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PILLOLE DI TECNICA DI LA MARCO GIUSSANI SINCRONIZZAZIONE DELLE LANCETTE A rgomento interessante per tutti coloro che ricercano il massimo della precisione dal proprio segnatempo, la sincronizzazione delle lancette, e più precisamente il perfetto allineamento della lancetta dei minuti con gli indici, è un’operazione sostanzialmente semplice. Consiste infatti nel far tornare indietro di poco la suddetta lancetta tramite la corona e di portarla poi sull’ora esatta, facendola avanzare anziché retrocedere: questo perché, quando il movimento riprenderà a funzionare, il suo posizionamento potrebbe non essere perfetto a causa dell’inevitabile scarto dovuto al pur minimo gioco tra gli ingranaggi. È importante, infine, che al termine della regolazione la corona sia premuta con assoluta delicatezza, dal momento che un movimento sbagliato potrebbe imprimere una piccolissima rotazione a quest’ultima e un conseguente errore di sincronizzazione che comporterebbe l’inevitabile ripetizione dell’intera procedura dall’inizio. Trasformazioni Fondato nel 1924, il marchio Cimier torna a nuova vita nel 2003. I suoi orologi si caratterizzano per un buon connubio di tradizione e design contemporaneo. Il modello BIGMatic 16 1/2’’’ rappresenta la punta di diamante della produzione. Si tratta di un esemplare che adotta un calibro ETA Unitas 6497-1, a carica manuale, che i tecnici della Cimier hanno trasformato in un movimento automatico al quale hanno aggiunto una molla di carica sviluppata in-house. Ciò ha permesso di aumentare la riserva di carica da 46 a 53 ore. Il movimento è visibile attraverso il fondello in zaffiro della cassa, che nella versione Limited Edition (200 esemplari) è realizzata in acciaio con trattamento PVD nero. Sul quadrante la cifra araba 12 è in blu e al 7 sono posizionati i piccoli secondi. L’ora dei piloti La collezione Heritage di Longines si arricchisce con il modello The Longines Avigation Watch Type A-7, che si rifà gli orologi da aviatore degli anni Trenta. Per garantire il corretto allineamento della lancetta dei minuti con gli indici occorre farla indietreggiare di circa mezz’ora e poi portarla in avanti all’ora desiderata, in modo che i giochi fra gli ingranaggi siano ridotti al minimo. Si tratta di un cronografo monopulsante con ruota a colonne, che prende il nome dalla dicitura “Type A-7”, che veniva all’epoca rilasciata dall’esercito americano solo a quei modelli che soddisfacevano rigidi criteri in materia di estetica, qualità e precisione per poter essere indossati dai piloti. Caratteristico il quadrante, nero e con grandi cifre arabe bianche, sfalsato di 50 gradi sulla destra, come negli esemplari dell’epoca, che dovevano poter essere indossati all’interno del polso: in questo modo, il quadrante si trovava sullo stesso asse degli strumenti di bordo e i piloti potevano leggerne le indicazioni senza dover muovere il braccio e, quindi, senza dover mai abbandonare la cloche. Realizzato con cassa in acciaio di ben 49 millimetri, il nuovo esemplare monta il calibro automatico L788, su base ETA A08.L11, mostrato attarverso il vetro zaffiro sul fondello. Prezzo: 3.160 euro. L’OROLOGIO 213 - Dicembre 2012/Gennaio 2013