dossier di presentazione - Institut français Milano

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dossier di presentazione - Institut français Milano
Cartella stampa
maggio 2014
PIANO
Piattaforma preparata per
l’arte contemporanea
Francia-Italia 2014-2015
concepita da d.c.a / association française
de développement des centres d’art
www.pianoproject.org
Ufficio stampa
Lara Facco
+39 02 36 56 51 33 / +39 349 25 29 989
[email protected] / www.larafacco.com
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SOMMARIO
INTRODUZIONE
p. 5
Alain Le Roy
Ambasciatore di Francia in Italia
p. 6
Michel Orier
Direttore generale della creazione artistica
Ministère de la Culture et de la Communication
p. 7
Editoriale di Pierre Bal-Blanc
Vice-presidente d.c.a
p. 8
Conversazione con Éric Mangion e Valerio Dehò
Direttore centro d’arte Villa Arson
Direttore Kunst Meran / Merano Arte
p. 9
CALENDARIO DEGLI EVENTI PIANO
p. 10
PROGETTI
p. 14
La démocratie est illusion / La democrazia é illusione
p. 14
The Registry of Promise
p. 18
Ephemera
p. 22
Piano - alto !
p. 26
Soleil politique
p. 32
From & To
p. 36
www.pianoproject.org
Piattaforma internet
p. 40
ATTORI E PARTNER
p. 41
d.c.a / associazione francese per lo sviluppo dei centri p. 42
d’arte contemporanea
Institut français
p. 43
Ambasciata di Francia in Italia /
Institut français Italia
p. 44
Fondazione Nuovi Mecenati
p. 45
CALENDARIO DEI PROGETTI
p. 11
Cura.
p. 46
STRUTTURE PARTECIPANTI
p. 13
INFORMAZIONI PRATICHE
p. 47
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INTRODUZIONE
PIANO è una piattaforma curatoriale franco-italiana creata
su iniziativa di d.c.a / association française de développement
des centres d’art (associazione per lo sviluppo dei centri d’arte
contemporanea), che darà vita a molteplici attività in Francia e in Italia,
declinate sotto forma di mostre, eventi, scambi e residenze e di un
sito internet pensato come interfaccia per il dialogo tra tutti gli attori,
presenti e futuri, coinvolti nel progetto.
Dopo l’esperienza di Thermostat - progetto biennale su scala
europea organizzato e coordinato da d.c.a che nel 2010 e 2011 ha
coinvolto 24 centri d’arte francesi e Kunstvereine tedesche attorno
a diverse coproduzioni - oggi PIANO permette a numerosi attori
del mondo dell’arte contemporanea francesi e italiani di mettersi
in rete e collaborare. In una prima fase, per tutto il 2014, saranno
coinvolte ben 17 strutture attorno a una ventina di proposte artistiche,
di cui alcune oltre i confini geografici franco-italiani. Per l’intera sua
durata, fino alla fine del 2015, PIANO mira ad ampliare ulteriormente
gli scambi con nuovi soggetti e luoghi in Francia e in Italia per aprirsi
infine a una prospettiva pienamente europea.
PIANO si propone come uno spazio di lavoro condiviso e uno
strumento polifonico, pensato per accogliere secondo tempi e ritmi
differenti sul fronte francese i centri d’arte contemporanea membri
del d.c.a, e sul fronte italiano una varietà più ampia di strutture: musei
pubblici e privati, ma anche fondazioni e spazi alternativi.
PIANO declina le proprie attività in diversi formati: scambi e residenze
incrociate, inviti a curatori internazionali (1:1projects, Pierre Bal-Blanc,
Stefania Meazza, Chris Sharp), progetti co-curati dai direttori dei
diversi spazi partecipanti (Chiara Agnello, Lorenzo Benedetti, Etienne
Bernard, Ilaria Bonacossa, Sylvie Boulanger, Valerio Dehò, Adrienne
Drake, Gianluca d’Incà Levis, Claire Le Restif, Eric Mangion, Valérie
Mazouin, Martine Michard, Sandra Patron, Cécile Poblon, Letizia
Ragaglia), che a loro volta coinvolgono artisti sia emergenti che
affermati, di tutte le generazioni.
I progetti prodotti nel 2014 nascono da collaborazioni specifiche,
che riflettono e valorizzano la diversità e le peculiarità dei soggetti
partner:
La démocratie est illusion / La democrazia è illusione
Passerelle Centre d’art contemporain (Brest)
Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova)
The Registry of Promise
Fondazione Giuliani (Roma)
Parc Saint Léger (Pougues-les-Eaux)
Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine)
De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi)
Ephemera
MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma (Roma)
Cneai = (Chatou)
Piano - alto !
Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc)
CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens)
BBB centre d’art (Tolosa)
Careof DOCVA (Milano)
Dolomiti Contemporanee (Belluno)
Soleil politique
Museion (Bolzano)
CAC Brétigny (Brétigny-sur-Orge)
From & To
Villa Arson (Nizza)
Kunst Meran Merano Arte (Merano)
Design e animazione editoriale del sito www.pianoproject.org sono stati
affidati a CURA., magazine italiano d’arte contemporanea con sede a Roma,
scelto per il suo dinamismo e il suo posizionamento europeo.
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Alain Le Roy
Ambasciatore di Francia in Italia
La relazione tra Francia e Italia si basa in modo particolare sulla
grandissima richezza degli scambi culturali che lega, attraverso i
secoli, i due Paesi, ma anche su una cooperazione istituzionale attiva
in questo ambito, sostenuta dall’accordo culturale bilaterale del 4
novembre 1949.
Per mantenere e approfondire questa dinamica, l’Institut français
d’Italie, in stretto legame con i partner italiani, organizza durante tutto
l‘anno numerosi avvenimenti: un festival letterario, dibattiti d’idee,
una stagione musicale, una programmazione di spettacoli di circo e
di teatro contemporaneo, una biennale di danza, un appuntamento
annuale con la produzione cinematografica francese contemporanea.
Oltre a queste discipline, le arti visive sono sempre state tenute in
grande considerazione dall’Ambasciata di Francia in Italia e hanno
beneficiato di una forte tradizione di sostegno da parte della Francia.
Palazzo Farnese non è solo uno degli edifici più emblematici del
Rinascimento, è, attraverso i secoli, l’istituzione rappresentativa
delle relazioni tra Francia e Italia. Ancora oggi, è un luogo di dialogo
artistico dove le nostre due Nazioni organizzano scambi con artisti,
mecenati, creatori, critici, storici…, penso in particolar modo alla mostra
« Luce di Pietra » nel 2007, alla mostra sui « Farnese » nel 2010-2011,
e, dal mese di marzo 2014, al restauro della Galleria dei Carracci ad
opera del Word Monument Fund.
Ora, con la piattaforma PIANO, inizia un dialogo essenziale fra i
nostri due Stati che possiedono un immenso patrimonio artistico
e una vitalità riconosciuta nell’ambito dell’arte contemporanea. Ne
testimonia soprattutto la numerosa presenza di artisti di ambo i
Paesi alle fiere di arte contemporanea e il prestigio di cui godono sul
mercato dell’arte all’estero.
Per la prima volta, sull’insieme dei territori italiano e francese, si
compone una rete, tra Francia, Italia ed Europa, che favorisce la
circolazione e lo scambio nel campo dell’arte contemporanea.
Ringrazio ovviamente coloro che hanno reso possibile questa
piattaforma, in particolare d.c.a / associazione francese di sviluppo
dei centri d’arte che l’ha istituita e i centri d’arte italiani presenti
nella piattaforma curatoriale PIANO: Villa Croce Museo d’Arte
Contemporanea (Genova), la Fondazione Giuliani (Roma), Macro
(Roma), Careof DOCVA (Milano), Dolomiti Contemporanee (Belluno),
Museion (Bolzano) e Kunst Merano Arte (Merano) ai quali rivolgo la
mia gratitudine.
Rivolgo inoltre i miei ringraziamenti all’ingegneria culturale francese
nonché all’eccezionale sostegno dell’Institut français, del Ministère
de la Culture et de la Communication, al Direttore dell’Institut français
d’Italie, Eric Tallon, all’Addetto culturale, Anouk Aspisi, e a tutta
l’équipe dell’Institut français d’Italie.
Felicito e rinnovo i miei ringraziamenti ai mecenati della Fondazione
Nuovi Mecenati, fondazione rivolta alla creazione contemporanea
franco-italiana e alla sua diffusione in Italia, di cui voglio citare ognuna
delle aziende associate: Sanofi, Lundbeck, Total, Autostrade per
l’Italia, Altran, Edison.
L’eccellenza della collaborazione artistica e culturale tra i nostri due
Paesi illustra quanto sia importante per noi tutti costruire un’Europa
della cultura basata su iniziative concrete. È ciò che conferisce, al
progetto PIANO, un valore particolare.
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Michel Orier
Direttore generale della creazione artistica
Ministère de la Culture et de la Communication
(Ministero della Cultura e della Comunicazione)
Sono lieto di presentare con questo opuscolo il progetto PIANO,
piattaforma per l’arte contemporanea creata su iniziativa di
d.c.a / association française de développement des centres
d’art (associazione francese per lo sviluppo dei centri d’arte), in
collaborazione con l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in
Italia e l’Institut français.
Per questo motivo, mi è parso importante sostenere questo progetto
che ben rappresenta gli obiettivi perseguiti dal ministero della
Cultura e della Comunicazione francese nell’ambito dell’azione
internazionale. PIANO permette infatti di accompagnare la
costruzione di relazioni durature tra le strutture culturali francesi e
le analoghe strutture straniere attraverso un rafforzamento delle reti
artistiche professionali e lo sviluppo di coproduzioni internazionali.
Saluto qui questa bella iniziativa che contribuisce a rafforzare gli
scambi culturali tra i nostri due paesi. Poiché è anche attraverso
operazioni di questo tipo, volte a portare la creazione più
contemporanea sui territori, vicino ai cittadini, che si incarna l’Europa,
e sono certo che saranno in molti a rispondere a questo invito alla
scoperta di progetti artistici innovativi.
Frutto dell’intensa cooperazione culturale che lega la Francia all’Italia,
il progetto PIANO invita il pubblico francese a scoprire, nel biennio
2014 - 2015, diverse proposte artistiche declinate sotto forma di
mostre, eventi, scambi e residenze incrociate presso tutte le strutture
paritarie francesi (centri d’arte) e italiane (musei pubblici e privati,
fondazioni e spazi alternativi), riflettendo così al contempo la loro
diversità e la loro peculiarità, così come il loro desiderio di avviare
approcci curatoriali innovativi. Questo progetto è accompagnato
da un sito Internet www.pianoproject.org, uno strumento online di
informazione e di risorse rivolto al pubblico e ai professionisti.
Questo programma polifonico costituisce il prolungamento
dell’ottimo programma di scambi Thermostat, realizzato con la
Germania nel 2011, e risponde alla volontà di costruire una rete
europea di scambi e collaborazioni tra centri d’arte e istituzioni di arte
contemporanea, con lo scopo di svilupparsi in tutta Europa. PIANO
rientra perciò nella missione affidata a d.c.a / association française
de développement des centres d’art, volta a favorire la mobilità degli
artisti e dei professionisti attraverso lo sviluppo di progetti europei di
cooperazione.
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Editoriale
di Pierre Bal-Blanc
Vice-presidente d.c.a
”Mi piacerebbe suonare su un pianoforte superdotato”
Erik Satie
Seri, ma anche necessariamente impertinenti nei confronti delle
istituzioni, i progetti artistici messi in atto per l’iniziativa PIANO mirano
a sconvolgere il ritmo consueto della creazione e a innescare dei
controtempi. Questa piattaforma preparata per l’arte contemporanea
si traduce attraverso un’esperienza rinnovata degli spazi fisici
e virtuali e dovrebbe portare ad apprezzare in modo diverso la
geografia delle scene artistiche presenti sui territori europei.
www.pianoproject.org ̀è uno strumento online per la condivisione di
informazioni per i professionisti, ma anche una piattaforma aperta
al pubblico, che raccoglierà e metterà a disposizione testi, saggi,
dibattiti e confronti sui progetti in corso, ma anche open-call per
progetti e collaborazioni inerenti produzioni specifiche. Sarà infine
un supporto per mettere in collegamento altre strutture francesi o
italiane attraverso questa rete di scambi.
mediazione tra la creazione artistica e tutti i tipi di pubblico. Le
strutture italiane alle quali i centri d’arte si associano hanno statuti e
forme di funzionamento differenti, ma con i centri d’arte condividono
la vocazione alla sperimentazione e alla produzione legata agli
aspetti della creazione e dell’educazione.
La piattaforma PIANO permetterà quindi la condivisione di proposte
artistiche e di mezzi di produzione eterogenei: un’orchestrazione di
reti, la cui finalità è anche quella di far emergere una nuova geografia
e metodi di lavoro differenti tra artisti, addetti ai lavori e pubblico.
Ispirandosi all’immagine del “pianoforte preparato” ideato da Erik
Satie per la sua composizione La trappola di Medusa. Sette pezzi per
pianoforte (1913) e in seguito reso popolare da John Cage, PIANO
invita a un uso rinnovato degli strumenti dello scambio culturale.
Con l’obiettivo di tornare all’essenza dell’arte, intesa come costante
rinnovamento dei propri strumenti di creazione, PIANO favorisce
la plasticità e il dinamismo delle relazioni tra le discipline, i campi,
i settori artistici e i territori. PIANO, sia online che concretamente,
propone di armonizzare iniziative pubbliche e private in materia
culturale, nel rispetto della missione e della sensibilità di ciascuno.
PIANO si propone quindi come aggregatore e modello di
collaborazione tra soggetti differenti, sia pubblici che privati, tanto per
l’organizzazione e co-produzione di progetti condivisi, quanto per la
capacità di attrarre fondi pubblici e privati, grazie alla collaborazione
con l’Institut français Italia, l’Ambasciata di Francia in Italia e la
Fondazione Nuovi Mecenati.
I centri d’arte francesi, di natura pubblica, hanno per missione
quella di adattarsi alle ricerche degli artisti, di avviare nuovi regimi di
produzione di opere e di mostre, di valorizzare proposte educative
o scientifiche sperimentali, con l’obiettivo di offrire un punto di
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CONVERSAZIONE
Éric Mangion, Direttore centro d’arte Villa Arson (Nizza)
Valerio Dehò, Direttore Kunst Meran / Merano Arte (Merano)
From & To è un progetto che voi avete pensato tra le vostre strutture all’interno
della piattaforma PIANO iniziata da d.c.a. Potete ripercorrere la nascita del vostro
incontro e i motivi per cui avete deciso di lavorare insieme?
Ci siamo conosciuti nell’autunno del 2012 grazie agli incontri tra d.c.a. e AMACI e ci
siamo subito trovati d’accordo sull’idea di realizzare una mostra dedicata a giovani
artisti che avesse la caratteristica di una presenza marginale del ruolo dei curatori,
un’esposizione che beneficiava di una grande libertà concettuale. Non abbiamo
fissato regole, alcuna tematica. Kunst Meran / Merano Arte aveva già realizzato
un’esperienza simile. Ce ne siamo serviti come punto di riferimento. Nella primavera
del 2013, Villa Arson ha trasmesso a Kunst Meran / Merano Arte dodici dossier di
artisti francesi e allo stesso momento Kunst Meran / Merano Arte ne ha inviati a villa
Arson altrettanti. Ne abbiamo tenuti cinque per ogni museo. I dieci artisti scelti danno
prova di una pratica sperimentale, aperta a scritture contemporanee diversificate
(pittura, scultura, fotografia, video, suono, disegno, azione, grafica,…).
Le vostre strutture museali hanno dei modelli di funzionamento molto differenti, su
quali basi vi siete ritrovati per realizzare questo progetto?
Kunst Meran / Merano Arte è un museo che lavora da sempre con le scuole d’arte.
Villa Arson è una scuola d’arte, ma anche un centro d’arte. In qualunque caso ci
sono globalmente molte differenze tra le strutture italiane e francesi. Ciò che conta
è la concezione comune che noi abbiamo dell’arte, ma anche il rapporto che noi
desideriamo avere con gli artisti.
Potete dire di più sulla natura di questo progetto?
La natura del progetto è soprattutto di riunire artisti attorno a un tavolo chiedendo
loro di discutere insieme. Abbiamo chiesto non di inventare uno storytelling
artificiale, ma di costruire un’esposizione sotto forma di dialogo tra le loro pratiche
rispettive. Abbiamo organizzato una prima riunione a Nizza nel mese di luglio 2013,
quindi un’altra a Merano nel successivo mese di ottobre. Il meno che si possa dire
è che il dialogo non è stato facile. Gli artisti hanno infatti avuto difficoltà a capire
che non proponevamo alcuna tematica. Per questo abbiamo inventato una sorta
di gioco. Ciascuno propone un’opera che abbia voglia di produrre specificamente
per l’esposizione e si prova a studiare collettivamente come quest’opera può
suscitare altre produzioni in un effetto di domino. Siamo a questo punto. È un modo
di procedere sperimentale, ma desideriamo essere coerenti con le nostre intenzioni
iniziali.
In che modo l’inclusione del vostro progetto in questa piattaforma di scambio è
stata importante per la sua realizzazione?
È grazie a questa piattaforma che ci siamo incontrati. I finanziamenti ottenuti
ci permettono di produrre al meglio l’esposizione. La comunicazione ci aiuta a
diffonderne la conoscenza. PIANO ci permette, quindi di elaborare un progetto
sicuramente più ambizioso.
In cosa PIANO secondo voi costituisce un quadro interessante o innovativo per
condurre un dialogo tra istituzioni a livello binazionale ed europeo sulle sfide di
produzione e di diffusione?
PIANO è molto importante poiché permette di elaborare una serie di relazioni stabili
nel tempo. La sua esistenza favorisce senza dubbio relazioni durature tra l’Italia e la
Francia e può diventare un vero modello europeo.
Vi interessate attraverso il vostro progetto alla scena artistica emergente francese
e italiana, invitata qui a riflettere attorno a un contesto collettivo di produzione ed
esposizione. Dopo i primi workshop condotti, cosa avete visto emergere in termini
di ricerca curatoriale?
Elaboreremo le conclusioni al termine di quest’esperienza. È’ estremamente
interessante osservare il rapporto dei giovani artisti con il mondo dell’arte, la
produzione di una mostra e il ruolo dei curatori. Quest’esposizione From & To è per
loro un momento privilegiato poiché non beneficeranno sempre di una così grande
libertà. Si vedrà come reagiranno di fronte a questa libertà. Ciò li aiuta anche a
comprendere meglio alcune sfide. Siamo per il momento in una fase di osservazione
reciproca.
Al di là di From & To, che si svolgerà fino al 2015, prevedete già una possibile
estensione alla vostra collaborazione o, in misura maggiore, con altre strutture in
Italia ed in Francia?
Siamo molto occupati dal progetto in corso, ma speriamo che altri verranno a breve.
Occorre battere il ferro quando è caldo.
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CALENDARIO DEGLI EVENTI PIANO
8 e 9 maggio 2014 a Roma
Lancio ufficiale PIANO
8 maggio 2014
* Incontro tra i professionisti dell’arte contemporanea francese e italiana
Ambasciata di Francia – Palazzo Farnese
* Vernissage della mostra “The Registry of Melancholy and Ecology”
Curatore: Chris Sharp / nell’ambito di The Registry of Promise – in
collaborazione con Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain d’Ivry – le
Crédac e De Vleeshal
Fondazione Giuliani
11 ottobre 2014
Tavola rotonda PIANO nell’ambito della Giornata dell’arte
contemporanea in Italia (organizzata da AMACI)
Museion (Bolzano)
23 - 26 ottobre 2014
Incontro internazionale intorno al progetto PIANO
(programmazione a venire)
FIAC Paris (Grand Palais)
9 maggio 2014
* Tavola rotonda “Prepared Piano: model for a new institutionalism”
con Éric de Chassey, direttore di Villa Medici per il Théâtre des Expositions,
Nathalie Ergino, direttrice dell’IAC et Ann Veronica Janssens, artista,
per Laboratoire Espace Cerveau, Andrea Villani, direttore del MADRE e
Alessandro Rabottini, curatore indipendente di Per_formare una collezione,
Enrico Boccioletti, artista, per Vdrome, Sylvie Boulanger, direttrice del Cneai
per il Salon Light.
Villa Medici
* Performance “Draft Score for an Exhibition”
Nell’ambito del lancio dell’edizione Nero / CAC Brétigny
* Visita con Hou Hanru di “Non basta ricordare”, mostra delle opere della
collezione del MAXXI.
MAXXI
novembre - dicembre 2014
Incontro-discussione intorno al progetto PIANO
(programmazione a venire)
Villa Arson (Nizza)
lungo tutto l’anno 2015
Altri eventi a venire
in Francia e in Italia
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CALENDARIO DEI PROGETTI
Italia
Francia
9 maggio / 19 agosto 2014 - vernissage 8 maggio
The Promise of Melancholy and Ecology - mostra
Fondazione Giuliani (Roma)
8 febbraio / 3 maggio 2014
La démocratie est illusion - mostra
Passerelle Centre d’art contemporain (Brest)
giugno / dicembre 2014
Piano - alto ! - residenze incrociate di artisti francesi
Careof DOCVA (Milano) / Dolomiti Contemporanee (Belluno)
14 giugno / 14 settembre 2014 - vernissage il 13 giugno
The Promise of Multiple Temporalities - mostra
Parc Saint-Léger (Pougues-les-Eaux)
19 settembre / 23 novembre 2014 - vernissage 18 settembre
La democrazia è illusione - mostra
Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova)
23 giugno / 7 luglio 2014
Ephemera - residenza dei curatori 1:1 projects
Cneai = (Chatou)
27 settembre 2014 / 11 gennaio 2015 - vernissage 26 settembre
Soleil politique - mostra
Museion (Bolzano)
giugno / dicembre 2014
Piano - alto ! - residenze incrociate di artisti italiani
Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) / BBB centre d’art
(Tolosa) / CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens)
ottobre 2014 / febbraio 2015
Ephemera - mostra
MACRO (Roma)
12 settembre / 14 dicembre 2014 – vernissage 11 settembre
The Promise of Moving Things - mostra
Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine)
9 novembre 2014 / fine gennaio 2015 – vernissage 8 novembre
From & To - mostra
Villa Arson (Nizza)
primavera / estate 2015
Piano - alto ! - risultati delle residenze (mostre, eventi, pubblicazioni)
Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc) / BBB centre d’art
(Tolosa) / CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens)
ottobre 2015 / marzo 2016
Ephemera - mostra
Cneai = (Chatou)
febbraio / aprile 2015
From & To - mostra
Kunst Meran Merano Arte (Merano)
primavera / estate 2015
Piano - alto ! - risultati delle residenze (mostre, eventi, pubblicazioni)
Careof DOCVA (Milano) / Dolomiti Contemporanee (Belluno)
Paesi Bassi
24 gennaio / 21 marzo 2015
The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues - mostra
De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi)
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12
STRUTTURE PARTECIPANTI
Cac Brétigny
(brétigny-sur-orge)
Careof DOCVA
(MilanO)
CAC Chapelle St Jacques
(Saint-Gaudens)
Passerelle CAC
(Brest)
Parc Saint Léger
(Pougues-les-Eaux)
Fondazione Giuliani
(RomA)
Cneai =
(Chatou)
Villa Arson
(NiZZA)
Maison des Arts
Georges Pompidou CAC
(Cajarc)
Museion
(Bolzano)
Dolomiti
Contemporanee
(Belluno)
Centre d’art contemporain
d’Ivry - le Crédac
(Ivry-sur-Seine)
MACRO
(RomA)
De Vleeshal
(Middelburg, PaESI BASSI)
Kunst Meran Merano Arte
(Merano)
BBB centre d’art
(TolosA)
Villa Croce
(GEnOVA)
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LA DÉMOCRATIE EST ILLUSION /
LA DEMOCRAZIA È ILLUSIONE
Goldschmied & Chiari
Monografia in due capitoli del duo di artisti Goldschmied & Chiari
La democrazia è illusione mette a fuoco l’interesse delle artiste per
l’illusionismo e la similitudine tra le pratiche della magia e quelle dei servizi
segreti nella rappresentazione dell’inganno e nella persuasione e fascinazione
dello spettatore/cittadino. Attraverso vari media come collages, fotografia,
installazioni, video e materiali eterei come sabbia, fumo, dispositivi scenici
e specchi, Goldschmied & Chiari costruiscono un set immaginario nel quale
le operazioni segrete durante la Guerra fredda vengono messe in scena
attraverso l’uso dei prestigi e dei materiali usati dai più famosi illusionisti.
Goldschmied & Chiari è un duo di artiste fondato nel 2001. Le loro opere esplorano i
concetti di storia e di memoria al confine tra amnesia e cancellazione, tra ricostruzione e
rimosso. Analizzando specifici momenti della storia recente dimostrano l’opacità della
memoria e le strategie impiegate per insabbiare la verità e costruirne altre narrazioni.
Ugualmente nella loro ricerca concentrano il proprio sguardo sulla sessualità e
l’identità femminile, interpretate come il prodotto di esperienze reali e immaginarie
imposte dalla società e dalla cultura.
Le loro opere sono state esposte al Macro di Roma, Museion di Bolzano e Centro d’arti
visive Pescheria di Pesaro, al Museo di arte contemporanea di Cordoba, al MOCA di
Shangai, al Mambo di Bologna e al Castello di Rivoli di Torino. Hanno partecipato alla
Biennale di Venezia (2009), Tel Aviv (2010) e Dublino (2011). Hanno vinto il Premio dei
giovani artisti italiani del Castello di Rivoli nel 2012.
Goldschmied & Chiari, La démocratie est
illusion / La democrazia è illusione
© Aurélien Mole, 2014
Passerelle Centre d’art contemporain (Brest)
Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea (Genova)
Molte delle opere presenti in mostra sono ispirate alle performances del
mago Harry Houdini, ai suoi famosi tricks, come hiding the elephant, the
needle trick, the torture watercell, the metamorphosis trick e the handcuff
trick, che si strutturavano come sfide in situazioni estreme nei suoi spettacoli
di escapologia. Goldschmied & Chiari affermano: “l’effettiva collaborazione
tra maghi professionisti e servizi segreti in importanti operazioni militari ci
ha affascinato. Esemplare l’Illusionista Jasper Maskelyne: al servizio del MI16
britannico durante la seconda guerra mondiale ideò tecniche di mimetizzazione
e mascheramento che permisero agli Alleati di far fallire molte azioni belliche
tedesche nel Nordafrica. Maskelyne, grazie a giochi di luce e un dispositivo
accecante realizzato in specchio, fu artefice della «sparizione» del Canale di
Suez, nelle mire dei bombardieri tedeschi.
8 febbraio - 3 maggio 2014: Passerelle Centre d’art contemporain
19 settembre - 23 novembre 2014: Villa Croce Museo d’arte contemporanea
inaugurazione 18 settembre 2014
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Ilaria Bonacossa, co-curatore
Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion / La
democrazia è illusione © Aurélien Mole, 2014
Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion / La
democrazia è illusione © Aurélien Mole, 2014
Ilaria Bonacossa è direttrice artistica del Museo Villa Croce a Genova, dopo aver
lavorato sette anni come senior curator alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
di Torino. Fondatrice di Art@Work, un collettivo attivo nel settore profit e no profit
per la produzione di progetti d’arte contemporanea, ha curato numerose mostre
collettive e personali in Italia e all’estero lavorando con artisti come Nick Devereux,
Ian Kiaer, Zhang Enli, Tony Conrad, Julieta Aranda, Massimo Grimaldi, Alberto Tadiello,
Gintaras Didziapetris e Thomas Grunfeld; le più importanti collettive da lei curate sono
Subcontinent. Art from Indian Subcontinent e Greenwashing. Arte Pericoli e Promesse.
Ha curato alcune monografie di artisti come Cristof Yvoré, Kees Gouddswaard, Marlene
Dumas e Tomas Saraceno. è membro del Comitato Tecnico per gli Acquisti del FRAC
Provence-Alpes-Côtes-d’Azur di Marseille. Nel 2007, è stata una dei cinque membri
della giuria per i leoni d’oro della 52e Biennale Internazionale di Arte Contemporanea di
Venezia e nel 2013, membro della giuria del Premio della Inamori Foundation a Kyoto.
Ha co-curato il padiglione Islandese Pavilion di Katrin Sigurdardottir alla Biennale di
Venezia.
Etienne Bernard, co-curatore
Etienne Bernard è direttore artistico del Centro d’Arte Contemporanea Passerelle,
Brest. Dal 2013 è membro del comitato d’acquisizioni del Fondo Nazionale di Arte
Contemporanea. Dal 2007 al 2009 ha diretto il Festival Internazionale de l’Affiche
et du Graphisme de Chaumont e un programma di mostre al CAPC Musée d’Art
Contemporain di Bordeaux. Ha curato numerose mostre tra cui a Krabbesholm
Højskole in Danimarca nel 2009-2010, al Parc Saint Léger a Pougues-les-Eaux nel
2010, al Musée de l’Objet a Blois nel 2011 e al JAUS Art Space di Los Angeles nel 2011.
Etienne Bernard ha insegnato a l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e a l’Ecole
Supérieure des Beaux-arts di Nantes dove ha coordinato dal 2010 al 2012 il programma
di ricerca e di residenza Fieldwork: Marfa negli Stati Uniti.
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PASSERELLE CENTRE D’ART CONTEMPORAIN
VILLA CROCE MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Brest, Francia
Genova, Italia
Direzione : Etienne Bernard
Direzione : Ilaria Bonacossa
Passerelle Centre d’art contemporain è una piattaforma di dialogo tra produzioni
artistiche e pubbliche, gestita dal 1988 da un’associazione ubicata all’interno di una
straordinaria area industriale di 4 000 m2, nel cuore della città di Brest.
Le sue missioni di creazione, mediazione e diffusione vengono concepite come
altrettanti spazi collettivi di produzione di senso, nel cui ambito artisti e visitatori
partecipano attivamente a una discussione su ciò che anima, costruisce e motiva il
nostro rapporto con l’arte contemporanea.
La programmazione coniuga ogni anno una decina di mostre monografiche o
collettive, cicli di proiezioni, incontri, dibattiti e svariati dispositivi di accompagnamento
del pubblico durante la sua scoperta delle pratiche esposte.
Passerelle Centre d’art contemporain è anche il luogo in cui si travalicano le discipline,
esplorando gli altri ambiti della creazione contemporanea, dalla grafica alla danza,
dalla musica al design.
Il Museo Villa Croceè stato inaugurato nel 1985
in un edificio ottocentesco di impronta
neoclassica, donato al Comune dalla Famiglia Croce nel 1952. Ha una Collezione
permanente di oltre 3000 opere d’arte italiana e straniera dalla seconda metà del ’900,
grafica italiana del secondo ’900 e il fondo di arte astratta Maria Cernuschi Ghiringhelli
con oltre duecento opere di importanti artisti italiani e internazionali attivi negli anni ’60
e ’70, tra cui Mario Radice, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Bruno Munari, Dadamaino,
Piero Manzoni, Fausto Melotti
Nel 2012 Villa Croce inaugura un innovativo modello di gestione pubblico-privato
grazie alla collaborazione tra il Comune di Genova con il contributo
di Palazzo
Ducale Fondazione per la Cultura e un gruppo di privati tra cui il Gruppo Hofima
Holding Malacalza, Fondazione Edoardo Garrone, Costa Crociere, Banca Carige, Villa
Montallegro, Coeclerici.
Villa Croce presenta mostre di artisti e tendenze emergenti nel panorama internazionale
dell’arte contemporanea, insieme a mostre storiche volte a valorizzare la collezione
permanente, collaborando attivamente con musei e centri d’arte Contemporanea
internazionali.
Passerelle
41 rue Charles Berthelot
29200 Brest
Villa Croce
Via Ruffini 3
16126 Genova
martedi: 14.00 - 20.00
mercoledì a sabato : 14.00 - 18.00
martedì a venerdi: 9.00 - 18.30
sabato e domenica: 10.00 - 18.30
+33(0)2 98 43 34 95
[email protected]
+39 010 580069 / 585772
[email protected]
[email protected]
www.cac-passerelle.com
Wilfrid Almendra, L’Intranquillité © Nicolas Ollier, 2013
www.villacroce.org
16
17
THE REGISTRY OF PROMISE
Mostra collettiva in quattro capitoli proposta da Chris Sharp
Articolato in una serie di mostre, The Registry of Promise è un progetto che
riflette sulla nostra relazione sempre più tesa con ciò che il futuro potrebbe
o non potrebbe avere in serbo per noi. Ogni mostra fa leva sulle diverse
letture del significato di una promessa, da intendere come qualcosa che
contemporaneamente anticipa un futuro, il suo realizzarsi o venir meno, come
anche una sorta di inevitabilità, sia positiva che negativa. Tale polivalenza
acquista particolare intensità nell’attuale momento storico. Appurato che le
nozioni tecnologiche e scientifiche del progresso, inaugurate dall’Illuminismo,
non hanno più la stessa presa, ormai abbiamo abbandonato la visione lineare
che il futuro una volta indicava. Nello stesso tempo ciò che viene a sostituire
le nostre precedenti certezze non sembrerebbe affatto un’alternativa: lo
spettro incombente di una catastrofe ecologica. Partendo dalla promessa
antropocentrica della modernità, sembrerebbe che abbiamo ripiegato su una
fede negativa nel post-umano. Eppure il futuro non è necessariamente un
libro chiuso. Lontano da un’ottica fatalista, The Registry of Promise prende
in considerazione queste diverse modalità del futuro mentre, nello stesso
tempo, prova a concepirne di nuove. Così facendo si cerca di valorizzare la
potenziale polivalenza e mutevolezza del termine ‘promessa’.
Chris Sharp, curatore invitato
Chris Sharp (1974, USA) è uno scrittore e un curatore indipendente, attualmente di
base a Città del Messico.
Sta preparando come co-curatore la 12° edizione della Swiss Sculpture Exhibition a
Bienne (2014) con Gianni Jetzer e dirige insieme all’artista Martin Soto Climent il project
space “Lulu”, a Città del Messico. Fa parte della redazione della rivista Kaleidoscope
e collabora regolarmente con Art Review; i suoi articoli sono pubblicati inoltre su siti
internet e numerose riviste come Artforum, Fillip, Afterall, Mousse, Metropolis M, Spike,
Camera Austria, artpress e Art-Agenda. Ha realizzato saggi critici per pubblicazioni e
cataloghi sul lavoro di molti artisti e nell’ambito di progetti promossi da istituzioni come
il Moderna Museet Malmö, La Kunstverein di Amburgo, La Kunsthalle di Berna, The
Sculpture Center a New York, il Nouveau Musée National a Monaco, il Macro a Roma e
La Biennale de Rennes, Francia.
Jean-Marie Perdrix, Cheval, bronze à la chair
perdue 3, 2013
Fondazione Giuliani (Roma)
Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain (Pougues-les-Eaux)
Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac (Ivry-sur-Seine)
De Vleeshal (Middelburg, Paesi Bassi)
Questo progetto travalica la geografia franco-italiana, per associarsi a De Vieeshal, nei
Paesi Bassi, che lavora regolarmente con le scene artistiche di Francia e d’Italia.
9 maggio - 18 luglio 2014: Fondazione Giuliani
inaugurazione 8 maggio 2014
The Promise of Melancholy and Ecology
14 giugno - 14 settembre 2014: Parc Saint Léger
inaugurazione 13 giugno 2014
The Promise of Multiple Temporalities
12 settembre - 14 dicembre 2014: Le Crédac
inaugurazione 11 settembre 2014
The Promise of Moving Things
24 gennaio - 21 marzo 2015: De Vleeshal
inaugurazione 23 gennaio 2015
The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues
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The Promise of Melancholy and Ecology
Fondazione Giuliani, Roma
The Promise of Moving Things
Centre d’art contemporain d’Ivry - le Crédac, Ivry-sur-Seine
Artisti: Peter Buggenhout, Jochen Lempert, Marlie Mul et Jean-Marie Perdrix.
Artisti (da confermare): Nina Canell, Alexander Gutke, Mandla Reuter, Hans Schabus,
Michael E. Smith e Antoine Nessi.
La mostra esplora la relazione tra malinconia ed ecologia.
Mandla Reuter, The Agreement, Vienne 2011,
Installation view at Galerie Mezzanin, 2011,
Courtesy of the artist and Galerie Mezzanin,
Photography : Karl Kühn
Peter Buggenhout, Gorgo #29, 2013
Presupponendo la possibilità di un mondo post-umano, finalizzato all’oggetto, questa
mostra abbraccia l’impossibilità di immaginare un mondo al di fuori di una prospettiva
umana.
The Promise of Multiple Temporalities
Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain, Pougues-Les-Eaux
Artisti: Patrick Bernatchez, Juliette Blightman, Rosalind Nashashibi, Francisco Tropa,
Andy Warhol et Anicka Yi.
Rifiutando una nozione del tempo esclusivamente lineare, questa mostra esplora la
possibilità della coesistenza di temporalità multiple.
The Promise of Literature, Soothsaying and Speaking in Tongues
De Vleeshal, Middelburg, Paesi Bassi
Francisco Tropa, Lantern, 2012
Artisti da definire.
Rivolgendosi al futuro come a qualcosa di essenzialmente insondabile, questa mostra
si dedica ai tentativi e ai fallimenti del linguaggio, siano essi belli o ridicoli, di accedere
all’inaccessibile.
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FONDAZIONE GIULIANI PER L’ARTE CONTEMPORANEA
PARC SAINT LÉGER, CENTRE D’ART CONTEMPORAIN
Roma, Italia
Pougues-les-Eaux, Francia
Direzione : Adrienne Drake
Direzione : Sandra Patron
La Fondazione Giuliani è un ente privato no profit fondato nel 2010, che si dedica
al sostegno, alla ricerca e all’esposizione dell’arte contemporanea, con particolare
attenzione alle pratiche e alle metodologie delle nuove generazioni di artisti italiani
e internazionali. Produce ogni anno due o tre mostre in sede e, in parallelo al proprio
programma espositivo, sostiene progetti e collaborazioni esterne, a livello nazionale e
internazionale.
Immerso nel verde di un parco a due ore da Parigi, il centro d’arte è allestito all’interno
dell’antica stazione termale di Pougues-les-Eaux.
Il centro d’arte programma in loco mostre monografiche o collettive, abbinate a
incontri ed eventi che permettono al pubblico di avvicinarsi all’attualità artistica
nazionale e internazionale. Il centro rafforza inoltre la propria azione nei confronti
degli artisti accogliendoli in qualità di residenti – attraverso i programmi Résidences
secondaires e La Grande Ourse –, con la produzione di opere e l’edizione di libri e di
cataloghi d’artista. In un dialogo costante col territorio e i vari attori che lo animano,
il centro d’arte sviluppa un’azione decentralizzata su tutta la provincia della Nièvre
con il Parc Saint Léger-Hors les murs. Questo programma può assumere varie forme
- produzione di opere, mostre o eventi - in un’ottica costante di scambio con i vari
partner che lo accolgono, come musei, luoghi legati al patrimonio, edifici scolastici,
centri sociali e associazioni.
Il Parc Saint Léger ha saputo trarre vantaggio dal suo insediamento in una zona rurale
ponendosi come laboratorio reattivo, totalmente impegnato nei confronti degli artisti
e del pubblico.
Invita per le mostre personali artisti che non hanno mai esposto a Roma,
commissionando la produzione di opere nuove e pubblicando un catalogo dedicato
all’artista. Ogni pubblicazione è immaginata come un ibrido tra un catalogo, che
documenta la mostra, e un libro d’artista.
Rivolgendosi ad un pubblico ampio ed eterogeneo promuove inoltre incontri, visite
guidate e tirocini in collaborazione con Università e Master.
Fondazione Giuliani
via Gustavo Bianchi 1
00153 Roma
Parc Saint Léger
Avenue Conti
58320 Pougues-les-Eaux
martedì a sabato: 15.00 - 19.30
e su appuntamento
martedì a domenica: 15.00 - 19.00
+39 06 57301091
[email protected]
+33(0)3 86 90 96 60
[email protected]
www.fondazionegiuliani.org
www.parcsaintleger.fr
20
CENTRE D’ART CONTEMPORAIN D’IVRY - LE CRÉDAC
DE VLEESHAL
Ivry-sur-Seine, Francia
Middelburg, Paesi Bassi
Direzione : Claire Le Restif
Direzione : Lorenzo Benedetti
Il Centre d’art Contemporain d’Ivry – le Crédac ha come attività principale il sostegno
alla creazione, alla ricerca, alla diffusione e la mediazione dell’arte contemporanea.
Ben radicato nel territorio che lo circonda, il centro sviluppa anche una programmazione
rivolta all’ambito internazionale, inserendosi così in reti professionali più ampie.
Scopo del centro è la concezione, la produzione, la coproduzione e la presentazione
regolare di opere significative della produzione contemporanea all’interno di luoghi
dedicati. Favorisce l’emergere di artisti e di pratiche innovative nell’ambito espositivo.
Le mostre possono essere monografiche o collettive, avere un carattere sperimentale
ma anche classico o storico.
Il Crédac concepisce e sviluppa azioni di formazione e mediazione destinate a facilitare
l’avvicinamento del pubblico all’arte contemporanea. La sua missione consiste in
un’opera di sensibilizzazione che si realizza attraverso la programmazione regolare:
laboratori, conferenze, incontri pubblici con gli artisti e pubblicazioni, che facilitano
l’accesso ai riferimenti storici ed estetici da cui si sviluppa l’arte contemporanea.
La SBKM (Fondazione di Middelburg per le arti visive) realizza mostre e progetti d’arte
contemporanea presso il De Vleeshal e il De Kabinetten van de Vleeshal, a Middelburg
(Paesi Bassi).
Il De Vleeshal si trova nell’antico municipio di Middelburg, nella piazza del mercato.
Caratterizzato da una marcata architettura gotica, il De Vleeshal è uno spazio unico nel
suo genere, la cui peculiarità ha spinto molti artisti a creare mostre straordinarie che
hanno contribuito alla sua reputazione.
Oltre al De Vleeshal, la SBKM usufruisce di un secondo spazio espositivo, il De
Kabinetten van De Vleeshal.
Gli altri obiettivi della SBKM vanno dalla realizzazione della politica artistica di
Middelburg nello spazio pubblico, alla costituzione, gestione, conservazione e restauro
della collezione d’arte comunale comprese le opere in esterni, oltre all’attuazione
della politica cittadina di sovvenzione agli artisti.
Le Crédac
La Manufacture des Œillets
25/29 rue Raspail
94200 Ivry-sur-Seine
martedì a venerdì: 14.00 - 18.00
sabato e domenica: 14.00 - 19.00
+33 (0)1 49 60 25 06
[email protected]
De Vleeshal
Markt
Middelburg
martedì a domenica: 13.00 - 17.00
+31 (0)118 652200
[email protected]
http://vleeshal.nl
www.credac.fr
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EPHEMERA
cneai = CENTRE NATIONAL ÉDITION ART IMAGE (Chatou)
MACRO Museo d’arte contemporanea Roma (Roma)
Una ricerca sui due archivi, (quello italiano di 1:1projects e quello francese
della collezione FMRA del Cneai) sarà condotta da un gruppo di curatori italiani
e francesi e svilupperà forme di attivazione (produzioni artistiche, riflessioni
teoriche, lecture, performance...), che daranno luogo ad una mostra declinata
in due versioni diverse, negli spazi del Macro e del Cneai.
1:1projects, curatori invitati
1:1projects è un network indipendente di curatori e professionisti del mondo dell’arte
contemporanea per lo sviluppo, la creazione e la promozione di progetti d’arte
contemporanea, sia a livello locale che internazionale. Il network opera come punto di
intersezione nello sviluppo di modalità di produzione quali mostre, eventi, pubblicazioni,
simposi, conferenze e performance che si pongono aldilà delle tradizionali strutture
istituzionali.
Nel corso degli anni 1:1projects ha istituito un archivio di artisti italiani e internazionali,
focalizzato sulle metodologie più attuali dell’arte contemporanea. Intesto come
strumento di ricerca e collaborazione, l’archivio è alla base di scambi con altri network
internazionali e opera partnership con altri archivi europei.
1:1projects è stato fondato a Roma nel 2006 da Maria Alicata, Daniele Balit, Cecilia
Canziani, Chiara Compostella, Benedetta di Loreto, Adrienne Drake, Andrea
Fontemaggi, Athena Panni e Francesco Ventrella.
Il progetto è incentrato su ciò’ che viene definito come pratiche dell’“ephemera“:
un campo di sperimentazione e di produzione che si sviluppa in tutte le
sfere artistiche e che risponde alle attuali urgenze di fluidità, rete, scambio e
trasmissione. Tre costanti sembrano essere determinanti per valutare queste
pratiche artistiche, che infrangono le frontiere tra le categorie (visivo, sonoro,
letterario) e tra le forme (oggetti, performance, immagini):
- Forme derivate: curatoriali, editoriali, di collezionsimo e ricerca. Un numero
crescente di attori agisce in parallelo sulla questione dell’edizione artistica.
- La messa in discussione delle frontiere culturali. Le produzioni richiamano
tanto espressioni poetiche che letterarie, musicali, filmiche, scientifiche, o di
design.
- Gli attori ibridi. Gli attori sono di volta in volta artisti, editori, curatori,
collezionisti, venditori o ricercatori. Essi confermano l’attualità della frase di
Godard degli anni settanta: “un produttore libero e indipendente va messo
dalla parte degli artisti”.
Promenadologues #2 (esposizione della
collezioneFmra), cneai = , Chatou, 2012,
foto Aurélien Mole
Circa dieci artisti saranno invitati ad attivare e implementare opere esistenti
negli archivi, dando luogo a nuove produzioni e performance. Il progetto
prevede dunque una mostra al Macro, una mostra al Cneai, un programma di
attività (performance, interventi, produzioni) e una pubblicazione.
23 giugno – 7 luglio 2014 al cneai =
Residenza di ricerca dei curatori Maria Alicata, Daniele Balit e Adrienne Drake
settembre 2014 – maggio 2015
Inviti ad artisti dei due archivi a produrre e attivare delle opere della collezione
ephemera
ottobre 2014 – febbraio 2015
Esposizione al MACRO
ottobre 2015 – marzo 2016
Mostra al cneai =
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Maria Alicata, curatore invitato
Il fondo FMRA (leggere Ephemera) del cneai =
Creato nel 2000 è una ricca e variegata collezione di edizioni di artista, libri, vinili, riviste,
poster, flyer, sticker, audiocassette, depliant, cartoline, pagine web, ecc.
L’archivio di 1:1projects
Dal 2006, 1:1projects ha istituito e sviluppato un archivio di portfolio e materiali di
artsiti, come film, video, cataloghi e lavori audio, ponendo particolare attenzione alle
metodologie più attuali dell’arte contemporanea. Nel 2012 1:1projects e MACRO, hanno
iniziato una collaborazione che ha ricollocato l’archivio presso il museo.
Curatrice e storica dell’arte, vive a Roma. Dal 2011 al 2013 ha curato per il Macro il
programma e le residenze per giovani artisti. E’ responsabile del programma di arte
pubblica Nuovi Committenti per la Fondazione Adriano Olivetti. Maria Alicata cura
inoltre committenze d’arte per aziende private e istituzioni pubbliche. É tra i fondatori
della piattaforma curatoriale non-profit 1:1projects, che realizza varie attività tra cui
talks con artisti e curatori, sceening, mostre, presentazioni di libri e workshop.
Daniele Balit, curatore invitato
Promenadologues #2
(esposizione della collezioneFmra), cneai = , Chatou, 2012, foto Aurélien Mole
Curatore indipendente, critico e storico dell’arte, vive a Parigi. Nell’aprile 2012 ha
conseguito un dottorato all’Università La Sorbonne Paris 1, attraverso il quale ha
indagato le origini delle sperimentazioni sonore e l’impatto del suono sui contesti
espositivi. Nel marzo 2009 ha dato avvio a Birdcage, galleria sonora itinerante e site
specific. É tra i fondatori della piattaforma curatoriale non-profit 1:1projects.
Sylvie Boulanger, Direttore cneai =
Dirige il Cneai dal 1997. Ha curato un centinaio di mostre, pubblicato più di settanta
opere (tra libri d’artista, cataloghi, riviste) e diretto alcuni documentari. È ricercatrice
associata in diversi laboratori di ricerca, collabora con varie riviste scientifiche, come la
rivista Multitudes, e tiene conferenze nelle Accademie di Belle Arti e nelle Università.
Ha fondato l’agenzia di produzione APC (Art Public Contemporain) che ha diretto per
dieci anni (1990-1997), dopo essere stata direttrice aggiunta alla delegazione delle arti
plastiche del Ministero della Cultura francese.
Adrienne Drake, curatore invitato
Direttrice e curatrice della Fondazione Giuliani per l’Arte Contemporanea a Roma.
Dal 2011 è Arts and Humanieties Advisor per l’Accademia Americana a Roma. É tra i
soci fondatori della piattaforma curatoriale 1:1projects. Nei suoi progetti favorisce una
metodologia di lavoro partecitapativa e collaborativa. E’ inoltre contributing curator per
Open Video Project, un archivio video a Roma che organizza proiezioni di video d’arte,
cortometraggi, cinema sperimentale, documentari e video installazioni.
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cneai = CENTRE NATIONAL ÉDITION ART IMAGE
MACRO - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA ROMA
Chatou, Francia
Roma, Italia
Direzione: Sylvie Boulanger
Direzione: Giovanna Alberta Campitelli (Direttore ad interim)
Il Cneai, centro nazionale d’arte contemporanea dedicato ai media, si trasforma, dal
1997, al ritmo dei desideri e delle necessità artistiche: costituzione del fondo per
edizioni e multipli sin dalla sua creazione (600 edizioni), creazione della collezione
FMRA nel 2000 (11.000 pubblicazioni di artisti). Commessa ai fratelli Erwan e Ronan
Bouroullec nel 2006 per la realizzazione della residenza per artisti sull’acqua
“Maison Flottante”, istallazione di opere sull’isola dal 2010, allestimento della Maison
Levanneur ad opera degli architetti Philippe Bona e Elisabeth Lemercier nel 2012.
Oltre la trasformazione fisica degli spazi interni, il Cneai inventa un nuovo modello
di programmazione collaborativa: dei gruppi di ricerca producono ogni stagione,
insieme a numerosi partner scientifici, un percorso espositivo composto da dieci punti
di vista, aperto alle esperienze sensibili dell’artista e del visitatore. Questo percorso
viene inaugurato dal Festival Island, un appuntamento inaugurale per le forme vive
della cultura contemporanea, che mescola performance sonore, visive, coreografiche,
grafiche, letterarie e scientifiche nell’arco di un fine settimana.
Il MACRO è il Museo della città di Roma dedicato all’arte contemporanea. La sede
principale del MACRO con l’apertura definitiva della nuova ala progettata da Odile
Decq ridefinisce la sua vocazione alla promozione dell’arte contemporanea, nazionale
e internazionale, costruendo un mosaico espressivo di diversi linguaggi. Negli anni
il Museo ha ospitato importanti mostre di artisti italiani e stranieri, divenendo punto
di riferimento non solo nel panorama cittandino ma anche in quello internazionale.
A partire da un programma espositivo ampio e diversificato, il MACRO si pone come
centro di produzione artistica e ricerca sul contemporaneo. Tale identità nasce
dall’esigenza di riconsiderare il ruolo dell’artista, motore principale delle attività che
connotano il Museo.
cneai =
Île des impressionnistes
2 rue du Bac
78400 Chatou
MACRO
Via Nizza 138
00198 Roma
mercoledì a domenica: 13.00 - 18.00
martedì a domenica: 11.00 - 19.00
+33(0)1 39 52 45 35
[email protected]
+39 06 6710 70 400
www.cneai.com
www.museomacro.org
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PIANO - ALTO !
Maison des Arts Georges Pompidou CAC (Cajarc)
CAC Chapelle St Jacques (Saint-Gaudens)
BBB centre d’art (Tolosa)
Careof DOCVA (Milano)
Dolomiti Contemporanee (Belluno)
Stefania Meazza, curatore invitato
Stefania Meazza è critica e curatrice indipendente. Collabora come corrispondente
dalla Francia con la rivista d’arte contemporanea Juliet dal 2006 e con Zérodeux,
magazine francese on-line. Vive e lavora a Tolosa, dove insegna Metodologia della
ricerca all’Institut supérieur des arts.
Residenze incrociate in Francia e Italia di cinque artisti (francesi e italiani) che
nel 2015 prenderanno forma di mostre, eventi e/o pubblicazioni
Nina Fiocco, Three Utopias, azione documentazione, 2013
Courtesy dell’artista
Polisemia di un progetto, forza del contesto
Spostarsi
1- Realizzare un progetto comune a sei strutture molto distanti tra di loro
geograficamente genera necessariamente uno spostamento.
2- Lo spostamento produce il materiale di riflessione alla base del progetto:
in particolare, l’emergenza di ricerche e riflessioni sull’arte comuni tra Francia
e Italia.
Utopie e proiezioni
1- L’utopia attesta allo stesso tempo lo scontro tra la possibilità di riflettere sul
reale attraverso rappresentazioni fittizie e la dissociazione radicale del sogno
e dell’atto, dell’ideale e del reale.
2- Le proiezioni portano gli artisti a uscire dai luoghi dell’arte, abbandonandone
le forme tradizionali, per interagire con il loro ambiente sociale, geografico,
politico etc.
Spostare
1-Sfide o campo dei possibili? Come proiezioni legate a un’utopia, le opere
degli artisti selezionati tengono conto del contesto e operano così uno
spostamento delle loro ricerche sia intellettuali che pratiche. L’emergere del
loro lavoro sarà il prodotto sensibile dell’osservazione e dell’adattamento alle
condizioni di un contesto, forte dei suoi poteri di immaginazione.
2-Il contesto diventerà quindi materia che fabbrica l’opera o il gesto artistico.
gennaio - dicembre 2014: residenze incrociate in Italia e Francia
primavera - estate 2015 : mostre e pubblicazioni
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Piano - alto !, progetto di residenze incrociate per due artisti italiani in MidiPyrénées e tre artisti francesi in Italia, gioca con le topografie e le geografie
significative di ciascun territorio : montagna e pianura, città e paesi, siti urbani
e mete turistiche.
Per i tre centri d’arte francesi, le residenze si basano sul principio di incontro e
intersezione tra i luoghi, gli artisti e il network professionale ‘Air de Midi’ : Nina
Fiocco e Daniele Pezzi saranno infatti in residenza 3 settimane in ogni centro
d’arte, tra settembre e novembre 2014. Alla residenzenza saranno affiancati
altri tipi di eventi : studio visit, incontri con critici, proiezioni...
Parallelamente, gli artisti francesi in residenza in Italia inseriranno la loro
ricerca personale nel contesto che li accoglie.
Guillaume Robert sarà in residenza tre settimane a Careof (Milano) in autunno e,
verosimilmente, durante l’estate, altre tre settimane nelle Dolomiti, ribadendo
il concetto di spostamento intrinseco al progetto.
Jérémy Laffon, Lise Lacombe e Jean-Baptiste Alazard saranno in residenza 4
settimane presso Dolomiti Contemporanee durante l’estate 2014.
2- Una doppia restituzione
Gli scambi tra gli artisti, il pubblico e i curatori coinvolti in Piano - alto ! saranno
alla base di un restituzione la cui forma é in corso di definizione (mostra,
convegno, pubblicazione...). La natura di questo evento sarà stabilita in
base alle riflessioni e ai lavori prodotti dagli artisti e i curatori associati. La
presentazione pubblica funzionerà in due versioni come fronte-retro delle
Alpi nel 2015.
Daniele Pezzi, Tutulma, still da video HD,
2010-2013, Courtesy dell’artista
1 – Residenze contestualizzate
Nina Fiocco (1985, vive e lavora tra Puebla, Messico, e Feltre)
Al centro del lavoro di Nina Fiocco si trova l’idea di distanza, intesa come una lente
deformante che all’opposto dell’esperienza, si converte in uno strumento di dominio
e controllo nella societá della comunicazione. Cercando strategie per evadere questo
miraggio della conoscenza, Nina Fiocco lavora con media diversi, interessandosi
all’intersezione tra narrazione, lavoro comune, esperienza e immagine, intesa nel suo
spettro piú ampio dalla fotografia e l’architettura, a Internet e la geografia.
Daniele Pezzi (1977, vive e lavora a Ravenna)
La sua produzione è costituita prevalentemente da lavori video, mentre le foto,
le sculture e le pitture sono spesso il risultato del processo di produzione filmico. I
temi su cui lavora costantemente sono connessi ai concetti di nomadismo (in quanto
alternativa pericolosa alla stanzialità belligerante), all’archeologia e antropologia (in
quanto discipline di comprensione del passato remoto, e che contribuiscono alla riscrittura della storia), e alla psicologia dello spazio (sia dei personaggi che popolano
i lavori, sia degli spettatori che li vedranno). Le sceneggiature sono in realtà elenchi
di idee, istruzioni e racconti brevi che vengono discusse con gli attori e rielaborate
anche in relazione all’architettura o al paesaggio che li circonda. Il lavoro concluso è
quindi il risultato di un processo aperto di mediazione in cui l’autore si considera come
catalizzatore.
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Lise Lacombe (1985)
Lise Lacombe è nata ed è cresciuta nell’Aveyron (sud ovest della Francia) . Dopo la
laurea in Arti Visive a Tolosa, ottiene il diploma di Fotografia e Editing dell’Immagine
all’école des Gobelins di Parigi. Nel corso di questi due anni, personalizza la sua pratica
fotografica. Con una Yashika Mat e poi una Hasselblad, si dedica al formato quadrato,
caratteristico del suo lavoro e si orienta al reportage. La frequentazione dell’ambiente
giornalistico la porta verso un lavoro più indipendente e creativo, secondo il registro
del reportage d’autore. Affina il suo sguardo grazie ai viaggi, realizzando delle serie
che si propongono come testimonianza dei fatti della società ma con uno sguardo
personale. La fotografia è uno strumento personale assoluto che dà vita alle sue
esperienze.
Guillaume Robert (1975, vive e lavora a Lione)
Guillaume Robert sviluppa il suo lavoro per progetti, spinto dall’interesse per tutto ciò
che fa mondo (linguaggio, storia, politica, scienza, rappresentazione, percezione...) La
sua produzione video si apre da alcuni anni all’oggetto, all’installazione, al testo, al
suono o alla fotografia. L’artista riunisce materiali e contesti specifici, si basa su processi
di creazione dalla forma narrativa che si risolvono attraverso il coinvolgimento di varie
collaborazioni (un meccanico, un geofisico, degli interpreti, di danza o teatro, un fabbro,
un musicista, un apicultore...) Le strategie processuali e plastiche procedono per
accumulazione e sovrapposizione di strati (sedimentazione narrativa, sedimentazione
di materiali, di senso, sedimentazione del tempo).
Guillaume Robert, Vérifier l’Arcadie,
istallazione, scultura, fotografia,
2013-2014. Courtesy dell’artista
Jean-Baptiste Alazard
Jérémy Laffon (1978, vive e lavora a Marsiglia)
Artista della metamorfosi, Jérémy Laffon osserva tutto ciò che è in divenire. Questa
sorta di etica della libertà permette all’artista di lasciare che le esperienze si svolgano
secondo un protocollo accidentale ma allo stesso tempo programmato. Jérémy
Laffon sperimenta a sua volta la forma e la temporalità dei materiali che utilizza: dopo
l’osservazione della vita delle cose, sottomette questa materia prima a mutamenti
minuziosi, allo scopo di produrre un “ribaltamento in una dimensione altra, in un
altrove...”
Jérémy Laffon, Construction protocolaire
non aléatoire, 2013. Chewing gum sticks
Lise Lacombe, dalla serie La Tierce des Paumés, 2012.
Courtesy dell’artista
Dopo aver ottenuto un diploma di audiovisivo a Tolosa, entra a La Fémis nel 2006
e diventa montatore. In parallelo, sviluppa la sua attività di cineasta attraverso il
documentario con Le Cinquième Quartier o il lungometraggio di fiction con Moussem
Les Morts, selezionato al Festival di Belfort 2010 nella competizione internazionale.
Lo stesso anno, allarga il suo lavoro alle opere trans-media con Mittelwerk Express.
Nel 2011, fa ritorno nel sud della Francia per realizzare La Tierce des Paumés, in
collaborazione con la fotografa Lise Lacombe. Il film La Buissonière, frutto di questa
collaborazione, ottiene il premio Georges de Beauregard.
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MAISON DES ARTS GEORGES POMPIDOU
CENTRE D’ART CONTEMPORAIN ET RÉSIDENCES D’ARTISTES
CENTRE D’ART CONTEMPORAIN CHAPELLE ST JACQUES
Cajarc, Francia
Direzione: Valérie Mazouin
Saint-Gaudens, Francia
Direzione: Martine Michard
La Maison des Arts Georges Pompidou / MAGP coniuga le missioni di un centro
d’arte contemporanea a Cajarc, con quelle delle residenze internazionali d’artisti – le
Maisons Daura, a Saint-Cirq Lapopie. Le linee programmatiche associano l’eclettismo
all’esigenza, per meglio affrontare le problematiche del mondo contemporaneo.
Dedicato alla scoperta degli artisti, sia emergenti che affermati, il centro d’arte
contemporanea produce opere nuove, accompagnando contemporaneamente il
pubblico attraverso azioni specifiche di mediazione. Le residenze offrono spazi di vita
e di lavoro agli artisti venuti dal mondo intero per sperimentare qui nuovi progetti. Le
loro opere, che echeggiano spesso la loro percezione dell’ambiente eccezionale di
questo sito, diventato ormai una meta turistica imprescindibile della regione, vengono
presentate ogni estate lungo il percorso d’arte contemporanea nella valle del Lot.
Il centro d’arte contemporanea Chapelle St Jacques, adibito all’interno di una cappella
del XVIII° secolo, si trova a Saint-Gaudens, nella zona pedemontana dei Pirenei, a
90 km a sud di Tolosa. Il centro d’arte contemporanea è un luogo di vita dove pubblico
e artisti si riuniscono intorno alle opere create in loco. Lo scopo delle mostre è di far
conoscere i vari significati dati oggi all’arte, anche se le problematiche dell’architettura
si trovano spesso al cuore delle proposte degli artisti plastici invitati ad esporre. Le
mostre costituiscono una base per lo sviluppo di un’azione culturale rivolta al pubblico
che favorisca la diffusione dei progetti che continuano ad occupare lo spazio. Dall’alto
in basso, dal basso in alto, polistirolo, cemento, cartone, non manca niente. Nulla
viene scartato, lo spazio viene cancellato e esaltato sotto lo sguardo degli artisti che
si avvicendano.
MAGP
134 avenue Germain Canet
BP 24
46160 Cajarc
Chapelle St Jacques
Avenue du Maréchal Foch
31800 Saint-Gaudens
durante tutto l’anno mercoledì a
domenica: 14.00 - 18.00
luglio-agosto martedì a domenica:
10.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00
+33 (0)5 65 40 78 19
[email protected]
www.magp.fr
inverno mercoledì a sabato:
14.00 - 18.00
estate mercoledì a sabato:
15.00 - 19.00
+33 (0)6 83 92 08 96
chapelle-st [email protected]
www.lachapelle-saint-jacques.com
29
BBB CENTRE D’ART
CAREOF DOCVA
Tolosa, Francia
Milano, Italia
Direzione: Cécile Poblon
Direzione: Chiara Agnello
Curatore associato: Martina Angelotti
Stabilito a Tolosa, in una fabbrica dismessa di bobine elettriche industriali, il centro
d’arte BBB accompagna gli artisti contemporanei delle arti plastiche e visive sin dal
1993. Il BBB centre d’art è anche una piattaforma destinata agli artisti e ai professionisti
del settore (consulenza, accompagnamento, formazione).
La produzione, la diffusione delle opere e il modo in cui queste vengono recepite
da professionisti e amanti dell’arte costituiscono il pane quotidiano, l’ambizione
e l’impegno di lungo corso dei nostri mestieri. Pluralità e singolarità delle forme,
dei mezzi d’espressione, dei discorsi… La programmazione artistica mette al centro
delle sue proposte il problema dei contesti, degli spazi dell’opera e dello spettatore,
interrogandosi, ponendosi in una rappresentazione e una messa in prospettiva del
nostro tempo – partendo dall’arte, dal mondo. Si tratta per il BBB, testa pensante,
spirito libero, di sostenere e di condividere progetti integri, aperti, prospettici, oggetto
di piacere e di riflessione. Per la promozione della creazione contemporanea, il centro
d’arte lavora su vari livelli di intervento, dal locale all’internazionale: finanziamento di
opere nuove o di edizioni significative, eventi professionali o pubblici, scambi artistici
e partnership istituzionali.
Careof è un’organizzazione non profit per la promozione della ricerca artistica
contemporanea, che dal 1987 a Milano incoraggia con passione la sperimentazione
culturale in tutte le sue forme, in particolare il lavoro dei giovani artisti. Careof si pone
come interlocutore privilegiato fra artisti, curatori, critici e pubblico non specializzato,
attraverso un ricco programma espositivo e didattico, servizi di documentazione sulle
arti visive organizzati presso il DOCVA e il programma di residenze per creativi FDV
Residency program.
Grazie all’interesse per la ricerca video, Careof ha accumulato un importante
patrimonio, fulcro nevralgico di molte delle attività organizzate. Archiviovideo.it è
il database online che raccoglie le oltre 6 000 opere d’artista e le documentazioni
contenute in Archivio DOCVA.
Careof, il DOCVA e FDV Residency hanno sede presso la Fabbrica del Vapore di
Milano, importante esempio di archeologia industriale animato da 13 laboratori riuniti
in FDVLab.
BBB centre d’art
96 rue Michel Ange
31200 Toulouse
Careof DOCVA
Via Procaccini 4
20154 Milano
martedì a sabato: 14.00 - 19.00
lunedì a venerdì: 11.00 - 19.00
sabato su appuntamento
+ 33 (0)5 61 13 37 14
[email protected]
www.lebbb.org
+39 023315800
[email protected]
www.careof.org
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DOLOMITI CONTEMPORANEE
Belluno, Italia
Direzione: Gianluca D’Incà Levis
Dolomiti Contemporanee è un laboratorio d’arti visive nell’ambiente. Progetto
innovativo e sperimentale.
Il progetto riapre grandi siti industriali o civili abbandonati nelle Dolomiti-Unesco. Tali
siti vengono colonizzati per alcuni mesi ogni anno con residenze d’artista e mostre.
Al termine delle mostre, essi vengono riaffittati, proprio grazie a quest’attività. L’arte
e la cultura divengono uno strumento concreto di rilancio di infrastrutture dall’alto
potenziale che giacciono in stato d’inerzia nella regione dolomitica.
Unico sito permanente di Dolomiti Contemporanee è il Nuovo Spazio di Casso: un
edificio situato a pochi metri della Diga del Vajont, che fu chiuso cinquant’anni fa dalla
terribile Tragedia del Vajont. Un altro luogo chiuso dunque, ora riaperto quale centro
per la cultura contemporanea della montagna.
Dolomiti Contemporanee
via Sant’Antoni 1
33080 Casso
giugno a novembre
martedì a domenica: 10.00 - 12.30
e 15.00 - 19.00
Chiuso il lunedì
+39 0427 666068
[email protected]
www.dolomiticontemporanee.net
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SOLEIL POLITIQUE
Museion (Bolzano)
CAC Brétigny (Brétigny-sur-Orge)
La mostra è associata inoltre a opere chiave che hanno ispirato il progetto e che
hanno partecipato alla nostra comprensione della storia della museografia,
da La forma della città di Pier Paolo Pasolini, alla presentazione della statua
equestre di Cangrande della Scala di Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio
di Verona e altre ancora.
Mostra collettiva proposta da Pierre Bal-Blanc, curatore invitato
Allan Sekula, Meat Mass, 1972, Foto by Allan Sekula
and David Alward © Generali Foundation
Il museo tra luce e ombra
Das Museum zwischen Schatten und Licht
L’intenzione della mostra è interrogare il ruolo del museo nella città ripensando
alla sua storia attraverso lo sguardo di artisti provenienti da diverse discipline:
architetti, registi, performer, musicisti e compositori. Il visitatore è invitato a
intraprendere un percorso che, una volta superata la soglia del museo, inizia
direttamente nel cuore delle opere per svilupparsi in seguito nella città.
Il primo gesto curatoriale è infatti invertire la gerarchia che regola la
suddivisione degli spazi museali dall’entrata ai piani nobili, dal basso verso
l’alto dell’edificio. Quest’atto spaziale sottolinea l’uso del luogo. Il museo d’arte
contemporanea, così utilizzato, si distacca dalla regola normalmente imposta
dai musei tradizionali. Dall’ultimo piano del museo, trasformato in belvedere,
il visitatore potrà lasciar vagare il proprio sguardo sulla città, condizionato dai
riferimenti offerti nella mostra al piano terra, per poi in seguito scendere e
proseguire la visita degli spazi urbani imboccando realmente strade, vie e
ponti.
Saranno presentati in mostra maquette, sculture, cortometraggi o documentari
di artisti già riconosciti (Marcel Broodthaers, Achille Castiglioni, Giorgio De
Chirico, Isa Genzken, Sanja Iveković) o che lo stanno diventando (Deimantas
Narkevičius, Slaven Tolj, Alejandra Riera, Josef Dabernig, R&Sie(n) François
Roche, Stéphanie Lavaux, Jean Navarro, Roman Ondák), ma anche opere più
intime come quelle di Isidoro Valcárcel Medina, Emilio Prini, Terre Thaemlitz.
27 settembre 2014 - 11 gennaio 2015: mostre al Museion
inaugurazione: 26 settembre 2014
11 ottobre: tavola rotonda
3 - 4 dicembre 2014: proiezione video
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Curatore indipendente e direttore del Centre d’art contemporain de Brétigny, Francia, è
curatore ospite a Museion per il 2014. Le sue mostre sono state presentate in istituzioni
e fiere internazionali, come la Tate Modern di Londra e la Biennale di Berlino (La
Monnaie Vivante-Living Currency) o la Secession Vienna e Artissima a Torino (mostre
The Death of the Audience e Draft Score for an Exhibition).
Lili Reynaud-Dewar, I am intact and I don’t care
(Consortium, exhibition Phillip King) 2013
Al CAC Brétigny Pierre Bal-Blanc ha ideato Phalanstère Project, un programma con
cui ogni artista realizza un’opera d’arte che dona poi alla collezione permanente
dell’istituzione. Recentemente Pierre Bal-Blanc ha curato Reversibility, progetto
espositivo che riflette sul ruolo e sulla forma di un’istituzione culturale oggi e che è
stato presentato a Frieze Art Fair, Londra (2008), al CAC Brétigny (2010) e nello spazio
di Peep Hole a Milano (2012).
Emilio Prini, Stampa di un consumo - Monaco ‘71 Il caffè
del Kunstverein, 1971, Courtesy Galleria PIOMONTI Roma
Pierre Bal-Blanc, curatore invitato
Artisti:
Mathieu Abonnenc, Marie Cool Fabio Balducci, Josef Dabernig, Alberto Garutti,
Isa Genzken, Prinz Gholam, Dan Graham, Mauricio Guillén, Sanja Ivekovic, Marcello
Maloberti, Isidoro Valcárcel Medina, Marta Minujín, Deimantas Narkevičius, Rainer
Oldendorf, Roman Ondák, Christodoulos Panayiotou, Emilie Parendeau, Gianni
Pettena, Pratchaya Phinthong, Emilio Prini, Alejandra Riera, Lili Reynaud-Dewar,
R&Sie(n) François Roche, Stephanie Lavaux, Jean Navarro, Matthieu Saladin, Santiago
Sierra, Elaine Sturtevant, Terre Thaemlitz, Slaven Tolj, Ron Tran, Annie Vigier et Franck
Apertet, Marie Voignier, Clemens Von Wedemeyer, Lois Weinberger, Christopher
Williams.
Opera di:
Raimund Abraham, Robert Breer, KP Brehmer, Marcel Broodthaers, CAPC musée d’art
contemporain de Bordeaux – Philippe Thomas, Achille Castiglioni, Giorgio De Chirico,
Félix González-Torres, Pier Paolo Pasolini, Walter Pichler, Carlo Scarpa, Allan Sekula.
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FONDAZIONE MUSEION
CAC BRÉTIGNY
Bolzano, Italia
Brétigny-sur-Orge, Francia
Direzione: Letizia Ragaglia
Direzione: Pierre Bal-Blanc
Museion è ospitato nel cuore della città di Bolzano in una sede futuristica nata
dal progetto dello studio KSV di Berlino. La trasparenza e apertura suggerite
dall’architettura si traducono in una vocazione a laboratorio internazionale di ricerca
e all’interdisciplinarità: non solo l’arte figurativa, ma anche la musica, la performance,
il cinema e il teatro trovano espressione nel programma. La collezione, che conta più
di 4.500 opere, è presentata in mostre tematiche, mentre le esposizioni temporanee
si muovono prevalentemente sul filo dell’indagine sulla scultura contemporanea
e sull’arte femminile. In questo senso, negli ultimi anni Museion ha presentato –
spesso in prima nazionale- mostre di artisti come Carl Andre, VALIE EXPORT, Isa
Genzken, Rosemarie Trockel, Danh Vo e Klara Lidén. Nei mesi estivi la facciata ospita
una rassegna video e offre alla città una visione di grande suggestione. Grazie alla
posizione privilegiata Museion ha intessuto negli anni una fitta rete di collaborazioni
internazionali.
Il CAC Brétigny, centro d’arte di Brétigny, è uno spazio d’arte contemporanea sito alla
periferia di Parigi. La definizione e lo sviluppo delle sue missioni hanno influenzato le
funzioni dei suoi spazi destinati alla produzione, alle mostre e alla documentazione,
in un movimento di perpetua evoluzione. Parallelamente alla programmazione delle
mostre, le collaborazioni con gli artisti hanno continuato a produrre nuovi progetti quali
mezzi di creazione e di educazione, agevolando le relazioni sociali tra il centro d’arte
e i luoghi che lo circondano. Un numero importante di opere realizzate per il centro
d’arte e organizzate intorno all’idea del “Falansterio” sono esposte in permanenza o in
alternanza.
Al CAC Brétigny, la metodologia curatoriale ispirata al “Falansterio” di Fourier si traduce
in una riconfigurazione delle frontiere istituzionali messa in atto nell’intersecarsi della
doppia temporalità della produzione e dell’accoglienza; in una riconquista degli
spazi professionali e pubblici consacrati (e forse confiscati) per una nuova lettura
dell’ambiente culturale e politico passato e presente.
Museion
Via Dante 6
39100 Bolzano
martedì a domenica: 10.00 - 18.00
giovedì : 10.00 - 22.00
lunedì chiuso
+ 39 0471223428
[email protected]
www.museion.it
CAC Brétigny
rue Henri Douard
91220 Brétigny-sur-Orge
martedì a venerdì: 14.00 - 18.00
sabato secondo le mostre:
14.00 - 18.00
su appuntamento
+33(0)1 60 85 20 76
[email protected]
www.cacbretigny.com
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FROM & TO
Kunst Meran / Merano Arte (Merano)
Villa Arson (Nice)
Quentin Derouet
Questo artista, nato nel 1988 a Grenoble, non è legato ad una pratica particolare e
definisce precisamente la sua partendo dall’istallazione e dalla mostra. È una messa
in spettacolo di un’atmosfera che trasuda attraverso la lingua, l’arredo, i colori, i gruppi
di fotografie o i disegni. Eppure, non vi è nulla di spontaneo. Le opere sono pensate,
ponderate, talvolta scritte, se non pianificate in un futuro più o meno prossimo, come
“7 plans de vol”, prima di essere realizzate. Gli incontri sono ancora essenziali per
quest’opera in divenire, ma di sicuro non potranno capitare per caso.
Mostra in due capitoli delle opere prodotte da 5 artisti francesi e 5 artisti italiani
nel corso delle residenze e dei workshop organizzati nel 2013
Per facilitare la comunicazione tra curatori e artisti, si è provveduto a
costituire una piattaforma digitale che raccoglie le idee e i contenuti trattati
dai partecipanti. Grazie a un blog e alla possibilità di condividere file, la
piattaforma documenta le fasi di elaborazione del progetto, permettendo allo
stesso tempo lo scambio di informazioni a distanza.
I curatori hanno il compito di coordinare le fasi preparatorie del progetto,
l’esposizione finale e il catalogo/brochure che accompagnerà la mostra.
9 novembre 2014 - fine gennaio 2015: Villa Arson
inaugurazione 8 novembre 2014
febbraio - aprile 2015: Kunst Meran / Merano Arte
Vivien Roubaud
Nato nel 1989, vive e lavora a Nizza. Ottiene il diploma DNSEP, con il massimo dei
voti, alla Villa Arson nel 2011. Fra le sue mostre collettive recenti: Saison 17, Lieu
Commun (Tolosa 2013), SUNSHINE & PRECIPITATION Part 2, Catalyst Arts (Belfast,
2012), WATT, La Station (Nizza, 2012), YOUNG &RESTLESS, Vidéochroniques (Marsiglia,
2012), Demain c’est loin, Galerie de la Marine (Nizza, 2011). Mostra personale nell’
ambito di Modules – Fondazione Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, al Palais de Tokyo,
2013-2014.
Vivien Roubaud, Système frigorifique,
eau, 220v, 2012
La collaborazione tra artisti francesi e italiani si sviluppa attraverso un confronto
sia teorico che pratico avviato con il primo incontro avvenuto a Nizza a luglio
2013, e continuato con l’incontro meranese avvenuto tra il 21 e il 25 ottobre
2013. Gli incontri a Nizza e a Merano hanno gettato le basi per un contatto e
uno scambio d’idee che porterà alla realizzazione da parte dei giovani artisti
di un progetto espositivo in cui si confronteranno tra loro realizzando opere
collettive. Gli artisti hanno scelto in completa autonomia le tematiche dei
loro progetti e con chi svilupparle. Ognuno dispone di un budget spesa che
include i costi di realizzazione delle opere e le spese di trasporto. Le opere
saranno realizzate tra settembre e novembre presso i laboratori artistici di
Villa Arson.
Quentin Derouet, Encore un geste
d’amour, 2012
Nell’Aprile 2013, Éric Mangion e Valerio Dehò, rispettivamente direttore del
Centro nazionale d’arte contemporanea di Nizza e direttore artistico di Merano
Arte, hanno selezionato i dieci artisti che faranno parte del progetto “From &
To” 2014-2015.
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Thomas Teurlai
Nata nel 1987 a Nizza, dopo una laurea in storia dell’arte e archeologia, prosegue gli
studi alla Villa Arson, dove ottiene il diploma DNSEP nel 2012. Vive e lavora tra Nizza
e Digione. Attraverso una plasticità del suono, che unisce diversi mezzi espressivi
(istallazioni, sculture, fotografie), l’artista interroga nella maggior parte dei suoi progetti
il carattere acustico di uno spazio. Più particolarmente, si interessa al punto in cui un
luogo espositivo rivela il proprio marchio sonoro. Diane Blondeau tenta di ridefinire
modalità di percezione attraverso tutti i fattori legati all’ascolto.
Nato nel 1988, vive e lavora a Vladivostok e a Ginevra. Ottiene il diploma DNSEP alla
Villa Arson nel 2009. Tra le sue mostre personali: Chopper Desk, The fish Factory
(Stodvarfjordur, 2012), Klaus Nomi auf L.S.D., Picto (Ginevra, 2011). Modules – Fondation
Pierre Bergé – Yves Saint Laurent, al Palais de Tokyo 2013-2014. Fra le mostre
collettive, segnaliamo: Le trou, villa Bernasconi (Ginevra, 2012), Mauvais Coups Pour
Trois Fois Rien, Hangar Alstom (Nantes, 2011), Le Laboratorium (Arles, 2011), 345 Elder,
The broadway space (New York, 2007).
Thomas Teurlai, Camping Sauvage, 2012
Diane Blondeau
Lorraine Châteaux
Nata nel 1986, vive e lavora a Ivry-sur-Seine. Ottiene il diploma DNSEP della Villa Arson
nel 2012. Mostre collettive recenti: Des corps incompétents (la modification) nel 2013
e nel 2012 alla Villa Arson, STATION – Encounters At The End Of The World nel 2013 a
Sevrès e Les Conférences de la Table alla Galerie Territoires partagés di Marsiglia. Una
personale, Fat Lava, è in preparazione per il 2015 presso la Galerie 5UN7 di Bordeaux.
Tony Fiorentino nasce a Barletta nel 1987. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara,
dove fonda uno spazio espositivo per giovani artisti emergenti. Nel 2007 grazie a una borsa
di studio frequenta per un anno l’Anotati Skoli Kalon Tecknon di Atene. Successivamente
si trasferisce a Amsterdam e a Londra. Nel 2012 vince il Talent Prize – Meta Energia, Museo
Macro Pelanda, Roma (2012). Tra le principali mostre in Italia e all’estero: Concrete Ghost «Cinque Mostre», American Academy in Rome (2014); Dominium melancholiae, Spazio
Salenbauch, Venezia (2013); Off site / Not in place #3 ; Underneath the Street, the Beach,
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2012); Open House, reappropriation &
possession, Salon Flux, Londra (2012); Officine dell’Arte, Viafarini/Careof/Docva, Milano
(2010). Vive e lavora a Milano.
Tony Fiorentino, Do you remember, 2013
Lorraine Châteaux, Cowri, 2013
Diane Blondeau, Belle Jar, 2012
Tony Fiorentino
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Sonia Leimer nasce a Merano nel 1977. Studia all’Accademia di Belle Arti di Vienna. I suoi
lavori, basati su materie e contenuti fondamentalmente fragili, esprimono il contrasto tra
spazio e tempo, interrogandosi sull’entità della percezione, le fondamenta che costituiscono
l’esperienza mediale, storica, individuale. Ha vinto vari riconoscimenti internazionali, tra cui
il Paul Flora Prize nel 2011, l’Audi Award for New Positions a Colonia nel 2010. Tra le recenti
mostre personali: Träger, Artotek Köln, Colonia; Undefiniertes Bauvorhaben, BIG, Salisburgo;
Bend a bow, MAK Center Garage Space, Los Angeles; Lungo quelle linee, Museion, Bolzano
(2013). Ha partecipato a varie mostre collettive: al Parachute Pavilion di New York (2005),
alla Galerie ar/ge Kunst di Bolzano, al Museum for Art di Pori, Finlandia (2010) e al Freies
Museum di Berlino (2012). Vive e lavora a Vienna.
Maria Gamper
Maria Gamper nasce a Merano nel 1982. Si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle
Arti di Münster, Germania, specializzandosi con gli artisti e docenti Maik and Dirk Löbbert.
Attraverso interventi minimi ed essenziali, la sua arte vuole svelare e porre attenzione sulla
complessità degli spazi e le situazioni che gli stessi ospitano. Nel 2006 ha vinto il premio
della Studienstiftung des deutschen Volkes. Le sue opere sono state esposte in occasione
di varie mostre personali, tra cui: Partitur, Münster e Galleria Januar, Bochum; welcome, VGK
Visby, Gotland, Svezia (2007) e fermo, ES-Gallery, Merano (2012). Principali mostre collettive:
Base Camp 2, Merano Arte, frutti per tutti, Villa Romana, Firenze (2006); Fast senkrecht, auf
jeden Fall Richtung oben, Honigbrot, Cologne, Germany (2013). Vive e lavora a Schenna (BZ).
Leander A. Schwazer
Leander A. Schwazer nasce nel 1982 a Vipiteno. Studia all’Università delle Arti di Zurigo, alla
Central Academy of Fine Arts di Pechino e al California Institute of the Arts, Los Angeles.
Il suo lavoro richiama principalmente la minimal e la pop art, allo stesso tempo esplora in
maniera singolare questioni filosofiche e temi sociali associandovi sviluppi formali del tutto
specifici. Nel 2012 e 2014 vince il premio del California Institute of the Arts. Tra le recenti
mostre personali: Bikini, Museion, Bolzano (2014); Cross Spikes Club, California Institute of
the Arts, Valencia (2013); The Rape of Europe, ar/ge Kunst, Bolzano e The Alphabet I got dry
with, Kunstraum B, Kiel, Germania (2012). Ha partecipato a varie mostre collettive, tra cui al
Book Museum di Lodz, Polonia, al Kunstverein di Francoforte e alla Brother McNally Gallery
di Singapore. Vive e lavora a Los Angeles.
Leander Schwazer, Globe, 2014, Photo Augustin Ochsenreiter
Sonia Leimer
Roberto Pugliese nasce a Napoli nel 1982. Consegue la laurea in Musica Elettronica presso il
Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove oggi insegna. La sua ricerca trae energia
essenzialmente da due correnti, la sound art e l’arte cinetica e programmata. Servendosi
di apparecchiature meccaniche pilotate da software, esplora nuove prospettive di ricerca
sui fenomeni legati al suono e alla psiche umana. Opere in collezione permanente: ZKM
Museum, Karlsruhe, Germania. Tra le principali mostre personali: Concerto per natura morta,
Studio la città, Verona (2014); Gervasuti Mix, omaggio a Cage, Fondazione Gervasuti, Venezia
(2012). Tra le recenti mostre collettive: Noise, 55° Biennale di Venezia, evento collaterale;
Oscillator, Science Gallery, Trinity College, Dublino (2013); Data Deluge, Ballroom Marfa,
Marfa, Texas (2012). Vive e lavora a Bologna.
Roberto Pugliese, Plangent material pressures, 2014, Photo
Michele Alberto Sereni, Courtesy Studio city Verona
Maria Gamper, from & to, 2014
Sonia Leimer, Platzhalter, 2013
Roberto Pugliese
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KUNST MERAN / MERANO ARTE
VILLA ARSON
Merano, Italia
Nizza, Francia
Direzione: Herta Wolf Torggler
Direzione del centro d’arte : Éric Mangion
Direttore artistico: Valerio Dehò
Merano arte è un punto d’incontro internazionale per le forme espressive del
contemporaneo, una piattaforma nel campo dell’arte figurativa, della fotografia,
dell’architettura, della musica, della letteratura e dei nuovi media. Il museo ha sede
in un edificio storico dei Portici di Merano, protetto dai beni culturali e di proprietà
della Cassa di Risparmio di Bolzano. Gran parte dell’attività del museo contempla
l’organizzazione di mostre personali e collettive di creativi noti a livello internazionale,
così come la curatela di esposizioni tematiche dal profilo interculturale, l’organizzazione
di tavole rotonde, conferenze, workshop, residenze d’artista, concerti e attività
con le scuole. Uno degli aspetti più sostanziali che caratterizza il museo è l’idea di
promuovere e sostenere gli artisti locali più meritevoli. Merano Arte è inoltre tra le
istituzioni altoatesine più attive in materia di architettura contemporanea.
Kunst Meran / Merano Arte
Portici 16
39012 Merano (BZ)
martedì a domenica: 10.00 - 18.00
chiuso il lunedì
+ 39 0473 212643
[email protected]
www.kunstmeranoarte.org
In collegamento col suo statuto di scuola legata ad un centro d’arte, alle residenze di
artisti e alla mediateca, la programmazione artistica di Villa Arson punta a valorizzare
le relazioni tra insegnamento, creazione, ricerca e trasmissione. Le mostre nascono da
progetti realizzati internamente dagli insegnanti, gli artisti, ma anche con delle strutture
esterne, nazionali o internazionali (scuole d’arte, centri d’arte, reti associative…) in vista
di moltiplicare gli scambi e le collaborazioni. Sono anche invitati a partecipare i curatori
che desiderano attuare progetti specifici nell’ambito della propria ricerca.
Villa Arson
20 avenue Stephen Liégeard
06105 Nice
mercoledì a lunedì: 14.00 - 18.00
luglio-agosto: 14.00 - 19.00
+33(0)4 92 07 73 73
[email protected]
www.villa-arson.org
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PIANOPROJECT.ORG
Piattaforma internet
La piattaforma PIANO si declina online attraverso il sito www.pianoproject.org.
Cura., magazine d’arte italiana con sede a Roma, ne ha concepito e realizzato
il design. L’animazione editoriale della piattaforma sarà garantita dallo staff di
Cura. e di d.c.a /association française de développement des centres d’art
(associazione francese dello sviluppo dei centri d’arte).
www.pianoproject.org è concepito come strumento di condivisione di
informazioni per i professionisti ma anche come piattaforma di risorse aperta
al pubblico.
Cura. con tutti coloro che vi contribuiscono, proporrà ritratti dei luoghi e degli
artisti coinvolti nei progetti PIANO, ma anche testi critici, interviste, saggi su
tematiche trasversali legate a PIANO.
Attraverso i suoi contenuti, la piattaforma digitale metterà a disposizione i vari
progetti e produrrà una riflessione sulle sfide di PIANO.
Accoglierà inoltre appelli per progetti o collaborazioni su prodotti specifici
al fine di riunire in questi scambi altre strutture francesi o italiane, e più
largamente europee.
40
PIANO
Piattaforma preparata per l’arte contemporanea
Francia-Italia 2014-2015
Concepita da d.c.a / association française de développement des centres d’art, in partnership con l’Institut français Italia,
l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français, con il sostegno del Ministère des Affaires étrangères et du Développement
international, del Ministère de la Culture et de la Communication e della Fondazione Nuovi Mecenati.
piattaforma concepita da
in partnership con
concept grafico e
partner editoriale
FONDAZIONE
FRANCO - ITALIANA
PER LA CREAZIONE
CONTEMPORANEA
media partner
media coverage
IL GIORNALE DELL’ARTE
41
D.C.A / ASSOCIATION FRANÇAISE DE DÉVELOPPEMENT DES CENTRES D’ART
(associazione francese di sviluppo dei centri d’arte)
Nel campo delle arti plastiche, i centri d’arte svolgono un ruolo fondamentale
nella creazione contemporanea e nella sua diffusione in Francia. Le loro
attività di sostegno alla creazione, di ricerca, di diffusione e di mediazione
contribuiscono da più di trent’anni alla costruzione e alla promozione della
scena francese e internazionale dell’arte contemporanea.
Dal momento della sua creazione, nel 1992, d.c.a / association française de
développement des centres d’art (associazione francese per lo sviluppo
dei centri d’arte) contribuisce a mettere in rete e ad associare i centri d’arte
in Francia, con le loro differenze di statuto e di programmazione. d.c.a
aggruppa oggi 48 strutture, presenti in 18 regioni e 37 dipartimenti. I centri
d’arte membri di d.c.a presentano una grande diversità per storia, dimensioni,
contesto geografico e sociale. Attraverso d.c.a, i centri associati intendono
valorizzare la ricchezza della creazione contemporanea e dei progetti
culturali rivolti al pubblico. Le collaborazioni, coproduzioni, pubblicazioni
congiunte e partnership nazionali e internazionali, incentrate sugli scambi
artistici, mirano a fornire ai centri d’arte una maggiore visibilità.
Centri d’arte membri di d.c.a
3 bis f, centre d’art · Centre d’art Le LAIT, Laboratoire Artistique International du
Tarn · CRAC Alsace, Centre Rhénan d’Art Contemporain · Villa du Parc · Transpalette ·
Passerelle CAC · CAC Brétigny · Maison des Arts Georges Pompidou · Chapelle du
Genêteil · Cneai = · Pavillon Blanc · La synagogue de Delme · CAIRN centre d’art · VOG,
CAC de la ville de Fontaine · Galerie Edouard Manet / Ecole municipale des beauxarts de Gennevilliers · Centre d’Art Bastille · Wharf, CAC de Basse-Normandie · Villa
Noailles · Le Parvis, CAC · Centre d’art contemporain d’Ivry, Le Crédac · Centre d’art et
photographie de Lectoure · Cirva, Centre International de Recherche sur le Verre et
les Arts plastiques · Abbaye Saint André, CAC Meymac · Le 19 CRAC · Espace de l’Art
Concret · La Kunsthalle · Villa Arson · CAC de la Ferme du Buisson · La Galerie, CAC de
Noisy-le-Sec · image / imatge · Bétonsalon · Jeu de Paume · Palais de Tokyo · Centre
Photographique d’Île-de-France · Parc Saint Léger · Le Quartier, CAC de Quimper · La
Criée · Espace Croisé · Chapelle Saint-Jacques · Le Grand Café · CRAC LanguedocRoussillon · Le Creux de l’Enfer · BBB centre d’art · Centre de création contemporaine ·
CAC Passages · Centre international d’art et du paysage de l’île de Vassivière ·
Micro Onde, CAC de l’Onde · Institut d’Art Contemporain
Struttura d.c.a
Presidente: Sandra Patron, Direttore Parc Saint Léger, Centre d’art contemporain de
Pougues-les-Eaux
Vice-presidente: Claire Le Restif, Direttore Centre d’art contemporain d’Ivry - le
Crédac, Ivry-sur-Seine
d.c.a
32 rue Yves Toudic
75010 Paris
Vice-presidente: Pierre Bal-Blanc, Direttore CAC Brétigny, Centre d’art contemporain
de Brétigny-sur-Orge
+33(0)1 42 39 31 07
[email protected]
Tesoriere: Marie Cozette, Direttore Synagogue de Delme – Centre d’art contemporain,
Delme
www.dca-art.com
Segretaria : Nathalie Giraudeau, Direttore CPIF, Centre photographique d’Île-deFrance, Pontault-Combault
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INSTITUT FRANÇAIS
Operatore della diplomazia culturale, l’Institut Français rappresenta oggi
un marchio unico in ben 96 paesi stranieri e in Francia. L’istituto garantisce
la promozione degli artisti, delle idee, delle opere e delle industrie che
contribuiscono a presentare un’immagine innovativa e dinamica della creazione
in Francia. Contribuisce inoltre al dialogo delle culture e anima comunità
professionali in ogni settore della sua attività, accompagnando la rete culturale
francese all’estero.
In particolare, nel campo delle arti visive e dell’architettura, l’Institut français
agisce in collaborazione con il Ministero della Cultura e della Comunicazione
francese – la Direction Générale de la Création Artistique (DGCA), la Direction
Générale des Patrimoines (DGPat) e il Centre National des Arts Plastiques
(CNAP).
L’istituto garantisce così la produzione del padiglione francese presso la
Biennale d’arte e di architettura di Venezia, e sostiene la presenza di artisti
francesi nei grandi appuntamenti internazionali.
Accompagna inoltre i progetti di respiro internazionale nati su iniziativa dei
servizi culturali delle varie ambasciate: Berlin/Paris, Bonjour India, Croisements
Chine, Ceci n’est pas Los Angeles 2012-2013, Paris/Toronto 2013, ART2 New
York 2014
L’Institut français invita professionisti stranieri in Francia nell’ambito del
programma FOCUS al fine di accompagnarli nella scoperta delle scene
artistiche francesi.
Attraverso il programma Jeunes Commissaires (Giovani Curatori), favorisce
l’inserimento di curatori e critici d’arte nelle reti professionali internazionali.
Insieme a curatori invitati, l’istituto progetta e produce moduli di mostre itineranti
destinati alla rete francese presente all’estero.
Inoltre, la struttura incoraggia in modo significativo la mobilità dei creatori
francesi, attraverso programmi di residenze internazionali e accoglie a sua volta
creatori stranieri in Francia.
L’Institut français agevola anche la diffusione all’estero delle collezioni pubbliche
(FRAC, CNAP) e favorisce le ricerche e gli scambi pedagogici tra scuole d’arte
francesi e straniere attraverso il programma Entr’Écoles.
Per concludere, grazie al programma “Afrique et Caraïbes en créations”, l’istituto
accompagna le arti visive, la moda e il design sul continente africano e nei
Carabi. Questo fondo di sostegno ai creatori si basa su sostegni alla creazione,
alla formazione e alla diffusione internazionale.
Institut français
8-14 rue du Capitaine Scott
75015 Paris
www.institutfrancais.com
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AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIA /
INSTITUT FRANÇAIS ITALIA
L’Institut français Italia raggruppa i servizi culturali dell’Ambasciata di
Francia in Italia e gli Institut français di Milano, Firenze, Napoli e Palermo,
e promuove l’originalità e la varietà della cultura francese in Italia.
Ambasciatore di Francia in Italia
Alain Le Roy
Direttore dell’Institut français Italia
Consigliere culturale Ambasciata di Francia in Italia
Eric Tallon
Direzione progetto
Anouk Aspisi, Addetta culturale
In collaborazione con Gabriella Cogoi e Estelle Saintagne
Responsabile Comunicazione - Institut français Italia
Angelo Sidori
In collaborazione con Victoire Maurel e Martina Volpe
Responsabile Mecenati
Violène Verduron
Institut français Italia
Ambasciata di Francia in Italia
Palazzo Farnese
Piazza Farnese, 67
00100 Rome
institutfrancais-italia.com
Facebook.com/IFItalia
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FONDAZIONE NUOVI MECENATI
Progetti sostenuti dalla Fondazione in 2014
FFF - Festival de la Fiction Française
Quinta edizione del Festival che presenta, su tutto il territorio italiano, la letteratura
francese contemporanea mettendo in risalto gli autori francofoni recentemente
pubblicati in italiano.
Dal 25 febbraio al 9 marzo
Creata nel 2005, la Fondazione Nuovi Mecenati ha come missione di
sostenere le relazioni culturali franco-italiane nell’ambito della creazione
contemporanea, ne fanno part aziende di rilevanza internazionale che, in
collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, offrono il proprio sostegno
finanziario alle istituzioni culturali pubbliche e private di entrambi i Paese.
L’azione della Fondazione di concretizza nei settori della musica, della danza,
del teatro, del cinema, della arti visive, ma anche del circo, della arti di strada
e dell’audiovisivo.
Rendez-vous
La quarta edizione del Festival Rendez-Vous, appuntamento con il nuovo
cinema francese, propone di far scoprire al pubblico italiano il cinema francese
contemporaneo in tutta la sua diversità.
dal 2 aprile al 10 maggio 2014 a Roma. A seguire Napoli, Palermo, Bologna, Torino,
Milano
Suona francese
Per il settimo anno consecutivo è in arrivo Suona francese, il più grande festival di
musica francese in Italia. Oltre ottanta concerti dislocati in quaranta città italiane fanno
scoprire i giovani artisti francesi della musica jazz, pop, rock, electro, contemporanea.
Dal 20 marzo al 30 giugno 2014
...ma anche
Suona Italiano in Francia, Festival Controtempo a Villa Medici, French Public art (Street
Art) presso la Galleria Wunderkammern, Roma, Neil Beloufa nell’ambito di Live Arts
Week III a Bologna e tanti altri progetti da scoprire sul sito web della Fondazione.
Gabriella Cogoi
Fondazione Nuovi Mecenati
Ambasciata di Francia in Italia
+ 39 06 68 60 13 12
[email protected]
FONDAZIONE
FRANCO - ITALIANA
PER LA CREAZIONE
CONTEMPORANEA
www.nuovimecenati.org
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CURA.
CURA. è un progetto curatoriale a più livelli, che si articola in una rivista
(cura.magazine), in una casa editrice (cura.books), in una project room (cura.
basement), in un website e in una serie di progetti off-site che comprendono
attività editoriali ed espositive diverse. Fondato nel 2009 da Ilaria Marotta e
Andrea Baccin, CURA. si presenta come una piattaforma mobile e propulsiva,
dedicata allo scambio e al dialogo tra pratiche curatoriali, voci critiche, attività
di ricerca e produzione artistica contemporanea e alla collaborazione con
realtà istituzionali e indipendenti in un contesto internazionale sempre più
ampio.
La rivista unisce contributi fissi (tra cui Lorenzo Benedetti e Vincent Honoré) a
interventi specifici di curatori e artisti, protagonisti di volta in volta di interazioni
inedite tra testi, grafica e immagini. Le sezioni dedicate agli approcci
curatoriali del presente e del passato (Portraits in the Exhibition Space,
Spaces – Study cases) e all’esplorazione o manifestazione delle pratiche
artistiche sono le sfaccettature di un unico e organico progetto di ricerca,
condotto attraverso le pagine della rivista e sviluppato anche in altri contesti.
Il supporto cartaceo è pensato come uno spazio espositivo dinamico,
flessibile, oggetto di un ripensamento costante.
Publishers and Directors
Andrea Baccin, Ilaria Marotta
Editor-in-Chief
Ilaria Marotta
Art Director
Andrea Baccin
Managing Editor
Costanza Paissan
Contributing Editor
Vincent Honoré
Editorial Coordinator Start-Up
Michela Tornielli
Website and Brand Identity
Andrea Baccin and Giandomenico Carpentieri
Web Developper
Andrea Manconi
La casa editrice cura.books si contraddistingue per produzioni di nicchia,
distribuite in tutto il mondo, dai libri d’artista, alle monografie, alle edizioni
limitate, che diventano così lo spazio per la definizione di nuove prospettive
sulle ricerche degli artisti, coinvolti direttamente nella visualizzazione del
proprio lavoro.
Le attività curatoriali e di discussione all’interno di cura.basement (Chinese
Whispers, It’s Up to You, Videogiochi), così come i progetti off-site
caratterizzati dal nomadismo delle proposte (Commercial Road Project, The
Time Machine, Independent Space at MAXXI, Pizza Party), si presentano
come lo sviluppo concreto dei contenuti elaborati in campo editoriale e
di una visione più ampia che si adopera, a più livelli, nell’indagine di nuovi
supporti, e di idee capaci di ridiscutere il senso di autorialità della pratica
curatoriale: anche in questo caso le pratiche di collaborazione sono
generatrici di momenti di approfondimento in grado di mettere in discussione
i confini riconosciuti dell’evento espositivo.
cura.
via Ricciotti 4
00195 Rome
+39 06 960 39 672
[email protected]
www.curamagazine.com
INFORMAZIONI PRATICHE
Ufficio stampa ITALIA
Lara Facco
+39 02 36 56 51 33
+39 349 25 29 989
[email protected]
Struttura PIANO
Pierre Bal-Blanc – Capo progetto
Vice Presidente d.c.a - Direttore del CAC Brétigny
Muriel Enjalran - Responsabile del Coordinamento
Secretario generale d.c.a
Albine Bessire - Comunicazione
Responsabile comunicazione e amminsitrazione d.c.a
+33 1 42 39 31 07
[email protected]
www.larafacco.com
Muriel Peretti
Ambasciata di Francia in Italia
+39 06 68 60 12 03
www.ambafrance-it.org
Ufficio stampa FRANCIA
www.pianoproject.org
Magda Kachouche – MYRA
facebook.com/pianoproject
twitter.com/piano_project
+33 1 40 33 79 13
+33 6 84 45 47 63
[email protected]
www.myra.fr
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