Commercio ed industria 1900-1905
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Commercio ed industria 1900-1905
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «M.O.V.M. don Giuseppe MOROSINI» FERENTINO ARCHIVIO STORICO COMUNALE FERENTINO ****** Commercio ed industria a Ferentino dal 1900 al 1905 ***** STUDENTI PARTECIPANTI: Caponera Paolo, Ciocchetti Roberto, Ciuffarella Pierluigi, Di Tomassi Daniele, Incelli Carlo, Mastrangeli Giovani, Maliziola Diego, Paris Massimo, Pedrera Donato, Piccirilli Federico, Ritirossi Luca, Zaccari Walter, Zera Vanni ****** Docente Referente Prof. Renato Noce ****** anno scolastico 2000/01 1 PRESENTAZIONE Anche per anno scolastico 2000/2001 l'ITIS "don Giuseppe Morosini" ha raccolto l'invito del Comune di Ferentino ed ha effettuato una ricerca presso l'archivio storico utilizzando le fonti. Utilizzando lavoro di ricerca fatto negli anni precedenti, l'indagine di quest'anno è stata focalizzata sul primo decennio del 1900, questa scelta è giustificata anche in base alle indicazioni ministeriali che invitano le scuole ad approfondire aspetti di storia locale del predetto periodo. La ricerca ha preso spunto dai verbali della Giunta Municipale dal 1900 al 1915. Sfogliando e leggendo detti documenti abbiamo osservato in particolare numerose autorizzazioni che la G.M. concedeva per l'apertura di esercizi commerciali, quindi sotto la guida del nostro docente di Economia Industriale prof. Renato Noce, che ci ha proposto la ricerca e del dott. Luigi Cataldi, responsabile dell'Archivio abbiamo registrato tutte le deliberazioni che avevano come oggetto la concessione di licenze per attività commerciali o industriali, anche sotto l'aspetto dell'imposizione delle tasse di esercizio. Il titolo della ricerca è un po’ ambizioso in quanto il commercio era riservato allo scambio di beni e servizi per soddisfare i bisogni essenziali, per quanto riguarda l’industria il termine è eccessivo, perché trattasi soprattutto di attività artigianali svolte con l’opera propria del proprietario e dei suoi familiari. All'inizio del Novecento la luce elettrica, la radio, l'automobile, l'aeroplano erano ancora invenzioni sconosciute o in fase germinale; la penicillina arrivò cinquant'anni dopo, l'informatica e le fibre ottiche sono una realtà dei giorni nostri e La vita media arrivava poco più oltre dei cinquant'anni. Un secolo fa si lavorava 3.100 ore l'anno, oggi si lavora, in ufficio o in fabbrica, poco più della metà, 1.750 ore. L'Italia si trovava in quel periodo chiamato "era giolittiana" che fu segnata da un forte incremento sia del PIL di oltre il 50% e si del reddito pro-capite di oltre il 35%. Questa crescita fu disarmonica cioè si manifestò principalmente nel triangolo industriale Milano – Torino Genova, mentre al centro e al sud fu molto limitata. Un aspetto di questa crescita è stata possibile accertarla anche a Ferentino dalle numerose richieste di licenze per osterie e rivendite di privative presentate alla G.M.. Per noi studenti è stato coinvolgente fare questa ricerca, perché ci ha permesso di avere delle informazioni su aspetto della vita della nostra città, le maggiori difficoltà sono state quelle della lettura, comprensione e trascrizione dei verbali che erano tutti scritti a mano con una grafia difficile da decifrare. In particolare ci ha colpiti la forma della scrittura della lettera "z" che aveva che aveva uno svolazzo verso il basso e si confondeva con la lettera "g" e del n. "5" che si confondeva con il n."9". Con questa ricerca abbiamo avuto la possibilità di effettuare un'attività interdisciplinare, perché abbiamo osservato un aspetto della vita cittadina sia dal lato storico sia da quello economico. 2 Al lavoro sono allegati l’elenco dei nomi di tutti gli esercizi che hanno ottenuto la licenza nel periodo in esame, l’elenco dei nominativi sottoposti alla tassa d’esercizio nel 1903 e nel 1905, il testo unico di polizia urbana del 1912, la delibera consiliare sulle facilitazioni alle industrie, e due lettere di cittadini inviate al Sindaco con le quali si chiedeva l’installazione di una lampadina elettrica in prossimità di osterie. Per quanto riguarda il regolamento di polizia urbano è opportuno rilevare che è un documento molto utile per comprendere anche altri aspetti della vita sociale di Ferentino agli inizi del 1900. Gli alunni della classe V° sez. B e C dell’Istituto Tecnico Industriale “don G. Morosini” ****** Commercio ed industria a Ferentino dal 1900 al 1905 Al censimento del 1901 la popolazione di Ferentino era di 12.3981 abitanti di cui 8.0002 erano concentrati all'interno dalle mura ciclopiche, mentre in quello del 1911 essa era di 14.0143 di cui 5.000 4abitavano nelle campagne. Nel 1902 in Ferentino furono censite le seguenti industrie: -9 frantoi da olio che occupavano 38 operai per 90 giorni l'anno -1 fabbrica di cappelli con 2 operai per 180 giorni l'anno -1 tipografia con 2 operai per 250 giorni l'anno; -2 fabbriche di carri, carrozze, ecc. con 3 operai per 300 giorni l'anno; -6 fabbriche di botti, barili, tini con 13 operai per 90 giorni. A Ferentino, era esercitata come industria casalinga la fabbricazione delle spazzole di seggina; si calcolava che se ne producevano in media 200.000 l'anno, le quali venivano vendute principalmente nelle provincie di Roma, Bari, Napoli, Chieti, ma si esportavano anche all'estero. Addetti a questa lavorazione erano occupati 57 operai (38 adulti e 19 ragazzi) per 170 giorni in media all'anno.5 La maggioranza della popolazione viveva esclusivamente di un economia agricola, basata sulla produzione di olio, vino, cereali. 1 Dati ISTAT censimento generale 1901 A.C. Fer. b. 214 (1902) lettera n.883 del 28/05/1902 di risposta alla nota del 10/04/1902 del Sindaco di Sora 3 Dati ISTA censimento generale 1911 4 A.C. Fer b.203 (1905) delibera comunale n.40 del 4/04/1905 5 A.Esta le origini del movimento socialista in Ciociaria pg.51 dati Annali di Statistica 1902. Le industrie della provincia romana. 2 3 Sfogliando i registri delle deliberazioni della Giunta Municipale nel periodo preso in esame abbiamo rilevato che per ottenere determinate licenze per svolgere attività commerciali ed industriali era necessaria l'autorizzazione preventiva del Comune, mentre per altre era sufficiente avvisare l'autorità comunale. Da questa ricerca abbiamo trovato la concessione nel periodo in esame delle seguenti licenze: Commercio COMMERCIO Licenze concesse Caffè, liquori e vino con giochi leciti Caffè e liquori Liquori e vino in bottiglia Liquori Caffè, birra, bibite e liquori in bottiglia Caffè e rinfrescanti Paste, caffè e liquori Vino al minuto con permesso di giuochi leciti Vendita di polvere pirica Rivendita di privative Vendita di bevande con alcool superiore al 21% Industria Licenze concesse Stazione di monta equina Cave di pietra Fabbrica di sapone Fabbrica di acqua gassata Fabbrica di polvere pirica Panifici autorizzati alla vendita di pane bianco per ammalati Alberghi ristoranti numero 1 4 1 2 3 1 1 76 2 26 9 Numero 1 2 1 1 1 2 2 Una stessa persona poteva essere titolare di più licenze. Inoltre dalle tabelle dei ruoli della tassa di esercizio del 1903 e del 1905 è stato possibile rilevare informazioni relative ad altre attività commerciali e industriale per le quali era prevista solo al comunicazione dell'esercente all'Autorità Comunale oppure l'avevano ottenuta in anni precedenti al 1900. Risulta quanto segue: 4 Tipologia Affittuario B.P.I.6 Affitta Letti Barbiere Birrocio Calzolaio Carrettiere Commestibili Droghe Fabbricazione seghe Fornaciaro Fuochista Lattaio Mandatario Marmi Messo conciliatore Molino Mulino a grano Negoziante maiali Pollarolo Ramaio Scalpellino Stagnaro Tipografo Trombettaro Vetturale Vinaio SETTORE MERCEOLOGICO Numero Tipologia 2 Affitta Camere 1 Agente Emigranti 2 Beccaio 46 Calciarolo o Industria calce 7 Capraro 2 Carrozziere 13 Dazio consumo 2 Fabbro o Fabbroferrai 1 Falegname 4 Fornaio 1 Industrioso 1 Legnami 2 Maniscalco 1 Messo comunale 1 Modista 1 Molino ad olio 3 Muratore 1 Pellami 2 Privative 1 Sarto 1 Scopettaro 4 Tessuti 1 Trasporti funebri 1 Vendita farina 24 Vino e pane 14 Attività non indicata Numero 1 4 2 5 1 1 1 3 5 12 1 4 2 1 1 1 1 1 3 1 7 1 1 1 2 17 Si può osservare che solo le attività economiche che a norma del testo unico di Pubblica Sicurezza del 30 giugno 1844 n.6134 e del Codice Penale 1889 erano di interesse pubblico quali le osterie, le cantine vendite di liquori e le attività cosiddette industriali per essere svolte era necessaria la preventiva autorizzazione del Comune. Gli esercizi tipo le vendite di caffè, liquori e in particolare le vendita di vino al minuto con permesso di giochi leciti cioè le osterie, cantine erano gli unici luoghi di aggregazione della maggioranza della popolazione dove si riuniva per bere, mangiare e giuocare. Oggi questi tipi di esercizi non esistono più in quanto a loro posto si trovano, bar, pub, con videogiochi. Sulle delibere non sono indicati quali erano i giochi leciti, però si può ipotizzare che i ferentinesi di cento anni fa giocassero alle carte, (scopa, scopone, briscola, tresette, dama, scacchi, biliardo, etc,) e alle bocce se l'osteria aveva degli spazi esterni. In questi locali, era a volte scoppiavano risse, scazzottature tra gli avventori che avevano bevuto troppo e che volevano fare i bulli 6 Beni Pubblica Istruzione 5 oppure gli i frequentatori ubriachi che uscendo tardi dalle cantine facevano i bisogni per la strada tanto che diventavano delle latrine pubbliche. Questi fatti disturbavano la quiete pubblica, e ponevano problemi di pubblica sicurezza alle Autorità come si può rilevare da due lettere di cittadini inviate al Sindaco7. Per quanto riguarda le rivendite di privative per essere istituite richiedevano una procedura particolare. Il primo luogo il Comune dove deliberare l'istituzione di una o più rivendita quando in una zona della città o della campagna quando vi fossero determinate condizioni quali: il numero degli abitanti da servire circa 600, distanza minima da un'altra rivendita di circa 2 Km e che la nuova rivendita fosse ubicata in un trivio o quadrivio o su una importante via di comunicazione. Detta delibera veniva inviata all'Intendenza di Finanza di Roma. Se la richiesta era accolta, il Comune procedeva all'assegnazione al richiedente, essa poteva essere in una prima fase assegnata provvisoriamente e successivamente in via definitiva per 9 anni rinnovabili alla scadenza. Le privative erano esercizi in cui venivano venduti i prodotti di monopolio, quali i tabacco, sigari, sigarette, sale e francobolli. Bisogna precisare che ad ogni licenza non corrisponde sempre un esercizio commerciale, solitamente il richiedente era uno solo, ma poteva avere altre licenze tipo un osteria o un negozio di commestibili o di altre privative in altre zone , ma l’attività era svolta nello stesso locale.. Si può osservare che:; - I sigg Arduini Filomena, Bottini Anna, Palombo Vincenzo erano titolari di una licenza per una cantina e una per la vendita di commestibili - Il sig. Ferreri Paolo era titolare di una licenza per vendita di liquori ed insieme alla moglie era titolare anche di un forno e la vendita di liquori con alcool oltre il 21% (i superalcolici) - La sig.ra Di Torrice Celestina nella sua osteria vendeva anche il pane - I sigg. Borgetti Elisabetta, Calabrese Pietro, Monoscalco Pietro, Tonachella Antonio oltre ad avere una osteria era titolari anche di una rivendita di privative. - I sigg. Cellitti Rosa, ,Delle Chiaie Ida oltre alla licenza per la vendita di caffè avevano quella per la vendita di liquori con alcool oltre il 21% (i superalcolici) Gli esercenti erano identificabili in base al loro stato civile, “figlio di o fu” “coniugato” “vedova” e non accade ai giorni nostri in base alla data e al luogo di nascita. Di tutti gli esercizi è stato possibile individuare l’indirizzo, va precisato che le delibere di autorizzazione ci indicano solo il momento dell’inizio dell’attività. Ma questi negozi in particolare le numerose osterie chiudevano come nel caso della Cantina in Porciano in cui titolare emigra in America o si trasformavano come fa la sig.ra Coppotelli Crocifissa che nel 1915 trasforma la sua osteria di via Consolare in un Albergo ristorante. 7 Vedere in appendice 6 In occasione della assegnazione della licenza della privativa n.14 sita in Borgo S. Nicola (del. 14/1913) la G.M. ricevette due domande, una da Tonachella Antonio di Silverio che era titolare direttamente di una licenza di una Cantina nello stesso Borgo ed un'altra l'aveva la madre in via di Porta Sanguinaria. L'altro richiedente fu Bonaquisti Pasquale di Matteo che ne era il gestore provvisorio. La G.M. assegnò la licenza a Bonaquisti Pasquale sia perché aveva nel frattempo ben gestito la rivendita, ma soprattutto "per concedergli in modo da dare utile compensazione al proprio figlio Giovanni disdetto dall'avito mestiere di carrettiere dopo i dispiaceri sostenuti nella guerra di Libia da cui è tornato in condizioni tristissimi di salute". Per quanto riguarda le attività industriali, esse interessavano l'autorità comunale che vedeva in queste iniziative una forma di sviluppo economico della città a tal proposito che nel 1910 il consiglio comunale deliberò delle facilitazioni per favorire l'insediamento delle industrie nel territorio del comune. La maggioranza degli esercizi commerciali e industriali erano ubicati all'interno delle Mura Ciclopiche, le strade su cui si trovavano la maggior parte degli esercizi erano: Via Consolare, Porta Montana, Piazza Umberto I°8, Piazza Nazionale9 e via XX settembre. Un altro punto commercialmente importante era Borgo Garibaldi detto anche sobborgo di S.Agata attraversato dalla strada provinciale Casilina, in cui passavano numerosi carri, carrozze e automobili e come si legge nella delibera n.85 del 1913 il comune autorizzò la trattoria Di Mario Teresa a rimanere aperta fino alle ore 24 perché nella zona passavano numerosi viandanti. Nelle campagne gli esercizi era sparsi e isolati, sia per il tipo di attività, produzione di polvere pirica o le cave di pietra, mentre in alcune contrade quali, Borgo S. Nicola Fontana Olenti, Porciano, S.Antonio Abate, la Roana, Borgo La Stella si trovano almeno due esercizi. Per ottenere la licenza il richiedente doveva presentare una domanda all'Autorità Comunale, essere maggiorenne, avere una buona condotta morale, non essere stati condannati e godere di una condotta morale da tutti riconosciuta. Se la domanda era presentata da una una donna tra i documenti da presentare ci doveva essere anche il consenso del marito. La Giunta Municipale generalmente accoglieva la domande, ma abbiamo trovato alcuni casi in cui le stesse furono respinte: nel 1900 la G.M. respinse la richiesta di Catracchia Giuseppe in Filippo per l'apertura di una cantina in Borgo Garibaldi perché nella zona c'erano molti esercizi dello stesso tipo e questo pregiudicava la stabilità degli altri esercizi. e quello del richiedente. 8 9 Attuale Piazza Matteotti attuale Piazza Mazzini 7 Nel 1911 la G.M. respinse le richieste - di Picchi Maria di Lorenzo per l'apertura di un'osteria in via Cavour perché era minorenne (del.33 bis), successivamente la richiesta fu accolta quanto fu ripresentata dal padre (del.37) - di Lucchetti Domenica in quanto suo marito Valleriani Antonio era già titolare di una licenza per la vendita di vino (del.70) La G.M. in merito alla buona condotta fece un eccezione quando il sig. Bottini Enrico (del. 123 del 26.11.1910) presentò la domanda per l'apertura di una cantina. Il richiedente era stato da poco condannato a tre mesi di carcere per lesioni volontarie per eccesso di difesa. la G.M. reputò che il comportamento del Bottini era stata una necessità di legittimamente difendersi contro le ingiuste violenze altrui e pertanto gli concesse la licenza. La G.M. era anche attenta affinché non si creassero situazioni di monopolio. Nel 1911 La G.M. aveva concesso due licenze per apertura di due cantine nella contrada di Porciano a Petrucci Veronia e a Cardinali Antonio. Un anno dopo Cardinali Antonio chiude l'osteria ed emigra in America. La sig.ra Petrucci era titolare oltre che dell'osteria anche di licenze di commestibili (alimentari) e di privative. A questo punto i circa 420 abitanti di Porciano avevano un solo ritrovo, questo creava problemi di ordine pubblico, perché tutti servirsi di un unico esercizio e questo creava problemi di convivenza "ragioni di partito o di avversione personale". Inoltre questo dava la possibilità alla Petrucci di abuso di posizione dominante e quindi poteva fissare liberamente i prezzi e offrire vino di scarsa qualità ai suoi avventori. Per questo motivo la G.M. nel 1912 concesse una seconda licenza a Cardinali Carlo. In Ferentino presso alcune osterie era possibile bere il caffè, ma questo rendeva i locali poco invitanti perché era un consumo riservato a pochi cioè "i signori" e quindi c'era promiscuità tra coloro che bevevano vino, mangiavano e giocavano alle carte e gli eventuali consumatori di caffè. Così quando la sig.ra Ida delle Chiaie nell'aprile del 1912 (del.29) ottenne la licenza per caffé, liquori la G.M. così motivò la sua decisione "che l'apertura di detto esercizio sulla principale piazza della città, soddisfa ad un bisogno veramente sentito dalla popolazione e dei forestieri che qui convengono, mancando in tutta la città di oltre 14.000 abitanti un locale decente di ritrovo e di sosta e mancano affatto un apposito locale di caffé e liquori". Quindi la sig.ra Delle Chiaie riservò una sala riservata ai consumatori di caffé e liquori, così da differenziare i diversi i consumatori di caffè dagli avventori dell'osteria che la stessa gestiva. Allo stesso modo fecero altri esercenti come Cellitti Mariano in via Cavour e Cuppini Domenico in Porta S.Agata. Ogni anno il Comune assegnava un premio per quel negozio che dal 19 giugno al 15 settembre era in grado di fornire ghiaccio e neve soprattutto per gli ammalati. 8 Questo premio per tutto il periodo fu assegnato sempre all’esercizio di Di Torrice Sisto sito in Piazza Nazionale. Come si legge sul T.U.R.P.U. del 7 agosto 1912, gli esercizi commerciali avevano un orario di apertura al pubblico che può oggi considerarsi “moderno”, "b) tenere i loro negozi aperti in tutti i giorni dal levar del sole ad un'ora di notte." Questo tipo di orario era possibile per un semplice motivo il commerciante o l'artigiano abitavano nei medesimi locali o contigui con quelli del loro esercizi. Inoltre essendo molto rudimentali i sistemi di conservazione delle merci soprattutto quelle alimentari sia per i commercianti che per la popolazione esse dovevano essere vendute ed acquistate tutti i giorni. Invece L'orario giornaliero di lavoro degli artigiani è così limitato: dal 1° ottobre al 30° marzo dalle ore 7 alle ore 19; dal 1° aprile al 30° settembre dalle ore 6 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 2O. L'esercizio dei molini entro l'abitato non sarà permesso oltre le ore 22 dal 1 novembre al 31 marzo ed oltre le ore 24 dal 1 aprile al 31 ottobre. Le imprese che operavano in Ferentino all'inizio del XX secolo erano funzionali all'economia agricola che era prevalente. Dalle tabelle dei ruoli della tassa d'esercizio risultano: - 22 birrociai o carrettieri, trasportavano con carri trainati da buoi merci di qualsiasi tipo in particolare prodotti agricoli dalla campagna alla città e viceversa, da Ferentino a tutti i comuni del circondario di Frosinone e perfino a Roma. Oggi l’attività di birrociaio è svolta dagli autotrasportatori (camion, TIR). - 9 vetturali, trasportavano con carrozze trainate da cavalli persone da Ferentino alla Stazione ferroviaria, alle Terme di Pompeo e negli altri comuni del circondario in particolare a Frosinone che era il capoluogo del circondario e sede della Sottoprefettura. Oggi l’attività del vetturale è svolta dai tassisti o dalle imprese per trasporto di persone con autobus. - 7 fornai e altrettanti negozi di commestibili, gli attuali negozi di alimentari - 4 industrie di produzione di calce e altrettanti fornaciari cioè produttori di mattoni, canali in terra cotta ed altri prodotti per l'edilizia., come risulta dall’elenco delle persone soggette alla tassa d’esercizio era tutti dei Giorgi, che diverse generazioni svolgevano il suddetto lavoro. In particolare abbiamo rilevato che il titolare dei trasporti funebri era un Collalti, come accora oggi a Ferentino una ditta con lo stesso cognome esercita la medesima attività. C'erano anche 4 agenti per emigranti questo conferma che agli inizi del secolo scorso Ferentino e tutto il circondario di Frosinone era soggetto ad emigrazione su vasta scala verso l'America. Oggi al posto degli agenti emigranti ci sono le agenzie di viaggio che organizzano emigrazioni temporanee all'estero per turismo. 9 Come si può notare molte di queste professioni o attività non sono più svolte oppure hanno cambiato denominazione. Le imprese commerciali ed industriali erano quasi tutte imprese familiari ed utilizzavano le proprie abitazioni per svolgere le attività. Solo una impresa era sotto forma di società, era la Noerremberg che gestiva un Mulino mosso da motori elettrici in quanto la stessa era la concessionaria della illuminazione pubblica e privata in Ferentino. Questa ricerca che non è esaustiva si propone di fornire delle informazioni che sono parziali su aspetto della storia della città di Ferentino e che possono aiutarci a capire il passato per interpretare meglio sia presente che il nostro futuro. APPENDICE N.1 ELENCO DEI TITOLARI DELLE LICENZE RILASCIATE DALLA GIUNTA .MUNICIPALE DAL 1900 AL 1907 Licenz e conces se nel 1900 Categoria Delibera Titolare Vendita di caffè, Del. 10 Di Torrice Sisto fu Arcangelo liquori, vino con permesso di giochi leciti Indirizzo Piazza Nazionale Spaccio di vino al Del.40 Del.105 minuto con permesso di Del. 109 giuochi leciti via XX Settembre Borgo Garibaldi Vendita e produzione di polvere pirica Del.106 Del.107 Del.108 Liquori e caffé Del.83 Licenz Spaccio di vino al Del 2 Del. 29 minuto con e Del.30 conces permesso di Del.59 se nel giuochi leciti Del.61 1901 Liquori Del.74 Prosperi Antonio fu Matteo De Castris Maria di Francesco vedova Cellitti D’Onofrio Francesco fu Girolamo Pro Umberto Cirilli Luisa in Cellitti Giuseppe di Luigi Cellitti Domenico di Luigi Cellitti Rosa di Pasquale Reali Gertrude Bianchi Giuseppe Schietroma Teresa Necci Teresa Corirossi Arcangela Cellitti Domenico di Luigi 10 Via Consolare via Consolare Porta Montana Contrada Ficuccia Porta Montana via Consolare n. 109 via Consolare Borgo Collepero via Consolare 35 Viale Vittorio Ellena Piazza Nazionale Licenz e conces se nel 1902 Vendita di vino al minuto con permesso di giuochi leciti Del.40 Del.41 del.62 del.64 del. 81 del.85 Liquori Rivendita di Privative del.74 del. 61 Categoria Licenze concess vendita di vino al minuto con permesso di giuochi e nel leciti 1903 Mastrangeli Virginia vedova Bruscoli Enrico Colafranceschi Giuseppe fu Silvestro Bianchi Teresa fu Florindo Pro Clelia vedova di Giovanni Battista Zaccari Pompeo Magno Corirossi Arcangela fu Giovanni Cellitti Domenico di Luigi Cirilli Biagio Delibera Titolare del. 13 Boccanelli Anna di Flaminio del.14 Fortuna Camillo del. 136 Cantagallo Geltrude del.139 del.143 del.144 del. 191 del. 194 Rinnovo per un anno della licenza per materiali esplodenti del.114 Salvatori Antonia vedova Ludovici Antonio Boccanelli Edoardo fu Giovanni Battista Via XX settembre Via Cavour Via Consolare vicino alla porta del Borgo S. Agata Borgo Garibaldi Borgo S. Spirito Viale Vittorio Ellena fuori città Piazza Nazionale Contrada Porciano privativa n.9 Indirizzo Via Consolare Via Consolare Contrada Pareti o Vallicella Via della Torre di Porta Montana Contrada La Stella nel fabbricato di Paganici Ignazio Ludovici Clementina fu Via Consolare Giovanni Battista vedova (fabbricato eredi Ferri Giovanni Giorgi Antonio) Bottini Anna di Luigi Contrada Madonna delle Rose Paris Giacinto fu Via di Torre di Porta Francesco Sanguinaria Ceccarelli Pietro, Cellitti Domenico, Cerilli Rosa, Pompeo Domenico, Pro Umberto 11 Licenze concess e nel 1904 Stazione di monta equina del.39 Vendita di vino al del. 41 minuto con permesso di giuochi leciti del.48 Licenze vendita di vino al minuto Del.15 concess con permesso di giuochi leciti del.16 e nel 1905 del.17 del.18 del.88 del. 96 del.146 del.178 vendita di vino al minuto del.188 con permesso di giuochi leciti del.193 del.194 Rivendita di Privative del.19 del.25 del.179 Cerilli Ignazio Squilquaro Mattia fu Giovanni Bianchi Filomena in Cappelli Ignazio Contrada Ariglio Contrada S. Antonio Abbate Via Consolare (vicino il forno del sig. Bernola) Mastrangeli Giuseppe fu Giovanni Battista Ludovici Lorenzo fu Giovanni Battista Di Torrice Maddalena fu Giuseppe Mastrosanti Giuseppe di Arcangelo Coppotelli Valerio Via Consolare Via XX Settembre Via delle Terme Via XX settembre Via Consolare (Porta Montana) Celani Cecilia di Vittorio Via XX settembre Giorgi Nicola di Borgo Garibaldi Domenicantonio Angelisanti Maria Nicola Stazione Ferroviaria fu Vincenzo Rossi Lucia fu Paolo in Via Regina Coppotelli Margherita Zaccari Chiara fu Sante Contrada La Stella vedova Palombo Mancini Chiara fu Contrada Venti Merli Giuseppe in Pistilli Luigi Calabrese Pietro Contrada S. Antonio Abate Bruscoli Giuseppe Privative n.1 Gasbarra Giovanni Privative n.4 Battista fu Giuseppe 12 Licenze Vendita di vino al concess minuto con permesso di giuochi leciti e nel 1906 del.22 del.28 del.45 del.56 del.91 Rivendita di Privative del.33 del.38 del.39 Licenze Vendita di vino al concesse minuto con permesso di nel 1907 giuochi leciti del.17 del.37 del.165 del.166 Liquori del.135 Concutelli Antonia fu Paolo in Pompeo Magno D’Agostini Filomena fu Angelo ved. Datti Alessandro Bonacquisti Loreta Cantagallo Lucia Giorgi Sebastiano fu Bartolomeo Capriglioni Ambrogio Di Marco Rosaria di Ignazio Vellucci Giovanni Battista fu Francesco Arduini Filomena fu Giuseppe Damiani Masolina in Coppotelli Segneri Barbara di Antonio Pinelli Domenico fu Bruno Ferreri Paolo fu Giuseppe 13 via Consolare Via Regina Margherita Piazza Umberto I° Contrada Giardino via della Croce piazza Umberto I°, privativa n.6 via Porta Montana via Porta Montana via XX settembre via Porta Montana n. 73 via Consolare Via Consolare APPENDICE N.2 Ruolo Tassa d’esercizio e rivendita Anni 1902 - 1903 - 1905 PROFESSIONE Delib era Tassa Comunale TITOLARE In lire10 Rivalutazione al 31/12/200011 Contro valore in Euro 30 30 207.709 207.709 107,27 107,27 Affittuari Beni Pubblica Istruzione 49/02 Colella Angelomaria di Lorenzo Di Pede Giovanni e Celani Giovanni Battista Affitta Camere Affitta Letti 62/03 Velli Maria 62/03 Cantagallo Teresa in Giorgi 5 2 33.621 13.449 17,36 6,95 Agenti Emigranti 62/03 Cellitti Mariano Fanfera Giuseppe Fortuna Carlo Martini Antonio 49/02 Di Palma Celestino 62/03 Paris Felice 67/05 Cantagallo Lucia 67/05 Colatosti Domenico 62/03 Bottini Vincenzo 49/02 Calabrese Vincenzo 49/02 Campanari M.se Giuseppe 49/02 Celardi Ambrogio di Paolo 49/02 Cellitti Raimondo fu Ignazio 62/03 Colella Luigi 62/03 Coletta Gaspare 49/02 Coletta Lorenzo 10 10 10 10 3 7 5 28 40 10 10 10 10 10 10 10 10 67.243 67.243 67.243 67.243 20.771 47.070 33.621 128.722 265.444 67.243 69.236 69.236 69.236 69.236 64.361 64.361 67.243 34,73 34,73 34,73 34,73 10,73 24,31 17,36 68,48 137,09 34,73 35,76 35,76 35,76 35,76 33,24 33,24 34,73 Barbieri Beccai Birrociai 10 11 Lire del 1902,1903 e 1905 Valore della lira al 31 dicembre 2000 , per l’euro si è applicato il valore di cambio 1 euro = Lit 1936,27 Anno 1902 1903 1905 Coeff. Lira 6.923,6477 6.724,2958 6.636,1083 Coeff. Euro 3,5756 3,4728 3,4272 14 Birrociai 62/03 49/02 62/03 49/02 62/03 62/03 49/02 49/02 49/02 62/03 49/02 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 64.361 67.243 64.361 69.236 64.361 64.361 69.236 69.236 69.236 67.243 69.236 33,24 34,73 33,24 35,76 33,24 33,24 35,76 35,76 35,76 34,73 35,76 10 10 10 10 10 69.236 67.243 67.243 67.243 69.236 35,76 34,73 34,73 34,73 35,76 10 10 10 10 10 10 67.243 67.243 69.236 67.243 69.236 67.243 34,73 34,73 35,76 34,73 35,76 34,73 62/03 Piccirilli Antonio 49/02 Piccirilli Battista ved. di Antonio 62/03 Piccirilli Giovanni Battista 10 10 67.243 69.236 34,73 35,76 10 67.243 34,73 67/05 49/02 49/02 62/03 62/03 49/02 10 10 10 10 10 10 64.361 69.236 69.236 67.243 67.243 69.236 33,24 35,76 35,76 34,73 34,73 35,76 10 20 67.243 138.473 34,73 71,52 10 10 69.236 67.243 35,76 34,73 49/02 62/03 62/03 62/03 49/02 62/03 62/03 49/02 62/03 49/02 62/03 62/03 49/02 49/02 62/03 Coppotelli Ambrogio Coppotelli Andrea fu Domenico Datti Giovanni Battista di Domenico D’Iorio Cesare Di Mario Antonio fu Giuseppe D’Onofri Angelo fu Vincenzo D’Onofri Vincenzo Fiorini Benedetto Frezza Ambrogio e Calabrese Maria Frezza Filomena ved. di Ambrogio Liberatori Antonio Liberatori Lorenzo Macerionzi Giovanni fu Pietrantonio Malancona Loreta Matteucci Domenico Paris Ambrogio di Giuseppe Paris Franco Paris Francescantonio Picchi Domenico Pinelli Antonio fu Bruno Pinelli Domenico fu Bruno Poce Angela ved. di Antonio Poce Augusto Poce Michelangelo Polletta Giovanni Battista di Salvatore Polletta Salvatore Promutico Domenica Ved. Di Giuseppe Promutico Gaudenzio fu Giuseppe 15 Calciaroli o Industria di calce Calzolai Capraro Carrettieri Carrozziere Commestibili 49/02 49/02 49/02 62/03 49/02 49/02 62/05 62/05 62/03 67/05 62/03 67/05 67/05 49/02 62/03 62/03 62/03 49/02 49/02 49/02 49/02 49/02 49/02 49/02 62/03 62/03 49/02 62/03 67/05 62/03 67/05 49/02 49/02 Pro Ambrogio fu Pancrazio Pro Filippo fu Leonardo Pro Pietro fu Leonardo Squadroni Ettore Sperduto Antonio fu Giuseppe Tesori Giacinto Caliciotti Achille Caliciotti Benedetto Caliciotti Francesco Caliciotti Giulio Campoli Maria vedova Ceccarelli Augusto fu Giovanni De Stefanis Ignazio Gargani Stanislao Reali Giuseppe Reali Florido di Giuseppe Mastrangeli Paolo di Luigi Tosti Amilcare di Giuseppe Bianchi Ambrogio fu Antonio Marinelli Antonio fu Tommaso Virgili Paolo di Vincenzo Di Mario Raffaele fu Ignazio Arduni Filomena Bottini Anna Celani Vittorio fu Giovanni Battista Cellitti Pietro e Bianchi Maria di Lorenzo (moglie) Cellitti Giuseppe e Cirilli Rosa d’Ignazio De Castris Assunta e Reali Michelangelo De Castris Francesco fu Ambrogio Li Colli Luigi e madre 49/02 62/03 62/03 Marcelli Nazzareno e moglie 62/03 Palombo Vincenzo 62/03 Lucia Olimpia 16 10 10 20 10 10 10 12 12 5 12 5 12 12 2 2 3 2 7 2 2 4 4,2 2 5 2 2 2 69.236 69.236 138.473 67.243 69.236 69.236 77.233 77.233 33.621 77.233 33.621 77.233 77.233 13.847 13.449 20.173 13.449 48.466 13.847 13.847 27.695 29.079 13.847 34.618 13.449 13.449 13.449 35,76 35,76 71,52 34,73 35,76 35,76 39,89 39,89 17,36 39,89 17,36 39,89 39,89 7,15 6,95 10,42 6,95 25,03 7,15 7,15 14,30 15,02 7,15 17,88 6,95 6,95 6,95 5 12 40 60 9 33.621 77.233 268.972 386.166 62.313 17,36 39,89 138,91 199,44 32,18 6,3 43,619 22,53 9 5 10 5 5 62.313 33.621 67.243 33.621 33.621 32,18 17,36 34,73 17,36 17,36 Dazio Consumo Droghe Fabbri Fabbricazione di seghe Falegnami Fornaciari Fornai Fuochista Industrioso Lattaio Legnami 49/02 Podagrossi Maria ved. Virgili e Musa Ambrogio 49/02 Potenziani Maddalena in De Castris 49/02 Ditta Moroni e Rossi 67/05 67/05 Cellitti Domenico 67/05 Pro Umberto 49/02 Appettecchia Filippo 62/03 Appetecchia Paolo 62/03 Pettorini Ignazio Galassi Mauro 62/03 62/03 62/03 49/02 49/02 67/05 67/05 67/05 67/05 62/03 49/02 62/03 62/03 62/03 62/02 67/05 67/05 62/03 49/02 62/03 49/02 49/02 62/03 62/03 49/02 Bianchi Francesco Cappella Oreste Casali Giovanni De Santis Mariano fu Domenico Fortuna Pietro fu Giuseppe Giorgi Domenicantonio Giorgi Pietro di Dono Giorgi Pietro di Bartolomeo Giorgi Stefano di Bartolomeo D’Ascani Camillo Di Rocco Claudio D’Onofrio Margherita Fortuna Luigi Lucia Tommaso Ludovici Giulia in Affinati Marra Giuseppe Matera Caterina Paris Ambrogio fu Pasquale Riggi Filomena e Ferreri Paolo Tartaglia Francesca Tartaglia Lucia ved. di Paolo Ceccarelli Pietro Mastangeli Pio Podagrossi Mariangelo fu Vittorio 67/05 Cataldi Domenico 67/05 Cellitti Domenico 17 5 34.618 17,88 4 27.695 14,30 40 39 60 60 2 2 2 5 276.946 251.008 386.166 386.166 13.847 13.449 13.449 33.621 143,03 129,63 199,44 199,44 7,15 6,95 6,95 17,36 2 10 2 2 2 18 18 18 18 50 9 5 5 6 50 15 5 5 10 20 10 2 2 20 4 13.449 67.243 13.449 13.847 13.847 115.850 115.850 115.850 115.850 336.215 62.313 33.621 33.621 40.346 346.182 96.541 32.181 33.621 69.236 134.486 69.236 13.847 12.872 134.486 27.695 6,95 34,73 6,95 7,15 7,15 59,83 59,83 59,83 59,83 173,64 32,18 17,36 17,36 20,84 178,79 49,86 16,62 17,36 35,76 69,48 35,76 7,15 6,65 69,46 14,30 39 40 251.008 257.444 129,63 132,96 Mandatari Maniscalco Marmi Messo Comunale Messo Conciliatore Modista Molino Molino ad olio Mulino a grano ed altri cereali 49/02 Colafranceschi Giuseppe e Cataldi Domenico 67/05 Pro Umberto 49/02 Pompeo Filippo fu Magno 62/03 Pro Giacinto 67/05 Caliendo Francesco 62/03 Mastrangeli Paolo 62/03 Potenziani Sebastiano 49/02 Marinelli Luigi di Pietro 49/02 Di Torrice Geremia 62/03 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 Muratore 49/02 Negoziante maiali 49/02 Pellami 67/05 Pollaroli 62/03 62/03 Privative 62/03 62/03 62/03 Ramaro o 62/03 Ramaio 49/02 Sarto 62/03 Scalpellino 49/02 Scopettari o 49/02 Scopettai 62/03 49/02 62/03 62/03 49/02 Giorgi Barbara Ditta Noerremberg Giorgi Stefano di Bartolomeo Bellà Giuseppe Bracaglia Paolo fu Bernardino Bruscoli Pietro di Domenico Angelisanti Rocco Di Mario Domenica fu Angelo Pro Augusto fu Domenico Matteucci Raimondo Bonacquisti Pasquale e moglie Pompeo Franco Potenziani Pietro Zaccari Mariano Bianchi Giovanni Battista fu Francesco Mosca Ambrogio fu Francesco Principali Giovanni Cataldi Domenico fu Vittorio Cantagallo Domenico fu Giacinto Cantagallo Domenico fu Giacinto Coppotelli Francesco fu Luigi Coppotelli Giuseppe Coppotelli Raffaele Ludovici Antonio di Vincenzo 62/03 Marinelli Giovanni Battista 62/03 Piccirilli Luigi 18 10 69.236 35,76 20 9 6 5 2 5 5 2 128.722 62.313 40.346 32.181 13.449 33.621 34.618 13.847 66,48 32,18 20,84 16,62 6,95 17,36 17,88 7,15 3 150 50 100 50 35 2 8 40 5 2 5 6 5 5 20.173 965.416 321.805 643.611 321.805 225.264 13.847 55.389 257.444 33.621 13.449 33.621 40.346 33.621 33.621 10,42 498,60 166,20 332,40 166,20 116,34 7,15 28,61 132,96 17,36 6,95 17,36 20,84 17,36 17,36 10 3 69.236 20.173 35,76 10,42 2 13.847 7,15 20 134.486 69.46 16 20 20 5 110.778 134.486 134.486 34.618 57,21 69,46 69,46 17,88 3 10 20.173 67.243 10,42 34,73 Stagnari Tessuti Tipografo Trasporti funebri Trombettaro Vetturali Vendita di vino e altri generi Vendita Farina 49/02 Colafranceschi Egidio di Giuseppe 49/02 Colafranceschi Giuseppe 62/03 Fino Luigi 49/02 Veronini Giuseppe 67/05 Cellitti Domenico 67/05 Cocumelli Mariano 67/05 Collalti Cesare di Stanislao 62/03 Podagrossi Salvatore 62/03 Bianchi Giovanni 49/02 Bianchi Mauro di Giuseppe 49/02 Bonacquisti Giuseppe fu Ignazio 62/03 Bonacquisti Vincenzo 49/02 Bonacquisti Lorenzo fu Giovanni Battista 49/02 Cantagallo Gaspare fu Patrizio 49/02 Catracchia Luigi di Filippo 62/03 Cellitti Giovanni 62/03 Cialone Giovanni Battista 49/02 Ciuffarella Mariano 49/02 De Castris Pietro e Bottini Anna 62/03 De Castris Pietro 49/02 Delle Chiaie Giacomo fu Giuseppe 62/03 Filonardi Antonio 67/05 Lombardozzi Domenico 62/03 Incelli Domenico 49/02 Incelli Francesco di Ambrogio 62/03 Incelli Luigi 49/02 Ludovici Egidio 49/02 Polletta Angelo di Giuseppe e Ceccarelli Rosolina 49/02 Polletta Giacinto di Angelo 62/03 Pompeo Magno 62/03 Pompeo Valentino 49/02 Pro Vittorio fu Giacinto 49/02 Zaccari Francesco fu Michelangelo 49/02 Colafranceschi Giuseppe 49/02 Podagrossi Mariano 67/05 62/03 Fortuna Pietro 19 5 34.618 17,88 5 3 3 25 10 5 3 5 9 4 4 2 34.618 20.173 20.771 160.903 64.361 32.161 20.173 33.621 62.313 27.695 26.897 13.647 17,88 10.42 10,73 83,10 33,24 16,62 10.42 17,36 32,18 14,30 13,89 7,15 2 10 3 3 4 9 5 5 13.847 69.236 20.173 20.173 27.695 62.313 33.621 34.618 7,15 35,76 10,42 10,42 14,30 32,18 17,36 17,88 3 6 4 4 3 2 3 20.173 38.617 26.897 27.695 20.173 13.847 20.771 10.42 19,94 13,89 14,30 10,42 7,15 10,73 3 2 3 6 3 20.771 13.449 20.173 41.542 20.771 10,73 6,95 10,42 21,45 10,73 10 10 10 2 69.236 69.236 64.361 13.449 35,76 35,76 33,24 6,95 Vinai Vinai Vino e pane Attività non indicata 67/05 62/03 62/03 49/02 62/03 62/03 62/03 62/03 49/02 62/03 49/02 49/02 49/02 62/03 49/02 49/02 49/02 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 67/05 Lombardozzi Anna Rita Bianchi Teresa Boccanelli Anna Cantagallo Antonio di Florindo Corirossi Arcangela Di Pietro Giuseppe Fortuna Ambrogio Fortuna Camillo Giorgi Pasquale di Pietro Mastrosanti Maria Picchi Salvatore fu Muzio Pompeo Lucia fu Giuseppe Zaccari Clelia ved. di Giovanni Battista Di Torrice Celestina in Fortuna Bianchi Giovanni Battista fu Sisto Bonacquisti Alfonso fu Mattia Datti Domenico fu Giuseppe Gargani Francesco fu Benedetto Gasbarra don Alfonso di Giuseppe Giorgi Candido di Domenicantonio Incelli Antonio fu Filippo Lolli eredi del fu Costantino Mosca Stefano fu Francesco Podagrossi Ambrogio Pro Francesco Pro Prudenzio fu Pio Schiavi Angelo Stampa Cesare Zaccardi Michele 20 3 5 5 10 5 5 10 5 10 2 10 5 5 19.308 33.621 33.621 69.236 33.621 33.621 67.243 33.621 69.236 13.449 69.236 34.618 33.621 9,97 17,36 17,36 35,76 17,36 17,36 34,73 17,36 35,76 6,95 35,76 17,88 17,36 10 2 67.243 13.449 34,73 6,95 3 20.771 10,73 10 20 64.361 128.722 33,24 66,48 35 225.264 116,34 29 35 20 20 18 18 20 40 3 186.647 225.264 128.722 128.772 115.850 115.850 128.722 257.444 19.308 96,39 116,34 66,48 66,48 59,83 59,83 66,48 132,96 9,97 APPENDICE N.3 GIUNTA MUNICIPALE DELIBERA N.79 DEL 7 AGOSTO 1912 Sindaco- Presidente dott. Pio Roffi Isabelli Assessore Anziano avv. Carlo Felice Scala Assessori: D'Ascani dott. Giovanni Battista, Cerilli Ignazio, Pompeo Augusto, Assiste il Segretario Capo Gregori dott.Angelo TESTO UNICO DEL REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA La Giunta -Visto il regolamento di polizia urbana del 2 novembre 1872 adottato e vigente in questo Comune; -Viste le sottonotate deliberazioni consigliari portanti disposizioni aggiuntive a detto regolamento per le materie non chiaramente o opportunamente disciplinate: 1) deliberazione consigliare 6 maggio 1902 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 31 giugno 1902 n.29030 div.2 per la limitazione d'orario di lavoro ai molini entro l'abitato; 2) deliberazione consigliare 17 maggio 1909 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 2 luglio 1909 n.1866 omologata dal Prefetto il 10 luglio 1909 n. 39893 div.2; per l'autorizzazione alla Giunta Municipale ad imporre, in casi eccezionali, il calmiere sui generi annonari di prima necessità; 3) deliberazione consigliare 9 giugno 1913 n.61 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 12 settembre 1913 n.3011 omologata dal Prefetto il 26 settembre 1913 n. 64619 div.2; relativa all'approvazione dei calmieri. Ritenuto occorra conglobare in un testo unico tutte le disposizioni anzidette per facilità e chiarezza d'ispezione di tutte le materie trattate. Che la competenza di questo Consesso trattandosi di provvedimento di pura esecuzione, non può revocarsi in dubbio; Su proposta del sig. Presidente, unanime e con voto legale DELIBERA adottare per il Comune di Ferentino il seguente testo unico del regolamento di polizia urbana, comprendente n. 54 articoli: 21 TITOLO I° Disposizioni riguardanti i negozi in generale Art.1 Chiunque intende aprire o cambiare località di un proprio negozio, oltre all'uniformarsi al prescritto delle leggi dovrà darne avviso all'ufficio comunale. Art.2 Non potrà essere esposta alcuna insegna la quale disdica al senso estetico e al Pubblico ornato; in difetto l'Autorità Municipale potrà impedire l'affissione o ordinare la rimozione o la modificazione. Art.3 Le bilance e le misure che servono alla vendita, devono essere sempre ben pulite, collocate in luogo ben esposte alla luce e sotto gli occhi del compratore. Art.4 Nessun venditore può rifiutarsi di vendere a peso il pane o altri generi di loro smercio. I venditori non possono pure rifiutarsi alla vendita degli oggetti domandati, quantunque fossero richiesti di una quantità minima. Art.5 Tutti gli esercenti o venditori di generi sottoposti a tariffa, dovranno ad essa conformarsi e tenerla affissa in luogo da poter essere comodamente letta dai compratori; ed i prestinai12 dovranno tenere affissa la meta13 che verrà data dalla Autorità Municipale TITOLO II° Venditori di commestibili Art.6 Gli esercenti che vogliono cessare dalla loro industria o commercio dovranno dare preventiva notizia all'Autorità Comunale. In specialità i panattieri e i macellai dovranno fare tale comunicazione almeno 11 giorni prima della chiusura. Art.7 I panattieri, vermicellai, pizzicagnoli, e simili, sono obbligati a tenere ufficialmente illuminato il loro negozio tanto di giorno come di notte, e ciò fino all'ora fissato dalla Giunta. Art.8 I panattieri e i venditori di carne specialmente in generale i venditori di commestibili dovranno: a) tenere i loro negozi provvisti in quantità proporzionata all'entità del rispettivo smercio ordinario; b) b) tenere i loro negozi aperti in tutti i giorni dal levar del sole ad un'ora di notte. Art.9 E' vietato esporre fuori dalla propria bottega, lardo, bestie macellate o parte di essa, generi di salsamenteria e tutti quegli oggetti che possono lordare i passanti o la pubblica via. Art.10 Quando eccezionali circostanze locali lo richieggano, la Giunta Municipale e autorizzata ad imporre temporaneamente il calmiere sui generi annonari di prima necessità vale a dire sul pane, paste, farina, carni macellate fresche di ogni specie ed altri. I venditori dei generi di prima necessità, in periodi nei quali sarà imposto il calmiere, dovranno costantemente affissa nei loro esercizi in modo visibile al pubblico la tabella delle scelte deliberate dalla Giunta Municipale e che sarà loro notificato a cura del Sindaco. Deliberazione consigliare 17 12 13 Fornaio, vende anche pasta e riso Calmiere, tariffa dei commestibili 22 maggio 1909 n.28 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 2 luglio 1909 n.1866 vistata dal Prefetto il 10 luglio 1909 n. 39893 div.2; deliberazione consigliare 9 giugno 1913 n.61 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 12 settembre 1913 n.3011 vistata dal Prefetto il 26 settembre 1913 n. 64619 div.2. TITOLO III° Mugnai Art.11 I mugnai dovranno tenere i lori mulini a disposizione del pubblico dall'alba di ogni giorno non festivo a sera. Essi non potranno mai rifiutarsi di macinare nei loro mulini le granaglie dei privati secondo l'ordine con cui vengono presentate alla macina. Art.12 I mulini devono essere tenuti costantemente in stato servibile e pulito, ed avere i debiti vagli e la stadera per uso di coloro che vogliono servirsene prima e dopo macinati i loro cereali. Art.13 Il mugnaio non potrà confondere le granaglie di diversi padroni. Art.14 E' severamente proibito ai mugnai non solo di bagnare ed alterare in qualsiasi modo le granaglie loro affidate e le farine che ne risultano, ma dovranno tenerle riparate dall'umidità così nel loro trasporto come nei loro mulini, nei quali saranno disposte in tavolati di legno perché l'umidità non possa alterare il peso. Omiss… TITOLO XI° Ordine pubblico Omiss... . Art.50 I calderari, bottai, ferrai, facocchi e ferracocchi e tutti coloro che esercitano mestieri ed arti rumorose sono obbligati di eseguire i lavori entro le rispettive botteghe ed officine e non nelle pubbliche vie o piazze. L'orario giornaliero di lavoro ai medesimi è così limitato: dal 1° ottobre al 30° marzo dalle ore 7 alle ore 19; dal 1° aprile al 30° settembre dalle ore 6 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 2O. L'esercizio dei molini entro l'abitato non sarà permesso oltre le ore 22 dal 1 novembre al 31 marzo ed oltre le ore 24 dal 1 aprile al 31 ottobre. I contravventori alle presenti disposizioni saranno deferiti all'Autorità giudiziaria (Delibera Consigliaria 29.11.1911 n.131 approvata dalla G.P.A il 23.1.1912 n.173 visitata dal Prefetto il 25.1.1912 n.2996 div II° e Delibera Consiglio 6.9.1902 approvata dalla G.P.A il 31.6.1902 n.2930 div II°). Omiss. 23 APPENDICE N.4 CONSIGLIO COMUNALE DI FERENTINO DELIBERAZIONE N.98 DEL 22.10.1910 Presidente – Sindaco Giorgi avv. Raffaele segretario: Gregori dott.Angelo Consiglieri: Apolloni Giovanni, Boccanelli Agnello, Cappucci Giuseppe, Cellitti Francesco, D’Ascani Angelomaria, D’Ascani Giovanni Battista, Delle Chiaie Pietro, Di Torrice Raffaele, Gabrielli Arcangelo, Grilli Benedetto, Mosca Pietro, Patrizi Ignazio, Pezzella Vittorio, Pinelli Antonio di Giovanni Battista, Poce Giuseppe, Pompeo avv. Ambrogio, Pompeo Domenico, Pro Augusto, Stampa Leopoldo, Sterbini Costantino. Oggetto: Facilitazione al sorgere di nuove industrie nel territorio del Comune Il signor Presidente fa dar lettura dal Segretario ai Sigg. adunati della circolare Sottoprefettizia 22 agosto u.s. n.2906 con la quale allo scopo d'incoraggiare nella nostra Nazione il sorgere di nuove industrie e ravviare così alcuni centri di deperita ed ignota attività economica-industriale vengono sollecitati i Comuni nel loro interesse e in quello dell'economia nazionale a voler significare e nel caso adottare quei provvedimenti che reputino convenienti con la propria potenzialità economica ed al desiderio che nuove iniziative fioriscano nel loro territorio. Il signor Presidente trova opportuno che anche nel nostro Comune intervenga ed adottare dei provvedimenti nel senso sopra espresso affinché in qualche modo ne venga incoraggiata la vita economica locale e propone senz'altro di impegnare il Comune ad esentare per la durata di cinque anni dall'impianto e funzionamento di qualsiasi iniziativa nuova o rinnovata con criteri moderni e tecnici, tutti i nuovi opifici, manifatture, e nuove industrie in genere, da tutte le tasse comunali cui andrebbero per legge sottoposte e sottoponibili, di concedere gratuitamente le aree di proprietà del Comune che a quest'uopo venissero richieste in qualsiasi parte del territorio, intendendosi che la concessione sia di obbligo per l'Ente per tutte le aree, escluse quelle che non si potessero concedere per conservazione di opere o per scopi di evidente utilità pubblica, d'impegnare il Comune all'obbligo di stabilire volta per volta dei premi in denaro, oltre le facilitazioni di cui sopra, per tutte quelle iniziative che dimostrassero di occupare almeno 20 operai, sempre che, esclusi quelli adibiti per speciale perizia e capacità tecnica, siano assoldati tra gli abitanti di questo Comune indifferentemente per sesso; e di adottare tutti quegli altri provvedimenti vantaggiosi per le nuove industrie, che caso per caso fossero consigliati, intendendosi che per questi ultimi la presente costituisce una deliberazione semplicemente di massima, mentre per gli altri provvedimenti sopra specificati e descritti sia impegnativa per i comune sempreché si verificano le richieste condizioni. Nessun'altro dei sigg. Consiglieri avendo chiesto la parola, il Signor Presidente mette a partito la sua proposta come sopra formulata. Il Consiglio unanime per alzata e seduta. 24 DELIBERA di approvare pienamente la proposta stessa ed in conseguenza a favore delle nuove industrie da sorgere in questo territorio: 1) Concedere l'esenzione per cinque anni da qualsiasi tassa comunale; 2) Offrire gratuitamente le aree di proprietà del Comune in tutto il territorio per lo scopo suddetto; 3) Assegnare speciali premi in denaro da stabilirsi volta per volta a quegli industriali che occupino almeno 20 operai ne' loro stabilimenti abitanti in questo Comune, esclusi quelli richiesti per speciale perizia e capacità; 4) Stabilire di massima di concedere quante altre facilitazioni caso per caso si additassero, compatibilmente con le esigenze del Comune e la sua potenzialità economica. . CONSIGLIO COMUNALE DI FERENTINO DELIBERAZIONE N.53 DEL 22.10.1911 Presidente - Sindaco: Giorgi avv. Raffaele segretario Gregori Angelo Consiglieri: Boccanelli Agnello, Cappucci Giuseppe, Celletti Francesco, Cocumelli Giuseppe, D’Ascani Angelo Maria, D’Ascani Giovanni Battista, Delle Chiaie Pietro, Gabrielli Arcangelo, Grilli Benedetto, Morosini Luigi, Mosca Pietro, Patrizi Ignazio, Pezzella Vittorio, Pinelli Antonio fu Bruno, Pinelli Antonio di Giovanni Battista, Poce Giuseppe, Pompeo avv.Ambrogio, Pompeo Domenico, Pro Augusto, Scala Benedetto, Scala Costantino, conte Stampa Leopoldo, Sterbini Costantino Oggetto: Facilitazione al sorgere di nuove industrie nel territorio del Comune Il Consiglio - Vista la propria precedente deliberazione del 22/10/1910 con la quale tra l’altro a facilitare il sorgere di nuove industrie nel territorio di questo Comune veniva stabilito al Punto1) del dispositivo di concedere l’esenzione per cinque anni di qualsiasi tassa comunale alle industrie istituende. - Vista la nota Sottoprefettizia 28/4/1911 n. 3678 con la quale si fa osservanza ha vizio di legalità di detto provvedimento perché tendente a sopprimere il principio costituzionale dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte agli oneri della nostra vita civile - Attesoché pur rilevando nella specie il Consiglio Comunale nell’orbita che gli compete possa deliberare provvedimenti eccezionali e di privilegio sempre che a ciò sia determinato da un’alta finalità sociale tanto più quando con il suo atto a concedere l’esenzione delle tasse a una data categoria d’individui; ma semplicemente a sospendere per un epoca prestabilita, il diritto di esenzione che gli compete, nei riguardi di alcuni individui nulla trova ad obiettare alle Sottoprefettizie inrichiamante in omaggio alla quale inspira il presente deliberato. Con voti unanimi e legali 25 DELIBERA 1) Revocare il n.1 del dispositivo della deliberazione Consigliare citata cosi detto provvedimento; 2) Confermare per il resto e cioè per i n. 2,3,4 del dispositivo quesito in essere deliberazione e dichiarato APPENDICE N.5 LETTERE DEI CITTADINI Illustrissimi Signori Componenti la Giunta Municipale di Ferentino14 Gli abitanti del vicolo dell'Archetto in via Consolare incontro la Cantina di Agostino Corirossi supplicano le SS.LL. Ill.me affinché in via umanitaria venga posta una lampada almeno di 5 candele essendosi reso così pericoloso il detto vicolo a causa di continui andirivieni fino ad ora tardissima dei frequentatori della detta Cantina che si mettono a fare i bisogni, e le creature più volte hanno subito delle paure che passata l'Ave Maria non si fidano di fare i domestici servizi. Perciò ricorrono alle SS.LL. Ill.me onde venga loro appagato questo loro giusto reclamo. anticipati ringraziamenti alle SS.LL. Ill.me Ferentino 20 aprile 1904 Ciuffarella Maria vedova, Schietroma Maria Teresa vedova, Mariani Michelangelo, Di Marco Domenica, Datti Carolina, Tribioli vedova, Cialoni Anna, Giuli Lucia vedova Fontecchia, De Marchis Pasquale, Bianchi Assunta, ed altri Illustrissimo sig. Sindaco di Ferentino15 19 settembre 1905 I sottoscritti, abitanti tutti nel tratto di Via Regina Margherita, posto tra Palazzo Silvi e Casa Pinelli, domandiamo alla S.V. Ill.ma, che nell'interesse dell'igiene e della moralità, voglia fa rimuovere i seguenti inconvenienti. a)Togliere dalla completa oscurità il tratto della via suddetta, facendo apporre una nuova lampada all'angolo ovest della casa Pinelli, in modo che illumini il vicolo S.Angelo, che alla notte diventa latrina pubblica e qualcosa di peggio ancora, e il vicolo del sopportico posto di contro a questo. b)Accomodare il selciato e la fogna sottostante alla fontana, che non riceve l'acqua che vi cade e che vi ristagna. c)Affossare l'orinatoio di contro al palazzo Silvi facendolo collocare in luogo più 14 15 A.C. Fer b.214 rg.716 (1904) A.C. Fer b.214 rg.711 (1905) 26 adatto, e per lo meno, munirlo dei dovuti ripari, tanto da togliere alla vista del pubblico l'indecenza che nei giorni festivi specialmente vi commettono gli ubbriachi, i quali hanno altri più vicini alle tante osterie che si trovano nel trivio "le torri". Sicuri che la S.V. Ill.ma vorrà fa togliere nel più breve tempo possibile gli inconvenienti più sopra lamentati, sentitamente la ringraziano. Della S.V. Ill.ma Gabrielli Aldone, G. Cappucci, Cappella Oreste, Bottini Fedele, Cellitti Giuseppe, Gargani Stanislao, Cellitti Luigi, Ceccarelli Maria, Pinelli Gio Battista, Pinelli Giuseppe, Ignazio De Stefani, Caliciotti Bendetto, Basilio Martini, Anna Maria De Carolis, Delle Chiaie Giuseppe 27