comitato tecnico - consultivo per la valutazione e il monitoraggio del

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comitato tecnico - consultivo per la valutazione e il monitoraggio del
COMITATO TECNICO - CONSULTIVO PER LA VALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO
DEL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO DI STOCCAGGIO DI GAS
NATURALE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO.
VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14 DICEMBRE 2011
INIZIO ORE 18:15 CIRCA
Presenti: Giovanni Gaspari (sindaco), Paolo Canducci (assessore all’ambiente), Luca Spadoni
(assessore alla trasparenza), Loredana Emili (capogruppo Pd), Bruno Gabrielli (capogruppo Pdl),
Giacomo Massimiani (capogruppo Lista Gabrielli), Andrea Marinucci (capogruppo VerdiSocialisti), Maria Rosa Ferritto (capogruppo Movimento Cinque Stelle), Palma Del Zompo
(capogruppo Idv), Domenico Pellei (capogruppo Udc), Roberto Bovara (capogruppo Città
Aperta), Daniele Primavera in rappresentanza del Prc, Gianni Agostini (tecnico), Giustino
Zazzetta (tecnico), Giuseppe Cappelli (perito chimico e geologo), Primo Falcioni (geologo), i
presidenti dei comitati di quartiere Andrea Traini (Agraria), Luciano Calabresi (Albula centro),
Ilario Persiani (Europa), Ersilia Luciani (Fosso dei Galli), Andrea Sanguigni (Ponterotto), Elio
Core (Porto D'Ascoli centro), Gianni Siliquini (Ragnola), Adamo Scartozzi (Salaria), Giorgio
Fede )Sant'Antonio), Pietro D'Angelo (presidente della Riserva Sentina) e i rappresentanti delle
associazioni ambientaliste Enny Caponi e Stefano Quevedo (LIPU), Sabrina Marinucci e Silvia
Camaiani (Associazione Sentina), Pino Marcucci (Cai), Sisto Bruni (Legambiente), Germano
Polidori (dirigente del settore Ufficio sviluppo del territorio), Fausto Mozzoni (direttore
dell'ufficio ambiente)
All'inizio della riunione è stato consegnato alla commissione un cd contenente i due progetti che
la ditta Gas Plus ha elaborato e che, si è deciso, verranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito
del Comune insieme ai contatti e alle referenze della ditta "Terre.it s.r.l.", spin-off dell'Università
degli Studi di Camerino, a cui è stato affidato l'incarico di collaborazione finalizzato al supporto
tecnico-scientifico ai lavori della commissione. I comitati di quartiere informano il tavolo di aver
individuato due delegati Luciano Calabresi e Elio Core e due delegati supplenti Andrea Traini e
Adamo Scartozzi.
Introduce la riunione il sindaco Giovanni Gaspari: “Abbiamo voluto istituire questo tavolo con la
finalità di dare una più ampia diffusione possibile del progetto presentato dalla Gas plus alla
Regione Marche. Dopo aver chiesto e ottenuto, come Amministrazione comunale, una proroga di
60 giorni per fare le nostre osservazioni al progetto, la necessità principale è quella di arrivare
entro il 20 gennaio 2012 con in mano lo studio dell’Università di Camerino alla quale abbiamo
chiesto una contro valutazione rispetto alla VIA (valutazione dell’impatto ambientale). Per
questo tavolo di lavoro propongo coordinatore il prof. Giuseppe Cappelli”.
L’assessore all’ambiente Paolo Canducci concorda sul fatto di rendere visibile a tutti attraverso il
sito del Comune i progetti e le referenze e i curriculum vitae dei professori dell’Università di
Camerino che lavoreranno allo studio.
Il capogruppo consiliare del Pdl Bruno Gabirelli ha affermato che questa iniziativa deve poter
fare chiarezza sulla questione del gas e che sia il Pdl che la Lista Gabrielli sono contrarie alla
realizzazione dell’impianto, ma vogliono avere un quadro di riferimento più chiaro e chiedono di
avere un referente dell’Asur all’interno del tavolo per stabilire anche l’impatto della salute sui
cittadini. Inoltre come assessore provinciale al turismo, Gabrielli ha dichiarato che nel prossimo
consiglio provinciale verrà presentato un ordine del giorno dal consigliere Andrea Assenti in cui
si dichiarerà la contrarietà al deposito di gas. Nonostante questa contrarietà il Pdl vuole essere
presente sul tavolo tecnico – consultivo.
Daniele Primavera interviene chiedendo da parte di tutti i presenti di non far nessun riferimento
ai partiti in questa sede. Esprime inoltre il desiderio che il gruppo di lavoro abbia quale finalità
quella di informarsi e informare e che l’istituzione comune si faccia carico in prima persona di
informare la cittadinanza per non dare adito a voci. Inoltre specifica che è bene si lavori ad un
percorso di informazione sia che si sia favorevoli, sia che si sia contrari alla realizzazione
dell’impianto di stoccaggio e lo si faccia nel rispetto della città. Si augura altresì che il tavolo
serva per approfondire, chiarire le idee e colmare la lacuna di informazione dovuta anche ad una
certa latitanza del soggetto proponente Gas Plus, sempre però andando oltre gli steccati dei
partiti.
Elio Core, presidente del comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro, interviene chiedendo che
venga redatto un documento in collaborazione con l’Università di Camerino attraverso il quale si
possa accertare la verità.
Sisto Bruni di Legambiente fa una critica all’Amministrazione perché il progetto era già noto da
settembre 2010 e non è stato fatto nulla per informarne la città. Inoltre afferma di aver preso
contatti con dei collaboratori dell’Eni di San Donato Milanese, ditta che fino alla fine degli anni
’70, gestiva l’impianto della zona Agraria, per avere maggiori delucidazioni in merito al
giacimento di gas oggi dismesso. Come associazione Legambiente, dichiara Bruni, si è evitato di
fare polemiche sui giornali e si è cercato di rassicurare la popolazione in merito alla questione.
Ersilia Luciani, presidente del comitato di quartiere Fosso dei Galli, ammette una certa
apprensione da parte dei cittadini del quartiere e si domanda se con la realizzazione dell’impianto
ci saranno sversamenti di idrocarburi nella rete fognaria cittadina.
Il capogruppo del Pd Loredana Emili interviene puntualizzando la funzione del comitato che non
è quella di dire come la si pensa ciascuno, perché così si potrebbero dare differenti versioni,
quanto piuttosto cercare di contribuire per fare chiarezza sulla questione grazie anche allo studio
affidato all’Università di Camerino. Dobbiamo voler sgombrare il campo e fare nostro l’appello
di Primavera: nel modo più trasparente è bene ascoltare cosa la Gas Plus ha da dirci nella
riunione del 23 dicembre e attendiamo lo studio dell’Università per capire se andrà a convalidare
o no la realizzazione del deposito che non è una centrale. Chiede una moderazione sui termini la
Emili per dare informazioni oneste, tecnicamente valide e convalidate da studiosi ricordando che
la posizione del consiglio comunale è stata chiarita nell’ordine del giorno del consiglio comunale
di novembre.
Anche Andrea Marinucci, capogruppo dei Verdi-Socialisti, concorda con la Emili e Primavera e
chiede che la Provincia e al Comune di Monteprandone possano partecipare, da un punto di vista
economico, al cofinanziamento dello studio affidato all’Università di Camerino.
Giacomo Massimiani chiede di uscire fuori dai confini della politica poiché la città deve
prendere decisioni importanti nell’interesse collettivo. Chiede a tutti i presenti al tavolo che si
lavori tutti, in particolare, i tecnici e ricorda che la zona nella quale si potrebbe andare a
realizzare l’intervento è un’area già alluvionata. Infine ammettere di essere contrario a priori alla
realizzazione dell’impianto perché pensa possa essere nocivo, ma ugualmente contribuirà ad
informare la città in maniera obiettiva e corretta, senza creare ingiustificati allarmismi.
Il presidente della Riserva Regionale Sentina Pietro D’Angelo invece ammette di non essere
contrario a priori, ma ritiene che si parla di una zona che sta pagando già molto dal punto di vista
ambientale e crede sia doveroso che vengano fatti tutti gli accertamenti per evitare ogni forma di
rischio. Ricorda che durante la conferenza dei servizi dello scorso anno in Regione, fu chiesto
dal comitato di indirizzo della Riserva di valutare non solo l’impatto ambientale ma anche il
rumore sia durante la costruzione dell’impianto, sia successivamente, il livello di emissione di
ossido di azoto e la possibilità di inquinamento delle falde sotterranee: tutte questioni che al di là
della Gas Plus, nessun ente ha verificato. Ricorda che la finalità della commissione è anche
quella di salvaguardare la salute dei cittadini, oltre che di informarli.
Interviene di nuovo Gabrielli affermando che nonostante il pronunciamento dell’Arpam sia
positivo, è necessario un contro parere riguardante l’impatto dell’impianto sulla salute pubblica.
D’Angelo aggiunge che era stato chiesto alla Regione un approfondimento a riguardo e che forse
un primo atto che il comitato deve realizzare è proprio quello di chiedere alla Regione uno studio
riguardante le ricadute ambientali che si sono verificate in insediamenti analoghi a quello che
dovrebbe essere costruito a San Benedetto per dare una informazione più completa ai cittadini.
Adamo Scartozzi, presidente del comitato di quartiere Salaria, ha premura verso l’impatto
ambientale, ma chiede di considerare anche il futuro turistico della città. Reputa inoltre che la
responsabilità dell’Amministrazione sta nell’individuare i pro e i contro delle attività che
verranno realizzate e conoscere anche le conseguenze sull’indotto legato al settore turistico.
Ilario Persiani del comitato di quartiere Europa chiede al tavolo di lavorare in maniera
trasparente e serena, senza polemiche sul già fatto o il non fatto. Chiede inoltre di informare la
cittadinanza senza strumentalizzazioni o solo pensando all’interesse spicciolo di partito poiché in
ballo c’è il rispetto dei cittadini.
La consigliera del Movimento Cinque Stelle Maria Rosa Ferritto chiede di poter allargare il
comitato ad altre figure tecniche come un avvocato che si occupi della tutela dei cittadini, altri
tecnici e geologi, al comitato della Val Vibrata e ai rappresentati di comuni limitrofi
(Monteprandone, Martinsicuro, Grottammare, Colonnella) i cui territori sono coinvolti nella
realizzazione dell’impianto. Inoltre chiede che venga data massima diffusione delle notizie
inerenti l’impianto di stoccaggio di gas e che alla riunione del 23 dicembre possano partecipare i
cittadini e la stampa.
L’assessore Spadoni assicura che la riunione del 23 dicembre con i tecnici della Gas plus non è a
porte chiuse, è aperta al pubblico, ma non una assemblea pubblica perché comunque rimane un
confronto tra tecnici dell’azienda incaricata di eseguire i lavori e i componenti del tavolo tecnico
– consultivo comunale.
Giustino Zazzetta parla di grande ignoranza da parte della popolazione in quanto con conoscono
la situazione, la ignorano dunque il comitato ha l’obbligo di porsi come obiettivo: far conoscere
la situazione reale ai cittadini.
Giuseppe Cappelli chiede a tutti di lavorare per la città, di mettersi a disposizione personalmente
e di dare il proprio contributo come geologo e chimico industriale per dare informazioni
equilibrate. Spiega anche che nella zona esisteva già un giacimento e che costruire lì un deposito
di gas vuol dire costruirlo in una zona che per caratteristiche orografiche del terreno, è
abbastanza sicura. Ammette che la questione è complessa e chiede che l’argomento sia trattato in
maniera prudente soprattutto quando si fanno dichiarazioni pubbliche che potrebbero essere
riprese dai giornali.
Il presidente del comitato di quartiere Agraria Andrea Traini chiede di comprendere dai vari enti
quale sia la proposta e poi prendere un decisione di adesione o contrarietà alla realizzazione
dell’impianto. Inoltre chiede anche che si faccia luce sulle valutazioni di natura economica.
Stefano Quevedo della Lipu chiede di accertare di cosa si sta parlando da un punto di vista
ambientale e magari farlo andando a vedere cosa è stato fatto in impianti analoghi a quello che
potrà essere realizzato in zona Agraria.
Palma Del Zompo, capogruppo IDV, ammette di apprezzare l’atteggiamento razionale assunto
dal comitato e intende battersi per capire tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, il rischio
geologico, quello sulla salute. Ricorda che la Gas Plus nel primo progetto aveva detto che ci
sarebbe stato un tot molto elevato di particolato, poi in una seconda versione del progetto questo
numero è fortemente calato: è necessario chiedere loro come mai? La vigilanza da parte del
comitato deve essere su mille fronti e si deve capire se in siti analoghi ci sia stato un risultato
sulla salute.
Spadoni chiude la riunione alle ore 20:10 circa ricordando l’appuntamento del 23 dicembre alle
ore 12 in Sala consiliare con i tecnici della Gas Plus e accogliendo le richieste di integrazione di
altri tecnici e associazioni ambientalista nel tavolo di lavoro.