l`Olmo - Comune di Diamante

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dalle parrocchie
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CIRELLA. UNA CERIMONIA SOLENNE PER DUE GRANDI EVENTI.
La Nomina di Don Mario Barbiero e il ricordo di Mons. Francesco Maria Di Francia
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Nei giorni scorsi S.E. Mons. Leonardo Bonanno, Vescovo della Diocesi, si è recato presso
la Parrocchia Santa Maria dei Fiori a Cirella,
erede spirituale della omonima città vescovile paleocristiana, per presiedere alla concelebrazione Eucaristica con Don Mario Barbiero, Don Antonio Pappalardo e Padre Alessandro Gatto. Presenti tanti fedeli che hanno partecipato con intensa e particolare solennità alla nomina Don Mario Barbiero a
Parroco della Parrocchia S. Maria dei Fiori
in Cirella e al Centenario della nascita al
Cielo del Servo di Dio Mons.
Francesco Maria Di Francia, fondatore della
Congregazione della Suore Cappuccine del
Sacro Cuore. Francesco Maria di Francia nasce a Messina il 19 febbraio 1853 da una
famiglia con ottime basi morali e culturali.
La sua vocazione fu il sacerdozio, ma affinché corrispondesse al celeste invito, il fratello Annibale rivolse accorate preghiere alla
Madonna e al suo Patrono San Francesco di
Paola. Fu nel 1897 che insieme a Madre Veronica Briguglio, Mons. Francesco Maria diede vita a Roccalumera (ME) all’Istituto delle
Suore Cappuccine del Sacro Cuore, che iniziarono così la loro opera, accogliendo orfani e bisognosi di ogni assistenza, mentre lo
stesso fondatore nel 1887 si prodigò per gli
affetti da colera nella città di Messina; opera
multiforme che andrà intensificandosi dopo
il disastroso terremoto del 1908 di Reggio
Calabria e Messina.
A soli sessant’anni, il 21 dicembre 1913 il
Signore lo chiamo a sé nella gloria del Cielo.
La comunità delle Suore, cresciuta sotto le
amorevoli cure di Francesco Maria, è oggi
una fiorente realtà. Il nome Sacro Cuore è
come segno del legame indissolubile con il
proprio fondatore, che la volle porre sotto la
sua guida, a perpetuo ricordo dell’amore e
della misericordia di Gesù, che doveva animare sempre il loro apostolato.
Attualmente, il loro servizio educativo, che
si svolge sia in Italia che all’estero, è diretto
principalmente ai piccoli di scuole materne
ed elementari, ai ragazzi dei centri diurni e
alla pastorale giovanile delle parrocchie.
A Cirella, come negli altri centri dove è presenta la sua opera, se ne commemora la figura.
Il Vescovo nell’omelia ha salutato dapprima
l’assemblea, manifestando particolare gratitudine alla presente Congregazione delle
Suore Cappuccine del Sacro Cuore e i fedeli
giunti dalla Sicilia, poi ha messo in risalto alcuni aspetti della spiritualità di Francesco
Maria Di Francia, esaltandone in particolare
il tratto della Carità, << testimonianza viva
di un Vangelo preso alla lettera, una santità
meridionale, che è faro di luce proiettato
verso l’umanità >>.
E’ il ritratto di un apostolo del Vangelo, che
ha operato in quelle periferie esistenziali, di
cui spesso parla Papa Francesco, additandole come luoghi di missione.
Come già il nostro grande Santo Francesco
di Paola, che si distinse quale esempio trasparente di carità e di amore verso il prossimo. Tutti e due sono accomunati dalla stessa parola “Charitas”, quella carità che l’Apostolo S. Paolo pone a fondamento e vertice
di ogni cristiana perfezione nel suo duplice
oggetto, Dio e il prossimo. In un secondo
tempo, Don Antonio Pappalardo ha dato lettura della Bolla di nomina di Don Mario a
Parroco “per nove anni”.
E’ seguito l’intervento del Parroco, che ha
ringraziato tutti per la partecipazione ricordando in particolare come il Vescovo nello
scorso mese gli avesse confermato la fiducia alla guida della Parrocchia, della quale
era Amministratore Parrocchiale; ha espresso la sua gratitudine al Sindaco di Diamante, Dr. Gaetano Sollazzo, per i recenti interventi di ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale, pregevole opera in stile romanico a
tre navate, ricostruita nel XVI secolo, su precedente rudere abbaziale.
Alla celebrazione hanno presenziato altri
esponenti della Giunta Comunale, Bernardo
Riente e Mariassunta Urciuolo.
A conclusione il Prof. Francesco Errico, segretario del consiglio Pastorale, a nome di
tutti i fedeli, ha espresso sentimenti di gratitudine e di gioia al Vescovo Bonanno, sottolineando la sua grande umanità, grazie alla quale continua a guidare la Diocesi e a infondere coraggio e speranza.
Con un tono commosso ha, infine, espresso
il suo augurio più sincero a Don Mario per la
sua missione pastorale affinché guidi il
gregge di Dio con animo generoso. La solenne liturgia è stata impreziosita dal coro polifonico “Madre Veronica” diretto magistralmente da Suor Graziella Pulitano. Trenta i
coristi, tra soprani, contralti, tenori e bassi.
Prima della S. Messa il coro si è esibito in un
concerto di canti religiosi, cari alla famiglia
Cappuccina, accompagnati da immagini
proiettate su uno schermo, posto in alto.
Cristina Sbano
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
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editoriale
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Sportiva...mente
di Franco Maiolino
In una nazione di sportivi ( più
passivi che attivi) uno degli sport
nazionali è quello di esprimere
considerazioni critiche sullo sport
o adottare metodologie e comportamenti propri dello sport,
nella sua accezione meno nobile,
in contesti e situazioni completamente diversi.
Dalla sintesi di queste due prerogative tipicamente italiane scaturiscono ad esempio le tifoserie
del pensiero acritico, o la critica
ingenerosa e presuntuosa da tecnici del bar dello sport con la
conseguenza che molte volte lo
sport viene ad essere snobbato
sia dall’attenzione intellettuale
che dall’agire politico e amministrativo, mortificando una attività
straordinariamente importante
per gli aspetti sociali, culturali,
salutari e formativi soprattutto
per i giovani.
Di questo siamo fortemente consapevoli, per aver socializzato da
bambini nei campetti sterrati di
periferia e per aver seguito i figli
in attività sportive armoniche ed
in contrasto con i tanti rischiosi
spazi del tempo libero dei ragazzi.
segue a pag.2
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Importante comunicazione per tutti i
cittadini che intendono allacciarsi alla rete del Metano.
Si invita alla lettura degli avvisi allegati, ricordando che una volta ultimati i lavori il costo dell’allaccio sarà
molto più elevato (circa 800 € ). Si
consiglia di prendere contatto con
l’incaricato alle adesioni dell’ITALGAS.
LEGGI A PAG. 3
Approvato il PSC
Importante strumento per lo sviluppo del nostro paese
Nel corso dell’ultima seduta
del 22 ottobre 2014, il Consiglio comunale ha adottato,
all’unanimità dei presenti, il
PSC (Piano Strutturale Comunale). Com’è stato sottolineato con soddisfazione, dall’Amministrazione Comunale, nel corso dell’assise, si tratta di un obiettivo, raggiunto, di straordinaria valenza, perché il PSC è lo
strumento di pianificazione che definisce le scelte
strategiche per il governo del territorio, si propone di
promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della popolazione, di migliorarne la qualità della
vita e di utilizzare con scrupolo tutte le risorse. Un
risultato di particolare valenza per l’intera comunità
che giunge, com’è stato sottolineato dall’Amministrazione Comunale, al termine di un lavoro paziente
e partecipato, avviato nel 2008 e che ha visto, come
importante passaggio nel 2011, l’approvazione del
piano preliminare. Un percorso attuato attraverso
l’impegno, equilibrato e competente, assicurato dal
gruppo di lavoro coordinato dal Responsabile del
procedimento, il geom. Vincenzo Vaccaro e composto dall’ing. Tiziano Torrano, dal prof. Pier Luigi Carci, urbanista; dal prof. Franco Gismondi, per il piano
di classificazione acustica ; dal dott. Ugo Ugati, geologo; dal dott. Antonio Di Gioia, agronomo. Gruppo
cui l’Amministrazione Comunale, ha espresso gratitudine per l’impegnativo compito assolto, com’è stato
illustrato in Consiglio Comunale, anche sulla base di
un’accurata relazione fornita dal prof. Carci. A completare la documentazione del PSC provvedono, come previsto dalla normativa, gli studi relativi agli
aspetti geomorfologici, idrogeologici e sismici; agli
aspetti agronomici e podologici; agli aspetti ambientali. Inoltre, fortemente connessi al PSC sono il Piano di zonizzazione acustica, che ha seguito un iter
elaborativo e procedurale parallelo allo stesso PSC;
il Piano di localizzazione degli apparati elettrici, che
sarà formalizzato in coerenza
con le determinazione del
PSC e successivamente alla
sua approvazione, nell’ambito
del Piano Operativo Temporale. E’ un piano strutturale che,
com’è stato inoltre illustrato
nel corso del Consiglio, si pone degli obiettivi di base, determinati a perseguire
la conservazione e valorizzazione del territorio di
Diamante anche nell’ottica di favorirne l’attrattività e
di conseguenza le attività turistiche così come uno
sviluppo sostenibile. In tal senso obiettivi individuati
sono: la tutela dell’ambiente in ogni suo aspetto e
componente; la tutela e il recupero del patrimonio
storico-culturale; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali; la valorizzazione e promozione a fini turistici delle aree e degli elementi di valore ambientale, turistico e culturale. In virtù di quanto detto il
piano si è preoccupato di individuare le aree dal forte
valore culturale e paesaggistico in modo da preservarle e valorizzarle: tra queste le aree del litorale,
quelle di interesse archeologico; i centri storici di Diamante e Cirella; le aree di interesse naturale e paesaggistico. In quest’ultima direzione le azioni più significative, individuate ai fini della valorizzazione
delle aree di maggiore interesse ambientale sono:
la salvaguardia delle scogliere di Diamante e Cirella;
la riqualificazione del torrente Corvino nell’intento di
rafforzare il suo legame con l’aggregato del centro
storico, la valorizzazione ed ampliamento del Parco
Corvino, la valorizzazione del Parco Marino e dell’Isola di Cirella.
L’Amministrazione Comunale di Diamante
Gli atti relativi al PSC sono depositati presso la Sala del
Consiglio Comunale sita al piano terra della Casa Comunale
ubicata alla via P. Mancini 10, per 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BUR, termine entro il quale se ne può prendere
visione.
n. 144• anno 12 • novembre 2014 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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Diamante: Nasce la “Mappatura dei bisogni e del disagio
sociale” per una più mirata programmazione del Welfare.
Diamante, 30 ottobre 2014 L’Assessorato al Welfare Comune di Diamante
Lezione d’arte sui Murales
Il nuovo re fet torio
Lezione di Arte all’aperto per gli alunni della Scuola Elementare di Scalea
che il 21 ottobre accompagnati dalle insegnanti Roberta Croce e Giovanna
Candia sono stati accolti a Diamante dall’Ufficio Turistico del Comune.
La visita è servita a far conoscere ai piccoli ospiti il territorio che li circonda.
i Murales, il linguaggio dei simboli, e tutto il lavoro che l’artista impiega
per poter imprimere su un muro le sue emozioni sono stati i temi, che la
Sono stati ultimati i lavori del refettorio della Scuola per l’infanzia di Diamante, che sarà a breve inaugurato e reso fruibile ai piccoli alunni dell’istituto. Il refettorio ha la capienza per ospitare fino a 100 bambini e, finalmente, assicura ai piccoli una struttura moderna e un ambiente, ampio e
funzionale, dove potranno consumare i pasti. Come sottolineano dall’ Assessorato ai Lavori Pubblici, questa importante opera è stata realizzata con
fondi derivanti dal recupero di residui di vecchi mutui giacenti presso la
Cassa Depositi e Presiti per un importo di 36.504,28 €; solo 13.973,07 €
con fondi di bilancio. Un risultato di grande valenza a favore della popolazione scolasticae che è stato realizzato gravando marginalmente sul bilanAssessorato L.L.P.P
cio corrente del comune.
pittrice Cesira Arena estemporaneamente impegnata nella realizzazione
Editoriale- prosegue dalla prima
Avevamo sostenuto, un po’ tutti in
campagna elettorale, che a Diamante c’era la necessità di rilanciare lo sport e ricordandoci i fasti dei
gloriosi anni ottanta del calcio, del
volley, del tennis da tavolo ci eravamo presi come compagine di governo degli ultimi anni la duplice e antitetica critica di non aver sostenuto
e promosso le attività sportive o di
aver esercitato ingerenza politica
nelle residuali attività cittadine alimentando litigi e divisioni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Molto probabilmente alcune critiche
pianti sportivi ( Campo, Palestre,
Campetti ) l’iscrizione ai campionati
( Calcio maschile e femminile, Volley ) la possibilità di creare una Polisportiva che attingesse ai vivai delle scuole, l’individuazione di contributi economici da erogare e la condivisa necessità che l’AC restasse
fuori da ogni meccanismo di gestione diretta di qualsiasi attività sportiva.
Si è tenuta una affollatissima riunione dove si sono ritrovati vecchi dirigenti, vecchie glorie, appassionati e
sportivi che hanno fornito spunti e
suggerimenti.
Una seconda riunione che doveva
mosseci avevano la loro fondatezza,
per cui, a ridosso dell’insediamento
della nuova amministrazione abbiamo voluto riaccendere i riflettori su
tale problema convocando una sorta di stati generali dello sport con
un invito rivolto a tutti gli sportivi, i
dirigenti, gli atleti, i tecnici, gli organizzatori delle scuole calcio, proponendo alla partecipata assemblea
quelli che erano gli intenti e le strategie dell’ A.C. e del Sindaco, che
ha conservato la delega allo sport
proprio per imprimere maggiore legittimità ed autorevolezza al settore. Strategie ed impegni che riguardavano i livelli di fruibilità degli im-
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Le persone disabili, i loro desideri amorosi, la lunga strada dell'autonomia.
Avrà inizio, nel mese prossimo, un’indagine conoscitiva rivolta alle famiglie che si svolgerà nel territorio di Diamante e Cirella e che mira a condividere informazioni
e raccogliere dati sull’utenza, necessari per monitorare la domanda sociale e conoscere i bisogni reali del territorio, al fine di poter avviare un percorso di progettazione che vede coinvolti soggetti diversi, dal privato sociale al terzo settore al volontariato, nell’affrontare le diverse problematiche sociali presenti sul territorio
e nell’offrire servizi rispondenti ai bisogni della comunità.
L’iniziativa, promossa dall’Assessore al Welfare Mariassunta Urciuolo, in relazione a nuovi bisogni emersi, vuole essere strumento volto ad un’analisi adeguata
del contesto, finalizzata a supportare la progettazione, a migliorare la qualità delle decisioni e delle politiche ed a favorire lo sviluppo dei servizi attraverso l’identificazione e la valutazione delle priorità e delle esigenze della comunità locale.
Si avvisa la cittadinanza che è in fase di redazione il
"Regolamento sull'inquinamento acustico".
E' possibile far pervenire proposte, suggerimenti e/o
chiarimenti entro il 18.11.2014 ai seguenti indirizzi email
[email protected]
oppure
[email protected]
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del suo murale “ Primavera Notturna” nel suggestivo sottoportico del “Campanaro”, ha illustrato ai ragazzi che hanno poi continuato il tour visitando
la Chiesa Madre e i vicoli del Centro storico accompagnati da Antonio Biondi già collaboratore dell’Ufficio Turistico.
Antonio Biondi
diventare operativa non ha visto che
quattro o cinque persone. Poi è arrivata l’estate, la mente di tutti si è
concentrata in altre cose. Oggi nessuno più ne parla. Se mai un giorno,
un atleta o una squadra di Diamante diverrà famosa sarà stato bravo
l’atleta o la squadra.
Se ciò non accadrà, l’AC avrà distrutto lo Sport a Diamante. Ce lo
ricorderanno nella prossima campagna elettorale.
Per adesso, tutto….sportiva……
mente passa.
Franco Maiolino
Per tutti i soggetti il cambiamento fisiologico può produrre angoscia, il corpo cresce in modo disarmonico e il giovane non sa come rispondere ai propri impulsi sessuali e non sa come relazionarsi agli altri per soddisfarli; tutti
i soggetti assumono atteggiamenti e comportamenti ambivalenti tra paura
e voglia dell'autonomia e la relazione con i genitori è caratterizzata sempre
da una forte interdipendenza, poichè il corpo non è più soltanto un portatore passivo di bisogni e desideri, come fino alla pubertà era stato considerato. Anche se il portatore di handicap, nel suo compito evolutivo, ha la
duplice difficoltà di essersi abituato a contare molto sugli altri, per cui la
spinta verso l'autonomia può essere debole, tuttavia di fondo, il problema
che vive, è comune a qualsiasi adolescente, in particolare quello dell'indipendenza emotiva dai genitori. Personalmente ritengo sia questo il punto
più importante emerso dai lavori: il percorso di autonomia delle persone
disabili e il riconoscimento "interno" da parte degli altri, in particolare dei
genitori di tale necessità. Un buon ruolo genitoriale sta proprio nel favorire
la crescita dell' autonomia e correggere ogni eccesso di protezione e controllo; tuttavia, (naturalmente aldilà delle comprensibili e lecite preoccupazioni), c'è ancora tanta troppa resistenza a concedere autonomia al figlio
disabile, specie nell'ambito degli affetti e della sessualità.
Questa è la maggiore difficoltà insita nei genitori e in particolare nella madre, superare l'eccessiva protezione che porta il figlio a una subordinazione
passiva e al non concepire neanche la possibilità di condurre un'esistenza
autonoma, in particlare affettiva. Per pregiudizi sociali, la persona con handicap è spesso destinato a rimanere un eterno bambino che dipende economicamente dalla famiglia, è poco abituato a gestire da solo il proprio
corpo, viene impedito di vivere la propria sessualità proprio perché non è
considerato un adulto. Per un genitore rispetto al figlio, trasformare lo stare
al mondo di entrambi, significa riconoscere una ferita narcisistica e l' investimento della propria vita. In particolare la madre ha la funzione di “presentare il mondo al bambino” ed “il bambino al mondo”. Il distacco comprende anche il diminuire dell' accudimento del corpo del bambino, che diventa via via autonomo, mentre alcune disabilità rendono difficile tale autonomia nella cura di sè; di conseguenza spesso l’impossibilità di uscire
dal rapporto simbiotico con la madre crea una grande ambivalenza di amo
re e dedizione, ma anche di molta rabbia per essere nato disabile.
Se dovessi fare una personale sintesi del convegno, direi che la protagonista di un video della mattinata, che ci ha commosso e saputo comunicare
tanta forza e determinazione, esiste anche in virtù del fatto che sua madre
ha scelto con tre anni di psicoterapia, anche dolorosa, di mettersi personalmente in gioco. Il suo narrarsi servirà ad altri genitori.
Qui infatti, il ruolo delle associazioni, del gruppo, delle reti diventa fondamentale, paure e incertezze se vissute in isolamento, peggiorano, le associazioni aiutano spesso a diventare più forti ma naturalmente sono solo
un mezzo per vivere il mondo "fuori", c' è molto da fare da parte delle istituzioni e i ragazzi tra associazioni protette da un lato e società scuola
etc.dall'altro, devono poter abitare entrambe le realtà, soprattutto hanno
bisogno di luoghi, di case comuni per incontrarsi e anche innamorarsi; alle
istituzioni anche il compito di fornire il supporto di esperti e adeguati percorsi formativi e di farsi interprete di un cambiamento culturale.
L'istanza che nasce dal Convegno è quella di continuare, ritrovarsi periodicamente con proposte e obiettivi, un laboratorio di idee, di ricerche, di azioni, di documentazione e bibligrafia condivise, insomma che non si tratti di
un bell'evento, ma che sia un apertura a un percorso costante e in crescita.
Buon lavoro a tutti! Mascia Marini
Mascia Marini è presidente del Centro Shen, Associazione Culturale per il
Diritto alla Salute e la Libertà di Cura
Gli atti del Convegno si possono richiedere all' Arcipelago Sagarote [email protected]
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La primavera è uguale per tutti ?
Bello e ben riuscito il Convegno su "Affettività
Sessualita Handicap" fortemente voluto da Luciana Pasetto dell' Arcipelago Sagarote e madre di
Gregorio, svoltosi sabato 18 ottobre presso l' IISS
di Diamante e poi nella bella cornice dell' Hotel
Ducale di Cirella. Un convegno nato da quel sentire materno che sa trasformare gli affetti in un
bisogno di più largo respiro, dove la famiglia è famiglia allargata ad altri genitori e pezzi di società
desiderosi di condividere, cercare di risolvere insieme i problemi, evolversi. La risposta c'è stata,
con molti ragazzi, genitori, operatori, c' è stata
nell'attenzione degli alunni della scuola, nel sostegno promesso alle famiglie dalle istituzioni e
soprattutto nella forza delle testimonianze. Non
era un tema facile, perchè è bello pensare che
siamo tutti uguali e che i tabù vanno scomparendo, purtroppo non è esattamente così. Si parla
tanto di diversità, inclusione, diritti, fiumi di parole su quale definizione sia più corretta, disabile, diversamente abile e quant' altro, ma qualcuno pensa seriamente ai desideri dei ragazzi, quelli che, oltre le normali difficoltà dell'adolescenza,
le tempeste ormonali, le insicurezze della crescita, hanno un problema in più? Qualcuno si interroga sulle loro pulsioni, affettive e/o sessuali e
sullo spazio ad essi consentito, sulle possibilità
che queste abbiano una risposta?
Insomma la primavera è uguale per tutti? La sessualità dei disabili è ancora torppo spesso oggetto di pregiudizi e luoghi comuni, come ad esempio, che tutte le persone disabili abbiano gli stessi bisogni, siano asessuate o iper-sessuali, addirittura che l’educazione sessuale favorirebbe atteggiamenti scorretti e, in primis, che le persone
disabili non possano essere genitori (molte ragazze con sindrome di Down vengono sterilizzate a
loro insaputa).
Il convegno è nato da tutto questo, un tema difficile, delicato, che poteva - ma non è successostrappare la risatina di imbarazzo ai più giovani
o essere considerato un fuori luogo rispetto ad altre priorità, ad altri bisogni/diritti più urgenti. E a
proposito di diritti, vorrei ricordare che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità, prevede esplicitamente "il
diritto alla sessualità e ai servizi di salute sessuale, l'eliminazione delle discriminazioni contro le
persone con disabilità in tutte le questioni che riguardano il matrimonio, la famiglia, la paternità
e le relazioni personali, il diritto di ogni persona
con disabilità, che sia in età di matrimonio, di
sposarsi e fondare una famiglia sulla base del consenso libero e pieno dei
contraenti, i diritti delle
persone con disabilità di
decidere liberamente e responsabilmente riguardo
al numero dei figli, diritto
di accesso in modo appropriato secondo l’età alle informazioni, in materia di
procreazione e pianificazione familiare, e che siano forniti i mezzi necessari
a consentire loro di esercitare tali diritti". E ancora
che la Dichiarazione dei
diritti sessuali della World
Association of Sexology, ribadisce che: "I diritti sessuali sono diritti umani
fondamentali ed universali. La sessualità è parte
integrante della personalità di ogni essere umano. Il suo pieno sviluppo dipende dalle soddisfazioni dei bisogni umani basilari come il desiderio
di contatto, intimità, espressione emozionale,
piacere, tenerezza e amore. La sessualità si costruisce attraverso l’interazione tra l’individuo e
le strutture sociali. L’intero sviluppo della sessualità è essenziale per il benessere individuale, interpersonale e sociale.I diritti sessuali sono diritti
umani universali basati sulla libertà, sulla dignità
e sull’uguaglianza propri di ogni essere umano.
Essendo la salute un diritto umano fondamentale, la salute sessuale deve essere un diritto umano basilare". La tematica è stata riportata alla
ribalta dal film "The sessions" ispirato a una storia vera; il protagonista a 38 anni decide di provare per la prima volta nella sua vita l'esperienza
sessuale e con l'aiuto del proprio sacerdote si sottopone a sei sessioni con un' assistente professionale, che lo inizia al piacere fisico.
Questa figura professionale è già legalizzata in
Germania, Olanda e Scandinavia, l'assistenza
sessuale è un fatto acquisito; in Italia al momento il tema resta ancora un tabù, soprattutto per il
preconcetto che confonde tale pratica con la prostituzione. Insomma molti elementi ci dicono che
il concetto stesso di disabilità si è allontanato, negli ultimi anni dal modello medico tradizionale
ed è diventato un modello sociale: per questo ci
piace qui sottolineare come la riuscita del Convegno si debba alla collaborazione tra gli organizzatori, il neuropsichiatra Enrico Nonnis, l'AIPD di
Cosenza, l'incoraggiamento dell'assessore Maiolino e della direzione didattica dell'Isis, il sostegno concreto del CSV e di quanti hanno partecipato: una sinergia eccellente.
Naturalmente, quando parliamo di disabilità, parliamo di un grande universo con problematiche
differenti; per l'identità di promotori, associazioni
e partecipanti, la giornata ha riguardato in particolar modo ragazzi portatori di Sindrome Down.
Il momento più significativo è stato nei video proiettati al mattino, protagoniste due coppie di ragazzi down ormai consolidate; penso che per tutta la sua durata il convegno ha come "respirato"
attorno a quel video semplice, che faceva riflettere ed emozionava.
La tenerezza: forse è questo il sentimento pregnante quella visione. Emozionava per la forza
che esprimevano i loro sguardi di desiderio e di
affetto, l' impegno, il proiettarsi insieme nel tem-
po, emozionava quell'essersi scelti, che mi sembra caratterizzi molte coppie down, in maniera
assolutamente non casuale ma consapevole, con
le differenti sfaccettature che questa parola può
assumere. Emozionava il coraggio e la determinazione con cui l' hanno condiviso e l'immaginare quanto lavoro e quante sfide ci fossero alle
spalle. Ma forse emozionava anche la distanza
con l'universo sessualità della "normalità e della
norma", modelli/merce, corpi perfetti, chiusi a
qualsiasi diversità, sottocultura del sesso e tanti
troppi episodi di violenze e barbarie, cui siamo
quasi assuefatti: quelle testimonianze ce l' hanno ricordato. C' è un bel lavoro specialistico di
una psicologa che sostiene la tesi del "sorpasso
sessuale" dei disabili, definendo la loro sessualità come "stra-ordinaria ossia una sessualità insolita, inconsueta, fuori dell'ordinario, ovvero una
sessualità che, nella sua inconsuetudine, non potendo rifarsi a canoni, posizioni e ruoli culturalmente prescritti, oltrepassa i confini dell'immaginario collettivo per giungere alla riscoperta della propria ed unica modalità di vivere la sessualità." (Valentina Claudili-"
La ''stra-ordinarietà'' sessuale delle persone con
disabilità"). Ma come si fa a rispondere alle domande più o meno espresse di un ragazzo disabile, la masturbazione, il pudore, il senso del limite,“ma io posso avere dei figli?”, “io posso sposarmi?”, “come si fa a fare l’amore?”. Alcune
esperienze valide sono partite dal dedicare un
ampio spazio all’autoconsapevolezza, al prendersi cura di sé e alla responsabilità rispetto al sesso, dando informazioni sul corpo e sui comportamenti sessuali, ma non solo, anche rassicurando e aiutando a indagare i sentimenti, i valori e i
comportamenti sulla “sessualità”, dall’esperienza del piacere sessuale alla relazione, come conoscersi e conoscere gli altri, aumentare la capacità di comunicare e di comprendere il significato
dei “segnali” che gli altri ci inviano, saper distinguere tra buone carezze e cattive carezze, abusi/ruolo passivo (Le buone carezze - esperienza
di gruppo nell’incontro tra affettività e sessualità
–Erika Chiola e Antonella Vietti) . Dunque, sebbene le situazioni mutino a seconda della condizione di disabilità e a seconda che si tratti di disabilità fisica o psichica, sempre e comunque esiste
un cammino di autonomia da percorrere. Partiamo da qui: non parliamo genericamente di disabili, ma di individui l'uno diverso dall'altro, persone.
Ognuna di loro ha sempre e comunque delle positività, punti di forza, elementi da enfatizzare e
valorizzare, che diventano di grande aiuto nel favorire il processo di autonomia.Proviamo anche
a non accentuare le differenze dove queste magari non rappresentano l'elemento centrale, proviamo ogni volta che si può, a uscire dalla specifico della disabilità e a "normalizzare" il più possibile quella condizione.
Pensiamo ad esempio all' adolescenza, oggetto
di molte riflessioni a proposito di ragazzi disabili,
Luciano Pasqualotto tra gli autori più interessanti, che ribadiscono le similitudini tra disabilità e
non: nel corso dell'adolescenza si devono comunque affrontare delicati compiti evolutivi, connessi
alle trasformazioni corporee in atto e al superamento delle modalità infantili di rapportarsi a sè
stessi, ai genitori e agli altri.
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ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Importante comunicazione per tutti i cittadini che intendono allacciarsi alla rete del Metano.
Si invita alla lettura degli avvisi allegati, ricordando che una volta ultimati i lavori il costo dell’allaccio sarà molto
più elevato (circa 800 € ). Si consiglia di prendere contatto con l’incaricato alle adesioni dell’ITALGAS.
ENTRO IL 16 DICEMBRE SI INFORMA CHE deve essere effettuato il versamento del SALDO
dell’imposta unica comunale (IUC) – componente IMU
- dovuta per l’anno d’imposta 2014
Prot. 15557 87023 , Diamante , li 27/10/2014
AVVISO PUBBLICO PER CONCESSIONI LOTTI CIMITERIALI PER LA COSTRUZIONE DI CAPPELLE GENTILIZIE PRIVATE NEL CIMITERO CAPOLUOGO
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
In esecuzione: • Della deliberazione della Giunta Comunale n. 116 dell’8 ottobre2014 ; • Della propria determinazione n. 37 del
23/10/2014; RENDE NOTO : Art. 1 Oggetto della concessione Il Comune di Diamante (CS) intende assegnare in concessione per la
durata di anni 99 (novantanove) aree cimiteriali all’interno del Cimitero del Capoluogo per la edificazione di tombe di famiglia da realizzare secondo la tipologia edilizia già predisposta dal comune.
Tutti i dettagli, i moduli, le domande, sul portale del Comune o presso l’ufficio tecnico negli orari di apertura al pubblico
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
SI TROVANO e si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE :
http://www.comune-diamante.it/
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dall’oppoSiZioNe
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differimento dell'approvazione del
relativo regolamento previsto all'O.d.g. del C.C., nell'ultimo giorno
utile previsto dalla legge per l'approvazione. Se il C.C. avesse accettato tale proposta la TASI sarebbe stata automaticamente applicata
con il massimo delle aliquote. Altro
che azzeramento!!!
-propórre emendamenti al bilancio
prevedendo nuovi capitoli di spesa,
senza coperture ;
In particolare ci preme segnalare
come, nei momenti in cui si tengono C.C. importanti, non avendo il
coraggio di affrontare a viso aperto
i problemi che toccano gli interessi
dei cittadini, solo per populismo
elettorale, i rappresentanti di "Per
una Diamante Migliore" disertano la
seduta consiliare e da consiglieri
assenti si ergono a pontificatori.
In merito all'adozione del PSC votato nella seduta consiliare del
22.10 u.s., dobbiamo evidenziare
che è stato presentato agli atti del
consiglio un documento con una
chiara posizione e visione politica.
Nel documento abbiamo preso le
distanze dalla scelte politiche adottate ed abbiamo sollevato il problema degli interessi privati che hanno
condizionato la stesura del piano.
Inoltre, ci siamo impegnati a chiedere le modifiche che riteniamo siano essenziali per la pianificazione
territoriale elaborata con il PSC, nel
momento in cui si discuteranno le
osservazioni che saranno avanzate
dai cittadini entro i 60 giorni previsti
dalla legge, a partire dall'affissione
della delibera di adozione del PSC
all'Albo Pretorio.
Avremmo voluto sentire nella sede
propria, nel Consiglio Comunale, gli
interventi dei consiglieri Cauteruccio e Amoroso. Avremmo voluto
sentire quali modifiche, a loro avviso, dovrebbero essere apportate al
PSC per renderlo più conforme alle
esigenze del paese. Avremmo voluto sentire quali sono i terreni e i
fabbricati pregni di interessi riconducibili al Sindaco ed ad altri amministratori di maggioranza. Avremmo
voluto sentire sul come baipassare
le norme che prevedono altre e diverse procedure per la scelta delle
aree da destinare alle antenne e alla scelta degli ambiti in cui stabilire
i limiti di compatibilità acustica.
Abbiamo deciso di stare dalla parte
dei cittadini partecipando alle sedate consiliari e mettendo a disposizione la nostra esperienza per risolvere i problemi della nostra , comunità. Altri non avendo la capacità ed
il coraggio di affrontare ¡ problemi
nella loro dura realtà, per demagogia politica, scelgono spesso
l'Aventino, credendo di accaparrare
consensi e voti. E' solo l'illusione di
chi crede di essere ma non è.
Ognuno di noi ha una sua storia e
chi ci conosce sa molto bene chi
siamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.
Nessuna trasversalità e/o inciucio
politico, solo responsabilità nei confronti del paese. Intelligenti pauca.
I Consiglieri comunali
Giuseppe Pascale
Giuseppe Savarese
Storie NoStre
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Novembre 2014
l’Olmo
1 9 4 9 : La B anda Im macol at a C once z io ne
Gruppo consiliare “diamante Futura
Abbiamo letto sul "Quotidiano" del
24 u.s. la denuncia di "Diamante
Migliore" sugli accordi trasversali
che esisterebbero tra la maggioranza e il nostro gruppo di minoranza.
Rispediamo al mittente le infondate
accuse proferite dai rappresentanti
in C.C. della "Diamante Migliore" e,
oltre a richiamare il documento
chiarificatore pubblicato dal coordiantore di "Diamante Futura", Giuseppe D'Agostino, siamo costretti a
rimuovere i peli che abbiamo sulla
lingua per ovattare gli interventi
che, come consiglieri comunali,
esterniamo nelle sedi Istituzionali.
Ecco il nostro pensiero sul ruolo e
sull'operato della minoranza consiliare che fa capo a "Diamante Migliore". Ci saremmo aspettati una
"Migliore" capacità d'amministrare,
unitamente ad un maggiore coraggio che è proprio dei giovani impegnati in politica.
Fin ora, i consiglieri comunali eletti
nella lista di "Diamante Migliore"
hanno dimostrato mediocrità e confusione istituzionale, equiparando
la sede del Consiglio Comunale di
Diamante con il Parlamento romano. Il nostro compito è quello di amministrare la comunità cittadina sulla base di leggi ben definite e che
possono essere emendate nel rispetto e nei limiti previsti dalle norme dello Stato.
La "Diamante Migliore" crede di poter liberamente legiferare come fa il
Parlamento e, modificando leggi e
procedure, si permette, per esempio, di:
- proporre l'azzeramento della TASI
e, nello stesso tempo, chiedere II
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di France s co Cirillo
Prima fila da sinistra.
Vincenzo Cauteruccio, Vincenzo
Sollazzo, Ciccio Donato detto u ‘barùn’
, Nicola Magurno, Angelo Vaccaro.
Seconda fila da sinistra.
X,x,x, Raffaele Vigneri, Ernesto
Colantonio, Giuseppe Vergara.
Terza fila da sinistra.
Peppino Salemme (calzolaio), Arman-
do Tiesi ( sarto), Eugenio Colantonio
( impiegato al dazio), Luigi Vergara detto
cappill’, ed il maestro capobanda Egidio
Presta ( ebanista), il signore di seguito
era l’organizzatore della festa del paese,
che non ricordano quale, Angelo De Rose, Egidio Pierri, Raffaele Arcella,
Francesco Colantonio.
Bernardo Magurno e Francesco Colantonio , detto Ciccio,
( nella foto a destra) sono due
memorie storiche del nostro
paese.
Hanno suonato nella Banda
Musicale Immacolata Concezione diretta dai fratelli maestri
Egidio e Gino Presta.
La banda si riuniva in un locale
a fianco la Chiesa Madre, il
parroco era Don Giovanni
Caselli.
I due sono testimoni oculari del
grave incidente che la banda
ebbe mentre si recava il 6 agosto del 1949 a suonare ad una
festa patronale a San Donato di Ninea. In quell’incidente morì il
giovanissimo Arcella Raffaele. L’incidente è raccontato dal prof.
Ciro R.Cosenza nella pagina precedente. Raffaele Arcella era seduto sulla sponda del camion che li trasportava e quando il camion si ribaltò non fece in tempo a saltare così come fecero altri.
Lo stesso Bernardo venne ferito e con lui Salvatore Trifilio e Colantonio Ernesto. Vennero trasportati tutti all’ospedale di San
Sosti, dove Raffaele Arcella morì per dissanguamento dovuto
allo spappolamento di una gamba. La banda di lì a pochi mesi si
sciolse. Va detto che il Comune di San Donato di Ninea pur non
Quarta fila da sinistra.
Antonio Sollazzo, x, Eugenio Bianco,
Vincenzo Borrelli, Eugenio Vigneri,
Bernardo Magurno.
Quinta fila da sinistra.
Salvatore Trifilio, Santillo di Sapri, Eugenio Magurno, Pasquale Vaccaro,
Michele di Sapri,x, Vincenzo Caridi.
Nella foto mancano o non riconosciuti
Carmelo e Mariano Presta, Ottavio Vergara, Antonio De Rubis e Gino Presta.
A proposito di Gino Presta va detto che
questi insieme al fratello Egidio provenivano da una precedente Banda
Musicale e che quindi erano conoscitori
della musica, e furono loro ad insegnare la musica ai giovani della nuova banda.
avendo usufruito del servizio
della banda mandò ugualmente il compenso stabilito.
Bernardo e Francesco indicano
tutti i componenti di quella banda in una foto conservata gelosamente dallo stesso Bernardo. Quelli segnati con la x sono dei forestieri dei quali non ricordano il nome o persone non
riconosciute. Allo scioglimento
della banda sia Bernardo che
Francesco cominciarono a lavorare. Bernardo divenne un
potatore alle dipendenze dell’Ispettorato dell’Agricoltura che
sperimentava nuovi sistemi come quello massafrese, fino a diventare bidello della scuola di Diamante. Francesco invece divenne tomaista nella ditta di Gennarino Benvenuto. L’anno della foto è tra il 1948 ed il 1949. Dai loro
ricordi vengono fuori particolari mai raccontati. Il 5 agosto avevano suonato in un paese del salernitano e arrivarono a Diamante
la mattina del 6 agosto con il treno. Nel pomeriggio partirono per
San Donato di Ninea e fecero una breve sosta a Sant’Agata
d’esaro per far salire sul loro camion un altro musicista , un certo
gallo. Dopo qualche centinaio di metri il terribile incidente.
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Storie NoStre
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5 agosto 1949
La morte del giovane Raffaele Arcella
di Ciro R.Cosenza
La guerra era ormai un ricordo, un
brutto ricordo ma un ricordo, l’Italia
una Repubblica e tutti proiettavano
la loro vita nel futuro.
Il Paese però era ancora sotto choc
perché, appena tre mesi prima, nei
cieli di Superga era perita la squadra del “Grande Torino”, una delle
poche certezze dell’Italia post-fascista.
Gli abitanti dei paesini disseminati
sul Tirreno cosentino, dal canto loro,
tentavano di uscire da quell’isolamento che, per secoli, li aveva tenuti
chiusi negli angusti e meschini confini della vita quotidiana di paese.
Se però per andare da Diamante a
Scalea, da Cetraro a Paola o da Bonifati a Belvedere, era sufficiente il treno, era
ancora un problema il doversi spostare verso
l’interno.
Bisognava ricorrere, gioco forza, ad uno di quei
traballanti e sgangherati autocarri dell’epoca,
utilizzati di solito per brevi trasporti di vario genere.
Un pellegrinaggio alla Madonna del Pettoruto,
la trasferta della squadra di calcio del paese a
San Marco Argentano o a Spezzano, l’esibizione della banda musicale per la festa del Santo
Patrono di qualche paesino fra i monti, oppure
una gita di un gruppo di amici in montagna, ponevano una serie di difficoltà.
Ecco allora il ricorso a quel mezzo di trasporto,
in verità non molto affidabile.
E veniamo alla ricostruzione di quel maledetto
5 agosto del 1949.
Era una giornata radiosa di una splendida estate. Il sole caldo e il mare, calmissimo, avevano
salutato gli abitanti di questo borgo e qualche
pigro villeggiante.
Non molti in verità, per la maggior parte cosentini, allora chiamati semplicemente bagnanti.
Quel giorno la banda musicale di Diamante doveva recarsi a San Donato di Ninea, in occasione della festa padronale. Sfilata per le stradine del paese, accompagnamento della processione e, a sera, concerto lirico-bandistico in
piazza.
La banda era rientrata a Diamante in nottata,
dopo essersi esibita per un paio di serate a Rivello, pittoresco paesino del Lagonegrese.
I musicanti avevano avuto solo qualche ora per
far colazione, darsi una sciacquata e cambiarsi.
Comunque erano cominciati ad arrivare di
buon mattino sul luogo del raduno; San Donato
non era proprio dietro l’angolo, perché il paesino si trova a 800 metri di altezza, alle falde sudorientali del Cozzo del Pellegrino e li attendeva,
pertanto, un tragitto di alcune ore,
appollaiati<su di un camion, per strade tortuose, sterrate e, per lunghi tratti, prive di muriccioli
sulle fiancate.
Arrivarono dunque alla spicciolata e, ad attenderli, c’era il capobanda, Luigi Vergara, infaticabile, inflessibile e un po’ irascibile.
Man mano, singolarmente, specialmente i più
giovani, vengono passati in rivista.
Anzitutto egli bada se gli strumenti sono puliti,
ad esempio se gli ottoni sono lucidissimi; se la
divisa è in ordine e se tutti si sono sbarbati. La
barba lunga per un musicante, secondo lui, era
un segno di sporcizia e di sciatteria.
Quando si andava a suonare fuori bisognava
fare bella figura, perché loro erano gli eredi di
una tradizione bandistica che, qui a Diamante,
aveva radici anteguerra. Intanto era arrivato il
mezzo, un camion di proprietà del signor
Antonio Borrelli, che sarebbe stato anche
l’autista gi quella spedizione.
Sul mezzo presero posto 35 elementi, il signor
Egidio Presta, che avrebbe diretto il concerto,
oltre la valigia, con gli spartiti e le casse con i
leggii.
Qualche passante saluta la comitiva, mentre
sul camion regna l’allegria. In fondo, un po’ per
tutti, è una gita. Al bivio di Belvedere, lasciata
la statale 18, si comincia a salire.
Su, su per i tornanti del Passo dello Scalone e
poi giù nella Piana dell’Esaro.
Intanto si è fatto Mezzogiorno, qualcuno ha fame e propone di fermarsi per una merenda
sull’erba. Ma non c’è tempo, si perderebbe
troppo tempo, si farebbe tardi.
Qualcuno tira allora fuori la colazione e si mette
a mangiare. Prima di partire, Antonio Borrelli ha
distribuito i passeggeri in modo da assicurare
un certo equilibrio, ma non è stato sufficiente.
Nei pressi di San Sosti, dopo una falsa curva, il
camion s’inclina su di un fianco e le persone a
bordo vengono sbalzate fuori. La causa?
Forse il fondo stradale, una gibbosità del terreno, chissà…..Non certo per eccesso di velocità, perché quegli autocarri erano costruiti per
strade sterrate e piene di curve, non certo per
le autostrade o le super strade di oggi.
La notizia arrivò quasi subito a Diamante. Come? Nessuno ricorda.
Forse al posto pubblico, forse tramite i carabinieri. E trentacinque famiglie piombarono subito
nell’angoscia.
La gente, e non solo i parenti, si riversò nella
strada. Poi la consueta e pietosa bugia: “Non
si sono fatti niente…. non si sono fatti niente!”
e di lì a poco un’altra notizia: “Alcuni sono all’Ospedale di San Sosti.”
Ma allora qualcuno s’era fatto male…… Ospedale, che parolone! In effetti si trattava di un
modesto centro di cura, alcuni di
questi chiamati, verso la fine dell’ottocento, “ospedaletti di carità”, dove i due o tre medici del
paese si prodigavano più per
amore verso la scienza di Esculapio, che per guadagno.
Qualche operazione di appendicite, di ernia e qualche parto difficile, niente di più. Quasi tutti se
l’erano per fortuna cavata con ammaccature varie e qualche escoriazione, ma per alcuni le conseguenze furono serie: Salvatore
Trifilio, il suonatore di corno della
banda, si era rotto il femore ed Ernesto Colantonio, il primo clarino, aveva riportato addirittura una
brutta botta alla testa.
Andò peggio, molto peggio al giovane Raffaele
Arcella, il flicorno di quel complesso, che vi
perse la vita.
A quel povero ragazzo gli era stato fatale essersi messo a cavalcioni su una delle sponde,
presumibilmente per sgranchirsi un po’. L’impatto per lui era stato micidiale e la gamba penzoloni ne era uscita maciullata.
Durante la notte, nell’ospedaletto di San Sosti,
dovettero amputargli l’arto.
Subito dopo era sopraggiunte un’emorragia,
che lo aveva ucciso. In serata, ad eccezione dei
feriti, i componenti della banda erano rientrati a
Diamante, attorniati da parenti, amici e da curiosi, che volevano conoscere i particolari dell’incidente.
L’eco di quella tragedia gettò nella costernazione l’intera Riviera, e, il giorno dei funerali, di
cui si conserva la documentazione fotografica,
un dolore sincero era dipinto sul volto di tutti.
Questo episodio, che io ho ricostruito grazie al
contributo di Armando Tiesi, che, poco più che
un ragazzo, era uno dei musicanti di quella tragica giornata, e di Antonio Trifilio, il figlio di
uno dei feriti gravi di quell’incidente, non è altro
se non un documento della storia del Sud di
quegli anni, un Sud senza strade e senza mezzi di comunicazione, dove persino praticare una
nobile passione, come la musica, costava sacrificio e periglio. Mi permetto, a questo punto,
suggerire timidamente agli assessori alla cultura e allo spettacolo, la proposta di organizzare
il 5 agosto, del prossimo anno, nel cuore dell’estate, un grande concerto bandistico, per ricordare un episodio della storia di questo paese, per ricordare quei ragazzi, che vissero quei
terribili momenti e, soprattutto, un giovane, che
perse la vita perché amava suonare il flicorno
nella banda del suo paese.
( nella foto i funerali di Raffaele Arcella )
tratto dal libro di Ciro R.Cosenza
“Alla ricerca della memoria perduta” (2011)
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dall’oppoSiZioNe
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Novembre 2014
l’Olmo
Gruppo consiliare “diamante e cirella”
per una diamante migliore
Consiglio Comunale, l’ultimo inciucio. Cambiare conviene ancora!
Pubblichiamo di seguito la comunicazione ufficiale con cui abbiamo motivato la nostra assenza alla seconda convocazione del Consiglio
Comunale svoltosi in due sedute tra ieri e Lunedì. Chi era presente ha notato come sia cambiato il diritto di voto tra una seduta e l'altra,
chi era incompatibile per conflitto d’interessi Lunedì è diventato magicamente compatibile per la seduta due giorni dopo. Chi era presente
ha notato, ed è questo che ci indigna, l'assoluta indifferenza della politica nei confronti della questione -antenne, chi era presente ha
notato come Diamante Futura nonostante queste mostruosità decida di votare sempre con la Giunta Sollazzo e a favore della maggioranza
sulle cose che contano, si è notato come tutto quello che dicevamo prima del 25 Maggio sui trasversalismi consiliari ed extraconsiliari
della classe politica cittadina oggi si verifichi nei fatti, si noterà nei prossimi giorni che le scelte politiche di questa maggioranza - ormai
di fatto allargata a Diamante Futura - stanno mortificando l'economia e l'edilizia cittadina e non la stanno certo risollevando(basti pensare
a quanto ed a come vengono tassate le seconde abitazioni), si è già notato che cambiare conviene ancora!
Movimento Culturale “Per una Diamante migliore”
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Al Presidente del Consiglio
Oggetto: Seduta Consiliare 22 Ottobre 2014, adozione Piano Strutturale Comunale e regolamento edilizio ed urbanistico
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di capogruppo della formazione consiliare denominata “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
e in rappresentanza del Movimento Culturale “Per una Diamante migliore”, comunica alla S.V. la volontà di non partecipare alla seduta consiliare e alla
votazione in oggetto per l’assenza – dettata da precisa ed evidente scelta politica della Giunta Comunale in carica – nell’atto di adozione o comunque
all’Ordine del giorno di questo Consiglio Comunale delle tavole inerenti due strumenti che la popolazione e gli operatori economici attendono con grande
apprensione: Il Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici -----
La zonizzazione acustica del territorio comunale
Il sottoscritto ribadisce - ai sensi dell’art. 25(Interrogazioni, petizioni, proposte) commi 1,2,3,4,5 del Vigente Statuto Comunale – di aver avviato avviato
riguardo al Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici una contestuale raccolta firme anche al fine di diffondere le giuste informazioni, di
tenere sempre alta l’attenzione sulla materia e di favorire la partecipazione dei cittadini sullo specifico argomento. La proposta si pone come obiettivo
quello di provare ad ottenere la concreta risoluzione di un problema che – ad umilissimo parere del sottoscritto – può trovare risoluzione soltanto se affrontato in ambito prettamente urbanistico e per mezzo dell’approvazione del suddetto ed apposito strumento di pianificazione compreso nel Piano
Strutturale Comunale. Farò in ogni caso pervenire delle osservazioni più dettagliate nel merito degli elaborati ritenendo inoltre che sarebbe stato molto
più lineare e produttivo adottare il Piano Strutturale Comunale una volta concluso l’iter di approvazione o di negazione di tutti i procedimenti avviati in
ossequio o in variante al vecchio Piano Regolatore Generale. Aggiungere confusione non alimenta l’economia, la blocca, affossando un sistema edilizio
già mortificato dalla abnorme tassazione a cui sono sottoposte le seconde abitazioni e privo di scelte politiche che favoriscano la valorizzazione e la riqualificazione dell’esistente. Alcune scelte che assolutamente non condividiamo risultano già evidenti da una prima analisi. L'area dell’Istituto agrario
di Cirella è già inserita in un nuovo contesto funzionale di zonizzazione, quello relativo alle strutture turistico alberghiere, come evidente dalle tavole D.
L'area comprende anche una porzione di territorio che si estende a nord verso i ruderi e ad est verso la zona residenziale certificando la volontà politica
di smantellare ciò che rimane del glorioso sistema scolastico cittadino in una zona di grande pregio storico e paesaggistico.
Diamante, lì 22 Ottobre 2014-
Antonio Cauteruccio
Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Al Presidente del Consiglio - Oggetto: convocazione Commissione elettorale comunale
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di Capogruppo Consiliare della formazione denominata “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE” e in qualità di componente eletto della prima Commissione Consiliare Permanente – Commissione elettorale comunale
chiede alla S. V. di provvedere con urgenza alla convocazione e all’insediamento della suddetta Commissione ai sensi dell’art. 6 commi 1,5 e dell’art.
16 del vigente “Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Permanenti”. Il sottoscritto propone inoltre di aggiungere all’ordine del giorno
della seduta d’insediamento della predetta Commissione i seguenti punti: -Verifica stato di aggiornamento albo scrutatori; -Approvazione specifica
mozione per adottare come requisito ulteriore per la nomina degli scrutatori(da nominarsi tra il venticinquesimo giorno antecedenti la data stabilita
per la votazione ai sensi dell’art. 6 Legge 8 Marzo 1989 e successive modificazioni) la condizione di disoccupazione(dimostrata a mezzo autocertificazione dagli iscritti agli albi) - oltre a quelle previste dalla legislazione vigente – e di nominare e impiegare per le operazioni di scrutinio soltanto soggetti attualmente disoccupati, in cerca di occupazione ed esclusi da qualsivoglia misura di sostegno del reddito o ammortizzatore sociale. Se il numero
degli scrutatori dichiaratosi disoccupato sarà superiore a quello necessario per i seggi elettorali si preferiranno nell’ordine i soggetti che versano in
stato di disoccupazione da più tempo; Avviso pubblico richiesta autocertificazione stato di disoccupazione iscritti albo scrutatori;
Porgo con l’occasione distinti saluti.
Diamante lì 17 Ottobre 2014 - Antonio Cauteruccio
Al Segretario Comunale - Al Presidente del Consiglio
Oggetto: raccolta firme questione - antenne
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di Consigliere Comunale e di capogruppo consiliare della formazione denominata “Diamante & Cirella PER
UNA DIAMANTE MIGLIORE”, comunica alle SS.VV. che la petizione avente ad oggetto la richiesta urgente di approvazione di uno specifico Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici di cui ho dato comunicazione il giorno 12 Ottobre 2014 ha ottenuto un numero di firme già superiore a un decimo del corpo elettorale comunale(vedi allegato). Il sottoscritto pertanto ai sensi dell’art. 25(Interrogazioni, petizioni, proposte) commi 1,2,3,4,5 del Vigente Statuto Comunale chiede che l’argomento in oggetto – da tradurre in apposito schema deliberativo - venga inserito all’ODG del prossimo Consiglio
comunale.
Diamante, lì 27 Ottobre 2014 - Antonio Cauteruccio
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l’Olmo Novembre 2014
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Satira e cultura
U PIG L IAT ’A D ‘U CCH J
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L’11 settembre di Antonietta Dell’Arte
di Giuseppe Gallelli
di Giovanni Grimaldi
Nun ‘g giabbàst a nu pig liàt
‘...
Tu, ‘nt ram è nt ’, ‘ndà s acc hè t t ’
m ìt t ‘u s àl’ a pet ricè ll ‘...
Quann ‘a ‘ncùnt r’ e t t ’à
g uardàt ’,
Quann‘a càpa t i duv ìva
e u dulùr ‘ s i s panniva,
duj jè rin’ i cag g iùn ‘:
o nu f at t ’ di pris s iùn’
o duj ùcc hj ‘m m idiùs ’.
S i na pìnnula g liut t ìs ’,
a pris s iùna s ‘abbas ciàva
e u dulùr’ t i pas s àv ’.
Ed am m è c’ ppì c hili ‘àt a,
cci v ulìv id ‘u P ig liàt ’.
S s unt ine lia, nanna ‘Ncet t a,
C arriòla e z ì C uncet t a.
S ùp ‘a frùnt a t ‘allis ciava,
t ant ’ crùc’ cci s ig nàva…
Adalava e s badig liava...
S ‘accurg ìva, m anu m anu,,
C h ‘è s s t àt ’ picciàt ’:
Maram ì, cc h ì s c... cuppit t àt ’,
fig licì, ca t ‘ànu dàt ’!
Jè nnà f ìm m ina s pus at a
Fàt t ’ nòv ’ t uccat è ll’.
Pe rò ,dòpp’ c h ‘è pas s at a,
jè t t ‘u s àl’ m m ìnz ‘a s t ràt a…
N’àt a vot a na t uccat a...
Fat t u s t a, ca s t u s is te m a
t i paràva da jìs t im a.
Jè ra bbè r’? E’ nnà bbus cìa?
U dulùr ‘,crìd ‘am m ìa,
S i ni jva ve ram e nt ’!
-L ‘ùcc h j,dìcia nu dit t àt ’,
è cc h iù pè g g ’ e cc h iù put è nt ’
di na ve ra s c.. cuppit t àt a !
Mò,t u t rùv alla farm acìa
G ùcc’, pìnnul’ e s uppòs t ’;
Tant st rùg l ‘fat t ‘appòs t ’
ppì m icrània e niv ralgìa.
Ma s i jè nnà picciàt a,
cancarè ja,s i’ rruv inàt ‘!
U dulùr ‘,caru m ija,
non s ‘abbàs cia e lanz it t ìa.’
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
PENNETTE ALLA DIAVOLA
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di penne-Una salsicciaUn peperone giallo- 200 gr. di pomodori pachino -Una manciata
di olive nere -Un peperoncino- Prezzemolo - Parmigiano Olio - Sale
Procedimento: Lavate i peperoni ed i pomodori e fateli a pezzetti. In una padella con un filo d’olio fate rosolare la salsiccia
sbriciolata, unite i peperoni, il peperoncino ed infine i pomodorini.
Aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta che avete
precedentemente messo a riscaldare, cuocete le penne, nel frattempo unite al sugo le olive, possibilmente denocciolate, amalgamate al condimento le penne al dente ed una manciata di prezzemolo tritato. Spolverate di parmigiano (se vi piace) e servite.
La poesia di Antonietta dell’arte è un inno alla sensibilità ed ai sentimenti
più autentici, ma rappresenta anche una traccia di impegno civile.
Per non dimenticare, è il filo conduttore ideale che potrebbe unire diverse sue composizioni che hanno come tema accadimenti importanti e temi sociali di carattere umanitario. Siciliana di Troina, Antonietta dell’Arte
vive e lavora a Milano ma trascorre da 25 anni, diversi mesi dell’anno
a Diamante, località della quale si può considerare cittadina adottiva e
che ha eletto come suo “luogo dell'anima".La Dell’Arte ha pubblicato raccolte di poesia con Marsilio (Lei, 2001, selezionato al Premio ViareggioRepaci), Guanda (Filtro, 1981) e con Passigli Editori (Il tema del padre,
2008). “ Il tema del Padre” edito da Passigli. Alcune delle poesie contenute in questo volume sono state tradotte in inglese da Luigi Bonaffini e
pubblicate nel 2010 da una importante casa editrice statunitense la Gradiva Publications, in un volume dal titolo “Selectedpoems”.Alcuni suoi
racconti sono stati pubblicati su quotidiani e antologie e sue poesie sono
apparse sul «Corriere della Sera» oltre che essere lette nel corso del
noto programma radiofonico Zapping. Antonietta dell’Arte, nel corso della
sua carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui nel 1993, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano per il suo ruolo di animatrice culturale.
L’Amministrazione Comunale di Diamante, inoltre, ha voluto festeggiare
i 25 anni di attività di Antonietta Dell’Arte con un seguito e particolarmente interessante incontro che si è tenuto presso il Palazzo di Città
della “Perla del Tirreno”.Per non dimenticare, come detto, è un invito
contenuto in molte opere di Antonietta Dell’Arte, come quella dedicata
ad una immane tragedia che mutò il corso della storia: l’attentato alle
Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Un evento che segnò una svolta
epocale e che rappresenta una ferita ancora aperta nella storia dell’umanità anche a distanza di più di dieci anni. A quel drammatico Antonietta
dell’Arte ha dedicato versi struggenti e particolarmente toccanti. Versi
che hanno trovato un eco oltre oceano, visto che sono stati tradotti nell’importante rivista International Journal of ItalianPoetry, pubblicazione
internazionale di poesia italiana, realizzata a New York . Sulla stessa
lunghezza d’onda dell’impegno civile e del toccare, con le prose della
poesia, temi che interrogano drammaticamente la società vanno sicuramente riferiti i versi della dell’Arte che compaiono sul murale di poesia
realizzato a Diamante il 13 ottobre 2013 dopo la tragedia di Lampedusa
che vide 266 migranti morire nel canale a causa del naufragio di una
“carretta del mare” che li trasportava dalla Libia. Anche in questo caso
toccano corde profonde ed la stessa autrice del murale, Marisa Bulgheroni, che scrive: << Nel testo di Antonietta Dell’Arte il deserto parla in
luogo del poeta , lamentando il sofferto isolamento di ogni creatura >>.
Questi i versi di Antonietta Dell’Arte sull’11 settembre:
“Fosse stato un battito lieve di ali sui vetri
nell’attesa di un sogno un film un bacio una cena tra amici
una carezza a un bambino i pensieri spezzati di colpo innocenti
ali crudeli esplose sui visi New York in briciole
oh gli impossibili freddi ritrovamenti fra poco tutto tacerà
tranne i morti che non volevano morire.”
Tutti i colori della notte
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NotiZie dal paeSe
Lettera aperta ai cittadini di Diamante.
Voglio iniziare con queste parole: c’era una volta... vi chiederete che cosa?
Un paese con le sue bellezze naturali dove si viveva tranquilli e sereni.
È arrivato poi il progresso e molte cose, come salvaguardare la salute di
ogni persona, sono passate in secondo piano, anzi sono state dimenticate.
Ecco che si autorizza l’installazione di antenne assasine sparse un po’ ovunque. Dopo anni di lotta e la malattia e la morte di persone che vivevano vi-
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Novembre 2014
l’Olmo
cine ad una di queste antenne, finalmente si riesce a toglierla. Ma ecco che
a metà settembre di quest’anno si ricomincia: sul tetto del palazzo confinante con il “Parco del Sole” dove io abito spunta, come la pianta di fagioli
di una nota favola, un’antenna! Nel vederla mi sono chiesta: “sto sognando?
La NASA si è trasferita da noi?” Purtroppo mi sono resa conto che era
un’antenna di telefonia mobile.
Chiedendo qua e là, all’inizio mi è stato detto che nessuno sapeva niente,
ma poi si è scoperto che l’autorizzazione era stata data dall’organo competente del Comune di Diamante e che sarebbe stato anche consigliato di
procedere all’installazione dell’antenna dopo il “Festival del Peperoncino”,
quando c’era poca gente!
Si poteva evitare tutto ciò? Certamente si, se il Comune di Diamante si fosse dotato di un piano di localizzazione che avesse individuato i siti dove installare le antenne, salvaguardando la salute di noi cittadini, e addirittura
avvantaggiando i gestori telefonici che avrebbero evitato di pagare grosse
somme di denaro ogni anno a privati.
Nel nostro paese le malatti^causate dalle onde elettromagnetiche si diffondono giorno dopo giorno, con le conseguenze che ne derivano e che sono sotto gli occhi di tutti noi cittadini. Ci dobbiamo allora chiedere che fututo avranno i nostri e i vostri figli e nipoti, già penalizzati da altri problemi?
Oltre al danno anche la beffa ... ai posteri l’ardua sentenza!
.
SIGNORI SI NASCE.
Lo diceva il grande Totò, e Osvaldo lo nacque.
Osvaldo Borrello se n’è andato in silenzio il 31
ottobre scorso. Osvaldo lo conoscevano tutti.
Una figura davvero signorile, educata, rispettosa. Era un ferroviere in pensione, ed ogni
mattina se ne scendeva dalla sua casa nel
centro storico e si sedeva ad una panchina dove conversava garbatamente con tutti. Purtroppo per una caduta in casa si è dovuto ricoverare all’ospedale di Sapri dove per alcune
complicazioni è deceduto. Grazie Osvaldo per
il tuo stile di vita di grande lavoratore che hai
avuto e lasciato al nostro paese.
Elisa De Rosa
OSVALDO
NEL RING
di
ENZO RUIS
CHI CI AMMINISTRA
Gaetano Sollazzo -sindaco
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Hanno collaborato a questo numero: lily Genovese, Giuseppe Gallelli,Francesco Parise,Giovanni Amoroso.
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Tu t t i i c o l o r i d e l l a n o t t e
dispersi nei tuoi occhi.
Nel ghiaccio bruciato della malinconia,
allodole
dai prigionieri canti.
Alba che sorge
sulle tue labbra serrate.
Rugginose celle
di antichi riti.
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L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
IL RING
di
ENZO RUIS
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 14 Ottobre 2014.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 12- n°143- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
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CAPODANNO PICCANTE A MATERA
ORGANIZZATO DALL’ACCADEMIA ITALIANA DEL PEPERONCINO
XXII Congresso Nazionale
dell’Accademia
Italiana del
Peperoncino
MATERA , I SASSI E LE GRAVINE”
(dal 30 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015)
Capodanno piccante del 2015 lo celebreremo nella città
nota con l’appellativo di “Città dei Sassi” per gli storici
rioni, che costituiscono uno dei nuclei abitativi più antichi
del mondo, senza soluzione di continuità sin dall’età paleolitica. Per tale peculiarità nel 1993 i “Sassi” di Matera
furono dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’
umanità e, il 17 ottobre 2014, in virtù della unicità del suo
tessuto abitativo e della pregevole morfologia urbana del
suo centro storico, luogo evocativo di un sistema di vita
ecocompatibile, è stata proclamata “Capitale Europea della Cultura per il 2019”. Nei quattro giorni a lloggeremo
nell’elegante e raffinato HOTEL DEL CAMPO, un quattro
stelle ubicato in uno storico edificio del XVIII secolo, sapientemente ristrutturato. Degusteremo le specialità
llocali nelle confortevoli sale dell’annesso ristorante
“Le Spighe”, immerso in un bellissimo parco.
Martedì 30 dicembre alle 17,30, nella saletta riservata ai
meeting è convocato il Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana del Peperoncino , durante il quale verrà effettuato un servizio di coffe break.
Naturalmente verremo guidati nella visita dei “Sassi Barisano e Caveoso” , i due caratteristici agglomerati di casette, poste l’una sull’altra, in parte scavate nel tenero
conglomerato tufaceo .
Nel “Sasso Caveoso” vedremo le chiese di S. Maria de
Idris e di S .Pietro Caveoso, oltre che la notissima “C
asaGrotta” di vico Solitario e, nel “Sasso Barisano ”,le
chiese di S. Pietro Barisano e di S. Agostino. Saremo ancora guidati nella scoperta della “Civita” di Matera , oggi
parte alta del Centro Storico, che dal quattrocento
al settecento si è abbellita di chiese, palazzi e
monumenti quali: la chiesa di S. Domenico, che conserva
elementi della primitiva costruzione romanico -pugliese;
la duecentesca chiesa di S. Giovanni Battista, adattata
in forme barocche ne l XVII secolo; la settecentesca chiesetta di S. Rocco; la settecentesca chiesa del
Purgatorio, con la sua alta facciata curvilinea; la chiesa di
S. Francesco d’Assisi, del XIII secolo rifatta in forme barocche; il maestoso Palazzo Bronzini -Padula, con pros
petto seicentesco e cortile trecentesco; il Palazzo Santoro;
il possente Duomo, che all’esterno testimonia la leggerezza del romanico - pugliese, mentre all’interno se ne ammira la perfetta fusione con settecentesche forme barocche; il trecentesco Palazzo Arcivescovile, più volte rifatto.
La notte di S. Silvestro poi la trascorreremo nelle accoglienti sale del ristorante “Le Spighe” annesso all’albergo,
allietati da musica dal vivo e brindisi di mezzanotte.
Ed ancora vivremo una suggestiva e coinvolgente atmosfera durante la visita della “Cripta del Peccato
Originale” , considerata a ragione la Cappella Sistina delle
Chiese Rupestri. Pro seguiremo con la visita dell’antico
borgo di Montescaglioso , dominato dal grandioso complesso della Abbazia di San Michele Arcangelo, con testimonianze medioevali,gotiche e rinascimentali e con i suoi
due ampi chiostri porticati. Avremo la possibilità di visitare
l’interessante Museo Etnografico d’Arte Contadina, allestito nel primo chiostro, così come l’annessa chiesa con
alta cupola cilindrica tardo rinascimentale e con il poderoso campanile a bifore.
Potremo dare anche uno sguardo al
seicentesco monastero benedettino della S.S. Concezione. Gusteremo anche alcuni dei piatti tipici della
gastronomia locale nella settecentesca “Masseria San
Giuliano”, posta su di una collina sulle rive del Lago di
San Giuliano. Proseguiremo con la visita guidata del borgo medioevale di Miglionico, iniziando dal turrito “Castello
del Malconsiglio”, (così detto per aver ospitato nel 1485
la Congiura dei Baroni) in cui sono leggibili le testimonianze dei numerosi adattamenti subiti nel trasformare l’originaria roccaforte dell’ VIII - IX secolo in una residenza baronale. Concluderemo la visita con la chiesa madre di S.
Maria Maggiore , eretta nel XIV secolo, ed ampliata con
l’aggiunta delle cappelle laterali e del campanile nel XVI
secolo, di rito ortodosso sino al XVIII secolo. Infine saremo
guidati all’interno del Parco archeologico storico - naturale
delle Chiese rupestri del Materano visitando alcune delle
Chiese rupestri situate oltre la “Gravina” di fronte la città,
luogo da cui si gode della visione di un panorama mozzafiato : la chiesa della “Madonna delle Tre Porte”, quasi
interamente ricoperta di affreschi; la chiesa di “San Falc
ione”, caratterizzata dalla presenza di due presbiteri; la
chiesa di “San Vito” , dalla caratteristica pianta trapezoidale .
Piccantissimi auguri ed arrivederci a Matera.
Il programma delle quattro giornate
Martedì 30 Dicembre 2014
Ore 14,30 ÷ 16,30
● Raduno a Matera presso l ‘Hotel Del Campo
(quattro stelle) ; sistemazione iin albergo
.Ore 17,30 ÷ 20,30
●Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana del Peperoncino , nella saletta per meeting dell’albergo;
è previsto un servizio di coffe break.
Ore 20,30
●Cena e pernottamento in albergo
.Mercoledì 31 Dicembre 2014
Ore 8,30 ● Prima colazione in albergo
.Ore 9,00 ● Partenza in autobus per la visita guidata ai
Sassi di Matera
.Ore 12,30 ● Rientro in albergo per il pranzo
.Ore 15,30
● Partenza in autobus per la visita guidata del
Centro Storico di Matera
Ore 19,00 ● Rientro in albergo, tempo libero
.Ore 21,00
Gran Galà di San Silvestro con Cenone e Veglione
nelle accoglienti sale del ristorante dell’albergo
“Le Spighe ”.
Ore 24,00 ● Brindisi di mezzanotte;
pernottamento in albergo
.Giovedì 1 Gennaio 2015
Ore 8,30 ● Prima colazione in albergo
.Ore 9,00
● Partenza in autobus per le visite guidate della
Cripta del Peccato Originale e di Montescaglioso
(Abbazia di San Michele Arcangelo e Museo
Etnografico,Monastero Benedettino della SS. Concezione), uno sguardo alla Diga e dal Lago di S. Giuliano.
Ore 13,00 ● Pranzo presso l’agriturismo “Masseria San
Giuliano”.
Ore 15,30 ● Partenza in autobus per la visita guidata di
Miglionico (Il Castello del Malconsiglio, la Chiesa madre
di Santa Maria Maggiore)
Ore 19,00 ● Rientro in albergo , tempo libero
.Ore 20,30 ● Cena in albergo e pernottamento
.Venerdì 2 Gennaio 2015 Ore 8,30
● Prima colazione in albergo .
Ore 9,30 ● Bagagli in portineria e partenza in autobus per
la visita guidata delle Chiese Rupestri del Parco Archeologico Storico - Naturale delle Chiese Rupestri del Materano .
Ore 13,00 ●Rientro in albergo per il pranzo
.Ore 15,00 ● Partenza da Matera dei partecipanti
INFORMAZIONE SUI PREZZI
e Scheda di adesione sul portale dell’Accademia
da compilare e trasmettere via fax
entro il 25 novembre 2014
ACCADEMIA ITALIANA DEL PEPERONCINO ONLUS
ViaF. Gullo 1 – 87023 - Diamante (CS)
– Tel. 0985.81130 – Fax 0985.877721
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dalle parrocchie
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l’Olmo
Pensieri di fine estate...a Diamante
A conclusione dell’estate i sacerdoti dell’Unità Pastorale di Diamante si rivolgono ai cittadini, ai turisti, agli amministratori, ai rappresenti di categoria, alle associazioni, alle
famiglie, ai giovani, ai ragazzi e a quanti
amano questo paese.
Il primo pensiero vuole essere di ringraziamento a Dio per le cose belle che tutti abbiamo potuto gustare in questi mesi: il sole,
il mare, le colline e i monti, i tramonti e le
notti stellate. Spesso abbiamo ascoltato
espressioni come: “Diamante è situata in
una posizione incantevole! E’ un paese bello
e caratteristico!”
Ma anche un ringraziamento agli uomini
che, con l’intelligenza ed il cuore, rendono
vivibile ed accogliente il territorio. Fra questi
sicuramente gli Amministratori, le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia municipale, Capitaneria di Porto, Protezione Civile,
ecc.), i Presidi Sanitari, l’Ordine di Malta, gli
Albergatori, i Gestori dei Lido e dei Locali
Pubblici, la Pro Loco, l’Accoglienza e Informazione Turistica, le Associazioni ecclesiali
e quelle civili.
Diamante continua ad essere un paese accogliente e luogo di aggregazione per famiglie, per giovani e ragazzi. Anche dai paesi
limitrofi tantissimi vivono il mare, le serate,
i locali pubblici, le iniziative culturali e di
spettacolo promossi in questo “angolo di paradiso”.
Diamante, grazie alle bellezze naturali, ai
murales e a tante iniziative culturali, è “luogo” positivo d’incontro e di confronto tra persone di diversa provenienza; non è da trascurare il movimento economico che il turismo produce, dando possibilità a tante famiglie e a tanti giovani di “guadagnare l’essenziale per vivere in modo dignitoso”.
Non possiamo non ricordare anche i momenti di festa religiosa vissuta sia per L’Immacolata Concezione di Diamante del 12
agosto, sia per le Feste di San Pietro e della
Madonna del Carmine in Maierà in 29 giugno e il 16 luglio, sia per quella della Madonna Santa Maria dei Fiori in Cirella il 15 agosto e San Ciriaco a Buonvicino in settembre.
Sono stati momenti belli di preghiera, di meditazione e di coinvolgimento dei residenti e
di tanti turisti.
E’ anche vero però che la presenza di tanta
gente e di tanti locali crea inconvenienti e
disturbi ad alcune categorie di persone come anziani e ammalati; e a uomini e donne
che al mattino devono andare al lavoro e
che hanno fatto fatica a riposare, durante la
notte, a causa della musica ad alto volume,
delle voci giovanili che di notte riempiono il
vuoto dei vicoli e delle strade.
Non possiamo chiudere gli occhi sul fatto
che tante volte il “divertimento” per i ragazzi
e i giovani diventa “rischio” e “trasgressione”
perché circola alcool, droga con la conseguenze che le “allegre compagnie notturne”
disturbano con schiamazzi, lasciano le strade, le piazze e i vicoli sporchi di bottiglie,
bicchieri ed altro; imbrattano mura e, alcune
volte, le nottate si concludono in “vomito” e
altre cose per niente “civili”.
In riferimento a questi aspetti tanti esprimono disappunto e critiche.
Si può fare meglio l’anno prossimo?
Le riflessioni sono tante: quelle dei gestori
che devono “fare la stagione” e i giovani e i
ragazzi sono la “loro risorsa”, quelle di tante
persone, giovani e adulti, che solo d’estate
trovano lavoro e possono guadagnare qualcosa; quelle degli amministratori che vogliono incentivare il turismo; quelle delle famiglie preoccupate sì, ma impotenti di fronte
alle esigenze del mondo giovanile e… così
via. Insomma ognuno si fa le proprie ragioni!
Non sappiamo indicarvi un modello, ma
molto probabilmente ci sarà e, visto che abbiamo del tempo, in questi mesi invernali,
non sarebbe il caso di “scommettere” e “cercare” vie che promuovano la cura della gioventù “desiderosa di divertimento”? E’ proprio necessario “sballarsi” e contribuire a
portare i ragazzi in questa direzione? Si può
“scommettere” su vie innovative? E’ proprio
necessario vendere birre ed altri alcoolici a
basso prezzo e diffondere musica a tutto volume fino alle ore piccole? Si può trovare un
modo come lasciare puliti i vicoli, le piazze
ecc?
Siamo convinti che al mattino, durante questa estate, alla chiusura dei locali, in molti
occhi e in molte orecchie restavano impresse scene e parole che nessuno avrebbe voluto vedere e sentire.
Non è troppo superficiale dire: “E’ così, non
ci posiamo fare nulla?” Si può osare qualcosa di meglio? Incentivare il turismo nelle nostre zone non può passare anche attraverso
questa “intelligenza e razionalità” organizzativa?
Proviamo a pensare secondo un’altra dimensione, ovviamente più difficile, ma più
vera e più rispettosa di tutti.
La nostra vuole essere una provocazione e,
nello stesso tempo, un metterci in cammino
con quanti hanno a cuore il “ben – essere”
delle persone e della città. La cosa più facile
è lamentarsi o lasciar correre, dando ad altri
tutta la responsabilità. Ma non è meglio parlarci a “cuore aperto”, dirci ciò che va e ciò
che non va e “aprire il cantiere delle buone
idee e delle mani tese” per seminare “speranza” e progettare “futuro”?
E se invece di essere dei semplici gestori
e/o venditori, amministratori, famiglie ecc…
. diventassimo persone più pronte e capaci
di prenderci cura della bellezza, spontaneità, desiderio di sano divertimento dei ragazzi e dei giovani?
Dalla conoscenza, dall’analisi della situazione, ma soprattutto dal “metterci il cuore” e
tanta “buona volontà” si può partire per motivare ragazzi e giovani che vogliono diventare “uomini e donne di qualità” in una “città
di qualità”.
Sicuramente ci vuole “cuore”, tanta pazienza, ma soprattutto tanta alleanza tra famiglie, istituzioni e gestori di attività commerciali e turistiche, di eventi ecc. Ma, secondo
voi, non vale la pena tentare?
Don Mario Cristiano
Don Mario Barbiero
Don Alfredo
Don Eugenio
Don Michele
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l’Olmo Novembre 2014
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Murales 2014 - Premio Razetti
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l’Olmo
Muralisti diamantesi
Nelle varie edizioni dei Murales diversi sono stati i muralisti diamantesi che si sono cimentati sui nostri muri.
Eccone una rassegna
TyronPiranci vince la prima edizione del Premio Razetti, con il murale “Faccio sorgere il Bene”
E’ TyronPironaci, con l’opera “Faccio sorgere
il bene”, il vincitore della 1° edizione del
“Premio di Pittura Murale Nani Razetti“, riconoscimento assegnato, su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di
Diamante, a giovani allievi delle Accademie delle Belle Arti e dedicato al padre dei
Murales, scomparso poco più di un anno fa.
Il premio è un omaggio, quindi, a Razetti artista ed intellettuale a 360°, attento e lungimirante. Fu lui, infatti, che per primo intuì
che dipingere i muri delle vecchie abitazioni dell’antico borgo di Diamante sarebbe
stata non solo un’operazione artistica ma
anche una operazione culturale e turistica
di straordinaria importanza. “Suggestioni e
problematiche di Calabria” è stato il tema
assegnato ai sei finalisti della Accademia
delle Belle Arti di Catanzaro, che hanno partecipato all’operazione murales 2014.
I finalisti sono stati selezionati con l’indispensabile contributo del professor e critico
d’arte Andrea Romoli.
Nelle motivazioni si legge che il premio è
stato assegnato a Pironaci: “ Per aver interpretato il tema ‘Suggestioni e problematiche
di Calabria’, proponendo le immagini della
tradizione Magnogreca sintetizzate dalla colonna del Tempio di Hera Lacinia e dai
Bronzi di Riace che si sovrappongono all’immagine del piccolo e antico borgo Pentedattilo con una linea di demarcazione che mette in risalto il bicromatismo dell’opera. Nel
titolo ‘Faccio sorgere il bene’ la speranza di
una Calabria che con il suo straordinario patrimonio culturale si proietti verso un futuro
migliore e degno della sua storia”.
Riuscite quindi le intenzioni del giovane artista calabrese che presentando la sua opera aveva scritto: << Il titolo di questo mio
lavoro è dato dal significato etimologico della parola Calabria, dal greco Kalon-Bri n,
cioè Faccio sorgere il bene. Ma questo murales più che a far sorgere, è un inno a far
risorgere qualcosa che forse ha vissuto
nell’ombra per troppo tempo. Parlo della
consapevolezza, dell’uomo non cosciente
dei mezzi che la propria terra mette a sua
disposizione e di quello che può creare con
essi>>. Dice ancora Pironaci: << Il mio lavoro vuole essere una presa di coscienza delle
risorse che ha la Calabria come terra di origini antiche, di belle arti, di fertilità e di tradizioni che hanno bisogno di essere non solo
tenute in considerazione ma anche valorizzate nel migliore dei modi. Facciamo sorgere il bene>>.
TyronPironaci è nato a Catanzaro nel 91, dopo essersi diplomato presso Liceo Artistico
Statale di Catanzaro frequenta l’Accademia
di Belle Arti del capoluogo regionale. Pur essendo giovanissimo ha già ottenuto importanti riconoscimenti ed esposto le sue opere
in diverse mostre. Tra le altre cose Pironaci
ha ottenuto il Premio Accademia “small
print” per la Grafica d’Arte dell’Accademia
di Belle Arti di Urbino, Istituto Nazionale per
la Grafica. Sezione tecnica dell’incisione grafica d’arte.
zate dagli altri partecipanti all’operazione
Murales 2014, è di straordinario livello – dice l’Assessore alla Cultura Franco Maiolino
– e a tutti va il mio ringraziamento per aver
aggiunto valore ad un repertorio di opere
che già di per sé ha pochi eguali. L’opera di
Pironaci realizzata in Via Roma, alla quale è
stato assegnato il premioRazetti,è quella
che si è dimostrata più aderente a quello
che è lo spirito dell’iniziativa che vuole premiare delle opere oltre che per la loro fattura anche per come rispondono al dato che
caratterizzava il percorso artistico e culturale del padre dei murales: l’impegno a raccontare le istanze più profonde della nostra
terra e valorizzarne le eccellenze per costruire un futuro diverso e migliore. Nel murale
di Pironaci tutto questo è riassunto mirabilmente: c’è la Calabria della bellezza, della
tradizione, della solidarietà e della speranza. Non posso che complimentarmi con lui
e ringraziare, con non meno calore, gli altri
artisti che hanno preso parte all’iniziativa di
quest’anno e tutti coloro che hanno reso
possibile la sua realizzazione >>.
Infine l’assessore fa un annuncio: << Come
vincitore del 1° Premio Razetti, TyronPironaci parteciperà, con una sua opera, all’operazione Murales 2015. Un riconoscimento
alla sua bravura e un segno di continuità nel
percorso che questo assessorato ha intrapreso nella valorizzazione e nella cura del
patrimonio dei Murales di Diamante >>.
<< Il livello delle opere realizzate dai ragazzi
dell’Accademia, così come di quelle realiz-
Assessorato alla Cultura
Comune di Diamante
Monia De Cesare in via Torino realizzato nel 1995 - Biondi Cristina nel 1996 in via Palermo - Gabriele Marino in via Calvario nel 1981,
andato distrutto - Angelo Aligia nel 1990 in largo unità d’Italia
Anton diamantese trapiantato da anni in via Concezione nel 1993 ma andato distrutto, Veronica Oliva nel 1996 in via Palermo, Carla
Biondi in largo Saffi nel 2005, Francesca Macrì in via Crispi 1999 dipinge una poesia di Antonietta Dell’Arte
Antonino Perrotta nel 2014 in via Galilei, Marco De Angelis in via Verga , Luther Blissett e Francesco Cirillo il via Milano nel 1995
Emiliano Cirillo in via Donizetti nel 2013, Diana Gnata nel 2013 dipinge una poesia di Antonietta Dell’Arte, Francesco Cirillo in via Mazzini
disegna una poesia di Giovanni Grimaldi , Francesco Cirillo , Emiliano Cirillo, Giovanni Grimaldi nel 2012 al portico del vaglio sul lungomare
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CAPODANNO PICCANTE A MATERA
ORGANIZZATO DALL’ACCADEMIA ITALIANA DEL PEPERONCINO
XXII Congresso Nazionale
dell’Accademia
Italiana del
Peperoncino
MATERA , I SASSI E LE GRAVINE”
(dal 30 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015)
Capodanno piccante del 2015 lo celebreremo nella città
nota con l’appellativo di “Città dei Sassi” per gli storici
rioni, che costituiscono uno dei nuclei abitativi più antichi
del mondo, senza soluzione di continuità sin dall’età paleolitica. Per tale peculiarità nel 1993 i “Sassi” di Matera
furono dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’
umanità e, il 17 ottobre 2014, in virtù della unicità del suo
tessuto abitativo e della pregevole morfologia urbana del
suo centro storico, luogo evocativo di un sistema di vita
ecocompatibile, è stata proclamata “Capitale Europea della Cultura per il 2019”. Nei quattro giorni a lloggeremo
nell’elegante e raffinato HOTEL DEL CAMPO, un quattro
stelle ubicato in uno storico edificio del XVIII secolo, sapientemente ristrutturato. Degusteremo le specialità
llocali nelle confortevoli sale dell’annesso ristorante
“Le Spighe”, immerso in un bellissimo parco.
Martedì 30 dicembre alle 17,30, nella saletta riservata ai
meeting è convocato il Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana del Peperoncino , durante il quale verrà effettuato un servizio di coffe break.
Naturalmente verremo guidati nella visita dei “Sassi Barisano e Caveoso” , i due caratteristici agglomerati di casette, poste l’una sull’altra, in parte scavate nel tenero
conglomerato tufaceo .
Nel “Sasso Caveoso” vedremo le chiese di S. Maria de
Idris e di S .Pietro Caveoso, oltre che la notissima “C
asaGrotta” di vico Solitario e, nel “Sasso Barisano ”,le
chiese di S. Pietro Barisano e di S. Agostino. Saremo ancora guidati nella scoperta della “Civita” di Matera , oggi
parte alta del Centro Storico, che dal quattrocento
al settecento si è abbellita di chiese, palazzi e
monumenti quali: la chiesa di S. Domenico, che conserva
elementi della primitiva costruzione romanico -pugliese;
la duecentesca chiesa di S. Giovanni Battista, adattata
in forme barocche ne l XVII secolo; la settecentesca chiesetta di S. Rocco; la settecentesca chiesa del
Purgatorio, con la sua alta facciata curvilinea; la chiesa di
S. Francesco d’Assisi, del XIII secolo rifatta in forme barocche; il maestoso Palazzo Bronzini -Padula, con pros
petto seicentesco e cortile trecentesco; il Palazzo Santoro;
il possente Duomo, che all’esterno testimonia la leggerezza del romanico - pugliese, mentre all’interno se ne ammira la perfetta fusione con settecentesche forme barocche; il trecentesco Palazzo Arcivescovile, più volte rifatto.
La notte di S. Silvestro poi la trascorreremo nelle accoglienti sale del ristorante “Le Spighe” annesso all’albergo,
allietati da musica dal vivo e brindisi di mezzanotte.
Ed ancora vivremo una suggestiva e coinvolgente atmosfera durante la visita della “Cripta del Peccato
Originale” , considerata a ragione la Cappella Sistina delle
Chiese Rupestri. Pro seguiremo con la visita dell’antico
borgo di Montescaglioso , dominato dal grandioso complesso della Abbazia di San Michele Arcangelo, con testimonianze medioevali,gotiche e rinascimentali e con i suoi
due ampi chiostri porticati. Avremo la possibilità di visitare
l’interessante Museo Etnografico d’Arte Contadina, allestito nel primo chiostro, così come l’annessa chiesa con
alta cupola cilindrica tardo rinascimentale e con il poderoso campanile a bifore.
Potremo dare anche uno sguardo al
seicentesco monastero benedettino della S.S. Concezione. Gusteremo anche alcuni dei piatti tipici della
gastronomia locale nella settecentesca “Masseria San
Giuliano”, posta su di una collina sulle rive del Lago di
San Giuliano. Proseguiremo con la visita guidata del borgo medioevale di Miglionico, iniziando dal turrito “Castello
del Malconsiglio”, (così detto per aver ospitato nel 1485
la Congiura dei Baroni) in cui sono leggibili le testimonianze dei numerosi adattamenti subiti nel trasformare l’originaria roccaforte dell’ VIII - IX secolo in una residenza baronale. Concluderemo la visita con la chiesa madre di S.
Maria Maggiore , eretta nel XIV secolo, ed ampliata con
l’aggiunta delle cappelle laterali e del campanile nel XVI
secolo, di rito ortodosso sino al XVIII secolo. Infine saremo
guidati all’interno del Parco archeologico storico - naturale
delle Chiese rupestri del Materano visitando alcune delle
Chiese rupestri situate oltre la “Gravina” di fronte la città,
luogo da cui si gode della visione di un panorama mozzafiato : la chiesa della “Madonna delle Tre Porte”, quasi
interamente ricoperta di affreschi; la chiesa di “San Falc
ione”, caratterizzata dalla presenza di due presbiteri; la
chiesa di “San Vito” , dalla caratteristica pianta trapezoidale .
Piccantissimi auguri ed arrivederci a Matera.
Il programma delle quattro giornate
Martedì 30 Dicembre 2014
Ore 14,30 ÷ 16,30
● Raduno a Matera presso l ‘Hotel Del Campo
(quattro stelle) ; sistemazione iin albergo
.Ore 17,30 ÷ 20,30
●Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana del Peperoncino , nella saletta per meeting dell’albergo;
è previsto un servizio di coffe break.
Ore 20,30
●Cena e pernottamento in albergo
.Mercoledì 31 Dicembre 2014
Ore 8,30 ● Prima colazione in albergo
.Ore 9,00 ● Partenza in autobus per la visita guidata ai
Sassi di Matera
.Ore 12,30 ● Rientro in albergo per il pranzo
.Ore 15,30
● Partenza in autobus per la visita guidata del
Centro Storico di Matera
Ore 19,00 ● Rientro in albergo, tempo libero
.Ore 21,00
Gran Galà di San Silvestro con Cenone e Veglione
nelle accoglienti sale del ristorante dell’albergo
“Le Spighe ”.
Ore 24,00 ● Brindisi di mezzanotte;
pernottamento in albergo
.Giovedì 1 Gennaio 2015
Ore 8,30 ● Prima colazione in albergo
.Ore 9,00
● Partenza in autobus per le visite guidate della
Cripta del Peccato Originale e di Montescaglioso
(Abbazia di San Michele Arcangelo e Museo
Etnografico,Monastero Benedettino della SS. Concezione), uno sguardo alla Diga e dal Lago di S. Giuliano.
Ore 13,00 ● Pranzo presso l’agriturismo “Masseria San
Giuliano”.
Ore 15,30 ● Partenza in autobus per la visita guidata di
Miglionico (Il Castello del Malconsiglio, la Chiesa madre
di Santa Maria Maggiore)
Ore 19,00 ● Rientro in albergo , tempo libero
.Ore 20,30 ● Cena in albergo e pernottamento
.Venerdì 2 Gennaio 2015 Ore 8,30
● Prima colazione in albergo .
Ore 9,30 ● Bagagli in portineria e partenza in autobus per
la visita guidata delle Chiese Rupestri del Parco Archeologico Storico - Naturale delle Chiese Rupestri del Materano .
Ore 13,00 ●Rientro in albergo per il pranzo
.Ore 15,00 ● Partenza da Matera dei partecipanti
INFORMAZIONE SUI PREZZI
e Scheda di adesione sul portale dell’Accademia
da compilare e trasmettere via fax
entro il 25 novembre 2014
ACCADEMIA ITALIANA DEL PEPERONCINO ONLUS
ViaF. Gullo 1 – 87023 - Diamante (CS)
– Tel. 0985.81130 – Fax 0985.877721
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7
dalle parrocchie
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Novembre 2014
l’Olmo
Pensieri di fine estate...a Diamante
A conclusione dell’estate i sacerdoti dell’Unità Pastorale di Diamante si rivolgono ai cittadini, ai turisti, agli amministratori, ai rappresenti di categoria, alle associazioni, alle
famiglie, ai giovani, ai ragazzi e a quanti
amano questo paese.
Il primo pensiero vuole essere di ringraziamento a Dio per le cose belle che tutti abbiamo potuto gustare in questi mesi: il sole,
il mare, le colline e i monti, i tramonti e le
notti stellate. Spesso abbiamo ascoltato
espressioni come: “Diamante è situata in
una posizione incantevole! E’ un paese bello
e caratteristico!”
Ma anche un ringraziamento agli uomini
che, con l’intelligenza ed il cuore, rendono
vivibile ed accogliente il territorio. Fra questi
sicuramente gli Amministratori, le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia municipale, Capitaneria di Porto, Protezione Civile,
ecc.), i Presidi Sanitari, l’Ordine di Malta, gli
Albergatori, i Gestori dei Lido e dei Locali
Pubblici, la Pro Loco, l’Accoglienza e Informazione Turistica, le Associazioni ecclesiali
e quelle civili.
Diamante continua ad essere un paese accogliente e luogo di aggregazione per famiglie, per giovani e ragazzi. Anche dai paesi
limitrofi tantissimi vivono il mare, le serate,
i locali pubblici, le iniziative culturali e di
spettacolo promossi in questo “angolo di paradiso”.
Diamante, grazie alle bellezze naturali, ai
murales e a tante iniziative culturali, è “luogo” positivo d’incontro e di confronto tra persone di diversa provenienza; non è da trascurare il movimento economico che il turismo produce, dando possibilità a tante famiglie e a tanti giovani di “guadagnare l’essenziale per vivere in modo dignitoso”.
Non possiamo non ricordare anche i momenti di festa religiosa vissuta sia per L’Immacolata Concezione di Diamante del 12
agosto, sia per le Feste di San Pietro e della
Madonna del Carmine in Maierà in 29 giugno e il 16 luglio, sia per quella della Madonna Santa Maria dei Fiori in Cirella il 15 agosto e San Ciriaco a Buonvicino in settembre.
Sono stati momenti belli di preghiera, di meditazione e di coinvolgimento dei residenti e
di tanti turisti.
E’ anche vero però che la presenza di tanta
gente e di tanti locali crea inconvenienti e
disturbi ad alcune categorie di persone come anziani e ammalati; e a uomini e donne
che al mattino devono andare al lavoro e
che hanno fatto fatica a riposare, durante la
notte, a causa della musica ad alto volume,
delle voci giovanili che di notte riempiono il
vuoto dei vicoli e delle strade.
Non possiamo chiudere gli occhi sul fatto
che tante volte il “divertimento” per i ragazzi
e i giovani diventa “rischio” e “trasgressione”
perché circola alcool, droga con la conseguenze che le “allegre compagnie notturne”
disturbano con schiamazzi, lasciano le strade, le piazze e i vicoli sporchi di bottiglie,
bicchieri ed altro; imbrattano mura e, alcune
volte, le nottate si concludono in “vomito” e
altre cose per niente “civili”.
In riferimento a questi aspetti tanti esprimono disappunto e critiche.
Si può fare meglio l’anno prossimo?
Le riflessioni sono tante: quelle dei gestori
che devono “fare la stagione” e i giovani e i
ragazzi sono la “loro risorsa”, quelle di tante
persone, giovani e adulti, che solo d’estate
trovano lavoro e possono guadagnare qualcosa; quelle degli amministratori che vogliono incentivare il turismo; quelle delle famiglie preoccupate sì, ma impotenti di fronte
alle esigenze del mondo giovanile e… così
via. Insomma ognuno si fa le proprie ragioni!
Non sappiamo indicarvi un modello, ma
molto probabilmente ci sarà e, visto che abbiamo del tempo, in questi mesi invernali,
non sarebbe il caso di “scommettere” e “cercare” vie che promuovano la cura della gioventù “desiderosa di divertimento”? E’ proprio necessario “sballarsi” e contribuire a
portare i ragazzi in questa direzione? Si può
“scommettere” su vie innovative? E’ proprio
necessario vendere birre ed altri alcoolici a
basso prezzo e diffondere musica a tutto volume fino alle ore piccole? Si può trovare un
modo come lasciare puliti i vicoli, le piazze
ecc?
Siamo convinti che al mattino, durante questa estate, alla chiusura dei locali, in molti
occhi e in molte orecchie restavano impresse scene e parole che nessuno avrebbe voluto vedere e sentire.
Non è troppo superficiale dire: “E’ così, non
ci posiamo fare nulla?” Si può osare qualcosa di meglio? Incentivare il turismo nelle nostre zone non può passare anche attraverso
questa “intelligenza e razionalità” organizzativa?
Proviamo a pensare secondo un’altra dimensione, ovviamente più difficile, ma più
vera e più rispettosa di tutti.
La nostra vuole essere una provocazione e,
nello stesso tempo, un metterci in cammino
con quanti hanno a cuore il “ben – essere”
delle persone e della città. La cosa più facile
è lamentarsi o lasciar correre, dando ad altri
tutta la responsabilità. Ma non è meglio parlarci a “cuore aperto”, dirci ciò che va e ciò
che non va e “aprire il cantiere delle buone
idee e delle mani tese” per seminare “speranza” e progettare “futuro”?
E se invece di essere dei semplici gestori
e/o venditori, amministratori, famiglie ecc…
. diventassimo persone più pronte e capaci
di prenderci cura della bellezza, spontaneità, desiderio di sano divertimento dei ragazzi e dei giovani?
Dalla conoscenza, dall’analisi della situazione, ma soprattutto dal “metterci il cuore” e
tanta “buona volontà” si può partire per motivare ragazzi e giovani che vogliono diventare “uomini e donne di qualità” in una “città
di qualità”.
Sicuramente ci vuole “cuore”, tanta pazienza, ma soprattutto tanta alleanza tra famiglie, istituzioni e gestori di attività commerciali e turistiche, di eventi ecc. Ma, secondo
voi, non vale la pena tentare?
Don Mario Cristiano
Don Mario Barbiero
Don Alfredo
Don Eugenio
Don Michele
NOVEMBRE 2014 10/11/2014 6.38 Pagina 7
l’Olmo Novembre 2014
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Satira e cultura
U PIG L IAT ’A D ‘U CCH J
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L’11 settembre di Antonietta Dell’Arte
di Giuseppe Gallelli
di Giovanni Grimaldi
Nun ‘g giabbàst a nu pig liàt
‘...
Tu, ‘nt ram è nt ’, ‘ndà s acc hè t t ’
m ìt t ‘u s àl’ a pet ricè ll ‘...
Quann ‘a ‘ncùnt r’ e t t ’à
g uardàt ’,
Quann‘a càpa t i duv ìva
e u dulùr ‘ s i s panniva,
duj jè rin’ i cag g iùn ‘:
o nu f at t ’ di pris s iùn’
o duj ùcc hj ‘m m idiùs ’.
S i na pìnnula g liut t ìs ’,
a pris s iùna s ‘abbas ciàva
e u dulùr’ t i pas s àv ’.
Ed am m è c’ ppì c hili ‘àt a,
cci v ulìv id ‘u P ig liàt ’.
S s unt ine lia, nanna ‘Ncet t a,
C arriòla e z ì C uncet t a.
S ùp ‘a frùnt a t ‘allis ciava,
t ant ’ crùc’ cci s ig nàva…
Adalava e s badig liava...
S ‘accurg ìva, m anu m anu,,
C h ‘è s s t àt ’ picciàt ’:
Maram ì, cc h ì s c... cuppit t àt ’,
fig licì, ca t ‘ànu dàt ’!
Jè nnà f ìm m ina s pus at a
Fàt t ’ nòv ’ t uccat è ll’.
Pe rò ,dòpp’ c h ‘è pas s at a,
jè t t ‘u s àl’ m m ìnz ‘a s t ràt a…
N’àt a vot a na t uccat a...
Fat t u s t a, ca s t u s is te m a
t i paràva da jìs t im a.
Jè ra bbè r’? E’ nnà bbus cìa?
U dulùr ‘,crìd ‘am m ìa,
S i ni jva ve ram e nt ’!
-L ‘ùcc h j,dìcia nu dit t àt ’,
è cc h iù pè g g ’ e cc h iù put è nt ’
di na ve ra s c.. cuppit t àt a !
Mò,t u t rùv alla farm acìa
G ùcc’, pìnnul’ e s uppòs t ’;
Tant st rùg l ‘fat t ‘appòs t ’
ppì m icrània e niv ralgìa.
Ma s i jè nnà picciàt a,
cancarè ja,s i’ rruv inàt ‘!
U dulùr ‘,caru m ija,
non s ‘abbàs cia e lanz it t ìa.’
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
PENNETTE ALLA DIAVOLA
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di penne-Una salsicciaUn peperone giallo- 200 gr. di pomodori pachino -Una manciata
di olive nere -Un peperoncino- Prezzemolo - Parmigiano Olio - Sale
Procedimento: Lavate i peperoni ed i pomodori e fateli a pezzetti. In una padella con un filo d’olio fate rosolare la salsiccia
sbriciolata, unite i peperoni, il peperoncino ed infine i pomodorini.
Aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta che avete
precedentemente messo a riscaldare, cuocete le penne, nel frattempo unite al sugo le olive, possibilmente denocciolate, amalgamate al condimento le penne al dente ed una manciata di prezzemolo tritato. Spolverate di parmigiano (se vi piace) e servite.
La poesia di Antonietta dell’arte è un inno alla sensibilità ed ai sentimenti
più autentici, ma rappresenta anche una traccia di impegno civile.
Per non dimenticare, è il filo conduttore ideale che potrebbe unire diverse sue composizioni che hanno come tema accadimenti importanti e temi sociali di carattere umanitario. Siciliana di Troina, Antonietta dell’Arte
vive e lavora a Milano ma trascorre da 25 anni, diversi mesi dell’anno
a Diamante, località della quale si può considerare cittadina adottiva e
che ha eletto come suo “luogo dell'anima".La Dell’Arte ha pubblicato raccolte di poesia con Marsilio (Lei, 2001, selezionato al Premio ViareggioRepaci), Guanda (Filtro, 1981) e con Passigli Editori (Il tema del padre,
2008). “ Il tema del Padre” edito da Passigli. Alcune delle poesie contenute in questo volume sono state tradotte in inglese da Luigi Bonaffini e
pubblicate nel 2010 da una importante casa editrice statunitense la Gradiva Publications, in un volume dal titolo “Selectedpoems”.Alcuni suoi
racconti sono stati pubblicati su quotidiani e antologie e sue poesie sono
apparse sul «Corriere della Sera» oltre che essere lette nel corso del
noto programma radiofonico Zapping. Antonietta dell’Arte, nel corso della
sua carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui nel 1993, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano per il suo ruolo di animatrice culturale.
L’Amministrazione Comunale di Diamante, inoltre, ha voluto festeggiare
i 25 anni di attività di Antonietta Dell’Arte con un seguito e particolarmente interessante incontro che si è tenuto presso il Palazzo di Città
della “Perla del Tirreno”.Per non dimenticare, come detto, è un invito
contenuto in molte opere di Antonietta Dell’Arte, come quella dedicata
ad una immane tragedia che mutò il corso della storia: l’attentato alle
Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Un evento che segnò una svolta
epocale e che rappresenta una ferita ancora aperta nella storia dell’umanità anche a distanza di più di dieci anni. A quel drammatico Antonietta
dell’Arte ha dedicato versi struggenti e particolarmente toccanti. Versi
che hanno trovato un eco oltre oceano, visto che sono stati tradotti nell’importante rivista International Journal of ItalianPoetry, pubblicazione
internazionale di poesia italiana, realizzata a New York . Sulla stessa
lunghezza d’onda dell’impegno civile e del toccare, con le prose della
poesia, temi che interrogano drammaticamente la società vanno sicuramente riferiti i versi della dell’Arte che compaiono sul murale di poesia
realizzato a Diamante il 13 ottobre 2013 dopo la tragedia di Lampedusa
che vide 266 migranti morire nel canale a causa del naufragio di una
“carretta del mare” che li trasportava dalla Libia. Anche in questo caso
toccano corde profonde ed la stessa autrice del murale, Marisa Bulgheroni, che scrive: << Nel testo di Antonietta Dell’Arte il deserto parla in
luogo del poeta , lamentando il sofferto isolamento di ogni creatura >>.
Questi i versi di Antonietta Dell’Arte sull’11 settembre:
“Fosse stato un battito lieve di ali sui vetri
nell’attesa di un sogno un film un bacio una cena tra amici
una carezza a un bambino i pensieri spezzati di colpo innocenti
ali crudeli esplose sui visi New York in briciole
oh gli impossibili freddi ritrovamenti fra poco tutto tacerà
tranne i morti che non volevano morire.”
Tutti i colori della notte
11
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NotiZie dal paeSe
Lettera aperta ai cittadini di Diamante.
Voglio iniziare con queste parole: c’era una volta... vi chiederete che cosa?
Un paese con le sue bellezze naturali dove si viveva tranquilli e sereni.
È arrivato poi il progresso e molte cose, come salvaguardare la salute di
ogni persona, sono passate in secondo piano, anzi sono state dimenticate.
Ecco che si autorizza l’installazione di antenne assasine sparse un po’ ovunque. Dopo anni di lotta e la malattia e la morte di persone che vivevano vi-
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Novembre 2014
l’Olmo
cine ad una di queste antenne, finalmente si riesce a toglierla. Ma ecco che
a metà settembre di quest’anno si ricomincia: sul tetto del palazzo confinante con il “Parco del Sole” dove io abito spunta, come la pianta di fagioli
di una nota favola, un’antenna! Nel vederla mi sono chiesta: “sto sognando?
La NASA si è trasferita da noi?” Purtroppo mi sono resa conto che era
un’antenna di telefonia mobile.
Chiedendo qua e là, all’inizio mi è stato detto che nessuno sapeva niente,
ma poi si è scoperto che l’autorizzazione era stata data dall’organo competente del Comune di Diamante e che sarebbe stato anche consigliato di
procedere all’installazione dell’antenna dopo il “Festival del Peperoncino”,
quando c’era poca gente!
Si poteva evitare tutto ciò? Certamente si, se il Comune di Diamante si fosse dotato di un piano di localizzazione che avesse individuato i siti dove installare le antenne, salvaguardando la salute di noi cittadini, e addirittura
avvantaggiando i gestori telefonici che avrebbero evitato di pagare grosse
somme di denaro ogni anno a privati.
Nel nostro paese le malatti^causate dalle onde elettromagnetiche si diffondono giorno dopo giorno, con le conseguenze che ne derivano e che sono sotto gli occhi di tutti noi cittadini. Ci dobbiamo allora chiedere che fututo avranno i nostri e i vostri figli e nipoti, già penalizzati da altri problemi?
Oltre al danno anche la beffa ... ai posteri l’ardua sentenza!
.
SIGNORI SI NASCE.
Lo diceva il grande Totò, e Osvaldo lo nacque.
Osvaldo Borrello se n’è andato in silenzio il 31
ottobre scorso. Osvaldo lo conoscevano tutti.
Una figura davvero signorile, educata, rispettosa. Era un ferroviere in pensione, ed ogni
mattina se ne scendeva dalla sua casa nel
centro storico e si sedeva ad una panchina dove conversava garbatamente con tutti. Purtroppo per una caduta in casa si è dovuto ricoverare all’ospedale di Sapri dove per alcune
complicazioni è deceduto. Grazie Osvaldo per
il tuo stile di vita di grande lavoratore che hai
avuto e lasciato al nostro paese.
Elisa De Rosa
OSVALDO
NEL RING
di
ENZO RUIS
CHI CI AMMINISTRA
Gaetano Sollazzo -sindaco
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Hanno collaborato a questo numero: lily Genovese, Giuseppe Gallelli,Francesco Parise,Giovanni Amoroso.
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Tu t t i i c o l o r i d e l l a n o t t e
dispersi nei tuoi occhi.
Nel ghiaccio bruciato della malinconia,
allodole
dai prigionieri canti.
Alba che sorge
sulle tue labbra serrate.
Rugginose celle
di antichi riti.
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L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
IL RING
di
ENZO RUIS
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 14 Ottobre 2014.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 12- n°143- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
NOVEMBRE 2014 10/11/2014 6.38 Pagina 6
l’Olmo Novembre 2014
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Storie NoStre
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5 agosto 1949
La morte del giovane Raffaele Arcella
di Ciro R.Cosenza
La guerra era ormai un ricordo, un
brutto ricordo ma un ricordo, l’Italia
una Repubblica e tutti proiettavano
la loro vita nel futuro.
Il Paese però era ancora sotto choc
perché, appena tre mesi prima, nei
cieli di Superga era perita la squadra del “Grande Torino”, una delle
poche certezze dell’Italia post-fascista.
Gli abitanti dei paesini disseminati
sul Tirreno cosentino, dal canto loro,
tentavano di uscire da quell’isolamento che, per secoli, li aveva tenuti
chiusi negli angusti e meschini confini della vita quotidiana di paese.
Se però per andare da Diamante a
Scalea, da Cetraro a Paola o da Bonifati a Belvedere, era sufficiente il treno, era
ancora un problema il doversi spostare verso
l’interno.
Bisognava ricorrere, gioco forza, ad uno di quei
traballanti e sgangherati autocarri dell’epoca,
utilizzati di solito per brevi trasporti di vario genere.
Un pellegrinaggio alla Madonna del Pettoruto,
la trasferta della squadra di calcio del paese a
San Marco Argentano o a Spezzano, l’esibizione della banda musicale per la festa del Santo
Patrono di qualche paesino fra i monti, oppure
una gita di un gruppo di amici in montagna, ponevano una serie di difficoltà.
Ecco allora il ricorso a quel mezzo di trasporto,
in verità non molto affidabile.
E veniamo alla ricostruzione di quel maledetto
5 agosto del 1949.
Era una giornata radiosa di una splendida estate. Il sole caldo e il mare, calmissimo, avevano
salutato gli abitanti di questo borgo e qualche
pigro villeggiante.
Non molti in verità, per la maggior parte cosentini, allora chiamati semplicemente bagnanti.
Quel giorno la banda musicale di Diamante doveva recarsi a San Donato di Ninea, in occasione della festa padronale. Sfilata per le stradine del paese, accompagnamento della processione e, a sera, concerto lirico-bandistico in
piazza.
La banda era rientrata a Diamante in nottata,
dopo essersi esibita per un paio di serate a Rivello, pittoresco paesino del Lagonegrese.
I musicanti avevano avuto solo qualche ora per
far colazione, darsi una sciacquata e cambiarsi.
Comunque erano cominciati ad arrivare di
buon mattino sul luogo del raduno; San Donato
non era proprio dietro l’angolo, perché il paesino si trova a 800 metri di altezza, alle falde sudorientali del Cozzo del Pellegrino e li attendeva,
pertanto, un tragitto di alcune ore,
appollaiati<su di un camion, per strade tortuose, sterrate e, per lunghi tratti, prive di muriccioli
sulle fiancate.
Arrivarono dunque alla spicciolata e, ad attenderli, c’era il capobanda, Luigi Vergara, infaticabile, inflessibile e un po’ irascibile.
Man mano, singolarmente, specialmente i più
giovani, vengono passati in rivista.
Anzitutto egli bada se gli strumenti sono puliti,
ad esempio se gli ottoni sono lucidissimi; se la
divisa è in ordine e se tutti si sono sbarbati. La
barba lunga per un musicante, secondo lui, era
un segno di sporcizia e di sciatteria.
Quando si andava a suonare fuori bisognava
fare bella figura, perché loro erano gli eredi di
una tradizione bandistica che, qui a Diamante,
aveva radici anteguerra. Intanto era arrivato il
mezzo, un camion di proprietà del signor
Antonio Borrelli, che sarebbe stato anche
l’autista gi quella spedizione.
Sul mezzo presero posto 35 elementi, il signor
Egidio Presta, che avrebbe diretto il concerto,
oltre la valigia, con gli spartiti e le casse con i
leggii.
Qualche passante saluta la comitiva, mentre
sul camion regna l’allegria. In fondo, un po’ per
tutti, è una gita. Al bivio di Belvedere, lasciata
la statale 18, si comincia a salire.
Su, su per i tornanti del Passo dello Scalone e
poi giù nella Piana dell’Esaro.
Intanto si è fatto Mezzogiorno, qualcuno ha fame e propone di fermarsi per una merenda
sull’erba. Ma non c’è tempo, si perderebbe
troppo tempo, si farebbe tardi.
Qualcuno tira allora fuori la colazione e si mette
a mangiare. Prima di partire, Antonio Borrelli ha
distribuito i passeggeri in modo da assicurare
un certo equilibrio, ma non è stato sufficiente.
Nei pressi di San Sosti, dopo una falsa curva, il
camion s’inclina su di un fianco e le persone a
bordo vengono sbalzate fuori. La causa?
Forse il fondo stradale, una gibbosità del terreno, chissà…..Non certo per eccesso di velocità, perché quegli autocarri erano costruiti per
strade sterrate e piene di curve, non certo per
le autostrade o le super strade di oggi.
La notizia arrivò quasi subito a Diamante. Come? Nessuno ricorda.
Forse al posto pubblico, forse tramite i carabinieri. E trentacinque famiglie piombarono subito
nell’angoscia.
La gente, e non solo i parenti, si riversò nella
strada. Poi la consueta e pietosa bugia: “Non
si sono fatti niente…. non si sono fatti niente!”
e di lì a poco un’altra notizia: “Alcuni sono all’Ospedale di San Sosti.”
Ma allora qualcuno s’era fatto male…… Ospedale, che parolone! In effetti si trattava di un
modesto centro di cura, alcuni di
questi chiamati, verso la fine dell’ottocento, “ospedaletti di carità”, dove i due o tre medici del
paese si prodigavano più per
amore verso la scienza di Esculapio, che per guadagno.
Qualche operazione di appendicite, di ernia e qualche parto difficile, niente di più. Quasi tutti se
l’erano per fortuna cavata con ammaccature varie e qualche escoriazione, ma per alcuni le conseguenze furono serie: Salvatore
Trifilio, il suonatore di corno della
banda, si era rotto il femore ed Ernesto Colantonio, il primo clarino, aveva riportato addirittura una
brutta botta alla testa.
Andò peggio, molto peggio al giovane Raffaele
Arcella, il flicorno di quel complesso, che vi
perse la vita.
A quel povero ragazzo gli era stato fatale essersi messo a cavalcioni su una delle sponde,
presumibilmente per sgranchirsi un po’. L’impatto per lui era stato micidiale e la gamba penzoloni ne era uscita maciullata.
Durante la notte, nell’ospedaletto di San Sosti,
dovettero amputargli l’arto.
Subito dopo era sopraggiunte un’emorragia,
che lo aveva ucciso. In serata, ad eccezione dei
feriti, i componenti della banda erano rientrati a
Diamante, attorniati da parenti, amici e da curiosi, che volevano conoscere i particolari dell’incidente.
L’eco di quella tragedia gettò nella costernazione l’intera Riviera, e, il giorno dei funerali, di
cui si conserva la documentazione fotografica,
un dolore sincero era dipinto sul volto di tutti.
Questo episodio, che io ho ricostruito grazie al
contributo di Armando Tiesi, che, poco più che
un ragazzo, era uno dei musicanti di quella tragica giornata, e di Antonio Trifilio, il figlio di
uno dei feriti gravi di quell’incidente, non è altro
se non un documento della storia del Sud di
quegli anni, un Sud senza strade e senza mezzi di comunicazione, dove persino praticare una
nobile passione, come la musica, costava sacrificio e periglio. Mi permetto, a questo punto,
suggerire timidamente agli assessori alla cultura e allo spettacolo, la proposta di organizzare
il 5 agosto, del prossimo anno, nel cuore dell’estate, un grande concerto bandistico, per ricordare un episodio della storia di questo paese, per ricordare quei ragazzi, che vissero quei
terribili momenti e, soprattutto, un giovane, che
perse la vita perché amava suonare il flicorno
nella banda del suo paese.
( nella foto i funerali di Raffaele Arcella )
tratto dal libro di Ciro R.Cosenza
“Alla ricerca della memoria perduta” (2011)
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dall’oppoSiZioNe
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Novembre 2014
l’Olmo
Gruppo consiliare “diamante e cirella”
per una diamante migliore
Consiglio Comunale, l’ultimo inciucio. Cambiare conviene ancora!
Pubblichiamo di seguito la comunicazione ufficiale con cui abbiamo motivato la nostra assenza alla seconda convocazione del Consiglio
Comunale svoltosi in due sedute tra ieri e Lunedì. Chi era presente ha notato come sia cambiato il diritto di voto tra una seduta e l'altra,
chi era incompatibile per conflitto d’interessi Lunedì è diventato magicamente compatibile per la seduta due giorni dopo. Chi era presente
ha notato, ed è questo che ci indigna, l'assoluta indifferenza della politica nei confronti della questione -antenne, chi era presente ha
notato come Diamante Futura nonostante queste mostruosità decida di votare sempre con la Giunta Sollazzo e a favore della maggioranza
sulle cose che contano, si è notato come tutto quello che dicevamo prima del 25 Maggio sui trasversalismi consiliari ed extraconsiliari
della classe politica cittadina oggi si verifichi nei fatti, si noterà nei prossimi giorni che le scelte politiche di questa maggioranza - ormai
di fatto allargata a Diamante Futura - stanno mortificando l'economia e l'edilizia cittadina e non la stanno certo risollevando(basti pensare
a quanto ed a come vengono tassate le seconde abitazioni), si è già notato che cambiare conviene ancora!
Movimento Culturale “Per una Diamante migliore”
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Al Presidente del Consiglio
Oggetto: Seduta Consiliare 22 Ottobre 2014, adozione Piano Strutturale Comunale e regolamento edilizio ed urbanistico
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di capogruppo della formazione consiliare denominata “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
e in rappresentanza del Movimento Culturale “Per una Diamante migliore”, comunica alla S.V. la volontà di non partecipare alla seduta consiliare e alla
votazione in oggetto per l’assenza – dettata da precisa ed evidente scelta politica della Giunta Comunale in carica – nell’atto di adozione o comunque
all’Ordine del giorno di questo Consiglio Comunale delle tavole inerenti due strumenti che la popolazione e gli operatori economici attendono con grande
apprensione: Il Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici -----
La zonizzazione acustica del territorio comunale
Il sottoscritto ribadisce - ai sensi dell’art. 25(Interrogazioni, petizioni, proposte) commi 1,2,3,4,5 del Vigente Statuto Comunale – di aver avviato avviato
riguardo al Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici una contestuale raccolta firme anche al fine di diffondere le giuste informazioni, di
tenere sempre alta l’attenzione sulla materia e di favorire la partecipazione dei cittadini sullo specifico argomento. La proposta si pone come obiettivo
quello di provare ad ottenere la concreta risoluzione di un problema che – ad umilissimo parere del sottoscritto – può trovare risoluzione soltanto se affrontato in ambito prettamente urbanistico e per mezzo dell’approvazione del suddetto ed apposito strumento di pianificazione compreso nel Piano
Strutturale Comunale. Farò in ogni caso pervenire delle osservazioni più dettagliate nel merito degli elaborati ritenendo inoltre che sarebbe stato molto
più lineare e produttivo adottare il Piano Strutturale Comunale una volta concluso l’iter di approvazione o di negazione di tutti i procedimenti avviati in
ossequio o in variante al vecchio Piano Regolatore Generale. Aggiungere confusione non alimenta l’economia, la blocca, affossando un sistema edilizio
già mortificato dalla abnorme tassazione a cui sono sottoposte le seconde abitazioni e privo di scelte politiche che favoriscano la valorizzazione e la riqualificazione dell’esistente. Alcune scelte che assolutamente non condividiamo risultano già evidenti da una prima analisi. L'area dell’Istituto agrario
di Cirella è già inserita in un nuovo contesto funzionale di zonizzazione, quello relativo alle strutture turistico alberghiere, come evidente dalle tavole D.
L'area comprende anche una porzione di territorio che si estende a nord verso i ruderi e ad est verso la zona residenziale certificando la volontà politica
di smantellare ciò che rimane del glorioso sistema scolastico cittadino in una zona di grande pregio storico e paesaggistico.
Diamante, lì 22 Ottobre 2014-
Antonio Cauteruccio
Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Al Presidente del Consiglio - Oggetto: convocazione Commissione elettorale comunale
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di Capogruppo Consiliare della formazione denominata “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE” e in qualità di componente eletto della prima Commissione Consiliare Permanente – Commissione elettorale comunale
chiede alla S. V. di provvedere con urgenza alla convocazione e all’insediamento della suddetta Commissione ai sensi dell’art. 6 commi 1,5 e dell’art.
16 del vigente “Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Permanenti”. Il sottoscritto propone inoltre di aggiungere all’ordine del giorno
della seduta d’insediamento della predetta Commissione i seguenti punti: -Verifica stato di aggiornamento albo scrutatori; -Approvazione specifica
mozione per adottare come requisito ulteriore per la nomina degli scrutatori(da nominarsi tra il venticinquesimo giorno antecedenti la data stabilita
per la votazione ai sensi dell’art. 6 Legge 8 Marzo 1989 e successive modificazioni) la condizione di disoccupazione(dimostrata a mezzo autocertificazione dagli iscritti agli albi) - oltre a quelle previste dalla legislazione vigente – e di nominare e impiegare per le operazioni di scrutinio soltanto soggetti attualmente disoccupati, in cerca di occupazione ed esclusi da qualsivoglia misura di sostegno del reddito o ammortizzatore sociale. Se il numero
degli scrutatori dichiaratosi disoccupato sarà superiore a quello necessario per i seggi elettorali si preferiranno nell’ordine i soggetti che versano in
stato di disoccupazione da più tempo; Avviso pubblico richiesta autocertificazione stato di disoccupazione iscritti albo scrutatori;
Porgo con l’occasione distinti saluti.
Diamante lì 17 Ottobre 2014 - Antonio Cauteruccio
Al Segretario Comunale - Al Presidente del Consiglio
Oggetto: raccolta firme questione - antenne
Il sottoscritto Antonio Cauteruccio, in qualità di Consigliere Comunale e di capogruppo consiliare della formazione denominata “Diamante & Cirella PER
UNA DIAMANTE MIGLIORE”, comunica alle SS.VV. che la petizione avente ad oggetto la richiesta urgente di approvazione di uno specifico Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici di cui ho dato comunicazione il giorno 12 Ottobre 2014 ha ottenuto un numero di firme già superiore a un decimo del corpo elettorale comunale(vedi allegato). Il sottoscritto pertanto ai sensi dell’art. 25(Interrogazioni, petizioni, proposte) commi 1,2,3,4,5 del Vigente Statuto Comunale chiede che l’argomento in oggetto – da tradurre in apposito schema deliberativo - venga inserito all’ODG del prossimo Consiglio
comunale.
Diamante, lì 27 Ottobre 2014 - Antonio Cauteruccio
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differimento dell'approvazione del
relativo regolamento previsto all'O.d.g. del C.C., nell'ultimo giorno
utile previsto dalla legge per l'approvazione. Se il C.C. avesse accettato tale proposta la TASI sarebbe stata automaticamente applicata
con il massimo delle aliquote. Altro
che azzeramento!!!
-propórre emendamenti al bilancio
prevedendo nuovi capitoli di spesa,
senza coperture ;
In particolare ci preme segnalare
come, nei momenti in cui si tengono C.C. importanti, non avendo il
coraggio di affrontare a viso aperto
i problemi che toccano gli interessi
dei cittadini, solo per populismo
elettorale, i rappresentanti di "Per
una Diamante Migliore" disertano la
seduta consiliare e da consiglieri
assenti si ergono a pontificatori.
In merito all'adozione del PSC votato nella seduta consiliare del
22.10 u.s., dobbiamo evidenziare
che è stato presentato agli atti del
consiglio un documento con una
chiara posizione e visione politica.
Nel documento abbiamo preso le
distanze dalla scelte politiche adottate ed abbiamo sollevato il problema degli interessi privati che hanno
condizionato la stesura del piano.
Inoltre, ci siamo impegnati a chiedere le modifiche che riteniamo siano essenziali per la pianificazione
territoriale elaborata con il PSC, nel
momento in cui si discuteranno le
osservazioni che saranno avanzate
dai cittadini entro i 60 giorni previsti
dalla legge, a partire dall'affissione
della delibera di adozione del PSC
all'Albo Pretorio.
Avremmo voluto sentire nella sede
propria, nel Consiglio Comunale, gli
interventi dei consiglieri Cauteruccio e Amoroso. Avremmo voluto
sentire quali modifiche, a loro avviso, dovrebbero essere apportate al
PSC per renderlo più conforme alle
esigenze del paese. Avremmo voluto sentire quali sono i terreni e i
fabbricati pregni di interessi riconducibili al Sindaco ed ad altri amministratori di maggioranza. Avremmo
voluto sentire sul come baipassare
le norme che prevedono altre e diverse procedure per la scelta delle
aree da destinare alle antenne e alla scelta degli ambiti in cui stabilire
i limiti di compatibilità acustica.
Abbiamo deciso di stare dalla parte
dei cittadini partecipando alle sedate consiliari e mettendo a disposizione la nostra esperienza per risolvere i problemi della nostra , comunità. Altri non avendo la capacità ed
il coraggio di affrontare ¡ problemi
nella loro dura realtà, per demagogia politica, scelgono spesso
l'Aventino, credendo di accaparrare
consensi e voti. E' solo l'illusione di
chi crede di essere ma non è.
Ognuno di noi ha una sua storia e
chi ci conosce sa molto bene chi
siamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare.
Nessuna trasversalità e/o inciucio
politico, solo responsabilità nei confronti del paese. Intelligenti pauca.
I Consiglieri comunali
Giuseppe Pascale
Giuseppe Savarese
Storie NoStre
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1 9 4 9 : La B anda Im macol at a C once z io ne
Gruppo consiliare “diamante Futura
Abbiamo letto sul "Quotidiano" del
24 u.s. la denuncia di "Diamante
Migliore" sugli accordi trasversali
che esisterebbero tra la maggioranza e il nostro gruppo di minoranza.
Rispediamo al mittente le infondate
accuse proferite dai rappresentanti
in C.C. della "Diamante Migliore" e,
oltre a richiamare il documento
chiarificatore pubblicato dal coordiantore di "Diamante Futura", Giuseppe D'Agostino, siamo costretti a
rimuovere i peli che abbiamo sulla
lingua per ovattare gli interventi
che, come consiglieri comunali,
esterniamo nelle sedi Istituzionali.
Ecco il nostro pensiero sul ruolo e
sull'operato della minoranza consiliare che fa capo a "Diamante Migliore". Ci saremmo aspettati una
"Migliore" capacità d'amministrare,
unitamente ad un maggiore coraggio che è proprio dei giovani impegnati in politica.
Fin ora, i consiglieri comunali eletti
nella lista di "Diamante Migliore"
hanno dimostrato mediocrità e confusione istituzionale, equiparando
la sede del Consiglio Comunale di
Diamante con il Parlamento romano. Il nostro compito è quello di amministrare la comunità cittadina sulla base di leggi ben definite e che
possono essere emendate nel rispetto e nei limiti previsti dalle norme dello Stato.
La "Diamante Migliore" crede di poter liberamente legiferare come fa il
Parlamento e, modificando leggi e
procedure, si permette, per esempio, di:
- proporre l'azzeramento della TASI
e, nello stesso tempo, chiedere II
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di France s co Cirillo
Prima fila da sinistra.
Vincenzo Cauteruccio, Vincenzo
Sollazzo, Ciccio Donato detto u ‘barùn’
, Nicola Magurno, Angelo Vaccaro.
Seconda fila da sinistra.
X,x,x, Raffaele Vigneri, Ernesto
Colantonio, Giuseppe Vergara.
Terza fila da sinistra.
Peppino Salemme (calzolaio), Arman-
do Tiesi ( sarto), Eugenio Colantonio
( impiegato al dazio), Luigi Vergara detto
cappill’, ed il maestro capobanda Egidio
Presta ( ebanista), il signore di seguito
era l’organizzatore della festa del paese,
che non ricordano quale, Angelo De Rose, Egidio Pierri, Raffaele Arcella,
Francesco Colantonio.
Bernardo Magurno e Francesco Colantonio , detto Ciccio,
( nella foto a destra) sono due
memorie storiche del nostro
paese.
Hanno suonato nella Banda
Musicale Immacolata Concezione diretta dai fratelli maestri
Egidio e Gino Presta.
La banda si riuniva in un locale
a fianco la Chiesa Madre, il
parroco era Don Giovanni
Caselli.
I due sono testimoni oculari del
grave incidente che la banda
ebbe mentre si recava il 6 agosto del 1949 a suonare ad una
festa patronale a San Donato di Ninea. In quell’incidente morì il
giovanissimo Arcella Raffaele. L’incidente è raccontato dal prof.
Ciro R.Cosenza nella pagina precedente. Raffaele Arcella era seduto sulla sponda del camion che li trasportava e quando il camion si ribaltò non fece in tempo a saltare così come fecero altri.
Lo stesso Bernardo venne ferito e con lui Salvatore Trifilio e Colantonio Ernesto. Vennero trasportati tutti all’ospedale di San
Sosti, dove Raffaele Arcella morì per dissanguamento dovuto
allo spappolamento di una gamba. La banda di lì a pochi mesi si
sciolse. Va detto che il Comune di San Donato di Ninea pur non
Quarta fila da sinistra.
Antonio Sollazzo, x, Eugenio Bianco,
Vincenzo Borrelli, Eugenio Vigneri,
Bernardo Magurno.
Quinta fila da sinistra.
Salvatore Trifilio, Santillo di Sapri, Eugenio Magurno, Pasquale Vaccaro,
Michele di Sapri,x, Vincenzo Caridi.
Nella foto mancano o non riconosciuti
Carmelo e Mariano Presta, Ottavio Vergara, Antonio De Rubis e Gino Presta.
A proposito di Gino Presta va detto che
questi insieme al fratello Egidio provenivano da una precedente Banda
Musicale e che quindi erano conoscitori
della musica, e furono loro ad insegnare la musica ai giovani della nuova banda.
avendo usufruito del servizio
della banda mandò ugualmente il compenso stabilito.
Bernardo e Francesco indicano
tutti i componenti di quella banda in una foto conservata gelosamente dallo stesso Bernardo. Quelli segnati con la x sono dei forestieri dei quali non ricordano il nome o persone non
riconosciute. Allo scioglimento
della banda sia Bernardo che
Francesco cominciarono a lavorare. Bernardo divenne un
potatore alle dipendenze dell’Ispettorato dell’Agricoltura che
sperimentava nuovi sistemi come quello massafrese, fino a diventare bidello della scuola di Diamante. Francesco invece divenne tomaista nella ditta di Gennarino Benvenuto. L’anno della foto è tra il 1948 ed il 1949. Dai loro
ricordi vengono fuori particolari mai raccontati. Il 5 agosto avevano suonato in un paese del salernitano e arrivarono a Diamante
la mattina del 6 agosto con il treno. Nel pomeriggio partirono per
San Donato di Ninea e fecero una breve sosta a Sant’Agata
d’esaro per far salire sul loro camion un altro musicista , un certo
gallo. Dopo qualche centinaio di metri il terribile incidente.
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La primavera è uguale per tutti ?
Bello e ben riuscito il Convegno su "Affettività
Sessualita Handicap" fortemente voluto da Luciana Pasetto dell' Arcipelago Sagarote e madre di
Gregorio, svoltosi sabato 18 ottobre presso l' IISS
di Diamante e poi nella bella cornice dell' Hotel
Ducale di Cirella. Un convegno nato da quel sentire materno che sa trasformare gli affetti in un
bisogno di più largo respiro, dove la famiglia è famiglia allargata ad altri genitori e pezzi di società
desiderosi di condividere, cercare di risolvere insieme i problemi, evolversi. La risposta c'è stata,
con molti ragazzi, genitori, operatori, c' è stata
nell'attenzione degli alunni della scuola, nel sostegno promesso alle famiglie dalle istituzioni e
soprattutto nella forza delle testimonianze. Non
era un tema facile, perchè è bello pensare che
siamo tutti uguali e che i tabù vanno scomparendo, purtroppo non è esattamente così. Si parla
tanto di diversità, inclusione, diritti, fiumi di parole su quale definizione sia più corretta, disabile, diversamente abile e quant' altro, ma qualcuno pensa seriamente ai desideri dei ragazzi, quelli che, oltre le normali difficoltà dell'adolescenza,
le tempeste ormonali, le insicurezze della crescita, hanno un problema in più? Qualcuno si interroga sulle loro pulsioni, affettive e/o sessuali e
sullo spazio ad essi consentito, sulle possibilità
che queste abbiano una risposta?
Insomma la primavera è uguale per tutti? La sessualità dei disabili è ancora torppo spesso oggetto di pregiudizi e luoghi comuni, come ad esempio, che tutte le persone disabili abbiano gli stessi bisogni, siano asessuate o iper-sessuali, addirittura che l’educazione sessuale favorirebbe atteggiamenti scorretti e, in primis, che le persone
disabili non possano essere genitori (molte ragazze con sindrome di Down vengono sterilizzate a
loro insaputa).
Il convegno è nato da tutto questo, un tema difficile, delicato, che poteva - ma non è successostrappare la risatina di imbarazzo ai più giovani
o essere considerato un fuori luogo rispetto ad altre priorità, ad altri bisogni/diritti più urgenti. E a
proposito di diritti, vorrei ricordare che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità, prevede esplicitamente "il
diritto alla sessualità e ai servizi di salute sessuale, l'eliminazione delle discriminazioni contro le
persone con disabilità in tutte le questioni che riguardano il matrimonio, la famiglia, la paternità
e le relazioni personali, il diritto di ogni persona
con disabilità, che sia in età di matrimonio, di
sposarsi e fondare una famiglia sulla base del consenso libero e pieno dei
contraenti, i diritti delle
persone con disabilità di
decidere liberamente e responsabilmente riguardo
al numero dei figli, diritto
di accesso in modo appropriato secondo l’età alle informazioni, in materia di
procreazione e pianificazione familiare, e che siano forniti i mezzi necessari
a consentire loro di esercitare tali diritti". E ancora
che la Dichiarazione dei
diritti sessuali della World
Association of Sexology, ribadisce che: "I diritti sessuali sono diritti umani
fondamentali ed universali. La sessualità è parte
integrante della personalità di ogni essere umano. Il suo pieno sviluppo dipende dalle soddisfazioni dei bisogni umani basilari come il desiderio
di contatto, intimità, espressione emozionale,
piacere, tenerezza e amore. La sessualità si costruisce attraverso l’interazione tra l’individuo e
le strutture sociali. L’intero sviluppo della sessualità è essenziale per il benessere individuale, interpersonale e sociale.I diritti sessuali sono diritti
umani universali basati sulla libertà, sulla dignità
e sull’uguaglianza propri di ogni essere umano.
Essendo la salute un diritto umano fondamentale, la salute sessuale deve essere un diritto umano basilare". La tematica è stata riportata alla
ribalta dal film "The sessions" ispirato a una storia vera; il protagonista a 38 anni decide di provare per la prima volta nella sua vita l'esperienza
sessuale e con l'aiuto del proprio sacerdote si sottopone a sei sessioni con un' assistente professionale, che lo inizia al piacere fisico.
Questa figura professionale è già legalizzata in
Germania, Olanda e Scandinavia, l'assistenza
sessuale è un fatto acquisito; in Italia al momento il tema resta ancora un tabù, soprattutto per il
preconcetto che confonde tale pratica con la prostituzione. Insomma molti elementi ci dicono che
il concetto stesso di disabilità si è allontanato, negli ultimi anni dal modello medico tradizionale
ed è diventato un modello sociale: per questo ci
piace qui sottolineare come la riuscita del Convegno si debba alla collaborazione tra gli organizzatori, il neuropsichiatra Enrico Nonnis, l'AIPD di
Cosenza, l'incoraggiamento dell'assessore Maiolino e della direzione didattica dell'Isis, il sostegno concreto del CSV e di quanti hanno partecipato: una sinergia eccellente.
Naturalmente, quando parliamo di disabilità, parliamo di un grande universo con problematiche
differenti; per l'identità di promotori, associazioni
e partecipanti, la giornata ha riguardato in particolar modo ragazzi portatori di Sindrome Down.
Il momento più significativo è stato nei video proiettati al mattino, protagoniste due coppie di ragazzi down ormai consolidate; penso che per tutta la sua durata il convegno ha come "respirato"
attorno a quel video semplice, che faceva riflettere ed emozionava.
La tenerezza: forse è questo il sentimento pregnante quella visione. Emozionava per la forza
che esprimevano i loro sguardi di desiderio e di
affetto, l' impegno, il proiettarsi insieme nel tem-
po, emozionava quell'essersi scelti, che mi sembra caratterizzi molte coppie down, in maniera
assolutamente non casuale ma consapevole, con
le differenti sfaccettature che questa parola può
assumere. Emozionava il coraggio e la determinazione con cui l' hanno condiviso e l'immaginare quanto lavoro e quante sfide ci fossero alle
spalle. Ma forse emozionava anche la distanza
con l'universo sessualità della "normalità e della
norma", modelli/merce, corpi perfetti, chiusi a
qualsiasi diversità, sottocultura del sesso e tanti
troppi episodi di violenze e barbarie, cui siamo
quasi assuefatti: quelle testimonianze ce l' hanno ricordato. C' è un bel lavoro specialistico di
una psicologa che sostiene la tesi del "sorpasso
sessuale" dei disabili, definendo la loro sessualità come "stra-ordinaria ossia una sessualità insolita, inconsueta, fuori dell'ordinario, ovvero una
sessualità che, nella sua inconsuetudine, non potendo rifarsi a canoni, posizioni e ruoli culturalmente prescritti, oltrepassa i confini dell'immaginario collettivo per giungere alla riscoperta della propria ed unica modalità di vivere la sessualità." (Valentina Claudili-"
La ''stra-ordinarietà'' sessuale delle persone con
disabilità"). Ma come si fa a rispondere alle domande più o meno espresse di un ragazzo disabile, la masturbazione, il pudore, il senso del limite,“ma io posso avere dei figli?”, “io posso sposarmi?”, “come si fa a fare l’amore?”. Alcune
esperienze valide sono partite dal dedicare un
ampio spazio all’autoconsapevolezza, al prendersi cura di sé e alla responsabilità rispetto al sesso, dando informazioni sul corpo e sui comportamenti sessuali, ma non solo, anche rassicurando e aiutando a indagare i sentimenti, i valori e i
comportamenti sulla “sessualità”, dall’esperienza del piacere sessuale alla relazione, come conoscersi e conoscere gli altri, aumentare la capacità di comunicare e di comprendere il significato
dei “segnali” che gli altri ci inviano, saper distinguere tra buone carezze e cattive carezze, abusi/ruolo passivo (Le buone carezze - esperienza
di gruppo nell’incontro tra affettività e sessualità
–Erika Chiola e Antonella Vietti) . Dunque, sebbene le situazioni mutino a seconda della condizione di disabilità e a seconda che si tratti di disabilità fisica o psichica, sempre e comunque esiste
un cammino di autonomia da percorrere. Partiamo da qui: non parliamo genericamente di disabili, ma di individui l'uno diverso dall'altro, persone.
Ognuna di loro ha sempre e comunque delle positività, punti di forza, elementi da enfatizzare e
valorizzare, che diventano di grande aiuto nel favorire il processo di autonomia.Proviamo anche
a non accentuare le differenze dove queste magari non rappresentano l'elemento centrale, proviamo ogni volta che si può, a uscire dalla specifico della disabilità e a "normalizzare" il più possibile quella condizione.
Pensiamo ad esempio all' adolescenza, oggetto
di molte riflessioni a proposito di ragazzi disabili,
Luciano Pasqualotto tra gli autori più interessanti, che ribadiscono le similitudini tra disabilità e
non: nel corso dell'adolescenza si devono comunque affrontare delicati compiti evolutivi, connessi
alle trasformazioni corporee in atto e al superamento delle modalità infantili di rapportarsi a sè
stessi, ai genitori e agli altri.
Segue pagina prossima
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Importante comunicazione per tutti i cittadini che intendono allacciarsi alla rete del Metano.
Si invita alla lettura degli avvisi allegati, ricordando che una volta ultimati i lavori il costo dell’allaccio sarà molto
più elevato (circa 800 € ). Si consiglia di prendere contatto con l’incaricato alle adesioni dell’ITALGAS.
ENTRO IL 16 DICEMBRE SI INFORMA CHE deve essere effettuato il versamento del SALDO
dell’imposta unica comunale (IUC) – componente IMU
- dovuta per l’anno d’imposta 2014
Prot. 15557 87023 , Diamante , li 27/10/2014
AVVISO PUBBLICO PER CONCESSIONI LOTTI CIMITERIALI PER LA COSTRUZIONE DI CAPPELLE GENTILIZIE PRIVATE NEL CIMITERO CAPOLUOGO
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
In esecuzione: • Della deliberazione della Giunta Comunale n. 116 dell’8 ottobre2014 ; • Della propria determinazione n. 37 del
23/10/2014; RENDE NOTO : Art. 1 Oggetto della concessione Il Comune di Diamante (CS) intende assegnare in concessione per la
durata di anni 99 (novantanove) aree cimiteriali all’interno del Cimitero del Capoluogo per la edificazione di tombe di famiglia da realizzare secondo la tipologia edilizia già predisposta dal comune.
Tutti i dettagli, i moduli, le domande, sul portale del Comune o presso l’ufficio tecnico negli orari di apertura al pubblico
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
SI TROVANO e si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE :
http://www.comune-diamante.it/
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Diamante: Nasce la “Mappatura dei bisogni e del disagio
sociale” per una più mirata programmazione del Welfare.
Diamante, 30 ottobre 2014 L’Assessorato al Welfare Comune di Diamante
Lezione d’arte sui Murales
Il nuovo re fet torio
Lezione di Arte all’aperto per gli alunni della Scuola Elementare di Scalea
che il 21 ottobre accompagnati dalle insegnanti Roberta Croce e Giovanna
Candia sono stati accolti a Diamante dall’Ufficio Turistico del Comune.
La visita è servita a far conoscere ai piccoli ospiti il territorio che li circonda.
i Murales, il linguaggio dei simboli, e tutto il lavoro che l’artista impiega
per poter imprimere su un muro le sue emozioni sono stati i temi, che la
Sono stati ultimati i lavori del refettorio della Scuola per l’infanzia di Diamante, che sarà a breve inaugurato e reso fruibile ai piccoli alunni dell’istituto. Il refettorio ha la capienza per ospitare fino a 100 bambini e, finalmente, assicura ai piccoli una struttura moderna e un ambiente, ampio e
funzionale, dove potranno consumare i pasti. Come sottolineano dall’ Assessorato ai Lavori Pubblici, questa importante opera è stata realizzata con
fondi derivanti dal recupero di residui di vecchi mutui giacenti presso la
Cassa Depositi e Presiti per un importo di 36.504,28 €; solo 13.973,07 €
con fondi di bilancio. Un risultato di grande valenza a favore della popolazione scolasticae che è stato realizzato gravando marginalmente sul bilanAssessorato L.L.P.P
cio corrente del comune.
pittrice Cesira Arena estemporaneamente impegnata nella realizzazione
Editoriale- prosegue dalla prima
Avevamo sostenuto, un po’ tutti in
campagna elettorale, che a Diamante c’era la necessità di rilanciare lo sport e ricordandoci i fasti dei
gloriosi anni ottanta del calcio, del
volley, del tennis da tavolo ci eravamo presi come compagine di governo degli ultimi anni la duplice e antitetica critica di non aver sostenuto
e promosso le attività sportive o di
aver esercitato ingerenza politica
nelle residuali attività cittadine alimentando litigi e divisioni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Molto probabilmente alcune critiche
pianti sportivi ( Campo, Palestre,
Campetti ) l’iscrizione ai campionati
( Calcio maschile e femminile, Volley ) la possibilità di creare una Polisportiva che attingesse ai vivai delle scuole, l’individuazione di contributi economici da erogare e la condivisa necessità che l’AC restasse
fuori da ogni meccanismo di gestione diretta di qualsiasi attività sportiva.
Si è tenuta una affollatissima riunione dove si sono ritrovati vecchi dirigenti, vecchie glorie, appassionati e
sportivi che hanno fornito spunti e
suggerimenti.
Una seconda riunione che doveva
mosseci avevano la loro fondatezza,
per cui, a ridosso dell’insediamento
della nuova amministrazione abbiamo voluto riaccendere i riflettori su
tale problema convocando una sorta di stati generali dello sport con
un invito rivolto a tutti gli sportivi, i
dirigenti, gli atleti, i tecnici, gli organizzatori delle scuole calcio, proponendo alla partecipata assemblea
quelli che erano gli intenti e le strategie dell’ A.C. e del Sindaco, che
ha conservato la delega allo sport
proprio per imprimere maggiore legittimità ed autorevolezza al settore. Strategie ed impegni che riguardavano i livelli di fruibilità degli im-
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Le persone disabili, i loro desideri amorosi, la lunga strada dell'autonomia.
Avrà inizio, nel mese prossimo, un’indagine conoscitiva rivolta alle famiglie che si svolgerà nel territorio di Diamante e Cirella e che mira a condividere informazioni
e raccogliere dati sull’utenza, necessari per monitorare la domanda sociale e conoscere i bisogni reali del territorio, al fine di poter avviare un percorso di progettazione che vede coinvolti soggetti diversi, dal privato sociale al terzo settore al volontariato, nell’affrontare le diverse problematiche sociali presenti sul territorio
e nell’offrire servizi rispondenti ai bisogni della comunità.
L’iniziativa, promossa dall’Assessore al Welfare Mariassunta Urciuolo, in relazione a nuovi bisogni emersi, vuole essere strumento volto ad un’analisi adeguata
del contesto, finalizzata a supportare la progettazione, a migliorare la qualità delle decisioni e delle politiche ed a favorire lo sviluppo dei servizi attraverso l’identificazione e la valutazione delle priorità e delle esigenze della comunità locale.
Si avvisa la cittadinanza che è in fase di redazione il
"Regolamento sull'inquinamento acustico".
E' possibile far pervenire proposte, suggerimenti e/o
chiarimenti entro il 18.11.2014 ai seguenti indirizzi email
[email protected]
oppure
[email protected]
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del suo murale “ Primavera Notturna” nel suggestivo sottoportico del “Campanaro”, ha illustrato ai ragazzi che hanno poi continuato il tour visitando
la Chiesa Madre e i vicoli del Centro storico accompagnati da Antonio Biondi già collaboratore dell’Ufficio Turistico.
Antonio Biondi
diventare operativa non ha visto che
quattro o cinque persone. Poi è arrivata l’estate, la mente di tutti si è
concentrata in altre cose. Oggi nessuno più ne parla. Se mai un giorno,
un atleta o una squadra di Diamante diverrà famosa sarà stato bravo
l’atleta o la squadra.
Se ciò non accadrà, l’AC avrà distrutto lo Sport a Diamante. Ce lo
ricorderanno nella prossima campagna elettorale.
Per adesso, tutto….sportiva……
mente passa.
Franco Maiolino
Per tutti i soggetti il cambiamento fisiologico può produrre angoscia, il corpo cresce in modo disarmonico e il giovane non sa come rispondere ai propri impulsi sessuali e non sa come relazionarsi agli altri per soddisfarli; tutti
i soggetti assumono atteggiamenti e comportamenti ambivalenti tra paura
e voglia dell'autonomia e la relazione con i genitori è caratterizzata sempre
da una forte interdipendenza, poichè il corpo non è più soltanto un portatore passivo di bisogni e desideri, come fino alla pubertà era stato considerato. Anche se il portatore di handicap, nel suo compito evolutivo, ha la
duplice difficoltà di essersi abituato a contare molto sugli altri, per cui la
spinta verso l'autonomia può essere debole, tuttavia di fondo, il problema
che vive, è comune a qualsiasi adolescente, in particolare quello dell'indipendenza emotiva dai genitori. Personalmente ritengo sia questo il punto
più importante emerso dai lavori: il percorso di autonomia delle persone
disabili e il riconoscimento "interno" da parte degli altri, in particolare dei
genitori di tale necessità. Un buon ruolo genitoriale sta proprio nel favorire
la crescita dell' autonomia e correggere ogni eccesso di protezione e controllo; tuttavia, (naturalmente aldilà delle comprensibili e lecite preoccupazioni), c'è ancora tanta troppa resistenza a concedere autonomia al figlio
disabile, specie nell'ambito degli affetti e della sessualità.
Questa è la maggiore difficoltà insita nei genitori e in particolare nella madre, superare l'eccessiva protezione che porta il figlio a una subordinazione
passiva e al non concepire neanche la possibilità di condurre un'esistenza
autonoma, in particlare affettiva. Per pregiudizi sociali, la persona con handicap è spesso destinato a rimanere un eterno bambino che dipende economicamente dalla famiglia, è poco abituato a gestire da solo il proprio
corpo, viene impedito di vivere la propria sessualità proprio perché non è
considerato un adulto. Per un genitore rispetto al figlio, trasformare lo stare
al mondo di entrambi, significa riconoscere una ferita narcisistica e l' investimento della propria vita. In particolare la madre ha la funzione di “presentare il mondo al bambino” ed “il bambino al mondo”. Il distacco comprende anche il diminuire dell' accudimento del corpo del bambino, che diventa via via autonomo, mentre alcune disabilità rendono difficile tale autonomia nella cura di sè; di conseguenza spesso l’impossibilità di uscire
dal rapporto simbiotico con la madre crea una grande ambivalenza di amo
re e dedizione, ma anche di molta rabbia per essere nato disabile.
Se dovessi fare una personale sintesi del convegno, direi che la protagonista di un video della mattinata, che ci ha commosso e saputo comunicare
tanta forza e determinazione, esiste anche in virtù del fatto che sua madre
ha scelto con tre anni di psicoterapia, anche dolorosa, di mettersi personalmente in gioco. Il suo narrarsi servirà ad altri genitori.
Qui infatti, il ruolo delle associazioni, del gruppo, delle reti diventa fondamentale, paure e incertezze se vissute in isolamento, peggiorano, le associazioni aiutano spesso a diventare più forti ma naturalmente sono solo
un mezzo per vivere il mondo "fuori", c' è molto da fare da parte delle istituzioni e i ragazzi tra associazioni protette da un lato e società scuola
etc.dall'altro, devono poter abitare entrambe le realtà, soprattutto hanno
bisogno di luoghi, di case comuni per incontrarsi e anche innamorarsi; alle
istituzioni anche il compito di fornire il supporto di esperti e adeguati percorsi formativi e di farsi interprete di un cambiamento culturale.
L'istanza che nasce dal Convegno è quella di continuare, ritrovarsi periodicamente con proposte e obiettivi, un laboratorio di idee, di ricerche, di azioni, di documentazione e bibligrafia condivise, insomma che non si tratti di
un bell'evento, ma che sia un apertura a un percorso costante e in crescita.
Buon lavoro a tutti! Mascia Marini
Mascia Marini è presidente del Centro Shen, Associazione Culturale per il
Diritto alla Salute e la Libertà di Cura
Gli atti del Convegno si possono richiedere all' Arcipelago Sagarote [email protected]
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Novembre 2014
l’Olmo
NOVEMBRE 2014 10/11/2014 6.38 Pagina 2
l’Olmo Novembre 2014
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dalle parrocchie
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l’Olmo
CIRELLA. UNA CERIMONIA SOLENNE PER DUE GRANDI EVENTI.
La Nomina di Don Mario Barbiero e il ricordo di Mons. Francesco Maria Di Francia
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Nei giorni scorsi S.E. Mons. Leonardo Bonanno, Vescovo della Diocesi, si è recato presso
la Parrocchia Santa Maria dei Fiori a Cirella,
erede spirituale della omonima città vescovile paleocristiana, per presiedere alla concelebrazione Eucaristica con Don Mario Barbiero, Don Antonio Pappalardo e Padre Alessandro Gatto. Presenti tanti fedeli che hanno partecipato con intensa e particolare solennità alla nomina Don Mario Barbiero a
Parroco della Parrocchia S. Maria dei Fiori
in Cirella e al Centenario della nascita al
Cielo del Servo di Dio Mons.
Francesco Maria Di Francia, fondatore della
Congregazione della Suore Cappuccine del
Sacro Cuore. Francesco Maria di Francia nasce a Messina il 19 febbraio 1853 da una
famiglia con ottime basi morali e culturali.
La sua vocazione fu il sacerdozio, ma affinché corrispondesse al celeste invito, il fratello Annibale rivolse accorate preghiere alla
Madonna e al suo Patrono San Francesco di
Paola. Fu nel 1897 che insieme a Madre Veronica Briguglio, Mons. Francesco Maria diede vita a Roccalumera (ME) all’Istituto delle
Suore Cappuccine del Sacro Cuore, che iniziarono così la loro opera, accogliendo orfani e bisognosi di ogni assistenza, mentre lo
stesso fondatore nel 1887 si prodigò per gli
affetti da colera nella città di Messina; opera
multiforme che andrà intensificandosi dopo
il disastroso terremoto del 1908 di Reggio
Calabria e Messina.
A soli sessant’anni, il 21 dicembre 1913 il
Signore lo chiamo a sé nella gloria del Cielo.
La comunità delle Suore, cresciuta sotto le
amorevoli cure di Francesco Maria, è oggi
una fiorente realtà. Il nome Sacro Cuore è
come segno del legame indissolubile con il
proprio fondatore, che la volle porre sotto la
sua guida, a perpetuo ricordo dell’amore e
della misericordia di Gesù, che doveva animare sempre il loro apostolato.
Attualmente, il loro servizio educativo, che
si svolge sia in Italia che all’estero, è diretto
principalmente ai piccoli di scuole materne
ed elementari, ai ragazzi dei centri diurni e
alla pastorale giovanile delle parrocchie.
A Cirella, come negli altri centri dove è presenta la sua opera, se ne commemora la figura.
Il Vescovo nell’omelia ha salutato dapprima
l’assemblea, manifestando particolare gratitudine alla presente Congregazione delle
Suore Cappuccine del Sacro Cuore e i fedeli
giunti dalla Sicilia, poi ha messo in risalto alcuni aspetti della spiritualità di Francesco
Maria Di Francia, esaltandone in particolare
il tratto della Carità, << testimonianza viva
di un Vangelo preso alla lettera, una santità
meridionale, che è faro di luce proiettato
verso l’umanità >>.
E’ il ritratto di un apostolo del Vangelo, che
ha operato in quelle periferie esistenziali, di
cui spesso parla Papa Francesco, additandole come luoghi di missione.
Come già il nostro grande Santo Francesco
di Paola, che si distinse quale esempio trasparente di carità e di amore verso il prossimo. Tutti e due sono accomunati dalla stessa parola “Charitas”, quella carità che l’Apostolo S. Paolo pone a fondamento e vertice
di ogni cristiana perfezione nel suo duplice
oggetto, Dio e il prossimo. In un secondo
tempo, Don Antonio Pappalardo ha dato lettura della Bolla di nomina di Don Mario a
Parroco “per nove anni”.
E’ seguito l’intervento del Parroco, che ha
ringraziato tutti per la partecipazione ricordando in particolare come il Vescovo nello
scorso mese gli avesse confermato la fiducia alla guida della Parrocchia, della quale
era Amministratore Parrocchiale; ha espresso la sua gratitudine al Sindaco di Diamante, Dr. Gaetano Sollazzo, per i recenti interventi di ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale, pregevole opera in stile romanico a
tre navate, ricostruita nel XVI secolo, su precedente rudere abbaziale.
Alla celebrazione hanno presenziato altri
esponenti della Giunta Comunale, Bernardo
Riente e Mariassunta Urciuolo.
A conclusione il Prof. Francesco Errico, segretario del consiglio Pastorale, a nome di
tutti i fedeli, ha espresso sentimenti di gratitudine e di gioia al Vescovo Bonanno, sottolineando la sua grande umanità, grazie alla quale continua a guidare la Diocesi e a infondere coraggio e speranza.
Con un tono commosso ha, infine, espresso
il suo augurio più sincero a Don Mario per la
sua missione pastorale affinché guidi il
gregge di Dio con animo generoso. La solenne liturgia è stata impreziosita dal coro polifonico “Madre Veronica” diretto magistralmente da Suor Graziella Pulitano. Trenta i
coristi, tra soprani, contralti, tenori e bassi.
Prima della S. Messa il coro si è esibito in un
concerto di canti religiosi, cari alla famiglia
Cappuccina, accompagnati da immagini
proiettate su uno schermo, posto in alto.
Cristina Sbano
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
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editoriale
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Sportiva...mente
di Franco Maiolino
In una nazione di sportivi ( più
passivi che attivi) uno degli sport
nazionali è quello di esprimere
considerazioni critiche sullo sport
o adottare metodologie e comportamenti propri dello sport,
nella sua accezione meno nobile,
in contesti e situazioni completamente diversi.
Dalla sintesi di queste due prerogative tipicamente italiane scaturiscono ad esempio le tifoserie
del pensiero acritico, o la critica
ingenerosa e presuntuosa da tecnici del bar dello sport con la
conseguenza che molte volte lo
sport viene ad essere snobbato
sia dall’attenzione intellettuale
che dall’agire politico e amministrativo, mortificando una attività
straordinariamente importante
per gli aspetti sociali, culturali,
salutari e formativi soprattutto
per i giovani.
Di questo siamo fortemente consapevoli, per aver socializzato da
bambini nei campetti sterrati di
periferia e per aver seguito i figli
in attività sportive armoniche ed
in contrasto con i tanti rischiosi
spazi del tempo libero dei ragazzi.
segue a pag.2
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Importante comunicazione per tutti i
cittadini che intendono allacciarsi alla rete del Metano.
Si invita alla lettura degli avvisi allegati, ricordando che una volta ultimati i lavori il costo dell’allaccio sarà
molto più elevato (circa 800 € ). Si
consiglia di prendere contatto con
l’incaricato alle adesioni dell’ITALGAS.
LEGGI A PAG. 3
Approvato il PSC
Importante strumento per lo sviluppo del nostro paese
Nel corso dell’ultima seduta
del 22 ottobre 2014, il Consiglio comunale ha adottato,
all’unanimità dei presenti, il
PSC (Piano Strutturale Comunale). Com’è stato sottolineato con soddisfazione, dall’Amministrazione Comunale, nel corso dell’assise, si tratta di un obiettivo, raggiunto, di straordinaria valenza, perché il PSC è lo
strumento di pianificazione che definisce le scelte
strategiche per il governo del territorio, si propone di
promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della popolazione, di migliorarne la qualità della
vita e di utilizzare con scrupolo tutte le risorse. Un
risultato di particolare valenza per l’intera comunità
che giunge, com’è stato sottolineato dall’Amministrazione Comunale, al termine di un lavoro paziente
e partecipato, avviato nel 2008 e che ha visto, come
importante passaggio nel 2011, l’approvazione del
piano preliminare. Un percorso attuato attraverso
l’impegno, equilibrato e competente, assicurato dal
gruppo di lavoro coordinato dal Responsabile del
procedimento, il geom. Vincenzo Vaccaro e composto dall’ing. Tiziano Torrano, dal prof. Pier Luigi Carci, urbanista; dal prof. Franco Gismondi, per il piano
di classificazione acustica ; dal dott. Ugo Ugati, geologo; dal dott. Antonio Di Gioia, agronomo. Gruppo
cui l’Amministrazione Comunale, ha espresso gratitudine per l’impegnativo compito assolto, com’è stato
illustrato in Consiglio Comunale, anche sulla base di
un’accurata relazione fornita dal prof. Carci. A completare la documentazione del PSC provvedono, come previsto dalla normativa, gli studi relativi agli
aspetti geomorfologici, idrogeologici e sismici; agli
aspetti agronomici e podologici; agli aspetti ambientali. Inoltre, fortemente connessi al PSC sono il Piano di zonizzazione acustica, che ha seguito un iter
elaborativo e procedurale parallelo allo stesso PSC;
il Piano di localizzazione degli apparati elettrici, che
sarà formalizzato in coerenza
con le determinazione del
PSC e successivamente alla
sua approvazione, nell’ambito
del Piano Operativo Temporale. E’ un piano strutturale che,
com’è stato inoltre illustrato
nel corso del Consiglio, si pone degli obiettivi di base, determinati a perseguire
la conservazione e valorizzazione del territorio di
Diamante anche nell’ottica di favorirne l’attrattività e
di conseguenza le attività turistiche così come uno
sviluppo sostenibile. In tal senso obiettivi individuati
sono: la tutela dell’ambiente in ogni suo aspetto e
componente; la tutela e il recupero del patrimonio
storico-culturale; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali; la valorizzazione e promozione a fini turistici delle aree e degli elementi di valore ambientale, turistico e culturale. In virtù di quanto detto il
piano si è preoccupato di individuare le aree dal forte
valore culturale e paesaggistico in modo da preservarle e valorizzarle: tra queste le aree del litorale,
quelle di interesse archeologico; i centri storici di Diamante e Cirella; le aree di interesse naturale e paesaggistico. In quest’ultima direzione le azioni più significative, individuate ai fini della valorizzazione
delle aree di maggiore interesse ambientale sono:
la salvaguardia delle scogliere di Diamante e Cirella;
la riqualificazione del torrente Corvino nell’intento di
rafforzare il suo legame con l’aggregato del centro
storico, la valorizzazione ed ampliamento del Parco
Corvino, la valorizzazione del Parco Marino e dell’Isola di Cirella.
L’Amministrazione Comunale di Diamante
Gli atti relativi al PSC sono depositati presso la Sala del
Consiglio Comunale sita al piano terra della Casa Comunale
ubicata alla via P. Mancini 10, per 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BUR, termine entro il quale se ne può prendere
visione.
n. 144• anno 12 • novembre 2014 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo