Scheda film - Cineteatro Baretti

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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
8 febbraio 2011
CALENDARIO GENNAIO - MARZO 2011
COSMONAUTA di Susanna Nicchiarelli
18 gennaio
IN QUEI GIORNI [In jenen Tagen]
di Helmut Käutner
Film in tedesco sottotitolato in italiano
25 gennaio
SOFFIO di Kim Ki-Duk
1 febbraio
FUGA DAL CALL CENTER di Federico Rizzo
E’ prevista la presenza in sala
della protagonista, Isabella Tabarini
8 febbraio
BEN X di Nic Balthazar
15 febbraio
L A PICCOL A LOL A di Bertrand Tavernier
22 febbraio L A FEBBRE DEGLI SCACCHI
di Šachmatnaja Gorja
Gorjačka
ka
L A FELICITA’ di Aleksandr Medvedkin
1 marzo
TUTTO IL BENE DEL MONDO
di Alejandro Agresti
8 marzo
SETTIMO CIELO di Andreas Dresen
15 marzo
STELL A di Sylvie Verheyde
Con il contributo di:
PORTOFRANCO è realizzato:
Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino
In collaborazione con: Goethe Institut di Torino - A ssociazione culturale Russkij Mir
Wic.it - Web Image Communications - Libreria Gulliver
Con il sostegno di:
Circoscrizione 8
BEN X
di Nic Balthazar
Portofranco rispetta l'ambiente e sceglie la carta riciclata
11 gennaio
Con:
Greg Timmermans, Laura Verlinden, Marijke Pinoy,
Pol Goossen, Titus De Voogdt, Maarten Claeyssens
Durata:
93 minuti
Genere:
Drammatico
Nazionalità:
2007, Belgio/Olanda
Sceneggiatura: Nic Balthazar
Fotografia:
Lou Berghmans
Musiche:
Praga Khan
Montaggio:
Philippe Ravoet
Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187
w w w.cineteatrobaretti.it - [email protected]
Arriva dal Belgio questa sorprendente
pellicola, che riesce ad esplorare il
disagio giovanile da prospettive
piuttosto insolite.
Ben X è l’adattamento di un libro
originariamente commissionato a Nic
Balthazar per incitare i giovani alla
lettura. Liberamente ispirato a un fatto
di cronaca drammatico (il suicidio di un
adolescente autistico tormentato dai
suoi compagni di classe), il romanzo
conobbe un successo inatteso e venne
successivamente adattato per il teatro
con la stessa fortuna. Erwin Provoost
(MMG Production), he ha scoperto
registi come Marc Didden, Stijn
Coninx e Dominique Deruddere, e che
negli ultimi anni ha registrato enormi
successi al box-office belga (De Zaak
Alzheimer,Windkracht 10, Vermist),
ha chiesto allora a Nic Balthazar di
adattarlo lui stesso per il cinema, una
proposta accettata dal neo-regista,
che ha seguito così il precetto del suo
personaggio: “Tutto sta nell’osare”.
Ben X è anche il primo film interamente
prodotto da Peter Bouckaert (associato
di Erwin Provoos) e segna il debutto
sul grande schermo del giovane Greg
Timmermans nei panni di Ben
Ben..
Affiancato da grandi professionisti,
come il direttore della fotografia Lou
Berghmans e il montatore Philippe
Ravoet, Nic Balthazar ha girato Ben X
con un budget modesto di 1,5 M€,
ma con l’ambizione di farne un film
per il grande pubblico, girando anche
(per la prima volta al cinema) scene nel
cyberspazio: il videogioco MMORPG
(Mass Multiplayer Online Role Playing
Game) Archlord, passatempo di Ben.
Ma cosa c’è dietro il successo di questo
film, indubbiamente accattivante e
costruito per scuotere emotivamente
lo spettatore? In primo luogo la capacità
di raccontare il disagio giovanile da
prospettive perlopiù inedite, e comunque
poco conformi alla prassi di altre
cinematografie; una prerogativa,
questa, che abbiamo ravvisato giusto
in alcune pellicole provenienti da
paesi del Nord Europa, evidentemente
più aperti a discutere certi problemi in
regime di piena libertà.
Ma nel film di Nic Balthazar c’è persino
qualcosa di più, in quanto a riflessione
sui meccanismi che determinano
l’esclusione dal gruppo, con conseguenze
talvolta molto gravi.
Pur senza rinunciare a un appeal popolare,
semmai rafforzato da determinate
scelte narrative e stilistiche (il montaggio
“clipparolo” di molte scene parla da
sè), il cineasta belga crea tensione a
partire da presupposti drammatici: il
protagonista Ben X è infatti un
ragazzo autistico, la cui vita è resa un
vero inferno dalle continue sopraffazioni
compite dai compagni di classe. Un
paio di loro lo sottopongono a scherzi
atroci, sotto lo sguardo divertito degli
altri che fanno da pubblico, veri e
propri ignav i che amplific ano la
portata dell’umiliazione riprendendo
tutto con il telefonino.
Ma Ben X (nome che può essere
pronunciato in modo da ricordare
l’espressione fiamminga “Benniks”,
ov vero “ non valgo nulla ”), pur
vivendo isolato nel suo mondo, non
è nemmeno un soggetto totalmente
passivo. Al contrario, si è costruito
una seconda identità fiera e combattiva
in uno dei tanti giochi di ruolo che
circolano nella Rete, dove può coltivare
le sue potenzialità inespresse.
Arrivando, così, sul punto di sedurre
una bella coetanea che non lo conosce
di persona, ma che percepisce in lui
una misteriosa energia.
Ecco, dalla geniale vendetta che
Ben X è in procinto di prendersi nei
confronti dei suoi persecutori, si può
trarre spunto per sottolineare uno
degli aspetti più interessanti e attuali
del film: quella stessa tecnologia che
in mano ad idioti crea inevitabilmente
sofferenza e dis agio (le riprese
umilianti col telefonino), se utilizzata
con arguzia può invece ser vire a
rovesciare i luoghi comuni, a rafforzare
la posizione di chi occupa nella nostra
società una posizione di debolezza.
Tale “lezione” si può facilmente
dedurre dall’esaltante piano posto in
atto da Ben X,
X, un piano che (nonostante
la nota malinconica alla fine preponderante, per via di quelle rivelazioni
che tendono a riconfigurarne la deriva
sentimentale in chiave meno trionfante)
seduce lo spettatore, mostrando
come le azioni più basse e squallide
intraprese dai bulli, nemici giurati del
protagonista, possano ritorcersi contro
la loro stessa immagine pubblica.
Prossimo appuntamento
di PORTOFRANCO:
15 febbraio 2011
LA PICCOLA LOLA
di Betrand Tavernier