Zona 18-03-11 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord

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Il settimanale gratuito del tuo quartiere
Anno 4 - numero 123
Venerdì 18 marzo 2011
Pubblicità: 345 1529651
Gra-Cassia, chiusura a tempo indeterminato
Disagi al traffico da mesi per migliaia di persone: ma è tutto fermo
L’EDITORIALE
Cassia Antica e Giustiniana
Di Nicoletta Liguori
Ho tante notizie da raccontarvi, ma andiamo per ordine. Il 14 febbraio ho consegnato e protocollato al gabinetto del
Sindaco Alemanno tutte le firme che abbiamo raccolto per la riapertura di Cassia
Antica a doppio senso di marcia e la rotatoria alla Giustiniana. Il Gabinetto del
Sindaco ha inviato all’Assessorato alla
Mobilità, oggi Aurigemma, tutto il plico.
Due mercoledì fa ho avuto, convocata,
una riunione con gli architetti del Dipartimento VII Mobilità e Trasporti. Ho incontrato un muro ed una serie di NO. Cassia
Antica: difficile che torni a doppio senso di
marcia. Si potrebbe prevedere una sperimentazione di due mesi, ma con il divieto
di svolta a sinistra per chi esce da via
Cortina d’Ampezzo e obbligo al senso
unico verso piazza Giochi. Uno dei motivi,
perché al posto del vivaio oggi c’è un supermercato, con un traf- (Segue a pagina 2)
Cesano,
disastro al Borgo:
cadono le mura
Ospedale S. Pietro, XX Municipio,
inaugurato nuovo negozi al dettaglio
posto di Polizia
aperti di domenica?
Faccia a faccia tra il capogruppo del
Pd e l’assessore all’Ambiente del XX
Municipio sul crollo (annunciato)
delle mura del Borgo (a pag. 4)
Dopo quello all’Ospedale S. Andrea, inaugura un posto di Polizia
anche presso il Pronto Soccorso delnosocomio Villa S. Pietro (a pag. 6)
Pubblicità su
Chiesta dal Municipio l’apertura dei
negozi di piccolo commercio anche
la domenica contro la crisi: la parola
ora passa al Comune (a pag. 16)
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XX MUNICIPIO
Apertura domenicale dei negozi: ne parla il Municipio
Due questioni all’ordine del giorno, tra cui il divieto per i distributori automatici di alcolici
T
ra le questioni discusse
recentemente nel Consiglio Comunale del XX
Municipio due meritano particolare attenzione: L’apertura
domenicale dei negozi che
vendono al dettaglio in questi
mesi, proibita da un’ordinanza del sindaco Alemanno
e l’abolizione della distribuzione automatica di alcolici.
Quest’ultima è stata votata nel
Consiglio Comunale di lunedi
7 marzo, in seguito a un provvedimento proposto dal PDL.
La legge vieta la somministrazione e la vendita di alcolici
agli under 16 e a chi è in stato
di ebbrezza o di alterazione
psico-fisica. La stragrande
maggioranza dei comuni italiani ha adottato ordinanze
specifiche a tutela della salute
e della incolumità, anche contro i distributori automatici che
forniscono bevande alcoliche.
Ci si è chiesti se tali distribu-
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tori automatici violassero la
legge visto che, a differenza
dei pubblici esercizi, non consentono nessun tipo di controllo sulla vendita a minorenni
e ubriachi e non tutti richiedono il codice fiscale. L’ordinanza è stata richiesta al Presidente del Ventesimo, e ha
trovato d’accordo anche l’opposizione. La competenza del
municipio in materia di autorizzazioni garantisce l’operatività immediata della decisione. Il consiglio dopo il voto
è stato sciolto per caduta del
numero legale a causa dell’uscita di alcuni consiglieri
PDL, e la discussione sui commercianti è stata quindi rinviata al successivo Consiglio
del 10 marzo, in cui è stata votata una risoluzione per chiedere l’apertura domenicale dei
piccoli negozi al dettaglio, o
meglio per lasciare ai negozianti la facoltà di scegliere se
rimanere aperti o no. Ci dice
Antoniozzi , Capogruppo del
PDL“ Siamo vicini ai commercianti in un periodo di forte
crisi. Ci è sembrato dunque
opportuno adottare tale provvedimento.” La richiesta è
stata fatta al Comune, non è
detto che sia accolta e richiede
tempi più lunghi. L’opposizione
su tale questione si è mostrata
più scettica. Ci spiega perché
Torquati, Capogruppo del PD.
“Siamo d’accordo sul provvedimento come strumento di rilancio dell’economia romana
in forte crisi, ma nel rispetto degli accordi sindacali.” Il timore
riguarda la posizione e i contratti dei dipendenti, il rischio
che in caso di apertura domenicale possano essere “sfruttati” e costretti a dare la loro disponibilità, pena ripercussioni
o licenziamenti. Sarebbero necessarie quindi misure compensative. L’opposizione ha
chiesto inoltre con un emendamento l’equiparazione dei centri commerciali ai negozi, e
quindi che nel caso in cui la richiesta non venga accolta dal
comune sia inibita l’apertura
domenicale anche ai centri
commerciali, per evitare concorrenza sleale a danno dei
piccoli commercianti. Nonostante qualche riserva e con le
opportune garanzie alla fine, ci
dice Torquati, l’opposizione ha
espresso voto favorevole alla
misura di rilancio.
ANNA RUSSO
18 marzo 2011
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AMBIENTE
Lago di Bracciano, nessun rischio di “alghe rosse”
Il bacino lacustre alle porte di Roma nord presenta un solo tratto inquinato: il fosso della Lobbra
S
i tratta di un fenomeno
allarmante che se dapprima era stato riscontrato nel solo Lago d’Albano,
ora sembra estendersi anche
agli altri specchi d’acqua
dolce della Regione. In pericolo, dalle ultime rilevazioni
effettuate, ci potrebbero essere infatti altri laghi del Lazio. La “Planktothrix rubescens”, nome scientifico della
meglio conosciuta alga rossa,
è tristemente famosa per generare microcistine le quali,
essendo attive epatotossine,
possono causare avvelenamenti anche gravi a persone
ed animali. Il problema in
particolare non è lo sviluppo
dell’alga in se per se, la vera
preoccupazione è la presenza
nell’acqua di quei fattori che
contribuiscono alla crescita
incontrollata della stessa.
Sono le alte concentrazioni di
azoto, fosfati e nitrati nelle
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acque dolci, dovute principalmente all’inquinamento indotto dall’uomo, che concorrono a tingere di rosso i bacini idrici del Lazio. Lo sfruttamento criminale delle falde
acquifere e l’uso improprio di
fertilizzanti e concimi in agricoltura stanno dando il colpo
di grazia alla flora e alla
fauna dei nostri laghi, danneggiando (in molti casi in
maniera irreparabile) delicati
e meravigliosi ecosistemi,
dando viceversa nutrimento
ad organismi potenzialmente
molto tossici. Per quanto riguarda il Lago più vicino a
Roma nord, ovvero quello di
Bracciano, la situazione sembrerebbe però sotto controllo.
Lo specchio d’acqua è infatti
riserva idrica del Comune di
Roma e dall’ultimo rapporto
di Legambiente non risultano
particolari problemi se non
per una porzione di costa che
è tra Anguillara e Vigna di
Valle, il cosiddetto “Fosso
della Lobbra”. Qui trovano
posto formazioni di materiali
in cui si incanala l’acqua pio-
vana. Il punto di questione è
infatti situato in una zona in
cui sono presenti aziende
zootecniche e pascoli e l’acqua risulta pertanto “macchiata” da rifiuti organici. Il
Lago di Bracciano, lo ricordiamo è interdetto all’uso di
imbarcazioni a motore tranne
che per alcune barche di pescatori e per le forze dell’ordine, risultando pertanto uno
dei bacini lacustri meno inquinati, nel suo complesso,
del Lazio. In un’intervista rilasciata un paio di settimane
fa al “free-press” LEGGO la
dottoressa Antonella Litta dell’ISDE (Associazione Medici
per l’Ambiente) spiega che
l’alga rossa (presente nel lago
dei Castelli Romani) produce
consistenti tossine le quali
sono in grado di provocare
molteplici danni alla salute
umana. C’è bisogno di azioni
sviluppate con metodo, controllare gli scarichi abusivi nei
laghi, diminuire l’inquinamento portato dall’uso smodato che nelle coltivazioni si
fa di pesticidi e agenti chimici,
e più in generale instaurare
nei giovani una cultura ambientale che troppo spesso latita. Questo problema dimostra un degrado ambientale
generalizzato, lo sviluppo
sproporzionato di tale alga è
un indicatore importante per
quello che riguarda il livello di
qualità dei Laghi Laziali.
ERIC CRIALESI
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ROMA NORD
Svincolo Gra: i cittadini premono, ma è tutto fermo
Proseguono solo i rilievi autorizzati dalla Procura, ma per i lavori va atteso il corso della giustizia
T
utto fermo per lo svincolo della Cassia sul
G.R.A. in direzione Fiumicino. Nulla è cambiato da
quando il 20 luglio scorso il
Tribunale del Riesame ha bocciato il ricorso di Anas dopo
il sequestro preventivo dei tre
cantieri, deciso dal gip Giuseppe De Donato il 17 giugno
su richiesta del PM Maria Bice
Barborini che paventava il pericolo di ulteriori danni a cose
e persone. Questo ritardo incomincia a pesare sui cervelli
stressati dal traffico non solo
dei cittadini del ventesimo, ma
purtroppo si protrarrà fino al
momento in cui il magistrato si
assicurerà che non ci siano
più rischi.
I lavori su svincolo e galleria
erano in realtà pressoché
completati, mancavano alcune
rifiniture e Anas già pensava
alla data dell’inaugurazione
con il Sindaco visto che l’8 luglio era prevista l’apertura al
traffico del nuovo tunnel, poi
«come una doccia fredda è
piovuto il sequestro» come recitano le parole amareggiate
di Gianluca Gioia, responsabile ufficio stampa di Anas
dell’ottobre dello scorso anno.
D’altra parte il Riesame è stato
chiaro: “non si è tenuto conto
zione Piazza Giochi Delfici.
Rotatoria Giustiniana: la
proposta del Dipartimento è
stata: fare una corsia preferenziale per i mezzi ATAC
che dalla Stazione Giustiniana vanno verso il centro,
slegandoli quindi dal semaforo. Il semaforo verrebbe
regolato solo sui piccoli bus
che vanno verso nord, ma
che non partono a scadenze
di due tre minuti e, dunque,
il semaforo - fatto salvo l’attraversamento pedonale a
chiamata - potrebbe restare
sul verde vari minuti. Nel
frattempo la politica comunale mi dice che sono previsti 450.000 euro per quella
rotatoria, o progetto similare. Alla summa delle storie,
avrò un incontro a breve con
l’Assessore Aurigemma per
mettere un punto: si fa o non
si fa? La prossima settimana,
spero, saremo più precisi,
politici permettendo. Nel frattempo… W il Tricolore!
N.L.
(Segue da pagina 1)
fico autoveicoli ben superiore che inficia tutta la circolazione della strada (ed
un accesso in cui passa
un’auto sola). Il Dipartimento
ovviamente obbliga la svolta
a destra per chi esce dal supermercato verso l’incrocio
via Cassia via Oriolo Romano. Noi però abbiamo
pubblicato, in prima pagina,
che molti utenti di quell’esercizio travalicano la
doppia riga ed il codice
della strada girando in dire-
2
delle conseguenze provocate
sugli edifici circostanti, proseguendo imperterriti, benché
fossero emersi già da tempo i
danni di tali modalità operative”. Su tutta via Volusia sono
visibili le crepe sugli edifici e le
fessurazioni apertesi sull’asfalto e sui pavimenti delle
case che poi hanno portato all’evacuazione dei civici 51 ad
agosto 2009, dell’81 e dell’83
l’11 maggio scorso. «Determinante è stato l’abbattimento
del Viadotto Volusia nel 2005,
da quel momento sono iniziati
i guai» riferisce uno dei residenti nella strada che sale la
collinetta sovrastante l’imbocco del G.R.A. dalla Cassia. A tutto questo si aggiunge
il pericolo di un traliccio dell’alta tensione di 150.000 volt
circa e alto intorno ai 25 metri che potrebbe crollare a
causa degli smottamenti del
terreno.
Numerosissime telefonate ed
e-mail sono arrivate in redazione per avere aggiornamenti e noi abbiamo cercato
di saperne di più chiamando
l’ufficio stampa dell’ANAS.
Inoltre alcuni lettori sono venuti
direttamente da noi per segnalarci di aver visto nuovi
movimenti attorno al cantiere
e perfino mezzi dell’ANAS in
entrata e uscita! Martedì
scorso l’Ufficio Stampa ci ha
risposto che i “movimenti” notati anche dai nostri redattori
sono dovuti a “verifica e monitoraggio dell’area, autorizzati dalla Procura”.
RED
18 marzo 2011
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libri
a cura di
Federica D’Oria
musica
a cura di
Nicolò Matteucci
Riscoprire la vita rivivendo il proprio ultimo giorno The Strokes, dopo 5 anni uno dei ritorni più attesi
Una storia fantastica tra adolescenti “ricchi” in una America spietata
Angles non è un capolavoro, ma a suo modo è semplicemente geniale
Apri gli occhi. La sveglia sta suonando. Sono le sei e cinquanta
del mattino. La tua famiglia è al piano di sotto che fa colazione, la tua migliore amica sta per passarti a prendere per
andare a scuola. Ti attende una giornata meravigliosa e questa notte farai l'amore per la prima volta con il ragazzo più
carino della scuola. Ma il tuo unico pensiero è solo uno: oggi
è il mio ultimo giorno di vita. Cosa posso fare per sfuggire alla
morte? È così che inizia la strana avventura di Samantha Kingston, giovane studentessa al quarto anno di liceo, che sembra aver avuto dalla vita tutto ciò che un adolescente americana della sua età possa
desiderare. Ma, per qualche strana ragione ecco che si risveglia nuovamente al
mattino: è venerdì 12 febbraio, il Giorno dei Cupidi, sono le sei e cinquanta del
mattino, tutto ha di nuovo inizio e l'unica cosa a cui Samantha pensa quando riapre gli occhi è cosa fare per cambiare il suo destino. Perché ora si ritrova intrappolata in una sorta di incubo, sospesa tra la vita e la morte, costretta a rivivere continuamente il suo ultimo giorno di vita. Perché ? Romanzo d'esordio della
scrittrice americana Lauren Oliver, E finalmente ti dirò addio, ci mostra un
mondo, quello degli adolescenti americani, che sembra al limite del collasso. Sotto
la facciata perbenista, si nascondono giovani in crisi, le cui ansie e paure vengono
soffocate troppo spesso ricorrendo ad alcol, droghe e suicidi. Ragazzi che entrano
costantemente in competizione tra loro, sanno essere spietati, superficiali ed egoisti, sono troppo presi dalla popolarità e dal successo per guardare senza paura
ciò che li circonda e non aver paura di mostrarsi per ciò che si è. Ma forse non
è mai troppo tardi per capire, per riparare ad un errore, per scoprire chi realmente ci ama e per cosa valga la pena vivere e morire. È questo il messaggio
che ci lancia la Oliver in questo libro. Un romanzo che ha saputo colpire e conquistare l'America, tanto che la Fox sembra intenzionata a trarne un film.
Voto: 3/5
Ormai non ci credeva quasi più nessuno, invece
dopo i primi annunci è susseguita la rimpatriata in
studio, naturalmente a New York, dove tutto iniziò
dieci anni fa. Sono cambiate tante cose dagli
esordi in cui i cinque yuppies, vuoi per la loro attitudine trendy ed il loro sound accattivante, erano
diventati subito un pezzo da novanta nella scena
alternative rock. Dopo cinque anni di assenza bisogna però fare anche i conti con il peso delle
aspettative, sia dei fan più ansiosi di riabbracciarti che dei critici pronti a stroncarti. Il singolo Under Cover Of Darkness sembra essere stato studiato per essere un perfetto revival delle sonorità del primo album, Is This It, l'impatto è immediato, come a dire “Eccoci, siamo tornati!”. Poi ci sono i pezzi come Machu Picchu, Two Kinds Of Happiness e Games dove le viscerali influenze anni
80 di Julian Casablancas prendono il sopravvento, sfatando tabù come i riverberi su voce, chitarra e batteria, che finora non erano mai stati azzardati
negli altri tre lavori. La domanda più ardua da porsi è se gli Strokes vadano
ascoltati più di una volta per riuscire effettivamente ad entrare nei pezzi così
da poterli realmente apprezzare, o se un ascolto ripetuto serva in realtà a farseli piacere, vista la croce e delizia che rappresenta l'essere considerati una
band “cool” e volente o nolente sempre sulla cresta dell'onda a dettare stili e
trend che prescindono loro malgrado dal valore musicale. Personalmente opto
ancora per la prima opzione, per la semplice genialità che nascondono le intersecazioni tra le ritmiche di Albert Hammond e i soli di Nick Valensi, che ad
un primo sfuggente ascolto non si possono cogliere, come in Taken A Fool, che
insieme a Metabolism e You're So Right (caratterizzata da un retrogusto vagamente radioheadiano) che rappresentano gli apici dell'album.
Voto: 3,5/5
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18 marzo 2011
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HI-TECH
Macbook Pro: nuovo modello, evoluzione compiuta
Apple presenta il nuovo portatile iper-veloce: la potenza di un computer giunge alla portabilità
A
pple ha presentato
di recente la
sua nuova linea
di computer portatili, due
volte più potenti e veloci di
quelli della vecchia generazione, a detta del colosso
informatico di
Cupertino.
I portatili della
Mela sono più
rapidi grazie ai processori Intel, che riescono a raggiungere una velocità Turbo Boos
di 3,4 Gigahertz, e ciò significa che riescono a completare 3,4 miliardi di calcoli al
secondo.
“Il nuovo MacBook Pro racchiude processori Dual e
Quad-Core di ultima generazione , grafica ad alte prestazioni, tecnologia Thunderbolt e FaceTime HD nel fantastico design apprezzato dai
nostri clienti pro,” ha dichiarato Phillip Schiller, Senior
Vice President Worldwide
Product Marketing di Apple.
La marcia in più, rispetto alla
generazione precedente, è
data dalla tecnologia Thunderbolt sviluppata da Intel. In
breve si tratta di una porta di
comunicazione con le periferiche, capace di operare alla
velocità massima di 10 Gbps
(oggi la Usb2 assicura 480
22
Mbps e la release 3
circa il doppio).
Il progetto Thunderbolt, prima conosciuto con il nome in
codice “light peak”,
ha il preciso compito
di rendere più efficiente e rapido lo
scambio di dati, così da supportare le nuove esigenze
multimediali, con particolare
riguardo per i contenuti in
alta definizione. Per esempio,
per trasferire un film in HD
sono necessari, a detta di Intel, meno di 30 secondi. Non
solo, Thunderbolt permette il
mix di connessioni, supportando il video sullo stesso canale dove passano i bit, ovvero combina perfettamente
le due tecnologie Pci Express
e DisplayPort.
Altra importante novità è
quella della videocamera integrata FaceTime HD con ri-
soluzione addirittura tripla rispetto alla generazione precedente, per videochiamate
widescreen incredibilmente nitide. Con l'innovativo software
Apple per le videochiamte FaceTime, la nuova videocamera consente conversazioni
in alta definizione tra i nuovi
modelli di MacBook Pro e
supporta le chiamate a risoluzione standard con altri
Mac con processori Intel,
iPhone 4 e l'attuale generazione di iPod Touch. FaceTime
è inculuso in tutti i nuovi modelli di MacBook Pro ed è disponibile per gli altri Mac In-
tel sul Mac App Store a 79
centesimi.
L'estetica non abbandona la
linea dei modelli precedenti,
rimangono infatti il guscio
unibody in alluminio, il trackpad Multi-Touch in vetro, il
display widescreen e la tastiera retroilluminati, oltre alle
sette ore di autonomia della
batteria.
I MacBook Pro, già disponibili
sull'Apple Store sono tra i
portatili più costosi sul mercato avendo un prezzo base
di 1.149€ per il 13 pollici,
fino a 2500 € per il 17 pollici.
Il più piccolo presenta pro-
cessori Dual-Core Intel
Core i5 e Core i7 fino a
2,7GHz e grafica Intel
HD Graphics 3000,
mentre i più potenti modelli da 15” e 17” montano processori QuadCore Core i7 fino a 2,3 Ghz
e grafica AMD Radeon HD
con fino a 1GB di memoria video per giochi ad alte prestazioni, editing video professionale e applicazioni grafiche evolute.
I “Macofili” affezionati non
potranno fare a meno di questo gioiellino che garantisce
prestazioni due volte superiori
a quelle dei MacBook precedenti supportate da una grafica eccellente. Unica pecca
rimane il prezzo, ma chi conosce Apple sa perfettamente
che non rimarrà deluso.
ALESSIO BARBATI
18 marzo 2011
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Stella Azzurra, il basket romano e il sogno americano
Direttamente dai campi di Tor di Quinto una squadra di giovani ragazzi dal talento sopraffino
L
a “Stella Azzurra”, storica società di basket romana, con i suoi avveniristici campi da gioco, il suo
successo sportivo e la filosofia, unica nel suo genere, dimostra ancora una volta
come, anche a Roma, non si
viva di solo calcio. La storia
della Stella parte a cavallo
tra le due guerre, passando
per ventidue lunghi anni di
Serie A e per una successiva
crisi che ne ha quasi decretato
la fine. Dopo più di un decennio di riassestamento, grazie all’opera e agli sforzi di
Germano D’Arcangeli, ma
non solo, negli ultimi anni la
società è rinata, trovando anche la sua definitiva e stabile
collocazione alle porte di Tor
di Quinto.
Recandomi in visita all’impianto, vengo accolto da Luca
Virgilio, giovanissimo ed appassionatissimo neo-allenatore della promettente U16
della Stella Azzurra. Il successivo tour mi porta dall’area
shop, alla sala pesi, passando
per la club house, gli uffici e
la sala video, fino ad ammirare la bellezza dell’Arena
Altero Felici, campo da gioco
principale tra i tre del complesso, un vero e proprio palazzetto in miniatura che ha
24
ospitato persino gli allenamenti della Montepaschi
Siena, campione d’Italia. Ciò
che più colpisce però, aldilà
della modernità e dell’efficienza di tutta la struttura, è
un piccolo gruppo di appartamenti adiacenti ai campi da
gioco. Mi viene spiegato che
si tratta della foresteria, il
punto di forza della società,
ciò che a Roma la rende
unica. Ragazzi provenienti da
tutta Italia vengono ospitati
qui (oggi se ne contano ventitré), promesse del basket cre-
sciute e seguite quotidianamente da allenatori, fisioterapisti, cuochi ed insegnanti
di sostegno pronti ad aiutarli
nel loro percorso scolastico,
per non perdere di vista l’importanza dell’istruzione. La
Stella Azzurra sta importando
anche da noi il modello collegiale americano, investendo
sull’atleta e sulla qualità degli
insegnamenti: ad oggi, sono
quindici gli atleti professionisti usciti da qui, uno su tutti,
Andrea Bargnani, ala dei Toronto Raptors.
Attualmente la Stella è impegnata su tantissimi fronti nei
vari campionati di categoria:
la Serie B dilettanti, fiore all’occhiello societario, ha raggiunto le Final 8 di Coppa Italia puntando, per scelta, esclusivamente sui giovanissimi (il
più “anziano” è un classe ’89),
le altre squadre, dall’Under13
all’Under19 stanno raccogliendo risultati importanti.
Insomma, la Stella Azzurra è
una società matura, ma comunque in crescita continua,
che allena giovani talenti perseguendo una filosofia sportiva e professionale quasi
unica in Italia: fosse il basket
il vostro sogno nel cassetto,
non avrei per voi dubbi, è da
qui che vorrei iniziare.
MATTEO SPITELLA
18 marzo 2011
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Lazio: un buco a sinistra da colmare
Dai problemi tattici alla squalifica di Radu, la fascia sinistra rappresenta un enigma
I
l derby perso contro la
Roma, al di là di tutte le
considerazioni già fatte dai
vari organi di comunicazione,
ha messo in evidenza un problema che i biancazzurri si
sono trascinati avanti da inizio campionato e che mai è
stato risolto: quello relativo
alla fascia sinistra. Quando
questa estate fu venduto Kolarov, Lotito cercò di ripetere,
in tono molto minore ovviamente, una operazione alla
Eto'o, o alla Huntelaar: prelevare cioè dalla squadra cui
si era venduto il pezzo pregiato dell'argenteria, il giocatore che ormai era chiuso
da quell'arrivo. Con queste
premesse venne ingaggiato
Garrido. La speranza di Lotito
era che lo spagnolo si rivelasse piú utile dello slavo, fortissimo in fase di spinta, ma
deficitario quando si trattava
26
di difendere. L'ex giocatore
dell'Athletic Bilbao, invece,
non si è mai visto, causa innumerevoli problemi fisici, obbligando così Reja a trovare
una soluzione interna che
tamponasse l'assenza di terzini. L'allenatore friulano così,
non potette far altro che riproporre Radu in un ruolo,
già occupato in precedenza
con Rossi. La scelta, fino ad
oggi, si è rivelata solo una
pezza che nasconde, ma non
risolve il buco, creatosi a sinistra. Quando il rumeno arrivò
in Italia, questo giornale titolò "Il nuovo Chivu sbarca a
Formello". Era il gennaio del
2008, quando il rumeno
venne prelevato in prestito
oneroso (1 milione di euro)
dalla Steaua Bucarest con diritto di riscatto fissato a 5.5
milioni. L'articolo su queste
pagine uscì qualche mese
dopo, eppure l'appellativo di
"nuovo Chivu" che gli affibbiammo, letto ad oggi, suona
più come una maledizione
che non un augurio. Come il
suo compagno di nazionale,
anche Radu infatti nasce centrale e anche lui paga la sua
duttilità tattica e il fatto di essere mancino. Non è un caso
se anche le medie voto dei
due giocatori, Gazzetta alla
mano, sono più o meno identiche. Chivu infatti ha una media voto di 5.63 condite da 5
ammonizioni e un gol. Radu
risponde con 5.73 di media 1
espulsione e 4 ammonizioni.
Che Stefan non abbia i tempi
del terzino, ormai lo hanno
capito tutti. Non solo infatti la
sua spinta è pressocchè nulla,
ma in quel ruolo è spesso in
difficoltà contro giocatori più
veloci di lui. Non a caso, la
sua migliore stagione in maglia biancoceleste l'ha disputata lo scorso anno, quando,
con l'arrivo di Reja, divenne
uno dei tre centrali di riferimento nel 3-5-2. Il cambio
di modulo, scelto per esaltare le caratteristiche di Hernanes, Mauri e Zarate lo ha
visto tra i più penalizzati.
Ora, dopo il gesto folle compiuto nel derby e la conseguente squalifica per tre giornate, (unita allo stop per un
turno di Lichtsteiner) il problema della fascia sinistra si
farà ancora più evidente.
Chi occuperà quel ruolo e con
quali garanzie? A Reja il
compito di risolvere una soluzione che dia stabilità alla
squadra, in un momento della
stagione dove, ogni minimo
errore, può rivelarsi decisivo.
DAVIDE LUCIANI
18 marzo 2011
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Roma: tutti i numeri del capitano
Ottavo gol nel derby, prima doppietta, 199 reti in serie A: un campione da record
Q
uello che si è giocato
domenica è stato
senza alcun dubbio il
derby di Totti. Il capitano ha
preso per mano la squadra,
conducendola alla quinta vittoria consecutiva contro la Lazio. Il pupone non segnava
dal 23 ottobre 2005, quando
la sua rete portò solo un pareggio. Da allora il numero
10 giallorosso non aveva più
avuto la gioia di segnare un
gol alla Lazio.Nel derby numero 34 disputato da Totti (30
in campionato e 4 in coppa
Italia, record assoluto), l'ultimo
dell'era Sensi, il capitano si è
tolto due soddisfazioni: anzitutto quella di segnare la sua
prima doppietta agli odiati cugini e, in secondo luogo, di dimostrare agli scettici, che il
giocatore di maggior classe
della Roma, è ancora lui.
Coincidenza ha voluto che la
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partita con la Lazio cadesse proprio il giorno
del suo anniversario di
fidanzamento con Ilary,
avvenuto il 13 marzo di
nove anni, tre giorni
dopo il famoso derby finito 5-1 per i giallorossi.
Quel giorno, l'attuale allenatore giallorosso
Montella ne rifilò quattro alla Lazio mentre
Totti ne fece uno, festeggiato mostrando la maglietta “6 unica” dedicata proprio alla futura
moglie. Nove anni
dopo, un' altra maglietta, con la scritta “6 sempre unica”, dopo un altro
derby vinto, sembra quasi
certificare che, col passare
del tempo, le cose non sono
cambiate.
Totti si è semplicemente limitato ad aggiornare i suoi re-
cord. La vittoria di domenica
scorsa ha permesso di portare
a 12 le stracittadine conquistate dal capitano, autore, con
la doppietta di domenica, di
otto reti alla Lazio. Curioso
notare che la prima rete ai cugini sia giunta solo dopo 5
anni 8 mesi e 1
giorno dal suo debutto in campionato,
il 29 novembre 1998.
Il suo gol all'82' permise alla Roma di pareggiare un derby
che, fino al 77', la
vedeva soccombere
per 3-1.
La seconda rete ai laziali, il pupone la
mise a segno al 90'
l'11 aprile 1999 in
un Roma-Lazio 3-1,
mentre la terza fu siglata ancora al 90'
di Roma-Lazio 2-0
del 27 ottobre 2001, e la
quarta (prima su rigore) fruttò
un punto ai giallorossi, il 21
aprile 2004.
Ogni volta che Totti ha segnato dunque, la Roma non
ha mai perso mettendo assieme 4 vittorie e 3 pareggi.
La performance monster del
capitano è arrivata proprio
nel momento in cui la Roma,
scossa dall'eliminazione in
Champions e dal nervosismo
che ne ha contraddistinto tutta
la stagione, sembrava sul ciglio del baratro. I tre punti
invece ne rilanciano le ambizioni di alta classifica (-4
dalla zona Champions) nonché quelle inerenti la supremazia cittadina (dato che la
Lazio dista solo due punti).
Totti ora punta altri record.
Anzitutto arrivare il più presto
a quota 200 reti in serie A, (
ora è a quota 199), poi superare Baggio (a quota 205)
come quinto marcatore assoluto della massima serie.
Del resto, questo è il destino
dei campioni e il numero 10
giallorosso, è un fulgido
esempio di questa categoria.
DAVIDE LUCIANI
18 marzo 2011
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CURIOSITÀ
Terremoto a Roma, una profezia per maggio 2011?
Dopo la tremenda scossa in Giappone, arriva la “previsione” che sta facendo il giro di internet
L’
11 maggio Roma sarà
colpita da un catastrofico terremoto. Chi lo
dice? Uno sedicente esperto in
materia morto più di trent'anni
fa. E dobbiamo credergli? In
questa circostanza il tema, purtroppo molto attuale, è quello
dei terremoti e della loro imprevidibilità... Ma il fulcro della
questione è proprio questo:
possono i terremoti essere previsti? Durante il periodo del
ventennio fascista visse un
uomo che ad oggi è ancora
definito uno “pseudo-scienziato”, in quanto le sue teorie
non furono mai prese sul serio
dalla comunità scientifica..
Stiamo parlando di Raffaele
Bendandi (Faenza, 17 ottobre
1893 – 3 novembre 1979),
che dedicò la sua intera esistenza alla lotta per l'affermazione delle sue teorie sulla previsione dei terremoti. Ecco chi
è l'uomo che ora ci mette in
18 marzo 2011
guardia dalla catastrofe, iniziando a creare non pochi
allarmismi come è già successo
a Ciampino. Ma capiamo
bene chi era Bendandi e perchè le sue teorie fanno discutere ancora oggi. Come una
moderna versione di Cassandra, le sue “predizioni” furono
sempre snobbate dagli scienziati dell'epoca. Non ci sarebbe nemmeno nulla di
strano, se non fosse che in più
di una circostanza ci aveva effettivamente preso! Il primo
caso riguardò il terremoto della
Marsica il 13 gennaio 1915,
quando Bendandi si accorse
che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo e quindi realizzò che la sua teoria poteva
aver fatto centro, ma stavolta
doveva dimostrarlo. La volta
successiva, il 23 novembre
1923, consegnò al notaio di
Faenza un foglio riposto in una
busta sigillata, che riportava
quanto segue: “Il 2 gennaio
1924 si verificherà un terremoto nelle Marche.” La scossa
ebbe effettivamente luogo, ma
con due giorni di ritardo. Ma
su cosa si basavano le sue predizioni? La teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) si fondava sul fatto che la
Luna e gli altri pianeti (insieme
al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,
che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi
celesti. Una nuova dimostrazione la si ebbe col terremoto
del Friuli nel 1976, previsto
anch'esso dalla sua teoria; lo
studioso tentò invano di mettere in guardia le autorità
competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano. In
che modo questa storia di-
venta quindi di stretta attualità? Pare che Bendandi, attraverso il suo sistema, abbia
predetto anche una scossa di
terremoto devastante per la
città di Roma e aree limitrofe
per il giorno 11 maggio
2011. Stavolta però la dinamica e la teoria da cui è scaturita questa data assumono
tuttavia i tratti troppo foschi di
un thriller, dal momento che
Bendandi ad un certo punto
della sua vita decise di distruggere con il fuoco le sue
carte previsionali, per poi
avere un improvviso ripensamento che lo portò a salvare
brandelli di suoi documenti. Lì
vengono riportati numeri e
considerazioni numeriche e
proprio lì apparirebbe la data
del 2011.A fare chiarezza e riportare la calma dopo un'iniziale ondata di panico, almeno
tra il popolo di internet, ci
pensa Paola Lagorio, presidente dell'associazione “La
Bendandiana” che raccoglie i
fogli e gli studi del ricercatore.
“Nulla in queste carte -afferma
la Lagorio - riporta a luoghi o
date precise,” non ci sono
quindi notizie circa un eventuale sisma nel 2011 a Roma,
nella data dell'11 maggio.
Nessuna previsione, nessuna
notizia del terremoto appena
avvenuto in terra nipponica,
ma resta un mistero da brividi,
ovvero “11 marzo 2011” che
è la data del terribile sisma
giapponese, ritornano quindi
le due date, l'11 e il 2011... Allora, ci dobbiamo spaventare?
NICCOLO’ MATTEUCCI
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CUCINA
FILETTI DI SPIGOLA AL BRANDY SU LETTO DI RADICCHIO PRECOCE TREVIGIANO
INGREDIENTI
(per 4 persone)
4 filetti di spigola
1/2 cipolla bianca
1 tazzina di brandy
2 radicchio trevigiano
sale e pepe q.b.
olio extra vergine d'oliva
1 mazzetto prezzemolo
1 spicchio aglio
PROCEDIMENTO
Se non avete mai sfilettato una
spigola fatevi estrarre i filetti e
fate togliere le squame dalla
pescheria, fate molta attenzione
che non vi lascia spine sia centrali
che quelle che corrispondono
alla pancia del pesce.
Prendete una padella antiaderente e metteteci due cucchiai
d'olio extravergine d'oliva, tritate finemente un uno spicchio di
aglio e parte metà della mezza cipolla e il prezzemolo, mettete in
padella quando l'olio è caldo così
da creare un buon soffritto che
darà sapore alla nostra spigola.
Quando cominci a colorare il
soffritto potete aggiungervi la
spigola dalla parte della pelle; ricordatevi che tutto il pesce va
30
accompagnare a questo piatto un vino
bianco servito bello fresco come ad esempio un greco di tufo
VINO CONSIGLIATO DALLO CHEF:
sempre prima cotto dalla parte
della pelle. Dopo una decina di
secondi circa abbassate il fuoco
e coprite il pesce con delle foglie di radicchio precedentemente lavate e metteteci il coperchio, così da poter permettere la cottura del pesce anche
dove non ha la pelle senza aver
bisogno di girarlo. Dopo qualche minuto 2-3 circa togliete il
coperchio e le foglie di radicchio, sfumate il pesce con la tazzina di brandy quando si è asciugato tutto il brandy ricoprite con
il coperchio a fuoco spento per
qualche minuto.
In un'altra padella prendete il ra-
dicchio rimanente e tagliatelo a
metà per lungo e mettetelo in
una padella anti aderente con la
cipolla rimanente tritata e prezzemolo e fatelo appassire quando è ben appassito riponetelo sul
piatto e adagiateci sopra i filetti
di spigola decorate il tutto con un
bel trito di prezzemolo e radicchio e un filo di olio a crudo.
Personal Chef
FRANCESCO M.L.NIOLA
www.niolapersonalecatering.com
[email protected]
18 marzo 2011
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di Valeria Pighini
Non solo moda: a Roma le foto di “Kaiser” Lagerfeld
Al chiostro del Bramante la mostra fotografica “Karl Lagerfeld. Percorso di lavoro” fino al 10 aprile
U
n “click” e la moda si fa arte.
Dal 16 febbraio, nella centralissima cornice del Chiostro del
Bramante, ha aperto i battenti una
mostra imperdibile: direttamente dalla
Maison Européenne de la Photographie di Parigi, approda a Roma la
collezione che raccoglie i migliori
scatti di Karl Lagerfeld, stilista e, da oltre vent’anni, anche apprezzato fotografo. L’esposizione, articolata su due
piani e corredata da video-istallazioni, è un seducente percorso di sogni, fantasie e tormenti. Un “viaggio”
che prende il via da suggestioni sperimentali, frammenti astratti in odore
di metafisica ad evocare improbabili
scenari onirici. Si prosegue con damigelle e baronetti di un misterioso
Settecento francese che ci osservano
annoiati, cristallizzati nella loro eterna
staticità fatta di piume, parrucche e
gonne vaporose. Accanto a questo
grande carnevale, un’enigmatica
Stella Tennant, il volto spigoloso dolcemente accarezzato da una lacrima
di luce, scruta il mare, mentre Linda
Evangelista, immersa in una tavolozza cromatica dal sapore squisitamente pop, è scomposta in sei primi
piani che ne catturano altrettanti riflessi. Ma per le vere “fashioniste”, la
sala più interessante è senza dubbio
la quarta, dove ritroviamo le fotografie realizzate per le campagne pubblicitarie di alcune celebri “griffe”:
Pink Clouds, Suite 3906 per Fendi e
poi ancora Sunlight in Vermont, A
Summer in the South per Chanel e,
18 marzo 2011
sempre per Chanel, la splendida sequenza di Wintertale, ambientata su
una spiaggia deserta in cui una moderna Ofelia riposa silenziosa tra fili
d’erba e fragili stalattiti di ghiaccio.
Decisamente originali, anche i due
ritratti di Heidi Mount e Zang Zihi, la
prima trasformata in manichino, la seconda immortalata in una dimensione
fumettistica con esplicito richiamo all’arte di Roy Liechtenstein. E, rimanendo in tema di ritratti, non potevano
mancare le “celebrities”, tra cui Vincent Cassel, Jack Nicholson e un’eva-
nescente Nicole Kidman. Il primo
piano è invece interamente dedicato
DIRETTORE RESPONSABILE:
Nicoletta Liguori
DIRETTORE EDITORIALE:
Andrea Nardini
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Luca Civita, Eugenia Vailo
CASA EDITRICE: editoriale Nartuc s.r.l.
SEDE LEGALE: Via Guido D’Arezzo 10 - 00198
Roma
SEDE OPERATIVA: Via Cassia 740 - 00189 Roma
al mistero che si cela dietro la cruda
bellezza di un corpo. The Beauty of
Violence, la bellezza della violenza.
Così, riprendendo una frase di Santayana, Lagerfeld esplora l’anatomia
umana: corpi nudi, soprattutto maschili, esposti al duro giudizio dell’obiettivo, diventano statue, fredda
carne da esibire. Il ruvido realismo del
bianco e nero fa il resto ed è proprio
grazie alle proporzioni scardinate che
nasce la poesia. Infine, un’intera sala
riprende gli ormai celebri scatti del calendario Pirelli 2011: Mythology mette
in scena un Olimpo ambiguo, plastico
e sensuale: Venere, Artemide, Marte
e un’affascinante Hera che ha il volto
fiero dell’attrice Julianne Moore.
La mostra, sostenuta dall’Assessorato
alle Politiche Culturali e Centro Storico
di Roma Capitale, è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10,00 alle
20,00, ad un costo € 8,00 (€ 6,00 il
martedì!) con le dovute riduzioni
(www.chiostrodelbramante.it). Ma affrettatevi, avete tempo solo fino al
dieci di aprile per visitarla!
Per la vostra pubblicità: 345.1529651
INFO E CONTATTI REDAZIONE:
tel/fax 06.33265424
e-mail: [email protected]
sito: www.settimanalezona.com
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Via Tiburtina Valeria Km 18,300 snc
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Registrazione: Iscrizione al tribunale di Roma N°52/2008 del 14-2-2008
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VIA CASSIA
Ospedale S. Pietro, attivo nuovo posto di Polizia
Dopo quello del S. Andrea, presso il Pronto Soccorso un nuovo ufficio è al servizio della cittadinanza
F
inalmente, dopo diversi
anni, è stato ripristinato
l'ufficio di polizia presso
il pronto soccorso dell'ospedele San Pietro Fatebenefratelli come era già avvenuto al
S. Andrea, trattato in un precedente articolo.
La notizia, che risale al 10
Gennaio, è passata piuttosto
inosservata e noi la riproponiamo per chi non fosse ancora a conoscenza di questo
importante servizio. L'ufficio in
questione è situato proprio all'interno del pronto soccorso
ed è attivo tutte le mattine (dalle
8 alle 14) dal lunedì al sabato.
“È un servizio che avevamo in
passato e che fortunatamente,
dopo diverso tempo, è stato
rinnovato. La presenza di un
presidio esclusivo al pronto
soccorso si è rivelato un vantaggio non solo per l'ospedale,
ma anche per la collettività che
gravita attorno ad esso”.
6
Dichiara così il Dott. Vittorio
Cirucci, Direttore Amministrativo dell'ospedale, riferendosi al flusso di circa cinquemila persone, tra pazienti, visitatori e personale medico e
paramedico che ogni giorno
frequenta l'ospedale.
“La presenza di un posto fisso
di polizia all'interno del
pronto soccorso - continua Ci-
rucci - si dimostra fondamentale sopratutto qualora si presentino pazienti con situazioni
o ferite tali da rendere necessario il coinvolgimento delle
forze dell'ordine e la conseguente denuncia dei fatti.”
Tuttavia il raggio d'azione
della polizia non si limita a
questo, l'agente di turno ha la
possibilità di intervenire im-
mediatamente al verificarsi di
situazioni pericolose. Non è
raro infatti che alcuni pazienti
si comportino in maniera non
proprio ortodossa, dando in
escandescenza e accanendosi
contro infermieri e suppellettili
dell'ospedale.
Responsabile dell'ufficio di
polizia è l'Assistente Capo Armando Assante del Commis-
sariato Flaminio Nuovo di
Piazza Azzarita dipendente
dal Vice Questore Dott. Domenico Sannino.
Attualmente la collocazione di
un presidio fisso all'interno del
pronto soccorso è già un fenomeno positivo e confortante,
tuttavia sarebbe auspicabile
che l'orario venisse prolungato
anche durante le ore notturne.
A sostenere questa tesi è sempre il Dott. Cirucci: “In effetti
sarebbe molto vantaggiosa
l'estensione del servizio anche
alla fascia notturna, poiché è
proprio di notte che si verificano i casi più critici. È per
questo infatti che farò il possibile affinchè tale iniziativa
possa essere realizzata.
Per ora - prosegue Cirucci siamo molto soddisfatti del
nuovo servizio e ringraziamo
la Polizia di Stato per l'ottima
collaborazione”.
ALESSIO BARBATI
18 marzo 2011
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ROMA NORD
Parco Riserva dell’Insugherata: accesso interdetto
Il XX Municipio, tramite apposita riunione, discute l'apertura di un nuovo cancello a Tomba di Nerone
“P
erchè non possiamo
anche noi godere
del verde di un
parco regionale?” E' questa la
domanda che indignati cittadini e i Comitati di Quatiere si
stanno ponendo ormai da parecchio tempo. Agli abitanti è
stato, di fatto, negato l'accesso, dal proprio quartiere,
alla Riserva Naturale dell'Insugherata, attualmente raggiungibile solo da Monte Mario e, più precisamente, da
Via Castagnola, dove sorge
l'unico accesso ufficiale.
Il recente commissariamento
del Direttore di Roma Natura
e i cambiamenti che ne sono
conseguiti hanno reso urgente
una ridiscussione del problema. Per questo motivo lo
scorso 9 marzo la Commissione Urbanistica del XX Municipio si è riunita, assieme ai
Comitati di Quartiere e ai cittadini, per cercare di risolverlo il prima possibile. Alla
riunione avrebbero dovuto
partecipare anche l'Ente Roma
Natura, gestore della riserva
dell'Insugherata, e il Dipartimento X, che, però, alla fine,
non vi hanno preso parte.
Il Vicepresidente della Commissione Urbanistica Marco
Tolli (PD), ha esordito confermando che, nonostante il
8
piano d'assetto del parco sia
stato ormai da tempo concluso e preveda alcune soluzioni alternative a Via Castagnola, l'accesso da Tomba di
Nerone, chiuso da privati nel
2008, è ancora precluso.
Non è certo la prima volta
che cittadini e Comitati sollecitano le istituzioni per l'apertura di un nuovo ingresso in
quest'area tanto che, conferma ancora una volta Tolli,
il Municipio aveva già iniziato a lavorare su quello in
Via Panattoni, intervenendo
anche dentro la Convenzione
stipulata tra l'Ente Roma Natura e la Società Colle
Adriano, che è la società proprietaria delle aree che
avrebbero dovuto essere utilizzate per accedere alla
parte pubblica della riserva;
tanto l'Ente quanto la Società
si erano detti disponibili e
pronti a rinegoziare i termini
della Convenzione per consentire l'accesso all'Insugherata dal XX Municipio. Inoltre,
già il 9 settembre 2010, il Direttore di Roma Natura aveva
rassicurato i cittadini garantendo la realizzazione di sentieri ciclo-pedonali.
L'ingresso da Via Panattoni
non risulterebbe, però, sufficiente per tutti gli abitanti
della zona che sollecitano, invece, la riapertura di quello a
Tomba di Nerone, attualmente
di proprietà di Enti e privati.
Tra l'altro, ha aggiunto Francesco Gargaglia del Comitato “Robin Hood”, dal momento che la Società Colle
Adriano ha chiuso il ponticello che avrebbe garantito
l'accesso, anche entrando da
Via Panattoni non si potrebbe
andare al di là del fosso; inoltre tale riapertura permetterebbe di sanare la situazione
di degrado in cui versa oggi
questa zona.
Nel corso dell'audizione si è
deciso di rispedire al nuovo
Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Marco Visconti, tutta la documentazione
in merito, frutto dell'accordo
tra Commissione Urbanistica e
Comitati cittadini e di presentare ad un prossimo Consiglio
una mozione che, ha spiegato
Tolli, chieda all'Assessore all'Ambiente di attivarsi al fine di
garantire la realizzazione di
tutti gli accessi previsti nel
piano d'assetto e, ha aggiunto
il Presidente di Commisione,
Marco Petrelli (PDL), nel quale
sia confermato quanto già votato precedentemente, si
chieda il finanziamento immediato degli accessi e si indichino le priorità.
Al termine della riunione si è,
quindi, raggiunta una convergenza tra maggioranza ed
opposizione e si è deciso di
produrre un atto da spedire
all'assessore Visconti. Inoltre i
Comitati hanno espresso l'ordine di priorità della realizzazione degli accessi alla Riserva dell'Insugherata: Tomba
di Nerone, Via Panattoni e
Via dell'Acqua Traversa.
Ma, c'era da aspettarselo, il
rimpallo delle responsabilità
non si è fatto attendere: l'assessorato all'Ambiente si è
detto favorevole alla realizzazione del nuovo ingresso,
ma ciò non rientrerebbe nelle
sue competenze, dal momento che la gestione della Riserva dell'Insugherata spetterebbe all'Ente Roma Natura.
Questo è quanto che risulta
alla segreteria dell'assessore.
Ma Roma Natura è stata recentemente commissariata.
L'unica cosa certa è che i cittadini del XX Municipio non
possono ancora godere di
uno spazio di verde pubblico
che gli spetta di diritto.
SARA SCATENA
18 marzo 2011
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