storia dell`alcool campi - Viola Club GORINELLO 1980

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storia dell`alcool campi - Viola Club GORINELLO 1980
Viola Club GORINELLO 1980
STORIA DELL'ALCOOL CAMPI
L'Alcool
Campi, nonostante la sua breve storia, è stato uno dei gruppi che
maggiormente hanno lasciato il segno nella Curva Fiesole degli anni
'80; ed al contempo uno dei gruppi più singolari e sfrontati del
panorama ultras del tempo. La loro storia si è interrotta bruscamente
nel 1989 in seguito a un bruttissimo episodio: il lancio della molotov
contro il treno dei bolognesi in cui rimase ferito il 14enne Ivan
Dall'Oglio. Per quell'episodio il gruppo pagò con lo scioglimento, tre
personaggi di spicco pagarono con il carcere ed in seguito con la vita
(l'eroina fece giustizia). Tuttavia non mi va di giudicare ne di
commentare. Lascio parlare chi ha vissuto quegli anni con i ragazzi di
Campi Bisenzio, periferia di Firenze, e che in seguito ne ha parlato in
un libro...
Il
pezzo che andrete a leggere è tratto proprio da quel libro: "Dalla
Fiesole, con tutto il cuore, i tuoi ultras". Contrariamente alle belle
abitudini di questo blog, ho deciso di lasciare intatti i nomi così
come riportati nel testo. Alla fine hanno fatto la storia...
"[..]
...tra cui l’Alcool Campi, nato nell’estate dell’86 e composto da
ragazzi residenti a Campi Bisenzio. Ci sono anche qui alcuni elementi
di spicco dei vecchi Ultras.[..] L’Alcool ha il merito di sostenere la
crescita del Collettivo intravedendo la giusta mentalità per affrontare
le problematiche della curva. Per loro questa sinergia rappresenta un
importante punto d’appoggio, soprattutto per le trasferte. Infatti il
gruppo non è numerosissimo, ma decisamente compatto: rappresenta l’ala
più dura della Fiesole.
L’Alcool Campi non è interessato ad assumere un ruolo di primo piano e,
cosi come è spontanea la sua unione con il Collettivo, nello stesso
modo è automatica la scelta dello stesso CAV (è la sigla del Collettivo
Autonomo Viola) come gruppo-guida.[..]
La presentazione del club avviene in occasione della prima trasferta,
nel settembre ’86 a Brescia. I tifosi raggiungono la città lombarda in
pullman, con un viaggio da loro organizzato, portandosi dietro il
proprio striscione. Fin dai primi chilometri diventano chiare le idee e
la composizione del club: sul pullman, per esempio, anziché 53 persone,
secondo la capienza del mezzo, ce ne sono 70 e durante il viaggio
vengono svuotate lattine di birra e una damigiana di vino.
Un altro episodio riguarda la mancanza di voglia di cantare da parte di
un buon numero di coloro che in curva erano posizionati sotto l’Alcool
Campi. In una domenica di particolare allegria, "Pizza" e compagni per
invogliare i "recalcitranti" a cantare, trovano un sistema sicuramente
efficace: orinano addosso a loro.
L’Alcool Campi con il tempo diventa uno dei club più... "particolari".
Uno dei suoi esponenti più rappresentativi, "Pizza", si rende
protagonista di un gesto provocatorio: voltando le spalle al campo di
gioco si cala i pantaloni mostrando le natiche. Marco, uno dei
fondatori dei vecchi Ultras, rappresenta il club nei rapporti con la
curva, è uno dei fondatori degli Ultras ed ha un notevole carisma. In
giro per l’Italia si parla di questo club, sui giornali specializzati
viene dato ampio spazio all’Alcool Campi come nuovo gruppo emergente.
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Col passare del tempo il gruppo acquisisce un’importanza sempre
maggiore, anche se l’entusiasmo e i buoni propositi iniziali vengono
contrastati dai problemi personali dei singoli iscritti, invischiati in
guai giudiziari e di droga che alla lunga lasceranno segni indelebili
sul club.
Il suo striscione all’inizio non viene collocato al centro della curva,
ma spostato verso la tribuna, appeso sopra l’ultima balaustra. Poi,
nell’86, per ribellarsi nei confronti del club dei Giovani della
Fiesole, che l’Alcool non ritiene all’altezza di guidare la curva,
decide di togliere lo striscione dei Giovani sostituendolo con il suo.
Le ripercussioni non si fanno attendere e la domenica successiva
scoppia una rissa in curva. Lo striscione dell’Alcool Campi rimane
comunque in mezzo alla Fiesole solo per un paio di domeniche. Il posto
viene lasciato al Collettivo, un gruppo che sta diventando sempre più
importante e che occupa tutta la balaustra centrale. L’Alcool Campi
riesce velocemente a meritarsi il rispetto di tutti. I tifosi di questo
club arrivano allo stadio cinque minuti prima della partita e tutti gli
altri sostenitori gigliati lasciano libero il loro posto al centro.
Tutti sanno che quella è la postazione dell’Alcool Campi. Oggi invece i
ragazzi che iniziano a frequentare la Fiesole non hanno questa forma di
rispetto.
Nel maggio dell’89 viene organizzata l’unica cena del club, alla quale
partecipa tutta la squadra. C’è molta euforia e in fretta gli animi si
rallegrano. Finisce con Baggio che balla la tarantella sui tavoli e
Dunga che si fa fotografare in atteggiamenti disinvolti. Mai come in
quel periodo il legame tra squadra e tifosi è stato cosi forte, questo
clima finirà dopo la vicenda-Baggio.
Con il passare degli anni, la comunità degli ex tossicodipendenti porta
via vari esponenti del club e la situazione economica si fa sempre più
precaria, tanto che "Pizza", nel ristorante di suo padre, ridipinge
insieme a "Bambolo" il vecchio striscione: non ci sono soldi per
acquistarne uno nuovo. Per lo stesso motivo, l’Alcool Campi è costretto
ad affidarsi ai Fedelissimi che accompagnano "Pitone" e "Pizza" in una
fabbrica, aiutandoli a realizzare le ultime magliette col simbolo della
bottiglia. Proprio nel momento in cui si pensa al rilancio del club,
l’Alcool Campi è costretto a sciogliersi: l’episodio che determina la
scomparsa di questo club è il lancio di una bomba molotov al treno che
trasporta i tifosi bolognesi a Firenze. In questa vicenda viene
coinvolto "Pitone", uno dei leader del club. Durante il processo
comunque Domenico si assume le proprie responsabilità ammettendo le sue
colpe. [..]"
In
seguito allo scioglimento dell'Alcool Campi, il "testimone" venne
raccolto dall'Onda D'Urto, nata nel 1993 per colmare il vuoto lasciato
nei cuori di tutti gli ultras viola di Campi Bisenzio e dintorni.
Purtroppo però il nuovo gruppo, per quanto spazio abbia saputo
ritagliarsi, ebbe sempre sulle spalle l'eredità degli Alcool degli anni
'80, di cui pochissimi elementi entrarono a far parte dell'Onda D'Urto.
Il grosso del vecchio gruppo finì tra galera e comunità, mentre
qualcuno se ne tirò fuori e mise su famiglia.
Recentemente
è nato in Fiesole un nuovo gruppo, sulle ceneri dell'Onda D'Urto e
degli Alcool Campi, che mi pareva (mi pareva!) si chiamasse "Campi
1999". Non credo ci azzeccasse molto con questi.
Una grande storia rovinata dalle pessime abitudini. Peccato veramente.
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