Partenos Petras - Stereoinvaders

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Partenos Petras - Stereoinvaders
Partenos Petras
Martedì 10 Marzo 2009 13:51 - Ultimo aggiornamento Domenica 07 Aprile 2013 17:09
Stereoinvaders presenta ai propri lettori i Partenos Petras, band black metal italiana dalle ottime
potenzialità. Abbiamo discusso del loro primo lavoro, "De Anarchia Obscurorum Saeculorum",
ed ecco quanto è venuto fuori!
- Benvenuti sulle pagine di Stereoinvaders, ragazzi! Inizio quest’intervista chiedendovi di
presentare brevemente la vostra band ai nostri lettori: a voi il compito di introdurvi a chi
non vi conosce!
- I Partenos nascono a gennaio del 2006 negli rt 60 studios di Enrico Germani dove abbiamo
inciso De anarchia, il nostro primo disco. Finito il lavoro in studio ci siamo messi alla ricerca di
qualcuno disposto a stampare e a distribuire il cd, dopo un anno di inutili ricerche abbiamo
deciso di stampare a spese nostre e di affidarci alla kick per la promozione.
- Parlateci un po’ di “De Anarchia Obscurorum Saeculorum”. Quanto pensate sia
rappresentativo delle potenzialità dei Partenos Petras?
- Rispetto a quando è stato pensato e concepito il disco, oggi penso che la band possa dare di
più, in studio e dal vivo. Questo perché i tempi di produzione e post produzione del disco, sono
stati cosi lunghi che nel frattempo siamo non solo migliorati tecnicamente ma anche le nostre
idee sono un po’ cambiate.
- Raccontateci qualcosa sul significato del vostro nome.
- Partenos petras è la traduzione in greco di Vergine delle rocce, un famoso quadro di Leonardo
Da Vinci. Lo studio delle opere di Da Vinci mi appassiona da sempre, era un genio enigmatico e
misterioso.
- Parlateci un po’ dei testi del vostro album: che importanza riveste l’aspetto lirico per i
Partenos Petras?
- Mi interessa il lato oscuro della storia, in particolare del medioevo. I testi del cd affrontano le
tematiche più nere e misteriose dell’era di mezzo, li ho scritti cercando di occultare il vero
messaggio, proprio come un alchimista o un mago avrebbe scritto le proprie formule nel XIV
sec. Non avevo mai dedicato tanta cura alle liriche, prima di De anarchia… esse sono frutto di
un lungo e interessante studio.
- Quali sono i vostri punti di riferimento, le band che ritenete abbiano influenzato più di
tutte la vostra musica?
- Mahyem, Carpathian forest, Aborym, Dimmu Borgir…
- Come vi è venuta l’idea di utilizzare per la vostra musica strumenti così inusuali per il
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Partenos Petras
Martedì 10 Marzo 2009 13:51 - Ultimo aggiornamento Domenica 07 Aprile 2013 17:09
vostro genere come il bouzouki o i violini? Siete soddisfatti della loro integrazione con il
vostro sound, o pensate che il risultato sia ancora migliorabile?
- Ci piace stravolgere i canoni del genere che suoniamo, ci piaceva l’idea di inserire nella nostra
musica suoni e contenuti che appartengono alla tradizione mediterranea. Si, siamo molto
soddisfatti di questa fusione che di sicuro miglioreremo in futuro.
- Che musica ascoltate di solito? Siete musicalmente onnivori?
- Ascoltiamo tanta musica, siamo sempre alla ricerca di nuovi suoni, gruppi e artisti, sarebbe
davvero riduttivo e triste per un musicista fossilizzarsi su un solo genere. Lavoro in radio e ho
per fortuna l’opportunità di conoscere e ascoltare tanta musica senza paraocchi. Di solito dopo
le prove o una giornata stressante in studio mi piace ascoltare qualcosa di calmo, tipo Tom
Waits e o gli A Perfect Circle, in palestra invece ascolto sempre i Chemical Brothers.
- Il black metal è un genere che spesso travalica i limiti della musica e diventa quasi uno
stile di vita, portandosi dietro tutto un apparato ideologico a volte anche decisamente
complesso. Cosa rappresenta tutto ciò per voi?
- La sola cosa importante per noi è la musica, il resto è solo spettacolo.
- Cosa ne pensate della scena metal estrema italiana, se ritenete che esista?
- Non seguo molto la scena italiana.
- Quanto è importante l’aspetto live per i Partenos Petras? Vi sentite più a vostro agio sul
palco o quando suonate fra di voi?
- Potrò rispondere a questa domanda tra qualche mese quando cominceremo a suonare dal
vivo, ora stiamo ancora provando con i nuovi session.
- Un pregio e un difetto dei Partenos Petras…
- Non saprei, di sicuro abbiamo tanti difetti, uno di questi forse è che rispondiamo con troppa
calma alle interviste - ci scusiamo - un pregio invece è l’umiltà.
- Quali sono i vostri programmi per il futuro?
- Ci stiamo preparando per il live e stiamo scrivendo pezzi nuovi, poi si vedrà non mi piace
pensare troppo al futuro.
- Lascio a voi le ultime parole, grazie per questa intervista e speriamo di risentirci presto!
- Grazie mille per l’intervista, salutiamo tutti ciao….
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