DAl 2 MARZO AL CINEMA - Ufficio stampa ORNATO

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DAl 2 MARZO AL CINEMA
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LA HAMMER, ALLIANCE FILMS E LA UK FILM COUNCIL PRESENTANO
IN ASSOCIAZIONE CON
CROSS CREEK PICTURES
UNA PRODUZIONE TALISMAN
IN ASSOCIAZIONE CON EXCLUSIVE
MEDIA GROUP
THE WOMAN IN BLACK
DIRETTO DA
JAMES WATKINS
SCENEGGIATURA DI
JANE GOLDMAN
PRODOTTO DA
RICHARD JACKSON
SIMON OAKES
BRIAN OLIVER
TRATTO DAL ROMANZO DI
SUSAN HILL
EDITO IN ITALIA DA POLILLO EDITORE
CON
DANIEL RADCLIFFE
CIARÁN HINDS
JANET McTEER
LIZ WHITE
SINOSSI
Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps (Daniel Radcliffe) è costretto a lasciare suo figlio di tre
anni per recarsi nel remoto villaggio di Crythin Gifford dove deve sbrigare delle questioni legali per
la proprietaria di Eal Marsh House, recentemente deceduta. Non appena arriva nella sinistra e
diroccata villa, scopre oscuri segreti nel passato degli abitanti del villaggio ed il suo senso di
disagio aumenta quando gli appare una misteriosa donna vestita completamente di nero.
PRESENTAZIONE DI THE WOMAN IN BLACK
Tratto dal famoso romanzo di Susan Hill, The Woman in Black è unʼoscura storia di perdita,
vendetta e lutto. Lʼacclamata sceneggiatrice Jane Goldman porta sullo schermo la storia della Hill
adattandola per un pubblico del XXI secolo. Diretto da James Watkins ed interpretato da Daniel
Radcliffe, Ciarán Hinds, Janet McTeer e Liz White, The Woman in Black è una produzione
Talisman in associazione con Exclusive Media Group.
Quando, nel 1982, Susan Hill pubblicò il romanzo The Woman in Black, non avrebbe mai
immaginato che avrebbe suscitato così tanto interesse nei media. Dice la Hill “Tu non scrivi per gli
altri media. Tu scrivi soltanto un libro e poi gli altri se ne interessano”.
È abituata a vedere i suoi lavori adattati, specialmente The Woman in Black, che è diventato un
film per la TV, una serie radiofonica, unʼopera teatrale ed ora anche un film per il grande schermo.
“Il punto è che il libro è rimasto integro”, ha detto. “È lʼarte dellʼadattamento, che io non potrei mai
fare. Con lʼopera teatrale ed ora con il film, chiunque abbia preso il mio libro gli è rimasto fedele
nello spirito, nonostante dovesse reinterpretarlo per il differente strumento mediatico.
È la prima volta che il romanzo della Hill - che risale a quasi trenta anni fa - è stato adattato per il
grande schermo. Il progetto è partito dal produttore Richard Jackson, della Talisman Films, nel
lontano 1997. A seguito del successo di Rob Roy della Talisman, lʼagente della Hills contattò
Jackson per valutarne la possibilità di un adattamento per il grande schermo. “Confesso che mi era
parsa una storia sorprendentemente complicata da adattare per il cinema”, disse. “Nel corso degli
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anni facemmo numerosi tentativi con diversi sceneggiatori per adattare la storia, ma non ero mai
pienamente soddisfatto dei copioni che riuscivamo ad ottenere”.
Lʼimpulso iniziale che dette vita a questa produzione nacque durante una riunione con Simon
Oakes, produttore e presidente e CEO della storica Hammer, che in quel periodo era in procinto di
rilanciare. “Penso sia riduttivo dire che ero titubante nel pensare dove ci avrebbe portato tutto ciò,
anche perchè cʼerano stati altri tentativi di riavviare la Hammer negli anni passati”, rivela Jackson.
“Ma Simon ci fece capire che erano molto determinati e che cʼera un livello di ambizione tale da
assicurarci che avremmo realizzato un film di alta qualità, nel rispetto dello stile narrativo di Susan,
e che, al tempo stesso, avrebbe attratto un pubblico contemporaneo”.
“Fin dallʼinizio Simon fu sempre molto chiaro con me sul fatto che la rinascita della Hammer
avrebbe puntato su film horror di un certo livello ” continua Jackson “Ed io sapevo che sarebbe
stato qualcosa a cui anche Susan avrebbe risposto positivamente“.
Per Simon Oakes, The Woman in Black, era il lavoro di maggior interesse a cui ci si rivolgeva la
rinata etichetta. “Una delle cose di cui discutevamo quando allʼinizio abbiamo dato nuova vita alla
Hammer, era che lʼhorror è fatto di molti generi e sotto-generi ma che recentemente la tendenza
andava verso il “body count horror” (numero delle vittime)” spiega. “Noi invece volevamo esplorare
un tipo differente di horror, e nonostante fossero stati realizzati un film per la TV ed unʼopera
teatrale, vedevamo in The Woman in Black una grande opportunità di abbinare la ghost story di
Susan Hill con un gusto moderno e realizzare un lungometraggio”.
La produzione si mise alla ricerca di uno sceneggiatore che fosse in grado di superare gli ostacoli
incontrati da coloro i quali avevano intrapreso lo stesso compito negli anni precedenti. “Ritenevamo
che Jane Goldman fosse la persona adatta per questo lavoro” dice Jackson. “E lei fu entusiasta fin
dallʼinizio. Era in grado di superare e risolvere il nodo centrale nel modo di raccontare la storia per il
cinema”.
Oakes dice: “Avevo letto di Jane e conoscevo il suo lavoro, e sapevo che sarebbe stata la persona
giusta per questo. La sua sceneggiatura mise ogni cosa al suo posto. James Watkins, il regista, la
lesse e gli piacque. Daniel Radcliffe la lesse proprio dopo aver ultimato Harry Potter e gli piacque.
Jane svolse un ruolo importante nel coinvolgere le persone giuste”.
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Susan Hill afferma di essere stata entusiasta del risultato. “Quando Jane mi spedì il copione lo
lessi e dissi: Si, va bene… ma…ma è spaventoso!! Jane penso credesse che avrei potuto sentirmi
offesa per alcuni cambiamenti che aveva apportato alla mia storia, ma non era questo che avrebbe
potuto crearmi preoccupazione. Mi sarei preoccupata se lʼavesse trasformata in qualcosa di simile
ad una commedia, ma non fu così. Era stata estremamente abile. Era riuscita a renderla sua pur
continuando a farla essere mia”.
Goldman era preoccupato che lei trovasse il tono giusto nello scrivere la sceneggiatura. “È difficile”
dice lei “È un magnifico romanzo, ed ha avuto un brillante adattamento, estremamente riuscito per
il teatro. Penso sia sempre stato evidente che per funzionare al cinema avrebbe avuto bisogno di
livelli aggiuntivi”.
E aggiunge: “Per me si trattava di presentare The Woman in Black ad un pubblico interessato al
cinema. In un certo senso stavo cercando di fare in un linguaggio cinematografico ciò che Stephen
Mallatratt aveva fatto per il teatro”.
Casualmente, nello stesso momento, James Watkins, regista di Eden Lake, aveva letto sulla
stampa specializzata che Jane Goldman stava scrivendo la sceneggiatura, e chiese al suo agente
di informarsi sul progetto.
“Stavo lavorando su una mia storia di fantasmi, ma non riuscivo a farla funzionare” spiega Watkins.
“Quando lessi il copione di Jane parlava di tutto quello che io volevo ottenere con lʼaltro progetto:
cʼera una sensazione di terrore ma possedeva anche un elemento emozionale. Mi commosse
veramente e non appena lo lessi mi resi conto che volevo realizzarlo”.
“James è un giovane molto intelligente” dice Simon Oakes. “È un grande regista che sa come
raccontare una storia e al tempo stesso come renderla spaventosa”.
Watkins ha un atteggiamento rilassato sul set, secondo lʼattrice Liz White, che interpreta la
spettrale Donna in Nero. “ Ho provato la parte per circa due mesi prima di girare e da quel primo
incontro James è stato davvero cordiale” dice. “Ed è rimasto tale per tutto il periodo delle riprese.
Mi sono sempre sentita la benvenuta nella famiglia di The Woman in Black”.
Lavorando con Watkins, Jane Goldman ha cominciato un processo di perfezionamento del
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copione; un processo che lei ritiene abbia aiutato a conservare integro lo spirito del romanzo di
Susan Hill. “Nelle prime bozze cʼerano numerosi flashbacks che riguardavano la Donna”, rivela,
“ma noi siamo stati in grado di risolvere questo meccanismo di continuo richiamo al passato. E
proprio per questo ritengo sia molto più efficace: non cʼè unʼorigine letteraria americana su come
The Woman in Black sia diventata The Woman in Black. Non è Freddy Krueger! È piuttosto
lʼesperienza di Arthur che scopre questi orrendi segreti e il nostro scoprire quello che è accaduto
attraverso i suoi occhi”.
Per il produttore Richard Jackson era inoltre importante che The Woman in Black fosse accessibile
ad un pubblico generalmente restio ad apprezzare questo genere. “Noi stiamo cercando di
assicurarci che il pubblico che vuole andarlo a vedere considererà The Woman in Black come un
film di prima scelta perchè fatto bene al punto tale da attirarli, a prescindere dal fatto che essi siano
generalmente interessati agli horror. E che un più vasto pubblico, invogliato dalla presenza della
star Daniel Radcliffe, sia incoraggiato a comprare il biglietto e godersi il film”.
IL CASTING DI “ARTHUR”
Per lʼassegnazione del ruolo del protagonista del film, Arthur Kipps, il regista James Watkins, ha
individuato un giovane attore con il talento necessario a trasferire sullo schermo una giusta
combinazione di tristezza e vulnerabilità.
Per Watkins, Daniel Radcliffe, meglio conosciuto per il suo ruolo nella serie di grande successo
Harry Potter, era una scelta ovvia. “Ho incontrato Dan ed abbiamo parlato a lungo, ed entrambi
abbiamo visto il personaggio nello stesso modo”, ci spiega. “Arthur Kipps è una parte molto
complessa da interpretare per Dan, una zona molto più oscura per lui da esplorare”.
Jane Goldman era stata coinvolta nel processo di adattamento per il cinema di The Woman in
Black molto prima che Radcliffe venisse scelto per la parte. “Io avevo sempre immaginato Arthur
come un giovane” dice lei “sia per lʼepoca in cui è ambientata la storia, sia per la sua posizione
sociale”.
“I pianeti si allinearono davvero, nel senso di far arrivare il copione a Dan”, dice il produttore
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Richard Jackson. “Lo lesse, non appena lo ebbe ricevuto, durante un volo per gli Stati Uniti, e
quando scese dallʼaereo, telefonò ai suoi agenti e disse che voleva fare il film”.
Per la sua parte, Radcliffe sentiva il bisogno di liberarsi dallʼimmagine del maghetto di Harry Potter,
che lo ha reso famoso. “Io sono molto, molto fiero di Potter,” dice Radcliffe. “Ma ora devo
dimostrare alla gente che sono un professionista e penso che il modo migliore per farlo sia
cominciare con la scelta di materiale interessante”.
La sceneggiatura della Goldman e lʼincontro con Watkins furono sufficienti a convincere il giovane
attore che Arthur Kipps sarebbe stata la sfida giusta da accettare. “Arthur è così complesso ma in
lui cʼè anche una particolare serenità” osserva Radcliffe. “Era molto interessante avere la
possibilità di interpretare un personaggio così”.
Lʼopportunità di recitare in una ghost story ambientata nellʼepoca vittoriana, era allettante. “La
prima volta che incontrai James, lui menzionò una citazione di Kubrick secondo cui tutti i film con
eventi soprannaturali sono di per se stessi consolatori perchè implicano la possibilità di una vita
dopo la morte,” mi spiegava. “Allʼimprovviso ecco questo ragazzo che ha perso la moglie, che
arriva in questa casa e comincia a cercare il fantasma di una donna morta. La ragione per cui
rimane in quel luogo e tenta di trovarla, sta nel fatto che in lui cʼè un desiderio nascosto, un
impulso, a cercare una sorta di conferma che sua moglie si trovi in un posto migliore.
Per il regista James Watkins, Daniel Radcliffe rende più maturo il personaggio di Arthur Kipps e
questo era esattamente quello che stava cercando. “Era così dedito al suo lavoro” spiega Watkins.
“Lui ha riposto molta fiducia in me e mi ha permesso di condurlo in nuovi ambiti per quanto riguarda
il ruolo e la recitazione. Penso che abbia davvero scavato ed esplorato alcuni aspetti della sua
stessa personalità e si sia spinto come attore verso nuove direzioni”.
Watkins ritiene che il pubblico sarà sorpreso dalla trasformazione di Radcliffe per questo ruolo. “È
una reinvenzione di Dan: Dan, lʼattore-adulto” ci dice. “Penso che la gente resterà proprio senza
fiato quando lo vedrà”.
“Non penso di aver mai visto qualcuno buttarsi così totalmente in un lavoro”, dice Jane Goldman
parlando dellʼetica di lavoro di Radcliffe. “Ci siamo incontrati alcune volte nelle fasi iniziali per
parlare del personaggio, e lui era entusiasta di dare tutto ciò che aveva”.
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Quando Susan Hill sentì che Radcliffe era stato scelto per il ruolo, era entusiasta. “Non ho mai letto
i libri di Harry Potter, nè ho mai visto i film” dice. “Ma sapevo chi era Daniel - non potevi non saperlo
- e nel momento in cui lo conobbi mi resi conto che era quello giusto”.
La Hill pensa che il pubblico sarà sorpreso dalla maturità che lui mostra nel ruolo di Arthur Kipps,
giovane avvocato e padre. “Non penso che avremmo potuto trovare qualcuno migliore di lui,
veramente”.
E aggiunge: “Daniel ha detto in unʼintervista che questo non è solo un horror pauroso. È anche
lutto e sofferenza ed è ciò che accade alla gente. Ed ha ragione. È un elemento importante e lui lo
ha colto. Lo ha compreso”.
Radcliffe descrive Arthur Kipps come un uomo “talmente distrutto dalla morte della moglie che ha
trovato quasi impossibile vivere in questo mondo negli ultimi quattro anni”.
Continua: “Arthur è incapace di comunicare con le persone, particolarmente con suo figlio. Lui lo
ama, ma non è stato presente per lui come avrebbe dovuto. Non è stato in grado di dargli
unʼinfanzia felice finora, perchè non ha la capacità di essere felice”.
Radcliffe ritiene la prima apparizione di Kipps nella sceneggiatura di Jane Goldman
particolarmente indicativa del suo stato mentale. “Quando lo incontriamo allʼinizio, lui è
effettivamente un uomo in erba”, ci spiega. “La prima volta che lo vedi si è procurato un taglio con il
rasoio sulla gola. Succede mentre si sta radendo, ma io ho sempre pensato che lui stava lì, in
piedi, considerando la possibilità di uccidersi”.
Per Radcliffe, la particolare sfida nellʼinterpretare il ruolo di Arthur è stata la peculiare tranquillità
del personaggio. “Ci sono dei momenti in cui non dovresti essere sicuro di cosa sta pensando
Arthur”, dice. “Sai che probabilmente non si tratta di pensieri felici, ma non sai il perché, o cosa
passi esattamente nella sua mente. Questo gli consente di avere più spazio per relazionarsi con il
pubblico che può supporre le sue emozioni. Penso che lʼambiguità lasci spazio alle emozioni”.
“Lui davvero si cala nel personaggio” dice James Watkins, riferendosi allʼimpegno di Radcliffe nella
parte. Eravamo arrivati al punto che eravamo talmente in sintonia che davo solo piccolissimi
suggerimenti. Lui, in realtà, alla fine non aveva bisogno di alcuna guida. Aveva compreso
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esattamente chi era il personaggio e lo viveva realmente”.
Watkins sa bene che entusiasmarsi troppo per lʼattore principale è unʼimpostazione comune, ma
nel caso di Radcliffe, dice che è giusto. “È stata una grande gioia lavorare con lui” rivela. “Lo so che
le persone lo dicono sempre, e che raccontano parecchie bugie, ma in questo caso è vero!”
Radcliffe dice che è responsabilità di un attore principale aiutare a rendere serena lʼatmosfera di un
set. “Ho visto set di film dove gli attori creano problemi e sono insoddisfatti,” ci confida, “e questo
diffonde malumore. Ma a me piace stare sul set e amo il mio lavoro”.
Susan Hill dice che la personalità gioviale di Radcliffe è stata evidente fin dal loro primo incontro.
“Abbiamo parlato dei nostri Border Terriers,” dice ridendo. “Abbiamo pranzato a casa di Simon ed
ero certa che lui sapesse cosa stava facendo. È intelligente e sa recitare, è così incontaminato da
essere incantevole. È molto facile, a quellʼetà, con quel successo, darsi delle arie e diventare
presuntuosi. Ma penso che abbia i piedi per terra e continuerà a tenerceli. Spero che un giorno
interpreterà qualcosʼaltro scritto da me, è molto bravo.
LʼAMBIENTAZIONE
Oltre a Radcliffe, il cast del film ha una varietà di attori tra cui Ciarán Hinds, Janet McTeer e Shaun
Dooley, nel ruolo degli abitanti del sinistro villaggio di Crythin Gifford. “Con Karen Lindsay-Stewart,
responsabile del casting, avevamo deciso di descrivere in maniera realistica gli abitanti del
villaggio”, ci rivela James Watkins. “Non volevamo sottolineare la diversità rurale. Non volevamo
che essi fossero dei bifolchi e non volevamo che sembrasse di passeggiare a Slaughtered Ram.
Volevamo percepire la sofferenza per le loro perdite e la paura che caratterizzava i loro
comportamenti”.
Inoltre era importante che ogni personaggio avesse un suo ben definito percorso da seguire.
Watkins dice: “Mentre li sceglievamo facemmo con Jane delle prove, cercando di scoprire questi
ruoli un pò per volta. Volevo che ogni personaggio avesse veramente una piccola storia da
raccontare”.
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Watkins era entusiasta per lʼinsieme che si era formato. ”Come regista talvolta è fantastico, perchè
ti chiedi, ʻChi mi piace come attore che potrebbe essere adatto per questo ruolo?ʼ Mi piace Ciaràn
Hinds come attore, mi piaceva da molto tempo e pensavo che fosse perfetto”.
Ad interpretare il ruolo del giovane figlio di Arthur Kipp è Misha Handley, che è effettivamente
figlioccio di Daniel Radcliffe nella vita reale. Noi abbiamo visto moltissimi bambini per la parte del
figlio, ma Dan e Misha avevano davvero un forte legame ed io penso che questo si avverta
realmente nel film” aggiunge Watkins. “Misha è uno dei giovani attori più autentici che abbia mai
visto”.
Uno dei cambiamenti apportati alla storia originale è la precoce presentazione del figlio di Kipp,
che nel romanzo nasce dopo il suo rientro a Londra da Crythin Gifford. Nella sceneggiatura della
Goldman appare già nelle scene di apertura, e la battaglia interiore di Kipp per la separazione da
Joseph, durante il periodo in cui rimane a Crythin Gifford, diventa un punto chiave della trama, che
aggiunge un ulteriore senso di inquietudine quando il giovane avvocato apprende i segreti di
questo strano villaggio.
“Noi volevamo che questo elemento fosse presente per tutto il film” spiega Watkins. “È
fondamentale per comprendere ciò che guida Arthur. Come con la perdita della moglie; volevo
esplorare la natura del suo lutto e non semplicemente usarlo come unʼastrazione”.
“Il romanzo funziona magnificamente perché è nello stile di una classica ghost story in epoca
vittoriana, dove non ti poni il genere di domande che ti faresti quando vedi un film,“ spiega Jane
Goldman. “Perché Arthur non lascia il villaggio immediatamente?” Ci sono convenzioni
cinematografiche che avevamo bisogno di indirizzare. Era fondamentale rispondere a domande su
che cosa influenzi questo personaggio e perchè è così importante per lui rimanere nel villaggio”.
Sebbene il romanzo di Susan Hill - ed anche il suo adattamento da parte di Jane Goldman –
racconti la storia The Woman in Black nella celebre tradizione delle ghost story nellʼepoca
vittoriana, per la Goldman trovare il fulcro del film comportò la ricerca di alcune fonti
cinematografiche alternative.
“La storia è tremendamente paurosa e al tempo stesso colma di una reale, commovente profondità
emotiva” aggiunge. “E nellʼadattamento ho fatto riferimento ad alcuni dei migliori esempi di J-Horror
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degli ultimi anni”.
Il genere Horror Giapponese soprannominato J-Horror e reso popolare da films come The Ring e
The Grudge, ha molto in comune con le classiche ghost story vittoriane”, dice la Goldman. “Queste
sono spesso devastanti per quanto riguarda la sfera dei sentimenti, ma sono anche puramente
paurose. Le due cose non si escludono a vicenda. In Giappone cʼè un enorme interesse per la
cultura dellʼepoca vittoriana, ed era curioso vedere che quei film mantenevano questo equilibrio”.
Per James Watkins, realizzare un film di ambientazione storica era unʼinteressante contraddizione.
“Intrecciarlo con il mondo dellʼHorror è stato molto interessante ed attuale“ ci spiega. “Ho parlato a
lungo con Tim Maurice-Jones del linguaggio dellʼintero film. Non volevo che apparisse come
unʼopera dʼepoca. Volevo girarlo con un linguaggio molto moderno, nel modo in cui si muoveva la
telecamera, nel modo in cui decidevamo le scene e “la mise-en scene” dellʼintero lavoro“. Nel
definire lʼaspetto di Eel Marsh House, isolata dal villaggio di Crythin Gifford da una strada rialzata,
resa impercorribile dallʼalta marea, Watkins non voleva usare lo stereotipo della solita casa.
“Volevo che desse un senso di decadimento, ma non volevo usare il solito clichè monocromatico”
dice.
Con il responsabile del dipartimento artistico Kave Quinn, ha cercato invece di fare uso di una ricca
varietà di colori, che ha dato come risultato un aspetto decisamente molto più saturo di quello che
la consuetudine suggerirebbe. Il film ha un look molto ricco”, continua Watkins. “Noi abbiamo
questi tipi di colori lividi. I colori del decadimento e della morte: viola, nero ed un intenso rosso
cremisi. Volevo che trasparisse quelIa sensazione di bellezza della casa. Allo stesso tempo, si
tratta di una casa infestata dai fantasmi, deve avere crepe e ripostigli e fessure e spazi bui.
Lʼilluminazione è una delle cose più importanti.
Quinn spiega che il procedimento di creazione di Eel Marsh House è cominciato con la ricerca
della location per gli esterni. “Allʼinizio del film, avevamo un fantastico “location manager” che era
alla ricerca della casa giusta”, dice.“ Cʼera bisogno di trovarne una con personalità tale che appena
la vedevi sapevi che era in sintonia con il film. Quando vedi la casa che abbiamo trovato sembra
quasi che ti guardi. Si tratta di un edificio giacobino ed il timpano gli conferisce un incredibile
aspetto satanico”.
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Trovata la casa, Quinn si incontrò con Watkins per mettere a punto i disegni degli interni basati
sulla bozza degli esterni. “Ho raccolto un sacco di materiale di ricerca su cose come scalinate e
rivestimenti a pannelli, e ho capito in che modo avrei dovuto usare i colori. Abbiamo usato
gradazioni di viola scuro e verde-muffa per dare un senso di decadimento”.
Trovare un posto reale che rappresentasse lo strano villaggio di Crythin Gifford era una sfida
ancora maggiore. “Nel XXI Secolo, ovviamente, qualunque posto avessimo cercato, sarebbe stato
caotico, pieno di macchine, di segnali stradali e di palazzi moderni che bisognava nascondere”
spiega la Quinn. “Volevamo trovare un qualcosa che fosse rimasto pressoché incontaminato dal
tempo. Ed il villaggio che trovammo, Halton Gill, era proprio al centro dello Yorkshire Dales, fuori
da ogni rotta comune e tutte le case avevano mantenuto la loro struttura originale da circa 400
anni”.
“La collaborazione con il regista James Watkins è stata incredibile”, dice la Quinn. “Dal mio primo
incontro con James, eravamo veramente in sintonia”.
“Kave ha fatto meraviglie come disegnatore artistico ed è una donna straordinaria”, afferma
Watkins. “Lei ha realmente capito cosa volevo ottenere. Abbiamo disegnato i lunghi corridoi e la
prospettiva, cosicché potevo avere una reale profondità nellʼinquadratura sullo stile di Polanski, nel
senso di vedere attraverso le entrate e guardare le cose per metà.
Riassumendo: “Una ghost story è qualcosa che non puoi proprio vedere del tutto - qualcosa sta
negli angoli dellʼinquadratura e qualcosa ai lati. Questo è ciò che abbiamo creato nelle
scenografie”.
“Abbiamo girato in 2.35:1, invece che in 1.85:1”, dice Jackson, riferendosi alla proporzione “super
wide” che ha avuto tanto successo nelle mitiche produzioni di Hollywood. “Si potrebbe ritenere che
questa è una strana scelta per cominciare, perché quando pensi alle riprese in 2.35:1, pensi ad un
grande film Western, e quando pensi ad una claustrofobica storia di fantasmi la immagineresti in
1.85:1 Ma si è rivelato entusiasmante girare la storia in questo modo“.
Il direttore della fotografia Tim Maurice-Jones dice che la prima direttiva che ha ricevuto da
Watkins per definire il look del film è stata una semplice parola: “contrasto” . “Abbiamo cercato di
illuminare il set con una sola fonte di luce”, spiega Maurice-Jones. “Molti film utilizzano una luce
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principale per illuminare il viso, una luce morbida per illuminare qualsiasi ombra rimasta, ed una
luce posteriore che le metta in risalto sullo sfondo. Noi abbiamo cercato di usare luce ed ombra per
ottenere questo contrasto soltanto con una singola fonte di illuminazione”.
Watkins inoltre ha scelto di giocare con le convenzioni basilari della cinematografia per aggiungere
quellʼinquietante senso di terrore che incombe sulla storia. “Abbiamo fatto il possibile per andare
leggermente fuori equilibrio”, ci rivela. “Ho girato con vari frame rate e tempi dellʼotturatore per
ottenere un montaggio discontinuo ed intermittente. Senza essere superficiali - non lo sopporterei ma qualsiasi cosa serva a raccontare la storia onestamente, questo è il punto per me, va bene.
Non necessariamente bisogna applicare le regole ed è interessante avere quella libertà di
esplorare”.
“Siamo stati molto ben organizzati sotto questo aspetto”, concorda lʼaddetto al montaggio Jon
Harris, “James è grandioso nellʼuscirsene con idee per rendere la situazione un poʼ più
raccapricciante. È un continuo avanti e indietro tra di noi. Mettiamo insieme le cose e vediamo
quello che funziona, poi se lui è ancora sullo stesso set può aggiungere qualcosa oppure inserire
quellʼidea in unʼaltra scena”.
“Cerchiamo di ottenere qualcosa di simile alla visione periferica” continua: “Sebbene io non creda
ai fantasmi, ogni volta che vado in una vecchia casa si vedono cose muoversi nella visione
periferica. Abbiamo parlato a lungo su come riuscire a replicare questo nel film, perchè tu puoi
cercare di far vedere al pubblico una cosa, ma lui guarderà dovunque voglia.“
Watkins descrive il suo rapporto con Harris come qualcosa di incredibilmente collaborativo. La
coppia ha lavorato insieme nel film debutto di Watkins, Eden Lake, e nel film The Descent: Parte 2
dove Harris ha debuttato come regista e Watkins ha collaborato nella sceneggiatura. “Jon ha avuto
una grossa parte anche nella fase di pre-montaggio del film” ci rivela. “Lui ha girato Second Unit ed
ha collaborato in larga parte alla creazione del copione con me e Jane.
Harris dice: “Entrambi sappiamo di cosa abbiamo bisogno durante un film, io lavoro al montaggio
durante la produzione e do unʼocchiata a quello che è stato girato e alla lista delle scene in
post-produzione per essere sicuro che abbiamo ottenuto quello di cui abbiamo bisogno”.
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LA RAPPRESENTAZIONE DI THE WOMAN IN BLACK
Lʼattrice Liz White prova compassione per il personaggio di The Woman in Black: “Quando leggi la
storia ti senti realmente coinvolta per la perdita di suo figlio e per il dolore che ciò le ha causato”, lei
dice, “Lei aveva perso la fiducia di sua sorella, di suo padre, di suo cognato, e quindi vedere la
sorella abbandonare il figlio è per lei lʻultimo strazio”.
La White dice che lʼabbigliamento ed il trucco aiutano ad entrare nel personaggio. “ Ti senti
immediatamente distaccata da chiunque altro”, rivela. “Non puoi guardare negli occhi le persone e
le persone non ti guardano direttamente. Improvvisamente ti senti come se fossi parte del suo
mondo” . “È stato meraviglioso interpretare quel ruolo, perché potevo usare lʼimmaginazione ed i
miei sentimenti interiori. Questa è una gioia per un attore”.
Il costumista Keith Madden ha trascorso molto tempo nella ricerca di abbigliamento per il lutto
usato nellʼepoca vittoriana, per trovare il giusto aspetto per The Woman in Black .“È molto strano
per noi vedere questo genere di cose. Nellʼepoca Vittoriana, se una donna perdeva il marito o il
figlio, era questo il modo in cui doveva apparire. Volevo che la Donna avesse lʼaspetto di una
sposa addolorata. Lei era completamente velata. A quel tempo la stoffa che veniva usata era il
crespo, che risultava piatto e cadente. Ma questo non dava un bellʼeffetto nellʼinquadratura, e allora
abbiamo messo delle stecche e reso la stoffa più gonfia così da acquistare volume. Questo le ha
dato una forma migliore ed una bella silhouette”.
“Era fondamentale che nessuna parte del corpo rimanesse scoperta” aggiunge. “Le parti
vulnerabili come i polsi, nello spazio che intercorre dal guanto alla manica, e la parte posteriore del
collo non volevamo che si vedessero. Volevamo focalizzare lʼattenzione sul volto, tanto da
suscitare subito tristezza”.
Un particolare dettaglio dellʼabbigliamento di Madden è il velo nero della Donna, che le cade sul
viso come a formare unʼincrinatura sulla sua pelle. Madden riferisce che questo effetto è stato
ottenuto casualmente. “Si stava lavorando con la stoffa, e non ero sicuro come dovesse apparire iI
volto”, dice, “Volevo nasconderlo mettendo un semplice velo molto vicino. Quando legai il nastro al
di sotto si formarono delle pieghe, simili a lacrime o rughe, sulla sua pelle. Abbinato al trucco di
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Jeremy, tutto questo funzionava molto bene”.
Jeremy Woodhead, parrucchiere e truccatore dice che lavorare su un personaggio così
complesso, oscuro e spaventoso come The Woman in Black , è “un gran divertimento”. Lʼaspetto,
più che bello, doveva essere appropriato. Stai creando qualcosa dove il trucco è davvero
importante per definire il personaggio”.
Lui spiega la filosofia che cʼè dietro al suo lavoro nel creare lʼaspetto pallido e raccapricciante della
Donna. “Ovviamente è un fantasma, ma non volevamo avere la solita immagine dello spettro. È
rinsecchita, la sua pelle è avvizzita e rovinata, ed è stata corrosa dal tempo. Questo aggiunge
angoscia al personaggio. Era importante non fare di lei un mostro. È una persona che ha fatto degli
errori ed è estremamente infelice, ma che un tempo era stata anche bella”.
Non è un procedimento veloce trasformare White nella Donna: “Normalmente io mi presento circa
una o due ore prima della convocazione per cominciare il trucco”, lei dice. “Ci vogliono due ore per
applicarlo, di base si utilizzano tre strati di una sostanza appiccicosa che si attacca sul viso, e
questa sostanza chimica gelatinosa e maleodorante si applica in vari punti. Lei è stata nella terra, e
quindi ha cominciato a decomporsi”.
Uno dei modi in cui si manifesta la peculiare presenza della Donna è nelle prime apparizioni in cui
compare e scompare, fuori da una finestra o attraverso il vano della porta. Watkins ha girato molte
riprese alternative riprendendo la Donna in maniera tale da lasciare un largo margine di
sperimentazione per il montaggio.
“Volevo una ghost story raffinata che desse unʼidea di terrore e di angoscia, con un crescente
senso di pericolo” spiega. “Non volevo qualcosa che provocasse uno spavento improvviso. Stai
guardando la finestra e ti chiedi: cʼè qualcosa là fuori? Ma riesci appena ad intravederla. E questo
per me è molto più terrificante”.
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LA CASA DI PRODUZIONE: HAMMER
Fondata originariamente nel 1934, la leggendaria casa di produzione britannica Hammer ha
prodotto un vasto numero di film di successo nel corso degli anni tra cui Dracula, Frankenstein
Created Woman (La maledizione dei Frankenstein), One Million Years B.C. (Un milione di anni fa)
e The Vampire Lovers (Vampiri amanti). Dal 2008 , la compagnia è diventata parte dellʼ Exclusive
Media Group (“Exclusive”) che sta rinvigorendo questo amato marchio mondiale con un
investimento attraverso i media tradizionali e nuovi.
Cessata la produzione dagli anni 1980, la Hammer ha segnato il suo ritorno al cinema nel 2010 con
la distribuzione dellʼacclamato film Let Me In (Blood Story), un adattamento del tanto lodato film
svedese. Il film è stato scritto e diretto da Matt Reeves (Cloverfield) interpreti Chloe Moretz
(Kick-Ass) e Kodi Smit-McPhee (The Road).
Nel 2011, la Hammer ha distribuito The Resident di Antii Jokinen, interpreti principali, due volte
vincitori del Premio Oscar®, Hilary Swank (Boys Don't Cry, Million Dollar Baby), Jeffrey Dean
Morgan e la leggenda della Hammer, Sir Christopher Lee, e lʼaltrettanto lodato Wake Wood diretto
da David Keating, con Aidan Gillen, Eva Birthistle eTimothy Spall.
Il Febbraio 2012 vedrà la distribuzione teatrale della prima rappresentazione della ghost story della
Hammer The Woman in Black, regia di James Watkins, adattamento di Jane Goldman tratta dal
romanzo di Susan Hill, con Daniel Radcliffe.
La Hammer ha recentemente lanciato una nuova attività editoriale attraverso la Random House
che ha già pubblicato otto libri. Nel 2012 la Casa Editrice pubblicherà i suoi primi testi originali con
The Greatcoat di Helen Dunmore e Coldbrook di Tim Lebbon. Nel 2012 verranno anche pubblicate
le trasposizioni letterarie dei classici della Hammer.
La Hammer sta allargando i suoi confini progettando il “Teatro dellʼHorror Hammer” ed un luogo di
attrazione per i fan della casa di produzione come sta anche proseguendo, fedele alla tradizione,
con la riedizione di classici film, di storie, di merchandise, proiezioni e attività nei social media.
http://www.hammerfilms.com/
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IL CAST ARTISTICO
DANIEL RADCLIFFE (Arthur Kipp) interpreta il ruolo di Arthur Kipp, un giovane avvocato e padre
ancora in lutto per la morte di sua moglie.
Radcliffe è senza dubbio meglio conosciuto per lʻeponimo ruolo di Harry Potter nella più celebre
serie di film di tutti i tempi. Radcliffe ha recitato in tutti gli otto film con lʼultimo Harry Potter and the
Deathly Hallows Parte II (Harry Potter e i doni della morte: Parte II), distribuito nel luglio 2011. Il film
è stato premiato con il Michael Balcon Award per lʼImportante Contributo Inglese al Cinema ai
BAFTA Awards di questʼanno.
Attualmente sta interpretando J. Pierrepoint Finch nella produzione di Rob Ashford, vincitore del
Tony Award di How to Succeed in Business Without Really Trying, che ha segnato il suo debutto
musicale a Broadway. Lo spettacolo, che è iniziato nel Marzo 2011, ha raccolto un consenso
unanime da parte della critica con Radcliffe che ha ricevuto una nomination al Grammy accanto al
co-protagonista John Larroquette come principali solisti. Radcliffe ha inoltre ricevuto per la sua
interpretazione, le nomination dal Drama Desk, dallʼOuter Critic Circle, dal Drama League e dai
Fred and Adele Astaire Awards. Oltre a tutto ciò, Broadway.com lo ha onorato con lʼAudience
Choice Award come Miglior Attore e come Miglior Coppia sul Palcoscenico (con Larroquette).
Radcliffe proseguirà con il suo ruolo nello spettacolo fino al 1 gennaio 2012.
Radcliffe è stato appena eletto Intrattenitore dellʼAnno dalla principale rivista americana
Entertainment Weekly come “il miglior attore originale e di talento del 2011”. Ha anche vinto due
Teen Choice Award e lo Scream Award, ed ha ricevuto due nomination per lʼimminente “Peopleʼs
Choice Award for Favourite Movie Actor and Favourite Movie Star under 25”.
Radcliffe non è estraneo al teatro avendo recitato nel ruolo di Alan Strang in entrambe le
produzioni di Equus di Peter Shaffer (West End del 2007 e Brodway del 2008), vincendo il premio
come Miglior Attore Protagonista allʼ Annual Theatre Fan Choice Awards, organizzato dalla
Broadway World, e come Miglior Attore Protagonista e Miglior Rappresentazione Innovativa
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allʼannuale di Broadway.Com Audience Awards. Inoltre ha ottenuto le nomination al Drama League
ed al Drama Desk per la sua interpretazione. Entrambi le produzioni di Londra e di Brodway di
Equus erano dirette da Thea Sharrock e interpretate da Richard Griffiths, vincitore del Tony Award.
Altri riconoscimenti per i suoi film includono la rappresentazione Australiana December Boys ed il
ruolo di Jack Kipling nel telefilm My Boy Jack sulla storia vera di Jack, figlio diciassettenne di
Rudyard Kipling e sul devastante effetto che la sua morte produce sulla sua famiglia durante la 1a
Guerra Mondiale. Il film è interpretato anche da Kim Cattrall, Carey Mulligan e David Haig.
Fan di lunga data della serie di successo I Simpsons, Radcliffe ha prestato la sua voce al
personaggio di un meditabondo vampiro chiamato Edmund per il Treehouse of Horror XXI special,
dello show intitolato Tweenlight presentato il 7 Novembre 2010. Precedentemente è apparso come
ospite nella serie Extras, vincitrice del premio BBC/HBO, interpretato da Ricky Gervais. È apparso
sullo schermo nella parte del giovane David Copperfield nella presentazione della BBC/PBS del
romanzo classico di Charles Dickens.
CIARAN HINDS (Mr. Daily) Ciarán ha cominciato la sua carriera al Glasgow Citizens Theatre ed è
stato un membro della compagnia per molti anni. In Irlanda ha lavorato al Lyric Theatre Belfast, al
Druid Theatre a Galway ed al Project and the Abbey a Dublino, dove è apparso ultimamente nel
ruolo di Cuchulain in The Yeats Cycle. È apparso più recentemente al Gate Theatre in The Birds, di
Conor McPherson, nella versione dellʼAntigone della Field Day Company, nella School for Wives
ed in The Yalta Game di Brian Friel.
Ha fatto una tournee internazionale con la Compagnia Peter Brook rappresentando il Mahabharata
ed ha interpretato ruoli principali con la Royal Shakespeare Company, la Royal Court, la Donmar
Warehouse ed il National Theatre, dove è apparso ultimamente in Burnt by the Sun ed ha
interpretato Larry in Closer di Patrick Marber, che è stato portato a Broadway. Ha inoltre recitato a
Broadway in The Sea Farer di Conor McPherson. Ciarán sta recitando attualmente nella
co-produzione del National Theatre ed Abbey Theatre di Juno & The Paycock di Sean OʼCasey,
diretto da Howard Davies.
È recentemente apparso in televisione nel ruolo di DCI Langton in Above Suspicion di Linda La
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Plante e nel ruolo di Giulio Cesare nella co-produzione
BBC/HBO di Rome. Ha ottenuto
riconoscimenti televisivi a seguito dellʼinterpretazione di ruoli principali in The Mayor of
Casterbridge, Jane Eyre, Seaforth, Ivanhoe, Sherlock Holmes, Prime Suspect 3 e nel premiato film
Persuasion di Jane Austen, in cui ha interpretato il ruolo del Capitano Wentworth.
Ha inoltre avuto ampi riconoscimenti per i Films: The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover,
(Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante) di Peter Greenaway, December Bride, Circle of Friends
(Amiche), Titanic Town, Some Motherʼs Son (Una scelta d'amore), Oscar and Lucinda, The Lost
Son (Il figlio perduto), The Weight of Water (Il mistero dell'acqua), Mary Reilly, The Road to
Perdition (Era mio padre) for Sam Mendes, The Sum of All Fears (Al vertice della tensione), Jonjo
Mickybo, Calendar Girls, Lara Croft: The Cradle of Life (Lara Croft Tomb Raider: La culla della
vita), The Statement, Veronica Guerin e The Phantom of the Opera (Il fantasma dell'opera)
entrambi per Joel Schumacher, Miami Vice per Michael Mann e Munich per Steven Spielberg.
Amazing Grace (Lʼerba di Grace) per Michael Apted, Nativity per Catherine Hardwicke, Hallam
Foe, A Tigerʼs Tail, Excalibur per John Boorman, Margot at the Wedding (Il matrimonio di mia
sorella) per Noah Baumbach, There Will Be Blood (Il petroliere) per Paul Thomas Anderson, Stop
Loss per Kimberly Pearce, In Bruges per Martin McDonagh, The Tale of Desperaux (La avventure
del topino Despereaux), Miss Pettigrew lives for a Day (Miss Pettigrew), Cash, Race to Witch
Mountain (Corsa a Witch Mountain), The Eclipse di Conor McPherson per il quale ha vinto il Best
Actor al Tribeca Film Festival, Life During Wartime (Perdona e dimentica), The Debt 8 (Il debito),
Harry Potter and the Deathly Hallows (Harry Potter e I doni della morte), John Carter, Salvation
Boulevard, The Rite, Tinker Tailor Soldier Spy (La talpa) e Ghost Rider: Spirit of Vengence.
JANET MCTEER (Mrs Daily) La versatile attrice inglese Janet McTeer ha una ricca esperienza
nel campo del cinema, del teatro e della televisione. I suoi maggiori riconoscimenti nel cinema
includono As You Like It (Come vi piace) della BBC/HBO Films di Kenneth Branagh, Tideland di
Terry Gilliam ed il favorito del Sundance Festival Tumbleweeds (In cerca d'amore), per il quale La
McTeer vinse il Golden Globe ed ebbe una nomination al Premio Oscar® come Miglior Attrice. I
riconoscimenti televisivi della McTeer includono Sense and Sensibility della BBC Amazing Mrs.
Pritchard di Simon Curtis, Miss Julie, e Precious Bane che le fece guadagnare una nomination
come Miglior Attrice dalla Royal Television Society. La sua vasta esperienza teatrale si allarga
notevolmente fino ad includere The Grace of Mary diretto da Danny Boyle per la Royal Court e
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Traverse che fece guadagnare alla McTeer unʼ Olivier Award nomination come Miglior Attrice.
Presto vedremo Janet nei films: Island , diretto da Elizabeth Mitchell, Albert Nobbs, accanto a
Glenn Close e Mia Wasikowska e Hannah Ardent di Margarethe Von Trotta.
LIZ WHITE (Jennet Humfrye) Le sue più recenti interpretazioni nei film includono Janet
Dickenson in U Want me to Kill Him, Roxy in Wild Bill, Laura in Franklyn, Alice Kelly in New Town
Killers Pamela Barnes in Vera Drake (Il segreto di Vera Drake). Tra i suoi riconoscimenti televisivi
la troviamo con ruolo da protagonista in Vita su Marte, The Fixer, Una Cosa Chiamata Amore. Ha
inoltre recitato in The Street, Vincent, Teachers and Miss Marple.
Nel 2001, la White ha ricevuto tre premi: il Best Individual Performance Award al National Student
Drama Festival per il suo adattamento del romanzo di Roddy Doyle The Woman Who Walked into
Doors.
Negli ultimi due anni ha interpretato ruoli principali al National Theatre: Spring Storm, di Tennessee
Williams, Oltre lʼOrizzonte di Eugene OʼNeil, entrambi diretti da Laurie Sansom ed A Woman Killed
With Kindness diretto da Katie Mitchell. Questʼanno Liz ha anche interpretato Caroline nel grande
successo Crimson Petal e the White.
SHAUN DOOLEY (Fisher) Incredibile, mutevole, premiato attore, Shaun Dooley ha recitato in
una ampia varietà di films, serie TV, produzioni teatrali e programmi radiofonici. La sua carriera è
cominciata in TV, recitando in Guerrieri, Dalziel & Pascoe ed Il Testimone Silenzioso ed è
comparso nei films The Street, Five Days, Exile e Married Single Other molto appaluditi dalla
critica.
I riconoscimenti cinematografici di Dooley includono il pluripremiato film The Mark of Cain (Il Segno
di Caino) per il quale ha vinto il premio RTS Northwest come miglior attore. Altri ruoli includono: Jon
in Eden Lake di James Watkins, Dick Alderman nella Red Riding Trilogy e Malcolm McNair in The
Awakening.
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Tra i suoi ruoli teatrali troviamo le produzioni del National Theatre di Marat Sade, The Arbor,
Brassed Off e Blok/Eko di Howard Barker. Dooley ha inoltre frequentemente collaborato a
numerosi programmi radiofonici della BBC tra cui The Frederica Quartet, His Dark Materials,
Feather, Missing e Right Place Wrong Time. Recentemente è stato la voce narrante dellʼapplaudito
film Our War per la BBC.
Dooley apparirà prossimamente nei film per la TV Great Expectations e Rachael, un
cortometraggio di Irvin Welsh, diretto dal celebre fotografo Rankin.
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CAST TECNICO
JAMES WATKINS (Regista) James ha fatto il suo debutto come regista nellʼapplaudito thriller
Eden Lake. Dichiarato “il miglior film horror inglese negli anni” (The Guardian) ha vinto lʼEmpire
Award for Best Horror, il Jury Prize at Sitges Fantasy Film Festival e Miglior Regista al
Fantasporto. Prima di dedicarsi alla regia, James ebbe un primo lavoro con la Working Title Films.
Durante questo incarico, scrisse molte sceneggiature tra cui lʼapplaudito horror-thriller My Little
Eye. Altri riconoscimenti per i suoi lavori includono Gone and The Descent 2. James ha inoltre
scritto per la Film Four e la BBC Films. Attualmente sta sviluppando dei progetti con la Warner
Bros (produttore David Heyman) e la Pathe (produttore Christian Colson).
JANE GOLDMAN (Sceneggiatrice) ha cominciato la sua carriera come giornalista nel mondo
della carta stampata, lavorando in una vasta gamma di giornali e periodici tra cui Il Times,
Cosmopolitan, Smash Hit e la rivista di giochi per il computer Zero.
È stata autrice di quattro libri non-fiction per ragazzi, del romanzo Dreamworld, e The X-Files Book
of the Unexplained, una serie di due volumi che ha raggiunto la vetta nelle vendite nel settore
non-fiction. Inoltre ha lavorato in televisione, molto spesso come presentatrice, produttrice e
scrittrice di commedie.
Passò alla sceneggiatura cinque anni fa, collaborando al copione di Stardust, basato su un
romanzo di Neil Gaiman, per il quale vinse nel 2008 LʼHugo Award for Best Dramatic Presentation,
Long Form. A questa seguirono le sceneggiature del film dʼazione Kick-Ass, tratto da un libro
comico e del thriller The Debt interpretato da Helen Mirren e Sam Worthington. Questʼestate ha
visto lʼuscita di X-Men: First Class (X-Men: Lʼinizio), che ha scritto in collaborazione con il regista
Matthew Vaughn ed interpretato da James McAvoy e Michael Fassbender.
RICHARD JACKSON (Produttore) è Direttore Generale della Talisman Group of Companies che
ha fondato nel 1991. Attualmente la Talisman produce film drammatici e storie televisive il cui attivo
supera di 125 milioni di dollari. Oltre ai suoi compiti ed al suo ruolo come produttore, Richard è
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stato responsabile delle politiche di sviluppo creativo della Talisman.
Nel 1995, Richard è stato produttore di Rob Roy, una produzione Talisman per la United Artists,
con interpreti Liam Neeson e Jessica Lange, John Hurt, Tim Roth, Eric Stoltz e Brian Cox. Rob Roy
è stato diretto da Michael Caton-Jones, tratto da una sceneggiatura originale di Alan Sharp. Alan
Sharp ha vinto un BAFTA Scotland Award per la sua sceneggiatura e Tim Roth ha vinto una
nomination allʼOscar® ed il BAFTA Award per il Miglior Attore non Protagonista.
Nel 2000, Richard ha prodotto un adattamento cinematografico di culto del best seller di Iain Bank,
Complicity, interpretato da Jonny Lee Miller e diretto da Gavin Millar.
In 1999/2000, la Talisman è entrata nel mondo della televisione internazionale con la prima serie
drammatica (22 x 50') mai prodotta in HDTV, The Secret Adventures Of Jules Verne, sviluppato da
Richard per la Talisman, e prodotto in collaborazione con la Canadian-based Filmline International.
È uscito nel Gennaio 2001 su US Sci-Fi Channel e nellʼAutunno 2001 è cominciata la distribuzione.
Richard era il Produttore Esecutivo della serie.
Richard è uno dei produttori di Imaginaerum, un film girato a Montreal, Canada in cui compare il
gruppo rock finlandese dei Nightwish.
Richard è un commercialista, ed ha una laurea in Giurisprudenza conseguita allʼUniversità di
Cambridge. Al di fuori dellʼIndustria del film, Richard è stato per per più di 20 anni un imprenditore
edile.
SIMON OAKES (Produttore) è stato Vice-Presidente di Exclusive Media Group e Presidente &
CEO della Hammer. Nel 2007 insieme allʼExclusive Media COO Marc Schipper, ha condotto
lʼacquisizione e la ricapitalizzazione della Hammer.
Prima di questo incarico alla Hammer, Simon Oakes ha ricoperto lʼincarico di Direttore Generale
della UPCTV e ultimamente Capo dei Contenuti di Chellomedia, il distributore di contenuti della
Liberty Global Inc., la più grande cable company dʼEuropa di John Malone. A inizio carriera Simon
Oakes si mette in evidenza come Produttore di The Comic Strip, Direttore Generale di Rocky
Morton e Annabel Jankel Cucumber Productions (produttori di Max Headroom) e fondatore della
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Crossbow Films.
Tra i riconoscimenti ottenuti recentemente da Oakes come produttore troviamo Let me in (Blood
Story), diretto da Matt Reeves (Cloverfield) e The Resident, interpretato da Hilary Swank, Jeffrey
Dean Morgan e Christopher Lee; e tra i meriti come produttore esecutivo, Wake Wood, interpretato
da Timothy Spall, Aiden Gillen ed Eva Birthistle, e The Way Back, diretto da Peter Weir ed
interpretato da Colin Farrell ed Ed Harris.
BRIAN OLIVER (Produttore), Presidente della Cross Creek Pictures, è un produttore candidato al
Premio Oscar®, avendo portato la sua notevole esperienza nel campo della produzione
cinematografica e dei finanziamenti alla Cross Creek Pictures con lʼobiettivo di produrre film
commerciali in un ambiente cinematografico amichevole. Oliver è anche membro del Comitato di
Investimenti della Cross Creek Partners, un fondo cinematografico fondato da Timmy Thompson e
da un consorzio di investitori privati della Louisiana e del Texas.
Oliver ha recentemente fatto uscire la prima produzione della Cross Creek in cui si presenta come
produttore del Black Swan (Cigno Nero), un thriller psicologico ambientato nel mondo della danza
classica con la regia di Darren Aronofsky. Il film è stato distribuito dalla Fox Searchlight e ad oggi
ha incassato oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo. Oliver, accanto ai produttori Mike Medavoy
e Scott Franklin, ha vinto il Best Feature Film Award allʼIndependent Spirit Awards del 2011 per
Black Swan (Cigno Nero), ed ha vinto la stagione degli award con un totale di cinque nomination al
Premio Oscar®, dodici nomination al BAFTA e quattro al Golden Globe.
NellʼOttobre del 2011 la Cross Creek ha distribuito The Ides of March (Le Idi di Marzo) attraverso la
Sony Picture. Il film, un adattamento della rappresentazione teatrale “off-Brodway” (produzione
teatrale realizzata a basso costo) di Farragut North, interpretato e diretto da George Clooney, è
stato scelto per la serata di apertura del Festival di Venezia del 2011 e per la presentazione
ufficiale di gala al Festival Internazionale del Film di Toronto di questʼanno. Oliver sta attualmente
curando la produzione di Arthur Newman, Golf Pro, diretto da Dante Ariola e interpretato da Colin
Firth ed Emily Blunt, e di Rush, diretto da Ron Howard ed interpretato da Chris Hemsworth e
Daniel Brühl.
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Oliver ha lavorato nellʼindustria dello spettacolo per oltre dodici anni. Ha cominciato la sua carriera
alla Paramount Pictures ed in seguito è passato al Dipartimento Cinematografico della William
Morris Agency. È stato per un periodo Vice-Presidente alla Produzione della Propaganda Films,
dove ha sviluppato e prodotto numerosi progetti, tra cui Auto Focus diretto da Paul Schrader,
interpretato da Greg Kinnear e Willem Dafoe. Oliver in seguito ha fondato e gestito la Arthaus
Pictures prima di mettersi in collaborazione con Timmy Thompson per lanciare la Cross Creek
Pictures.
Oliver ha un Bachelor degree conseguito a Berkeley, Università della California, ed un J.D. del
College School of Law.
SUSAN HILL (Scrittrice) è nata a Scarborough, Yorkshire, nel 1942 dove ha iniziato i suoi studi
classici per poi trasferirsi a Coventry e laurearsi al Kingʼs College di Londra. Sposata con Stanley
Wells, noto studioso di Shakespeare, con cui ha avuto due figlie, vive attualmente nel
Gloucestershire, dove dirige la sua piccola casa editrice, la Long Barn Books.
Tra i suoi lavori ricordiamo Iʼm the King of the Castle (vincitore del “Somerset Maugham Award”),
The Albatros and other Stories (vincitore del “John Liewellyn Rhis Prize”), Strange Meeting, The
Bird of Night (candidato al “The Booker” e vincitore del “Whitbread”) e le inchieste bestseller
dellʼispettore Serrailler.
Uno dei suoi libri per bambini Can it be true ha vinto lo “Smarties Prize”.
Lʼaddattamento teatrale di The Woman in Black è andato in scena a Londra per più di 20 anni.
Altre sue ghost stories ad oggi sono The Man in the Picture (L'uomo nel quadro) e The Small
Hand.
GUY EST (Produttore Esecutivo) produttore esecutivo del thriller a sfondo politico politico The
Ides of March (Le idi di marzo), acclamato film di apertura della 68a Mostra Internazionale dʼArte
Cinematografica di Venezia, diretto ed interpretato dal candidato al Premio Oscar® George
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Clooney con Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei, Jeffrey Wright
ed Eva Rachel Wood.
Attualmente East è il produttore esecutivo di Rush epico action thriller diretto dal regista Premio
Oscar® Ron Howard, ambientato nel mondo spettacolare della Formula 1, scritto dal due volte
candidato allʼOscar® Peter Morgan, e interpretato da Chris Hemsworth e Daniel Brühl. E sempre
per il 2012 in uscita Snitch, thriller dal ritmo frenetico, interpretato da Dwayne Johnson, superstar
del film dʼazione, e dal Premio Oscar® Susan Sarandon.
Come co-presidente della Exclusive Media Group, una delle maggiori industrie indipendenti di
produzione e distribuzione, East ha prodotto pellicole di successo come lʼacclamato horror-drama
Let Me In (Blood Story); The Resident con Hilary Swank; The Way Back di Peter Weir; e il
prossimo So Undercover interpretato dal sorprendente Miley Cyrus.
Nel 2003, con il partner Nigel Sinclair, East lanciò la Spitfire Pictures, compagnia indipendente di
produzione di lungometraggi, ora di proprietà della Exclusive Media Group. Precedentemente, nel
1996, Sinclair e East fondarono insieme la rinomata casa di produzione Intermedia Films.
Nel maggio 2007, East e Sinclair assunsero la guida della Hammer Films e sottoscrissero
lʼaccordo commerciale fist look e il patto di produzione della Spitfire con il neonato British studio.
Nel 2008, Spitfire è stata acquistata dal Gruppo strategico di invistimento olandese Cyrte
Investments che insieme ad Hammer divenne parte del nuovo Exclusive Media Group.
Per la Spitfire Picture, il successo di East come Produttore Esecutivo è dovuto alla nomination al
Grammy per Amazing Journey: The Story of the Who, alla vittoria del Grammy per No Direction
Home: Bob Dylan diretto da Martin Scorsese e per Masked and Anonymous, interpretato da Bob
Dylan, Jeff Bridges, Penelope Cruz, John Goodman, Jessica Lange e Luke Wilson.
Nel 2001, LʼIntermedia Films di East ha prodotto due dei film numero uno dellʼanno negli U.S.:
K-PAX (K-PAX - Da un altro mondo) con Kevin Spacey e Jeff Bridges e, The Wedding Planner
(Prima o poi mi sposo), interpretato da Jennifer Lopez, in cui East fu anche produttore esecutivo.
Altri film a cui Est partecipò come produttore esecutivo sono Terminator 3: Rise of the Machines
(Terminator 3 - Le macchine ribelli), con Arnold Schwarzenegger; Adaptation (Il ladro di orchidee)
interpretato da Nicolas Cage premiato con lʼOscar®; Iris (Un amore vero) con Judi Dench che ha
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ricevuto tre candidature allʼOscar®; The Quiet American con Michael Caine premiato con Oscar®
e candidatura al Golden Globe; Hilary e Jackie intepretato da
Emily Watson candidato
allʼOscar®; K-19: The Windowmaker (K-19) con Harrison Ford; Enigma con Kate Winslet e Sliding
Doors con Gwyneth Paltrow.
Prima della co-fondazione di Intermedia, East ha fondato la Majestic Films International, i cui film
hanno ricevuto candidature a 34 premi Oscar® di cui 15 vinti, i due premi per il miglior film di
Dances with Wolves (Balla coi lupi) e Driving Miss Daisy (A spasso con Daisy). In precedenza East
ha lavorato come direttore di distribuzione e marketing alla Goldcrest Films International, dove fu
responsabile della distribuzione internazionale dei seguenti film vincitori di premi Oscar®: Killing
Fields (Urla del silenzio), The Mission (Mission), A Room with a View (Camera con vista) e The
Name of the Rose (Il nome della Rosa). In aggiunta East ha lavorato come direttore generale della
Carolco Films International.
East ha frequentato lʼUniversità di Exeter in Inghilterra dove ha studiato Inglese ed il Diritto della
Comunità Economica Europea (EEC law). Lavorò successivamente come Avvocato nello Studio
Legale Slaughter & May. Nel 1985 divenne il Primo Direttore Inglese della American Film
Marketing Association.
NIGEL SINCLAIR (Produttore Esecutivo) produttore esecutivo dellʼaction thriller a sfondo politico
The Ides of March (Le Idi di Marzo) con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman,
Paul Giamatti, Marisa Tomei, Jeffrey Wright ed Evan Rachel Wood e diretto dal candidato
allʼOscar® George Clooney. The Ides of March (Le Idi di Marzo) ha partecipato come film di
apertura della 68a Mostra Internazionale dʼArte Cinematografica di Venezia del 2011 ed è stato
conclamato da critica e pubblico.
Sinclair ha anche prodotto lʼultimo documentario di Martin Scorsese vincitore del Premio Oscar®
George Harrison: Living in the Material World con interviste a George Harrison e i suoi amici più
stretti, concerti, video amatoriali e fotografie, molti dei quali mai visti prima. Scorsese e Sinclair
hanno collaborato per 4 anni su questo epico documentario musicale, presentato nellʼautunno
2011 in un evento di due serate su HBO.
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Attualmente Sinclair è il produttore esecutivo di Rush, epico action thriller diretto dal regista Premio
Oscar® Ron Howard, ambientato nel mondo spettacolare della Formula 1, scritto dal due volte
candidato allʼOscar® Peter Morgan, e interpretato da Chris Hemsworth e Daniel Brühl. E sempre
per il 2012 in uscita Snitch, thriller dal ritmo frenetico, interpretato da Dwayne Johnson, superstar
del film dʼazione, e dal Premio Oscar® Susan Sarandon.
Come co-presidente della Exclusive Media Group, una delle maggiori aziende indipendenti di
produzione e distribuzione, Sinclair ha prodotto pellicole di successo come lʼacclamato
horror-drama Let Me In (Blood Story); The Resident con Hilary Swank; The Way Back di Peter
Weir; I documentary Undefeated e The Last Play at Shea, e il prossimo So Undercover interpretato
dal sorprendente Miley Cyrus.
Nel 2003, con il partner East, Sinclair lanciò la Spitfire Pictures, compagnia indipendente di
produzione di lungometraggi, ora di proprietà della Exclusive Media Group. Precedentemente, nel
1996, Sinclair e East fondarono insieme la rinomata casa di produzione Intermedia Films.
Nel maggio 2007, East e Sinclair passarono alla guida della Hammer Films e sottoscrissero
lʼaccordo commerciale fist look e il patto di produzione della Spitfire con il neonato studio inglese.
Inoltre, nellʼautunno del 2007 hanno collaborato con la Universal Pictures su Amazing Journey:
The Story of Who, con Roger Daltrey e Pete Townshead, membri ancora in vita della Rock Band
originaria.
Nel 2005, Sinclair ha prodotto con Jeff Rosen, Susan Lacy, Anthony Wall e Martin Scorsese il film
acclamato dalla critica No Direction Home: Bob Dylan. Diretto da Scorsese, questo è stato
distribuito in tutto il mondo dal Settembre 2005.
Nel 2002, Sinclair ha prodotto con Jeff Rosen, Masked ed Anonymous di Bob Dylan, diretto da
Larry Charles interpretato da Bob Dylan, Jeff Bridges, Penelope Cruz, John Goodman, Jessica
Lange e Luke Wilson.
Nel 2001, lʼIntermedia Films di Sinclair ha prodotto due dei film numero uno dellʼanno negli Stati
Uniti: K-PAX (K-PAX - Da un altro mondo) con Kevin Spacey e Jeff Bridges e, The Wedding
Planner (Prima o poi mi sposo), interpretato da Jennifer Lopez, in cui East fu anche produttore
esecutivo. Altri film a cui Sinclair partecipò come produttore esecutivo sono Terminator 3: Rise of
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the Machines (Terminator 3: le macchine ribelli), con Arnold Schwarzenegger; Adaptation (Il ladro
di orchidee) interpretato da Nicolas Cage premiato con lʼOscar®; Iris con Judi Dench che ha
ricevuto tre candidature allʼOscar®; The Quiet American con Michael Caine premiato con Oscar®
e candidatura al Golden Globe; Hilary e Jackie intepretato da
Emily Watson candidato
allʼOscar®; K-19: The Windowmaker (K-19) con Harrison Ford; Enigma con Kate Winslet e Sliding
Doors con Gwyneth Paltrow.
Sinclair ha frequentato lʼUniversità di Cambridge in Inghilterra ed ha conseguito un Master in Legge
alla Columbia University di New York. Ha lavorato come avvocato inizialmente in Inghilterra e
successivamente a Los Angeles presso lo Studio Legale londinese di Denton Hall Burgin &
Warrens (ora Denton Wilde Sapte). Nel 1989 Sinclair ha co-fondato a Los Angeles lo Studio Legale
Sinclair Tennenbaum & Co., lavorando con artisti di maggior successo e Società di
“entertainment”, fino al 1996, quando lasciò per fondare Intermedia, come sopra menzionato.
Nel 2000, la Regina Elisabetta lo ha insignito del titolo onorifico di Comandante dellʼImpero
Britannico (Commander of the British Empire - CBE) come riconoscimento per il lavoro svolto
nellʼindustria cinematografica. Sinclair fa parte del Consiglio di Amministrazione del Progetto “k9
connection” di Santa Monica, ente no-profit che attua un programma terapeutico nel quale
teenagers a rischio addestrano cani abbandonati da dare in adozione.
TOBIN ARMBRUST (Produttore Esecutivo) è Vice Presidente Senior della Exclusive Media
Group e Capo di Produzione. In questo ruolo ha prodotto Let Me in (Blood Story) di Matt Reeves,
come pure The Resident con Hilary Swank, e So Undercover di prossima uscita con Miley Cyrus. È
stato Produttore Esecutivo per The Way Back di Peter Weir. Armbrust è attualmente produttore
esecutivo per il prossimo film Rush di Ron Howar. Armbrust ha lavorato anche con la Spitfire
Pictures, la branca (divisione) “Documentary” della Exclusive ed è stato produttore esecutivo per
Amazing Journey: The Story of the Who e Last Play at Shea e Guys and Divas: Battle of the High
School Musicals.
Prima della Exclusive, Armbrust ha lavorato come produttore presso la Thunder Road, una casa di
produzione con un accordo “first look” con la Warner Brothers. Mentre era alla Warners, Armbrust
diresse più di trenta progetti in vari stadi di sviluppo, ed ha anche co-prodotto Firewall (Firewall 28
Accesso negati) con Harrison Ford e Paul Bettany.
Prima di entrare alla Thunder Road, Armbrust ha passato sette anni alla Intermedia lavorando per i
co-fondatori Nigel Sinclair e Guy East. Alla Intermedia ha ricoperto i ruoli di Vice Presidente del
Business Development come pure Vice Presidente di Produzione. Durante la sua carica, ha aiutato
a dirigere molte pellicole tra cui K-19 con Harrison Ford, Basic con John Travolta, The Wedding
Planner (Prima o poi mi sposo) con Jennifer Lopez e Matthew McConaughey, Adaptation (Il ladro
di orchidee) con Nic Cage, National Security con Martin Lawrence, e Welcome to Mooseport (Due
candidati per una poltrona) con Gene Hackman e Ray Romano e K-PAX (K-PAX - Da un altro
mondo) con Kevin Spacey.
Armbrust ha iniziato la sua carriera nellʼindustria cinematografica come Capo delle Acquisizioni alla
Steel Company, una agenzia di Los Angeles che ha rappresentato alcuni tra i più grandi distributori
al mondo, inclusi Canal Plus, Samsung e Pony Canyon.
Armbrust ha conseguito il Bachelors Degree in Scienze Politiche alla UCSB e una Borsa di Studio
Rotary Scholarship per frequentare il corso di Business allʼUniversità di Monaco in Germania.
MARC SCHIPPER (Produttore Esecutivo) è lʼAmministratore Delegato della Exclusive Media
Group. Insieme a Simon Oakes, ha guidato lʼacquisizione e la ricapitalizzazione della Hammer nel
2007. Nel 2008, ha guidato la fusione della Hammer con la Spitfire Pictures per istituire la
Exclusive Media. Da quel momento è stato in prima linea nello sviluppo strategico ed operativo
della Exclusive Media, guidando lʼacquisizione di Newmarket Films nel 2009, diverse operazioni
finanziarie, e seguendo la formazione del top management e gestione dei processi.
Prima della Hammer, Marc Schipper ha ricoperto una varietà di ruoli nellʼarea sviluppo e strategia
alla Liberty Global Inc., dal 1999, fino ad arrivare nel 2003 a capo della divisione sviluppo della
Chellomedia di Liberty. Dal 1997 al 1999 ha lavorato per Merrill Lynch con un focus su Energy &
Power M&A. Marc Schipper ha conseguito il Master in Economia presso lʼUniversità Erasmus di
Rotterdam.
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Nato nello Zimbabwe NEIL DUNN (Produttore Esecutivo) è entrato nel mondo dellʼentertaiment
nel 1987 come partner nella Dunn Gould Associates (Pvt.) Ltd. (DGA), le cui attività di
intrattenimento includevano concerti promozionali per artisti come Bruce Springsteen e Peter
Gabriel, e servizi di produzione per lungometraggi della Warner Brothers, Paramount, Disney e
Universal in Sud Africa.
Ha ampliato la DGA formando FilmAfrica, che ha realizzato i maggiori lungometraggi girati in Sud
Africa nei successivi 8 anni. Ha finanziato e prodotto Jit, il primo lungometraggio girato in Zimbawe.
DGA si è diversificata in hotels, ristoranti, resort e servizi per il turismo e sviluppo immobiliare.
Nel 1994 Neil si è trasferito nel Regno Unito, strutturando e agevolando finanziamenti per
produzioni indipendenti, producendo anche la serie TV Tarzan: The Epic Adventures, per Keller
Seigel Entertainment. Nel 1996 è entrato alla Talisman Films Limited come produttore dove è stato
coinvolto principalmente nel finanziamento e nella produzione di The Secret Adventures Of Jules
Verne, una serie Tv di 22 ore, 37 milioni di dollari, e nel film Complicity.
Nel 2002-2003 ha contribuito allʼattività di finanziamento di Head In The Clouds (Gioco di donna),
un film di John Duigan con Charlize Theron e Penelope Cruz. In seguito ha prodotto, nel 2004,
These Foolish Things, film inglese indipendente. Nel 2005-2006 ha lavorato con grande
coinvolgimento in Rollinʼ With The Nines, un film inglese low budget per il quale ha ricevuto una
nomination al BAFTA. Nel 2007 ha prodotto Prisoners Of The Sun e poi The Nutcracker: The True
Story come VFX Produttore Esecutivo.
Nel 2011 Neil sta producendo Imaginaerum, film girato a Montreal con la rock band Nightwish, e
prima co-produzione tra Canada e Finlandia.
TYLER THOMPSON (Produttore Esecutivo) nato a Houma, Louisiana, ha lasciato lʼazienda
familiare di combustibili nel 2008 per lavorare come Produttore Esecutivo di Burning Palms, scritto
e diretto da Christopher Landon con Zoe Saldana, Dylan McDermott e Paz Vega. Thompson fu
fondamentale nella crezione della Cross Creek Pictures, una società di produzione e
finanziamento dove ha lavorato come Produttore Esecutivo del primo film Black Swan (il Cigno
Nero), che ha incassato 329 milioni di dollari in tutto il mondo e nominato a 5 Premi Oscar®,
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incluso Miglior Film.
Tyler Thompson lavora come executive alla Cross Creek Pictures.
ROY LEE (Produttore Esecutivo) è il fondatore nel 2001 della casa di produzione Vertigo
Entertainment con sede a Hollywood. Ha guadagnato credito come Produttore Esecutivo con il
grande successo del 2002 The Ring di Gore Verbinski. Ha continuato nel 2004 con The Grudge,
con Sarah Michelle Gellar tratto dal thriller giapponese Ju-On diretto da Takashi Shimizu.
Nellʼottobre 2006, Roy fu Produttore Esecutivo di The Departed (The Departed - Il bene e il male),
un “crime thriller” della Warner Bros., diretto da Martin Scorsese con Jack Nicholson, Matt Damon
e Leonardo Di Caprio. Il più grande successo di Scorsese, vincitore di molti Premi Oscar® tra cui
Miglior Film.
Nato a Brooklyn e cresciuto a Bethesda nel Maryland, Lee ha conseguito il Bachelors degree
presso lʼUniversità George Washington e laureato in legge alla American University. Dopo una
breve carriera da avvocato, Lee si è trasferito da Washington, D.C. a Los Angeles nel 1996 per
fare carriera nellʼindustria cinematografica. Ha ottenuto il suo primo incarico nella casa di
produzione Alphaville per film quali The Mummy (La Mummia), The Jackal e Michael.
Lee partecipa alle diverse fasi di sviluppo e produzione di vari progetti, incluso Oldboy (un thriller
con Josh Brolin con la regia di Spike Lee), 7500 (un thriller di suspance dal regista di The Grudge
con CBS Films), How To Train Your Dragon 2 (un sequel al film di animazione 3-D della
Dreamworks Animation di grande successo), The Stand (tratto dal bestseller internazionale di
Stephen King), il film animato Lego per Warner Bros. Pictures e il reboot di Godzilla per la
Legendary Pictures.
XAVIER MARCHAND (Produttore Esecutivo) è stato un executive nellʼindustria cinematografica
internazionale negli ultimi venti anni. Ha una vasta esperienza in tutti i settori: finanziario,
produzione, vendita, marketing e distribuzione (sale cinematografiche, video e Tv) così come nella
direzione generale.
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Dal 2007, Marchand ha fatto parte del top management della Alliance Films. È entrato in Alliance
nel 2004 come MD delle sue divisioni europee: Momentum Pictures nel Regno Unito e Aurum
Producciones in Spagna.
Durante il periodo alla Alliance Films, Marchand è stato attivamente coinvolto nella produzione e
distribuzione di alcuni titoli tra cui Dorian Gray, The Kingʼs Speech (Il discorso del re), The Fighter,
Downfall (La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler), Control, Another Year, Happy-Go-Lucky (Happy Go
Lucky - La felicità porta fortuna) e lʼimminente Welcome to the Punch, con James McAvoy e Mark
Strong.
Prima di Alliance, Marchand fu uno dei fondatori e direttore della Haystack Productions che
produsse Dirty Deeds, Birth (Birth - Io sono Sean), Saving Grace (Lʼerba di Grace), Clean e
Palais-Royal.
Prima di Haystack, Marchand ha ricoperto ruoli importanti alla Polygram (Presidente della
Distribuzione Internazionale), Portman Entertainment (MD), Warner Brothers (SVP Europa,
Middle-East e Africa, Distribuzione Theatrical) e Sovereign Films (Presidente delle Vendite
Theatrical e Distribuzione per Europa e America Latina).
BEN HOLDEN (Co-Produttore) è il direttore della Exclusivès European Film and Television Group
e coordina le attività di sviluppo e di produzione del gruppo europeo dal Regno Unito. Più
recentemente è stato Produttore Co-esecutivo di Wake Wood per la Hammer nel 2011.
Ben ha più di una decade di esperienza nellʼindustria cinematografica, avendo lavorato come
esecutivo su entrambe le sponde dellʼAtlantico. Ha iniziato la sua carriera presso la Intermedia
Films e, successivamente, alla Signpost Films di Londra.
Ben fu parte chiave del team che a Los Angeles ha creato la Spitfire Pictures, divisione
Documentary di successo della Exclusivès, lavorando considerevolmente come supervising
producer al film nominato al Grammy 2007 Amazing Journey: The Story of the Who.
Prima di lavorare nel cinema, Ben ha frequentato il Merton College di Oxford, dove ha vinto una
borsa di studio “Exhibition” in Letteratura Inglese.
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PAUL RITCHIE (Co-Produttore) ha lavorato in numerosi film indipendenti di successo di generi
diversi, dalla commedia Bend it like Beckham (Sognando Beckham) allʼhorror The Descent (The
Descent - Discesa nelle tenebre).
Ha collaborato con Celador in vari film, dagli horror di successo low budget Descent e Eden Lake,
al vincitore del BAFTA e del Premio Oscar® Slumdog Millionaire (The Millionaire).
Ha recentemente lavorato con Kudos sul remake Brighton Rock.
Paul ha lavorato con Ecosse su vari progetti, incluso lʼacclamato Nowhere Boy. Molti dei film su cui
ha lavorato sono stati candidati a premi e sono stati presentati in molti Festival in tutto il mondo.
TODD THOMPSON (Co-Produttore) è nato a Houma in Louisiana. Ha contribuito alla creazione
della Cross Creek Pictures, una casa di produzione e finanziamento dove ha lavorato come
Produttore Esecutivo delle The Ides of March (Le idi di marzo), acclamato film di apertura della 68a
Mostra Internazionale dʼArte Cinematografica di Venezia, diretto ed interpretato dal candidato al
Premio Oscar® George Clooney con Ryan Gosling, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti,
Marisa Tomei, Jeffrey Wright ed Eva Rachel Wood.
Todd attualmente lavora come executive presso la Cross Creek Pictures.
TIM MAURICE-JONES (Fotografia) il pluripremiato Tim Maurice-Jones, iniziò la sua carriera
nellʼanimazione presso la BBC; ha poi viaggiato per il mondo lavorando a numerosi documentari
per poi dedicarsi alle riprese dei promo per musicisti quali Bjork, U2 e Fat Boy Slim.
Nella pubblicità Tim ha lavorato su campagne per ʻVirginʼ, ʻNikè e ʻLevisʼ con registi tra i quali
Traktor, Vaughan Arnell, Jonathan Glazer, Johan Renck e Michael Gracey.
Tra i numerosi film di Tim ricordiamo Lock Stock & Two Smoking Barrels (Lock & Stock - Pazzi
scatenati), e Snatch (Snatch - lo strappo) con Guy Ritchie, Human Nature con Michel Gondry,
White Lightninʼ con Dominic Murphy e Envy (L'invidia del mio migliore amico) con Barry Levinson.
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KAVE QUINN (Scenografia) ha studiato moda alla St Martins School of Art. Ha iniziato la sua
carriera nei costumi, per poi proseguire nel reparto scenografia ed è scenografa da ormai 15 anni.
Ha collaborato frequentemente con il regista Danny Boyle. Tra i suoi lavori Shallow Grave (Piccoli
omicidi tra amici), Trainspotting e A Life Less Ordinary (Una vita esagerata). Tra i film più recenti
Layer Cake (The Pusher) diretto da Matthew Vaughn e il prossimo Broken diretto da Rufus Norris.
Kave è stata confermata nel terzo film Bridget Jones film che inizierà le riprese nel 2012.
JON HARRIS (Montaggio) ha lavorato per il lungometraggio di Danny Boylès 127 Hours (127
Ore), che gli ha fatto guadagnare la Nomination allʼOscar®, Eden Lake di James Watkins e Starter
for 10 di Tom Vaughan. Tra i suoi recenti lavori Kick-Ass, terza collaborazione con Matthew
Vaughn, avendo precedentemente lavorato per Layer Cake (The Pusher) e Stardust. Jon ha vinto
il Premio alla Migliore Conquista Tecnica (Best Technical Achievement) per The Descent (The
descent - Discesa nelle tenebre) al British Independent Film Awards del 2005 e ha proseguito la
sua carriera con la regia ed il montaggio di The Descent: Part 2.
JEREMY WOODHEAD (Trucco e acconciature) ha lavorato per numerosi lungometraggi e film
per la TV con una varietà di artisti quali Sir Anthony Hopkins, Sir Ian McKellen, Ralph Fiennes,
Colin Farrell, Kenneth Branagh, Val Kilmer, Sir Ben Kingsley, Emma Thompson, Natalie Portman,
Christopher Lee, Geoffrey Rush e Rosario Dawson.
Tra i suoi lavori Youth Without Youth (Un'altra giovinezza) diretto da Francis Ford Coppola,
Alexander diretto da Oliver Stone, Nowhere Boy diretto da Sam Taylor Wood, Munich diretto da
Stephen Spielberg e The Lord Of The Rings Trilogy (La Trilogia del Signore degli Anelli) diretti da
Peter Jackson. Tra i film TV Richard II, Hound Of Baskervilles e Shackleton, per i quali ha ricevuto
la RTS nomination per il “Miglior Trucco”.
Jeremy sta attualmente lavorando a Berlino al prossimo film dei Fratelli Wachowski, Cloud Atlas.
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KEITH MADDEN (Costumi) ha iniziato la sua carriera come Assistente ai Costumi freelance
lavorando sia per la B.B.C che per compagnie di produzione indipendenti. Keith ha collaborato a
numerosi sceneggiati televisivi finchè non ha fatto il balzo da Supervisore ai Costumi a Costumista
nel 2007 lavorando per diversi episodi di Eastenders. Subito dopo gli è stato richiesto di disegnare i
costumi per Eden Lake diretto da James Watkins. Keith ha continuato la sua carriera disegnando
costumi per il cinema, tra cui Perrierʼs Bounty e Centurion.
MARCO BELTRAMI (Compositore), ha ricevuto due volte la nomination allʼOscar®. È un artista
che offre la sua visione creativa ad un ampia gamma di film. La colonna sonora di 3:10 to Yuma
(Quel treno per Yuma) nominata allʼOscar® include elementi tradizionali del genere Western ma li
rinnova e li rende coinvolgenti per un audience dei nostri giorni. Per lʼaltra nomination ricevuta per
The Hurt Locker, ha creato un tappeto musicale unico nel film di Katherine Bigelow che ha ricevuto
il riconoscimento dellʼAcademy Award™ per il miglior film. Registi di genere come Guillermo del
Toro e Wes Craven si sono ripetutamente rivolti a Beltrami per film come Hellboy e la saga di
Scream. Beltrami ha anche rafforzato il sottofondo musicale di film come Die Hard (Live Free Die
Hard), Terminator (Terminator 3: Rise of the Machines). Altri suoi lavori : I Robot (Io robot), Donʼt
Be Afraid of the Dark (Non avere paura del buio), The Thing (La Cosa) e più recentemente Black
Bird, per il regista Stefan Ruzowitzky e The Surrogate con Helen Hunt. I prossimi film di Marco
saranno Paradise Lost della Legendary Picture e World War Z diretto da Marc Forster ed
interpretato da Brad Pitt.
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