Il Birrificio Menabrea di Biella,La ex

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Il Birrificio Menabrea di Biella,La ex
Il Birrificio
Biella
Menabrea
di
La Birra Menabrea Spa è un gioiello di archeologia industriale
ancora attivo. Fondata a Biella nel 1846 è la più antica
birreria italiana esistente.
La storia di Birra Menabrea, esempio di archeologia industriale tutto
italiano
Con
più
di
160
anni
di
attività,
Birra
Menabrea
ha
indubbiamente contribuito a fare la storia della birra in
Italia.
La sua fondazione risale infatti al 1846, quando il sig. Welf
di Gressoney ed i fratelli Antonio e Gian Battista Caraccio
decisero di dar vita ad un laboratorio per la produzione della
birra. Nel 1854, la birreria venne affittata a Jean Joseph
Menabrea e Antonio Zimmermann, che la acquistano poi nel 1864.
A seguito dell’uscita di Zimmermann dalla società, fu proprio
Giuseppe Menabrea-non più Jean Joseph, poiché la lingua
ufficiale era ormai l’italiano- a costituire, il 6 luglio
1872, la “G. Menabrea e figli”.
L’applicazione della tecnica a bassa fermentazione, all’epoca
poco diffusa, e l’utilizzo di materie prime qualitativamente
eccellenti, prima su tutte, l’acqua delle fonti biellesi,
hanno caratterizzato fin da subito Birra Menabrea e ne hanno
decretato il successo.
Con la morte del patriarca, avvenuta nel 1881, gli eredi che
si sono succeduti, oltre a contribuire alla diffusione del
marchio in Italia, hanno ottenuto importanti onorificenze da
parte dei regnanti. Nel 1896, la società passa nelle redini di
Emilio Thedy e Agostino Antoniotti, mariti delle sorelle
Menabrea. Da quel momento in poi, sarà la famiglia Thedy a
guidare l’Azienda.
Con la fine del 1800, arrivano gli attestati di riconoscimento
anche a livello internazionale: la Medaglia d’Argento
all’esposizione di Torino, il Diploma d’Onore e Croce di
Digione in Francia, a Monaco in Germania e a Gand, in Belgio.
Nel nuovo secolo, il palmarès di Birra Menabrea si arricchisce
di prestigiosi e numerosi premi che si susseguono
ininterrottamente. Tra questi si ricordano quattro Gran Premi
e Medaglie d’Oro alle esposizioni di Torino, Milano, Roma,
Bruxelles e Parigi.
Nel 1991, l’Azienda entra a far parte del Gruppo Birra Forst,
azienda birraria dell’Alto Adige nota per la qualità dei suoi
prodotti ed il rispetto della natura. L’accordo, siglato da
Paolo Thedy, quarto discendente della dinastia, è finalizzato
a riaffermare l’orgoglio di una birra tutta italiana ed a
rafforzare ulteriormente la presenza commerciale sul
territorio. Birra Menabrea mantiene comunque intatta la sua
forte identità ed indipendenza, riuscendo a conservare viva la
cultura e la tradizione birraria, e ritagliarsi un posto
d’onore nel panorama internazionale.
Dal 1997 al 2011, Birra Menabrea sale infatti sui gradini più
alti del podio al World Beer Championships di Chicago,
autorevole concorso annuale promosso da esperti del settore,
ottenendo Medaglie d’Oro e d’Argento. E’ una consacrazione per
l’Azienda biellese, che dal 2005, dopo la scomparsa di Paolo
Thedy, passa sotto la direzione del figlio, Franco Thedy,
quinto discendente della famiglia.
La struttura produttiva del Birrificio Menabrea
Situato nel centro storico di Biella, lo stabilimento in cui
viene prodotta la Birra Menabrea mantiene, ancora oggi,
intatto il fascino della tradizione di più di 160 anni di
attività.
Presso lo stabilimento, che si estende su di una superficie di
7.500 m2, dei quali 4.500 coperti, vengono realizzate tutte le
fasi di lavorazione della birra: dalla produzione fino al
confezionamento.
Lo stabilimento Menabrea è composto da una sala cottura in
grado di lavorare 570 ettolitri al giorno di mosto, da n. 4
cantine di fermentazione, che ospitano fino a 9.500 hl di
birra, da cantine di deposito che riescono a contenere fino a
9.000 hl di birra e da un sistema di filtraggio da 150 hl
all’ora.
A questi si aggiungono un impianto di infustamento che
consente la produzione di 300 fusti/ora ed un innovativo e
moderno impianto di imbottigliamento, completato alla fine del
2012, che è in grado di garantire una capacità produttiva di
15.000 bottiglie/ora. Realizzato con le migliori e più moderne
tecniche costruttive, rispettando gli standard di
compatibilità
ambientale,
il
nuovo
impianto
di
imbottigliamento
rappresenta
l’ultimo
investimento
industriale, in termini temporali, realizzato da Birra
Menabrea. Una scelta in linea con una strategia aziendale che
favorisce lo sviluppo di un processo di produzione efficiente,
basato su di un severo controllo dei parametri qualitativi
relativi al completo iter produttivo.
Per Birra Menabrea la cura, l’attenzione, la qualità e la
naturalità sono prerogative imprescindibili: dalla selezione
accurata delle materie prime (prima su tutte l’acqua
cristallina delle montagne biellesi, ma anche il malto d’orzo
primaverile, il lievito, il mais, il luppolo dell’Hallertau)
alla sapiente miscelazione e fermentazione, fino alla
filtrazione della birra.
Ad esse, si affianca un processo di produzione che rispetta i
tempi della tradizionale: al fine di mantenere intatte le
qualità organolettiche ed assicurare una maggiore fragranza
del prodotto.
La peculiarità ed il successo di Birra Menabrea risiedono
proprio nella capacità di produrre una birra d’élite, che
riesce a coniugare il concetto di fatto-a-mano e di rispetto
della tradizione ad un ambito produttivo tecnologicamente
avanzato
Il Museo Birra Menabrea, la biblioteca della birra ed il Ristorante
Accanto allo storico stabilimento dell’azienda, a Biella, si
trova il Museo della Birra Menabrea, piccola collezione
privata che racchiude un eccezionale patrimonio di cultura e
tradizione. All’interno della sede storica, è inoltre presente
anche la Biblioteca della birra, che conta più di 300
pubblicazioni e documenti originali in latino, italiano,
francese e tedesco, alcuni dei quali risalgono al 1500.
Entrambe le strutture sono visitabili su prenotazione.
Annesso alla fabbrica e ricavato dalle vecchie stalle dello
stabilimento, si trova inoltre il Ristorante Menabrea,
dall’ambiente informale ed accogliente. Presso il locale è
possibile cenare abbinando le diverse referenze Menabrea ad
una cucina locale tipica e gustosa.
Sito archeologico industriale: Il Birrificio Menabrea
Settore industriale: Settore birraio
Luogo:Biella – Piemonte
Proprietà/gestione: Gruppo Birra Forst www.birramenabrea.com
Testo a cura di:Birrificio Menabrea
La ex-Fabbrica, l’Archivio
Storico e Museo Birra Peroni
a Roma
La ex-Fabbrica della Birra Peroni, oggi parte del nostro
patrimonio archeologico industriale, e l’Archivio Storico e
Museo Birra Peroni a Roma raccontano la storia di un marchio
che ha contribuito fortemente allo sviluppo del settore
birraio italiano.
La ex-Fabbrica della Birra Peroni, oggi sede del MACRO (Museo
d’Arte Contemporanea di Roma)
La Ditta Francesco Peroni, nata a Vigevano nel 1846, avviò nel
1864 una seconda fabbrica di birra a Roma, futura Capitale
d’Italia. A seguito della fusione della Ditta Francesco Peroni
con la Società Romana per la fabbricazione del ghiaccio e
della neve artificiale, avvenuta nel 1901, la sede societaria
fu trasferita nei pressi di Porta Pia, dove ancora ai nostri
giorni sono visibili i diversi corpi di fabbrica.
Il Lotto A: Nella sua prima configurazione – e fino al 1907 –
l’attività produttiva era concentrata nel lotto compreso tra
piazza Alessandria, via Mantova e via Bergamo (lotto “A”),
dove si trovavano gli impianti di fabbricazione della birra,
del ghiaccio e le celle frigorifere. Affacciato su piazza
Alessandria, uno châlet-birreria di legno in stile Liberty,
con giardino esterno, fu costruito nel 1902 per il consumo di
birra in loco. Una prima sostanziale modifica allo
stabilimento industriale fu apportata nel 1908 con la
costruzione del Sudhaus (sala di cottura) in angolo con via
Bergamo, progettato da Gustavo Giovannoni e ancora esistente.
La
Ristrutturazione
del
1912 :
Nel
1912
una
profonda
ristrutturazione dello stabilimento condusse tra l’altro allo
smantellamento dello châlet e delle celle frigorifere, alla
costruzione di “quartierini operai” nelle vie Brescia, Nizza e
Bosi e all’estensione dello stabilimento ai lotti “B” e “C”,
già di proprietà dell’azienda.
Il Lotto B: Nel lotto “B”, compreso tra le vie Mantova e
Alessandria, si costruirono un reparto per il servizio del
mercato fuori Roma e una nuova fabbrica di ghiaccio, sempre su
progetto di Gustavo
Alessandria.
Giovannoni,
con
facciata
su
via
Il Lotto C: Nel lotto “C”, compreso tra le vie Reggio Emilia,
Nizza e Cagliari furono edificate le scuderie e la rimessa dei
carri per il servizio cittadino. Era il lotto destinato ai
servizi di supporto alla produzione di birra e ghiaccio. Il
fronte su via Reggio Emilia fu progettato da Gustavo
Giovannoni nel 1912. Il fronte su via Cagliari e quello in
angolo con via Nizza furono aggiunti tra il 1920 e il 1922, su
progetto dell’architetto Alfredo Palopoli, in concomitanza con
la costruzione di una nuova, ed ultima, fabbrica di ghiaccio,
i cui impianti furono definitivamente smantellati all’inizio
degli anni Sessanta.
La Fabbrica della Birra Peroni oggi: La configurazione
dell’opificio della Birra Peroni rimase poi invariata fino
alla sua dismissione, avvenuta nel 1971. La convenzione
stipulata con il Comune di Roma del 1983 e la successiva
riabilitazione dell’ex edificio industriale è storia recente,
di cui fanno parte la destinazione del lotto “C” a sede della
Galleria Comunale di arte moderna e contemporanea inaugurata
nel 1999 (oggi MACRO) e il restauro dei lotti “A” e “B”, ora
destinati ad uffici, negozi ed abitazioni private. Il
l’Archivio e il Museo Birra Peroni ha trovato invece
collocazione presso l’attuale stabilimento Birra Peroni di
Roma in via Renato Birolli.
L’Archivio Storico e Museo Birra Peroni
Il progetto di recupero della memoria storica aziendale,
intrapreso dalla Società Birra Peroni in occasione del
centocinquantesimo anno di vita (1996) e proseguito negli anni
successivi, ha conseguito 3 obiettivi principali:
• la redazione di una approfondita monografia
storica
aziendale,
• l’apertura al pubblico dell’Archivio Storico, dichiarato di
notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica
per il Lazio nel 1996 e la pubblicazione del suo inventario
nel 2001,
• la realizzazione di un museo aziendale, che ha aperto i
battenti nel 2001.
Pioniera del settore, Birra Peroni è socio fondatore
dell’Associazione Museimpresa, l’Associazione degli archivi e
dei musei d’impresa italiani, nata nel 2001, su iniziativa di
Assolombarda e e aderisce al Portale degli Archivi d’Impresa,
promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo.
Il Museo Birra Peroni
La struttura museale si trova – insieme a quella dell’Archivio
Storico, per un totale di 500 mq – all’interno dell’attuale
Stabilimento Birra Peroni di Roma, situato in area industriale
Tor Sapienza.
Nel Museo Birra Peroni sono rappresentate la storia e
l’attualità della Società e del suo prodotto, attraverso
oggetti, immagini, documenti originali e filmati d’epoca, che
mettono in luce gli infiniti nessi con la storia del costume e
della società italiani. Le tre sezioni di cui si compone il
museo corrispondono ai tre punti chiave del successo Peroni
nel tempo: la storia industriale nella sua dimensione interna
e nei rapporti con le comunità locali; la storia del prodotto
e del suo consumo nel mercato italiano; l’efficace
comunicazione pubblicitaria dai primi del ‘900 all’invenzione
della bionda Peroni nelle sue infinite declinazioni.
La I Sezione, Fabbriche, lavoro e territorio – la Birra Peroni
nel XX secolo, è dedicata alle scelte strategiche ed
industriali che hanno reso Birra Peroni prima azienda del
settore sin dall’inizio del Novecento. Utensili ed impianti
provenienti dagli uffici e dai reparti di fabbrica dismessi
testimoniano la dimensione interna e l’evoluzione delle
professioni e dell’organizzazione del lavoro.
La II Sezione, dedicata alla storia della distribuzione
commerciale, ripercorre attraverso immagini e oggettistica
l’evoluzione del consumo, del packaging e del materiale
promozionale fornito ai punti vendita per accompagnare il
consumo di birra sin dalla fine dell’Ottocento. Molti gli
agganci alla storia del costume, del tempo libero e
dell’alimentazione nei suoi aspetti antropologici ed
economico-sociali, dagli anni della Belle Époque ai primi
passi della società dei consumi di massa.
Nella III sezione la storia della comunicazione pubblicitaria
offre uno spaccato di un altro importante capitolo di storia
italiana: attraverso i motti ingenui ed efficaci delle
campagne stampa dagli anni Venti e Trenta, si giunge alla
rappresentazione femminile della bionda Peroni dagli anni
Sessanta al 2003, fino ai filmati delle ultime campagne per TV
e cinema di Peroni e Nastro Azzurro.
L’Archivio Storico Birra Peroni
L’Archivio Birra Peroni, vincolato dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali nel 1996, è aperto al pubblico dalla
fine degli anni Novanta. La documentazione conservata è
inventariata analiticamente su supporto informatico ed è
consultabile in Azienda per documentati motivi di studio e di
ricerca.
Le carte aziendali corrispondono alla documentazione cartacea
prodotta dall’azienda Birra Peroni tra gli ultimi decenni
dell’Ottocento e gli anni Cinquanta del Novecento: scritture
sociali, libri contabili, registri del personale,
corrispondenze, documentazione relativa all’amministrazione
del personale e alla attività produttiva e commerciale della
sede centrale di Roma, degli stabilimenti di Bari, Napoli,
Livorno e Padova e delle società acquisite (Birra d’Abbruzzo,
Birra Paszkowski-Wührer, Birrerie Meridionali, Costruzioni
Meccaniche Meridionali). Un nucleo ulteriore di documentazione
copre i decenni dal 1960 circa ad oggi, per un totale di 500
metri lineari.
Oltre alla documentazione cartacea, la storia dell’Azienda è
raccontata da video (oltre 1400 pellicole depositate presso
l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea),
fotografie (circa 10.000 immagini, che coprono l’arco
cronologico 1880 circa – oggi); varie tipologie oggettuali
come confezioni e materiali per il punto vendita; filmati;
macchinari ed attrezzi. Una biblioteca di oltre 1.000 testi
inerenti l’argomento birrario, gli archivi e le storie
d’impresa completa l’offerta culturale dell’Archivio Storico
Birra Peroni.
Info
Archivio Storico e Museo Birra Peroni Via Renato Birolli, 8 –
00155 Roma Tel.
0622544.1
Email: [email protected] Visita nei giorni feriali su
appuntamento Ingresso gratuito
Sito archeologico industriale: Fabbrica della Birra Peroni e
l’Archivio Storico e Museo Birra Peroni
Settore industriale: Settore birraio
Luogo: Roma – Lazio
Proprietà/gestione: Birra Peroni s.r.l www.birraperoni.it
Comune di Roma www.comune.roma.it
Testo a cura di: Archivio Storico e Museo Birra Peroni
Archeologia Industriale