Sistema di distribuzione Librio 192 Ausiliari elettrici per C40, C60

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Sistema di distribuzione Librio 192 Ausiliari elettrici per C40, C60
Sistema di distribuzione Librio
192
Ausiliari elettrici per C40, C60, C120,
194
ID C40, ID, C40 Vigi, I-NA
Ausiliari di telecomando per C40, C60
197
Interruttori NG125
200
Ausiliari elettrici per NG125
202
Ausiliari elettrici per C32H-DC, Reflex XC40
205
Interruttori differenziali ID
206
Blocchi Vigi adattabili per interruttori C40
207
Blocchi Vigi adattabili per interruttori C60
208
Blocchi Vigi adattabili per interruttori C120
209
Blocchi Vigi adattabili per interruttori NG125
210
Ausiliari elettrici per blocchi Vigi NG125
212
Blocchi Vigi adattabili e dispositivo di sgancio
213
a distanza MOD per Reflex XC40
Relè di controllo intensità di corrente RCI,
214
tensione RCU, fase RCP
Scelta e installazione degli SPD
219
SPD per reti di comunicazione
224
Limitatori di sovratensioni PF, PRD, PRC, PRI
225
Ausiliari elettrici per PRD, PRC, PRI
226
Teleruttori TL
227
Contattori economizzatori CDS
228
Multimetro PM9
230
Contatori d’energia digitali ME
231
Contatori elettronici d’energia CE/CEr
232
Trasformatori di corrente TA
234
Guida di installazione
Sistema di distribuzione Librio
Il Sistema di Distribuzione Librio si basa su di
un concetto estremamente semplice e geniale:
il poter mixare, sotto lo stesso ripartitore,
prodotti con funzioni differenti quali:
■ interruttori automatici 1P+N e 3P+N;
■ interruttori differenziali;
■ interruttori magnetotermici differenziali
1P+N e 3P+N;
■ ausiliari di segnalazione e comando;
■ ausiliari per il telecomando (contattori
e teleruttori);
■ apparecchiature di controllo e comando.
Questo è oggi possibile grazie ai ripartitori
RP C40 che sono la spina dorsale del
Sistema di Distribuzione Librio.
Grazie ai ripartitori RP C40 è oggi possibile
realizzare quadri elettrici in modo più
semplice e professionale:
■ la disposizione degli apparecchi all’interno
dei quadri rispecchia fedelmente lo schema
elettrico;
■ protezione differenziale generale e gruppi
di partenze associate disposte sulla stessa
fila;
La particolare disposizione dei denti
dei ripartitori (per ogni modulo di larghezza
sono disponibili sia il dente di neutro che
un dente di fase) e la presenza di apposite
cave sulla parte alta delle apparecchiature,
consentono di affiancare sulla stessa guida
DIN e sotto lo stesso ripartitore tutti gli
apparecchi di controllo e comando più
frequentemente utilizzati nei quadri
di distribuzione nei settori domestico
e terziario.
Gli apparecchi di protezione (sia monofasi
che trifasi) vengono alimentati direttamente
dal ripartitore e tutti gli ausiliari elettrici e gli
apparecchi di controllo e comando possono
essere frapposti tra gli apparecchi
di protezione (ad esempio ogni apparecchio
di controllo e comando può essere
posizionato direttamente a fianco del proprio
interruttore di protezione.
Utilizzo dei ripartitori
■ i ripartitori RP C40 sono tagliabili a misura
utilizzando un semplice seghetto, senza
dover smontare e rimontare le barrette
di rame;
■ i punti di taglio sono identificati
da apposite scanalature che semplificano
l’accesso del seghetto e permettono
di rispettare le corrette dimensioni modulari;
■ con i ripartitori vengono forniti
dei copridenti isolanti, che assicurano
la copertura dei denti non utilizzati,
e delle chiusure laterali per garantire
le corrette distanze d’isolamento;
192
partenze disposte in gruppi;
organizzazione dei gruppi a scelta
dell’installatore in piena libertà, ad esempio:
❑ per tipo di utenze (illuminazione, prese,
condizionamento, …);
❑ per zone (uffici, laboratori, …);
■ risparmio di tempo nella realizzazione
dei quadri;
■ cablaggi ridotti al minimo indispensabile
ed estetica del quadro con un aspetto più
curato e professionale.
■
■
14889
■ identificazione delle differenti fasi
e del neutro sulla parte anteriore del
ripartitore in corrispondenza di ogni dente;
■ i denti sono immobilizzati nell’isolante
per semplificarne l’inserimento nei morsetti
degli apparecchi;
■ alimentazione possibile tramite:
❑ interruttore generale di gruppo,
❑ cavi inseriti direttamente nei morsetti
degli interruttori,
❑ connettori opzionali per cavi di sezione
maggiore.
Schneider Electric
Guida di installazione
Installazione
■ posizionare le apparecchiature su Guida
DIN;
■ installare il ripartitore;
■ serrare a fondo i morsetti di collegamento
per assicurare l’alimentazione dei dispositivi
di protezione;
■ posizionare gli appositi copridenti per
garantire l’isolamento dei denti non utilizzati.
1
3
2
Rimozione delle apparecchiature
È possibile rimuovere un prodotto installato
con i ripartitori RP C40 senza dover
smontare questi ultimi:
■ aprire l’interruttore di protezione generale
della fila;
■ aprire i morsetti dell’apparecchiatura
da smontare (➀);
■ portare in posizione di aperto le clips
bistabili dell’apparecchio, posizionate
sia in alto che in basso, (➁);
■ estrarre il prodotto dalla fila ruotandolo
verso l’alto e tirandolo successivamente
verso il basso (➂).
2
3
1
14889
Schneider Electric
si
vigi X40
C32
17508
30mA
si
S
vigi X40
X40a
S
14889
14889
N
C16
230V~
4500
400V~
19464
30mA
A
19466
230V~
X40N
300mA
A
N
40A
si
300mA
si
X40N
vigi X40
19423
19499
repère-client
sur étiquette
12 mm
17573
Protezione differenziale e magnetotermica/
differenziale di gruppi di partenze
È una nuova funzione che si viene a creare
con l’utilizzo del Sistema di ripartizione
Librio; consiste nell’avere entrata ed uscita
cavi sempre a monte, dando così la
possibilità di poter installare questi dispositivi
sulla stessa linea (guida DIN) degli
interruttori tradizionali e di poterli utilizzare
come “interruttori generali” di fila.
Questo è reso possibile dalla particolare
conformazione di interruttori differenziali puri
(ID C40) e blocchi differenziali (Vigi C40)
che, nella denominazione “uscita a monte”
riportano i morsetti di uscita cavi nella parte
alta del prodotto consentendo così di
alimentare i ripartitori RP C40 e, con questi
ultimi, di alimentare gli interruttori per la
protezione delle singole partenze.
14889
C16
17573
Protezione magnetotermica/differenziale
per le singole partenze
È la funzione tradizionalmente utilizzata
nei quadri elettrici, con ingresso cavi
nei morsetti a monte dell’interruttore
magnetotermico ed uscita cavi nei morsetti
a valle del blocco differenziale.
2
S
ID X40
I6n 0,3A
S
193
Ausiliari elettrici
per C40, C60, C120, ID C40, ID, C40 Vigi
e I-NA
Guida di installazione
Combinazione degli ausiliari
O+SD/OF
OF
SD
MX
MN
Combinazione degli ausiliari
MNx
MSU
MN s
DPN
C60
O+SD/OF
OF
SD
MX
MN
MSU
MN s
OFS
ID
o
6 passi (max 54 mm)
Contatti ausiliari OF e OFS
Contatto di segnalazione guasto SD
Contatto ausiliario
commutabile OF + SD/OF
194
6 passi (max 54 mm)
Applicazione
■ Realizzano, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “aperto” o
“chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui
sono associati.
Caratteristiche
■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per
verificare il funzionamento dei contatti (ad
interruttore aperto)
Nota:
■ L’impiego del contatto OFS è obbligatorio
qualora l’ID o l'ID C40 dovesse essere
equipaggiato con altri ausiliari elettrici.
Applicazione
■ Realizza, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “chiuso” o
“aperto su guasto” dei contatti
dell’interruttore a cui è associato.
Caratteristiche
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su
guasto”
■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per
verificare il funzionamento dei contatti (ad
interruttore aperto)
■ Dispositivo di reset del contatto posto sul
fronte
Applicazione
■ Contatto doppio:
❑ Il contatto superiore segnala lo stato di
“aperto” o “chiuso” dell’interruttore a cui è
associato,
❑ Il contatto inferiore segnala, a scelta:
- Stato di “aperto” o “chiuso” (OF)
- Stato di “chiuso” o “aperto su guasto” (SD)
Caratteristiche
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su
guasto”
■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per
verificare il corretto funzionamento del
contatto inferiore (commutato su SD) ad
interruttore aperto.
■ Dispositivo di reset del contatto SD, posto
sul fronte.
14 12 11
chiuso
aperto
aperto
su
guasto
L
+
(+)
N
(-)
-
94 92 91
chiuso
L
(+)
+
N
(- )
L
+
(+)
N
(--)
chiuso
aperto
14 12 11
94/ 92/ 91/
24 22 21
aperto
su
guasto/
chiuso
aperto/
chiuso
L
+
(+)
N
(--)
Schneider Electric
Guida di installazione
Bobine di sgancio a lancio
di corrente MX+OF
Bobine di sgancio di minima tensione
MN e MN s
Sganciatori d’emergenza MNx
Applicazione
Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata
Caratteristiche
■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare
una segnalazione dello stato di “aperto”
o “chiuso” dei contatti dell’interruttore
associato utilizzando la stessa tensione
di alimentazione della bobina
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
■
U>
14 12 C2 C1
(+ )
N
(- )
N
( )
L
(+)
aperto
Applicazione
■ Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata per:
❑ Arresto d’emergenza
❑ Interruzione dell’alimentazione
Caratteristiche
■ Impedisce la richiusura non controllata
del carico protetto assicurando così una
protezione totale in caso:
❑ Di rischi per l’operatore della macchina
utensile in caso di ripartenze improvvise
(sega circolare, tornio, ecc.)
❑ Sia necessario controllare la ripartenza
di un’installazione in caso di interruzione
dell’alimentazione.
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
Applicazione
■ Apertura a distanza dell’interruttore
associato con ordine volontario:
❑ Pulsante per arresto d’emergenza
in apertura (sicurezza positiva).
Caratteristiche
■ Insensibile alle variazioni e alla mancanza
della rete di alimentazione;
■ L’interruttore associato sgancia solo in
caso di interruzione del circuito di comando;
■ In caso di mancanza di tensione
di alimentazione:
❑ Non avviene alcuno sgancio,
❑ In caso si rendesse necessario effettuare
una apertura d’emergenza dell’interruttore
associato:
- Agendo sul pulsante d’emergenza
non avviene alcuno sgancio
- Al ritorno della tensione di alimentazione
lo sganciatore MNx “sente” che il circuito
di comando è stato interrotto (sgancio
d’emergenza) e fa aprire immediatamente
l’interruttore associato;
■ La tensione presente sul circuito
di comando è la stessa che è presente
sul circuito di alimentazione;
■ Per ogni pulsante d’emergenza (o serie
di pulsanti d’emergenza) è possibile
comandare un solo sganciatore MNx; non è
consentito comandare più sganciatori MNx
con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti).
L
chiuso
U<
D1 D2
-
L/N
U<
E1 E2 N
L
N
-
L
+
L/L
U<
E1 E2 L1 L2
L1
L2
Nota: adatti per installazione solo
su interruttori C60/C120.
Schneider Electric
195
Guida di installazione
Sganciatori MSU
per C40, C60, C120, ID, ID C40, C40 Vigi e I-NA
Curva di intervento
Sganciatore di massima tensione MSU
Associato agli interruttori DPN, C60, C120,
ID, DPN Vigi o I-NA:
t (s)
3
tempo
2
curva di
intervento
1
curva di non
intervento
U (V)
0
250 270 290
310 330
350
370 390 410
430 450
Rilevano le sovratensioni che possono
essere generate dalla mancanza del neutro
in seguito a:
■ collegamenti difettosi;
■ rottura accidentale del conduttore di neutro.
Valori di intervento in caso di sovratensioni a frequenza industriale
Tensione tra una fase
Tempo minimo
Tempo massimo
ed il neutro
di non intervento
di intervento
(valore efficace in V)
[s]
[s]
) 285
Nessun intervento
Nessun intervento
310
0,6
2,5
360
0,4
1
410
0,2
0,6
440
0,2
0,6
tensione fase-neutro
Applicazione
Comandano l’apertura dell’interruttore
associato in caso di permanenza delle
sovratensioni per un tempo fino a qualche
secondo (vedere tabella). Impediscono
la richiusura dell’interruttore fintanto che la
tensione non si riporta nella soglia nominale.
MSU 1P+N
U>>
U>>
N
N
Schema
L1
L2
L3
N
1
2
3
Z1
Z2
Z3
U1
U2
U3
MSU 3P+N
L
N
L
Il comparire di tensioni superiori alla tensioni
nominale nelle installazioni BT comporta:
■ Guasti alle apparecchiature dovuti a:
❑ Riscaldamento (diminuzione della durata
di vita)
❑ Rottura dell'isolante (rischio d’incendio)
L1
L2
L3
❑ Danneggiamento delle schede elettroniche
di apparecchiature sensibili
■ Problemi di sicurezza e protezione
degli utilizzatori (carico non alimentato
ma presenza di tensione sulle fasi).
In caso di rottura del neutro, le abitazioni 2 e 3 sono alimentate con un neutro artificiale, creato
dalla rete a valle.
La tensione fase-neutro è cosi ripartita dal rapporto delle impedenze e può assumere valori
elevati.
Esempio
■ In funzionamento normale ogni carico (Z1, Z2, Z3) viene alimentato da una tensione di fase
■ In caso di interruzione del neutro, i carichi (Z2 e Z3) si trovano collegati in serie e
l’alimentazione diventa U12 (tensione concatenata pari a 400V)
Esistono, quindi, due casi di alimentazione:
■ Se Z2 = Z3 non vi è presenza di sovratensioni e ritroviamo, ai morsetti dei carichi, una
tensione di 200V (dis. 1)
■ Se Z2 & Z3 vi è presenza di sovratensione e abbassamento di tensione (dis. 2)
1
1
U1
U1
230 V
400 V eff
U3
400 V eff
400 V eff
U3
230 V
3
2
U2
3
400 V eff
196
400 V eff
U2
230 V
dis. 1
230 V
2
400 V eff
dis. 2
Schneider Electric
Ausiliari di telecomando
TL C40 e CT C40
per interruttori automatici C40
Guida di installazione
Interruttore C40
Interruttore telecomandato C40
=
Ausiliario di telecomando TL C40 o CT C40
+
Impiego ausiliari di telecomando TL C40
e CT C40
Sono disponibili tre gamme di ausiliari di
telecomando adattabili agli interruttori
automatici C40:
■ gamma TL C40: realizza la funzione
teleruttore (comando impulsivo);
■ gamma CT C40: realizza la funzione
contattore (comando mantenuto);
■ gamma CT C40 comando manuale:
realizza la funzione contattore con
possibilità di comando manuale diretto
sul fronte.
1
2
Nota
Gli ausiliari di telecomando possono essere
associati a tutti gli interruttori C40 nelle
versioni magnetotermiche (con e senza
blocco differenziale) e magnetotermiche
differenziali.
L’associazione con i blocchi differenziali è
possibile solo con le versioni “uscita a valle”.
Installazione
Direttamente su un interruttore C40:
■ inserire le connessioni rigide presagomate
nei morsetti a valle dell’interruttore (Dis.1);
■ serrare a fondo i morsetti a valle
dell’interruttore (Dis.2).
Su un interruttore magnetotermico
differenziale C40 Vigi o interruttore :C40
equipaggiato di blocco differenziale Vigi C40
■ inserire le connessioni rigide presagomate
nei morsetti a valle del blocco differenziale
(Dis.3);
■ serrare a fondo i morsetti a valle del
blocco differenziale (Dis.4).
Funzionamento
L’alimentazione del circuito di potenza si
effettua direttamente dai morsetti a valle
dell’interruttore (o blocco differenziale), in
questo modo si ottiene un risparmio nei
tempi e nei costi di installazioni ed una
maggiore sicurezza sui collegamenti.
Un ulteriore agevolazione nei collegamenti è
rappresentata dalla possibilità di utilizzare il
conduttore di neutro dei contatti di potenza
per collegare il neutro del circuito di
comando:
■ sul lato sinistro dell’ausiliario è presente
un selettore di colore azzurro; ruotandolo
verso destra il neutro viene derivato
direttamente dal neutro del circuito di
potenza;
■ contemporaneamente, un dispositivo
meccanico, sempre di colore azzurro, va a
coprire il morsetto di neutro del circuito di
comando, impedendo l’involontario
inserimento di cavi all’interno dello stesso.
Per applicazioni in cui sia richiesto
proteggere con un solo interruttore 2 o più di
questi ausiliari di telecomando, si deve agire
come segue:
■ aprire la copertura posta a copertura delle
viti a valle dell’ausiliario;
■ con un cacciavite svitare le viti;
■ rimuovere la connessione prefabbricata.
L’ausiliario è pronto per essere collegato
come un contattore o un teleruttore
tradizionale.
3
4
Schneider Electric
197
Guida di installazione
3
1
2
6
A1
7
MERLIN GERIN
multi 9
Tm
8
C60 1-2 P
A1
auto
SD
auto
230V ~
OF
A2
1831
0
6
4
Fig. 1
Blocco a lucchetto
RIN
IN GE
MERL
A1
Descrizione (fig.1)
1. Morsetto di arrivo fase
2. Selettore per l’esclusione del comando
a distanza
3. Dispositivo di blocco a lucchetto
(in posizione di aperto)
4. Leva di comando locale
5. Morsetto di arrivo neutro
6. Clip di fissaggio all’interruttore
7. Perno di comando
8. Indicatore meccanico di segnalazione
bobina alimentata.
Applicazione
I blocchi Tm, funzionanti con comando di
tipo mantenuto, realizzano la funzione di
comando a distanza degli interruttori
automatici C60 con correnti nominali da 0,5
a 63 A, anche corredati di blocco Vigi.
La leva di comando frontale (rif.4) consente
di effettuare, in ogni momento, il comando
locale sull’insieme telecomando +
interruttore.
A2
5
Telecomando Tm
per interruttori automatici C60
Applicazione
Utilizzato per impedire manovre accidentali
dell’insieme interruttore + telecomando
qualora si stiano effettuando delle
manutenzioni a valle.
MERLIN GERIN
multi 9
Tm
C60 1-2 P
A1
auto
SD
230V ~
OF
auto
A2
18310
A2
A2
Nota
Il dispositivo incorporato sul fronte del
telecomando funziona solo ad interruttore in
posizione di “aperto”.
Installazione
Togliere il tappo adesivo posto sul lato
sinistro dell’interruttore automatico
■ Assicurarsi che le leve di comando di
interruttore e telecomando (rif.4) siano in
posizione di “aperto”
■ Escludere il comando a distanza del
telecomando spostando verso l’alto il
selettore blu posto sul fronte (rif. 2)
■ Estrarre il dispositivo di blocco a lucchetto
integrato sul fronte del telecomando (rif. 3)
■ Affiancare il telecomando all’interruttore e
rendere solidale l’insieme tramite le clips
arancioni di fissaggio (rif.6)
■ Portare in posizione di “inserito” il
dispositivo di blocco a lucchetto (rif.3)
■ Ripristinare il comando a distanza
spostando verso il basso il cursore blu
frontale (rif.2)
■ Effettuare 3 manovre “in bianco” (senza
alimentazione) per verificare la corretta
associazione dei componenti.
■
Per realizzare il blocco a lucchetto (fig.2)
Aprire il circuito di comando (leva in
posizione di “aperto”)
■ Escludere il comando a distanza
spostando verso l’alto l’apposito cursore blu
frontale (rif.2)
■ Estrarre il dispositivo di blocco
■ Inserire un lucchetto (fino a ø 7 mm) o un
filo per la piombatura (ø > 1 mm).
■
Fig. 2
Collegamento
Schema di collegamento standard con
ordine di tipo mantenuto (fig.3):
■ È possibile effettuare il riarmo in caso di
apertura su guasto aprendo il circuito di
comando per un tempo * 1,5 secondi.
L
A1
OF
SD
Tm
C60
A2
N
Fig. 3
Schema di collegamento con esclusione del
riarmo a distanza dell’interruttore
telecomandato in caso di apertura su guasto
(fig.4):
■ Collegare un contatto di segnalazione
guasto SD in serie alla linea di
alimentazione del Tm;
■ Dopo aver eliminato la causa del guasto,
si deve obbligatoriamente effettuare una
richiusura manuale.
L
A1
SD
Tm
92
C60
91 A2
N
Fig. 4
198
Schneider Electric
Guida di installazione
Combinazione degli ausiliari
OF + SD/OF
SD
OF
MN
MX
aggancio
a scatto
collegare
con cavo
se si usano
gli ausiliari
elettrici
max. 54 mm
Tm
collegamento
elettrico e meccanico
con "clip"
o
o
ACT
o
interruttore
C60
ACTc
OFF
ATm
OFF
Vigi
C60
T
SD
obbligatorio
collegamento
con cavo
aggancio
a scatto
ATm3
collegamento
con cavo
Ausiliari di segnalazione
OF, SD, OF+SD/OF
Utilizzando gli stessi ausiliari di
segnalazione della gamma di interruttori C60
è possibile realizzare la segnalazione a
distanza, visiva o sonora, degli stati:
■ Di “aperto” o “chiuso”
■ Di “chiuso” o “apertura su guasto”
dell’interruttore associato.
Bobine di sgancio
MX+OF, MN, MNs, MSU
Utilizzando le bobine di sgancio della
gamma di interruttori C60 è possibile
realizzare l’apertura a distanza
dell’interruttore associato per:
■ Lancio di corrente;
■ Minima tensione
Ausiliari di comando
ACTt, ACTc
■ Massima tensione.
Utilizzando gli ausiliari di comando dei
contattori CT, è possibile realizzare
comandi:
■ Temporizzati (ACTt)
■ Impulsivi/mantenuti (ACTc)
Schneider Electric
199
Guida di installazione
Interruttori NG125
Gli interruttori NG125 si montano a scatto su
guida DIN come tutti gli interruttori modulari.
Nella versioni 3P e 4P la clip di fissaggio
bistabile è in metallo ed è azionabile anche
dal fronte dell’apparecchio, consentendo
così il corretto posizionamento
dell’interruttore con la massima comodità.
Il posizionamento e la rimozione degli
apparecchi 3P e 4P si effettua ruotando
di 1/2 giro un apposita vite posizionata sul
fronte dell’interruttore.
Installazione
Leva di comando centrale a 3 posizioni
Chiuso (dis. 1)
Funzionamento normale
■ Sganciato (dis. 2)
❑ Sovraccarico
❑ Cortocircuito
❑ Intervento del blocco differenziale
associato
❑ Apertura a distanza tramite sganciatori
MX+OF, MN o MNx
❑ Pressione del tasto di prova “push to trip”
■ Aperto (dis. 3)
❑ Sezionamento dei contatti
■
❑
Dis. 1
Tasto di prova “push to trip”
200
Dis. 2
La posizione di sganciato è visualizzata,
oltre che dalla posizione centrale della leva
di comando, anche da un indicatore
meccanico di colore rosso posto sul fronte
dell’interruttore.
Per riarmare l’interruttore automatico
occorre portare la leva di comando in
posizione “aperto” e successivamente,
una volta eliminato il guasto, riportarla
in posizione di chiuso.
Dis. 3
Dispositivo meccanico che permette di
verificare il corretto funzionamento del
sistema di sgancio. Premendolo, la leva
dell’interruttore automatico deve portarsi
nella posizione centrale di “interruttore
sganciato”.
Sul fronte dell’interruttore è visibile la
condizione di “sganciato” tramite:
■ Indicatore meccanico di colore rosso
■ Leva di comando in posizione centrale
Schneider Electric
Guida di installazione
Morsetti intercambiabili
collegamento con barre o capicorda
5L3
3L2
1L1
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Gli interruttori NG125 con corrente nominale
da 80 a 125 A permettono, utilizzando gli
appositi kit di fissaggio, il collegamento
diretto di:
■ Capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2
■ Capicorda speciale per cavi in rame fino a
70 mm2
■ Barre da 16x3 mm o 15x4 mm
Per effettuare il collegamento:
■ Rimuovere la copertura dei morsetti
facendola scorrere in avanti
■ Rimuovere i morsetti standard
■ Fissare le barre o i capicorda
all’interruttore utilizzando le viti ed i dadi
contenuti nel kit di fissaggio
■ Installare i separatori di fase (contenuti nel
kit di fissaggio) facendoli scorrere nelle
apposite scanalature
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Morsetti intercambiabili
collegamento con cavi in alluminio
5L3
3L2
1L1
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
■ Gli interruttori NG125 con corrente
nominale da 80 a 125 A permettono,
utilizzando gli appositi kit di fissaggio, il
collegamento diretto di cavi in alluminio fino
a 70 mm2
■ Rimuovere la copertura dei morsetti
facendola scorrere in avanti
■ Rimuovere i morsetti standard
■ Inserire i morsetti per cavi in alluminio
■ Riposizionare la copertura dei morsetti
I morsetti di ripartizione isolati permettono il
collegamento contemporaneo fino a 3 cavi
per polo.
Si fissano all’interruttore serrandoli nel
morsetto standard.
Morsetti di ripartizione isolati
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Schneider Electric
201
Ausiliari elettrici
per interruttori NG125
Guida di installazione
Combinazione degli ausiliari
MERLIN
GERIN
NG125
Mg
OF +
SD
Mg
Mg
OF +
SD
MX
I . ON
ausiliari
sganciatori
interruttori
OF+OF
OF+SD
OF+OF/SD
MN, MX,
MN s
MNx
NG125
Contatti ausiliari OF + OF
Applicazione
Doppio contatto ausiliario
■ Realizza, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “aperto” o
“chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui
sono associati.
L
+
o (+)
N
o (--)
L
+
o (+)
N
o -(-)
L
+
o (+)
N
o (--)
L
o
N
o (--)
chiuso
aperto
14 12 11
24 22 21
aperto
chiuso
Contatto ausiliario e di segnalazione
guasto OF + SD
Applicazione
Contatto ausiliario + contatto di
segnalazione guasto
■ Realizza, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di
❑ “aperto” o “chiuso” (OF)
❑ “chiuso” o “aperto su guasto” (SD)
dei contatti dell’interruttore a cui sono
associati.
chiuso
aperto
14 12 11
98 96 95
aperto su
guasto/
chiuso
Contatto ausiliario
commutabile OF + OF/SD
Applicazione
■ Contatto doppio:
❑ Il contatto superiore segnala lo stato di
“aperto” o “chiuso” dell’interruttore a cui è
associato,
❑ Il contatto inferiore segnala, a scelta:
- Stato di “aperto” o “chiuso” (OF)
- Stato di “chiuso” o “aperto su guasto” (SD)
chiuso/
aperto
+
(+)
L
+
(+)
N
oo (- )
L
o
N
o (--)
chiuso
aperto
14 12 11
98 96 95
24 22 21
aperto su
guasto/
chiuso
202
chiuso/
aperto
(+)
+
Schneider Electric
Guida di installazione
Bobine di sgancio a lancio
di corrente MX+OF
Bobine di sgancio
di minima tensione MN e MN s
Sganciatori d’emergenza MNx
Applicazione
Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata
Caratteristiche
■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare
una segnalazione dello stato di “aperto” o
“chiuso” dei contatti dell’interruttore
associato utilizzando la stessa tensione di
alimentazione della bobina
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
■
Applicazione
Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata per:
❑ Arresto d’emergenza
❑ Interruzione dell’alimentazione
Caratteristiche
■ Impedisce la richiusura non controllata del
carico protetto assicurando così una
protezione totale in caso:
❑ Di rischi per l’operatore della macchina
utensile in caso di ripartenze improvvise
(sega circolare, tornio, ecc.)
❑ Sia necessario controllare la ripartenza di
un’installazione in caso di interruzione
dell’alimentazione.
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
U>
14 12 C2 C1
L o
+
(+)
chiuso
aperto
N o ( -)
■
Applicazione
Apertura a distanza dell’interruttore
associato con ordine volontario:
❑ Pulsante per arresto d’emergenza
in apertura (sicurezza positiva).
Caratteristiche
■ Insensibile alle variazioni e alla mancanza
della rete di alimentazione;
■ L’interruttore associato sgancia solo in
caso di interruzione del circuito di comando;
■ In caso di mancanza di tensione di
alimentazione:
❑ Non avviene alcuno sgancio,
❑ In caso si rendesse necessario effettuare
una apertura d’emergenza dell’interruttore
associato:
- Agendo sul pulsante d’emergenza non
avviene alcuno sgancio
- Al ritorno della tensione di alimentazione
lo sganciatore MNx “sente” che il circuito
di comando è stato interrotto (sgancio
d’emergenza) e fa aprire immediatamente
l’interruttore associato;
■ La tensione presente sul circuito
di comando è la stessa che è presente
sul circuito di alimentazione;
■ Per ogni pulsante d’emergenza (o serie
di pulsanti d’emergenza) è possibile
comandare un solo sganciatore MNx; non è
consentito comandare più sganciatori MNx
con lo stesso pulsante (o serie di pulsanti).
U<
D1 D2
N
ou -(-)
L
ou +(+)
Ph/N
■
Schneider Electric
U<
E1 E2 N
L
N
(--)
L
(+)
+
Ph/Ph
U<
E1 E2 L1 L2
L1
L2
203
Guida di installazione
Interruttori NG125
prese di tensione “fast-on”
I morsetti a monte degli interruttori NG125
nelle versioni 3P e 4P sono dotati di prese di
tensione “fast-on” che permettono
l’alimentazione diretta dei circuiti ausiliari per
l’apertura, la segnalazione e la misura.
I circuiti alimentati tramite le prese di
tensione devono prevedere una protezione
adeguata.
Il collegamento si effettua con Fast-on da
6,35 mm.
Prese di tensione
Collegamento degli ausiliari
Segnalazione presenza tensione
Comando d’emergenza con MX+OF
MX + OF
N L
U>
14 12
C2 C1 NG125
NG125
Segnalazione con contatto OF
O+F
24 22
204
N L
21
NG125
Segnalazione con contatto SD
SD
94 92
N L
91
NG125
Schneider Electric
Ausiliari elettrici
per interruttori C32H-DC,
Reflex XC40
Guida di installazione
Combinazione degli ausiliari
OF
SD
C32H-DC
MN
MN S
MX
MX+OF
o
Contatti ausiliari OF
Reflex XC40
MX+OF
MX
MN
MN S
o
Applicazione
■ Realizzano, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “aperto” o
“chiuso” dei contatti dell’interruttore a cui
sono associati.
Caratteristiche
■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per
verificare il funzionamento dei contatti (ad
interruttore aperto)
(+)
chiuso
aperto
(-)
Contatto di segnalazione guasto SD
Bobine di sgancio a lancio
di corrente MX+OF
Bobine di sgancio di minima
tensione MN e MN s
Schneider Electric
Applicazione
■ Realizza, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “chiuso” o
“aperto su guasto” dei contatti
dell’interruttore a cui sono associati.
Caratteristiche
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuta “apertura su
guasto”
■ Dispositivo di test, posto sul fronte, per
verificare il funzionamento dei contatti (ad
interruttore aperto)
Dispositivo di reset del contatto posto sul
fronte
(+)
Applicazione
■ Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata
Caratteristiche
■ I morsetti 12 e 14 consentono di realizzare
una segnalazione dello stato di “aperto” o
“chiuso” dei contatti dell’interruttore
associato utilizzando la stessa tensione di
alimentazione della bobina
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
(+)
Applicazione
■ Realizza l’apertura a distanza
dell’interruttore a cui è associata per:
❑ Arresto d’emergenza
❑ Interruzione dell’alimentazione
Caratteristiche
■ Impedisce la richiusura non controllata del
carico protetto assicurando così una
protezione totale in caso:
❑ Di rischi per l’operatore della macchina
utensile in caso di ripartenze improvvise
(sega circolare, tornio, ecc.)
❑ Sia necessario controllare la ripartenza di
un’installazione in caso di interruzione
dell’alimentazione.
■ Segnalazione frontale, con indicatore
meccanico rosso, dell’avvenuto sgancio.
(+)
funzionamento
normale
guasto
(-)
aperto
chiuso
(-)
(-)
205
Guida di installazione
Interruttori differenziali ID
Impiego in una rete trifase
senza neutro di un ID 4 poli
Un interruttore ID 4 poli può essere
correttamente impiegato in una rete trifase
senza neutro utilizzando i seguenti
accorgimenti:
Impiego in una rete trifase 220/240 V
Alimentazione da monte
Alimentazione da valle
Non utilizzare il neutro per interrompere una
delle fasi.
È necessario realizzare un cavallotto
tra i seguenti morsetti in uscita:
■ N e 4: alimentazione da monte;
■ N e 3: alimentazione da valle.
Nota
Utilizzare cavo in rame isolato di sezione da
1,5 a 2,5 mm2.
36
12
12
18
Impiego in una rete trifase 380/415 V
Alimentazione da monte
Alimentazione da valle
Non utilizzare il neutro per interrompere una
delle fasi.
È necessario inserire una resistenza
(R = 4 W) tra i seguenti morsetti in uscita:
■ N e 4: alimentazione da monte;
■ N e 3: alimentazione da valle.
Nota
Utilizzare resistenze con valori come
da tabella:
6n [mA]
I6
R [1]
istantanei
30
2400
100
820
300/500
270
selettivi
300/500
320
36
12
18
206
Schneider Electric
Blocchi Vigi adattabili
per interruttori automatici C40
Guida di installazione
Interruttore C40
Interruttore differenziale C40
Blocco Vigi C40
+
=
Impiego blocchi Vigi C40
Sono disponibili due gamme di blocchi
differenziali Vigi C40 adattabili agli
interruttori automatici C40:
■ gamma 25A: solo per gli interruttori
automatici C40 con valori di In ) 25 A;
■ gamma 40A: per tutti gli interruttori
automatici C40 con valori di In da 1 a 40 A.
Nota
La gamma 25A è dotata di dispositivi
di interdizione che ne impediscono
il montaggio su interruttori automatici con
valori di In superiori.
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare
il buon funzionamento del differenziale
al momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta
al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata
dalla leva di comando in posizione di
sganciato e dalla comparsa della relativa
banda rossa.
Il riarmo del blocco Vigi avviene
simultaneamente al riarmo della leva
dell’interruttore.
1
3
Installazione
■ Togliere la copertura adesiva posta sul
lato destro dell’interruttore;
■ Inserire le connessioni rigide presagomate
nei morsetti a valle dell’interruttore (Dis.1);
■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore
tramite la clip arancione di blocco (Dis.2):
tale operazione garantisce l’inviolabilità
dell’insieme e può essere eseguita una sola
volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme
interruttore + blocco Vigi ne danneggia in
modo visibile e permanente il dispositivo di
blocco;
■ Serrare a fondo i morsetti a valle
dell’interruttore (Dis.3)
3
Schneider Electric
207
Guida di installazione
Interruttore C60
Interruttore
differenziale C60
=
RIN
GE
RLIN lti 9
ME
u
RIN
IN GE
MERL
ti 9
mul gi C60
vi
m 60N
C
Blocchi Vigi adattabili
per interruttori automatici C60
Blocco Vigi C60
+
Impiego blocchi Vigi C60
Sono disponibili 3 gamme di blocchi
differenziali Vigi C60 adattabili agli
interruttori automatici:
■ gamma 25 A: solo per gli interruttori
automatici C60 con valori di In )25 A;
■ gamma 40 A: per gli interruttori automatici
C60 con valori di In )40 A;
■ gamma 63 A: per tutti gli interruttori
automatici C60 con valori di In da 0,5 a 63 A.
Nota
■ Le gamme 25 e 40 A sono dotate di
dispositivi di interdizione che ne
impediscono il montaggio su interruttori
automatici con valori di In superiori;
■ per interruttori automatici C60L-MA
utilizzare blocchi differenziali Vigi della
gamma 63 A.
Fig.1
RIN
IN GE
MERL
ti 9
mul gi C60
vi
RIN
IN GE
MERL
ti 9
mul 60N
C
Installazione
■ Togliere il tappo adesivo posto sul lato
destro dell’interruttore automatico;
■ posizionare il blocco Vigi in modo da
introdurre le connessioni presagomate
all’interno dei morsetti a valle dell’interruttore
automatico (fig. 1);
■ quando il blocco Vigi è correttamente
posizionato sull’interruttore automatico,
rendere solidale l’insieme tramite il gancio
arancione di blocco (fig. 2);
■ con un cacciavite serrare a fondo i
morsetti a valle dell’interruttore automatico al
cui interno sono state inserite le connessioni
presagomate;
■ segregare i morsetti a valle dell’interruttore
automatico tramite il “coprimorsetti” fornito
con il blocco Vigi e bloccarlo premendo il
dispositivo arancione (fig. 3).
Tale operazione garantisce l’inviolabilità
dell’insieme e può essere eseguita soltanto
una volta (fig. 4). Un eventuale smontaggio
danneggia in maniera visibile e permanente
il coprimorsetti.
RIN
N GE
MERLI
ti 9
mul gi C60
vi
RIN
N GE
MERLI
ti 9
mul 60N
C
Fig.3
RIN
N GE
MERLI
ti 9
mul gi C60
vi
N
MERLI
GERIN
9
multi
N
C60
Fig.2
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare
il buon funzionamento del differenziale
al momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta
al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata
dalla comparsa di un dispositivo meccanico
rosso posto sul fronte del blocco Vigi.
La gamma dei blocchi Vigi C60 presenta
la particolarità di poter intervenire sul
collegamento meccanico tra la leva
del blocco Vigi e quella dell’interruttore
automatico. All’interno della leva del blocco
Vigi è presente un nottolino scorrevole che
consente:
■ quando è estratto: di riarmare l’insieme
interruttore automatico + blocco Vigi con una
sola manovra, alla richiusura dell’interruttore
automatico;
■ quando è rientrato: di riarmare
separatamente i due elementi.
Il blocco Vigi deve essere riarmato prima
di riarmare l’interruttore automatico.
Fig.4
208
Schneider Electric
Blocchi Vigi adattabili
per interruttori automatici C120
Guida di installazione
Intettuttore C120
Intettuttore differenziale C120
=
Blocco Vigi C120
+
Impiego blocchi Vigi C120
È disponibile una gamma di blocchi
differenziali Vigi C120, con valori di In
) 125 A, associabili agli interruttori
automatici C120.
Fig.1
Fig.2
Nota
I blocchi differenziali Vigi C120 sono dotati di
dispositivi di interdizione che ne
impediscono il montaggio su interruttori con
numero di poli non compatibili tra di loro e
con interruttori automatici serie C60.
Installazione
■ Togliere la copertura adesiva posta sul
lato destro dell’interruttore;
■ Inserire le connessioni rigide presagomate
nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1);
■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore
tramite la clip arancione di blocco (fig. 2);
■ Serrare a fondo i morsetti a valle
dell’interruttore;
■ Segregare i morsetti a valle
dell’interruttore con l’apposito coprimorsetti
piombabile (fornito con il blocco
differenziale) e bloccare quest’ultimo al
corpo dell’interruttore agendo sull’apposito
dispositivo arancione (fig. 3 e 4).
Tale operazione garantisce l’inviolabilità
dell’insieme e può essere eseguita una sola
volta. Un eventuale smontaggio dell’insieme
interruttore + blocco Vigi ne danneggia in
modo visibile e permanente il coprimorsetti.
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare il
buon funzionamento del differenziale al
momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al
mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata
dalla leva di comando in posizione di
sganciato e dalla comparsa della relativa
banda rossa .
Come la gamma di blocchi Vigi C60, i Vigi
C120 presentano la particolarità di poter
effettuare il riarmo simultaneo dell’insieme
interruttore + blocco Vigi; è sufficiente
portare in posizione di “estratto” l’apposito
nottolino presente nella leva di riarmo del
blocco Vigi stesso.
Fig.3
Fig.4
Schneider Electric
209
Blocchi Vigi adattabili
per interruttori automatici NG125
Guida di installazione
Interruttore differenziale NG125
Blocco Vigi NG125
Interruttore NG125
=
+
Impiego blocchi Vigi NG125
Sono disponibili 2 gamme di blocchi
differenziali Vigi NG125 adattabili agli
interruttori automatici e non automatici:
■ Gamma 63 A: solo per gli interruttori
NG125 con valori di In ) 63 A;
■ Gamma 125 A: solo per gli interruttori
NG125 con valori di In 80 8 125 A
sh
puto
trip
Fig. 1
Nota
Entrambe le gamme sono dotate di
dispositivi di interdizione che ne
impediscono il montaggio su interruttori con
valori di In e/o numero di poli non compatibili
tra di loro.
push
to
trip
push
to
trip
Fig. 2
Installazione
■ Togliere la copertura adesiva posta sul
lato destro dell’interruttore;
■ Inserire le connessioni rigide presagomate
nei morsetti a valle dell’interruttore (fig. 1);
■ Agganciare il blocco Vigi all’interruttore
tramite le clips di accoppiamento (fig. 2);
■ Serrare a fondo i morsetti a valle
dell’interruttore;
■ Coprire i morsetti a valle dell’interruttore
con l’apposito coprimorsetti piombabile
(fornito con il blocco differenziale) (fig. 3).
Fig.3
Blocchi Vigi regolabili
1
2
test mensuel
test monthly
vigi NG 125
125A
I 6n
10
50
0,3
0,5
0
60
1
test
I 6n (%)
3
150
3
A
6t (ms)
19049
4
5
Fig. 5.
210
Descrizione (fig. 3)
1. Selettore di regolazione della sensibilità
2. Dispositivo per l’esclusione del
dispositivo di preallarme durante i test
dielettrici
3. Selettore di regolazione del tempo
di intervento
4. Selettore di regolazione della soglia
di preallarme
5. LED di visualizzazione del preallarme
Caratteristiche generali
I blocchi Vigi regolabili NG125 (I/S e I/S/R)
sono regolabili in:
■ Tempo di intervento
❑ I/S: 0/60 ms
❑ I/S/R: 0/60/150 ms
■ Sensibilità
❑ I/S: 300/500/1000 mA
❑ I/S/R: 300/500/1000/3000 mA
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare il
buon funzionamento del differenziale al
momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata:
■ Sul fronte, dalla leva di comando in
posizione di sganciato e comparsa della
relativa banda rossa (fig. 4)
■ A distanza, attraverso un contatto
ausiliario SDV.
A differenza dei blocchi differenziali Vigi C60
e Vigi C120, il blocco Vigi NG125 non
consente il riarmo simultaneo dell’insieme
interruttore + blocco differenziale; per
procedere alla richiusura dell’insieme si
dovrà procedere come segue:
1. Chiudere la leva di comando del blocco Vigi
2. Chiudere la leva di comando
dell’interruttore associato.
N
vigi 00
I6N 0,3
el
mensuly
test
month
test
S
275
30
10
80
Fig. 4
I blocchi Vigi regolabili tipo “I/S/R” sono,
inoltre, dotati della funzione di “preallarme”
per segnalare il raggiungimento di una
soglia preimpostata di corrente di
dispersione.
Il preallarme è regolabile dal 10 al 50% della
sensibilità impostata (I6n).
La segnalazione del preallarme avviene:
■ Localmente tramite LED posto sul fronte
del blocco Vigi;
■ A distanza attraverso un contatto Na
integrato nel blocco Vigi.
La funzione di preallarme deve essere
esclusa durante i test dielettrici estraendo la
linguetta rossa presente sul fronte della
scheda di regolazione (rif.2); la linguetta
viene reinserita all’atto della richiusura dello
sportello trasparente (piombabile) frontale.
Schneider Electric
Guida di installazione
Blocchi Vigi adattabili
per interruttori automatici NG125
Morsetti intercambiabili
collegamento con barre o capicorda
5L3
3L2
1L1
I blocchi differenziali Vigi NG125 con
corrente nominale da 80 a 125 A
permettono, utilizzando gli appositi kit
di fissaggio, il collegamento diretto
di capicorda per cavi in rame fino a 50 mm2
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Per effettuare il collegamento:
■ Rimuovere la copertura dei morsetti
facendola scorrere in avanti
■ Rimuovere i morsetti standard
■ Fissare i capicorda all’interruttore
utilizzando le viti ed i dadi contenuti nel kit
di fissaggio
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Morsetti intercambiabili
collegamento con cavi in alluminio
■ I blocchi differenziali Vigi NG125 con
corrente nominale da 80 a 125 A
permettono, utilizzando gli appositi kit
di fissaggio, il collegamento diretto di cavi
in alluminio fino a 50mm2
5L3
3L2
1L1
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Morsetti di ripartizione isolati
Per effettuare il collegamento:
■ Rimuovere la copertura dei morsetti
facendola scorrere in avanti
■ Rimuovere i morsetti standard
■ Inserire i morsetti per cavi in alluminio
■ Riposizionare la copertura dei morsetti
I morsetti di ripartizione isolati permettono
il collegamento contemporaneo fino a 3 cavi
per polo.
Si fissano al blocco differenziale serrandoli
nel morsetto standard.
GERIN
MERLIN
NG125
I . ON
Schneider Electric
211
Ausiliari elettrici
per blocchi Vigi NG125
Guida di installazione
Installazione
■ Rimuovere il tappo posto nella parte alta
del blocco Vigi (Fig. 1);
■ Introduzione l'ausiliario nel blocco Vigi
premendolo a fondo (Fig. 2).
Combinazione
degli ausiliari
SDV
MXV
push
to
trip
Applicazione
■ Realizzano, a distanza, la segnalazione
sonora o visiva dello stato di “chiuso” (SDV
Nc) o di “apertura su guasto differenziale”
(SDV Na) dell’insieme interruttore + blocco
Vigi al quale sono associati.
Contatti ausiliari SDV
11/13
12/14
NO
NF
250 V AC
SDV
Applicazione
Realizza l’apertura a distanza dell’insieme
interruttore + blocco Vigi al quale è
associata.
M1
Bobina di sgancio a lancio
di corrente MXV
M2
M1
U>
■
M2
110 V DC
l < 50 m
110 - 240 V AC
M1
ACTp
cod. 15920
MXV
i * 1 mA
M2
110 V DC
l * 50 m
110 - 240 V AC
212
Schneider Electric
Guida di installazione
Blocchi Vigi adattabili e dispositivo
di sgancio a distanza MOD per interruttori
telecomandati Reflex XC40
Interruttore differenziale
telecomandato Reflex XC40
Interruttore
Reflex XC40
108
90
4p
3p
2p
4p
3p
2p
72
5
108
90
72
5
9
=
T
9
20
Blocco Vigi Reflex
XC40
+
9
T
9
13
20
2
4
test
mensuel
monthly
monatlich
mensile
mensual
Fig.1 Coprimorsetti per Reflex XC40
13
Impiego
È disponibile una gamma di blocchi
differenziali Vigi Reflex, con valori di
In )40 A, associabili agli interruttori
telecomandati Reflex XC40.
Installazione
■ Togliere il tappo a vite posto sul lato
destro dell’interruttore automatico;
■ posizionare il blocco Vigi e fissarlo
all’interruttore utilizzando le 2 viti fornite;
■ inserire i cavi del blocco Vigi nei morsetti
a valle dell’interruttore, quindi serrare a
fondo le viti;
■ montare i coprimorsetti (fig.1) adatti a tutti
gli interruttori;
■ i coprimorsetti sono dotati di un dispositivo
per la piombatura che assicura l’inviolabilità
dell’insieme.
Impiego MOD
L’ausiliario MOD può essere utilizzato
unicamente con blocchi per Reflex XC40.
Fig. 2
Installazione
Il dispositivo di sgancio a distanza MOD
si installa affiancandolo al lato destro
del blocco Vigi ed agganciandolo alla guida
DIN.
Non vi è alcun collegamento meccanico
tra il dispositivo MOD ed il blocco Vigi.
Il dispositivo MOD si collega direttamente
al blocco Vigi tramite una presa speciale
fornita con lo stesso.
Funzionamento
Il pulsante di test (T) serve per verificare
il buon funzionamento del differenziale
al momento della sua messa in tensione.
Se ne raccomanda la verifica una volta
al mese.
L’apertura su guasto differenziale è indicata
dalla comparsa di un dispositivo meccanico
rosso posto sul fronte del blocco Vigi.
Il riarmo dell’insieme interruttore automatico
+ blocco Vigi, in seguito allo sgancio
causato da un guasto differenziale,
è simultaneo e si effettua con una sola
manovra.
Funzione
Il dispositivo MOD prende il posto dello
sganciatore a lancio di corrente quando
l’interruttore automatico è equipaggiato
di blocco Vigi, realizzando:
■ apertura a distanza di un circuito;
■ riporto a distanza del pulsante di test (T)
(test da effettuare mensilmente).
Nota
Un MOD può essere comandato da uno
o più pulsanti, viceversa un solo pulsante
non può alimentare più MOD.
Eventualmente si può utilizzare un pulsante
a più contatti indipendenti.
Nota importante
Qualora l’interruttore automatico
differenziale fosse alimentato da valle sarà
impossibile l’utilizzo del dispositivo MOD
(fig.2).
Per un corretto utilizzo del dispositivo MOD
alimentare l’interruttore automatico
differenziale da monte (fig.3).
Fig. 3
Schneider Electric
213
Relé di controllo intensità di corrente RCI
Guida di installazione
Collegamento
N
P = 3 VA
■
0,15 A ) Ir ) 1,5 A
1 A ) Ir ) 10 A
z
z
1 3 5 7
1 3 5 7
2
2 4 6 8
4
R
6 8
6v
R
Diagrammi di controllo della corrente
Reset
memo
memo
memo
memo
ON
ON
OFF
OFF
a
230 V
1
230 V
1
0
0
I
I
Ir
Ir
soglia
>
Ir
isteresi
0
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
a
230 V
230 V
1
1
0
0
isteresi
I
I
Ir
Ir
<
Ir
soglia
0
0
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
214
R
R
R
R
R
Funzionamento
Il relé di controllo RCI rileva le variazioni di
intensità di corrente rispetto alla soglia
impostata sul potenziometro “seuil (%)
threshold”;
■ in funzione del posizionamento
del selettore “Ir”, il relé RCI rileva
un innalzamento o un abbassamento
di corrente;
■ il superamento della soglia può essere
memorizzato utilizzando il selettore “memo”;
■ l’isteresi viene considerata in caso di
superamento della soglia nei due sensi;
■ un led luminoso (R) posto sul fronte del
relé RCI segnala la commutazione del
contatto in uscita sui morsetti 4 e 6;
■ quando il valore di corrente supera la
soglia impostata sul potenziometro “seuil
(%) threshold”, il contatto in uscita commuta
sui morsetti 4 e 6 e si accende
il led frontale;
■ una interruzione dell’alimentazione chiude
il contatto il contatto in uscita tra i morsetti 4
e 6 (sicurezza positiva);
■ controllo dell’intensità di corrente senza
memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su OFF): il contatto in
uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e 8
quando l’intensità di corrente raggiunge la
soglia prefissata (( il valore di isteresi)
per riavviare il carico senza pericoli;
■ controllo dell’intensità di corrente con
memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su ON): il contatto in
uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6
finché non viene effettuato un “reset” per
azione manuale sul selettore “memo”.
■
0
4 6 8
Collegamento
Il relé RCI si collega direttamente alla rete
di alimentazione delle apparecchiature
(per la parte di misura) o del motore;
■ in funzione della corrente nominale (In)
dell’impianto utilizzare i morsetti:
❑ 3 e 5: 0,15 8 1,5 A
❑ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 1 8 10 A
■ in caso di guasto, il relé RCI può agire su:
❑ un dispositivo di segnalazione sonora o
luminosa
❑ il contattore di comando del motore,
❑ l’interruttore di protezione del motore
attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
10 A
(cos = 1)
250 V
4 6 8
4 6 8
Impiego
Il relé RCI è destinato a proteggere le
apparecchiature di un impianto elettrico
contro gli effetti dovuti a variazioni di
corrente rispetto ad una corrente prefissata;
■ è particolarmente indicato per la
protezione dei motori contro:
❑ rischi di avviamenti troppo lunghi
❑ rischio di bloccaggio del rotore
❑ viene installato a complemento della
protezione e del comando dei motori stessi.
230 V
50…60 Hz
L
R
R
R
R
R
Schneider Electric
Guida di installazione
230 V
5%
hyst.
0,1s
tempo
a
OFF
memo
>
Ir
100 %
seuil threshold
Ir
<
10 %
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
seuil threshold
R 4 6 8
stop
stop
R 4 6 8
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
R 4 6 8
seuil threshold
Regolazione
Dopo avere correttamente collegato il relé
in funzione della corrente nominale
dell’installazione, effettuare le regolazioni
nell’ordine indicato:
❑ posizionare il potenziometro “seuil (%)
threshold” su 100% (>Ir) o 10% (<Ir)
❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil
(%) threshold” fino al raggiungimento della
soglia di guasto del relè (led rosso acceso)
❑ selezionare un valore di “seuil (%)
threshold” leggermente superiore a questa
soglia in funzione delle vostre esigenze (led
rosso spento)
❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della
soglia di corrente preselezionata su “seuil
(%) threshold” utilizzando il potenziometro
“hyst.”
❑ regolare la temporizzazione, da 0,1s a
10s, utilizzando il potenziometro “t(s)”
❑ selezionare la funzione di memorizzazione
del guasto posizionando il selettore “memo”
su ON o OFF.
■
seuil threshold
5% Ir
50% Ir
0,1 s
10 s
R 4 6 8
hyst.
t (s)
memo
memo
OFF
Schneider Electric
ON
215
Relé di controllo tensione RCU
Guida di installazione
Collegamento
Impiego
Il relé RCU è destinato:
❑ a proteggere le apparecchiature di un
impianto elettrico contro gli effetti dovuti
a variazioni di tensione (rete instabile)
rispetto ad una tensione prefissata
❑ a disinserire il carico di una batteria se
la tensione di quest’ultima scende al di sotto
di una soglia prefissata
❑ ad inserire un gruppo elettrogeno, se si
verifica un abbassamento o una interruzione
della tensione di alimentazione;
■ questo relè è particolarmente indicato per:
❑ assicurare una continuità di servizio
❑ proteggere dei motori:
- viene installato a complemento della
protezione e del comando dei motori stessi.
230 V
50/60 Hz
L
N
■
P = 3 VA
50 V - 500 V
z
10 V - 100 V
z
4 6 8
4 6 8
R
R
1 3 5 7
1 3 5 7
2
2 4 6 8
4
6 8
10 A
(cos = 1)
250 V
6v
Diagrammi di controllo della tensione
Reset
memo
memo
memo
memo
ON
a
230 V
>
Ur
ON
OFF
OFF
230 V
1
1
0
0
I
I
Ur
Ur
soglia
isteresi
0
0
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
a
230 V
230 V
1
1
0
isteresi
I
I
Ur
Ur
soglia
0
0
4 6 8
1
t
1
t
t
0
0
t
4 6 8
R
216
Funzionamento
Il relé RCU rileva le variazioni di tensione
rispetto ad una soglia prefissata;
■ in funzione della posizione del selettore
Ur, il relé RCU può rilevare un innalzamento
o un abbassamento
di tensione;
■ quando la tensione (di cresta) supera
la soglia di tensione prefissata sul
potenziometro “seuil (%) threshold”,
il contatto in uscita commuta e diventa
passante tra i morsetti 4 e 6, il led frontale si
accende;
■ quando si ha una interruzione
dell’alimentazione, il contatto in uscita
diventa passante tra i morsetti 4 e 6
(sicurezza positiva);
■ controllo della tensione senza
memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su OFF): il contatto
in uscita ridiventa passante tra i morsetti 4 e
8 quando la tensione raggiunge la soglia
prefissata (( il valore di isteresi) per
riavviare il carico senza pericoli;
■ controllo della tensione con
memorizzazione del guasto (selettore
“memo” posizionato su ON): il contatto in
uscita rimane passante tra i morsetti 4 e 6
finché non viene effettuato un reset per
azione manuale sul selettore “memo”.
■
0
<
Ur
Collegamento
Il relé RCU si collega direttamente alla
rete di alimentazione delle apparecchiature
(per la parte di misura) o del motore;
■ in funzione della tensione nominale (Un)
dell’impianto utilizzare i morsetti:
❑ 3 e 5: 10 8 100 V
❑ 3, 5 e 7 (con ponticello tra 5 e 7): 50 8 500 V
■ in caso di guasto, il relé RCU può agire su:
❑ un dispositivo di segnalazione sonora o
luminosa
❑ il contattore di comando del motore
❑ l’interruttore di protezione del motore
attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
Schneider Electric
Guida di installazione
230 V
5%
hyst.
0,1s
tempo
a
OFF
memo
>
Ir
100 %
seuil threshold
Ir
<
10 %
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
seuil threshold
R 4 6 8
stop
stop
R 4 6 8
seuil threshold
R 4 6 8
Stop
R 4 6 8
seuil threshold
Regolazione
Dopo aver collegato correttamente il relé
in funzione della tensione nominale
dell’impianto effettuare le regolazioni come
indicato:
❑ posizionare il potenziometro “seuil (%)
threshold” su 100% (>Ur) o su 10% (<Ur)
❑ ruotare lentamente il potenziometro “seuil
(%) threshold” fino al raggiungimento della
soglia di guasto del relè (led rosso acceso)
❑ selezionare un valore di Ur leggermente
superiore a questa soglia in funzione delle
vostre esigenze
❑ regolare l’isteresi dal 5% al 50% della
soglia di tensione preselezionata su “seuil
(%) threshold” utilizzando il potenziometro
“hyst.”
❑ regolare la temporizzazione, da 0,1s
a 10s, utilizzando il potenziometro “t(s)”
❑ selezionare la funzione di memorizzazione
del guasto posizionando il selettore “memo”
su ON o OFF.
■
seuil threshold
5% Ir
50% Ir
0,1 s
10 s
R 4 6 8
hyst.
t (s)
memo
memo
OFF
Schneider Electric
ON
217
Relé di controllo fasi RCP
Guida di installazione
Impiego
Il relé RCP è destinato a proteggere le
apparecchiature trifasi contro gli effetti dovuti
a:
❑ mancanza di fase
❑ sequenza non corretta delle fasi
❑ tasso di squilibrio inaccettabile tra le 3
tensioni
■ questo relé è particolarmente indicato
per la protezione di circuiti di alimentazione
di motori trifasi contro:
❑ squilibri delle fasi
❑ inversione del senso di rotazione
❑ viene installato a complemento della
protezione e del comando dei motori stessi.
Collegamento
■
Collegamento
Il relé RCP si collega direttamente alla rete
di alimentazione delle apparecchiature (per
la parte misura) o del motore da sorvegliare;
■ in caso di guasto, il relé RCP può agire su:
❑ un dispositivo di segnalazione sonora
o luminosa
❑ il contattore di comando del motore
❑ l’interruttore di protezione del motore
attraverso uno sganciatore:
- a lancio di corrente (MX): morsetti 4 e 6
- di minima tensione (MN): morsetti 4 e 8.
■
Diagramma di controllo fase
L1
Un
L1
0
Un-5%
L2
L3
0
Un
L3
L2
0
4 6 8
t
t
t
t
t
4 6 8
R
t = 300 ms
R
R
R
R
R
R
R
R
Funzionamento
Controllo delle fasi (vedi diagramma):
❑ alla messa in servizio, quando l’ordine
di successione delle fasi è corretto e le
3 fasi sono presenti, il contatto in uscita
è passante tra i morsetti 4 e 8
❑ il contatto in uscita commuta e diventa
passante tra i morsetti 4 e 6 e si accende
il led rosso quando si ha:
- mancanza di una fase
- rigenerazione di una delle fase, fino al 95%
del suo valore, attraverso un motore
- sequenza non corretta delle fasi
- interruzione dell’alimentazione
■ controllo dello squilibrio delle tre tensioni:
❑ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è
inferiore al valore prefissato sul
potenziometro “asym (%)”, il contatto in
uscita è passante tra i morsetti 4 e 8
❑ quando il tasso di squilibrio delle tensioni è
superiore al valore prefissato, il contatto in
uscita diventa passante tra i morsetti 4 e 6, il
led rosso si accende.
■
R
Regolazione
Dopo aver collegato correttamente il relé,
effettuare la regolazione del tasso di
squilibrio accettabile tra le tensioni.
La regolazione può essere effettuata
tra 5% e 25% della tensione nominale Un
utilizzando il potenziometro “asym. (%)”.
■
218
Schneider Electric
Scelta e installazione degli SPD
Guida di installazione
Impianto senza LPS esterno
Scelta preliminare
Se l’impianto BT non è dotato di un parafulmine è possibile proteggerlo dalle sovratensioni
indotte sugli impianti interni utilizzando uno o più SPD in classe
di prova II.
Le tabelle sottostanti permettono di stabilire quale limitatore Merlin Gerin installare per i settori
residenziale e terziario/industriale:
c settore residenziale: la scelta è fatta in funzione dell’ambiente di installazione
e dell’esposizione della zona al rischio caduta fulmini;
c settore terziario/industriale: la scelta è fatta sulla base della continuità di servizio richiesta,
delle eventuali perdite economiche conseguenti all’evento
di fulminazione e dell’esposizione della zona al rischio caduta fulmini.
I valori medi della frequenza di fulminazione per unità di superficie nelle varie zone d’Italia sono
desumibili dalla Fig. 1.
Ng i 0,5
0,5 < Ng < 1,6
Ng u1,6
Residenziale
ambiente di installazione
Fig. 1 - Frequenza di fulminazione (Ng)
urbano
rurale
frequenza di fulminazione
(Ng)
i 0,5
0,5 <
Ng
< 1,6
u 1,6
i 0,5
0,5 <
Ng
< 1,6
u 1,6
In (kA) protezione di testa 5*
5
5
5
10-15
20
PF15
PRD15
PF30
PF30r
PRD40
PRD40r
PF65r
PRD65r
2
2
tipo SPD
PF15
PRD15
PF15
PRD15
PF15
PRD15
In (kA) protezione fine se:
Up troppo alta e/o l2 u 30 m
tipo SPD
Villa
Up = 1,5 kV
PF8
PF8
Up = 1,2 kV
PRD8
PRD8
(*) Consigliato
Tab. 1 - Scelta SPD in settore residenziale
Ambiente domestico
Terziario/industriale
continuità di servizio richiesta
non necessaria
parziale
obbligatoria
perdite economiche
ridotte
elevate
molto elevate
frequenza di fulminazione (Ng)
0,5 <
i 0,5
Ng
0,5 <
u 1,6
i 0,5
< 1,6
In (kA) protezione di testa
5
PF15
PRD15
PRD15
In (kA) protezione fine se:
Up troppo alta e/o l2 u 30 m
tipo SPD
0,5 <
u 1,6
i 0,5
< 1,6
5
10-15
PF15
PRD40
PF30
PF30r
PRD15
PRD40r
tipo SPD
Ng
2
Ng
u 1,6
< 1,6
5
10-15
20
10-15
20
20
PF15
PRD40
PF30
PF30r
PRD65r
PRD40r
PF65r
PRD40
PF30
PF30r
PRD65r
PRD40r
PF65r
PRD65r
PF65r
2
2
2
2
2
Up = 1,5 kV
PF8
PF8
PF8
PF8
PF8
PF8
Up = 1,2 kV
PRD8
PRD8
PRD8
PRD8
PRD8
PRD8
Tab. 2 - Scelta SPD in settore terziario/industriale
Centro direzionale
Schneider Electric
Interno di fabbrica, linea
di montaggio
Interno uffici
219
Guida di installazione
Scelta e installazione degli SPD
Impianto senza LPS esterno
Il dispositivo di protezione di testa (SPD1) è dimensionato per scaricare le correnti di fulmine
all’origine dell’impianto; tuttavia è opportuno verificare due condizioni che potrebbero richiedere
l’installazione di un secondo limitatore (SPD2) in cascata al primo come protezione fine:
Up > Utenuta
SPD
Up: 2 kV
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
In tal caso è importante rispettare le regole di coordinamento tra gli SPD in cascata onde
evitare che attraverso l’SPD2 passino valori di corrente maggiori
di quelli che lo stesso può sopportare, a causa della sua maggiore capacità
di scaricare la corrente verso terra. Per poter ottenere un adeguato coordinamento si deve
quindi considerare un “elemento di disaccoppiamento”, un’induttanza installata specificamente
a questo scopo oppure l’induttanza stessa dei conduttori dell’impianto, che farà abbassare i
parametri elettrici (di corrente e tensione)
a valori inferiori o uguali rispetto a quelli dichiarati per l’SPD2.
Fig. 2 - Up > Utenuta
I1 *10 m
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 2 kV
Fig. 3 - Up > Utenuta e I1
Se il livello di protezione Up è troppo elevato rispetto alla tensione di tenuta
ad impulso Utenuta delle apparecchiature da proteggere (Fig. 2) è necessario installare un SPD2
di protezione fine nelle vicinanze degli utilizzatori; questo
per abbassare la tensione e renderla compatibile con le caratteristiche degli utilizzatori.
SPD2
Up: 1,2 kV
Una distanza circuitale l1 di almeno 10 m è sufficiente a garantire il coordinamento fra tutti i
limitatori di classe di prova II Merlin Gerin (Fig. 3).
Se la distanza l1 tra i due SPD è inferiore a 10 m (ad esempio SPD1 e SPD2 installati
all’interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l’induttanza di
disaccoppiamento L40A (Fig. 4).
l2 * 30 m
*10 m
I1 10 m
Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 30 m dal dispositivo di protezione
di testa (Fig. 5), è necessario installare un SPD2 di protezione fine in prossimità degli
utilizzatori (Fig. 6). In questo caso il coordinamento è assicurato dalla distanza circuitale tra i
due SPD e quindi non bisogna installare l’induttanza
di disaccoppiamento L40A.
L40 A
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 2 kV
SPD2
Up: 1,2 kV
Fig. 4 - Up > Utenuta e I1 < 10 m
I2 *30 m
UTILIZZATORE
SPD
UTILIZZATORE
SPD1
Fig. 5 - I2 *30 m
220
SPD2
Fig. 6 - I2 *30 m (2 SPD in cascata)
Schneider Electric
Guida di installazione
Regime di neutro
La scelta e l’installazione degli SPD è differente a seconda del tipo di collegamento a terra
(regime di neutro). In particolare la necessità di provvedere alla protezione dalle sovratensioni
di modo comune (MC) o modo differenziale (MD) è differente. A tal proposito si consideri la Tab.
3, tratta dalla Guida CEI 81-8, nella quale è evidenziato tra quali conduttori dell’impianto
elettrico è necessario provvedere alla protezione dalle sovratensioni per i differenti sistemi di
messa a terra del neutro.
Sistema di messa a terra
del neutro
Fig. 7 - Collegamento in sistema TT monofase
TT
TN-S
TN-C
IT neutro IT neutro non
distribuito distribuito
Modo di protezione
MD
fase/ neutro isolato
Si
Si
MD
fase/ fase
Si
Si
Si
Si
MC
fase/ EBB
Si
Si
Si
MC
neutro isolato/ EBB
Si
Si
Si
Si
Si
Tab. 3 - Protezione dalle sovratensioni richiesta per i differenti sistemi di messa a terra del neutro
La Tab. 4 indica nella pratica quale modo di protezione è necessario garantire e quale tipo di
limitatore in classe di prova II Merlin Gerin bisogna installare a seconda del regime di neutro.
Fig. 8 - Collegamento in sistema TN-S trifase
1. presa di terra del neutro BT
2. quadro elettrico
3. interruttore di distacco
4. apparecchio utilizzatore o dispositivo da
proteggere
5. EBB
6.interruttore differenziale
Sistema di messa a terra
del neutro
TT
TN-S
TN-C
IT neutro IT neutro non
distribuito distribuito
SPD con cartuccia estraibile PRD
PRD
MC
Uc = 275 V
1P+N*
MC
Uc = 440 V
3P+N*
MC / MD
Uc = 440 / 275 V
3P+N*
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
PF 30-65 MC
Uc = 440 V
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
PF 8-15
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
1P+N
3P+N
SPD monoblocco PF
MC / MD
Uc = 440 / 275 V
(*) Non cablare il polo di neutro
Tab. 4 - Protezioni da garantire per i differenti sistemi di messa a terra del neutro
A titolo esemplificativo si considerino gli esempi di installazione relativi ai sistemi
maggiormente realizzati in Italia: il sistema TT monofase (Fig. 7) e il sistema
TN-S trifase (Fig. 8).
Schneider Electric
221
Guida di installazione
Scelta e installazione degli SPD
Impianto con LPS esterno
Scelta preliminare
La presenza di un parafulmine sull’edificio o nel raggio di 50 m può provocare sia scariche
pericolose per fulminazione diretta della struttura o delle linee elettriche esterne, sia
sovratensioni pericolose sugli impianti interni per fulminazione diretta della struttura.
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 4 kV
In questi casi è necessario installare all’origine dell’impianto un SPD in classe di prova I tipo
PRF1, dotato di una capacità di scarica molto elevata (Iimp = 60 kA). Questo SPD proteggerà il
sistema anche rispetto ad eventuali sovratensioni sugli impianti interni per fulminazione
indiretta delle linee elettriche BT esterne.
Up > Utenuta
La tensione limitata Up del PRF1 è di 4 kV (Fig. 9); dato il suo valore elevato, risulta
indispensabile aggiungere in cascata al PRF1 un limitatore in classe di prova II (PF30 o
PRD40) in modo da portare il valore della tensione limitata Up a livelli compatibili con la
tensione di tenuta ad impulso Utenuta delle apparecchiature dell’impianto BT.
Fig. 9 - Up > Utenuta
I1 *15 m
Per avere il coordinamento tra i due SPD in cascata, indispensabile ad evitare che attraverso
l’SPD2 passino valori di corrente eccessivi, è sufficiente una distanza circuitale l1 di almeno 15
m (Fig. 10).
Se la distanza l1 tra i due SPD è inferiore a 15 m (ad esempio SPD1 e SPD2 installati
all’interno dello stesso quadro) è necessario inserire in serie su ogni fase l’induttanza di
disaccoppiamento L40A (Fig. 11).
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 4 kV
SPD2
Up: 1,2 kV
Fig. 10 - Up > Utenuta e I1 * 15 m
I1 15 m
l2 * 30 m
Se gli utilizzatori sensibili sono distanti più di 30 m dal dispositivo di protezione
in classe di prova II (Fig. 12), è necessario installare un SPD3 di protezione fine (PF8 o PRD8)
in prossimità degli utilizzatori. Il coordinamento tra l’SPD2 e l’SPD3 è assicurato dalla distanza
circuitale tra gli stessi.
Regime di neutro
Nella Tab. 5 è riportato il numero di SPD tipo PRF1 che è necessario installare a seconda
del regime di neutro dell’impianto nel caso di rete monofase o trifase.
Per quanto riguarda il tipo di protezione (MC o MD) è importante considerare che
il PRF1 è unipolare e ha una Uc di 255 V.
L40 A
Sistema di messa a terra del neutro
TT
TN-S
monofase
2x1P
2x1P
trifase
4x1P
4x1P
TN-C
SPD monoblocco PRF1
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 4 kV
SPD2
Up: 1,2 kV
PRF1
3x1P
Tab. 5 - Numero di PRF1 neccessari per sistemi TT, TN-S e TN-C
Fig. 11 - Up > Utenuta e I1 < 15 m
I2 *30 m
L40 A
UTILIZZATORE
Utenuta: 1,5 kV
SPD1
Up: 4 kV
SPD2
Up: 1,2 kV
SPD3
Fig. 12 - I2 * 30 m (3 SPD in cascata)
222
Schneider Electric
Scelta e installazione degli SPD
Guida di installazione
Accorgimenti per impianti con e senza LPS esterno
Sia nel caso di impianto senza LPS esterno che di impianto con LPS esterno,
è indispensabile considerare due ulteriori aspetti per la scelta definitiva e l’installazione
dell’SPD: la protezione degli SPD e la regola dei 50 cm.
elemento
di protezione
Protezione degli SPD
I tipi di protezione che devono essere assicurati impiegando uno scaricatore
sono tre:
spia di
fine vita
segnalazione a distanza
sganciatore termico
Fig. 13 - Schema di principio di un limitatore con
uno sganciatore termico
Dispositivo di distacco
PRF1
fusibile
Iimp: 60 kA
125 A max gL
(22 x 58)
interruttore
Compact NS160H
con TM125D max
Tab. 6 - Protezione contro correnti di cto. cto. per
SPD classe I
Dispositivo di distacco
Tipo di SPD
tipo
PF65r, PRD65r C60
PF30, PF30r,
C60
PRD40, PRD40r
PF15, PRD15
C60
PF8, PRD8
C60
calibro
50
20
curva
C
C
20
20
C
C
Tab. 7 - Protezione contro correnti di cto. cto. per
SPD classe II
Interruttore magnetotermico
differenziale di tipo selettivo S
c la protezione interna contro l’invecchiamento dei componenti
I limitatori di sovratensione in classe di prova II Merlin Gerin sono provvisti di un dispositivo di
disconnessione interno (protezione termica) che li esclude dal sistema al naturale fine vita
dell’SPD (Fig. 13). È possibile associare agli SPD una segnalazione di riserva di
funzionamento (limitatore prossimo al fine vita) e una segnalazione di fine vita; entrambe le
segnalazioni possono essere fatte o con spia sul fronte dell’apparecchio o con contatto
riportato a distanza. Nella parte di “Scelta Codici” del presente documento sono evidenziate le
diverse possibilità offerte dalle gamme PRD e PF. La stessa propone inoltre le caratteristiche
degli ausiliari di segnalazione a distanza EM/RM.
c la protezione esterna contro le correnti di cto. cto.
È necessaria in caso di guasto dell’SPD, ad esempio per scariche di valori superiori a quelli
sopportabili dallo stesso, o in caso di cto. cto nel ramo del limitatore.
Nelle Tabb. 6 e 7 sono riportate le protezioni da utilizzare rispettivamente per
i limitatori in classe di prova I e II Merlin Gerin. Si consideri che il potere di interruzione della
protezione deve essere almeno superiore alla corrente di cto. cto. presunta nel punto di
installazione dell’SPD e che ogni conduttore attivo deve essere protetto (ad esempio un
limitatore 1P+N deve essere associato ad un interruttore automatico con due poli protetti).
c la protezione contro i contatti indiretti
Negli impianti con protezione differenziale generale è consigliabile installare
il limitatore di sovratensione a monte del differenziale. Tuttavia non sempre è possibile
intervenire sull’impianto a questo livello per limiti imposti dall’ente distributore. È allora
necessario prevedere l’impiego di differenziali di tipo selettivo in modo che durante la scarica a
terra delle sovracorrenti da parte dell’SPD non si verifichino sganci intempestivi del dispositivo
di protezione (Fig. 14); in alternativa è possibile utilizzare un interruttore automatico non
differenziale come dispositivo di protezione generale e, immediatamente a valle, installare un
interruttore differenziale (Fig. 15).
Per garantire la continuità di servizio dei circuiti prioritari e nel contempo assicurare la
sicurezza in caso di perturbazioni atmosferiche è consigliabile adottare la configurazione di Fig.
16: limitatore di sovratensione per proteggere
gli utilizzatori sensibili contro le sovratensioni, dispositivo differenziale tipo “si” selettivo a monte
per assicurare una selettività differenziale totale e dispositivo differenziale 30 mA tipo “si”
installato a protezione degli utilizzatori prioritari.
Interruttore
magnetotermico
SPD
Interruttore
magnetotermico
differenziale
ad alta
sensibilit
Interruttore magnetotermico
differenziale di tipo "si" selettivo S
UTILIZZATORI
Fig. 14 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 1)
Interruttore
magnetotermico
Interruttore
magnetotermico
differenziale
Interruttore
magnetotermico
Interruttore
differenziale
ID tipo "si"
30 mA
Interruttore
differenziale
ID 30 mA
SPD
Interruttore
differenziale ID
SPD
UTILIZZATORI
UTILIZZATORI
Fig. 15 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 2)
Schneider Electric
Fig. 16 - Protezione contro i contatti indiretti (es. 3)
223
Guida di installazione
SPD per reti di comunicazione
Regola dei 50 cm
Durante il passaggio della corrente nominale di scarica o della corrente
ad impulso nell’SPD, tra i conduttori dell’impiato BT e la barra di equipotenzializzazione (EBB)
si localizza una differenza di potenziale.
Questa dipende dal livello di protezione dell’SPD (Up) e dalle cadute di tensione induttive nei
collegamenti dell’SPD e negli eventuali dispositivi di protezione.
Ne consegue che il livello di protezione effettivo (Uprot secondo la definizione della Guida CEI
81-8) offerto agli apparecchi utilizzatori sensibili è superiore ad Up di un valore legato
fondamentalmente alla lunghezza dei conduttori di collegamento.
Per evitare che si abbia una Uprot maggiore della tensione di tenuta agli impulsi Utenuta è
importante che le connessioni siano le più corte possibili. In generale è consigliabile non
superare i 50 cm (Fig. 17).
morsettiera
di ripartizione
fase/neutro
protezione delle
apparecchiature
L< 50 cm
morsettiera
di terra
intermedia
massa
dell'apparecchiatura
morsettiera di terra principale
conduttore di terra
Fig. 17 - Regola dei 50 cm
SPD per reti di comunicazione
linea telefonica
L’offerta Merlin Gerin per le reti di comunicazione è rappresentata dai limitatori PRC e PRI.
1 35
I limitatori PRC realizzano la protezione delle apparecchiature connesse ad una rete telefonica
di tipo analogico: telefoni, segreterie, modem, fax, ecc.
PRC
TRC1
MERLINGERIN
multi 9
2 46
F
E
GB
I
NL/B
16420
Sia PRC che PRI si installano direttamente in serie alla linea telefonica
(Figg. 18 e 19) e per isolarli all’esaurimento della capacità di scarica (fine vita) bisogna
utilizzare un interruttore non automatico I.
Fig. 18 - Collegamento PRC
rete
I limitatori PRI realizzano la protezione delle apparecchiature sensibili collegate alle reti
informatiche.
L1
L2
13 5
Tipo di rete
PRI
PRC
PRI 12848 V PRI 6 V
telefonica
analogica 300 Hz RTC
246
I1 alimentazione
I2 utenze
linee speciali 24 V
linee speciali modem con banda base 63 kbit/s
Fig. 19 - Collegamento PRI
informatica
prese di corrente 200 V
prese di corrente 12848 V
RS 232 (12 V)
RS 485 (12 V)
prese di corrente 6 V
RS 422 (6 V)
RS 423 (6 V)
alimentazione utilizzatori 12848 V
utilizzatori TBT, centraline allarmi, ecc.
Tab. 8 - Scelta in funzione della rete
224
Schneider Electric
Guida di installazione
Limitatori di sovratensioni PF, PRD,
PRC, PRI
Fine vita
La condizione di fine vita di un limitatore
rappresenta la distruzione dello stesso
o della relativa cartuccia. La fine vita può
essere di due tipi:
■ Sconnessione di fine vita interna:
❒ L’accumulo degli choc elettrici genera
l’invecchiamento del varistori, il quale fa
progressivamente aumentare la corrente
di dispersione; al raggiungimento del valore
di 1 mA, si attiva la protezione interna del
limitatore e lo stesso viene, quindi,
sconnesso.
sconnessione di fine vita esterna:
qualora lo limitatore sia attraversato da
una sovratensione particolarmente violenta
(fulminazione diretta sulla linea), oltre il
valore di capacità di scarica dello stesso,
i varistori creano un cortocircuito franco
verso terra (o eventualmente tra fase e
neutro)
❒ questo tipo di cortocircuito viene eliminato
dall’intervento dell’interruttore automatico
di protezione installato subito a monte dello
limitatore.
Limitatori PRD40, PRD15, PRD8, PRI e
PRC
Questi limitatori sono equipaggiati con:
■ indicatore meccanica sul fronte:
❒ bianco: funzionamento normale,
❒ rosso: scaricatore o cartuccia da sostituire.
rosso: cartuccia da sostituire.
Contatto 1NO integrato per la
segnalazione a distanza.
Segnalazione
Limitatori PRD65r e PRD40r
Questi limitatori sono equipaggiati con:
■ indicatore meccanico sul fronte a riserva di
funzionamento:
❒ bianco: funzionamento normale,
❒ bianco/rosso prevedere la sostituzione
della cartuccia in tempi brevi,
Segnalazione a distanza con interruttore
automatico
■ La segnalazione di fine vita è realizzata
dall’interruttore di protezione in posizione
di aperto;
■ La segnalazione ottimale consiste in:
❒ Segnalazione di continuità di servizio
della protezione utilizzando un contatto
SD associato all’interruttore a monte del
limitatore.
■
❒
❒
■
Limitatori PF
Questi limitatori sono equipaggiati con:
■ spia luminosa arancione sul fronte:
❒ spenta: funzionamento normale,
❒ lampeggiante: limitatore da sostituire.
■ Contatto 1NO integrato per la
segnalazione a distanza (modelli PF65r
e PF30r)
V230
z
50 H
2A
2
2,5 mm
A
10 m
C u
i5A 1
6VD
z
0H
V-5
250
1
5
5
RM
Un : 230
Segnalazione di funzionamento del
limitatore utilizzando l’ausiliario di
segnalazione EM/RM.
❒
EM
Un : 230
O-OFF
O-OFF
Va
Va
24
2
2,5 mm
❒ Segnalazione di funzionamento del
limitatore utilizzando il contatto di riporto a
distanza integrato (modelli PF65r, PF30r,
PRD65r, PRD40r)
SD
C20 AA
(PRD8/19/40,
PF8/15930)
C20
(PRD 8/15/40)
C20 AA
(PRD65r,
PF65r)
C50
(PRD
65r)
SD
O-OFF
O-OFF
Vert
Verde
Green
O-OFF
O-OFF
2
11 1
PRDr,
PFr
PRD
L
N
GERIN
MERLIN 9
multi
PRD
12
14 11
Schneider Electric
kA
. : 65
Imax230 V~
Un : 440 V~
Uc :
GERIN
MERLIN 9
multi
PRD
kA
. : 65
Imax230 V~
Un : 440 V~
Uc :
kA
In : 20
1,8 kV
Up :
kA
In : 20
1,8 kV
Up :
225
Ausiliari elettrici per limitatori
di sovratensioni PRD, PRC, PRI
Guida di installazione
Installazione
Associabile ai limitatori PRD, PRI e PRC;
■ I moduli EM/RM realizzano il controllo (a
mezzo di connessioni ottiche) fino a 15
limitatori (15 moduli da 18 mm) nel limite
massimo di 270mm;
■ L’emettitore EM si monta a sinistra,
mentre il ricevitore RM si monta a destra;
■ Il ricevitore RM è corredato di un contatto
NO/NC per effettuare il riporto a distanza
dello stato degli scaricatori associati;
■ La linea di alimentazione dei moduli EM/
RM deve essere protetta con un interruttore
automatico (In = 2A).
Ausiliario di segnalazione
a distanza EM/RM
230
■
0 Hz
V-5
2A
2
2,5 mm
mA
u 10
C
D
5A
6V
z i
H
0
5
V250
1
1
5
■
RM
Un : 230
EM
Un : 230
Va
Va
F
O-OF
F
O-OF
Caratteristiche
Potenza:
❒ Min.: 6 Vcc, 10mA,
❒ Max.: 250Vca, 5A
■ Isolamento:
❒ Tra i contatti: 1kVca
❒ Tra i contatti e la bobina: 2,5kVca
5
24
6
2
2,5 mm
3
Segnalazione
Le due spie verdi (5) sono accese e la
spia rossa (6) è spenta:
❒ Moduli EM/RM: in funzione,
❒ Limitatori: in funzione;
■ La spia verde EM (5A) è accesa e la spia
rossa (6) è accesa:
❒ Moduli EM/RM: in funzione,
❒ Limitatori: verificarne lo stato;
■ Tutte le spie spente:
❒ Verificare l’alimentazione dei moduli
EM/RM.
2
■
1
L
N
RM
Un : 23
0Va
6
2
1659
EM
Un : 23
0Va
5B
4
2
1659
5A
1 emettitore EM
2 ricevitore RM
3 collegamento ottico
4 contatto NO/NC
5 spie verdi di corretto funzionamento
6 spia rossa di guasto
5A (EM)
5B (RM)
6
4
3
PRD, PRI, PRC
OK
OK
OK
Verificare
2 4 6
2 4 6
226
Schneider Electric
Guida di installazione
Teleruttori TL
Tabella di associazione delle estensioni ETL e degli ausiliari ATL ai teleruttori TL e TLI
tipo di
tipo di
estensione ausiliari
comando
teleruttore ETL
ATLt
ATLc+s
ATLc+c
248240 V CA/CC 24 8 240 V CA
130 8 240 V CA
comando semplice
TL 16 A
1
TLI
3
TL 32 A
3
comando semplice
TL 16 A
1
1
con temporizzazione
TLI
3
1
TL 32 A
3
1
comando semplice
TLS
1
1
con temporizzazione
TL 16 A
1
1
1
e segnalazione
TLI
3
1
1
TL 32 A
3
1
1
comando semplice
TLs
1
con segnalazione
TL 16 A
1
1
TLI
3
1
TL 32 A
3
1
comando semplice con
TLc
1
1
comando centralizzato ad
TL 16 A
1
1
1 livello (con segnalaz.)
TLI
3
1
TL 32 A
3
1
comando semplice con
TLc
1
1/livello
comando centralizzato
TL 16 A
1
1
1/livello
multilivello
TLI
3
1
1/livello
TL 32 A
3
1
1/livello
comando mantenuto
TLm
1
(senza comando
TL 16 A
1
1
semplice)
TLI
3
1
TL 32 A
3
1
comando mantenuto
TLm
1
1
con segnalazione
comando semplice
2 x TL 16 A 2 x ETL
passo-passo
2 x TLI
2 x ETL
2 x TL 32 A 2 x 3 ETL
comando passo-passo
2 x TLs
2 x ETL
con segnalazione
comando con pulsanti
TL 16 A
1
luminosi (assorbimento TLI
3
> 3 mA)
TL 32 A
3
comando con pulsanti
TLs
1
luminosi (assorbimento TL 16 A
1
1
> 3 mA) e segnalazione
TLI
3
1
TL 32 A
3
1
Schneider Electric
ATLz
130 8 240 V CA
ATL4
230 8 240 V CA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
227
Guida di installazione
Contattori economizzatori CDS
Contattore economizzatore CDS
(monofase, con esclusione forzata,
cod. 15908)
Utilizzo
Questo contattore economizzatore esclude
e reinserisce in cascata 2 circuiti non
prioritari.
Funzionamento
Ordine di esclusione: I - II.
Ordine di reinserimento: II - I.
Una spia di segnalazione gialla indica il
circuito escluso.
Il reinserimento si effettua,
automaticamente, dopo una
temporizzazione da 5 a 10 minuti.
Esclusione forzata: possibilità di escludere
simultaneamente i circuiti non prioritari
collegando tra di loro i morsetti 1 e 2
attraverso un contatto normalmente aperto
(libero da potenziale).
La chiusura può essere realizzata attraverso
un contatto a comando manuale (CM, I) o
automatico (IH, IHP).
Contattore economizzatore CDSc
(monofase, con esclusione forzata,
cod. 15906)
Impiego
Realizza l’esclusione ed il reinserimento fino
a 4 circuiti non prioritari.
Installazione
È fortemente consigliato, per beneficiare al
massimo dei vantaggi del CDSc, di dividere
l’installazione in 5 parti:
■ 1 circuito prioritario;
■ 4 circuiti non prioritari.
Funzionamento
Esclusione
■ in caso di superamento della soglia
prefissata (regolabile tramite cursore sul
fronte), si realizza un’esclusione in cascata
dei 4 circuiti non prioritari, esclusione che si
ripete ciclicamente;
■ una spia di segnalazione gialla indica il
circuito non prioritario escluso (15 A max).
228
Utilizzo dei morsetti 5 e 6:
morsetto 5 sotto tensione (fase) quando è
escluso il circuito non prioritario I;
■ morsetto 6 sotto tensione (fase) quando è
escluso il circuito non prioritario II.
Questi circuiti possono essere utilizzati per
realizzare:
■ esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo di
un contattore CT a contatti normalmente
chiusi;
■ la segnalazione, a distanza, del circuito
escluso attraverso spie luminose.
In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi
circuiti con un interruttore di protezione da 2
A.
■
Casi particolari
Utilizzo su una rete trifase in caso
di sovraccarico su una o due fasi:
l’installazione del CDS monofase su
ognuna delle fasi, permette di realizzare
un’esclusione/reinserimento fase per fase.
Reinserimento
al termine di una temporizzazione di circa
5 minuti, il o i circuiti esclusi si reinseriscono
automaticamente e restano chiusi se il
sovraccarico e scomparso;
in caso contrario ricomincia il ciclo di
esclusione.
■
Esclusione forzata
possibilità di escludere simultaneamente
i 4 circuiti non prioritari collegando tra di loro
i morsetti 1 e 2 attraverso un contatto
normalmente aperto (libero da potenziale).
La chiusura può essere realizzata attraverso
un contatto a comando manuale (CM, I) o
automatico (IH, IHP).
■
Schneider Electric
Guida di installazione
Contattore economizzatore CDS
(trifase + neutro, cod. 15913)
Impiego
Realizza l’esclusione ed il reinserimento
delle fasi al superamento della soglia
prefissata (regolabile tramite cursore
sul fronte).
Regolazione
Impianto <36 kVA:
■ la soglia di regolazione del contattore
economizzatore deve corrispondere a quella
dell’interruttore di utenza.
Installazione
Il contattore economizzatore si installa
subito a valle dell’interruttore di utenza: deve
essere attraversato dalla corrente totale
assorbita dall’impianto
Impianto >36 kVA:
la corrente nominale è superiore a 90 A,
collegare il contattore economizzatore alle
fasi attraverso dei trasformatori di corrente
con rapporto di trasformazione al secondario
x/5 A (regolazione della soglia del CDS a
5A). Per questo tipo di installazione è
obbligatorio utilizzare
dei contattori sui circuiti non prioritari.
Regolazione della soglia attraverso
il cursore posto sul fronte.
Se la corrente nominale del circuito non
prioritario è superiore a 15 A, utilizzare
dei contattori corrispondenti alla potenza
da escludere.
Fig.1
■
Funzionamento
Esclusione forzata:
■ possibilità di escludere simultaneamente i
circuiti non prioritari delle fasi 1, 2 e 3
collegando tra di loro i morsetti 1 e 2
attraverso un contatto normalmente aperto
(libero da potenziale). La chiusura può
essere realizzata attraverso un contatto a
comando manuale (CM, I) o automatico (IH,
IHP).
I circuiti non prioritari devono comandare dei
carichi monofase.
Utilizzo dei morsetti 3, 5 e 7:
morsetto 3 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario
della fase 1;
■ morsetto 5 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario
della fase 2;
■ morsetto 7 sotto tensione (fase)
quando è escluso il circuito non prioritario
della fase 3.
■
Questi circuiti possono essere utilizzati per
realizzare:
■ esclusioni/reinserimenti tramite l’utilizzo
di un contattore CT a contatti normalmente
chiusi;
■ la segnalazione, a distanza, del circuito
escluso attraverso spie luminose.
Fig.2
In tutti i casi è obbligatorio proteggere questi
circuiti con un interruttore di protezione da
2A.
Casi particolari
Esclusione/reinserimento di un carico
trifase:
■ in caso di superamento della soglia
prefissata, si devono escludere le 3 fasi
simultaneamente;
■ la combinazione di 3 relè di comando RLI
e di un contattore trifase CT collegati sui
circuiti non prioritari del CDS permette
di rispondere a questa esigenza.
Alimentazione del CDS trifase su una rete
a 230 V trifase:
■ alimentare il morsetto 9 attraverso
il morsetto 6 (fase 2).
Fig.3
Schneider Electric
Fig.4
229
Multimetro PM9
Guida di installazione
Descrizione (Dis.1)
simbolo di fase (1, 2, 3);
indicazione della misura visualizzazta;
campi numerici: 3 gruppi di 4 cifre;
tasto di visualizzazione del valore
dell’insieme del sistema e di conferma della
configurazione;
tasto di scorrimento: pagina precedente;
tasto di scorrimento: pagina successiva;
tasto di convalida e selezione del valore
per la configurazione dei trasformatori;
indicazione dell’unità di misura.
Funzionamento
Configurazione:
alla prima messa in servizio, premere
simultaneamente i tasti e ■ Visualizzare il valore del primario dei
trasformatori di tensione TV:
❑ la prima cifra lampeggia, utilizzando i tasti
e si scorre la selezione in avanti o
indietro di una unità,
❑ il tasto consente di convalidare la
selezione e di passare alla cifra successiva
(posizionata a sinistra),
❑ convalidare il tutto utilizzando il tasto ;
■ visualizzare il valore del primario dei
trasformatori di corrente usando la stessa
procedura;
■ scelta della funzione di Reset dell’energia
attiva:
❑ “yes” o “no” utilizzando il tasto ,
❑ convalidare la scelta con il tasto ;
■ scelta della funzione di Reset dell’energia
reattiva:
“yes” o “no” utilizzando il tasto ,
convalidare la scelta con il tasto ;
■ scelta della retroilluminazione dello
schermo:
❑ “yes” o “no” utilizzando il tasto ,
❑ convalidare la scelta con il tasto ;
❑
■
❑
■
■
■
■
■
■
Visualizzazione
Premendo i tasti e , le pagine scorrono
avanti o indietro sul display.
Al momento della messa in servizio, la prima
pagina visualizza:
■ potenza attiva dell’installazione (W, kW o
MW);
■ tensione dell’installazione (V);
■ corrente dell’installazione (A);
Premendo il tasto si visualizzano in
successione le pagine:
■ tensione concatenata (*);
■ tensione di fase (se la rete trifase è senza
neutro, la tensione si riferisce a un centro
stella fittizio);
■
■
corrente di fase (*);
potenza attiva di fase (*);
potenza apparente di fase (*);
potenza reattiva di fase (*);
fattore di potenza di fase (*);
sfasamento tra tensioni e correnti;
energia attiva dell’installazione (*);
energia reattiva dell’installazione (*);
frequenza.
Visualizzazione delle altre misure
Sulle pagine contrassegnate (*), una
pressione sul tasto visualizza i parametri:
■ tensione dell’installazione;
■ corrente dell’installazione;
■ potenza attiva dell’installazione;
■ potenza apparente dell’installazione;
■ potenza reattiva dell’installazione;
■ fattore di potenza dell’installazione;
■ energia attiva di fase;
■ energia reattiva di fase.
Una successiva pressione sul tasto consente di ritornare alla pagina.
Collegamento
■
rete monofase 230V - 50 HZ
N
■
L
rete trifase con neutro 230/400V - 50 Hz
N
L1
L2
■
rete trifase senza neutro 3x400V - 50 Hz
L1
L3
L2
L3
230 V
50 Hz
1
2
3
4
5
6
7
8
1
9
2
3
4
5
6
7
8
2
3
4
5
6
7
8
9
MERLIN GERIN
MERLIN GERIN
1
9
15196
15196
MERLIN GERIN
T
T
PM9
15196
PM9
10 11 12 13 14 15 16 17 18
10 11 12 13 14 15 16 17 18
T
PM9
P1
S1
P2
S2
10 11 12 13 14 15 16 17 18
P1
S1
P2
S2
P1
S1
P2
S2
P1
S1
P1
S1
P2
S2
P2
S2
P1
S1
P1
S1
P2
S2
P2
S2
Nota:
non collegare a terra il secondario dei trasformatori
amperometrici.
230
Schneider Electric
Guida di installazione
5
5
Contatori d’energia digitali ME
5
0,1imp/kWh
1imp/kWh
MERLIN GERIN
MERLIN GERIN
3
ME1zr
230Va50/60Hz 10(63)A CL.2
3
ME4zr
3x230/400Va50/60Hz 10(63)A CL.2
100imp/kWh
1000imp/kWh
kWh
1
kWh
17071
17067
1
2
2
L1L2L3
4
4
N
Descrizione (Dis.1 e 2)
visualizzazione del conteggio (totale o
parziale) e, per ME4zrt, della scala del TA;
indicatore errore di connessione su ogni
fase;
LED di conteggio (lampeggiante);
pulsante per passare dalla
visualizzazione conteggio totale alla
visualizzazione conteggio parziale, reset del
contatore parziale, visualizzazione o
selezione della scala dei TA (ME1z, ME1zr,
ME4zrt);
uscita a impulsi per il riporto a distanza.
5
N
L
N
L
N
L1
L1 L2
L2 L3 L3
Funzionamento
Destinati a realizzare la ripartizione del
conteggio dell’energia consumata, i contatori
d’energia ME in classe 2 contano l’energia
attiva consumata su una fase (ME1) o sulla
somma delle tre fasi (ME4).
Un LED lampeggiante indica (in modo
approssimativo) il consumo d’energia.
Le versioni MEz sono corredate di conteggio
parziale con possibilità di reset.
Le versioni MEzr consentono di riportare a
distanza, verso un contatore di impulsi o un
modulo BUS, il conteggio effettuato.
Collegamento
■
rete monofase
N
Tutti i modelli sono corredati, sul display, di
un indicatore indicante eventuali errori di
collegamento.
Un pulsante, posizionato sul fronte degli
MEz e MEzr, consente di:
■ passare dalla visualizzazione conteggio
totale alla visualizzazione conteggio
parziale;
■ visualizzare o selezionare la scala dei TA
installati (versione ME4zrt)
■ di effettuare il reset del conteggio parziale
rete trifase con neutro inserzione
diretta
■
L
N
L1
L2
L3
0,1imp/kWh
1imp/kWh
MERLIN GERIN
ME4zr
3x230/400Va50/60Hz 10(63)A CL.2
100imp/kWh
MERLIN GERIN
kWh
ME1zr
17071
230Va50/60Hz 10(63)A CL.2
1000imp/kWh
17067
kWh
N
N
N
L
N L1 L1 L2
L
N
N
L2
L3
L1
L2
L3
10/x imp./ kWh
N
L1 L2
L3
N
MERLIN GERIN
x/5A Cl. 2
50/60Hz
3x230/400Va
3x400Va
x/5A Cl. 2
50/60Hz
3x230/400Va
10000/x imp./kWh
Nota:
non collegare a terra il secondario dei
trasformatori amperometrici.
Schneider Electric
ME4zrt
S2 P1
S1
P2
S2
10000/x imp./kWh
17072
17072
P2
S1
3x400Va
ME4zrt
S1(L1)S2 S1(L2)S2 S1(L3)S2
S2 P1
L3
kWh
ME4zrt
S1
L1 L2
MERLIN GERIN
kWh
P2
L3
■ rete trifase senza neutro inserzione
con TA
10/x imp./ kWh
P1
L2
ME4
■ rete trifase con neutro inserzione
con TA
L1
L1
L
ME1, ME1z, ME1zr
N
L2 L3 L3
S1(L1)S2 S1(L2)S2 S1(L3)S2
P1
S1
P2
S2 P1
P2
S1
S2 P1
S1
P2
S2
ME4zrt
231
Guida di installazione
Contatori elettronici d'energia CE/CEr
Contatore d'energia monofase CE/CEr
Descrizione (fig.1)
1 Entrata potenza (fase).
2 Entrata neutro (i 2 morsetti 13 e 15 sono
ponticellati all’interno dell’apparecchio).
3 Uscita impulsiva per la trasmissione a
distanza dei dati (solo CEr).
4 Morsetti per la scelta della corrente
nominale: con collegamento 25 A, senza
collegamento 90 A.
5 Lettore numerico a 6 cifre.
6 Uscita potenza (fase).
1
1
3
5
3
2
7
11 13 15 17 19 21 23 25
9
MERLIN GERIN
multi 9
CEr
230V~ 50/60Hz
25/90A
CI 2 CEI 1036
000000
Ph
N
13
5
6
19
22
21
kWh
24
25A
15466
2
4
6
6
8
10 12 14 16 18 20 22 24 26
5
4
Impiego
I contatori d’energia CE/CEr misurano la
potenza attiva consumata in un circuito
monofase a 230 V con corrente nominale
fino a 90 A (trasformatore di corrente
integrato nell’apparecchio).
Nota
Il modello CEr è dotato di un uscita
impulsiva (contatto Na libero da potenziale),
per la trasmissione a distanza dei dati
misurati (es. verso un contatore di impulsi
CI). Ogni impulso contato corrisponde al
valore di 1 kWh.
Installazione
In funzione della corrente nominale del
circuito da misurare, sono possibili due modi
di collegamento (fig.2):
■ per valori da 0 a 25 A max: realizzare un
collegamento esterno tra i morsetti 22 e 24
(In = 25 A);
■ per valori da 0 a 90 A max: non effettuare
il collegamento.
Nota
Sul modello CEr collegare i morsetti 19 e 21
per realizzare la trasmissione a distanza dei
dati (fig.3).
Fig. 1
Fig. 3
Fig. 2
232
Schneider Electric
Guida di installazione
Contatore d'energia trifase CE/CEr
1
2
3
4
N
L1 L2
I1
I2
I3
Ic
1
3
5
7
9
5
L3
11 13 15 17 19
21 23 25
MERLIN GERIN
multi 9
CEr
3x230-400V
50/60Hz
Cl. 2
000000
I1
I2
I3
IC
N
L1
L2
L3
1
3
5
7
13
15
17
19 23
18
20
22
kWh
25
24
26
50A
100A
200A
400A
15467
18 20 22 24 26
com. 50A/5 100A/5 200A/5 400A/5
8
6
7
Fig. 4
com.
18
com.
200A
20
22
24
18
26
Fig. 5
50A
20
22
24
26
Fig. 6
S1
IL1
Descrizione (fig.4)
1 Entrata 5 A: secondario dei trasformatori
di corrente.
2 Comune dei trasformatori di corrente:
non collegare a terra.
3 Entrata neutro.
4 Entrata fasi.
5 Uscita impulsiva per la trasmissione
a distanza dei dati (solo Cer).
6 Lettore numerico a 6 cifre.
7 Morsetti per la selezione del rapporto
dei trasformatori di corrente.
8 Morsetto comune da collegare al
morsetto corrispondente al rapporto
del trasformatore di corrente (rif. 5 e 6).
Impiego
I contatori d’energia CE/CEr misurano
la potenza attiva consumata in un circuito
trifase a 400 V con corrente nominale fino
a 400 A.
La misura deve essere obbligatoriamente
realizzata attraverso dei trasformatori di
corrente (un TA su ogni fase) con rapporto
di trasformazione In/5 A.
Nota
Il modello CEr è dotato di un uscita
impulsiva (contatto Na libero da potenziale),
per la trasmissione a distanza dei dati
misurati (es. verso un contatore di impulsi
CI). Ogni impulso contato corrisponde al
valore di 1 kWh.
S2
IL1
L1
L1
P1
U
L2
Pmax
4 fili
34,5
69
138
276
kW/400 V
3 fili
40
80
160
320
In [A]
TA [A]
50
100
200
400
50/5
100/5
200/5
400/5
In caso si debbano utilizzare trasformatori di
corrente diversi da da quelli indicati, si dovrà
applicare alla lettura misurata un coefficiente
corrispondente al valore del primario diviso
per il valore del morsetto utilizzato.
Esempio:
■ TA = 300/5 A;
■ morsetto = 100 A;
■ coefficiente = 300/100 = 3.
Installazione
Dopo aver verificato il corretto collegamento
dei morsetti di corrente/tensione, effettuare il
collegamento tra
i morsetti 18, 20, 22, 24 e 26 in funzione
della potenza da misurare (fig. 9 e 10).
È obbligatorio il collegamento del neutro.
Nota
Sul modello CEr collegare i morsetti 19 e 21
per realizzare la trasmissione a distanza dei
dati (fig. 3).
S2
S1
Installazione
I trasformatori di corrente da installare sono
in funzione della potenza nominale richiesta:
P1
S2
S1
IL2
IL2
L2
P1
S2
S1
L3
L3
IL3
P1
N
S2
S1
IL3
P1
IN
1
1
Fig. 7
Schneider Electric
3
5
7
9
3
5
7
9
11 13 15 17 19 21 23 25
11 13 15 17 19 21 23 25
Fig. 8
233
Guida di installazione
Trasformatori di corrente TA
Scegliere un trasformatore di corrente
La scelta di un trasformatore di corrente
dipende da 3 criteri:
■ Rapporto di trasformazione Ip/5A
■ Potenza del trasformatore (classe di
precisione)
■ Tipo di installazione
Esempio di calcolo dell’autoconsumo di
una “catena” di misura a 20°C
Ip/5A
CDS
AMP digitale modulare
2 metri di cavo doppio
da 2,5 mm2
Totale autoconsumo
della “catena” di misura
40/5
50/5
75/5
100/5
125/5
150/5
200/5
250/5
300/5
400/5
500/5
600/5
800/5
1000/5
1250/5
1250/5
1500/5
1500/5
2000/5
2500/5
3000/5
4000/5
Rapporto di trasformazione Ip/5A
Si raccomanda di scegliere come corrente
nominale del circuito primario del
trasformatore il valore di corrente nominale
immediatamente superiore al valore di
corrente misurata nel circuito.
Es.: In = 1103 A➞Ip = 1250 A
Potenza del trasformatore (classe di
precisione)
La classe di precisione di un trasformatore è
data in funzione della potenza dello stesso e
dell’autoconsumo della “catena” di misura.
Quest’ultima considera l’autoconsumo degli
strumenti e dei cavi di collegamento.
Per una classe di precisione indicata,
l’autoconsumo della “catena” di misura non
dovrà mai oltrepassare la potenza
disponibile del trasformatore.
Sezione cavi in rame
al secondario
[mm2]
1
1,5
2,5
4
6
10
Potenza su cavo
doppio a 20°C
[VA/m]
1
0,685
0,41
0,254
0,169
0,0975
0,25 VA
+0,30 VA
+0,82 VA
=1,37 VA
Nella tabella riportata a lato sono indicate le
classi di precisione dei TA.
Per un’autoconsumo della “catena” di misura
di 1,37 VA avremo:
■ per un TA con rapporto 50/5A: classe 3
■ per un TA con rapporto 100/5A: classe 1
■ per un TA con rapporto 125/5A: classe 0,5
Cod. TA
16500
16501
16502
16503
16504
16505
16506
16511
16519
16529
16530
16531
16532
16533
16534
16540
16538
16541
16542
16543
16544
16547
Classe di precisione
0,5
1
3
Potenza [VA]
1
1,25
1,5
1,5
3
2
2,5
4
2,5
4
5
3
4
6,5
4
6
7
6
9
11
4
8
12
5
7,5
10
8
10
12
8
10
12
12,5
15
20
15
20
25
20
25
30
8
12
15
20
25
10
15
15
20
20
25
25
30
60
80
100
Per ogni variazione di temperature in multipli
di 10°C, la potenza assorbita dai cavi deve
essere aumentata del 4%.
Strumenti di misura
Merlin Gerin
AMP analogico 72x72
AMP analogico modulare
AMP digitale modulare
IM100 digitale 72x72
Centrale di misura PM
CDS
RCI
CE tri e CEr tri
Regolatore Varlogic
ME4zrt
PM9
234
Autoconsumo
[VA]
0,75
1,25
0,3
0,5
0,25
0,25
0,5
1
0,7
0,05
0,55
Schneider Electric

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