giornalino n. 16 febbraio 2008 - Istituto Comprensivo Leonardo da

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giornalino n. 16 febbraio 2008 - Istituto Comprensivo Leonardo da
IL PICCOLO LEONARDO
Notiziario delle scuole dell’Istituto Comprensivo “LEONARDO DA VINCI”
Anno VII
PREMIO AL PROFESSOR
UMBERTO GUALDONI
Il prof. Gualdoni ha insegnato per diversi anni nella scuola media di Somma Lombardo ed ha dedicato alle giovani generazioni energie umane e risorse professionali prima di ritirarsi dall’insegnamento a causa di una grave
malattia che lo ha fortemente invalidato. Ciò che ha maggiormente contraddistinto il prof. Gualdoni è stata la sua
passione per la storia ed in particolare
per alcuni periodi della storia della
Lombardia e del Piemonte nonché della città di Somma. Le sue produzioni in
CD o in cartaceo sulla città di Somma
Lombardo sono: “Nella Bufera della
Guerra” “Album del Novecento”
“La Guerra Raccontata”.
Per le sue qualità umane e professionali è stato eletto “DOCENTE DELL’ANNO” dalla rivista “Okay” che il 25
gennaio 2008 gli conferirà il Gran Premio Power Service di docente dell’anno 2007. Ho ritenuto opportuno che il
premio gli venisse conferito nel giorno
in cui le autorità, i docenti, gli alunni
della nostra scuola e le persone che
hanno collaborato con lui si ritrovano
per fare quello che lui ha sempre fatto
con tanta passione: ricordare le tragedie accadute 63 anni fa, parlare al
cuore e alla mente degli alunni per rinvigorire il seme della memoria e costruire la coscienza critica nelle giovani generazioni. Egli ha saputo sollecitare la partecipazione e l’impegno dei
ragazzi attraverso l’ascolto del racconto fatto dai nonni dei nostri alunni che
sono stati testimoni dell’Olocausto,
della Resistenza e dei momenti difficili
vissuti nel periodo della seconda guerra
mondiale. Anche noi oggi vogliamo
dedicare questo giorno al ricordo di
quei fatti affinché non si ripetano mai
più e nel contempo ringraziare il prof.
Gualdoni per l’impegno e la forza intellettuale con cui ha lavorato per respingere il sonno della ragione e formare la coscienza critica nei giovani.
Dionisio Morinelli
Numero 16
Febbraio 2008
Scuola secondaria “L. da Vinci”
“UNA FAVOLA DI NATALE …UN NATALE
DA FAVOLA”
Anche quest’anno il concorso di Natale ha avuto un enorme successo! Molte classi hanno partecipato con racconti, favole, poesie, disegni, costruzioni… La scelta dei migliori deve essere stata davvero
imbarazzante! All’interno, una piccola parte di tutto il lavoro svolto… vi accorgerete che l’energia e l’impegno dei ragazzi sono stati
ben spesi!
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Scuola primaria “Macchi”
NATALE
ALLE
Scuola secondaria di Arsago
e di Somma
MACCHI
ELEZIONI ANCHE A
SCUOLA
Solidarietà e tradizione nel
Natale delle scuole “Macchi”
Dal presepe vivente a Babbo
Natale che arriva su un’auto
dei vigili urbani, dai mercatini
natalizi all’adozione a distanza…. Molteplici sono state le
iniziative dei bambini della
scuola primaria per le festività
2007!
Un’importante tornata elettorale ha visto coinvolti gli studenti
delle scuole di Somma e di
Arsago. Enzo Perretta e Gabriele Pittarello sono stati eletti
Sindaci dei Ragazzi e con i
rispettivi Consiglieri presentano agli studenti il loro Piano di
Governo.
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Scuola dell’infanzia
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Scuola primaria “A. Moro”
SI FA PRESTO
A DIRE
“PICCOLI”…
GIORNALISTI IN ERBA
AD
ARSAGO SEPRIO
Le iniziative della Scuola Materna Porraneo in un caleidoscopio di appuntamenti: dalle
biblioteche alla musica, dall’ecologia alla letteratura i molti
progetti della scuola materna di
Arsago dimostrano come i nostri
“piccoli” abbiano interessi proprio da grandi.
I recenti lavori di restauro della
Basilica di San Vittore sono
stati un’occasione preziosa
per intervistare i restauratori
coinvolti nella “riscoperta”
degli affreschi del 1938 e per
scoprire tanti piccoli segreti di
un lavoro affascinante.
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INDIRIZZO DEL
SITO WEB DEL NOSTRO ISTITUTO
http://www.davincisomma.it
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO di ARSAGO SEPRIO
Si sono svolte le elezioni per la nomina del Sindaco dei Ragazzi:
il neo sindaco Gabriele Pittarello si presenta salutando tutti i ragazzi di Arsago
I MIEI IMPEGNI COME SINDACO DEI RAGAZZI
Dopo le elezioni per il Consiglio comunale dei ragazzi io, Gabriele Pittarello, sono diventato sindaco.
Sono molto emozionato perché fin da piccolo ho sognato di ricoprire questa carica e poi,
secondo me, è un ruolo importante! Io e i miei consiglieri ringraziamo i compagni di
scuola che ci hanno dato la loro preferenza, il professor Mainardi e la maestra sig.ra
Russo che ci hanno accompagnato in questo cammino.
Il nostro impegno consisterà nell’attuare il nostro programma elettorale, cercando di
concretizzarlo il più possibile.
Durante il nostro mandato una delle nostre prime preoccupazioni sarà quella di ascoltare e valutare le proposte degli altri candidati sindaci, ora consiglieri, e di chiunque avesse idee interessanti per migliorare le nostre proposte.
Ringraziando ancora tutti quelli che ci hanno incoraggiato e sostenuto, auguriamo un
anno proficuo su tutti gli aspetti.
Gabriele Pittarello e i suoi consiglieri
Incontro con i personaggi della storia:
MADRE TERESA DI CALCUTTA
P
ensando a Madre Teresa di
Calcutta viene in mente una
giovane donna che, all' età di
diciotto anni, intraprese il cammino
per raggiungere il Signore.
Ma la figura di Madre Teresa di Calcutta ispira anche carità e bontà. Era
infatti una donna molto buona, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Ne
sono un esempio i vari ospizi che lei
stessa, con l' aiuto delle suore che nel
1946 entrarono a far parte dell' ordine
delle missionarie della Carità, istituì.
Tra i più importanti troviamo gli alloggi per i moribondi, che decise di
costruire in seguito ad una sua esperienza personale.
Era l'estate del 1952 quando Madre
Teresa, mentre vagava solitaria sotto
la furia della tempesta, inciampò in
una donna morente. Ella rimase talmente colpita ed addolorata dalla
scena che le si presentò dinnanzi che
il giorno seguente si presentò in Municipio chiedendo che le fosse messa
a disposizione una costruzione dove
ella avrebbe potuto raccogliere e curare tutti i moribondi in cerca di aiuto. E così fu. Dopo alcuni giorni, infatti, il Municipio diede a Madre Teresa quello che cercava. Moltissima
gente in cerca di aiuto si presentò davanti a questa operatrice di carità ed
ella, con tutta la bontà che un essere
umano è in grado di donare, li accolse e li curò. Costruì, poi, la Casa dei
Bambini, che fondò nel 1953 a Cal-
cutta, in seguito al ritrovamento di un
bambino prematuro avvolto in fogli
di giornale. In questa Casa accolse
tutti i bambini indesiderati, quelli che
venivano abbandonati davanti alle
chiese o nella spazzatura.
Questa istituzione riscosse molto successo. Infatti i più ricchi spedivano
auto piene di riso e verdura, che Madre Teresa accettava con gioia.
Ma a Calcutta non vi erano solo bambini rifiutati dalle famiglie, ma anche
lebbrosi, che venivano emarginati da
tutto e da tutti.
Madre Teresa non si fece certo scoraggiare dall'aspetto che queste persone avevano ma, anzi, dedicò tutta
se stessa per salvare ogni singola persona, istituendo la Città della Pace,
dove accolse i casi peggiori. Tutti i
giorni ella si recava presso questi sofferenti portando loro del cibo, curan-
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do le ferite più dolorose ed infondendo in loro un po' di serenità con parole cariche d' amore.
Madre Teresa di Calcutta può essere
vista come una vera e propria missionaria della carità. Era infatti questo lo
scopo della sua missione: portare luce dove c'è oscurità; ovvero illuminare la vita e portare la gioia a quelle
persone che si credevano perdute.
E ci riuscì.
Fu girato anche un documentario su
questa donna dalle mille capacità.
Riscosse molto successo in tutto il
mondo, tanto che da tutti i continenti
partirono richieste per aprire centri
per i senzatetto, gli emarginati e per
costruire orfanotrofi dove accogliere
i bambini bisognosi d' affetto.
Naturalmente Madre Teresa faceva di
tutto perché queste richieste venissero accettate e quando ciò avveniva, la
prima cosa che faceva era far costruire una cappella per la preghiera. Sì,
perché per Madre Teresa tutto ciò
che accadeva, tutte le cose belle che
faceva avvenivano per volontà di
Dio.
E Dio volle che il 5 settembre 1997
Madre Teresa lasciasse la Terra e tutto ciò che di bello aveva costruito e
fatto per i bisognosi per raggiungere
la casa del Signore.
La sua morte fu pianta da molta gente e le sue opere saranno ricordate da
tutti e per sempre la sua immagine
sarà usata come simbolo di carità.
Notizie su un famoso gruppo rock tedesco
I TOKIO HOTEL
Die Mitglieder der Band Tokio Hotel sind 4 Jungen aus
Deutschland. Sie sind die Zwillingsbrüder Bill und Tom
Kaulitz (18 Jahre alt), Gustav Schäfer (19 Jahre alt) und
Georg Listing (20 Jahre alt).Ihr Erfolg ist nicht mehr
aufzuhalten; sie sind echt, leben ihren Sound und haben mit
ihrem modernen Rocksound etwas zu sagen. Mit
unzähligen Live Shows eroberten Tokio Hotel im Sommer
2005 das Publikum in ganzen Land und spielten vor 75˙000
Zuschauern. Tokio Hotel leben ihren Sound. Musik machen
gehört bereits seit vielen Jahren zu ihren
Leben: Bill singt und textet seit seinem 6.
Lebensjahr und sein Zwillingsbruder Tom
spielt seit 9 Jahren Gitarre. Im Jahr 2001
trafen Bill und Tom bei einem Auftritt in ihrer
Heimatstadt Magdeburg mit dem Bassisten
Georg und dem Schlagzeuger Gustav
zusammen. Sie gründeten Tokio Hotel und
begannen sofort an Songs zu arbeiten. Das
Publikum war begeistert von ihren Shows.
Einige Titel: „Durch den Monsun“ (Single),
„Schrei“
(Album)
und
„Zimmer
483“ (Album).Im August 2007 rockt die
Band Tokio Hotel in Tel Aviv, Hauptstadt
von Israel und wird mit viel Jubel
empfangen. In diesem Moment zählt nur die
Musik und die häßliche Beziehung zwischen Deutschen und
Juden ist vergessen. Die Musik baut eine ideale
Friedensbrücke zwischen Deutschland und Israel auf. Die
deutsche Sprache hört man ohne Angst und Verzweiflung
wie es damals war. Es wird von Liebe, Einsamkeit, Freiheit,
Träume gesungen, von Gefühlen, die zu allen Menscher
gehören.
I componenti della band Tokio Hotel sono quattro ragazzi
della Germania. Sono i fratelli gemelli Bill e Tom Kaulitz
(18 anni), Gustav Schäfer (19 anni) e Georg Listing (20).
Il loro successo non si è fermato; sono veri, vivono la loro
musica e hanno, col loro moderno suono rock, qualcosa
da dire. Con innumerevoli Live Show i TH conquistarono
nell’estate 2005 il pubblico della propria terra e suonarono di fronte a 75.000 spettatori. I TH vivono la loro musica. Fare musica appartiene
da molti anni alla loro vita: Bill canta e
scrive canzoni dal suo sesto anno di vita
e suo fratello gemello Tom suona la chitarra da nove anni. Nell’anno 2001 Bill e
Tom andarono a uno spettacolo nella loro
città natale Magdemburgo e incontrarono
il batterista Gustav e il bassista Georg.
Diventarono i TH e iniziarono subito a
lavorare sulle canzoni. Il pubblico era euforico per i loro show. Un titolo “Durch
denMonsun” (singolo), “Schrei” e “Zimmer
483” (album). Nell’agosto 2007 i TH hanno suonato a Tel Aviv, capitale di Israele
e furono accolti con esultanza. In questo
momento conta solo la musica e il rapporto odioso tra
tedeschi ed ebrei è dimenticato. La musica costruisce un
ideale ponte di pace tra Germania e Israele. La lingua
tedesca viene accolta senza paura e preoccupazione
come era un tempo. Si parla di amore, solitudine, sogni,
libertà e di sentimenti che appartengono a tutti gli uomini.
Un gruppo di 3ª B
LA PAGINA ENIGMISTICA
Gli studenti della classe 3ªB di Arsago Seprio voglio offrire un momento di svago con alcuni divertenti giochi enigmistici. Con i cruciverba verificheremo quello che si è imparato a scuola, mentre i rebus nascondo il nome di cantanti, gruppi e canzoni del momento, non scritti con lettere ma con disegni.
Da ultimo alcuni indovinelli, molto divertenti, ma anche veri e propri rompicapi.
Soluzioni a pag.11
Allora a tutti voi BUON DIVERTIMENTO!
Inserisci orizzontalmente i nomi corrispondenti alle definizioni date. Alle fine, osserva la prima colonna verticale.
1. lo studio della terra
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2. terra abitata
3. i raggi solari, ai due poli arri4.
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INDOVINELLI
GENERE: MUSICA
1: Se tu la vuoi suonare, la mano devi
agitare
2: Se vuoi far molto rumore, devi picchiare con vigore
3: Se con lui vuoi far successo, devi suonarci molto spesso
vano…
lo stato più economicamente
sviluppato dell’Asia
la capitale della Lettonia e lo
strumento usato in tecnica
il deserto più esteso del mondo GENERE: CALCIO, SPORT
l’essere vivente più grande del 1: É molto famoso per il suo calcio fantamondo
sioso
la religione più praticata in
2: Fischia spesso il rigore ma non c’è
India
mai molto stupore
non è un continente, ma un
3: Alcuni di loro vanno a scuola e allo
mare ghiacciato
La parola ottenuta nelle caselle bianche è:
_________
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stadio fanno la hola
4: Se ne salti uno, non ti acclama nessuno. Se ne salti 100, il clamore va in aumento
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Verticali:
1. si usa per guarire i feriti
2. animale da allevamento delle regioni temperate
3. il protagonista della poesia:“Il 5 Maggio”
4. il nome del pittore che ha dipinto la Gioconda
7. località affacciata sul lago Maggiore
8. nome di uomo
9. piante che prediligono un ambiente arido
11. voce del verbo sapere, modo indicativo, tempo presente,
1ª persona singolare
16. animale carnivoro tipico delle regioni tropicali
19. iniziali di Bologna
20. istituto statale istruzione secondaria
25. sigla di: Stati Uniti
27. congiunzione
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CRUCIVERBA GEOGRAFICO
Orizzontali:
1. iniziali di Como
3. Successore di Gandhi
4. la promessa sposa di Renzo (Promessi Sposi)
5. c’è quella preistorica, paleozoica…
6. Papa che morì nel 1878
10. le vocali in colla
11. segnale di richiesta di aiuto
12. iniziali del primo re in Italia dopo l’unità
13. un’organizzazione nata in Palestina
14. “o” in inglese
15. “tutto” in inglese
17. deserto sabbioso
18. Romolo è stato il primo di Roma
19. grande serpente
20. “se” in inglese
21. nota musicale
22. “sopra” in inglese
23. affermazione
24. è un’organizzazione
26. messaggio di posta elettronica
28. punto cardinale
29. congiunzione
Soluzioni a pag.11
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “L. DA VINCI”- SOMMA LOMBARDO
È NATO GESÚ
È nato Gesù,
è venuto a portare l’amore
quello vero che nasce dal cuore.
Lo vedi in ogni bambino, da Milano a Pechino,
che ha bisogno di essere amato:
è anche per lui che oggi Gesù è nato;
ma anche per quel nonno
che cammina ormai lento: Gesù lo prende per mano
e il nonno è contento.
Gesù viene anche per quell’amico
che non sa con chi stare,
allora lo chiamo e lo invito a giocare.
Come è bello il Natale,
le strade e le case sono addobbate
e spesso di rosso colorate.
Ogni bimbo sogna e aspetta
il dono che troverà nella sua cameretta.
S. NATALE 2007
Quest’anno per Natale
vorrei un regalo speciale.
Niente pacchi e fiocchetti,
basta lavoro per i folletti.
Ma un dono più grande
lo troverai anche tu…
Se imparerai ad amare Gesù!
Vorrei aiutare i meno fortunati
e dare cibo agli affamati.
Classe I C
Chiedo anche compagnia
per chi è solo e ha nostalgia.
IL NATALE
Per chi soffre per la guerra
vorrei pace sulla terra.
Il Natale sta arrivando
e le stelle stanno cantando.
Noi guardiamo le stelle
e ci accorgiamo che sono tutte belle.
Per chi piange e si dispera
nella notte buia e nera
chiedo che la cometa
porti una notizia lieta.
E, infine, alla natura vorrei regalare
un mondo di gente che la sappia apprezzare.
E a te Gesù Bambino
vorrei regalare il mio cuoricino
colmo di speranza e fratellanza
da donare in abbondanza!
La neve sta per arrivare
e i pupazzi si potranno fare.
Lo farai con rami, carote e bottoni
e davanti a lui canterai mille canzoni.
La casa si decorerà
e l’albero di Natale si farà!
Fiocchetti, palline e quadretti appenderai
e sull’albero di Natale li vedrai.
Classe 2ªC
Nel presepe vedrai statuette
e le metterai nelle casette.
Guarderai Gesù bambino
che splenderà sempre più vicino.
LA STELLA COMETA
Appare nel cielo una stella cometa,
lei brilla lontano ma insegna la meta
a grandi e piccini, a tutti i bambini
a chi ha un cuore buono,
a chi sa chiedere perdono, al povero,
al vecchio, all’uomo indeciso,
a chi non ha più neanche un sorriso.
Lei brilla ogni anno a Natale
Portando un augurio del tutto speciale:
la pace, la gioia, il gusto del dono,
facendo tornare il mondo più buono.
Classe 1ªF
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Babbo Natale scende giù dal camino
e porta doni al buon bambino;
che regali ci saranno?
Giocattoli e amore per tutto l’anno!
Classe I C
LA PRIMA STELLA
Scie argentee
illuminano la notte fredda scaldando i cuori di ognuno.
Scie argentee
Portatrici di amicizia e di unione.
Scie argentee
luci guida del nostro destino.
Nasce Gesù
È come se nascesse di nuovo il mondo.
Classe 1ªF
Per Natale vorrei un dono
unico e sensazionale
Per l’ uomo e l’animale
Per le piante e per tutto ciò che esiste
Per chi è innamorato e per chi è triste
Per chi è arrabbiato, per chi sogna
e per chi dice una menzogna.
Il mio dono è speciale,
è adatto al Natale.
Nella Notte Santa
si riempie ciò che manca,
l’ amore, la gioia, la felicità…
Vi diciamo la verità!
Hip hip urrà Natale, hip hip urrà!
Conigli, topi, bambini,
grandi e piccini
ci aiutate a fare a tutti dei regalini?
I regali sono carini!
L’ amore, la gioia sono importanti
e la pace ancor di più!
Oh, Gesù, pensaci tu!
Ma noi con la poesia e la felicità
gridiamo a tutti hip hip urrà!!!!
Classe 2ªA
UNA STORIA SEMPLICE
“C’erano una volta Maria e Giuseppe: lei era incinta di un bambino;
era da un po’ di tempo che li vedevano vagare per la città in cerca di
un posto in cui riposare, ma senza
alcun risultato. Dopo molte ore arrivarono dal nostro padrone che senza esitare, anche se non aveva spazio nella locanda, li mandò qui nella
nostra stalla. A noi non era mai capitata una cosa simile: ospitare una
famiglia! Ma sembrava davvero importante, quindi senza lamentarci
facemmo spazio.
Poco tempo dopo nacque il loro
bimbo e gli diedero il nome di Gesù.
Con nostro stupore vedemmo arrivare pian piano tantissime persone!
Prima di tutto i pastori e la gente
del villaggio, poi tre uomini importanti, riccamente vestiti, che si facevano chiamare Re Magi: donarono
al loro bambino oro, incenso e mirra; erano arrivati fin qui seguendo
una cometa … Mai vista tanta confusione!
Ma all’improvviso questa famiglia,
così popolare, se ne andò. Noi non
capimmo molto, ma sentimmo dire
che Re Erode li cercava perché
quello che noi pensavamo fosse solo
un comune bambino, era in realtà
un grande Re!
Passarono anni prima che potessimo comprendere il grande miracolo
accaduto quella notte. Quel piccolo
bambino, nato in modo così umile,
era destinato a cambiare la vita di
un mondo intero … Era nato Gesù,
il Figlio di Dio, ed era nato proprio
vicino a me, io avevo avuto il compito di scaldarlo … Finalmente capivo
quanto fossi sto fortunato. Non volevo più essere solo un asino, che passava intere giornate sostenendo pesi
per il suo padrone! Volevo rivedere
quel bambino perché sentivo che se
gli fossi stato vicino ancora una volta, avrei avuto un’altra occasione
per servirlo… e anche la mia semplice vita sarebbe stata diversa. E
così fu. Approfittando di una distrazione del mio padrone che non mi
aveva legato, scappai, cercai Gesù e
gli restai vicino mentre cresceva. Lo
vidi compiere opere straordinarie:
era ancora piccolo quando già insegnava nel tempio, sapeva guarire i
malati, sfamare gli ammalati moltiplicandi pani e pesci; da grande
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risuscitò un amico ed io ero orgoglioso di portarlo sul mio dorso e lo
accompagnai anche il giorno della
Domenica delle Palme in città.”
Questa è la storia che per anni mi ha
raccontato mio nonno, l’asino Erasmus.
Oggi Gesù non è più con noi, ma
ogni anno gli uomini ricordano quella notte e la rivivono, il 25 dicembre. Il giorno di Natale… in quel
giorno è come se la storia si ripetesse tutta, come se l’orologio tornasse
indietro nel tempo. Sembra impossibile, ma è proprio così. Erasmus,
mio nonno, ha avuto l’onore di esserci stato davvero… e mi ha raccontato ogni particolare di quella
notte: anni dopo ricordava ancora i
vagiti e il dolce profumo del bambino.
Anche agli esseri semplici come noi
possono essere regalate occasioni
importanti: speriamo che gli uomini
che non è sempre necessario essere
protagonisti, ma anche mettendosi al
servizio degli altri si possono realizzare grandi sogni e sentirsi parte di
progetti speciali.
Classe 3ª F
LA NASCITA DI UN FOLLETTO
I
n una lontana cittadina di New York, abitava un ragazzino di nome Michael. Michael aveva 13 anni e da
quattro abitava al Greenwich Village: era un ragazzino
molto intelligente, dolce e manteneva tutte le promesse che
faceva o i segreti che gli venivano confidati. Andava nella
scuola più vicina che distava circa due miglia dalla sua abitazione: era una scuola privata e la sua famiglia, non essendo molto ricca, si era quasi ridotta sul lastrico per pagarla!
Quindi i suoi genitori pretendevano il meglio da lui…
Stava per arrivare il giorno di Natale, nel Greenwich Village
faceva freddo e Michael per andare a scuola indossava dei
guanti a mezzo dito, scarponcini, T-shirt, gilet e jeans ogni
mattina. Quel giorno Michael si diresse a scuola per l’ ultimo giorno prima delle vacanze natalizie. La giornata passò
veloce e lui, appena finita la scuola, corse in un negozietto
dietro l’ angolo per comprare un regalo ai suoi genitori.
Mentre ritornava a casa, ripensò all’ argomento che era
trattato in classe e che riguardava appunto il Natale. La prof.
chiedeva chi credesse in Babbo Natale e come di consueto
c’ era chi ci credeva e chi no. La maggior parte optava per il
no, ma Michael ogni Natale insisteva per far credere di più
in quell’ omone alto e barbuto. Lui ovviamente ci credeva, e
aveva un animo d’oro.
Arrivò il giorno di Natale: lui stava ancora dormendo e, approfittandone, i suoi genitori gli misero un piccolo ciondolo
sotto il cuscino. Si svegliò e si accorse che aveva qualcosa
impigliato tra le mani.
- É un ciondolo! – esclamò felice. Così corse subito dai suoi
genitori che erano seduti sul divano, uno accanto all’altro,
davanti a una bella tazza di cioccolata fumante.
- Guardate che cosa mi ha portato Babbo Natale! – disse.
E quindi si precipitò in camera a prendere in un cassetto il
regalo che aveva comprato il giorno prima.
Arrivò davanti a loro e da dietro la schiena uscì un pacco.
- É per voi, così siamo pari! – urlò felice.
- Ma caro non dovevi…lo sai che io e la mamma diamo
sempre il meglio per te e che non vogliamo qualcosa in
cambio! – lo riprese il padre.
Così loro tre passarono il Natale a mangiare e chiacchierare
felici. La sera andarono a dormire…
A notte fonda però, Michael si svegliò di botto. Nell’oscu-
rità della stanza intravide una figura grande e grossa con
tanta barba bianca che gli cadeva dal mento.
- Sei Babbo Natale? Che...che onore averti qui, sempre che
sei tu. – balbettò incredulo…
- Certo bimbo, sai io abito da tutt’altra parte, ma riesco a
percepire le sensazioni e il buon animo delle persone. Tu mi
sembri proprio un ragazzo dal cuore d’oro, che se avesse
qualcosa in più, di certo aiuterebbe qualcun altro piuttosto
che tenersi tutto per sé. –
- No beh...sì, in effetti mi farebbe piacere avere qualcosa in
più… così lo darei tutto a mamma e papà
- Allora io sono qui per proporti un lavoro magico e segreto
in un posto che tutti conoscono, ma che nessuno sa dov’è.
Vorresti aiutarmi a preparare i sogni concreti di molti bambini? Tu potresti essere il mio folletto speciale!
- Non so...dover abbandonare papà e mamma mi spiace... –
- Non li abbandonerai affatto! Dovrai solo venire al quartiere qui accanto, ed io ti farò cenno di venire: non preoccuparti: mi riconoscerai! Lì discuteremo dei regali, dei sogni e
delle sensazioni di ogni bambino tanto che poi sarà facile
costruire il regalo adatto per ognuno! –
- Per me va bene, ma signor Babbo ricordati che non li voglio abbandonare e farò il possibile anche per loro… quando comincerò? –
- Da subito dopo la befana, sai non ci facciamo concorrenza! Ma...addiooo! –
- E come farò a trovarla e...no... avevo ancora tante cose da chiedergli!!! –
Ma ormai Babbo Natale aveva lasciato il
quartiere… Michael pensò che forse aveva
avuto un’allucinazione, ma invece…
Il giorno 7 gennaio gli apparve in testa un
cappellino rosso che solo lui poteva vedere
e toccare e magari, ogni tanto, anche togliere. Da allora fu, per tutta la vita, il Folletto
Speciale di Babbo Natale!
Ma questo avvenimento accade solo una volta su un milione
e i ragazzi di buon animo sono una rarità.
Ricordate ragazzi: il buon cuore vi porterà lontani!
Classe 2ªE
UN DONO SPECIALE
Nella grande città le vie erano già
tutte addobbate con luci di mille colori per l’avvicinarsi delle festività
natalizie. Nelle vetrine dei negozi si
potevano ammirare varietà di oggetti
più o meno costosi e golosità di ogni
genere. La gente camminava infreddolita e frettolosa alla ricerca di regali e nessuno si accorgeva di quella piccola finestra al primo piano che
si affacciava sulla via principale della città. Sui vetri non c’erano né addobbi né luci colorate, ma traspariva
soltanto la debole luce di una lanterna che illuminava l’interno della casa. Qui viveva una giovane mamma
col suo bambino di cinque anni. Purtroppo la donna era rimasta vedova
e il suo lavoro di domestica le per-
metteva di comprare a malapena il
necessario per vivere per lei e per
suo figlio. Altro che regali di Natale!
La donna aveva notato che da qualche giorno davanti alla sua casa era
parcheggiata un’auto lussuosa al cui
interno un signore dall’aspetto distinto fingeva di leggere il giornale.
La donna si preoccupò e decise di
rivolgersi ai carabinieri. Da quel giorno la macchina non si vide più. Mancavano solo tre giorni a Natale e la
donna, mentre rientrava dal lavoro,
era triste perché sapeva di non poter regalare niente al suo bambino
quando all’improvviso notò vicino
alla porta di casa un grosso pacco
con un fiocco rosso. Subito lo prese,
lo portò in casa e incuriosita lo aprì.
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All’interno trovò un
bel giocattolo
e un biglietto
sul quale c’era scritto che
le veniva offerto un ottimo
posto di lavoro in
una fabbrica della città; lo
stipendio le avrebbe permesso di
vivere dignitosamente. La donna
capì: era il regalo del misterioso signore della macchina lussuosa.
L’uomo poi le spiegò il motivo del
suo gesto: era rimasto colpito da
quella finestra semi buia che contrastava con il luccichio e lo sfarzo di
tutte le altre case della via.
Classe 2ª F
Enzo Perretta, il nuovo Sindaco dei ragazzi, è stato eletto con ben 207 voti su 424!
UN NUOVO SINDACO PER I RAGAZZI DI SOMMA LOMBARDO
Si chiama Enzo Perretta, ma ormai è conosciuto anche troppe persone …
come il Sindaco dei ragazzi. Ma sarà all’altezza di sosti- Riuscirai a sostituire il vecchio sindaco?
tuire l’ex sindaco? Ecco una piccola intervista per capire Spero di sì, anzi spero di essere un Sindaco migliore … e
di riuscire a mantenere le promesse fatte.
chi è e cosa vuole fare veramente.
Pensi che i tuoi consiglieri siano all’altezza del lavoro
Perché ti sei candidato?
All’inizio non la ritenevo una cosa seria e l’avevo fatto
che sarà loro affidato?
più che altro per potermi confrontare con altri ragazzi, Sì, me lo auguro, li ho scelti apposta e non a caso!!!
Anche se speravo che ne venisse eletto
poi però è iniziata a diventare una cosa
qualcun altro...Ma mi va benissimo lo
importante e mi sono impegnato un po’
stesso.
di più.
Qual è stata la tua prima impressione
Hai mai pensato di poter diventare il
“Sindaco dei ragazzi”?
sui tuoi avversari?
All’inizio sì, poi verso la fine ho iniziato a
All’inizio credevo che si candidassero più
persone e quindi credevo di avere più avperdere le speranze …
versari … infatti, prima di sapere chi eraPensavi di avere tanto successo all’esposino i candidati avevo timore di avere più
zione del programma?
concorrenza …
Beh, in verità con le terze ha avuto più successo Junior Velasquez … con le altre classi
Con quante firme ti sei candidato?
invece un po’ me lo aspettavo …
Mi sono candidato con 62 firme.
E con quanti voti hai vinto?
Che sensazione hai provato quando sei diHo vinto con 207 voti.
ventato sindaco?
Ero molto felice, non ero preoccupato!!! Felice di aver Pensi di mantenere la tua carica di Sindaco?
superato un altro gradino molto importante della scala Sì, soprattutto perché non voglio deludere tutti quelli che
della mia vita.
mi hanno votato…
Manterrai quindi anche le tue promesse elettorali?
Quali sono i programmi che sei sicuro di realizzare?
Non posso essere sicuro … so solo che mi impegnerò a Sì, se tutto va bene e come ho già detto m’impegnerò al
fondo per fare la festa delle terze perché l’ho promesso a 100%.
Giovedì 13 dicembre, di fronte all’intero Consiglio Comunale di Somma Lombardo, presieduto dal
Sindaco Guido Colombo, i nostri ragazzi sono stati ufficialmente insigniti delle cariche di Consiglieri e Sindaco dei ragazzi. Ovviamente il neo Sindaco Enzo Perretta ha voluto presentarsi!
PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
B
uonasera a tutti, è un
piacere per me essere
qui davanti a voi.
Ringrazio il Sindaco
di Somma per averci ospitato in
questa sala e tutto il Consiglio Comunale per averci dato questa possibilità, che noi cercheremo di
sfruttare al massimo….
Io sono Enzo Perretta e sono stato
da poco eletto Sindaco dei ragazzi.
Per prima cosa vorrei ringraziare
tutti i ragazzi che mi hanno votato,
perché è grazie a loro che sono qua
e sicuramente mi riprometto di impegnarmi nel compito che mi è stato affidato, per non deludere i miei
elettori. Ringrazio inoltre i Consiglieri che sono stati eletti e cioè Lia
Segato, Guido Tipaldo, Andrea
Moioli, Roberto Tornabene, Stefano Sacco, Nina Torriani, Ylenia
Lissandrello, Giuseppe Laviano,
Giacomo Gigliofiorito, Alirio Velasquez Gonzalez, Alessio Schembri
e Simone Schembri.
So che alcuni dovrebbero essere
Maggioranza e altri Opposizione,
ma sono sicuro che collaboreremo
tutti insieme per una scuola ed una
cittadina migliori. Intanto qualcosa
stiamo già facendo: infatti la giunta
precedente ci ha lasciato la somma
di 1600 € con la quale stiamo provvedendo all’acquisto di specchi nei
bagni e flaconi di sapone liquido,
come era stato promesso in campagna elettorale. Abbiamo però a cuore anche il settore laboratori per la
scuola, quindi abbiamo deciso di
informarci sui prezzi anche di Kit
per esperimenti scientifici e di una
stampante a colori che sarebbe utile
nel laboratorio informatico.
Siamo comunque anche aperti a
iniziative sul territorio, per le quali
ci sarà indispensabile la collaboraPagina 8
zione della signora Barbara Bianchi
del Comune di Somma Lombardo,
che ringraziamo per la disponibilità
e la pazienza che dovrà avere con
noi.
Ad aiutarmi in questo compito ci
saranno anche gli Assessori Federico Rematore e Giorgia Dal Tin, che
mi saranno vicini nell’ideazione di
progetti. Abbiamo tante idee, alcune chiare, alcune un po’ meno…
dovremo verificarne la fattibilità.
Vi assicuriamo però che ci impegneremo tutti al massimo delle nostre possibilità e che lavoreremo
seriamente.
Grazie per la gentile attenzione e
ovviamente auguro a tutti i presenti
un Buon Natale ed un Felice Anno
Nuovo, visto che mancano solo 5
giorni alle nostre, e vostre, sospirate vacanze!
Auguri a tutti e arrivederci!
Anche vedere un film in lingua francese può essere un’esperienza interessante:
LES CHORISTES
Un film divertente e istruttivo, ricco di spunti di riflessione
Nel mese di novembre, insieme alle nostre insegnanti di Lettere e di Francese,
abbiamo guardato un film molto istruttivo: “Les Choristes”. L’autore trasmette
un messaggio “forte” e di urgente attualità e cioè che anche ragazzi difficili e prepotenti possono essere “domati” quando
ricevono attenzione, affetto , comprensione. Il nuovo insegnante non condivide le
regole imposte dal direttore Rachin perché sono repressive e brutali. Al contrario
lui cerca di instaurare con i ragazzi un
rapporto fondato sulla fiducia e sul rispetto coinvolgendoli nel suo sogno di
creare un coro e trasmettendo loro la passione per la musica e il canto. Questo
insegnante, che potrebbe sembrare debole
perché subisce alcuni scherzi soprattutto
all’inizio, in realtà si rivela un
“vincente” in quanto riesce a trascinare
tutti i “suoi” ragazzi dando loro uno scopo su cui impegnarsi. Ciò li fa sentire
importanti e nessuno di loro verrà emarginato. La visione del film è stata l’occasione per migliorare la comprensione
della lingua francese, oltretutto facilitata
dai sottotitoli in italiano e per riflettere
sul delicato rapporto insegnante – alunno. Inoltre, considerando che la vicenda
è ambientata in uno squallido collegio,
non a caso denominato “Le fond de l’étang” (Il fondo dello stagno), abbiamo
capito la fortuna di avere una famiglia
che ci accompagna nella crescita e che ci
incoraggia nei momenti difficili.
LA TRAMA:
I CORISTI
LES CHORISTES
Il film si svolge in Francia nel 1949, qualche anno dopo la seconda guerra mondiale. Il racconto narra la storia di bambini in un collegio, il cui direttore è Rachin.
Lui è molto severo. Clément Mathieu, un professore di
musica disoccupato, arriva al collegio come sorvegliante e propone agli alunni, che sono molto problematici, di cantare. Loro formano un coro. Tra gli allievi, c’è un ragazzo che canta molto bene, Morhange. A
poco a poco gli alunni cambiano il loro comportamento
e il coro ha sempre più successo.
Un alunno, Mondain, dà fuoco alla scuola. Perciò Clément Mathieu viene licenziato dal direttore e porta con
sè il piccolo orfano Pépinot che con la sua tenerezza,
riesce a convincerlo.
Le film se passe en France en 1949, quelques années
après la seconde guerre mondiale. Il raconte l’histoire
des enfants dans un internant, où le directeur est
Rachin.
Il est très sévère. Clément Mathieu, un professeur de
musique au chômage, arrive à l'internat come
surveillant et invite les élèves, qui sont très
problématiques, à chanter. Ils forment une chorale.
Parmi les élèves, il y a un garçon qui chante très bien,
Morhange. Petit à petit les élèves changent leur
comportement et la chorale a toujours plus de succès.
Un élève, Mondain met le feu à l'école. Donc Clément
Mathieu vient renvoyé par le directeur et porte avec lui
le petit orphelin Pépinot qui, avec sa tendresse, réussit
Sport, disciplina di vita, ma anche divertimento!
E può aiutarti a superare lo stress della… scuola quotidiana
JUDO: PERCHÉ NO?
"Non mi è mai piaciuto il judo, cosa si trova di bello a cadere, urlare...? Poi quando
il prof. Antonio Pitrelli (maestro federale al 6°, laureato in scienze motorie) consegnò, a chi era interessato, l'iscrizione per provare 10 lezioni di questo sport nella
nostra palestra (con esame finale per arrivare alla cintura bianca-gialla), io incuriosita, accettai pensando: -Male non mi può fare, COSA COSTA PROVARE?!Dopo aver fatto la prima lezione, tutto cambiò completamente: imparare a cadere è fantastico, urlando ti sfoghi
completamente (beh, dopo una giornata di scuola ci vuole!), imparare a liberarsi poi!... Il judo è bellissimo e divertente, ma non dimentichiamoci che è anche utile: imparare a cadere è infatti bello. Se vi capiterà che qualcuno vi
spinga o inciampate, facendo judo non vi farete male mentre un altro... Oltre a quello che ho citato precedentemente si impara lo spirito del rispetto (anche se non tutti lo usano!). Vi consiglierei di provare, non è un campo di concentramento, si può sempre smettere! Ma almeno PROVARE...
Giannini Claudia
Pagina 9
ANGOLO
DELL’INGLESE
A fantastic experience among stuffed animals, huge crocodiles, telescopes and an exciting
experiment about the theory of Ohm. We become scientists for one morning…
A school trip to Venegono:
SCIENTISTS FOR ONE MORNING
On 12th October the school organized a school trip to the
Chemistry and Physics laboratories of Venegono, a small
town near Varese.
We were happy and curious to do experiments in the labs.
The coach left at nine o’clock. We travelled with our
schoolmates of the 3 A class. The journey lasted forty-five
minutes and in the bus we listened to music and spoke
about our plans for our future schools.
The labs were in a big priests’ school with a church in it.
We met two priests who teach there. They were our guides during the tour and showed us the laboratories.
A Lesson about Science, Chemistry and Astronomy
We also visited another room that contains a lot of stuffed animals. The most important of them was a big
Egyptian crocodile from the Nilo river; it was seven meters long. The guide spoke to us about that animal,
so now we know his story. In that room we learned about a lot of legends about
strange animals. Then we went to the Chemistry lab where we could watch the
blood by a professional microscope and could see a telescope invented by Galileo
Galilei.
Magic? An interesting Experiment
Finally, when we went to the Electronics laboratory, we did a very interesting
experiment. We built an electric circuit with some wires, a battery and a pencil
mine.
When we connected the battery and the pencil mine to the wires, the pencil mine
exploded.
Then, we applied a resistance and……the pencil mine shined !
When we increase the resistance, the light decreases her brightness, but when we decrease the resistance,
the light increases her brightness.
By this experiment, we tested the first theory of Ohm: the intensity of electricity is proportional to the
tension but it isn’t proportional to the resistance.
The laboratory was very interesting and we were very happy.
That day was fantastic for us and we hope that our friends liked it too.
Davide Bossi, Luca Fagnoni, Mattia Minotti – classe 3ªC
Last October I went with my school-friends to Arona, a nice town on the coast of lake
“Maggiore”.
We travelled by bus and visited the art exhibition of Andy Warhol.
Andy Warhol was born in Pittsburgh in 1928 and was one of the most influential
painter in art history. His pictures belong to Pop Art.
The exhibition was in “Villa Ponti”, a beautiful country-house of the
XVIII century. Since 1999 the villa is an original museum in the centre of Arona
In the halls there were a lot of Warhol’s works: photos, paintings and also the famous portraits
of Marilyn Monroe, Mao and Lenin and the posters of Campbell’s soups.
This experience helped me to love Pop Art so I hope to visit another Warhol’s exhibition soon.
We came back to school late in the morning. I was tired but happy.
Letizia Medina 3ª C
Pagina 10
A volte una mostra può essere l’occasione per riflettere su quella che doveva essere la
vita in tempo di guerra: è un’esperienza che la III C ha voluto condividere con noi
IMMAGINI DI STORIA SUL FRONTE ITALIANO:
“LA GRANDE GUERRA” 1915-1918
L’uscita guidata alla mostra
sulla prima guerra mondiale,
allestita presso la Sala Civica “Oriana Fallaci” della nostra città, ci ha interessato
particolarmente perché abbiamo visto immagini e oggetti di un evento tanto
principe
drammatico di cui sono stati
Francesco Ferdinando protagonisti anche alcuni
d’Asburgo Lorena
nostri bisnonni. Distribuita in
due sale, nella prima, dopo
che la guida ci ha sintetizzato le cause del conflitto e
come il nostro Paese si sia trovato coinvolto, abbiamo osservato le foto dei protagonisti della
guerra: il principe Francesco
Ferdinando d’Asburgo Lorena, il
re Vittorio Emanuele III, il Kaiser
di Germania Guglielmo II, il generale Luigi Cadorna. Siamo
quindi passati alle artiglierie austriache e italiane e alle armi leggere, dal finto cannone per in- Kaiser Guglielmo II
gannare il nemico alla mazza
ferrata austriaca per finire i soldati italiani ancora in vita dopo avere subito ondate
di gas velenosi. Del sistema dei trasporti ci hanno
colpito il somaro con scudo protettivo per mitragliatrice, il fante col suo mulo, capace di sopportare le
fatiche nei sentieri più impervi di alta montagna, l’uti-
lizzo dei piccioni viaggiatori per l’invio dei messaggi
dal fronte interno verso le prime linee. La dura vita
nelle trincee è emersa, oltre che dalle immagini
(ricordiamo il soldato intento alla spidocchiatura),
anche dagli oggetti esposti su un ampio tavolo nella
seconda sala: la lanterna da trincea, la borraccia in
legno, gli occhiali antiriflesso da tormenta, il fornello
scaldarancio e i cucchiai, le maschere antigas, una
borraccia costruita con un bossolo di cannone a testimonianza dell’ingegnosità dei soldati in un momento di così grande difficoltà. E, in un contrasto
che colpisce gli occhi e la mente, le immagini delle
ossa di soldati rinvenute nella zona del monte Ortigara dopo sessantasei anni dalla fine del conflitto,
accanto alle cartoline di propaganda della guerra.
La visita si è conclusa nella prima sala, sulle foto del
treno col carro funebre del Milite Ignoto.
Classe 3ª C
Re Vittorio Emanuele III
Generale Luigi Cadorna
SOLUZIONE INDOVINELLI di pag. 3
SOLUZIONE cruciverba di pag. 4
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La parola ottenuta nelle caselle bianche è: G E O G R A F I A
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GENERE: MUSICA
1: chitarra, 8 lettere
2: batteria, 8 lettere
3: gruppo 6 lettere
GENERE: CALCIO, SPORT
1: ronaldinho 10 lettere
2: Arbitro, 7 lettere
3: tifosi, 6 lettere
4: ostacoli 8 lettere
SOLUZIONE cruciverba di pag. 3
SCUOLA PRIMARIA “G. MACCHI” - SOMMA LOMBARDO
NATALE ALLE “MACCHI”
La storia di Natale raccontata dagli alunni della scuola primaria “G. Macchi”
di Somma Lombardo con la quinta edizione del
PRESEPE VIVENTE
Venerdì, 21 dicembre alle ore 16.20,
nel cortile della scuola, si riuniranno
tutti i partecipanti per assistere all’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele
a Maria.
In seguito la stella cometa e le stelle
del firmamento guideranno, attraverso il Sempione, la Sacra Famiglia
scortata dai piccoli angioletti. Lo
stuolo di pastori, le persone del popolo d’ Israele e i Magi d’oriente chiuderanno il corteo che, snodandosi attraverso le vie principali della città,
si dirigerà alla basilica di S. Agnese.
In chiesa si intrecceranno i momenti
salienti della storia con la liturgia.
Da diverse settimane nella nostra
scuola si respira una particolare atmosfera: c’è chi è indaffarato a preparare biglietti augurali, chi realizza
piccoli manufatti da donare, chi pensa ai parenti lontani che presto potrà
riabbracciare, chi crea decorazioni
per abbellire aule e corridoi, chi addobba l’albero, chi … Insomma ovunque aleggia lo spirito del Natale!!
Ma da alcuni giorni fervono i preparativi per la realizzazione del “Presepe
vivente” che vede coinvolti, da alcuni
anni, gli alunni della scuola “Giorgio
Macchi” nella rappresentazione sacra
della Natività.
LETTERA A TRE AMICI LONTANI
Somma Lombardo, 21 dicembre 2007
Cari Christian, Zigymantas e Aunjalik
questa mattina a scuola,
poco prima dell’intervallo, abbiamo
sentito una canzoncina che conoscevamo bene “Jingle bells, jingle bells
Jingle all the
way, Oh what
fun it is to ride
In a one-horse
open sleigh …”
Abbiamo pensato ad un registratore tenuto
ad alto volume
nell’aula accanto. No. Il suono
aumentava sempre di più e proveniva
dall’esterno. Ci siamo avvicinati alle
finestre e abbiamo visto l’auto dei
vigili entrare dal cancello della scuola.
Con le maestre e gli altri
bambini ci siamo precipitati nel cortile. “Anche
quest’anno è arrivato
Babbo Natale” ha urlato
una bambina di quinta.
In un attimo avevamo circondato l’auto tanto che
Babbo Natale faticava a
scendere.
“Ma dov’è il solito saccone di iuta marrone?”,
“Cosa tiene tra le mani... Possibile
che in quel guanto rosso ci sia qualcosa per tutti noi?...” “Quest’anno non
ci siamo comportati proprio bene e
Babbo Natale ha deciso di ricordarcelo… “
Questi erano i commenti che aleggiavano nell’aria, mentre i più piccoli si
guardavano attorno con lo sguardo
stupito di chi non capisce cosa sta
succedendo. Una “piccolina” si portava le mani alla bocca e non riusciva
contenere stupore e meraviglia e nei
suoi occhi si leggeva una grande
gioia. Poi l’ omone dalla lunga barba
bianca e la sua aiutante hanno distribuito sacchi colorati a ciascuna
classe. Anche se per noi non era la
prima volta, è stata comunque una
bella emozione sentire “ E questo è
per le quarte!”
Mentre le maestre ci distribuivano i
pacchettini, chiamandoci per nome …
ci siete venuti in mente voi tre. Per un
attimo ci siamo guardati in silenzio,
ma poi il sorriso è tornato sulle nostre
labbra
pensando
che
sicuramente
“Quel Buon Vecchietto” avrà avuto
in riserbo per voi
delle gradite sorprese.
Spesso pensiamo a
voi e vi ricordiamo
con un pizzico di
malinconia… speriamo di rincontrarci
presto.. e per ora non ci resta che
augurarvi BUON NATALE!!!!!!
Con affetto
UNA DOMENICA IN
PIAZZA
Domenica 2 dicembre la piazza Vittorio Veneto, di recente riaperta
alla viabilità, si è animata per la presenza degli alunni delle scuole del
territorio sommese che hanno visto
esposti i pro-pri manufatti, insieme
a decorazioni confezionate con dedizione da mamme, zie, nonne… Il
loro generoso contributo ha arricchito e completato quello che le
“piccole mani” sono riuscite a produrre con cura, ma anche con una
buona dose di divertimento. Il tutto
è stato esposto nelle bancarelle del
mercatino di Natale, dislocate agli
angoli della piazza.
L’occasione per “avvicinare” bambini
e ragazzi di ogni ordine di scuola è
stata anche la premiazione per la
partecipazione al concorso “Un Natale da favola… una favola di Natale”. La mostra degli elaborati, esposti al pubblico nel cortile del Municipio, proprio di fronte alla basilica di
S. Agnese, ha dato un tocco di colore e tinte vivaci all’atmosfera natalizia che si andava respirando. La bella giornata di sole e il fermento della piazza, hanno richiamato la curiosità e l’interesse di numerosi pas(Continua a pagina 13)
Pagina 12
Spettatori ma anche protagonisti di un coinvolgente spettacolo in lingua inglese
Insieme a James Bond alla ricerca della corona della Regina d’Inghilterra
TUTTI A BUCKINGHAM PALACE!!
Venerdì 9 novembre alle ore 14.00 le classi quarte e
quinte sono andate a “Buckingham Palace” (nella
sala Giovanni Paolo II della Biblioteca) per vedere
James Bond in azione per la regina Elizabeth II.
Lo spettacolo in inglese “JAMES
BOND: THE FINAL MISSION”
parlava del furto del “golden
dummy” e della “crown of England”. L’agente segreto James e
Smith, il suo assistente, compirono imprese divertenti e piene
d’imprevisti per ritrovarli. Le scene e la musica erano così coinvolgenti che dentro di noi sentivamo come una forza che
ci agitava e le canzoni ci sembravano scariche elet-
triche. Che strane sensazioni! I bambini che salivano
sul palco erano talmente emozionati che diventavano
rossi. Infine gli attori del BRITISH COLLEGE di
Gallarate ci hanno autografato il foglio delle canzoni. Ci è piaciuto molto e l’allegria degli attori che si alternavano è stata trasmessa anche a
noi. È stato un bellissimo spettacolo e ha meritato un oceano
di applausi, un vero successone
senza dubbio a giudicare dagli
apprezzamenti di noi tutti. Forse è stato più bello degli altri
anni! Parola d’onore!
Classe quinta A
Spazzatura? Non solo… Il progetto di Lega Ambiente aiuta gli alunni delle primarie a conoscere le insospettabili risorse nascoste nei nostri “rifiuti” quotidiani
ALT AGLI SPRECHI, VIA AL RIUSO
L’inquinamento dell’aria e dell’acqua,
la distruzione delle foreste, l’utilizzo
di materiali nocivi, la produzione di
enormi quantità di rifiuti, sono diventati una minaccia per l’uomo, che rischia di rendere inabitabile la Terra e
di alterare in modo irreversibile l’equilibrio ambientale. Gli uomini si devono rendere conto dei gravi problemi di
carattere ecologico che si trovano ad
affrontare e che non possono essere
risolti senza l’assunzione da parte di
ogni persona della propria parte di
responsabilità. È di fondamentale importanza convincere i futuri cittadini,
cioè noi alunni di tutte le scuole del
mondo, della necessità di collaborare
a ridurre le varie forme d’inquinamento, limitando i consumi superflui ed
evitando gli sprechi.
Quest’anno, nel mese di novembre,
gli alunni delle classi terze e quarte
della scuola primaria “G. Macchi”
hanno partecipato, con grande interesse, al progetto promosso dalla
Provincia di Varese e da Lega Ambiente sul riciclaggio.
Il problema dei rifiuti è sempre più
rilevante; l’eccessiva crescita dei consumi ha condotto a un enorme aumento della produzione dei rifiuti. La
partecipazione a questo progetto ci
(Continua da pagina 12)
santi che si sono poi diretti in via Melzi. Per l’occasione
quest’antica via del centro cittadino si è “vestita a festa” con rami di abete e graziose
lanterne appesi alle finestre, mentre nei cortili che vi si affacciano,
tra fiocchi di neve, luci soffuse e
graziosi addobbi si potevano ammirare prodotti artigianali di vario
genere. Lo “spirito” era appagato
dai capolavori di pittori e scultori come quelli realizzati da un mastro vetraio che soffiava e modellava la pasta di vetro. Due maestosi angeli cantori, appesi sulla
volta di un grande portone, accoglievano le persone,
ha permesso di capire la grandissima
importanza del riciclaggio.
La collaborazione di tutti i cittadini è
in dispensabile per il successo della
raccolta differenziata dei rifiuti solidi
urbani, cioè della loro separazione in
diversi contenitori secondo il tipo, in
modo da poterli trasformare e riutilizzare. É infatti, possibile ottenere per
l’agricoltura dai rifiuti di cucina
(umido); riutilizzare il vetro, la plastica e i metalli per fabbricare nuovi oggetti, con notevole risparmio di energia; stampare su carta riciclata, risparmiando la vita a molti alberi. La
plastica e il vetro recuperati possono
essere addirittura utilizzati per fabbricare materiali da costruzione di durata illimitata.
Nel nostro piccolo noi stiamo realizzando i contenitori per la raccolta differenziata della carta e della plastica
nella nostra scuola.
mentre poco prima dell’ingresso era possibile appendere “all’albero dei desideri” ciò che ciascuno aveva più a
cuore per le imminenti festività.
Proseguendo nella visita le mura
merlate di un castello incuriosivano
i più piccoli, che una volta entrati
potevano ascoltare fiabe e leggende
lette dalle maghe e addirittura farsi truccare come gli gnomi e i folletti dei loro racconti.
Era possibile anche avvicinarsi ai laboratori predisposti per la creazione di biglietti augurali o decorazioni
natalizie. Insomma non mancava proprio nulla, nemmeno
dolciumi e leccornie!
Pagina 13
Si è concluso con successo il progetto provinciale “Teatro da vedere, teatro da fare” realizzato in
collaborazione con la compagnia teatrale “La Zattera”
TEATRO!!! CHE PASSIONE
“Che paura! Non ce la faccio!” Sicuramente la maggior
parte di noi alunni della 5ªB pensava questo, ma era giunto il momento di affrontare il pubblico. Dopo tanto impegno e grazie a Noemi e Martin, i nostri “maestri di teatro”, eravamo giunti alla conclusione del progetto “Teatro da vedere, teatro da fare”, pronti per
“SCUOLA FORESTA”, lo spettacolo con il quale abbiamo cercato di mettere in scena quello
che rappresenta per noi la scuola.
Tra realtà, sogni, incubi e fantasie
ecco comparire gli abitanti della
Scuola Foresta: i bambini canguro che dalle tasche e dalle cartelle
sanno far uscire di tutto, la timida
bambina cozza, gli abili copiatori
bambini giraffe e i bambini puzzola che con le loro micidiali scarpe riescono a fare il
vuoto intorno a loro. Ed ecco in scena il quotidiano
“trauma” della sveglia, l’incubo del dentista, lo studio
che concilia il sonno, “l’allegra“ vita di classe, la disperazione degli insegnanti e il desiderio di evasione dalla solita “routine”.
Che spettacolo ragazzi!!! È stato fenomenale! Pensiamo
sia piaciuto molto non solo ai nostri genitori, ma anche ai
ragazzi della scuola perché durante lo spettacolo applaudivano, ma soprattutto ridevano molto. Martin e Noemi,
sono stati formidabili, in
sole sette lezioni ci hanno
condotto per mano alla scoperta del mondo del teatro,
aiutato a superare la
“vergogna”, l’imbarazzo di
fare qualcosa davanti a tutti,
insegnato a muoverci con
disinvoltura, a danzare, a
stare e lavorare insieme agli
altri, a cogliere il lato positivo delle cose e ad affrontare
le difficoltà con un po’ di
ironia. Gli applausi sono
stati tanti; ci hanno fatto tanto piacere; eravamo felici
perché eravamo riusciti a realizzare il nostro progetto:
far uscire ciò che avevamo dentro di noi. È stato, però,
anche un po’ triste perché significava la fine di una bellissima esperienza, che speriamo comunque che non rimanga l’unica.
“I giovani non leggono più, pensano solo a telefonini e playstation!”… ma sarà vero?
Leggendo questo divertente articolo delle classi prime, forse cambierete idea!
TUTTI INSIEME IN LIBRERIA!
Giovedì 25 ottobre, ore 8.30,
siamo ansiosi di partire, il
pullman ci aspetta e quindi…
via per un viaggio nel mondo
della lettura! Le nostre maestre
ci hanno già detto il motivo di
questa uscita e noi siamo
impazienti di arrivare a destinazione! Ecco, ci siamo! Siamo all’ingresso di un grande
Centro Commerciale a Gallarate e chi ci viene incontro? Ma sì, sono proprio due
streghe, con tanto di cappello e vestito nero e vogliono
che le seguiamo. Siamo emozionati e stranamente silenziosi mentre camminiamo
lungo un ampio corridoio illuminato in modo quasi accecante: c’è anche un’allegra musica
che accompagna i nostri passi.
Siamo arrivati! Eccoci in una
bellissima libreria e precisamente alla libreria Edicolè. Quanti
libri! Ce ne sono di tutti i tipi:
saggi, thriller, romanzi, libri di
fantascienza, di cucina e… per
bambini. Non sappiamo più dove guardare! Queste nostre simpatiche amiche ci propongono
la lettura di alcune storie. Noi
accettiamo con entusiasmo.
Mentre una strega legge, l’altra
se ne sta seduta con un blocco
da disegno ed una matita, disegnando alcuni dei personaggi
dei racconti letti e alla fine ce li
regalerà. Che divertimento!
Questi libri sono proprio spiritosi
e coinvolgenti! Anche noi stiamo
Pagina 14
imparando a leggere e quando
diventeremo più bravi saremo
noi a leggere i racconti ai nostri
fratellini o sorelline o cuginetti
più piccoli. Non vediamo l’ora!
Alla fine della lettura le streghe
ci danno il permesso di sfogliare qualche libro, ma ci fanno una raccomandazione: prima di andarcene dobbiamo
rimettere tutti i libri al posto
giusto. Il tempo passa e purtroppo è ora di ritornare a
scuola. Uffa, che peccato! Ma
come sorpresa finale le nostre
nuove amiche ci regalano dei
libri per arricchire la nostra
biblioteca di classe e tanti biglietti sconto che potremo utilizzare per l’acquisto di libri. Arrivederci streghe, arrivederci
libreria, è stata proprio una bella
ed interessante giornata! Sulla
strada del ritorno pensiamo tutti
la stessa cosa: fossero sempre
così tutti i giorni di scuola!
Classi prime
LA CITTÀ DI MILANO: così vicina e a volte così poco apprezzata!
Non la pensano così i bambini di quarta e di quinta che hanno scoperto alcune delle sue bellezze:
dal planetario al Duomo, dal Paleolab al laboratorio di archeologia…
decisamente una giornata indimenticabile!
SIAMO TUTTI ARCHEOLOGI!
Ore 8 di venerdì 29 novembre 2007: partenza col pullman per Milano. Scendiamo vicino ai Giardini Pubblici detti IL GIARDINO DELLE SCIENZE perché
vi si trovano il Museo Civico di Storia Naturale di
Milano, il Planetario e il Paleolab.
Dapprima siamo andati al Planetario dove la cosa che
mi ha colpito di più è che sembrava tutto vero. Lì non
si potevano scattare fotografie, ma è stato emozionante
osservare le stelle proiettate
sopra di noi: abbiamo visto
il sole, la luna, le stelle, le
costellazioni e tanto altro.
Eravamo al buio e quando la
proiezione è terminata, i noDIORAMA DI
stri
occhi hanno fatto un po’
TRICERATROPO
di fatica per abituarsi di nuovo alla luce.
Poi siamo andati al Duomo: sembrava infinito! Era
così grande e maestoso che non capivo dov’era l’altare. Inoltre mi hanno incantato le vetrate e le innumerevoli statue.
Nel pomeriggio ci siamo spostati al Paleolab dove
abbiamo partecipato al LABORATORIO DIDATTICO di paleontologia: con le nostre guide abbiamo potuto osservare reperti eccezionali come denti di squalo gigante e svolgere attività manipolative come la
creazione di calchi; abbiamo anche simulato uno scavo paleontologico, cercando piccoli fossili nascosti
nella sabbia.
Dopo il laboratorio ci aspettava il Museo dove le nostre guide ci hanno fatto scoprire molte cose nuove:
per esempio, io non sapevo che Ciro ( fossile di cucciolo di dinosauro carnivoro ritrovato in provincia di Benevento) è
molto importante perché è l’unico
di cui sono state ritrovate, ovviamente fossilizzate, anche delle parti
molli. C’erano poi copie di dinosauri giganteschi, di rettili volanti
CIRO
ed acquatici, ammoniti e dei bellissimi diorama che ricreano scene di vario genere.
Decisamente il Museo è stata la parte migliore della
gita, ho deciso: voglio fare l’archeologo!
Elia e Federico, classe 4ªB
Oltre le nuvole… un mare di stelle!
TUTTI CON IL NASO ALL’INSÙ
Oh no! Ecco una bella gita rovinata
da una lezione barbosa, su Terra,
Sole, stelle, pianeti… e chi ci capisce
qualcosa? Questo è quello che la maggior parte di noi ha pensato quando gli
insegnanti ci hanno detto che a Milano saremmo andati al planetario per
cercare di capire che cos’è il sistema
solare, che cosa sono i movimenti
della Terra. La proposta non aveva
suscitato grande entusiasmo, anche
perché quando in classe avevamo simulato il movimento di rotazione e di
rivoluzione, qualcuno, a furia di girare, si era ritrovato con lo stomaco sottosopra. Che noia, un’altra lezione!
Non bastano quelle in classe?
Eccoci all’ingresso del Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano. Entriamo in una sala in penombra, circolare, con il soffitto a forma di cupola.
Al centro c’è una strana “macchina”,
tutta nera, che sembrava un grande
telescopio e intorno tante sedie di legno un po’ vecchiotte. Facendo un po’
di confusione, come sempre, ci acco-
modiamo. Che sorpresa… sono tutte
sedie rotanti. Che divertimento!
Si spengono le luci, tutto diventa buio
e inizia la “lezione”: ci viene spiegato
che il Planetario di Milano è il più
grande d’Italia ed è tra i maggiori al
mondo e che prende il nome da quella
strana “macchina”, lo strumento
proiettore degli astri donato da Ulrico
Hoepli nel 1929.
All’improvviso ecco comparire le
stelle e la luna, così come le potremmo vedere se abitassimo a Milano, tra
le guglie del Duomo e sugli edifici di
cui vediamo il profilo tutt’attorno alla
cupola. È facile così comprendere il
significato di alba e tramonto e capire
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cosa rappresentano i punti cardinali.
Beh, la “lezione” comincia a farsi
interessante.
Il relatore intanto ci fa notare alcuni
pianeti confusi tra le stelle. Ecco lassù Marte, Giove e Saturno... Sirio, la
stella del mattino, le costellazioni e le
nebulose. Guardando attentamente
riusciamo a riconoscerne alcuni, ma
tutto si complica quando improvvisamente le stelle si moltiplicano, sono
così lucenti che quasi sembra giorno:
non si tratta di una magia, ma questa è
l’immagine del cielo che potremmo
ammirare se ci trovassimo in alta
montagna. Che meraviglia!!! E che
strano vedere le fotografie della Terra
così come l’hanno vista dallo spazio
gli astronauti! Assistere alla proiezione di un pezzetto del film APOLLO
13 ci fa venire i brividi per la bellezza
della Luna vista così da vicino.
La “lezione” purtroppo sta per finire e
noi ci rendiamo conto che non è stata
affatto noiosa, anzi molti di noi nella
lista del “che cosa farai da grande?”
DAL DIARIO DEL
PALEONTOLOGO
MARCO TESTA
Giovedì , 30 settembre 2001
Nel deserto del Tlaki Makan in Cina, io
e i miei compagni abbiamo trovato una
cosa mai vista: c’erano quattro dinosauri, uno sopra l’altro. Io e i miei colleghi siamo rimasti sbalorditi! Pian piano con lo scalpellino abbiamo liberato il corpo di
un dinosauro sconosciuto
e lo abbiamo ripulito per
bene. Degli altri tre, uno
era uguale al primo cioè sconosciuto,
uno era un brontosauro e un altro un
velociraptor. Il primo che abbiamo trovato, lo sconosciuto, confrontandolo
attentamente con altri dinosauri abbiamo capito che era il più vecchio antenato del tirannosauro rex: lo hanno
chiamato GUNGALON.
Esaminando con
grande attenzione la zona
vicino allo scheletro,
abbiamo trovato della cenere vulcanica
e abbiamo fatto un’ipotesi sulla morte
di questi dinosauri: il vulcano stava per
eruttare e dal panico un dinosauro finì
nel fango.
I due gungalon non potevano perdere
una preda così facile, ma finirono anche loro intrappolati nel fango, nessuno
riuscì più a liberarsi e morirono tutti
insieme.
AL MUSEO DI ARSAGO
Il 9 novembre io e i miei compagni sia- cogliendo miele e legna e quando li
mo andati al Museo archeologico di hanno sentiti gridare sono corse in
Arsago Seprio.
loro aiuto, ma ormai era troppo tardi:
hanno trovato i loro corpi feriti a
morte. Sono tornate di corsa al villaggio a chiamare gli uomini più forti che
hanno trasportato i corpi con una barella nel grande campo ai piedi della
collinetta che sovrasta l’accampamento, Lì è iniziata la cerimonia della cremazione: mentre il fuoco bruciava lentamente la catasta di legna su cui erano adagiati i loro corpi, tutti noi abbiamo festeggiato la loro partenza
Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare le
con bevande e carne di capra. All’alba
spiegazioni di una grande esperta, l’aril
mio papà e i miei fratelli grandi hancheologa Luisa Alpago Novello
Ferrerio. Tra i numerosi reperti ci ha no raccolto le loro ceneri in due vasi,
colpito la tomba di un uomo e di un uno grande e uno piccolo. Il giorno
bambino che probabilmente sono morti dopo li abbiamo seppelliti insieme perinsieme. Nessuno è riuscito a capire che ché il nonno e il mio fratellino erano
cosa sia successo veramente, per questo inseparabili e dove andava uno, poco
abbiamo pensato di ricostruire la loro dopo anche l’altro lo raggiungeva. Nelstoria. Vi racconto cosa, secondo me, la tomba, fatta da pietre larghe e
può essere capitato a quei due lontani piatte, abbiamo sistemato accanto alle
antenati.
ceneri del nonno un piatto, dei vestiti,
Stasera intorno al falò un’anziana della sua lancia e una moneta che gli serla nostra tribù ha raccontato la terrivirà per pagare Caronte, il signore che
bile morte del mio fratellino e di mio
con una barca li farà passare nell’aldinonno. Nel pomeriggio di qualche giorlà. Vicino all’urna di mio fratello abbiano fa il nonno, per far smettere di
mo messo i suoi vestiti, il suo bicchiepiangere mio fratello, l’aveva portato
re e un po’ di frutta. A tutti noi è dia fare una passeggiata nel bosco qui
spiaciuto che se ne siano andati e li
vicino, ma un lupo li ha seguiti e all’imricorderemo sempre.
provviso li ha aggrediti. C’erano nei
Federica - classe 4 ªA
dintorni alcune donne che stavano rac-
Il Minibasket quale gioco educativo che valorizza la collaborazione e l’importanza del gruppo
e che permette il raggiungimento veloce da parte del bambino del fine per cui lavora:
giocare con gli altri
“IL MINIBASKET: BAMBINI IN MOVIMENTO CON LA PALLA”
Nel primo periodo di questo anno scolastico, durante le ore di
educazione motoria, quasi tutti
gli alunni della scuola, esclusi
quelli di prima impegnati nel progetto di psicomotricità, hanno
partecipato al progetto di MINIBASKET. Tale progetto è stato organizzato dalla
Fondazione Ascoli in collaborazione con Nelson
basket associazione sportiva dilettantistica di
Somma Lombardo. Per otto lezioni gli insegnanti
di educazione motoria delle classi interessate
hanno operato in compresenza con l’istruttore,
consapevoli che gli alunni di questa fascia di età
sono nel periodo d’oro della motricità e stanno
imparando a collaborare, ma la foga del gioco
spesso evidenzia momenti di aggressività che
travolgono le regole e i comportamenti amicali.
Attraverso il Minibasket inteso come l’avviamento
giocoso alla Pallacanestro e non quindi il sistematico insegnamento della tecnica sportiva di
questo sport, il progetto si prefigge di raggiungere questi obiettivi:
• imparare a controllare le capacità esecutive e reattive,
• sviluppare la coordinazione dinamica generale e oculo- manuale,
• saper cooperare e accettare ruoli e regole,
• diventare più sicuri e disponibili,
• saper comunicare e interagire nel gioco.
Francesco e Paolo hanno insegnato la tecnica di
base con i 4 fondamentali del gioco: il palleggio,
il passaggio, il tiro, la difesa, per arrivare poi a
disputare delle vere e proprie minipartite con l’applicazione delle regole e tanta collaborazione.
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SCUOLA PRIMARIA “A. MORO”- ARSAGO SEPRIO
I “giornalisti in erba” della 5ª A intervistano i restauratori della Basilica.
ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI
La Basilica di San Vittore, ad Arsago
Seprio, sta riscoprendo la sua storia e
riemerge in
tutto il suo
splendore.
Appassionati
dalle attività
di giornalismo che abbiamo svolto nella prima
parte dell’anno scolastico, noi ragazzi
della 5ª A abbiamo pensato di recarci
in Basilica armati di penna e taccuino
per intervistare i restauratori che stanno facendo tornare alla luce gli affreschi nascosti.
La caposquadra, Paola Meda, rispondendo alle nostre domande, ha illustrato in modo approfondito le fasi del
restauro e le tecniche utilizzate, aiutata dai colleghi che, sulle impalcature,
proseguivano i lavori. Abbiamo appreso che la scoperta degli affreschi,
risalenti al 1938 e nascosti sotto uno
strato di calce marrone, è avvenuta per
caso, ritrovando la firma del pittore
Lorenzo Cappia di Cuvio, sotto una
finestra della parete nord.
Con grande pazienza, con acqua, sapone e spazzolino, hanno cominciato
a rimuovere l’imbiancatura. Il risultato è stupefacente: la chiesa, una volta
cupa per il colore dato alle pareti e per
lo sporco sovrapposto, appare ora rischiarata e luminosa.
Lungo i lati della navata centrale corrono”tondi” dipinti con la tecnica dell’affresco, cioè colorando sull’intonaco non ancora asciutto. In questi medaglioni, contornati da greche e fregi,
sono rappresentati simboli cristiani e
scritte in latino e in greco, che ci siamo fatti tradurre. Abbiamo saputo che
alcune di esse presentano errori ortografici, per cui deduciamo che il pittore sapesse fare bene il suo mestiere,
ma masticasse poco il latino!
Si possono anche ammirare tra gli altri, una vite, l’arca di Noè, un’ancora,
un’arpa, un leone ed una serie di colombe con un rametto d’ulivo nel becco. Anche il catino absidale che ospita
l’altare, è stato completato: questa è la
parte più antica della chiesa e sono
presenti decorazioni a graffito a forma
di embrici, praticate con un pettine a
tre denti sul cemento fresco. Esse risalgono infatti al 1100 circa.
Nella parte centrale c’è una croce di
Costantino: è stata certamente aggiunta verso il 1500 e lo si può capire
dai materiali che certamente non esistevano al tempo della costruzione
della Basilica.
Molto interessante è stata certamente
la spiegazione di come i restauratori
sondano i muri, per verificare cosa
presentano i diversi strati sottostanti di
calce e imbiancatura.
Da un tassello che rivela uno strato
sotto gli affreschi del 1938, si possono
vedere delle pitture che risalgono al
1500. Abbiamo anche capito che ogni
modifica che viene fatta in un monumento come la chiesa, segue la
“moda” del tempo.
Prima di cominciare i lavori di restauro occorre scegliere cosa si vuole e
cosa conviene portare alla luce e che
tipo d’intervento fare; quello nella nostra Basilica è un restauro conservativo: non interviene sulle parti mancanti. Alla fine dell’intervista abbiamo
potuto osservare o toccare con mano
gli attrezzi
da lavoro
dei restauratori che
lavorano,
anche
al
freddo, ma
con grande passione: bisturi, poggiamano, pennelli di diverse grandezze,
spatole e materiali detergenti.
Ora i lavori stanno proseguendo lungo
le navate laterali; chissà quali altre
meraviglie sveleranno!
Al via il progetto “ARCHEOLOGIA AL MUSEO”
Le classi terze della scuola primaria “ A.Moro” coinvolte in un progetto alla scoperta del mondo della preistoria
Arsago Seprio, 7 dicembre 2007
Noi alunni delle classi terze abbiamo iniziato il progetto
“Archeologia al museo “ con la visita al Civico Museo Archeologico di Arsago Seprio.
Ad accoglierci c’era il
Dott.Giancarlo Politi che ci
ha illustrato il lavoro dell’archeologo attraverso gli
strumenti usati sul campo e
di seguito ci ha fatto conoscere i principali tipi di fossili esposti nelle teche della
sala del museo.
Intrappolati nelle rocce, abbiamo scoperto trilobiti,
ammoniti, cefalopodi e rettili di ogni specie.Abbiamo
ammirato gigantesche uova fossili di rettili, vegetali fossilizzati simili alle nostre conifere e ciottoli di ambra che racchiudono piccolissimi insetti.
Il progetto è proseguito il 12 dicembre con la visita al
Museo Civico dei fossili di Besano.
Che emozione davanti al Besanosauro!
Soprattutto siamo rimasti meravigliati nel vedere ed apprendere che si trattava di un esemplare di ittiosauro
femmina aveva nel suo corpo, ben quattro piccoli embrioni.
Ci ha stupito la ricostruzione del gigantesco Saltriosauro,
un saurisco che visse nella preistorica foresta del vicino
paese di Saltrio.
Il nostro progetto continuerà
con la collaborazione del Museo di Storia Naturale di Milano con una visita alla sala dedicata all’evoluzione dell’uomo e c'introdurrà al concetto di cultura ripercorrendo
le tappe del paleolitico.
In seguito, un incontro in
classe con l’esperto, che
sarà incentrato sull’arte preistorica, ci permetterà di realizzare una personale pittura
rupestre.
A conclusione del progetto andremo tutti a visitare l’Archeopark di Boario Terme: là scopriremo un villaggio palafitticolo ricostruito e potremo assistere alla simulazione
delle attività dell’uomo nel neolitico come l’accensione
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Passeggiando e curiosando tra i sentieri del parco di Cene e il museo “E. Caffi ” di Bergamo
PALEONTOLOGO PER UN GIORNO
Martedì 2 ottobre noi bambini delle
classi quarte della scuola primaria
“A. Moro “ di Arsago Seprio, ci siamo recati in gita scolastica al parco
paleontologico di Cene.
Siamo partiti puntualissimi alle sette
del mattino; tutti noi eravamo impazienti di raggiungere la meta per poterci cimentare nel lavoro del paleontologo.
Arrivati al parco abbiamo incontrato
Michela, la nostra guida, che ci ha
accompagnati lungo il percorso.
All’inizio abbiamo trovato resti di
rocce vulcaniche e sedimentari;
dopo averli osservati attentamente,
Michela ci ha fatto notare che la
roccia sedimentaria a contatto con
l’acido cloridrico fa delle bollicine,
mentre quella vulcanica non ha reazione alcuna.
Abbiamo poi raggiunto la zona in
cui nell’anno 1965 è avvenuta una
frana; si poteva notare la spaccatura
della roccia e il colore nero della
stessa.Qui i paleontologi hanno lavorato e lavorano alla ricerca di
fossili, scoprendo reperti molto importanti tra cui un esemplare di ret-
tile volante con un’apertura alare di
un metro, considerato il più grande
ritrovamento archeologico effettuato
nella regione.
Terminato il percorso all’aperto
abbiamo raggiunto il centro visitatori per iniziare le attività di laborato-
rio. É stata un’esperienza alquanto
interessante e coinvolgente: scomponendo le tessere di un puzzle si
scoprivano dei fossili che andavano
osservati attentamente per poter
compilare successivamente una
scheda predisposta in cui si mettevano in evidenza le caratteristiche del
reperto. Tutti noi eravamo molto
interessati al lavoro, ci sentivamo
veri e propri studiosi e la nostra
gioia aumentava soprattutto quando, tolti tutti i pezzi del puzzle,
compariva il calco dell’animale.
Nel pomeriggio ci siamo recati al
museo di scienze naturali di Bergamo per vedere i fossili rinvenuti a
Cene e qui conservati.
Grande stupore ha suscitato in noi la
visione di un enorme mammut collocato nell’atrio d’ingresso del museo. Ci siamo poi addentrati nelle
sale dello stesso, soffermandoci in
particolar modo nelle sezioni dedicate alla zoologia e ai fossili.
Era con noi il dottor Politi, studioso
di fossili e profondo conoscitore dei
siti archeologici della Lombardia
oltre che di altri presenti in Italia ed
in Europa; grazie alla sua enorme
competenza abbiamo acquisito
numerose e interessanti notizie sui
reperti conservati nel museo.
Eravamo così tanto coinvolti nelle
sue spiegazioni, che non avremmo
mai voluto allontanarci da quel
luogo, ma purtroppo il tempo a
nostra disposizione era terminato e a
Gli alunni delle classi quarte alla scoperta di tradizioni culinarie del passato
DOLCI ANTICHI E BAMBINI MODERNI
Miele dorato tra fiocchi di zucchero a velo, cannella d’Oriente, chicchi d’uva passita, sbuffi di
cacao su tappeto di frutta secca amalgamato in
una girandola di profumi e aromi.
Pestando, tritando, frullando, spianando e infine
arrotolando, gli alunni di 4ª B hanno scoperto,
divertendosi, il piacere dell’antica tradizione lucana, creando dolcetti speziati che annunciano
l’imminente arrivo del Natale.
La voglia di festeggiare è partita dalla cucina e si
è poi diffusa con poesie, canti e musiche negli
ambienti della scuola.
Anche gli alunni della 4ª A hanno sperimentato
due ricette della tradizione lombarda. Sotto la
guida di un cuoco arsaghese, esperto conoscitore della cucina regionale, si sono cimentati nella
preparazione dei mundaghit e dei verzini.
Macinando, impastando, amalgamando, arrotolando hanno creato giocosamente piccole polpette che, con grande divertimento, hanno tuffato e dorato nell’olio. Avvolgendo, poi, il resto dell’impasto in verdi foglie di verza, hanno formato
soffici involtini che hanno cotto in forno.
Per dimostrare bravura, impegno e abilità culinaria hanno invitato i propri genitori a gustare con
loro i piatti preparati.
Grazie al laboratorio di cucina le classi hanno
potuto vivere piacevoli ed interessanti momenti e
scoprire tipici piatti regionali del periodo natalizio.
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Gli alunni delle classi quarte
I bambini delle classi seconde di Arsago tutti insieme in allegria
PRIMA COLAZIONE A SCUOLA
Per dare una diversa carica e maggiore energia alla giornata scolastica, ci
ritroviamo nel locale mensa per fare
tutti insieme la prima colazione.
Si sa che la giornata va iniziata dando
all’organismo il carburante necessario per svolgere ogni tipo di attività.
A volte ci si dimentica di mettere in
pratica questa importante regola dietetica per vari motivi. Le scuse sono
un po’ sempre le stesse “mi sono svegliato tardi… non ho fatto in tempo… non avevo fame… non mi piace
il latte…”. A scuola invece è stato
divertente ed eccitante trovarsi seduti
uno accanto all’altro per una bella
colazione fatta con calma dopo aver
apparecchiato i tavoli tutti insieme.
Abbiamo cominciato con l’alimento
più classico e completo: il latte.
Abbiamo tuffato nel bianco liquido
vari tipi di cereali: muesli alla frutta,
croccanti al cioccolato, riso soffiato
al cacao e per finire dorate fette bi-
scottate integrali. Qualcuno di noi ha
fatto il bis e il tris e qualcuno a furia
di immergere cereali di vario tipo ha
esclamato gioioso:
- Questa è una macedonia!
Così in un’atmosfera gioviale abbiamo appreso le fondamentali norme
per una corretta alimentazione. Ad
esempio, abbiamo capito che non è
necessario dolcificare il latte ed abbiamo assaggiato alimenti che forse a
casa non ci saremmo mai sognato di
gustare. Questa esperienza verrà ripetuta altre volte nel corso di quest’anno scolastico ed ogni colazione verrà
opportunamente predisposta in modo
bilanciato secondo criteri nutrizionali
equilibrati, tenendo conto anche del
bisogno di variare il primo pasto del
mattino. Nelle prossime colazioni
gusteremo yogurt e biscotti prodotti
da noi nella cucina della scuola, a cui
abbineremo frutta fresca e secca,
marmellata, succhi e frullati. Non ci
faremo mancare l’esperienza di un
tipico breakfast inglese.
Dalla Cina all’Italia, dalla Scozia all’India tante tradizioni per un solo augurio
HAPPY NEW YEAR!
Le classi quarte della scuola elementare di Arsago hanno compiuto un particolare
“giro del mondo” alla scoperta delle tante tradizioni,
per un giorno di Capodanno che porti tantissima felicità
La tradizione vuole che nella notte tra il vecchio e il nuovo anno si compiano gesti rituali per
propiziare la FORTUNA
In Italia non devono mancare
I Cinesi celebrano il capodanno tra
sulla tavola del cenone lenticgennaio e febbraio: i genitori dochie e uva che simboleggiano
nano ai loro figli piccoli involucri
denaro e fortuna.
contenenti “ monete fortunate”
Una tradizione popolare raccon cui decorare l’albero delle mocomanda di non spazzare il
nete della fortuna.
pavimento di casa il primo
Tra settembre e ottobre gli Ebrei
giorno dell’ anno….. altrimenti
seguono i riti di Rosh Hashanan
la fortuna esce di casa. Un’
con cui aprono il nuovo anno…. per
altra credenza recita che per
una fanciulla l’anno nuovo sarà fortunato se incon- avere un dolce anno baciato dalla fortuna basta
mangiare una mela con il miele.
trerà, la mattina del primo gennaio, un uomo.
Spostiamoci in Gran Bretagna e per maggior precisione in Scozia: qui il nuovo anno è detto
“Hogmanay” e sarà fortunato se la prima persona
ad entrare in casa è un uomo alto, dai capelli neri
e con un pezzetto di carbone in mano.
Gli Hindu salutano l’anno nuovo durante la festa
Diwali ponendo luci colorate sulle strade e lampade accese nelle case.
In conclusione…… tutto il mondo si augura per il
nuovo anno FORTUNA, ABBONDANZA e FELICINon tutti i popoli e le religioni festeggiamo l’arrivo TÀ!
del nuovo anno a gennaio.
La nostra speranza è che tutti insieme ci proviaPartiamo ora per un viaggio che ci permetterà di mo!
brindare….. per tutto l’anno.
Classe 4ªA
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SCUOLA DELL’INFANZIA “A. PORRANEO” - ARSAGO SEPRIO
Ecco quanto verrà proposto e attuato in ambito educativo-didattico durante
l’anno scolastico 2007/2008 nella nostra scuola dell’infanzia
UN ANNO INSIEME
ricco di attività – giochi e momenti ricreativi per tutti…..
LA NOSTRA SCUOLA
4 sezioni
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
ANNUALE
“VIVERE L’ARIA”
gialla
verde
azzurra
arancione
Nel progetto confluiscono tutte le esperienze e le
attività che stimolano il bambino. I bambini scopriranno l’elemento aria; l’attività ludica e non,
consentirà loro di relazionarsi con i mezzi che
fluttano nell’aria: bolle, palloncini, aquiloni e a
scoprire e costruire alcuni mezzi di trasporto.
I racconti, le esperienze e le conversazioni porteranno gli alunni a conoscere i legami tra aria e
regno animale e a sviluppare relazioni per una
convivenza civile che sproni al rispetto dell’ambiente e favorisca una coscienza ecologica.
108 alunni
8 insegnanti
1 insegnante IRC
1 insegnante di sostegno
3 collaboratori scolastici
PROGETTI
* Per i bambini di tre anni:
esperienze psicomotorie e manipolative in relazione al testo
“Il gatto e la gabbianella” di
Sepulveda.
* Per i bambini di quattro anni:
sviluppare, potenziare, affinare
tutti i sensi del bambino il piacere del “fare”, in relazione al
testo “La nuvola Olga” di
N. Costa
* Per i bambini di cinque anni:
acquisizione della capacità di
ascolto e approccio alla lettoscrittura con l’adozione del
testo “Cipì” di M. Lodi.
ESPERTI
* Progetto di Musicoterapia
tenuto da docenti del Corpo
Musicale di Arsago S.
(attuato da Settembre a
Dicembre 2007).
* Progetto di Psicomotricità
“Siamo alberi in crescita”
docente
responsabile
M. Levy (attuato da Maggio
a Giugno 2008)
CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
* 1° incontro con scambio di auguri il 14/12/07
USCITE
* IL 30 Ottobre 07 i bambini
grandi si sono recati presso la
biblioteca Borgomaneri per la
“giornata in Biblioteca”.
* Sono programmate uscite
sul territorio (passeggiate per
le vie del paese, visita al mercato, al parco Pissina …)
* Gita con i genitori il 07 o 08
Giugno 2008 con meta da
concordare.
* 2° incontro con le classi quinte il 19/02/08
* 3° incontro con le classi prime il 13/05/08
MOMENTI DI FESTA
* Si è tenuto il 16/12/07 presso la palestra Comunale di Arsago S. la festa di Natale
con l’esibizione dei bambini nello spettacolo “Pace e amore” seguito dai canti dei genitori e dell’arrivo di Babbo Natale.
* Appuntamento per la festa di fine anno Domenica 01/06/08 presso la palestra Comunale di Arsago Seprio.
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