L`anno bisestile - La Bottega del Tempo perduto

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L`anno bisestile - La Bottega del Tempo perduto
“La Bottega del Tempo perduto”
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L'ANNO BISESTILE
Secondo il calendario gregoriano, in vigore dal 1582, il ciclo dell’anno bisestile é il
seguente: si aggiunge un giorno ogni quattro anni (sono quindi bisestili gli anni divisibili per
quattro) saltando gli anni centenari. Ogni quattro secoli occorre però aggiungere di nuovo
un giorno. Questo comporta che gli anni centenari, pur essendo divisibili per quattro non
sono bisestili (1700, 1800, 1900, 2100, 2300, ...) con l’eccezione di quelli divisibili per
quattrocento (1600, 2000, 2400, 2800, 3200, ...).
Ma, cosa è un anno bisestile? Come è nato e come si gestisce? Cominciamo con il
dire che per anno solare si intende un periodo di tempo secondo il quale si ripresentano
ciclicamente gli eventi delle stagioni. Tale anno, per differenziarlo da altri tipi usati in
astronomia, prende il nome di anno solare tropico e, attualmente sappiamo che ha una
durata di 365,2425 giorni circa. Quello che usiamo tutti i giorni e regola la nostra vita e le
faccende quotidiane, prende il nome di anno civile. Poiché è opportuno che le stagioni si
ripresentino sempre alle stesse date occorre che l’anno civile si adegui il più possibile al
ciclo dell’anno solare tropico. Il problema principale, che sta alla base di tutto, è che,
mentre l’anno civile, per ovvie esigenze pratiche è costituito da un numero intero di giorni
(365 o 366), un anno tropico invece si porta dietro una coda pari circa ad un quarto di
giorno (0,2425): per l’esattezza 5 ore 48 minuti e 46 secondi.
Se quindi noi chiudiamo il ciclo con un numero intero di giorni ecco che l’evento
stagionale slitta ogni anno di quasi 6 ore (il problema di stabilire con certezza l’evento
equinoziale -il ritorno delle stagioni- era di fondamentale importanza nel mondo cristiano,
poichè da esso dipendeva la celebrazione della Pasqua di Resurrezione).
La parte frazionaria (PF) di tale entità (cioè 0,2425) può essere matematicamente
espressa nella forma: PF=1/4-1/100+1/400. Questo significa che se adottiamo l’anno civile
pari a 365 giorni interi, noi dobbiamo aggiungere un giorno ogni quattro anni, toglierne uno
ogni 100 ed aggiungerne di nuovo uno ogni 400.
In tal modo si crea un ciclo di 400 anni, trascorso il quale il calendario si riallinea
perfettamente con gli eventi stagionali.
Curiosità
▪ I Romani aggiungevano il giorno in più al 24 febbraio,
che essi chiamavano “sexto die ante Kalendas Martias”
(sesto giorno prima delle Calende di marzo); il giorno
aggiuntivo si chiamava “bis sexto die” (sesto giorno
ripetuto), da cui l'aggettivo "bisestile". La tradizione
popolare vuole che l’anno bisestile sia un anno di
sfortune: “anno bisesto, anno funesto”.
▪ Nel 1712 in Svezia, per problemi di passaggio dal
calendario giuliano a quello gregoriano, ci fu un anno
doppiamente bisestile: con il 29 e il 30 febbraio.
▪ In Unione Sovietica, con l’introduzione del calendario
rivoluzionario sovietico, negli anni 1930 e 1931 il mese di
febbraio ebbe 30 giorni.
Siti consultati:
www.astrofilibassano.it - www.wikipedia.it - www.ilsussidiario.net

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