Hana_Bi_gruppi 112.69 KB

Transcript

Hana_Bi_gruppi 112.69 KB
Martedì 18 maggio – THE INTELLIGENCE
Mercoledì 26 maggio – DUM DUM GIRLS (Usa)
Le californiane Dum Dum Girls sono uno dei tanti progetti di Kristin Gundren - in arte Dee Dee iniziato come solista e poi allargato ad altre componenti. La garage band tutta al femminile, che ha
pubblicato da pochissimo l’attesissimo album d’esordio “I will be”, sta per intraprendere un tour
europeo che toccherà anche la nostra penisola con due date, tra cui quella dell’Hana-Bi.
Venerdì 28 maggio – BAND OF SKULLS (Uk)
La band composta da Russell Marsden (chitarra & voce), Emma Richardson (basso & voce) e Matt
Hayward (batteria), dopo aver fatto tappa a Milano lo scorso gennaio, torna in Italia per l'unica
imperdibile data dell’Hana-Bi. Presentano il loro album “Baby darling doll face honey”, prodotto e
registrato da Ian Davenport (Supergrass, Badly Drawn Boy). All'inizio del 2009, il singolo “I Know
What I Am” è stato “Single Of The Week” su iTunes con più di 400.000 download da tutto il
mondo, un successo senza precedenti per una band fino ad allora sconosciuta. Attualmente i Band
of Skulls hanno partecipato alla realizzazione del soundtrack di “Twilight. New Moon”, al quale
hanno partecipato con la canzone “Friends”.
Giovedì 3 giugno – RADIO DEPT. (Swe)
Dream pop, shoegaze. Dopo innumerevoli rinvii non ci credevamo quasi più e invece ecco arrivare,
via Labrador Records, “Clinging to a Scheme”, il nuovo lavoro degli svedesi Radio Dept. Per la
band si tratta del terzo album in studio, dopo l'esordio con “Lesser Matters” (2003), tutt'oggi molto
apprezzato dalla critica, e “Pet Grief” (2006), meno denso ma non privo di significativi
accorgimenti. Come intuibile dall'ascolto di “David”, primo singolo rilasciato con largo anticipo lo
scorso giugno, “Clinging to a Scheme” parte dalle medesime basi dei suoi predecessori: pop rock
con pesanti venature shoegaze, sapientemente in bilico tra l'orecchiabile e il dreamy.
Giovedì 10 giugno – TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI (Ita)
I Tre Allegri Ragazzi Morti arrivano con il nuovo album “Primitivi del futuro” al loro sesto disco
ufficiale, senza contare quindi i primi tre dischi autoprodotti su cassetta, un Ep e raccolte di
materiale vario. "Primitivi del Futuro" ed è stato registrato nella loro città di origine, Pordenone,
con la produzione di Paolo Baldini (già con B.R. Stylers, Africa Unite, Dub Sync).
Masterizzato al Wolf Studio di Brixton, Londra, il sesto disco del gruppo mascherato avrà sonorità
dub e ritmiche jamaicane.
Domenica 13 giugno – FUTURE OF THE LEFT (Uk)
Il secondo disco del trio gallese, “Travels with myself and another” (2009), non lascia nulla
d’intentato e segna un netto passo avanti rispetto al suo predecessore, “Curses”, del 2007. Questa
volta Andy Falkous, l’ex leader dei Mclusky, si scrolla di dosso, una volta per tutte, la pesante
eredità della vecchia band e decide di condurre il “futuro della sinistra” verso il sol dell’avvenire.
Almeno, per quanto riguarda l’aspetto strettamente musicale.
“Travels With Myself And Another” è un disco riuscito, soprattutto a livello di fruibilità dei singoli
pezzi, che raggiungono un ottimo equilibrio fra nevrotiche dissonanze post-punk e orecchiabilità
simil-pop. Non un pregio da poco, specialmente per un gruppo che fa del messaggio politico un
punto irrinunciabile della propria attività.
Martedì 15 giugno – GOOD SHOES (Uk)
Ecco il gruppo indie-pop Good Shoes. Questi quattro ragazzi originari di Morden (Londra) hanno
iniziato a suonare insieme nel 2005, anche se, originariamente, la band era composta solamente dal
cantante Rhys Jones e dal chitarrista Steve Leach. Quando i due decidono di trasformare il
progetto Good Shoes in una cosa seria arruolano il fratello di Rhys, Tom, e il loro compagno di
scuola Joel Cox. Dopo vari concerti di nicchia, nel 2007 i Good Shoes danno alla luce il loro primo
album, “Think Before You Speak”. Con l’album, la band acquista una discreta notorietà che li
porterà a fare "da spalla" ad importanti esponenti della new-wave britannica degli ultimi anni, come
Maximo Park, The Rakes e i ben più famosi Kaiser Chiefs.
I Good Shoes si presentano all’Hana-Bi con un album appena sfornato, “No Hope, No Future”.
Venerdì 18 giugno – TERAKAFT (Mali)
Terakaft significa “la carovana” in lingua tamashek. Terakaft è un gruppo di chitarristi, dello stesso
stampo dei Tinariwen. E in effetti la band è stata fondata da Kedou e Diara, due storici chitarristi
del popolare gruppo blues maliano. Kedou è una celebrità nella sua terra, in Mali, grazie al ruolo
che ha avuto nella ribellione tuareg ed anche alle sue canzoni. Si è riunito con Diara (uno dei
membri originali dei Tinariwen, forse il chitarrista più “rock 'n roll”) e due giovani chitarristi,
Sanou e Rhissa. Il gruppo si è esibito la prima volta a Essakane, al Festival au Desert del 2007, e
poi al Camel Fair a Tessalit. Ha poi inciso il suo album di debutto in quattro giorni presso i
leggendari Bogolan Studios, a Bamako.
Martedì 29 giugno – LOCAL NATIVES (Usa)
I Local Natives sono originari di Orange County ma vivono a Los Angeles. Cinque ventenni che,
una volta terminato il college, decidono di tentare il tutto per tutto e realizzare il sogno di una vita:
registrare un disco. Vanno a vivere insieme e per un paio di mesi si dedicano soltanto alla musica.
Scrivono undici canzoni, coverizzano i Talking Heads e partecipano al South By Southwest, il più
importante festival di musica indipendente del mondo. È la svolta. Il pubblico li adora, la stampa
inglese li nota e dopo qualche settimana firmano un contratto con la Infectious di Korda Marshall,
discografico d’esperienza in libera uscita dal cartello delle multinazionali. Lo scorso novembre
pubblicano per l’etichetta indie britannica “Gorilla Manor”, l’ album d’esordio, e attirano così
l’attenzione della Frenchkiss, label che a febbraio li ha distrubuiti negli States.
Martedì 13 luglio – THEMSELVES (Usa)
I Themselves (Doseone, Jel e Dax Pierson) sono hip hops-ters stralunati del giro dei Clouddead e
della Anticon. Mettili assieme e ti ritrovi in mano dei Notwist attenti a maneggiare beats e samples
per scrivere il loro diario dei sentimenti. Doseone è il nome d'arte di Adam Drucker, MC, poeta e
fondatore, insieme a Sole, dell’etichetta Anticon. Dotato di uno stile tutto suo, in virtù di una voce
nasale e di una particolare abilità nello sciorinare molto velocemente, con calembour e giochi di
parole, testi abbastanza astratti, è uno dei migliori rapper attualmente in circolazione.
Coinvolto in diversi progetti, Doseone ha esordito nel 1998 con un album inciso a proprio nome ed
intitolato "Hemispheres" per poi formare lo stesso anno, insieme al rapper Why? ed al produttore
Odd Nosdam, i cLOUDDEAD, il gruppo più conosciuto e famoso di casa Anticon. Oltre ad altri 4
dischi solisti, ha inciso album anche insieme ai Deep Puddle Dynamics, ai Themselves, ai 13&God
e, dopo la fine dei cLOUDDEAD, ha formato i Subtle.
Venerdì 16 luglio – WINDSOR FOR THE DERBY (Usa)
Windsor for the Derby si formano ad Austin, Texas, nel 1994 dalle ceneri di Floridians. Sono gli
alfieri del post-rock atmosferico. Hanno inciso per la Aesthetic, poi la Young God di Michael Gira,
accasandosi infine per la Secretly Canadian, per la quale è uscito nel 2010 il nuovo album, “Against
Love”. Nel 2006 un loro pezzo, "The Melody of a Fallen Tree", è apparso nella colonna sonora del
film di Sofia Coppola “Marie Antoinette”.
Martedì 20 luglio – WAVVES (Usa)
Wavves è la one man band di Nathan Williams, ventiduenne californiano. Il genere è lo-fi, noise
punk-pop. Con il nuovo (e secondo in carriera) album, dal titolo “Wavvves” (con tre v) Wavves
prende i No Age e li rende più circoscritti, limitando il proprio campo visivo a un panorama noisepunk con melodie pop. Gli infantili falsetti, la sperimentazione elettronica e le varianti surf danno
un bel po' di pepe a questo lavoro.
Mercoledì 21 luglio – FUCKED UP (Can)
Un appuntamento imperdibile con i canadesi Fucked Up, nome tra i più celebrati negli ultimi anni
dalla comunità punk americana. Il gruppo di Toronto, arrivato ad un apprezzamento unanime nel
mondo con il secondo album "The Chemistry Of Common Life", è stato celebrato come una delle
band più incredibili dal vivo e per non fare mancare nulla ad una serata che promette scintille al suo
fianco vedrà on stage i Monotonix, altra band che ha fatto dei live set il proprio marchio di fabbrica.
Lunedì 26 luglio – BADLY DRAWN BOY (Uk)
Tutti conoscono il cantautore inglese che nel 2002 realizzò la splendida colonna sonora di “WAbout
a Boy”, che i registi fratelli Weitz trassero dal best seller di Nick Hornby. Nel novembre 2009 sul
sito di Badly Drawn Boy l'annuncio "Damon è in studio per gli ultimi ritocchi a un nuovo eccitante
progetto che raggiungerà i vostri padiglioni auricolari molto presto". Il nuovo album si intitola "Is
There Nothing We Could Do?", è uscito nel gennaio 2010 e contiene musica tratta dal film “The
Fattest Man In Britain”.
Martedì 27 luglio – CIVET (Usa)
Per la prima volta nel nostro Paese, ecco arrivare la all-girls band delle Civet. Le quattro ragazze di
Los Angeles sono qui a dimostrare che il rock non è un affare da soli uomini e la completa
dimostrazione è proprio il loro ultimo lavoro in studio dal titolo "Hell hath no fury" che ha ottenuto
pareri molto positivi dalla stampa di settore, eletto da molti anche come tra i migliori lavori punkrock del 2008. Con un sound accattivante e diretto ma che non disprezza melodia e spensieratezza,
fatto di punk stradaiolo in pieno stile The Distillers, rock'n'roll sporco e diretto e ritornelli
orecchiabili, sono riuscite a colpire Tim Armstrong e soci e l'accordo con la Hellcat Records è storia
attuale.
Venerdì 30 luglio – A HAWK AND A HACKSAW (Usa)
Il viaggio di A Hawk And A Hacksaw (Jeremy Barnes a voce, fisarmonica e batteria e Heather
Trost al violino) ha fatto propri i suoni di innumerevoli posti e persone. Dalle midlands inglesi alla
Francia, dalla Repubblica Ceca alla Romania e Ungheria via Albuquerque (New Mexico), città
natale dei due musicisti, questa avventura musicale continua ad incantare.
"Délivrance", il nuovo album, vede i nostri addentrarsi ancora più a fondo nella cultura del vecchio
Est europeo con una serie di melodie euforiche per momenti di festa.
Martedì 3 agosto – SLEEPY SUN (Usa)
Gli Sleepy Sun sono pura psichedelia, un viaggio lisergico a lanciati sulle autostrade del più
classico rock americano. Tra Creedence Clearwater Revival e Grateful Dead, una delle più
incredibili live band degli ultimi anni. Sulla scia di The Drones, Black Angels e The Duke Spirits,
gli Sleepy Suns rievocano lo spirito lisergico dei Sixties senza tralasciare influenze moderne. La
band ha da poco inciso il proprio album d’esordio “Embrace” per “ATP Records”.
Mercoledì 4 agosto – SHEARWATER (Usa)
Fra gli artisti che hanno segnato maggiormente (in positivo) il decennio appena concluso ci sono
sicuramente gli Okkervil River di Will Sheff. Quest’ultimo, assieme a Jonathan Meiburgh (anche
lui negli Okkervil River) ha dato vita, più o meno contemporaneamente alla band principale, ai
Shearwater. Gli Shearwater nei primi anni sono rimasti all’ombra degli Okkervil River, ma grazie a
“Palo Santo” (2006) e soprattutto “Rook” (2008), sono riusciti con il tempo a raggiungere un certo
successo, non solo fra i fan degli Okkervil River. La band di Austin, Texas torna ora con un nuovo
album che si intitola “The Golden Archipelago”, sicuramente una delle uscite più attese di questo
primo semestre e, conoscendo i personaggi in questione, difficilmente deluderà le aspettative.
Giovedì 5 agosto – POLAR BEAR CLUB (Usa) – Unica data italiana
Definiti da Alternative Press come "absolutely spectacular post-hardcore", la band originaria di
Rochester (New York) ha da poco rilasciato via Bridge9, il seguito del fortunato esordio
"Sometimes things just disappear", un album attesissimo da tutta la stampa del settore. Intitolato
"Chasing Hamburg", il nuovo lavoro ha segnato una boccata di aria fresca per tutta la scena punk
mondiale: un album suonato con passione che ricorda i bei tempi che furono, quegli anni '90 dove
band come Hot Water Music, Lifetime e Avail giravano il mondo portando ovunque il verbo del
punk a stelle e strisce. Il testimone adesso è passato in mano a questi cinque ragazzi, che hanno tutte
le carte in regola per portare alto il nome del punk/hardcore più sporco, influenzato anche da
richiami emocore e post-hardcore.
Venerdì 6 agosto – KTL (Usa/Ger)
KTL è il progetto di Peter Rehberg (aka Pita, dell’etichetta Mego) e Stephen O’Malley (di SUNN
O))) e Khanate) e rappresenta un’incursione nel noise e nella computer music quanto nel black
metal, o, come piace dire a O’Malley, è “Digital Analogue Black Metal” (DABM). I due si sono
avvicinati in origine nel con lo scopo di comporre le musiche di una produzione teatrale dal titolo
“Kindertotenlieder” – “Canzone sulla Morte del Bambino” (titolo ispirato al ciclo di canzoni per
voce e orchestra di Gustav Mhaler basato sulle canzoni e poesie di Friedrich Rückert) –, scritta da
Gisèle Vienne e Dennis Cooper. Alcune parti sono state composte e registrate in una fortezza
militare del Sud della Francia durante una tempesta, altre in un giardino d’inverno illuminato dal
sole. Il risultato è un album (dal titolo “KTL”) profondamente introspettivo, enigmatico, di grande
potenza evocativa. La piéce debuttò poi a Brest, in Francia, nel marzo del 2007. I KTL hanno però
proseguito la loro attività anche dopo questo primo lavoro, giungendo prima ad un secondo album,
dal titolo “2”, e subito dopo ad un LP distribuito solo in vinile, titolato “3”, entrambi nel 2007. Del
2008 è un “Live in Krems”, mentre nel febbraio del 2009 è arrivato il quarto album, titolato ancora
molto semplicemente “IV”. Quest’ultimo è un disco in cui il contrasto sonoro ed emotivo tra il buio
e la luce raggiungono una forza inedita e in cui i due musicisti si dividono i compiti al 50%:
ammalianti tappeti ambient e manipolazioni elettroniche da parte di Rehberg; giochi di volume,
drone di chitarre e algidi riff black metal a cura di O'Malley.
Giovedì 12 agosto – BESNARD LAKES (Can)
“...Are The Roaring Night” è il terzo e nuovo album della band, ed è composto da melodie pop care
ai Beach Boys con la voce del cantante Jace Lasek, spesso in falsetto, che ricorda Brian Wilson,
mentre quella della moglie Olga Goreas è capace di fare sognare chi ascolta. I due si alternano nei
vari pezzi, ma quando le parti vocali di entrambi collidono il risultato è gradevole e ben riuscito. Il
suono delle chitarre è pulito e potente, mentre nei brani dove prevalgono le armonie è il piano a fare
da sottofondo.
Venerdì 13 agosto – MEGAFAUN (Usa)
Voglia di rock folk? Eccovi i Megafaun, trio del North Carolina. La band ha esordito nel 2008 con
l’album Bury The Square, evidenziando subito caratteristiche innovative e un sound delicato e
armonico. Il loro stile si pone a metà strada tra i Beach Boys e il post rock anni ’90, con marcate
influenze country. Nonostante la sua brevità (appena sei pezzi), “Bury The Square” ha riscosso sin
da subito un grande successo. Ma all’Hana-Bi i Megafaun presenteranno il loro nuovo album,
“Gather, Form e Fly”. La band ama definire la propria musica come un improvvisato mix tra
l’elettronica degli anni ’50 e il free jazz, un folk americano con influenze africane, cubane e
sudamericane.Insomma, un misto totale di rock e folk.