30/06/2016 | d.i.a.la d.i.a. di palermo sequestra beni per oltre

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30/06/2016 | d.i.a.la d.i.a. di palermo sequestra beni per oltre
D IREZIONE I NVESTIGATIVA A NTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI PALERMO SEQUESTRA BENI PER OLTRE 400.000 EURO A UN
ELEMENTO DI VERTICE DI COSA NOSTRA DEL QUARTIERE ZEN
La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo ha sequestrato beni per un valore complessivo di
oltre 400.000 euro all’indiziato mafioso Guido SPINA, 51enne palermitano, ritenuto capo
emergente della cosca operante nel quartiere ZEN.
Il provvedimento di sequestro trae origine dalla proposta formalizzata al locale Tribunale dal
Procuratore della Repubblica di Palermo, d’intesa con il Procuratore Aggiunto Dr. Bernardo
Petralia, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione” della D.D.A..
Guido SPINA, tratto in arresto a giugno del 2014 dalla predetta Articolazione D.I.A., nell’ambito
dell’operazione “FIUME”, era stato già ritenuto in quella circostanza, dal G.I.P. del Tribunale di
Palermo, “responsabile di associazione di tipo mafioso, estorsione, trasporto, detenzione e spaccio
di ingenti quantità di sostanze stupefacenti”, motivo per il quale fu, altresì, disposto, dalla locale
Procura della Repubblica, il sequestro preventivo dei suoi beni (autovetture, rapporti finanziari ed
abitazioni, tra le quali una villa “bunker” con piscina).
Lo scorso gennaio il Tribunale di Palermo ha emesso la sentenza di primo grado nei confronti
del gruppo criminale capeggiato dallo SPINA, infliggendo ai soggetti coinvolti
complessivamente oltre 120 anni di carcere.
Per Guido SPINA la condanna maggiore: 20 anni di reclusione con l’accusa di appartenere a
cosa nostra col ruolo di capo di un sodalizio criminale.
Dallo sviluppo di questa attività è emerso come lo stesso, pur formalmente estraneo alla titolarità
legale dei beni (al fine di eludere le norme sul sequestro antimafia), sia risultato proprietario nel
quartiere ZEN di altre due abitazioni-ville, di appezzamenti di terreno confinanti con la sua
residenza, in cui erano state realizzate prodromiche opere edili (l’area in questione risulta sotto il
vincolo di “verde storico”), nonché di un appartamento ubicato nella storica roccaforte della
famiglia mafiosa del “Borgo Vecchio”.
In ragione di ciò, l’odierno sequestro ha interessato, oltre gli immobili sopra indicati, alcuni dei
quali privi di qualsivoglia autorizzazione edile, anche 6 rapporti bancari, per un valore stimato in
oltre 400.000 euro.
Palermo, 01 luglio 2016.
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Divisione Gabinetto
IV Settore Stampa e Relazioni Esterne
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Telefono: +39 06.465.32590
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