margherita oggero - Comune di Borghetto Santo Spirito

Transcript

margherita oggero - Comune di Borghetto Santo Spirito
MARGHERITA OGGERO
Nata e residente a Torino, insegnante in pensione, Margherita Oggero è autrice di
molti libri ambientati nel mondo della scuola. Il suo romanzo d’esordio del 2002 si
intitola La collega tatuata; è stato ripreso dalla regia di Davide Ferrario nel film
Se devo essere sincera, con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè.
La Oggero ha insegnato lettere per 33 anni, dalle medie ai licei. Ha raccontato a
centinaia di ragazzi la letteratura italiana. E si può con sicurezza affermare che
molti di loro hanno uno dei suoi libri nello scaffale e seguono la serie tv Provaci
ancora prof., tratta dai suoi romanzi.
Dopo gli anni di insegnamento, nel periodo della pensione si dedica alla scrittura e da qui nasce la
serie di romanzi che conquisterà anno dopo anno il pubblico. Prima La collega tatuata, dove la
protagonista è Camilla Baudino, che in comune con l’autrice ha la provenienza geografica e la
professione, anche se Margherita non la definisce il suo alterego autobiografico. Camilla sarà la
protagonista anche dei successivi romanzi: Una piccola bestia ferita, L’amica americana, Così
parlò il nano da giardino e Qualcosa da tenere con sé. “ La prof. Detective nasce dalla necessità di
raccontare un ambiente che conosco bene. Dal desiderio di inventare una donna curiosa,
intelligente, ironica e spesso spigolosa”, questo è quanto afferma la Oggero in un’intervista del
2009 a proposito della protagonista dei suoi romanzi. In un’altra intervista, quando le viene chiesto
che cosa si perde nel passaggio di una storia dalla carta alla pellicola, risponde che “nel passaggio si
perde e si guadagna, si tratta di passare da un mezzo ad un altro”.
Nel 2008 seguono Orgoglio di classe, Il rosso attira lo sguardo, Quattro stagioni di relazioni
pericolose a Torino e L’ora blu. Il rosso attira lo sguardo è una raccolta di racconti che la stessa
autrice definisce, ai tempi della pubblicazione, “una sorta di passaggio fra i gialli precedenti e il
nuovo romanzo, per ora ancora indefinito, che non sarà un giallo”. Ultima fatica dell’autrice è
Risveglio a Parigi, di cui si parlerà in un incontro con l’autrice al Salone Internazionale del libro di
Torino.
L’arrivo al grande pubblico è stato senza dubbio aiutato dalla trasposizione televisiva delle
avventure di Camilla Baudino. I soggetti della serie sono scritti da Margherita Oggero stessa
insieme a Veronica Pivetti, l’attrice che impersona la prof.
L’amore per la scrittura c’è già all’età di 14/15 anni e si evolve lentamente attraverso qualche
racconto breve di fantascienza pubblicato anonimamente, altri racconti tenuti nel cassetto, qualche
testo per spettacoli teatrali, le grammatiche per la scuola e infine, con l’arrivo della pensione, i
romanzi. Margherita Oggero si dichiara lettrice onnivora, ama i libri onesti non costruiti secondo le
mode o la speranza del best seller. Un libro deve emozionare e far pensare.
L’idea per un nuovo libro non ha uno schema di origine preciso. Può essere ispirato da un passante,
nascere da un nome e cognome, dalla cronaca o da una semplice conversazione. Dopo quel
momento di ispirazione che rimane nella memoria iniziano a muoversi diversi elementi che si
combinano fra loro e formano la storia. La scrittura della Oggero è un continuo lavoro di
trasformazioni, correzioni, cancellazioni e aggiunte durante la scrittura. Fra la fine della stesura e la
consegna all’editore vi è un periodo di pausa in cui l’autrice non rilegge il romanzo per farlo solo a
distanza di tempo e apportare le ultime modifiche.
Inutile aggiungere che due aspetti sono forti e costanti nei suoi scritti: la scuola e Torino. In
un’intervista, rilasciata nel 2009, afferma a questo proposito “Ho amato il mio mestiere precedente
e lo ripropongo in (quasi) tutti i miei libri. È uno dei mestieri più belli e più difficili se si intende
farlo al meglio” e su Torino “Più invecchio più amo la mia città anche se ha limiti e difetti, la sua
presenza nei romanzi è dettata dall’amore”