Nel nuovo film di Mel Gibson, Apocalypto, ci sono indubbiamente

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Nel nuovo film di Mel Gibson, Apocalypto, ci sono indubbiamente
Nel nuovo film di Mel Gibson, Apocalypto, ci sono indubbiamente delle scene di violenza gratuita,
perciò le deprecazioni al riguardo sono condivisibili.
Tuttavia, il film ha un merito importante, perché mostra che la civiltà maya, come è stato
documentato dalla ricerca storica recente, era costellata da episodi molto diffusi di crudeltà e
praticava numerosissimi sacrifici umani.
Le descrizioni fatte da Gibson di corpi sventrati, cuori estratti divorati o offerti alle divinità,
cadaveri fatti rotolare dalle gradinate dei templi, sono, grossomodo, fedeli.
In effetti, i sacrifici umani erano ampiamente diffusi nelle civiltà pre-cristiane.
René Girard ha spiegato che l'umanesimo cristiano è stato una novità assoluta, per la sua difesa
della dignità intangibile di ogni singolo essere umano.
Anche i Greci, che pur hanno introdotto la dignità del cittadino, l'hanno però negata alle donne, ai
bambini ed agli stranieri e legittimavano la schiavitù. E gli stoici, pur avendo riconosciuto
l'uguaglianza di tutti gli uomini, hanno però sminuito la dignità dell'uomo perché non gli hanno
riconosciuto una differenza qualitativa rispetto agli esseri inferiori, perché hanno negato che fosse
libero, perché gli hanno negato la spiritualità.
Il cristianesimo, per primo, ha conferito una dignità e un valore inviolabile ad ogni uomo, donna,
bambino. Perciò, storicamente, solo la Chiesa ha introdotto un vero umanesimo, cioè una cultura di
promozione e rispetto per ogni uomo. Nelle altre culture esistevano delle solidarietà familiari,
tribali, nazionali, ma la sollecitudine verso l'altro non era mai universale; invece la Chiesa, per fare
solo un esempio, ha inventato gli ospedali, come luoghi in cui vengono curati tutti (senza eccezioni)
i malati e li ha gestiti fino al XVIII secolo.
Insomma, il cristianesimo è stato il grande motore dell'umanesimo e lo conferma uno dei suoi più
acerrimi nemici, Nietzsche. Questi sosteneva che il genere umano progredisce tramite
l'eliminazione dei deboli, e accusava il cristianesimo di essere opposto a quella che egli considerava
la vera filantropia, proprio per avere sempre difeso ogni uomo, nessuno escluso.
Certo, il pericolo di nuovi totalitarismi per ora non incombe, ma l'arretramento del cristianesimo, di
cui tanto si compiacciono i laicisti, comporta l'affievolimento progressivo del senso della dignità
umana. Così, assistiamo già a molteplici espressioni di favore verso sacrifici umani, come la
mercificazione della donna, certi ritmi lavorativi di professioni che impongono tempi di lavoro
disumani, l'aborto, l'eutanasia, la clonazione umana, la sperimentazione sugli embrioni.
Giacomo Samek Lodovici(C)
Avvenire, 12/12/2006