1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI La Valle d`Aosta, con le

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1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI La Valle d`Aosta, con le
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI
La Valle d’Aosta, con le sue cime e i suoi ghiacciai perenni, possiede una
straordinaria ricchezza idrica ma, paradossalmente a causa della sua
struttura geomorfologica molto complessa non permette a tale elemento di
raggiungere territori esposti a sud o in alcune zone collinari.
Circa l’ottanta per cento del territorio è al di sopra dei 1500 metri , dato
molto significativo, e che la dice lunga sul fatto che l’agricoltura in Valle è
notevolmente penalizzata dall’altitudine e dai suoi versanti molto acclivi.
Ecco perchè i cosidetti ruscelli più conosciuti da noi col termine francese
“Ru” sono il mezzo e la soluzione con cui i valdostani hanno potuto creare
zone fertili che altrimenti oggi sarebbero aride e di conseguenza
abbandonate dalla popolazione locale.
Oltre ai “Ru” stessi furono e sono di fondamentale importanza le piste o i
sentieri che li costeggiano il più delle volte originati dal deposito dei
materiali ricavati durante gli scavi per realizzazioni dei canali, e che in
passato
con la necessità di un controllo diretto sulle strutture irrigue o di
prevenzione per eventuali furti d’acqua furono battute dai continui passaggi
dei “garde ruisseaux” ovvero coloro che garantivano servizi di guardianeria.
Oltre a facilitare tale servizio la pista serviva all’ordinaria manutenzione che
avveniva tramite le “corvées” , ovvero forme di lavoro collettive atte al
buon mantenimento e scorrimento dell’acqua all’interno del piccolo alveo.
2.SENTIERO “RU-NEUF” - OBIETTIVI E VALORIZZAZIONE
In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del
sentiero che costeggia e accompagna il “Ru Neuf” nei Comuni di Gignod e
Etroubles, .
Riguardo alla nascita del Ru , da un documento risulta che il 23 novembre
del 1400 gli abitanti di Gignod supplicarono il bailli di Aosta Jean de
Montbel al fine di ottenere il diritto di costruire il ru per irrigare le loro terre.
La concessione, ratificata dal conte di Savoia in data 22 marzo 1401, fu
ottenuta attraverso un atto di infeudazione .
A tutt’oggi l’escursione lungo il Ru Neuf è una tra le più conosciute dai
numerosi escursionisti e appassionati di trekking nella nostra regione.
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Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
Le persone che percorrono il sentiero non solo lo fanno per godere del
panorama offerto o dallo scorrere tranquillo delle acque che li accompagna
ma perché sul percorso, è stata tracciata la parte valdostana della Via
Francigena che scendendo dal Colle del Gran San Bernardo raggiunge
la città di Aosta.
Il percorso principale attuale, dal Colle del G. S. Bernardo ad Aosta:
Esso riguarda il primo tratto della Via Francigena in territorio italiano. Il cammino fino ad Aosta è
facilitato dai cartelli posti in seguito al progetto escursionistico transfrontaliero TAM (Tour AostaMartigny), con un’efficace segnaletica contrassegnata dal simbolo TAM. Grazie a questa
segnaletica, molti escursionisti partono da Aosta (m 583 slm), oppure da Martigny (in Vallese Svizzera, m 461 slm) per percorrere, in 4 giorni di cammino, questo bellissimo itinerario che unisce
paesi simili per cultura e lingua nei due versanti delle Alpi, sostando al Colle del Gran San
Bernardo (m 2473 slm) a metà escursione, presso l'Ospizio, posto ai bordi del piccolo lago dove si
specchiano le cime importanti di confine alcune delle
Gran San quali sfiorano i 4000 m d'altezza (ma il Mont Grand Combin - 4314 m - non è molto
distante da qui).
Raggiunto il lato italiano del valico, si raggiunge la statua di San Bernardo, posta su un alto
basamento, presso il "Plan de Jupiter" dove sono in corso gli scavi archeologici per riportare alla
luce i resti dei templi dedicati a Giove e ad Apollo e le due grandi "mansiones", gli antichi grandi
ricoveri d'epoca romana, costruiti proprio su un ripiano del colle. Proprio in questa zona, durante
precedenti scavi, furono trovati preziosi reperti (busti in bronzo dorato, suppellettili e molte monete
originali dei primi secoli d.C.). Dalla statua di San Bernardo si imbocca la “Strada romana delle
Gallie”, di cui si vede ancora una parte del lastricato completamente scavato nella roccia. Si inizia
la discesa seguendo i segnali gialli del TAM e, inizialmente, anche quelli del TDC (Tour des
Combins - il giro tra Italia e Svizzera attorno al gruppo montuoso del Gran Combin) e si arriva alla
località di "Fonteintes", attraversando due volte la statale n. 27. A "Fonteintes" esisteva un piccolo
ospizio fondato nel 1258 da Nicolas Richard de Vachery d'Etroubles che funzionò fino alla fine del
settecento. Caduto in rovina, nell'ottocento fu recuperato e divenne un'osteria denominata "La
Cantine". Con lo stesso nome, oggi è presente una costruzione che offre accoglienza per vitto e
alloggio. Una signora accoglie gli ospiti su prenotazione. Si scende per prati e
pascoli, sulla sinistra orografica della valle, a mezzacosta, si transita proprio sopra l'imbocco della
galleria autostradale e del tunnel del Bernardo e si prosegue passando vicino alla lapide che ricorda
i lattonieri sorpresi e uccisi da una valanga mentre risalivano i sentieri verso il valico. Si continua a
scendere senza difficoltà per sentiero, seguendo alcuni tornanti e svolte e raggiungendo infine il
borgo di Saint-Rhémy, famoso per la produzione del famoso prosciutto: "Jambon de Bosses". Si
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supera il torrente su un ponte alla fine del paese e si prosegue sul percorso dell'Alta Via n.1 della
Valle d'Aosta, fino a raggiungere la località Saint-Léonard, capoluogo del comune di Saint- Rhémyen-Bosses. Si scende ancora per piccoli sentieri e si raggiunge la frazione di Cerisey con piccole
case costruite in pietra e legno. Qui si prosegue, prima su una carrareccia e poi si segue il "Ru
Neuf" (uno dei tanti piccoli canali artificiali della Valle d'Aosta creati per l'irrigazione dei campi
con scarsità d’acqua e di sorgenti), fino a raggiungere il paese di Saint-Oyen e la "Casa
d'Accoglienza" di "Château Verdun", dove si fa sosta come gli antichi pellegrini. Poco più avanti
s’incontra il paese di Etroubles, che merita una visita sia per le vestigia antiche dei pellegrini sia per
le moderne sculture (di famosi scultori locali e stranieri) poste in ogni angolo di strada del paese. Si
attraversa il torrente Artanavaz e si prosegue sulla destra orografica della valle. Si transita nei pressi
del piccolo cimitero dietro il quale c'e' il sentiero che scende verso Aosta. Prati a mezzacosta e
boschi accompagnano il cammino fino a raggiungere la località di Echevennoz (possibilità di sosta
e pernottamento presso un “dortoir” realizzato presso la cappella della zona e di cena in una trattoria
locale). Il sentiero transita dietro l'antica cappella della frazione e poi imbocca un tratto
pianeggiante, all'interno di una pineta, seguendo l'antico "Ru Neuf" lungo il suo percorso fino ad
incontrare prima la località di "la Clusaz" e poi tutte le frazioni fino al capoluogo stesso di Gignod,
raccolto attorno alla chiesa. Trascurando la statale n. 27, si attraversano piccole frazioni collocate
sui pendii soleggiati della valle e si raggiunge la località di Variney, dove si ritrova la statale e
l'asfalto. Si percorre un breve tratto di quest'ultima fino alla chiesetta di Ossan nei pressi del borgo
di Signayes. Ormai si è arrivati nel territorio di Aosta. Ancora poche centinaia di metri e poi si sale
alla frazione di Grand Signayes, verso la zona dei grandi vigneti della collina di Aosta. Da qui si
scende rapidamente ad Aosta lungo tre differenti direttrici. La prima segue un ripido sentiero tra i
vigneti; la seconda percorre, in discesa, la Via delle Betulle ed entrambe confluiscono in Via
Edelweiss che termina alla rotonda dell'Ospedale Regionale, ad un passo dal centro storico di Aosta
e dai luoghi di sosta. Una terza direttrice, adeguatamente segnalata, conduce i pellegrini
direttamente alla Collegiata di Sant’Orso, nella zona est di Aosta. (tratto dal link “Camminare
insieme in valle d’Aosta di Enea FIORENTINI)
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In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del
sentiero alla luce della sua utilizzazione escursionistica-sportiva-turistica,
rivalutando elementi caratteristici già esistenti sul tracciato e cercando di
diversificare altre attività a favore di quelle non prettamente agricole ma che
appartengono ad altri settori di tipo turistico .
L’intervento sarà organizzato e progettato secondo criteri di:
- Valorizzazione
escursionistico-sportiva
(primaverile-estiva-
invernale) con interventi finalizzati a migliorare e rendere ancora più
praticabile il percorso per i fruitori che lo percorreranno di corsa, a
camminata lenta (Trekking), a camminata veloce di tipo nordico (Nordic
Walking Figura 2.1) in mountain bike o con le ciaspole in inverno.
Figura 2.1
Disciplina
sportiva
sempre più popolare e
che viene praticata con
l’ausilio
di
bastoncini
simili a quelli utilizzati
nello sci di fondo
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- Valorizzazione di strutture sportive esistenti (palestra di roccia “Joe
Mazza” Vedi Figure 2.2) e nuove (impianto di percorso vita Vedi
Figura 2.3) attraverso l’allestimento di piccole zone munite di attrezzi
in legno per lo svolgimento di semplici esercizi ginnici.
Figure 2.2
Palestra di roccia “Joe
Mazza”
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- Valorizzazione storico-religiosa migliorando l’estetica e gli spazi dei
luoghi di culto presenti sul percorso (Cappella votiva di Sant’Anna Vedi
Figura 2.3, Grotta du “Je te salue” Vedi Figura 2.4) nel Comune di
Gignod e la Chapelle di Saint Roch e di Echevennoz nel Comune di
Etroubles
Figure 2.3
Cappella votiva di
Sant’Anna
Figure 2.4
La Grotta du
“Je Te salue
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- Valorizzazione
didattica,
storica
e
culturale
mantenendo
le
caratteristiche del passato, ovvero i tratti a cielo aperto che saranno
oggetto di visite guidate e piccoli allestimenti didattici (tratti di sentiero
tematizzati con pannelli);
- Creazione della piccola ricettività a favore di tutte quelle persone che
anche se poco sportive e dinamiche vogliono godere e contemplare a
pieno della natura che le circonda usufruendo di zone finalizzate a mini
aree pic-nic e punti di sosta panoramici;
3.LOCALIZZAZIONE E STATO DEI LUOGHI OGGETTO DI
INTERVENTO
Il percorso del Ru, a una lunghezza di circa 12 chilometri e mezzo,
attraversando i terreni agricoli di Etroubles, Gignod, Aosta irrigando un
comprensorio di circa 450 ettari.
L’ opera di presa principale si trova sul torrente Artanavaz nei pressi del
comune di Etroubles e il primo tratto partente dall’ abitato del capoluogo è
interamente intubato e coperto da solette in cemento armato carreggiabili,
dovute al fatto che sul suo percorso fu costruito un tratto della strada statale
n° 27 per il Gran San Bernardo, ora sostituita da un viadotto.
Il canale prosegue poi a cielo aperto per raggiungere ed irrigare le
coltivazioni nelle località di Echevennoz Dessouse Chez Les Blanc.
Il sentiero tra le due frazioni non si presenta in buono stato conservativo
soprattutto nel tratto all’interno del bosco, in quanto presenta un’asse viario
ricco di curve e controcurve con rocce affioranti e passaggi molto stretti.
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Dopo le frazioni abitate il tratto costeggia un cunicolo di circa 200 metri
chiamato “Thuy” (Figura 3.1) che venne realizzato nei primi anni ’50 per
poter by-passare il ru all’interno di un’area franosa che ostruiva il normale
deflusso dell’acqua.
Figure 3.1
Cunicolo di Thuy
Confine tra Gignod e
Etroubles
Il tratto che segue è interamente di tipo boschivo ed è a monte della località
La Clusaz nel Comune di Gignod, anche in questo caso la viabilità è
piacevole ma allo stesso tempo in alcuni punti scomoda per la ristrettezza
del piano di calpestio e quindi difficilmente praticabile da bambini se non
tenuti per mano da persone adulte.
Segue un percorso che alterna tratti di facile percorribilità con altri più
tortuosi con attraversamenti di impluvi minori e restringimenti di varia
natura (presenza di vegetazione o affioramenti di piccoli trovanti).
L’escursione prosegue al di fuori del bosco attraversando i pascoli al di
sotto dell’abitato di Clemencey passeggiando a cielo aperto su una
carreggiata larga e inerbita fino a raggiungere di nuovo un luogo boscato nei
pressi del Torrente Val Buthier.
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Nelle immediate vicinanze si trovano due luoghi di culto molto caratteristici
a cui gli abitanti del posto sono molto affezionati ovvero la Grotta du “Je te
salue” e la cappella votiva di Sant’Anna dove ogni anno il 26 luglio gli
abitanti di Buthier e dintorni si ritrovano per celebrare il santo patrono del
loro abitato.
Questi due luoghi anche se mai dimenticati presentano segni di vetustà
dovuti all’azione continua e battente di pioggia e neve soprattutto nel luogo
della “Grotta” in quanto sovrastata da un fronte roccioso di una certa
importanza, e che in questo momento necessita di un’opera di messa in
sicurezza attraverso interventi di disgaggio e pulizia.
La camminata continua a monte di una serie di comprensori coltivati nelle
frazioni di Condemine , Arsaniere, Pierre Besse, Champorcher, Lexert,
Chez-Percher, Plan de la Pera, Planet Tercinod e Vefan fino a raggiungere il
confine con il comune di Aosta.
Questo tratto è di grande interesse naturalistico perchè totalmente a cielo
aperto con vista sul Mont Velan, Becca di Viou, Becca di Nona e Mont
Emilius sovrastanti la città di Aosta.
Il camminamento prosegue fino ad arrivare ai piedi di una palestra di roccia
“Joe Mazza“ in loc. Arbaleyaz, luogo molto apprezzato dagli appassionati
del genere per la quantità di vie presenti (ben 17) e per il grado medio-alto
di difficoltà.
In questo punto il colpo d’occhio è di effetto con vista panoramica
sull’abitato di Gignod, Roisan, Aosta e una spettacolare visione sull’
imponente parete rocciosa alle spalle.
Cento metri prima dell’ arrivo alla palestra il piano di calpestio è molto
approssimativo con dei passaggi anche un po’ pericolosi che necessitano di
consistenti opere di messa in sicurezza.
Oltrepassata la parete la camminata prosegue fino al raggiungimento
dell’abitato di Roisod e subito dopo al confine con Aosta.
Quest’ ultimo tratto è caratterizzato da alcuni passaggi tortuosi o ostacolati
da trovanti con un notevole dislivello tra il piano di calpestio e l’alveo del
Ru.
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4.PROPOSTE DI INTERVENTO
Dopo attenta analisi della situazione esistente e delle esigenze a cui dovrà
rispondere il sentiero si è optato per le soluzioni descritte dalla tavola
allegata e che vengono elencate e descritte nella presente.
La lunghezza complessiva dell’intervento sarà di km.10.540 con larghezza
di calpestio compresa tra 1.20-1.50 mt.(larghezza utile dell’attuale sentiero)
La progettazione tiene conto di tutti gli obbiettivi prefissati nel paragrafo
precedente cercando di arricchire e completare l’asse viario in modo che
possa essere facilmente accessibile e fruibile da tutte le persone compresi
bambini,anziani e disabili in completa sicurezza.
Gli interventi si divideranno a seconda della loro finalità, come segue:
4.1 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’
A PIEDI E IN MOUNTAIN BIKE
Degrado del piano di calpestio:
- profilo irregolare con avvallamenti o accumuli di terreno;
- fenomeni di erosione con ruscellamenti;
- restringimenti;
- presenza di grossa e piccola vegetazione invasiva ;
- parità di quota altimetrica tra il piano di calpestio e il pelo dell’acqua del
Ru con rischio di straripamenti sulla scarpata sottostante e conseguenti
frane sulla Statale n° 27;
- In località Echevennoz nel Comune di Etroubles presenza di ponticello
in legno le cui dimensioni sono inadeguate al transito agevole con mezzi
a pedale.
Intervento proposto:
- piccoli movimenti terra con l’ausilio di un piccolo escavatore;
- lavorazioni manuali varie eseguite da operaio comune;
-
innalzamento del sentiero attraverso la posa di lastroni in pietra disposti a
coltello all’interno della sponda dell’alveo in modo da poter caricare di
terra il sentiero e rafforzare l’arginatura;
-
rimozione e ricostruzione ex novo del vecchio ponte, utilizzando la stessa
tipologia costruttiva ma con larghezza maggiorata da 60 a 120 cm.)
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4.2 INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA:
Degrado delle scarpate adiacenti al tracciato:
- restringimenti con scarpate molto acclivi e non alberate;
- fenomeni di erosione con ruscellamenti;
- staccionate e palificate in legno non più sicure perché vetuste o
ammalorate da fenomeni di marcescenza;
- dislivello troppo elevato tra il piano di calpestio e il ruscello con rischio
di cadute al suo interno per i praticanti della Mountain Bike
- Scarpate con fenomeni franosi.
Interventi proposti:
- Realizzazione di opere di ingegneria naturalistica tramite palificate a
parete semplice sulle scarpate di valle (Vedi Figura 4.2.1) e
realizzazione di canalette in pietrame e legno a monte (Vedi Figura
4.2.2)
Figure 4.2.1
Palificate a una parete in
legno
Figure 4.2.2
Canalette in pietrame e
legno
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- Per preservare eventuali cadute all’interno del Ru si opta per la posa di un
parapetto, con profilati a “T” e funi in acciaio, tra il sentiero e il Ru.(Vedi
Figura 4.2.3)
Figure 4.2.3
Parapetto, con
profilati a “T” e funi
in acciaio
(Tipologia di protezione poco impattante e sicura, applicabile solo per brevi
tratti e nei punti più pericolosi );
- Rinforzo delle pareti franose attraverso la realizzazione di una fila di
gabbioni in pietrame ai piedi del versante e posa di geojuta con
idrosemina sulla scarpata;
- Posa di grigliati in acciaio di tipo pesante su tratti di Ru incementati in
modo da allargare i passaggi all’interno del versante ed evitare la
realizzazione di murature o palificate troppo verso i dirupi
esterni.(Figura
4.3
INTERVENTI
MIGLIORATIVI
DELL’
INFORMAZIONE
TURISTICA
Stato di fatto:
- Sentiero prescelto come passaggio della Via Francigena ma privo di
strutture contenenti grafici o scritture che possano informare l’escursionista
straniero o di fuori valle, sulla storia del luogo in cui si trova, sulle norme di
comportamento da mantenere durante il cammino o altre informazioni utili
per il suo proseguo;
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Intervento proposto:
- Fornitura e posa di pannelli informativi in legno trattato da disporre nei
punti più strategici e significativi con informazioni in italiano, francese,
inglese e tedesco;
4.4 INTERVENTI PER L’INCREMENTO DELLE ATTIVITA’
SPORTIVE DA SVOLGERE LUNGO IL SENTIERO
Stato di fatto:
Ampie zone a cielo aperto non sfruttate;
Intervento proposto:
- Fornitura e posa razionalmente distribuita di attrezzatura per la pratica
ginnica di tipo “percorso vita” (Vedi Figura 4.4.1);
Figure 4.4.1
Esempio di attrezzatura
per a”Percorso vita”
- Fornitura e posa ogni 500 mt. di cippi in pietrame indicanti informazioni
metriche sulla distanza percorsa dai podisti, fungendo anche da punto di
riferimento all’interno del bosco.(Vedi Figura 4.4.2)
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Figure 4.4.2
Cippo segna distanza in
pietrame
4.5 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI LUOGHI
STORICO-CULTURALI
Stato di fatto:
Slarghi con ampie zone a cielo aperto non sfruttate
Intervento proposto:
- Fornitura e posa di leggii informativi in legno trattato da disporre nei
punti più utili (Esempio nelle vicinanze delle cappellette di Sant’ Anna
Grotta du Je te salue , Echevennoz e Saint Roch. (Vedi Figura 4.4.3)
Figure 4.4.3
Legio informativo in
legno
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4.6 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI LUOGHI
STORICO-RELIGIOSI
Stato di fatto (Zona della Grotta du “Je te salue”):
- luogo caratteristico di piacevole raccoglimento ma esposto all’ombra e
molto umido, si presenta privo di sedute per eventuali soste o per varie
funzioni religiose;
- l’altarino è ricavato all’interno di una parete rocciosa con molte
fessurazioni che con il tempo o con le abbondanti piogge potrebbero
distaccarsi verso i passanti ;
Intervento proposto:
- Realizzazione di una piccola zona pavimentata in lose di pietra eseguita
secondo la tecnica dell’”Opus incertum”;
- Abbellimento dell’altarino con la posa di due fioriere in granito di tipo a
spacco di dim.1.20x0.40 mt.;
- Fornitura e posa di due panchine in granito resistente all’azione
dell’acqua e della perenne umidità;
- Intervento di pulizia, disgaggio e messa in sicurezza della parete eseguito
da una ditta specializzata;
Stato di fatto (Cappella votiva di Sant’Anna)
- Altrettanto luogo caratteristico di piacevole raccoglimento localizzabile a
circa 270 mt dal sentiero, molto frequentato durante le ricorrenze
religiose di paese ma che dispone di sedute improvvisate e poco stabili;
Intervento proposto:
- Realizzazione di panche fisse in muratura di pietrame sormontate da
lastre in pietra;
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4.7 INTERVENTI PER MIGLIORARE L’ACCESSIBILITA’ DEL
PERCORSO AD ESCURSIONISTI DISABILI
Intervento proposto:
- Oltre alle migliorie del piano di calpestio (pulizia e allargamento con
pendenze non superiori all’8%), si provvederà all’esecuzioni di due
nuovi parcheggi asfaltati (di cui uno riservato ai disabili) in loc. Pierre
Besse nel Comune di Gignod e uno riservato presso l’abitato in loc.
Chez les Blanc nel Comune di Etroubles
5. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’AMBIENTALE
Il progetto proposto crea degli impatti sull’ambiente al fine di verificarli si è
provveduto ad analizzare tale problematica per comparto poiché un’analisi
completa e dettagliata delle varie situazioni offre una presa di conoscenza
globale ed esauriente del problema.
5.1 COMPARTO ATMOSFERICO
Fase di costruzione
Durante il periodo di esecuzione dei lavori saranno possibili degli
inquinamenti a livello locale legati:
- All’emissione di gas di scarico da parte dei mezzi che operano in
cantiere;
- Alla rumorosità delle lavorazioni;
- Alla produzione ed al sollevamento di polveri.
Mitigazioni
Gli impatti descritti hanno un carattere temporale e si mitigano con una
corretta conduzione delle operazioni del cantiere adottando precauzioni
particolari quali:
- annaffiatura degli scavi e del piano di calpestio in periodi siccitosi;
- impiego di macchinari silenziati come previsto dalla normativa vigente;
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- impiego di mezzi con motori in buono stato di manutenzione che
garantiscono produzioni minime di gas di scarico.
Fase di esercizio
Durante la fase di esercizio dell’opera non si prevede un incremento di
emissioni di agenti atmosferici in quanto non si prevede alcun sviluppo di
flusso veicolare che sarà comunque legato alla normativa regionale sulle
strade poderali.
5.2 COMPARTO SUOLO E SOTTOSUOLO
5.2.1 GEOMORFOLOGIA
Il substrato roccioso della zona in cui si trova il sentiero di studio è
caratterizzato da litologie appartenenti al complesso dei calcescisti con
pietre verdi del dominio Ligure Piemontese (scisti ofiolitiferi), troviamo
infatti:
- calcescisti e scisti neri o grigi (rocce triassiche-cretacee), con
intercalazioni di marmi, micascisti e quarziti;
- prasiniti e serpentine.
Nella parte più alta della valle del Gran S.Bernardo (incluso il territorio
comunale di Etroubles) affiorano, invece, rocce metamorfiche dell’unità
della zona Brianzonese, in particolare troviamo la sottodivisione del
complesso litologico della zona del Gran San Bernardo, costituito da:
- dioriti e granodioriti a titanite, più o meno trasformate in gneiss albiticocloritici, talora con inclusi basici;
- complesso pretriassico di gneiss e micascisti:gneiss arenacei, albitici e
clorotico-albitici; micascisti albitici spesso carboniosi o grafitici;
micascisti calcariferi.
Risalendo la Valle del Gran San Bernardo, incontriamo degli importanti
depositi morenici attraversati, tra l’altro, dal Ru Neuf, poco prima di
Gignod e nella zona di La Clusaz. Si tratta di morene wurmiane e
postwurmiane costituite da blocchi etero metrici inclusi in una matrice
argillosa-sabbiosa.
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Lungo il sentiero , le formazioni moreniche e gli affioramenti rocciosi si
alternano a frane di crollo e detriti di falda, oggi colonizzati dalla
vegetazione.
5.2.2 PEDOLOGIA
Nel territorio attraversato dal Ru Neuf, le condizioni migliori dei suoli
riguardano i tratti a substrato morenico e detritico, con pendenze limitate. In
tali condizioni si incontrano frequentemente suoli profondi, appartenenti alla
serie dei ranker, spesso evoluti o in evoluzione a Ranker bruni o a terre
bruno acide. Nei siti più sfavorevoli si incontrano suoli poco evoluti, spesso
sassosi e rocciosi, di limitata potenza.
Gli humus presenti sono in gran parte caratterizzati da degradazione di
natura prevalentemente zoogenica: nelle condizioni migliori si osservano
infatti moder gemellari. Nelle condizioni meno favorevoli l’umificazione è
spesso condotta, in prevalenza, da organismi fungini: nei tratti a terreno
molto sassoso e superficiale o è molto scarso un vero e proprio umifero.
Il materiale del sentiero è tutto di riporto, quindi non vi è traccia di
pedogenesi e la matrice del terreno deriva da calcescisti e serpentine.
Fase di costruzione
In fase di costruzione si dovrà osservare particolare cura all’esecuzione
degli scavi necessari per la riqualificazione del tracciato. Gli scavi inoltre
non dovranno essere fatti in periodi immediatamente successivi a
precipitazioni piovose ed alla fusione delle nevi.
Durante lo scavo sarà possibile trovare il substrato e dei trovanti anche
di notevoli dimensioni. In considerazione del tipo di roccia, si consiglia
di effettuare lo sbancamento a mezzo di martellone e per quanto
riguarda i trovanti, di realizzare la loro rimozione utilizzando, ove
possibile piccoli mezzi meccanici evitando l’impiego di esplosivi.
In fase di scavo verranno creati degli accumuli temporanei di materiali:
questi dovranno essere posti in una discarica autorizzata al fine di
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evitare perniciosi fenomeni di erosione superficiale e di emissioni di
polveri.
I lavori di scavo per dar sede alle palificate lungo il versante causeranno
modifiche alla copertura vegetale presente.
In conclusione le modificazioni innanzi sono da considerarsi importanti,
ma limitate dal punto di vista spaziale e temporale. Inoltre in
considerazione delle caratteristiche dei terreni e delle tecniche
progettuali adottate, non si rivelano fattori che possano pregiudicare
l’equilibrio geologico dell’area.
Mitigazioni
Il progetto esecutivo dovrà essere conforme alle “Norme e prescrizioni
riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii
naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la
progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno sulle
terre e delle opere di fondazione”.
In fase esecutiva si dovranno inoltre adottare le seguenti precauzioni:
- Predisporre una campagna geognostica approfondita, soprattutto in
corrispondenza dei settori più acclivi e degli affioramenti rocciosi, per
caratterizzare geotecnicamente i terreni di fondazione dei muri;
- Effettuare gli scavi “ a campione” prevedendo scarpate provvisorie sub
verticali non superiori ai 2.00 metri di altezza ed aprire un fronte di
scavo non superiore ai 3.00 metri;
-
Disporre nei pressi degli scavi e degli sbancamenti una canaletta di
gronda e mantenere una fascia di rispetto al contorno dell’area di opera;
- Effettuare la scarifica degli eventuali livelli aventi caratteristiche
geognostiche scadenti (materiali limosi e torbosi);
- Smaltire gli eventuali materiali di scavo in apposite discariche d’inerti
autorizzate;
- Munire le strutture murali di sostegno di notevoli barbacani e di setti
drenanti a tergo. Nei tratti in cui si rinvengono circolazioni idriche
sotterranee dovrà essere posto un tubo drenante alla base del setto;
19
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
- Evacuare le acque superficiali dal piano viario mediante la creazione di
una idonea pendenza trasversale
-
Inerbire e ripristinare la cotica erbosa su tutti gli scavi e sbancamenti
effettuati utilizzando le tecniche dell’ingegneria naturalistica;
Fase di esercizio
Periodica manutenzione delle canalette e delle scarpate circostanti
5.3 COMPARTO ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE
5.3.1 IDROGEOLOGIA
La circolazione idrica del settore avviene principalmente nei materiali sciolti
costituenti i depositi e risulta legata alla presenza di livelli impermeabili
costituiti da occasionali intercalazioni limose e dal substrato.
La superficie piezometrica segue, in genere,l’andamento della superficie
topografica media locale ed ha una profondità variabile in funzione della
potenza detritica.
La direzione media dei filetti di flusso è inoltre disposta lungo la direzione
di massima pendenza.
La circolazione sotterranea, prevalentemente di tipo superficiale o poco
profondo, risulta influenzata da apporti provenienti dai versanti e dalle
infiltrazioni di acque superficiali.
La situazione idrogeologica dell’area è infatti caratterizzata dalla presenza
di due principali tipi di acquiferi:
- Acquifero in formazioni glaciali e colluviali.
Esso è costituito da sedimenti ghiaiosi-sabbiosi, da ciottoli e blocchi di
origine morenica e detritica, per la maggior parte recenti: i primi
presentano una permeabilità di interstizio mentre i secondi una
permeabilità in grande. Localizzato essenzialmente in fondo valle e nelle
sacche di materiale glaciale, questo acquifero presenta una buona
estensione ed una potenzialità idrica ragguardevole.
20
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
- Acquifero in formazioni fratturate.
Questo acquifero è rappresentato in buona parte dagli affioramenti
rocciosi. Esso risulta limitato in quanto la roccia presenta un reticolo di
fratture e di piani di faglia che determinano un basso grado di
permeabilità.
Fase di costruzione
Lungo il tracciato si consiglia di drenare superficialmente, di creare
platee di fondo in pietrame e cunette in pietra e legno per incanalare le
sorgenti.
L’insieme delle fenomenologie determina un impatto sull’ambiente
limitato nel tempo, per cui l’influenza è da considerarsi modesta.
Mitigazioni
Esse dovranno avvenire mediante un’accurata azione di regimazione
delle acque superficiali
- Evitare drenaggi di eventuali falde e l’immissioni nelle stesse di sostanze
inquinanti qualora durante la fase di scavo si verificassero intercettazioni
dell’acquifero,
- Impiegare terreni ghiaioso-sabbiosi di tipo drenante per riempire tutti gli
scavi e come terreno di riporto. Al riguardo si deve utilizzare il locale
materiale di risulta più grossolano, escludendo la frazione fine e
dimensionando il detrito ad una pezzatura non superiore ai 20 cm. di
diametro;
Fase di esercizio
Si consiglia di effettuare una manutenzione accurata e scrupolosa delle
opere di drenaggio e della rete di scolo superficiale.
21
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
5.4 COMPARTO RIFIUTI
Al momento il tratto di sentiero in questione non presenta alcun tipo di zona
o contenitori per la raccolta rifiuti.
Fase di costruzione
Lungo il tracciato e in tutte le zone pic-nic si predisporranno dei porta
rifiuti disposti a distanze regolari l’uno dall’altro.
Mitigazioni
- Si farà in modo di predisporre dei cestini di grande capacità (100 lt.
cadauno) rivestiti in doghe di legno in modo da mitigarli nell’ambiente
circostante evitando un eccessivo impatto visivo.
- Si agevolerà la differenziazione dei materiali plastici da quelli umidi.
Fase di esercizio
Le amministrazioni comunali per quanto presente nel proprio territorio
si faranno carico per lo svuotamento periodico dei contenitori
portarifiuti, con turni più fitti nei periodi estivi e normali nei periodi
autunno/primaverili.
5.5 COMPARTO VEGETAZIONALE, FLORA E FAUNA
Flora
Il tratto di sentiero taglia un versante boscato definito pecceta montana
endalpica. Nella parte di valle del tratto è presente la variante con larice
della tipologia sopra descritta :qui infatti la copertura è meno colma e
l’esposizione nord-est più soleggiata rispetto alla parte di monte esposta a
nord, favorisce la presenza di questa specie eliofila.
In generale si può parlare di pecceta endalpica a pino silvestre e larice con
flora in parte xerica, tipica delle aree a basse precipitazioni e clima
continentale.
Il bosco ha struttura prevalentemente coetanei forme, con dominanza di
giovane fustaia e locale presenza di individui di medie dimensioni
diametriche. Il portamento e la statura sono da mediocri e discreti, mentre la
22
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
rinnovazione è assai scarsa. L’abete rosso domina sul larice, il pino silvestre
e le latifoglie: frassino, sorbo montano e salicone, in particolare sono in
discreta diffusione. L’abete bianco è poco presente, anche se in passato era
più diffuso.
Oltre allo strato arboreo, anche il sottobosco è povero di vegetazione ma la
presenza del canale sembra dare origine, lungo le sue sponde, a
microambienti particolari in cui crescono vari arbusti e specie erbaceee
anche igrofile.
Fauna
La realizzazione delle infrastrutture in progetto determinerà una piccola
alterazione dell’habitat per gli animali presenti nel comprensorio.
Le specie presenti sono prevalentemente il cervo, il cinghiale, lo scoiattolo,
il capriolo, la volpe, il tasso, le poiane e tutte le specie in generale della
fauna alpina ad una quota di 1200 mt. s.l.m.
Fase di costruzione
L’interferenza più evidente è il disturbo acustico e visivo per qualche
centinaia di metri dalle aree interessate dai lavori causati dai mezzi e dalle
operazioni di cantiere.
Questo fenomeno causerà l’allontanamento temporaneo della fauna terrestre
presente nell’area boscate.
Fase di esercizio
Questo tipo di impatto si esaurirà con il termine dei lavori e quindi in breve
tempo.
Mitigazioni
Terminati i lavori , si assisterà alla ricolonizzazione della zona.
23
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
6.POSIZIONE
DELL’OPERA
IN
BASE
AI
CRITERI
DI
VALUTAZIONE
6.1 Criteri legati al territorio
Dalla carta delle zone agricole della Regione Autonoma Valle d’Aosta
(Vedi Figura 6.1.1)
risulta che i Comuni su cui si snoda il tracciato
risultano in ambiti territoriali come segue:
COMUNE DI GIGNOD:
Ambito territoriale ARM (Area rurale marginale)
Lunghezza tracciato oggetto di intervento km 7.377 (70.23 % del totale)
COMUNE DI ETROUBLES:
Ambito territoriale ARPM (Area rurale particolarmente marginale)
Lunghezza tracciato oggetto di intervento km 3.127 (29.77 % del totale)
24
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
1° ord n. ord Comune di
FONDO VALLE =FV
MEDIA = MM
ALTA
MONTAGNA=AM
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
Courmayeur
La Salle
La Thuile
Morgex
Pré-Saint-Didier
Arvier
Avise
Aymavilles
Cogne
Introd
Rhêmes-Notre-Dame
Rhêmes-Saint-Georges
Saint-Nicolas
Saint-Pierre
Sarre
Valgrisenche
Valsavarenche
Villeneuve
Allein
Bionaz
Doues
Etroubles
Gignod
Ollomont
Oyace
Roisan
Saint-Oyen
Saint-Rhémy-en-Bosses
Valpelline
Aosta
Brissogne
Charvensod
Fénis
Gressan
Jovençan
Nus
Pollein
Quart
Saint-Christophe
Saint-Marcel
Gaby
Gressoney-La-Trinité
Gressoney-Saint-Jean
Issime
Arnad
Ayas
Brusson
Challand-Saint-Anselme
Challand-Saint-Victor
Champdepraz
Issogne
Montjovet
Verrès
Antey-Saint-André
Chambave
Chamois
AM
FV
AM
FV
FV
FV
FV
FV
AM
MM
AM
MM
MM
FV
FV
AM
AM
MM
MM
AM
MM
AM
MM
AM
AM
MM
AM
AM
MM
FV
FV
FV
FV
FV
FV
FV
FV
FV
FV
FV
MM
AM
AM
MM
FV
AM
AM
MM
MM
FV
FV
FV
FV
MM
FV
AM
AMBITO
TERRITORIALE
ARPM* - ARM**
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARPM
ARPM
ARPM
ARPM
ARM
ARM
ARPM
ARPM
ARM
ARPM
ARPM
ARPM
ARPM
ARM
ARPM
ARPM
ARM
ARPM
ARPM
ARPM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARM
ARPM
ARM
ARM
ARPM
ARM
ARM
ARPM
ARPM
ARPM
ARM
ARM
ARM
25
ARM
ARM
ARM
ARPM
COMUNITA MONTANA DI
APPARTENENZA
Valdigne Mont Blanc
Valdigne Mont Blanc
Valdigne Mont Blanc
Valdigne Mont Blanc
Valdigne Mont Blanc
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Paradis
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Grand Combin
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Mont Emilius
Walser - Alta Valle del Lys
Walser - Alta Valle del Lys
Walser - Alta Valle del Lys
Walser - Alta Valle del Lys
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Evançon
Monte Cervino
Monte Cervino
Monte Cervino
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
6.2 Criteri legati all’ambiente
Il comprensorio interessato non rientra in particolari siti di Natura 2000
oppure in aree riconosciute come parco nazionale o regionale.
6.3 Criteri socio economici e occupazionali
Il percorso con la sua riqualificazione creerà una serie di nuove attività ed
incrementi economici come di seguito riportato:
- Creazione di aree con strutture provvisorie per l’attività di noleggio di
Mountain Bike e attrezzatura per il Nordic Walking nel tratto che unisce
Roisod nel Comune di Gignod con la loc. di Chez
Les Blanc nel
Comune di Etroubles per il periodo primaverile/estivo e di noleggio di
ciaspole per escursioni durante il periodo invernale. (Vedi Figure 6.3.1)
Figure 6.3.1
Località Roisod
GIGNOD
Figure 6.3.1
Località Chez Les Blanc
ETROUBLES
Questo tipo di attività presume la nascita di due nuove occupazioni, una alla
postazione di Roisod e l’altra alla postazione di Chez Les Blanc.
26
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
- Organizzazione di gite didattiche o corsi di arrampicata sportiva con
dimostrazioni pratiche dedicate alle scolaresche o ai neofiti dello sport
alpinistico
Con questa iniziativa si incentiverà l’attività di liberi professionisti
esperti della montagna nella zona del Grand Combin.
- Nascita di un nuovo allevamento di cavalli nei pressi della loc. Planet di
Gignod con possibilità di gite organizzate con istruttore verso il Gran
San Bernardo, (n°2/3 posti di lavoro
- La vicinanza del sentiero all’ abitato di Echevennoz
porterà alla
ristrutturazione della vecchia latteria comunale con produzione e vendita
diretta di prodotti caseari tipici della zona . (Vedi Figura 6.3.2)
Questa scelta presuppone 3 o 4 posti di lavoro.
Figure 6.3.2
Vecchia latteria da
ripristinare
ETROUBLES
- La riqualificazione del tratto di sentiero che costeggia la statale n° 27
fino all’arrivo nei pressi del borgo incentiverebbe e valorizzerebbe
maggiormente la realizzazione di un progetto consistente nella
realizzazione di un nuovo centro culturale già finanziato dal Fospi, e in
fase di progettazione definitiva.
La sua ubicazione ha poche decine di metri dal Ru Neuf e dalla Via
Francigena comprenderebbe biblioteca, Office du Tourisme (molto utile
agli escursionisti
in cerca di un eventuale pernottamento non
preventivato), centro espositivo, sede dei Vigili del Fuoco Volontari.
(Vedi figura 6.3.3);
27
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
Figure 6.3.3
Pianta di progetto del
Nuovo Centro Culturale.
ETROUBLES
- Sempre nelle immediate vicinanze l’attuale biblioteca verrebbe dismessa
diventando un nuovo punto vendita di prodotti agricoli o dell’artigianato
locale.
- Si ritiene che la predisposizione del sentiero ad attività sportiva come
quella del Nordic Walking ,di cui esiste una associazione a livello
nazionale, possa far conoscere il percorso anche fuori valle
promovendolo sui siti o le riviste che trattano di tale disciplina
incrementando l’afflusso turistico.
- La simbiosi tra la realizzazione di una buona viabilità ed esaurienti
informazioni presenti sui pannelli informativi in più lingue all’interno
del tracciato informerebbero meglio l’escursionista italiano e straniero
alla visita di tutte le aziende agricole, turistiche , agrituristiche, hotel,
ristoranti, ostelli, Bead and Breakfast e chambres d’hotes ubicati in un
raggio di centinaia di metri dall’asse viario del sentiero con inevitabile
incremento economico delle stesse.
28
Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
- Il rilancio del Ru Neuf nel tratto che giunge ad Etroubles ben si collega
con le iniziative realizzate in questi anni:
Musee de l’energie;
Musee de la laiterie (prima latteria ternaria della valle d’Aosta);
Museo a cielo aperto “A Etroubles, avant toi sont passés”;
Centro espositivo
Punto vendita espositivo artigianato tipico “Art Etroubles”.
Questo progetto ben si collega a quello presentato dai Comuni di
St.Oyen e Saint Rhemy en Bosses per la valorizzazione del Ru Neuf
sempre lungo la Via Francigena che ogni anno vede aumentare in modo
esponenziale i frequentatori provenienti da tutta europa e da numerose
zone del mondo in alternativa al cammino di Santiago di Compostela.
6.4 Criteri legati al sociale
Oltre alle migliorie del piano di calpestio (pulizia e allargamento con
pendenze non superiori all’8%, protezioni varie, camminamenti sul ru
attraverso grigliati di acciaio carreggiabili), si provvederà all’esecuzioni di
due nuovi parcheggi asfaltati (di cui uno riservato ai disabili) in loc. Pierre
Besse nel Comune di Gignod a circa 3.100 km. di cammino dal confine con
Aosta (Figura 6.4.1) e uno riservato presso l’abitato in loc. Chez les Blanc
nel Comune di Etroubles.
Figure 6.4.1
Futuri posti auto in loc.
Pierre Besse
GIGNOD
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Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles
Grazie alle lavorazione di messa in sicurezza e alle zone parking riservate si
può affermare che il sentiero è completamente accessibile ai portatori di
handicap.
In conclusione si ritiene che il sentiero del
Ru Neuf debba essere
riqualificato in quanto :
- Dal punto di vista storico culturale ha un origine che risale ha più di 600
anni fa e gran parte del suo tragitto ricalcando “La Via Francigena” si
mostrerebbe come un buon “biglietto da visita” all’escursionista europeo
che percorre per la prima volta uno dei primi sentieri nel territorio
italiano e valdostano;
- Dal punto di vista paesaggistico con i suoi 2200 mt. di canale in terra, sia
attualmente il Ru, fra quelli di una certa importanza che possiede la più
alta percentuale di alveo originale (quasi il 18 % della sua lunghezza
totale).
- Dal punto di vista geografico la sua collocazione e il suo percorso
portano l’escursionista alle porte del Comune di Aosta, città storica e
capoluogo di Regione.
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