hygiene tribune - Dental Tribune International
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Torino - Contiene inserti pubblicitari All’ inte rno ritaletter o M ws Ne Anno IV, n. 12 Dicembre 2008 News e Commenti Made in Italy Euro 3,00 Meeting & Congressi All’interno lo speciale HYGIENE TRIBUNE 27 MILA STUDENTI DI MODENA SILFRADENT O IL SIGNIFICATO “ QUALITÀ ” SORRIDONO ALLA PREVENZIONE ORIGINARIO DELLA In 11 anni di “Sorridi alla prevenzione” coinvolti 27.200 studenti in 1.276 iniziative della durata di 5/6 ore ciascuna. A Modena e provincia ne usufruiscono circa 2.500 alunni all’anno. Qual è la caratteristica saliente della Silfradent? Tiziano Batani, amministratore, dice “la qualità”. Vediamo cosa intende con tale termine, spesso abusato, che qui ritrova il suo significato. } pagina 3 Spesa Sanitaria Monito della WHO ai Governi “Per favore, non toccate la salute” Margaret Chan durante la World Health Assembly. Foto: WHO. “Per far fronte ad una crisi finanziaria di dimensioni mondiali, il Governo di Londra dovrebbe resistere alla tentazione di tagliare il budget di spesa per la salute” ha detto Margaret Chan Direttore generale della WHO (World Health Organization, ovvero Organizzazione Mondiale della Sanità), già responsabile della WHO a Hong Kong. Parlando al Graduate Institute di Ginevra, la Chan ha proseguito affermando che le iniziative per porre rimedio alla crisi economica dovrebbero non solo mirare a dar impulso alla crescita dell’interscambio commerciale e finanziario, ma anche alla lotta contro povertà e malattie. La crisi creditizia, unita al problema del riscaldamento globale e ad altre gravi minacce che incombono sul benessere dell’umanità, potrebbero avere ripercussioni assai pesanti sui livelli di assistenza medica generale, ossia sulla prevenzione e la lotta alle malattie. “I tagli al budget della Sanità compiuti nel corso di precedenti crisi del petrolio e della recessione sperimentata una trentina d’anni fa - ha ricordato la Chan - hanno avuto effetti disastrosi sulle aree più povere della terra. Nel ritoccare i budget si commisero allora errori madornali. A causa di tali ritocchi molti problemi relativi alla salute nell’Africa subsahariana, in ampie zone dell’America Latina e in Asia, attendono ancor oggi una soluzione. Ci sono già troppi problemi in attesa di essere risolti in un mondo così incerto e vacillante, per ripeà pagina 2 } ROMA 5-7 FEBBRAIO: “EASTMAN DI TUTTO IL MONDO UNITEVI” Mauro Orefici, Presidente Simo, riunisce a Roma, dal 5 al 7 febbraio, gli Eastman del mondo e le Scuole Odontoiatriche per mettere insieme le conoscenze per comuni fini umanitari. pagina 6 } pagina 27 Rapporto medico paziente Una svolta con l’Amami? A Roma si sono svolti il 26-27 settembre l’Assemblea e il IV Congresso nazionale “Medico e paziente: punto di svolta”, organizzato dall’Amami (Associazione Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente). Il Presidente Maurizio Maggiorotti parlando ai convenuti ha detto “In ambito sanitario ci siamo avviati verso una deriva che definire pericolosa è un eufemismo, tra l’indifferenza del legislatore e la scarsa consapevolezza della maggior parte degli operatori sanitari che sembrano reagire solo se colpiti in prima persona. Mentre la spesa sanitaria aumenta per sopportare i costi troppo spesso sottovalutati - del business che ruota attorno al fenomeno malpractice, le compagnie di assicurazioni aumentano le richieste economiche e diminuiscono le garanzie assicurative. In Italia non esistono leggi specifiche sulla responsabilità in ambito medico, mentre fioriscono studi legali che invitano a fare causa ai medici a costi irrisori. Certa stampa alimenta l’audience sbattendo il medico-mostro in prima pagina e utilizzando dati falsi inventati da chi vuole apparire autorevole. I cittadini, impauriti, sono convinti che verranno curati meglio con l’aiuto della magistratura, mentre gli Ordini dei medici si muovono in modo differente. I medici a loro volta sono sempre più divisi e spaventati, ma accomunati dall’uso della medicina difensiva”. Nata nel 2002 con la mission di contrastare le accuse infondate di malpractice e per restituire serenità al rapporto medico paziente, l’Amami ha celebrato il suo IV° Congresso nazionale in un momento delicatissimo. “Abbiamo raggiunto tanti traguardi, ma tanti sono ancora da raggiungere - ha detto il presidente Amami - e per questo ci vuole coraggio, forza e partecipazione tra tutti quelli che da ragazzi speravano di poter mettere un camice per alleviare le sofferenze altrui”. } Altro servizio a pag. 5 Alla ricerca dei nuovi mali dell’anima Intervista a Giacomo Balzano, psicoanalista adleriano e fondatore del Centro Psicologia Applicata. } pagina 4 La Sie e Torino accoppiata vincente Il congresso nazionale Sie si è svolto al Centro Congressi del Lingotto di Torino dal 13 al 15 novembre. Il Presidente Maurizio Maggiorotti } pagina 29 Fisco Al Governo Odontoiatri grandi evasori? Macchè Studio di settore L’Andi chiede una revisione } pagina 2 } pagina 3 2 DENTAL TRIBUNE News e Commenti Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Editoriale Buon anno da Dental Tribune Carissimi lettori e lettrici, abbiamo trascorso un altro anno insieme. Abbiamo iniziato (ricordate?) con un bel “business plan” personale e professionale ed ora, se non lo avete già fatto prima, è il momento di controllarlo. Un po’ di paura? Qualche amarezza? Alcuni risultati non ottenuti? Io credo che il bilancio sia in pareggio: pensateci bene (l’abitudine è spesso quella di ricordare solo cose negative, ma noi ci siamo scritti tutto e quindi possiamo verificare!). Certo insieme ne abbiamo anche viste delle “belle”, talvolta ci siamo sentiti un po’ scossi. Ma noi siamo qui. Per fare il punto, qualche giorno di riposo prima di iniziare l’anno non ci farà male. E poi si ricomincia. Certo il nuovo anno non è solo un simbolo relativo (come direbbe ad esempio Einstein), ma un importante paletto per iniziare una ideale nuova vita e per poi determinare che lo faremo ogni giorno. Che fascino poter ricominciare in qualsiasi momento (del resto il passato non esiste), sapendo che gli esseri umani veramente possono influenzare il proprio destino. Provare per credere: domani saluto il vicino, come potrà non rispondere? Sorriderò ai passanti (notate come reagiscono e non badate troppo ai denti), non mi lamenterò con nessuno, anzi incoraggerò gli altri (e vedremo cosa cambierà). Allora alziamo i bicchieri insieme di fronte al nuovo “planning”. Brindiamo per tanti momenti felici e per il coraggio di affrontare quelli meno positivi. Sarà bello confrontarsi di nuovo insieme. Noi siamo motivati da tutti i nostri lettori, dagli amici e dai nemici a continuare a progettare insieme. Per conoscerci meglio, nel 2009 avremo l’occasione tardo primaverile del Cosmetic Congress, un relax di studio, confronto e turismo all’insegna del benessere. Intanto vi ringrazio per la vostra grande collaborazione, per scriverci, per supportarci (anche con gli abbonamenti); ringrazio le aziende che credono nei nostri giornali e contribuiscono alla diffusione così ampia di notizie; ringrazio i vostri e i nostri collaboratori, le nostre famiglie. Auguri di cuore da tutte le redazioni nazionali ed internazionali di Dental Tribune e arrivederci al prossimo anno. L’Editore Patrizia Gatto [email protected] Italian Edition Andi: “infondati e sensazionalistici” i dati sull’evasione degli odontoiatri “Affermare, come sostenuto da “Contribuenti.it”, che un professionista su quattro non emette la fattura - ha dichiarato il presidente nazionale Andi Roberto Callioni - e che al primo posto ci sono gli odontoiatri con il 34%, significa soltanto diffondere dati sensazionalistici, allarmanti e privi di fondamento. In realtà la professione odontoiatrica, come del resto le altre sanitarie e a differenza di altre libere professioni, è tra quelle per le quali il cittadino ha tutto l’interesse a richiedere la parcella in quanto detraibile dal reddito dichiarato. Andi si sta battendo da anni per richiedere che tale detrazione sia innalzata per sostenere il diritto alle cure odontoiatriche dei cittadini e rilanciare un comparto in profonda crisi”. I dati ufficiali sull’evasione odontoiatrica, ricavabili da verifiche fiscali effettuate dagli organismi di controllo e confermati nell’annuale report di Pit Salute, elaborato da “Cittadinanza attiva”, attestano l’evasione accertata in percentuali assolutamente minime (35%) e ben più basse rispetto ad altre realtà. Insomma, Andi non difende chi non è corretto nei confronti del fisco ed è costantemente impegnata a collaborare con l’Agenzia delle Entrate affinché gli studi di settore degli odontoiatri “fotografino” realmente la realtà fiscale dei propri iscritti, peraltro in situazione di grave sofferenza a causa del sempre minor numero di accessi agli ambulatori da parte di pazienti per la grave crisi economica. Ma non accetta che i dentisti siano “etichettati” come evasori attraverso la diffusione di dati sensazionalistici ed infondati”. Cefla Dental Group affianca il marchio Mocom al suo portafoglio prodotti In un’ottica di completamento dell’offerta di prodotti e di consolidamento della propria posizione di leader nel segmento delle attrezzature per studi dentistici, Cefla Dental Group ha acquisito la maggioranza delle quote azionarie di Mocom srl. Azienda con tradizione di elevata tecnologia e professionalità, Mocom costituisce un riferimento a livello internazionale nel campo della sterilizzazione per il settore odontoiatrico. Dal 1987, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di autoclavi per il settore dentale e medicale. Un’azienda in costante crescita, grazie alle importanti attività di ricerca e sviluppo che hanno portato a una gamma di prodotti di qualità superiore in termini di sicurezza e prestazioni. L’expertise di Mocom nella sterilizzazione per uso medico, con oltre 55.000 autoclavi installate in Europa e nel mondo, ha permesso in oltre 20 anni di attività il consolidamento della propria posizione di azienda leader. Con questa operazione, Cefla Dental Group intende preservare ed implementare il ca- rattere distintivo dei prodotti Mocom, garantendone un ulteriore miglioramento in termini qualitativi e di prestazioni. Al tempo stesso, manterrà l’attuale struttura distributiva che, grazie all’ingresso in un Gruppo di maggiori dimensioni, beneficerà di un importante “pacchetto servizi” indispensabile per assicurare la propria competitività. Spesa Sanitaria “Non toccate la salute” ß pagina 1 tere gli stessi errori” ha proseguito. Stando all’ultimo rapporto sulla salute nel mondo a cura della WHO, il continuo incremento dei costi generali della sanità, lo sconvolgimento del sistema finanziario e l’incremento della spesa individuale per la salute, spingono ogni anno almeno 100 milioni di persone sotto i livelli di povertà. Secondo tale rapporto, la spesa statale per il comparto varia da un minimo di 20 dollari fino a 6 mila. Inoltre, per almeno 5,6 miliardi di individui di Paesi con reddito individuale medio o basso, circa la metà della spesa per la salute è a loro carico. Secondo le previsioni avanzate da alcune multinazionali (come la Pfizer Inc) il rallentamento dell’economia dovrebbe anche avere pesanti riflessi sugli investimenti destinati al settore medico farmaceutico. E’ assolutamente necessario che i Governi non pongano la salute in secondo piano tra le priorità di spesa, prosegue la Chen, sottolineando lo stretto rapporto tra la possibilità di uscita dalla stretta economica e il livello di salute della popolazione. “L’autentico fondamento della prosperità e della produttività economica è in realtà costituito dal benessere fisico e psicologico dell’individuo” conclude. International Imprint Licensing by Dental Tribune International Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Managing Editor German Publications Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 Jeannette Enders [email protected] Publisher Torsten Oemus © 2008, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Editorial Assistants Claudia Salwiczek [email protected] Anke Schiemann [email protected] Copy editor Hans Motschmann International Editorial Board Dr. Nasser Barghi, Ceramics, USA Dr. Karl Behr, Endodontics, Germany Dr. George Freedman, Esthetics, Canada Dr. Howard Glazer, Cariology, USA Prof. Dr. I. Krejci, Conservative Dentistry, Switzerland Dr. Edward Lynch, Restorative, Ireland Dr. Ziv Mazor, Implantology, Israel Prof. Dr Georg Meyer, Restorative, Germany Prof. Dr Rudolph Slavicek, Function, Austria Dr. Marius Steigmann, Implantology, Germany Dental Tribune International President/CEO Director of Finance and Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Product Manager Executive Producer Ad Production Designer Peter Witteczek Dan Wunderlich Daniela Zierke Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Gernot Meyer Marius Mezger Franziska Dachsel Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana Anno IV Numero 12, Dicembre 2008 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Direttore responsabile Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Massimo Boccaletti Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Capo redattore scientifico Tosco, Anita Trisoglio Giuseppe Bruzzone Contributi Editore Miguel Capriolo, Cristina Comi, Nicoletta De Chiara, Giulia TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Teresa Fermanelli, Tiziana Francone, Gabriella Losito, Paola Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 Marzola, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Marisa Parma www.tueor.com - [email protected] Benfenati, Adriana Pescivolo, Tonia Strummiello, Daniel Sede amministrativa Zimmermann Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Hanno collaborato Amministratore Enrica Casalegno, Alessia Murari, Francesco Pesce, Egle Patrizia Gatto Tulisso [email protected] Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume responsibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by authors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. Progetto e controllo grafico Enrico Bonfigli Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 - Fax: +49 341 4 84 74 173 Internet: www.dti-publishing.com E-mail: [email protected] Regional Offices Asia Pacific Yontorisio Communications Ltd Room A, 26/F, 389 King’s Road, North Point, Hong Kong Tel.: +852 3118 7508 - Fax: +852 3118 7509 The Americas Dental Tribune America , LLC 213 West 35th Street, Suite 801, New York, NY 10001, USA Tel.: +1 212 244 7181 - Fax: +1 212 224 7185 Realizzazione Iniziative Editoriali - Moncalieri (Torino) Stampa Artigrafiche LCL - Busca (Cuneo) Pubblicità TU.E.OR. 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Con il progetto “Sorridi alla prevenzione”, nato nell’anno scolastico 1994-95 e siglato nel 1999 con un primo “protocollo di intesa per la promozione e l’educazione alla salute in ambito scolastico” (un vero e proprio Patto per la salute dei giovani tra Scuola e Sanità), vengono promossi comportamenti di igiene orale e alimentari adeguati per la prevenzione della carie. Il progetto prevede supporto e consulenza agli insegnanti, lezioni in classe con i bambini e presso l’ambulatorio clinico dentistico, incontri tra genitori ed esperti, visite guidate presso gli ambulatori, la diffusione di strumenti informativi e didattici multimediali. Il metodo didattico prevede il coinvolgimento attivo dei bambini attraverso esperienze dirette e pratiche, sintesi informative, lavori e giochi di gruppo. Fascia d’età prescelta: i bambini che frequentano il primo anno della Scuola Primaria della La crisi economica colpisce anche gli odontoiatri Il 6 novembre si è svolta a Roma, presso il Ministero dell’Economia, una riunione straordinaria della Commissione Esperti per gli Studi di Settore per esaminare “L’impatto della crisi sugli studi di settore: analisi e valutazioni”. L’Andi, anche tramite il rappresentante dell’area sanitaria Giampiero Malagnino, ha trasmesso a Giampiero Brunello, Presidente e Amministratore Delegato Sose (Società per gli Studi di Settore), una richiesta nella quale, a seguito dell’analisi dell’attuale crisi economica generale che sta colpendo anche la professione odontoiatrica e delle nuove incombenze legate all’Ecm, si sollecita una revisione dello Studio di Settore UK21U per non penalizzare coloro che, indicando in modo corretto i dati richiesti dallo Studio, risultino comunque non congrui e non coerenti. La grave crisi che senza dubbio ha generato una sensibile diminuzione delle visite odontoiatriche da parte delle classi meno abbienti, va a sommarsi a cambiamenti riguardanti la professione, come l’obbligo dell’Educazione Continua in Medicina, posto ora anche per i liberi professionisti odontoiatri, a seguito dell’approvazione della Legge Finanziaria 2008. Per meglio analizzare la reale situazione degli studi e la tendenza per il 2009 e sostenere con maggior forza le richieste formulate, l’Andi ha invitato gli iscritti a fornire alcuni dati on line. Dalla Finanziaria un nuovo adempimento Pur essendo finora passato in parte inosservato, un nuovo pesante adempimento grava sulla professione odontoiatrica. Si tratta della cosiddetta riscossione accentrata dei compensi, introdotta dalla Legge Finanziaria per il 2007 ed operativa a partire dall’1 marzo 2007. Il nuovo adempimento riguarda gli studi dentistici che mettono a disposizione di altri colleghi professionisti una parte della propria struttura, a titolo oneroso o gratuito, allorchè questi ultimi emettono fattura direttamente al paziente per le proprie prestazioni. In questi casi lo studio, ai sensi della nuova normativa, deve fungere da centro di riscossione dei compensi per tutti i professionisti che operano nella struttura. provincia di Modena, ossia soggetti in cui è ancora presente la dentizione decidua, inizia la permanente e per i quali l’aspetto preventivo acquista un’importanza strategica. L’obiettivo è favorire la conoscenza relativa agli organi, l’anatomia del corpo, con l’igiene orale ed alimentare al primo posto. Usufruiscono delle opportunità di “Sorridi alla prevenzione” circa 2.500 alunni all’anno, pari al 43%della popolazione modenese tra 6 e 7 anni. In 11 anni sono stati coinvolti 27.200 studenti in 1.276 iniziative della durata media di 5/6 ore ciascuna. L’esperienza condotta ha consentito di rilevare che in bambini che fanno esperienza della progressiva caduta dei denti, il progetto contribuisce a far comprendere l’evento e a superare ansie e paure. Il messaggio educativo incide su di loro in modo rilevante contribuendo in modo significativo all’acquisizione di comportamenti salutari. Con la collaborazione di Miguel Capriolo 4 DENTAL TRIBUNE News e Commenti Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Italian Edition Con Balzano alla ricerca dei nuovi mali dell’anima Giacomo Balzano, psicoanalista di orientamento adleriano, ha costituito circa 20 anni fa il Centro Psicologia Applicata. Ha sviluppato ricerche e progetti sulla prevenzione della devianza minorile e della dispersione scolastica, l’educazione alla salute, affettiva e la formazione di genitori e insegnanti. Ha pubblicato, nel 1998, il libro “Disagio Giovanile: storie di cambiamenti” (G. Laterza), cui è seguito nel 2005 il lavoro “Giovani del Terzo Millennio” (Armando), che ha vinto l’anno successivo il Premio Internazionale “Città delle Rose”, ed infine, nel 2007, il volume “I nuovi mali dell’anima: il disturbo borderline e narcisistico negli adolescenti” (F. Angeli). Vive e lavora a Bari, città dove è nato nel 1959. Quali sono i mali dell’anima descritti nel suo saggio? Sono i disturbi bordeline e narcisistici, che attualmente si riscontrano con più frequenza nella pratica clinica e che, come descritto da alcuni autorevoli autori, stanno assumendo ormai le caratteristiche di una vera epidemia psicosociale. Il disturbo borderline è caratterizzato dalla propensione ad adottare meccanismi difensivi di tipo scissionale che dividono in due la personalità, cosìcche, come si dice in gergo, “la mano sinistra non comunica con la destra”. Altre peculiarità sono la diffusione dell’identità, per cui la persona ap- gico invece è peculiarizzato da uno smisurato amore di sé: la persona ricerca ipocritiche mete di grandezza con scarso interesse affettivo per gli altri, che vengono per lo più disprezzati. Anche in tal caso la personalità presenta una problematica scissione. Narciso, il famoso personaggio mitologico che parla con il suo “doppio”, tenuto separato dal Sè e che rinuncia ad ogni rapporto affettivo con gli altri, potrebbe definire al meglio le caratteristiche di questo disturbo. pare al contempo maschio-femmina, sviluppando nel quotidiano rapporti sessualizzati con uomini e con donne, e senza al contempo essere, in maniera specifica, uno dei due. A riguardo, il mito di Ermafrodito indica a mio parere in modo chiaro questa dinamica. Gli individui borderline evidenziano infine uno scarso controllo dell’emotività e degli impulsi. Possono manifestare notevoli angosce, nonché improvvise “esplosioni” auto-eteroaggressive e deragliamenti psicotici, evidenziando in particolare stravaganze, incongruenze e allucinazioni uditive e percettive. Il narcisismo patolo- Il narcisismo negli adolescenti a cosa porta e quale la “terapia”? Il rischio più importante nei casi di narcisismo patologico riguarda il fatto che il giovane possa scindere sempre più la personalità, aderendo in maniera fittizia a ruoli onnipotenti, distanziandosi in maniera patologica dalla realtà concreta e dalla logica consensuale. Io faccio terapia analitica, la più indicata in questi casi. Ritiene che il sorriso di un individuo metta a nudo la sua personalità con punti di forza e di debolezza? Il sorriso di una persona può fornire informazioni sulla sua personalità, indici che comunque non andrebbero assolutizzati, ma comparati con altri aspetti per giungere ad una più attendibile “diagnosi” sui punti di forza e di debolezza. Il sorriso che non vorrebbe mai vedere sulla gente che incontra? Quello di stampo depressivo (ad esempio il sorriso triste delle persone “sconfitte” dalla vita o degli scoraggiati) e quello di tipo scissionale (ragazzi che piangono e ridono contemporaneamente). E quello più rassicurante che ricorda? Quello dolce di mia madre (sono un sentimentale) che mi saluta quando entro in asilo a tre anni. Che ho poi ricercato (con scarsa fortuna) nelle figure femminili conosciute. Potrebbe scegliere dei sorrisi tipo tra quelli dei famosi del mondo della cultura, spettacolo o politica per far capire le differenze di espressione Penso che i sorrisi fatti da politici e celebrità dello spettacolo non possano essere interpretabili in quanto artificiosi, fatti con finalismo direi manipolativo-seduttivo. Ho avuto modo invece di incontrare uomini di cultura, ad esempio Nello Ajello, ex direttore dell’Espresso e finalista insieme a me del Premio letterario che ho poi vinto (e a cui concorrevano autori come Galimberti, Odifreddi, ecc.), ebbene il suo sorriso mi sembrava quello dell’uomo “saggio”, di chi ha raggiunto delle “verità”: prima tra tutte quella che siamo esseri limitati e non potremo mai raggiungere la perfezione, l’onnipotenza. Questo mi sembra aver riscontrato nei “veri” uomini di cultura: un sereno, umile modo di sorridere! Ritiene che i professionisti che si dedicano a migliorare la salute e la bellezza del sorriso possano recuperare l’autostima del soggetto e creare condizioni favorevoli per un benessere psicofisico? In alcuni individui, il miglioramento di aspetti esteriori può concorrere ad aumentare l’autostima. Da solo non può garantire, soprattutto nel lungo periodo, il benessere psicofisico cercato. I cambiamenti per raggiungere tali obiettivi dovrebbero riguardare soprattutto l’interiorità, non solo l’estetica. Se avesse una bacchetta magica cosa le piacerebbe realizzare per continuare al meglio la sua mission professionale? Trovare un modo per risolvere i casi di bambini autistici e scrivere un libro che diventi un best-seller, contribuendo così all’ulteriore diffusione del pensiero di Alfred Adler: io ci sto provando con un volume dal titolo provvisorio di “Sull’educazione: per una prevenzione del disagio giovanile”. Gianna Maria Nardi Ricercatore Università Roma “Sapienza” Prossimamente in uscita la collana DVD Tecniche di medicina estetica del viso Dr. Ezio Costa - Dr. Alessio Redaelli Prima uscita I FILLER Uso dei filler riassorbibili nella regione periorale e buccale Il DVD presenta i materiali d’uso più recenti e innovativi a base di acido ialuronico, collagene, agarosio, alle varie concentrazioni. Naturalmente tutte sostanze riassorbibili e assolutamente sicure. Verranno illustrate modalità di utilizzo, profondità e zone di iniezione e le tecniche per avere i migliori risultati. Per la parte pratica, questo volume dà la possibilità di valutare anamnesi, analisi facciale e piano di trattamento di quattro modelle. Seguiranno per ognuno dei casi la dimostrazione accurata di ogni fase terapeutica con immagini video e documentazione fotografica. L’intenzione è quella di dare un facile supporto consultativo. INDICE - Analisi facciale; Scelta dei materiali; Caso 1: Anamnesi-Intervento; Caso 2: Anamnesi-Intervento - Caso 3: Anamnesi-Intervento; Caso 4: Anamnesi-Intervento OFFERTA SPECIALE PREVENDITA 60 + iva Per ordini e informazioni www.tueor.com oppure chiamare il n. 393.93.39.699 DENTAL TRIBUNE News e Commenti Italian Edition 5 Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Sulla responsabilità sanitaria, proposta Amami al Senato Gian Luca Picozzi, Consigliere del Direttivo Nazionale Amami e segretario Andi Roma, parla dell’Amami e del “dopo Roma”. Vi sono stati sviluppi dopo il 27-28 settembre? Gli sviluppi direi sono importanti: il 23 ottobre siamo stati invitati in Commissione Sanità del Senato per un’audizione in tema di responsabilità sanitaria. Gli sviluppi riguardano anche la specialità dei dentisti? Ovvio. Anche per l’odontoiatria si iniziano a registrare denunce in ambito penale. Andi è entrata a far parte della Conferenza Permanente delle Specialità, che oggi conta sulla collaborazione dei presidenti di 35 società scientifiche e viene utilizzata da Procure e Tribunali. Stiamo soddisfacendo le richieste di circa 180 magistrati all’anno nella scelta dei consulenti tecnici indicati dalla società scientifica di riferimento (vedi elenco su www.conferenzaspecialita.org) con un trend in crescita. Siamo bravi, la nostra sanità è fra le migliori, ma troppi vogliono guadagnare a nostre spese facendo leva su sentimenti irrazionali tipo paura o odio. Anche l’odontostomatologia non si salva. Vi sono segni di inversione nel conflitto paziente-medico o per i dentisti il problema è destinato ad aggravarsi? L’incidenza annuale del contenzioso giudiziale ed extragiudiziale in odontoiatria era superiore a quello registrato in ambito medico: indicativamente un 3 a 1. La mancanza di un osservatorio del contenzioso, per cui Amami si batte, rende difficoltosa la disamina. I nostri dati sono originati da una ricerca fatta da Andi, dove la prevalenza dei casi di responsabilità professionale accertata a carico dell’odontoiatra è elevata. Il concetto di onerosità delle prestazioni odontoiatriche, così diffuso, rende la categoria un obiettivo privilegiato rispetto ad altre specialità? Direi di si, essendo i motivi di contestazione dati da prestazioni caratterizzate da una maggior richiesta di risultato e da un accentuato impegno economico da parte dei pazienti. In particolare nel 69% dei casi riguarda la protesi e nel 20% l’implantologia. Ma tutta la sanità costa e così l’odontoiatria. Il professor Claude Jeanrenaud (Università di Neuchâtel) in uno studio dice che l’aumento dei costi della salute in Svizzera non è dovuto all’invecchiamento, ma ai progressi della tecnologia e alle esigenze crescenti dei pazienti. Che cosa hanno in serbo Amami o Andi per arginare la conflittualità medico-paziente? In Italia non esistono leggi sulla responsabilità in ambito sanitario: l’uso del bisturi non viene punito con la reclusione solo grazie al “consenso informato”; i cittadini, impauriti, credono che verranno curati meglio con l’aiuto della magistratura. I medici, sempre più divisi e spaventati, sono accomunati dall’uso della “medicina difensiva” con costi insopportabili. Nell’audizione in Commissione Sanità del Senato sulla responsabilità sanitaria, la proposta di Amami verteva su pochi punti chiave: 1. Istituzione del Fondo vittime dell’“alea terapeutica”, sul modello francese, con il contributo delle Assicurazioni operanti in ambito sanitario. 2. Istituzione di apposite Commissioni conciliative provinciali (di ampia composizione: rappresentanti di Associazioni mediche, Assicurazioni di cittadini, ecc.), che raccoglierebbero le richieste di risarcimento e ne seguirebbero l’iter fino a conclusione, svolgendo anche la funzione di Osservatorio dell’errore e del contenzioso. 3. Armonizzazione della normativa italiana a quella degli Stati dell’UE ed attuazione della convenzione di Oviedo. 4. Introduzione nel codice penale di apposite norme per lesioni colpose e di omicidio colposo con riferimento alla prestazione medica, con condizioni di perseguibilità solo per fatti gravi. 5. Si è fatto inoltre presente alla Commissione Sanità l’esigenza improcrastinabile di disporre norme per la nomina dei consulenti tecnici in caso di supposta responsabilità medica, in armonia con il “nuovo Codice di Deontologia medica” che impone (art. 62) ai medici che si apprestino a redigere consulenze su responsabilità sanitarie di essere affiancati sempre da uno specialista, norma ignorata da gran parte della magistratura. A lato Gian Luca Picozzi, Consigliere del Direttivo Nazionale Amami e Segretario Andi Roma 6 DENTAL TRIBUNE Made in Italy Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Italian Edition Silfradent, dove il termine “qualità” riacquista il suo significato originario Quando si chiede a Tiziano Batani, amministratore delegato della Silfradent, quale sia la caratteristica saliente della sua azienda, risponde riassumendola in una parola che sembra a tutta prima talmente abusata da aver quasi perso il signficato originario: “E’ la qualità” sottolinea. E quando gli si obietta tale aspetto per così dire “semantico”, che fa apparire il termine abusato, sottolinea con alcune osservazioni che cosa egli intenda per “qualità”. In tale termine, così ampio, così abusato, rientra ad esempio la cosiddetta “rintracciabilità”, caratteristica preziosa in un mercato invaso da prodotti simili a meteore, tanto è fuggevole e precaria la loro vita. Rintracciabilità dei micromotori, delle macchine da fresaggio, dei generatori di vapore, delle sabbiatrici, dei mescolatori, delle presse e muffole, dei forni, insomma dell’ampia gamma produttiva della Silfradent secondo cui, per dieci anni e sei mesi, chi ha acquistato ha un “diritto di sequela”, per così dire una garanzia certificata che non vi sarà un “mordi e fuggi”, ma che il prodotto sarà affidabile e che il cliente non verrà abbandonato a sé stesso. Batani sottolinea il concetto che fa parte di una filosofia aziendale assai ben marcata: “Puntiamo ad un controllo qualità che duri nel tempo - dice Quando progettiamo un qualcosa, gli attribuiamo una decina d’anni in media di vita. Provi a chiedere ad altri produttori quale sia la durata del loro articolo: la loro risposta sarà sempre di- pende, non dieci anni come noi. Quasi inevitabile allora a questo punto la domanda: come può conciliarsi un’innovazione che in un ambito come il dentale è assai veloce, quasi frenetica, con una longevità che, pur costituendo una garanzia di affidabilità, va decisamente controcorrente? “Facciamo certamente nuovi prodotti, cavalcando l’innovazione - dice Batani ma teniamo i vecchi con la nostra assistenza, perché col cliente noi stipuliamo un patto di qualità e di garanzia. La fedeltà - osserva - non è solo un fatto commerciale, ma etico. Quel sto dicendo, del resto, si trova scritto nella normativa Iso e noi la rispettiamo, a differenza di molti, anche dello stesso Stato”. L’assistenza in Silfradent è esercitata da un apposito Ufficio che, per precisa scelta, non prende il nome del Gruppo bensì di “Apex dentale”, e si trova in Corea; un’altra Azienda della Silfradent (la Lufti) ha sede in Giordania. Nomi diversi per un sistema unico per una azienda sola che idea, costruisce ed assiste. Altra espressione Silfradent è “Euroworden”, magazzino-deposito che agisce come intermediario sul grande mercato statunitense. Di recente Silfradent si è affacciata anche in Cina, dove è prossima l’apertura di una sede a Shangai, in un mercato, quello cinese, dal quale è perlomeno rischioso importare materiale tanto diversi sono i criteri di controllo e di sicurezza. Affidabilità e assistenza, quindi, alla base dell’affermazione e del successo Silfradent, sulle quali Batani insiste: “Se un pezzo arriva sbagliato, rappresenta per noi una vera fatalità. Gli errori esistono certamente dice - ma a noi succede solo 4 o 5 volte l’anno”. Altro aspetto di questa “qualità” in cui si identifica la filosofia produttiva del Gruppo è la preoccupazione, o meglio la “sensibilità”, come la definisce Batani, nel voler ridurre i tempi di lavoro e di guarigione del paziente. “Cerchiamo di mettere il professionista anche meno aggiornato nelle condizioni di adottare protocolli semplici, che non abbisognino di una laurea in ingegneria per il loro utilizzo”. Per arrivare a tale risultato, in Silfradent si presta grande attenzione al parere espresso dall’uomo della strada il quale, nella sua “medietà”, potrà dare conferma delle caratteristiche che persegue l’Azienda, il cui zelo e sensibilità costruttiva arrivano al punto di contattare direttamente il paziente reduce, ad esempio, da un’operazione per constatare se al di là delle mani del chirurgo (che è e rimane il fondamentale protagonista della buona riuscita dell’intervento) anche il prodotto abbia fatto bene il suo compito, contribuendo a ridurre il gonfiore, a diminuire l’infiammazione, a ridurre l’ematoma. Tutto ciò si ottiene con uno studio accurato della macchina, con una robusta attività di formazione dovunque nel mondo (la Silfradent tiene una media di circa 2 corsi gratuiti al mese per gli odontoiatri) e con una battaglia all’ultimo quartiere contro la contaminazione per evitare, come purtroppo è accaduto, che a distanza di cinque o sei anni dall’intervento il paziente, magari per una “banale” estirpazione di un dente, rimanga vittima dell’epatite. In quella direzione Batani afferma si muoverà la campagna pubblicitaria della Silfradent. Il messaggio sarà diretto al paziente, rassicurandolo che verranno adottate le migliori condizioni di disinfezione e che la Silfradent fa di tutto per favorire, coi suoi strumenti, la guarigione del paziente nel minor tempo possibile. E per il futuro? “Continueremo sulla via dello sviluppo della chirurgia odontoiatrica dice Batani - Nostro obiettivo è raggiungere una soddisfacente decontaminazione. In due anni - prevede - dovremmo riuscire a decontaminare l’aria, l’acqua e l’ambiente stesso dello studio”. ® Medical Line SILFRADENT SRL Via G. di Vittorio, 35/37 47018 S. Sofia (FC) Tel. +39.0543.970684 Fax +39.0543.970770 www.silfradent.com E.mail : [email protected] Inserto di Dental Tribune Italian Edition Anno IV, n. 12 - dicembre 2008 Anno I, n. 2 COLLUTORI Dicembre 2008 A LIMENTAZIONE STRUMENTAZIONE CHIMICO DEL BIOFILM ORALE E MALATTIA PARODONTALE CON ANESTETICO LOCALE MEETING INTERNAZIONALE COSMETIC BEAUTY & SCIENCE Tra i diversi agenti chimici a disposizione dei pazienti, i collutori, oltre a tenere sotto controllo la placca, svolgono molteplici funzioni: terapeutica, preventiva e cosmetica. Sebbene la correlazione tra nutrizione e malattia parodontale sia alquanto controversa, un’alimentazione inadeguata può agire negativamente sulla parodontite. La seduta di igiene professionale è spesso associata dal paziente a fastidi e, in alcuni casi, a dolore non facilmente sopportabile. Ideale quindi la somministrazione di anestetico locale. Si terrà a Salerno dal 5 al 7 giugno 2009 l’evento interdisciplinare per rispondere alle moderne esigenze di medicina estetica e cosmetica, la cui richiesta è in costante aumento. PER IL CONTROLLO } pagina 13 } pagina 19 PARODONTALE } pagina 20 } pagina 26 Le competenze del laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie Gabriella Losito che, se sbilanciata, favorirebbe l’insorgenza di molte patologie orali come tumori, infezioni e tanti problemi anche a carico dell’apparato dentale come carie, erosioni, difetti nella produzione dello smalto, parodontiti. L’attività dell’igienista dentale prevede infatti interventi su tutta la popolazione: sani da proteggere ed educare, malati da curare e preservare da altre patologie. Secondo l’Oms, la salute orale rappresenta in molti paesi industrializzati, a causa dell’alto consumo di zuccheri, di alcol e di tabacco, uno dei maggiori problemi di salute pubblica, per l’elevata prevalenza in molte regioni del mondo e per il fatto che, come molte altre malattie, il carico principale pesa soprattutto sulle fasce di popolazione più economicamente svantaggiate(2). Sulla base di tutte queste considerazioni, risulta chiara la posizione delle figure professionali nate per fornire competenza tecnica e assistenziale, per partecipare all’offerta di tutti i servizi di prevenzione e attenzione alla salute che già esistono sul nostro territorio nazionale, per progettare migliori livelli di attività sanitaria integrati e di varia complessità. E’ importante sottolineare, come fanno Oms e Cdc (Centers for Disease Oggi si promuove a livello mondiale il concetto della prevenzione legato all’interesse alla salute e all’armonia fisica. In questo ambito opera la figura dell’igienista dentale che, con le sue conoscenze, partecipa attivamente ad ogni azione di salvaguardia del benessere della popolazione. Come recita il Codice deontologico degli igienisti dentali italiani (1), essi devono “contribuire a promuovere la prevenzione di tutte le malattie del cavo orale e soprattutto dei tumori e delle malattie focali”. Il ruolo dell’igienista dentale si svolge in numerosi ambiti: quello privato all’interno di studi, centri o ambulatori odontoiatrici; quello pubblico nelle strutture pubbliche, ospedali, Università, in servizi mirati alla prevenzione oltre che nella ricerca scientifica; quello sociale in comunità, residenze per anziani e lungodegenti, centri per portatori di handicap, con progetti ed iniziative riguardanti piani di cura odontoiatrici. Senza entrare nello specifico, possiamo affermare che oltre all’operatività diretta nel cavo orale, questo professionista ha un importantissimo ruolo educazionale nelle scuole e in collettività, collegato all’esigenza di suggerire un corretto stile di vita ed una alimentazione à pagina 10 L’igienista dentale secondo Maria Perno Goldie Gianna Maria Nardi A Roma, in occasione del 1° Convegno Internazionale de Il Chirone, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Maria Perno Goldie, Presidente eletto dell’International Federation of Dental Hygienists, nota ricercatrice e speaker internazionale. Che cosa le piace di più della sua professione? L’aspetto del lavoro di igienista dentale che preferisco, e sul quale concentro la mia attenzione, è la prevenzione. Chi esercita la mia professione si sforza à pagina 8 Maria Perno Goldie 8 HYGIENE TRIBUNE Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition La professione dell’igienista secondo Maria Perno Goldie ß pagina 7 di migliorare la salute generale della gente, assicurando l’accesso a cure orali di qualità e incrementando la consapevolezza di costi e benefici effettivi derivanti dalla prevenzione. Mi piace anche collaborare con altri professionisti della sanità, per offrire le migliori cure di cui le persone hanno bisogno. Cosa invece le piace meno? Mi spiace che alcuni igienisti siano soddisfatti solo del lavoro svolto nell’ambito della cavità orale, senza capire o apprezzare il legame con la sistemica orale. Questo è un approccio alle cure verso ai pazienti di vedute ristrette. Tuttavia credo che educazione alla prevenzione, rilevazione precoce delle malattie e comprendere come interagiscono bocca e resto del corpo aiuteranno a porre rimedio a tale situazione. Inoltre, se gli igienisti dentali non vedono se stessi come professionisti, non sarà possibile guadagnare il rispetto che meritano dagli altri colleghi. Quali sono i paesi che si distinguono per la prevenzione? Credo che molti paesi si stiano concentrando sulla prevenzione, ma i primi che mi vengono in mente sono Stati Uniti, Italia, Israele e Giappone. Che cosa ne pensa del Convegno de Il Chirone e dell’impegno dell’Italia nella prevenzione? Il meeting è costituito da uno splendido mix di dentisti, dottori, scienziati, ricercatori e personalità della politica. Questo per me è indice della determinazione dell’Italia a concentrarsi sulla prevenzione, primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione secondaria, o rilevamento precoce delle malattie, aiuta a salvare molte persone e a migliorare le qualità di vita di coloro che sono afflitti da varie patologie. I presenti al Convegno, il cui focus è la prevenzione del cancro orale, provengono principalmente dall’Italia, ma ci sono anche rappresentanti di altri paesi, come Stati Uniti e Maria Perno Goldie con Olivia Marchisio, Segretario Generale de Il Chirone. Gran Bretagna. Posso dire che sono fiera di essere membro onorario de Il Chirone. Che cosa ne pensa dell’interazione tra dentisti e igienisti dentali in Italia? Dalla prima esperienza avuta durante i corsi che ho tenuto a Viareggio, ho notato una relazione complementare tra professori, dentisti ed igienisti. Il dottor Ugo Covani (Presidente de Il Chirone, ndr) era presente al mio primo intervento, così come il dottor Vittorio Pacini. Al Convegno erano rappresentate molte delle specialità mediche e del dentale e gli igienisti erano parte integrante del progetto de Il Chirone. Infine, nel corso che ho presentato a Bari, il dottor Luigi Santacroce, ricercatore all’Università di Bari, ha partecipato all’intero meeting. In Italia, la relazione che ho potuto osservare tra igienisti dentali e altre figure sanitarie è basata su rispetto, fiducia e collaborazione. Quale è il ruolo dell’igienista dentale nella prevenzione del cancro orale? L’igienista dentale è in prima linea nella prevenzione e rilevazione precoce del cancro orale. È nostra responsabilità morale, etica e legale consigliare i pazienti sui fattori di rischio, come fumo e sesso non protetto, e far presente le risorse disponibili per aiutarli a modificare i loro stili di vita. Eseguiamo anche esami orali ed intraorali extra per rilevare precocemente potenziali e dannose lesioni, quando sono ancora curabili. Inoltre, se qualcuno è stato curato per un cancro orale o di altro tipo, è dovere dell’igienista dentale assistere il paziente consigliando trattamenti orali che lo aiutino a minimizzare gli effetti della terapia tumorale sulla bocca e sulla cavità orale. La prevenzione delle malattie è meglio del loro controllo. Le patologie prevenibili rappresentano approssimativamente l’80% di tutte le malattie, il 90% dei costi della sanità e 8 delle 9 maggiori cause di morte. Dobbiamo aiutare non solo i nostri pazienti, ma la società nel suo insieme. In qualità di membro onorario de Il Chirone, pensa che questo sia un buon progetto per la figura professionale dell’igienista e per le altre professioni del dentale? Sono fiera di essere un membro onorario de Il Chirone, organizzazione incentrata sulla prevenzione. Dobbiamo utilizzare le stime dei rischi basate sull’evidenza scientifica per identificare coloro che potrebbero sviluppare malattie prevenibili. Inoltre, dovremo focalizzare l’attenzione sui programmi di benessere che forniscono raccomandazioni sanitarie personalizzate incentrate sulla prevenzione, l’esercizio fisico e l’alimentazione. Attraverso materiali educativi integrati che veicolano ai sanitari infor- mazioni sulla prevenzione, saremo in grado di promuovere un cambiamento nel comportamento dei pazienti che li porti a stili di vita più salutari. L’Accademia Il Chirone, con il suo convegno, ha dimostrato che ciò è possibile. Questo progetto porterà benefici non solo alla professione dell’igienista dentale e alle altre professionalità dell’assistenza sanitaria, ma anche alla comunità che serviamo. Secondo lei quale sarà in futuro la funzione dell’Accademia? Credo che il suo compito sarà di continuare ad educare i professionisti sulla prevenzione. Le malattie prevenibili possono essere limitate e minori saranno i morti dovuti a causa di patologie come quelle cardiovascolari e cancro se i governi e la medicina moderna prenderanno tutto ciò in seria considerazione, impegnandosi per un impatto positivo sul futuro della salute globale. Il Chirone può unirsi ad altre organizzazioni, come il Who, per mettere in pratica la prevenzione. Le ricerche mostrano che se forniamo servizi clinici di prevenzione evidence-based, potremo aiutare la gente a mantenersi in salute e salvare molte vite. Inoltre, studi dimostrano che anche i servizi di prevenzione più efficaci ed accettati non sono elargiti regolarmente nelle cure primarie. Tra medici, pazienti e negli stessi ambienti ospedalieri, esistono barriere che impediscono ai servizi di prevenzione di diventare una routine. I clinici riferiscono di non avere abbastanza tempo per fornire tali servizi perché la maggior parte di questo lo spendono per occuparsi di pazienti che necessitano di cure. I medici citano tra gli impedimenti anche le esigenze legate alla concorrenza, l’incertezza dovuta a segnalazioni contrastanti e la mancanza di formazione sulla prevenzione. Il Chirone può aiutare fornendo educazione, formazione e sistemi di prevenzione a tutte le figure professionali sanitarie per abbattere queste barriere. Molti studi provano che implementando un sistema formale per elargire servi- Con l’acquisto di Biotene per 170 milioni di dollari la Glaxo riafferma il suo impegno in ambito dentale LONDRA - Con 170 milioni di dollari la GlaxoSmithKline Plc sta per acquistare la Biotene, leader nei prodotti da banco contro la secchezza dellea bocca (xerostomia), riaffermando il proprio business nella cura orale a livello di grande consumo. Per la seconda azienda farmaceutica più grande al mondo i prodotti Biotene sono infatti in linea con quelli esistenti nel catalogo Glaxo, che include i dentifrici Aquafresh e Sensodyne come i prodotti per protesi dentarie e altri trattamenti. L’affare rappresenta in una settimana il secondo acquisto effettuato da Bolton e riflette l’intento dell’Amministratore delegato Andrew Witty di allargare la gamma di prodotti della salute Glaxo. Nell’intento di promuovere la propria presenza nei mercati emergenti, risale al 15 ottobre l’accordo per 210 milioni di dollari relativo all’acquisto delle attività della Bristol-Myers Squibb Co in Egitto. Biotene dal canto suo ha avuto nel 2007 vendite globali per circa 50 milioni di dollari, il 17% in più rispetto l’anno precedente. Circa i due terzi delle vendite avvengono negli Stati Uniti. La definizione della transazione, soggetta all’approvazione da parte delle Autorità competenti negli Stati Uniti e in Europa, è prevista per l’inizio del 2009. La Glaxo ha acquistato il marchio Biotene dalla Laclede, un’azienda a capitale privato. “Un ulteriore passo avanti verso il conseguimento dei suoi obiettivi, ossia avviare ed accentuare la diversificazione delle nostre attività nell’ambito salute” ha dettoJohn Clarke, responsabile dell’Azienda per i prodotti di largo consumo. La gamma Biotene include colluttori, dentifrici, gel, spray, prodotti per le gengive e per attenuare la secchezza delle fauci (xerostomia) che la Glaxo afferma essere assai diffusa (affligge un adulto su cinque). La richiesta di prodotti da banco provoca una continua evoluzione produttiva da parte delle società farmaceutiche e di quelle di beni di consumo, perché originano tra i consumatori una notevole fidelizzazione. Sono prodotti dal prezzo elevato, come dimostra il fatto che Glaxo sta pagando per Biotene 3,4 volte tanto il valore del venduto. Reuters zi di prevenzione si incrementano le capacità in ambito clinico. Interventi efficaci che indirizzano pratiche sanitarie individuali sembrano condurre verso riduzioni sostanziali nell’incidenza e gravità delle principali cause di malattie e disabilità nel mondo. La prevenzione primaria, legata a fattori di rischio quali fumo, mancanza di attività fisica, cattiva alimentazione, alcol e abuso di droghe, attenzione inadeguata alle precauzioni di sicurezza, ci lascia intravedere maggiori promesse nel miglioramento della salute generale rispetto a quella secondaria, ovvero screening di routine per la diagnosi precoce. Quindi, consigli clinici che portano ad un migliore esercizio della professione medica potrebbero essere più preziosi per i pazienti che le attività cliniche convenzionali come i test diagnostici. Il Chirone avrà molto lavoro da svolgere per il futuro! E quale è invece il futuro di Maria Perno Goldie? Attualmente sono il Presidente eletto dell’International Federation of Dental Hygienists. L’Ifdh raduna igienisti dentali di tutto il mondo nella causa comune di promuovere la salute orale e sistemica e la prevenzione delle malattie. Come dichiarato negli obiettivi della federazione, io voglio aiutare a salvaguardare, difendere e far progredire gli interessi della professione dell’igienista. Mi sforzerò di incentivare alleanze professionali con i suoi membri così come con altre associazioni, federazioni e organizzazioni i cui obiettivi sono similari. Questo si potrà raggiungere promuovendo e sincronizzando lo scambio di conoscenza e informazioni sulla professione, la sua formazione ed il suo esercizio. Anche l’accesso a servizi di prevenzione orale di qualità e l’incremento della consapevolezza che le malattie orali possono essere prevenute attraverso diete sicure sono obiettivi che sostengo e che continuerò a sostenere. Organizzando un forum per la comprensione e la discussione di questioni pertinenti l’igiene orale, possiamo creare un’alleanza con altre professioni per aiutare a diffondere benessere e prevenzione. Per questo sono orgogliosa e onorata di rappresentare l’Ifdh nel mondo. Continuo anche l’attività di formazione attraverso la mia compagnia Seminars for Women’s Health and Sex Based Medicine. La scrittura e l’editing sono le mie passioni e continuerò a lavorare in questi ambiti. Sto inoltre per realizzare un nuovo testo per igienisti dentali, fornisco consulenze aziendali e sono membro di facoltà universitarie sia in Italia che in Canada. Il futuro è luminoso. John M. Richardson, Jr. dice che “Quando si parla di futuro, ci sono tre tipi di persone: chi lascia che esso accada, chi lo fa accadere e chi si chiede cosa è successo”: io aspiro ad essere una persona che fa accadere il futuro! Gianna Maria Nardi HYGIENE TRIBUNE Italian Edition Speciale 9 Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Un master in salute orale che “aiuta ad aiutare” Il 20 settembre 2008, con grande emozione di tutti i partecipanti, nella nuova Aula Magna della Dental School di Torino sono stati consegnati i primi diplomi di Master in “Sviluppo della salute del cavo orale nelle comunità svantaggiate e nei paesi in via di sviluppo”. Questo Master di I° livello, voluto e attuato dall’incontro di pensiero tra l’Università degli Studi di Torino, l’European Center for Intercultural Training in Oral Health (ECITOH) e la Cooperazione Odontoiatrica Internazionale (COI), è nato con il fine di formare operatori odontoiatrici, 25 professionisti fra medici-dentisti, odontoiatri e igienisti dentali provenienti da tutta Italia, professionalmente preparati per inserirsi nel mondo del volontariato, della solidarietà e della coooperazione internazionale. Nel percorso formativo della durata di due anni, con sessioni mensili articolate su due giornate, sono stati affrontati argomenti riguardanti la realtà e le problematiche sanitarie e di salute orale delle comunità svantaggiate e dei paesi in via di sviluppo, calando l’argomento nel contesto politico, sociale e culturale delle varie realtà comunitarie. Il percorso formativo, validato da linee guida internazionali, comprensivo di studio teorico-pratico e stage finale, ha portato i partecipanti a sviluppare le conoscenze e gli strumenti atti ad attuare interventi mirati a soddisfare i reali bisogni di salute orale. Tiziana Francone Dubbi degli esperti sui benefici dell’acqua fluorata Lipsia - Alla 28 th Conference of the International Society for Fluoride Research di Toronto, Canada, gli esperti hanno espresso preoccupazione per gli effetti del fluoro nel nostro organismo. Secondo la loro ricerca, un’alta esposizione al fluoro, contenuto nell’acqua potabile o in altre fonti, può portare non solo a cambiamenti neurologici nel cervello, ma anche avere effetti sulle ossa e lo sviluppo dei denti. Nuove scoperte provenienti dagli Stati Uniti suggeriscono anche una mancanza di prove circa la diminuzione delle carie, sottolineando invece i danni e i costi associati alla fluorosi dentale, patologia causata da un eccesso di fluoro. La fluorizzazione dell’acqua potabile è pratica comune in molti paesi ed elogiata da organizzazioni internazionali come metodo efficace per la prevenzione ed il trattamento delle carie. Mentre Australia e Malesia sostengono tale operazione, nazioni come Cina, Giappone, Filippine e India non applicano la fluorizzazione. Finora sono state condotte solo poche ricerche valide sull’ampia questione del rapporto fluoro-salute, e le prove disponibili non consentono stime certe relative ad altri possibili rischi. “Agli studenti di odontoiatria e medicina viene insegnato che il solo effetto collaterale legato al consumo di acqua fluorata è la fluorosi dentale” così riassume le proprie preoccupazioni il professor Hardy Limeback, ospite alla conferenza. “Ma quando negli Stati Uniti il comitato del National Research Council, di cui ero membro, ha esaminato la letteratura - proveniente per lo più da paesi come India e Cina che non praticano la fluorizzazione dell’acqua - abbiamo scoperto che il fluoro aveva molti altri effetti negativi”. Limeback riferisce che la questione chiave è se esiste un adeguato margine di sicurezza tra le dosi di fluoro alle quali sono rilevati tali effetti e le dosi ricevute da chi vive in comunità con acqua potabile fluorata, non solo quelle derivanti dalla quantità di acqua bevuta, non controllabili, ma anche da diverse altre fonti. “Molti degli scienziati che hanno partecipato a questa conferenza non credono che esista un tale margine” ha aggiunto. Daniel Zimmermann, DTI Il gruppo di odontoiatri ed igienisti dentali neodiplomati. HYGIENE TRIBUNE 10 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition L’igienista dentale e le competenze da laureato della classe delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali ß pagina 7 Control), che avere un buono stato di salute orale è molto più che avere denti sani: si tratta di una condizione che influenza fortemente tutto lo stato di benessere della persona e che può avere effetti anche molto pesanti sulla vita quotidiana degli individui. L’attività dei professionisti della classe tecnico assistenziale ha, poi, un ruolo insostituibile nel caso in cui si operi su soggetti già patologicamente compromesi per fornire la riabilitazione più adatta e completa: si migliorano condizioni di salute e si evitano altri problemi di ordine medico con aggravio di costi per il S.S.N. Negli ultimi decenni l’aziendalizzazione in sanità ha definitivamente chiarito che, considerandola organizzata per fornire servizi alle persone, deve essere anche regolata secondo modelli propri delle imprese, sebbene l’utile non sia l’obiettivo prioritario. La salute va considerata come una variabile multidimensionale, in cui entrano in gioco le caratteristiche individuali delle persone, l’ambiente fisico in cui vivono, il loro ambiente sociale, ma anche i sistemi e i servizi sanitari di cui ognuno può godere (Figura 1). Ogni impresa è un’istituzione economico-sociale che produce beni e servizi, ma svolge anche funzioni sociali perché crea lavoro e fornisce benessere: alla base del concetto di azienda sanitaria esiste, come per tutte le tipologie di azienda, un valore che rappresenta il presupposto per garantire il raggiungimento di ogni finalità(3). La creazione di valore per una qualsiasi azienda sanitaria consiste nella progettazione e nella realizzazione di risposte utili ai bisogni espressi dal “mercato” attraverso un uso appropriato e conveniente delle risorse. Comincia ad esistere oggi competizione fra le offerte in sanità, oltre alla capacità di trasformazione rispetto alle nuove esigenze esterne ed interne ad ogni azienda, sostenuta dal progresso tecnologico sempre più versatile e innovativo. Questo obbliga una trasformazione della struttura del sistema dell’azienda in sanità, mandando in crisi sia la tradizionale organizzazione rigidamente gerarchica in verticale, sia la gestione interna del personale (carriera, incentivazioni e sviluppo delle competenze), non più rispondenti all’evoluzione del bisogno salute(4). Le macrocomponenti del sistema sanitario devono avvalersi delle risorse del sistema per fornire servizi di diverso livello adeguato alle necessità di salute della popolazione, nel rispetto dell’equità e sostenuti da efficienza (Figura 2). Promuovere stili di vita cor- Gabriella Losito Figura 1. Figura 2. retti è uno dei compiti principali della sanità pubblica ed è fondamentale che tutti abbiano accesso ai servizi sanitari e alle diverse opportunità di prevenzione delle malattie e promozione della salute. Tutto ciò nel rispetto della legge n.833/1978 che prevede l’osservanza dei principi di “universalità”, “uguaglianza” e “globalità”(5). Parallelamente, però, occorre che le persone siano messe nelle condizioni di essere parte attiva nella gestione della propria salute. La prevenzione e la promozione di stili di vita sani restano gli strumenti più validi e importanti per affrontare tante patologie croniche come cancro, diabete, cardiopatie, ictus. Ciascun individuo può ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare queste malattie semplicemente adottando comportamenti salutari come combattere sovrappeso ed obesità, grazie ad un’alimentazione corretta, evitare il fumo, limitare il consumo di alcol, fare attività fisica(11). Per raggiungere pienamente questo obiettivo occorre quindi un’azione integrata che, accanto al Sistema Sanitario Nazionale e ai singoli cittadini, coinvolga anche altri soggetti istituzionali e della società civile, come la scuola per la formazione, l’industria alimentare, la pianificazione di politiche sociali, allo scopo di creare un contesto glo- bale che favorisca scelte salutari. Gli interventi mirati al singolo cittadino, infatti, possono non produrre effetti duraturi se non sono accompagnati da un complesso di modifiche ambientali, strutturali e socioculturali che consentano di far perdurare le nuove buone abitudini acquisite. L’Oms sostiene la prevenzione delle malattie croniche perché ritiene che sia un investimento vitale per tutta l’umanità(6). La promozione di un’alimentazione sana è uno dei principali intenti della strategia di intervento per la prevenzione messa a punto dal Ccm (Centro controllo delle calattie) nell’ambito del Piano nazionale 2005-2007, sancito con l’intesa tra Stato, Regioni e Provincie autonome. L’alimentazione, quale tratto dello stile di vita, rappresenta oggi più che mai, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo, uno dei più importanti determinanti della salute. Le attuali conoscenze scientifiche evidenziano la correlazione fra alimentazione non corretta ed errori dietetici con l’insorgenza di numerose patologie, come il diabete, le malattie ischemiche cardio e cerebrovascolari, alcuni tumori, l’artrosi, l’osteoporosi, la litiasi biliare, lo sviluppo di carie dentale, il gozzo da carenza iodica e la sideropenia da carenza di ferro(7, 8, 9, 10, 12, 13) . Negli ultimi decenni l’obesi- tà è drasticamente aumentata, anche per l’alimentazione divenuta ipercalorica e non sempre bilanciata in rapporto alle effettive esigenze energetiche(14, 15) . Parlare oggi di malnutrizione significa rappresentare sia quella grossa parte dell’umanità che ha carenza e spesso assenza di nutrienti, sia quella piccola fetta di paesi ricchi che hanno un’alimentazione ricca e sregolata. Nell’Europa comunitaria lo sviluppo politico e socioeconomico ha assicurato infatti un’abbondante quantità di cibo rispetto al passato, che ha contribuito alla parallela crescita delle prospettive di vita. Tuttavia, proprio le modificazioni delle abitudini di vita e il progressivo allontanamento dal tradizionale modello contadino o “mediterraneo”, che hanno accompagnato tale sviluppo, hanno avuto un ruolo determinante nell’aumento dell’incidenza delle principali malattie degenerative, che rappresentano oggi la principale causa di mortalità(6). Questo grazie ai vantaggi conseguenti al progresso tecnologico, sia nelle attività lavorative che nelle altre attività quotidiane, che hanno ridotto il nostro fabbisogno calorico e che hanno messo in luce il ruolo protettivo di alcuni micronutrienti ad attività antiossidante, rivalutandoli nella prevenzione di molte patologie. Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e tutti i professionisti sanitari ne sono responsabili. Tuttavia è l’azienda sanitaria pubblica il diretto gestore della tutela fisica di ogni cittadino attraverso i servizi che assicura e le strutture che coordina, oltre ad informare e formare. Bisogna tener presente che ogni azienda di servizi è un’azienda “problem solving”, per sua natura è orientata verso il cliente-paziente che percepisce in maniera personale il livello del servizio erogato. Inoltre l’azienda, oltre a conoscere le aspettative del cliente-paziente, deve ridurre al massimo le differenze fra queste e le proprie caratteristiche di servizio. L’attività di planing delle proprie risorse umane diventa prioritaria per l’azienda nell’elaborazione di una forma organizzativa professionale congrua. L’organizzazione professionale, tipica delle attività di servizio alle persone, è caratterizzata da un’attività collettiva impiegante personale qualificato che compone il nucleo operativo. Esso è formato da professionisti che operano in autonomia, ma gestiti in un coordinamento che renda fluide ed ergonomiche tutte le attività. Ogni laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie ha ricevuto una formazione capace di permettergli l’organizzazione e la gestione di servizi sanitari moderni ed efficienti, che si basino sull’attività di grupppi di lavoro. L’utilizzo di team rientra nell’ambito dell’organizzazione interna di una azienda sanitaria (sia strutturale che gestionale) ed ha assunto una crescente importanza come strumento adatto a supportare, congiuntamente ad altri interventi, l’organizzazione di una struttura efficiente. L’igienista dentale è usualmente in stretta collaborazione con altre figure appartenenti al team odontoiatrico e, da laureato della classe tecnico assistenziale, sa relazionarsi con altri professionisti della sanità nella realizzazione di progetti assistenziali, didattici e divulgativi. I requisiti fondamentali di ogni attività organizzata prevedono: • obiettivi comuni; • modelli di coordinamento; • identità di impresa. Strutturare un gruppo di lavoro può essere una modalità di approccio organizzativo che si adatta ad aziende che operano in ambito locale, anche di dimensioni ridotte, in cui non necessitano meccanismi molto articolati di coordinamento dell’azione collettiva, di incentivazione e controllo(16). Così per ogni servizio sanitario fornito si considerano sufficienti modalità coerenti agli scopi aziendali, utilizzo di modelli anche impliciti di coordinamento e goals definiti. Questo perché gli operatori possono attingere alla filosofia di base dello sviluppo dell’attività del proprio gruppo di lavoro: la cooperazione. Malgrado l’azione dei professionisti operanti sia gestita con criteri e norme proprie delle singole professioni, e quindi definita all’esterno dell’organizzazione, si può raggiungere e mantenere un accordo spontaneo grazie ai vincoli normativi dati dall’impresa e grazie alla “mission” che, in definitiva, rappresenta la ragion d’essere del gruppo di lavoro stesso(17). Possiamo parlare di strategia aziendale di successo quando gli obiettivi risultano ben definiti, quando sono giustamente valutate e conosciute le risorse e quando è adeguata la traduzione in azioni. Nel gruppo di lavoro di professionisti tecnici che lavorano nella prevenzione o in ambito assistenziale, chiari devono essere gli obiettivi e coerenti con i valori e la cultura della sanità pubblica. Basilare risulta che il contenuto dell’azione sia compatibile con l’insieme delle risorse interne, con le caratteristiche degli assetti organizzativi e gestionali dell’azienda. Tuttavia, se la “vision” che la sanità pubblica definisce riguarda il ruolo che intende svolgere, i confini entro cui intende à pagina 11 HYGIENE TRIBUNE Speciale 11 Italian Edition ß pagina 10 muoversi e i principi etici a cui si ispira per le sue scelte di governo , essa deve guidare la strategia d’azienda con la enunciazione dello scopo fondamentale che essa persegue: prevenzione ed assistenza. Gli obiettivi strategici della sanità devono essere programmati su vasta scala, ma devono concordare con quelli a medio e breve termine di ciascun “team work”. Così le norme di coordinamento istituzionale e culturale possono sfruttare le convinzioni generali e mettere in pratica uno strumento efficace come la cooperazione. Il ruolo del laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie consiste infatti proprio nel lavoro progettuale ed operativo associato alla attività di servizio in collaborazione con altri operatori. Dal punto di vista sociologico, il modello proposto da Merton identifica un generico gruppo come “un insieme di persone che interagisce secondo determinati modelli, che prova sentimenti di appartenenza nei confronti del gruppo e che viene considerato membro dello stesso gruppo, sia da parte degli altri componenti, sia da soggetti esterni”(18). L’interazione fra due o più soggetti, in ambito sia sociologico che economico, presuppone che le scelte e i comportamenti di ogni membro influenzino tutto il gruppo. Tuttavia questa interazione, perché sia vantaggiosa, deve essere strutturata attaverso una regolamentazione o istituzionale o culturale che spinga tutto il gruppo verso la stessa direzione, cioè verso gli stessi goals. All’interno della medesima classe di professionisti tecnico– sanitari, la condivisione degli intenti è assicurata da molti fattori, fra cui l’appartenenza ad una certa realtà lavorativa, l’operare per “l’obiettivo prevenzione”, la conoscenza delle risorse disponibili, il continuo aggiornamento professionale richiesto, la percezione delle esigenze di servizio e, infine, la consapevolezza della stessa cultura sociale in sanità. Mentre le norme istituzionali indirizzano i comportamenti professionali verso procedimenti standardizzati, definiti aprioristicamente nei particolari per ottenere un risultato, i modelli basati su norme culturali hanno una forza di natura ideologica molto più personalizzante. Il coordinamento dei professionisti da parte di un laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie si basa anche sulla valutazione di criteri di ordine morale ed etico. Sono i singoli membri di un gruppo a definire il proprio modello culturale, basato sulla condivisione di valori, criteri di giudizio e mete comuni; questo influenza l’emotività dei membri di un team work guidati non dai procedimenti, ma dal conseguimento dello scopo comune. E’ il team che assume una posizione unitaria con una propria, chiara identità. Ne consegue l’esigenza di Anno I n. 2 - Dicembre 2008 flessibilità dal punto di vista pratico quando ci si riferisce alle azioni dei singoli professionisti, che può essere un punto di forza o di debolezza dell’efficienza del gruppo e che è in diretta relazione con un efficace coordinamento(19). Il raggruppamento delle unità all’interno di ogni gruppo di lavoro rappresenta un modo fondamentale per coordinare il lavoro da svolgere ed obbliga ciascuno a condividere risorse comuni: ciò favorisce un reciproco adattamento(20). Esiste, tuttavia, anche una certa “criticità” in un gruppo di lavoro. Infatti l’attività interattiva professionale fra i membri di un gruppo di lavoro dipende, oltre che dalla natura del legame esistente fra gli operatori, che può riconoscere diverse caratteristiche, anche dalla complessità e dalla dinamica del legame stesso. Con il termine “complessità” si identifica una prima problematica riguardante il rapporto di interdipendenza fra gli operatori e la loro stessa discrezionalità di azione e di scelte che, sebbene limitate da quelli che si definiscono vincoli normativi di unità e condivisione, prevedono il confronto fra idee, competenze e percezioni diverse. Le dinamiche interne riguardano la continua evoluzione di ogni gruppo di lavoro che si sviluppa nella realizzazione di un progetto comune e che necessità di equilibri sempre nuovi riguardanti i processi decisionali e la leadership. Infine, la natura del legame all’interno di un gruppo va compreso, perché ogni accordo di cooperazione veda una riparti- zione proporzionalmente equa delle responsabilità, dei meriti e dei profitti. Si possono verificare, malgrado solide basi istituzionali e culturali, comportamenti opportunistici di alcuni membri di un gruppo di lavoro, con relativi conflitti scaturiti da una parte da esigenze di autonomia e dall’altra da necessità di controllo. Questa problematica può causare inefficienza all’interno del gruppo di lavoro relativa ad inadempienze individuali non à pagina 12 HYGIENE TRIBUNE 12 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 ß pagina 11 osservabili, fino ad arrivare ad atteggiamenti di inadempienza contrattuale. Tali atteggiamenti sleali risultano, talvolta, difficilmente individuabili e sanzionabili, ma risolvibili attraverso una soluzione basata sul meccanismo dell’incentivazione. La ricerca di meccanismi di incentivazione, in grado di far fronte alle potenzialità opportunistiche, sono ricercati nella struttura emotiva individuale degli operatori che compongono un team: ogni igienista dentale laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie è formato per conoscere e gestire tali meccanismi. Sentimenti quali la vergogna ed il senso di colpa rivestono un ruolo fondamentale e fanno emergere l’importanza del grado di sensibilità individuale al rapporto interpersonale nel gruppo di lavoro, che presumerebbe coesione fra i singoli. Gli stessi fattori emotivi giocano un ruolo importante nella modalità di controllo affidata agli stessi componenti del team e non ad autorità esterne. Il controllo reciproco rappresenta una modifica sostanziale rispetto alle modalità delle forme di controlllo tradizionali delle aziende che affidano alla autorità e al potere questa funzione. Preferibile, perché più responsabilizzante e più idonea, la forma di controllo affidata alle competenze, alla capacità di valutazione di soggetti “pari” e al processo basato sulla osservazione diretta. Il coordinamento delle scelte individuali e l’incentivazione delle azioni tendono a sostenere validamente tutti i comportamenti di tipo cooperativo, che permettono lo sviluppo delle capacità dei singoli operatori nel gruppo e l’efficienza del gruppo intero. L’orientameto per superare criticità di questo tipo deve rientrare in un criterio generale di equità economica e funzionale, capace di creare forme motivazionali stimolanti e sempre nuove. Un ultimo aspetto critico è legato allo scarso interesse di alcuni membri del gruppo di lavoro verso le innovazioni: esse diventano destabilizzanti per coloro i quali sentono la bontà della loro opera legata alla ripetitività di pratiche sempre meglio gestite in termini di tempo e di rarità di errore. In questo caso diventa trainante la forza del gruppo stesso che sostiene ogni nuova richiesta del mercato nella modifica del livello del servizio per incontrare la richiesta sanitaria nuova della popolazione. Sintetizzando le principali criticità valutate per ogni forma organizzativa professionale che prevede un gruppo di lavoro, possiamo individuarle: • nello spiccato individualismo con rischio di abuso della discrezionalità inerente alle azioni dei singoli operatori; • nella scarsa incisività ed efficacia degli strumenti di coordinamento e di controllo compatibili con la cultura professionale e con le condizioni di Italian Edition autonomia dei singoli operatori; • nello scarso interesse di qualche operatore verso l’innovazione. Le singole individualità coordinate in un gruppo di lavoro da un laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie possono essere raggruppate seguendo vari criteri: quello che sembra essere più calzante all’interno della stessa classe di professionisti sanitari tecnici è per “output”. Tuttavia Simon critica una rigida classificazione di raggruppamento in quanto sostiene che ogni attività” è un processo rispetto ad un obbiettivo di ordine superiore e nel contempo rappresenta un obiettivo rispetto ad un processo di ordine inferiore”(20). Ciò sta a significare che in sanità un piccolo obbiettivo raggiunto da un gruppo anche di dimensioni ridotte, va considerato nella prospettiva di un gradino ulteriore per il raggiungimento di una meta su scala più vasta. Da questo punto di vista i sistemi di pianificazione delle azioni e di controllo delle performance permettono la definizione di un piano operativo che offre poco spazio all’autonomia del singolo professionista. L’appartenenza dei singoli ad una specifica classe professionale si traduce in una serie di comportamenti in cui è possibile riaffermare l’autonomia del proprio ruolo, ma a servizio di un rafforzamento del senso ultimo della mission del team. I contenuti dei goals di ogni gruppo di lavoro sostengono le interdipendenze fra gli operatori e giustificano ogni adattamento reciproco. E’ evidente la valenza della cooperazione fra una molteplicità di competenze che qualificano il risultato dell’attività di un servizio specialmente in sanità, dove la diversità di figure professionali aumentano in maniera esponenziale la completezza dell’azione sanitaria. Negli ultimi studi effettuati sulla utilità della collaborazione fra operatori sanitari della stessa classe tecnica, si evidenzia come i miglioramenti registrati su un campione di pazienti sottoposti a visite di controllo multidisciplinari sia in relazione all’efficacia di una azione coordinata e comune della attività di tanti professionisti sanitari(21). Sebbene la collaborazione in un team abbia oltre che dei vantaggi, per il livello della prestazione resa, anche dei costi derivanti dalla complessità delle azioni coordinate svolte, tuttavia se ne dovrebbero sottolineare i risparmi a lungo termine, come compete ad ogni forma di prevenzione. D’altra parte, nel caso specifico degli igienisti dentali laureati in Scienze delle Professioni Sanitarie, va messa in evidenza la relazione che viene sempre tenuta ben a mente fra salute orale e salute generale, nonché il livello di qualità della vita sostenibile da un approccio multidisciplinare per la prevenzione e la cura di molte patologie(22). I “Global Goals” dell’Oms da raggiungere per il 2020 sottolineano la necessità di orientare la salute pubblica con progetti riguardanti la salute orale, gli stili di vita e una corretta alimentazione, vista l’evidente necessità di prevenire problemi di salute generale(23). In aderenza agli obiettivi mondiali di attività preventiva, si fa sempre più necessario sostenere l’impegno di gruppi di lavoro in sanità che prestino la loro attività integrata sulla popolazione sia a vantaggio della tutela della salute, sia con scopi educativi ed informativi. I goals riferiti sono sostenuti con decisione in tutto il mondo, perché validati da molteplici evidenze scientifiche. L’attenzione della comunità scientifica mondiale è concentrata sulla necessità di prevenire molte patologie, informando sulla eliminazione dei fattori di rischio tutta la popolazione. Sebbene le realtà geografiche ed economiche denuncino bisogni differenti e realtà di varia complessità nel mondo, si è concordi ovunque a programmare miglioramenti dello stato di salute degli individui attraverso la programmazione di piani sanitari che facciano fronte proprio a tutte queste esigenze. Prevenzione e assistenza rappresentano le due grandi aree di azione dell’attività sanitaria in cui si concentrano risorse umane ed economiche, per la ricerca e per l’azione sanitaria e quella educazionale. Prevenzione ed assistenza sono anche i due ambiti naturali nei quali opera ogni igienista dentale. In Italia l’attività del Ccm, conformemente alle indicazioni del Who e del Cdc americano, si concentra fra le altre cose anche sulla richiesta della modifica dei nostri stili di vita. Concludendo, nelle società più industrializzate la sedentarietà, una alimentazione squilibrata e sovrabbondante, il fumo, il consumo di alcol e la scarsa inclinazione ad essere attivi nel preservare il proprio “ bene salute”, incidono negativamente sull’insorgenza di tante patologie croniche gravi. L’azione integrata fra istituzioni e società civile può favorire la divulgazione di informazioni che favoriscano scelte salutari. Le attuali conoscenze scientifiche continuano a sostenere la correlazione fra errori dietetici e insorgenza di numerose patologie fra cui tumori, malattie cardiovascolari e del cavo orale. Fra i professionisti sanitari della classe tecnico-assistenziale, gli igienisti dentali hanno le competenze per occuparsi di prevenzione intercettando segni e sintomi di patologie gravi come cancro ed epatopatie, raccomandando abitudini nutrizionali e stili di vita corretti agli individui in ogni fascia d’età, e nel contempo operano nell’assistenza con interventi di igiene nel cavo orale che migliorano lo stato di salute, evitando l’ingravescenza di patologie sistemiche se esistenti, e di mantenimento della riabilitazione conservativa e protesica se presente. Tutto ciò può avvenire in collaborazione con altre figure della stessa classe delle professioni sanitarie tecnico–assistenziali coordinate da un laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie, considerando che un servizio di prevenzione su popolazione completo necessita di una pluralità di competenze e di figure organizzate adeguatamente. Le risorse umane in organico in sanità possono offrire una risposta efficiente alle richieste moderne del “bisogno salute” se strutturate e coordinate all’attuazione di progetti comuni. Se da un lato è evidente la spinta verso la prevenzione da parte dell’Oms, dall’altro in ogni ambito locale e regionale la sanità cerca di progettare servizi che onorino tali intenti. Attraverso l’organizzazione di team work si possono attuare attività complesse ed efficienti in sanità, riallocando risorse già esistenti per ottimizzare l’efficacia di servizi più moderni e rispondenti ai bisogni della popolazione. I modelli di coordinamento di un gruppo di lavoro diventano incisivi se attingono alla cultura di partenza dell’azienda, se tengono conto che la diversità di competenze rappresenta un valore, se rispettano la giusta autonomia d’azione e se prevedono incentivazioni e riconoscimenti per ciasun operatore: un igienista dentale laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie ha ricevuto formazione adeguata per svolgere questo tipo di coordinamento. Il nodo critico che riguarda il funzionamento organizzativo professionale deve, in definitiva, rispettare tre diversi ordini di esigenze: • la qualità del servizio fornito ai clienti-pazienti; • la soddisfazione dei professionisti che operano nel servizio; • il ritorno in termini economici a lungo termine. La consapevolezza di poter fornire servizi moderni e collimanti alle reali necessità degli individui, spingerà la sanità pubblica verso la programmazione di attività che permettano, insieme ad un completo e corretto utilizzo delle risorse, anche l’abbattimento di quei costi che oggi rappresentano uno spreco perché relativi all’elevata incidenza di patologie arginabile con la sola prevenzione. Si auspica inoltre un impiego completo dei laureati in Scienze delle Professioni Sanitarie, la cui formazione oggi è sicuramente di ottimo livello, ai fini del raggiungimento di obiettivi di salute per tutti sempre migliori. L’Autore Bibliografia Gabriella Losito Laureata con lode in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Laureata con lode in Scienze delle Professioni Sanitarie tecniche assistenziali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dal 2005, docente a contratto nel Corso di Laurea in Igiene Dentale per il settore Scientifico Disciplinare Med/50 e tirocinio guidato presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Consigliere Regionale Aidi Campania nel triennio 20062008, Presidente Regionale eletto nel Consiglio Regionale Aidi Campania per il triennio 20092011. 1. “Codice deontologico degli igienisti dentali” 2 gennaio 2004 2. Petersen P.E, Yamamoto T. “Improving the oral health of older people: the approach of the WHO Global Oral Health Programme” Comm. Dental Oral Epidem. 2005 Apr, 33 (2) 3. Kreps D “ Corporate culture and economy theory” a cura di J.Alt e K. Shepsle 1990 ed. Cambridge Univ. 4. Grandori A. “Organizzazione e comportamento economico” ed. Il mulino 1999 5. G. B. Verbari “ Servizio sanitario nazionale” Utet Torino 1987 pag. 185 6. Rapporto OMS 2006 “Prevenire le malattie croniche :un investimento vitale” 7. Girardin C.M. 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Quando il fisiologico equilibrio microbico orale viene alterato, si manifestano proprietà batteriche di patogenicità che determinano una condizione morbosa tipica delle patologie infettive. La colonizzazione dei denti e la loro mancata esfoliazione causa, sia sopra che al di sotto del margine gengivale, il deposito ed il progressivo accumulo del biofilm dentale (placca batterica) che rappresenta, quindi, il rischio maggiore nell’insorgenza delle diverse e numerose patologie che possono colpire il cavo orale e, fra queste, le più comuni e diffuse sono carie e malattia parodontale(4, 15, 22). La letteratura scientifica, nel corso degli anni, ha evidenziato il rapporto esistente tra il distretto orale e, in particolare, tra la presenza dei biofilm orali nei pazienti affetti da parodontite ed alcune malattie sistemiche e altre condizioni particolari (diabete, malattie cardiovascolari, gravidanze pretermine e infezioni respiratorie in soggetti nosocomiali), correlate sia a fattori di rischio comuni (fumo), sia alla diffusione extraorale dei batteri e dei diversi prodotti dell’infiammazione(3, 15). I dati epidemiologici riportano un elevato tasso di prevalenza sia di carie che di malattia parodontale. Per tale motivo, la possibilità di contenere la presenza del biofilm batterico e la prevenzione delle patologie dentoparodontali è basilare non solo per la difesa della salute orale, ma anche per la tutela della salute complessiva del paziente e della sua qualità di vita(3). CONTROLLO MECCANICO E CHIMICO DEL BIOFILM ORALE In definitiva, a tutt’oggi il controllo meccanico della placca sopra e sottogengivale (sia di tipo domiciliare sia di tipo professionale) rimane il metodo più efficace nella possibilità di prevenire malattie orali o nel limitarne i danni. Il paziente svolge un ruolo attivo di primo piano nel mantenere un elevato standard di igiene orale attraverso l’utilizzo dei diversi presidi disponibili (spazzolino, filo e scovolino), tuttavia la possibilità di raggiungere indistintamente tutte le diverse nicchie ecologiche è limitata. Per questo il supporto di sostanze Clelia Mazza, Tonia Strummiello chimiche al “semplice” controllo meccanico è indispensabile, al fine di potenziarne l’efficacia anche quando la compliance e la motivazione del paziente tendono a diminuire(1, 3, 4 5, 14, 20, 21). Tra i diversi agenti chimici a disposizione dei pazienti, i collutori svolgono molteplici funzioni: terapeutica, poiché ri- ducono il numero di microrganismi e facilitano la guarigione dei tessuti; preventiva, impedendo in altre parole il rischio di sviluppare carie grazie all’apporto di fluoro; in ultimo, una funzione cosmetica, contenendo l’alitosi, in particolare se di origine orale(11). Sono soluzioni nella cui composizione entra a far parte acqua o alcool e principi attivi diversi, i più importanti dei quali sono rappresentati da: clorexidina, olii essenziali, delmopinolo, sanguinarina, composti dell’ammonio quaternario, perossido d’idrogeno, triclosan e fluoruri(3, 10, 11). In base alla maggior prevalenza del principio attivo, i col- lutori si classificano in: • antimicrobici • ossigenanti • calmanti • astringenti • deodoranti • antiacidi Negli ultimi decenni, in odontoiatria l’utilizzo dei collutori è significativamente cresciuto e, di conseguenza, la ricerca à pagina 14 HYGIENE TRIBUNE 14 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 ß Italian Edition pagina 13 scientifica ha posto un interesse particolare nel fornire preparati da un lato sicuramente efficaci ma, dall’altro, anche sicuri e privi di effetti collaterali(3). CLOREXIDINA La clorexidina (CHX) è definita bisbiguanide: una molecola simmetrica consistente in quattro anelli clorofenili e due gruppi biguanidi connessi da un ponte di esametilene. Il composto è una base forte e dicationica con livelli di pH al di sopra di 3,5 con due cariche positive su entrambi i lati del ponte di esametilene(16, 17, 18). E’ disponibile in tre forme: digluconato, acetato e cloridrato (quest’ultima poco solubile in acqua)(3). La CHX, dotata di carica positiva, ha la capacità di essere adsorbita durante lo sciacquo alla superficie dei denti, della placca e della mucosa orale, che sono cariche negativamente. Nelle 12-24 ore successive, la porzione di farmaco adsorbita è rilasciata gradualmente anche in proporzione della riduzione della concentrazione nella saliva. Questa proprietà, chiamata sostantività, permette non solo un effetto battericida immediato, ma anche batteriostatico protratto nel tempo (8). La CHX si lega fortemente alla membrana della cellula batterica. A basse concentrazioni si determina un incremento della permeabilità cellulare con perdita degli elementi intracellulari, tra cui il potassio; a concentrazioni più elevate causa la precipitazione del citoplasma batterico e la morte della cellula. La clorexidina, nella metà degli anni ‘90, era utilizzata come antisettico della pelle. Il suo uso si estese poi nei campi più diversi della medicina e della chirurgia. Grazie alle sue caratteristiche, è l’antisettico più efficace perché attivo su batteri gram-positivi, gram-negativi, aerobi, anaerobi e su miceti, pur nel rispetto della flora saprofita del cavo orale(2, 3, 8) , quindi largamente utilizzata quando sia necessaria una drastica riduzione della placca batterica: terapia parodontale, igiene pre-implantare, ulcerazioni ricorrenti del cavo orale, disinfezione protesi, terapia ortodontica ed elevata cariorecettività. E’ importante che lo sciacquo avvenga dopo circa trenta minuti dallo spazzolamento con dentifricio affinchè sostanze in quest’ultimo contenute non inibiscano l’azione della clorexidina. Numerosi sono gli effetti collaterali, seppur reversibili: alterazione del gusto, desquamazione della mucosa, aumento dei depositi calcificati sopragengivali, raramente, tumefazione reversibile della parotide e pigmentazione giallo-bruna dei denti e dei materiali da restauro(23). Per quest’ultimo effetto, oggi, la ricerca di alcune case produttrici ha investito molto riuscendo a formulare collutori alla clorexidina con agenti Anti Discoloration (ADS) che permettono di ridurre il problema delle pigmentazioni senza modificare la capacità antibatterica(13). OLII ESSENZIALI Sono sostanze di origine vegetale di tipo aromatico, ottenute per estrazione e per questo, quindi, ricche in “essenze”. Si hanno notizie di distillazione degli olii essenziali già più di 4000 anni fa, ma l’uso sistematico risale solo al 1700. Gli olii essenziali esercitano numerose attività preventive e di riequilibrio metabolico; possiedono anche proprietà terapeutiche e, dato il loro tropismo, hanno una spiccata influenza su diversi sistemi organici svolgendo, di conseguenza, attività di potenziamento delle funzioni vitali. Numerosi sono gli effetti su sistema endocrino, nervoso, digerente, cardiocircolatorio. Il più noto collutorio a base di olii essenziali, Listerine, prende il nome dal medico inglese J. Lister che, nel 1865, eseguì il primo intervento chirurgico in antisepsi. Gli olii essenziali contenuti nei collutori possiedono azione battericida e batteriostatica, sono estremamente efficaci quali agenti antiplacca ed antigengivite anche per aree di difficile accesso, perciò consentono un mantenimento ottimale nel lungo termine. Anche per questi composti un’assunzione di dosi eccessive può determinare effetti tossici, causando sintomatologie più frequenti quali, ad esempio, la sensazione di bruciore e sintomi minori come nausea e lesioni aftosiche(3). DELMOPINOLO E’ un agente chimico con modalità d’azione diversa rispetto agli altri antisettici. Non è un battericida, ma possiede una moderata attività antimicrobica contro i colonizzatori della prima flora orale. Esso esercita la sua azione all’interfaccia tra la placca batterica e la superficie del dente o delle mucose. Questa modalità determina la riduzione di placca batterica di nuova formazione ed inoltre disgrega quella già presente, facilitandone così la rimozione con lo spazzolamento. In tal modo diminuiscono le tossine che possono essere rilasciate all’interno dei tessuti, con effetto è antiplacca ed antigengivite. Il delmopinolo non causa discolorazioni né, ad oggi, sembra presentare altre conseguenze indesiderate(3). SANGUINARINA La sanguinarina è un alcaloide ricavato da una pianta della famiglia delle papaveracee, diffusa soprattutto nell’America Settentrionale: la Sanguinaria canadensis. In odontoiatria è utilizzata sia per la sua azione antibatterica, con particolare efficacia sulle specie responsabili di gengiviti e parodontiti, ma anche attività antivirale. La san- guinarina diminuisce la formazione della placca e ne facilita l’allontanamento con lo spazzolamento perché ostacola l’aderenza dei batteri alla superficie dentaria(3, 11). Per ciò che concerne la presenza di effetti indesiderati, alcuni autori hanno evidenziato il legame esistente tra l’uso di sanguinarina e la comparsa di lesioni precancerose (leucoplachia); altri effetti collaterali dovuti ad uso prolungato di tale agente sono rappresentati da glaucoma, epigastralgia, diarrea e sincopi(3, 11). COMPOSTI DELL’AMMONIO QUATERNARIO Tra i composti dell’ammonio quaternario, quello più studiato è il cetilpiridinio cloruro, un disinfettante cationico con proprietà antibatteriche ed antifungine(7, 19). Esso è meno efficace rispetto alle altre classi di antisettici, in particolare per la sua minore sostantività, stimata intorno alle quattro o cinque ore. Rappresenta in ogni caso una buona alternativa sia per la sua azione detergente, sia disinfettante nei confronti di un ampio spettro di batteri, soprattutto gram-positivi. Il cetilpiridinio cloruro agisce legandosi alle membrane cellulari batteriche causando la fuoriuscita di elementi cellulari, ne altera il metabolismo e ne provoca, infine, la morte. Il cetilpiridinio cloruro non presenta effetti tossici, né cambiamenti nella flora batterica dell’ecosistema orale, con possibile crescita di Candida Albicans, ma in alcuni casi, determina pigmentazione di denti e lingua e, nei pazienti con salivazione ridotta, irritazione delle mucose(3, 7, 11). PEROSSIDO D’IDROGENO Il perossido d’idrogeno è attivo contro infezioni derivanti da numerose specie di patogeni. Deve la sua azione antisettica alla liberazione di ossigeno, in particolare al rilascio di radicali liberi dell’ossigeno e alla successiva reazione di questi ultimi con le membrane cellulari provocando, quindi, la loro distruzione. Al perossido d’idrogeno può essere addizionato fluoruro di sodio e formare così fluorapatite. Non sono emersi effetti indesiderati nell’utilizzo di perossido d’idrogeno, per quanto il suo impiego sia ridotto a causa dell’efficacia limitata nel tempo(3, 11). TRICLOSAN E’ un composto fenolico ampiamente utilizzato in numerosi prodotti, dai deodoranti, alle cal- ze, ai giocattoli, dentifrici e, ovviamente, collutori. La sua azione antisettica è dovuta alla denaturazione delle proteine della membrana cellulare. Ha attività inibitrice nei confronti della placca batterica e sostantività moderata, di circa cinque ore. In Inghilterra, il triclosan è stato bersaglio di campagne d’allerta circa la possibilità che il suo utilizzo favorisca lo sviluppo di cancro orale. Negli ultimi anni, l’uso di triclosan ha suscitato preoccupazione e attenzione particolare poiché il composto, reagendo con il cloro libero dell’acqua, forma prodotti intermedi che, se sottoposti a raggi UV, possono convertirsi, seppur in quantità minime, in diossine tossiche e pericolose per il sistema endocrino. Dopo numerosi anni di esperienza con il triclosan, non sono stati documentati effetti indesiderati derivanti dal suo uso in forma di collutorio, sia nel breve quanto nel lungo termine(3) . FLUORURI I fluoruri sono composti con una spiccata attività anti-carie. Tra questi vanno annoverati il fluoruro amminico ed il fluoruro stannoso, utilizzati nei dentifrici dalla metà degli anni ’50. Il fluoruro stannoso e quello amminico possiedono attività antibatterica legata alla presenza dello ione stannoso nel primo caso, ed al gruppo amminico nel secondo. Questi metalli si legano alla superficie batterica, ostacolando la colonizzazione della superficie dentale; l’accumulo, poi, a livello intracellulare dei metalli stessi, ne danneggia il metabolismo cellulare. Per quanto riguarda gli effetti indesiderati, i fluoruri, ad elevate concentrazioni, possono rivelarsi tossici e condurre a mor- te; sono, inoltre estremamente pericolosi i contatti, con pelle ed occhi, di fluoruri ad alte concentrazioni. Sovradosaggi prolungati a basse concentrazioni possono determinare: fluorosi dentale, calcificazioni della ghiandola pineale e disturbi della tiroide. Collutori contenenti sali stannosi di fluoro, se utilizzati per lunghi periodi, possono pigmentare denti, mucose ed in particolare il dorso linguale(3). CONCLUSIONI Il raggiungimento di un elevato standard d’igiene orale, presupposto fondamentale nella prevenzione e nel controllo a lungo termine delle diverse patologie dento-parodontali, richiede l’allontanamento del biofilm batterico in particolare ad opera del paziente attraverso i diversi presidi a sua disposizione. Tuttavia, la difficoltà d’accesso ad alcune zone e la presenza, ormai accertata, dei batteri a livello delle nicchie ecologiche presenti nel cavo orale, mettono in luce i limiti del solo metodo meccanico, a cui è possibile rimediare attraverso l’associazione di sostanze chimiche antimicrobiche: i collutori(6, 12). L’uso di un collutorio non può e non deve mai sostituire la rimozione meccanica della placca batterica, può però costituire un valido ausilio nell’ottimizzarne il controllo(6, 9) . Le sostanze antimicrobiche contenute nei collutori aiutano i pazienti ad assumere agenti attivi a costi contenuti; il successo di questi prodotti è confermato dallo stesso mercato, che segnala come l’acquisto (costantemente in crescita) di questo presidio rappresenti oggi più del 9% delle spese sostenute dai cittadini per i prodotti destinati all’igiene (3). Bibliografia 1. Addy M. et al. Chemical claque control in the prevention of gingivitis and periodontitis. Proceeding of the First European Workshop in Periodontology, Quintessence 1994. 2. Addy M. Chlorexidine compared with other locally delivered anti-microbials. A short review. Journal of Clinical Periodontology 1986; 957-64. 3. A.I.D.I., A.N.D.I., A.N.D.I., Collegio dei docenti in odontoiatria. Linee guida italiane sull’uso dei collutori per la tutela della salute orale. Italian Mouthwash guidelines; Marzo 2007. 4. American Academy of Periodontology. Current terminology for periodontics and insurance reporting manual. Chicago: American Academy of Periodontology 1991. 5. Axelsson P., Lindhe J., Nystrom B. On the prevention of caries and periodontal disease. Results of a 15-year longitudinal study in adults. J. Clin. Periodontol. 1991; 18: 182-89. 6. Barnett M. L. The rationale for the daily use of an antimicrobial mouthrinse. Jada 2006; Vol. 137. 7. Bonesvoll P., Gjermo P. A comparison between chlorexidine and some quaternary ammonium compounds with regard to retention, salivary concentration and plaque inhibiting effects in the human after mouthrinses. Archives of Oral Biology 1978; 23: 289-94. 8. Bonesvoll C., Lokken P., Rolla G., Paus P.M. Retention of chlorexidine in the human oral cavity after mouthrinses. Archives of Oral Biology 1974; 19: 1025-29. 9. Bouwsma O. J., Yost K.G., Barun H. J. Comparison of a chlorexidine rinse and wooden interdental cleaner in reduging interdental gingivitis. Am. J. Dent 1992; 5: 143-46. 10. Calandriello M., Carnevale G., Ricci G. Parodontologia. Cap. 10; Ed. Martina Bologna 2006. 11. Farronato G. Odontostomatologia per l’igienista dentale. Basi anatomo-cliniche e protocolli operativi. Cap.6.4: 282-83; Ed. Piccin Padova 2007. 12. Fine D. Chemical agent to prevent and regulate plaque development. Periodontology 2000; Vol.8, 1995: 87-107. 13. Jones C. G. Chlorexidine: is it still the gold standard? Periodontology 2000; Vol. 15, 1997: 55-62. 14. Kaldahl W. B., Kalkwarf K. L., Patin K. D., Dyer J. K., Bates R. E. Evaluation of four modalities of periodontal therapy. Mean probing depth, probing attachment level and recession changes. Journal of Periodontology 1998; 59: 783-93. 15. Landini M. P. Microbiologia Odontoiatrica. Ed. Esculapio: 211-22, Bologna 2001. 16. Lindhe J., Karring T., Lang N. P. Parodontologia e implantologia dentale. Terza edizione. Ed. Ermes: Cap. 4, Milano 2001. 17. Lindhe J., Karring T., Lang N. P. Parodontologia e implantologia dentale. Terza edizione. Ed. Ermes: Cap. 16, Milano 2001. 18. Lindhe J., Karring T., Lang N. P. Parodontologia e implantologia dentale. Terza edizione. Ed. Ermes: Cap. 27, Milano 2001. 19. Lindhe J., Karring T., Lang N. P. Parodontologia e implantologia dentale. Quarta edizione. Ed. Ermes Milano 2006. 20. Slots J. Microbial analysis in supportive periodontal treatment. Periodontology 2000; Vol. 12, 1996. 21. Thomas G., Wilson J. R. Supportive periodontal treatment introduction, definition, extent of need, therapeutic objectives, frequency and efficacy. Periodontology 2000; Vol. 12, 1996. 22. Valletta G., Materasso S., Mignogna M. D. Malattie odontostomatologiche. Cap. 6, Ed. Piccin 2005. 23. Zahn M., Kieferheilkd Z. The effect of chlorexidine. 1981; 69, 4: 248-59 HYGIENE TRIBUNE Speciale 19 Italian Edition Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Alimentazione e malattia parodontale Clelia Mazza, Igienista dentale - Nicoletta De Chiara, Igienista dentale La correlazione tra nutrizione e malattia parodontale è alquanto controversa per diverse ragioni; tuttavia, benchè si riconosca nella placca batterica il principale agente eziologico della parodontite, un’alimentazione inadeguata può agire negativamente sulla malattia. Le influenze sono in rapporto ai meccanismi di riparazione e di difesa dell’organismo, i quali risentono di: diminuita attività fagocitaria dei granulociti, modificazione della risposta immunitaria, disturbi della sintesi delle prostaglandine, alterazioni epiteliali(4). Una malnutrizione, compromettendo tali meccanismi, determina una reazione tissutale che si identifica in un aumento della permeabilità della mucosa orale la cui integrità rientra tra gli elementi di difesa degli ospiti per il mantenimento della salute orale, unitamente a risposta immunitaria ottimale, capacità funzionale delle ghiandole salivari, composizione della saliva, produzione del fluido salivare e rapidità d’avvio del processo riparativo(3) . I tessuti orali, in particolare l’epitelio giunzionale, hanno la duplice capacità di agire come una vera e propria barriera, impedendo il passaggio di endotossine batteriche e di altri prodotti metabolici dalla superficie dentale al connettivo sottostante, e di sostituire rapidamente le proprie cellule. Nello specifico, il rivestimento epiteliale del solco gengivale è caratterizzato da un turnover che è tra i più rapidi e per questo necessita di un apporto nutritivo continuo ed adeguato. Tale fabbisogno varia in relazione alle condizioni del tessuto ed è intuibile pensare che sia elevato in una situazione di flogosi, allorquando sono richiesti continui processi riparativi. La capacità di riparazione dei tessuti orali dipenderà sia dall’efficacia della risposta immunitaria infiammatoria, sia da un’alimentazione adeguata, ricca di aminoacidi, vitamine e zinco. Uno squilibrio alimentare non può causare la malattia parodontale in assenza di un pri- Non va dimenticato che la Vitamina C svolge un ruolo importante nella formazione dell’idrossiprolina e dell’idrossilisina, aminoacidi che costituiscono il collagene, principale costituente del tessuto parodontale(2). Proteine Una carenza proteica, in presenza di lesioni parodontali, riduce la velocità di riparazione del tessuto osseo e connettivale, causando un ritardo del processo di guarigione. Non sembra, comunque, avere nessuna influenza sull’attacco epiteliale, né dare avvio ad una reazione infiammatoria locale(7). Malattia parodontale. mo movens, ossia la placca batterica, può però modificarne la gravità e l’estensione, alterando la resistenza dell’organismo ospite ed il potenziale riparativo dei tessuti. Al paziente affetto da malattia parodontale andrà sottolineato come le varie sostanze nutritive possono relazionarsi alla patologia(2). Molti studi hanno dimostrato che polimorfismi di questo gene possono avere un’influenza notevole non soltanto sulla densità minerale del tessuto osseo, ma anche sul suo turnover. Glucosio Interessanti osservazioni sono emerse da uno studio di Saito e coll. circa gli effetti del glucosio sui fattori di virulenza di alcune specie parodontopa- Vitamina D La Vitamina D è essenziale per l’assorbimento del calcio nel tratto gastrointestinale, per il mantenimento dell’equilibrio tra calcio e fosforo e per la formazione di denti ed ossa. I metabolismi di calcio, fosforo e vitamina D sono correlati. In uno studio di Becks e coll. del 1946 è stato riscontrato, in cani giovani, che un deficit nutritivo di Vitamina D, associato ad un’assunzione normale di calcio e fosforo, è caratterizzato da osteoporosi dell’osso alveolare; diversamente, in caso di carenza di tale vitamina, associata ad un deficit di calcio ed una normale assunzione di fosforo, sono stati riscontrati riassorbimento osseo generalizzato delle ossa mascellari e distruzione del legamento parodontale(2). Marcata deposizione di osteoidi è stata rilevata in carenza concomitante di Vitamina D e fosforo, associata ad un’assunzione normale di calcio(2). La funzione biologica della Vitamina D è associata al suo recettore, il cui gene (VRD) è stato localizzato sul cromosoma 12. Alimenti contenenti proteine e vitamine. In particolare Sun e coll. hanno riscontrato una relazione tra il polimorfismo genetico del recettore della Vitamina D e la malattia parodontale: lo studio ha suggerito che un’alterazione del VRD potrebbe essere un fattore di rischio per la suscettibilità alle parodontiti ad insorgenza precoce(8) . Il polimorfismo del VRD è stato anche associato ad osteoporosi(8). Vitamina C Gli effetti dell’acido ascorbico sul parodonto sono stati tra i più studiati: non esistono prove sperimentali a conferma del fatto che una carenza di Vitamina C dia inizio alla parodontite, tuttavia è stata osservata una relazione tra deficit di acido ascorbico e sviluppo di gengivite, supponendo un ruolo antistaminico del suddetto acido che influenza gli enzimi coinvolti nel metabolismo dell’istamina(6) . Nessun cambiamento nell’accumulo di placca o nella profondità di sondaggio è stato osservato, né in condizioni di aggiunta, né di deplezione di Vitamina C nella dieta di soggetti sani sottoposti a studio da Leggot e coll.; sono stati invece osservati segni di infiammazione gengivale nei soggetti carenti di acido ascorbico, dimostrando la relazione tra deficit di Vitamina C e stadio iniziale della gengivite(5). togene: Prevotella intermedia, Prevotella nigrescens e Porphyromonas gingivalis(7). I risultati hanno dimostrato che in presenza di glucosio la crescita di Prevotella intermedia e Prevotella nigrescens aumenta, mentre il Porphyromonas gingivalis non risente di tale presenza, a conferma del fatto che esso non consuma glucosio. Inoltre, Prevotella intermedia e Prevotella nigrescens hanno un’attività proteolitica significativamente più bassa in presenza di glucosio, suggerendo che quest’ultimo riduce la patogenicità delle specie Prevotella: quando tali batteri hanno a disposizione quantità sufficienti di glucosio come fonte di energia, potrebbero non avere la necessità di attivare il metabolismo dell’azoto o, diversamente, il glucosio potrebbe sopprimere la formazione degli enzimi batterici coinvolti in tale metabolismo(7). Nelle tasche parodontali profonde, laddove si riscontrano le specie parodontopatogene menzionate, la concentrazione di glucosio è sicuramente molto limitata per cui la patogenicità di Prevotella intermedia e Prevotella nigrescens può essere elevata. Ciò non vuol dire assolutamente incoraggiare il consumo del glucosio, il che avrebbe ripercussioni negative su altri distretti del cavo orale; piuttosto la conclusione di questo studio è che la riduzione della profondità delle tasche, oltre a migliorare la prognosi della malattia parodontale, favorirebbe in esse l’aumento della concentrazione di glucosio, il che a sua volta indurrebbe una riduzione della patogenicità della specie Prevotella(7). Zinco Carenze di zinco nella dieta riducono la risposta anticorpali e cellulo-mediata dell’organismo, in particolare inducono a perdite di precursori di cellule T e B nel midollo osseo, sicché linfopenia ed atrofia timica sono i primi segni di tale deficit(1) . Alla luce di quanto esposto si evince l’esistenza di una relazione tra alimentazione e malattia parodontale, quindi una sana alimentazione contribuisce alla prevenzione e alla tutela della salute orale e dell’armonia fisica, così il mantenimento dello stato di salute orale si esplica non solo con la pratica dell’igiene orale, ma anche attraverso l’adozione di una corretta alimentazione. Pertanto tale slancio dovrà essere dato alla motivazione che rappresenta, senza dubbio, uno dei compiti più delicati dell’igienista dentale. Ogni individuo deve essere motivato a fare il possibile per ottenere e mantenere la propria salute orale e solo se l’igienista dentale riuscirà ad infondere nel paziente la coscienza alimentare, ossia la consapevolezza che la scelta quotidiana degli alimenti si ripercuote sulla sua salute, assolverà al proprio compito di educatore alimentare. Bibliografia 1. Fraker PJ, King LE, Laakko T, Vollmer TL. The dynamic link between the integrity of the immune system and zinc status. J. Nutr. 2000 May; 130 (5S Suppl): 1399S-406S. 2. Genco R J, Goldman HM, Cohen DW. Parodontologia moderna. Ed. Cides Odonto 1993 3. Giuca MR, Vanni A, Marzo G, Campanella V. La malattia parodontale nel bambino e nell’adolescente. Dental Cadmos 2002: 10; 15-38 4. Lange NP. Parodontologia nella pratica quotidiana. Scienza e Tecnica dentistica - Ed. Internazionali - Milano, 1983 5. Leggot PJ, Robertson PB, Rothman DL, Murray PA, Jacob RA. The effect of controlled ascorbic acid depletion and supplementation on periodontal health. J. Periodontol 1986 Aug; 57 (8): 480485 6. Nakamoto T, McCroskey M, Mallek HM. The role of ascorbic acid deficiency in human gingivitis. A new hypothesis. J Theor Biol 1984 May 21; 108(2): 16371 7. Saito K, Takahashi N, Horiuchi H, Yamada T. Effect of glucose on formation of cytotoxic endproducts and proteolytic activity of P. intermedia, P. nigrescens and P. gingivalis. J periodontol Res 2001; 36: 355-360 8. Sun JL, Meng HX, Cao CF, Tachi Y, Shinohara M, Ueda Mmai H, Ohura K. Relation between vitamin D receptor gene polymorphism and periodontitis. J Periodont Res 2002; 37: 263-267 HYGIENE TRIBUNE 20 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition Strumentazione parodontale non chirurgica con anestetico locale senza ago La terapia causale, cioè il trattamento classico dell’infiammazione parodontale, prevede come è noto due momenti essenziali: 1) saper motivare il paziente all’igiene orale domiciliare e ad un programma personalizzato di richiami periodici; 2) saper eseguire una corretta strumentazione parodontale non chirurgica. Grazie ad un efficace intervento dell’operatore e a un ruolo attivo del paziente, il trattamento può anche diventare definitivo e risolutivo (Needleman I. e coll., 2005). L’efficacia del trattamento parodontale non chirurgico è legata sia alla tecnica e all’esperienza dell’operatore che alla selezione di strumenti adeguati. Tuttavia, la seduta di igiene professionale è spesso associata dal paziente a fastidi e, in alcuni casi, a dolore non facilmente sopportabile. Infatti, circa il 30% dei pazienti sottoposti a manovre di detartrasi e levigatura di radice richiede l’utilizzo di prodotti anestetici (Gunsolley,J.C. 2005). Anche precedenti esperienze odontoiatriche dolorose possono incidere sul paziente, determinando in lui ansia e disagio prima e durante l’appuntamento di igiene. L’angoscia che il paziente prova nei confronti del trattamento parodontale, legata al timore di avvertire dolore, può addirittura influenzare la regolarità del paziente stesso nella frequenza consigliata dei richiami di igiene. Ecco che proporre al paziente la somministrazione di un anestetico locale, che presenta l’indiscusso vantaggio di evitare anche il fastidio dell’ago, determina nel paziente apprezzamento, riconoscenza, nonché senso di sollievo (fig. 1). L’utilizzo di prodotti come Oraqix (Dentsply Italia), per esempio, è indicato per tutti gli adulti per i quali si renda necessario l’impiego di un anestetico locale al fine di rendere meno fastidioso il trattamento di strumentazione parodontale non chirurgica, particolarmente per quei pazienti che tendono in genere a rifiutare l’anestesia di tipo tradizionale e che dimostrano tuttavia di provare insofferenza e fastidio durante la seduta. Viceversa, chi è abituato all’anestesia di tipo plessico, potrebbe non apprezzare del tutto un effetto anestetico minore. Il prodotto deve risultare in forma liquida all’interno della fiala. Qualora si fosse solidificato al punto da non scorrere al suo interno quando questa viene fatta roteare tra le dita, Marisa Parma Benfenati, Paola Marzola lo si può riporre in frigo per alcuni minuti prima di utilizzarlo. E’ bene controllare che ci sia anche una bolla d’aria all’interno della fiala prima di inserirla nell’apposita siringa di materiale termoresistente (fig. 2). Dopo aver assemblato la siringa, verificare la consistenza del prodotto (fig. 3). In forma liquida nella fiala, a temperatura corporea si trasforma in gel senza che in questa trasformazione si alterino le caratteristiche e le proprietà del prodotto stesso. La somministrazione del gel è particolarmente rapida e semplice. L’anestetico viene inserito nel solco o tasca parodontale con un ago smusso (fig. 4). La formulazione sotto forma di gel ne assicura una maggiore sostantività, per cui Fig. 1 - L’immagine illustra la siringa autoclavabile con ago smusso monouso e la fiala contenente l’anestetico locale a base di lidocaina 2,5% e prilocaina 2,5%. à pagina 21 Fig. 2 - Prima di somministrare l’anestesia, dopo aver assemblato la siringa, si verifica che il prodotto che fuoriesce dall’ago smusso sia di consistenza adeguata. Fig. 3 - Il prodotto viene somministrato con un ago smusso nel solco o tasca parodontale. Fig. 4 - Il prodotto che eventualmente fuoriesce dalla tasca parodontale viene distribuito sulle mucose con un cotton fioc per potenziare l’effetto anestetico. Fig. 5 - Trenta secondi dopo aver iniettato il prodotto si può iniziare la strumentazione parodontale. Fig. 6 - Frammento di tartaro di dimensioni cospicue rimosso con una curette. Fig. 7 - Aspetto clinico del caso 3 mesi dopo la strumentazione parodontale non chirurgica. HYGIENE TRIBUNE Speciale 21 Italian Edition Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Fig. 8 - L’aspetto palatale dei denti anteriori superiori è solitamente una zona particolarmente sensibile dove l’uso di un anestetico locale risulta quanto mai indicato. Fig. 9 - L’effetto anestetico dura dai 20 ai 30 minuti, tempo più che congruo per eseguire una strumentazione efficace. ß Fig. 10 - Nel caso in cui si utilizzi il prodotto in tutta la cavità orale, con una sola fiala solitamente si è in grado di alleviare i fastidi al paziente durante l’appuntamento di igiene. pagina 20 lidocaina e prilocaina rimangono più a lungo nella sede desiderata. L’eventuale prodotto che fuoriesce dalla tasca parodontale può essere distribuito sulle mucose con un cotton fioc per potenziare l’effetto anestetico, dispensando così il gel sia sulla superficie interna che su quella esterna della tasca (fig. 5). Si attendono poi circa 30 secondi prima di iniziare la strumentazione parodontale nelle tasche in cui è stato iniettato. E’ un tempo decisamente molto breve perché la sostanza anestetica cominci ad agire ed è, di cer- Fig. 11 - Si distribuisce il prodotto in una sola tasca e subito dopo la si sottopone a strumentazione parodontale, soprattutto se si rileva la presenza di abbondanti depositi mineralizzati in quella sede. Bibliografia Fig. 12 - Si consiglia di distribuire il prodotto al massimo a un gruppo di due o tre denti e dopo trenta secondi procedere alla strumentazione parodontale. 1. Gunsolley J.C. The need for pain control during scaling and root planning Compend. Cont. Ed Dent., 2005; 28, 2 (Suppl. 1): 3-9. 2. Needleman I. e coll. A systematic review of professinal mechanical plaque removal for prevention of periodontal disease J. Clin. Periodont. 2005; 32 (Suppl.4): 229-282 3. Van Steenberge D. e coll. Patient evaluation of novel non injectable anesthetic gel: A Multicentre crossover study comparing the gel to infiltration ansthesia during scaling and root planning, J periodontal, 2004; 75: 1471-1478. to, un altro vantaggio presentato dal suo utilizzo. E’ importante distribuire il prodotto in una sola tasca o al massimo a un gruppo di due o tre denti che devono essere sottoposti ad ablazione del tartaro e, subito dopo, intervenire con le manovre di strumentazione parodontale (fig. 6,7,8). Basta una quantità minima per indurre un effetto analgesico soddisfacente per il paziente. L’uso di Oraqix risulta quanto mai indicato nelle zone più sensibili, come l’aspetto palatale dei denti anteriori (fig. 9,10). L’effetto anestetico dura dai 20 ai 30 minuti, tempo certamente sufficiente per ese- guire una strumentazione completa di pochi elementi che presentano tasche anche profonde. Nel caso in cui il paziente sia particolarmente sensibile e si richieda un utilizzo copioso e diffuso del prodotto, con una sola fiala di solito si possono alleviare completamente i fastidi in tutto il cavo orale nell’arco della seduta (fig. 11, 12). Anche in questo caso, però, si deve procedere sempre applicando prima il gel su un gruppo di denti limitato e subito dopo eseguirne la strumentazione. Se necessario si può utilizzare altro prodotto in tutta tranquillità: studi clinici hanno dimostrato, infatti, che fino a cinque fiale, per un totale di 7 g di Oraqix, si lavora in totale sicurezza. Ogni fiala contiene 1,7 g di sostanza anestetica (25 mg di lidocaina per grammo e 25 mg di prilocaina per grammo). Molti pazienti apprezzano questo prodotto anche per la durata limitata dell’effetto anestetico, mentre con anestesia tradizionale la perdita della sensibilità, e quindi il fastidio ad essa legato, si prolunga molto di più nel tempo. Viene reso minimo pertanto anche il rischio di ustioni o lesioni traumatiche dovute al perdurare dell’effetto analgesico (Van Steenberge D. e coll.,2004). HYGIENE TRIBUNE 22 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition Dentosan, agli esami …orali non teme bocciature Grazie alle sue caratteristiche contribuisce ad uno stile di vita migliore del paziente Roma, novembre 2008. E’ la clorexidina la molecola che, per le sue caratteristiche di efficacia, è in prima linea nella cura della bocca e rimane uno dei presidi più prescritti dall’odontoiatra. La sua azione permette di combattere in modo aggressivo la placca ai diversi stati di persistenza nel cavo orale oltre ad agire nel tempo grazie al prolungato effetto batteriostatico. Un collutorio che, con gli adeguati accorgimenti, risponde in modo flessibile e quindi ottimale alle necessità di compendio terapeutico. Quali accorgimenti applicare nel consiglio di utilizzo della Clorexidina? Pochi e legati principalmente allo stile di vita più corretto del paziente: • Evitare durante il periodo di applicazione sia alimenti ricchi di polifenoli quali vino, the, caffè, cacao, sia il fumo, fattori che potrebbero in alcuni soggetti interagire con la molecola fa- vorendo la comparsa di una lieve pigmentazione sui denti. Un effetto completamente reversibile con una semplice seduta di detartrasia. • Utilizzare il collutorio con accorgimenti che ne permettano la migliore performance, ossia dai 30 minuti alle 2 ore dopo essersi lavati i denti. In questo modo la salute della bocca viene preservata in diversi momenti della giornata. Consigli che uniscono la garanzia di efficacia del trattamento ad abitudini quotidiane che si riflettono positivamente sulla salute in generale. Obiettivi che da sempre sono centrali per Johnson&Johnson nell’offrire risposte ai bisogni della popolazione, obiettivi che diventano ancora più fondamentali quando si parla del benessere e quando si parla di igiene orale. CAMPAGNA ABBONAMENTI 2009 DENTAL TRIBUNE ITALIAN EDITION UN PORTFOLIO COMPLETO PER IL TUO AGGIORNAMENTO ABBONAMENTO ANNUALE A soli 50 -Dental Tribune (10 numeri) -Implant Tribune (4 numeri) -Endo, Ortho, Hygiene Tribune -Cosmetic Dentistry (3 numeri) -15% di sconto su tutti i prodotti Tueor (libri e DVD) -Sconto di 50 euro sull’iscrizione al 2o International Meeting Dental Tribune Cosmetic Beauty & Science NOVITÀ A soli 134 euro avrai diritto all’abbonamento annuale più l’iscrizione al Corso ECM on line con la possibilità di acquisire fino a 22 crediti entro il 31/12/2009. 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L’obiettivo è l’organizzazione di un centro di Salute Orale presso il Barefoot College, capace di qualificare 4 Dental Health Workers secondo i parametri Fdi/ Who e 2 educatori per la Salute Orale. Le domande dovranno pervenire entro lunedì 19 gennaio 2009 inviando il proprio curriculum all’indirizzo email [email protected] ed indicando brevemente le motivazioni. Per ulteriori informazioni: Pino la Corte - 349 6756205 Cristina Gobbi - 393 9296480 HYGIENE TRIBUNE Speciale 23 Italian Edition Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Protezione ottimale con Cervitec Plus e Cervitec Gel Ivoclar Vivadent con Cervitec Plus e Cervitec Gel presenta due innovativi prodotti: Cervitec Plus per una protezione mirata nelle zone a rischio e Cervitec Gel per l’igiene orale. Cervitec Plus protegge superfici dentali esposte, quindi a rischio, e riduce l’attività batterica sui denti. Contiene gli affermati principi attivi clorexidina e timolo, entrambi in concentrazione all’1%. La maggiore tolleranza verso l’umidità del nuovo sistema di lacca semplifica l’applicazione. Grazie alla base modificata della lacca, Cervitec Plus umetta in modo ancora migliore la superficie dentale, favorendo una maggiore adesione. La lacca si diffonde nelle complesse strutture superficiali, quali solchi o dentina scoperta, esposte ad un particolare rischio di carie, favorendo la formazione di deposito. Cervitec Plus è inoltre altamente consigliato nella salvaguardia dei trattamenti implantari. In cavo orale gli impianti sono esposti a molti influssi. Il tessuto peri-implantare, in caso di accumulo di placca, è soggetto ad un rischio di infiammazione molto più elevato rispetto alla gengiva. I batteri ed i loro prodotti metaboliti, nonché gli anticorpi del sistema immunitario, causano facilmente un’infiammazione dei tessuti. Ne deriva la necessità di curare costantemente sia le sovrastrutture che anche la dentatura residua o il restauro protesico. Dopo la pulizia professionale delle sovrastrutture e dei denti è consigliabile l’applicazione della lacca di protezione Cervitec ® Plus con 1% di clorexidina ed 1% di timolo. La lacca protegge in modo molto efficace i punti a rischio, sigillandoli. Cervitec Plus si distingue per l’ eccellente grado di scorrimento ed umettamento, in modo tale che anche zone difficilmente raggiungibili, come per esempio le barre, possano essere trattate miratamente. Cervitec Plus è relativamente tollerante all’umidità e pertanto l’applicazione è eseguibile piuttosto rapidamente. La lacca incolore ricopre con un sottile strato le superfici ed indurisce in pochi secondi. Subito dopo il trattamento, non si necessita di risciacquare per favorirne l’effetto. Cervitec Gel è indicato nella terapia accompagnatoria, in particolar modo per pazienti con elevato rischio carioso, gengiviti, parodontiti e stomatiti da protesi. Il preparato contiene 0,2% di clorexidina e 900 ppm di fluoruro di sodio. Il gel può essere applicato direttamente sulla gengiva e sulle mucose nonché sulle parti interne della protesi. L’applicazione con spazzolino dentale o spazzolino interdentale risulta molto facile. L’impiego regolare di Cervitec Gel è di supporto al trattamento professionale implantare. L’accumulo di placca e di batteri dannosi si riduce. Le infiammazioni della gengiva o delle mucose diminuiscono. Il gel è facilmente integrabile nella routine quotidiana. E’ applicabile direttamente sulla gengiva, mucosa o lato interno del restauro protesico protesico rimovibile. La plasticità del gel facilita l’applicazione in zone prossimali oppure in costruzioni di barre. La pulizia dei denti risulta particolarmente facile con Cervitec Gel: alla sera, invece del dentifricio, si utilizza il gel che contiene anche fluoruro. Al mattino si possono quindi pulire i denti come sempre con il consueto dentifricio. Seguendo questa routi- ne, non sono prevedibili decolorazioni o disturbi del senso del gusto. L’esperienza in studio dimostra che i pazienti prediligono il sapore di Cervitec Gel rispetto a quello di altri gel contenenti clorexidina. Questo aspetto non è da sottovalutare, poiché favorisce la partecipazione e pertanto l’efficacia. Entrambi i prodotti contri- buiscono in modo determinante ad assicurare lunga durata a denti, corone, ponti ed impianti. Per ulteriori informazioni: Ivoclar Vivadent srl & C. sas Divisione Clinical Via Isonzo 67/69 40033 Casalecchio di Reno (Bo) Tel. 051.591384 Fax 051.593317 [email protected] HYGIENE TRIBUNE 24 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition Giornata Internazionale dell’Igiene dentale Il 10 ottobre 2008 si è celebrata in 12 piazze d’Italia “La Giornata Internazionale dell’Igiene dentale”, dedicata quest’anno alla prevenzione orale nel bambino. L’Associazione professionale Aidi, tramite le sue delegate internazionali Marialice Boldi e Mary Rose Pincelli, ha scelto di presentare il progetto Anche i bambini fanno “Cheese” in molte città italiane tra cui Aosta, Bari, Cagliari, Catanzaro, Melfi, Milano, Modigliana, Napoli, Pisa, Roma, Salerno e Torino. La manifestazione ha avuto nelle varie sedi espres- sioni e location diverse: si è infatti svolta in piazze, centri commerciali, aree comunali, spazi dell’area giochi che sono stati offerti dai Comuni per realizzare una giornata di prevenzione dentale rivolta ai bambini. Sono stati allestiti stand ed attrezzate zone per l’attività didattica ed interattiva con cartelloni colorati, preparati dai volontari Aidi. In alcuni casi, al momento “didattico” si è associata la gioia della festa a spettacoli di cabaret, balli ed interventi di clown che hanno reso l’evento giocoso ed indimenticabile. Gli igienisti dentali volontari dell’Aidi, tra cui soci e studenti dei Clid, hanno provveduto alla parte pratica dimostrativa, intrattenendo i piccoli visitatori. Grazie alla collaborazione di alcune aziende, tra cui GlaxoSmithKline, Johnson&Johnson e P&G Professional Oral Health, sono stati distribuiti opuscoli e gadget ai bambini ai quali si sono spiegate le più semplici metodiche di spazzolamento e regole salutari per un corretto stile di vita. Notevole è stato ovunque l’interesse riscontrato nella popolazione che, come lo scorso an- no, ha risposto in maniera davvero lusinghiera all’iniziativa. In diverse sedi sono intervenuti rappresentanti delle amministrazioni comunali che, congratulandosi con gli organizzatori per il lavoro svolto, hanno richiesto interventi di prevenzione sul territorio più frequenti. Ovunque è stata una giornata molto positiva e divertente, vissuta con grande spirito di collaborazione ed entusiasmo tra i partecipanti. Clelia Mazza Coordinatore nazionale del progetto Congresso Unid alla Sapienza Al congresso dell’Unid, che si è svolto nel Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell’Università “Sapienza” di Roma dal 23 al 25 ottobre, gli interventi dei relatori sono stati incentrati sul tema dell’interdisciplinarietà e della salute globale del paziente. Leonardo Trombelli ha sottolineato che l’intercettazione di alcuni fattori di rischio è il presupposto fondamentale per l’individuazione del rischio individuale in parodontologia. L’identificazione dei cinque parametri patognomonici più documentati in letteratura, il sanguinamento al sondaggio, la presenza di più tasche con profondità maggiore di 5 mm, il diabete, l’abitudine al fumo di sigaretta, la quota di osso persa in relazione all’età, è secondo Trombelli indispensabile per poter diagnosticare il rischio di progressione della parodontite e monitorare il paziente nel tempo. Anche il professor Pini Prato ha individuato nella valutazione dei principali fattori di rischio il momento propedeutico alla diagnosi, alla formulazione di un piano terapeutico adeguato e alla gestione clinica del paziente, e soprattutto ha messo l’accento sul concetto di periomedicine, basato sull’influenza reciproca fra malattia parodontale e alcune malattie sistemiche. Un momento significativo della giornata è stato quello nel quale il Presidente Unid, Gianfranco Sorgente, ha avuto il piacere di nominare il primo Membro Onorario dell’Associazione nella persona della professoressa Gianna Maria Nardi, Socio fondatore dell’Aidi, per l’alto valore del suo operato sindacale, professionale e scientifico instancabilmente profuso alla professione da oltre 25 anni. Questo rappresenta un momento importante, dove per la prima volta l’impegno, la dedizione e l’operatività hanno il giusto soppravvento su sigle sindacali e associative. Il Congresso è proseguito con Filippo Graziani, il quale ha sottolineato che l’esperienza scientifica e quella clinica sono indispensabili all’acquisizione di quelle conoscenze che predispongono ad un corretto approccio con il paziente e alla gestione delle sue problematiche parodontali. Grande enfasi è stata posta sull’importanza dell’istruzione del paziente alle metodiche di igiene orale domiciliare, vista come imprescindibile dalla pratica clinica dell’Igienista dentale, che ha il compito di modificare le abitudini del paziente mediante una comunicazione efficace basata su esempi concreti. Annamaria Genovesi, in qualità di Presidente della Sisio, Società italiana di scienza dell’igiene orale, ha confermato le parole di Graziani, sottolineando quanto sia indispensabile far crescere la categoria dal punto di vista culturale e scientifico, in modo del tutto autonomo, senza far riferimento ad associazioni scientifiche di altre categorie culturali dato che oggi la nostra figura ha ormai ottenuto salde posizioni sindacali. Questa è la mission della Sisio, creata dagli igienisti e per gli igienisti. L’associazione prevede due categorie di soci, sostenitori e attivi, che con i loro interventi possono contribuire alla crescita culturale, scientifica e di ricerca della no- stra professione. Nell’ambito del congresso ha avuto luogo il corso formativo offerto dalla Sunstar per coloro che hanno aderito al progetto “Igienista dentale in farmacia”, frutto della partnership tra Unid e l’azienda. La presenza numerosa al corso e la vivace partecipazione, con domande e suggerimenti relativi alle 500 giornate che vedranno 100 igienisti dentali attivi nelle farmacie in quasi tutto il territorio italiano, attesta che il desiderio di fare emergere questa figura anche al di fuori delle mura degli studi odontoiatrici è comune a tutti. Il congresso si è concluso con la relazione di Olivia Marchisio, Segretario Generale dell’Accademia “Il Chirone”, nella quale ha messo in risalto come l’interdisciplinarità sia divenuta un presupposto essenziale per la prevenzione, che deve pertanto essere vista in un’ottica globale, coinvolgendo tutti i professionisti della salute e non soltanto il mondo odontoiatrico. Giulia Teresa Fermanelli Premio Listerine edizione 2007-2008 Sono ormai alcuni anni che Listerine dedica ai neolaureati in igiene dentale un riconoscimento per tesi di particolare interesse scientifico riguardanti argomenti che, di anno in anno, vengono proposti come filone di ricerca. Sabato 15 novembre, nella suggestiva Sala Bianca della Società del Casinò di Como, si è svolta l’edizione 2007-2008 dal titolo “Alitosi: l’estetica del sorriso”. L’argomento del congresso ha suscitato l’interesse dei partecipanti, tra i quali numerosi studenti del Corso di Laurea in Igiene Dentale della Lombardia. L’evento è stato organizzato con il patrocinio dell’Università dell’Insubria di Varese, vincitrice della scorsa edizione, e dell’Ordine dei Medici di Como. Il Congresso è stato aperto da Luca Levrini, padrone di casa, da Mario Giannoni, Presidente della Commissione Nazionale dei Corsi di Laurea in Igiene Dentale, e da Marialice Boldi, Presidente Nazionale Aidi. Significativa la presenza della dottoressa Veronelli, Assessore alla Cultura di Como, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della Lombardia, Piergiuseppe Conti, che hanno portato il loro saluto ai presenti e sottolineato l’importanza della cultura, della ricerca e della sinergia tra tutte le figure professionali dell’ambito sanitario. Ha aperto i lavori congressuali Andrea Pilloni, presidente dell’Aira, Associazione italiana ricerca sull’alitosi, con una interessante relazione dal titolo “Alitosi: una chance in più nella prevenzione”. Pilloni ha illustrato una panoramica degli ultimi studi eseguiti sull’argomento. A seguire Filippo Graziani, della scuola di Pisa, che con la sua presentazione dal titolo “Salute orale e salute globale: nuovi trends nella clinica dell’alitosi”, ha presentato le recenti evidenze scientifiche che mostrano come la malattia parodontale possa avere non solo effetti sul cavo orale, ma anche conseguenze a livello sistemico. Infine, ha parlato delle possibili correlazioni tra malattia parodontale, alitosi e infiammazione sistemica. Pier Luigi Foglio Bonda e Mario Migliario, del Clid di Novara, hanno illustrato il ruolo dell’igienista dentale nella prevenzione e nel trattamento dell’alitosi, soffermandosi sui diversi metodi di valutazione e sui diversi protocolli terapeutici, ponen- Alitosi: l’estetica del sorriso Nel corso dell’evento, una cerimonia ha premiato le migliori tesi di igiene dentale sul tema dell’alitosi. Qui di seguito intervistiamo i protagonisti del premio: Gabriella Masi, Marketing Manager Johnson&Johnson, Ferdinando Zarone, Clid di Napoli, e Andrea Pilloni, Clid di Roma. Le vincitrici del Premio Listerine con la Presidente AIDI Marialice Boldi. do così l’accento sull’importanza del ruolo che l’igienista dentale ricopre nella gestione delle patologie del cavo orale. Hanno chiuso i lavori Andrea Forabosco, Gianna Maria Nardi, Tommaso Grandi e Giovannantonio Forabosco che, parlando di psiche e alitosi, hanno posto l’attenzione sull’aspetto psicologico del problema. Durante lo svolgimento del congresso sono state presentate le tesi vincitrici del premio Listerine. Quest’anno si è aggiudicata il primo posto la tesi “Correlazione tra alitosi e tipologia di solidarizzazione protesica e supporto impiantare. Studio retrospettivo”, proposta da Marilia Del Mercato dell’Università Federico II di Napoli. Al secondo posto Ilaria Fucci della Sapienza di Roma, con la tesi “Correlazione tra malattia parodontale e alitosi. Studio clinico osservazionale”. Gli oratori, invitati a partecipare da Luca Levrini, hanno fatto si che anche quest’anno l’evento sia stato molto apprezzato, con grande successo scientifico e organizzativo. E’ stata davvero una bella giornata, arricchita da un coffee break e da un lunch offerto dalla Johnson & Johnson, azienda promotrice dell’evento e sempre vicino agli igienisti dentali. Arrivederci a Napoli con l’edizione 2009, che avrà come tematica la correlazione tra salute orale e salute sistemica. Cristina Comi Dottoressa Masi perché un premio Listerine? Listerine è un collutorio che ha nel Dna la ricerca, il rigore e l’appartenenza al mondo accademico, con oltre 100 anni di studi clinici e di esperienza al servizio dell’igiene orale. In Italia abbiamo cominciato a lavorare nell’Università e mi è sembrato naturale istituire un premio a favore degli studenti dei Clid e per i Clid. Professor Zarone, la vincitrice del primo premio è la dottoressa Marilia Del Mercato, del suo Clid di Napoli. Un premio atteso? Direi di si. Abbiamo cercato di attribuire al tema della ricerca un taglio particolarmente innovativo, tentando al tempo stesso di ottenere dati che avessero una valenza in termini clinici. E’ stata analizzata, su una estesa campionatura di pazienti, la possibile correlazione tra tipologia di connessione protesica agli impianti e insorgenza di alitosi, riscontrando che in presenza di protesi avvitata è più frequente tale condizione in quanto l’interfaccia tra protesi ed abutments non risulta sigillata da cemento. La ricerca è stata condotta sia a livello qualitativo utilizzando i soft data, cioè questionari compilati dai pazienti, che quantitativo utilizzando un gas cromatomografo per rilevare la presenza di sostanze volatili responsabili dell’alitosi. Professor Pilloni, il secondo premio è stato vinto dal Clid di Roma con il lavoro della dottoressa Ilaria Fucci. Come avete condotto il lavoro proposto? Abbiamo cercato la correlazione tra la malattia parodontale e i composti volatili dello zolfo. Sono stati raccolti 550 pazienti suddivisi per tasche parodontali maggiori e minori di 4 mm, rispettivamente con o senza alitosi. I risultati hanno confermato la correlazione positiva, ma non c’è correlazione tra stato di gravità della malattia e quantità di alitosi oggettivabile. Gianna Maria Nardi Prof. Aldo Macchi Dott.ssa Fabiola Giudice Antibiotici locali in parodontologia SOMMARIO Scopo del presente lavoro è quello di valutare il potenziale effetto aggiuntivo di una soluzione filmogena adesiva a base di piperacillina sodica, nel trattamento delle tasche parodontali in confronto al classico trattamento di levigatura radicolare. Sono stati selezionati 30 pazienti affetti da malattia parodontale, metà dei quali sottoposti all’applicazione di piperacillina sodica dopo le sedute di root-planing. L’esecuzione di misurazioni parodontali ha permesso di valutare, in termini di variazioni della profondità di tasca e sanguinamento al sondaggio, che il chemioterapico preso in esame, associato al trattamento di terapia causale, rappresenta un valido ausilio nella terapia parodontale. INTRODUZIONE Il trattamento d’elezione della malattia parodontale è quello meccanico: igiene orale domiciliare, scaling, root-planing ed eventuale terapia chirurgica. Per quanto efficace, questo tipo di trattamento permette l’asportazione di non più dell’80% dei batteri, per questo è stato preso in considerazione anche il trattamento chemioterapico delle lesioni parodontali . Le vie di somministrazione degli antibiotici nella terapia parodontale sono due: sistemica e topica. Alcuni studi testimoniano l’efficacia dell’associazione fra il trattamento strumentale e la terapia antibiotica sistemica nella cura delle parodontopatie ; tuttavia questa modalità di somministrazione non risulta priva da effetti collaterali come reazioni di ipersensibilità, sviluppo di resistenze batteriche, intolleranze gastrointestinali, senza dimenticare che il principio attivo esplica la sua azione primaria sui microrganismi presenti nell’ospite e solo in concentrazioni ridotte a livello della microflora gengivale. Contrariamente, l’applicazione topica di antibiotici consente di ridurre questi rischi e di disporre di livelli adeguati del principio attivo nei siti di applicazione, se vengono utilizzate formulazioni farmaceutiche in grado di consentire un rilascio prolungato e controllato della sostanza terapeutica. Tali chemioterapici possono ridurre effetti avversi come la percezione di cattivo sapore e l’alterazione della colorazione del dente. Scopo dello studio è quello di valutare l’efficacia clinica di una soluzione filmogena adesiva a base di piperacillina Tabella 1 Valutazione clinica dell’efficacia di un antibiotico locale nella terapia delle tasche parodontali Figura 1 sodica 100% (PERIOCILLIN®) come coadiuvante alla terapia strumentale delle tasche parodontali. MATERIALI E METODI La piperacillina sodica è una penicillina semisintetica ad ampio spettro d’azione, con una spiccata efficacia sui batteri Gram- ed anaerobi caratterizzata dalla presenza di un anello beta lattamico che svolge un ruolo specifico nell’azione antibatterica: la sua azione si manifesta penetrando all’interno della cellula batterica e ancilando in modo selettivo e irreversibile le proteine leganti le penicilline (PBP) , enzimi essenziali della membrana microbica che hanno il compito di assicurare la sintesi del vallo batterico, struttura protettiva alla lisi osmotica, e di guidare la forma del microrganismo nella fase di crescita e moltiplicazione cellulare. Pertanto in difetto di PBP il microrganismo va incontro a processi di autolisi. Periocillin si presenta come una soluzione fluida a base di alcool etilico (95%) nel quale sono disciolte due resine acriliche (Eugragit®) che dopo l’applicazione solidificano rapidamente per evaporazione dell’alcool ed assicurano un rilascio graduale e costante della piperacillina per 7/10 giorni. In caso di non totale utilizzo del prodotto, è possibile conservarlo per 4 settimane ad una temperatura di 4° C, a temperatura ambiente la validità si riduce ad 1 settimana. Per la realizzazione della ricerca sono stati selezionati 30 pazienti affetti da malattia parodontale che presentavano PSR 3 o 4 nei sei sestanti. Sono stati esclusi pazienti allergici alle penicilline, diabetici, Tabella 2 Figura 2 cardiopatici, con malattie sistemiche gravi, donne in gravidanza, in trattamento con altri antibiotici o cortisonici. Ad ogni paziente è stato eseguito un sondaggio parodontale iniziale (Fig 1), seguito da 2 sedute di scaling e root-planing a distanza di 7 giorni l’una dall’altra. Solo in 15 soggetti, dopo la strumentazione manuale e con ultrasuoni, è stata applicata in ogni tasca parodontale, una quantità pari a 5mg di piperacillina con l’ausilio di un ago atraumatico. A distanza di un mese dalla terapia causale è stata eseguita una scheda parodontale finale (Fig 2). RISULTATI E CONCLUSIONI Tutti i dati raccolti dalla compilazione computerizzata delle mappe parodontali sono stati analizzati statisticamente e comparati. I dati ottenuti in termini di variazione della profondità di tasca vengono espressi in percentuale (Fig 3) e mostrano come nel caso del Periocillin si sia ottenuto un guadagno di attacco clinico pari a 1,67 mm per tasca (+34,12%), mentre la sola levigatura radicolare 0,88 mm (25,55%). Dato importante arriva dalla diminuzione dei siti con sanguinamento (Fig 4), infatti la riduzione del BoP dopo l’utilizzo di Periocillin è quasi del doppio rispetto alla levigatura radicolare. E’ importante tenere in considerazione che nessuno dei pazienti sottoposti all’uso della piperacillina ha riportato casi di intolleranza e non è stato comunicato nessun tipo di effetto collaterale, pertanto l’associazione della terapia meccanica di levigatura radicolare, alla terapia antibiotica topica con Periocillin è da considerarsi sempre più auspicabile per controllare in maniera migliore l’evolversi della malattia parodontale. HYGIENE TRIBUNE 26 Speciale Anno I n. 2 - Dicembre 2008 Italian Edition Cosmetic beauty & science Ho il piacere di presentare il 2 o Meeting Internazionale Dental Tribune Italian Edition, promosso dal 5 al 7 giugno 2009 dal magazine Cosmetic Dentistry beauty & science, rivista in versione italiana dal 2008 ma già presente da alcuni anni in molte lingue nel mondo. Qualcuno ha dichirato che la cosmetica è in controtendenza rispetto ad altri settori: non c’è crisi, ma al contrario crescita. Lo evidenziano le statistiche: qua- Meeting interdisciplinare per rispondere alle moderne esigenze di estetica facciale si il 3% in più nel primo semestre 2008 in Italia dove, seguendo un trend europeo, la crescita è sottozero. La richiesta di prestazioni cosmetiche ed estetiche proviene ormai da tipologie di pazienti molto diversificate: non solo una fascia di popolazione benestante e di età me- cosmetic _ beauty & science 2nd International Meeting by Dental Tribune Italian Edition Organizing Secretariat: TU.E.OR. Srl +39 393 9340044 - [email protected] TURIN EDITORIAL ORGANIZATIONS Photo: courtesy by Kerr _Salerno Grand Hotel Salerno June 5-6-7, 2009 dia, ma anche giovani, anziani e ceti sociali che non desiderano rinunciare a quello che è considerata ormai una parte del proprio benessere generale. Queste richieste sono frequentemente rivolte allo studio dentistico, in particolare in quegli studi che oggi possono soddisfare le esigenze di correggere e migliorare l’aspetto del sorriso, ma anche del viso nel suo insieme. Di qui la necessità per i professionisti di approfondire le tecniche che consentono di fornire prestazioni adeguate, ma nel contempo di incontrarsi con gli altri colleghi che normalmente operano sull’estetica del viso, per costruire un rapporto interdisciplinare eccellente che possa fornire ai pazienti, sempre più esigenti e ben informati, soluzioni a 360°. A questo proposito è giusto rispondere anche ad alcune domande. Sorrisi e visi “standard” o estetica che rispetta la natura, la personalità e le forme del paziente? Quali le pratiche corrette e quali i rischi? Cosa può fare il singolo professionista e con quali strumenti? Per rispondere, nel 2009 Cosmetic Dentistry organizza al Grand Hotel Salerno (in riva al mare, con centro benessere di grandi dimensioni e sale congressuali adeguate, guardando dalle vetrate la splendida costiera amalfitana) un vero e proprio meeting dove si potrà assistere: il primo giorno a corsi tecnico- pratici di varie discipline, riservati a un numero esiguo di partecipanti per consentire un apprendimento immediato nelle materie di proprio interesse; il secondo ad un congresso internazionale di ottimo livello, con la partecipazione anche della chirurgia plastica e della medicina estetica, e alla sessione igienisti, per dare un valore interdisciplinare ormai indispensabile; l’ultimo, domenica, ad un aperitivo-incontro con i pazienti per rispondere sulla cosmetica e sulla correttezza dell’approccio a queste tecniche. Come sempre una cornice turistica adeguata, quest’anno accompagnata dalla possibilità di un pacchetto benessere personalizzato, gite in costiera con barca direttamente di fronte all’albergo, party a Positano e... tutta la vostra fantasia e passione, che come sempre ci aiuta a realizzare i progetti. Non esitate a contattarci al più presto per riservarvi uno straordinario week-end di “benessere professionale”. Patrizia Gatto DENTAL TRIBUNE Attualità Dentale 27 Italian Edition Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 All’insegna di una nuova solidarietà dentale l’incontro Eastman-Simo di Roma Riunire gli Eastman del mondo e le Scuole Odontoiatriche di vari Paesi, mettendo in comune conoscenze tecnico scientifiche ai fini di un comune utilizzo umanitario. Questo il programma di Mauro Orefici e della Simo per il 5-7 febbraio 2009 presso l’Eastman di Roma. L’idea deve essere apparsa significativa, perché le adesioni sono state finora massicce: Usa, Svezia, Francia, UK, i migliori rappresentanti dello scenario odontoiatrico internazionale hanno aderito con sollecitudine. Alla Simo il compito di illustrare l’idea di Orefici: portare aiuto a chi non trova un sostegno odontoiatrico appartenendo a gruppi invisi alla pubblica opinione (per esempio Rom o detenuti) o costretto alla segregazione (malati terminali, anziani o handicappati). Di Orefici, infatti, l’idea dell’ospedale a domicilio di chi si trova in difficoltà. Avvalendosi di odontoambulanze (altra idea vincente, già attuata) gli specialisti si recano, con attrezzature idonee, dovunque vi sia qualcuno impossibilitato a spostarsi. L’aspetto più sorprendente del sistema, che ha conquistato politici e amministratori, è che tale metodica consente perfino di risparmiare, cosa che in tempi di difficoltà economiche ha un ruolo fondamentale. Compiuta la visita, se occorre il ricovero l’organizzazione elimina lungaggini che sono quasi di prammatica. Si prospettano infatti ben 5 fasi (o accessi): si va in ospedale una prima volta per la vi- e l’elettrocardiogramma con la visita cardiologica. La mattina dell’intervento, l’anestesista visita il paziente verificando i dati acquisiti dal medico nella prima visita e vengono infine utilizzate suture riassorbibili che fanno a meno della rimozione. Spesso questi pazienti vanno spostati con un’ambulanza con scorta (se reclusi) o, nella miglior ipotesi, su una sedia a rotelle. Di qui sita, una seconda per l’analisi del sangue, una terza per la visita dell’anestesista e cardiologo, una quarta per l’intervento, una quinta per la rimozione di suture. Quanto tempo e denaro sprecato dal paziente e chi lo accompagna, quante giornate perse, quanto carburante e traffico in più? Con la metodica accennata, il paziente manda invece via fax i risultati delle analisi l’enorme risparmio in disagio e denaro. Talmente evidente la validità del sistema che, dopo un periodo di osservazione, si è deciso di trasformare un’Associazione privata in un organismo pubblico. Infatti dal 2007 alla SIMO, divenuta reparto dell’Eastman con competenze regionali, è stato assegnato un compito sovra-cittadino: coprire con il nuovo servizio tutta la regione Lazio. Aspettando il 1o Congresso Internazionale: intervista al Presidente Orefici Professore, come nasce questo suo progetto, così complesso? Effettivamente la complessità dell’organizzare un evento su tale scala ci aveva preoccupati. Ci ha sostenuto una considerazione: il grado di civiltà di un Paese è dato anche dall’attenzione ai cittadini in difficoltà. Nelle ristrettezze non si deve solo pensare a ridurre i costi della solidarietà, uno dei massimi valori di una società. Molto più utile, semmai, con- Mauro Orefici La Simo, un’Associazione che “tira fuori” il meglio Nata nel 2002 all’interno del glorioso Ospedale Odontoiatrico George Eastman, la Simo, Società Italiana di Maxillo Odontostomatologia, è un’associazione di medici specialisti del Servizio sanitario nazionale e di volontari (anche non del settore) fondata da Mauro Orefici, attuale presidente, che si prefiggono di assistere le fasce più deboli. Al di là della storia, la caratteristica più importante della Simo è di consentire ad ognuno di esprimere la parte migliore di sè. In un tempo come l’attuale in cui determinati valori sembrano venir meno, per lasciare spazio ad egoismi e grossolanità, l’Associazione dà la possibilità di ritrovare valori e dignità nell’assistenza ai pazienti meno fortunati. Questo probabilmente è il concetto più importante, che meglio degli altri identifica la Simo: un ideale che ha cercato di proporre e approfondire in diversi ambiti, anche internazionali. Per quanto limitata possa apparire come realtà, l’assistenza odontoiatrica alle fasce più deboli fa parte anch’essa della più generale pratica odontoiatrica e suscita in molti professionisti il desiderio di essere “migliori”. Questo giustifica in qualche modo, il notevole incremento nelle adesioni all’Associaione. Per informazioni ed eventuali collaborazioni: Segreteria c/o Ospedale George Eastman Viale Regina Elena 287b – 00161 Roma Tel. 0684483366 – Fax 0684483363 E-mail: [email protected] Sito: www.simo.santapollonia.it centrarsi sull’ottimizzazione delle risorse, perché in un’economia in crisi sono sempre i deboli a pagare. E’ complicato gestire un parente, un compagno o un figlio a letto con un’influenza. Immaginarsi aver a che fare con un handicap per tutta la vita, o una malattia che porta a morte prematura. Ritengo utile condividere, con altre Società e Paesi, l’utilizzo di un sistema che riduce i costi e migliora condizioni di vita davvero difficili. Oltrechè all’estero, estenderete il sistema ad altre regioni? Abbiamo partecipato all’Expodental di Milano e spiegato ad una grande platea motivazioni e strategie. E’ il primo passo della diffusione del metodo anche in Lombardia. Abbiamo avuto modo di mettere alla prova il sistema anche in condizioni estreme come in Africa, partecipando, nell’ambito del Progetto “Ridare il Sorriso”, ad una missione umanitaria in Mali con l’Aeronautica Militare e l’Afmal. Anche lì, fatti i dovuti distinguo, il sistema ha dimostrato di funzionare. Ci accingiamo a collaborare in altre missioni in quel continente. Dopo quest’ulteriore verifica abbiamo deciso di metterne a parte i rappresentanti degli altri Eastman. A Roma interverranno personalità come Cyril Meyerowitz (Eastman di Rochester, Usa) con una “Lectio magistralis”, seguito da Amesein (Parigi), da Scully (Londra), da Smedbergher (Stoccolma), da Mulo, Mirlinda e Hysi (Università di Tirana), da Emer e Prantner (Università di Pecs, Ungheria), oltre che di responsabili delle Università di Vienna e Bucarest. Ascolteremo le innovazioni apportate e racconteremo esperienze, per mettere in atto, anche nei loro Paesi, un modello che appare una valida ipotesi per il futuro. Quali gli aspetti economici dell’iniziativa? Siamo riusciti a sensibilizzare vari industriali, desiderosi di dare il loro contributo solidale. Ne è scaturito un accordo che ci permetterà di fornire 250 protesi gratuite ogni anno, da donare a soggetti particolarmente disagiati. Questo comporterà uno sforzo importante da parte degli odontotecnici dell’Ospedale che, però, si sono dimostrati entusiasti, malgrado l’impegno. L’aspetto davvero im- portante è che, con questa idea, si dà inizio ad una nuova realtà nel dentale: la collaborazione tra Istituzioni e privati. Questo tipo di sinergia, ampiamente utilizzata in altri Stati, può dare anche da noi splendidi risultati, consentendo a professionisti qualificati delle più importanti Istituzioni sanitarie di lavorare insieme. Per concludere... Per concludere mi consenta di esprimere un filo di soddisfazione. Siamo talmente abituati a notizie cattive, se non addirittura catastrofiche, che quando si può riferire qualcosa, che funziona, come in questo caso, in ambito etico solidale, non possiamo (e forse neanche dobbiamo) non esprimere del compiacimento. DENTAL TRIBUNE 28 Attualità Dentale Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Italian Edition Agosto, dentista mio non ti conosco Che succede se il mal di denti si presenta in agosto e il paziente scopre che il dentista di fiducia ha chiuso per ferie? Ipotesi probabile sapendo che quest’anno, secondo l’Andi, 4 studi dentistici su cinque hanno chiuso i battenti in quel mese. Il rimedio consiste in due numeri verdi, grazie ai quali il malcapitato può conoscere l’indirizzo dello studio dentistico più vicino. Il primo (800.016.105) è stato attivato dall’iniziativa “Den- tisti aperti”, nata dalla collaborazione tra Day medical, il Tribunale del malato e l’Unione Nazionale Consumatori. Il servizio, giunto all’XI edizione, è rimasto attivo per 39 giorni fino al 5 settembre ed ha messo a disposizione i dati di apertura estiva di oltre 2.300 studi dentistici. In totale sono state ricevute 4.323 chiamate, pari ad una media giornaliera di 110,85, un segnale dell’interesse crescente verso il servizio che nel ‘98, anno della sua istituzione, aveva registrato circa 1.000 chiamate, migliorando questo risultato ogni anno fino al record del 2008. Le donne, con 2.464 chiamate (57%), hanno dimostrato maggior intraprendenza degli uomini (1.859 telefonate, pari al 43%). La Lombardia è la regione dove il servizio è stato più gettonato, seguita da Lazio e Piemonte; per le città, in pole position Roma, seguita da Mila- no e Torino. Abbastanza frequente il caso di utenti che, sperando nella gratuità, sono rimasti delusi reagendo in malo modo nell’apprendere che servizio e numero verde erano gratuiti, ma non le prestazioni del dentista. Un secondo numero verde, 800.911.202, è stato messo a disposizione dall’Andi nell’ambito di “Sorrisi d’Agosto” con la possibilità di rintracciare lo studio più vicino tramite internet. “Nel 2007 - dice il Presidente Roberto Callioni - la sezione dedicata a Sorrisi d’Agosto ha registrato circa centomila contatti. Dopo averlo potenziato, all’iniziativa hanno aderito 1.711 dentisti (pari al 7,75% dei soci Andi) con un aumento del 55% rispetto ai 1.100 partecipanti del 2007. Significativa la partecipazione di soci con cariche a livello nazionale, regionale o provinciale (257 adesioni, pari al 15% del totale). La regione più presidiata è stata la Lombardia, con 257 studi aperti. Seguono la Toscana (197 adesioni) e l’Emilia Romagna ed il Veneto (con 174 partecipazioni). Superano le 100 adesioni anche il Piemonte (139) ed il Lazio (127). Queste sei regioni rappresentano da sole il 62,42% del totale. Diversa invece è la classifica in base al rapporto tra numero di adesioni e iscritti all’Andi: in pole position il Molise (13,22%), seguito da Trento (12,28%), Marche (10,65%) e Friuli (9,53%), mentre tra le regioni che hanno ottenuto più partecipazioni in termini assoluti la Toscana (9,53%) si colloca al 5o posto ed il Piemonte (8,57%), il Lazio (8,06%) ed il Veneto (7,73%) a metà classifica. Emilia Romagna (7,10%) e Lombardia (5,84%) al terzultimo e penultimo posto. L’Andi rileva come al Sud la partecipazione sia stata comunque inferiore rispetto al CentroNord, con un numero di adesioni particolarmente basso in Calabria (19) ed in Sardegna (11), più massiccia la presenza femminile con 1.431 adesioni (83,64%) contro 277 (16,19%), tendenza peraltro confermata in riferimento al database totale. Ecco infine il numero di adesioni dei dentisti suddivisi per fasce di età: 292 (da 25 a 35 anni), 498 (da 36 a 45), 706 (da 46 a 55), 195 (da 56 a 65), 20 (oltre i 65). Adriana Pescivolo Al Congresso Sido un numero verde per i cittadini In occasione del XIX Convegno Internazionale svoltosi a Firenze presso Fortezza da Basso dal 19 al 22 novembre, i medici ortodontisti aderenti alla Sido, Società Italiana di Ortodonzia, si sono messi a disposizione dei cittadini per rispondere ad eventuali domande sulla salute dei denti dei bambini e su varie problematiche ortodontiche. Il numero verde cui rivolgersi (800 63 0073) è stato annunciato su Rai Uno nel corso della trasmissione Uno mattina del 19 novembre. DENTAL TRIBUNE Dental Meeting & Congressi 29 Italian Edition Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 La Società Italiana di Endodonzia e Torino: un’accoppiata vincente L’annuale congresso nazionale della Sie si è svolto presso il Centro Congressi del Lingotto di Torino il 13, 14 e 15 novembre. Accattivante tema congressuale, “Le nuove frontiere dell’Endodonzia”, e programma scientifico ricco di novità: sono stati infatti presentati in anteprima europea alcuni nuovi strumenti endodontici e le metodiche correlate. La qualità dei relatori coinvolti, alcuni di fama internazionale, e la mostra merceologica, storicamente collegata al congresso, hanno decretato il successo della manifestazione che ha visto nei tre giorni la partecipazione di circa 1.450 persone. I lavori si sono aperti il 13 novembre con il corso “I fallimenti endodontici: analisi delle cause, suggerimenti e procedure con tecniche ortograde e retrograde”, tenuto da Arnaldo Castellucci, Fabio Gorni e Augusto Malentacca, past presidents Sie, e altri relatori di indiscussa competenza. I lavori congressuali veri e propri si sono aperti venerdì mattina, per proseguire sino al primo pomeriggio del sabato con un programma scientifico articolato su più sale e suddiviso in sessioni in cui, sotto la guida di un presidente e di un coordinatore, venivano affrontati vari argomenti. Ai classici temi di endodonzia pura, quest’anno si sono affiancati, per la prima volta, soggetti diversi come il laser e la farmacologia, con particolare attenzione al controllo del dolore e alla gestione odontoiatrica degli effetti correlati alle terapie con bifosfonati. Venerdì 14 si sono svolte anche le “Tavole Cliniche”, occasione riservata a pochi partecipanti, per discutere direttamente con un esperto e in maniera pratica di temi diversi. I partecipanti al prestigioso premio “Garberoglio” per la ricerca in Endodonzia sono stati valutati da una giuria internazionale, di cui facevano parte Giuseppe Cantatore, presidente Sie, Ken Hargreaaves, direttore del Journal of Endodntics, Paul Dummer, direttore dell’International Endodontic Journal, e Kishor Gulabivala. Il premio Garberoglio e i premi Poster di ricerca sono stati assegnati a gruppi di ricercatori italiani. Il primo, riservato agli studenti di Odontoiatria, è stato assegnato ai giovani della Scuola di Endodonzia di Elio Berutti (Università di Torino). Il sabato pomeriggio la Dental School di Torino, diretta da Stefano Carossa, ha ospitato la Sie nella modernissima sede del Lingotto per lo svolgimento, con ottima partecipazione, dei corsi pratici su nuovi strumenti e tecniche endodontiche. L’appuntamento per il Congresso Sie 2009 è per novembre a Roma. A Torino, a settembre, si svolgerà la IX Giornata Endodontica Piemontese dal titolo “L’Endodonzia vista dal dentista generico: esigenze e risoluzione dei problemi”. Due immagini del Congresso: sotto l’inaugurazione e a fianco la sessione plenaria all’Auditorium del Lingotto. DENTAL TRIBUNE 30 Dental Meeting & Congressi Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 Italian Edition Infopoint ITALIA ESTETICA E FUNZIONE: PROSPETTIVE E NOVITÀ - INTRALOCK DAY Data: 12-13 dicembre 2008 Dove: Vietri sul mare Contatti: Intra-Lock System Europa Spa Tel.: 089 233045 Fax: 089 221545 E-mail: [email protected] www.intralock.it I FILLERS: PRINCIPI E TECNICHE INIETTIVE Data: 13 dicembre 2009 Dove: Sala Andi Piazza della Vittoria, 12/6 – Genova Contatti: e20 srl Tel.: 010 5960362 Fax: 010 5370882 E-mail: [email protected] www.e20srl.com LO SBIANCAMENTO DENTALE Data: 13 dicembre 2009 Dove: Sanità S. Marco – Piazza della Repubblica,10 – Bergamo Tel: 338 8318059 Dott.ssa Laura Marino 347 3756128 Dott. Gianfranco Sorgente MASTER IN TECNOLOGIE AVANZAT NELLE SCIENZE DI IGIENE ORALE (RILASCIA 65 CREDITI ECM) Data: Anno accademico 2008-2009 Dove: Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Contatti: Prof.ssa Gianna Maria Nardi Tel.: 06 44230809-10 E-mail: [email protected] DALLA PICCOLA CHIRURGIA AMBULATORIALE, ALLA CHIRURGIA AVANZATA, CON INNESTI DI BIOMATERIALI PER LE RIGENERAZIONI OSSEE Data: 16-17 gennaio 2009 Dove: Roma Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella Tel.: 0276275218 Fax: 02 76275300 www.dlmedica.it EASTMAN DENTAL INSTITUTE – 5 DAYS NON SURGICAL PERIODONTAL COURSE (Jean Suvan) Data: 16-20 gennaio 2009 Dove: Eastman Dental Institute, Londra, Gran Bretagna Contatti: Dott.ssa Olivia Marchisio E-mail: [email protected] LA CHIRURGIA ORALE ED IMPLANTARE AL SERVIZIO DELL’ORTOGNATODONZIA Data: 17 gennaio 2009 Dove: Roma Contatti: Medicina Viva Tel.: 0521 290191 Fax: 0521 291314 E-mail: [email protected] www.mvcongressi.it IMPLANTOLOGIA A CARICO DIFFERITO: MANDIBOLA E MASCELLA Data: 23-24 gennaio 2009 Dove: Milano Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com APPROCCIO BIOLOGICO ALLA RIABILITAZIONE ESTETICO-FUNZIONALE DEL CAVO ORALE Data: 23-24 gennaio 2009 Dove: Napoli Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella Tel.: 0276275218 Fax: 02 76275300 www.dlmedica.it CONGRESSO NAZIONALE SIO IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATA: INTERDISCIPLINARITÀ E NUOVE TECNOLOGIE Data: 30-31 gennaio 2009 Dove: Centro Congressi Centergross, Bologna Contatti: Medicina Viva Tel.: 0521 290191 E-mail: [email protected] PREDICIBILITÀ DELLE PROCEDURE CLINICHE NEL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE A RISCHIO CON IMPIANTI CORTI Data: 6 febbraio 2009 Dove: Centro Odontostomatologico San Luigi, Pavia Contatti: Simit Dental srl - Dott.ssa Anna Chiara Cerutti Tel.: 0376 267824 Fax: 0376 381261 E-mail: [email protected] www.simitdental.it T-SCAN III NELLA PRATICA CLINICA ODONTOIATRICA Data: 14 febbraio 2009 Dove: Bergamo Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella Tel.: 0276275218 Fax: 02 76275300 www.dlmedica.it CORSO TEORICO-PRATICO SUL RIALZO DEL SENO MASCELLARE PER VIA CRESTALE Data: 19 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com CORSO SUL CONTROLLO DELL’OCCLUSIONE DEL CARICO IMMEDIATO Data: 19 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com 13° CONGRESSO NAZIONALE SIDOC Data: 19-21 febbraio 2009 Dove: Roma Contatti: Segreteria SIDOC Tel.: 06 97277570 Fax: 06 97277571 E-mail: [email protected] www.romawintermeeting.com 9° CONGRESSO INTERNAZIONALE A.I.S.I. IL CARICO IMMEDIATO NELLE ATROFIE DEI MASCELLARI: COMPLICANZE IMMEDIATE E TARDIVE Data: 20-21 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com 12° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIES NOVITÀ ED AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA Data: 20-22 febbraio 2009 Dove: Centro Congressi CenterGross, Bologna Contatti: C.P.M.A. – Valet Tel.: 051 6388334 Fax: 051 326840 XIV SIMPOSIO DELLE SCUOLE ORTODONTICHE Data: 27-28 febbraio 2009 Dove: Roma Contatti: FASI srl Tel:. 06 97605610 Fax: 06 97605650 E-mail: [email protected] SINUS LIFT E OCCLUSIONE Data: 27-28 febbraio 2009 Dove: Milano Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania Farneti DENTAL TRIBUNE Dental Meeting & Congressi 31 Italian Edition Anno IV n. 12 - Dicembre 2008 CERCO COLLABORAZIONI • Ambulatorio odontoiatrico in provincia di Bologna cerca odontoiatra per direzione sanitaria e seria collaborazione, esperto in endodonzia, conservativa, igiene. Telefonare dopo le ore 21 allo 340 6684696 STUDI • Collega cerca in Roma appartamento in vendita già adibito a studio odontoiatrico nelle seguenti zone: Trastevere – Testaccio – Monteverde – Aventino. Dr Paolo Visalli 338 3669442 OFFRO COLLABORAZIONI • Medico odontoiatra esperienza ospedaliera pluriennale documentabile, offre consulenze chirurgia orale presso studi di colleghi Italia meridionale. Tel.: 349 8424330 • Piemonte e Valle D’Aosta. Implantologia. Medico specialista odontoiatra esperienza ventennale, offre collaborazione per chirurgia impiantare e avviamento all’implantologia. Attrezzatura propria. Tel.: 333 9569229 • Assistente alla poltrona referenziata cerca lavoro in Torino o cintura. Tel.: 349 3986736 • Trapani – Palermo – Agrigento e prov. Implantologia. Offresi collaborazione, casistica documentata, training teorico pratico per avviamento all’implantologia. Cell: 338 7678007 • Marche , Umbria, Abruzzo, implantologia e piccola chirurgia orale (ottavi inclusi, parodontologia, ecc.), medico chirurgo odontoiatra, ventennale esperienza massima disponibilità e serietà offresi per collaborazione a studi dentistici. Attrezzatura propria. Assistenza se richiesto. Disponibilità ad affiancamento per la parte protesica. Per contatti: 0736 255131 • Implantologia e piccola chirurgia orale (ottavi inclusi, preprotesica, etc.) medico chirurgo odontoiatra offresi per collaborazione a studi dentistici in Lombardia. Assistenza e attrezzatura propria. Eventuale direzione sanitaria. Per contatti: 335 8102176 • Odontoiatra con pluriennale esperienza in chirurgia avanzata e piezoelettrica (sinus lift, ridge expansion, GBR, PRF, carico immediato) offre consulenze in Nord Italia. Attrezzatura, materiali e assistenza proprie. Massima serietà e professionalità. Tel.: 328 9613876 • Chirurgo orale offre collaborazione e consulenza a studi medici Nord Italia. 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Milano 335 8036979 Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com XIV CONGRESSO INTERNAZIONALE SIdP PARODONTOLOGIA: UNA VISIONE INTERDISCIPLINARE - DALLA BIOLOGIA ALLA PRATICA CLINICA Data: 5-7 marzo 2009 Dove: Palazzo della Cultura e dei Congressi, Bologna Contatti: Promo Leader Service Congressi srl - Manuela Bertelli Tel.: 055 24621 Fax: 055 2342929 E-mail: [email protected] SETTIMANA DELLA FUNZIONE CORSO TEORICO PRATICO DI GNATOLOGIA Data: 19-24 marzo 2009 Dove: Varese Contatti: Poiesis s.r.l.- Alessandra Tel.: 0332 831660 E-mail: [email protected] XXX CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA ESTETICA IV CONGRESSO NAZIONALE DELL’ACCADEMIA DI MEDICINA ANTI-AGING (AIMAA) Data: 8 – 10 maggio 2009 Dove: Centro Congresso Cavalieri Hilton Via Cadlolo, 101 - Roma E-mail: [email protected] www.lamedicinaestetica.it 4° GIORNATA ENDODONTICA LIGURE-TOSCANA ENDODONZIA A SOCCORSO DELL’ODONTOIATRIA: RISOLUZIONI DI PROBLEMATICHE ENDODONTICHE Data: 27 giugno 2009 Dove: Galata Museo del mare, Genova Tel.: 3387110054 - Dott.ssa Maria Teresa Sberna 339 3008022 - Dott. Riccardo Becciani E-mail: [email protected] [email protected] 9° GIORNATA ENDODONTICA PIEMONTESE - L’ ENDODONZIA VISTA DAL DENTISTA GENERICO: ESIGENZE E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Data: 19 settembre 2009 Dove: Centro Congressi Unione Industriale, Torino Contatti: Dott. Roberto Beccio Tel.: 0166 512246 E-mail: [email protected] Vital Dent, network internazionale di centri odontoiatrici, ricerca per le proprie strutture del NORD ITALIA Brescia, Bergamo, Como, Milano, Monza, Torino, Verona, Genova, Bologna e Reggio Emilia e CENTRO ITALIA Arezzo, Firenze, Ostia, Prato, Roma e Terni le seguenti figure professionali: ✔ ODONTOIATRI GENERICI in grado di elaborare e realizzare un piano di trattamento globale e con esperienza in conservativa, endodonzia, protesi fissa e mobile. Disponibili a collaborare almeno due giornate intere o quattro mezze giornate a settimana (rif. 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Tel. ................................................................................. E-mail .................. ................................................................................................................... SCRIVERE IN STAMPATELLO IL TESTO SPECIFICANDO NOME E COGNOME (O NOME DELLO STUDIO) INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO. .............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................. Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (Nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati. Firma .................................................................................................. LA DIREZIONE NON SI CONSIDERA RESPONSABILE DEL CONTENUTO DEGLI ANNUNCI 1° CONGRESSO NAZIONALE CAMLOG Data: 23-24 ottobre 2009 Dove: Verona Contatti: Alta-Tech Biotechnologies srl Tel.: 0444 461311 Fax: 0444 461346 E-mail: [email protected] www.alta-tech.it EUROPA AMWC 2009 – ANTI-AGING MEDICINE WORLD CONGRESS Data: 19-21 marzo 2009 Dove: Forum Grimaldi, Monte-Carlo Contatti: Euromedicom www.euromedicom.com Contatti: Euromedicom www.euromedicom.com RESTO DEL MONDO 31ST ASIA PACIFIC DENTAL CONGRESS Data: 7-11 maggio 2009 Dove: Hong Kong, Cina Contatti: Hong Kong Dental Association www.hkda.org ICAAM & MEDISPA ASIA 2009 Data: 22-24 maggio 2009 Dove: Macao, Cina Progetto di cooperazione IMPLANTOCHIRURGIA SU PAZIENTE – CUBA Sede del corso: Università De Estomatologia Avenida Carlos, N° 3 Ciudad Havana – Cuba LIVELLO BASE - LIVELLO AVANZATO Eventi in fase di accreditamento ECM Per ulteriori informazioni chiamare 328 3272595 • Vendesi studio dentistico in Rivoli (Torino) e/o attrezzature. 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Tel.: 011 7719077 [email protected] • Centro medico e fisioterapico, pressi P.zza Repubblica a Milano, affitta studio odontoiatrico e spazi per visite mediche private. Tel.: 335 7095019 • Milano centro (zona Sempione) affittasi anche a ore unità operative in studio odontoiatrico dotato di n. 4 riuniti con apparecchio rx endorali, studio ortodonzia, sala raggi con ortopantomografo e teleradiografo, sala sterilizzazione con banco per odontotecnico, sala d’attesa, reception, bagno disabili a medici con clientela propria. Per contatti: 335 8036979 • Vendesi appartamento già adibito a studio odontoiatrico zona S. Paolo in Roma. Per contatti: 339 2833896 • Vendesi o affitasi studio dentistico a Carpi (Mo) – Già autorizzato ai sensi della L.R. 34/98 – 21 anni di attività – Piano terra ampio parcheggio – Risc. autonomo – Climatizzato. 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Tel.: 339 3935085 SALON DENTAL CHILE 2009 Data: 28-30 maggio 2009 Dove: Santiago E-mail: [email protected] www.salondentalchile.cl AAED 34TH ANNUAL MEETING & IFED 6TH WORLD CONGRESS Data: 2 – 5 agosto 2009 Dove: Las Vegas, Stati Uniti Tel.: +1 312 981 6770 E-mail: [email protected] www.estheticachademy.org Segreteria organizzativa: C.N.S. by Maxilo srl Via Aldebaran, 11 A – 95127 Catania - Tel. 095.7225313 Fax 095.7225317 - E-mail: [email protected] - www.maxilosrl.it CORSO AVANZATO DI IMPLANTOLOGIA E CHIRURGIA ORALE L’evento si ripete 4 volte l’anno. I corsi si ripetono a: gennaio – aprile – settembre L’implantologia con le sue documentate risultanze cliniche ad oggi rappresenta certamente una possibilità terapeutica di riabilitazione morfofunzionale dell’apparato stomatognatico a disposizione dell’odontoiatra. In questa ottica la conoscenza degli aspetti legati alla funzione ed all’estetica in implantoprotesi costituisce premessa obbligatoria per una corretta terapia riabilitativa. É con piacere perciò che presento questo corso eminentemente pratico presso l’Università dell’Havana, rivolto alla professione, con lo scopo di far partecipare il corsista in prima persona alla risoluzione delle varie problematiche sia chirurgiche che protesiche di casi clinici trattati. I corsisti, nel numero massimo di 4 per gruppo, effettueranno direttamente su pazienti gli interventi ed a turno svolgeranno il ruolo di assistente e di ferrista in altri interventi. RELATORE PROF. MAURIZIO FRANCO Direttore dell’Unità Operativa Autonoma di Chirurgia MaxilloFacciale del presidio ospedaliero di Castelfranco Veneto USL 8 (TV), convenzionato con la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale di Padova. Professore a contratto di Chirurgia Speciale Odontostomatologia e Chirurgia Maxillofacciale presso il CLO dell’Università di Padova. Evento accreditato con n. 50 crediti formativi ECM, rif. n. 484/8019555 ULSS 8 VENETO OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO SERVIZIO DI CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE *Il corsista sarà accreditato per poter utilizzare presso il suo studio privato l’osso omologo della Banca dei Tessuti.