hanno abitato da noi
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Christmas - Shopping Service People 25 ANNI INSIEME E per queste feste, per piacere, la spesa fatela nel quartiere. C’è tutta la scelta e la cordialità che certo non troverete nello shopping center I n un fiato sono passati 25 anni dal giorno in cui il giornale “La Quarta” ha iniziato il suo rapporto con i cittadini dei nostri quartieri, con l’aiuto determinante di Walter Lancellotti. Avremmo voluto registrare un progresso di questa città nella città fra i due fiumi, questa penisola che guarda verso Roma, attraverso solo tre punti e si perde oltre il raccordo verso la campagna. Trecentomila abitanti, per estensione la dodicesima città d’Italia. Avremmo voluto parlarvi ora dell’orgoglio di aver mantenuto intatto il nostro panorama ambientale, di aver costruito nel corso del tempo una condivisione di appartenenza ed identità, avremmo voluto celebrare una rete di trasporti efficiente, la fruizione ed il moltiplicarsi di luoghi destinati allo spettacolo, all’aggregazione, allo sport, ai servizi alla persona. Sognavamo di realizzare un polo sanitario, un commercio di strada, argine alla grande distribuzione, strade e piazze vissute, mantenute in ordine ed in sicurezza, abbiamo sperato in una comunità difesa per gli anziani, per le scuole, per i disabili. Eravamo sicuri che attraverso gli anni in cui il nostro giornale è stato testimone di qualcos’altro, il cambiamento potesse essere possibile. Ma oggi guardatevi attorno. Cosa c’è di tutto questo, quale evoluzione promessa è stata mantenuta? Abbiamo perso le nostre piazze, i nostri giardini, i campetti sportivi, le botteghe di quartiere, le sale cinematografiche e l’unico teatro. Siamo pian piano diventati schiavi di un traffico isterico, diventando isterici anche noi. Ci hanno convinto dieci anni fa che un corridoio di mobilità con cordoli protetti e bus express, sarebbe stata la medicina per il caos dei pendolari, hanno inaugurato e promosso le piccole stazioni ferroviarie, e poi, dopo dieci anni, hanno smontato tutto questo, massacrandoci con cantieri infiniti, dimenticando quel trenino metropolitano vera risorsa della viabilità cittadina. Nel frattempo il cemento azzerava quella ciambella di salvataggio verde dal centro di Monte Sacro al Grande Raccordo Anulare. E poi i centri commerciali, i box sotterranei, cartelloni pubblicitari per imprese, piccole e grandi, vere beneficiarie di questa corsa alla distruzione dei nostri quartieri. Guardatevi attorno, che è rimasto del sapore popolare, del Tufello, Valle Melaina, Vigne Nuove, Serpentara; della residenzialità condivisa, del Nuovo Salario, Conca D’Oro, Talenti; delle comunità esterne ma coese di Fidene, Cinquina, Castel Giubileo, Settebagni; delle belle colline della Marcigliana fino a Monterotondo; del nucleo storico e protetto di Sacco Pastore, Città Giardino, Monte Sacro? Tutto cambiato. 25 anni di progressiva demolizione di strutture urbane ed extra-urbane, mantenute intatte per novant’anni e azzerate in questi ultimi dieci senza alcuna programmazione urbana. Celebriamo allora queste nozze d’argento, con i nostri lettori, con un invito ed una speranza. Chi abita da tempo in questa parte della città, la difenda con determinazione. Le generazioni future non devono essere targate Ikea o Porta di Roma, la speranza è che si possa ritrovare quel senso di appartenenza perduto nel tempo e che un miracolo ci restituisca la città che avremmo voluto!! Buone feste e felice 2011 a tutti Riccardo De Cataldo La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 3 Christmas - Shopping Service People a NATALE PRIMA, PASSA DA NOI! SCEGLI IL TUO REGALO FRA LE VIE COMMERCIALI DEI NOSTRI QUARTIERI La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 7 Christmas - Shopping Service People IO GIOVANE DIRETTORE DEL GIORNALE CHE VI FA PROTAGONISTI [di Luca Coniglio] N on ero ancora nato quando, nel 1986, dall’ idea innovativa di Riccardo De Cataldo e con la direzione editoriale di Oliviero Beha, nasceva il giornale “La Quarta”, una testata che si sarebbe occupata solo ed esclusivamente della vita e delle problematiche di quella che all’epoca era una tranquilla ed isolata periferia di Roma, tra il Tevere e l’Aniene. Ventiquattro anni dopo, mentre centinaia di giornali e giornaletti di quartiere nascono solo per lodare il politichetto di turno, per poi morire nell’ indifferenza generale qualche mese dopo, “La Quarta” è ancora qui, più viva che mai. Da quasi cinque lustri la nostra unica linea editoriale è sempre quella dell’indipendenza e delle lotte per un quartiere che il sottoscritto, come tutta la redazione, ama maledettamente e soffre nel vedere lo scempio che sta subendo negli ultimi anni. Solo nell’ultimo periodo abbiamo raccolto risultati concreti: la rimozione dell’amianto alla scuola Anna Magnani, l’impegno determinate per l’apertura della stazione Val D’Ala, le lotte ancora in corso per salvare Piazza Minucciano e Parco Capuana. Non mi resta che augurarvi una buona lettura di questo bellissimo numero nonché invitarvi a seguirci, come avete sempre fatto, in questi ventiquattro anni. SIAMO GRATI AI NOSTRI DIRETTORI STORICI CHE CI HANNO CONSENTITO DI GARANTIRE LA QUALITA’ E LA TRASPARENZA DI UN INFORMAZIONE INDIPENDENTE 8 OLIVIERO BEHA Giornalista e scrittore GIULIA DE CATALDO Giornalista RAI conduttrice di Baobab Ci ha seguito nei primi anni di pubblicazione, non lesinando consigli e piccole lezioni di giornalismo ai nostri redattori che sono poi diventati firme importanti della stampa, e della televisione. Con lui abbiamo promosso la raccolta fondi per l’acquisto dell’ambulanza andata a buon fine. Abita tuttora a Città Giardino Ha dato freschezza mettendo a disposizione la sua professionalità e trasmettendo ai ragazzi della nostra redazione tutto il suo entusiasmo e la passione per il giornalismo. Le piaceva correggere personalmente i pezzi. A malincuore ha dovuto lasciare la direzione del giornale per i suoi molteplici impegni radiofonici”. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI MARINO COLLACCIANI Caporedattore de Il Tempo Per molti anni guida della crescita della nostra testata. Molto presente con i ragazzi della redazione e come responsabile della pagina “Spettacolo” de “Il Tempo” ha voluto regalarci delle chicche di puro giornalismo frizzante ed ironico. Straordinarie le riunioni di redazione in cui lui riusciva a coagulare i ragazzi intorno a pezzi di rara incisività. Christmas - Shopping Service People Un percorso di condivisione di 25 anni che ha fatto protagonisti i nostri cittadini 10 1986. Nasce il nostro giornale: Il primo numero de La Quarta 1992. I lettori de La Quarta e gli edicolanti donano un’ambulanza al quartiere La Festa dello sport della scuola media Majorana per anni con il nostro patrocinio 2001. Dopo lo scudetto della Lazio del 2000, i quartieri si tingono di giallorosso La Quarta - SPECIALE 25 ANNI Christmas - Shopping Service People LE VITTORIE E LE SCONFITTE DELL’AMBIENTE IL PARCO DELLE VALLI Ettari strappati al cemento V ent’anni fa lungo Via Conca d’Oro decine di ettari di area verde rischiavano di essere cementificati con il progetto dell’EREV. Athos Guidi ed il comitato di salvaguardia, “La Quarta”, le associazioni ambientaliste, i cittadini hanno iniziato una battaglia che, con lo stop di ogni edificazione da parte del Comune di Roma, hanno reso possibile l’istituzione del Parco delle Valli che ad oggi rimane uno dei pochi polmoni verdi di Monte Sacro. Con la Metro B1 la fascia lungo il Viadotto delle Valli, dove ora è posizionato il cantiere logistico, è oggi mira di costruttori che in cambio dei parcheggi sotterranei, per cui il Comune non dispone di fondi, potrebbero ricevere cemento per nuove case in loco. IL GIARDINO DI PIAZZA CONCA D’ORO Un’area verde perduta I l massacro del giardino del 2006. In cambio ancora non si sa nulla del piazzale della nuova stazione B1. Qualcuno aveva promesso che l’area verde sarebbe rimasta quasi com’era. Decine di alberi tagliati allora e i rimanenti in questi giorni. Quante iniziative si sono fatte in quella piazza, motore sociale e piccolo polmone verde, per bambini ed anziani! Al momento dello sfregio ambientale da parte di RomaMetropolitane era stata proposta la realizzazione di un progetto di una piazza condivisa con la comunità locale che fosse frutto delle reali esigenze del quartiere, con una area destinata agli anziani, uno spazio giochi per i bambini ed il mantenimento del patrimonio verde dell’antico giardino. Ora la piazza è un bunker del cantiere della SALINI ed il piazzale della nuova stazione sarà una squallida e marmorea struttura farcita di ingressi per il parcheggio e di attività commerciali. Una bella presa in giro! La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 13 Christmas - Shopping Service People LE VITTORIE E LE SCONFITTE DELL’AMBIENTE PARCO TALENTI Un’oasi sacrificata al cemento L a bava alla bocca dei palazzinari ha ridotto ad una striscia quello che era il polmone verde per eccellenza di Talenti.Tutt’intorno la’ dove si poteva edificare e molto di più è stato fatto. Talenti ha preso man mano il nome scelto da chi ha costruito le case, Papillo, Rinascimento, Le Ninfee, confinando l’antica residenzialità in un’area circondata dal cemento, oppressa dal traffico, inquinata dal rumore e dallo smog. Il vecchio parco Talenti, è sempre piu’ un ricordo. L’impegno del presidente Bonelli ma soprattutto delle associazioni e dei comitati locali, stanno tentando di ridare dignità all’area verde, preservandola dalle mire palazzinare e rilanciandola per quello di cui Talenti ha realmente bisogno. VIGNE NUOVE E BUFALOTTA Quando c’erano le pecore C hi passa per via di Vigne Nuove fino a via di Settebagni non troverà certo il panorama delle foto in basso. I grandi prati e i vecchi casali erano l’ambiente adatto per i set cinematografici di molti film. Tranquillamente pascolavano le 14 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI pecore e sotto il verde tranquillamente riposavano i resti archeologici dell’antica “Crustumerium”. Lo scenario oggi è completamente diverso. Vi accolgono i prefabbricati per l’acquisto delle case e poi una lunga sequela, fino al raccordo, di palazzi, di lingue d’asfalto, tutte intorno al grande centro commerciale Porta di Roma. Una volta era lì la gita fuori porta. Christmas - Shopping Service People LE VITTORIE E LE SCONFITTE DELL’AMBIENTE VIA VAL PADANA Ieri un giardino, oggi... V orremmo sapere chi è quello scienziato architetto urbanista, che ha progettato e realizzato i nuovi giardini di Via Val Padana. Il verde è quasi scomparso sostituito da freddi camminamenti di cemento, le fontane sono ricettacolo di bot- tiglie e rifiuti di ogni genere. Un tempo, la piazza era vissuta come luogo di iniziative culturali e di spettacolo. Questa nuova concezione di giardini cozza in modo inevitabile con le vere esigenze del quartiere che richiede spazi aperti e vivibili e non, come oggi, anfratti obbligati di cui non si comprende il significato e lo scopo. L.GO VALSABBIA E P.ZZA MINUCCIANO Storia di giardini mai nati N essuno si sarebbe potuto immaginare che i due giardini sarebbero scomparsi o abbandonati al degrado. Gli abitanti di l.go Valsabbia e delle vie adiacenti contavano molto su quello spazio verde che dava respiro ad un complesso abitativo in balia dello smog e del traffico di Via Conca d’Oro. Negli anni passati la piazza era stata luogo di feste di quartiere ed iniziative socio-culturali, oggi i box auto sotterranei si sono moltiplicati anche in superficie con posti macchina a pagamento ed il giardino è completamente scomparso. La storia di Piazza Minucciano è un po’ diversa ma il risultato sembra analogo. Qualche anno fa un cartello del Comune di Roma la destinava al progetto “Cento Piazze”, ma il terreno non è stato più preso in carico dal Campidoglio e continua ad essere di proprietà privata di quel Bonifaci che nei pressi della stazione sta per costruire 55.000 mc di cemento residenziali. Oggi Piazza Minucciano è una landa incolta e desolata. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 17 Christmas - Shopping Service People LE EMERGENZE NEGLI ANNI MONTESACRO, TERRA DI PASSAGGIO L a protesta degli abitanti per la sparizione del 38 barrato che dal Nuovo Salario, attraverso via Conca d’oro, andava alla stazione Termini. Siamo stati per anni zona di sperimentazioni della mobilità. Così Veltroni e Calamante per migliorare il trasporto pubblico, istituirono dieci anni fa cordoli e corsie preferenziali con muretti di divisione fra le due carreggiate stradali di Via Valle Melaina e Viale Tirreno. Vennero acquistati i bus express che con poche fermate dovevano consentire, con Viale Libia e Viale Nizza strade verdi interdette al traffico privato, in poco tempo di raggiungere il centro storico. Tutto que- sto è andato a farsi benedire: tolti cordoli e corsie a Viale Tirreno, riaperta Viale Libia al Traffico privato, già si pensa di eliminare la corsia protetta Atac a Via Valle Melaina. Tanto danaro pubblico buttato alle ortiche, per facilitare quegli ottocento metri di Metro B1 da Piazza Conca d’Oro a Via Scarpanto. Traffico in tilt, viabilità sconvolta, parcheggi spariti, morte commerciale e disagi per tutti. E pensare che a poche centinaia di metri, con la stazione ferroviaria Val d’Ala, che non costa quasi nulla, in sei minuti si può raggiungere la Stazione Tiburtina e da lì il resto di Roma. ENTI TIRANNI, SANITA’ MALATA, ANTENNE Q uante emergenze abitative, sanitarie e della salute pubblica! Le case degli enti vengono cartolarizzate (vendute), o a scadenza di contratto, affittate a prezzi impossibili per chi le aveva abitate da anni. Sale la protesta nei quartieri al punto che il Presidente Bonelli viene delegato dal Sindaco Alemanno come interlocutore nei confronti dei proprietari per derimere le questioni che ancora stanno esplodendo. Protestano a Viale Tirreno le infermiere ed il personale della clinica S. Francesco Caracciolo. La situazione economica della struttura è al collasso e la Regione Lazio non sembra in grado di intervenire con gli opportuni finanziamenti. Là dove i costruttori vogliono edificare, i tralicci elettrici vengono interrati ma l’elettrosmog sembra dominare in molti quartieri dal Nuovo Salario a Serpentara, con le antenne della telefonia. A nulla vale finora la protesta cittadina che mette in guardia sul pericolo delle onde elettromagnetiche, altamente cancerogene. Presso la scuola “Angeli della città” al Tufello, la grande antenna domina sulla testa e sulla salute dei bambini. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 19 Christmas - Shopping Service People LE EMERGENZE NEGLI ANNI L’IMPEGNO PER LA SANITA’ E PER I DISABILI I primi interventi dell’ambulanza acquistata attraverso il nostro giornale, con la direzione di Oliviero Beha, che ha promosso e organizzato con gli edicolanti una sottoscrizione pubblica, che ancora oggi si ricorda come esempio di solidarietà di quartiere. L’unità mobile di Pronto Soccorso ha funzionato per dieci anni. Posizionata a Cinquina è intervenuta migliaia di volte, salvando centinaia di vite umane. La storia di Vittorio Toscano e della sua associazione “Noi Insieme” sembra correre di pari passo con il nostro giornale. Da vent’anni egli rincorre il suo progetto di una struttura abitativa per i disabili che potrà accoglierli, quando verrà meno il sostegno dei loro cari, con annesso un centro polifunzionale. Individuato il terreno sulla Bufalotta, solo oggi comincia a vedere la luce dopo un rimbalzo di competenze e mille promesse di sostegno economico. LA FURIA DELLA NATURA U na struttura fragile quella del nostro territorio bagnato dai due fiumi, Aniene e Tevere e con un terreno per lo più spugnoso e di riporto. Proprio per questo motivo nel passato è stato luogo di alluvioni ed esondazioni dei fiumi. Sconvolgente, qualche anno fa, la tracimazione dell’Aniene nella bassa Città Giardino ed in Via Levanna (nella foto). L’acqua ha sommerso case, invadendo le strade ed i campi. Un vero tsunami nel 2008, soprattutto nella zona Conca d’Oro, ha provocato lo sradicamento di alberi (nella foto) con la frantumazione dei vetri delle finestre. C’è chi dice che se il terreno fosse stato compatto ed il patrimonio arboreo curato, ciò non sarebbe accaduto. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 21 Christmas - Shopping Service People ADDIO “MONTE ROCCHETTA” Un’immagine in bianco e nero, ormai, anche la vecchia sede dei certificati e della politica locale D iventeranno uffici Asl i locali che da quasi quarant’anni erano il luogo dei certificati, dei Consigli circoscrizionali e delle licenze. La sede Municipale ha chiuso i battenti e si è trasferita nella lontana Via Umberto Fracchia e nella centrale ma inaccessibile Piazza Sempione. Stessa sorte è toccata al Palazzetto di Via Monte Meta, da sempre luogo dei servizi sociali e dell’ufficio scuola. Sarà quindi, ormai, la nuova Talenti il centro motore del nostro territorio. Così il Tufello e Val Melaina rimarranno orfani anche del palazzetto circoscrizionale di via Monte Rocchetta, dopo aver perso lo storico mercato di Val Melaina, il campo sportivo del Tirreno, la collinetta di via Scarpanto e il Cinema Aureo. DA IV CIRCOSCRIZIONE A IV MUNICIPIO I Presidenti degli ultimi 15 anni Da Santino Picchetti a Cristiano Bonelli, tre lustri di poteri locali limitati e improduttivi. La trasformazione da Circoscrizione degli anni ‘70 a Municipio degli anni 2000, fino all’alba del 2013 con la città metropolitana di “Roma Capitale” Santino Picchetti: ex deputato del PCI, a capo di una giunta di centro sinistra Paolo Cento: ex deputato VERDI, secondo della consiliatura dei cinque presidenti Fernando di Giamberardino: PPI. Terzo presidente del periodo ‘94/’98 Massimo Nardi: ex deputato PPI, quarto presidente Antonio Zanon: PPI, ultimo del ‘94/’98, ex consigliere regionale Benvenuto Salducco: Margherita, primo presidente di una giunta di una coalizione di centrosinistra eletto dai cittadini nel ’99 fino al 2004 Alessandro Cardente: VERDI, dal 2004 al 2008 lascerà dopo la sfida con Bonelli, per la riconferma alla guida del Municipio, i Verdi ed il centrosinistra per il PDL Cristiano Bonelli: Presidente attuale eletto nel 2008, PDL, ha avuto la meglio nel ballottaggio con Cardente, assicurando alla prima coalizione del centrodestra, il governo del nostro territorio. 22 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI Christmas - Shopping Service People PER NON DIMENTICARLI GLI ANGELI DI VIA VENTOTENE Nell’anniversario dell’esplosione e della grave tragedia del 2001, ricordiamo le 8 povere vittime e gli episodi connessi all’evento. Anche quest’anno a 9 anni da quel tragico 27 novembre una corona di alloro è stata apposta accanto al monumento nell’area dell’ex mercato di Val Melaina [di Stefania Orlando] N ella mattina del 27 novembre 2001, a Roma, mentre i pompieri con i tecnici dell'azienda del gas stavano lavorando per cercare di individuare una perdita, dopo aver evacuato il palazzo probabilmente interessato dalla fuga di gas, ci fu un'esplosione. Gravissime le conseguenze per la squadra dei Vigili del Fuoco intervenuta, tutti investiti dallo scoppio, decine i feriti, notevoli danni materiali alle abitazioni circostanti. Cinque le palazzine evacuate. I Vigili del Fuoco furono impegnati nella ricerca di eventuali dispersi e nello spegnimento dell'incendio divampato a seguito dell'esplosione; lavorarono tutta la notte per le operazioni di ripristino delle condizioni di sicurezza nell'area di Via Ventotene, interessata 24 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI dalla tremenda esplosione. Lo scenario che si presentava sembrava irreale, solai crollati, vetture ribaltate, finestre rotte, detriti ovunque, quasi uno scenario di guerra. Sei i Vigili del Fuoco coinvolti nell'esplosione, quattro dei quali morirono. Quattro le vittime civili, tre donne e un uomo. Imponente il dispositivo dei soccorritori in atto nella zona di Valmelaina. Quasi 200 i Vigili del Fuoco impegnati, nel rimuovere i detriti, nell’accertarsi che nessuna altra persona fosse rimasta coinvolta nel disastro; in questo tragico frangente, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili Urbani, personale dell'ACEA e dell'Italgas, del volontariato di Protezione Civile, assicurarono una costante e preziosa opera di assistenza a quanti furono costretti a lasciare le proprie case, abitazioni in parte lesionate o gravemente danneggiate. Christmas - Shopping Service People LE NOSTRE INIZIATIVE LA QUARTA, ANNI DI EMERGENZE E DI IMPEGNO PER IL TERRITORIO. Nel corso della nostra storia siamo sempre stati in prima linea per denunciare, impegnarci e promuovere fatti ed eventi Un’ambulanza a Montesacro Il nostro fiore all’occhiello. Con la direzione di Oliviero Beha, abbiamo voluto promuovere ed organizzare una raccolta fondi per l’acquisto di un’unità mobile di pronto soccorso. Il coordinamento degli edicolanti e la generosità di tanta gente ha permesso di raggiungere l’obbiettivo in poco tempo. Fino al punto in cui l’ambulanza è stata consegnata alla USL Rm A. LE MINIOLIMPIADI LA FESTA DEL NUOVO SALARIO: Ora Piazza Minucciano è sulla bocca di tutti per il pericolo di una sua cementificazione che nei paraggi, presso la stazione ferroviaria, dovrebbe scaricare 55.000 metri cubi di cemento. Ma negli anni ’90 il nostro giornale si è fatto carico, con gli sponsor commerciali della zona, di raccogliere centinaia di residenti intorno alla “FESTA DEL NUOVO SALARIO”. Tre edizioni di musica, spettacolo, folklore, mostre gastronomiche, iniziative di solidarietà. Un sabato diverso per un quartiere che rischiava l’isolamento socio-culturale. Chi non ricorda il Karaoke di gente di tutte le età? Dall’88 al ’91 “La Quarta” organizzava le MINIOLIMPIADI. Circa tremila bambini interessati, trenta scuole medie coinvolte, oltre che della nostra, anche della II, III e V circoscrizione. Grande entusiasmo con il decisivo contributo degli insegnanti di educazione fisica e dei presidi. Ogni scuola abbinata ad un colore di maglietta e ad ogni nazione. Nell’edizione dell’88 le varie ambasciate dei vari paesi, fra cui la Corea del Sud, che in quell’anno ospitava le Olimpiadi, vollero partecipare all’evento che ebbe la sua cerimonia di chiusura nel Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano. Straordinario l’entusiasmo di ragazzi e genitori che ritrovavano la loro appartenenza di quartiere e l’orgoglio del proprio istituto scolastico. NASCE TIBERANIA Coniamo il termine più appropriato per definire il territorio del IV Municipio. Una penisola fra i suoi due fiumi, Tevere ed Aniene. Un territorio che guarda alla campagna fino a Monterotondo ed entra a Roma attraverso solo tre ponti (Via Salaria, Viadotto delle Valli, Via Nomentana). La dodicesima città d’Italia, quasi 300.000 abitanti. Zone residenziali, popolari, storiche, agricole. Per questo abbiamo sempre pensato che fosse un territorio degno di una attenzione particolare. Per le caratteristiche idrogeologiche, per la sua morfologia e differenziazione socio abitativa, per la sua difficoltà di collegamento con la Capitale. Tiberania quindi, città nella città di Roma, così l’abbiamo voluta chiamare per restituire un senso di appartenenza e di dignità ad un territorio che avevamo previsto sarebbe stato invaso dal cemento e dal traffico. Christmas - Shopping Service People IN ATTESA DI VIA VAL PELLICE OTTENIAMO IL POSTA MOBILE Via Conca D’Oro e le vie limitrofe rischiavano di non avere un ufficio postale. Le Poste prima di individuare il locale in Via Val Pellice, ricevevano nel frattempo centinaia di proteste per la mancanza del servizio. Ci siamo frapposti fra utenza ed azienda, ottenendo un’ufficio postale mobile a L.go Valsabbia, in servizio per alcune settimane. LE ZEBRE LE RIFACCIAMO NOI! Un problema insanabile quello delle strisce pedonali invisibili. Qualche anno fa per denunciare lo stato di degrado della segnaletica orizzontale, abbiamo sponsorizzato una ditta e rifatto le strisce in alcune strade. Tra cui Via Seggiano, dove la presenza di due plessi scolastici rendeva inderogabile l’intervento a sicurezza dei bambini FIERI DI AVER REGALATO L’ULTIMO SPETTACOLO ALL’EX TEATRO DI P.ZZA SEMPIONE FIORIERE PER DARE PIU’ DIGNITA’ A PIAZZA CIVITELLA PAGANICO La musica e la commedia romana di Notti di Note romane sull’Aniene hanno caratterizzato gli ultimi attimi di vita dell’ex cinema Aniene. Il nostro grande sforzo per promuovere e organizzare uno spettacolo di grandissima qualità c’è stato ricompensato da giorni di grande affluenza di pubblico. Il cantante del Rugantino, Fabrizio Russotto e Nadia Rinaldi, sono stati quindi gli ultimi a salire sul palco del vecchio teatro. Poi il velluto rosso è calato e le porte si sono chiuse per sempre. Prima l’occupazione dell’Horus dai centri sociali e poi la fine di una storia centenaria. P.zza Civitella Paganico, oggi budello del traffico del Nuovo Salario, era una quotidiana sequela di incidenti stradali. Tantissimi articoli de “La Quarta” hanno costretto l’allora circoscrizione ad istituire uno square centrale che ne regolasse il flusso dei veicoli. Ed allora grazie ad alcuni commercianti abbiamo voluto abbellire con delle fioriere la piazza, scomparse nel tempo per far luogo ai soliti cartelloni pubblicitari. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 27 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI Alcuni personaggi nel mondo dello spettacolo hanno lasciato il loro segno indelebile nei nostri quartieri QUEL FORTISSIMO, IRASCIBILE, CARISSIMO PEPPINO DE FILIPPO! [di Vincenzo Amicucci e Alessandro Ceravolo] A qualcuno non sarà sfuggito, tra chi è solito passare in via Nomentana, che a pochi metri dai noti studi televisivi della Dear, c’è un signorile condominio con una solenne targa in bella evidenza. Il IV Municipio, dieci anni fa, in memoria del grande Peppino De Filippo, morto a Roma il 26 gennaio 1980, ha infatti posto presso il civico 761 di via Nomentana, l’abitazione dei suoi ultimi anni di vita, questo marmoreo segno di riconoscenza nei confronti di una delle più Il cancello della casa di via Nomentana grandi figure della comicità e della drammaturgia del nostro secolo. Amava far ridere perché, come diceva anche Totò (di cui fu “spalla” di lusso in molte pellicole di successo), ridere è una cosa seria. Amava raccontare storie e, come lo faceva di mestiere, così era nella vita. Di aneddoti se ne raccontano pochi. Schivo e riservato, non faceva vita di quartiere. Ma in quelle rare occasioni si evidenziava il suo celebre senso dell’umorismo: Massimo Mirani, un attore incontrato in un bar di Talenti, ci ha raccontato un vecchio episodio che il grande attore napoletano amava citare per mostrare la comicità intrinseca nelle situazioni di tutti i giorni. Peppino, accompagnato in auto da un amico, andava alla stazione per prendere un secondo conoscente. Lasciato in macchina il primo, l’attore, dopo essersi recato ai binari, tornò alla macchina, insieme al nuovo arrivato; qui il “classico” posteggiatore gli chiese 100 lire per la custodia del mezzo. Alle rimostranze di Peppino, che faceva presente che nell’auto era rimasta una persona, il posteggiatore, senza riconoscerlo, gliene chiese allora 200, 100 per la macchina e 100 per l’amico. Come non rispondere positivamente ad una simile dimostrazione di arguzia… Nel quartiere molti ricordano anche la moglie Lelia, soprattutto per la sua grande capacità di sorridere: nell’edificio dove abitavano era lei ad intrattenersi con i vicini. Una cosa è sicura, pensate ad una riunione di condominio con Peppino De Filippo: per come amava il far ridere, sarebbe riuscito a trasformarla in farsa, una bella farsa! La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 29 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI CORRADO MANTONI IL GENTLEMAN DELLA TELEVISIONE A Via Prati Fiscali lo ricordano come un galantuomo sempre disponibile al colloquio. A Casale Nei ora c’è una strada a suo nome però non terminò perché attratto dal palcoscenico, già calcato dal orrado Mantoni… Corrado e basta. Con questo fratello maggiore Riccardo nome ha scritto cinquanta anni di storia tra radio Mantoni, regista e doppiatore. e televisione, sviluppando la sua vita molto riser- Agli inizi degli anni quaranta inivata nel nostro IV Municipio. Ha vissuto nella sua casa ziò così a lavorare per la radio su Viale Jonio, facendo della vita morigerata il suo americana in Italia, il cavallo di battaglia. Una vita comunque al servizio della Psychological Warfare Branch gente comune che quotidianamente lo incontrava. (PWB), poi per l’EIAR, che in Tante le testimonianze, soprattutto di coloro che cono- seguito divenne la RAI. Grazie scevano lui, la sua famiglia, suo figlio Roberto. Tante le alla buona cultura e alla perfetta testimonianze di affetto per un personaggio che con la pronuncia, venne scelto come sua semplicità portava serenità. Con quel timbro e annunciatore. Fu lui il primo quell’accento romanesco aveva conquistato la stima e annunciatore radiofonico italiano la simpatia di tutti, senza suscitare mai particolari cla- a diffondere notizie storiche mori. E silenziosamente se ne è andato nel 1999, al ter- come quelle della fine della mine di una grave malattia, senza far rumore e con la Seconda guerra mondiale, della discrezione che lo aveva sempre contraddistinto. nascita della Repubblica Italiana Nacque nel 1924 da genitori di origini marchigiane, il e della morte di Trilussa. padre tipografo e pubblicista, la madre insegnante. Collaboratore dei Cinegiornali Dopo gli studi al ginnasio e al liceo classico Mamiani di dell’epoca, in quel periodo lavoRoma, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, che rava al fianco di giornalisti come Luca Di Schiena e Sergio Zavoli. Parallelamente alla carriera radiofonica, muoveva i primi passi come attore e doppiatore, seguendo le orme del fratello Riccardo. Come nome d’arte scelse proOra suona il suo pianoforte in paradiso prio Corrado, suggeritogli da Carlo Romano Così ci lascia un’altra figura storica della televisione, spalla anch’egli attore e doppiatore, negli anni in cui vi memorabile di Corrado ed in seguito di Gerry Scotti nel proerano conduttori come Silvio Gigli, diventando gramma “La Corrida”. Del nostro Municipio da anni si era così dopo poco tempo già popolarissimo, grazie innamorato, portandovi a spasso il suo sottile humor che gli aveva delineato sapientemente la sua grande vena artistica. alla sua eleganza ed all’ironia. A differenza di Infinitamente ampio l’impegno per la cultura, che si rispecchiava molti suoi colleghi, non collezionava gaffes e parnella semplicità del suo contatto con la gente. Docente del corso di lava un italiano semplice, corretto e misurato, con "Musica per cantanti ed autori di canzoni" padronanza ed una non comune conoscenza di nella Piccola Accademia della vocaboli. In quegli anni si sposò per la prima volta Comunicazione e dello Spettacolo di con Luciana Guerra, dalla quale ebbe un figlio, Stefano Jurgens, ha portato fino in Roberto, che oggi continua a vivere pienamente il fondo la sua missione di vita, nel- nostro Municipio, soprattutto la zona di Città l’estremo altruismo solidale che lo Giardino, avendo lì trascorso la sua infanzia ed contraddistingueva. Addio… caro avendo sempre lì, ancora molti amici e molti ricorMaestro… con Lei se va via un altro di importanti che continua a portare quotidianagrande pezzo di storia artistico-cultu- mente nei suoi pensieri, legati ad una Montesacro rale legata soprattutto al panorama che vive nella genuinità della sua gente. Genuinità televisivo nazionale. che Corrado ha sapientemente interpretato, nel suo percorso di vita legato al nostro territorio. [di Stefania Orlando] C IL MAESTRO PREGADIO La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 31 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI GIANNI AGUS QUEL SUO SORRISO CHE NON SCORDIAMO Un attore capace di dare il meglio di sè dal teatro, al cinema, alla televisione. La moglie Liselotte, ancora a via Conca d’Oro, così lo ricorda [di Deborah Marzilli] D olcissima la moglie Liselotte, ancora residente in via Conca d’Oro, che per anni con il marito Gianni Agus non ha voluto lasciare, ne parla con passione “Quello che mi ha sempre affascinato di lui era il suo sorriso, così dirompente e comunicativo, chetutti apprezzavano come un gesto spontaneo del suo modo di essere attore”. E proprio attore è stato sempre. Debutta in teatro nel 1940 con la compagnia ‘Merlini - Cialente’ comprotagonista della “Piccola Città”, nel corso della sua carriera lavora accanto a Ruggero Ruggeri, Giorgio Strehier nell’Opera di “Tre soldi”, Mario Missiroli, Giancarlo Sepe e, ai tempi della ‘rivista’, con Delia Scala, Wanda Osiris (in ‘Si stava meglio domani’ e ‘Grand Hotel’, a cavallo fra il 1947 ed il 1949), Renato Rascel, Anna Magnani e Totò. La caratteristica principale di Agus è l’immagine borghese, la classe primo novecento appena decaduta ma attaccata al suo decoro, al suo aplomb. Caratteristica che lo rende popolare anche in tv, dove approda dopo i successi in teatro. Sul piccolo schermo partecipa a molte trasmissioni di successo; nel 1956 esordisce nel varietà ‘Lui, lei e gli altri’. Nel 1958 presenta il Festival di Sanremo nell’anno di Domenico Modugno e di ‘Volare’ mentre nel 1967 è accanto a Peppino De Filippo `Pappagone’ nella Canzonissima definita ‘Scala reale’. Intanto, approda anche al cinema dove nel 1961 - nella sua prima prova impegnativa - recita accanto ad Ugo Tognazzi ne ‘Il Federale’, di Luciano Salce. A renderlo veramente popolare è la maschera di severo capoufficio di Fracchia (Paolo Villaggio) ripresa più volte. Nel 1952 aveva conosciuto e sposato la soubrette austriaca Lilo Weibel, ex miss Austria, anche lei attrice di teatro e di televisione, accanto a Totò nel film “Totò cerca casa”. Dalla loro unione nel 1959 nasce Davide, oggi affermato stilista per la Ter et Batin, con showrooms a New York e Parigi. Qualcuno, dalle nostre parti, si ricorda di lui come un antesignano della denuncia del degrado dei nostri quartieri. Gianni Agus ci lascia a Roma il 4 marzo 1994 a causa di un arresto cardiaco. Da "Bambole: non c'è una lira!" (1978) da sinistra Loredana Berté, Gianrico Tedeschi, Tino Scotti, Christian De Sica, Gianni Agus, Leopoldo Mastelloni, Isabella Biagini, Falqui e Pippo Franco. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 35 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI PUPELLA MAGGIO IL QUARTIERE ERA ANCORA IL SUO TEATRO Il ricordo di Conny Caracciolo, amica e coinquilina di via Valsavaranche. Il grande teatro napoletano di un attrice “anema e core” [di Alessandra Pieroni] P Pupella Maggio accanto upella Maggio,protagonista alla sua amica Conny (a sinistra) della storia teatrale italiana,ammirata e amata da tutti gli italiani,conserva un posto particolare nel cuore dei cittadini del IV Municipio; infatti Pupella ha vissuto per un lungo periodo nel nostro quartiere, regalando a tutti i suoi abitanti il piacere e l’onore della sua compagnia. La figlia d’arte Pupella Maggio nasce nel 1910 a Napoli. All’età di soli 2 anni esordisce a teatro nella compagnia del padre nel ruolo di bambola di pezza,“così, disse “ il mio destino fu segnato. Da "Pupatella" attraverso la poupée francese, divenni per tutti "Pupella" nel teatro e nella vita.” Dopo aver lavorato con il padre entra a far parte della compagnia di Eduardo de Filippo, mentre nel 1960 entra nel mondo del cinema intraprendendo,anche qui, una carriera brillante lavorando con grandi registi,grandi attori e interpretando re un aneddoto divertente sull’attrice: “Avevo organizruoli in film che rimarranno per sempre nella storia zato una sfilata per mandare un messaggio alle donne del cinema. -mai dire mai-, volevamo mostrare come ci fosse semQuesto grande simbolo della storia del teatro ha lascia- pre una speranza per tutti,che l’amore può nascere ad to il segno nella nostra zona, tutti la ricordano per la sua ogni età.. Così Pupella mi fece da indossatrice assieme umiltà e per la sua simpatia; in particolare la sua gran- alla bellissima Arianna Davide, ex miss Italia, e sfilò con de amica Conny Caracciolo racconta a “La Quarta” di un abito da sposa sulle note di “Hello Darling” di Marilyn una Pupella fuori dal palcoscenico.. Monroe..la gente è impazzita per lo spirito di Pupella, Fu Conny stessa, residente da molti anni in zona, ad ebbe un successo clamoroso, ci divertimmo tutti moltisaiutare l’attrice a trovare casa; Pupella si trasferì in via simo!” Valsavaranche vicino all’amica instaurando così un Puppella era amata e amava le persone,viveva nel rapporto profondo non solo con lei ma anche con tutta quartiere e soprattutto viveva il quartiere con tutti colola sua famiglia,tanto da essere definita quasi una ro che ne facevano parte; cancellava ogni aggettivo madre o una sorella. Pupella trascorreva molto tempo che potesse ricondurla all’essere un artista perché si con lei, anche nel suo negozio d’abiti; Conny ricorda definiva una persona semplice,chi l’ha conosciuta infatche l’attrice, riconosciuta subito dai clienti per la sua ti la ricorderà anche per questo: la sua semplicità disarvoce e per i suoi modi ,si divertiva a servirli e a chiac- mante. Fu un personaggio affascinante che è stato e chierare con loro, li aiutava a scegliere e dava consigli. resterà per sempre un mito; un mito che oltre alla Conny,che la viveva ogni giorno,ci ha voluto racconta- nostra stima avrà sempre il nostro affetto. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 37 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI RINO GAETANO CI MANCA L’IRONIA DELLA SUA MUSICA Abitava a Città Giardino, i suoi “Fabbricando case”, per l’invasione del cemento di oggi e “Nuntereggae Più” per l’italia dei Gossip, sarebbero attualissimi [di Claudio Catalano] G ià, Monte Sacro è stato anche quartiere di Rino Gaetano che, dall’adolescenza alla sua mirabolante ascesa artistica, ha vissuto in Via Cimone al civico 34. Il prossimo 2 Giugno saranno trenta anni dalla morte del geniale ironico e ficcante cantautore, eppure è ancora vivissimo tra noi. Abbiamo parlato di Rino intorno ai banchi di mercato a Piazza Menenio Agrippa, retro di Piazza Sempione, a pochi passi da dove abitava. Non tutti in verità sanno che l’amato cantante ha vissuto lì ma praticamente ognuno sa di chi parliamo. “Come, non conosco l’autore di Gianna Gianna ?” ci dicono tra il bar e il negozio di pesca “e di… Nontereggaepiù” aggiunge un altro “perché i politici avevano deluso e stufato già trent’anni fa”. Testimonianze fra chi compra prodotti freschi, qui c’è la fiducia della clientela assidua; “bravissimo”, “uno dei migliori certo…sfortunato a morir giovane in macchina all’incrocio di Viale XXI Aprile” un’altra voce, “però un difetto ce l’aveva” quale scusa, “mbè, era laziale!” Una delle solite battute, sembrano aggressive ma a Roma si fanno solo tra gente che si vuol bene. Andando via un signore, con capelli e ciglia folti tuttavia grigi, si avvicina come a voler parlare in disparte “ Rino Gaetano, vedi, è come me”, ossia? “ i suoi genitori dalla Calabria sono arrivati qui, costretti ad emigrare per lavorare, avevano trovato posto in un portierato”. Eh si, tanti sono d’origine immigrante o straniera tra noi figli di mamma Roma, città con nomea di bella disincantata multiforme e stressante ma comunque accogliente. Chissà se lo è ancora, lo speriamo perciò alla metafora del caro Rino ci permettiamo d’aggiungere un interrogativo: ma il cielo è sempre più blu? La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 39 Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI BRUNO MARTINO QUELL’“ESTATE” DELLA MALINCONIA IN MUSICA Al Nuovo Salario era residente l’artista che negli anni ‘50 e ‘60 ha tracciato una strada nella musica da night. Una voce inconfondibile che toccava il cuore dei suoi fans [di Claudio Catalano] A l Centro Musicale, di via Prati Fiscali, il signor Piero ci aiuta a capire e raccontare Bruno Martino. Un nome forse, specie per i giovani, poco noto eppure molte sue canzoni sono famosissime; nato nel 1925 vissuto fino al 2000 era pianista compositore e cantante. Mister Piero di musicisti noti ne ha conosciuti tanti, di Bruno davanti a una rastrelliera di chitarre spiega che era musicista vero e preparato; tra i primissimi ad elaborare uno swing italiano, la sua Estate – ripresa da gente come Joao Gilberto, Chet Baker, Michel Petrucciani – è il più famoso standard jazz italiano. Ci racconta pure che era romanaccio tosto, diceva il fatto suo senza che gli servisse atteggiar- 40 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI si a intellettuale; ricorda quando in tournée gli parlarono di soldi dovuti a un collaboratore e replicò aspro risolutivo e… in romanesco. Sulla sua figura, recentemente, Paola De Simone (prefazione Vinicio Capossela, Donzelli editore) ha scritto “Odio l’estate” perché un grande autore merita riconoscenza. Abitava a piazza Minucciano e li lo si poteva incontrare a bere un cappuccino al Bar dei Pini, ma quasi non lo conosciamo o non lo ricordiamo eppure ha portato qualcosa di Roma e dell’Italia nel mondo. Che triste questo nostro vizio di abbandonare il meglio di noi: Estate di Bruno Martino ora sembra fatta di versi dedicati alla nostra nazione Sei calda come i baci che ho perduto/ sei piena di un amore che è passato/ la neve coprirà tutte le cose l’Italia difficilmente compete sul mercato globale con macchine fotografiche o aeroplani, può invece farlo (ancora) con l’Arte per la quale siamo famosi e spesso leader; ossia con pittura archeologia lirica teatro cinema musica… che, non dimentichiamolo, fanno parte anche della cospicua, importante, “industria” culturale. Christmas - Shopping Service People HANNO ABITATO DA NOI ENNIO FLAIANO UN MARZIANO A MONTESACRO Di lui ci rimane oltreche il suo geniale stile, il ricordo del suo carattere stravagante. Una targa nella sua casa di Montesacro e la biblioteca di via Monte Ruggero a lui dedicata [di Daniele Poto] F amoso e dimenticato. Vaga in questo ossimoro la dimensione storica di Ennio Flaiano, che abitava a Montesacro in via di Montecristo 6, del mondo, straniero per mentalità in una città che lo aveva accolto ma anche deluso dal natio Abruzzo. Flaiano era un polivalente di genio. Battutista alla Marchesi, sceneggiatore eccellente, intrattenitore, scrittore di teatro. Come un suo personaggio "un Marziano a Roma", ma non una meteora, piuttosto un intellettuale saldamente radicato nell'humus più vivo del del dibattito stimolante e polemico, uomo da salotto, ma quelli buoni e giusti degli inventori e non dei gaudenti mondani del jet set capitolino. Fellini gli deve molto ma con l'egoismo del genio se ne dimenticò. La Dolce vita sa molto di Flaiano che fece un esordio choccante nella narrativa con "Tempo di uccidere". Dal nulla, su ordinazione di un editore, scrisse un libro che vinse il Premio Strega e che sembrò spalancargli le porte della grande letteratura. Da quell'unico romanzo è stato tratto un discreto film che ha il principale torto di aver affidato il ruolo di pro- tagonista allo stralunato ed inadatto Nicholas Cage che nulla ha di italiano (nonostante le origini). Ma Flaiano aveva coscienza di non possedere il fiato del romanziere. Si esprimeva meglio sulla misura media della sceneggiatura o quella corta e fulminante della battuta dell'epigramma che spesso declinava in epitaffio. E dunque quel romanzo fu un pezzo unico: felice ed irripetibile. "L'insuccesso gli ha dato alla testa"o "Gli italiani sono i più Ennio Flaiano accanto a Federico Fellini adatti a correre in soccorso del vinper una profonda inquietudine interna e per citore" sono solo dei suoi splendidi motti o l'insofferenza a riti e miti della società dei concalembour inseribili però in una sagoma da sumi. Un anticipatore sulfureo, un po' come intellettuale organico, molto radicale, politica- Pasolini. Quegli scrittori che non passano di mente liberale, progressista, ma non propria- moda e vengono costantamente rimpianti, mente di sinistra. Una figura splendidamente pur se ignorati dall'accademia. Un libero penappartata e coerente che una triste vicenda satore che si divertiva a stupire ed usciva familiare (la disabilità filiale) contribuì a spin- spesso dai recinti in cui il mondo spesso gere in ambiti sempre più appartati ed intimi- fatuo del cinema voleva confinarlo. I suoi sti. Il centenario della nascita ed una targa nel ultimi anni di vita furono piuttosto infelici. quartiere sono piccole accensioni di memoria Aborriva i palazzinari e la triste deriva per un personaggio enorme che molto ha della speculazione abitativa. Anche per scritto, annoiandosi sempre di venir confinato questo un profeta inascoltato e tragicain una tipizzazione od in una specializzazione mente attuale. DANIELE POTO TRA ROMANZO ED INCHIESTA In libreria consigliamo due opere del giornalista e scrittore Daniele Poto. L’ultimo suo romanzo “Nessuna pietà per i vinti” e il libro inchiesta “Le mafie del pallone” NESSUNA PIETA’ PER I VINTI Davide Pettirossi, un quarantenne senza presente né senza futuro si aggira incerto nell’Italia del malessere. Abituato a sbarcare il lunario con le più fantasiose tecniche di sopravvivenza, intraprende una collaborazione con i servizi deviati che lo porterà al centro di una macchinazione di Stato. Il Governo al potere è palesemente schierato con un cartello malavitoso che trae i propri fatturati dal traffico dei morti. Gli stranieri che vivono in Italia la variabile di cui liberarsi. In qualunque modo. Il viaggio di Pettirossi in questo allucinante contesto lo conduce proprio nel centro motore dell’intrigo e gli fa vivere un omicidio premeditato che mai potrà perdonarsi. Il noir è una metafora dell’Italia della paralisi perché l’opposizione conosce la deviazione ma non ritiene strategico ribaltare la coalizione al potere. E dunque nessuno conoscerà mai il “grande affare” congegnato a scapito dei morti, inevitabilmente stranieri. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 41 Christmas - Shopping Service People LO SPETTACOLO E’ DA NOI Molti artisti del cinema, del teatro, della musica e della televisione sono nati o vivono nei nostri quartieri A quanti di voi è capitato di incontrare al bar, in edicola o al supermercato, a Monte Sacro o al Nuovo Salario o a Conca d’Oro un personaggio noto? Noi qualcuno lo abbiamo visto. Nati e cresciuti a Via Val di Lanzo la magnifica covata della famiglia Guarnera, ha prodotto tre talenti della musica lirica, Edoardo, Piero e Mariella. Edoardo era portiere nella S.S. Tirreno e lo stesso ruolo per divertimento e per benefi- Giuseppe Vessicchio cienza ricopre nella nazionale cantanti. Per restare nei pressi, Tommaso Zanello, in arte “Piotta”, ha qui la sua origine e per molto tempo gli studi di registrazione. La sua “mossa del giaguaro” e l’altrettanto noto “Supercafone”, hanno messo in mostra la sua vena rap. Ma Tommaso scrive anche libri ed è impegnato nel sociale, con un’intelligenza ed una passione fuori dal comune. Suo papà è uno di quegli angeli Toni Malco che aiuta nell’attraversamento della strada i bambini fuori dalla scuola “J. Piaget” di Via Seggiano. Tony Malco è invece di Via Val d’Ossola. Autore dell’inno della Lazio, “Vola Lazio vola”, compagno di squadra nella nazionale cantanti di E d o a r d o Guarnera. Solo oggi nella sua piena maturità, sta raggiungendo la notorietà che gli compete. Anche grafico e creativo, è molto legato a Tony Binarelli Monte Sacro, frequenta i suoi negozi e le sue antiche botteghe. Per restare in musica, al bar Rosati di Viale Adriatico potreste imbattervi nel maestro Arianna David Giuseppe Vessicchio, conosciuto col diminutivo di Peppe, autore musicale e direttore d’orchestra. Sempre sorridente e cordiale, un cultore del nostro territorio e della storicità di Città Giardino. Al Papero Giallo di Via Vaglia o alla Posta di Via Val Pellice, non fatevi ipnotizzare dal mago Tony Binarelli, un’autorità in materia di illusionismo. Presente più volte nel piccolo schermo ma anche nelle grandi esibizioni di teatro. Anche noi abbiamo avuto la Gino Landi e Rita la sua nostra regina di bellezza. L’ex inseparabile compagna direttrice della scuola elementare “Anna Magnani” di Via Val Maggia, Maria Antonietta Lisi, ricorda la sua allieva, Arianna David, negli anni ’80 come una bella bambina vispa e diligente. Nel 1993 sarebbe diventata Miss Italia. Da allora ne abbiamo un po’ perso le tracce, anche se in un’intervista di qualche anno fa ci ha rivelato di essere stata sempre una cliente affezioEdoardo Guarnera nata dei negozi di Via Conca d’Oro. Ma a Via della Bufalotta annoveriamo quello che forse è il nostro fiore all’occhiello delle star del territorio. Gino Landi, ballerino, coreografo di tantissime commedie musicali e delle più importanti edizioni di Canzonissima. La lista delle sue performances è talmente lunga da meritare un approfondimento a parte che non vi faremo certo mancare in un prossimo numero de “La Quarta”. Per ora vive un po’ lontano dal caos di Tommaso Zanello “Piotta” Monte Sacro ma sappiamo che ha un sogno nel cassetto: regalarci un teatro, con studi di registrazione e sale prove. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 43 Christmas - Shopping Service People BIBLIOTECA ENNIO FLAIANO: LA NOSTRA ISTITUZIONE CULTURALE [di Claudio Catalano] I l 7 Maggio 2003 si inaugurava la sede della biblioteca del IV Municipio in Via Monte Ruggero 39; accanto la scuola Aldo Manuzio dietro la piscina Gran Paradiso ad angolo con Via Monte Rocchetta. Di fatto, subiremmo volentieri smentite, è l’unica istituzione culturale pubblica presente nel Municipio IV. Prima da noi c’era la “Fucini” sita appunto in Via Renato Fucini, sul Parco Talenti ( 13.000 volumi, 3 quotidiani, 10 periodici), con la nuova sede si cercavano più spazi e una migliore colocazione per soddisfare maggiori necessità. Negli anni sessanta avevamo le Biblioteche Popolari, all’epoca esigenza ed obiettivo erano alfabetizzazione e formazione permanente, dal ‘76, con Nicolini l’assessore di Roma famoso inventore dell’Estate Romana, diventano Sistema Biblioteche delle Circoscrizioni che erano venti perché era presente ancora Fiumicino; centri culturali presto annessi al Dipartimento comunale della Cultura. Infine dal 1996 si ha l’Istituzione Biblioteche, la forma attuale che ne rende la gestione coordinata ed in parte autonoma. Oggi l’Istituzione delle Biblioteche di Roma è una realtà complessa articolata e ben presente sul territorio; parliamo di trentadue biblioteche alle quali aggiungere quelle speciali, come le postazioni in carcere, Bibliopoint e Bibliobus. Notevole è pure l’impegno in progetti ed eventi: presentazione libri, rassegne di cinema, concerti, circoli di lettura, concorsi di scrittura e lavori con scolaresche. La Flaiano con addetti specializzati e di supporto in 760 metri quadri, ha 18.800 libri 3.000 audiovisivi, emeroteca ed 8 postazioni multimediali connesse alla Rete. Va detto che lo spostamento della sede municipale da Via Monte Rocchetta lascia piuttosto isolata e ancor meno visibile questa nostra oasi della cultura pubblica che, forse, dovrebbe spingere ancor più per farsi conoscere e nel proporre iniziative interessanti. La nostra biblioteca tuttavia va considerata una risorsa integrata, infatti con cataloghi online, sistema interbibliotecario cittadino e l’unione ad alcune biblioteche Federate (librerie di centri ambientalisti musicali scolastici e commerciali) siamo in un sistema davvero corposo ed efficace, dove cercare prenotare e proporre vari contenuti anche da qualunque Pc online. Comune di Roma offre (dati 2009) un patrimonio librario di 806.336 volumi, 109.349 audiovisivi; il prestito annuale è stato 570.000 libri e 350.000 audiovisivi con circa un milione e settecentomila presenze statisticamente rilevate. Con 5 euro l’anno, valgono per Flaiano e le altre, si ottiene iscrizione e Bibliocard: fateci sapere se conoscete un investimento più redditizio. [email protected] Tel 06.45460431, www.comune.roma.it/istituzioni culturali/ biblioteche ADDIO TENDE DI VELLUTO ROSSO C’era una volta l’Aureo (oggi studi televisivi), L’Astra e il Giardino (oggi chiusi), e i cineteatri Espero (oggi sala Bingo) e Aniene (oggi da Horus a centro sociale fino alla chiusura definitiva). Rimane solo l’Antares di Viale Adriatico o riversarsi nel cinematogrificio senza anima di Cinècitè a Porta di Roma La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 45 Christmas - Shopping Service People FORMIDABILI QUEGLI ANNI Lazio e Roma Campioni d’Italia per due stagioni calcistiche consecutive. Dal 1999 al 2001 il miglior modo per festeggiare il nuovo millennio. Ironia della sorte le strade dei nostri quartieri si sono imbandierate prima con i colori biancocelesti e l’anno successivo con quelli giallorossi. Anna Falchi così festeggia lo scudetto della Lazio della stagione 1999/2000 Sabrina Ferilli al Circo Massimo. Il suo show indimenticabile per la Roma campione d’Italia 2000/2001 46 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI Christmas - Shopping Service People QUANDO SI ANDAVA A FARE IL BAGNO ALL’EX GIL Le due piscine di viale Adriatico sono da anni in balia del degrado [di Francesca Romani] D i proprietà della Regione Lazio, l’ex complesso sportivo Gil (Gioventù Italiana del Littorio) locato in Viale Adriatico 136, rappresenta tutt’ora un punto di discordia che sembrerebbe non arrivare ad un epilogo. Da anni si cerca di porre rimedio a questo scempio, di indagare su come sia possibile che un complesso storicamente così importante e architettonicamente degno di nota, sia ridotto ad uno stato di degrado e abbandono senza precedenti. Le piscine appartenenti all’edificio ex G.I.L anche se apparentemente riconoscibili, sono ormai totalmente in disuso da anni. Eppure l’edificio progettato dall’architetto Gaetano Minnucci ha rappresentato un valido esempio di architettura razionalista degli anni ’30, una gran- 48 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI dissima opera. Inizialmente il progetto prevedeva la casa della G.I.L. con refettorio, teatro, biblioteca, palestra e due piscine di cui una coperta e altri servizi per un totale di 16.000 mq. Nelle trasformazioni avvenute successivamente sono stati ricavati un ufficio postale e alcuni uffici municipali che hanno modificato nettamente l’aspetto e la funzionalità dell’edificio. Attualmente le piscine sono completamente in rovina. Molti i bandi di gara messi all’ordine ma, in realtà, nessun provvedimento preso o un accordo stabilito. E’ inconcepibile per chiunque conosca la sua storia, per tutti i cittadini del nostro quartiere che, facendo un passo indietro, ricordano come negli anni 50 era tutto così diverso. “Quando arrivava l’estate era un sogno poter andare in piscina all’aperto e prendere il sole. Si viveva di cose semplici e le nostre gioie erano date dalle piccole cose. Quando eravamo in piscina ci sembrava di essere nel mare più bello di tutti. Vedere oggi questo abbandono, questo degrado ci ferisce nel profondo del cuore. E’ la nostra storia che viene meno, sono i ricordi di anni così belli che sembrano scomparire” spiegano Tommaso e Margherita. Dopo tante parole e nessun fatto, che questo 2011 ci regali finalmente delle belle sorprese! Christmas - Shopping Service People CI SIAMO FATTI UN BEL REGALO L’augurio di Gioiose Buone Feste da parte dell’assessore Filini e del consigliere Bono, a tutti i nostri bambini e studenti delle scuole, coincide quest’anno con due nuove materne comunali aperte a val Melaina e Bufalotta [di Francesca Romani] “C on orgoglio e soddisfazione quest’anno siamo riusciti nell’intento di aprire due nuove scuole nel nostro territorio - così esordisce l’assessore Francesco Filini - ne avevamo veramente bisogno visto le domande dell’utenza che continuano ad aumentare”. Il via è stato fischiato da circa due mesi e l’entusiasmo per le new entry del nostro municipio è alle stelle. Scuola materna Casal Boccone in via Petroni e Monte Massico in via Conti le nuove strutture. La prima, situata alle spalle delle case Papillo e della nuova chiesa di quartiere inaugurata pochi mesi fa, apparentemente sembra una casa privata. Una costruzione nuova, interamente dedicata ai piccoli frequentatori che mette a disposizione tanto verde e spazio dedicato al gioco e alle attività. “La zona di val Melaina e della Bufalotta erano per diversi motivi quelli più in emergenza per la mancanza di posti nido, ma non ci fermeremo qui. - continua Filini - ora spingeremo l’accelleratore anche su tutte le nuove scuole di Porta di Roma ancora non consegnateci”. “Ci siamo stupiti di come tutto sia così ben strutturato e organizzato - dicono i genitori - L’ambiente è confortevole e pulito, la struttura nuova fa da cornice ad una quadro perfet- 50 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI to, l’atmosfera è familiare e i nostri bambini sono felici. Non si potrebbe chiedere di meglio. Siamo entusiasti, una vera fortuna”. La seconda è situata vicino allo storico mercato di Val Melaina, riesce a raccogliere una grandissima parte dei piccoli residenti di una porzione molto popolosa del nostro quartiere. Il suo arrivo è stato colto con grandissimo entusiasmo da tutte le famiglie coinvolte, liete finalmete di avere una struttura nuova a loro sostegno. Tanti i bambini in più, rispetto allo scorso anno scolastico, inseriti nella nuova struttura comunale. “Questa scuola ci voleva proprio. I nostri figli hanno una possibilità in più di frequentare una scuola pubblica. Ci piace tantissimo sia la struttura che le insegnanti. I bambini sono sereni e si divertono molto. Ho notato già piccoli cambiamenti in mio figlio dopo solo circa un mese di frequenza. Sono previste tante attività e i piccoli sono sempre i protagonisti. Siamo felici” Conclude Filini, a cui si associa il presidente della commissione scuola del IV Municipio, Emiliano Bono - “Desideriamo augurare un affettuoso Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i bambini e ragazzi delle scuole, ai loro genitori, ai dirigenti scolastici, al personale docente e ausiliario. Che il 2011 ci porti una stagione nuova per la scuola, fatta di efficienza, decoro, servizi e sicurezza.” Christmas - Shopping Service People NON VOGLIAMO CHE I CENTRI ANZIANI SIANO SOLO SALE DA GIOCO Il Municipio Roma IV, su iniziativa dell’Assessore ai Servizi Sociali Francesco Filini, e del consigliere Lina Tancioni, in collaborazione con l’Associazione VitAttiva e la Cooperativa Sociale Pegaso realizza da anni, nei centri sociali anziani del territorio, progetti finalizzati ad incentivare la prevenzione e la realizzazione di uno stato di “benessere totale” delle persone anziane I Centri Anziani del IV municipio sono ormai diventati un luogo dove è possibile fare tantissime attività. Ad esempio “Anni in Forma” è un programma basato sul “Metodo Fitness VitAttiva” che mira al miglioramento psico-fisico della condizione dell’anziano, attraverso un allenamento di ginnastica dolce per gli over 60 che produce effetti diametralmente opposti a quelli esercitati dall’invecchiamento. Oltre all’aspetto puramente fisico, l’attività realizzata determina anche notevoli benefici sul piano psicologico: aumenta infatti le opportunità di socializzazione, di incontro e di partecipazione eliminando o limitando il senso di solitudine o abbandono percepito da moltissimi anziani. Al pari dell’attività motoria, l’alimentazione rappresenta uno dei fattori più importanti sia per il mantenimento del benessere sia per la prevenzione di malattie ed eventi sfavorevoli nella Terza Età. I progetti “Educazione Alimentare” e “Alimetazione, Salute, Benessere & Movimento” hanno L’assessore Filini con l’amatissima esperta culinaria Anna Moroni attraverso un giusto apporto di sostanze “antiossidanti”, è possibile impedire l’ossidazione delle molecole dell’organismo, rallentano i processi di invecchiamento ed aumentano la capacità di “riparare”, a livello cellulare, quei danni che contribuiscono all’insorgenza delle neoplasie e delle malattie degenerative. Sulla base di queste considerazioni il recente progetto “RistoMed” ha reso gli anziani del IV Municipio che partecipano alle iniziative VitAttiva protagonisti di un percorso di ricerca, realizzato dal Dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università “La Sapienza” di Roma – sezione di Scienza dell’Alimentazione, finalizzato al miglioramento delle abitudini alimentari degli over 60. Coniugando l’attività motoria e la cultura della prevenzione è stata promossa anche l’iniziativa “Giornate della Salute”, una serie di incontri svolti nelle aree verdi del Municipio, nel corso dei quali, insieme a programmi di ginnastica dolce e fitwalking, sono state fornite informazione per la prevenzione di patologie quali il diabete, l’osteoporosi e l’ipertensione mentre personale medico speciapromosso tra gli over 60 del IV Municipio l’adozione di un’alimenta- lizzato ha proposto test funzionali e d’indagine preventiva. zione sana ed equilibrata, attraverso la realizzazione di percorsi Infine, il progetto “A casa in sicurezza anche nella terza età”, ha informativi sulle corrette abitudini alimentari e la riscoperta dei pro- realizzato una campagna informativa per la sicurezza domestica dotti tipici locali, ai quali ha preso parte anche l’esperta Anna Moroni. delle persone anziane mediante una serie di conferenze con L’alimentazione gioca un ruolo chiave dal punto di vista della lezioni di tipo frontale, tenute da esperti di settore, basate sugli prevenzione, in quanto rallenta i processi di senescenza e ridustudi, le ricerche e le pubblicazioni dell’ISPESL – Istituto ce i rischi legati ai cosiddetti “fattori modificabili”: ad esempio Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro. Il prol’ipercolesterolemia, ossia un valore di colesterolo nel sangue superiore a quello considerato normale è tra i fattori favorenti l’in- getto è stato finalizzato soprattuto ad incentivare o restituire agli sorgenza delle malattie cardiovascolari (infarto, ictus). Inoltre anziani la giusta sicurezza intesa come aspetto fondamentale e imprescindibile di una vita serena e quindi migliore. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 51 Christmas - Shopping Service People UN PARCO GIOCHI PER SANT’EUSANIO Il paese aquilano terremotato si è gemellato con il IV municipio [di Stefania Orlando] A due mesi dal sisma che ha devastato l’Abruzzo, a giugno 2009, l’incontro casuale nel Parco Giochi “La Mimosa”, tra l’editore De Cataldo e Giuseppe Tronca Antonucci abitante del Municipio ed originario del piccolo borgo di Sant’Eusanio Forconese, paese distrutto dall’evento, ma fino a quel momento disconosciuto dall’attenzione dei media. L’appello raccolto dall’editore de “La Quarta”, si trasforma subito in un percorso solidale, che il 7 ottobre 2009 porta all’incontro tra il Sindaco del paese aquilano, Giovanni Berardinangelo ed il Presidente Bonelli, nell’ottica del primordiale obiettivo della realizzazione di un parco giochi per i bambini del posto. Parte così l’iniziativa di un gemellaggio solidale chiamato “Il IV Municipio per l’Abruzzo” scandito in primis da una massiccia divulgazione da parte del nostro giornale. Segue l’immediata iniziativa del Presidente Bonelli, che a dicembre 2009 invia bigliettini natalizi augurali, a tutta la cittadinanza, con la causale dedicata al gemellaggio solidale; l’evento viene pubblicizzato sul sito istituzionale del Municipio. In modo quasi unanime, parto- 52 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI no le prime offerte da parte di alcune società private e singoli cittadini e le prime grandi iniziative correlate da parte, in primis della Scuola Media Statale “Majorana” di Piazza Minucciano. La scuola dopo aver avviato una prima raccolta fondi a dicembre 2009, ha continuato con altre iniziative correlate, quali il convegno dedicato al tema della comunicazione, unitamente alla festa di fine anno nel mese di maggio 2010, caratterizzata anche da una specifica mostra fotografica propriamente allestita; contestualmente il 26 maggio 2010, alcune classi dell’istituto si sono recate a far visita al piccolo borgo devastato dal sisma: protagonisti gli studenti che con a capo il Dirigente, Prof.ssa Todini, con grande spirito solidale hanno incontrato la gente del posto, soprattutto i bambini, in uno scambio di esperienze che hanno lasciato segno indelebile nel loro animo. Inoltre ad ottobre 2010, sempre alla Scuola “Majorana”, la bella manifestazione dedicata all’evento e legata alla “festa dei nonni”, nello specifico contesto della manifestazione “Sapere i Sapori”. I passi del nostro giornale sono stati altrettanto incisivi e fondamentali: dopo la massiccia divulgazione e la prima raccolta fondi durante la manifestazione legata alla presentazione del “Tuttoquartiere del tuo bambino” a maggio 2010, abbiamo dato vita ormai da qualche tempo, ad una campagna di raccolta fondi che in questo periodo sta sfociando con la distribuzione di circa 200 raccoglitori salvadanaio, presso tutti gli esercizi e le associazione del Municipio. I contenitori con le offerte saranno direttamente consegnati, nel mese di aprile 2011, al Sindaco di Sant’Eusanio Forconese, nell’ambito di una cerimonia appositamente organizzata. Confidiamo nella più ampia solidarietà di tutta la cittadinanza del nostro municipio. Christmas - Shopping Service People UN QUARTIERE RINCHIUSO IN UN CANTIERE: LA LINEA METROPOLITANA B1 [di Luca Coniglio] S ono passati quasi cinque anni da quando il IV Municipio, una periferia geograficamente e storicamente isolata dal resto della città, vide arrivare gli oramai famosissimi muraglioni gialli che riportavano la scritta “Roma Metropolitane”. Evviva! “Finalmente la metropolitana, infrastruttura imprescindibile per capitale d’ Italia, arriva nel nostro territorio. Che bello! Che gioia!”. Alla fine del 2010 dobbiamo amaramente constatare come l’iniziale e giustificato entusiasmo della novità, si sia trasformato nel più grande incubo di un intero quartiere e dei suoi poveri residenti. Dai tremori dei fabbricati di piazza Conca d’Oro, ai commercianti di Tufello e Val Melaina murati vivi dai cantieri o peggio invitati non troppo gentilmente a sbaraccare tutto e andarsene, passando per la viabilità impazzita ed i parcheggi ricercati come oasi nel deserto, quella della Metro B1 è la storia di un’infrastruttura completamente calata dall’alto, in barba alla concertazione con chi, per anni, ci avrebbe dovuto e tuttora ci convive con quegli ingombranti cantieri. Recinzioni tirate su in fretta e furia in modo che la cittadinanza non avesse modo di protestare, di spiegare le sue ragioni e le sue esigenze. La stazione Conca d’Oro, ma ancor di più la fermata Jonio, hanno completamente cantierizzato un intero quartiere e cancellato identità locali che esistevano da decenni. Il Tufello come lo conoscevano non esiste più, i suoi pochi punti di aggregazione sono stati cancellati, sostituiti da enormi muri gialli. La metro B1 è costata alle tasche dei contribuenti 733 milioni di euro, più di 150 milioni di euro a stazione, quando a meno di un kilometro, già esisteva la Stazione FS Val d’Ala che, se potenziata, avrebbe permesso di raggiungere in meno di 10 minuti la stazione metro B e FS Roma Tiburtina ad un costo zero praticamente zero. Una scelta singolare. Comunque oramai i giochi sono fatti, secondo il sito di Roma Metropolitane per il completamento di Conca d’Oro bisognerà aspettare fino alla fine del 2011 (e ancora non si sa nulla su un eventuale parcheggio di scambio senza il quale, il costo dell’infrastruttura risulterebbe ancora più assurdo) mentre per la stazione Jonio si parla della fine del 2012. Si profilano insomma ancora tanti mesi di sofferenza per i residenti della zona ed il quesito finale che tutti dovremmo porci è: la metro B1, una volta completata e funzionante, ridarà a questo territorio tutto quello che gli ha tolto e continua a levargli in termini di vivibilità? Ai posteri l’ardua sentenza. PORTA DI ROMA, LA CATTEDRALE NEL CEMENTO Il sogno del grande progetto del quartiere immerso nel verde si realizza oggi in un dormitorio senza servizi, ancora senza scuole o negozi di strada. Domina incontrastato il centro commerciale [di Luca Coniglio] P orta di Roma è la storia di un’idea potenzialmente grandiosa, quella di creare una centralità in periferia, piena di verde, servizi, uffici, trasporto pubblico che, in brevissimo tempo, si è trasformata in uno dei più grossi scempi urbanistici della storia della Repubblica. Alle soglie del 2011, Porta di Roma non è affatto quel “Quartiere ad elevata qualità ambientale” che viene decantato in locandine e cartelloni, ma è solo un tappeto infinito di casermoni tutti uguali, spesso invenduti, o peggio incompleti. Quella che doveva essere una grande opportunità di crescita e sviluppo per tutto il IV municipio, è solo un dormitorio semivuoto (e anche pericoloso, basti pensare allo stupro avvenuto in uno dei garage di questi palazzi) all’ombra dell’immane centro commerciale che, con la sua maestosità, ha bloccato sul nascere ogni tentativo di istaurazione di qualsiasi attività commerciale di struscio, contribuendo ulterior- 54 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI mente alla spettralità della zona. In tutto il “quartiere” Porta di Roma, infatti, non c’ è una singola attività commerciale, i marciapiedi sono deserti, le saracinesce immacolate. Sarà pieno di uffici e servizi?? No, direi di no. L’ appetibilità direzionale di Porta di Roma è stata anch’essa mozzata sul nascere da una zona che è tutt’ora un area di cantiere che non dispone nemmeno di un autobus. Chi aprirebbe un ufficio in questo deserto? Le tre scuole costruite, sono a tutt’ oggi ancora chiuse e, dulcis in fundo, il famoso Parco delle Sabine, è completamente abbandonato a se stes- so, molto poco fruibile dai residenti della zona e mal custodito dalle poche guardie dei cantieri residenziali. Se una centralità deve essere questo, cioè un terra di nessuno nata solo per placare gli appetiti dei potenti, con l’avallo delle istituzioni, allora era meglio quando qui c’era solo una palude. Christmas - Shopping Service People P.ZZA MINUCCIANO, PER ORA STOP A NUOVE CASE I 55 mila mc di cemento residenziale, nella collina che domina la stazione del Nuovo Salario, bloccati dal municipio e dalla protesta dei cittadini. Salvaguardare il verde [di Alessandro Ceravolo] L a collina dell’odierna Piazza Minucciano è una balconata naturale sull’antica via romana della Serpentara, fondamentale collegamento tra l’Urbe e l’antica città di Fidenae, storicamente utilizzata per attraversare i campi di grano e le piantagioni di alberi da frutta che caratterizzavano quello che oggi è il quartiere di Nuovo Salario. L’impostazione urbanistica, come la conosciamo, dell’area a Est di Via Salaria si è sviluppata tra gli anni ’70 e ’80, parallelamente alla crescita di importanza del nodo di scambio ferroviario e alla necessità di creare un nuovo polo residenziale a Nord di Montesacro. Il Parco della Torricella, l’area verde prospiciente la stazione FF.SS., l’ultimo vero polmone verde del quartiere, è percepito dalla cittadinanza come un bene storico-ambientale da valorizzare prima possibile e i 55.000 56 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI m3 di cemento previsti dal Piano di Recupero Urbano hanno messo in movimento comitati, giornali, amministratori locali, dando vita ad una lotta senza precedenti. Il furbo tentativo del costruttore di trasformare l’intervento da commerciale a residenziale, avallato da una oscena mozione comunale del tutto priva di fondamenta (come ampiamente spiegato nello scorso numero del nostro giornale), ha inasprito ulteriormente la contesa e spinto la cittadinanza a far sentire la propria voce. “La Quarta” e il Comitato Serpentara hanno raccolto la volontà dal basso, prima con il successo senza precedenti del nostro referendum (1.300 firme a favore del verde pubblico), poi con la collaborazione e il pieno supporto alle istituzioni locali, anche loro parte attiva nella lotta alla cementificazione. Il confronto con Bonelli ha dato vita ad un O.d.G. municipale, firmato dai Consiglieri Ripanucci e De Napoli e approvato lo scorso 8 novembre, così forte e documentato da obbligare la Conferenza dei Servizi, convocata per il 10 novembre, ad ascoltare la netta opposizione di cittadinanza e amministrazione locale, bloccando (per effettuare le opportune verifiche) fino a data da destinarsi ogni tipo di intervento edilizio. Seppur ancora parziale, siamo di fronte ad una grande vittoria della popolazione e, forse, più vicini ad una riqualificazione rispettosa delle aree verdi che non implichi la sottomissione al potente “partito del mattone”. Christmas - Shopping Service People PARCO CAPUANA: SALVIAMO L’ULTIMO VERDE Quella striscia di prato che va da via Capuana a via Sacchetti è ora sotto le mire dell’INPDAP che ne vuole fare case. Ma i cittadini non ci stanno e fanno sentire alta la loro voce [di Alessandro Ceravolo] S orto intorno ai primi anni ’60 assecondando l’ondulatorio andamento del terreno, il signorile e ordinato quartiere Talenti si è sviluppato, negli ultimi anni, in modo prepotente e disorganico. Quella che era nata come una graziosa area borghese dai viali alberati è oggi perennemente sommersa dal traffico e quasi del tutto priva di aree verdi. La battaglia della cittadinanza e dell’amministrazione per la sopravvivenza del Parco Capuana è il chiaro segnale dell’insoddisfazione di fronte alle continue colate di cemento non accompagnate da interventi infrastrutturali che possano migliorare la qualità della vita. Questa brulla collinetta è infatti l’ultimo avamposto rimasto per sfuggire all’alta densità dei palazzi. La notizia che l’Inpdap, ente proprietario dell’area, ha deciso di costruire due gigantesche palazzine parallele all’andamento di Viale Jonio (70.000 metri cubi di residenziale, lungo 24 m e alto 8 piani), ha, inevitabilmente, gettato tutti nello sconforto. Non bastavano i 6 milioni di m3 di cemento gentilmente caduti dall’alto nell’ultimo decennio; ora la folle politica degli spazi vuoti da riempire in cambio di servizi minaccia anche l’ultimo polmone verde rimasto. La lotta dei comitati di quartiere e dei giornali locali è stata supportata a gran voce anche dal Presidente Bonelli e dai suoi consiglieri ma il pieno diritto, posseduto da anni ma esercitato solo ora, dell’ente proprietario di edificare renderà la contesa lunga e aspra. Auspichiamo il ritorno ad un buonsenso urbanistico che possa scongiurare l’ennesimo eco-mostro e consegnare alla cittadinanza un parco curato e attrezzato… Talenti se lo merita. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 57 Christmas - Shopping Service People LIBRI DA QUOTA 33 A EL ALAMEIN PARACADUTISTI VOCI DALLE NUVOLE [di Giulio Credazzi] D opo alcuni anni l’esperienza di Paracadutista Militare della Folgore viene rivisitata in modo più maturo. Un Parà resta tale per sempre. Come una grande famiglia nella quale c’è una tacita intesa, c’è una comunione di valori e di sentimenti. Uscire fuori da un aereo in volo è un’esperienza unica, vivere da parà anche. Esperienze che solo chi le ha vissute può comprenderle fino in fondo. Questo libro approfondisce e rivela i sentimenti, le sensazioni dell’essere un Parà della Folgore. Parà non significa solo lanciarsi dagli aerei, dagli elicotteri o saltare dalle torri, seguire uno specifico addestramento al combattimento, svolgere servizio d’ordine e soccorso in zone impervie in condizioni estreme. Significa ricevere un’impostazione del modo di pensare indirizzato verso il prossimo. Nel libro si narra la storia dei Parà Italiani e stranieri, visti come una grande famiglia. Questo libro è un’opportunità per chi non conosce questo mondo, ma ne ha solo sentito parlare, ha solo visto sfilare i reparti della Folgore o ha assistito ai 58 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI funerali di un collega, fra queste righe può percepire i sentimenti, il valore, i timori, il contatto con la morte, la qualità del cuore che batte nel petto di un Parà. La deformazione del pensiero che porta a collocare i reparti speciali dell’Esercito in una determinata area politica è fortemente riduttivo quando si penetra a fondo il pensiero di chi ama la propria divisa ed il proprio paese, per il quale è disposto a combattere e talvolta a morire, tutti sentimenti che nel 150° anniversario dell’unità d’Italia acquistano un rinnovato significato. Questo libro è stato definito da chi l’ha letto: “bellissimo”. E’ un invito a riflettere per quanti pensano che nel nostro paese non ci sono più valori positivi, amore per la bandiera e per la patria, quando poi senti che la tua vita potrebbe cessare oggi, ti senti chiamato a valutare la tua posizione davanti a Dio, ridimensioni tutto ciò che assedia la nostra mente soffocata da un sistema che non ha rispetto dei veri valori, dei sentimenti e di ciò che essenziale. Pr affermare i quali, oggi più che mai ci vogliono forza e convinzione. Il libro si trova solo nelle librerie “la Feltrinelli” su www.ilmiolibro.it e su www.paracadutisti.net Christmas - Shopping Service People PER PIACERE, LA SPESA NEL QUARTIERE PER NON FARVI MALE.. AL CENTRO COMMERCIALE [di Alessandra Pieroni e Daniele Antonelli] D icembre,il Natale si avvicina e con lui anche il tempo di fare spese! Purtroppo viene un pò l’amaro in bocca al pensiero che la maggior parte dei cittadini romani scelga i grandi centri commerciali piuttosto che i cari e vecchi negozi di strada. Nella nostra zona in particolare lo shopping center più frequentato è sicuramente Porta di Roma che, oltre ad avere numerosi negozi, offre ai clienti diversi punti di ristoro, molti bar, e perfino un cinema; il suo ruolo quindi non è più esclusivamente quello di shopping center, sta diventando un vero e proprio centro di ritrovo che attira soprattutto i più giovani. “Le attrattive” sono così tante che rimane difficile non farsi incanalare verso questa “nuova piazza” dove non dibattono più quei filosofi, quei politici, quegli intellettuali dell’agorà greca, ma dove governa invece un consumismo impersonale..così il centro commerciale sembra un altro simbolo perfetto della società del nostro periodo, l’emblema di un’estetica priva di sostanza. In oltre,ogni giorno,possiamo assistere a scene di vera e propria follia di massa,sia all’interno della struttura,sia per il traffico che si trova sul G.R.A. per andare e tornare, ma soprattutto nei parcheggi..dove puoi passare le migliori ore della tua giornata in attesa che si sblocchi il passaggio! Insomma.. non sarebbe più sano ritornare nei nostri quartieri? Le nostre strade ci offrono tanti negozi in cui poter ricercare il dettaglio, ci offrono la possibilità di poter scegliere; Torniamo a via Ojetti a fare i nostri acquisti personalizzati, passeggiamo per via Sacchetti, per via Tirreno o per Conca D’Oro! Facciamo un giro a via prati Fiscali! Ritroviamo il piacere di prenderci un caffè con gli amici nei bar delle nostre piazze.. e perchè invece di lasciarci trascinare inermi al cinema di Porta di Roma non andiamo a sederci sulle comode poltrone dei nostri cinema?? I nostri negozianti anche quest’anno ci aspetteranno con una grande offerta di prodotti; non sottovalutiamo il nostro quartiere,e non Ci sottovalutiamo scegliendo sempre l’impersonale al personale. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 59 Christmas - Shopping Service People IO, IN VIAGGIO TRA I MISTERI DELLA MATERIA LO SCIENZIATO RICCARDO PARAMATTI E’ IMPEGNATO NELLE IMPORTANTI RICERCHE DEL CERN DI GINEVRA. ABITA CON LA SUA FAMIGLIA A CONCA D’ORO [di Stefania Orlando] S i chiama Riccardo Paramatti 38 anni, residente a Conca d’Oro, il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che da dieci anni è impegnato nella realizzazione di CMS un esperimento per lo studio dei dati prodotti ad LHC (Large Hadron Collider ovvero il Grande Collisore di Adroni) presso il CERN. di Ginevra. Lo abbiamo invitato in redazione, dove ci ha regalato questa preziosa testimonianza. Ci ha detto che LHC è una macchina unica che ha lo scopo di rivoluzionare le nostre conoscenze sui principi fondamentali dell’universo. Uno strumento scientifico, il più grande mai realizzato dall’uomo, progettato per capire i costituenti della materia e rispondere alle questioni ancora aperte della fisica delle particelle. Un gigantesco “anello”, lungo 27 chilometri e situato a circa 100 metri di profondità nella zona di confine tra Francia e Svizzera al cui interno si scontrano, da circa un anno, fasci di protoni alla velocità della luce e ad energie così elevate tali da poter ricreare le condizioni presenti alla nascita dell’universo, un istante dopo il Big Bang, in cui si venne a formare la materia e la corrispondente antimateria. Uno dei misteri sui quali LHC potrà fare luce è proprio legato alla produzione dell’antimateria alla nascita dell’universo. Proprio al CERN, ci dice Riccardo, i primi atomi di antimateria sono stati creati e “intrappolati” per un tempo sufficiente per poterli studiare. La sfida più grande però è quella di poter giungere alla scoperta del Bosone di Higgs, una particella mai osservata finora a causa dell’elevatissima energia necessaria a produrla. LHC potrebbe riuscire in questa impresa. Il Bosone di Higgs è di fondamentale importanza, poiché si ritiene che dia massa a tutto ciò che conosciamo; se LHC produrrà questa nuova particella, l’esperimento CMS, una gigantesca “macchine fotografica” grande come un palazzo di 5 piani, riuscirà ad osservarla e studiarla per la prima volta. Questa è la sfida del nuovo decennio. Riccardo sottolinea inoltre che questo strumento ha richiesto oltre 20 anni per la progettazione ed la successiva costruzione, con il coinvolgimento di circa 5.000 scienziati provenienti da tutto il mondo, il che ha reso il CERN di Ginevra l’unico laboratorio “mondiale” per questo tipo di ricerche. Sono circa 700 i ricercatori dell’I.N.F.N. in tutta Italia che sono impegnati in questo fantastico progetto. Naturalmente Riccardo ci spiega anche quale siano i benefici applicativi che questa sperimentazione ha portato, in primis nella medicina. Infatti nella nuova terapia per la cura dei tumori, l’“adroterapia”, si sfruttano gli acceleratori di particelle: i fasci di protoni riescono ad arrivare ai tumori e distruggere le cellule malate riducendo al massimo, al contrario della radioterapia convenzionale, i danni alle cellule sane circostanti. Un altro esempio citato è quello della PET, la Tomografia ad Emissione di Positroni, una tecnica diagnostica con grossi vantaggi rispetto alla TAC, che fa uso dei positroni, le prime particelle di antimateria scoperte dall’uomo ! ] Infine Riccardo tende a sottolineare l’importanza dell’invenzione del Web, avvenuta al CERN 20 anni fa, che ha rapidamente rivoluzionato il nostro modo di lavorare e di scambiarci informazioni in tempo reale. Riccardo ci ha poi parlato del suo rapporto con il nostro Municipio e della necessità di spostarsi ogni settimana tra Roma e Ginevra. Dice di vivere nella zona di Conca d’Oro ormai da 11 anni e di trovarsi molto bene in questo ambito; lì sua figlia frequenta la scuola pubblica e sempre lì Riccardo vive i suoi week-end. Sviluppa il suo lavoro tra la sede dell’I.N.F.N. presso l’Università La Sapienza e Ginevra: viaggia con l’aereo, quindi sfrutta pienamente la Stazione di Val d’Ala nel collegamento con Fiumicino, sottolineando la carenza di un collegamento diretto (attualmente è necessario cambiare a Tiburtina) e di un potenziamento di cui la linea avrebbe necessariamente bisogno. Nell’insieme è soddisfatto della nostra realtà cittadina, anche se tende a precisare che nel tempo ha visto sia cambiamenti positivi, come nel caso del Parco delle Valli che peggioramente come la situazione del traffico, incrementato vertiginosamente nel nostro Municipio. In questo senso Riccardo è un acceso sostenitore del “carpooling”, la condivisione dell’auto, da parte di più persone, negli spostamenti casa-lavoro, in modo da poter ridurre drasticamente il numero di autovetture circolanti. Infine lamenta una certa mancanza di spazi culturali, pochi in base al numero di iniziative che fortunatamente si susseguono nel nostro Municipio. Ci congediamo da lui, soddisfatti ed orgogliosi di annoverare nel nostro territorio uno dei “migliori cervelli”, non ancora in fuga, fiero di poter dare il suo prezioso contributo nell’ambito internazionale, dimostrando contestualmente un forte sentimento, radicato nel suo ambito sociale. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 61 Christmas - Shopping Service People MERCATO DI VAL MELAINA, QUANTA NOSTALGIA! QUI, DIECI ANNI FA SI SPOSTAVA L’ANIMA DEL QUARTIERE Avrebbe potuto essere messo in sicurezza e in igiene il vecchio mercato di fronte a via Scarpanto, ma trasferendolo in via Conti si è perso una risorsa che ha fatto la storia di Val Melaina [di Alessandro Ceravolo] P er quasi 50 anni è stato il centro del mondo. Venivano da ogni parte di Roma perché era ricco, vario, caratteristico, umano e, cosa forse più importante delle altre, meno costoso degli altri. Una macchina che si azionava alle 4 del mattino e andava avanti fino a pomeriggio inoltrato. Tutta la piazza (e anche oltre) strabordava di gente, di urla, colori, odori (spesso anche poco piacevoli) ma, soprattutto di personaggi e di storie… quelle storie di una Roma popolare che oggi, una ad una, vanno scomparendo. Il mercato di Val Melaina, dai primi anni ’50 fino al 2000, data del suo spostamento in via Conti, ha rappresentato l’anima seggiare tra i banchi di quel pezzo di storia del folklore roma- pulsante di un quartiere che accettava tacitamente la confusione e la sporcizia del quotidiano via vai, ricevendo in cambio una identità ed un calore che accomunava tutti coloro che si sono trovati, anche casualmente, a pas- no. Niente di tutto questo trasuda dall’ordinata e pulita piazza veltroniana cui passiamo accanto tutti i giorni. Risolti i problemi di traffico e di pulizia, messi in vendita una sfilza di box ancora sfitti dopo anni (probabilmente troppo alti i prezzi per un quartiere fortemente popolare), è rimasto un vuoto profondo che la struttura di via Conti fa fatica a riempire. Certo i banchi sono gli stessi, c’è un po’ più parcheggio, la copertura fa il suo dovere nei giorni di pioggia, lo spazio a disposizione è più che raddoppiato e molti esercenti (o i loro eredi) continuano giornalmente a servire con passione i clienti, soprattutto quelli più anziani, legati indissolubilmente alla tradizione del mercato di Val Melaina. Nonostante tutto questo, manca qualcosa, un non so che…quella sensazione tenera che ci teneva aggrappati alla nostra infanzia, alle nostre origini, insomma, alla tradizione. Sarò romantico ma, ogni tanto, schivando i cantieri della Metro, mi capita di passare a Piazzale Jonio e sentire, in lontananza, le grida del pesciarolo o il costo, cantilenato stridulamente all’infinito, di un chilo di pere…poi giro l’angolo e c’è solo un gran silenzio. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 63 Christmas - Shopping Service People NOI, LA GENERAZIONE DELLE INCOGNITE Spazi aggregativi sempre più scarsi, occasioni ed eventi culturali con il contagocce, industria dell’intrattenimento che stenta a decollare: il desolante panorama agli occhi dei giovani di Montesacro [di Tommaso De Bianchi] I l sondaggio dell’Associazione Agorà sui distretti municipali più apprezzati dai giovani per le offerte culturali e di intrattenimento, presenta un risultato disarmante per il nostro Municipio. Su 201 preferenze, il IV distretto ne raccoglie 0. La cifra è raggelante, soprattutto se paragonata ad altri territori capitolini di periferia. Che centro storico e zone limitrofe siano al top della classifica, non c’era dubbio, ma vedere tante altre porzioni di periferia dell’Urbe, quali l’Appia Nuova, S. Paolo, Eur, superare di gran lunga la storica Montesacro, è stata una triste sorpresa. Tuttavia, più che una sorpresa, questo risultato rappresenta una chiara e precisa denuncia verso un territorio che si presenta sempre più sterile e privo di attrattiva, di infrastrutture culturali e di intrattenimento adeguate, e che non offre le condizioni migliori neppure per favorire investimenti privati nei settori sopracitati. Il campanello d’allarme dovrebbe essere già squillato da molto. Chissà se è stato ascoltato. La cultura e l’intrattenimento rappresentano un polo attrattivo di fondamentale importanza per la popolazione giovanile di un territorio, che trova in centri culturali, biblioteche, teatri e spazi per l’intrattenimento, dei fattori aggregativi importanti per condividere spazi, opinioni e momenti di svago. Montesacro, in questo ambito, sembra quasi ignorare del tutto le richieste che vengono dai suoi giovani, e questo atteggiamento non fa altro che ripercuotersi inevitabilmente sul tessuto economico del nostro territorio, grande quanto la città di Verona, ma fornito da una sola biblioteca davvero efficiente, da un solo cinema al di fuori del nuovo satellite commerciale di Porta di Roma, e, dato ancor più allarmante, da nessun teatro. Intere zone, quali Serpentara, Colle Salario, Bufalotta, sono completamente scoperte dalle infrastrutture culturali fondamentali. Offrire strutture culturali e di intrattenimento in grado di soddisfare l’amplissima richiesta che viene dai nostri quartieri rappresenta inoltre nuova aria per il polmone economico di un Municipio come il IV, già dissanguato dalla crisi dei consumi e da un dissesto urbanistico che conosce uguali in pochi altri terri- tori capitolini. Allestimenti e spazi per mostre, centri culturali, locali per consentire ai ragazzi di organizzarsi e di mettere in campo le proprie capacità in attività artistiche, web radio, piccole testate giornalistiche amatoriali, sono un investimento fondamentale per un territorio altamente abitato, che conta più di 30 istituti scolastici superiori. La cultura necessita di spazi per svilupparsi, ha bisogno delle infrastrutture fondamentali per consentire ai giovani di mettere in campo i loro talenti. La ripresa di un quartiere deve partire necessariamente dalla sua popolazione giovanile e dalle strutture di cui ha maggiormente bisogno, così come ne trarrebbero evidente beneficio le centinaia di attività commerciali che ne sarebbero conseguentemente coinvolte. I giovani e la loro domanda di servizi dovrebbero rappresentare il punto di svolta per un microsistema economico fortemente in crisi. Continuare a voltarsi dall’altra parte, mentre un Municipio storico della nostra Capitale diventa ogni giorno di più una landa urbana sterile e priva di vita culturale, sarebbe un gravissimo errore. SPAZI DEFICIENTI FANNO GIOVANI DEMENTI [di Simone Budini] M entre passeggio tornando dalla biblioteca Flaiano lo scorso sabato alle 13.00 sento: “ao, a regà, saannamo a porte de roma? Se famo ‘n giro, guardamo ’e pischelle, poi se pijamo quarcosa e saannamo ar cinema”. “ZAC!” penso subito “fatto! La giornata è organizzata!”. Così una fiumara di giovani passa i pomeriggi, riversandosi nel nuovo grande tempio pagano a celebrare il sacro rito consumistico dello shopping. Anche le famiglie, se una volta facevano la gita fuori porta, oggi la preferiscono dentro porta (di Roma). La mente si perde nello spazio immenso che il Grande Architetto ha studiato appositamente per portare qua e là tutti i nuovi Alice nel Paese delle Meraviglie, dove c’è continuamente la stessa temperatura che sia luglio o dicembre, dove il cibo non scotta mai e c’è sempre un negozio fatto a misura per te. La situazione è tanto ovattata da far ricadere il giovane in uno stato sub-coscienziale tale da illuderlo che quello sia il mondo reale. Tutto inizia e finisce lì, nel rito sacro del consumo (di se stesso). E non importa che giorno sia: è aperto perfino a Natale! Ma si, saltiamo anche la domenica. L’importante è consumare! A nulla serve ricordare all’uomo che il lavoro è per lui, non lui per il lavoro. Mi pare evidente che c’è qualcosa che non va nelle scelte sull’edilizia municipale. Se voglio raggiungere un parco pubblico grande decentemente attrezzato, sono costretto ad attraversare la Nomentana (di parco Talenti, invece, vedremo cosa ne resterà…). Se ho bisogno di un luogo dove studiare con gli amici, la biblioteca municipale contiene solo trenta posti. Un teatro neanche c’è. Eppure sono certo che, se ci fosse la disponibilità, molti ragazzi inventerebbero dei modi di incontro ben più costruttivi che non lo struscio al centro commerciale. Si potrebbero tenere aperte le scuole il pomeriggio, ma dubito fortemente che essi avrebbero piacere a trovarsi lì. Per non parlare del personale ATA che dovrebbe controllare! Porto un esempio personale: nel 2004 fondai un’associazione. Da allora, ogni mese, ci siamo visti: in garage, in parrocchie, a casa di qualcuno, nei sottoscala dei pub, in qualche parchetto. Abbiamo proposto attività ovunque senza riuscire ad ottenere nulla e ci siamo sempre dovuti arrangiare alla meno peggio (fortunatamente nei giovani la fantasia non manca). Possibile che bisogna essere per forza del Pd o del Pdl per ottenere questo o quello spazio? E se sono solo un giovane libero e forte, per proporre attività culturali e artistiche dove devo andare? Trovo assurdo che un Municipio così grande come il IV non abbia mai predisposto una sala convegni prenotabile gratuitamente a ore per favorire l’associazionismo. Non ci si lamenti se poi la creatività e l’aggregazione giovanile punti al ribasso (dalla birra al muretto alla psichedelia in discoteca) e i giovani si dividano fra centri sociali e centri commerciali! La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 65 Christmas - Shopping Service People MA CHE BELLA GIOVENTU’ Veronica Rega e Alberto Aquilani. Ecco due giovani promesse mantenute dello spettacolo e del calcio. Nativi rispettivamente di Talenti e Monte Sacro, Veronica, dopo aver partecipato al Grande Fratello 5 si è cimentata nel teatro e nel Musical “Lungo Mare”. Alberto, invece, nato giallorosso, figlio del titolare della “Croce Bianca” ambulanze, sta esplodendo proprio in questi giorni con la maglia del Juventus. A loro, due nostri auguri particolari. A Veronica di diventare una star del palcoscenico teatrale, ad Alberto di confermarsi colonna della nazionale e titolare fisso fra i bianconeri con tante vittorie, tranne naturalmente con la Roma e con la Lazio. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 67 Christmas - Shopping Service People E PER OSPEDALE CI RIMASE UN RUDERE Degrado e misteri attorno all’ex orfanotrofio e sanatorio della Marcigliana [di Francesca Romani] L ugubri racconti e fantasiose leggende dietro la storia dell’ormai abbandonato ospedale psichiatrico nel cuore della campagna. in via della Marcigliana. Un luogo abbandonato e desolato dove, un tempo, presidiava il Collegio femminile gestito dalle Suore della Carità. Attualmente tutto sembra cadere a pezzi, ogni cosa sembra essersi consumata nel silenzio di tutto questo tempo trascorso senza che qualcosa cambiasse. Fondato nei primi anni del secolo scorso, la struttura nasce come sanatorio dedicato alla cura dei malati mentali e, successivamente, come alloggio degli orfani. Per un breve periodo fu utilizzato come ospedale per lungodegenze poi, agli inizi degli 68 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI anni 90, la proprietà passò nella mani della ASL Roma A. Attualmente altro non è che un fatiscente edificio, dimenticato da tutti, nel cuore dell’estrema periferia nord del IV municipio, su cui gravitano racconti di ogni genere. Alcuni lo vogliono come luogo di incontri satanici o sede di droga parties popolati da moltissimi temerari affezionati. Altri lo credono un luogo inquietante, residenza di molti senza tetto che certamente non temono il buio e i misteri di certi racconti. Di sicuro è un luogo che ha ispirato la fantasia di molto artisti che l’hanno ritratto in ogni sua sfaccettatura. Sede nel 2008 di numerosi set fotografici, molti fra i servizi scattati hanno riscontrato un successo degno di nota. La domanda che attualmente tutti si pongono è l’utilizzo a cui è destinato questo edificio. Un anno fa la presentazione del piano Sanitario Regionale lo vedeva come possibile centro di assistenza delle urgenze o come stazione del 118 di cui il IV municipio avrebbe davvero bisogno. Ad oggi nulla di fatto e, quindi, gli interrogativi sul suo destino persistono più forti di prima. Christmas - Shopping Service People HOTEL “LA GIOCCA” L’OSPITALITA’ DAL 1950, E’ SEMPRE STATO IL NOSTRO PEZZO FORTE [di Deborah Marzilli] S essant’anni fa era terra di confine verso la campagna di Via Salaria, ma proprio per questo per garantire un luogo ameno, in grado di accogliere i clienti, hanno scelto questo posto, situato oggi in corrispondenza dell’uscita dal GRA verso la Salaria, per dare inizio ad una gestione di un hotel che allora si chiamava “A tutta callara” e che poi hanno intitolato “La Giocca” nel 1965. Un percorso di oltre cinquant’anni in cui il signor Bruno di Francesco va fiero fin dal momento in cui ha preso le redini dell’attività del padre. In tutto questo periodo è sempre stata garantita professionalità ed impegno, nell’offrire ai clienti i migliori servizi dell’ospitalità italiana. Un impegno fatto di sacrifici e di passione con la certezza di essere sempre al passo dei tempi con sobrietà e comfort ed un ottimo ristorante dedi- cato agli amanti della buona cucina, ma anche con competenza e servizi all’altezza delle esigenze della clientela. Annesso a “La Giocca” i figli di Bruno, Alessandro e Barbara, gestiscono, con sopraffino talento, il ristorante “Pappa reale”. Una cucina accurata e genuina, per questo il locale è sempre più meta di occasionali ed abituali clienti. Ma per Alessandro e Barbara il 2011 sarà un anno particolare. Prenderanno la guida dell’intera azienda, compreso l’hotel “La Giocca”. Per questo vogliamo fare loro un particolare augurio di felice e produttivo 2011. La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 69 Christmas - Shopping Service People A TUTTA GOLA Nel periodo delle feste, esplode più che mai la tradizione dei dolci natalizi. Vi portiamo a spasso nei quartieri alla scoperta della genuinità e creatività delle nostre pasticcerie. Tradizioni ed antiche ricette di delizie dolciarie sempre attuali [di Claudio Catalano] U n’esplosione di gusto sta per invadere in questi giorni di conviviale festività. Una montagna di pandori e panettoni, una cascata di panna, un fiume di cioccolata, uno tsunami golosissimo di mille prelibatezze. Basta andare un po’ in giro per le strade dei nostri quartieri per trovare la vostra pasticceria preferita, per soddisfare la libidine della vostra gola. Tante tradizioni di attività, alcune delle quali aperte addirittura nel dopoguerra. A Fidene, a L.go Don Russolillo, non si può non fermarsi a “La Perla” che ha aperto nel 1952 con le prime case del quartiere (guai a chiamarlo ancora borgata!). Di origini marchigiane, produce per sé ed anche per altre pasticcerie. Il Natale qui la fa da padrone. I dolci prendono la forma di presepi e personaggi della tradizione. A Piazza dell’Ateneo Salesiano ancora ricordano Alberto Sordi ai tempi del film “Il medico della mutua” (girato proprio da queste parti), frequentare durante le riprese la pasticceria “Valà”, nata nel 1969. Il locale è di origine e tradizione romana. La sua produzione artigianale risente di questa appartenenza: mignon, rustici, pizzette ed un vasto assortimento dolciario. In Via Monte Cervialto, se vi armate di santa pazienza (soprattutto di Domenica), è d’obbligo fare sosta alla pasticceria “Carmignani”. Torroni, panettoni, pandori fatti in casa ed il tradizionale pangiallo. Di origini toscane, la pasticceria ha nella cortesia e familiarità con la sua clientela, 70 La Quarta - SPECIALE 25 ANNI fin dal 1970, la sua migliore caratteristica. Basta girare l’angolo e a Via Valle Melaina vi imbatterete nel sorriso accattivante della proprietaria della pasticceria “Milli”, di origine toscana, che a Via Genina a Vigne Nuove ha voluto che il figlio raddoppiasse il marchio. Dal 1962 la gente si lecca i baffi con le sue torte alla fragolina di bosco, le sue soffici mimose alla crema di limone e naturalmente i dolci natalizi. Dalla Toscana alla Sicilia, la prima pasticceria di Valle Melaina, nei pressi del vecchio mercato, ha cambiato stile ma non il gusto. Nata agli inizi degli anni ’60, conosciuta come “La Pisana”, ora ha preso il nome di “Valmelaina”. Inutile dire che l’origine dell’attuale proprietario consente di gustare tantissime specialità napoletane e siciliane. Non si sono certo scoraggiati il sig. Moretti e sua moglie Anna della pasticceria “Duranti”, di Via Val di Cogne, per i lavori metro. Arrivarci e trovare parcheggio è comunque facile. L’antica tradizione della famiglia è una garanzia di qualità, fin dal 1958, tanto da essere presenti nella guida del Gambero Rosso. Entrate pure e scegliete fra il pangiallo e tanti dolci delle tradizioni romana e toscana. Un consiglio, non rimanete ammaliati troppo dal loro squisito e famoso profiterolles. Ma il decano dei nostri gioielli della gola, è sicuramente la pasticceria “Trippini” in Via Spluga. Nata nel 1944, ha preso il nome della “Casa del dolce” proprio per sottolineare la caratteristica artigiana che contraddistingue la sua produzione che vuole dare l’impressione alla propria clientela di mangiare dolci genuini come se fossero fatti a casa loro. Anche qui panettoni, pandori e dolci della tradizione romana. Rieti è la loro città di origine. Inoltre nel cuore di Città Giardino, da tren- t’anni, nei pressi del mercato di Via Gottardo, la pasticceria “Sibillano”, continua a stupirvi con i suoi dolci tipicamente romani. Anche qui la folla dei clienti si accalca durante queste feste per gustare le specialità del Natale. Non solo a Talenti, ma in tutta Monte Sacro, è conosciuta la pasticceria “Gatto”. Strettamente ed autenticamente napoletana, in Via d’Ovidio (la prendete da Via Romagnoli) dal 1961, sarete richiamati al suo interno da un profumo inebriante che come una sirena catturerà la vostra gola. Sfogliatelle, rococò, babà, mostaccioli e sciuscelle, ma anche altri dolci della tradizione partenopea. Concludiamo il nostro viaggio in un’altra cattedrale del gusto dolciario, nei pressi di Via Gaspara Stampa, in Via Nomentana, troviamo la pasticceria “Galligani”. Sono in moltissimi che per i grandi eventi (matrimoni, battesimi, compleanni e comunioni), si affidano alla consumata esperienza e creatività toscana della casa. Ma il Natale anche qui è ben presente con panettoni, pandori, pangiallo romano e torrone di campagna, di antica tradizione siciliana. Ma non possiamo infine scordare, lo storico “Rosati” di Viale Adriatico, la tradizione familiare di “Valentini” di Via Conca d’Oro, la grande offerta di dolci dello “Zio d’America” e i cornetti caldi de “La Piramide” di Via Gino Cervi, e la grande sagacia creativa di “Luperini” in Via Val d’Ossola. Ed allora: pancia nostra fatti capanna! Christmas - Shopping Service People UN PRANZO DI NATALE ALLA NAPOLETANA Per il pranzo di Natale ed il cenone della Vigilia, proponiamo una ricetta tipicamente Napoletana [di Stefania Orlando] U l Natale napoletano è caratterizzato oltre che dal presepe e dal gioco della tombola, inevitabilmente anche dal menu natalizio che nelle famiglie più legate alla tradizione è un CENoNE DELLA VIGILIA (24 Dicembre) ANTIPASTI Insalata di mare, Insalata di rinforzo e broccoli al limone PRIMI PIATTI Spaghetti con le vongole (o lupini) Vermicelli ai frutti di mare SECoNDI PIATTI Baccalà e capitone fritto Gamberoni arrostiti Carciofi arrostiti, scarole ripiene rito irrinunciabile. Sia il cenone della Vigilia che il pranzo di Natale assumono dei caratteri ben definiti, il primo dominato dal pesce, il secondo dalle verdure e la carne. Entrambi i menu sono comunque completati dai dolci natalizi, i cui colori e profumi accompagnano la festività. FRUTTA Ananas e frutta secca DoLCI Struffoli, Mustaccioli, Zeppoline con miele VINI Vesuvio Lacrima Christi Bianco PRANZo DI NATALE (25 DICEMbRE) ANTIPASTI Bocconcini di panna di bufala Capicollo PRIMI PIATTI Minestra maritata Fusilli al sugo di castrato SECoNDI PIATTI Gallina al brodo Cappone ripieno Broccoli di rapa strascinati Pizza di scarole FRUTTA Arance e ananas, mandarini e frutta secca (datteri, fichi secchi e noccioline) DoLCI Roccocò, Susamielli, Pasta di mandorle, Cassata napoletana, Panettone VINI Aglianico del Taburno Rosato BUON APPETITO A TUTTI! La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 71 Christmas - Shopping Service People SACCO PASTORE, UOMINI PREISTORICI A due passi dalla stazione ferroviaria Nomentano, di via Val d’Ala, vennero ritrovati quasi cento anni fa due crani appartenenti all' uomo di Neanderthal [di Lorenzo Pasqualini] V ia di Sacco Pastore è una piccola strada fra via Nomentana e via Val d'Aosta, a due passi dalla stazione ferroviaria Nomentano. Oggi è una strada come tante, fiancheggiata da palazzi, con macchine parcheggiate e negozi. Chi ci passa o chi ci vive, difficilmente può immaginare che proprio lì sono stati rinvenuti, negli anni '30, resti di uomini preistorici. Ottant' anni fa in quella zona non c'erano costruzioni. La campagna spaziava tutto intorno mentre al di là dell'Aniene sorgevano le prime costruzioni di Montesacro-Città Giardino. La grande espansione edilizia sarebbe però esplosa soltanto nel dopoguerra, cancellando sotto l'asfalto e il cemento la campagna romana. Proprio per costruire nuove abitazioni e strade venne aperta una cava da cui venivano estratti sabbia e brecciolino, la cava di Saccopastore. La cava era situata nel punto in cui oggi sorgono i palazzi di via Sacco Pastore ed è da lì che emersero nel corso degli anni crani umani e ossa di animali ormai estinti. Nel 1929 durante i lavori di cavatura un operaio si imbattè nel primo cranio umano, che venne consegnato al Duca Grazioli proprietario dei terreni della cava il quale lo consegnò all'antropologo Sergio Sergi. Il cranio, appartenente presumibilmente a una giovane donna, venne attribuito alla specie Homo neanderthaliensis, l'uomo di Neandertal. Sei anni dopo, nel luglio del 1935, nella stessa cava ormai abbandonata venne rinvenuto un secondo cranio, presumibilmente di un uomo adulto, che fu attribuito alla stessa specie. Il nome di questa specie deriva dalla località tedesca di Neander, dove nell'ottocento vennero scoperti i primi resti umani. Crani e ossa di uomini di Neandertal sono stati rinvenuti in alcune zone del Medio Orientee in tutta Europa, fra cui anche l'Italia. Celebri sono ad esempio quelli rinvenuti in alcune grotte del monte Circeo. I due crani di Sacco Pastore vengono chiamati rispettivamente Sacco Pastore 1 e 2 e testimoniano la presenza di una comunità umana sulle rive dell'Aniene circa 120 mila anni prima della nascita di Roma. Ciò fa supporre che si tratti di una popolazione neandertaliana arcaica rispetto a quelle i cui resti sono stati trovati per esempio al Circeo. Nella stessa cava oltre ai crani umani vennero rinvenute anche diverse ossa di animali oggi estinti, come l'elefante antico e il rinoceronte, proprio come accaduto nell'altro importante sito paleontologico del nostro territorio, quello di Casal de'Pazzi, dove oggi un museo aperto al pubblico su prenotazione permette di visitare migliaia di resti di animali risalenti a 200 mila anni fa, rinvenuti sulle sponde dell'Aniene. I due crani di Sacco Pastore sono oggi custoditi nel museo di antropologia dell'Università La Sapienza, visitabile su appuntamento (la pagina web è http://w3.uniroma1.it/museo_antropologia/index.html). Sul sito internet della Sovraintendenza di Roma, www.sovraintendenzaroma.it alla sezione “luoghi” e “musei”, si trovano delle interessanti notizie sul sito di Sacco Pastore, così come sul sito dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana (www.isipu.org/storia/attivitapassate/saccoPastore.html). La Quarta - SPECIALE 25 ANNI 73 oroSCopo 2011 la Maga della Marcigliana Ariete 21 mar. / 20 apr. leone 23 lug. / 22 ago. SAGittArio 23 nov. / 21 dic. Dopo un anno come quello passato non potete far altro che aspettarvi grandi miglioramenti! Il 2011 porterà un adeguato riscatto, innanzitutto recuperando ottimismo e forza di volontà che vi sono mancati nel 2010. Dunque più positività e le situazioni si sbloccheranno a partire dal terzo trimestre dell’anno, novità in ambito sentimentale e stabilità del lavoro ma non lasciate che diventi monotonia! Frase dell’anno: chi semina raccoglie..ma bisogna saper aspettare. Anno nuovo, progetti nuovi e tante possibilità di realizzazione. Ripagherete la fiducia che vi è stata data ma attenzione a non sperperare i guadagni in cose futili che non aiutano a costruire il vostro FUTURO! In arrivo grandi soddisfazioni da condividere con chi da sempre al vostro fianco sa consigliarvi e vi conosce meglio di voi stessi. Frase dell’anno: il futuro è dietro l’angolo ma bisogna andargli incontro col sorriso. un inizio non certo facile ma che non mancherà di produrre nuove opportunità in questo 2011. In ambito lavorativo sarà favorevole il secondo trimestre, attenti dunque a non farvi sopraffare dalle incertezze che mineranno la vostra convinzione. Un’estate spensierata potrebbe regalarvi qualche nuovo incontro sentimentale. Frase dell’anno: la vita è come una scatola di cioccolatini ma..bisogna saper scegliere! VerGine 23 ago. / 22 set. CApriCorno 22 dic. / 20 gen. Fate spazio perché è ora di raccogliere! Avete penato un po’ è vero ma la vostra pazienza e tenacia verrà ripagata da un anno nuovo che sarà positivo e gratificante. Non trascurate la salute per farvi trovare al meglio della condizione e vivere in pieno il magico momento che vi aspetta. L’amore va a gonfie vele, anche grazie alla vostra solita pazienza, e il lavoro sarà in discesa. Frase dell’anno: la calma è la virtù dei forti e voi ne avete da vendere! dimenticate il 2010 e salutate il nuovo anno con ottimismo e positività. Il nuovo anno sarà sicuramente buono e stimolante sotto tutti i punti di vista. Affetti, lavoro e salute brilleranno di nuova luce supportati da un umore che alle volte vi porterà alle stelle. Vi aspetta un inverno davvero movimentato se sarete pronti ad accoglierlo. Frase dell’anno: c’è sempre una seconda opportunità..non fatela scappare! BilAnCiA 23 set. / 22 ott. ACquArio 21 gen. / 18 feb. tante e buone occasioni nei primi due mesi del nuovo anno, non fatele scappare perché risulteranno utili nel periodo successivo. Una svolta lavorativa sembra essere all’orizzonte ma non mancano conferme affettive grazie al raggiungimento di nuova stabilità e intesa col partner. Brillantezza e gioia di vivere che coinvolgeranno chi vi è accanto. Frase dell’anno: tentar non nuoce dunque..buttatevi! Grandi soddisfazioni lavorative e nuovi traguardi in vista ma non dedicatevi solo al lavoro, la vostra vita privata richiede il vostro impegno e grandi novità sono lì ad attendervi. Un anno ricco e movimentato che aspetta solo di essere vissuto a cuor leggero e mente libera, senza farvi domande a cui non sempre potete rispondere. Frase dell’anno: il domani è già qui..carpe diem! toro 21 apr. / 21 mag. La parola chiave è CAMBIAMENTO! Per questo nuovo anno dovrete aspettarvi di tutto quindi spirito di adattamento e attenzione a cogliere le occasioni che arriveranno soprattutto nel secondo trimestre del 2011. Situazioni mutevoli che porteranno novità importanti, dal luogo di lavoro agli incontri per i single ma non mancheranno conferme e certezze per chi ha già trovato l’amore. Frase dell’anno: non c’è felicità che non vada conquistata! Gemelli 22 mag. / 22 giu. Nonostante le apparenti difficoltà, figlie anche della vostra predisposizione al pessimismo, il 2011 porterà nuove consapevolezze e il raggiungimento di importanti traguardi. Non concentratevi dunque solo sul lavoro, la situazione economica sarà più che favorevole, cercate invece di dedicare più tempo agli affetti e alle attività che alleggeriscono il cuore. Frase dell’anno: non necessariamente facendo una scelta bisogna fare una rinuncia. peSCi 19 feb. / 20 mar. CAnCro 22 giu. / 22 lug. SCorpione 23 ott. / 22 nov. Finalmente un anno positivo dopo tanto penare! Non mancheranno le opportunità quindi attenti a non farvele scappare, riacquistate fiducia in voi stessi perché il 2011 sarà intenso e travolgente e dovrete farvi trovare pronti. Novità in ambito lavorativo dove tutto girerà nel verso giusto e grandi movimenti anche nella vita sentimentale dove sarete voi a guidare il gioco. Frase dell’anno: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare..fate il vostro gioco! il 2011 sarà all’insegna delle novità, soprattutto a partire dal secondo trimestre. Sarete circondati dagli affetti e dalla positività ma non abbassate mai la guardia, la serenità va coltivata e mai data per scontata. Molto bene la situazione lavorativa, potrebbe addirittura arrivare una promozione o un aumento a gratificare il vostro operato. Frase dell’anno: se son rose fioriranno ma non senza il vostro aiuto. Anno XXV - n°15 Dicembre 2010 Direzione, Redazione Reg. Trib. di Roma n. 497/86 del 23/10/1986 Via Val Maggia, 32 00141 Roma Telefono/Fax 06.88644518 E-mail: [email protected] www.tuttoquartiere.it www.laquartaonline.it Capo Redattore Stefania Orlando Segreteria di Redazione M. Grazia Sperandio Direttore Editoriale Riccardo de Cataldo Progetto Grafico e Impaginazione Direttore Responsabile Luca Coniglio Marketing e Pubblicità Mirror Design Communication Miriam Tafuri Il 2011 vi chiede di essere meno razionali, meno macchinosi e dunque più spontanei. Lasciatevi trasportare dal flusso della corrente, non si sa mai quali inattese sorprese vi può portare. Emozioni nuove in vista, se saprete guardare nella giusta direzione, evitando di inciampare in questioni che non vi riguardano più. Il lavoro si farà attendere ma arriverà. Frase dell’anno: non dimenticare gli insegnamenti del passato..sarebbe come non averlo vissuto. Tipografia SO.GRA.RO. SPA HANNO COLLABORATO: Vincenzo Amicucci Simone Budini Stefano Casini Claudio Catalano Alessandro Ceravolo Tommaso De Bianchi Ada Guglielmucci Deborah Marzilli Stefania Orlando Lorenzo Pasqualini Alessandra Pieroni Francesca Romani Valerio Simei Giuseppe Tronca Antonucci Giuseppe Valente Silvio Zappi Manuela Zazzara