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Monte Gartnerkofel
Alpi Carniche
Difficoltà:
Attrezzatura:
Bella e facile escursione. Ambiente meraviglioso e
grandiosi panorami.
Tempi:
Dislivello:
Lunghezza:
Cartografia:
Sentieri:
Punto di partenza:
Periodo:
Escursionistica
Abbigliamento normale da
montagna, pedule
ore 4 (comprese soste)
750 m
8,4 km
cartina nr. 18 Casa Ed.Tabacco
CAI 410, 412, 403
Passo Pramollo (UD) - Primo
parcheggio in territorio austriaco
da tarda primavera all’autunno
Il punto di partenza per questa escursione è Passo
Pramollo (UD) che si raggiunge da Pontebba risalendo la tortuosa strada provinciale per il Passo Pramollo.
Raggiunto il bel laghetto al Passo Pramollo, superiamo il confine di Stato e lasciamo l'auto nel primo
parcheggio che troviamo sulla nostra sinistra in territorio austriaco.
Indossato lo zaino, ci incamminiamo lungo la strada asfaltata che si stacca sulla destra subito superato il
confine di Stato, in direzione della chiesetta sovrastante il passo. Lungo la rotabile ammiriamo scorci
panoramici sul sottostante lago italiano e sulle infinite praterie austriache (coperte da impianti di risalita).
Raggiungiamo in breve l'albergo Alpenhof Plattner che superiamo e giungiamo alla Watschiger Alm con
l'attiguo simpatico laghetto. I più pigri eventualmente possono giungere in auto fino a qui.
Superata la bella malga, sul fianco orientale del piccolo lago si stacca il sentiero 410, ben segnalato, in
direzione del Monte Gartnerkofel. Iniziamo la salita in mezzo a pini mughi ed a qualche larice, elevandoci
progressivamente di altitudine e passando sotto ai cavi della seggiovia. Il sentiero ci guida in una lunga
traversata diagonale tagliando la grande pista da sci, in direzione della visibile selletta tra il Gartnerkofel ed il
Kammleiten denominata Kühlweger Törl. Dopo 45 minuti dalla partenza ed a circa 50 metri di dislivello dalla
sella troviamo le indicazioni per il Gartnerkofel che ci suggeriscono di girare verso destra sul sentiero 412 ed
iniziare una dolce salita in diagonale nella direzione opposta a quella seguita fino ad ora.
Gli alberi ed i pini mughi hanno oramai lasciato spazio ad erba, pietre e qualche fiore, ma la nostra
attenzione è senz'altro catturata dal bel panorama che ci accompagna. Giunti nei pressi della stazione a
monte di un piccolo impianto di risalita, troviamo altre chiare indicazioni che ci dicono di girare a sinistra.
Seguendo il sentiero arriviamo in breve alla sella tra il Gartnerkofel ed il Kuhweger Kofel, dove giriamo
ancora a sinistra in direzione dell'ormai visibile croce di vetta.
Il sentiero sale repentinamente, ma la
salita non dura molto perchè in un quarto
d'ora dalla sella giungiamo alla bella croce
di vetta (m 2195 - ore 1,40). Da questo
punto un aperto panorama a 360° ci
riempie il cuore e rimaniamo incantati ad
indovinare il nome delle cime attorno a noi,
ma un gioco di colori creato dall'umidità e
dal sole d'agosto attira la nostra attenzione
sulle Giulie.
Iniziamo la via del ritorno, ripercorrendo a
ritroso un tratto del sentiero fatto
all'andata, fino all'arrivo dell'impianto di
risalita. Da qui scendiamo lungo la pista da
sci, che a tratti si rivela un divertente
ghiaione, arrivando alla sella Gartner
facilmente identificabile per i diversi
impianti di risalita presenti.
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Dalla sella, superato uno steccato, imbocchiamo una comoda e larga strada sterrata che scende dolcemente
e che in breve ci porta sul tratto di strada asfaltata che abbiamo percorso all'andata. All'incrocio con questa,
giriamo a sinistra ed in pochi minuti giungiamo alla nostra auto. (4 ore totali comprese soste)
COMMENTI: Passo Pramollo è un paradiso di colori e panorami. L'escursione è molto semplice, corta,
senza particolari pericoli (solo in vetta prestare attenzione a non sporgersi molto), ma molto appagante.
Itinerari in zona
Per salire al Gartnerkofel è possibile anche effettuare un anello salendo alla cima dal versante nord-ovest (dalla sella
Kühlweger Törl) e facendo una traversata in cresta in direzione sud-est fino alla cima, per poi scendere dal sentiero sul
versante sud-est. A differenza dell'itinerario descritto nella relazione, la salita dalla cresta occidentale richiede attenzione
e fermezza di piede (è un primo grado inferiore).
Notizie Utili
Ogni anno due occasioni da non mancare per ritrovarsi in allegria a Pramollo sono l'Incontro Internazionale alpino (ultima
domenica di giugno), e la Festa dell'Amicizia Friuli - Carinzia (la prima domenica di agosto). Due feste dove oltre alle
bellezze naturalistiche di Pramollo ritroviamo amicizia, allegria, enogastronomia, folklore e musica.
Un altro incontro degno di nota, ma esclusivamente gastronomico, che si sta ripetendo negli ultimi anni è "Frico Senza
Confini", ovverossia la festa del frico: si tiene in una delle domeniche di luglio presso l'albergo "Alpenhof Plattner" e
mette a confronto questa particolare pietanza preparata dalle diverse tradizioni gastronomiche italiane, austriache e
slovene.
Geologia del territorio
La zona del Passo Pramollo riveste grande importanza sotto l' aspetto naturalistico e geologico e fu oggetto di studi
approfonditi già agli inizi del Novecento da parte di eminenti scienziati austriaci e italiani, tra i quali Schellwein e Gortani.
Essa fa parte della catena Paleocarnica, estesa dal Comelico alle Caravanche e formata da grandi scaglie tettoniche
orientate circa E-W. Le rocce della zona sono molto ricche di fossili. Anticamente l'area era costituita soprattutto da un
ambiente fluvio-deltizio e da un mare basso, il cosiddetto Bacino del Pramollo: un'insenatura posta lungo la linea di costa
ad andamento frastagliato, caratterizzata da clima tropicale con paludi, lagune e stagni ed una lussureggiante
vegetazione. All'assetto morfologico della zona hanno poi contribuito il modellamento operato dai ghiacciai quaternari e
le azioni erosive e di trasporto degli agenti meteorici e dei corsi d'acqua.
Cenni di storia
La storia del comprensorio è stata legata all' Austria fino al termine della Prima guerra mondiale. Già nel 1521 il confine
tra la Repubblica di Venezia e l' Austria era delimitato dal torrente Pontebbana, situato nel fondovalle del versante sud
del monte Cavallo. Questa linea di confine, che divideva anche l'abitato di Pontebba in due parti chiamate Pontebba
veneta e Pontafel o Pontebba imperiale è stata mantenuta fino al 1918. Dopo la sconfitta dell'esercito autro-ungarico e la
ridefinizione della frontiera molte delle proprietà austriache situate nella zona del Pramollo, divennero italiane. Tra gli
anni Venti e Trenta del Novecento nella zona furono costruiti numerosi fortini e casermette molte delle quali sono ancora
visibili e in buono stato di conservazione.
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