora una volta si appiattisce sulla Cgil e si rivela partito della conservazione ideologica», osserva il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, replicando alle richieste di Bersani di cancellare l’articolo 8 sui con- tratti aziendali della manovra. Richieste che hanno provocato la reazione anche di Maurizio Castro, capogruppo Pdl in commissione Lavoro al Senato. «La richiesta di Bersani di stralciare o indebolire il pacchetto lavoro della manovra è del tutto irricevibile». E ancora dal ministro per l’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi: «Bersani non tradisca l’appello del presidente Napolitano, nessuno si sottragga al confronto costruttivo». ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ 5 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 COFFERATI, GIUSTO LO SCIOPERO La manovra di ferragosto, «che in altri tempi avremmo definito classista, rischia di produrre effetti sociali devastanti». È quindi giusta la scelta, della Cgil, di proclamare lo sciopero generale del 6 settembre e il partito democratico sarà costretto a «rifare i suoi conti». L’ex segretario generale della Cgil ed europarlamentare del Pd, Sergio Cofferati (foto), in una intervista al Manifesto ha detto di essere sicuro che gli obiettivi del suo partito sono «più simili a quelli della Cgil che a quelli del governo». Per rimettere in moto il paese, «è ineludibile una tassa sui patrimoni...» Flop del segretario dei democratici al Meeting ciellino A RIMINI IN ONDA IL BERSANI SHOW: ACCUSA LA LEGA E INSEGUE LA CGIL NOSTRO INVIATO PAOLA PELLAI RÉMIN - Prezzemolino Bersani ormai si trova meglio in casa d’altri che in casa propria. E allora eccolo che, seppur non invitato, va a fare passerella al Meeting di Rimini. E non sceglie un giorno qualsiasi, ma quello dove il protagonista “ufficiale” è il ministro Giulio Tremonti. Prepara tutto nel dettaglio il leader del Pd, al punto che fa annunciare la sua “presenza in incognito” 24 ore prima dalle agenzie di stampa. Ovvio che, a quel punto, siano tutti lì ad aspettarlo. «Ho parlato - dice trionfante - una decina di minuti con Tremonti. Gli ho detto tutto quello che penso di questa manovra e in particolare di quell’articolo 8 e delle inaccettabili norme sui licenziamenti. Mi è sembrato abbastanza aperto». Il segretario del Pd si batte contro i licenziamenti e poi sponsorizza ogni forma di disoccupazione, trovando ogni momento buono per scendere in piazza e dire no. Quelli che dicono sempre no. A tutto. A prescindere. Perché a volerlo leggere non con la testa del vecchio partito comunista italiano, l’articolo 8 rilancia sviluppo, crescita, occupazione. Ma Bersani, stavolta, fa di più e fa anche meglio. Si aggiunge una qualifica sul biglietto da visita, autopromuovendosi come vice di Susanna Cam u ss o , leader della Cgil. E per farlo non si fa scrupolo di rompere le uova proprio in casa propria. Sì, Bersani utilizza il megafono di grande richiamo del Meeting per dire che il 6 settembre aderirà allo sciopero generale indetto dalla Cgil contro questa manovra. «Il Partito democratico ha detto - sarà presente ovunque si protesterà e si criticherà questa manovra, anche allo sciopero della Cgil. Anche in casa mia, nel Pd, assisto sullo sciopero a una discussione che non capisco. Tutti protestano per questa manovra, non ho sentito uno che sia d’accordo. Poi, c’è chi sceglie di scioperare, chi fa un’assemblea, chi organizza una raccolta di firme. Ognuno scelga in autonomia le forme di protesta che vuole. Il Pd sarà presente in tutti i luoghi, scioperi e quant’altro, organizzati da chi vuole chiedere più equità e crescita nella manovra, correggendola». Benissimo. Bersani scarica Sergio Chiamparino (che non più tardi di due giorni fa aveva bollato lo sciopero Cgil come «un errore» da fronteggiare con «forme unitarie di mobilitazione») e adotta la Camusso. Bel colpo, di chi ha le idee veramente chiare per fornire alternative e correttivi per il bene Chiamparino: «Sbagliato scioperare» L’ex sindaco di Torino: la situazione è grave e i sindacati divisi ROMA - Sullo sciopero del 6 settembre contro le misure anti-crisi del Governo, la Cgil sbaglia, «un riflesso identitario che rischia di non raggiungere lo scopo di far modificare la manovra». Lo dice l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, un passato da dirigente del sindacato oggi guidato da Susanna Camusso. Chiamparino dice di trovarsi in sintonia con quegli esponenti del Pd che si sono detti contrari all’iniziativa della Cgil: «Di fronte alla gravità della situazione - spiega non abbiamo bisogno di presentarci divisi, con scioperi generali che non hanno il sostegno delle principali organizzazioni sindaca- li, che finiscono per risolvere più problemi all’interno che all’esterno dei sindacati. Dobbiamo uscire dai riflessi condizionati: da dieci anni, Cgil, Cisl e Uil si dividono in questo modo e così facendo non hanno certo migliorato le condizioni di vita dei lavoratori italiani. Anzi». È chiaro che da tempo «l’ambito di riferimento di Cisl e Uil è l'interlocuzione con l’area di governo. Ma questo non vuol dire che non si possa tentare a tutti i costi di recuperare una linea d’azione unitaria che mi ero illuso si potesse tornare a cercare - conclude Chiamparino - dopo l’accordo di giugno». ria». E aggiunge: «La manovra non è più di nessuno. Devono ritrovare la capacità di svolgere il loro ruolo e poi andarsene a casa perché non possiamo certamente pensare di andare avanti così un anno e mezzo». «Alla fine profetizza - una quadra, come dice Bossi, roni, Sergio D’Antoni, Franco Marini che - come Chiamparino sull’assurdità di quello sciopero si erano già espressi. Poi in sindacalese spara un po’ di demagogia: «È ora che paghi chi non ha mai pagato, perché non devono pagare sempre i soliti, la gente comune. dovranno pur trovarla, ma purtroppo sarà una soluzione che lascerà dei buchi neri. Questa manovra è ingiusta e recessiva e non è credibile. Temo che i mercati e gli osservatori internazionali lo abbiano capito. Il rischio più grosso è che, fatta una manovra scombinata, il giorno dopo si sia da capo. Sciopereremo per fermarla». Più parla, più fa felice la Camusso. Molto di meno i suoi compagni Beppe Fio- Su questo non può esserci discussione. Se ci vengono a dire che non è possibile far pagare le tasse, che non è possibile chiedere un contributo ai condonati, allora facciano pure da sé ma noi ci mettiamo di traverso». E okkupiamo la piazza fermando il Paese e la sua voglia di uscire da questa crisi maledetta. Bersani è un bel tomino: sponsorizza ogni sciopero ma attacca quello del pallone. «Con tutti i problemi «Tutti protestano per questa manovra, non uno ho sentito essere d’accordo». Ma quanti nel Pd sono d’accordo con lui? Una smorfia tradisce l’evidente imbarazzo di Bersani sul caso Penati del Paese. Eppure il Pier Luigi insiste: «Dentro la maggioranza di questo Governo manca il timone e non c’è neanche il timoniere». E poi, invece, di cercare il proprio centro di gravità permanente gioca a mischiare le carte fuori dal proprio territorio: «Io ci capisco poco ultimamente di quello che sta succedendo nel centrodestra e credo che ci capiscano poco pure loro. Siamo in una situazione molto se- che abbiamo - spiega vorrei che gli italiani almeno quell’ora e mezza la domenica la partita se la possano vedere, almeno quello.... Chi deve pagare il contribuito? Lo paghi il presidente della società o il calciatore non me ne può fregare di meno. Basta che qualcuno paghi e basta che non usino questi diversivi, come ha fatto Calderoli, per far dimenticare alla gente che in questa manovra c’è ben altro». Eccolo Bersani. Ha proprio una spina Lega nel fianco. Ogni occasione è buona per sottolinearlo. E poi non può fare slalom sulla tangentopoli di Penati: «Da questa dolorosa vicenda - dice il moralizzatore - deve venire fuori una regola. Si rispetta l’operato della magistratura e non le si mettono ostacoli. Siamo tutti uguali davanti alla legge. Chi è coinvolto in indagini, come dice il nostro stringente codice etico, fa un passo indietro. Penati ne ha fatti tre o quattro. E questo gli va riconosciuto. Da parte nostra non sentirete mai parlare di complotti. La magistratura faccia il proprio dovere. Per noi sono tutti uguali davanti alla giustizia: immigrati, parlamentari e amministratori». E così riesce ad infilare gli immigrati anche in... politica. 6 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ONLINE IL SITO DEL “PRINCIPATO DI FILETTINO” «È online all’indirizzo www.principatodifilettino.com il sito del principato di Filettino». Ad annunciarlo è il sindaco del Comune in provincia di Frosinone, Luca Sellari (foto), che porta avanti la sua lotta contro l’accorpamento dei comuni sotto i mille abitanti e che vorrebbe fare del suo comune un POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ principato. «Saranno disponibili, foto, curiosità e news aggiornate su tutto quello che avviene nel principato. Inoltre, abbiamo stampato le prime 500 magliette con lo stemma del principato e sono andate a ruba in due ore». Queste iniziative si aggiungono alle tante già avviate dal sindaco che ha invitato tra gli altri Emanuele Filiberto di Savoia NOSTRO INVIATO PAOLA PELLAI RÉMIN - Dieci giorni di silenzio. In mezzo ipotesi di bizze e paci fatte. Alleanze solide o traballanti. La presenza di Giulio Tremonti al Meeting era “caricata” di molto di più rispetto a quello che doveva essere il suo intervento per ridisegnare un futuro all’Europa. Ma le attese di chi cercava accenni sulla manovra da 45 miliardi, sui suoi possibili ritocchi, sulle tensioni nel dibattito politico, sono rimaste deluse. Il ministro del l’Econ omia si è fatto fotografare sotto una foto di De Gasperi, ha tratto forza da una frase di don Giussani («Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo»), ha pranzato alla mensa di Cl e si è commosso a quel fragoroso e interminabile applauso tributatogli dal popolo del Meeting. E poi avvisa subito che la prenderà «un po’ alla larga...». Molto alla larga. Evita l’attualità e “si rifugia” nel passato. «Riflessione un po’ noiosa - ammette - ma indispensabile. Voglio parlare della storia d'Europa per farmi capire». Parte da Waterloo e arriva fino ai trattati di Westfalia e di Versailles. «Waterloo fu vittoria o sconfitta? - si chiede - Fu una vittoria per l’Inghilterra e per l’Atlantico ma fu una sconfitta per l’Europa». Quindi passa al trattato di Westfalia, quello che stabilì il principio del “cuius regio, eius religio”, che definisce come «la configurazione ideale della difesa dei nazionalismi. Ora il nazionalismo è scomparso quasi ovunque, non c’è più neanche nel mercato dell’auto... ma i bilanci pubblici nazionali restano ovunque». Il trattato di Versailles, invece, lo spinge a giudicare «stupida l’idea delle sanzioni alla Germania», affermando che ora «serve una Versailles al contrario». Tutto questo gli serve per dire che «nell’Unione europea, tutti entrano con obiettivi da raggiungere e con prezzi da pagare. Ad esempio la Germania ha ottenuto l’unificazione pagandola con la fine del marco. Quanto all’Italia, ha portato il suo debito pubblico nella fortezza di Maastricht». E allora, si chiede il ministro, «l’Europa come una grande repubblica ha ancora un senso? Nella seconda globalizzazione, quella che stiamo vivendo, creare un blocco europeo è fondamentale. Non si può parlare d’Europa e poi ragionarci in termini di estremismo ed egoismo. Occorre un impegno comune fondato sul rigore, la vigilanza e la disciplina». E per dare più peso alle parole cita gli esempi di Roosevelt, Churchill e Voltaire. Tremonti non può prescindere dalla crisi finanziaria che ha colpito l’economia tre anni fa ed «è stata gestita usando i debiti pub- Al Meeting il ministro evita di accennare alla manovra e alla politica e parla di economia internazionale blici» con «il paradosso che la medicina è finita per essere il male». Sottolinea gli errori commessi perché «troppi governanti hanno pensato che questa non fosse una crisi, ma un ciclo economico vecchio stile». Per il ministro «non è stato ristrutturato il sistema bancario perché le banche essendo sistemiche contenevano speculazione, ma le banche vanno salvate quando sostengono le famiglie e le industrie». Il tit o l a r e dell’E conomia attacca: «Per tre anni si è fatto finta di riscrivere le regole della finanza», la conseguenza è che «la crisi è ancora qui. Non è ancora arrivato il game over. Ci siamo ancora dentro con i mostri che si avvicendano». E allora punta sugli Eurobond come il jolly da giocare in tempi ormai maturi: «Hanno senso sia per gestire le emergenze del debito e sia per finanziare fondi nella prospettiva della crescita dell’Europa». E anche qui torna indietro con la storia: «In politica non esiste il copyright» e l’idea degli Eurobond nasce a metà degli anni ’90 su iniziativa dell’ex presidente della Commissione Europea, Jacques Delors, e ripresa dalla presidenza italiana nel 2003, «quando la presentai non come un’idea economica o tecnica ma politica», sottolinea Tremonti, ricordando poi l’i ntervento sul Financial Times nel dicembre dell’anno scorso insieme al presidente dell’Eur ogruppo Jean-Claude Juncker per lanciare la proposta. Il ministro va all’attacco di chi li tiene al palo: «Oggi sento dire che l’idea non può andare perchè conviene all’Italia e alla Spagna ma non conviene alla Germania. Ma allora mi chiedo perché il governo britannico sia favorevole agli Eurobond. Certo non per fare un favore a Italia e Spagna. Forse il governo inglese vede che l’idea rappresenta la soluzione al problema del debito in Europa». Per il ministro dell’Economia pensare che lo «sviluppo dell’E uropa possa essere basato sulla domande interna è sbagliato. Ed è sbagliato pure puntare al modello export. C’è saturazione in entrambi i casi». Piuttosto «per reggere il tavolo del bene comune è fondamentale la gamba degli investimenti pubblici e gli Eurobond servono per finanziare lo sviluppo». Se prima c’era l'auto, oggi «dobbiamo trovare un nuovo modello di sviluppo» e «l’unico modo - insiste - è l’Eurobond». Non sottovalutando l’et ica dell’economia che non può essere quella esclusiva del profitto. «Seguiamo - ha infatti detto - le indicazioni dei sacerdoti veri (contrapposti ai banchieri, ndr) come Benedetto XVI che, ancora pochi giorni fa a Madrid, ha sottolineato come l’attuale crisi sia figlia di un’economia solo mercantile». Tremonti chiude “benedetto” dagli applausi. «Con gli Eurobond si possono gestire le emergenze del debito e finanziare la ricrescita» Da Tremonti critiche alla Germania Domani per il Patto di stabilità Sindaci in piazza a Milano Sebbene abbastanza rinfrancati dalle garanzie espresse dal ministro dell’Interno Roberto Maroni sia dall’incontro avuto con il sottosegretario di Stato Gianni letta, i sindaci scenderanno comunque in piazza domani per chiedere a gran voce di essere “risparmiati” dai tagli della Manovra. «Sarà la più grande manifestazione di sindaci e amministratori locali che si sia mai vista nel Paese», afferma Ma uro Guerra, vicepresidente dell’Anci e coordinatore della Consulta Piccoli Comuni. «Ho ricevuto da tutta Italia tantissime adesioni, circa 500600, e credo che saremo davvero in molti - spiega Guerra - È una manifestazione che facciamo co- me Anci e non ci saranno soltanto i piccoli comuni, i poveretti che vanno al macello, ma anche i sindaci delle maggiori città perché oltretutto con i tagli non chiudono solo i piccoli comuni, fra un po’ chiudiamo tutti». L’obiettivo immediato è «l’abolizione dell’articolo 16 della manovra ('”Riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei comuni”), l’eliminazione dei pasticci vari che non portano nessun risparmio e fanno dei danni ai piccoli comuni». Infine, «via i 6 miliardi di tagli aggiuntivi a tutti i comuni che rischiano di compromettere pesantemente l’erogazione dei servizi essenziali e quindi i diritti dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più deboli e più esposte alla crisi». «Abbiamo proposte, idee e risorse - aggiunge Guerra - per organizzare un’altra risposta alla crisi andando a prelevare le ricchezze dove ci sono, a partire dal contributo che possiamo dare sulla lotta all'evasione fiscale e mettendo anche in campo risorse di cui già disponiamo: 47 miliardi di euro di residui passivi nelle casse dei comuni. Vuol dire soldi che ci sono, già impegnati e che i comuni non possono pagare per il blocco del Patto di stabilità mettendo a rischio imprese, opere, in una fase nella quale invece potremmo dare anche una parte piccola di queste risorse un contributo per non limitarci a tagliare, ma provare a far ripartire la crescita di questo Paese». 7 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ REGGIO CALABRIA, INCENDIATA AUTO A CONSIGLIERE «L'intimidazione ai danni del consigliere provinciale Raffaele D’Agostino è un atto di protervia nei confronti di quanti rappresentano i cittadini in un consesso elettivo. Un gesto, questo, che colpisce non solo l'interessato, ma anche tutti noi che, come istituzione, abbiamo fatto della lotta alla mafia e alle POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ forze oscure presenti sul territorio il baluardo per affrancarci da un’asfissiante presenza che condiziona lo sviluppo socio economico del reggino». È quanto dichiara il presidente della giunta provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa (foto), esprimendo solidarietà al consigliere D’Agostino che ha subito l'incendio della sua auto l’altra notte a Gioia Tauro Francesco Perre è stato arrestato mentre curava il suo campo di marijuana in Aspromonte Sgarella, lo scherzo del destino Alessandra è morta poche ore dopo la cattura del suo ultimo rapitore latitante MILÀN - Una coincidenza che sembra uno scherzo del destino: poche ore dopo che l’ultimo dei suoi aguzzini era stato arrestato, è deceduta l’altra notte a Milano, al termine di una lunga malattia, Alessandra Sgarella Vavassori, 52 anni, l’imprenditrice che venne sequestrata per nove mesi, tra il 1997 e il 1998, dalla ’nd r a ng h e ta . L’imprenditrice fu rapita a Milano l’11 dicembre e rilasciata il 4 settembre a Locri. E proprio nella giornata di venerdì era stato arrestato l’ultimo componente ancora libero della banda che la sequestrò: Fran cesco Perre, affiliato alla cosca Barbaro, era ricercato dal 1999. Rocambolesca la sua cattura. Il latitante della ’ndrangheta è stato arrestato a Palizzi Superiore, nel Reggino, dai carabinieri, stava curando una piantagione di canapa indiana, di circa 2.000 piante, in località Fiumara Cambi, zona aspromontana tra i comuni di Palizzi e Bova. Nel tardo pomeriggio di venerdì era salito in Aspromonte per aprire l’impianto d’irrigazione a goccia della piantagione e controllare lo L’arresto del latitante della ’ndrangheta Francesco Perre stato di maturazione della marijuana visto l’approssimarsi della raccolta. I carabinieri che erano appostati nella zona lo hanno avvistato e riconosciuto. Perre, accortosi della presenza dei militari, ha tentato la fuga correndo a piedi, ma dopo qualche centinaio di metri è stato raggiunto ed arrestato. Ai carabinieri, trafelato, ha detto: «bravi mi avete fregato». Francesco Perre, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno, è elemento di primo piano della Angelosanto, descrive la caratura del criminale del latitante arrestato. «La ricerca dei latitanti ha proseguito il comandante rappresenta una delle direttrici strategiche del contrasto alla ’ndrangheta, oltre alla individuazione delle ricchezze accumulate e all’interruzione delle attività delittuose come il traffico di stupefacenti, le estorsioni e l’usura, operato dall’Arma sul territorio, per la disarticolazione delle strutture militari dell’organizzazione mafiosa, nelle quali i latitanti stessi Sconcerto fra gli uomini della legge che hanno compiuto l’azione. L’imprenditrice milanese è stata fra le ultime vittime dei sequestri della ’ndrangheta ’ndrangheta nella sua articolazione denominata cosca BarbaroCastani, attiva nella locale di Platì, avendo anche stretti legami di parentela con il capo cosca Francesco Barbaro. Così il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, P as q u al e sono inseriti in posizione di comando». La coincidenza della morte di Alessandra Sgarella proprio lo stesso giorno della cattura rattrista profondamente coloro che sono stati protagonisti dell’indagine e del l’azione, come il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Il magistrato ha appreso della morte di Alessandra Sgarella proprio dopo avere incontrato i giornalisti per riferire i particolari dell’arresto di Perre, condannato in via definitiva per il rapimento a 28 anni di reclusione. «Quando abbiamo appreso della morte di Alessandra Sgarella ha commentato Gratteri - siamo passati da un momento di serenità e soddisfazione per l’arresto di Perre a una sensazione di grande tristezza pensando alle sofferenze e alle umiliazioni che hanno subito questa donna e la sua famiglia nel corso dei nove mesi di sequestro e negli anni a seguire. L'arresto di Perre e la morte di Alessandra Sgarella ci hanno riportato con la mente alla triste stagione dei sequestri di persona. La Calabria, proprio a causa di quel periodo terribile, negli anni ’80 e ’90, è stata marchiata come la terra dei sequestratori». «Alessandra Sgarella - ha detto ancora Gratteri - è stata una delle ultime vittime dei sequestri di persona gestiti dalla ’ndrangheta, che ha poi abbandonato questo tipo di reato essenzialmente per due motivi. I sequestri di persona erano meno convenienti rispetto al traffico di cocaina, molto più redditizio sotto l’aspetto della rapidità e della quantità dei guadagni. E poi perché il blocco dei beni delle famiglie dei sequestrati ha reso più difficile e complesso il pagamento dei riscatti». Alessandra Sgarella raggiante il giorno della sua liberazione nel 1998 Immobili confiscati alla criminalità nel Trapanese verranno riqualificati Nel comune di Erice e in quello di Marsala, in provincia di Trapani, due beni confiscati alla criminalità organizzata verranno riqualificati grazie alle risorse del Programma Sicurezza e destinati a fini sociali. Strappati alla mafia diventeranno luoghi di incontro, di accoglienza, di formazione. In Sicilia, il Programma operativo nazionale “S icurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013» del Ministero dell’Interno finora ha finanziato 21 progetti di riqualificazione di beni confiscati, situati in tutto il territorio regionale. A Erice, il Programma cofinanziato dall’U ni o n e europea, realizzerà un “Centro giovanile di documentazione della lega- Due centri giovanili coi soldi della mafia A Erice il laboratorio “Da Cosa nostra a Casa nostra”. A Marsala una comunità per minori disagiati lità” dal nome simbolico: “Da Cosa nostra a Casa nostra”. In particolare, il Centro consentirà lo studio e la conoscenza del fenomeno mafioso e dei suoi devastanti influssi sul tessuto socio-culturale ed economico, nonché di veicolare progettualità, iniziative e buone pratiche. L'immobile, composto da un fabbricato e da un giardino, è stato confiscato a Francesco Pace. Al suo interno ci sarà una biblioteca della legalità, con libri, documenti, video, film sul tema e verranno promossi incontri e confronti, dialoghi ed iniziative, anche mediante il coinvolgimento di istituzioni ed esponenti della società civile. In contrada Berbarello, a Marsala, in quella che era la residenza estiva del mafioso locale, F r a n c e- sco Bianco, nascerà invece una comunità di accoglienza per minori. L’immobile interessato è costituito da due fabbricati con terreno di pertinenza e per la sua ristrutturazione il Pon Sicurezza ha stanziato risorse pari a 846.794,10 euro. Vi nascerà una comunità alloggio educativa-residenziale per minori in situazione di disagio di età compresa fra i 14 e i 18 anni. I ragazzi potranno essere ospitati presso la comunità per un tempo non superiore a 6 mesi. Il programma educativo prevede la realizzazione di un laboratorio attrezzato di meccanica e uno di informatica di base a cui si aggiunge un’attività di sostegno scolastico. 8 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 9 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 IN ALGERIA DUE KAMIKAZE DI AL QAEDA FANNO STRAGE IN ACCADEMIA MILITARE: 18 MORTI ALGERI - L’Accademia militare di Cherchell, in Algeria, nel mirino del terrorismo islamico. Un duplice attacco kamikaze, sferrato ieri sera all’ingresso dell’Accademia (a un centinaio di chilometri a ovest di Algeri), ha causato la morte di 18 persone, tra le quali due civili. Gli attacchi sono stati sferrati poco dopo la rottura del digiuno del mese di Ramadan. La maggior parte degli attentati contro le forze di sicurezza algerine sono attribuiti ad al Qaeda nel Maghreb islamico POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ I tre connazionali sarebbero stati rapiti a luglio in Tunisia e consegnati ai fedeli del Colonnello Nel Paese nordafricano regna il caos: taccia subito chi sta pensando a una missione di peacekeeping La guerra sporca e la pace lurida Il Cnt lancia l’allarme per l’emergenza umanitaria nel Paese. Intanto scoperti i corpi di 53 persone giustiziate Dalle compagnie energetiche ai McDonald’s ora scatta la corsa agli affari Ma cosa accadrà se si creerà uno Stato islamico o un’altra Somalia? GIUSEPPE REGUZZONI «Vergin di servo encomio e di codardo oltraggio». Opportunamente su un profilo di Facebook compare questo verso che Alessandro Manzoni scrisse a proposito della fine d e ll ’epopea napoleonica, applicato, questa volta, alla caduta di Gheddafi (e non solo alla sua). Il tiranno è caduto - ci dicono - e ora sono tutti coraggiosi. Il «bel sol di Tripoli» alimenta assurde velleità militariste, come sempre mascherate con la bandiera della pace. C’è sempre una croce pronta per benedire una guerra inutile, o una bandiera da issare, per mascherare sogni di gloria che, puntualmente, la storia copre di tragico ridicolo. Nemmeno con il più complesso dei collages informativi siamo in grado di capire che cosa sta davvero succedendo in Libia. “M e rc e na ri ” ch e combattono eroicamente, casa per casa; ribelli, che non si capisce bene chi siano; giornalisti rapiti, ma da chi? Il tiranno sparito, misteriosamente scomparso, lui che avrebbe dovuto avere contro tutti ... Un immancabile bunker: tutti i tiranni, o quasi tutti, finiscono in un bunker, di solito con un colpo di pistola alla tempia e un bidone di benzina. Tutti, o quasi. Qualcuno finisce su un muro lungo il Lago, con la divisa di un altro colore. La storia è fatta più di cose che non si dicono e non si sanno, che non di fatti accertabili. La storia è miseria coperta di croci e bandiere, per lo più false. Chi conta nei grandi media internazionali ha deciso che dobbiamo esultare, perché la democrazia occidentale è arrivata a Tripoli. Vedremo. Di certo, davvero certo, sinora c’è poco, ma non c’è da star tranquilli. Si sa, è evidente, che si è aperta, più che mai, la lotta per la spar- Oltre alle bande del Raìs si è aperto lo scontro tra la miriade di tribù presenti in territorio libico tizione del petrolio libico, e che la Francia neonapoleonica vuole la sua parte. Tempi di crisi e di bocche da sfamare. E poi la BP ha ancora da pagare i debiti per l’inquinamento del Golfo del Messico. British petroleum and british bombs ... Apriranno i primi Mc Donald’s sul lungo mare di Tripoli, o almeno ci proveranno, perché, intanto, giurano voci strane sul futuro assetto dello “scato- lone di sabbia”. Si sa, e lo si poteva prevedere, che qualcuno, molti, parlano già di introduzione della sharìa (la legge islamica ndr) in Libia. Ci mancava solo questo: un Paese a integralismo islamico dall’altra parte del canale di Sicilia. Mc Donald’s per soli uomini e senza carne di maiale. L’importante è vendere e comprare: business as usual ... Poi le moschee di Pisapia potranno aprire interessanti scambi culturali con imam libici professionisti, magari ben addestrati con i kalashnikov. Ne avevamo giusto bisogno, visto che siamo un Paese ospitale, terra d’asilo dei clandestini di tutto il mondo. Nessuno che evidenzi l’unica constatazione effettiva e implacabile: la Libia non è per nulla pacificata. Oltre alle bande di Gheddafi (mercenari che combattono ancora, e senza paga ... mah), si è aperto lo scontro tra la miriade di tribù che compongono un non Stato. Democrazia occidentale, Mc Donald’s, s ha r ìa e somalizzazione della Libia. Intanto chi vergine di servo encomio non lo è affatto, perché sino a poco tempo fa adulava il Raìs e faceva ottimi affari con lui, ora si gonfia nei peggiori oltraggi codardi. Tutti sono coraggiosi, a cose fatte ... E nessuno ci dice apertamente che oltre alle decine di migliaia di clandestini che Gheddafi ci ha regalato e che manteniamo (pare a 1.800 euro al mese), stanno arrivando frotte di delinquenti comuni usciti dalle galere libiche, aperte a furor di popolo ... Clandestini, stupratori, ladri, assassini di tutto il mondo, unitevi ... e mettete su casa da noi ... Ve lo chiedono le nostre figlie, ve lo chiede il multiculturalismo. Un Paese muore, e non è la Libia. Quel che sta accadendo e che non ci viene narrato la dice lunga sulla vera natura del conflitto libico, ma dice ancor di più sui limiti della nostra democrazia occidentale e, soprattutto, sul sistema di informazione che la controlla e la domina. Solo una domandina finale, ai Napoleoni e Mussolini locali: non è che, adesso, in tempo di crisi e di stretta sulle pensioni e sugli assegni familiari, a qualcuno di Lorsignori verrà magari in mente di aprire un’altra missione di Peacekeeping anche in Libia? Signor ministro, indossi la tuta kaki, il casco coloniale, il Garand di ordinanza importato di seconda mano dagli Usa e ci vada lei, senza chiedere più un centesimo alla Padania. L’uragano perde intensità ma continua a spaventare New York e Boston Irene arriva in Usa e lascia 60mila al buio In Nord Carolina un uomo muore per un albero abbattuto dal vento. Via allo stato di emergenza in 5 Stati L’uragano Irene visto dal satellite NEW YORK - Leggermente indebolito, ma ancora temibile, l’uragano Irene ha toccato ieri le coste del North Carolina, dove ha mietuto la prima vittima. Si tratterebbe di un uomo colpito da un albero abbattuto dal vento. Nella sua furiosa corsa verso il nord della East Coast degli Stati Uniti. l’impatto di Irene con la terra ferma è avvenuto poco dopo le 7 del mattino di ieri (ora locale) nel North Carolina nei pressi di Morehead City. I meteorologi prevedono che colpirà nelle prossime ore Washington New York e Boston. Ad essere minacciate dall’uragano, che “corre” a 144 chilometri orari, sono oltre 65 milioni di persone, sotto la minaccia di inondazioni, mareggiate e interruzioni di corrente. Intanto la tempesta ha già lasciato oltre 60mila persone senza elettricità, oltre 26mila soltanto in North Carolina, di cui 7mila sono state trasferite in 81 centri di raccolta per l’emergenza. In vista del passaggio dell’uragano Irene il presidente americano Barack Obama ha proclamato lo stato di emergenza in Virginia, New Jersey, New York, Connecticut e Massachusetts. Provvedimenti straordinari sono stati predisposti anche dal sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha riferito dell’avvenuta evacuazione di 7mila pazienti dagli ospedali di New York nelle aree a rischio. «Nonostante sia stato declassato da categoria 2 a 1 l’uragano Irene è ancora forte e pericoloso», ha detto ieri Janet Napolitano, responsabile della Home Security, lanciando un appello ai residenti delle zone interessate dal passaggio dell’uragano a seguire le indicazioni previste dai piani di evacuazione. Per ieri e oggi, anche a causa della chiusura degli aeroporti, Alitalia ha annunciato la sospensione dei voli da e verso New York e Boston. NON SUCCEDEVA DAL 1979 Tra Iran ed Egitto riprendono i rapporti diplomatici TEHERAN - Resta altissima l’attenzione del regime iraniano nei confronti dei Paesi dove è scoppiata la “primavera araba”. L’Iran è pronto a inviare un ambasciatore al Cairo, appena l’Egitto si dirà disposto ad accogliere un rappresentante diplomatico di Teheran. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri iraniano, Ali-Akbar Salehi, citato dall’iraniana Press Tv. «Siamo certi che in futuro miglioreranno le relazioni» bilaterali, ha detto il capo della diplomazia di Teheran, precisando che l’Iran aspetterà «qualche mese» fin quando la si..................... tuazione in Egitto sarà “adeguata” per l’inTeheren manda vio di un ambasciatore. aiuti per In cr edi bi lme nt e, reprimere Egitto e Iran non hanla rivolta no relazioni diplomatiche dal 1979, a sea Damasco guito della firma degli ma sgrida il accordi di Camp Dadittatore: troppo vid e della concessione dell’asilo politico malcontento ..................... in Egitto allo shah deposto, Reza Pahlevi. Le dimissioni dell’ex Raìs egiziano, Hosni Mubarak, hanno provocato un riavvicinamento tra Iran ed Egitto. Teheran “sorveglia” anche la Siria, nonostante gli aiuti logistici e militari che presta a Damasco per fronteggiare la rivolta. Ed è molto preoccupata. Il ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi, citato dall’agenzia di stampa iraniana Isna, ha detto che il governo siriano di Bashar al-Assad dovrebbe rispondere le “richieste legittime” della popolazione; in Siria una situazione di «vuoto di potere avrebbe un effetto inimmaginabile per la regione», ha affermato. «Un governo dovrebbe rispondere alle richieste della sua popolazione - ha detto Salehi - che si tratti della Siria, dello Yemen o di altri Paesi. Le popolazioni di questi Paesi avanzano richieste legittime e i governi dovrebbero rispondere a queste domande il prima possibile - ha aggiunto - Abbiamo la stessa posizione riguardo gli sviluppi in Medio Oriente e Nord Africa: riteniamo che tutto derivi dal malcontento e dall’insoddisfazione diffusa in questi Paesi». Il capo della diplomazia di Teheran, alleata della Siria, ha quindi messo in guardia da una situazione di “vuoto di potere” a Damasco, che avrebbe un “impatto inimmaginabile per la regione e i Paesi vicini” della Siria. Il riferimento è alle richieste di dimissioni di Assad arrivate dagli Stati Uniti e dall’Europa. GLI ITALIANI NELLE CARCERI LIBICHE: PRIMA A CASA, POI PARLIAMO Gheddafi sparito, forse in Algeria Padroni a Tripoli i ribelli avanzano TRIPOLI - Ancora nessuna traccia di Muammar Gheddafi e dei suoi figli, dopo la conquista di Bab al Aziziya, la residenza-fortezza del “colonnel lo”. Le voci continuano a rincorrersi. E alcune fonti ieri lo davano in fuga verso l’Algeria insieme alla sua famiglia. La zona di confine è controllata dal clan del Raìs ma le autorità di Algeri hanno però negato l’ingresso dei Gheddafi entro il territorio algerino. Una calma apparente regnava, intanto, nel centro di Tripoli, dopo giorni di combattimenti tra i ribelli libici e i lealisti di Gheddafi. I rivoltosi hanno ribadito di avere quasi il controllo completo della capitale libica, mentre sono proseguiti gli scontri a est. Combattimenti si sono registrati soprattutto nella zona dell’aeroporto internazionale. Intanto in alcune zone della città, riferisce la tv Al Jazeera, è tornata l’elettricità e la notizia è stata accolta con colpi d’arma da fuoco esplosi in aria. Scontri sono stati segnalati anche nella città petrolifera libica di Ras Lanuf, a 220 chilometri da Sirte, dove i cecchini di Gheddafi sarebbero appostati in diverse strade della città. La battaglia per il controllo di Ras Lanuf, secondo l’inviato dell’emittente, «non è ancora finita» e proseguirebbero, nel frattempo, le trattative tra i ribelli e i lealisti per una resa pacifica di questi ultimi. «Vogliamo che i negoziati abbiano suc- cesso - ha detto un comandante militare dei rivoltosi all’emittente Al Jazeera -, ma proseguiamo anche con le armi per dimostrare che se la situazione non si risolverà con il dialogo, ....................... Torna l’elettricità in alcune zone della capitale ed esplode la gioia della popolazione che spara in aria colpi d’arma da fuoco ....................... allora verrà risolta con la forza». Dall’inizio della rivolta armata contro Gheddafi, Ras Lanuf, importante centro petrolifero, è passata più volte sotto il controllo dei ribelli, ma altrettante è stata ripresa dai lealisti. Appena quattro giorni fa i rivoltosi avevano annunciato di avere il con- trollo della città. Sempre ieri avrebbero dovuto rientrare in Italia, insieme a un gruppo di giornalisti, i tre connazionali che si trovavano da un mese nel carcere di Abu Salim di Tripoli e che sono stati liberati dai ribelli. La vicenda che riguarda , Antonio Cataldo di 27 anni di Avellino, Luca Boero di 42 anni di Genova e Vittorio Carella, 42 anni di Peschiera del Garda, è ancora avvolta nel mistero. L’accusa del regime era di essere dei contractor, mercenari al soldo dei ribelli. Un’ipotesi smentita dal console di Bengasi, Guido de Sanctis, che definito la storia «molto semplice, negando le ombre sul caso. Antonio Cataldo, Luca Boero e Vittorio Carella, ha spiegato de Sanctis, «sono stati arrestati dalle autorità gheddafiane un mese fa, sono stati detenuti e sono stati liberati dagli insorti quando hanno aperto quel carcere entrando a Tripoli. Una bella storia molto semplice: in mano al cattivo e liberati dal buono». Di ....................... L’appello di uno dei liberati ai giornalisti: «Non chiamateci contractor, siamo ancora in pericolo di vita» ....................... loro non si sapeva nulla, ha proseguito il rappresentante diplomatico, «perché le autorità libiche del regime precedente erano, in tempi di pace, molto lente ad avvisarci quando c’era qualche italiano detenuto. Questo quando stavamo in tempo di pace, figuriamoci in una situazione del genere». L’orrore dei duecento pazienti rimasti senza cure nell’ospedale del quartiere Abu Salim a Tripoli A parlare della vicenda, senza tuttavia scendere nei dettagli, sono stati anche i tre diretti interessati. «Le notizie che stanno circolando rischiano di metterci in pericolo e non sono state divulgate chiaramente. Non abbiamo nessun problema a dare ulteriori chiarimenti ma questo quando saremo in Italia. Finché siamo qui non ci sentiamo sicuri», ha raccontato al Corriere Tv Luca Boero, uno dei tre italiani prigionieri per un mese in un carcere di Tripoli. «Noi - ha aggiunto Boero - siamo stati presi in Tunisia dove avevamo un incontro e da quel momento siamo stati consegnati alle forze regolari del vecchio governo di Gheddafi. Non abbiamo nulla da nascondere». Dopo l’orrore dei duecento pazienti rimasti senza cure nell’ospedale del quartiere Abu Salim a Tripoli, il corrispondente di Sky News Stuart Ramsay ha ritrovato ieri mattina i corpi senza vita di 53 persone, apparentemente giustiziate all’inizio della settimana. In quelle stesse ore il capo del Consiglio nazionale transitorio degli insorti ha lanciato l’allarme per l’emergenza umanitaria a Tripoli. «Noi facciamo appello a tutte le organizzazioni umanitarie, e diciamo loro che Tripoli ha bisogno di cure di prima necessità e di materiale chirurgico», ha detto Jalil, durante una conferenza stampa tenuta a Bengasi. 10 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 Recenti sondaggi dimostrano ampiamente che la percezione consapevole della gravità del momento è assai più elevata al Nord. Mentre al Sud si va avanti come se nulla fosse. Tanto “paga Pantalone”. Ecco perché il carico di circa il 70% dell’attuale manovra grava sul nostro territorio ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Arriverà presto il momento della rivendicazione definitiva degli interessi generali del Grande Nord. Che si imporranno, su tutto e su tutti. È nell’imminente futuro STEFANO B. GALLI Tanto tuonò - Padania libera! - che infine piovve: la Padania c’è. E si farà tra poco, pochissimo tempo. La prospettiva è tutt’altro che infondata e peregrina. È nella realtà delle cose, determinata da questa crisi economica e dalle sue dinamiche di sviluppo. È nell’imminente futuro. Altro che Lega “in affanno”; Lega vittima di “microlobby” di varia natura. Altro che antichi “tormentoni”. Arriverà presto - al contrario - il momento della rivendicazione definitiva degli interessi generali del Grande Nord. Che si imporranno, su tutto e su tutti. Basta leggere qualche analisi economica per capire che l’Europa sta scivolando verso il baratro per effetto di una crisi che sarà davvero dura e parimenti duratura. Una crisi che, al suo epilogo, potrebbe sfociare in almeno tre possibili scenari, secondo gli esperti. Arginare la botta cercando di salvaguardare l’attuale sistema monetario. Abbandonare il sistema dell’euro. Ripiegare su un sistema di doppia moneta (euro di serie A e di serie B). In ogni caso, per il sistema-Italia si giungerà alla resa dei conti, al redde rationem di una struttura duale che persiste sin dall’Unità del 1861, con un Nord ricco, produttivo e tecnologicamente avanzato, che regge la concorrenza europea - anzi, si configura come una delle punte avanzate del sistema economico del Vecchio continente - e un Sud perennemente a rimorchio, sostenuto dalle politiche assistenziali basate sul clientelismo e sulla corruzione adottate dalla Prima repubblica e, in un modo o nell’altro, portate avanti anche negli ultimi vent’anni. La Padania è inevitabile, altro che Lega in affanno Se si dovesse proseguire con l’attuale sistema monetario, è evidente che la crisi avrà l’effetto di accelerare la spaccatura di un Paese già percorso da profonde fratture. Se si dovesse adottare il sistema della doppia moneta, si tratterà solo di formalizzare istituzionalmente la divisione. Se - infine - si dovesse abbandonare il regime dell’euro, il Basta leggere qualche analisi economica per capire che l’Europa sta scivolando verso il baratro per effetto di una crisi che sarà davvero dura e duratura ripiego sul vecchio sistema monetario comporterebbe la presa d’atto dei differenti livelli di produzione e di reddito presenti nel Paese. Oltretutto, la crisi - che dura da quattro anni e che assai pochi analisti hanno compreso nella sua reale portata, nel suo sviluppo e negli esiti che avrà - non terminerà a breve. Sarà lunga. Imporrà dei grossi sacrifici da parte di tutti. E molto probabilmente - richiederà altre manovre straordinarie, sul modello di quella approvata dal Governo a ridosso di Ferragosto e attualmente passata all’analisi e alla discussione del Parlamento. Se il criterio di elaborazione delle future manovre sarà il medesimo, imp e r n i a t o sull’incremento della pressione fiscale, è evidente che la sofferenza del Nord potrebbe toccare livelli non più sostenibili. A pp ar ti en e alla sfera dell’ovvio infatti l’assunto che, se si incrementa la pressione fiscale, la parte del Paese più vessata è quella che le tasse le paga di già, cioè dove modesta è l’evasione fiscale. Chi da anni è abituato a non pagare le tasse, andrà avanti così e il suo contributo alla sostenibilità della manovra sarà davvero modesto. Nel momento in cui l’evasione della Lombardia è poco più del dodici per cento, mentre quella calabrese è di circa l’ottantacinque per cento, ne deriva che il peso maggiore della manovra se lo sobbarcherà la Lombardia (o comunque quelle regioni dove più bassi sono i livelli di evasione fiscale), non certo la Calabria. Recenti sondaggi, effettuati da capaci esperti del settore, dimostrano - del resto - ampiamente: la percezione consapevole della gravità del momento è assai più elevata al Nord. Mentre al Sud si va avanti come se nulla fosse. Tanto - come sempre - “paga Pantalone”. Ecco perché il carico di circa il settanta per cento dell’at- tuale manovra straordinaria grava sulle spalle del Nord. Ma a lungo andare, di fronte all’incremento della pressione fiscale nei prossimi anni ai danni del Nord e al procrastinarsi di questa situazione di vera e propria ingiustizia sociale - che si colloca al di là della lealtà Due principi ormai non sono più eludibili: la responsabilità dei pubblici amministratori e le prerogative di controllo da parte dei cittadini costituzionale - si giungerà presto alla soglia della rottura. Le derive disgregative della socialità potrebbero alimentare legittime posizioni di civile disubbidienza che troverebbero in un ge- neralizzato sciopero fiscale del Nord - efficace risposta ai livelli di illegalità e di evasione presenti al Sud - l’arma privilegiata. Insomma, il Nord si stuferà di essere considerato - sempre e comunque - la solita vacca da mungere. Queste sono le ragioni per cui alla fine, di fronte all’attuale e gravissima crisi economica, la Padania si farà. Andrà sicuramente a finire così. L’unica possibile risposta alternativa potrebbe essere quella - ma bisogna capirlo sino in fondo - di adottare subito, e in modo radicale, un sistema davvero federale. A cominciare dal federalismo fiscale e dall’applicazione immediata del principio dei costi standard. Per ricondurre le politiche pubbliche a due principi ormai non più eludibili: la responsabilità dei pubblici amministratori e le prerogative di controllo da parte dei cittadini. Responsabilità e controllo: questo esige la crisi in atto. E tuttavia, anche l’adozione immediata di un modello di federalismo radicale, nell’articolazione istituzionale di questo Paese imporrebbe una revisione dell’articolazione regionale. Ai nostri giorni, le regioni così come concepite sul finire dell’Ottocento dai burocrati liberali, quali distretti amministrativi - si di- mostrano largamente anacronistiche e inadeguate. Lo Stato è troppo grande - e soprattutto inefficiente - per rispondere alle esigenze dei cittadini e praticare una vera e propria democrazia “di prossimità”. Nello stesso tempo le Regioni sono troppo piccole per mettere in atto delle politiche pubbliche di ampio respiro, nel quadro di uno Stato fede- Anche l’adozione di un federalismo radicale, nell’articolazione istituzionale di questo Paese imporrebbe una revisione del modello regionale rale. La revisione dell’istituto regionale s’impone e conduce direttamente alla nuova suddivisione del territorio nazionale su base macroregionale. E la macroregione del Nord è la Padania, territorio sul quale insistono aggregazioni di interessi economici e produttivi e identità culturali e sociali riconducibili all’omogeneità. È una cultura e un destino. Un destino che, da qualsiasi parte si volga lo sguardo, sta diventando una splendida realtà. È dietro l’angolo. Ormai è giunto il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Oltre la crisi, la Padania c’è. Domenica 28 agosto 2011 laPADANIA 11 12 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 CONSORZIO GRANA PADANO: TUTELARE IL MADE IN ITALY «Il falso Made in Italy alimentare, in Italia e all’estero, vale decine di miliardi ogni anno - ha ricordato il direttore generale del Consorzio Grana Padano Berni -. Pochi sanno, ad esempio, che oltre il 40% del formaggio grattugiato in Italia (che non sia Grana Padano o Parmigiano Reggiano) è fatto con latte e prodotto straniero, o ancora, che molti ECONOMIA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ pezzi di formaggio denominati “Gran” con a seguito un aggettivo foneticamente italiano, provengono invece da Paesi dell’est europeo». «Dalle nostre stime – ha concluso - se fossero eliminate le imitazioni, il dato relativo all'export del Grana Padano, nel 2010 pari a circa 720 milioni di euro, potrebbe addirittura raddoppiare. Un danno gravissimo, dunque, non solo per i nostri operatori, ma per tutto il made in Italy» ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ECONOMIA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ MILANO, SEQUESTRATO UN INTERNET POINT DOVE I CINESI DORMIVANO Un Internet point cinese a Milano veniva usato come dormitorio. In meno di 24 ore è stato controllato due volte e in entrambi casi è stato trovato pieno di orientali che dormivano. Alcuni erano addirittura gli stessi controllati e portati in questura alcune ore prima. Gli agenti hanno effettuato il primo intervento alle 10.30 in una strada della Chinatown milanese nota per la presenza di bische e Presidente della Commissione contro la contraffazione tessile e calzaturiero ci imbatteremo in queste problematiche». Le imprese cinesi si stanno concentrando in alcune aree come quella di Prato e stanno creando problemi? «Da tempo Prato e la Le imprese cinesi in Italia crescono in modo spropositato tanto è vero che negli ultimi otto anni sono aumentate del 150,7%. A tal proposito abbiamo sentito l’opinione dell’ on. Gianni Fava, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale. «Si tratta di un fenomeno per certi versi preoccupante - ha sottolineato l’esponente leghista che trae origine da un insediamento delle comunità cinesi in italia avvenuto Gianni Fava m a s s i c ci a m e n t e negli anni novanta. In sua provincia sono staquesto ambito ci sono te oggetto di forti instate intere filiere di sediamenti cinesi. La produzione completa- cronaca è piena di scomente sommerse. L’au- perte di laboratori cimento delle attività ci- nesi illegali che hanno nesi regolari da una portato alla luce anche parte può far piacere, dall’altra ho l’impressione che si tratti solo di una minima parte di tutta l’attività sommersa e illegale che gli ruota attorno». Questa crescita a suo avviso è dovuta all’arrivo di capitali provenienti dalla mafia cinese? «Esiste il problema delle nuove mafie straniere che contribuiscono ad alimentare flussi di denaro illeciti e da riciclare. Questo fatto può essere solo in parte una spiegazione del fenomeno di cui parliamo. Ritengo comunque che l’azione delle forze dell’ordine non possa sottovalutare questo problema». Come ha preso in considerazione il fenomeno la Commissione da lei presieduta? «La Commissione che presiedo ha un vastissimo raggio d’azio- condizioni disumane ne. Abbiamo individua- dei lavoratori in essi octo due filoni principali cupati. La Lega da anni di intervento che sono denuncia questa situal’agroalimentare (sul zione e sono lieto di quale abbiamo lavorato constatare che ultimafino adesso) e il tessile mente non siamo più i che verrà approfondito soli. Lo studio della da settembre. Ritengo Cgia di Mestre è una che proprio nel settore dimostrazione, ma so- prattutto il vincitore del premio strega Edoardo Nesi con il libro “Storia della mia gente” , ha ottenuto questo importante riconoscimento letterario grazie ad un libro che affronta proprio i temi degli insediamenti cinesi nella zona di Prato e dei risvolti economici e sociali per la popolazione toscana». F r e q u e n t emente queste imprese eludono i più elementari principi di sicurezza... «Più che eludere direi che se ne infischiano completamente. La cultura della sicurezza sul lavoro, che per noi è importantissima, nei laboratori cinesi non sanno nemmeno cosa sia. In questa area di illegalità diffusa c’è quindi anche un risvolto umano da non sottovalutare». Un altro aspetto che ro. Forse dovremmo esportare un po’ di nostro sindacato in Cina...». In pratica le imprese cinesi lavorano in dumping con una concorrenza sleale nei confronti delle aziende italiane che invece rispettano le regole? «Questo fatto è evidente sia per le aziende cinesi irregolari che operano in Italia sia per quelle che operano in Cina ed esportano Incontro Cota-Marchionne per gli investimenti previsti in Piemonte Oltre a quelle cinesi ci sono anche imprese condotte da altre etnie che più o meno si stanno comportando nello stesso modo. Come si può fare per tutelare le imprese italiane da questo attacco delle attività degli extracomunitari? «Bisogna intensificare la lotta che le forze dell’ordine e in particolare la Guardia di Finanza stanno portando NEGLI ULTIMI 8 ANNI Imprese cinesi +150% Cgia: in alcune aree stanno creando non pochi problemi Volano le imprese cinesi in Italia, che, negli ultimi otto anni, sono cresciute del 150,7% arrivando a 54.000 unità. La prima fotografia dell’imprenditoria cinese presente in Italia viene scattata dall’ufficio studi della Cgia di Mestre secondo cui, nonostante la crisi, nel 2010 si è registrata una crescita annua dell’8,5%. Mentre gli imprendito- Bortolussi. Spesso, ha osservato il segretario, queste attività si sviluppano «eludendo gli obblighi fiscali e contributivi, le norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e senza nessun rispetto dei più elementari diritti dei lavoratori occupati in queste realtà aziendali. Questa forma di dumping economico ha messo fuori mercato intere fi- tenti si rivolgessero a dei subfornitori italiani, questa forte riduzione dei costi di produzione non sarebbe possibile», ha osservato il segretario. Secondo i dati, aggiornati al 31 dicembre dello scorso anno, il maggior numero di imprenditori cinesi si trova in Lombardia (10.998), seguono i colleghi che lavorano in Toscana (10.503) e quelli to il territorio nazionale dell’8,5%, con picchi nel Trentino A.A. (+19,4%), nel Molise (+16,7%) e nelle Marche (+14,8%). Altro dato interessate è quello che concerne l'incidenza degli imprenditori cinesi sul totale dell’imprenditoria straniera presente in Italia. Questo indicatore si attesta, ormai, all’8,6 %. In Toscana, però, arriva a toccare il 18,2 %, in Veneto il 10,9 %, in Emilia Romagna il 9, 4% e nelle Marche l’8,8%. Infine, fatto 100 il to- ......................... Eludono gli obblighi fiscali e contributivi, le norme in materia di sicurezza e senza rispetto dei diritti dei lavoratori ......................... ................................................. «È necessario avere la certezza assoluta che queste attività operino secondo le leggi italiane e in particolare mi riferisco alle norme relative alla situazione igienico sanitaria» ................................................. spesso passa in secondo piano riguarda i diritti dei lavoratori... «E qui ci ricolleghiamo alla questione precedente: condizioni igienico sanitarie pari a zero, diritti dei lavoratori pari a zero, sicurezza sociale pari a ze- in Italia. Il loro costo del lavoro è bassissimo ed il rispetto delle norme che tutelano l’ambiente, nonchè il materiale realizzato per le produzioni di molte merci, crea gravi danni sia all’ambiente che ai consumatori». avanti con grande impegno. Tutto ciò evidentemente non basta: abbiamo bisogno che anche l’Unione Europea assuma posizioni più intransigenti per contrastare il fenomeno». Un altro settore in dormitori. All'interno dell'Internet point sono stati trovati una ventina di cinesi. Dieci di loro, senza documenti, sono stati segnalati in questura. Il titolare, un cinese di 32 anni, è stato denunciato per favoreggiamento della permanenza di clandestini. Alle 3.30 gli agenti, in un nuovo controllo, hanno sorpreso una decina di cinesi a dormire nel locale, fra cui alcuni di quelli già controllati. I cinesi dormivano per circa 10 euro a notte. Il locale è stato sequestrato È in programma domani Fava: attenzione alle attività sommerse gestite dai cinesi GIANCARLO MARIANI 13 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 cui i cinesi stanno allargando il loro influsso è quello dei negozi, bar, parrucchieri. etc. Come limitarne l’espansione? «Più che limitare l’espansione di queste attività commerciali è necessario avere la cer- tezza assoluta che esse operino secondo le leggi italiane e in particolare mi riferisco alle norme relative alla situazione igienico sanitaria. Poi non bisogna dimenticare la qualità dei prodotti che vengono utilizzati». ri italiani, in quest’ultimo anno, sono diminuiti dello 0,4%. «Pur riconoscendo che gli imprenditori cinesi hanno alle spalle una storia millenaria di successo, in particolar modo nel commercio e nella lavorazione dei prodotti tessili, la loro forte concentrazione in alcune aree del Paese sta creando non pochi problemi», ha dichiarato il segretario della Cgia, Giuseppe liere produttive e commerciali di casa nostra». Tuttavia, secondo Bortolussi, è giusto sottolineare che «anche gli imprenditori italiani non sono immuni da responsabilità». In molte circostanze, coloro che forniscono il lavoro a questi laboratori cinesi sono committenti italiani che fanno produrre parti delle loro lavorazioni con costi molto contenuti. «Se queste imprese commit- che hanno scelto il Veneto come regione in cui avviare l’impresa (6.343). Dal 2002 al 2010, gli imprenditori cinesi presenti in Italia sono aumentati del 150,7 %: con punte del 427,7 % in Molise, del 433,3 % in Basilicata e del 422,4 % in Calabria. Se la crisi economica ha ridotto il numero di imprenditori italiani (-0,4% nell’ultimo anno), la presenza cinese è aumentata su tut- tale degli imprenditori cinesi presenti in Italia, nel 39,5 % dei casi si concentrano nel commercio (con 21.342 piccoli imprenditori ) e nel 30,6 % dei casi nel manifatturiero (16.519). Di questi ultimi ben il 94,5% (pari a 15.618 imprenditori) sono occupati nel tessile, nell’abbigliamento, nelle calzature e nella pelletteria. Significativa la presenza anche nel settore alberghiero, dei bar e della ristorazione: le attività condotte da titolari cinesi hanno raggiunto le 10.079 unità. Il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota dovrebbe incontrare domani a Torino l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne. Continua così il pressing del Governatore nei confronti della Fiat affinchè il Lingotto investa, come promesso, in Piemonte. È stata quindi particolarmente apprezzata la notizia diramata venerdì dal ministro Maurizio Sacconi che ha riferito che sono confermati gli investimenti del Lingotto a Grugliasco dove verranno prodotte vetture Maserati. Era stato lo stesso Marchionne, in una telefonata, a darne conferma al ministro del lavoro. «È un fatto molto positivo - ha commentato Cota - Già giovedì avevo rappresentato al dottor Marchionne e all’ingegner Elkann l’impegno che il Governo e la Regione avevano profuso per l’inserimento della norma “erga omnes” dei contratti nella manovra». «Mi fa piacere - ha inoltre sottolineato Cota - che il valore di quanto abbiamo fatto sia stato riconosciuto». Il Presidente ha ancora una volta testimoniato la sua volontà di prestare una attenzione particolare all’atRoberto Cota tività produttiva sita nella regione. «Quello che voglio - ha infatti affermato - è che il Piemonte produttivo, a cominciare dalla Fiat, giochi e vinca la sfida della produzione e dunque del lavoro». Egli ha anche anticipato che proprio questo sarà il tema dell’incontro con Marchionne. Poi ha spiegato che in questo contesto continuerà a tutto campo la sua attività per raggiungere importanti obiettivi tesi a garantire il lavoro ai piemontesi. A questo proposito Roberto Cota si prefigge di organizzare anche un incontro con tutte le istituzioni del territorio. Il Governo regionale sta profondendo un grande sforzo perchè ha particolarmente a cuore il problema del lavoro. Ed a questo proposito una partita ancora aperta con la Fiat riguarda gli investimenti nella fabbrica di Mirafiori dove dovrebbero essere prodotti i suv con marchi Alfa Romeo e Jeep. Mirafiori è un sito produttivo che ha fatto la storia della Fiat e quindi il Lingotto dovrebbe valutare anche questo aspetto quando sarà chiamato a fare la scelta definitiva sullo stabilimento torinese. Giancarlo Mariani 14 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ «TRENTO, TROPPO DEGRADO A SAN MARTINO» Ripristinare subito l’illuminazione pubblica ed eliminare il degrado. Sono le richieste che i consiglieri leghisti Davide Franceschini e Gianni Festini Brosa, della circoscrizione Centro Storico Piedicastello di Trento, hanno fatto in seguito alle tante segnalazioni ricevute dai residenti di San Martino. La zona di TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Dal 2 al 5 settembre 2011 la Valle Vigezzo si tingerà... di nero. Nessuna macabra rappresentazione o appuntamento politico, semplicemente andrà in scena il trentesimo Raduno internazionale dello spazzacamino, il tradizionale appuntamento di fine estate che vuole rendere il giusto tributo sia una professione antichissima che ad una terra ricca di bellezze. Che tra i suoi vari tesori conserva anche questo: essere la capitale degli spazzacamini. Dal IV secolo in avanti, generazioni di emigranti spazzacamini vennero a formarsi sui sentieri che portavano verso Francia, Germania, Austria ed Olanda, tanto che nella cartine geografiche delle Alpi nel 1548 la Valle Vigezzo venne denominata come “Valle degli spazzacamini”. Ai grandi sacrifici degli emigranti seguì, nel 1800 lo sfruttamento dei bambini, che proseguì fino al 1930. Oggi oltre mille spazzacamini, dagli Appennini alle Alpi, da Svizzera, Germania, Austria, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Lituania, Estonia, Romania, Inghilterra, Scozia, Usa, Giappone e, per la prima volta, dalla Repubblica Moldava e dalla Lettonia, parteciperanno alla Grande Sfilata con gli abiti e le attrezzature. Anfus (Associazione Nazionale Fumisti Spazzacamini) raccoglie la tradizione di questo antico ma più che mai attuale mestiere e guida i “moderni” Spazzacamini: tecnici pro- Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 notte è infatti avvolta nel buio trasformandola non solo in un posto per “appartarsi”, ma anche aprendo la strada ad ogni genere di illegalità. Alla fine della via è inoltre presente un accampamento abusivo che, seppur in una proprietà privata, genera sporcizia e degrado, dovute anche all’incuria e alla non osservazione delle consuete norme igieniche da parte degli occupanti Da venerdì il 30° Raduno internazionale Spazzacamini da tutto il mondo, la Val Vigezzo si tinge di nero fessionisti che con l’ausilio di attrezzature e seguendo i programmi formativi della Scuola Fuspa, contribuiscono con il loro operato alla sicurezza degli impianti, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, alla performance ot- TRIÉSTE - I dati, in alcuni casi, sono addirittura migliori di quanto si prevedeva a inizio stagione: nonostante la crisi economica, il turismo in Friuli Venezia Giulia non solo regge, ma addirittura cresce. Lo confermano le ultime rilevazioni di Turismo Fvg. «Ottenere un aumento, sia di arrivi che di presenze, - dice il presidente del Consiglio Regionale Maurizio Franz, significa che le strategie di promozione adottate, la serietà del popolo friulano e la tranquillità dei luoghi di villeggiatura riescono a dare una certa fiducia e i risultati lo timale degli apparecchi di combustione e evacuazione dei fumi. La manifestazione prenderà il via venerdì 2 alle 15 con l’accoglienza dei partecipanti e la loro sistemazione nei vari alberghi della valle. Alle 18 a Santa Maria Mag- giore avrà inizio la Notte Nera, organizzata dalla Pro Loco con la collaborazione di commercianti ed esercenti; la festa si aprirà con l’aperitivo nella piazzetta “ex forestali” di via Rosmini, i ristoranti proporranno menù tipici di ogni Regione italiana, mentre una serie di eventi di intrattenimento animeranno le vie del centro storico e della periferia e si prolungheranno nella notte. Sabato 3, gli spa zzacam ini si sposteranno a Malesco per il ritrovo al Monumento allo Spazzacamino, dedicato a Faustino Cappini. Nel pomeriggio gli spazzacamini potranno assistere, lungo le vie del centro e nelle piazze di Santa Maria Maggiore, alle esibizioni del Gruppo Sbandieratori e Musici di San Damiano d’Asti. La giornata terminerà nel Parco di Villa Antonia, ac- canto al Museo dello Spazzacamino, tra musiche, balli e degustazione di prodotti tipici. Domenica 4 settembre a Santa Maria Maggiore si terrà l’evento Si parte con la Notte di Santa Maria Maggiore: spettacoli nelle vie del centro fino alla mattina clou dell’intera manifestazione: la tradizionale sfilata degli “uomini neri” con i loro attrezzi da lavoro, accompagnata dalle Bande e dal Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo. le varie dele- gazioni, passando da piazza Risorgimento, saranno annunciate dallo scrittore e storico Benito Mazzi e, dopo un giro lungo le vie del paese, termineranno la sfilata in piazza Gennari, dove su alcuni tetti, come anche in piazza Risorgimento, avrà luogo la rievocazione storica della pulitura dei camini con l’utilizzo degli attrezzi che lo spazzacamino usava nei tempi passati: la raspa, il riccio, la squareta, il brischetin e il sach, sacco per riporvi la fuliggine. Nel pomeriggio, teatro dei festeggiamenti sarà ancora una volta il parco di Santa Maria Maggiore, sede del museo. Qui avranno luogo le premiazioni, seguite da interviste, testimonianze varie e musica. Lunedì 5 settembre avrà luogo la gita a Stresa, sul Lago Maggiore, con sfilata lungo le vie del centro storico ed il lungolago, seguita da cena tipica allietata da musiche. Questa giornata è stata programmata nell’intento di far conoscere ai nostri ospiti italiani e stranieri un altro angolo suggestivo della nostra Regione, e così dopo Orta, Cannobio, l’Isola Pescatori, Baveno e Verbania degli anni scorsi è il turno ora di questa piccola perla del Lago Maggiore. Il Raduno internazionale dello spazzacamino è senza dubbio un’iniziativa di notevole rilievo turistico che richiama numerosissimo pubblico da ogni parte d’Italia e del mondo e nel contempo permette di rendere sempre più internazionale il nome della Valle Vigezzo. La soddisfazione del presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz In Friuli Venezia Giulia turismo a gonfie vele testimoniano». «Ora dobbiamo consolidare tutto questo - continua Franz con la valorizzazione dei siti più rappresentativi della Regione e creare quel turismo consapevole e di qualità che può attrarre visitatori durante tutti i periodi dell’anno uscendo così dal solito clichè che concentra il turismo nella sola stagione estiva». Il presidente del Consiglio Regionale, con la sua funzione anche di rappresentanza, non manca di fa- re da “testimonial” partecipando a eventi che valorizzano luoghi e territori della regione con lo scopo di supportare istituzionalmente i luoghi più rappre- sentativi. «Con i recenti riconoscimenti da parte dell’Unesco - osserva Franz - che ha dichiarato Cividale del Friuli e il comprensorio delle Dolomiti Friulane patrimonio dell’umanità possiamo anche inserirci in un circuito di visitatori interessati ai siti di un certo livello. La Regione offre molti luoghi di particolare interesse come la laguna di Marano, il sito archeologico di Aquileia, il parco naturale delle Prealpi Giulie, il territorio montano della Carnia, quello del Collio e validi circuiti enogastronomici». «Sono convinto che nei prossimi anni - conclude Franz - da un punto di vista economico, il comparto del turismo sopperirà in parte ad alcuni settori che probabilmente non potranno più crescere come nel passato; assisteremo ancora ad incrementi di visitatori e per questo la Regione si sta preparando al meglio per vincere questa prossima sfida». EDIZIONE VENETO laPADANIA laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 15 EDIZIONE VENETO LA VOCE DEL NORD - Edizione Veneto DIRETTORE UMBERTO BOSSI COMMERCIO ETNICO, PADOVA SOFFOCA Sale il malcontento di negozianti e ambulanti locali per le scelte dell’amministrazione comunale Conte: la cecità di Zanonato continua a favorire gli stranieri e allontana il processo di integrazione L’ invasione dei negozi gestiti da stranieri sta diventando un vero problema a Padova, dove alcune zone sembrano ormai essere “off limits” per i residenti. A segnalare ancora una volta la delicata situazione è la Lega Nord patavina, da sempre portavoce delle istanze dei cittadini. «Tra le attività commerciali “fisse” o ambulanti del Padovano sale il malcontento, cresce il mal di pancia per le scelte “etniche” che l’amministrazione comunale si ostina ad assumere» spiega Maurizio Conte assessore regionale Veneto del Carroccio. Secondo Conte, succede che in Prato della Valle e nel quartiere Arcella, rispettivamente Associazioni di categoria (FivaAscom e Anva – Confesercenti) e cittadini si stanno opponendo con vigore all’insediamento di attività commerciali in mano a stranieri. «E, in ambo i casi precisa l’esponente del Carroccio - le loro convinzioni non sono di certo dettate da motivi razziali. Si tratta, per l’Arcella, di questioni legate alla sicurezza cittadina, perché per quasi tutte le attività straniere fino ad ora insediate sono corrisposti degrado e ghettizzazione, mentre, per il Prato della Valle le proteste si sono fatte sentire perché i nuovi 20 banchi bengalesi/pakistani (su un totale 140) pare abbiano già affrontato questioni legate alla regolarità commerciale nel Comune di Bologna e nonostante i precedenti sono stati accettati a braccia aperte dall’Amministrazione del sindaco Flavio Zanonato». «Qui siamo alle solite - pro- Turista incosciente sfida le onde Caorle, surfista portato in salvo da cane-bagnino N Sopra e sotto, esercizi commerciali stranieri sempre più numerosi a Padova segue Conte - la cecità di Zanonato e compagni si protrae negli anni, l’ascolto per le attività commerciali del nostro paese sembra ormai limitato dalle sempre maggiori opportunità che vengono offerte agli stranieri e questo meccanismo ha un valore assoluto, la parzialità e la disparità di trat- tamento nei confronti dei padovani si fa sempre più sbilanciata a favore degli stranieri. Non è possibile che in proporzione alla percentuale di presenza straniera, del 10% circa, le attività estere, in alcune zone della città siano in predominanza, questa filosofia lesionista porta ad una dilatazione temporale se non al distacco quasi totale dal processo d’integrazione». Da sempre Conte e la Lega Nord sostengono che «gli esercizi di vicinato come i mercati sono la carta d’identità di un territorio», mentre «la forzatura che porta ad un’economia globale delle vendite al dettaglio, seppellisce la nostra tradizione, serve pertanto una legittimazione, cioè le “quote commercio” che mantengano la conformità alla storia di un territorio e dei propri residenti». «Ma forse conclude Conte - un intervento del genere non garantirebbe al Sindaco di Padova la “quota” d’immigrazione che suppongo intenda raggiungere per creare finalmente Padova Pot, la città dalle tante etnie, dai tantissimi problemi per i padovani ed, ovviamente, senza identità». onostante il mare grosso, con onde alte tre metri, voleva “esibirsi” con il suo windsurf davanti alla spiaggia di Santa Margherita di Caorle. Un turista austriaco ora deve ringraziare “Biuke”, un golden retriever di tre anni della sezione veneta della Scuola Cani Salvataggio, se può raccontare la sua disavventura. L’uomo era poco lontano dalla battigia quando è stato soccorso una prima volta dai cani-bagnino con i loro istruttori perchè si era trovato in difficoltà lontano dalla tavola. Eppure ha voluto insistere, facendo finta di non vedendo la bandiera rossa e di non sentire i consigli degli uomini del salvataggio. Tornato in acqua con la tavola, che ha acquistato subito velocità per il vento e lo ha portato verso la diga, è di nuovo caduto in mare senza riuscire a risalire sul surf. Sono quindi dovuti tornare in azione gli addetti al salvataggio che però non potendo utilizzare il moscone a remi per l’altezza delle onde hanno sguinzagliato Biuke. Insieme al suo istruttore e a un bagnino locale hanno raggiunto il turista austriaco che era ormai a 250 metri dalla riva e lo hanno riportato in salvo. Un’impresa impossibile senza l’aiuto di questo eccezionale animale particolarmente forte e resistente. Già lo scorso anno Biuke aveva salvato due bimbi a Caorle. Quello di ieri è ormai il 18° intervento di salvataggio effettuato dai cani-bagnino dall’ini zio dell’estate. Domenica 4 settembre una serie di eventi nella natura tra il Bellunese e il Trevigiano TREVÌSO - Una splendida giornata all’aria aperta, tra profumi di montagna e prelibatezze della gastronomia tipica, alla scoperta delle malghe tra il Comune bellunese di Mel e quello trevigiano di Miane. È quanto propone, domenica 4 settembre, la Provincia di Treviso guidata da Leonardo Muraro nell’ambito del calendario di manifestazioni “Montagna di Marca 2011”, iniziativa promossa con l’intento di avvicinare gli appassionati e i turisti alle prealpi Trevigiane. Avviato nel 2002 in occasione dell’anno dedicato alla Montagna dall’ONU, il progetto è stato illustrato dagli assessori provinciali al turismo, Floriano Andar per malghe, la montagna più buona Zambon, e all’agricoltura, Mirco Lorenzon con il vicesindaco di Miane, Moreno Guizzo e il sindaco di Mel, Stefano Cesa. «Si tratta di una manifestazione che porta molta gente sulle nostre malghe - ha sottolineato Zambon - che valorizza il paesaggio e l’ambiente delle nostre montagne. Quello delle malghe è infatti un mondo che si inserisce nel contesto circostante». «Sul territorio abbiamo una trentina di malghe - ha aggiunto Lorenzon - questa è una delle dimostrazioni di collaborazione tra Treviso e Belluno». «Per noi questa è p un’importante occasione per far conoscere le nostre montagne commenta Guizzo - Assaggi di prodotti tipici, camminate e non solo». «La sinergia con il comune di Miane è importante - ha detto Cesa - il nostro comune può fregiarsi della bandiera Arancione del Touring e queste iniziative possono contribuire a valorizzarlo». La manifestazione, organizzata dai Comuni di Mel e Miane con il patrocinio della Provincia di Treviso, vuole far vivere la montagna nel solco di un passato, patrimonio per storia, cultura e saperi di vita vissuta di generazioni di malghesi e valorizzare i prodotti delle malghe, attraverso escursioni guidate alla scoperta di luoghi ancora poco battuti. Il programma della giornata prevede escursioni a piedi o in mountain bike, nordic walking, gite a cavallo, pranzo in malga e nel pomeriggio diversi appuntamenti tra cui dimostrazione di taglio e lavorazione del legno, degustazioni di formaggi di malga, possibilità di frequentare la scuola di mountain bike, esibizione del quartetto d’archi “I solisti di Veneto Uno”. 16 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼ VENETO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Il comune veneziano a guida leghista avvia controlli a tappeto sui redditi degli inquilini Ater Dolo contro i furbetti delle case popolari Accordo tra Municipio e Fiamme Gialle: passate al setaccio le dichiarazioni Isee EL DÒLO - Arriva da Dolo, quindicimila abitanti in provincia di Venezia, una lezione di trasparenza che tutti i Comuni, specie in tempi di crisi economica come quelli attuali, dovrebbero imparare a memoria e riproporre periodicamente. Insieme alla Guardia di Finanza della compagnia di Mirano l’ammi nistrazione della città, guidata dalla leghista Maddalena Gottardo, ha infatti avviato controlli a tappeto per verificare il reale stato patrimoniale di tutti gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica della città e di tutti quei cittadini che godono di agevolazioni o aiuti economici da parte dello stesso Comune. L’operazione è partita in questi giorni con un’i n t e ns i f ic a z i on e , concordato in questi giorni con il comandante della compagnia di Mirano della Gdf, Salvatore Casabranca, delle verifiche sulle dichiarazioni e attestazioni Isee presentate dagli inquilini delle case Ater (l’ente che gestisce gli alloggi popolari). «Di fatto - spiega l’assessore ai Servizi Sociali e vicesindaco Giuliano Zilio - è la legge regionale numero 10 del 1996 a prevedere che il sindaco proceda alla verifica del reddito complessivo del nucleo familiare dichiarato dagli assegnatari. Tuttavia la volontà di attivare, di concerto con la Guardia di Finanza di Mirano, una rete più fitta di controlli sulla situazione reddituale dichiarata da quanti beneficino di contributi o esenzioni a carico del Comune è sentita da questa amministrazione come una vera necessità in termini non solo contabili, ma anche e soprattutto etici». E dunque, sulla scorta di una convenzione stipulata con la compagnia di Mirano, alle Fiamme Gialle il Comune di Dolo fornirà tutti gli elenchi e i nominativi degli assegnatari non solo degli alloggi Ater, ma anche dei be- neficiari, a vario titolo, di provvidenze erogate dai servizi sociali. Se dai controlli effettuati dal comando dovessero emergere incongruenze, quanti Chi ha dichiarato il falso rischia la perdita dei benefici, ma anche sanzioni penali ALVISE SCHIAVON VENÈXIA - Ci sono voluti tre sopralluoghi, altrettante proteste, striscioni e articoli sul giornale, ma alla fine il risultato è stato raggiunto. La Polizia municipale di Venezia - sotto le pressioni della manifestazione della Lega Nord di Mestre, capeggiata dal segretario Alessandro Vianello ha finalmente dato il via allo sgombero dell’ex-deposito dell’Actv di via Torino, divenuto una autentica “bidonville” in pieno centro città. «Ormai la situazione era diventata insostenibile per le decine e decine di famiglie veneziane che abitano nella zona - ha spiegato Vianello - . Accattoni che abitavano in tende di fortuna, immondizie di ogni genere, escrementi vari disseminati ovunque e, per non farsi mancare nulla, siringhe abbandonate dai tossicodipendenti che avevano trovato in questo ex- avessero dichiarato un reddito più basso rispetto a quello effettivo rischiano non solo la perdita dei benefici sinora ottenuti, ma anche - e soprattutto l’applicazione di sanzioni penali. «Nessun intento vessatorio, ovviamente tiene a precisare Zilio ma solo, come del resto già preannunciato in Consiglio Comunale tempo fa, la netta volontà di contrastare chi voglia trarre profitti ingiusti a scapito di chi invece versi realmente in situazioni di bisogno». Le case popolari di “Isola bassa” a Dolo, realizzate nel 2000 Dopo le proteste della Lega, Ca’ Farsetti si decide a intervenire Sgomberata la “bidonville” di Mestre del “buonismo” del sindaco Orsoni e della sua Giunta. L’altro giorno, però, i “reali” del Municipio veneziano si sono dovuti arrendere all’evidenza e così l’area è stata liberata e i cittadini, ................................. per una volta sono stati ascoltati. Noi della Vianello: «Non ci Lega, però, non ci feraccontentiamo, chiediamo miamo di fronte a questo unico gesto da parche la Giunta si decida te di una Giunta che a vietare accattonaggio abitualmente non ine bivacchi all’aperto, come tende dare seguito alle della gente coprevisto dal regolamento istanze mune, in particolare della terraferma . di polizia urbana» ................................. Adesso chiediamo che Ca’ Farsetti si decida a vuto agire». porre il divieto di accatto«Dopo via Piave, - dice n a g g i o e d e i b i v a c c h i ancora il capogruppo leghi- all’aperto, così come presta in Consiglio comunale - visto dal regolamento di pola zona di degrado in pieno lizia urbana. Altrimenti, centro cittadino si sta al- siamo pronti a nuove azioni largando, con buona pace di protesta». te, nonostante fosse evidente e ben noto a tutti il problema dell’area - ha continuato Vianello - . La nostra protesta di venerdì, però, li ha messi con le spalle al muro e hanno do- deposito le loro “stanze del buco”». E così, al termine dell’ultima manifestazione organizzata dal Carroccio di Mestre, insieme agli abitanti del quartiere, Ca’ Far- setti ha dovuto cedere e ha ordinato lo sgombero dell’area. «Per mesi le denunce dei residenti della zona all’Amministrazione comunale sono rimaste completamente inascolta- Grande successo per la quarta edizione della manifestazione itinerante VERÓNA - Si è svolta in piazza dei Signori a Verona la serata finale della quarta edizione del “Festival Veneto”, la manifestazione itinerante che promuove spettacoli e concerti in lingua veneta. L’edizione 2011, che ha debuttato il 17 luglio a Bussolengo (Vr) ha fatto tappa in altre tre province venete: Montecchio Maggiore (Vi), Villorba (Tv) e Jesolo (Ve), proponendo per ogni serata numerosi spettacoli musicali rigorosamente in lingua veneta, Festival Veneto, ha vinto la nostra Lingua alternati a momenti di comicità e recitazione, che hanno saputo coinvolgere ed entusiasmare soprattutto le famiglie e i giovani. Novità assoluta di quest’anno è stata l’introduzione di quella che è stata definita la formula del “festival musicale competitivo” cioè un concorso per canzoni inedite in lingua veneta, ma che alla fine, più che altro, è stata una Un momento della serata finale del Festival Veneto vetrina per giovani talenti e un modo per scoprire autori, artisti, voci e volti nuovi della musica leggera e popolare veneta. Nel corso della serata finale il palco è stato animato da numerosi artisti che hanno scaldato l’atmosfera con musica ed arte veneta: si sono esibiti i veneziani Freve De Samba assieme agli artisti Massimo Ferrari, Damiano Parolini e Gisella Ferrarin. Ospiti musicali, Grazia De Marchi e il direttore artistico del “Festival Veneto 2011” Massimo Priviero. Non sono mancati inoltre momenti di comicità e divertimento con l’esibizione della cabarettista Giusy Zenere, mentre ha arricchito lo spettacolo la performance del corpo di ballo “The Gamblers”. Alla fine il festival ha entusiasmato e ha visto un unico vero vincitore: la Lingua Veneta e la voglia di riscoprire un forte radicamento nel territorio. I. C. 17 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 A P P U N TA M E N T I QUI LEGA QUI LEGA TERRITORIO On. Umberto BOSSI Massimiliano FEDRIGA Federico RAZZINI (Segretario Federale LN e Ministro per le Riforme per il Federalismo) (Deputato e segretario Provinciale Trieste) ■ 1 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV) presso Parco Longo - Centro Sportivo Superga - Via Piemonte, 1 ■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro (Consigliere Regionale Lega Nord Friuli Venezia Giulia) ■ 3 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a CANTÙ (CO) presso Campo Solare - via Giovanni da Cermenate ■ 4 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Nazionale Lega Nord Piemonte a TORINO Corso Massimo D’Azeglio QUI LEGA GOVERNO Sen. Roberto CASTELLI ■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro ■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Intervento pubblico a CASTROCARO TERME (FC) presso area mercato in Viale Marconi On. Francesca MARTINI (Segretario Provinciale La Spezia) ■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5 Paolo RIPAMONTI ■ 6 settembre (martedì): ore 16,00 Tappa del Giro di Padania a LAIGUEGLIA (SV) ■ 7 settembre (mercoledì): ore 12,00 Tappa del Giro di Padania a LOANO (SV) (Sottosegretario alla Salute) ■ 2 settembre (venerdì): Festa Lega Nord a PESCANTINA (VR) presso Piazza San Rocco Sonia VIALE (Sottosegretario all'Interno) Daniele BELOTTI Sen. Irene ADERENTI ■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo On. Davide CAVALLOTTO ■ 28 agosto (domenica): ore 11.30 Incontro pubblico a VALMALA (CN) presso Croce del Monte San Bernardo ■ dalle ore 21,00 Incontro pubblico a SANTO STEFANO BELBO (CN) presso Festa DLega Nord piazza Umberto I (Assessore Regionale Lombardia) ■ 28 agosto (domenica): ore 20,30 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave On. Gian Carlo DI VIZIA ■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5 ■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour QUI LEGA ISTITUZIONI Roberto PEDRETTI (Consigliere Regionale Lombardia) On. Nicola MOLTENI ■ 28 agosto (domenica): ore 19,30 Festa Lega Nord a PALAZZAGO (BG) presso Area Feste in via Annunziata ■ 28 agosto (domenica): ore 20,00 Festa Lega Nord a VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24 ■ ore 21,30 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave On. Francesco Enrico SPERONI On. Matteo SALVINI (Eurodeputato) (Capodelegazione LN e copresidente gruppo ELD al Parlamento Europeo) ■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a SOLBIATE OLONA (VA) in via San Vito ■ 29 agosto (lunedì): ore 12,00 Trasmissione Tv su ANTENNA 3 “Orario continuato” ■ ore 13,00 Trasmissione Tv su TELELOMBARDIA “Orario continuato” Liguria DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour comunale - S.P. 24 DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011 ■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro Giovanni MORETTI (Segretario Provinciale Savona) (Viceministro alle Infrastrutture) ■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro Danilo NARDUZZI (Capogruppo Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia) ■ 3 settembre (sabato): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro ■ 4 settembre (domenica): ore 18,00 Festa Provinciale Lega Nord a MONFALCONE (GO) presso il porticciolo in Riva Nazario Sauro ■ 30 agosto (martedì): ore 7,00/9,30 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA ■ 2 settembre (venerdì): ore 7,45 Trasmissione Tv su La 7 “Omnibus” ■ ore 12,00 Trasmissione Tv su ANTENNA 3 ■ ore 13,40 Trasmissione Tv su TELELOMBARDIA Piemonte QUI LEGA IN FESTA Festa Lega Nord a VENIANO (CO) presso Parco DAL 25/08/2011 AL 29/08/2011 DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011 Festa Lega Nord a TORINO presso Corso Massimo d'Azeglio - Torino Esposizioni DAL 02/09/2011 AL 02/09/2011 Festa Lega Nord a CREMONA presso Casci- DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011 DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011 Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d'Oro in via Appia 5 netto in via Maffi Maffino Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV) presso Area Fiere - piazzale Longo 1 Festa Lega Nord a NAVE (BS) presso Campo Festa Lega Nord a BOLGARE (BG) presso Parco DAL 01/09/2011 AL 11/09/2011 Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) presso Area Feste in via Moro DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011 Nochetto in via Manzoni Lombardia DAL 18/08/2011 AL 28/08/2011 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave DAL 26/08/2011 AL 04/09/2011 DAL 26/08/2011 AL 29/08/2011 Festa Lega Nord a GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011 DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011 Festa Lega Nord a PALAZZAGO (BG) presso Area Feste in via Annunziata Festa Lega Nord a BOVEZZO (BS) presso Parco DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011 DAL 31/08/2011 AL 04/09/2011 Festa Lega Nord a SOLBIATE OLONA (VA) in via San Vito Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BAR- LA VOCE DEL NORD Direttore politico UMBERTO BOSSI Direttore responsabile LEONARDO BORIANI e-mail: [email protected] Redattori capo centrali ROBERTO BRUSADELLI, CRISTINA MALAGUTI, STEFANIA PIAZZO Responsabili di settore: CARLO PASSERA (Politica), PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto), e ROBERTO SCHENA (Attualità) Urbano 2 Aprile - via Sabbioncelli TOLOMEO (BG) presso Area Feste Pellicano DAL 01/09/2011 AL 05/09/2011 Sportivo in via Capra Festa Lega Nord a CASTANO PRIMO (Ticino) in via Mantegna Festa Provinciale a NOVARA presso Viale IV Novembre Veneto DAL 25/08/2011 AL 04/09/2011 DAL 03/09/2011 AL 04/09/2011 Festa Lega Nord a LANDRIANO (PV) presso Festa Lega Nord a CONSELVE (PD) presso Prato della Fiera DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011 Centro Sportivo Comunale in via Nenni 1 DAL 02/09/2011 AL 03/09/2011 Festa Lega Nord a CANTU' (CO) presso Campo Solare - via Giovanni da Cermenate Marche Festa Lega Nord ad ABANO TERME (PD) presso Villa Bassi in via Appia Loc. Monterosso DAL 02/09/2011 AL 11/09/2011 DAL 03/09/2011 AL 03/09/2011 DAL 02/09/2011 AL 03/09/2011 Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) presso Area feste Pellicano Festa Lega Nord a POTENZA PICENA (MC) Festa di sezione a PESCANTINA (VR) presso Piazza San Rocco Festa Lega Nord a DOVERA (Crema) presso Zona Villa Barni 17 EDITORIALE NORD Soc. Coop. Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326 e-mail: [email protected] CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Federico Bricolo Vicepresidente: Roberto Cota Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni COLLEGIO SINDACALE Presidente: Alberto Gusmeroli Sindaci effettivi: Marco Valente Felice Tavola DIRETTORE GENERALE Pier Luigi Arnera DAL 08/9/2011 AL 11/09/2011 presso locale "Babaloo" LA PADANIA LA VOCE DEL NORD reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983 QUOTIDIANO ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA” Stampa: Nuova SEBE S.p.A.. Via Brescia, 22 Cernusco sul Naviglio (Milano) Distribuzione: M-DIS S.p.A. - Via Cazzaniga, 1 Milano UFFICIO ABBONAMENTI: Tel. (02) 662461 COPIE ARRETRATE: € 2,50 compr. di spese postali Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 Comma 20 lettera B legge 662/96 Milano Associato MARKETING COMUNICAZIONE & SVILUPPO: MARI ZATTRA Tel. 02.66246313 - Fax 02.66246326 e-mail: [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLIKOMPASS S.P.A. Direzione: Milano - Via Winckelmann 1 - 20146 tel. 02/24424.611, fax 02/24424.490 Padova - Via Mentana 6, 35141 tel. 049/8734711 - fax 049/8734717 Roma - Piazza Colonna 366, 00187 tel. 06/6954111 - fax 06/69548125 www.publikompass.it Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni 18 laPADANIA Giornalisti tv, che disastro! LISETTA ALBERTI Agrate Brianza La cultura dei giornalisti soprattutto televisivi è immensa. Vorrei segnalare la storia del caporal maggiore Parolisi. Chi ha fatto il mililtare sa che il grado di caporal maggiore è un gradino in più di soldato semplice, quindi secondo me a questa persona si parla di caporal maggiore come se fosse un colonnello o un generale, quindi per piacere diamo la giusta importanza ai gradi militari, ne va anche della dignità dell’esercito e i giornalisti televisivi che studino un po’ di più le gerarchie militari, ne va anche della loro cultura che non si finisce mai di imparare. E la tassa sulle imbarcazioni? Zaglia presidente ADE Desidero congratularmi con la Lega per le iniziative portate avanti (natura e difesa degli animali) e che continua a condurre con forza! un viva per la difesa delle pensioni, della casa, perchè tartassare ancora le case è veramente iniquo. Mi chiedo solo come mai nessun partito ha pensato a mettere delle serie tasse sulle imbarcazioni? queste sono veramente un bene di lusso,con enormi spese di acquisto e di mantenimento e mi sembra giusto che chi li possiede paghi delle super tasse! Un grazie all'on. Bossi ed al Partito. Pensioni, attenti ai ricongiungimenti ALDO Vorrei una risposta al seguente quesito: Chi ha introdotto la legge che dà diritto a ricongiunti in età pensionabile di ottenere - senza mai aver contribuito un centesimo - ad un assegno corrispondente alla pensione sociale dal momento in cui mettono piede sul nostro territorio? So di un caso in cui il genitore-ricongiunto ottenuta la pensione che si fa mandare nel conto bancario della figlia, se ne è tornato nel paese d'origine dell'ex Unione Sovietica e la figlia (che ora sta chiedendo la cittadinanza italiana, dopo aver ottenuto il permesso di residenza con l'aiuto di ricchi imprenditori che frequentavano il night dove "lavorava"...) usa l'ammontare per pagare il mutuo. Molti cittadini sono assolutamente indignati per queste agevolazioni assolutamente incomprensibili soprattutto quando il nostro paese versa in grave difficoltà da parecchio tempo e adesso più che mai. Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ I NOSTRI INDIRIZZI LA PAROLA AI LETTORI Lettere: quotidiano la Padania, via Bellerio 41 - 20161 Milano. ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected] Oltretutto queste leggi vengono tenute nascoste ai cittadini ed è solo per caso che si scoprono queste belle notizie. Non sarebbe il caso che la Lega proponesse una revisione totale per eliminare queste elargizioni visti i sacrifici che il paese deve affrontare. Generosità, solo con chi merita LETTERA FIRMATA Noi ci affanniamo a mandare in Africa ogni ben di Dio, soldi, ci sveniamo quasi per i poveri africani. Ebbene vi racconto un’episodio vero, accaduto in Kenia. Tre quattro giorni fa, un lombardo al termine di una vita di lavoro, si è trasferito in una villetta a Nairobi in Kenia, appunto pochi giorni fa è stato aggredito da un gruppo di malviventi che l’hanno ridotto in coma. Trasportato all’ospedale ecco la generosità africana, 5.000 dollari per le cure senò niente cure a casa a morire. La figlia ha fatto intervenire il ministero degli Esteri che ha promesso il suo intervento come frase di circostanza e poi non ho saputo più niente. La morale di questa storia dice che la generosità va fatta a persone che se la meritano non a gente che si sfrutta anche sulle nostre malattie. A Sasso Marconi vittime dei pachistani DAVIDE TIRABOSSI A Sasso Marconi, in provincia di Bologna la mafia pachistana con il beneplacito dei dirigenti comunali, si è impossessata di tutti i negozi di frutta e verdura, per cui se uno vuole comprare la frutta deve andare per forza o alla coop, o dai pachistani, i quali lavorano senza il tesserino sanitario e non sono certo le persone più igieniste di questo mondo. Come si fa a lasciare un prodotto così importante per la salute come la frutta e la verdura in mano a stranieri che possono alterarla come e quando vogliono e verosimilmente non saranno in maggioranza prodotti nostrani. Non ci si può mettere in mano allo straniero! Non dimenticare i costi standard RENZO SORDI In nome del “volemose bbene” non vorrei che la questione dei costi standard finisca a tarallucci e vino. Già nei giorni scorsi un articolo su Il Sole 24 Ore richiamava l'attenzione su questo punto. Il pericolo, e sarebbe veramente insopportabile per le regioni più virtuose, è che i costi standard diventino costi medi. Insomma parliamoci chiaro: se oggi un ricovero in ospedale costa 100 in Lombardia e 500 in Sicilia, il federalismo deve far scendere il costo a 100 anche in Sicilia NON a 300 dappertutto. Questo concetto deve rimanere un punto fermo 'fuori da qualsiasi trattativa' altrimenti equivarrebbe al tradimento di Bossi verso la Padania. Quindi attenzione Lega Nord, nessuno pensi di farci il giochetto delle tre carte !!! Confederazione con casse separate LETTERA FIRMATA Hanno ragione entrambi: con l'indipendenza della Padania si dovrà creare in parallelo una “Confederazione Italiana” ma con “Casse” e “Bilanci” ben distinti tra Nord e Sud. Sarà necessaria una confederazione perché dopo quasi 93 anni (non 150!) di unità d'Italia abbiamo molte partite da regolare, positive o negative che siano. Poi al Sud con i propri soldi potranno fare ciò che riterranno più opportuno e se in quella che De Mita chiamava la “Magna-Grecia” vorranno adottare pure la Dracma....liberi di farlo. Idefix. Da Sanremo, forse ex provincia di Imperia, forse futura provincia di Savona o di Cuneo, comunque e sempre “Riviera della Padania”. Libia, una rogna alle porte di casa ROBERTO MANZONI Milano Tutti felici per la caduta di Gheddafi TG1 ,TG5 persino tele Rocca Cannuccia. Nessuno che accenna alla possibile nuova costituzione libica . “L'Islam è la religione della nazione”. Si prendono spunti dai principi della Sharia islamica. Come inizio non c’è male Se in Libia si riparte usando come fonte del diritto la Sharia, siamo a cavallo. Per concludere, ci siamo tirati una rogna alle porte di casa. Avanzamento lento ma costante dei “fratelli musulmani” Egitto, Tunisia e ora Libia . Grazie Sarkozy! Bersani, solo domande idiote LETTERA FIRMATA Scemenza unlimited. Bersani intervistato, chiede al governo come fa a far quadrare il “Buco di bilancio”? Invece di far proposte intelligenti, il fenomeno, come da prassi, fa domande idiote. Che un buco sia tondo ovale o quadrato sempre buco rimane! Bersani, devi dirci come chiuderesti il “buco”, non come lo trasformi! Se questa è l’opposizione che Dio ci scampi! Riflessione : Bersani è il segretario del PD e Rosy Bindi è il presidente che Dio ci scampi doppiamente! Milano e la sinistra ignorante SILVANA BERTOLI BATTAGLIA Milano La sinistra è ignorante (nel senso etimologico del termine), in quanto sottovaluta, trascura, finge di non sapere che il cambio di direzione del vento Pisapiano ha portato delle modifiche sostanziali in Milano e dintorni. Fa finta che nulla sia cambiato rispetto alla passata amministrazione, e che i problemi attuali siano esistiti anche prima. Al contrario, i milanesi se ne sono accorti benissimo. Loro, che hanno a che fare quotidianamente con rom, immigrati più o meno regolari, pseudo profughi, contestatori di nuova e vecchia generazione, etc., si sono accorti che costoro si sono fatti più spavaldi, baldanzosi, arroganti, insolenti, sfrontati e temerari. I suddetti filo-pisapiani hanno capito benissimo che il vento è girato in loro favore, e si comportano di conseguenza. Perciò è inutile che la sinistra continui a giocare allo "scaricabarile di responsabilità" sulla giunta Moratti. Il Presidente del Consiglio di Zona 8, Simone Zambelli, ha perfettamente ragione a negare che il mercatino delle pulci di Bonola sia attualmente diventato "una risorsa, un punto di attrazione, di socialità e non più di illegalità"... E' l'intera città che è diventata tale! E i milanesi ringraziano sentitamente i loro concittadini che col loro voto hanno reso possibile tutto ciò. Informare, non ammorbare ROMOLETTO GARBATELLA Basta! Una preghiera: Basta, non sono fatti di importanza nazionale il “fattaccio” del caporal maggiore e della povera Melania o quello della Sarah Scazzi! La Tv e i giornali devono informare, ma non ammorbare il cittadino sulle affermazioni di un indagato, sulle smentite, sulle contro smentite,.. e questo, per mesi e mesi (con gli stessi filmati del maresciallo e della magistrato hippy), tutte le sacrosante sere. Si è arrivati al paradosso che il tempo “sprecato” a darci gli ultimi approfondimenti sui casi giudiziari è stato superiore a quello dedicato alla Crisi internazionale, alla guerra in Libia, e persino al reportage (stesso tempo) del viaggio del Papa a Madrid. E’ assurdo che un singolo fatto di cronaca nera venga spiattellato reiteratamente… Non sono tutti cinici scrutatori o assatanati da lugubri misfatti, gli italiani! Basta! A Rimini, meglio andare al mare ROBERTO PEPE Mi dispiace, ma questa volta sono un po’ contro tutti. Ho aspettato qualche giorno per vedere se si fosse levata qualche voce, non di dissenso aperto, per carità, ma almeno di mugugno a commento del discorso del Presidente Napolitano, al Meeting dei Ciellini di Rimini, ma tutti i politici, tutti gli industriali e tutti i sindacalisti si sono mostrati contenti per l’oculato, centrato, interessante e coinvolgente discorso del nostro Presidente della Repubblica. E' parso in realtà, un discorso veltroniano dell’“anche”; pro e contro tutti: “se po’ ffà, ma non famose male!” Insomma, la Sinistra ha evidenziato nei titoli dei propri giornali che è stato incolpato il Governo per la situazione di crisi; la Destra ha sottolineato che il Presidente ha richiamato all’ordine soprattutto l’opposizione. Chiunque, interessato, essendo citato, insomma ha evitato di parlare dell’appunto che il Presidente ha sollevato contro di sé, mettendo in evidenza le magagne degli altri… La presenza di “tutti”, ma proprio tutti, tra confindusria e sindacati, tra laici e cattolici, tra preti filo-sinistra e suore ridanciane, ha suggellato praticamente il niente assoluto! “Fiducia ed illusioni in uno Stato fatto anche di persone; Una spinta per la crescita; la piaga dell’evasione fiscale e la necessità impellente di una svolta indispensabile” Elkann, Marchionne, la Marcegaglia, Enrico Letta, Lupi, Angeletti, Bonanni: tutto OK, unica, che, per istituto deve “rompere” comunque: la Camusso, ha promesso un autunno se non Caldo, almeno tiepido. Ma c’era proprio bisogno di un Meeting cattolico per fare del peggiore buonismo inconcludente e parolaio? Tanto è vero che subito, ognuno, facendo finta di seguire le indicazioni e i saggi rimproveri del Capo dello Stato, ha continuato a dire quello che diceva prima: I dieci punti alternativi al programma governativo di Bersani -nello spirito di opposizione collaborativaprevedono, infatti, che Berlusconi se ne deve andare a casa, mentre Elkann con Marchionne stanno “stranamente” approfittando di quel pulpito per avvisare che non faranno più le “auto” in Italia, sempre per colpa dell’Italia, o, similmente, di Berlusconi! Ma a Rimini, potevate andare al mare tutti!? Crisi mondiale? Grazie Cina UMBERTO VITALI Bisogna far sapere agli operai, ai pensionati, ai disoccupati, a chi non ha casa, ai giovani che non riescono a creare famiglia che la crisi mondiale è dovuta alla Cina, la quale copia, produce e vende certe materie e prodotti a costi così bassi da far preferire la loro merce, anche se di bassa qualità, a quella del mondo occidentale. Oggi ancora di più che ci sono meno soldi. Il cane che si morde la coda. In più la loro moneta è sottostimata in modo che ogni euro rende molto di più una volta che arriva in Cina. In questo modo stanno aprendo milioni di negozi ed attività in tutto il mondo per comprare il debito pubblico occidentale e poterlo comandare. Bossi ha ragione a sostenere che “noi dobbiamo comandare a casa nostra”, ma cosa ha fatto l’Europa per frenare la politica filocinese della tugnina Merkel (non per niente è l’unica che va bene)? forse Matteo Salvini, vero cavaliere della Lega Nord può cercare di convincere i paesi europei nel parlamento europeo a mettere una tassa d’importazione alla merce cinese. Non ci sarà più bisogno di: tagliare pensioni, lavorare fino ad ottant’anni, licenziare operai, aumentare l’Iva, annullare le festività, diminuire il sociale, tagliare la ricerca, riempierci di extracomunitari (che aprono centinaia di moschee ed ingrassano il lavoro nero), rimettere in moto l’industria, che inquina e soffoca il turismo (quinta marcia dell’economia italiana). Borghezio lancia il tuo anatema. Occorre riequilibrare il vantaggio commerciale cinese prima che sia troppo tardi! Montezemolo è contento perché vende qualche migliaio di Ferrari, Della Valle le scarpe (per poi finire come Valleverde in mano ai cinesi), mentre qui arrivano miliardi di merce con l’asse Cina-Berlino con ponte aereo. I ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Se ne parlava più di dieci anni or sono di mettere una tassa alla merce cinese, poi il silenzio (corruzione?). Come per altri misteri italiani: Mattei, Gardini, ecc... Il Popolo della Libertà guarda il proprio orticello e la sinistra sta mettendo gli occhi a mandorla, basta andare a Bologna. Le prossime elezioni si avvicinano, i giovani aspettano un segnale. Pensione uguale per tutti ROSOLINO PERESSINIU Udine Ministro Tremonti mi permetta di aggiungerle dei consigli umani per risanare i nostri conti pubblici, oltre quello che ha già fatto, (parlo di umani perché io sono un sempliciotto che ha fatto, tanti anni fa, la scuola professionale IPS, che adesso andrebbe reintrodotta). Imponga a tutti, dico a TUTTI, e per un decennio, una pensione netta non superiore a 19 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ I NOSTRI INDIRIZZI LA PAROLA AI LETTORI Lettere: quotidiano la Padania, via Bellerio 41 - 20161 Milano. ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Fax: 02/66246326. E-mail: [email protected] 1000 euro al mese (anch’io ci rimetterei qualcosa) e avremmo risolto tutto. Tanti soldi che andrebbero a dare lavoro e a spianare il debito pubblico senza stravolgere alcunché, perché con questa pensione potrebbero campare anche tutti i pensionati. Naturalmente Lei rischierebbe di essere gambizzato, ma chi ora prende 5000 euro al mese non verrebbe in piazza a protestare perché un VIP. Lo proponga a Berlusconi e a Bossi e vediamo che succederà. Le pensioni sono il dopo della produttività, dell’occupazione, delle spese familiari e con 1000 euro al mese tutti i pensionati potrebbero vivere meglio dei propri figli. Si farebbero meno crociere, d’accordo, e non si mangerebbe caviale e tartufo, ma si vivrebbe dignitosamente lo stesso, e se si è vissuto il periodo lavorativo con coscienza e parsimonia si devono avere anche dei risparmi. Ministro Le diranno : ho versato i miei contributi e quindi lasciami la mia SUVpensione, ma Lei risponderà che la loro generazione ha creato un debito pubblico enorme, permettendosi di vivere, negli anni ’80 - ’90, oltre la tutto. O quasi. Le sfide del campionato piacciono da morire. Se così non fosse, gli stadi, almeno per un turno del calendario, resterebbero vuoti. In fine costruirono una banca GIANNI TIRELLI ...E poi disse: «tu sei Pietro e su questa pietra fonderai la mia Chiesa». Notte tempo, iniziarono, ma in corso d’opera, il progetto fu modificato. Alla fine, costruirono una banca. Casta, chi bocciò il referenum? VALTER ROVERATO Venezia Desideravo ricordare (non fa mai male) quello che molti italioti che ora si lamentano della “casta” dei politici hanno rifiutato col loro voto in un referendum di 5 anni fa (ricordate?): - Riduzione del numero dei parlamentari. I numeri ai quali si è pervenuti sono i seguenti: 518 deputati, dei quali 18 eletti nella circoscrizione estero (più i deputati a vita che sono nominati per un totale veva essere attiva proprio dal 2011, comportando così un risparmio notevole sui tanto vituperati e criticati costi della politica italiana. Prima di lamentarvi, carissimo popolo confinante con la Padania, che i parlamentari sono troppi e costano troppo, voltatevi un po’ e riflettete su quello che andate a votare quando varcate la soglia della cabina elettorale, in tutti i sensi. Pensioni e aspettative di vita GIOVANNI LOCATELLI Trezzo S/Adda MI In tema PENSIONI. Con la nuova finanziaria si cerca di far entrare dalla finestra "europea" ciò che non si riesce di far entrare dalla porta "nostrana". Ci mancava la cosidetta "aspettativa di vita" per dare un ulteriore minaccia alle pensioni delle future generazioni. Nel recente passato, a mio avviso è stata commesso un errore... Distrazione? Quello di permettere l'arrotondamento all'anno al seguito delle "finestre" per il raggiungimento dell'età per la pensione. Una “falla" che andava subito tamponata. Invece è “Un caro saluto da Amsterdam a tutti i Padani di Castelvetro (Mo) e della Sezione di Vignola (Mo) dal militante e Consigliere Comunale Luca Montanari che ha sempre la Lega Nord nel cuore e nell’anima anche in vacanza” loro possibilità. Facciamo anche questo prima di ridurci alla Grecia. PS: TASSATE LE AUTO SUV, generalmente auto di proprietà dei prepotenti. Se scioperano i calciatori... FABIO SÌCARI Bergamo Quanto potrebbe valere un autogol? Forse poco, perché i tifosi, dopo qualche moccolo di fine estate, tornerebbero a tifare come nulla fosse. Magari i calciatori giocheranno, tuttavia queste ripetute insistenze sullo sciopero non piacciono ai più. Se scioperano loro, cosa dovrebbero fare milioni di persone con seri problemi ad arrivare a fine mese? Il fischio d’inizio dell’arbitro è una droga. E così ai giocatori viene perdonato di 3 dal Presidente della Repubblica a cui si aggiungono gli exPresidenti della Repubblica) e 252 senatori (non sono più previsti i senatori a vita, né senatori eletti nella circoscrizione estero). Per l’eleggibilità a deputati si scende dagli attuali 25 anni ai 21 anni. L’età per essere eletti al Senato viene abbassata a 25 anni dagli attuali 40. Questa era la proposta di modifica della costituzione che la Lega Nord aveva fatto passare in parlamento e che, grazie al terrorismo mediatico messo sistematicamente in atto dall’opposizione pseudo-sinistrorsa dell’epoca (ma lo fa anche ai giorni nostri) e grazie alle menzogne sparse ad arte dai pennivendoli rossi soprattutto al Sud (ed anche questo si fa anche ai giorni nostri), voi tricolorati lamentosi abitanti dello stivale avete rifiutato. Tale modifica sarebbe già in vigore, perché do- stato l'avvio di incoraggiamento per l'ambigua Ue! E vista la "prospettiva di vita" con tensioni multietniche e "a sfondo islamico"...non è come predirne l'abolizione dell'ingombro della pensione? Vedasi in proposito la media dell'età della vita nei paesi islamici. Dai 50 ai 60 anni...prego! Alias voler rovinare il futuro sia dei nostri giovani, non che nipoti e pronipoti "vista la prospettiva" futura, c.s., che si tende a delineare. Le pensioni non sono che piu' pretesti, neanche uno... Pretesto n. 1: I conti o "struttura" dell'Inps sono da alcuni anni in positivo e funziona nonostante margini ancora di miglioramento. Cioè: non fanno buchi...e basterebbe! Caso mai sono un esempio per tutte le Nazioni d'Europa con quant'altri... magari. Non certo di marca massonica U.E. Pretesto n. 2 - Non fanno cassa "nell'immediato" ! Ed anche solo questo basterebbe... se non per forzature di "sola opportunità" . Pretesto n. 3 - L'Ue mi ricorda la nostrana Confindustria "di sempre" (sindacati lasciamoli perdere) con rif. all'anno 2003 al tempo del ns. ministro dell'welfare (sociale) Maroni che proponeva la totale soppressione delle pensioni di anzianità... Rammentate? Pretesto n. 4 - Mai sentito dire che a metà ottobre dello scorso anno il Parlamento di Bruxelles fu occupato tutto dai Massoni ...coi vari Presidenti delle Istituzioni... ma con l’esclusione di tutti i Rappresentanti delle Nazioni facenti parte Ue? Per me tutto dire... per tutto fare. pensioni "comprese". Ora: chi più ne ha più ne metta.... di certo a Buon rendere! Province e Comuni sono cosa seria LETTERA FIRMATA Tutta la storia dall’andamento tipicamente italiano relativa all’abrogazione delle Province e del ridimensionamento dei Comuni è stata condotta fin dall’inizio in maniera assolutamente dilettantistica ed improvvisata dai politici nostrani sia dal punto di vista pragmatico-tecnico che psicologico-affettivo. Premesso che mi sono sempre espresso a favore di questa sforbiciata statale, domando quanto desumo dal giusto risentimento popolare: Si possono eliminare Province come Rieti - fondata all'inizio dell'età del ferro - o Viterbo di derivazione Etrusche, nate come agglomerato, prima della vicina Roma? Questo concetto vale per nobili cittadine che perderebbero il proprio blasone municipale. Si doveva affermare prima di tutto che le prerogative storiche ambientali non sarebbero cambiate, ma anzi si sarebbero rafforzate, accorpando, però talune funzioni burocratiche in organismi ridisegnati ed allocati in un sistema più efficiente. Ho già suggerito più volte di accorpare la funzionalità della Provincia e Comune con la creazione di un “Sindaco Provinciale”, che avesse il compito di coordinare i vari Comuni “circoscrizionali” non sufficientemente popolosi da avere un proprio consiglio, ma solo un Vice-sindaco o “Protosindaco”. Tutte le città che attualmente non sono Province, invece, potrebbero così far parte del Comune Provinciale di riferimento (con una sorte di parlamentino dei sindaci) od addirittura, proporsi come nuovi Comuni Provinciali a sé stanti, se la caratteristica ambientale/popolazione fosse remunerativa economicamente. Come si percepisce, tutte le identità storiche locali sarebbero perfino ampliate e riconosciute, snellendo, nel contempo, le doppie funzioni e la sovrabbondanza di burocrati. (Un comune di 35 cittadini ha comunque diritto di esistere, ma non può avere 15 assessori; un Protosindaco è sufficiente). 20 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ DALLA PARTE DEGLI ANIMALI ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Centesima puntata Viaggio nell’Italia bestiale ERANO ARRIVATI DA CAPITOLANDIA PER CHIEDERE AIUTO, QUALCUNO S’ERA OFFERTO... Una storia di pura fantasia nella lingua di San Francesco ci insegna che non bisogna speculare sulla vita degli esseri senzienti. Prima o poi ti “sgamano”... Su Zoccolbook, avea ataccato ta le notizie de l’Uficio Salva Marziani e Passera la publicità de la su atività. N cavallo de Troia, altro che... LA BELLA DE ZOCCOLANDIA, N ATTESA CHE PASSASSE PESCIONE DA FA TROTTÀ Una favola su cosa non si fa per denaro e gloria. Ma di mezzo ci sono gli animali: chi troppo vuole nulla stringe TIRILLA E BARALLA E basta cu le notizie brutte cumme la fame. Dicemo de la più bella del riame. C’è n cantoncino nte na regione, nte n paesino, su n prato verdone, che fa soride e porta alegria. Essa è la bella de Zoccolandia, principessa nte la contea de la Chimera, dua ta i cavalli si j'abbassi la coda cumme fusse na pompa de l’acqua, je scappono i soldi. C'avea l’abitudine, la signora de i Zoccoli, de ataccà ta j afari l caretìno de la beneficenza. Pu, n giorno, p'angrandì la scuderia, la Signora de i Zoccoli decise d'ataccacce l carretto de l volontariato 'ncó. Eva sguperto che cussì ta lia j'avrìeno aperto le porte de Roma. E gìa a dì n giro ta i sua: “Laggiù me vojjon béne”. Sì, laggiù je voleon bene m bompó. Ma pù n giorno anciampò su chi avea avuto bisogno de i su servigi, che essa cu arte e maestria avea prima oferto per bontà ma pu, ridestata la realtà del mestiere, avea chiesto fatura, iva e pure telefonato ta la su Confederazione de categoria per di: «Sti straccioni del ministero cercono de gabbamme... Osono cercà altri prezzi... Che vojjono, pagà n nero? Pronta a dinuncialli». Nsomma, la Signora de i Zoccoli era proprio bella, dipinta quasi nte i ramati capelli cumme l crine. Pecato l’avidità e l doppio mestiere l’avessoro acecata. Perché questa è la morale de la favola nostra. Chi troppo vole nulla stringne. Essa avea ancuminciato cussì... «Alora, cu la fattura faciemo tremila. Più per favore me ci metta l’Iva. E che credea che gne l faceo gratis el favore? Pensa te...». Eh già, che credea sta gente venuta dal ministero, da Capitolandia, che si se dice “me offro io” pu gne se rigala anche l trasporto pe que tre sfigati de cavalli sequestrati? Ma ce pensino loro, ce pensino... La Signora de i Zoccoli era acasata a Zoccolandia, contea de la Chimera. La chimera da le tre teste: la prima era Happy Zoccolo, atività intestata ta l compagno de la Signora de i Zoccoli, e specializzata nte l trasporto de i cavalli, anche al macello. La seconda testa era Happy Zoccola, antestata proprio ta lia, ta la signora da la bona criniera. Essa, diquì, se dedicaa solo ta l bene. Ta l cavallo che fa piangne. L’atività caritatevole e amorevole. Ma m bastaa, pe sfondà toccaa ataccasse anche ta l volontariato. E cerca e cerca, uno uguale ta lia n l'avea troato. Era la terza testa de la Chimera. S’anventaa cussì l’Uficio Salva Cavalli agregato ta l potente Uficio Salva Marziani e Passera. Amico suo de bisboccia era el signor Datone, n omo specializzato nte l sparà de tutto. Afare fatto. Tanto che su Zoccolbook, la Signora de i Zoccoli avea ataccato ta le notizie de l’Uficio Salva Marziani e Passera la publicità de la su atività. Quel che l’Hap- py Zoccolo, quello de l trasporto e de l macello, ofria pe spostà i cavalli de i ricchi e de i potenti. N cavallo de Troia, altro che. La matrioska de Zoccolandia era bella che batisata. Se fanno afari, se sta n sella cu la terapia de la groppa felice. E se difende l’ogetto de la rendita. Nsomma, al passo, al trotto, al galoppo, nte la contea de Chimera ce se azzoccolaa su tutto lo zoccolabile. L cavallo c'ha l su re e la sua regina. Ma calcheduno però capi- TIRILLA E BARALLA E basta con le notizie brutte come la fame. Parliamo della più bella del reame. C’è un cantoncino in una regione, in un paesino, su un prato verdone, che fa sorridere e porta allegria. Lei è la bella di Zoccolandia, principessa nella contea della Chimera, dove ai cavalli se abbassi la coda come fosse la pompa dell’acqua, escono i soldi. Aveva l’abitudine, la Signora degli Zoccoli, di attaccare all’affare il carrettino Pu, n giorno, p’angrandì la scuderia, decise d'ataccacce l carretto de l volontariato ’ncó. Eva sguperto che cussì ta lia j’avrìeno aperto le porte de Roma. Amico suo de bisboccia era el signor Datone, n omo specializzato nte l sparà de tutto tando da Capitolandia e avendo bisogno de n trasporto caritatevole per tre derelitti de cavalli, aprofittò de l’oferta misericordiosa de la Signora de i Zoccoli. Che però poco doppo anviò proposta de fatura: «Pagate e ve sarà dato». Eh no, dissero da Capitolandia. Cercamo altro. E tira e para, se ambatterono n te n antro indirizzo. Toh, l’Happy Zoccolo. E che sgrupirono nte la su ricerca pe portà fori da l’inferno que derelitti cavalli da la disperante landa de Lucandia? (1 - continua) della beneficenza. Poi, un giorno, per ampliare la scuderia, la Signora degli Zoccoli decise di attaccarci anche il carretto del volontariato. Aveva scoperto che così le avrebbero aperto le porte di Roma. E continuava a dire in giro ai suoi: “Laggiù mi amano”. Sì, laggiù l’amavano tanto. Ma poi un giorno inciampò su chi aveva avuto bisogno dei suoi servigi, che lei con arte e maestria aveva prima offerto per bontà ma poi, ridestata la realtà del mestiere, aveva chiesto fattura, iva e pure telefonato alla sua Confederazione di categoria per dire: «Sti straccioni del ministero cercano di gabbarmi... Osano cercare altri prezzi... Che vogliono, pagare in nero? Pronta a denunciarli». Insomma, la Signora degli Zoccoli era proprio bella, dipinta quasi nei ramati capelli simil crine. Peccato l’avidità e il doppio mestiere l’avessero accecata. Perché questa è la morale della favola nostra. Chi troppo vuole nulla stringe. Lei aveva iniziato così... «Allora, con la fattura facciamo tremila. Più per favore mi ci metta l’Iva. E che credeva che glielo facevo gratis il favore? Pensa te...». Eh già, che credeva sta gente venuta dal ministero, da Capitolandia, che se si dice “mi offro io” poi gli si regala anche il trasporto per quei tre sfigati di cavalli sequestrati? Ma ci pensino loro, ci pensino... La Signora degli Zoccoli viveva a Zoccolandia, contea della Chimera. La chimera dalle tre teste: la prima era Happy Zoccolo, attività intestata al compagno della Signora degli Zoccoli, e specializzata nel trasportare cavalli, anche al macello. La seconda testa era Happy Zoccola, intestata proprio a lei, alla signora dalla buona criniera. Lei, qui, si dedicava solo al bene. Al cavallo che fa piangere. L’attività caritatevole e amorevole. Ma non bastava, per sfondare bisognava attaccarsi anche al volontariato. E cerca e cerca, uno uguale a lei lo aveva trovato. Era la terza testa della Chimera. S’inventava così l’Ufficio Salva Cavalli aggregato al potente Ufficio Salva Marziani e Passera . Suo amico di bisboccia era il signor Datone, un uomo specializzato nel sparare di tutto. Affare fatto. Tanto che su Zoccolbook, la Signora degli Zoccoli aveva attaccato alle notizie dell’Ufficio Salva Marziani e Passera la pubblicità della sua attività. Quel che l’Happy Zoccolo, quello del trasporto e del macello, offriva per spostare i cavalli dei ricchi e dei potenti. Un cavallo di Troia, altro che. La matrioska di Zoccolandia era bella che battezzata. Si fanno affari, si sta in sella con la terapia della groppa felice. E si difende l’oggetto della rendita. Insomma, al passo, al trotto, al galoppo, nella contea di Chimera ci si azzoccolava su tutto lo zoccolabile. Il cavallo ha il suo re e la sua regina. Ma qualcuno però capitando da Capitolandia e avendo bisogno di un trasporto caritatevole per tre derelitti di cavalli, approfittò dell’offerta misericordiosa della Signora degli Zoccoli. Che però poco dopo inviò proposta di fattura: «Pagate e vi sarà dato». Eh no, dissero da Capitolandia. Cerchiamo altro. E tira e para, si imbatterono in un altro indirizzo. Toh, l’Happy Zoccolo. E che scoprirono nella loro ricerca per portare fuori dall’inferno quei derelitti cavalli dalla disperante landa di Lucandia? (1 - continua) 21 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 OGGI: 20,30 DALLA TERRA ALLA TAVOLA a cura di Camilla Vanaria; 20,55 QUASI GOL; 21,20 L’ALTRO RISORGIMENTO. DOMANI: 20,30 TG NORD SPECIALE; 20,55 I NOSTRI PRIMI VENT’ANNI - La storia della Lega Nord raccontata dai protagonisti; 21.20 I POLENTONI; 21.35 MADE IN PADANIA OGGI: 7,30 Repliche. DOMANI: 7,00 Padania sveglia; 8,30 Meteo; 8,35 Rassegna stampa; 9,00 Sulla notizia; 10,40 Onda libera; 12,00 GR; 12,05 Spazio cinema; 12,30 Padani nel mondo; 13,00 Titoli Tg - Meteo; 13,05 Dediche padane; 14,00 Cultura padana; 15,00 MGP Lecco; 16,00 MGP Verona; 17,00 Il punto politico; 19,30 Repliche OGGI IN TV RAIDUE RAITRE 9,55 Sport: Automobilismo GP2 11,25 Sport: Atletica leggera. Campionati mondiali 2011. (Semifinali - Finali Decathlon). Nel corso: Tg giorno (13,00) 14,30 Film: Hercules. Animaz. (Usa, 1997). Di registi vari 16,00 Film: Basil l’investigatopo. Animazione (Usa, 1986). Di registi vari 17,15 Cartoni: Classici Disney 17,30 Rubrica: Numero 1 18,00 Att.: Tg2 Lis - Meteo 2 18,05 Film: La doppia vita di Eleonor Kendall. Thriller (Usa, 2007). Di Richard Roy, con Lana Parrilla, James Thomas 19,35 Telefilm: Squadra speciale Cobra 11 20,30 Attualità: Tg2 - 20,30 21,05 Telefilm: N.C.I.S. Los Angeles. “Missing”. Con Chris O’Donnell 21,45 Telefim: Numb3rs 22,35 La domenica sportiva estate 1,00 Attualità: Tg2 11,10 Telefilm: Agente Pepper 12,00 Att.: Tg3 - Raisport Notizie - Meteo 3 12,10 Rb: Tg3 Agenda del mondo 12,25 Rubrica: Telecamere 12,55 Mus.: Prima della Prima presenta: L’elisir d’amore. Di G. Donizetti 13,25 Rubrica: Passepartout 14,00 Attualità: Tg Regione Meteo regionale - Tg3 14,30 Film: Spaghetti house. Comm. (Italia, ’82). Di G. Paradisi, con N. Manfredi 15,00 Att.: Tg3 LIS. (nel corso) 16,10 Film: Un genio, due compari e un pollo. Western (Ita., ’75). Di D. Damiani, con T. Hill, R. Charlebois 18,10 Telefilm: Arsenio Lupin 19,00 Att.: Tg3 - Tg Regione Meteo regionale 20,00 Rubrica: Blob 20,20 Rubrica: Pronto Elisir 21,00 Rubrica: Nati liberi. Conduce Licia Colò 23,05 Att.: Tg3 - Tg Regione 23,20 Spec.: Festival della canzone popolare e d’autore ITALIA 1 7,00 7,55 11,00 11,50 12,25 13,00 14,00 15,55 16,45 20,50 21,50 23,50 1,40 Telefilm: Baywatch Cartoni animati Telefilm: Aaron Stone Rubrica: Grand Prix Attualità: Studio aperto Rubrica: Guida al campionato. Con Mino Taveri Film: Tremors 3 - Back to perfection. Horror (Usa, 2001). Con Michael Gross Telefilm: Robin Hood Sport: Motociclismo Gran Premio di Indianapolis. Classe 125 cc. Nel corso: Studio Aperto (18,00) / Moto2 (18,15) / Moto GP (20,00) Rb: Grand Prix - Fuori giri Film: Rush hour - Due mine vagani. Poliziesco (Usa, 1998). Di Brett Ratner, con Jackie Chan, Chris Tucker Rubrica: Controcampo Linea Notte. Condotta da Alberto Brandi Film: Twin town. Grottesto (GB, ’97). Di Kevin Allen, con Llyr Ifans, Rhys Ifans RETE 4 8,20 Doc: Laghi e fiumi: la grande risorsa dell’acqua 9,20 Doc.: Magnifica Italia 10,00 Santa Messa 11,00 Rubrica: Pianeta Mare 11,30 Attualità: Tg4 12,00 Rubrica: Melaverde 13,20 Rubrica: Pianeta Mare 13,50 Rubrica: Donnaventura 14,45 Film: Fratelli coltelli. Comico (Italia, 1997). Di Maurizio Sordi, con Emilio Solfrizzi, Simona Ventura 16,45 Film: Io e Caterina. Comm. (Ita., ’80). Di e con A. Sordi, E. Fenech, C. Spaak 18,55 Attualità: Tg4 - Meteo 19,35 Telefilm: Commissario Cordier. Con P. Mondy 21,30 Film: Ufficiale e gentiluomo. Drammatico (Usa, ’81). Di Taylor Hackford, con Richard Gere, Debra Winger, Louis Gossett jr 22,55 Film: Frost/Nixon - Il duello. Storico (Usa, ’08). Di Ron Howard, con Frank Langella, Michael Sheen Kevin Bacon LA 7 CINEMA 6,00 Attualità: Tg La7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 7,00 Rubrica: Omnibus 7,30 Attualità: Tg La 7 7,50 Film: Noi siamo due evasi. Con Ugo Tognazzi 10,00 Documentario: La7 doc 10,40 Telefilm: L’ispettore Tibbs. Con C. O’Connor 11,40 Telefilm: Ultime dal cielo 13,30 Attualità: Tg La 7 13,55 Film: Una notte con vostro onore. Di R. Neame, con Walter Matthau 16,00 Telefilm: Cuore d’Africa 18,05 Film: 4 per Cordoba. Di Paul Wedkos, con George Peppard 20,00 Attualità: Tg La 7 20,30 Rub.: Chef per un giorno. “Marco Baldini” 21,30 Rubrica: Missione Natura. Con Vincenzo Venuto 23,50 Attualità: Tg La 7 0,05 Film: Uccellacci e uccellini. Di P. P. Pasolini, con Totò, N. Davoli 2,00 La 7 colors 12,10 Film: 4 amiche e un paio di jeans 14,15 Film: Una canzone per te. Con Emanuele Bosi 16,00 Film: Sul mare. Con Dario Castiglio, Martina Codecasa 17,50 Film: Wild Child SPORT I 09,45 10,00 11,45 13,30 15,15 16,15 16,45 16,55 19,00 19,55 21,55 00,00 00,30 01,00 02,45 CANALE 5 6,30 Contenitore: Unomattino Estate Week-end 9,35 Rb.: Magica Italia - Turismo e turisti 10,00 Rub.: Linea Verde orizzonti Italia 10,30 Rubrica: A sua immagine 10,55 Santa Messa e Recita dell’Angelus 12,20 Rubrica: Linea verde estate 13,10 Sport: Automobilismo - Gran Premio del Belgio di Formula 1. Pole position. Nel corso: Telegiornale (13,30) / Gara (14,00) 16,30 Attualità: Tg1 16,35 Film: La mia fedele compagna. Dramm. (Usa, 2008). Di Peter Werner, con Jimmi Wolk, Teat Williams 18,00 Telefilm: Il commissario Rex 18,50 Gioco: Reazione a catena. Conduce Pino Insegno 20,00 Attualità: Telegiornale 20,35 Rubrica: Rai Tg Sport 20,40 Game show: Colpo d’occhio L’apparenza inganna. Condotto da Max Giusti 21,30 Serie tv: Ho sposato uno sbirro 2. “Se l’amore chiama” - “Giù la maschera”. Con Flavio Insinna, C. Filangieri (Ultimi episodi - Repliche) 23,55 Attualità: Speciale Tg1 1,00 Tg1 - Notte - Che tempo fa SPORT II Calcio Highlights Brescia - Vicenza Blackburn - Everton Brescia - Vicenza Serie B Remix Tom Di Benedetto Euro Calcio Show Manchester Utd - Arsenal (diretta) SKY Calcio Show Real Saragozza - Real Madrid (diretta) Siviglia - Malaga Euro Calcio Show Tom Di Benedetto Inter - Olympiacos P. Euro Calcio Show 10,00 ATP Weekly Magazine Show 10,30 Rugby: Irlanda - Inghilterra 12,15 WWE Domestic Smackdown! 14,00 Golf: Johnnie Walker Championship... 18,00 Rugby: Australia - All Blacks 19,45 Rugby: Irlanda - Inghilterra 21,30 Le mete più belle della Coppa del Mondo 22,30 Studio Sky Motori 22,45 IndyCar: GP di Sonoma 01,30 MotorSport DOMANI IN TV OGGI IN TV RAIUNO 19,35 Film: Sharm el Sheikh Un’estate indimenticabile. Con Enrico Brignano 21,15 Film: La passione. Con Silvio Orlando, Cristiana Capotondi 23,10 Film: Lod of war 1,10 Film: Full Metal Jacket CANALE 5 RAIUNO 6,00 Attualità: Prima Pagina. Nel corso: Traffico / Meteo 5 8,00 Attualità: Tg5 - Mattina 9,05 Telefilm: Zoo doctor. Con Elisabeth Lanz, Sven Martinek, M. Lesch 11,00 Rubrica: Forum. Condotto da Rita Dalla Chiesa 13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 13,40 Sit com: Il mammo 14,10 Serie tv: Le stagioni del cuore. Con Alessandro Gassman, Anna Valle, Paolo Seganti, M. Stella 15,50 Film: Inga Lindstrom: gli orsi di Mariafred. Germ. (Sentimentale, 2006). Di Heidi Kranz, con Thomas Scharff, J. C. Ghlen 18,00 Film: Lilly Schonhauer: amore appeso a un filo. Commedia (Germania, 2007). Di Heidi Kranz, con Elisabeth Lanz, Hendrik Duryn 20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 20,40 Show: Bikini. Con Mario Giordano 21,30 Show: Lo show dei record. Condotto da Gerry Scotti (r) 0,20 Film: Prigione di vetro. Thriller (Usa, 2001). Di Daniel Sackeim, con Leelee Sobieski, Diane Lane 2,00 Attualità: Tg5 - Notte 2,30 Show: Paperissima sprint. (r) 6,10 Rub.: Aspettando “Unomattina Estate”. Con Guido Barlozzetti 6,30 Att.: Tg1 - Previsioni viabilità 6,45 Rubrica: Unomattina Estate. Con Gerardo Greco e Georgia Luzi 10,45 Tf: Un ciclone in convento 11,30 Serie tv: Provaci ancora prof 2 13,30 Attualità: Telegiornale 14,00 Att: Tg1 Economia 14,10 Rubrica: Verdetto finale 15,00 Serie tv: Il maresciallo Rocca 6. Con Gigi Proietti 16,50 Rubrica: Tg Parlamento 17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa 17,15 Telefilm: Heartland. Con Amber Marshall, Michelle Morgan 17,55 Telefilm: Il commissario Rex 18,50 Gioco: Reazione a catena 20,00 Attualità: Telegiornale 20,30 Game show: Colpo d’occhio - L’apparenza inganna. Con M. Giusti 21,20 Film: La leggenda del bandito e del campione. Drammatico (Italia, 2010). Di Lodovico Gasparini, con Beppe Fiorello, S. Gandolfo 23,40 Rubrica: E la chiamano estate. “Sacro e profano” 0,40 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa 1,20 Rubrica: Sottovoce ERA MIO PADRE Domani sera, 21.10, La7 13enne figlio di un sicario che è anche il pupillo di un boss mafioso assiste per caso a un omicidio. Va eliminato. Il padre lo protegge a qualunque costo, anche della vita... Film Gangster di alta clasdse, ambizioso nella sua violenza stilizzata e perfetto. Grande Hanks 6,00 Attualità: Prima pagina. Nel corso: Traffico / Meteo 5 / Borse e monete 8,00 Attualità: Tg5 - Mattina 8,50 Film: Il mistero del lupo. Avv. (Svezia, ’06). di Raimo O. Niemi, con Tiia Talvisara, Janne Saksela 11,00 Rubrica: Forum. Condotta da Rita dalla Chiesa 13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 13,40 Soap opera: Beautiful 14,10 Soap opera: Centovetrine 14,45 Film: Marito in prestito. Commedia (Usa, ’05). Di David S. Cass Sr., con Tori Spelling, Jordan Bridges 16,45 Film: Baci à la carte. Commedia (Germania, ’08). Di Dietmar Klein, con J, Kunze, H. Deutschmann 17,30 Att.: Tg5 - 5 minuti (nel corso) 18,50 Gioco: La stangata 20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5 20,40 Varietà: Paperissima Sprint 21,20 Film: Parlami d’amore. Dramm. (Usa, ’08). Di Silvio Muccino, con S. Muccino, A. Sènchez-Gijòn 23,30 Rubrica: Tg5 Numeri in chiaro 24,00 Film: Le fate ignoranti. Dramm. (Usa, ’01). Di Ferzan Ozpetek, con Margherita Buy, Stefano Accorsi DOMANI IN TV RAIDUE 7,30 9,50 10,30 11,25 12,05 15,30 16,20 17,05 17,45 17,50 18,45 19,35 20,30 21,05 21,55 22,45 23,35 23,50 1,05 1,45 Cartoni: Cartoon flakes Tel.: American Dreams Att.: Tg2 / Tg2 Dossier Tf: Il nostro amico Charly Sport: Sport: Atletica leggera - Campionati Mondiali 2011. (Finali e semifinali). Nel corso: Tg2 Giorno (13,00) Telefilm: Squadra speciale Colonia Telefilm: The good wife Telefilm: Life unexpected Attualità: Tg2 Flash L.i.s. Att.: Rai Tg Sport - Tg2 Telefilm: Cold case Telefilm: Senza traccia Attualità: Tg2 20,30 Telefilm: Squadra speciale Cobra 11. “Il revisore”. Con E. Atalay, T. Beck Telefilm: Countdown Telefilm: Supernatural Attualità: Tg2 Film: Libero nel nome. Document. (Italia 2010). Regia di Pietro Durante Rub.: Sorgente di vita Telefilm: Anna Winter RAITRE 12,00 Attualità: Tg3 - Rai Sport Notizie - Meteo 3 13,00 Rub.: Condominio terra 13,10 Soap opera: La strada per la felicità 14,00 Attualità: Tg Regione 14,20 Attualità: Tg3 14,50 Attualità: Tg3 Lis 14,55 Rubrica: Figu - Album di persone notevoli 15,00 Tf: The lost of world 15,50 Film: L’estate sta finendo. Comm. (Ita., 1987). Di B. Cortini, con F. Tessari 17,25 Doc.: Geomagazine 2011 19,00 Att.: Tg3 - Tg Regione 20,00 Rubrica: Blob 20,15 Tl: Sabrina vita da strega 20,35 Soap: Un posto al sole 21,05 Film: La tela dell’assassino. Thriller (Usa, ’04). Di P. Kaufman, con Ashley Judd, Samuel L. Jackson 22,50 Attualità: Tg Regione 22,55 Att.: Tg3 linea notte estate 23,30 Film: Ispettore Wallander: assassino senza volto. (2010). Di H. McDonald, con K. Branagh, J. Spark ITALIA 1 6,40 8,20 10,25 11,25 12,25 13,00 13,40 14,10 15,00 15,30 16,20 17,10 18,05 18,30 19,00 19,25 21,10 0,25 2,15 3,05 Telefilm: Baywatch Cartoni animati Telenovela: Ninì Tf: Una mamma per amica Attualità: Studio Aperto Rubrica: Studio Sport Cartoni: Detective Conan Cartoni: I Simpson Sit com: How I met your mother Telefilm: Gossip Girl. Con Blake Lively Telefilm: The O.C. Con B. McKenzie Telefilm: Hannah Montana. Con Miley Cyrus Sit com: Love Bugs. Con Michelle Hunziker Studio Aperto - Meteo Rubrica: Studio Sport Telefilm: C.S.I. Miami Documenti: Wild - Oltrenatura. Conduce Fiammetta Cicogna Telefilm: Trauma. Con Derek Luke, A. Griffith Show: Pokermania Attualità: Studio aperto la giornata RETE 4 8,30 Telefilm: Hunter 9,55 Telefilm: R.I.S. Delitti imperfetti. Con L. Flaherty 10,50 Rubrica: Ricette di famiglia. Con D. Mengacci 11,30 Attualità: Tg4 12,00 Tel.: Detective in corsia 13,00 Telefilm: La signora in giallo 13,50 Sessione pomeridiana: Il tribunale di Forum 15,10 Telefilm: Hamburg distretto 21 16,15 Soap opera: Sentieri 16,35 Film: Le stagioni del cuore. Dramm. (Usa, 1984). Di Robert Benton, con Sally Field, J. Malkovich 18,55 Att.: Tg4 - Meteo 19,35 Tel.a: Tempesta d’amore 20,30 Tel.: Walker Texas Ranger. Con Chuck Norris 21,10 Serie tv: I delitti del cuoco. Con Bud Spencer, Monica Scattini, E. Silvestrin 0,15 Film: Papà dice messa. Comico (Ita., ’96). Di e con R. Pozzetto, T. Teocoli 2,05 Attualità: Tg4 Night News LA 7 CINEMA 7,00 Contenitore: Omnibus 7,30 Attualità: Tg La7 9,45 Rubrica: In onda “estate”. (replica) 10,25 Rubrica: Le vite degli altri. Conduce T. Panella (r) 11,25 Telefilm: Chiamata d’emergenza 12,30 Telefim: Da un giorno all’altro 13,30 Attualità: Tg La 7 13,55 Film: Italiani. Regia di Maurizio Ponzi, con Giulio Scarpati, Giuliana De Sio 16,05 Documentario: La7 doc. “Austin Stevens: L’invasione dei pitoni giganti” 17,00 Tel.: L’ispettore Barnaby 19,00 Telefim: Relic Hunter 20,00 Attualità: Tg La 7 20,30 Rub.: In onda “estate” 21,10 Film: Era mio padre. Drammatico (Usa, 2002). Regia di Sam Mendes, con Tom Hanks, Paul Newman 23,25 Attualità: Tg La 7 23,35 Rubrica: Alballoscuro (r) 0,40 Telefilm: N.Y.P.D. Blue 12,25 Cortometraggio: Davanti ai tuoi occhi 13,05 Film: Sharm el Sheikh Un’estate indimenticabile. Con E. Brignano 14,45 Film: La passione 16,35 Film: Lord of war 18,45 Film: Se and the city 2. Con Sarah Jessica Parker, Chris Noth 21,15 Film: Appuntamento con l’amore. Con Jessica Alba, Kathy Bates 23,25 Film: The losers. Con J. Dean Morgan, C. Evans 1,10 Film: Existenz SPORT I SPORT II 09,45 10,00 11,45 13,30 15,15 16,15 16,45 16,55 19,00 19,55 21,55 00,00 00,30 01,00 02,45 STASERA SU TELEPADANIA - ORE 20.30 SPECIALE D A L L A T E R R A A L L A TA V O L A (VIII puntata) Calcio Highlights Brescia - Vicenza Blackburn - Everton Brescia - Vicenza Serie B Remix Tom Di Benedetto Euro Calcio Show Manchester Utd - Arsenal (diretta) SKY Calcio Show Real Saragozza - Real Madrid (diretta) Siviglia - Malaga Euro Calcio Show Tom Di Benedetto Inter - Olympiacos P. Euro Calcio Show 12,30 13,00 14,00 15,00 16,00 16,30 17,00 18,00 19,00 19,15 19,30 21,30 22,00 23,00 00,00 Icarus WWE Superstars IndyCar: St. Petersburg Beach Volley: Campionato italiano MotorSport Momenti di Golf Rugby: Irlanda - Inghilterra Beach Volley: Campionato italiano Nissan The Quest Gran Fondo Pinarello 2011 IndyCar: GP di Sonoma La storia dei Mondiali Azzurri Rugby: Italia - Giappone Rugby: Scozia - Italia Poker: PartyPoker.net Seguici sul digitale terrestre al CANALE 75 Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com 22 laPADANIA Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ATTUALITÀ ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ MANCANO ORMAI POCHI GIORNI AL VIA Giro della Padania, grandi numeri Davico: 200 corridori di 25 squadre forti, 3 nazionali. 80 giornalisti, 50 sponsor, 20 pattuglie della Polizia Stradale. 530 stanze prenotate ogni giorno PAOLO BROGGI La vigilia è quella delle grandi occasioni. Frenesia, emozione, ansia, un problema da risolvere, un telefono che suona, il computer che scarica mille email. Mancano dieci giorni al via della prima edizione del Giro di Padania e la macchina organizzativa è in piena attività. «Siamo arrivati alla conclusione della fase organizzativa - spiega con orgoglio Michelino Davico», senatore, sottosegretario ma soprattutto, in questo caso, ideatore del Giro di Padania -. «Il meccanismo di una corsa a tappe di cinque giorni è molto complicato, ma tutto viene gestito nel migliore dei modi. Ho la fortuna di avere al mio fianco una schiera di eccellenti collaboratori e colgo questa occasione per cominciare a ringraziarli tutti: in questo mese di agosto gli impegni di governo non mi hanno concesso molto tempo per “distrarmi” con il mio ciclismo, quindi il loro aiuto è stato davvero prezioso». Senatore, si rilassi con noi parlando di ciclismo e ci dia qualche dettaglio della corsa. «Avete ragione, parlare di ciclismo fa bene alla salute... Che dire della corsa se non che ha numeri impressionanti? Avremo al via 200 corridori di 25 squadre, 3 delle quali saranno rappresentative nazionali. Avremo al via Slovenia, Polonia e Croazia, ma le richieste erano molte di più e non hanno potuto essere esaudite, ce lo ha vietato il regolamento dell’Uci, l’Unione Ciclistica Internazionale. Continuando con i numeri, abbiamo 530 stanze d’albergo prenotate ogni giorno e ne stiamo cercando altre, avremo 20 pattuglie della Polizia Stradale al seguito come accade per il Giro d’Italia, centinaia di volontari, decine di ditte specializzate che ci seguono ognuna per la sua competenza, chilometri di transenne e di teloni pubblicitari che saranno piazzati ogni giorno, già 80 richieste di accredito da parte dei giornalisti, interesse da parte di tante emittenti televisive anche straniere, e ci saranno anche 50 tra sponsor piccoli e grandi... Il Giro di Padania, lo possiamo dire, nasce già grande. E piace ancor prima di nascere. «L’interesse per la nostra corsa si è rivelato subito altissimo da parte degli addetti ai lavori, degli sponsor e di tanti amministratori locali. In questi giorni abbiamo presentato il Giro nei comuni che ne ospiteranno partenza e arrivo (ieri è stata la volta di Salsomaggiore, ndr) ed ovunque abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa anche perché il Giro di Padania ed il ciclismo con il loro arrivo portano un po’ di relax in un momento difficile, sono latori di un messaggio di amicizia e di festa, rappresentano un momento importante dal punto di vista turistico. E portano anche del lavoro, visto l’altissimo numero di persone che fanno parte della carovana». Eppure a qualcuno l’iniziativa non piace. Poche ore fa il Comune di Piacenza ha negato il nulla osta al Giro di Padania. Il passaggio della terza tappa era previsto per l'8 settembre, nella tappa che porta da Lonate Pozzolo Malpensa (Varese) a Salsomaggiore Terme (Parma). «Purtroppo l’insorgere di qualche problema era inevitabile. Il sindaco Reggi ha detto che il transito porterebbe solo disagi e costi per Piacenza, e nessun beneficio e che il personale della polizia municipale in turno ordinario non e' sufficiente. Ne prendiamo atto ma non posso nascondere lo stupore per una decisione che pare proprio pretestuosa. Così come lo sono state le polemiche relative alla maglia verde, fatte da chi dimentica che si tratta di un colore che nel ciclismo ha molti significati e che ogni corsa assegna una maglia di leader dal colore che si può distinguere dalle altre. Noi abbiamo sempre propugnato il messaggio che la nostra è una corsa ciclistica e tale vuole essere, staccata dalla politica ma importante anche per i messaggi sociali che vuol dare. Qualcuno vuol tirarci nella polemica ad ogni costo, ma noi rispondiamo solo con il nostro lavoro e, speriamo, con il nostro successo». Vi hanno accusato anche di sperperare denaro pubblico in un momento di crisi per il paese. «Ed è un altro errore clamoroso, perché noi ai comuni che ospiteranno partenze e arrivi non abbiamo chiesto denaro, ma solo disponibilità ed ospitalità. E in cambio portiamo tutto quel che ho detto poc’anzi. Invece ho notato con piacere che tante sono le manifestazioni collaterali che i comuni hanno organizzando e stanno ancora mettendo in calendario: c’è chi ha scelto lo sport, chi ha pensato ai bambini, chi ha preferito la musica. Il Giro di Padania porterà festa e cultura». Come procederà ora il conto alla rovescia? «Venerdì 2 settembre, il Castello di Barolo ospiterà la presentazione ufficiale della corsa, presenteremo gli sponsor e le iniziative legate alla corsa. Sarà in quella occasione che spiegheremo che il Giro di Padania ha rinunciato allo sponsor della maglia verde per offrire lo spazio ad un grande progetto di solidarietà internazionale legato ai bambini disabili, promos- so da un’associazione piemontese in un paese del medio oriente: un progetto di comunicazione importante che proseguirà anche dopo la conclusione del Giro. Le altre maglie e classifiche, invece, avranno tutte uno sponsor: avremo aziende multinazionali affiancate ad aziende famigliari, radicate sul territorio, che hanno trovato nel Giro di Padania una vetrina di grande importanza. Questi sponsor saranno un po’ lo specchio della nostra terra, capace di raggiungere eccellenze assolute partendo da valori semplici e concreti». Una grande opportunità per tutti, insomma. «È proprio questo aspetto che mi piace sottolineare: il Giro di Padania ha offerto una vetrina altrimenti inarrivabile tanto ad aziende che hanno creduto nel progetto, quanto a località - penso a Noceto o a San Valentino Brentonico - che altrimenti non avrebbero avuto modo di avvicinarsi al mondo del grande ciclismo. A loro daremo grande visibilità, offriremo una vetrina internazionale e la loro immagine ne trarrà certo grandi benefici». Ciclismo sì, ma anche cultura. «È vero, cultura nel senso più generale del termine. Il Ministro della Salute Fazio sarà con noi per illustrare due nuovi progetti legati non solo allo sport ma anche alla vita di tutti i giorni. Ma avremo anche molti altri spunti in una terra, la Pianura Padana, che è ricca di eccellenze in ogni campo». Avrete anche una colonna sonora... «È un altra iniziativa che abbiamo promosso e che ha avuto un grande successo. Attraverso un concorso musicale abbiamo scelto un jingle che sarà presentato la sera del 2 settembre e che diventerà il sottofondo musicale del Giro di Padania». Dopo la serata al Castello di Barolo, appuntamento a... «A Cherasco, in provincia di Cuneo, dove si svolgeranno le operazioni preliminari legate al Giro di Padania e dove saranno presentate tutte le squadre. La giornata di vigilia si concluderà con una manifestazione riser- Il Giro parte martedì 6 settembre da Paesana (Cuneo) Cota: non si può pensare al ciclismo senza Piemonte Cresce l’attesa per il Giro di Padania che scatterà martedì 6 settembre da Paesana, in provincia di Cuneo, ai piedi del Monviso e anche gli amministratori locali sono sempre più coinvolti nell’avvenimento. Tra i più entusiasti, c’è il governatore del Piemonte, Roberto Cota. «Non si può pensare al ciclismo senza pensare al Piemonte. La nostra terra ha dato i natali a grandi campioni del ciclismo mondiale che hanno scritto pagine memorabili della storia delciclismo come Fausto Coppi e Costante Girardengo, per questo ho accolto e appoggiato con piacere l'idea del senatore Michelino Davico di far partire proprio dalla nostra terra la prima edizione del Giro di Padania» ha dichiarato il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, a pochi giorni dal vernissage della nuova corsa a tappe che si terrà al Castello di Barolo. «La provincia di Cuneo e' sicuramente tra quelle più legate storicamente al ciclismo in Piemonte ed e' quindi giusto che faccia da starter a questo grande evento sportivoi ha aggiunto Cota. Una stagione semplicemen- te straordinaria quella delle due ruote piemontesi targata 2011 che ha visto tutti i principali eventi ciclistici approdare sulle proprie strade: Giro d'Italia, Tour de France, GiroDonne, Giro della Valle d'Aosta, Tour de l'Avenir ed ora anche il Giro di Padania in attesa del gran finale con l'imperdibile GranPiemonte. «Il Piemonte è da sempre culla di tante discipline sportive. Come non ricordare i Giochi Olimpici Invernali o, più recentemente, gli europei di tuffi e i campionati mondiali di tiro con l'arco proprio in piazza Ca- stello sotto gli uffici Regionali ha proseguito il governatore Cota nella sua analisi -. Il ciclismo è però nel Dna e nella storia di questa regione. Il Piemonte sta sempre più diventando meta del turismo internazionale e i grandi eventi sportivi che qui si sono svolti negli ultimi tempi ne sono, da una parte una conferma. Inoltre, questi grandi avvenimenti rappresentano un'ulteriore occasione di promozione del territorio e delle sue tradizioni. Il Giro di Padania sarà sicuramente un evento molto seguito, una novità che saprà ritagliarsi vata ai giovani ciclisti delle categorie Giovanissimi (G5 e G6) Esordienti ed Allievi, curata dal team Esperia Piasco. Dal giorno seguente, poi, vivremo la corsa e sono convinto che ci attendono cinque giorni di spettacolo e di emozioni. Sabato 10 settembre, a Villa Contarina di Montecchio Maggiore, al termine dell’ultima tappa, ci ritroveremo per un incontro che permetterà a me di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, a cominciare dalla Sc Binda che cura tutti gli aspetti organizzativi della corsa. Lungo le strade, poi, incontreremo anche tanti esponenti della politica: il ministro Fazio sarà con noi nella prima tappa, incontreremo i governatori Cota, Zaia, Errani e Formigoni e tanti parlamentari di ogni schieramento, perché il ciclismo è lo sport di tutti ed è uno sport che non ha bandiere. Lungo le strade incontreremo anche esponenti del mondo del lavoro e della società civile ma anche tanti ex campioni come Motta, Bugno, Fondriest, Moser, il mitico Alfredo Martini, il ct Bettini, il presidente federale Di Rocco e tanti tanti amici a sorpresa». E una settimana più tardi, sarà la volta della MonvisoVenezia. «Un altro appuntamento importante. So che sono già centinaia gli iscritti alla nostra cicloturistica che si svolgerà dal 15 al 18 settembre toccando come sedi di tappa Paesana, Mortara, Chiari, Cittadella e Venezia. Stiamo preparando l’attrezzatura per tutti i partecipanti: diciamo che, pedalando in tranquillità, a modo nostro anche noi regaleremo un bello spettacolo attraversando la nostra bella Padania». uno spazio importante tra gli eventi sportivi del 2011». Giro di Padania, quindi, che rappresenterà molto più di una semplice gara ciclistica, arricchito da numerosi eventi collaterali e iniziative benefiche a cui anche il presidente Cota ha annunciato di voler prendere parte. «Compatibilmente coi miei impegni istituzionali, molto intensi in questo periodo di difficoltà economica, non farò mancare la mia presenza e soprattutto la mia vicinanza a questa manifestazione e agli eventi ad essa collegati. Faccio il mio più sincero bocca in lupo al Giro di Padania, ai suoi organizzatori e a tutti gli atleti coinvolti». Domenica 28 e Lunedì 29 agosto 2011 23 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ATTUALITÀ ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ “SCIOPERA” UN CALCIO PIENO DI PROBLEMI Occorre rifondare Si sta rischiando la sopravvivenza ROSARIO PASTORE Per il momento, ad averci rimesso sono solo i cosiddetti tifosi. Ovvero quei pazienti personaggi che, mettendo le mani nelle proprie tasche, foraggiano la più importante industria nazionale. Conosco gente che non aveva preso impegni pur di assistere, su una poltroncina dello stadio o sulla poltrona di casa sua, alla giornata d'esordio del campionato. Altri avevano prenotato (e pagato) con largo anticipo biglietti d'aereo e del treno per seguire in trasferta la squadra del cuore. Fra sabato e ieri, milioni di italiani si sono sentiti orfani di un avvenimento che sentivano loro. E la rabbia è montata quando, sui giornali o in tv, hanno seguito le miserabili giustificazioni che, da una parte e dall'altra, i protagonisti di questa assurda vicenda avanzavano alla ricerca di una impossibile comprensione. La verità è una sola: padroni e sottoposti, datori e prestatori di lavoro se ne sono strafregati del prossimo ed hanno pensato solamente a se stessi ed ai loro interessi. Uno squallore totale. Il valzer delle responsabilità è iniziato prima del weekend ed è proseguito senza soluzione di continuità. A nulla sono valsi gli appelli, in qualche caso le minacce, talora addirittura le preghiere di mettere da parte la questione del contratto, magari cominciando la Un sistema che affonda tra debiti e incapacità. Ma il valzer delle responsabilità è proseguito senza soluzioni di continuità. Alla fine tutti avevano ragione... stagione in regime di "prorogatio" e rimandando a momenti più opportuni l'inizio delle ostilità. Con un gioco delle parti degno del miglior Pirandello, alla fine ognuno diceva di aver ragione, avanzando uno, nessuno e centomila motivi per cercare di allontanare da sé l'amaro calice di un'ammissione di responsabilità. Personalmente, ho l'impressione che, quando qualche importante ministro ha invitato i presidenti "a fare un passo indietro", non volesse affatto addossare tutte le responsabilità a che tiene in mano le redini delle società. Perché lui per primo sa che le colpe non possono essere addossate solo su una delle due componenti. Esse vanno equamente divise. Qualcuno vuole spiegarmi perché il segretario dell'Assocalciatori non ha chiarito immediatamente che sì, questo benedetto contributo di solidarietà dev'essere pagato, senza se e senza ma, dai propri associati? E' sembrato il giochetto di chi si nasconde dietro a un dito e aspetta gli eventi, sperando che ancora una volta i presidenti, che il grandissimo presidente del Coni Giulio Onesti definì molti decenni fa come "ricchi scemi" (per carità, da allora le cosa sono enormemente cambiate) si addossassero quest'altra prebenda. E, dal canto loro, c'è da chiedersi come mai i dirigenti abbiano cercato di fare la furbata di non sottoscrivere il nuovo contratto nazionale, cercando di rimettere in discussione accordi che parevano già assodati. La verità è che il calcio italiano è pieno di problemi. L'altra sera, su Sky, è andata in onda la Supercoppa Europea. Ha vinto (e c'era da dubitarne?) il Barcellona. Che, alla formazione già fortissima l'anno scorso, ha potuto aggiungere quest'anno giocatori eccelsi come Sanchez e Fabregas. Se li è potuti permettere, grazie da un bilancio stratosferico. Al Barcellona, i soldi arrivano da tutte le parti, non solo dalle tv. Chi ha avuto la fortuna di visitare la casa del club catalano, annessa al Camp Nou, ha potuto vedere che miniera d'oro è, per i proprietari, una visita all'impianto. A proposito, avere visto Sanchez? Sulla maglietta, il nome Alexis, quasi a voler cancellare ulteriormente la parentesi italiana... Chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui queste righe, avrà notato che non c'è nessun accenno ai guadagni del Paperoni del calcio. Perché non è questo il problema di base. Anche in Spagna, in Inghilterra, in Germania, in Francia i giocatori percepiscono cifre enormi. Fa parte della legge economica della domanda e dell'offerta. la questione è un'altra. Negli altri Paesi, gli stipendi sono supportati dai ricchissimi introiti delle società. Qualche giorno fa, uno notizia divertente: il Manchester United ha messo in vendita, oltre a quello delle partite ufficiali e delle maglie di riserva, anche il kit della divisa indossata dai giocatori in allenamento. Vi rendete conto? Un'altra fonte di guadagno. Giurateci che se lo facesse, chessò, il Napoli, dopo un giorno le bancarelle cittadine venderebbero anche queste divise, ovviamente taroccate. Altra cosa: i club più importanti d'Europa giocano in impianti di loro proprietà. Con la possibilità di trasformare gli stadi in luoghi di ritrovo, con ristoranti, bar, negozi e così via. Oltre ai servizi più vari, a cominciare dall'intrattenimento dei bambini. Come vedete, lo slittamento della prima di campionato ci ha portato lontano. A riconsiderare e mettere in discussione un'intera organizzazione. Il nostro calcio sta affondando, fra debiti e insipienza commerciale. Occorrerebbe una rifondazione. Impresa improba. Nel frattempo, restituiteci almeno la possibilità di godere (si fa per dire) quel poco che ci è rimasto. Già da sabato prossimo. In caso contrario, rischiare di mettere in discussione la vostra stessa sopravvivenza. F1 / Male le rosse a Spa, domina il solito Vettel Ferrari, ci vuole la danza della pioggia RICCARDO BOSSI Trova le giuste traiettorie e infilza la nona pole position. Dopo la pausa estiva il Circus della massima categoria automobilistica riprende il suo corso e il buon Sebastian si presenta così alla ripresa del Campionato di F1 2011. Sul circuito di Spa, in Belgio, le Ferrari, invece, non hanno brillato, anche se Massa ottiene la seconda fila, ma il distacco di quasi due secondi la dice lunga e, quindi, domenica 28 agosto le prime tre posizioni sono appannaggio di due Red Bull, primo e terzo, e una McLaren, quella di Hamilton, in seconda posizione; quest’ultimo scavalcato da Vettel proprio all’ultimo tentativo. Ottimo anche il crono raggiunto da Webber che festeggia, così degnamente, il giorno del suo 34° compleanno. La curiosità di quest’estate è che una Red Bull è stata provata il 15 agosto nel sud della California dal noto attore delle Mission Impossible, Tom Cruise, infatti, con il sostegno di un pool di 12 persone appositamente giunte sulla pista di Willow Springs e la guida sapiente di Coulthard, che ha fatto da istruttore, ha eseguito sette ore di test completando 24 giri e dimostrando, tra l’altro, una certa predisposizione. Tornando alle qualifiche del GP del Belgio 2011, è stata deludente l’ottava posizione dell’altra Rossa; Alonso, infatti, fa segnare un cronometro con tre secondi in più del leader in questa giornata dove la parte del leone l’ha fatta la pioggia, condizionando l’intera sessione e producendo alcuni risultati inaspettati, come la sesta posizione agguantata da Algersuari e la settima del sostituto di Heidfeld in Lotus Renault, Bruno Senna, nipote dell’indimenticabile Airton; quando si dice “figlio d’arte”. Alonso ha dichiarato pubblicamente che è un risultato che non si aspettava e che è stato sicuramente condizionato dalla pioggia; con questa premessa i tifosi dovranno fare, domani, la “danza del sole” per sostenere le Rosse, visto anche che il loro assetto è basato sull’asciutto, come dichiarato sempre da Alonso. Asciutto o bagnato, è evidente la superiorità dei bolidi con le ali e, ad oggi, pare che l’unico team impegnato seriamente a batterle sia solo quello di Lewis Hamilton. Sfortunato, invece, il grande Schumi; nonostante fosse il suo 20° anniversario dell’esordio in F1 è uscito subito di scena per l’errato montaggio di uno pneumatico. Gli appassionati di F1 ricorderanno, però, che egli vinse la gara del 2005 dopo essere partito sedicesimo. L’affascinante pista di Spa Francorchamps, domani, sarà certamente teatro di una spettacolare gara, visto anche che le condizioni meteo potrebbero aiutare il verificarsi di sorprese lungo i suoi 44 giri.