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CAMPIONATO DI GIORNALISMO LUNEDÌ 11 MARZO 2013 7 •• Scuola media ‘Caro’ di Montegranaro Lezione a scuola a tempo di rock Da Bill Haley alla chitarra di Jimi Hendrix: storia di una generazione di ribelli I DATI ISTAT Le Marche terra di immigrati LE MARCHE sono diventate terra di immigrazione. A certificarlo è l’Istat, che per il 2011 indica nella nostra Regione la presenza di 124.917 stranieri non comunitari: una popolazione giovane spesso occupata in impieghi a bassa specializzazione che gli italiani non vogliono più fare. Se si considera poi il numero degli alunni stranieri nelle scuole, le Marche figurano al quarto posto tra le regioni con la maggiore presenza di studenti stranieri nati in Italia. La provincia di Ascoli Piceno, in particolare, presenta la percentuale italiana di minori stranieri frequentanti la scuola dell’infanzia. La scuola sta investendo molto su costoro, che diventeranno cittadini italiani promuovendo corsi per imparare la lingua, l’educazione alla cittadinanza e l’ordinamento giuridico del nostro Paese al fine di contribuire alla costruzione di una società multiculturale. Purtroppo si riscontra che negli ultimi tre anni l’impatto della crisi economica ha colpito in misura più rilevante gli stranieri, con un calo del tasso di occupazione più che doppio rispetto a quello degli italiani. Anche fra le varie etnie, l’Istat segnala differenze sostanziali: a soffrire di più la crisi infatti sono le etnie albanese e marocchina , tradizionalmente impiegate nell’industria e nell’edilizia. Molti di loro non avendo un tessuto familiare alle spalle sono migrati in Paesi in cui la protezione sociale è maggiore. Invece le comunità filippina, polacca e ucraina, perlopiù occupate nei servizi alle famiglie, ne hanno risentito meno, mentre quella cinese reagisce spostandosi all’interno del nostro territorio. Classe II F IL 2 FEBBRAIO la nostra scuola ha proposto agli alunni una lezione-concerto tenuta dai ‘Flexus’ sulla storia del rock, genere musicale nato negli anni Venti negli Stati Uniti sulla scia del blues cantato dai neri, le cui radici sono da ricercare tra i canti della comunità di schiavi afroamericani. Con il tempo il ritmo delle canzoni blues è stato accelerato e si è arrivati al boogie-woogie. Di lì a poco Bill Haley scrive il primo brano rock, utilizzando la chitarra elettrica e un ritmo più veloce. Nel frattempo negli Stati Uniti nasce uno dei più grandi cantanti e chitarristi dell’epoca, Elvis Presley, la cui voce arriva anche in Italia, dove tutti cercano di imitarlo. Elvis crea un nuovo genere musicale, il rock and roll e inventa anche il pick up, un pedalino che pestato rende il suono distorto e ne amplifica la potenza. Negli anni Sessanta in Inghilterra nasce invece uno dei più famosi gruppi musicali, i Beatles, formato da John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e Georg Harrison, che hanno segnato un’epoca nella musica e nel costume. Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa CRONISTI IN ERBA Gli alunni della scuola media di Montegranaro a livello mondiale e considerati tra le maggiori espressioni della musica contemporanea, i Beatles contano ancora oggi su un enorme seguito. Accanto a loro emergono anche i Rolling Stones, un gruppo composto da Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts, che ha rivisitato il rock in chiave più dura, con ritmi lascivi e canto aggressivo. NELLO STESSO momento negli Stati Uniti si afferma il cantautore Bob Dylan. Molte delle sue canzoni, come ‘Blowin’ in the wind’ e ‘The times they are a changin’, sono diventate gli inni dei movimenti pacifisti e per i diritti civili. Negli anni Settanta si affermano i Pink Floyd, una rock band britannica, che ha riscritto le tendenze musicali della propria epoca ed è divenuta uno dei gruppi più importanti. Il punto di approdo del concerto è stata la musica di Jimi Hendrix, uno dei maggiori innovatori del rock: durante la sua parabola artistica, breve ma intensa, ha infatti mutato l’approccio alla chitarra elettrica, che da quel momento è diventata lo strumento principe e incontrastato di questo genere musicale. Classe II F I NODI DELLA CITTÀ VIA AL RESTAURO DELLA CHIESA DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO, MA SI DOVREBBE FARE DI PIÙ Il centro storico si muove, ma non abbastanza IL MONDO IN CLASSE Alunni italiani e stranieri sui banchi IN PASSATO chi viveva nel centro storico di Montegranaro, era fortunato perché vicino alla propria abitazione si poteva trovare di tutto: negozi, chiese, scuole ed era inoltre protetto dalle mura. Quasi ogni casa nello scantinato aveva un piccolo laboratorio artigianale adibito alla produzione di calzature. Successivamente, a causa dello sviluppo industriale, molte persone si sono trasferite ed hanno abbandonato le abitazioni per trasferirsi in periferia, dove si sono stabilite le nuove imprese e sono sorti nuovi quartieri con strade più larghe e parcheggi sempre disponibili. Nell’arco di diversi anni, perciò, molte case presenti all’interno della cerchia muraria sono state trascurate e per il basso prezzo dell’affitto o dell’acquisto, abitate solo o prevalentemente dagli extracomunitari. Negli ultimi anni si è parlato perlopiù del centro di Montegranaro solo in occasione di eventi come il Veregra Street o della festa del patrono, ma qualcosa si sta muovendo. Infatti qualche proprietario e anche il Comune si stanno impegnando per la ristrutturazione di alcuni edifici. A giorni inizierà anche il restauro della chiesa di San Filippo e Giacomo, grazie all’interessamento del parroco don Umberto Eleonori, che ha ottenuto dei finanziamenti (parte dalla Cei e parte accendendo un mutuo) e con i 500mila euro a disposizione si procederà al ripristino del tetto e dell’interno con particolare riguardo all’altare. Per chi vi abita non è ancora abbastanza, ma si spera che questo sia solo l’inizio di un’opera innovatrice e di più ampio respiro. Classe II F LA REDAZIONE I GIOVANI cronisti della classe II F della scuola ‘Annibal Caro’ di Montegranaro che hanno collaborato alla realizzazione dei tre articoli sono Marouane Afif, Andrea Antonelli, Filippo Berdini, Gloria Bigoni, Adele Cannella, Jenny Cernetti, Alessandra Ciccola, Scheila Cipollone, Cesare Clemente, Alessia Filomeni, Giorgia Giacobbi, Oussama Hamin, Raman Hamadache, Alessandro Latini, Stefano Lucentini, Amorlita Manalo, Federico Perticarini, Chira Pirro, Samir Rebbah, Edoardo Rossi, Ludovica Scarafiocca, Marco Trentanni, Eleonora Trovellini, Valeria Trozzo. Gli alunni sono stati coordinati dalla professoressa Michela Paoletti.