Nessi Cinecittà BalletBoyz “TheTalent” La scuola

Transcript

Nessi Cinecittà BalletBoyz “TheTalent” La scuola
Stagione 2014-15
Numero 9 - 9 aprile 2015
Nessi
Cinecittà
BalletBoyz “TheTalent”
La scuola
Hubbard Street Dance Chicago
Focus Arearea - Box_Two, Innesti, About:blank, Soli
Io odio gli italiani
In fondo agli occhi
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news
CRESCE
L’ATTESA
PER IL
CONCERTO DI
JAMES TAYLOR
WUNDER
KAMMER,
DAL ROCK
ALLA MUSICA
ANTICA
Si terrà il 22 aprile prossimo l’atteso concerto di James Taylor, l’apprezzato cantautore
americano, vincitore di molteplici Grammy
Award, per la prima volta al Rossetti grazie
alla collaborazione tra il Teatro Stabile e
Progetto Live. Nel corso della sua lunga carriera James Taylor ha venduto 100 milioni di
album, guadagnandosi 40 dischi d’oro oltre
a molteplici dischi di platino e multiplatino
per i suoi classici che vanno da “Sweet Baby
James” del 1970 a “October Road” del 2002.
Gli ultimi biglietti per il concerto sono in
vendita presso le biglietterie del Rossetti,
oltre che sui circuiti Vivaticket e su Ticketone.
Ad aprile Wk spazia dal rock alla musica
antica, dal teatro al cinema. Al via il 3 con
“ba.Rock”: giovani band al Teatro Miela a
partire dalle 20, ingresso libero. Seguirà
il 15 l’atteso appuntamento con David
Riondino e laReverdie per la sezione Carta
bianca a Claudia Caffagni con “Le Roman de
Fauvel”, il primo esempio di satira politica
dell’occidente, la storia di un asino che regna
dove gli onesti sono ridotti in schiavitù. Il
26 alle 21 di scena “Su cantu in sas laras”,
con Sergio Ladu, musica tradizionale sarda.
Il 27 alle 21 al Teatro dei Fabbri il film di
Salvatore Mereu: “Bellas Mariposas”.
GIOVANNI
ALLEVI
RITORNA
AL ROSSETTI
IL 26 APRILE
ARTEMISIA
GENTILESCHI
IN SCENA
ALLA SALA
BARTOLI
È considerato l’enfant terrible della musica
classica contemporanea, è stato capace di
conquistare il mondo con il suo talento e
ora si prepara a tornare sulle scene con
una nuova serie di concerti: e il tour di
Giovanni Allevi non poteva non prevedere un
emozionante live in Friuli Venezia Giulia, in
programma domenica 26 aprile 2015 a cura
di Azalea Promotion al Politeama Rossetti di
Trieste, teatro che l’ha già accolto trionfalmente più volte nelle ultime stagioni. Nel “Piano
Solo Tour 2015” Allevi saprà regalare intense
emozioni grazie alle melodie entrate ormai
nell’immaginario musicale del suo pubblico: un
appuntamento imperdibile per i suoi fan ma
anche per tutti coloro che vogliono scoprire
il compositore Allevi, grazie ad un programma
di pianoforte solo che abbraccia la sua
ventennale attività compositiva.
Dopo il “tutto esaurito” del novembre scorso,
“Artemisia Gentileschi: l’incontro”, lo spettacolo scritto e diretto Lino Marrazzo e interpretato da Fulvio Falzarano e Silvia Siravo
ritorna per cinque repliche (alcune riservate
al pubblico delle scuole) in programma fino
a domenica 12 aprile.
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Trieste a Teatro
Periodico del Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia
Largo Giorgio Gaber, 1 34126 Trieste
tel. 040-3593511 fax 040-3593555
www.ilrossetti.it [email protected]
Anno XXIII - numero 240
9 aprile 2015
Aut.Tribunale di Trieste n° 846
del 30.7.1992
stampa Stella Arti Grafiche - Trieste
direttore responsabile Stefano Curti
redazione
Ilaria Lucari,
Greta Petronio
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aprile
ven
1
maggio
11.00 Sala Bartoli
Artemisia Gentileschi
20.30 Sala Assicurazioni Generali AP
Nessi
11.30 Sala Bartoli
Artemisia Gentileschi
20.30 Sala Assicurazioni Generali
Cinecittà
11.00 Sala Bartoli
Artemisia Gentileschi
20.30 Sala Assicurazioni Generali
Cinecittà
17.00 Sala Bartoli
Artemisia Gentileschi
20.30 Sala Assicurazioni Generali DAN
BalletBoyz “The Talent”
18.00 Piazza della Borsa
Arearea - Box_Two
20.30 Sala Assicurazioni Generali PRI
La scuola
20.30 Sala Assicurazioni Generali A
La scuola
21.00 Sala Bartoli
Arearea - Innesti
21.00 Teatro Miela
Io odio gli italiani
11.00 Teatro Miela
Io odio gli italiani
20.30 Sala Assicurazioni Generali B
La scuola
21.00 Sala Bartoli
Arearea - Innesti
20.30 Sala Assicurazioni Generali C
La scuola
21.00 Sala Bartoli
Arearea - About:Blank
16.00 Sala Assicurazioni Generali
La scuola
D
17.00 Sala Bartoli
Arearea - Soli
21.00 Sala Assicurazioni Generali
James Taylor in concerto
21.00 Teatro Miela
In fondo agli occhi
21.00 Teatro Miela
In fondo agli occhi
20.30 Sala Assicurazioni Generali DAN
Hubbard Street Dance
21.00 Sala Assicurazioni Generali
Giovanni Allevi in concerto
20.30 Sala Assicurazioni Generali PRI
Il prestito
20.30 Sala Assicurazioni Generali A
Il prestito
20.30 Sala Assicurazioni Generali B
Il prestito
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prosa
La scuola
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a
Quando andò in scena la prima
volta – intitolato Sottobanco – lo
spettacolo ebbe un successo che
definire epocale è poco: il debutto fu nel 1992, nel marzo del
1993 conquistava completamente
la platea del Politeama Rossetti.
Sicuramente, fra gli abbonati c’è
chi ricorda l’acutezza e il divertimento di una serata di teatro
che ti lasciava pieno di riflessioni
ma con le lacrime agli occhi per
le risate... Merito di un autore
in stato di grazia - Domenico
Starnone - che meglio non avrebbe potuto tradurre in situazioni
teatrali, in dialoghi ritmatissimi e in
impeccabili tempi comici un intelligente, mai scontato e realistico
ritratto del mondo della scuola,
e merito di una compagnia eccellente ottimamente orchestrata da
Daniele Luchetti.
Fra quegli attori, appariva il nome
di Silvio Orlando... Oggi uno dei
più rappresentativi e importanti
attori del cinema italiano ammirato per le sue interpretazioni
sempre incisive, generose, sobrie
(fra i suoi film più importanti
ricordiamo almeno Il caimano di
Nanni Moretti, con cui ha un lungo
sodalizio, Il papà di Giovanna di
Pupi Avati, che gli vale la Coppa
Volpi alla Mostra del Cinema di
Venezia e nel 2013 La variabile
umana, Un castello in Italia e La
sedia della felicità, ultimo lavoro di
Carlo Mazzacurati), Orlando ha
sempre riservato anche al teatro
un posto notevole nella sua carriera. Tanto che ha scelto di ritornare in scena nei panni del prof.
Cozzolino, dopo oltre vent’anni.
«Ho deciso di riportare in scena
lo spettacolo più importante della
mia carriera - scrive infatti - fu
un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul
pubblico. A vent’anni di distanza
è davvero interessante fare un
bilancio sulla scuola e vedere cos’è
successo poi».
Per affrontare questa nuova
messinscena, attorno a sé Silvio
Orlando ha radunato un cast
straordinario: Vittorio Ciorcalo,
Roberto Citran, Marina Massironi,
Roberto
Nobile,
Antonio
Petrocelli, Maria Laura Rondanini.
Volti che siamo abituati ad ammirare anche sul piccolo e grande
schermo e che daranno vita ai
simpaticissimi e veri caratteri dello
spettacolo, che - come vent’anni fa
- si rifà alla produzione letteraria
di ambito scolastico di Starnone
(giornalista e scrittore, ma con un
passato d’insegnante) e arriva sui
palcoscenici con il titolo La scuola. Titolo peraltro che nel 1995
era stato dato al film tratto da
questa bella commedia (una delle
rare volte in cui - attualmente - è
stato il teatro a fornire materia al
cinema e non viceversa): anch’esso
divenuto presto un cult, primo
di un filone ancora non esaurito
di film e fiction di ambientazione
scolastica.
Lo spettacolo mette in scena una
riunione di insegnanti: gli attori,
straordinari nel cesellare ogni
carattere, danno vita - oltre al già
citato prof. Cozzolino - all’insegnate ingegnere pedante e odioso, all’egocentrica prof. di storia
dell’arte, a quello di lingue che
pensa solo a bocciare qualcuno,
all’insegnante di ragioneria, completamente nevrotica ma innamorata della propria materia... ognuno
con le sue utopie, il suo cinismo,
le frustrazioni. Quanti profili simili
abbiamo incontrato frequentando
la scuola, da allievi o da genitori... e
quanti ne riconosceremo nelle vive
descrizioni che questi professori
fanno dei loro allievi, discutendo
del loro futuro, di perché salvare o
“condannare” la mitica e simpaticissima IV D. (i.lu.)
DAL 15 AL 19 APRILE 2015
www.ilrossetti.it info +39-040 -3593511
POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
SALA ASSICURAZIONI GENERALI
LA SCUOLA
di Domenico Starnone
regia di Daniele Luchetti
con in o.a. Vittorio Ciorcalo,
Roberto Citran, Marina Massironi,
Roberto Nobile, Silvio Orlando,
Antonio Petrocelli,
Maria Laura Rondanini
scene di Giancarlo Basili
disegnatore luci Pasquale Mari
costumi di Maria Rita Barbera
assistente alla regia Riccardo Sinibaldi
produzione Cardellino srl
Politeama Rossetti
Sala Assicurazioni Generali
dal 15 al 19 aprile 2015
durata 2h e 20’ con intervallo
mer 15 aprile ore 20.30 - turno PRIME
gio 16 aprile ore 20.30 - turno A
ven 17 aprile ore 20.30 - turno B
sab 18 aprile ore 20.30 - turno C
dom 19 aprile ore 16.00 - turno D
prezzo dei biglietti
Platea A-B Interi € 29, Ridotti € 24
Platea C Interi € 25, Ridotti € 22
I Galleria Interi € 20, Ridotti € 18
II Galleria Interi € 12
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danza
PROGRAMMA
1° TEMPO
THE MURMURING
prima assoluta Londra 16 settembre 2014
coreografia di Alexander Whitley
musica di Raime
luci di Jackie Shemesh
costumi di Fabrice Serafino
BALLETBOYZ “THETALENT”
direzione artistica
Michael Nunn & William Trevitt
danzatori Andrea Carrucciu,
Simone Donati, Flavien Esmieu,
Marc Galvez, Adam Kirkham,
Edward Pearce, Harry Price,
Matthew Rees, Matthew Sandiford,
Bradley Waller
tour a cura di International Music and Arts
- INTERVALLO -
2° TEMPO
MESMERICS
Ricrerato a Londra,The Linbury Theatre
RHO, 16 settembre 2014
coreografia di Christopher
Wheeldon
musica di Philip Glass
luci di Natasha Chivers
costumi di Amanda Barrow
BalletBoyz
“TheTalent”
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«Dieci ragazzi pieni di bravura
ed energia, alle prese col meglio
della coreografia anglosassone»
ha sentenziato il quotidiano La
Stampa al primo apparire in Italia
del BalletBoyz: i critici nazionali, infatti, hanno immediatamente
concordato con la stampa inglese
nel valutare questa compagnia fresca, giovane, fondata abbastanza
recentemente – nel 2001 – da
Michael Nunn & William Trevitt
e immediatamente rivelatasi come
una delle forze più originali e innovative nel panorama della modern
dance europea. La compagnia ha
ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti e nomination
per premi internazionali: l’Olivier
Award, due nomination al South
Bank Show Award, British National
Dance Award, la Rose d’Or, l’International Emmy e il Golden Prague
Grand Prix per i documentari televisivi. Balletboyz, inoltre, è dal 2005
Associate Company del prestigioso Sadler’s Wells di Londra. Unico
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gruppo interamente maschile nel
mondo della danza anglosassone,
il BalletBoyz è composto da dieci
giovani talenti davvero singolari e
agisce seguendo l’idea di una danza
per tutti, in grado di conquistare
i palati più raffinati ma anche di
appassionare il pubblico più vasto,
che li segue a teatro come pure
nelle loro frequenti performances
sul piccolo schermo. La serata inserita nel festival TSDanza 1.0 incarna
i canoni artistici del BalletBoyz:
si compone infatti di due coreografie create appositamente per il
gruppo da Christopher Wheeldon
ed Alexander Whitley. Il BalletBoyz
ama infatti commissionare lavori
a talenti di rottura o emergenti,
senza chiudere mai i propri orizzonti.
Christopher
Wheeldon
ed
Alexander Whitley – di cui applaudiremo rispettivamente Mesmerics
e The Murmuring – rispondono
a questi aspetti, pur essendo già
molto affermati nel mondo della
coreografia moderna. Wheeldon
danza dall’età di 8 anni, ha frequentato la Royal Ballet School a
Londra, è entrato a far parte del
Royal Ballet per poi passare al
New York City Ballet formazione
per cui crea coreografie fin dal
1997. Dal 2000 è unicamente coreografo, apprezzato e richiesto da
realtà quali il San Francisco Ballet, il
Bolshoi e il Royal Ballet. Dal Royal
Ballet giunge anche Alexander
Whitley autore di lavori rigorosi
sia sul piano del linguaggio fisico
che dal punto di vista intellettuale
e filosofico. (i.lu.)
Politeama Rossetti
Sala Assicurazioni Generali
martedì 14 aprile 2015
durata 1h e 25’ con intervallo
mar 14 aprile ore 20.30 - turno DAN
prezzo dei biglietti
Platea A-B Interi € 40, Ridotti € 37
Platea C Interi € 37, Ridotti € 34
I Galleria Interi € 30 , Ridotti € 27
II Galleria Interi € 26 , Ridotti € 24
Loggione Interi € 12
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danza
2° TEMPO
PROGRAMMA
1° TEMPO
FALLING ANGELS
coreografia di Jirí Kylián
musiche di Steve Reich
disegno luci di Joop Caboort
da un’idea di Jirí Kylián
adattamento tecnico
di Joost Biegelaar
costumi di Joke Visser
assistente alla coreografia
e staging Roslyn Anderson
con Jacqueline Burnett, Alicia
Delgadillo, Kellie Epperheimer,
Alice Klock, Emilie Leriche,
Ana Lopez, Jane Rehm,
Jessica Tong
PACOPEPEPLUTO
coreografia
di Alejandro Cerrudo
musiche di Dean Martin
e Joe Scalissi
disegno luci di Matt Miller
con Johnny McMillan, David
Schultz, Jonathan Fredrickson
foto di Todd Rosenberg
- INTERVALLO -
WAXING MOON
coreografia di
Robyn Mineko Williams
musiche di Robert F. Haynes,
Tony Lazzara
disegno luci di Burke Brown
costumi di Hogan McLaughlin
con Andrew Murdock, Jacqueline
Burnett, Jonathan Fredrickson
- BREVE PAUSA A PICTURE OF YOU FALLING
coreografia e testo di Crystal Pite
musiche di Owen Belton
voce Kate Strong
disegno luci di Alan Brodie
costumi di Linda Chow
allestimento Peter Chu
con Jason Hortin
- INTERVALLO 3° TEMPO
GNAWA
coreografie e set design
di Nacho Duato
musiche di Rabih Abou-Khalil,
Juan Arteche, Hassan Hakmoun,
Adam Rudolph
disegno luci di Nicholas Fischtel
costumi di Modesto Lomba
organizzazione di Mediaart Producciones
SL (Spain)
con Kellie Epperheimer,
Jason Hortin
e con Jacqueline Burnett,
Alicia Delgadillo, Alice Klock,
Emilie Leriche, Ana Lopez,
Jane Rehm, Jessica Tong,
Garrett Patrick Anderson,
Jesse Bechard, Jonathan
Fredrickson, Michael Gross,
Johnny McMillan, David Schultz,
Kevin J. Shannon
Hubbard Street
Dance Chicago
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star della coreografia internazionale – come Twyla Tharp, William
Forsythe, Lar Lubovitch, Jirí Kylián,
Mats Ek, Ohad Naharin, Nacho
Duato – creazioni di giovani talenti
che la compagnia stimola e ispira, e
a cui riserva costantemente attenzione: figura fra questi Alejandro
Cerrudo, di cui ammireremo
PACOPEPEPLUTO, una delle cinque
coreografie che la Hubbard Street
ha scelto di eseguire a Trieste.
Lo spettacolo si apre sulle coreografie dalla cifra inconfondibile
di Jirí Kylián: la compagnia vantava
già alcune sue opere in repertorio
(Petite Mort, Sechs Tänze, No More
Play) e nella primavera 2014 ha
arricchito il carnet con altri due
titoli, Sarabande (1990) e Falling
Angels (1989). Sarà appunto affidato
a quest’ultima l’apertura della serata: una coreografia per otto donne
che divengono un gruppo uniforme sempre pronto a fratturarsi e
ricombinarsi secondo l’ingegnoso
modello della coreografia e delle
luci di Kylián, entrambi avidamente
illustrativi della partitura graduale
delle percussioni di Steve Reich.
Seguiranno
il
già
citato
PACOPEPEPLUTO, assolo maschile vitale e raffinato che sgorga
dalle musiche anni Cinquanta e
Sessanta di Dean Martin, la minimalista Waxing Moon di Robyn
Mineko Williams, che contempla il
processo del divenire e A Picture of
You Falling di cui Crystal Pite, firma
coreografie e testo. Conclusione
incandescente d’energia con Gnawa
che Nacho Duato nel 2005 ha creato esclusivamente per la Hubbard
Street Dance Chicago: sulla musica
evocativa di Hassan Hakmoun e
Adam Rudolph è concepita una
coreografia complessa e solare
che trasuda profumi mediterranei,
accenti del Nord Africa e il calore
della Spagna, terra natale di Duato.
di Ilaria Lucari
Hubbard
Street
Dance
Chicago
TSdanza1.0
foto di Todd Rosenberg
Diciotto straordinari ballerini e
cinque coreografie da togliere il
fiato: il programma che la Hubbard
Street Dance Chicago presenta
a Trieste potrebbe essere sintetizzato così… Perché davanti alla
perfezione, all’inventiva, alla carica
di energia di questa superlativa
compagnia si ha l’impressione che
le parole non siano sufficienti, non
possano completamente dare l’idea dello stile unico e coinvolgente
che connota questo gruppo. Ne
conservano sicuramente, però, il
ricordo quegli spettatori che nel
2008 assistettero al loro travolgente debutto al Politeama Rossetti.
Fondata nel 1977 da Lou Conte,
Hubbard Street si è imposta molto
presto come una delle compagnie
di danza contemporanea più prestigiose del Nord America e continua tuttora a rappresentare un
punto di riferimento nel panorama
della danza americana e internazionale. Dopo Conte e Jim Vincent, ne
è oggi dinamico direttore artistico
Glenn Edgerton che giunge al vertice della Hubbard Street Dance
Chicago nel 2009: prima era stato
per undici anni principal dancer
al Joffrey Ballet di New York City,
per poi entrare come danzatore e
infine dirigere il Nederland Dans
Theater. Tuttora persegue con la
compagnia i fini e gli ideali che
erano stati posti al momento della
fondazione: unire gli artisti, l’arte e
il pubblico per arricchire, coinvolgere, educare, trasformare e cambiare la vita attraverso l’esperienza
della danza. Ed è probabilmente
proprio in questo continuo sforzo di dialogo, di circuitazione di
emozioni il segreto che rende la
Hubbard Street Dance Chicago
così unica: un modello di eccellenza
nel mondo della danza.
I suoi danzatori impeccabili e versatili affrontano un repertorio esuberante che affianca a opere di
primavera 2015
in collaborazione con Live Arts
VENERDÌ 24 APRILE 2015
www.ilrossetti.it info +39-040 -3593511
POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
SALA ASSICURAZIONI GENERALI
HUBBARD STREET
DANCE CHICAGO
direttore artistico
Glenn Edgerton
direttore esecutivo
Jason D. Palmquist
general manager
Karena Fiorenza Ingersoll
direttore delle prove Lucas Crandall
coreografo residente
Alejandro Cerrudo
artistic associate and coordinator,
pre-professional programs
Meredith Dincolo
fondatore Lou Conte
danzano Garrett Patrick Anderson,
Jesse Bechard, Jacqueline Burnett,
Alejandro Cerrudo,
Alicia Delgadillo,
Kellie Epperheimer,
Jonathan Fredrickson,
Michael Gross, Jason Hortin,
Alice Klock, Emilie Leriche,
Ana Lopez, Johnny McMillan,
Andrew Murdock, Jane Rehm,
David Schultz, Kevin J. Shannon,
Jessica Tong
Politeama Rossetti
Sala Assicurazioni Generali
venerdì 24 aprile 2015
durata 1h e 45’ con due intervalli
ven 24 aprile ore 20.30 - turno DAN
prezzo dei biglietti
Platea A-B Interi € 49, Ridotti € 46
Platea C Interi € 43, Ridotti € 40
I Galleria Interi € 38 , Ridotti € 35
II Galleria Interi € 33 , Ridotti € 30
Loggione Interi € 15
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altri percorsi
Nessi
NESSI
di e con Alessandro Bergonzoni
regia di
Alessandro Bergonzoni
e Riccardo Rodolfi
scene di Alessandro Bergonzoni
produzione Allibito
distribuzione e organizzazione
Progetti Dadaumpa
Politeama Rossetti
Sala Assicurazioni Generali
giovedì 9 aprile 2015
durata 1h e 20’ senza intervallo
gio 9 aprile ore 20.30 - turno AP
prezzo dei biglietti
Platea A-B Interi € 25, Ridotti € 22
Platea C Interi € 19, Ridotti € 16
I Galleria Interi € 12
Nessi segna finalmente il ritorno al
Politeama Rossetti di un beniamino
del pubblico, un artista completo
dallo stile unico, intelligente e surreale, graffiante e incredibilmente
creativo… Si tratta di Alessandro
Bergonzoni che l’ultima volta nel
2001 ha divertito il pubblico dello
Stabile con Madornale 33, che ebbe
oltre tre anni di tour. Laureato in
giurisprudenza, Bergonzoni ha scelto
a un certo punto di addentrarsi
nel mondo dello spettacolo, raccogliendo successi come interprete,
autore, scrittore, sceneggiatore... Il
nuovo lavoro di cui firma il testo, la
regia (assieme a Riccardo Rodolfi), le
scene, oltre ad esserne il funambolico protagonista è concepito, come
sempre, puntando alla comicità ma
attraverso una ricerca sottile che
tocca l’esplorazione dell’assurdo, lo
stupore, la reinvenzione linguistica,
l’esplosione e la ricomposizione narrativa. Nessi, secondo Bergonzoni, fa
eco alla nostra condizione attuale,
incredibilmente vittime del “potere
- volere - dovere” essere sempre
“connessi”... Quindi Nessi, inteso
come “connessioni”, ma anche fili
tesi e tirati, trame e reti, tessute
e intrecciate per collegarsi con il
resto del pianeta. O meglio dell’universo. Perché infatti è proprio questo il nucleo vivo e pulsante dello
spettacolo dell’artista bolognese: la
necessità assoluta e contemporanea
di vivere collegati con altre vite,
altri orizzonti, altre esperienze, non
necessariamente e solamente umane
che ci possono così permettere percorsi oltre l’io finito per espandersi
verso un “noi” veramente universale.
Bergonzoni si trova quindi in un’assoluta solitudine drammaturgica, al
centro di una cosmogonia comica
circondato da una scenografia “prematura”, da lui concepita, alle prese
con un testo che a volte potrebbe
anche essere, e questa è una vera e
propria novità, una candida e poetica
confessione esistenziale».
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eventi speciali
corpo di ballo:
Roberto Carrozzino,
Roberto D’Urso,
Deborah Esposito,
Dalila Frassanito,
Veronica Lepri,
Tommaso Petrolo
Cinecittà
Cinecittà è uno spettacolo in grande
stile, con orchestra, ballerini, scale
illuminate, piume di struzzo, paillettes, tanto amore per il cinema... e
un grande protagonista, Christian
De Sica. L’attore è nuovamente sul
palcoscenico dello Stabile regionale,
dopo i successi ottenuti nel 2001 con
Tributo a Gershwin, sia nel 2008 con
Parlami di me. Questa volta, De Sica si
addentra nelle storie e nei ricordi di
un mondo che frequenta da sempre,
e attraverso il quale meglio di ogni
altro può farci da guida. Rende infatti
omaggio agli indimenticabili studi di
Cinecittà, aprendo agli spettatori il
suo amarcord ricco di materiali che
vengono dalla famiglia, in particolare
dal padre Vittorio e dall’incontro con
altri indimenticabili divi che hanno
fatto la storia del cinema. Nello show
si incontrano Anna Magnani, Sofia
Loren, Gina Lollobrigida, Marcello
Mastroianni, Anthony Quinn, ma
anche Audrey Hepburn, Cary Grant
e Gregory Peck. Allo “zio” Alberto
Sordi è dedicato un affettuoso omaggio, mentre Federico Fellini è una
presenza ricorrente in tutto lo spettacolo. Ma i ricordi del protagonista
regalano anche divertenti aneddoti
legati al “dietro le quinte”, di macchinisti, comparse, truccatrici e doppiatori che hanno lavorato e vissuto a
Cinecittà e che vengono ritratti con
l’abilità di un istrionico showman.
Con un’orchestra di 19 elementi
diretta dal M° Marco Tiso, De Sica
mette in evidenza le sue doti di
crooner percorrendo un repertorio
swing con brani classici come Baciami
piccina, Ma ‘ndo vai, New York, New
York, ma in cui figura anche l’inedito
Cinecittà scritto da Claudio Mattone
appositamente per lo show. Sul palco,
affiancano De Sica tre eclettici attori,
Ernesta Argira, Daniele Antonini e
Alessio Schiavo, e un corpo di ballo
che si muove sulle coreografie di
Franco Miseria: la regia è di un grande artista del teatro e della televisione come Giampiero Solari. (i.lu.)
CINECITTÀ
uno spettacolo scritto da
Christian De Sica, Riccardo Cassini,
Marco Mattolini e Giampiero Solari
con Christian De Sica
e con Ernesta Argira,
Daniele Antonini e Alessio Schiavo
disegno luci di Marcello Iazzetti
regia video di Cristina Redini
scenografie di Patrizia Bocconi
costumi di Ester Marcovecchio
musiche dal vivo dell’orchestra diretta
dal maestro Marco Tiso
al pianoforte Riccardo Biseo
coreografie di Franco Miseria
regia di Giampiero Solari
produzione e distribuzione Bags Live
Politeama Rossetti
Sala Assicurazioni Generali
dal 10 all’ 11 aprile 2015
durata 1h 50’ con intervallo
ven 10 aprile ore 20.30
sab 11 aprile ore 20.30
prezzo dei biglietti
Platea A-B Interi € 48, Ridotti € 45
Platea C Interi € 39, Ridotti € 36
I Galleria Interi € 32, Ridotti € 29
II Galleria Interi € 25, Ridotti € 23
Loggione Interi € 15
11
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altri percorsi
Io odio gli italiani
IO ODIO GLI ITALIANI
1941.1943
I CAMPI SPINATI DEL DUCE
di Paolo Miloro e Valentina Paiano
regia di Valentina Paiano
con Chiara Di Marco e Paolo Miloro
produzione
La Danza Immobile/Teatro Binario7
Teatro Miela
dal 16 al 17 aprile 2015
durata 55’ senza intervallo
gio 16 aprile ore 21.00
ven 17 aprile ore 11.00
prezzo dei biglietti
Posto unico Interi € 15
Posto unico Ridotti € 12
Posto unico Last Minute € 12
Nel cupo evolvere della Seconda
guerra mondiale molte sono state le
pagine crudeli, in cui gli eventi si sono
spinti ben oltre i confini dell’etica,
della civiltà, dell’umanità. L’esistenza
dei lager nazisti e la condizione dei
detenuti è - di tali inumanità - l’esempio più evidente. Non è però
il solo. Molte altre crudeltà hanno
insanguinato quegli anni. Una di queste è nella storia poco frequentata
dei campi di concentramento italiani:
i fascisti vi rinchiusero i loro oppositori, assieme a molti innocenti, anche
bambini. Un passato con cui non
si è presa coscienza fino in fondo. I
rastrellamenti, gli incendi preceduti dalla snazionalizzazione forzata e
seguiti dalla deportazione - di nemici
e sospetti, ma anche di inermi civili
- dai territori occupati dall’esercito
italiano in Jugoslavia furono purtroppo una pratica terribile del regime
fascista. Ed è proprio una bambina
innocente, Zofia, la protagonista di
Io odio gli italiani-1941.1943 i campi
spinati del Duce di Paolo Miloro e
Valentina Paiano che viene presentato al Teatro Miela. È una bambina
piena di dolore e di rabbia, segnata
dalle violenze subite nel campo di
Rab, dove ha visto uccidere il padre e
morire di stenti la mamma.Trasferita
nel campo di concentramento di
Gonars conosce Vlado, un artista e
insegnante. Anche lui ha conosciuto
la condizione terrificante della prigionia, ma riesce ancora a distinguere
nella realtà la bellezza, e s’intestardisce a cercarla ogni giorno. Un insegnamento prezioso per Zofia che gli
si avvicina, accomunata dalla nostalgia
per la loro terra - l’ex Jugoslavia - e
dal peso della solitudine. Lo stesso
Miloro e Chiara Di Marco interpretano con intensità i due personaggi,
commoventi e veri, tutti tesi a indicare come il sentimento dell’umanità - per quanto messo alla prova,
soffocato - non muoia nemmeno nei
momenti più tremendi, nemmeno
dietro al filo spinato dei lager.
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altri percorsi
In fondo agli occhi
Fra applausi scroscianti e meritati,
lo scorso anno alla Sala Bartoli
Gianfranco Berardi rivelava soltanto
alla conclusione del suo Io provo a
volare la propria condizione di non
vedente, condizione insospettabile
per chi lo ammirava al lavoro sulla
scena. La cecità, nel suo nuovo lavoro In fondo agli occhi, che andrà in
scena al Teatro Miela, diviene questa
volta una “chiave” per analizzare la
realtà contemporanea e attorno alla
quale si articola un interessantissimo
testo di nuova drammaturgia di cui
Berardi assieme a Gabriella Casolari
è anche autore oltre che protagonista. L’indagine parte da due differenti
punti di vista: uno reale, in cui la
cecità, malattia fisica, diventa filtro
speciale attraverso cui analizzare il
contemporaneo, e l’altro metaforico,
in cui la cecità è la condizione di un
intero Paese rabbioso e smarrito
che brancola nel buio alla ricerca
di una via d’uscita. «Chi è più cieco
di chi vive, senza avere un sogno,
una prospettiva davanti a sé, di chi
essendone consapevole, non può far
altro che cedere alla disperazione?
Un paese cos’è in fondo se non le
persone che al suo interno vivono
e si muovono?». Su questo piano
sono avvenuti l’incontro e l’intesa
con il regista César Brie e da qui
l’illuminazione su cui si delinea lo
spettacolo: la cecità, la malattia di
Gianfranco, diviene maniera autentica di condividere empaticamente il
nostro tempo; metafora attraverso
cui raccontare la crisi, in quanto
fonte di dolore ma al contempo di
opportunità per rivalutare l’essenziale e rimettersi in gioco. «È nata
così - scrive Berardi – la voglia di
costruire, a partire da noi, da ciò che
sta in fondo ai nostri occhi, un affresco del contemporaneo. In scena
una barista, Italia, donna delusa e
abbandonata dal suo uomo, e Tiresia,
suo socio ed amante, non vedente,
raccontano la propria storia, i propri
sogni mancati, le proprie speranze».
IN FONDO AGLI OCCHI
di e con Gianfranco Berardi
e Gabriella Casolari
regia di César Brie
luci e audio di Andrea Bracconi
e Daniela Vespa
elementi scenici di Franco Casini
e Roberto Spinaci
collaborazione musicale di
Giancarlo Pagliara
organizzazione Carlotta Ghizzoni
produzione
Compagnia Berardi-Casolari
con il sostegno di
Teatro Stabile di Calabria
Teatro Miela
dal 22 al 23 aprile 2015
durata 1h senza intervallo
mer 22 aprile ore 21.00
gio 23 aprile ore 21.00
prezzo dei biglietti
Posto unico Interi € 15
Posto unico Ridotti € 12
Posto unico Last Minute € 12
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danza
Focus Arearea
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«Danziamo perché crediamo nella
profonda immediatezza comunicativa della danza, poiché questa utilizza canali sensoriali e non
intellettuali per veicolare il proprio messaggio. Danzare un’idea
significa riprodurla con lo strumento più universalmente condiviso: il corpo». Lo scritto che la
Compagnia Arearea sceglie come
proprio “biglietto da visita” la
rende immediatamente interessante. Avremo modo di conoscere più
approfonditamente questa realtà
udinese – l’unica professionale in
regione che operi nella produzione
di spettacoli di danza e sia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali – nel corso del
“focus” che il festival TSDanza 1.0
le dedicherà dal 15 al 19 aprile.
Fondata nel 1992 dal coreografo e danzatore Roberto Cocconi
(forte di una notevole esperienza
nel campo della danza contemporanea, maturata con nomi quali
Carolyn Carlson e il gruppo Sosta
Palmizi) Arearea vanta un nucleo
stabile, oggi composto dallo stesso Cocconi, Marta Bevilacqua e
Luca Zampar, Valentina Saggin e
per la sezione organizzativa da
Giulia Birriolo. Assieme danno
vita a creazioni che si articolano nella doppia dimensione dello
spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano:
la cifra poetica di Arearea, infatti,
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risiede nella messa in discussione
delle consuete logiche di utilizzo
del palcoscenico o della piazza.
Argomentazioni che riconosceremo negli spettacoli che la compagnia propone allo Stabile regionale
a partire da Box_Two che si terrà
mercoledì 15 aprile nell’inconsueta cornice di Piazza della Borsa:
un invito alla rassegna, un regalo
alla città che potrà godere della
sorprendente performance di due
danzatori (Cocconi e Zampar che
hanno ideato anche la coreografia)
con musica dal vivo in una delle sue
piazze più belle. Il 16 e il 17 alla Sala
Bartoli, invece, si replicherà Innesti_
Il corpo tecnico di Marta Bevilacqua
che ne è anche interprete con
Anna Giustina e Valentina Saggin
«Siamo partite – scrivono – da un
assunto: oggi diamo alla tecnica il
potere di omologare e di renderci
seriali. Abbiamo incaricato il volto
di rappresentare la soggettività. Ne
consegue che il corpo tecnico è un
corpo sfigurato, animale solo nel
senso di disumano. Innesti è il frutto di un sentimento di imbarazzo e
di sottile inadeguatezza». Sabato 18
sarà la volta di about:Blank ideata e
danzata da Valentina Saggin, Anna
Savanelli, Luca Zampar, Roberto
Cocconi, per finire nel pomeriggio
di domenica 19 con la successione
di tre assoli, molto suggestivi e
variati, uno dei quali in prima assoluta. (i.lu.)
FOCUS AREAREA
mercoledì 15 aprile 2015 - ore 18
Piazza della Borsa
BOX_TWO
di e con
Roberto Cocconi, Luca Zampar
musica dal vivo Daniele D’Agaro
spettacolo gratuito
dal 16 al 17 aprile 2015 - ore 21
Sala Bartoli
INNESTI
IL CORPO TECNICO
coreografia e regia Marta Bevilacqua
danzatori Marta Bevilacqua,
Anna Giustina, Valentina Saggin
luci Fausto Bonvini
intelaiatura musicale Vittoria Vella
musica Einsturzende Neubauten,
David Guetta, King Crimson, Chris
Liebing, Marianne Faithfull, The
For Carnation, Vittorio Vella
sabato 18 aprile 2015 - ore 21
Sala Bartoli
ABOUT: BLANK
ideazone Roberto Cocconi
di e con Valentina Saggin,
Anna Savanelli, Luca Zampar,
Roberto Cocconi
luci Daniela Bestetti
domenica 19 aprile 2015 - ore 17
Sala Bartoli
SOLI
FURIOSO Studio su Orlando
di e con Luca Zampar
elaborazioni sonore Paki Zennaro
videoproiezioni Michele Innocente
luci Daniela Bestetti
GOD, DON’T SAVE THE QUEEN!
di e con Valentina Saggin
musiche Ólafur Arnalds, Alva Noto,
Brian Eno, Zoë Keating, Sex Pistols
luci Daniela Bestetti
SCHNURRBART Friz secondo Lou
di e con Marta Bevilacqua
musiche Richard Wagner, Friederich
Nietzsche luci Fausto Bonvini
09/04/15 09:47
la cultura,
Ci sono infiniti buoni
motivi per incoraggiare
e sostenere la cultura
in tutte le sue
migliori espressioni.
La Fondazione
lo crede da sempre.
quasi un processo di “geminazione”
Leggere un libro. Visitare una mostra. Ascoltare un concerto.
Raramente si pensa che si tratta di autentici “privilegi”: oggi condivisi
da molti, ma ancora (anche se può apparire strano) preclusi ai più.
La cultura, per progredire, richiede continue “chiavi di accesso”.
Dalle più elementari (come il saper leggere) ad altre più sofisticate,
che la cultura stessa, quasi per “geminazione”, crea di continuo.
Chiavi che ci consentono di scrutare orizzonti sempre più affascinanti
e impegnativi (percepire l’enigma di una statua greca, di un quadro
astratto o di un brano musicale, al di là della mera contemplazione).
Chiavi che durano per sempre. Che affinano gusto e capacità di giudizio.
Che non possiamo smarrire e che nessuno ci potrà mai rubare.
Che potremo condividere e scambiare con altri.
La cultura, innegabile segno di benessere sociale. Ma anche
matrice di autentica felicità individuale.
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il colore del benessere sociale
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1-12-2008