piano triennale dell`offerta formativa as 2016/2017 - 2017
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piano triennale dell`offerta formativa as 2016/2017 - 2017
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. OLIVIERI ” Via Confalonieri, 9 - 61122 PESARO Tel. 0721/415741 – Fax 0721/417315 e-mail [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019 INDICE LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA ................................................... 3 LE FINALITÀ ..................................................................................... 20 LE FONTI NORMATIVE .................................................................... 27 I. PRIORITÁ STRATEGICHE ............................................................... 33 II. PIANO DI MIGLIORAMENTO ........................................................... 35 III. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA .................................................... 54 - POFFETTO SCUOLA DELL’INFANZIA “IL GLICINE” ............... 73 - POFFETTO SCUOLA PRIMARIA ................................................ 79 - SINTESI POF SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ............... 86 IV. FABBISOGNO DI ORGANICO ......................................................... 92 V. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE .................................................................................... 97 VI. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ..................................................................................... 100 PNSD (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE) ......................... 101 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO .................... 116 2 PtOF 2016-2019 La comunicazione assertiva Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e negli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma qualcuno. Hugo Von Hofmannsthal 3 Partendo dall’incipit normativo che, nel DPR 275/1999 al Capo II art. 3, espressamente sottolinea la necessità di considerare il piano dell’offerta formativa, come : “ il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extra- curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”, e considerando che la L. 107/ 2015 non altera la struttura del decreto presidenziale nei principi generali, si è scelto di tematizzare annualmente il Ptof dell’Istituto Comprensivo “A Olivieri” per meglio customizzare la pianificazione delle decisioni generali alle reali esigenze programmatiche. Difatti, davanti alla attuale richiesta di una sempre maggiore complessificazione del proporsi normativo – didattico e organizzativo, tale da rendere sempre più caleidoscopico il mondo scolastico, occorre non solo contestualizzare una progettazione coerente con le esigenze del territorio, ma bisogna anche saper rispondere ad un incalzante aggiornamento delle dinamiche comunicative. Non è mai facile coniugare il piano dell’essere scuola – e la sua 4 mission sempre rivolta al futuro - con il “dover essere” di una vision che spesso inciampa negli snodi più critici della realtà. Da sola, l’istituzione scolastica non rappresenta una sfera pubblica democratica: spesso è piuttosto un ’autoreferenziale fabbrica di credenziali, un centro di addestramento e un’ industria di discipline e titoli; ancora più insistentemente, oggi, la scuola viene relegata a semplice tràdere di contenuti, ad una governance epistemologica di cultura sedimentata e obsoleta, di rapporti asimmetrici sempre meno prossemica alle moderne richieste didattiche. Mitridatizzata a ricevere attacchi, ma non sempre scafata alla critica come pressante poliorcetica sociale, la istituzione scolastica difende le sue prerogative precipue di organizzazione di apprendimenti con caparbietà e tenacia ammirevoli. Contro il solipsismo dilagante, la disperante scelta dei neet, e quella desolante di chi convive con la sindrome di Hikikomori, la “insocievole socievolezza” della scuola ancora presenta margini di risoluzione delle problematiche sociali più sentite, ancora riesce a promuovere un “ossimoro di civiltà” , un nucleo incandescente di cultura, 5 in quanto trasforma un sistema complesso, composto da diverse parti indipendenti, in interazioni di circolarità e reciprocità (Grossen). E’ una realtà dialogante, l’agenzia formativa per antonomasia, che continuamente media gli input della sfera normativa socio-politico con la sussidiarietà territoriale, e cerca di corroborare le richieste di una cultura spendibile, fruibile e moderna con il banausico richiamo alle necessità economiche. E proprio perché lo scopo comunicativo non inerisce solo la matrice gnoseologica, ma include l’elemento etico - morale, l’educazione all’apprendere deve poter coniugare la valorizzazione del capitale umano e la “elasticizzazione” volumetrica di tempi e spazi della vita scolastica. L’innovazione, il cambiamento verso il miglioramento, secondo l’idea giapponese di Kaizen, passa attraverso una rivoluzione pacifica dei termini del superamento delle prassi metodologiche antiche: ”un panta rei” che in termini di rendicontazione sociale si fortifica sulla permanenza del greto, sulla sicurezza delle sponde, sulla portata delle acque, continue, come continuamente itinerante è l’offerta di una 6 scuola greto, sponda e portata di dinamiche nuove, metamorfiche. Last but not least, l’ istituzione scolastica è chiamata ad esprimere la capacità di superare le spoglie di una didattica passata per rigenerarsi in un proattivo progetto educativo e a perseguire, come sfida inquietante dei nostri tempi, la scommessa di Pascal sull’ indefinibile bisogno di Infinito pedagogico. Nati sumus ad congregationem hominus et ad societatem comunitatem que generis humani , sosteneva Cicerone, siamo nati con l'istinto dell'unione, dell'associazione e delle comunanza propri del genere umano, e l’istituzione scolastica, ad utrumque parata, è chiamata quasi obbligata al ripristino di una sana attenzione a nuovi registri e a moderne metodologie della comunicazione. Infatti, in primis, la scuola deve poter recuperare l’antico ruolo di ”avamposto sociale” (Vertecchi) che, fino a qualche lustro fa, le consentiva di allertare i gangli sociali rispetto ai cambiamenti giovanili repentini e pericolosi di spaesamento e crisi, e deve poter ritrovare e riproporre quel “ legis habet vigorem” educativo, che nel passato dettava i modi dell’apprendimento, nei confronti di 7 una fascinazione del pressappochismo linguistico e del modernismo tout court imperanti. Ma soprattutto deve imparare a supportare le innovazioni didattico – pedagogiche che, a fortiori, sembrano “sbilanciare” il suo sistema educativo, in modo che prima di assimilarle e accomodarle in un’ organica e nuova strutturazione gnoseologica, diventi in grado di impattare contro nuovi canoni comunicativi e riesca a sostenere la trasversalità di competenze non ancora sedimentate. In effetti, le competenze che la scuola ha bisogno di curare di più, in questa nebulosa epocale, sono proprio quelle etico - morali che sembrano sempre di più scomparire dal vissuto adolescenziale. E proprio perché educare ai sentimenti, all’empatia, alla costruzione di un sé piuttosto che di un’ egoità, sta diventando un compito sociale onusto, l’ istruzione scolastica si ripropone in veste di baluardo in difesa di civiltà e cittadinanza, affinché gli studenti ripristinino interazioni non basate su sterili argomentazioni e recuperino comportamenti antichi “In quelle situazioni in cui le differenze sono almeno in parte riconosciute prevale l’accoglienza. Ciò accade 8 quando ognuno di noi riesce a ritrovare in sé, in una certa misura le buone ragioni dell’altro (…) La genesi di un’ autoelevazione immaginativa è la sola che può implicare la conquista del riconoscimento e del valore del conflitto come proprietà costitutiva delle relazioni sociali, pena il degrado nell’indifferenza”. Le pregnanti parole di Ugo Morelli inducono a riflettere sull’importanza della giusta metodologia comunicativa che garantisce il riconoscimento dell’ Altro e della sua storia, e focalizza l’attenzione sull’ importanza centrale che occupa l’ educazione all’incontro, oggi più che in altre epoche storiche, delegato in maniera precipua alla scuola. Abituati a vivere, come sottolinea M. Aime, nello “sgabuzzino polveroso della nostra provincia mentale”, troppo spesso ci limitiamo a considerarci esseri socievoli di sguincio, ancora più spesso, sostiene Ryszard Kapuscinski, ci muoviamo verso l’Altro solo per dichiarargli guerra, per cum – fligere come cinici guerrieri “ l’un contro l’altro armati ” di sterili antagonismi; oppure capaci di atteggiamenti exopatici impropri e abreazioni ostative, tenaci nel riproporre ad “ogni stormire di fronda” un’ anaffettività 9 empatica che sfocia in una voluta e immotivata “disubbidienza civile”. Come sosteneva Aristotele, nel suo testo “la Politica”, siamo esseri socievoli per natura, lo siamo più delle api e siamo disposti perlopiù a comunicare tutto a tutti, poiché spontanea è per noi esseri umani la capacità di comunicare, pur se fra luci ed ombre, come sosteneva Plutarco. La comunicazione, infatti, è un tema antico e moderno, perché comunicare non significa solo esprimere in forma di relazione sociale un’interazione tra persone che condividono idee e pensieri, che si scambiano informazioni e mettono in comune esperienze, non è nemmeno una scepsi semantica di strutture linguistiche, come una certa prassi “trasformazionale” ci ha partecipato, stretta nelle maglie tassonomiche di classificazioni jakobsiane: comunicare è una forma di rispetto. In un’ accezione kantiana di rispetto, però, che vuol significare riconoscimento di una personale adesione alla legge nella sua purezza apriorica, in questa funzione semantica la scuola racchiude in sé un ruolo onusto e complesso quello di istruire l’”inedito” “ il respectum, la giusta distanza, vorrebbe soprattutto 10 poter esprimere il proprio punto di vista su di noi, come noi facciamo nei suoi confronti. I punti di vista sono sempre mediati alla inevitabile reciprocità e dalla approssimazione l’elaborazione delle differenze”, nonché quello che esige di insegnare il flebile evitamento di sterili e inutili logomachie e iattanti soprusi linguistici, di ricercare piuttosto quella pragmatica comunicativa che si esprime in parte nel processo di scismogenesi , così bene descritto da Bateson nel suo libro Naven, e che trasforma il singolo in corpo e mente sociale. “Quando definiamo la nostra disciplina nei termini delle reazioni di un individuo alle reazioni di altri individui, è subito evidente che dobbiamo tener conto che la relazione tra due individui è soggetta a mutare di volta in volta anche senza l’intervento di qualche perturbazione esterna”. In quanto “dimensione spaziale” della società, l’istituzione scolastica esprime topologici risvolti di umanità ai quali è bene prestare debita e consapevole attenzione: infatti, come sostenevano gli autori di “Pragmatica della comunicazione umana”, ciascun uomo dà senso alla sua esistenza solo nella dinamica del gruppo, più o meno sodale, 11 nel quale si trova, o con il quale sceglie di interagire. E questo non già perché la dimensione solipsistica, anacoretica non rientri a pieno titolo in una pratica – l’antica apàtheia stoica umana, ma perché il parametro più “umanamente” connaturato al nostro essere non è la solitudine, ma la societas, l’ abitudine ad abitare la polis, come luogo di communitas. Stare con gli altri, significa creare un’ etica situazionale, evenemenziale, vuol dire ricercare, reificare dinamiche relazionali che possano costituire la base per la realizzazione della vera comunità. “Studiando l’ambiente è pertanto possibile capire il modo in cui influenza il comportamento non solo del singolo, ma addirittura di intere categorie di persone. L’influenza dell’ambiente cresce esponenzialmente per intensità nel passaggio dal singolo ai gruppi” questa considerazione di Vittorino Andreoli definisce bene l’interlocuzione che vige tra persone che vivono come monadi in un gruppo, e lo formano. Per Kurt Levin, un gruppo non si riconosce dal fatto che un numero più o meno sparuto di uomini occupino uno stesso spazio fisico - che sia lo stesso aereo o uno stesso ambiente 12 ristretto -, ma si identifica nella relazione creata dai membri che lo delimitano. Interazione che rappresenta la pietra di inciampo della poesia di de Andrade “Nel mezzo del cammino”, intesa come una possibilità, un’opportunità, non un ostacolo. La scuola assertiva comunica come una pietra nel mezzo del cammino della vita di ognuno, come un evento accade e come una vela la orienta, come un contenuto la significa, perché la scuola non include, contiene tanto Prometeo e la sua generosa intelligenza,la sua sagace albagia quanto Epimeteo con le sue dimenticanze e i suoi tempi distesi . “ La comprensione ha solo due coordinate: quella di capire prima e quella di capire dopo. Le due coordinate sono perfettamente raffigurate da due fratelli inseparabili e opposti in tutto: Prometeo, che vede prima, ed Epimeteo, che impara dopo” , sostiene Marco Focchi ne “L’ inconscio in classe” , quasi a tentare di giustificare che la competenza emotiva degli insegnati si esercita soprattutto nelle dinamiche interattive significative e forti nell’ambito del gruppo classe, si costruisce individuando percorsi di miglioramento per la costruzione degli ambienti di 13 apprendimento positivo condivisi, giorno dopo giorno, con tutte le componenti sinergiche del mondo scolastico. L’idea che sia necessario rifiutare un’omologazione nel grado e nella qualità dell’apprendimento, stigmatizzare sterili posizionamenti passivi e stereotipati rispetto al sapere, superare la convinzione che il raggiungimento della mera sufficienza esistenziale possa consentire di graffiare i termini della convivenza civile, è il nodo gordiano della scuola attiva. Bruner riteneva, a ragione, che la scuola si sente e si vede, parla, attraverso le parole e le azioni degli studenti che la frequentano e che l’hanno frequentata: non potrà mai ritenersi scevra da legami e responsabilità degli effetti –positivi e negativi che siano - e non potrà mai essere considerata culturalmente indipendente dal suo “prodotto”! Questo è il ruolo di una scuola che merita di definirsi à la page e rispetto alla necessità di anticipare i tempi della tecnologia sempre più invadente la nostra epoca è un ruolo che va, in parte, ripensato, ristrutturato e aggiornato, alla luce di un’ ottica comunicativa più efficiente. Infatti, partendo dall’assunto 14 secondo il quale non si educa mai qualcosa, ma si educa sempre qualcuno, con peculiarità e aspettative proprie, occorrerà ripensare l’ obiettivo specifico del traguardo didattico. Per il raggiungimento di un tale fine, si dovrà essere in grado di predisporre un quadro valutativo tale da consentire sia l’ acquisizione di competenze trasversali sia lo sviluppo di capacità e abilità pragmatiche che la gestione dinamica di contenuti nuovi. Occorrerà far perno, sempre di più, sulla certezza e la sacertà che i grandi cambiamenti metodologici dell’ apprendimento dovranno risultare in sintonia con le richieste della società moderna, ormai ricca di input e stimoli legati allo spirito critico. E si dovrà evitare di operare con vincoli docimologici di meri e asettici indicatori numerici, discrezionali e parziali, e scegliere di optare per una mission statement (B. Bueb). Bisognerà “aggiornare” l’agire pedagogico per consentire al mondo della scuola di interagire e captare “ le profonde irrequietezze che attraversano la società attuale e che coinvolgono la gioventù in fase transazionale ” (Marina D’Amato), così come sarà necessario innestare sulla 15 progettazione contenutistica, spesso “calata” dall’alto e impropriamente acquisita dai docenti, una più efficace scelta formativa. Gli insegnanti, infatti, troppo spesso, non riescono a conciliare i traguardi prescrittivi delle Indicazioni Nazionali, 16 novembre 2012, con gli obiettivi formativi e le reali richieste pedagogiche della loro scuola. Ci dimentichiamo sovente, infatti, che ogni uomo - a fortiori ogni bambino - deve essere considerato in primis come un unico, singolo e specifico intreccio di emozioni, un incomparabile, irripetibile, eccezionale gomitolo di relazioni intime che non sempre riescono ad essere comunicate agli altri, ma che costituiscono la complessa sfera della personale sensibilità. “Ognuno sta solo sul cuore della terra” con il proprio, personale modo di essere dell’ esserci quando, come sostiene Gadamer, entra – da – sé nel - mondo, e costruisce le sue “integrali emotive” (H. Bergson) in ogni attimo esperienziale di vita diviso con gli altri. La capacità etica di ciascuno, dunque, dovrebbe potersi riorganizzare in un intorno sociale, in un noi complessivo espressione di una volontà generale, una sorta di campo di 16 Higgs storico in cui ogni singola particella si sentisse chiamato a partecipare alla costituzione di una realtà sostanziale: la scuola è questo campo quantistico covariante! La libertà di ciascun membro di una classe consta della liquidità dei cosiddetti legami deboli: come appartenente ad un gruppo dato, pur non sentendosi particolarmente prossemico al compagno, ogni studente costruisce il suo “spazio” a proposito delle relazioni che instaura con l’altro, definisce il suo canale comunicativo a proposito delle informazioni, della socialità e del supporto che riesce a acquisire o a fornire a chi condivide il suo stesso percorso didattico. Fondamentale, in questo assetto dei valori umani, è prendere coscienza che “ogni cambiamento radicale nel nostro modo di comunicare cambia la società stessa” (Shirky 2008). Cambia, pertanto, l’ impatto sociale e l’utilizzo di alcuni strumenti tecnologici perché non solo rende possibili “nuove esperienze”, ma apporta modifiche al modo di capire e di interpretare il mondo come oggettività, e sotto tutte le relazioni possibili: gnoseologiche, sociali, politiche “quando una nuova tecnologia compare, 17 cominciano ad accadere cose precedentemente impossibili contemporaneamente, il cambiamento diventa una rivoluzione”. Una la rivoluzione, è bene precisare, che la scuola interpreta e sottolinea (Shirky e Pireddu), spesso anticipa e modifica in modo significativo, e, “più un’istituzione conta sulle informazioni come prodotto centrale, più grande e completo sarà questo mutamento” ancora più spesso “paga” in termini di mancanza di riconoscimento sociale. L’esautoramento degli insegnanti, le decisioni didattiche che consistono nel fornire informazioni da consumare in sempre meno “avvolgenti” mura scolastiche, contribuiscono a produrre l’afrore di stantìo , decostruiscono sistemi di apprendimento e ritardano gli slanci più innovativi: quelli che tentano di essere propositivi e laboratoriali. La nostra scuola ha scelto di puntare sulla comunicazione assertiva, durante questo triennio, ha optato per la possibilità di partire dagli input europei: competenze, didattiche nuove, tecnologie al servizio di un miglioramento sensibile della curva attentiva dei nostri studenti, ha voluto seguire gli antichi adagi per parlare con registri linguistici nuovi, attenti a non 18 vaporizzare quelle epitomi educative che costituiscono il nostro patrimonio culturale. Nei progetti scelti, nei laboratori attivati, nella pianificazione della digitalizzazione scolastica, persino nel piano di formazione degli insegnanti: tutto quello che la scuola sarà e offrirà ai suoi stakeholders, portatori di interessi, parlerà di storie, racconterà di parole che possono cambiare il mondo, che sono capaci di mantenere promesse: parlerà di noi “hominem pagina nostra sapit”. 19 LE FINALITA’ nel contesto normativo europeo Le nuove Indicazioni confermano la validità dell’impianto educativo e culturale della scuola di base italiana che si è venuto consolidando nel corso di tanti anni, con le sue vocazioni di accoglienza e di inclusione. Consapevoli che occorra ripensare a fondo al modo di essere della scuola è necessario garantire, in uno scenario mutato, anche dal punto di vista demografico, delle competenze più solide ai nostri giovani a partire dalla padronanza della lingua italiana, dalle capacità di argomentare e di risolvere problemi, dall’incontro con il nostro patrimonio storico, artistico e ambientale e dalle competenze digitali. In definitiva ciascun cittadino italiano e quindi d’Europa deve disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido mutamento caratterizzato dalla forte interconnessione dell’aspetto sociale con l’economico. L’Italia 20 recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle competenze chiave definite dal Parlamento Europeo con le Raccomandazioni del 18 dicembre 2006. Il quadro di riferimento, dunque, delinea otto competenze chiave: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. Le competenze chiave sono considerate tutte importanti, perché ciascuna di esse contribuisce a migliorare la società della 21 conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro, ma è necessario sottolineare che aspetti essenziali ad un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura 4 e del calcolo e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) sono fondamentali per l’apprendimento, così come l’imparare ad imparare aiuta l’assimilazione. Il quadro di riferimento tiene conto di diverse variabili: il pensiero critico, la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere i problemi, la valutazione del rischio, l’assunzione di decisioni e la capacità di gestione costruttiva dei sentimenti. Tutti questi fattori svolgono un ruolo importante per le otto competenze chiave. La comunicazione nella madrelingua È intesa come la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente, e in modo creativo, sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, vita domestica e tempo libero. La comunicazione nelle lingue 22 straniere Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. La competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia È l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico- matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e 23 delle metodologie possedute per spiegare il 5 mondo che ci circonda, sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico include la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino. La competenza digitale La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. Imparare ad imparare È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la 24 consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace, oltre che l’acquisizione, l’elaborazione, e l’assimilazione di nuove conoscenze ed abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare ad imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare ed applicare conoscenze ed abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Le competenze sociali e civiche Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. 6 La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza dei 25 concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno per una partecipazione attiva e democratica. Il senso di iniziativa e l’ imprenditorialità Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale. 26 Le fonti normative La Costituzione della Repubblica italiana in particolare gli artt. 2. “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo” 3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” 5. “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento “, 30. “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”, 33. “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli 27 ordini e gradi. 34. “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. 9 7 . “Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. 7 I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. 117. “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali (…)”. 118. “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. 119. “Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina 28 risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”. Leggi costituzionali, ordinarie e delega • L.C. 3/2001 Leggi ordinarie • L. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni 15 e 80 / 2005; L. 69/2009; L. 163/ 2010. • L. 20/1994“ Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti”. • L. 169/2008. • L. 170/2010 sui DSA • L.107/2015 Leggi delega • 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008 Decreti del Presidente della Repubblica • D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia delle autonomia delle istituzioni scolastiche”; 29 • D. M. 139/2007 “Regolamento in materia di norme sull’obbligo scolastico”; • D.P.R. 81/2009 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica”; • D.P.R.89/2009 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia, e del primo ciclo di istruzione”; • D.P.R.122/2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”. Decreti legislativi • 81/ 2008; 196/2003; 59/2004 • Indicazioni per il curricolo novembre 2012 • Nota MIURAOODGOS prot. 7734 del 26 novembre 2012 • D.M. 254/2012 pubbl. G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013; • C. M. n. 22 MIURAOODGOS/4418 del 26 agosto 2013 Documenti europei a cui si ispira il PTOF 30 • Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 • “Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010) • Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione, gioventù e cultura”) • Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010 - recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020 In particolare, per l’inclusività rispetto alla nazionalità (Libro verde su Istruzione e Migrazione aprile2008; Consiglio Unione Europea Bruxelles 20 ottobre 2009 istruzione dei bambini provenienti da un contesto migratorio. Le vie italiane per l’integrazione e C.M. 2 dell’8 gennaio 2010) • Conclusioni del Consiglio d’Europa, del 26 novembre 2012, sull'istruzione e la formazione nella strategia Europa 2020 31 L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. (15G00122) 32 I. PRIORITÁ STRATEGICHE Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “A. Olivieri” Pesaro, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo. Contesto socio-economico, culturale e formativo dell’istituto Il contesto socioculturale delle famiglie di provenienza degli alunni è eterogeneo. La partecipazione dei genitori alla vita della scuola è soddisfacente e la loro presenza è qualificante e numerosa in ogni livello di gestione democratica. Gli alunni sono positivamente motivati alle attività culturali, sociali, formative e sportive loro proposte. Gli alunni stranieri, attualmente iscritti, rappresentano una ricchezza culturale ed un’opportunità d'ampliamento della formazione e della crescita di ciascuno/a. L’Istituto si avvale della collaborazione degli specialisti dell'ASUR per aiutare le famiglie e gli alunni ad affrontare e risolvere eventuali situazioni di disagio affettivo ed economico. TIPOLOGIA DEGLI ALLIEVI L’Istituto comprensivo accoglie alunni dai 3 ai 14 anni. CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA FORMATIVA La caratteristica principale è costituita dalla particolare attenzione alla continuità educativa tra i vari ordini di scuola realizzata attraverso azioni formative scaturite dall’analisi dei bisogni e supportate dalle risorse disponibili. EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo, già scuola media “A. Olivieri”, nasce il 1° settembre 2000 dal dimensionamento delle seguenti scuole: - SCUOLA DELL’INFANZIA VIA SALANDRA 33 - SCUOLA PRIMARIA LARGO BACCELLI - SCUOLA PRIMARIA VIA LAMARMORA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - “A. OLIVIERI” VIA CONFALONIERI - CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE EDA. Esperienze di integrazione tra istituto e territorio Costanti sono i rapporti e le attività sia con il quartiere sia con le scuole secondarie di secondo grado verso le quali vengono orientati i ragazzi. Attiva la collaborazione con le istituzioni religiose, civili, sociali, musicali e sportive operanti nel quartiere e in ambito cittadino. L’Istituto collabora con la biblioteca San Giovanni, in particolare con la “sezione ragazzi”, e con la biblioteca del quartiere Pantano, che è ubicata nello stesso stabile della scuola secondaria di primo grado. Mantiene puntuali i rapporti con la Regione, la Provincia, il Comune, il Quartiere, l'ASUR e garantisce, in collaborazione con il Comune, il servizio di trasporto, il servizio mensa per gli alunni e l’assistenza di educatori qualificati. Il Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione e la Formazione in Età Adulta, che utilizza i locali di via Confalonieri pur dipendendo dal CPIA di Ancona, interagisce con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, con il Ministero della Giustizia (scuola all’interno delle strutture carcerarie), con gli Enti locali (Comune, Provincia, Regione), con le organizzazioni economiche, sociali e culturali (Industria, Artigianato, Servizi, Sindacati e Associazioni) per l’organizzazione e la gestione di corsi relativi all’Obbligo Formativo e alla Formazione Permanente. Punto di riferimento fondamentale del CTP è il Comitato Locale, disciplinato dalle normative vigenti sia nazionali che regionali. Nello stesso territorio sono presenti altri Istituti Comprensivi. 34 II. PIANO DI MIGLIORAMENTO La programmazione triennale è pensata per il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Contiene e illustra i punti essenziali, le priorità, i traguardi e gli obiettivi del nostro agire educativo rendendo l’Istituzione scolastica stessa una comunità attiva, punto di riferimento per il territorio e luogo di opportunità per gli studenti e le loro famiglie. La nuova offerta formativa sarà integrata da iniziative di potenziamento, da attività progettuali e laboratoriali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati sulla base dei bisogni. Il primo Obiettivo di processo evidenziato nel Rapporto di Autovalutazione è quello di realizzare una progettazione didattica che valorizzi metodologie innovative volte al coinvolgimento degli alunni e alla costruzione di percorsi formativi individualizzati efficaci prestando particolare attenzione alla continuità educativa tra i vari ordini di scuola. Il secondo obiettivo di processo intende sviluppare negli studenti competenze trasversali volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di discriminazione nell’ottica dell’inclusività. Concorrono alla realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa tutti i docenti dell’Istituzione scolastica nonché le famiglie e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, tenendo conto anche delle proposte e dei pareri formulati dagli studenti stessi. Il PTOF contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliare e delle iniziative rivolte ai genitori che incrementino la collaborazione scuola-famiglia. Si riporta di seguito il Piano di Miglioramento redatto. 35 Piano di Miglioramento (PDM) Indice Sommario 1. Obiettivi di processo o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali o 3.2 Tempi di attuazione delle attività o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo 36 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione Priorità 1: Predisporre prove standardizzate per italiano e matematica per classi parallele di tutti i plessi, sia per primaria che per secondaria, per l'intero a.s. Traguardi: Migliorare i risultati delle prove INVALSI tra le varie classi dell’Istituto, anche in parallelo e migliorare l’omogeneità dei risultati. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Area di processo: Ambiente di apprendimento Priorità 2: Aumentare ore sportello d'ascolto e progetti di educazione civica, cittadinanza, conoscenza del sè. Traguardi: Migliorare i rapporti scuola-famiglia nelle situazioni di disagio socio-economico e culturale, incentivare comportamenti positivi tra pari. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo: Cercare risorse anche con enti privati per aumentare ore sportello d’ascolto e progetti di ed. civica, cittadinanza, conoscenza di sé e formazione. 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencati 1 2 Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) 4 5 Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 20 3 5 15 37 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Obiettivo di processo in via di attuazione: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Risultati attesi: risultati comuni in uscita e confronto costruttivo tra i docenti delle classi. uguali competenze in uscita nei vari ordini di scuola. uniformità nella scelta delle sezioni. Indicatori di monitoraggio: prove standardizzate interne, prove invalsi. Modalità di rilevazione: risultati delle prove interne in entrata, intermedie, in uscita Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Risultati attesi: migliorare la collaborazione scuola-famiglia; incentivare comportamenti positivi tra alunni e riduzione dei conflitti; migliore conoscenza di sè ai fini di una migliore convivenza socioculturale. Indicatori di monitoraggio: questionari scuola-famiglia. questionari alunni. Modalità di rilevazione: incontri scuola-famiglia. colloqui con gli alunni, a piccoli gruppi o individuali. 38 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Progetto ‘11° comandamento: non bullizzare’ (si fa riferimento al Progetto presentato) Effetti positivi a medio termine: Trasformazione dell’aggressività in sana competizione nella messa in opera di attività creative Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Consapevolezza del sé, autocontrollo e disciplina Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo dello studente (ossia l’insieme strutturato e integrato di saperi socio-comunicativi, teoretici, metodologici, tecnici, autoriflessivi, il quale, a contatto con determinate Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche (cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da svolgere sia per i docenti che per gli studenti Effetti negativi a medio termine: non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard docimologici tradizionali 39 Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Effetti positivi a medio termine Effetti negativi a medio termine: Effetti positivi a lungo termine: Effetti negativi a lungo termine Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo dello studente (cioè l’insieme di saperi socio-comunicativi, teorici, metodologici, tecnici e autoriflessivi, il quale, a contatto con determinate problematiche origina il saper agire in situazione) Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche (cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da svolgere sia per i docenti che per gli studenti Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard docimologici tradizionali Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle ore dedicate alle attività di laboratorio anche con il sussidio delle nuove tecnologie multimediali 40 Effetti positivi a medio termine: Accrescimento dell’autonomia personale e valorizzazione delle competenze dei singoli alunni; Coinvolgimento di tutti gli studenti Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nella gestione di gruppi numerosi; Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed economiche Effetti positivi a lungo termine: Realizzare l’apprendimento significativo attraverso l’elaborazione di dati cognitivamente partecipati; Produzione di materiali multimediali condivisibili e riproducibili Effetti negativi a lungo termine: Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed economiche; Difficoltà organizzative nel mettere a regime le attività progettuali Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Progetto di insegnamento e potenziamento dell’Italiano come L2 (si fa riferimento al Progetto presentato) Effetti positivi a medio termine: Conoscenza delle tradizioni e delle culture di popoli altri Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Valorizzazione della diversità come ricchezza Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: Aumentare il numero degli incontri per dipartimenti Effetti positivi a medio termine: Creazione di gruppi di lavoro coesi e funzionali; Confronto tra diverse strategie didattiche Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nel rispettare i tempi e i modi di apprendimento dei singoli alunni, dovendosi adeguare alla programmazione comune 41 Effetti positivi a lungo termine: Risoluzione comune di problematiche inerenti il curricolo; Creazione di percorsi comuni di insegnamento/apprendimento Effetti negativi a lungo termine: Burnout dei docenti Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: ‘Costruiamoci una classe: la porta è aperta’ (si fa riferimento al Progetto presentato) Effetti positivi a medio termine: Implementazione di didattiche alternative quali cooperative learning, per gruppi di livello, tutoring, didattica metacognitiva, problem solving, ecc.; Formazione permanente del gruppo dei docenti. Effetti negativi a medio termine: Difficoltà di gestione e controllo dei gruppi aperti Effetti positivi a lungo termine: Creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e stimolanti Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: ‘Crescite NOTE-voli e TeatrAli’ (si fa riferimento ai Progetti presentati) Effetti positivi a medio termine: Aumento delle capacità e dei tempi di attenzione; Aumento della tolleranza alla frustrazione Effetti negativi a medio termine: Difficoltà di gestione e controllo dei gruppi di lavoro Effetti positivi a lungo termine: Comprensione del rapporto tra pensieri ed emozioni; Acquisizione della coscienza di sé e auto accettazione; Sviluppata consapevolezza, creatività e progettualità Effetti negativi a lungo termine: Rientrati 42 Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Azione prevista: La mia scuola accogliente; ‘Agorà 2020: vivere la democrazia a scuola’ (si fa riferimento al Progetto presentato) Effetti positivi a medio termine: Promozione della vita scolastica come piacevole prolungamento della attività mattutina; Vivere la scuola come luogo di incontro e confronto Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nell’avviare una fattiva collaborazione con gli altri enti preposti Effetti positivi a lungo termine: Percezione da parte del territorio di una scuola intesa come punto di riferimento culturale, sociale ed educativo; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo dello studente (l’insieme di saperi sociali, teorici, metodologici, tecnici e autoriflessivi che, a contatto con certe problematiche, origina il SAPER AGIRE IN SITUAZIONE Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche (cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da svolgere sia per i docenti che per gli studenti Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard docimologici tradizionali 43 Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Azione prevista: Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle ore dedicate alle attività di laboratorio anche con il sussidio delle nuove tecnologie multimediali Effetti positivi a medio termine: Accrescimento dell’autonomia personale e valorizzazione delle competenze dei singoli alunni; Coinvolgimento di tutti gli studenti; Maggiore sensibilizzazione al tema dell’inclusione Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nella gestione di gruppi numerosi; Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed economiche Effetti positivi a lungo termine: Realizzare l’apprendimento significativo attraverso l’elaborazione di dati cognitivamente partecipati; Produzione di materiali multimediali condivisibili e riproducibili Effetti negativi a lungo termine: Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed economiche; Difficoltà organizzative nel mettere a regime le attività progettuali Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Azione prevista: Progetto di insegnamento e potenziamento dell’Italiano come L2 (si fa riferimento al Progetto presentato) Effetti positivi a medio termine: Integrazione degli alunni stranieri di recente immigrazione e delle loro famiglie Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono Effetti positivi a lungo termine: Produzione di materiali e strumenti utili e riproponibili che restino a disposizione dei docenti dell’Istituto Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. 44 Azione prevista: Aumentare il numero degli incontri per dipartimenti Effetti positivi a medio termine: Creazione di gruppi di lavoro coesi e funzionali; Confronto tra diverse strategie didattiche Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nel rispettare i tempi e i modi di apprendimento dei singoli alunni, dovendosi adeguare alla programmazione comune Effetti positivi a lungo termine: Risoluzione comune di problematiche inerenti il curricolo; Creazione di percorsi comuni di insegnamento/apprendimento Effetti negativi a lungo termine: Burnout dei docenti 45 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivi di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Le risorse umane interne che la scuola ha a disposizione per raggiungere gli obiettivi di processo si identificano in tutti i docenti interessati al miglioramento dell’offerta formativa in termini di funzioni strumentali: in particolare i docenti appartenenti al gruppo GLI e alla Gestione del POF/PTOF, con incarico inerente sia i gangli autovalutativi sia valutativi sugli esiti delle prove standardizzate. Le risorse umane esterne necessarie ad attivare i processi in modo efficace saranno tratte sia dal mondo delle attività lavorative di competenze precipue ad orientare l’attività laboratoriale, sia esperte di didattiche cooperative a supporto, in modo integrativo o sostitutivo, della didattica tradizionale. Le risorse esterne saranno invitate a realizzare una pianificazione comune con il mondo della scuola anche al fine di sottoscrivere convenzioni culturali e reti territoriali con gli enti che insistono sul territorio della scuola. Le fonti finanziarie da cui la scuola intende attingere per coprire le spese necessarie saranno costituite dalla copertura del FIS, per ciò che concerne la progettazione curvata sui bisogni degli studenti e su proposta dei docenti interni. Le fonti finanziarie saranno accantonate anche dal contributo volontario non vincolato da parte dei genitori e saranno preventivabili come donazioni calcolate sulla memoria storica di alcuni benefattori abituali che la scuola è riuscita, nel corso del tempo, a motivare. Inoltre si ricorrerà a forme di autofinanziamento, mediante la vendita di gadget, mercatini di prodotti realizzati dagli alunni, raccolta in occasione di recite. 46 Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Impegno presunto Fonte finanziaria tutto l’anno con avvicendamenti per tematiche Consulenti a supporto dei formatori con maggior coinvolgimento negli snodi tematici Attrezzature il più possibile quelle già presenti all’interno della scuola e acquisti preventivabili con copertura FESR e su progetti mensa già esistente nella scuola, in parte nel tempo prolungato, in parte con supporto di enti esterni convenzionati da alcuni anni FIS (interni) contributo volontario dei genitori aggregati di bilancio con fondi su formazione contributo volontario dei genitori aggregati di bilancio con fondi su formazione contributo volontario dei genitori economie di bilancio non vincolate Servizi Altro 3.2 Tempi di attuazione delle attività Obiettivi di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Ci riserviamo di aggiornare il Piano di Miglioramento ogni 3 mesi, con scansione tipo diagramma di Gantt, con verifiche in itinere e sommative trimestrali, contenenti all’interno azioni scandite da step organizzati con diagramma di Gantt, tali da assicurare che l’andamento della verifica si accompagni costantemente al Piano di miglioramento. 47 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Obiettivi di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale. Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza, conoscenza di sè e formazione. Il responsabile del monitoraggio è il Dirigente Scolastico, affiancato da figure di sistema, che raccoglie sia l’organizzazione temporale sia la distribuzione dei carichi sui vari docenti e l’allineamento dei vari tempi di attuazione. Verranno effettuati controlli incrociati sulle evoluzioni epistemologiche dei contenuti disciplinari e un’attenta disanima degli atteggiamenti behavioristici degli studenti con atteggiamenti più irriguardosi nei confronti del regolamento scolastico e della convivenza civile In base alla Circolare 3/2015 sparisce il dato meramente quantitativo ma non per questo si eluderà una valutazione numerica del processo posto in essere per il miglioramento. Docimologicamente saranno acquisiti parametri valutativi tali da poter classificare con insufficiente – mediocre – sufficiente – buono, i livelli di performance raggiunti step by step. I dati saranno anche tabulati e comunicati, ridotti a grafici, anche a stakeholders esterni con profilature di esemplificazione giustificante dei dati raccolti. Data di rilevazione Inizio a.s. Indicatori Strumenti Criticità Prove di verifica standard in ingresso Aspetti Saranno considerati, per il docimologici 1° punto, critici o classici attenzionabili tutti i risultati “non sufficienti” e per il 2° punto il tutto è meno definibile in termini di rendicontazione iniziale se non in riferimento ad anni precedenti Progressi Modifiche 48 Ogni 3 mesi la verifica interesserà l’allineamento intorno a tematiche oggetto di condivisione precedente. La scuola invita le famiglie, indipendentemente dal verificarsi di atti di goliardia stigmatizzabile o di bullismo, a partecipare alla vita scolastica anche con appoggio educativo di fatto, consistente ad esempio nella collaborazione alla gestione di assenze o ritardi non giustificati, nella regolarità della frequenza scolastica, nella partecipazione alle attività scolastiche e di miglioramento dell’offerta formativa, nella partecipazione agli sportelli di ascolto connessi agli epifenomeni del disagio giovanile, dei contrasti familiari e generazionali, alla partecipazione a convegni sulle tematiche principali delle criticità degli stadi evolutivi. 49 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Priorità 1 - Predisporre prove standardizzate per italiano e matematica per classi parallele di tutti i plessi, sia per primaria che per secondaria, per l'intero a.s. Esiti degli studenti: Risultati nelle prove standardizzate Traguardo della sezione 5 del RAV: Migliorare i risultati delle prove INVALSI tra le varie classi dell’Istituto, anche in parallelo e migliorare l’omogeneità dei risultati. Data rilevazione: 10/06/2016 Indicatori scelti: Analisi dei dati riguardanti gli esiti scolastici (1°quadrimestre e scrutinio finale) e la Prova nazionale relativi agli anni scolastici 2015/16; 2016/17; 2017/18 che sarà confrontata con i relativi dati di riferimento. Risultati attesi: Omogeneità tra i dati d'Istituto. Somministrazione di almeno una prova strutturata per classi parallele alla fine del I quadrimestre dell'A.S. 2015-16. Successivo utilizzo, nella didattica quotidiana, di prove di verifica autentiche con relative rubriche di valutazione entro il triennio. Risultati riscontrati: Differenza: Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica: Priorità 2 - Aumentare ore sportello d'ascolto e progetti di educazione civica, cittadinanza, conoscenza del sè. Esiti degli studenti: Competenze chiave e di cittadinanza Traguardo della sezione 5 del RAV: Migliorare i rapporti scuola-famiglia nelle situazioni di disagio socioeconomico e culturale ed incentivare comportamenti positivi tra i pari. 50 Data rilevazione: 30/04/2016 Indicatori scelti: Declinazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Risultati attesi: Redazione di un documento contenente l'indicazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione. Risultati riscontrati: Differenza: Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica: 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola Momenti di condivisione interna: Riunioni dei Consigli di classe Persone coinvolte: Docenti e Dirigente scolastico Strumenti: Bacheca docenti Considerazioni nate dalla condivisione: Momenti di condivisione interna: Dipartimenti disciplinari Persone coinvolte: Docenti e Dirigente scolastico Strumenti: Bacheca docenti, sito Web dell'istituto Considerazioni nate dalla condivisione: Momenti di condivisione interna: Collegio docenti Persone coinvolte: Dirigente scolastico, docenti, personale ATA Strumenti: Piattaforma registri on-line, bacheca docenti, sito Web dell'Istituto 51 Considerazioni nate dalla condivisione 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Diffusione di documenti Docenti Comunicazioni periodiche Docenti Comunicazioni contestuali Docenti Settembre/Novembre/Marzo Docenti e personale ATA Comunicazioni contestuali Docenti Comunicazioni contestuali informatici nell'ambito del Collegio docenti Diffusione di documenti informatici nell'ambito dei Consigli di classe Diffusione di documenti informatici nell'ambito dei dipartimenti disciplinari Pubblicazione di comunicazioni periodiche sul sito Web della scuola Pubblicazione di comunicazioni periodiche sulla Bacheca docenti dei registri on-line Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Piattaforma Nuvola: Bacheca Famiglie Comunicazioni contestuali Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali Scuola; Bacheca classi Sito Web della scuola 52 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo Nome Ruolo Scimone Anna Dirigente Scolastico Anniballi Pamela Docente Bartozzi Caterina Docente Massi Daniela Docente Falcioni Elena Docente Casciello Rachele Docente 53 III. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA FINALITA’ (MISSION) E PROGETTI DELL’ ISTITUTO Il Profilo educativo, culturale e professionale rappresenta ciò che un ragazzo dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione (ovvero fine classe 3° media). L’Istituto, tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni e della realtà socio-culturale in cui opera, impegna nel modo migliore tutte le risorse di cui dispone per condurre l’alunno al raggiungimento delle competenze, al fine di utilizzarle per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello; sviluppare il pensiero ipotetico e la creatività prevenire la dispersione scolastica e il disagio Le finalità sopraindicate si realizzano attraverso attività curricolari programmate e periodicamente aggiornate, nonché mediante percorsi progettuali che coinvolgono gli alunni e tutti gli operatori dell’intero Istituto. PROGETTI D’ISTITUTO aa.ss. 2015-2018 PROGETTO MUSICA Educazione musicale Guglielmo Ebreo da Pesaro e la danza del ‘400 Un musical per tutti Musica in classe Concorso di musica Saggio musicale di fine anno Concerto di Natale Olimpiadi della danza Diversamente uguali (femminicidio) PROGETTO LABORATORI Chat point La biblioteca a scuola Adotta l’autore Progetto lettura “W i libri” 54 Scrittura creativa Natura expo- laboratorio didattico fosforo Vento e sole a scuola Spider Progetto per materia alternativa per alunni che non si avvolgono dell’IRC Laboratorio alunni genitori Teatro musical Settimana verde Settimana azzurra Soggiorno educativo a Madrid Gemellaggio Rovigno Bowling Velascuola Judo/difesa personale Hockey Uno scolaro per amico Orto biologico Giornalino scolastico Accoglienza-continuità-orientamento Progetto integrazione Progetto psicomotricità: “Mi muovo, gioco e mi diverto” Progetto feste: “Festeggiamo… insieme” Progetto informatica: “Divertiamoci con un click” Il progetto di plesso: “Diversi ma… uguali” Progetto sezione aperte: “ Hip,Hip…urrà!!” Apri gli occhi Il mercoledì della frutta Il mercatino delle meraviglie PROGETTO LINGUE Be contemporary Progetto madrelingua inglese English theatre Teatro in lingua francese Portfolio europeo delle competenze Progetto inglese: “ Play, Learn and grow together!” PROGETTO MATEMATICA Attività di recupero matematica Educazione finanziaria RISORSE INTERNE a) UMANE DIREZIONE Dirigente Scolastico: Prof. Anna Scimone Collaboratore Vicario: Prof. Daniela Massi Secondo Collaboratore: Prof. Elena Falcioni Terzo Collaboratore: Prof. Caterina Bartozzi 55 CONSIGLIO DI ISTITUTO Genitori: Belli Sania, Bolognesi Fabia (Presidente), Giuliani Simona, Belfiore Katie, Nicoletti Jessica, Vagnini Alberto, Lo Coco Rosaria Elena, Cavicchi Simona. Docenti: Camanzi Linda Gaetana, Massi Daniela, Garulli Simona, Morbidelli Milena, Gostoli Gianfranco, Gasparini Arianna, Bartozzi Caterina, Ferri Simona. A.T.A.: Tamanti Lorena, Biancu Bonaria. GIUNTA ESECUTIVA: - Dirigente Scolastico: Prof. Anna Scimone DSGA : Luciano Dormicchi Genitori: Lo Coco Rosaria Elena Genitori: Nicoletti Jessica Docente: Camanzi Linda Gaetana Ata: Tamanti Lorena INFANZIA 7,5 posto comune 2,5 Sostegno Collaboratori scolastici 3 + 1 LSU Assistenti comunali per h. 2 (18 ore totali) PRIMARIA Docenti 28 posto comune 1 inglese 2 IRC 8,4 sostegno Collaboratori scolastici 9 Assistenti comunali per h. 7 (79 ore totali) SECONDARIA 1° GRADO Lettere 9 docenti + 3h Scienze matematiche 5 docenti + 9 h Lingua inglese 2 docenti + 9h Docenti Lingua francese Lingua spagnola 10h 1docente + 2h Arte e Immagine Musica Ed. fisica Tecnologia 1 docente + 12h 1 docente + 12h 1 docente + 12h 1 docente + 12h Sostegno 158h Religione 15h Assistenti comunali per h. Collaboratori scolastici 8 (92 ore totali) 7 +1 LSU UFFICI DI SEGRETERIA D.S.G.A. 1 Assistenti Amministrativi 6 56 b) MATERIALI SCUOLA DELL’INFANZIA VIA SALANDRA: La scuola dispone di: - 4 aule ubicate nell’edificio scolastico di via Salandra - 1 aula laboratorio (nel plesso Largo Baccelli) - 1 ingresso - atrio - 1 cucina - un’aula insegnanti con telefono e computer - locali di servizio - servizi igienici La scuola è circondata da ampi spazi ed ha inoltre uno spazio alberato esclusivo dotato di attrezzature ludiche. SCUOLA PRIMARIA LARGO BACCELLI: L’edificio scolastico è costituito da: - 1 piano seminterrato - 1 piano terra - 1 primo piano Nel piano seminterrato, oltre ai locali adibiti a mensa ed a cucina, sono dislocati: - 1 aula di ceramica dotata di forno - 1 aula di informatica - 1 aula di scienze, adibita anche ad aula multimediale (dotata di LIM) - 1 laboratorio multifunzionale Nel piano terra sono dislocati: - 7 aule scolastiche - 2 locali per personale ausiliario - 1 aula strutturata per alunni diversamente abili - 1 aula insegnanti con postazione multimediale - 1 aula laboratorio scuola infanzia Nel primo piano sono dislocati: - 10 aule scolastiche (2 occupate dalle classi di scuola secondaria, tutte dotate di LIM) - 1 aula per l’educazione musicale (dotata di LIM) - 1 aula per sostegno / biblioteca - area multimediale 57 Ogni piano è munito di atri spaziosi e di adeguati servizi igienici. L’edificio è dotato di ascensore. Gli spazi esterni sono costituiti da un’area verde e da un ampio loggiato attraverso il quale si accede alla palestra. SCUOLA PRIMARIA VIA LAMARMORA: L’edificio scolastico è costituito da tre piani: Al piano terra ci sono: - aula per accoglienza alunni - aula per attività psicomotoria - mensa (+ locale attiguo per la distribuzione dei pasti) - laboratorio arti espressive - laboratorio multimediale (dotato di LIM) - aula informatica - ripostiglio Al primo piano sono presenti: - 5 aule scolastiche - 1 locale per personale ausiliario - 1 ripostiglio Al secondo piano si trovano: - 5 aule scolastiche - 1 locale per personale ausiliario - 1 ripostiglio La maggior parte delle aule è dotata di LIM. Ogni piano è munito di atri ampi e luminosi e di adeguati servizi igienici a norma per gli alunni diversamente abili. L’edificio è dotato di ascensore. Gli spazi esterni sono costituiti da un’area verde e da un loggiato posto in vicinanza dell’ingresso principale. 58 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “A. OLIVIERI”: L’edificio scolastico (sottoposto recentemente a lavori di manutenzione) è costituito da: - 1 piano seminterrato - 1 piano rialzato - 1 primo piano - 1 secondo piano Nel piano seminterrato sono dislocati: - 1 aula mensa - 1 aula di educazione artistica - 1 aula di scienze - 1 aula di musica - 1 ampio atrio per attività varie - 1 archivio Nel piano rialzato sono dislocati: - 1 atrio - 4 aule scolastiche di cui una strutturata per alunni diversamente abili - 1 aula insegnanti - 1 palestra - 1 locale riservato alla Presidenza - 1 locale riservato ai Collaboratori del Dirigente Scolastico - 3 locali Segreteria - 1 locale per personale ausiliario Nel primo piano sono dislocati: - 1 atrio - 11 aule scolastiche - 1 aula per l’insegnamento di lingue straniere - 1 aula attrezzata per alunni diversamente abili e biblioteca - 1 aula magna attrezzata con elementi informatici, materiale audiovisivo e cineteca Nel secondo piano sono dislocati: - 3 aule scolastiche (di cui 1 adibita ad aula di musica) - 2 aule di informatica - 2 piccoli locali adibiti a ripostiglio Ogni piano è munito di adeguati servizi igienici per alunni diversamente abili e per personale scolastico. Le aule, ampie e luminose, sono attrezzate ciascuna con un’unità multimediale e LIM. 59 La scuola è dotata inoltre di uno scivolo, di una scala di sicurezza e di un ascensore esterni. Mensa A richiesta dei genitori potrà essere attivato un servizio mensa. Trasporti Corse speciali riservate agli alunni della Scuola Olivieri. Le sedi scolastiche sono facilmente raggiungibili da qualsiasi autobus di linea: fermate di Via A.Costa - Via Solferino - Stazione - Via Lanza - Via Giolitti … RISORSE ESTERNE A) DISPONIBILITA' DI OPERATORI, ESPERTI E VOLONTARI SULLA BASE DI ACCORDI DI PROGRAMMA, PROTOCOLLI DI INTESA, CONVENZIONI E CONTRATTI E OPPORTUNITA' FORMATIVE OFFERTE DAL TERRITORIO. L’Istituto Comprensivo si avvale della disponibilità di operatori, di esperti, di volontari sulla base di accordi di programma, protocolli di intesa, convenzioni e contratti di prestazione d’opera intellettuale; di assistenti per gli alunni diversamente abili e non autosufficienti, di assistenti sociali, dell’équipe psico-socio-pedagogica, di docenti di lingue europee e di mediatori linguistici. Intrattiene forme di collaborazione con il Comune di Pesaro, con la Provincia di Pesaro e Urbino, con l’Università degli Studi di Urbino, con alcune società sportive, con cooperative e centri sociali, con la parrocchia, con i servizi ASPES e A.M.I. B) SISTEMI INFORMATIVI E DI COMUNICAZIONE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA La scuola è collegata in rete con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, con l’Ufficio Scolastico Provinciale, con tutte le Scuole di ogni ordine e grado della provincia, con il Comune e la Provincia di Pesaro-Urbino. L’Istituto Comprensivo dispone di un sito internet ospitato sul server della provincia di PesaroUrbino. La sede di Via Confalonieri è dotata di una rete cablata in tutti i suoi locali. Le sedi di Via Confalonieri, di Largo Baccelli e di Via Lamarmora usufruiscono di un collegamento alla rete internet in fibra ottica. Tutti gli ambienti dei vari plessi sono collegati con un servizio internet in fibra ottica con l’adeguamento programmato della rete LAN/VLAN, in modo da ampliare la didattica digitale e l’uso del registro elettronico. 60 SOLUZIONI ORGANIZZATIVE E OPERATIVE PRATICATE NELL’ISTITUTO 1. Ripartizione allievi per classi secondo criteri prestabiliti. 2. Attivazione di gruppi costituiti da allievi di classi parallele. 3. Scelta di materie opzionali e realizzazione di percorsi mirati. 4. Esperienze di didattica laboratoriale. 5. Realizzazione di percorsi formativi curricolari, extracurricolari ed integrativi. 6. Integrazione culturale e recupero linguistico per stranieri. 7. Utilizzo di strumenti multimediali per favorire l’integrazione dell’alunno diversamente abile. 8. Attivazione del servizio mensa. Il tempo scuola è conforme all'ordinamento vigente e risulta così articolato: A – Scuola dell’infanzia Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 16 B – Scuola primaria Tempo pieno: dal lunedì al venerdì – dalle ore 8.20 alle ore 16.20. Mensa ore 12.20. Classi a tempo normale: dal lunedì al venerdì - dalle ore 8.20 alle ore 13; sabato dalle 8.20 alle 12. Le classi IB, II B, IIIB e IV B di via Lamarmora seguono il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13 con un rientro pomeridiano. C – Scuola secondaria di primo grado Tempo normale: 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 13. Tempo prolungato: 36 ore settimanali, servizio mensa con rientro pomeridiano (martedì e giovedì dalle 14,00 alle 16,00). Dall’a.s. 2016/2017 si attiveranno i seguenti Laboratori Pomeridiani con frequenza obbligatoria: Linguistico Matematico-scientifico-tecnologico Musicale-coreutico Espressivo (Musical, cinema, sport) Umanistico Nella domanda di iscrizione alla prima classe potranno essere indicate fino a due preferenze per la scelta dei laboratori. OGNI SEZIONE ATTIVERA’ UN SOLO LABORATORIO. 61 FUNZIONI STRUMENTALI a.s. 2015 / 16 AREA PROGETTUALE COMPITI DOCENTI 1.GESTIONE DEL POF/PTOF Gestione e coordinamento delle attività del piano, raccolta dei monitoraggi dei progetti, sintesi e valutazione delle attività del piano; coordinamento di eventuali valutazioni esterne Istituto BACCHIELLI PATRIGNANI 2. PROGETTI E RAPPORTI CON IL TERRITORIO Valutazione e realizzazione di progetti formativi in collaborazione con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Valutazione e realizzazione di progetti per finanziamenti regionali ed europei. Istituto MONTUORO BRUSA Gestione dei laboratori e delle unità multimediali, controllo materiale informatico, consulenza ai docenti, rappresentazione grafica della tabulazione dei risultati della valutazione dei progetti nella scuola. Cura dei sussidi audiovisivi. Sec. Olivieri RICCI FRANCO a) Orientamento scolastico degli alunni in entrata ed uscita e raccordo con gli istituti superiori. Istituto DI GIROLAMO 4. INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI b) Inclusione/integrazione e servizi per alunni diversamente abili, DSA e BES. Coordinamento del dipartimento e della commissione handicap. Coordinamento delle attività di integrazione degli alunni stranieri nella scuola. Istituto CAVICCHIOLI ORZA 5. QUALITA’ DELLA SCUOLA Aggiornamento dell’accreditamento e SGQ 3. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE Via Lamarmora Largo Baccelli GOSTOLI Istituto ANNIBALLI 62 ALTRI INCARICHI a.s. 2015/2016 TIPOLOGIA COMMISSIONI POF/PTOF (Tutti i docenti HANDICAP lavorano come FORMAZIONE CLASSI commissione, se PRIME necessario, dopo aver completato le 40 ore) INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI COMITATO DI VALUTAZIONE DEGLI INSEGNANTI TUTOR A.S.P.P. RESPONSABILI DI PLESSO DOCENTI Bartozzi, Massi, Falcioni, Bacchielli, Temperini, Casciello, Bernucci, Ziosi Tutti i docenti di sostegno + assistenti Secondaria: Gasparini, Urbinati Primaria: docenti delle classi quinte Infanzia: docenti dell’ultimo anno Montuoro, Fiorentini, Bartozzi, Mengarelli, Veneziano NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE Anniballi, Casciello, Di Girolamo, Falcioni, Massi ED. ALLA SALUTE Bacchielli, Casciello, Falcioni Docenti: Gostoli, Temperini, Casciello Genitori: Giuliani, Cavicchi Cavicchioli (Baiocchi), Urbinati (Buono), Orza (Castellini), Biagini (Panici), Costanzo (Benedetti), Prozzillo (Renzulli) SICUREZZA Massi, Casciello, Paci, Garulli, Siepi VIGILANZA Tutti i docenti sono responsabili della vigilanza dei propri alunni Visite istruzione e uscite Patrignani didattiche LAB SCIENZE Cavalli, Di Mauro LAB ARTISTICA Cataudella LAB MUSICA Pacifico, Del Chierico BIBLIOTECA Urbinati PALESTRE Patrignani, De Mari V. Salandra L. Baccelli Primaria V. Lamarmora L.go Baccelli Secondaria Casciello Paci - Garulli Siepi Ziosi - Gasparini 63 RESPONSABILI Lettere DIPARTIMENTI Matematica Lingue Musica Tecnologia Scienze motorie Arte e immagine Handicap Religione Italiano sto.-geo. (primaria) Matematica (primaria) Urbinati Bacchielli Di Girolamo Pacifico Foschi Patrignani Di Paolo Cavicchioli Renili Veneziano SEGRETARIO COLLEGIO DOCENTI Costanzo Brusa Siepi Casciello UNITARIO SEC. 1° GRADO PRIMARIA INFANZIA Cecilioni GLI Cavicchioli, Camanzi, Biagini, Orza, Crescentini, Botta, Casciello, Vigo, Brusa, Italia (Comune), Mini (ASUR), Cecconi Marta (referente educatori), Pruscini Francesca (genitore) 1° COLLABORATORE Massi 2° COLLABORATORE Falcioni 3° COLLABORATORE Bartozzi ELENCO COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO CLASSE 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ SEZ. A A A B B B C C C D D D E E E PROFESSORI Buono Cavicchioli Nocelli Fiorentini Urbinati Angelotti Ziosi Di Mauro Gasparini De Giorgi Mengarelli Bacchielli Brusa Bartozzi Massei 64 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI – a.s. 2015/2016 SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA SALANDRA SEZIONE A: GATTI – CASCIELLO SEZIONE B: GIOMMI – RENZI SEZIONE C: VAGNINI – GILI SEZIONE D: FERRI – ONZA SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA LARGO BACCELLI ANNIBALLI PAMELA 1A BERTULLI MIRELLA 3A-5A BONOMI ANNARITA 2A BOTTA TERESA 2B BUFFA NADIA 5A CARBONE FRANCESCA 2A DEGRANDIS LAURA 5B FALCIONI ELENA 1B-4B GARULLI SIMONA 1A GUGLIELMI ANNA MARIA 4B MARTELLI DANILA 5A MONTUORO MARIA ROSARIA 3A PACI EMANUELA 3A-1B PALAZZI SABRINA 1B-2B-5B RENZULLI MARIA 2A-3A-5B SAMPAOLO ROSY 4A TEMPERINI TIZIANA 4A VIGO MARIA 1B-5B MACCHIAROLA MELANIA tutte le classi BELLI DAVIDE (sostegno) 4A BIAGINI PAMELA (sostegno) 4B CASTELLINI ANTONELLA (sostegno) 3A-4A COSTANZO ANGELA ROSA (sostegno) 5B DE MATTEIS SILVIA (sostegno) 4A-4B ORZA MARILENA (sostegno) 4A PANICI ERIKA (sostegno) 4B-5B PROZZILLO GIOVANNA MARIA (sostegno) 2A-3A 65 PRIMARIA VIA LAMARMORA BERNUCCI ANNA MARIA 2A-4A-2B-4B BERTULLI MIRELLA 2A-3A-4A-2B-3B-4B CECILIONI GABRIELLA 5A-5B D'ANGELI ANTONELLA 1A-1B FUCILI MARIA CRISTINA 2A-2B GOSTOLI GIANFRANCO 1A-2A-1B MOLLINELLI GRAZIA 3A-2B-3B MORBIDELLI MILENA 1A-5A-1B-5B PELLEGRINI LUCIA 3A-3B SIEPI STEFANIA 4A-4B SPERTI ALESSANDRA 2A-4A-2B-4B-5B TARINI ELVIRA 3A-4A-4B VENEZIANO ANTONELLA 5A-5B MACCHIAROLA MELANIA 1A PACCAPELO CRISTINA 2A-3A-4A-5A-1B-2B-3B-4B-5B BELLI DAVIDE (sostegno) 2B BENEDETTI CRISTINA (sostegno) 4A-1B COSTANZO ANGELA ROSA (sostegno) 1B 66 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ANGELOTTI MIRIAM 2A-3A-3B BACCHIELLI ELISABETTA 1D-2D-3D BAIOCCHI DARIA (sostegno) 1C-3D BARTOZZI CATERINA 2D-2E BELCASTRO VANIA A. 1B-2B-3B BELLOCA PAOLA 1C-2C-3C BRUSA M. BARBARA 1D-1E BUONO MANUELA 1A-2A-3A CAMANZI LINDA G. (sostegno) 3B-3E CATAUDELLA DANIELE 1A-2A-3A-1B-2B-3B-2E CAVALLI MARINA 1E-2E-3E CAVICCHIOLI MARIELLA (sostegno) 2A DE GIORGI EVA (suppl.NICOLINI GIGLIOLA) 1D-2D DE MARI PAOLA 1A-2A-3A-1C-2C-3C DE NUCCI LEA (sostegno) 3C DEL CHIERICO GILBERTO 1A-2A-3A-1C-2C-3C DI GIROLAMO ROSALBA 1B-2B-3B-1E-2E-3E DI MAURO ANGELA LUCIA 1C-2C-3C DI PAOLO ESTERINA 1C-2C-3C-1D-2D-3D-1E-3E DURANTE HENRY DOMENICO (sostegno) 2C-3D FIORENTINI MARINA 1B-2B-3B FOSCHI SILVIA 1B-2B-3B-1C-2C-3C-1D-2D-3D GASPARINI ARIANNA 2C-3C-3D MASSEI FABRIZIA 3E MASSI DANIELA 1A-2A-3A-1E-2E-3E MENGARELLI MARTA 1A-2A-3A-1D-2D-3D MOSCATIELLO M. MADDALENA 1A-1B NOCELLI ENEA 1A-2A-3A PACIFICO RACHELE 1B-2B-3B-1D-2D-3D-1E-2E-3E PASQUALI VERONICA (sostegno) 1E-potenziamento musicale interclasse PATRIGNANI MARINA 1B-2B-3B-1D-2D-3D-1E-2E-3E PIZZORNO CHIARA 1E-2E-3E RENILI MICHELE 1A-2A-3A-1C-2C-3C-1D-2D-3D-1E-2E-3E RICCI FRANCO (sostegno) 3B-2C-3C RICCI RAFFAELLA (sostegno) 1E-2E SABBATINI BARBARA (sostegno) 3C SCAVOLINI MARIA STELLA (sostegno) 2A-2E TOMASSONI ARIANNA 1A-2A-1B-2B-3B-1C-2C-3C-1D-2D-1E-2E-3E TRIVILINO ANDREA (sostegno) 1E-3B-3C UBALDINI EMANUELA 3A-3D URBINATI STEFANIA 1B-2B VIOLA RAFFAELLA 1A-3A-1B-2B-3B-1D-3D-1E-2E-3E ZIOSI PAOLA 1C-2C 67 USCITE DIDATTICHE SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2015/16 Nel corso dell’anno scolastico, le sezioni sceglieranno di effettuare eventuali uscite durante la mattinata, per attività in collaborazione con i Musei Civici, con il Teatro Rossini, le biblioteche comunali, i servizi educativi ed altri enti operanti nel territorio. VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015/16 SCUOLA LARGO BACCELLI CLASSI I A – I B (largo Baccelli) II A – II B – III A) IV A VA–VB DESTINAZIONE VILLA CAPRILE – PESARO SENIGALLIA PROGETTO PHOSFORO CAMPO SCOUT – SANTA COLOMBA - PESARO FOSSOMBRONE – VISITA ARCHEOLOGICA PERIODO 5 FEBBRAIO 2016 maggio 2016 aprile/maggio 2016 aprile/maggio 2016 MEZZO UTILZZATO Scuolabus treno autobus di linea Pullman SCUOLA VIA LAMARMORA CLASSI DESTINAZIONE PERIODO IA – IB (Via La Marmora) IIA – IIB(Via LaMarmora) IIIA - IIIB PARCO SAN BARTOLO MAGGIO MEZZO UTILZZATO Scuolabus CANDELARA MAGGIO 2016 Autobus CATTOLICA MUSEO DELLA REGINA aprile 2016 Pullman IV A - IV B VA–VB BOLOGNA – MUSEO EGIZIO FEBBRAIO 2016 VISERBA DI RIMINI – ITALIA IN 19 maggio 2016 MINIATURA treno Pullman Nel corso dell’anno scolastico, inoltre, le classi sceglieranno di effettuare eventuali uscite durante la mattinata, per attività in collaborazione con i Musei Civici, con il Teatro Rossini, le biblioteche comunali,i servizi educativi ed altri enti operanti nel territorio. 68 VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO a.s. 2015/16 CLASSI DESTINAZIONE PERIODO aprile/maggio MEZZO UTILIZZATO 1A Villa Ceccolini; Ass. Il Ponticello bus di linea 1B Sant’Ippolito – “Evolution Camp” aprile/maggio Pullman 1C Ravenna aprile/maggio Pullman 1D Villa Ceccolini; Ass. Il Ponticello aprile/maggio bus di linea 1E Ravenna aprile/maggio Pullman 2A Forlì aprile/maggio Treno 2B Cervia – le saline Aprile o maggio Pullman 2C Cervia – le saline aprile/ maggio Pullman 2D Cervia – le saline Data da definire Pullman 2E da definire aprile/ maggio Pullman 3°A Milano – “EXPO” ottobre Pullman 3B Milano – “EXPO ottobre Pullman 3C Milano – “EXPO ottobre Pullman 3D Milano – “EXPO ottobre Pullman 3E Milano – “EXPO ottobre Pullman 69 USCITE IN ORARIO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO a.s. 2015/16 CLASSI DESTINAZIONE 1A Libreria “Le foglie d’oro” Osservatorio Valerio Concerto teatro Rossini 1B Libreria “Le foglie d’oro” Concerto teatro Rossini 1C COOP Parco san Bartolo Concerto teatro Rossini 1D Concerto teatro Rossini 1E Biblioteca Oliveriana Biblioteca San Giovanni Domus Romana Concerto teatro Rossini 2A Concerto teatro Rossini Urbino 2B Concerto teatro Rossini 2C Concerto teatro Rossini La scuola va a teatro COOP Parco Miralfiore (Ass.Il Ponticello) 2D Concerto teatro Rossini 2E Concerto teatro Rossini 3A Concerto teatro Rossini Torneo di Bowling Montegridolfo: Museo della linea gotica 3B Concerto teatro Rossini Torneo di Bowling 3C Concerto teatro Rossini Torneo di Bowling 3D Concerto teatro Rossini Torneo di Bowling Montegridolfo:Museo della linea gotica 3E Concerto teatro Rossini Torneo di Bowling PERIODO aprile/maggio aprile/maggio aprile/maggio aprile/maggio novembre novembre dicembre aprile/maggio aprile o maggio aprile/ maggio data da definire aprile/ maggio ottobre ottobre ottobre ottobre ottobre 70 PIANO DELLE ATTIVITA’ TRIENNALE SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA' Progetti Coop Biblioteca in classe problem solving Concerto Teatro Rossini Educazione alla salute educazione ambientale Educazione alimentare Educazione stradale Saggi di Natale e di fine anno protezione civile Il Mercoledì della frutta Gioco-sport in collaborazione col CONI Laboratorio di cucina Laboratorio artistico Laboratorio ceramica Laboratorio scacchi Attività a classi aperte SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO CLASSE classi prime ATTIVITA' Blog dell’Istituto sulla legalità progetti Coop Giochi matematici Pristem Bocconi Teatro in lingua inglese Concerto Teatro Rossini Adotta l’autore Olimpiadi della danza Concerti: Natale e fine anno educazione ambientale protezione civile Il Mercoledì della frutta progetto in lingua francese Classe in gioco Concerto Teatro Rossini Concerti: Natale e fine anno Viaggio in bottiglia Olimpiadi della danza Giochi matematici Teatro in lingua inglese Classi in gioco 71 Blog sulla legalità Alimentazione Giochi matematici Teatro in lingua inglese Educazione alla legalità, alla conoscenza di se Concerto Teatro Rossini Concerti: Natale e fine anno Orto scolastico classi progetti Coop seconde Madrelingua inglese Circle - time Educazione all’affettività Alunno per un giorno Olimpiadi della danza Il Mercoledì della frutta Gemellaggio con la scuola di Rovigno (tempo prolungato) orientamento Alziamo la media Certificazione Ket Incontri di educazione sessuale Storia della Croce Rossa progetti Coop Progetto bowling Orientamento Teatro in inglese Concerti: Natale e fine anno Campionati studenteschi di atletica leggera. Incontro con Comunità terapeutica Blog legalità classi terze concerto teatro Rossini educazione alla salute prevenzione delle dipendenze Olimpiadi della danza progetti laboratoriali di scienze sulle energie alternative Giochi matematici corsi di difesa personale Corsi pomeridiani di lingua inglese per la certificazione europea attività di giornalismo Lo studente per un giorno Scrittura creativa e grafologia 72 73 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Paulo Coelho,Monte Cinque, 1996 PREMESSA La scuola come ambiente educativo e di apprendimento Nella società contemporanea la scuola si configura come agenzia intenzionalmente educativa, affiancata in questo suo compito a quella primaria della famiglia e di altri ambienti educativi di carattere sociale. La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione delle famiglie, delle istituzioni e della società, è responsabile della qualità delle scelte educative, didattiche ed organizzative e si impegna a garantirne l’adeguatezza ai bisogni formativi degli alunni, per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Alunni, famiglie, docenti e territorio rappresentano la struttura portante di un sistema formativo fortemente integrato. Questo comporta un modo di procedere che impegna a formulare l’attività formativa in rispondenza alla specificità dell’ambiente d’appartenenza, nel riconoscimento di quelle che risultano essere esigenze di sviluppo degli alunni, d’intesa con le famiglie e nella migliore utilizzazione delle risorse disponibili all’interno e sul territorio. Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono protagonisti nell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, anche attraverso momenti di confronto e di incontro fra tutte le componenti. P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA E’ il documento che: • esplicita le basi e gli indirizzi programmatori ed organizzativi per aree d’intervento dell’attività didattica dei docenti e delle classi. La sua articolazione è il risultato di scelte didattiche che hanno un valore pluriennale. • risponde alle esigenze del territorio in cui sono inserite le scuole dell’ Istituto ed alle aspettative delle famiglie in quanto approfondisce, nell'ambito della didattica delle discipline, trasversalmente, temi di carattere culturale, ambientale, sociale con un linguaggio idoneo alle esigenze del bambino. • valorizza la professionalità docente: la sua applicazione si fonda sull’autonomia culturale e professionale degli insegnanti; essi formulano specifici percorsi formativi adattandone le linee guida alle differenziate esigenze degli alunni, tenuto conto del contesto di riferimento. • promuove lo sviluppo integrale della persona, articolando gli obiettivi formativi in relazione alla crescita fisico-psichica, linguistico-espressiva, logico-critica, tecnologico-operativa, sociale dell’alunno. FINALITA’ ISTITUZIONALI Le Finalità Istituzionali dell’Istituto si ispirano agli art. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e alle Indicazioni per il curricolo 2012, che sottolineano come la scuola dell’infanzia, luogo di apprendimento e di cura educativa, rappresenti un luogo di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo al fine di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e ella competenza. I Principi fondamentali dichiarati nel Piano dell’Offerta Formativa di Istituto sono i seguenti: Uguaglianza e diversità (riconoscimento della differenza e uguaglianza delle opportunità) 74 Accoglienza ed integrazione (impegno a favorire l’accoglienza degli alunni di prima classe, degli alunni stranieri e nomadi, degli alunni disabili) Imparzialità e regolarità (vigilanza, continuità dei servizi e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali del comparto scuola) Libertà d’insegnamento ed aggiornamento del personale (interventi organici e regolari di aggiornamento e formazione per tutto il personale scolastico). FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 1. Consolidamento dell’identità 2. Conquista dell’autonomia 3. Sviluppo delle competenze 4. Educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile Consolidare l’identità significa imparare: • a stare bene; • a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; • a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile; • a sperimentare ruoli diversi. La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di: • conoscere e gestire il proprio corpo; • partecipare alle attività di diversi contesti; • avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; • realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; • esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; • esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; • assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare le competenze significa • riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, la curiosità; • descrivere la propria esperienza, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; • promuovere la capacità di arricchire le esperienze e i saperi in campi diversi; • sviluppare l’attitudine a fare domande. METODOLOGIA EDUCATIVA E DIDATTICA La scuola dell’infanzia, per realizzare le finalità e gli obiettivi di apprendimento che la caratterizzano, predispone un ambiente di vita accogliente e una pratica educativa basata sull’articolazione di attività differenziate e progressive, sia strutturate che libere. Linee guida: • valorizzazione del gioco (come risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni) • esplorazione e ricerca • mediazione didattica • osservazione, progettazione e verifica 75 GLI SPAZI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia IL GLICINE si trova in Via Salandra n. 22 Pesaro. E’ costituita da quattro sezioni. L’edificio scolastico è composto da aule utilizzate per le attività didattiche delle varie sezioni e da spazio biblioteca, ricreativo e audiovisivo, una cucina, un piccolo locale con laboratorio multimediale; servizi igienici per i bambini e per il personale. La scuola è circondata da un ampio giardino da poco ristrutturato, ha inoltre uno spazio alberato esclusivo e pavimentato attrezzato con giochi, anfiteatro per drammatizzazioni. L’edificio scolastico è stato rimesso a nuovo nell’estate 2008. ORARIO DI FUNZIONAMENTO Dal lunedì al venerdì Entrata 8.00 - 9.00 1° uscita 11.45 - 12.00 2° uscita 13.00 - 13.30 3° uscita 15.30 - 16.00 Con richiesta documentata l’ingresso può essere anticipato alle 7.30. TRASPORTO Le famiglie che ne fanno richiesta possono usufruire del servizio Scuolabus. GIORNATA TIPO ORE 8.00 – accoglienza nella sezione della docente che prende servizio. ORE 8.30 – divisione dei bambini già entrati nelle 4 sezioni di appartenenza. ORE 9.00–10.00 – colazione ed attività di routine. ORE 10.00-11.15 – svolgimento delle attività didattiche svolte con gruppi di età omogenea ORE 11.30 - rientro nelle sezioni di appartenenza, uso servizi igienici. ORE 12.00 – pranzo (Progetto mensa) ORE 13.00-13.30 – uscita dei bambini che non usufruiscono del turno pomeridiano. ORE 14.00-15.30 – attività ludico-didattiche nelle sezioni eterogenee. 76 ORE 15.30-16.00 – uscita. PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetto accoglienza: “E’ bello stare insieme” Il primo significato della parola “accogliere”che è “ricevere ospitare qualcuno” sottintende, in un certo senso, la necessità di predisporre l’ambiente per accogliere e presuppone di mettere in atto relazioni pratiche che precedono e accompagnano l’inserimento nel nuovo ambiente sociale. Per essere “scuola che accoglie”, l’accoglienza è e deve diventare, non solo nel mese di settembre, ma durante tutto l’anno scolastico: Stile educativo Stile relazionale Incontro, ascolto, cura, rispetto Qualità, ricerca, sperimentazione Prassi consolidata Stile quotidiano. Accoglienza su svariati livelli: con i bambini, con le famiglie, con gli insegnanti e gli operatori. Una scuola che ha la cultura dell’accoglienza è una scuola nella quale si sta bene , dove i bambini frequentano con gioia, gli insegnanti lavorano con piacere, le famiglie si affidano, in cui si creano legami solidi. Progetto lettura: “W i libri” Il progetto di promozione alla lettura è formulato partendo dalla convinzione che essa rivesta una fondamentale importanza nella formazione culturale dell’individuo. L’attività di lettura nella scuola dell’infanzia ha l’obiettivo di promuovere la capacità dei bambini di riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri, di stabilire rapporti con gli altri condividendone le conoscenze. La lettura con l’adulto, ad alta voce, instaura una relazione fatta di sguardi, suoni, di vicinanza e permette di condividere emozioni e di relazionarsi meglio con se stessi e con gli altri. Progetto psicomotricità: “Mi muovo, gioco e mi diverto” Il bambino scopre il proprio corpo, impara a conoscere, a valutare, a risolvere problemi solo attraverso il fare motorio, e di gioco favorendo il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”(Bernard Aucouturier).Il progetto propone dei percorsi di apprendimento che, partendo dal movimento, permettono di sviluppare tutte le diverse attività educativo - didattiche della scuola dell’infanzia stimolando e potenziando le diverse aree e di sviluppo del bambino. Progetto feste: “Festeggiamo… insieme” Le feste e le ricorrenze, che si susseguono ogni anno nel calendario sono, per l’ambiente scuola, occasione di scoperte e nuove conoscenze, con le quali i bambini hanno l’opportunità di vivere con consapevolezza momenti ed avvenimenti della loro vita, di conoscere tradizioni e usanze della loro cultura. 77 Vivere quindi momenti di festa a scuola e con la scuola significa anche aprire la scuola al territorio, condividere momenti di aggregazione e socializzazione che coinvolgono non solo le famiglie ma l’intera comunità. Progetto informatica: “Divertiamoci con un click” Avvicinare gli alunni alle nuove tecnologie, sperimentando ludicamente il pc, acquisendo consapevolezza nell’utilizzo dei software e dei programmi proposti, favorendo il passaggio del pensiero concreto a quello simbolico,supportandone la maturazione delle capacità di attenzione, riflessione e analisi creativa. Progetto inglese: “ Play, Learn and grow together!” La prospettiva educativo-didattica di questo progetto non è tesa al raggiungimento di una competenza linguistica globale, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto, comprensione ed appropriazione dei significati e si presenterà come opportunità per sensibilizzare i bambini ad un codice linguistico diverso da quello materno e, più in generale, ad una cultura “altra”. Il progetto di plesso: “Diversi ma… uguali” Questo progetto nasce dal desiderio di avvicinare gradualmente i bambini e le bambine alla differenza, alla novità, all’insolito, attraverso una molteplicità di stimoli ( esperienze, linguaggi, spazi, oggetti, libri, lingue, suoni,relazioni); questo puo’ aprire alla curiosità , alla voglia di conoscere e sviluppare un atteggiamento di apertura alla differenza , come fondamento della piu’ complessa capacità di cambiare prospettiva di mettersi nei panni dell’altro. Elmer l’elefantino variopinto, ci accompagnerà durante tutto l’anno scolastico per favorire i bambini a cogliere la bellezza della diversita’ come unicita’ di ciascuno di noi e risorsa da condividere con gli altri attraverso relazioni autentiche. Progetto sezione aperte: “ Hip,Hip…urrà!!” Questo progetto nasce dal desiderio di garantire la continuità dei rapporti fra adulti , bambini e fra coetanei, Evita i disagi affettivi causati da frequenti ed improvvisi cambiamenti, facilita i processi di identificazione e consente di attuare progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di spazi, ambienti e materiali. Per evitare i rischi della sezione chiusa è indispensabile programmare anche occasioni di attività di intersezione, che creano rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e fra i bambini consentendo una più articolata fruizione degli spazi, dei materiali ludici, delle attrezzature e dei sussidi didattici. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere la collaborazione fra gli insegnanti e i genitori in un clima di corresponsabilità, chiarezza della comunicazione e sostegno reciproco costante. Finalità: - Approfondire la conoscenza degli alunni. - Informare la famiglia sull’andamento didattico, sul comportamento del bambino e sulle iniziative e tematiche proposte dalla scuola. - Condividere le finalità formative, ricercare un'intesa in caso di divergenza, mettere a punto strategie ed atteggiamenti educativi comuni. Lo scambio di informazioni tra scuola e famiglia avviene attraverso: - Consigli di Intersezione assemblee generali e/o tematiche - incontri individuali, anche a richiesta Durante l’anno scolastico si organizzano due momenti di festa insieme alle famiglie: la festa di Natale con le famiglie delle tre fasce di età e la festa di fine anno rivolta solo alle famiglie dei bambini dei cinque anni. 78 Poffetto scuola primaria Via Lamarmora Largo Baccelli a.s. 2015/2016 79 LA SCUOLA PRIMARIA E LA SUA SPECIFICITA' Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione: “Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. La sua finalità è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.(…) La SCUOLA PRIMARIA mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive ,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saper i irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema di istruzione.(…) Una buona scuola primaria deve promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo per tutti gli alunni.(…) Deve valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti; attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze; incoraggiare l’apprendimento collaborativo; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”; realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.(…)” Affinché avvenga il pieno sviluppo della persona è necessario sviluppare un curricolo che abbia come riferimento le competenze chiave stabilite in sede europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). COMPETENZE DEI LINGUAGGI COMPETENZE MATEMATICO-SCIENTIFICHE TECNOLOGICHE COMPETENZE STORICO- GEOGRAFICHE COMPETENZE DEI LINGUAGGI ITALIANO ASCOLTARE: partecipare agli scambi comunicativi, utilizzando gli strumenti espressivi ed argomentativi necessari a sostenere l’interazione comunicativa. LEGGERE: leggere e comprendere testi scritti di vario genere. SCRIVERE: produrre e rielaborare testi di vario tipo, in relazione a scopi diversi ; riflettere sul funzionamento della lingua, utilizzando conoscenze e abilità grammaticali. LINGUA INGLESE Comprendere semplici e brevi testi ascoltati o letti utilizzando la lingua in un contesto comunicativo (listening, reading, speaking) ; scrivere parole e frasi usando lessico e strutture noti (writing). MUSICA Utilizzare il linguaggio musicale ai fini espressivi e comunicativi. 80 ARTE E IMMAGINE Leggere, comprendere e verbalizzare immagini appartenenti al linguaggio figurato e al patrimonio artistico-culturale; realizzare produzioni di vario tipo, utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi. EDUCAZIONE FISICA Acquisire gli schemi motori di base e utilizzarli correttamente in relazione allo spazio e al tempo, nel rispetto di sé e degli altri. COMPETENZE MATEMATICO – SCIENTIFICO -TECNOLOGICHE MATEMATICA IL NUMERO: utilizzare le procedure di calcolo aritmetico scritto e mentale con i numeri naturali e decimali. SPAZIO E FIGURE: confrontare ed analizzare figure geometriche, effettuare misurazioni di grandezze comuni. RELAZIONI, DATI E PREVISIONI:rappresentare, utilizzare, ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi. SCIENZE Sviluppare atteggiamenti di curiosità verso il mondo per cercare spiegazioni di quello che succede; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. TECNOLOGIA Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; progettare e realizzare semplici manufatti/oggetti. COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE STORIA Conoscere, analizzare e descrivere fatti ed eventi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. GEOGRAFIA Rendersi conto che gli elementi fisici e antropici sono legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti e doveri, nel rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, secondo i valori sanciti dalla Costituzione 81 SCUOLA PRIMARIA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Premessa “L’introduzione del Patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità”. “Il Patto vuole essere uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’Istituzione scolastica e le famiglie”. I docenti, in coerenza con le linee essenziali del Piano dell’Offerta Formativa organizzano le loro azioni educativo/didattiche secondo i principi sotto enunciati e si impegnano a rispettarli. Ai genitori chiedono collaborazione ed un impegno formale finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di formazione e crescita dell’alunno. La scuola assume i seguenti impegni fondamentali: 1. Favorire la comunicazione e stimolare lo scambio reciproco attraverso: · L’accordo fra insegnanti del modulo in ordine allo stile educativo ed alle linee di condotta da seguire nei rapporti interpersonali; · Il rapporto alunno/alunno e alunno/insegnante aperto al dialogo e alla collaborazione; · Il rispetto e l’aiuto reciproci fondati sul concetto di solidarietà; · La valorizzazione delle diversità e il rispetto delle differenze; · La proposta di esperienze collettive o per piccoli gruppi; · L’attribuzione di semplici incarichi temporanei al servizio della classe (per stimolare anche, in ciascun alunno, il senso di responsabilità); · L’educazione alla conoscenza e al rispetto delle norme e delle regole per interiorizzare comportamenti sociali corretti; · Il rispetto della normativa che regola la privacy. 2. Favorire l’autonomia personale ed organizzativa attraverso: · La predisposizione di un ambiente ordinato e accogliente favorevole all’ascolto, all’attenzione e alla concentrazione; · Il rispetto degli stili e dei tempi di apprendimento degli alunni; · Il rispetto delle linee di indirizzo del POF utilizzando strategie didattiche motivanti e coinvolgenti; · La definizione di un percorso educativo - didattico che valorizzi le competenze e le acquisizioni, potenziandole, e la programmazione di attività di recupero di eventuali difficoltà di apprendimento; · La cura sistematica ed il rispetto del proprio e dell’altrui materiale, dell’arredo scolastico e degli spazi individuali e collettivi; · L’organizzazione dello zaino secondo l’orario suggerito dagli insegnanti del modulo; · La responsabilizzazione nel far fronte agli impegni individuali e di gruppo; 82 · L’assegnazione di compiti a casa che favoriscano la riflessione sui contenuti trattati in classe ed abituino allo studio individuale; · L’educazione al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico (grembiule, tuta, scarpe da palestra, per attività particolari...) 3. Favorire la consapevolezza del percorso didattico a breve ed a lungo termine attraverso: · L’informazione quotidiana dell’attività da svolgere; · Una metodologia di lavoro incentrata sulla discussione e sul confronto; 4. Garantire un atteggiamento di ascolto e di disponibilità al dialogo ed al confronto con i genitori. 5. Utilizzare sistematicamente le risorse del territorio. 6. Garantire la vigilanza degli alunni all’interno dell’orario scolastico. I genitori si impegnano a: 1. Prendere parte nella costruzione delle proposte educative promosse dalla scuola attraverso: · La condivisione di fondamentali valori, quali: la solidarietà, l’amicizia, il perdono, la collaborazione ed il rispetto per l’altro; · Un atteggiamento di lealtà, correttezza, rispetto, confronto e dialogo costruttivo verso la scuola. 2. Favorire l’autonomia personale attraverso: · L’educazione al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento; · L’abitudine graduale ad acquisire comportamenti quotidiani autonomi (vestirsi, allacciarsi le scarpe, lavarsi le mani ....); · La guida ad un corretto uso del tempo in relazione alle varie attività pomeridiane, evitando di gravare il/la bambino/a di eccessivi impegni extrascolastici, valutando la sua reale possibilità di sostenerli; · L’attenzione ai programmi televisivi che il/la bambino/a segue e ai tempi di utilizzo di Tv e computer. 3. Far rispettare le regole dell’organizzazione scolastica ed in particolare: · L’orario d’ingresso e d’uscita della scuola, tenendo in considerazione che l’impegno scolastico è prioritario rispetto ad altri (evitare le uscite anticipate); · La comunicazione preventiva di assenze non dovute a motivi di salute, cercando di evitare, se possibile, assenze non adeguatamente motivate; · Il rientro a scuola dopo cinque o più giorni di assenza per malattia (sabato e domenica compresi) muniti di certificato medico; · L’impegno a farsi carico di informarsi sulle attività didattiche svolte durante il periodo di assenza, in modo da poter seguire con regolarità il percorso didattico; · Il controllo sistematico, insieme al bambino, degli zaini e del corredo scolastico secondo l’orario stabilito, finalizzando tale pratica a stimolare in lui il senso di responsabilità e l’autonomia organizzativa; 83 · L’interesse per le attività svolte a scuola, il rispetto del compito assegnato a casa ed il controllo di una sua puntuale esecuzione. · La partecipazione agli incontri collegiali e individuali richiesti dai docenti; · La delega, tramite comunicazione scritta, a persone maggiorenni per il ritiro del bambino all’uscita di scuola, qualora i genitori si trovassero nell’impossibilità di farlo personalmente; · La firma e la riconsegna puntuale e sollecita di documenti scolastici e comunicazioni; · La comunicazione agli insegnanti di eventuali problematiche (di salute, familiari, comportamentali,...) che possano incidere sul percorso formativo del/la bambino/a sul suo star bene a scuola. La Famiglia dichiara di conoscere il Regolamento e il P.O.F.dell’Istituto. I NOSTRI PROGETTI Progetto Fosforo - per promuovere la conoscenza dei vari ambienti naturali attraverso percorsi laboratoriali che porteranno gli studenti a diretto contatto con la natura. Spider - per promuovere il successo scolastico degli alunni con disturbi dell’apprendimento. Orto biologico - per vivere direttamente a contatto con la nostra terra. Adotta L’autore - per coltivare il piacere della lettura. Portfolio europeo delle lingue - per la preparazione degli studenti agli esami di certificazione in lingua inglese. Musica in classe - per approfondire le conoscenze musicali con uno strumento e sviluppare l’espressività nel canto. Continuità - per favorire l’ingresso delle prime classi e introdurre le ultime classi nella scuola secondaria di primo grado. Recupero - per aiutare alunni con difficoltà di apprendimento. Il mercoledì della frutta- per favorire l’ed. alimentare e una sana alimentazione. Madrelingua inglese - per arricchire le competenze in L2. Educazione finanziaria - primo approccio alle tematiche economiche e finanziarie. Un Musical per tutti - per stimolare la sensibilità artistico-espressiva e favorire l’incontro e 84 l’integrazione di tutti gli alunni. Lo scolaro per amico - per sensibilizzare gli alunni a percorsi di volontariato. Guglielmo Ebreo da Pesaro e la danza del ‘400 - per favorire e promuovere la conoscenza degli aspetti storici-geografici-culturali e musicali dell’Italia nel 1400. Be contemporary – per realizzare un’esperienza educativa attraverso l’arte contemporanea. Racconti Popolari dei paesi mediterranei – attività alternativa all’ora di religione. Laboratorio alunni-genitori – per contribuire alla formazione integrale della persona grazie alla partecipazione della componente genitoriale. Biblioteca a scuola – per favorire la lettura in collaborazione con la Biblioteca San Giovanni in Pesaro. Il vento e il sole a scuola – per promuovere l’educazione alla cittadinanza, alle scienze e alle tecnologie. Orientamento – per promuovere la formazione di una persona autonoma nei comportamenti e che sappia compiere scelte consapevoli. Il mercatino delle meraviglie – per progettare e realizzare semplici manufatti con materiali semplici e di recupero. 85 ISTITUTO COMPRENSIVO “A.OLIVIERI” Scuola Secondaria di primo grado P.O.F SINTESI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 86 FINALITA’ E PROGETTI DELL’ ISTITUTO Il Profilo educativo, culturale e professionale rappresenta ciò che un ragazzo dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione (ovvero fine classe 3° media). L’Istituto, tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni e della realtà socio-culturale in cui opera, impegna nel modo migliore tutte le risorse di cui dispone per condurre l’alunno a utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello; sviluppare il pensiero ipotetico e la creatività; prevenire la dispersione scolastica e il disagio. Le finalità sopraindicate si realizzano attraverso attività curricolari programmate e periodicamente aggiornate, nonché mediante percorsi progettuali che coinvolgono gli alunni e tutti gli operatori dell’ Istituto. DENOMINAZIONE PROGETTO REFERENTE ACCOGLIENZA - CONTINUITA' - ORIENTAMENTO DI GIROLAMO PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI GIROLAMO UNO SCOLARO PER AMICO BARTOZZI CHAT POINT CAVICCHIOLI 87 Gli allievi devono conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo e il percorso per raggiungerli. A seconda delle attività proposte, il coinvolgimento verrà attuato con strategie diversificate: esperti audiovisivi conferenze questionari uscite I genitori devono conoscere l’offerta formativa, esprimere pareri , fare proposte e collaborare nelle attività. Le informazioni verranno sempre notificate nel quaderno delle comunicazioni ed eventuali chiarimenti saranno forniti dai docenti durante i consigli di classe e/o le ore di ricevimento, oppure dal Dirigente Scolastico e dal personale di segreteria. 88 FINALITA’, PROGETTI E ATTIVITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La scuola secondaria dell’Istituto impiega tutte le risorse a disposizione per avvalorare i seguenti tratti educativi: - Scuola collocata nel mondo: Socializzare e curare i rapporti interpersonali; Rispettare sé e gli altri; Essere disponibili al cambiamento e all’innovazione nel rispetto delle diversità; Aderire in modo consapevole ai valori condivisi, con atteggiamenti collaborativi; Costruire un senso di legalità e sviluppare un’etica della responsabilità. Scuola della motivazione e del significato: - Acquisire e potenziare le attività operative di base e sviluppare le abilità specifiche di ogni disciplina; - Usare le fondamentali strutture linguistiche ed espressive anche attraverso strumenti tecnici; - Favorire l’esplorazione e la scoperta per promuovere nuove conoscenze e soluzioni originali. Scuola orientativa: - Essere capaci di compiere scelte autonome, realistiche, adeguate; - Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse per una corretta scelta degli studi successivi; - Sviluppare l’attitudine alla flessibilità; - Prevenire il disagio e l’abbandono scolastico. 89 PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO DENOMINAZIONE PROGETTO REFERENTE TEATRO / MUSICAL BRUSA – BARTOZZI PER DAR VITA ALLE PROPRIE EMOZIONI IN PROSA E POESIA GASPARINI – URBINATI SETTIMANA VERDE MASSI SETTIMANA AZZURRA PATRIGNANI ENGLISH WEEK MENGARELLI SOGGIORNO EDUCATIVO A MADRID TOMASSONI CAMPIONATI STUDENTESCHI (GRUPPO SPORTIVO) PATRIGNANI VELASCUOLA (GRUPPO SPORTIVO) PATRIGNANI RUGBY PATRIGNANI JUDO / DIFESA PERSONALE PATRIGNANI BOWLING HOCKEY PATRIGNANI PATRIGNANI LEGALITA', DONNE, … CAMANZI-PACIFICO OLIMPIADI DELLA DANZA PACIFICO CONCERTO NATALE DEL CHIERICO-PACIFICO CONCORSI DI MUSICA DEL CHIERICO SAGGIO DI FINE ANNO DEL CHIERICO-PACIFICO 90 91 IV. FABBISOGNO DI ORGANICO In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015: a. posti comuni e di sostegno SCUOLA DELL’INFANZIA Annualità Scuola dell’infanzia a.s. 2015-16: n. Fabbisogno per il triennio Posto comune Posto di sostegno / ore 7.5 2.5 Motivazione: n.4 sezioni eterogenee 40 ore – lun/ven – 8.00/16.00 a.s. 2016-17: n. 8 3 n.4 sezioni eterogenee 40 ore – lun/ven – 8.00/16.00 La scuola prevede un aumento volumetrico nel corso del 2016 per adeguarsi all’altissima richiesta del bacino di utenza che al momento include lunghe liste di attesa per bambini di 3 anni a.s. 2017-18: n. 10 4 n.5 sezioni eterogenee 40 ore – lun/ven – 8.00/16.00 La scuola conferma la previsione dell’anno precedente, statuendo a regime la quantità di utenza inserita nella sezione in fieri a.s. 2018-19: n. 10 4 n.5 sezioni eterogenee 40 ore – lun/ven – 8.00/16.00 Si presume che la 5° sezione sia una realtà funzionale e stabilizzata 92 SCUOLA PRIMARIA Annualità Scuola primaria a.s. 2015-16: n. a.s. 2016-17: n. a.s. 2017-18: n. a.s. 2018-19: n. Fabbisogno per il triennio Motivazione: Posto comune Posto di sostegno / ore 29 8.4 posti n.14 classi TN – 27 ore / 185 ore + n. 5 classi TP – 40 ore 11 posti n.14 classi TN – 27 ore / 242 ore + n. 5 classi TP – 40 ore 8 posti n.14 classi TN – 27 ore / 176 ore + n. 5 classi TP – 40 ore 8 posti n.15 classi TN – 27 ore / 176 ore + n. 5 classi TP – 40 ore 29 29 31 Si prevede, in questo anno, la formazione di un corso intero che negli anni precedenti risultava mancante di una classe (III primaria nell’a.s. 2015-16). 93 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di concorso /sostegno a.s. 2015-16 a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 posto / ore 9 posti + 3 ore posto / ore 10 posti posto / ore 10 posti posto / ore 10 posti A059 Matem. e Scienze 5 posti + 9 ore 6 posti 6 posti 6 posti A245 Francese 10 ore 1 posto 1 posto 1 posto A345 Inglese 2 posti + 9 ore 3 posti 3 posti 3 posti A445 Spagnolo 1 posto + 2 ore 1 posto 1 posto 1 posto A028 Arte Imm. 2 posti 2 posti 2 posti e 1 posto + 12 ore A033 Tecnologia 1 posto + 12 ore 2 posti 2 posti 2 posti A032 Musica 1 posto + 12 ore 2 posti 2 posti 2 posti A030 Ed. Fisica 1 posto + 12 ore 2 posti 2 posti 2 posti A043 Lettere Motivazione: La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” La scuola ha attivato dei laboratori in ottemperanza delle richieste della L.107/2015 in merito alle opzioni “scuola aperta di pomeriggio” 94 Sostegno EH 158 ore 9 posti 130 ore 8 posti 193 ore 11 posti 171 ore 10 posti L’organico indicato è richiesto considerando la storicità dell’Istituto rispetto all’inclusività, considerando il numero elevato degli alunni certificati, considerando la criticità dei casi frequentanti l’Istituto e il monte ore frequentato settima-nalmente da ciascun alunno, considerando la numerosità delle classi con alta percentuale di alunni stranieri e di alunni forti disagi di tipo personale, sociale, familiare e di alunni con DSA, considerando le difficoltà già segnalate nelle relazioni di sintesi in vari consigli di classe e in attesa di una certificazione. 95 b. Posti per il potenziamento Tipologia n. Motivazione: docenti POSTO COMUNE PRIMARIA 4 viene utilizzato per realizzare progetti porte aperte. Grazie alla costituzione di una terza classe delle due parallele si è potuto effettuare sia il recupero di alcuni contenuti che il potenziamento di altri A059 1 potenziamento matematico-scientifico-informatico A0345 1 potenziamento linguistico A032 1 potenziamento musicale c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n. Assistente amministrativo 6 Collaboratore scolastico 17 Assistente tecnico e relativo profilo (solo '== scuole superiori) Altro 96 V. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE È intenzione di questo Istituto promuovere la qualità della scuola in termini di innovazione e cooperazione tra le diverse componenti, pertanto le attività formative si esplicheranno attraverso: l’aggiornamento del personale sulle trasformazioni della scuola e la normativa che interviene sul rapporto con la pubblica amministrazione l’approfondimento di ogni materia utile all’acquisizione di nuovi strumenti della professionalità docente l’approfondimento degli aspetti metodologico-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento l’aggiornamento/miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione con l’alunno, la classe, le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con particolare riferimento a specifiche criticità e all’handicap. promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione potenziare le competenze metodologiche didattiche inerenti la valutazione e con riferimento alle specifiche aree disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenze migliorare le abilità e le conoscenze sulle nuove tecnologie favorire lo scambio di competenze professionali A tal fine si formulano le seguenti ipotesi di formazione indirizzate a docenti, Ata, genitori e alunni per gli anni scolastici 2016/2019 Attività formativa Primo soccorso Utilizzo del defibrillatore Tablet e Ipad Basic Formazione sull’uso del CODING nella didattica Formazione per uso di software open source per la LIM Personale coinvolto Ata/docenti Priorità strategica correlata Sicurezza Collaboratori scolastici/doce nti Docenti/ ATa sicurezza Tutti i docenti Tutti i docenti Innovazione tecnologica Adesione al piano nazionale di sviluppo digitale Soddisfare le esigenze formative derivanti dall’introduzione nella didattica di nuove strumentazioni/ metodologie Relatori Tempi Medici 118 Pesaro Medici 118 Pesaro Ottobre 2016 ASSODOLA B Da ind.+A.D. 100 ore da stabilire dicembre 2016 Marzo 2017 Da ind+A.D. Aprile 2017 97 “Scuola, compiti e altre catastrofi” Come incoraggiare nei figli la motivazione, l’impegno, l’autonomia e il giusto atteggiamento mentale “Quale scuola scelgo dopo le Medie?” Come i genitori possono essere d’aiuto ai figli nella scelta della scuola superiore? Educazione alla legalità Gestione elettronica dei dati E twinning ERASMUS + GIORNATE PEDAGOGICHE NAZIONALI Lingue straniere Aggiornamento e formazione sicurezza dlgs.81/08 Prevenzione delle tossicodipendenze Metodologia Flipped classroom. Incontro di formazione: “La classe capovolta” metodologia ed efficacia di una nuova strategia didattica” BES, Bisogni Educativi Speciali: indicazioni operative per promuovere l’inclusione scolastica Classi 3.i Genitori Alleanza educativa tra scuola e famiglia Dott. Iacopo Casadei Psicologo del lavoro gennaio 2016/2017 2017/2018 2018/2019 Genitori Alleanza educativa tra scuola e famiglia Dott. Iacopo Casadei Psicologo del lavoro gennaio A.S.:2016/2017 2017/2018 2018/2019 Alunni Percorsi di cittadinanza responsabile Gestione e innovazione Polizia di Stato Marzo 2017/2018/201 9 On line e in presenza Innovazioni didattiche Internazionalizzazione INDIRE LLP LEND Docenti e personale amministrativo Docenti docenti docenti Aggiormanento didattico Docenti e personale Ata sicurezza Alunni e genitori (incontri distinti) salute Nuove metodologie Nuvola Madisoft A.S.:2016/2017 2017/2018 2018/2019 Responsabile per la sicurezza Comunità L’Imprevisto Prof. Maurizio Maglioni Centro Studi ERICKSON docenti BES /DSA inclusione docenti Inclusione, Online (a pagamento) Centro 98 integrazione e cittadinanza globale/ Emergenza alunni con “BES”? Insegnare nella scuola inclusiva. BES /DSA inclusione Territoriale per l’inclusione di Pesaro Prof.ssa Patrizia Gaspari docente di Pedagogia speciale Ottobredicembre 2017 DOCENTI INTERNI A.S.:2016/2017 2017/2018 2018/2019 A.S.:2016/2017 2017/2018 2018/2019 A.S.2016/2017 Dibattito epistemologico sugli alunni con “BES”: l’importanza dello sguardo pedagogico” …E ne INVALS..e la pena!!! DOCENTI / STUDENTI Mi capisci o no?!!?!? Docenti / studenti “- + - da +” Docenti /studenti Insegnare per accogliere e riconoscere le nuove diversità nella scuola inclusiva” BES /DSA inclusione “Special educational needs, didattica speciale e pratiche inclusive” Autoformazione Corsi di formazione /aggiornamento proposti dal MIUR, USR;USP; reti di scuole, Istituti scolastici, Associazioni AUTOVALUTAZIONE / MIGIORAMENTO DIDATTICO Ascolto/ conoscenza del sé/rapporti tra compagnigenitori/filgi Incentivare comportamenti positivi tra pari BES /DSA inclusione docenti esperto esperto Dott.ssa Carmela De Luca Ph.D Francesca Salis Prof.ssa a contratto di Didattica speciale A.S.:2016/2017 2017/2018 2018/2019 A.S.2016/2017 A.S 2016/2017 Focus group docenti sul PDM Tutto l’A..S. Docenti e personale ata Miur /Usr 99 VI. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Infrastruttura/ Motivazione, in riferimento alle attrezzatura priorità strategiche del capo I e Fonti di finanziamento alla progettazione del capo III pc portatili favorire didattica digitale, sviluppare contributo problem solving tablet famiglie e progetti PON – FSE - FESR favorire didattica digitale, sviluppare contributo problem solving volontario volontario famiglie progetti PON – FSE - FESR L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. 100 e PNSD ( Piano Nazionale Scuola Digitale) I.C. “Annibale Olivieri” Scuola Secondaria di Primo grado Inserito nel PTOF 2016-2019 101 Premessa L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”. Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola; il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26. Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. 102 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione 28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, eletta con votazione segreta durante la seduta del CdD del 4 dicembre 2015, la sottoscritta Prof. Arianna Tomassoni presenta il proprio piano di intervento così suddiviso in tre annualità: 103 AMBITO FORMAZIONE INTERNA PRIMA ANNUALITA’ 104 Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle esigenze di formazione. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza. Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto. Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. Pubblicizzazione sul sito della scuola del PNSD con spazio dedicato al Piano realizzato dalla scuola. Formazione specifica per Animatore Digitale – partecipazione a comunità di pratica. Attivazione di un ambiente per web conferenze. Formazione sull’ uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Formazione per l’uso di software open source per la Lim. Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata. Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle lingue. Formazione per la creazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del PNSD) INTERVENTI Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema: sessione formativa per tutti i docenti sessioni specifiche di approfondimento per docenti di nuova nomina sessione formativa per personale ATA sessione formativa utilizzo registro elettronico per docenti di nuova nomina funzionalità base Formazione Flipped Classroom (sessione sperimentale per gruppo docenti interessati) – Per coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie Educative (con relativa formazione in rete) Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di digital storytelling, test, web quiz. Workshop aperti al territorio relativi a: - Sicurezza e cyberbullisno - Introduzione al Fab-Lab - La scuola digitale project-based Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. 105 SECONDA ANNUALITA’ Formazione avanzata per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza. Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. Introduzione alla stesura dell’ e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD) Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD) Formazione utilizzo nuovo sito istituzionale di Istituto: - Formazione tecnica per amministratori spazi web - Formazione base redazione spazi web esistenti per componenti commissione web. Workshop per tutti i docenti inerenti: - l’utilizzo di testi digitali - l’adozione di metodologie didattiche innovative - la creazione e validazione di object learning - Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. speciali straniera. Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni Strumenti e metodologie per l’inclusione di studenti di origine Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali 106 e dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato. Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica (uso del linguaggio Scratch nell’ambito delle attività connesse all’Associazione Dschola). Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. TERZA ANNUALITA’ Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.) Creazione di reti e consorzi sul territorio a livello nazionale. Sviluppo di ambienti di apprendimento on-line e progettazione di percorsi di e- learning per favorire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long) 107 Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. Introduzione ai vari linguaggi mediali e alla loro interazione sistemica per generare il cambiamento nella realtà scolastica. Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. AMBITO COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA 108 PRIMA ANNUALITA’ Utilizzo di un spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education). Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Partecipazione al progetto Diderot 2015-2016 – Programmo anch’io Workshop aperti al territorio relativi a: - Sicurezza e cyberbullisno - Introduzione al Fab-Lab Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici. Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Coordinamento e supporto delle Associazioni, Aziende di settore e rete di stakeholders. Favorire un utilizzo consapevole delle dotazioni, attraverso l’acquisto di soluzioni sicure e configurabili per ogni classe, associate a funzionalità per la gestione degli accessi e con connessione a servizi aggiuntivi. Progettazione del nuovo sito istituzionale della scuola. Creazione di una commissione web di Istituto. 109 SECONDA ANNUALITA’ Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom, teal, debate. Potenziamento del FABLAB: spazio aperto, per portare la Digital Fabrication e la cultura Open Source in un luogo fisico, dove macchine, idee, persone e approcci nuovi si possono mescolare liberamente. Apertura di laboratori territoriali permanenti come uno spazio tecnologico condiviso dagli studenti, atto ad una didattica-gioco, per un percorso che miri a riportare l’autostima e a contrastare la dispersione. Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività aperti in orario extra-scolastico: - Creazione di video-lab / radio-lab / immersive-lab - Creazione di spazi didattici per la peer education - Creazione di web-TV in streaming Digitalizzazione del laboratorio di tecnologia: stampante 3D, robotica educativa, prototipazione rapida, realtà aumentata. Workshop per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanza digitale. Promozione di percorsi formativi in presenza e online per genitori. 110 Implementazione di nuovi spazi cloud per la didattica. Implementazione del nuovo sito internet istituzionale della scuola. Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici. TERZA ANNUALITA’ Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti e fundraising. Avviare progetti in crowdfunding. Potenziamento Fab-Lab e laboratori territoriali permanenti realizzati in rete. con altre istituzioni scolastiche atti a offrire uno spazio gratuito aperto al territorio in orario extrascolastico per approfondimento competenze nuove tecnologie. Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web. 111 Mettere a disposizione di studenti, cittadini, organizzazioni pubbliche e private servizi formativi e risorse didattiche gratuite in modalità telematica (wbt, podcast, audio video, video e-book). Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e condivisione delle esperienze. Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona. Workshop di introduzione ai vari linguaggi mediali e alla loro interazione sistemica per generare il cambiamento nella realtà scolastica: nuove modalità di educazione. Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli assistenti tecnici. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università AMBITO CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE PRIMA ANNUALITA’ 112 Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione / revisione Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie. Diffusione della didattica project-based Selezione e presentazione di: - contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti didattici - siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica. - strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e classi virtuali. Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education. Sviluppo del pensiero computazionale. Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch) Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni. Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. Progettazione di aule 3.0 113 SECONDA ANNUALITA’ Stimolare e diffondere la didattica project-based. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente). Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, teal, debate INTERVENTI Potenziamento di Google apps for Education e Microsoft for Education. Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Introduzione alla robotica educativa. Orientamento alle carriere scientifiche in ambito STEAM (science, technology, engineering, arts, and mathematics) Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto trasversali. Sviluppo di percorsi e-Safety tramite la peer-education. Autorevolezza e qualità dell’informazione, copyright e privacy. Costruzione di curricola digitali. 114 Creazione di aule 3.0 TERZA ANNUALITA’ Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom, teal, debate. Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Aggiornare il curricolo delle discipline professionalizzanti. Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch – Scratch 4 Arduino), partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul territorio. Educare al saper fare: making, creatività e manualità. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 3.0. 115 116 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordinodelle disposizioni legislative vigenti”che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni,autonomi poteri di direzione, di coordinamentoe di valorizzazione delle risorse umane,per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori; TENUTO CONTO 117 delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali,sociali ed economiche operanti nel territorio; TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utentisiain occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali ...), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) relativamente all’adozione di pratiche didattiche centrate ancora troppo sulla lezione frontale e su modalità di apprendimento passivo da parte degli alunni (ascolto della spiegazione, risposta a domande, esposizione e restituzione nella verifica)–e delle piste di miglioramento individuate (innovazione delle pratiche didattiche e sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa; VISTI 118 i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento strategico e metacognitivo; CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe rispetto ai comportamenti di alcuni alunni e ai risultati di apprendimento medio-bassi registrati nelle classi; CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologicodidattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento (“Curricolo verticale”, “Didattica 119 della matematica”, Didattica per competenze: skill for life”, “Didattica orientativa”, Classe 2.0”, “I disturbi specifici dell’apprendimento. Recupero nelle aree di letto scrittura e logicomatematica”, “La LIM nella didattica”) e delle sollecitazioni continue offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di classe e collegio dei docenti nelle sue articolazioni) sia negli incontri informali in ufficio e presso le sedi di servizio; ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012,che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di: metodologie didattiche attive(operatività concreta e cognitiva), individualizzate(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate(momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali); modalità di apprendimento esplorazione e scoperta; per problem solving, ricerca, situazioni di apprendimento collaborativo(aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); 120 RITENUTO di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti (dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi comuni e talvolta speciali; AL FINE di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio-successo formativo); Dirama il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici. Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale 121 A. Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola. B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito. C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale. E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF. Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni degli alunni e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, 122 adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti. G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring , realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …). H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati. Tale modalità valutativa è da privilegiare per incoraggiare i nostri bambini e i nostri ragazzi a proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile 123 al suo valore aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è demotivato …. ecc.”). I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati….) sono significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Aule spoglie con banchi schierati frontalmente di fronte alla cattedra, oltre a essere tristi esprimono chiaramente la tipologia di lezioni che vi si realizzano e lasciano immaginare le difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni di stimolo. J. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo (la posizione di questa tematica nel documento presente non è casuale, ma si collega fortemente alle riflessioni del punto precedente), posto che l’Ufficio attiva regolarmente le procedure disciplinari previste nel regolamento e che le stesse hanno comunque fini educativi, è necessario che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa frequenza riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per rivederle e sperimentare nuovi approcci, anche con il supporto e i suggerimenti dei colleghi che hanno sperimentato strategie educative efficaci per arginare le problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che non sempre il ricorso all’autorità sortisce gli effetti sperati che, al contrario, molto spesso, si ottengono con l’autorevolezza (robustezza di metodi e strategie), con l’entusiasmo professionale, con la passione per i bambini e per i ragazzi e con il desiderio vivo di rimuovere a ogni costo quegli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A questo proposito si rammenta a tutti la necessità di concordare linee 124 educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza. K. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati. L. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate. Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti di ottobre. Copia dello stesso è consegnata ai coordinatori dei consigli di classe impegnati nella contestualizzazione delle scelte del collegio dei docenti nei piani educativi e didattici della classe. 125