giornalino n. 16 febbraio 2008 - Istituto Comprensivo Leonardo da
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giornalino n. 16 febbraio 2008 - Istituto Comprensivo Leonardo da
IL PICCOLO LEONARDO Notiziario delle scuole dell’Istituto Comprensivo “LEONARDO DA VINCI” Anno VII PREMIO AL PROFESSOR UMBERTO GUALDONI Il prof. Gualdoni ha insegnato per diversi anni nella scuola media di Somma Lombardo ed ha dedicato alle giovani generazioni energie umane e risorse professionali prima di ritirarsi dall’insegnamento a causa di una grave malattia che lo ha fortemente invalidato. Ciò che ha maggiormente contraddistinto il prof. Gualdoni è stata la sua passione per la storia ed in particolare per alcuni periodi della storia della Lombardia e del Piemonte nonché della città di Somma. Le sue produzioni in CD o in cartaceo sulla città di Somma Lombardo sono: “Nella Bufera della Guerra” “Album del Novecento” “La Guerra Raccontata”. Per le sue qualità umane e professionali è stato eletto “DOCENTE DELL’ANNO” dalla rivista “Okay” che il 25 gennaio 2008 gli conferirà il Gran Premio Power Service di docente dell’anno 2007. Ho ritenuto opportuno che il premio gli venisse conferito nel giorno in cui le autorità, i docenti, gli alunni della nostra scuola e le persone che hanno collaborato con lui si ritrovano per fare quello che lui ha sempre fatto con tanta passione: ricordare le tragedie accadute 63 anni fa, parlare al cuore e alla mente degli alunni per rinvigorire il seme della memoria e costruire la coscienza critica nelle giovani generazioni. Egli ha saputo sollecitare la partecipazione e l’impegno dei ragazzi attraverso l’ascolto del racconto fatto dai nonni dei nostri alunni che sono stati testimoni dell’Olocausto, della Resistenza e dei momenti difficili vissuti nel periodo della seconda guerra mondiale. Anche noi oggi vogliamo dedicare questo giorno al ricordo di quei fatti affinché non si ripetano mai più e nel contempo ringraziare il prof. Gualdoni per l’impegno e la forza intellettuale con cui ha lavorato per respingere il sonno della ragione e formare la coscienza critica nei giovani. Dionisio Morinelli Numero 16 Febbraio 2008 Scuola secondaria “L. da Vinci” “UNA FAVOLA DI NATALE …UN NATALE DA FAVOLA” Anche quest’anno il concorso di Natale ha avuto un enorme successo! Molte classi hanno partecipato con racconti, favole, poesie, disegni, costruzioni… La scelta dei migliori deve essere stata davvero imbarazzante! All’interno, una piccola parte di tutto il lavoro svolto… vi accorgerete che l’energia e l’impegno dei ragazzi sono stati ben spesi! A pagina 5 Scuola primaria “Macchi” NATALE ALLE Scuola secondaria di Arsago e di Somma MACCHI ELEZIONI ANCHE A SCUOLA Solidarietà e tradizione nel Natale delle scuole “Macchi” Dal presepe vivente a Babbo Natale che arriva su un’auto dei vigili urbani, dai mercatini natalizi all’adozione a distanza…. Molteplici sono state le iniziative dei bambini della scuola primaria per le festività 2007! Un’importante tornata elettorale ha visto coinvolti gli studenti delle scuole di Somma e di Arsago. Enzo Perretta e Gabriele Pittarello sono stati eletti Sindaci dei Ragazzi e con i rispettivi Consiglieri presentano agli studenti il loro Piano di Governo. A pagina 12 Scuola dell’infanzia A pagina 2 e 8 Scuola primaria “A. Moro” SI FA PRESTO A DIRE “PICCOLI”… GIORNALISTI IN ERBA AD ARSAGO SEPRIO Le iniziative della Scuola Materna Porraneo in un caleidoscopio di appuntamenti: dalle biblioteche alla musica, dall’ecologia alla letteratura i molti progetti della scuola materna di Arsago dimostrano come i nostri “piccoli” abbiano interessi proprio da grandi. I recenti lavori di restauro della Basilica di San Vittore sono stati un’occasione preziosa per intervistare i restauratori coinvolti nella “riscoperta” degli affreschi del 1938 e per scoprire tanti piccoli segreti di un lavoro affascinante. A pagina 20 A pagina 17 INDIRIZZO DEL SITO WEB DEL NOSTRO ISTITUTO http://www.davincisomma.it SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO di ARSAGO SEPRIO Si sono svolte le elezioni per la nomina del Sindaco dei Ragazzi: il neo sindaco Gabriele Pittarello si presenta salutando tutti i ragazzi di Arsago I MIEI IMPEGNI COME SINDACO DEI RAGAZZI Dopo le elezioni per il Consiglio comunale dei ragazzi io, Gabriele Pittarello, sono diventato sindaco. Sono molto emozionato perché fin da piccolo ho sognato di ricoprire questa carica e poi, secondo me, è un ruolo importante! Io e i miei consiglieri ringraziamo i compagni di scuola che ci hanno dato la loro preferenza, il professor Mainardi e la maestra sig.ra Russo che ci hanno accompagnato in questo cammino. Il nostro impegno consisterà nell’attuare il nostro programma elettorale, cercando di concretizzarlo il più possibile. Durante il nostro mandato una delle nostre prime preoccupazioni sarà quella di ascoltare e valutare le proposte degli altri candidati sindaci, ora consiglieri, e di chiunque avesse idee interessanti per migliorare le nostre proposte. Ringraziando ancora tutti quelli che ci hanno incoraggiato e sostenuto, auguriamo un anno proficuo su tutti gli aspetti. Gabriele Pittarello e i suoi consiglieri Incontro con i personaggi della storia: MADRE TERESA DI CALCUTTA P ensando a Madre Teresa di Calcutta viene in mente una giovane donna che, all' età di diciotto anni, intraprese il cammino per raggiungere il Signore. Ma la figura di Madre Teresa di Calcutta ispira anche carità e bontà. Era infatti una donna molto buona, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Ne sono un esempio i vari ospizi che lei stessa, con l' aiuto delle suore che nel 1946 entrarono a far parte dell' ordine delle missionarie della Carità, istituì. Tra i più importanti troviamo gli alloggi per i moribondi, che decise di costruire in seguito ad una sua esperienza personale. Era l'estate del 1952 quando Madre Teresa, mentre vagava solitaria sotto la furia della tempesta, inciampò in una donna morente. Ella rimase talmente colpita ed addolorata dalla scena che le si presentò dinnanzi che il giorno seguente si presentò in Municipio chiedendo che le fosse messa a disposizione una costruzione dove ella avrebbe potuto raccogliere e curare tutti i moribondi in cerca di aiuto. E così fu. Dopo alcuni giorni, infatti, il Municipio diede a Madre Teresa quello che cercava. Moltissima gente in cerca di aiuto si presentò davanti a questa operatrice di carità ed ella, con tutta la bontà che un essere umano è in grado di donare, li accolse e li curò. Costruì, poi, la Casa dei Bambini, che fondò nel 1953 a Cal- cutta, in seguito al ritrovamento di un bambino prematuro avvolto in fogli di giornale. In questa Casa accolse tutti i bambini indesiderati, quelli che venivano abbandonati davanti alle chiese o nella spazzatura. Questa istituzione riscosse molto successo. Infatti i più ricchi spedivano auto piene di riso e verdura, che Madre Teresa accettava con gioia. Ma a Calcutta non vi erano solo bambini rifiutati dalle famiglie, ma anche lebbrosi, che venivano emarginati da tutto e da tutti. Madre Teresa non si fece certo scoraggiare dall'aspetto che queste persone avevano ma, anzi, dedicò tutta se stessa per salvare ogni singola persona, istituendo la Città della Pace, dove accolse i casi peggiori. Tutti i giorni ella si recava presso questi sofferenti portando loro del cibo, curan- Pagina 2 do le ferite più dolorose ed infondendo in loro un po' di serenità con parole cariche d' amore. Madre Teresa di Calcutta può essere vista come una vera e propria missionaria della carità. Era infatti questo lo scopo della sua missione: portare luce dove c'è oscurità; ovvero illuminare la vita e portare la gioia a quelle persone che si credevano perdute. E ci riuscì. Fu girato anche un documentario su questa donna dalle mille capacità. Riscosse molto successo in tutto il mondo, tanto che da tutti i continenti partirono richieste per aprire centri per i senzatetto, gli emarginati e per costruire orfanotrofi dove accogliere i bambini bisognosi d' affetto. Naturalmente Madre Teresa faceva di tutto perché queste richieste venissero accettate e quando ciò avveniva, la prima cosa che faceva era far costruire una cappella per la preghiera. Sì, perché per Madre Teresa tutto ciò che accadeva, tutte le cose belle che faceva avvenivano per volontà di Dio. E Dio volle che il 5 settembre 1997 Madre Teresa lasciasse la Terra e tutto ciò che di bello aveva costruito e fatto per i bisognosi per raggiungere la casa del Signore. La sua morte fu pianta da molta gente e le sue opere saranno ricordate da tutti e per sempre la sua immagine sarà usata come simbolo di carità. Notizie su un famoso gruppo rock tedesco I TOKIO HOTEL Die Mitglieder der Band Tokio Hotel sind 4 Jungen aus Deutschland. Sie sind die Zwillingsbrüder Bill und Tom Kaulitz (18 Jahre alt), Gustav Schäfer (19 Jahre alt) und Georg Listing (20 Jahre alt).Ihr Erfolg ist nicht mehr aufzuhalten; sie sind echt, leben ihren Sound und haben mit ihrem modernen Rocksound etwas zu sagen. Mit unzähligen Live Shows eroberten Tokio Hotel im Sommer 2005 das Publikum in ganzen Land und spielten vor 75˙000 Zuschauern. Tokio Hotel leben ihren Sound. Musik machen gehört bereits seit vielen Jahren zu ihren Leben: Bill singt und textet seit seinem 6. Lebensjahr und sein Zwillingsbruder Tom spielt seit 9 Jahren Gitarre. Im Jahr 2001 trafen Bill und Tom bei einem Auftritt in ihrer Heimatstadt Magdeburg mit dem Bassisten Georg und dem Schlagzeuger Gustav zusammen. Sie gründeten Tokio Hotel und begannen sofort an Songs zu arbeiten. Das Publikum war begeistert von ihren Shows. Einige Titel: „Durch den Monsun“ (Single), „Schrei“ (Album) und „Zimmer 483“ (Album).Im August 2007 rockt die Band Tokio Hotel in Tel Aviv, Hauptstadt von Israel und wird mit viel Jubel empfangen. In diesem Moment zählt nur die Musik und die häßliche Beziehung zwischen Deutschen und Juden ist vergessen. Die Musik baut eine ideale Friedensbrücke zwischen Deutschland und Israel auf. Die deutsche Sprache hört man ohne Angst und Verzweiflung wie es damals war. Es wird von Liebe, Einsamkeit, Freiheit, Träume gesungen, von Gefühlen, die zu allen Menscher gehören. I componenti della band Tokio Hotel sono quattro ragazzi della Germania. Sono i fratelli gemelli Bill e Tom Kaulitz (18 anni), Gustav Schäfer (19 anni) e Georg Listing (20). Il loro successo non si è fermato; sono veri, vivono la loro musica e hanno, col loro moderno suono rock, qualcosa da dire. Con innumerevoli Live Show i TH conquistarono nell’estate 2005 il pubblico della propria terra e suonarono di fronte a 75.000 spettatori. I TH vivono la loro musica. Fare musica appartiene da molti anni alla loro vita: Bill canta e scrive canzoni dal suo sesto anno di vita e suo fratello gemello Tom suona la chitarra da nove anni. Nell’anno 2001 Bill e Tom andarono a uno spettacolo nella loro città natale Magdemburgo e incontrarono il batterista Gustav e il bassista Georg. Diventarono i TH e iniziarono subito a lavorare sulle canzoni. Il pubblico era euforico per i loro show. Un titolo “Durch denMonsun” (singolo), “Schrei” e “Zimmer 483” (album). Nell’agosto 2007 i TH hanno suonato a Tel Aviv, capitale di Israele e furono accolti con esultanza. In questo momento conta solo la musica e il rapporto odioso tra tedeschi ed ebrei è dimenticato. La musica costruisce un ideale ponte di pace tra Germania e Israele. La lingua tedesca viene accolta senza paura e preoccupazione come era un tempo. Si parla di amore, solitudine, sogni, libertà e di sentimenti che appartengono a tutti gli uomini. Un gruppo di 3ª B LA PAGINA ENIGMISTICA Gli studenti della classe 3ªB di Arsago Seprio voglio offrire un momento di svago con alcuni divertenti giochi enigmistici. Con i cruciverba verificheremo quello che si è imparato a scuola, mentre i rebus nascondo il nome di cantanti, gruppi e canzoni del momento, non scritti con lettere ma con disegni. Da ultimo alcuni indovinelli, molto divertenti, ma anche veri e propri rompicapi. Soluzioni a pag.11 Allora a tutti voi BUON DIVERTIMENTO! Inserisci orizzontalmente i nomi corrispondenti alle definizioni date. Alle fine, osserva la prima colonna verticale. 1. lo studio della terra 1 2 3 2. terra abitata 3. i raggi solari, ai due poli arri4. 4 5 6 7 8 9 5. 6. 7. 8. 9. INDOVINELLI GENERE: MUSICA 1: Se tu la vuoi suonare, la mano devi agitare 2: Se vuoi far molto rumore, devi picchiare con vigore 3: Se con lui vuoi far successo, devi suonarci molto spesso vano… lo stato più economicamente sviluppato dell’Asia la capitale della Lettonia e lo strumento usato in tecnica il deserto più esteso del mondo GENERE: CALCIO, SPORT l’essere vivente più grande del 1: É molto famoso per il suo calcio fantamondo sioso la religione più praticata in 2: Fischia spesso il rigore ma non c’è India mai molto stupore non è un continente, ma un 3: Alcuni di loro vanno a scuola e allo mare ghiacciato La parola ottenuta nelle caselle bianche è: _________ Pagina 3 stadio fanno la hola 4: Se ne salti uno, non ti acclama nessuno. Se ne salti 100, il clamore va in aumento 1 2 3 4 5 6 10 15 7 8 11 12 13 14 16 17 18 19 20 21 22 23 24 9 25 26 27 29 Verticali: 1. si usa per guarire i feriti 2. animale da allevamento delle regioni temperate 3. il protagonista della poesia:“Il 5 Maggio” 4. il nome del pittore che ha dipinto la Gioconda 7. località affacciata sul lago Maggiore 8. nome di uomo 9. piante che prediligono un ambiente arido 11. voce del verbo sapere, modo indicativo, tempo presente, 1ª persona singolare 16. animale carnivoro tipico delle regioni tropicali 19. iniziali di Bologna 20. istituto statale istruzione secondaria 25. sigla di: Stati Uniti 27. congiunzione Pagina 4 CRUCIVERBA GEOGRAFICO Orizzontali: 1. iniziali di Como 3. Successore di Gandhi 4. la promessa sposa di Renzo (Promessi Sposi) 5. c’è quella preistorica, paleozoica… 6. Papa che morì nel 1878 10. le vocali in colla 11. segnale di richiesta di aiuto 12. iniziali del primo re in Italia dopo l’unità 13. un’organizzazione nata in Palestina 14. “o” in inglese 15. “tutto” in inglese 17. deserto sabbioso 18. Romolo è stato il primo di Roma 19. grande serpente 20. “se” in inglese 21. nota musicale 22. “sopra” in inglese 23. affermazione 24. è un’organizzazione 26. messaggio di posta elettronica 28. punto cardinale 29. congiunzione Soluzioni a pag.11 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “L. DA VINCI”- SOMMA LOMBARDO È NATO GESÚ È nato Gesù, è venuto a portare l’amore quello vero che nasce dal cuore. Lo vedi in ogni bambino, da Milano a Pechino, che ha bisogno di essere amato: è anche per lui che oggi Gesù è nato; ma anche per quel nonno che cammina ormai lento: Gesù lo prende per mano e il nonno è contento. Gesù viene anche per quell’amico che non sa con chi stare, allora lo chiamo e lo invito a giocare. Come è bello il Natale, le strade e le case sono addobbate e spesso di rosso colorate. Ogni bimbo sogna e aspetta il dono che troverà nella sua cameretta. S. NATALE 2007 Quest’anno per Natale vorrei un regalo speciale. Niente pacchi e fiocchetti, basta lavoro per i folletti. Ma un dono più grande lo troverai anche tu… Se imparerai ad amare Gesù! Vorrei aiutare i meno fortunati e dare cibo agli affamati. Classe I C Chiedo anche compagnia per chi è solo e ha nostalgia. IL NATALE Per chi soffre per la guerra vorrei pace sulla terra. Il Natale sta arrivando e le stelle stanno cantando. Noi guardiamo le stelle e ci accorgiamo che sono tutte belle. Per chi piange e si dispera nella notte buia e nera chiedo che la cometa porti una notizia lieta. E, infine, alla natura vorrei regalare un mondo di gente che la sappia apprezzare. E a te Gesù Bambino vorrei regalare il mio cuoricino colmo di speranza e fratellanza da donare in abbondanza! La neve sta per arrivare e i pupazzi si potranno fare. Lo farai con rami, carote e bottoni e davanti a lui canterai mille canzoni. La casa si decorerà e l’albero di Natale si farà! Fiocchetti, palline e quadretti appenderai e sull’albero di Natale li vedrai. Classe 2ªC Nel presepe vedrai statuette e le metterai nelle casette. Guarderai Gesù bambino che splenderà sempre più vicino. LA STELLA COMETA Appare nel cielo una stella cometa, lei brilla lontano ma insegna la meta a grandi e piccini, a tutti i bambini a chi ha un cuore buono, a chi sa chiedere perdono, al povero, al vecchio, all’uomo indeciso, a chi non ha più neanche un sorriso. Lei brilla ogni anno a Natale Portando un augurio del tutto speciale: la pace, la gioia, il gusto del dono, facendo tornare il mondo più buono. Classe 1ªF Pagina 5 Babbo Natale scende giù dal camino e porta doni al buon bambino; che regali ci saranno? Giocattoli e amore per tutto l’anno! Classe I C LA PRIMA STELLA Scie argentee illuminano la notte fredda scaldando i cuori di ognuno. Scie argentee Portatrici di amicizia e di unione. Scie argentee luci guida del nostro destino. Nasce Gesù È come se nascesse di nuovo il mondo. Classe 1ªF Per Natale vorrei un dono unico e sensazionale Per l’ uomo e l’animale Per le piante e per tutto ciò che esiste Per chi è innamorato e per chi è triste Per chi è arrabbiato, per chi sogna e per chi dice una menzogna. Il mio dono è speciale, è adatto al Natale. Nella Notte Santa si riempie ciò che manca, l’ amore, la gioia, la felicità… Vi diciamo la verità! Hip hip urrà Natale, hip hip urrà! Conigli, topi, bambini, grandi e piccini ci aiutate a fare a tutti dei regalini? I regali sono carini! L’ amore, la gioia sono importanti e la pace ancor di più! Oh, Gesù, pensaci tu! Ma noi con la poesia e la felicità gridiamo a tutti hip hip urrà!!!! Classe 2ªA UNA STORIA SEMPLICE “C’erano una volta Maria e Giuseppe: lei era incinta di un bambino; era da un po’ di tempo che li vedevano vagare per la città in cerca di un posto in cui riposare, ma senza alcun risultato. Dopo molte ore arrivarono dal nostro padrone che senza esitare, anche se non aveva spazio nella locanda, li mandò qui nella nostra stalla. A noi non era mai capitata una cosa simile: ospitare una famiglia! Ma sembrava davvero importante, quindi senza lamentarci facemmo spazio. Poco tempo dopo nacque il loro bimbo e gli diedero il nome di Gesù. Con nostro stupore vedemmo arrivare pian piano tantissime persone! Prima di tutto i pastori e la gente del villaggio, poi tre uomini importanti, riccamente vestiti, che si facevano chiamare Re Magi: donarono al loro bambino oro, incenso e mirra; erano arrivati fin qui seguendo una cometa … Mai vista tanta confusione! Ma all’improvviso questa famiglia, così popolare, se ne andò. Noi non capimmo molto, ma sentimmo dire che Re Erode li cercava perché quello che noi pensavamo fosse solo un comune bambino, era in realtà un grande Re! Passarono anni prima che potessimo comprendere il grande miracolo accaduto quella notte. Quel piccolo bambino, nato in modo così umile, era destinato a cambiare la vita di un mondo intero … Era nato Gesù, il Figlio di Dio, ed era nato proprio vicino a me, io avevo avuto il compito di scaldarlo … Finalmente capivo quanto fossi sto fortunato. Non volevo più essere solo un asino, che passava intere giornate sostenendo pesi per il suo padrone! Volevo rivedere quel bambino perché sentivo che se gli fossi stato vicino ancora una volta, avrei avuto un’altra occasione per servirlo… e anche la mia semplice vita sarebbe stata diversa. E così fu. Approfittando di una distrazione del mio padrone che non mi aveva legato, scappai, cercai Gesù e gli restai vicino mentre cresceva. Lo vidi compiere opere straordinarie: era ancora piccolo quando già insegnava nel tempio, sapeva guarire i malati, sfamare gli ammalati moltiplicandi pani e pesci; da grande Pagina 6 risuscitò un amico ed io ero orgoglioso di portarlo sul mio dorso e lo accompagnai anche il giorno della Domenica delle Palme in città.” Questa è la storia che per anni mi ha raccontato mio nonno, l’asino Erasmus. Oggi Gesù non è più con noi, ma ogni anno gli uomini ricordano quella notte e la rivivono, il 25 dicembre. Il giorno di Natale… in quel giorno è come se la storia si ripetesse tutta, come se l’orologio tornasse indietro nel tempo. Sembra impossibile, ma è proprio così. Erasmus, mio nonno, ha avuto l’onore di esserci stato davvero… e mi ha raccontato ogni particolare di quella notte: anni dopo ricordava ancora i vagiti e il dolce profumo del bambino. Anche agli esseri semplici come noi possono essere regalate occasioni importanti: speriamo che gli uomini che non è sempre necessario essere protagonisti, ma anche mettendosi al servizio degli altri si possono realizzare grandi sogni e sentirsi parte di progetti speciali. Classe 3ª F LA NASCITA DI UN FOLLETTO I n una lontana cittadina di New York, abitava un ragazzino di nome Michael. Michael aveva 13 anni e da quattro abitava al Greenwich Village: era un ragazzino molto intelligente, dolce e manteneva tutte le promesse che faceva o i segreti che gli venivano confidati. Andava nella scuola più vicina che distava circa due miglia dalla sua abitazione: era una scuola privata e la sua famiglia, non essendo molto ricca, si era quasi ridotta sul lastrico per pagarla! Quindi i suoi genitori pretendevano il meglio da lui… Stava per arrivare il giorno di Natale, nel Greenwich Village faceva freddo e Michael per andare a scuola indossava dei guanti a mezzo dito, scarponcini, T-shirt, gilet e jeans ogni mattina. Quel giorno Michael si diresse a scuola per l’ ultimo giorno prima delle vacanze natalizie. La giornata passò veloce e lui, appena finita la scuola, corse in un negozietto dietro l’ angolo per comprare un regalo ai suoi genitori. Mentre ritornava a casa, ripensò all’ argomento che era trattato in classe e che riguardava appunto il Natale. La prof. chiedeva chi credesse in Babbo Natale e come di consueto c’ era chi ci credeva e chi no. La maggior parte optava per il no, ma Michael ogni Natale insisteva per far credere di più in quell’ omone alto e barbuto. Lui ovviamente ci credeva, e aveva un animo d’oro. Arrivò il giorno di Natale: lui stava ancora dormendo e, approfittandone, i suoi genitori gli misero un piccolo ciondolo sotto il cuscino. Si svegliò e si accorse che aveva qualcosa impigliato tra le mani. - É un ciondolo! – esclamò felice. Così corse subito dai suoi genitori che erano seduti sul divano, uno accanto all’altro, davanti a una bella tazza di cioccolata fumante. - Guardate che cosa mi ha portato Babbo Natale! – disse. E quindi si precipitò in camera a prendere in un cassetto il regalo che aveva comprato il giorno prima. Arrivò davanti a loro e da dietro la schiena uscì un pacco. - É per voi, così siamo pari! – urlò felice. - Ma caro non dovevi…lo sai che io e la mamma diamo sempre il meglio per te e che non vogliamo qualcosa in cambio! – lo riprese il padre. Così loro tre passarono il Natale a mangiare e chiacchierare felici. La sera andarono a dormire… A notte fonda però, Michael si svegliò di botto. Nell’oscu- rità della stanza intravide una figura grande e grossa con tanta barba bianca che gli cadeva dal mento. - Sei Babbo Natale? Che...che onore averti qui, sempre che sei tu. – balbettò incredulo… - Certo bimbo, sai io abito da tutt’altra parte, ma riesco a percepire le sensazioni e il buon animo delle persone. Tu mi sembri proprio un ragazzo dal cuore d’oro, che se avesse qualcosa in più, di certo aiuterebbe qualcun altro piuttosto che tenersi tutto per sé. – - No beh...sì, in effetti mi farebbe piacere avere qualcosa in più… così lo darei tutto a mamma e papà - Allora io sono qui per proporti un lavoro magico e segreto in un posto che tutti conoscono, ma che nessuno sa dov’è. Vorresti aiutarmi a preparare i sogni concreti di molti bambini? Tu potresti essere il mio folletto speciale! - Non so...dover abbandonare papà e mamma mi spiace... – - Non li abbandonerai affatto! Dovrai solo venire al quartiere qui accanto, ed io ti farò cenno di venire: non preoccuparti: mi riconoscerai! Lì discuteremo dei regali, dei sogni e delle sensazioni di ogni bambino tanto che poi sarà facile costruire il regalo adatto per ognuno! – - Per me va bene, ma signor Babbo ricordati che non li voglio abbandonare e farò il possibile anche per loro… quando comincerò? – - Da subito dopo la befana, sai non ci facciamo concorrenza! Ma...addiooo! – - E come farò a trovarla e...no... avevo ancora tante cose da chiedergli!!! – Ma ormai Babbo Natale aveva lasciato il quartiere… Michael pensò che forse aveva avuto un’allucinazione, ma invece… Il giorno 7 gennaio gli apparve in testa un cappellino rosso che solo lui poteva vedere e toccare e magari, ogni tanto, anche togliere. Da allora fu, per tutta la vita, il Folletto Speciale di Babbo Natale! Ma questo avvenimento accade solo una volta su un milione e i ragazzi di buon animo sono una rarità. Ricordate ragazzi: il buon cuore vi porterà lontani! Classe 2ªE UN DONO SPECIALE Nella grande città le vie erano già tutte addobbate con luci di mille colori per l’avvicinarsi delle festività natalizie. Nelle vetrine dei negozi si potevano ammirare varietà di oggetti più o meno costosi e golosità di ogni genere. La gente camminava infreddolita e frettolosa alla ricerca di regali e nessuno si accorgeva di quella piccola finestra al primo piano che si affacciava sulla via principale della città. Sui vetri non c’erano né addobbi né luci colorate, ma traspariva soltanto la debole luce di una lanterna che illuminava l’interno della casa. Qui viveva una giovane mamma col suo bambino di cinque anni. Purtroppo la donna era rimasta vedova e il suo lavoro di domestica le per- metteva di comprare a malapena il necessario per vivere per lei e per suo figlio. Altro che regali di Natale! La donna aveva notato che da qualche giorno davanti alla sua casa era parcheggiata un’auto lussuosa al cui interno un signore dall’aspetto distinto fingeva di leggere il giornale. La donna si preoccupò e decise di rivolgersi ai carabinieri. Da quel giorno la macchina non si vide più. Mancavano solo tre giorni a Natale e la donna, mentre rientrava dal lavoro, era triste perché sapeva di non poter regalare niente al suo bambino quando all’improvviso notò vicino alla porta di casa un grosso pacco con un fiocco rosso. Subito lo prese, lo portò in casa e incuriosita lo aprì. Pagina 7 All’interno trovò un bel giocattolo e un biglietto sul quale c’era scritto che le veniva offerto un ottimo posto di lavoro in una fabbrica della città; lo stipendio le avrebbe permesso di vivere dignitosamente. La donna capì: era il regalo del misterioso signore della macchina lussuosa. L’uomo poi le spiegò il motivo del suo gesto: era rimasto colpito da quella finestra semi buia che contrastava con il luccichio e lo sfarzo di tutte le altre case della via. Classe 2ª F Enzo Perretta, il nuovo Sindaco dei ragazzi, è stato eletto con ben 207 voti su 424! UN NUOVO SINDACO PER I RAGAZZI DI SOMMA LOMBARDO Si chiama Enzo Perretta, ma ormai è conosciuto anche troppe persone … come il Sindaco dei ragazzi. Ma sarà all’altezza di sosti- Riuscirai a sostituire il vecchio sindaco? tuire l’ex sindaco? Ecco una piccola intervista per capire Spero di sì, anzi spero di essere un Sindaco migliore … e di riuscire a mantenere le promesse fatte. chi è e cosa vuole fare veramente. Pensi che i tuoi consiglieri siano all’altezza del lavoro Perché ti sei candidato? All’inizio non la ritenevo una cosa seria e l’avevo fatto che sarà loro affidato? più che altro per potermi confrontare con altri ragazzi, Sì, me lo auguro, li ho scelti apposta e non a caso!!! Anche se speravo che ne venisse eletto poi però è iniziata a diventare una cosa qualcun altro...Ma mi va benissimo lo importante e mi sono impegnato un po’ stesso. di più. Qual è stata la tua prima impressione Hai mai pensato di poter diventare il “Sindaco dei ragazzi”? sui tuoi avversari? All’inizio sì, poi verso la fine ho iniziato a All’inizio credevo che si candidassero più persone e quindi credevo di avere più avperdere le speranze … versari … infatti, prima di sapere chi eraPensavi di avere tanto successo all’esposino i candidati avevo timore di avere più zione del programma? concorrenza … Beh, in verità con le terze ha avuto più successo Junior Velasquez … con le altre classi Con quante firme ti sei candidato? invece un po’ me lo aspettavo … Mi sono candidato con 62 firme. E con quanti voti hai vinto? Che sensazione hai provato quando sei diHo vinto con 207 voti. ventato sindaco? Ero molto felice, non ero preoccupato!!! Felice di aver Pensi di mantenere la tua carica di Sindaco? superato un altro gradino molto importante della scala Sì, soprattutto perché non voglio deludere tutti quelli che della mia vita. mi hanno votato… Manterrai quindi anche le tue promesse elettorali? Quali sono i programmi che sei sicuro di realizzare? Non posso essere sicuro … so solo che mi impegnerò a Sì, se tutto va bene e come ho già detto m’impegnerò al fondo per fare la festa delle terze perché l’ho promesso a 100%. Giovedì 13 dicembre, di fronte all’intero Consiglio Comunale di Somma Lombardo, presieduto dal Sindaco Guido Colombo, i nostri ragazzi sono stati ufficialmente insigniti delle cariche di Consiglieri e Sindaco dei ragazzi. Ovviamente il neo Sindaco Enzo Perretta ha voluto presentarsi! PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI B uonasera a tutti, è un piacere per me essere qui davanti a voi. Ringrazio il Sindaco di Somma per averci ospitato in questa sala e tutto il Consiglio Comunale per averci dato questa possibilità, che noi cercheremo di sfruttare al massimo…. Io sono Enzo Perretta e sono stato da poco eletto Sindaco dei ragazzi. Per prima cosa vorrei ringraziare tutti i ragazzi che mi hanno votato, perché è grazie a loro che sono qua e sicuramente mi riprometto di impegnarmi nel compito che mi è stato affidato, per non deludere i miei elettori. Ringrazio inoltre i Consiglieri che sono stati eletti e cioè Lia Segato, Guido Tipaldo, Andrea Moioli, Roberto Tornabene, Stefano Sacco, Nina Torriani, Ylenia Lissandrello, Giuseppe Laviano, Giacomo Gigliofiorito, Alirio Velasquez Gonzalez, Alessio Schembri e Simone Schembri. So che alcuni dovrebbero essere Maggioranza e altri Opposizione, ma sono sicuro che collaboreremo tutti insieme per una scuola ed una cittadina migliori. Intanto qualcosa stiamo già facendo: infatti la giunta precedente ci ha lasciato la somma di 1600 € con la quale stiamo provvedendo all’acquisto di specchi nei bagni e flaconi di sapone liquido, come era stato promesso in campagna elettorale. Abbiamo però a cuore anche il settore laboratori per la scuola, quindi abbiamo deciso di informarci sui prezzi anche di Kit per esperimenti scientifici e di una stampante a colori che sarebbe utile nel laboratorio informatico. Siamo comunque anche aperti a iniziative sul territorio, per le quali ci sarà indispensabile la collaboraPagina 8 zione della signora Barbara Bianchi del Comune di Somma Lombardo, che ringraziamo per la disponibilità e la pazienza che dovrà avere con noi. Ad aiutarmi in questo compito ci saranno anche gli Assessori Federico Rematore e Giorgia Dal Tin, che mi saranno vicini nell’ideazione di progetti. Abbiamo tante idee, alcune chiare, alcune un po’ meno… dovremo verificarne la fattibilità. Vi assicuriamo però che ci impegneremo tutti al massimo delle nostre possibilità e che lavoreremo seriamente. Grazie per la gentile attenzione e ovviamente auguro a tutti i presenti un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo, visto che mancano solo 5 giorni alle nostre, e vostre, sospirate vacanze! Auguri a tutti e arrivederci! Anche vedere un film in lingua francese può essere un’esperienza interessante: LES CHORISTES Un film divertente e istruttivo, ricco di spunti di riflessione Nel mese di novembre, insieme alle nostre insegnanti di Lettere e di Francese, abbiamo guardato un film molto istruttivo: “Les Choristes”. L’autore trasmette un messaggio “forte” e di urgente attualità e cioè che anche ragazzi difficili e prepotenti possono essere “domati” quando ricevono attenzione, affetto , comprensione. Il nuovo insegnante non condivide le regole imposte dal direttore Rachin perché sono repressive e brutali. Al contrario lui cerca di instaurare con i ragazzi un rapporto fondato sulla fiducia e sul rispetto coinvolgendoli nel suo sogno di creare un coro e trasmettendo loro la passione per la musica e il canto. Questo insegnante, che potrebbe sembrare debole perché subisce alcuni scherzi soprattutto all’inizio, in realtà si rivela un “vincente” in quanto riesce a trascinare tutti i “suoi” ragazzi dando loro uno scopo su cui impegnarsi. Ciò li fa sentire importanti e nessuno di loro verrà emarginato. La visione del film è stata l’occasione per migliorare la comprensione della lingua francese, oltretutto facilitata dai sottotitoli in italiano e per riflettere sul delicato rapporto insegnante – alunno. Inoltre, considerando che la vicenda è ambientata in uno squallido collegio, non a caso denominato “Le fond de l’étang” (Il fondo dello stagno), abbiamo capito la fortuna di avere una famiglia che ci accompagna nella crescita e che ci incoraggia nei momenti difficili. LA TRAMA: I CORISTI LES CHORISTES Il film si svolge in Francia nel 1949, qualche anno dopo la seconda guerra mondiale. Il racconto narra la storia di bambini in un collegio, il cui direttore è Rachin. Lui è molto severo. Clément Mathieu, un professore di musica disoccupato, arriva al collegio come sorvegliante e propone agli alunni, che sono molto problematici, di cantare. Loro formano un coro. Tra gli allievi, c’è un ragazzo che canta molto bene, Morhange. A poco a poco gli alunni cambiano il loro comportamento e il coro ha sempre più successo. Un alunno, Mondain, dà fuoco alla scuola. Perciò Clément Mathieu viene licenziato dal direttore e porta con sè il piccolo orfano Pépinot che con la sua tenerezza, riesce a convincerlo. Le film se passe en France en 1949, quelques années après la seconde guerre mondiale. Il raconte l’histoire des enfants dans un internant, où le directeur est Rachin. Il est très sévère. Clément Mathieu, un professeur de musique au chômage, arrive à l'internat come surveillant et invite les élèves, qui sont très problématiques, à chanter. Ils forment une chorale. Parmi les élèves, il y a un garçon qui chante très bien, Morhange. Petit à petit les élèves changent leur comportement et la chorale a toujours plus de succès. Un élève, Mondain met le feu à l'école. Donc Clément Mathieu vient renvoyé par le directeur et porte avec lui le petit orphelin Pépinot qui, avec sa tendresse, réussit Sport, disciplina di vita, ma anche divertimento! E può aiutarti a superare lo stress della… scuola quotidiana JUDO: PERCHÉ NO? "Non mi è mai piaciuto il judo, cosa si trova di bello a cadere, urlare...? Poi quando il prof. Antonio Pitrelli (maestro federale al 6°, laureato in scienze motorie) consegnò, a chi era interessato, l'iscrizione per provare 10 lezioni di questo sport nella nostra palestra (con esame finale per arrivare alla cintura bianca-gialla), io incuriosita, accettai pensando: -Male non mi può fare, COSA COSTA PROVARE?!Dopo aver fatto la prima lezione, tutto cambiò completamente: imparare a cadere è fantastico, urlando ti sfoghi completamente (beh, dopo una giornata di scuola ci vuole!), imparare a liberarsi poi!... Il judo è bellissimo e divertente, ma non dimentichiamoci che è anche utile: imparare a cadere è infatti bello. Se vi capiterà che qualcuno vi spinga o inciampate, facendo judo non vi farete male mentre un altro... Oltre a quello che ho citato precedentemente si impara lo spirito del rispetto (anche se non tutti lo usano!). Vi consiglierei di provare, non è un campo di concentramento, si può sempre smettere! Ma almeno PROVARE... Giannini Claudia Pagina 9 ANGOLO DELL’INGLESE A fantastic experience among stuffed animals, huge crocodiles, telescopes and an exciting experiment about the theory of Ohm. We become scientists for one morning… A school trip to Venegono: SCIENTISTS FOR ONE MORNING On 12th October the school organized a school trip to the Chemistry and Physics laboratories of Venegono, a small town near Varese. We were happy and curious to do experiments in the labs. The coach left at nine o’clock. We travelled with our schoolmates of the 3 A class. The journey lasted forty-five minutes and in the bus we listened to music and spoke about our plans for our future schools. The labs were in a big priests’ school with a church in it. We met two priests who teach there. They were our guides during the tour and showed us the laboratories. A Lesson about Science, Chemistry and Astronomy We also visited another room that contains a lot of stuffed animals. The most important of them was a big Egyptian crocodile from the Nilo river; it was seven meters long. The guide spoke to us about that animal, so now we know his story. In that room we learned about a lot of legends about strange animals. Then we went to the Chemistry lab where we could watch the blood by a professional microscope and could see a telescope invented by Galileo Galilei. Magic? An interesting Experiment Finally, when we went to the Electronics laboratory, we did a very interesting experiment. We built an electric circuit with some wires, a battery and a pencil mine. When we connected the battery and the pencil mine to the wires, the pencil mine exploded. Then, we applied a resistance and……the pencil mine shined ! When we increase the resistance, the light decreases her brightness, but when we decrease the resistance, the light increases her brightness. By this experiment, we tested the first theory of Ohm: the intensity of electricity is proportional to the tension but it isn’t proportional to the resistance. The laboratory was very interesting and we were very happy. That day was fantastic for us and we hope that our friends liked it too. Davide Bossi, Luca Fagnoni, Mattia Minotti – classe 3ªC Last October I went with my school-friends to Arona, a nice town on the coast of lake “Maggiore”. We travelled by bus and visited the art exhibition of Andy Warhol. Andy Warhol was born in Pittsburgh in 1928 and was one of the most influential painter in art history. His pictures belong to Pop Art. The exhibition was in “Villa Ponti”, a beautiful country-house of the XVIII century. Since 1999 the villa is an original museum in the centre of Arona In the halls there were a lot of Warhol’s works: photos, paintings and also the famous portraits of Marilyn Monroe, Mao and Lenin and the posters of Campbell’s soups. This experience helped me to love Pop Art so I hope to visit another Warhol’s exhibition soon. We came back to school late in the morning. I was tired but happy. Letizia Medina 3ª C Pagina 10 A volte una mostra può essere l’occasione per riflettere su quella che doveva essere la vita in tempo di guerra: è un’esperienza che la III C ha voluto condividere con noi IMMAGINI DI STORIA SUL FRONTE ITALIANO: “LA GRANDE GUERRA” 1915-1918 L’uscita guidata alla mostra sulla prima guerra mondiale, allestita presso la Sala Civica “Oriana Fallaci” della nostra città, ci ha interessato particolarmente perché abbiamo visto immagini e oggetti di un evento tanto principe drammatico di cui sono stati Francesco Ferdinando protagonisti anche alcuni d’Asburgo Lorena nostri bisnonni. Distribuita in due sale, nella prima, dopo che la guida ci ha sintetizzato le cause del conflitto e come il nostro Paese si sia trovato coinvolto, abbiamo osservato le foto dei protagonisti della guerra: il principe Francesco Ferdinando d’Asburgo Lorena, il re Vittorio Emanuele III, il Kaiser di Germania Guglielmo II, il generale Luigi Cadorna. Siamo quindi passati alle artiglierie austriache e italiane e alle armi leggere, dal finto cannone per in- Kaiser Guglielmo II gannare il nemico alla mazza ferrata austriaca per finire i soldati italiani ancora in vita dopo avere subito ondate di gas velenosi. Del sistema dei trasporti ci hanno colpito il somaro con scudo protettivo per mitragliatrice, il fante col suo mulo, capace di sopportare le fatiche nei sentieri più impervi di alta montagna, l’uti- lizzo dei piccioni viaggiatori per l’invio dei messaggi dal fronte interno verso le prime linee. La dura vita nelle trincee è emersa, oltre che dalle immagini (ricordiamo il soldato intento alla spidocchiatura), anche dagli oggetti esposti su un ampio tavolo nella seconda sala: la lanterna da trincea, la borraccia in legno, gli occhiali antiriflesso da tormenta, il fornello scaldarancio e i cucchiai, le maschere antigas, una borraccia costruita con un bossolo di cannone a testimonianza dell’ingegnosità dei soldati in un momento di così grande difficoltà. E, in un contrasto che colpisce gli occhi e la mente, le immagini delle ossa di soldati rinvenute nella zona del monte Ortigara dopo sessantasei anni dalla fine del conflitto, accanto alle cartoline di propaganda della guerra. La visita si è conclusa nella prima sala, sulle foto del treno col carro funebre del Milite Ignoto. Classe 3ª C Re Vittorio Emanuele III Generale Luigi Cadorna SOLUZIONE INDOVINELLI di pag. 3 SOLUZIONE cruciverba di pag. 4 N 15 A 18 R 21 D 24 O 4 L 5 E 10 O N 25 U O 19 B 22 O E 16 L T L 11 S 13 O A A R C U 2 O 1 C I A N 26 E O L 17 E O A 6 P 3 N 27 M A 20 I 23 S A R G P S 7 I E I 29 S O H E L I F O 8 I 12 V 14 O R R E 9 X U R A 9 N I 8 U F 7 N A 6 I R 5 I G 4 B O 3 E C G E 1 2 Pagina 11 S T D N T G A L O U I U G A D I E S M O O R T I D E A P I L M P Q O E O U G N N E I I E A La parola ottenuta nelle caselle bianche è: G E O G R A F I A E GENERE: MUSICA 1: chitarra, 8 lettere 2: batteria, 8 lettere 3: gruppo 6 lettere GENERE: CALCIO, SPORT 1: ronaldinho 10 lettere 2: Arbitro, 7 lettere 3: tifosi, 6 lettere 4: ostacoli 8 lettere SOLUZIONE cruciverba di pag. 3 SCUOLA PRIMARIA “G. MACCHI” - SOMMA LOMBARDO NATALE ALLE “MACCHI” La storia di Natale raccontata dagli alunni della scuola primaria “G. Macchi” di Somma Lombardo con la quinta edizione del PRESEPE VIVENTE Venerdì, 21 dicembre alle ore 16.20, nel cortile della scuola, si riuniranno tutti i partecipanti per assistere all’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. In seguito la stella cometa e le stelle del firmamento guideranno, attraverso il Sempione, la Sacra Famiglia scortata dai piccoli angioletti. Lo stuolo di pastori, le persone del popolo d’ Israele e i Magi d’oriente chiuderanno il corteo che, snodandosi attraverso le vie principali della città, si dirigerà alla basilica di S. Agnese. In chiesa si intrecceranno i momenti salienti della storia con la liturgia. Da diverse settimane nella nostra scuola si respira una particolare atmosfera: c’è chi è indaffarato a preparare biglietti augurali, chi realizza piccoli manufatti da donare, chi pensa ai parenti lontani che presto potrà riabbracciare, chi crea decorazioni per abbellire aule e corridoi, chi addobba l’albero, chi … Insomma ovunque aleggia lo spirito del Natale!! Ma da alcuni giorni fervono i preparativi per la realizzazione del “Presepe vivente” che vede coinvolti, da alcuni anni, gli alunni della scuola “Giorgio Macchi” nella rappresentazione sacra della Natività. LETTERA A TRE AMICI LONTANI Somma Lombardo, 21 dicembre 2007 Cari Christian, Zigymantas e Aunjalik questa mattina a scuola, poco prima dell’intervallo, abbiamo sentito una canzoncina che conoscevamo bene “Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh …” Abbiamo pensato ad un registratore tenuto ad alto volume nell’aula accanto. No. Il suono aumentava sempre di più e proveniva dall’esterno. Ci siamo avvicinati alle finestre e abbiamo visto l’auto dei vigili entrare dal cancello della scuola. Con le maestre e gli altri bambini ci siamo precipitati nel cortile. “Anche quest’anno è arrivato Babbo Natale” ha urlato una bambina di quinta. In un attimo avevamo circondato l’auto tanto che Babbo Natale faticava a scendere. “Ma dov’è il solito saccone di iuta marrone?”, “Cosa tiene tra le mani... Possibile che in quel guanto rosso ci sia qualcosa per tutti noi?...” “Quest’anno non ci siamo comportati proprio bene e Babbo Natale ha deciso di ricordarcelo… “ Questi erano i commenti che aleggiavano nell’aria, mentre i più piccoli si guardavano attorno con lo sguardo stupito di chi non capisce cosa sta succedendo. Una “piccolina” si portava le mani alla bocca e non riusciva contenere stupore e meraviglia e nei suoi occhi si leggeva una grande gioia. Poi l’ omone dalla lunga barba bianca e la sua aiutante hanno distribuito sacchi colorati a ciascuna classe. Anche se per noi non era la prima volta, è stata comunque una bella emozione sentire “ E questo è per le quarte!” Mentre le maestre ci distribuivano i pacchettini, chiamandoci per nome … ci siete venuti in mente voi tre. Per un attimo ci siamo guardati in silenzio, ma poi il sorriso è tornato sulle nostre labbra pensando che sicuramente “Quel Buon Vecchietto” avrà avuto in riserbo per voi delle gradite sorprese. Spesso pensiamo a voi e vi ricordiamo con un pizzico di malinconia… speriamo di rincontrarci presto.. e per ora non ci resta che augurarvi BUON NATALE!!!!!! Con affetto UNA DOMENICA IN PIAZZA Domenica 2 dicembre la piazza Vittorio Veneto, di recente riaperta alla viabilità, si è animata per la presenza degli alunni delle scuole del territorio sommese che hanno visto esposti i pro-pri manufatti, insieme a decorazioni confezionate con dedizione da mamme, zie, nonne… Il loro generoso contributo ha arricchito e completato quello che le “piccole mani” sono riuscite a produrre con cura, ma anche con una buona dose di divertimento. Il tutto è stato esposto nelle bancarelle del mercatino di Natale, dislocate agli angoli della piazza. L’occasione per “avvicinare” bambini e ragazzi di ogni ordine di scuola è stata anche la premiazione per la partecipazione al concorso “Un Natale da favola… una favola di Natale”. La mostra degli elaborati, esposti al pubblico nel cortile del Municipio, proprio di fronte alla basilica di S. Agnese, ha dato un tocco di colore e tinte vivaci all’atmosfera natalizia che si andava respirando. La bella giornata di sole e il fermento della piazza, hanno richiamato la curiosità e l’interesse di numerosi pas(Continua a pagina 13) Pagina 12 Spettatori ma anche protagonisti di un coinvolgente spettacolo in lingua inglese Insieme a James Bond alla ricerca della corona della Regina d’Inghilterra TUTTI A BUCKINGHAM PALACE!! Venerdì 9 novembre alle ore 14.00 le classi quarte e quinte sono andate a “Buckingham Palace” (nella sala Giovanni Paolo II della Biblioteca) per vedere James Bond in azione per la regina Elizabeth II. Lo spettacolo in inglese “JAMES BOND: THE FINAL MISSION” parlava del furto del “golden dummy” e della “crown of England”. L’agente segreto James e Smith, il suo assistente, compirono imprese divertenti e piene d’imprevisti per ritrovarli. Le scene e la musica erano così coinvolgenti che dentro di noi sentivamo come una forza che ci agitava e le canzoni ci sembravano scariche elet- triche. Che strane sensazioni! I bambini che salivano sul palco erano talmente emozionati che diventavano rossi. Infine gli attori del BRITISH COLLEGE di Gallarate ci hanno autografato il foglio delle canzoni. Ci è piaciuto molto e l’allegria degli attori che si alternavano è stata trasmessa anche a noi. È stato un bellissimo spettacolo e ha meritato un oceano di applausi, un vero successone senza dubbio a giudicare dagli apprezzamenti di noi tutti. Forse è stato più bello degli altri anni! Parola d’onore! Classe quinta A Spazzatura? Non solo… Il progetto di Lega Ambiente aiuta gli alunni delle primarie a conoscere le insospettabili risorse nascoste nei nostri “rifiuti” quotidiani ALT AGLI SPRECHI, VIA AL RIUSO L’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la distruzione delle foreste, l’utilizzo di materiali nocivi, la produzione di enormi quantità di rifiuti, sono diventati una minaccia per l’uomo, che rischia di rendere inabitabile la Terra e di alterare in modo irreversibile l’equilibrio ambientale. Gli uomini si devono rendere conto dei gravi problemi di carattere ecologico che si trovano ad affrontare e che non possono essere risolti senza l’assunzione da parte di ogni persona della propria parte di responsabilità. È di fondamentale importanza convincere i futuri cittadini, cioè noi alunni di tutte le scuole del mondo, della necessità di collaborare a ridurre le varie forme d’inquinamento, limitando i consumi superflui ed evitando gli sprechi. Quest’anno, nel mese di novembre, gli alunni delle classi terze e quarte della scuola primaria “G. Macchi” hanno partecipato, con grande interesse, al progetto promosso dalla Provincia di Varese e da Lega Ambiente sul riciclaggio. Il problema dei rifiuti è sempre più rilevante; l’eccessiva crescita dei consumi ha condotto a un enorme aumento della produzione dei rifiuti. La partecipazione a questo progetto ci (Continua da pagina 12) santi che si sono poi diretti in via Melzi. Per l’occasione quest’antica via del centro cittadino si è “vestita a festa” con rami di abete e graziose lanterne appesi alle finestre, mentre nei cortili che vi si affacciano, tra fiocchi di neve, luci soffuse e graziosi addobbi si potevano ammirare prodotti artigianali di vario genere. Lo “spirito” era appagato dai capolavori di pittori e scultori come quelli realizzati da un mastro vetraio che soffiava e modellava la pasta di vetro. Due maestosi angeli cantori, appesi sulla volta di un grande portone, accoglievano le persone, ha permesso di capire la grandissima importanza del riciclaggio. La collaborazione di tutti i cittadini è in dispensabile per il successo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, cioè della loro separazione in diversi contenitori secondo il tipo, in modo da poterli trasformare e riutilizzare. É infatti, possibile ottenere per l’agricoltura dai rifiuti di cucina (umido); riutilizzare il vetro, la plastica e i metalli per fabbricare nuovi oggetti, con notevole risparmio di energia; stampare su carta riciclata, risparmiando la vita a molti alberi. La plastica e il vetro recuperati possono essere addirittura utilizzati per fabbricare materiali da costruzione di durata illimitata. Nel nostro piccolo noi stiamo realizzando i contenitori per la raccolta differenziata della carta e della plastica nella nostra scuola. mentre poco prima dell’ingresso era possibile appendere “all’albero dei desideri” ciò che ciascuno aveva più a cuore per le imminenti festività. Proseguendo nella visita le mura merlate di un castello incuriosivano i più piccoli, che una volta entrati potevano ascoltare fiabe e leggende lette dalle maghe e addirittura farsi truccare come gli gnomi e i folletti dei loro racconti. Era possibile anche avvicinarsi ai laboratori predisposti per la creazione di biglietti augurali o decorazioni natalizie. Insomma non mancava proprio nulla, nemmeno dolciumi e leccornie! Pagina 13 Si è concluso con successo il progetto provinciale “Teatro da vedere, teatro da fare” realizzato in collaborazione con la compagnia teatrale “La Zattera” TEATRO!!! CHE PASSIONE “Che paura! Non ce la faccio!” Sicuramente la maggior parte di noi alunni della 5ªB pensava questo, ma era giunto il momento di affrontare il pubblico. Dopo tanto impegno e grazie a Noemi e Martin, i nostri “maestri di teatro”, eravamo giunti alla conclusione del progetto “Teatro da vedere, teatro da fare”, pronti per “SCUOLA FORESTA”, lo spettacolo con il quale abbiamo cercato di mettere in scena quello che rappresenta per noi la scuola. Tra realtà, sogni, incubi e fantasie ecco comparire gli abitanti della Scuola Foresta: i bambini canguro che dalle tasche e dalle cartelle sanno far uscire di tutto, la timida bambina cozza, gli abili copiatori bambini giraffe e i bambini puzzola che con le loro micidiali scarpe riescono a fare il vuoto intorno a loro. Ed ecco in scena il quotidiano “trauma” della sveglia, l’incubo del dentista, lo studio che concilia il sonno, “l’allegra“ vita di classe, la disperazione degli insegnanti e il desiderio di evasione dalla solita “routine”. Che spettacolo ragazzi!!! È stato fenomenale! Pensiamo sia piaciuto molto non solo ai nostri genitori, ma anche ai ragazzi della scuola perché durante lo spettacolo applaudivano, ma soprattutto ridevano molto. Martin e Noemi, sono stati formidabili, in sole sette lezioni ci hanno condotto per mano alla scoperta del mondo del teatro, aiutato a superare la “vergogna”, l’imbarazzo di fare qualcosa davanti a tutti, insegnato a muoverci con disinvoltura, a danzare, a stare e lavorare insieme agli altri, a cogliere il lato positivo delle cose e ad affrontare le difficoltà con un po’ di ironia. Gli applausi sono stati tanti; ci hanno fatto tanto piacere; eravamo felici perché eravamo riusciti a realizzare il nostro progetto: far uscire ciò che avevamo dentro di noi. È stato, però, anche un po’ triste perché significava la fine di una bellissima esperienza, che speriamo comunque che non rimanga l’unica. “I giovani non leggono più, pensano solo a telefonini e playstation!”… ma sarà vero? Leggendo questo divertente articolo delle classi prime, forse cambierete idea! TUTTI INSIEME IN LIBRERIA! Giovedì 25 ottobre, ore 8.30, siamo ansiosi di partire, il pullman ci aspetta e quindi… via per un viaggio nel mondo della lettura! Le nostre maestre ci hanno già detto il motivo di questa uscita e noi siamo impazienti di arrivare a destinazione! Ecco, ci siamo! Siamo all’ingresso di un grande Centro Commerciale a Gallarate e chi ci viene incontro? Ma sì, sono proprio due streghe, con tanto di cappello e vestito nero e vogliono che le seguiamo. Siamo emozionati e stranamente silenziosi mentre camminiamo lungo un ampio corridoio illuminato in modo quasi accecante: c’è anche un’allegra musica che accompagna i nostri passi. Siamo arrivati! Eccoci in una bellissima libreria e precisamente alla libreria Edicolè. Quanti libri! Ce ne sono di tutti i tipi: saggi, thriller, romanzi, libri di fantascienza, di cucina e… per bambini. Non sappiamo più dove guardare! Queste nostre simpatiche amiche ci propongono la lettura di alcune storie. Noi accettiamo con entusiasmo. Mentre una strega legge, l’altra se ne sta seduta con un blocco da disegno ed una matita, disegnando alcuni dei personaggi dei racconti letti e alla fine ce li regalerà. Che divertimento! Questi libri sono proprio spiritosi e coinvolgenti! Anche noi stiamo Pagina 14 imparando a leggere e quando diventeremo più bravi saremo noi a leggere i racconti ai nostri fratellini o sorelline o cuginetti più piccoli. Non vediamo l’ora! Alla fine della lettura le streghe ci danno il permesso di sfogliare qualche libro, ma ci fanno una raccomandazione: prima di andarcene dobbiamo rimettere tutti i libri al posto giusto. Il tempo passa e purtroppo è ora di ritornare a scuola. Uffa, che peccato! Ma come sorpresa finale le nostre nuove amiche ci regalano dei libri per arricchire la nostra biblioteca di classe e tanti biglietti sconto che potremo utilizzare per l’acquisto di libri. Arrivederci streghe, arrivederci libreria, è stata proprio una bella ed interessante giornata! Sulla strada del ritorno pensiamo tutti la stessa cosa: fossero sempre così tutti i giorni di scuola! Classi prime LA CITTÀ DI MILANO: così vicina e a volte così poco apprezzata! Non la pensano così i bambini di quarta e di quinta che hanno scoperto alcune delle sue bellezze: dal planetario al Duomo, dal Paleolab al laboratorio di archeologia… decisamente una giornata indimenticabile! SIAMO TUTTI ARCHEOLOGI! Ore 8 di venerdì 29 novembre 2007: partenza col pullman per Milano. Scendiamo vicino ai Giardini Pubblici detti IL GIARDINO DELLE SCIENZE perché vi si trovano il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, il Planetario e il Paleolab. Dapprima siamo andati al Planetario dove la cosa che mi ha colpito di più è che sembrava tutto vero. Lì non si potevano scattare fotografie, ma è stato emozionante osservare le stelle proiettate sopra di noi: abbiamo visto il sole, la luna, le stelle, le costellazioni e tanto altro. Eravamo al buio e quando la proiezione è terminata, i noDIORAMA DI stri occhi hanno fatto un po’ TRICERATROPO di fatica per abituarsi di nuovo alla luce. Poi siamo andati al Duomo: sembrava infinito! Era così grande e maestoso che non capivo dov’era l’altare. Inoltre mi hanno incantato le vetrate e le innumerevoli statue. Nel pomeriggio ci siamo spostati al Paleolab dove abbiamo partecipato al LABORATORIO DIDATTICO di paleontologia: con le nostre guide abbiamo potuto osservare reperti eccezionali come denti di squalo gigante e svolgere attività manipolative come la creazione di calchi; abbiamo anche simulato uno scavo paleontologico, cercando piccoli fossili nascosti nella sabbia. Dopo il laboratorio ci aspettava il Museo dove le nostre guide ci hanno fatto scoprire molte cose nuove: per esempio, io non sapevo che Ciro ( fossile di cucciolo di dinosauro carnivoro ritrovato in provincia di Benevento) è molto importante perché è l’unico di cui sono state ritrovate, ovviamente fossilizzate, anche delle parti molli. C’erano poi copie di dinosauri giganteschi, di rettili volanti CIRO ed acquatici, ammoniti e dei bellissimi diorama che ricreano scene di vario genere. Decisamente il Museo è stata la parte migliore della gita, ho deciso: voglio fare l’archeologo! Elia e Federico, classe 4ªB Oltre le nuvole… un mare di stelle! TUTTI CON IL NASO ALL’INSÙ Oh no! Ecco una bella gita rovinata da una lezione barbosa, su Terra, Sole, stelle, pianeti… e chi ci capisce qualcosa? Questo è quello che la maggior parte di noi ha pensato quando gli insegnanti ci hanno detto che a Milano saremmo andati al planetario per cercare di capire che cos’è il sistema solare, che cosa sono i movimenti della Terra. La proposta non aveva suscitato grande entusiasmo, anche perché quando in classe avevamo simulato il movimento di rotazione e di rivoluzione, qualcuno, a furia di girare, si era ritrovato con lo stomaco sottosopra. Che noia, un’altra lezione! Non bastano quelle in classe? Eccoci all’ingresso del Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano. Entriamo in una sala in penombra, circolare, con il soffitto a forma di cupola. Al centro c’è una strana “macchina”, tutta nera, che sembrava un grande telescopio e intorno tante sedie di legno un po’ vecchiotte. Facendo un po’ di confusione, come sempre, ci acco- modiamo. Che sorpresa… sono tutte sedie rotanti. Che divertimento! Si spengono le luci, tutto diventa buio e inizia la “lezione”: ci viene spiegato che il Planetario di Milano è il più grande d’Italia ed è tra i maggiori al mondo e che prende il nome da quella strana “macchina”, lo strumento proiettore degli astri donato da Ulrico Hoepli nel 1929. All’improvviso ecco comparire le stelle e la luna, così come le potremmo vedere se abitassimo a Milano, tra le guglie del Duomo e sugli edifici di cui vediamo il profilo tutt’attorno alla cupola. È facile così comprendere il significato di alba e tramonto e capire Pagina 15 cosa rappresentano i punti cardinali. Beh, la “lezione” comincia a farsi interessante. Il relatore intanto ci fa notare alcuni pianeti confusi tra le stelle. Ecco lassù Marte, Giove e Saturno... Sirio, la stella del mattino, le costellazioni e le nebulose. Guardando attentamente riusciamo a riconoscerne alcuni, ma tutto si complica quando improvvisamente le stelle si moltiplicano, sono così lucenti che quasi sembra giorno: non si tratta di una magia, ma questa è l’immagine del cielo che potremmo ammirare se ci trovassimo in alta montagna. Che meraviglia!!! E che strano vedere le fotografie della Terra così come l’hanno vista dallo spazio gli astronauti! Assistere alla proiezione di un pezzetto del film APOLLO 13 ci fa venire i brividi per la bellezza della Luna vista così da vicino. La “lezione” purtroppo sta per finire e noi ci rendiamo conto che non è stata affatto noiosa, anzi molti di noi nella lista del “che cosa farai da grande?” DAL DIARIO DEL PALEONTOLOGO MARCO TESTA Giovedì , 30 settembre 2001 Nel deserto del Tlaki Makan in Cina, io e i miei compagni abbiamo trovato una cosa mai vista: c’erano quattro dinosauri, uno sopra l’altro. Io e i miei colleghi siamo rimasti sbalorditi! Pian piano con lo scalpellino abbiamo liberato il corpo di un dinosauro sconosciuto e lo abbiamo ripulito per bene. Degli altri tre, uno era uguale al primo cioè sconosciuto, uno era un brontosauro e un altro un velociraptor. Il primo che abbiamo trovato, lo sconosciuto, confrontandolo attentamente con altri dinosauri abbiamo capito che era il più vecchio antenato del tirannosauro rex: lo hanno chiamato GUNGALON. Esaminando con grande attenzione la zona vicino allo scheletro, abbiamo trovato della cenere vulcanica e abbiamo fatto un’ipotesi sulla morte di questi dinosauri: il vulcano stava per eruttare e dal panico un dinosauro finì nel fango. I due gungalon non potevano perdere una preda così facile, ma finirono anche loro intrappolati nel fango, nessuno riuscì più a liberarsi e morirono tutti insieme. AL MUSEO DI ARSAGO Il 9 novembre io e i miei compagni sia- cogliendo miele e legna e quando li mo andati al Museo archeologico di hanno sentiti gridare sono corse in Arsago Seprio. loro aiuto, ma ormai era troppo tardi: hanno trovato i loro corpi feriti a morte. Sono tornate di corsa al villaggio a chiamare gli uomini più forti che hanno trasportato i corpi con una barella nel grande campo ai piedi della collinetta che sovrasta l’accampamento, Lì è iniziata la cerimonia della cremazione: mentre il fuoco bruciava lentamente la catasta di legna su cui erano adagiati i loro corpi, tutti noi abbiamo festeggiato la loro partenza Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare le con bevande e carne di capra. All’alba spiegazioni di una grande esperta, l’aril mio papà e i miei fratelli grandi hancheologa Luisa Alpago Novello Ferrerio. Tra i numerosi reperti ci ha no raccolto le loro ceneri in due vasi, colpito la tomba di un uomo e di un uno grande e uno piccolo. Il giorno bambino che probabilmente sono morti dopo li abbiamo seppelliti insieme perinsieme. Nessuno è riuscito a capire che ché il nonno e il mio fratellino erano cosa sia successo veramente, per questo inseparabili e dove andava uno, poco abbiamo pensato di ricostruire la loro dopo anche l’altro lo raggiungeva. Nelstoria. Vi racconto cosa, secondo me, la tomba, fatta da pietre larghe e può essere capitato a quei due lontani piatte, abbiamo sistemato accanto alle antenati. ceneri del nonno un piatto, dei vestiti, Stasera intorno al falò un’anziana della sua lancia e una moneta che gli serla nostra tribù ha raccontato la terrivirà per pagare Caronte, il signore che bile morte del mio fratellino e di mio con una barca li farà passare nell’aldinonno. Nel pomeriggio di qualche giorlà. Vicino all’urna di mio fratello abbiano fa il nonno, per far smettere di mo messo i suoi vestiti, il suo bicchiepiangere mio fratello, l’aveva portato re e un po’ di frutta. A tutti noi è dia fare una passeggiata nel bosco qui spiaciuto che se ne siano andati e li vicino, ma un lupo li ha seguiti e all’imricorderemo sempre. provviso li ha aggrediti. C’erano nei Federica - classe 4 ªA dintorni alcune donne che stavano rac- Il Minibasket quale gioco educativo che valorizza la collaborazione e l’importanza del gruppo e che permette il raggiungimento veloce da parte del bambino del fine per cui lavora: giocare con gli altri “IL MINIBASKET: BAMBINI IN MOVIMENTO CON LA PALLA” Nel primo periodo di questo anno scolastico, durante le ore di educazione motoria, quasi tutti gli alunni della scuola, esclusi quelli di prima impegnati nel progetto di psicomotricità, hanno partecipato al progetto di MINIBASKET. Tale progetto è stato organizzato dalla Fondazione Ascoli in collaborazione con Nelson basket associazione sportiva dilettantistica di Somma Lombardo. Per otto lezioni gli insegnanti di educazione motoria delle classi interessate hanno operato in compresenza con l’istruttore, consapevoli che gli alunni di questa fascia di età sono nel periodo d’oro della motricità e stanno imparando a collaborare, ma la foga del gioco spesso evidenzia momenti di aggressività che travolgono le regole e i comportamenti amicali. Attraverso il Minibasket inteso come l’avviamento giocoso alla Pallacanestro e non quindi il sistematico insegnamento della tecnica sportiva di questo sport, il progetto si prefigge di raggiungere questi obiettivi: • imparare a controllare le capacità esecutive e reattive, • sviluppare la coordinazione dinamica generale e oculo- manuale, • saper cooperare e accettare ruoli e regole, • diventare più sicuri e disponibili, • saper comunicare e interagire nel gioco. Francesco e Paolo hanno insegnato la tecnica di base con i 4 fondamentali del gioco: il palleggio, il passaggio, il tiro, la difesa, per arrivare poi a disputare delle vere e proprie minipartite con l’applicazione delle regole e tanta collaborazione. Pagina 16 SCUOLA PRIMARIA “A. MORO”- ARSAGO SEPRIO I “giornalisti in erba” della 5ª A intervistano i restauratori della Basilica. ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI La Basilica di San Vittore, ad Arsago Seprio, sta riscoprendo la sua storia e riemerge in tutto il suo splendore. Appassionati dalle attività di giornalismo che abbiamo svolto nella prima parte dell’anno scolastico, noi ragazzi della 5ª A abbiamo pensato di recarci in Basilica armati di penna e taccuino per intervistare i restauratori che stanno facendo tornare alla luce gli affreschi nascosti. La caposquadra, Paola Meda, rispondendo alle nostre domande, ha illustrato in modo approfondito le fasi del restauro e le tecniche utilizzate, aiutata dai colleghi che, sulle impalcature, proseguivano i lavori. Abbiamo appreso che la scoperta degli affreschi, risalenti al 1938 e nascosti sotto uno strato di calce marrone, è avvenuta per caso, ritrovando la firma del pittore Lorenzo Cappia di Cuvio, sotto una finestra della parete nord. Con grande pazienza, con acqua, sapone e spazzolino, hanno cominciato a rimuovere l’imbiancatura. Il risultato è stupefacente: la chiesa, una volta cupa per il colore dato alle pareti e per lo sporco sovrapposto, appare ora rischiarata e luminosa. Lungo i lati della navata centrale corrono”tondi” dipinti con la tecnica dell’affresco, cioè colorando sull’intonaco non ancora asciutto. In questi medaglioni, contornati da greche e fregi, sono rappresentati simboli cristiani e scritte in latino e in greco, che ci siamo fatti tradurre. Abbiamo saputo che alcune di esse presentano errori ortografici, per cui deduciamo che il pittore sapesse fare bene il suo mestiere, ma masticasse poco il latino! Si possono anche ammirare tra gli altri, una vite, l’arca di Noè, un’ancora, un’arpa, un leone ed una serie di colombe con un rametto d’ulivo nel becco. Anche il catino absidale che ospita l’altare, è stato completato: questa è la parte più antica della chiesa e sono presenti decorazioni a graffito a forma di embrici, praticate con un pettine a tre denti sul cemento fresco. Esse risalgono infatti al 1100 circa. Nella parte centrale c’è una croce di Costantino: è stata certamente aggiunta verso il 1500 e lo si può capire dai materiali che certamente non esistevano al tempo della costruzione della Basilica. Molto interessante è stata certamente la spiegazione di come i restauratori sondano i muri, per verificare cosa presentano i diversi strati sottostanti di calce e imbiancatura. Da un tassello che rivela uno strato sotto gli affreschi del 1938, si possono vedere delle pitture che risalgono al 1500. Abbiamo anche capito che ogni modifica che viene fatta in un monumento come la chiesa, segue la “moda” del tempo. Prima di cominciare i lavori di restauro occorre scegliere cosa si vuole e cosa conviene portare alla luce e che tipo d’intervento fare; quello nella nostra Basilica è un restauro conservativo: non interviene sulle parti mancanti. Alla fine dell’intervista abbiamo potuto osservare o toccare con mano gli attrezzi da lavoro dei restauratori che lavorano, anche al freddo, ma con grande passione: bisturi, poggiamano, pennelli di diverse grandezze, spatole e materiali detergenti. Ora i lavori stanno proseguendo lungo le navate laterali; chissà quali altre meraviglie sveleranno! Al via il progetto “ARCHEOLOGIA AL MUSEO” Le classi terze della scuola primaria “ A.Moro” coinvolte in un progetto alla scoperta del mondo della preistoria Arsago Seprio, 7 dicembre 2007 Noi alunni delle classi terze abbiamo iniziato il progetto “Archeologia al museo “ con la visita al Civico Museo Archeologico di Arsago Seprio. Ad accoglierci c’era il Dott.Giancarlo Politi che ci ha illustrato il lavoro dell’archeologo attraverso gli strumenti usati sul campo e di seguito ci ha fatto conoscere i principali tipi di fossili esposti nelle teche della sala del museo. Intrappolati nelle rocce, abbiamo scoperto trilobiti, ammoniti, cefalopodi e rettili di ogni specie.Abbiamo ammirato gigantesche uova fossili di rettili, vegetali fossilizzati simili alle nostre conifere e ciottoli di ambra che racchiudono piccolissimi insetti. Il progetto è proseguito il 12 dicembre con la visita al Museo Civico dei fossili di Besano. Che emozione davanti al Besanosauro! Soprattutto siamo rimasti meravigliati nel vedere ed apprendere che si trattava di un esemplare di ittiosauro femmina aveva nel suo corpo, ben quattro piccoli embrioni. Ci ha stupito la ricostruzione del gigantesco Saltriosauro, un saurisco che visse nella preistorica foresta del vicino paese di Saltrio. Il nostro progetto continuerà con la collaborazione del Museo di Storia Naturale di Milano con una visita alla sala dedicata all’evoluzione dell’uomo e c'introdurrà al concetto di cultura ripercorrendo le tappe del paleolitico. In seguito, un incontro in classe con l’esperto, che sarà incentrato sull’arte preistorica, ci permetterà di realizzare una personale pittura rupestre. A conclusione del progetto andremo tutti a visitare l’Archeopark di Boario Terme: là scopriremo un villaggio palafitticolo ricostruito e potremo assistere alla simulazione delle attività dell’uomo nel neolitico come l’accensione Pagina 17 Passeggiando e curiosando tra i sentieri del parco di Cene e il museo “E. Caffi ” di Bergamo PALEONTOLOGO PER UN GIORNO Martedì 2 ottobre noi bambini delle classi quarte della scuola primaria “A. Moro “ di Arsago Seprio, ci siamo recati in gita scolastica al parco paleontologico di Cene. Siamo partiti puntualissimi alle sette del mattino; tutti noi eravamo impazienti di raggiungere la meta per poterci cimentare nel lavoro del paleontologo. Arrivati al parco abbiamo incontrato Michela, la nostra guida, che ci ha accompagnati lungo il percorso. All’inizio abbiamo trovato resti di rocce vulcaniche e sedimentari; dopo averli osservati attentamente, Michela ci ha fatto notare che la roccia sedimentaria a contatto con l’acido cloridrico fa delle bollicine, mentre quella vulcanica non ha reazione alcuna. Abbiamo poi raggiunto la zona in cui nell’anno 1965 è avvenuta una frana; si poteva notare la spaccatura della roccia e il colore nero della stessa.Qui i paleontologi hanno lavorato e lavorano alla ricerca di fossili, scoprendo reperti molto importanti tra cui un esemplare di ret- tile volante con un’apertura alare di un metro, considerato il più grande ritrovamento archeologico effettuato nella regione. Terminato il percorso all’aperto abbiamo raggiunto il centro visitatori per iniziare le attività di laborato- rio. É stata un’esperienza alquanto interessante e coinvolgente: scomponendo le tessere di un puzzle si scoprivano dei fossili che andavano osservati attentamente per poter compilare successivamente una scheda predisposta in cui si mettevano in evidenza le caratteristiche del reperto. Tutti noi eravamo molto interessati al lavoro, ci sentivamo veri e propri studiosi e la nostra gioia aumentava soprattutto quando, tolti tutti i pezzi del puzzle, compariva il calco dell’animale. Nel pomeriggio ci siamo recati al museo di scienze naturali di Bergamo per vedere i fossili rinvenuti a Cene e qui conservati. Grande stupore ha suscitato in noi la visione di un enorme mammut collocato nell’atrio d’ingresso del museo. Ci siamo poi addentrati nelle sale dello stesso, soffermandoci in particolar modo nelle sezioni dedicate alla zoologia e ai fossili. Era con noi il dottor Politi, studioso di fossili e profondo conoscitore dei siti archeologici della Lombardia oltre che di altri presenti in Italia ed in Europa; grazie alla sua enorme competenza abbiamo acquisito numerose e interessanti notizie sui reperti conservati nel museo. Eravamo così tanto coinvolti nelle sue spiegazioni, che non avremmo mai voluto allontanarci da quel luogo, ma purtroppo il tempo a nostra disposizione era terminato e a Gli alunni delle classi quarte alla scoperta di tradizioni culinarie del passato DOLCI ANTICHI E BAMBINI MODERNI Miele dorato tra fiocchi di zucchero a velo, cannella d’Oriente, chicchi d’uva passita, sbuffi di cacao su tappeto di frutta secca amalgamato in una girandola di profumi e aromi. Pestando, tritando, frullando, spianando e infine arrotolando, gli alunni di 4ª B hanno scoperto, divertendosi, il piacere dell’antica tradizione lucana, creando dolcetti speziati che annunciano l’imminente arrivo del Natale. La voglia di festeggiare è partita dalla cucina e si è poi diffusa con poesie, canti e musiche negli ambienti della scuola. Anche gli alunni della 4ª A hanno sperimentato due ricette della tradizione lombarda. Sotto la guida di un cuoco arsaghese, esperto conoscitore della cucina regionale, si sono cimentati nella preparazione dei mundaghit e dei verzini. Macinando, impastando, amalgamando, arrotolando hanno creato giocosamente piccole polpette che, con grande divertimento, hanno tuffato e dorato nell’olio. Avvolgendo, poi, il resto dell’impasto in verdi foglie di verza, hanno formato soffici involtini che hanno cotto in forno. Per dimostrare bravura, impegno e abilità culinaria hanno invitato i propri genitori a gustare con loro i piatti preparati. Grazie al laboratorio di cucina le classi hanno potuto vivere piacevoli ed interessanti momenti e scoprire tipici piatti regionali del periodo natalizio. Pagina 18 Gli alunni delle classi quarte I bambini delle classi seconde di Arsago tutti insieme in allegria PRIMA COLAZIONE A SCUOLA Per dare una diversa carica e maggiore energia alla giornata scolastica, ci ritroviamo nel locale mensa per fare tutti insieme la prima colazione. Si sa che la giornata va iniziata dando all’organismo il carburante necessario per svolgere ogni tipo di attività. A volte ci si dimentica di mettere in pratica questa importante regola dietetica per vari motivi. Le scuse sono un po’ sempre le stesse “mi sono svegliato tardi… non ho fatto in tempo… non avevo fame… non mi piace il latte…”. A scuola invece è stato divertente ed eccitante trovarsi seduti uno accanto all’altro per una bella colazione fatta con calma dopo aver apparecchiato i tavoli tutti insieme. Abbiamo cominciato con l’alimento più classico e completo: il latte. Abbiamo tuffato nel bianco liquido vari tipi di cereali: muesli alla frutta, croccanti al cioccolato, riso soffiato al cacao e per finire dorate fette bi- scottate integrali. Qualcuno di noi ha fatto il bis e il tris e qualcuno a furia di immergere cereali di vario tipo ha esclamato gioioso: - Questa è una macedonia! Così in un’atmosfera gioviale abbiamo appreso le fondamentali norme per una corretta alimentazione. Ad esempio, abbiamo capito che non è necessario dolcificare il latte ed abbiamo assaggiato alimenti che forse a casa non ci saremmo mai sognato di gustare. Questa esperienza verrà ripetuta altre volte nel corso di quest’anno scolastico ed ogni colazione verrà opportunamente predisposta in modo bilanciato secondo criteri nutrizionali equilibrati, tenendo conto anche del bisogno di variare il primo pasto del mattino. Nelle prossime colazioni gusteremo yogurt e biscotti prodotti da noi nella cucina della scuola, a cui abbineremo frutta fresca e secca, marmellata, succhi e frullati. Non ci faremo mancare l’esperienza di un tipico breakfast inglese. Dalla Cina all’Italia, dalla Scozia all’India tante tradizioni per un solo augurio HAPPY NEW YEAR! Le classi quarte della scuola elementare di Arsago hanno compiuto un particolare “giro del mondo” alla scoperta delle tante tradizioni, per un giorno di Capodanno che porti tantissima felicità La tradizione vuole che nella notte tra il vecchio e il nuovo anno si compiano gesti rituali per propiziare la FORTUNA In Italia non devono mancare I Cinesi celebrano il capodanno tra sulla tavola del cenone lenticgennaio e febbraio: i genitori dochie e uva che simboleggiano nano ai loro figli piccoli involucri denaro e fortuna. contenenti “ monete fortunate” Una tradizione popolare raccon cui decorare l’albero delle mocomanda di non spazzare il nete della fortuna. pavimento di casa il primo Tra settembre e ottobre gli Ebrei giorno dell’ anno….. altrimenti seguono i riti di Rosh Hashanan la fortuna esce di casa. Un’ con cui aprono il nuovo anno…. per altra credenza recita che per una fanciulla l’anno nuovo sarà fortunato se incon- avere un dolce anno baciato dalla fortuna basta mangiare una mela con il miele. trerà, la mattina del primo gennaio, un uomo. Spostiamoci in Gran Bretagna e per maggior precisione in Scozia: qui il nuovo anno è detto “Hogmanay” e sarà fortunato se la prima persona ad entrare in casa è un uomo alto, dai capelli neri e con un pezzetto di carbone in mano. Gli Hindu salutano l’anno nuovo durante la festa Diwali ponendo luci colorate sulle strade e lampade accese nelle case. In conclusione…… tutto il mondo si augura per il nuovo anno FORTUNA, ABBONDANZA e FELICINon tutti i popoli e le religioni festeggiamo l’arrivo TÀ! del nuovo anno a gennaio. La nostra speranza è che tutti insieme ci proviaPartiamo ora per un viaggio che ci permetterà di mo! brindare….. per tutto l’anno. Classe 4ªA Pagina 19 SCUOLA DELL’INFANZIA “A. PORRANEO” - ARSAGO SEPRIO Ecco quanto verrà proposto e attuato in ambito educativo-didattico durante l’anno scolastico 2007/2008 nella nostra scuola dell’infanzia UN ANNO INSIEME ricco di attività – giochi e momenti ricreativi per tutti….. LA NOSTRA SCUOLA 4 sezioni PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE “VIVERE L’ARIA” gialla verde azzurra arancione Nel progetto confluiscono tutte le esperienze e le attività che stimolano il bambino. I bambini scopriranno l’elemento aria; l’attività ludica e non, consentirà loro di relazionarsi con i mezzi che fluttano nell’aria: bolle, palloncini, aquiloni e a scoprire e costruire alcuni mezzi di trasporto. I racconti, le esperienze e le conversazioni porteranno gli alunni a conoscere i legami tra aria e regno animale e a sviluppare relazioni per una convivenza civile che sproni al rispetto dell’ambiente e favorisca una coscienza ecologica. 108 alunni 8 insegnanti 1 insegnante IRC 1 insegnante di sostegno 3 collaboratori scolastici PROGETTI * Per i bambini di tre anni: esperienze psicomotorie e manipolative in relazione al testo “Il gatto e la gabbianella” di Sepulveda. * Per i bambini di quattro anni: sviluppare, potenziare, affinare tutti i sensi del bambino il piacere del “fare”, in relazione al testo “La nuvola Olga” di N. Costa * Per i bambini di cinque anni: acquisizione della capacità di ascolto e approccio alla lettoscrittura con l’adozione del testo “Cipì” di M. Lodi. ESPERTI * Progetto di Musicoterapia tenuto da docenti del Corpo Musicale di Arsago S. (attuato da Settembre a Dicembre 2007). * Progetto di Psicomotricità “Siamo alberi in crescita” docente responsabile M. Levy (attuato da Maggio a Giugno 2008) CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA * 1° incontro con scambio di auguri il 14/12/07 USCITE * IL 30 Ottobre 07 i bambini grandi si sono recati presso la biblioteca Borgomaneri per la “giornata in Biblioteca”. * Sono programmate uscite sul territorio (passeggiate per le vie del paese, visita al mercato, al parco Pissina …) * Gita con i genitori il 07 o 08 Giugno 2008 con meta da concordare. * 2° incontro con le classi quinte il 19/02/08 * 3° incontro con le classi prime il 13/05/08 MOMENTI DI FESTA * Si è tenuto il 16/12/07 presso la palestra Comunale di Arsago S. la festa di Natale con l’esibizione dei bambini nello spettacolo “Pace e amore” seguito dai canti dei genitori e dell’arrivo di Babbo Natale. * Appuntamento per la festa di fine anno Domenica 01/06/08 presso la palestra Comunale di Arsago Seprio. Pagina 20