hygiene tribune - Dental Tribune International

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hygiene tribune - Dental Tribune International
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Torino - Contiene inserti pubblicitari
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Anno IV, n. 12
Dicembre 2008
News e Commenti
Made in Italy
Euro 3,00
Meeting & Congressi
All’interno
lo speciale
HYGIENE
TRIBUNE
27
MILA STUDENTI DI MODENA
SILFRADENT
O IL SIGNIFICATO
“ QUALITÀ ”
SORRIDONO ALLA PREVENZIONE
ORIGINARIO DELLA
In 11 anni di “Sorridi alla prevenzione” coinvolti 27.200 studenti in 1.276 iniziative della
durata di 5/6 ore ciascuna. A Modena e provincia ne usufruiscono circa 2.500 alunni all’anno.
Qual è la caratteristica saliente della Silfradent? Tiziano
Batani, amministratore, dice “la
qualità”. Vediamo cosa intende
con tale termine, spesso abusato,
che qui ritrova il suo significato.
}
pagina 3
Spesa Sanitaria
Monito della WHO ai Governi
“Per favore, non toccate la salute”
Margaret Chan durante la World Health Assembly. Foto: WHO.
“Per far fronte ad una crisi finanziaria di dimensioni mondiali, il Governo di Londra dovrebbe resistere alla tentazione di
tagliare il budget di spesa per la salute” ha detto Margaret Chan
Direttore generale della WHO (World Health Organization, ovvero Organizzazione Mondiale della Sanità), già responsabile
della WHO a Hong Kong. Parlando al Graduate Institute di Ginevra, la Chan ha proseguito affermando che le iniziative per porre rimedio alla crisi economica dovrebbero non solo mirare a
dar impulso alla crescita dell’interscambio commerciale e finanziario, ma anche alla lotta contro povertà e malattie.
La crisi creditizia, unita al problema del riscaldamento globale e ad altre gravi minacce che incombono sul benessere dell’umanità, potrebbero avere ripercussioni assai pesanti sui livelli
di assistenza medica generale, ossia sulla prevenzione e la lotta
alle malattie. “I tagli al budget della Sanità compiuti nel corso
di precedenti crisi del petrolio e della recessione sperimentata
una trentina d’anni fa - ha ricordato la Chan - hanno avuto
effetti disastrosi sulle aree più povere della terra. Nel ritoccare
i budget si commisero allora errori madornali. A causa di tali
ritocchi molti problemi relativi alla salute nell’Africa subsahariana, in ampie zone dell’America Latina e in Asia, attendono
ancor oggi una soluzione. Ci sono già troppi problemi in attesa
di essere risolti in un mondo così incerto e vacillante, per ripeà
pagina 2
}
ROMA 5-7
FEBBRAIO:
“EASTMAN
DI TUTTO IL MONDO UNITEVI”
Mauro Orefici, Presidente
Simo, riunisce a Roma, dal 5 al 7
febbraio, gli Eastman del mondo e le Scuole Odontoiatriche per
mettere insieme le conoscenze
per comuni fini umanitari.
pagina 6
}
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Rapporto medico paziente
Una svolta con l’Amami?
A Roma si sono svolti il 26-27
settembre l’Assemblea e il IV
Congresso nazionale “Medico e
paziente: punto di svolta”, organizzato dall’Amami (Associazione Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente). Il Presidente Maurizio Maggiorotti
parlando ai convenuti ha detto
“In ambito sanitario ci siamo
avviati verso una deriva che definire pericolosa è un eufemismo, tra l’indifferenza del legislatore e la scarsa consapevolezza della maggior parte degli operatori sanitari che sembrano reagire solo se colpiti in prima persona. Mentre la spesa sanitaria
aumenta per sopportare i costi troppo spesso sottovalutati - del
business che ruota attorno al
fenomeno malpractice, le compagnie di assicurazioni aumentano le richieste economiche e
diminuiscono le garanzie assicurative. In Italia non esistono
leggi specifiche sulla responsabilità in ambito medico, mentre
fioriscono studi legali che invitano a fare causa ai medici a costi irrisori. Certa stampa alimenta l’audience sbattendo il medico-mostro in prima pagina e utilizzando dati falsi inventati da
chi vuole apparire autorevole. I
cittadini, impauriti, sono convinti che verranno curati meglio
con l’aiuto della magistratura,
mentre gli Ordini dei medici si
muovono in modo differente. I
medici a loro volta sono sempre
più divisi e spaventati, ma accomunati dall’uso della medicina
difensiva”.
Nata nel 2002 con la mission
di contrastare le accuse infondate di malpractice e per restituire serenità al rapporto medico paziente, l’Amami ha celebrato il suo IV° Congresso nazionale in un momento delicatissimo. “Abbiamo raggiunto
tanti traguardi, ma tanti sono
ancora da raggiungere - ha detto il presidente Amami - e per
questo ci vuole coraggio, forza
e partecipazione tra tutti quelli
che da ragazzi speravano di poter mettere un camice per alleviare le sofferenze altrui”.
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Altro servizio a pag. 5
Alla ricerca dei nuovi
mali dell’anima
Intervista a Giacomo Balzano, psicoanalista adleriano e fondatore del Centro
Psicologia Applicata.
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pagina 4
La Sie e Torino
accoppiata vincente
Il congresso nazionale
Sie si è svolto al Centro Congressi del Lingotto di Torino
dal 13 al 15 novembre.
Il Presidente Maurizio Maggiorotti
}
pagina 29
Fisco
Al Governo
Odontoiatri
grandi evasori?
Macchè
Studio di settore
L’Andi chiede
una revisione
}
pagina 2
}
pagina 3
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DENTAL TRIBUNE
News e Commenti
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Editoriale
Buon anno
da Dental Tribune
Carissimi lettori e
lettrici,
abbiamo trascorso un altro
anno insieme. Abbiamo iniziato (ricordate?) con
un bel “business plan” personale e professionale ed ora,
se non lo avete già fatto prima, è il momento di controllarlo. Un po’ di paura? Qualche amarezza? Alcuni risultati non ottenuti? Io credo che
il bilancio sia in pareggio:
pensateci bene (l’abitudine è
spesso quella di ricordare
solo cose negative, ma noi ci
siamo scritti tutto e quindi
possiamo verificare!). Certo
insieme ne abbiamo anche
viste delle “belle”, talvolta ci
siamo sentiti un po’ scossi.
Ma noi siamo qui. Per fare il
punto, qualche giorno di riposo prima di iniziare l’anno non ci farà male. E poi si
ricomincia. Certo il nuovo
anno non è solo un simbolo
relativo (come direbbe ad
esempio Einstein), ma un importante paletto per iniziare
una ideale nuova vita e per
poi determinare che lo faremo ogni giorno. Che fascino
poter ricominciare in qualsiasi momento (del resto il
passato non esiste), sapendo
che gli esseri umani veramente possono influenzare il
proprio destino.
Provare per credere: domani saluto il vicino, come
potrà non rispondere? Sorriderò ai passanti (notate come
reagiscono e non badate troppo ai denti), non mi lamenterò con nessuno, anzi incoraggerò gli altri (e vedremo cosa
cambierà).
Allora alziamo i bicchieri insieme di fronte al nuovo
“planning”. Brindiamo per
tanti momenti felici e per il
coraggio di affrontare quelli meno positivi. Sarà bello
confrontarsi di nuovo insieme. Noi siamo motivati da
tutti i nostri lettori, dagli
amici e dai nemici a continuare a progettare insieme.
Per conoscerci meglio,
nel 2009 avremo l’occasione
tardo primaverile del Cosmetic Congress, un relax di
studio, confronto e turismo
all’insegna del benessere. Intanto vi ringrazio per la vostra grande collaborazione,
per scriverci, per supportarci (anche con gli abbonamenti); ringrazio le aziende
che credono nei nostri giornali e contribuiscono alla diffusione così ampia di notizie;
ringrazio i vostri e i nostri
collaboratori, le nostre famiglie.
Auguri di cuore da tutte
le redazioni nazionali ed internazionali di Dental Tribune e arrivederci al prossimo
anno.
L’Editore
Patrizia Gatto
[email protected]
Italian Edition
Andi: “infondati e sensazionalistici”
i dati sull’evasione degli odontoiatri
“Affermare, come sostenuto
da “Contribuenti.it”, che un professionista su quattro non emette la fattura - ha dichiarato il presidente nazionale Andi Roberto
Callioni - e che al primo posto ci
sono gli odontoiatri con il 34%,
significa soltanto diffondere dati
sensazionalistici, allarmanti e
privi di fondamento. In realtà la
professione odontoiatrica, come
del resto le altre sanitarie e a differenza di altre libere professioni, è tra quelle per le quali il cittadino ha tutto l’interesse a richiedere la parcella in quanto
detraibile dal reddito dichiarato.
Andi si sta battendo da anni per
richiedere che tale detrazione sia
innalzata per sostenere il diritto
alle cure odontoiatriche dei cittadini e rilanciare un comparto in
profonda crisi”. I dati ufficiali
sull’evasione odontoiatrica, ricavabili da verifiche fiscali effettuate dagli organismi di controllo e confermati nell’annuale
report di Pit Salute, elaborato da
“Cittadinanza attiva”, attestano
l’evasione accertata in percentuali assolutamente minime (35%) e ben più basse rispetto ad
altre realtà. Insomma, Andi non
difende chi non è corretto nei
confronti del fisco ed è costantemente impegnata a collaborare
con l’Agenzia delle Entrate affinché gli studi di settore degli odontoiatri “fotografino” realmente la
realtà fiscale dei propri iscritti,
peraltro in situazione di grave
sofferenza a causa del sempre
minor numero di accessi agli
ambulatori da parte di pazienti
per la grave crisi economica. Ma
non accetta che i dentisti siano
“etichettati” come evasori attraverso la diffusione di dati sensazionalistici ed infondati”.
Cefla Dental Group affianca il marchio
Mocom al suo portafoglio prodotti
In un’ottica di completamento dell’offerta di
prodotti e di consolidamento della propria posizione di leader nel segmento delle attrezzature per
studi dentistici, Cefla Dental Group ha acquisito
la maggioranza delle quote azionarie di Mocom
srl. Azienda con tradizione di elevata tecnologia e
professionalità, Mocom costituisce un riferimento
a livello internazionale nel campo della sterilizzazione per il settore odontoiatrico. Dal 1987, anno
della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di autoclavi per il settore dentale e medicale. Un’azienda in costante crescita, grazie alle importanti attività di ricerca e sviluppo che hanno
portato a una gamma di prodotti di qualità superiore in termini di sicurezza e prestazioni. L’expertise
di Mocom nella sterilizzazione per uso medico, con
oltre 55.000 autoclavi installate in Europa e nel
mondo, ha permesso in oltre 20 anni di attività il
consolidamento della propria posizione di azienda leader. Con questa operazione, Cefla Dental
Group intende preservare ed implementare il ca-
rattere distintivo dei prodotti Mocom, garantendone un ulteriore miglioramento in termini qualitativi e di prestazioni. Al tempo stesso, manterrà l’attuale struttura distributiva che, grazie all’ingresso in un Gruppo di maggiori dimensioni, beneficerà di un importante “pacchetto servizi” indispensabile per assicurare la propria competitività.
Spesa Sanitaria
“Non toccate
la salute”
ß
pagina 1
tere gli stessi errori” ha proseguito. Stando all’ultimo
rapporto sulla salute nel
mondo a cura della WHO, il
continuo incremento dei costi generali della sanità, lo
sconvolgimento del sistema
finanziario e l’incremento
della spesa individuale per
la salute, spingono ogni
anno almeno 100 milioni di
persone sotto i livelli di povertà. Secondo tale rapporto, la spesa statale per il
comparto varia da un minimo di 20 dollari fino a 6 mila.
Inoltre, per almeno 5,6 miliardi di individui di Paesi
con reddito individuale medio o basso, circa la metà
della spesa per la salute è a
loro carico. Secondo le previsioni avanzate da alcune
multinazionali (come la
Pfizer Inc) il rallentamento
dell’economia dovrebbe anche avere pesanti riflessi
sugli investimenti destinati
al settore medico farmaceutico. E’ assolutamente necessario che i Governi non
pongano la salute in secondo piano tra le priorità di spesa, prosegue la Chen, sottolineando lo stretto rapporto
tra la possibilità di uscita
dalla stretta economica e il
livello di salute della popolazione. “L’autentico fondamento della prosperità e della produttività economica è
in realtà costituito dal benessere fisico e psicologico
dell’individuo” conclude.
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Anno IV Numero 12, Dicembre 2008
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DENTAL TRIBUNE
News e Commenti
Italian Edition
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Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Progetto di prevenzione a Modena: coinvolti in 11 anni 27 mila bambini
Da molti anni l’Ausl di Modena condivide con il mondo della
scuola le attività di educazione alla salute. Con il progetto “Sorridi
alla prevenzione”, nato nell’anno scolastico 1994-95 e siglato nel
1999 con un primo “protocollo di intesa per la promozione e l’educazione alla salute in ambito scolastico” (un vero e proprio Patto
per la salute dei giovani tra Scuola e Sanità), vengono promossi
comportamenti di igiene orale e alimentari adeguati per la prevenzione della carie. Il progetto prevede supporto e consulenza agli
insegnanti, lezioni in classe con i bambini e presso l’ambulatorio
clinico dentistico, incontri tra genitori ed esperti, visite guidate
presso gli ambulatori, la diffusione di strumenti informativi e didattici multimediali. Il metodo didattico prevede il coinvolgimento
attivo dei bambini attraverso esperienze dirette e pratiche, sintesi
informative, lavori e giochi di gruppo. Fascia d’età prescelta: i bambini che frequentano il primo anno della Scuola Primaria della
La crisi economica
colpisce anche
gli odontoiatri
Il 6 novembre si è svolta a
Roma, presso il Ministero dell’Economia, una riunione straordinaria della Commissione
Esperti per gli Studi di Settore
per esaminare “L’impatto della crisi sugli studi di settore:
analisi e valutazioni”. L’Andi,
anche tramite il rappresentante dell’area sanitaria Giampiero Malagnino, ha trasmesso a Giampiero Brunello, Presidente e Amministratore Delegato Sose (Società per gli
Studi di Settore), una richiesta nella quale, a seguito dell’analisi dell’attuale crisi economica generale che sta colpendo anche la professione
odontoiatrica e delle nuove
incombenze legate all’Ecm, si
sollecita una revisione dello
Studio di Settore UK21U per
non penalizzare coloro che,
indicando in modo corretto i
dati richiesti dallo Studio, risultino comunque non congrui e non coerenti. La grave
crisi che senza dubbio ha generato una sensibile diminuzione delle visite odontoiatriche da parte delle classi meno
abbienti, va a sommarsi a
cambiamenti riguardanti la
professione, come l’obbligo
dell’Educazione Continua in
Medicina, posto ora anche per
i liberi professionisti odontoiatri, a seguito dell’approvazione della Legge Finanziaria 2008. Per meglio analizzare la reale situazione degli
studi e la tendenza per il 2009
e sostenere con maggior forza le richieste formulate,
l’Andi ha invitato gli iscritti a
fornire alcuni dati on line.
Dalla Finanziaria
un nuovo
adempimento
Pur essendo finora passato in
parte inosservato, un nuovo pesante adempimento grava sulla
professione odontoiatrica. Si tratta della cosiddetta riscossione accentrata dei compensi, introdotta dalla Legge Finanziaria per il
2007 ed operativa a partire dall’1
marzo 2007. Il nuovo adempimento riguarda gli studi dentistici che mettono a disposizione
di altri colleghi professionisti
una parte della propria struttura,
a titolo oneroso o gratuito, allorchè questi ultimi emettono fattura direttamente al paziente per
le proprie prestazioni. In questi
casi lo studio, ai sensi della nuova normativa, deve fungere da
centro di riscossione dei compensi per tutti i professionisti
che operano nella struttura.
provincia di Modena, ossia soggetti in cui è ancora presente la
dentizione decidua, inizia la permanente e per i quali l’aspetto
preventivo acquista un’importanza strategica. L’obiettivo è favorire la conoscenza relativa agli organi, l’anatomia del corpo, con
l’igiene orale ed alimentare al primo posto. Usufruiscono delle opportunità di “Sorridi alla prevenzione” circa 2.500 alunni all’anno,
pari al 43%della popolazione modenese tra 6 e 7 anni. In 11 anni
sono stati coinvolti 27.200 studenti in 1.276 iniziative della durata
media di 5/6 ore ciascuna. L’esperienza condotta ha consentito di
rilevare che in bambini che fanno esperienza della progressiva
caduta dei denti, il progetto contribuisce a far comprendere l’evento e a superare ansie e paure. Il messaggio educativo incide su di
loro in modo rilevante contribuendo in modo significativo
all’acquisizione di comportamenti salutari.
Con la collaborazione di Miguel Capriolo
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Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
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Con Balzano alla ricerca dei nuovi mali dell’anima
Giacomo Balzano, psicoanalista di orientamento adleriano,
ha costituito circa 20 anni fa il
Centro Psicologia Applicata. Ha
sviluppato ricerche e progetti sulla prevenzione della devianza
minorile e della dispersione scolastica, l’educazione alla salute,
affettiva e la formazione di genitori e insegnanti. Ha pubblicato,
nel 1998, il libro “Disagio Giovanile: storie di cambiamenti” (G.
Laterza), cui è seguito nel 2005 il
lavoro “Giovani del Terzo Millennio” (Armando), che ha vinto l’anno successivo il Premio Internazionale “Città delle Rose”, ed infine, nel 2007, il volume “I nuovi
mali dell’anima: il disturbo borderline e narcisistico negli adolescenti” (F. Angeli). Vive e lavora
a Bari, città dove è nato nel 1959.
Quali sono i mali dell’anima
descritti nel suo saggio?
Sono i disturbi bordeline e
narcisistici, che attualmente si
riscontrano con più frequenza
nella pratica clinica e che, come
descritto da alcuni autorevoli
autori, stanno assumendo ormai
le caratteristiche di una vera epidemia psicosociale. Il disturbo
borderline è caratterizzato dalla
propensione ad adottare meccanismi difensivi di tipo scissionale
che dividono in due la personalità, cosìcche, come si dice in gergo, “la mano sinistra non comunica con la destra”. Altre peculiarità sono la diffusione dell’identità, per cui la persona ap-
gico invece è peculiarizzato da
uno smisurato amore di sé: la
persona ricerca ipocritiche mete
di grandezza con scarso interesse affettivo per gli altri, che vengono per lo più disprezzati. Anche in tal caso la personalità presenta una problematica scissione. Narciso, il famoso personaggio mitologico che parla con il
suo “doppio”, tenuto separato dal
Sè e che rinuncia ad ogni rapporto affettivo con gli altri, potrebbe
definire al meglio le caratteristiche di questo disturbo.
pare al contempo maschio-femmina, sviluppando nel quotidiano
rapporti sessualizzati con uomini e con donne, e senza al contempo essere, in maniera specifica, uno dei due. A riguardo, il
mito di Ermafrodito indica a mio
parere in modo chiaro questa dinamica. Gli individui borderline
evidenziano infine uno scarso
controllo dell’emotività e degli
impulsi. Possono manifestare
notevoli angosce, nonché improvvise “esplosioni” auto-eteroaggressive e deragliamenti
psicotici, evidenziando in particolare stravaganze, incongruenze e allucinazioni uditive e
percettive. Il narcisismo patolo-
Il narcisismo negli adolescenti a cosa porta e quale la
“terapia”?
Il rischio più importante nei
casi di narcisismo patologico riguarda il fatto che il giovane possa scindere sempre più la personalità, aderendo in maniera
fittizia a ruoli onnipotenti, distanziandosi in maniera patologica dalla realtà concreta e dalla logica consensuale. Io faccio
terapia analitica, la più indicata
in questi casi.
Ritiene che il sorriso di un
individuo metta a nudo la sua
personalità con punti di forza
e di debolezza?
Il sorriso di una persona può
fornire informazioni sulla sua
personalità, indici che comunque non andrebbero assolutizzati, ma comparati con altri
aspetti per giungere ad una più
attendibile “diagnosi” sui punti
di forza e di debolezza.
Il sorriso che non vorrebbe
mai vedere sulla gente che incontra?
Quello di stampo depressivo
(ad esempio il sorriso triste delle
persone “sconfitte” dalla vita o
degli scoraggiati) e quello di tipo
scissionale (ragazzi che piangono
e ridono contemporaneamente).
E quello più rassicurante
che ricorda?
Quello dolce di mia madre
(sono un sentimentale) che mi
saluta quando entro in asilo a tre
anni. Che ho poi ricercato (con
scarsa fortuna) nelle figure femminili conosciute.
Potrebbe scegliere dei sorrisi tipo tra quelli dei famosi del
mondo della cultura, spettacolo o politica per far capire le differenze di espressione
Penso che i sorrisi fatti da politici e celebrità dello spettacolo
non possano essere interpretabili
in quanto artificiosi, fatti con finalismo direi manipolativo-seduttivo. Ho avuto modo invece di incontrare uomini di cultura, ad
esempio Nello Ajello, ex direttore dell’Espresso e finalista insieme a me del Premio letterario che
ho poi vinto (e a cui concorrevano autori come Galimberti, Odifreddi, ecc.), ebbene il suo sorriso
mi sembrava quello dell’uomo
“saggio”, di chi ha raggiunto delle “verità”: prima tra tutte quella
che siamo esseri limitati e non
potremo mai raggiungere la perfezione, l’onnipotenza. Questo mi
sembra aver riscontrato nei “veri” uomini di cultura: un sereno,
umile modo di sorridere!
Ritiene che i professionisti
che si dedicano a migliorare la
salute e la bellezza del sorriso
possano recuperare l’autostima del soggetto e creare condizioni favorevoli per un benessere psicofisico?
In alcuni individui, il miglioramento di aspetti esteriori può
concorrere ad aumentare l’autostima. Da solo non può garantire, soprattutto nel lungo periodo, il benessere psicofisico cercato. I cambiamenti per raggiungere tali obiettivi dovrebbero riguardare soprattutto l’interiorità, non solo l’estetica.
Se avesse una bacchetta magica cosa le piacerebbe realizzare per continuare al meglio
la sua mission professionale?
Trovare un modo per risolvere i casi di bambini autistici e
scrivere un libro che diventi un
best-seller, contribuendo così all’ulteriore diffusione del pensiero di Alfred Adler: io ci sto provando con un volume dal titolo
provvisorio di “Sull’educazione:
per una prevenzione del disagio
giovanile”.
Gianna Maria Nardi
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Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Sulla responsabilità sanitaria, proposta Amami al Senato
Gian Luca Picozzi, Consigliere del Direttivo Nazionale Amami e segretario Andi Roma, parla
dell’Amami e del “dopo Roma”.
Vi sono stati sviluppi dopo il
27-28 settembre?
Gli sviluppi direi sono importanti: il 23 ottobre siamo stati
invitati in Commissione Sanità
del Senato per un’audizione in
tema di responsabilità sanitaria.
Gli sviluppi riguardano anche la specialità dei dentisti?
Ovvio. Anche per l’odontoiatria si iniziano a registrare denunce in ambito penale. Andi è
entrata a far parte della Conferenza Permanente delle Specialità, che oggi conta sulla collaborazione dei presidenti di 35 società scientifiche e viene utilizzata da Procure e Tribunali. Stiamo
soddisfacendo le richieste di circa 180 magistrati all’anno nella
scelta dei consulenti tecnici indicati dalla società scientifica di
riferimento (vedi elenco su
www.conferenzaspecialita.org)
con un trend in crescita. Siamo
bravi, la nostra sanità è fra le migliori, ma troppi vogliono guadagnare a nostre spese facendo leva
su sentimenti irrazionali tipo
paura o odio. Anche l’odontostomatologia non si salva.
Vi sono segni di inversione
nel conflitto paziente-medico o
per i dentisti il problema è destinato ad aggravarsi?
L’incidenza annuale del contenzioso giudiziale ed extragiudiziale in odontoiatria era superiore a quello registrato in ambito medico: indicativamente un
3 a 1. La mancanza di un osservatorio del contenzioso, per cui
Amami si batte, rende difficoltosa la disamina. I nostri dati sono
originati da una ricerca fatta da
Andi, dove la prevalenza dei casi
di responsabilità professionale
accertata a carico dell’odontoiatra è elevata.
Il concetto di onerosità delle prestazioni odontoiatriche,
così diffuso, rende la categoria
un obiettivo privilegiato rispetto ad altre specialità?
Direi di si, essendo i motivi
di contestazione dati da prestazioni caratterizzate da una maggior richiesta di risultato e da un
accentuato impegno economico
da parte dei pazienti. In particolare nel 69% dei casi riguarda la
protesi e nel 20% l’implantologia. Ma tutta la sanità costa e
così l’odontoiatria. Il professor
Claude Jeanrenaud (Università
di Neuchâtel) in uno studio dice
che l’aumento dei costi della salute in Svizzera non è dovuto all’invecchiamento, ma ai progressi della tecnologia e alle esigenze crescenti dei pazienti.
Che cosa hanno in serbo
Amami o Andi per arginare la
conflittualità medico-paziente?
In Italia non esistono leggi
sulla responsabilità in ambito
sanitario: l’uso del bisturi non
viene punito con la reclusione
solo grazie al “consenso informato”; i cittadini, impauriti, credono che verranno curati meglio
con l’aiuto della magistratura. I
medici, sempre più divisi e spaventati, sono accomunati dall’uso della “medicina difensiva”
con costi insopportabili. Nell’audizione in Commissione Sanità
del Senato sulla responsabilità
sanitaria, la proposta di Amami
verteva su pochi punti chiave:
1. Istituzione del Fondo vittime dell’“alea terapeutica”, sul
modello francese, con il contributo delle Assicurazioni operanti
in ambito sanitario.
2. Istituzione di apposite
Commissioni conciliative provinciali (di ampia composizione:
rappresentanti di Associazioni
mediche, Assicurazioni di cittadini, ecc.), che raccoglierebbero
le richieste di risarcimento e ne
seguirebbero l’iter fino a conclusione, svolgendo anche la funzione di Osservatorio dell’errore
e del contenzioso.
3. Armonizzazione della normativa italiana a quella degli Stati dell’UE ed attuazione della convenzione di Oviedo.
4. Introduzione nel codice
penale di apposite norme per lesioni colpose e di omicidio colposo con riferimento alla prestazione medica, con condizioni di
perseguibilità solo per fatti gravi.
5. Si è fatto inoltre presente
alla Commissione Sanità l’esigenza improcrastinabile di disporre norme per la nomina dei
consulenti tecnici in caso di supposta responsabilità medica, in
armonia con il “nuovo Codice di
Deontologia medica” che impone (art. 62) ai medici che si apprestino a redigere consulenze
su responsabilità sanitarie di
essere affiancati sempre da uno
specialista, norma ignorata da
gran parte della magistratura.
A lato
Gian Luca
Picozzi,
Consigliere
del Direttivo
Nazionale
Amami
e Segretario
Andi Roma
6
DENTAL TRIBUNE
Made in Italy
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Italian Edition
Silfradent, dove il termine “qualità”
riacquista il suo significato originario
Quando si chiede a Tiziano
Batani, amministratore delegato della Silfradent, quale sia la
caratteristica saliente della sua
azienda, risponde riassumendola in una parola che sembra a
tutta prima talmente abusata da
aver quasi perso il signficato originario: “E’ la qualità” sottolinea. E quando gli si obietta tale
aspetto per così dire “semantico”, che fa apparire il termine
abusato, sottolinea con alcune
osservazioni che cosa egli intenda per “qualità”.
In tale termine, così ampio,
così abusato, rientra ad esempio la cosiddetta “rintracciabilità”, caratteristica preziosa in
un mercato invaso da prodotti
simili a meteore, tanto è fuggevole e precaria la loro vita.
Rintracciabilità dei micromotori, delle macchine da fresaggio, dei generatori di vapore, delle sabbiatrici, dei mescolatori,
delle presse e muffole, dei forni, insomma dell’ampia gamma
produttiva della Silfradent secondo cui, per dieci anni e sei
mesi, chi ha acquistato ha un
“diritto di sequela”, per così dire
una garanzia certificata che non
vi sarà un “mordi e fuggi”, ma
che il prodotto sarà affidabile e
che il cliente non verrà abbandonato a sé stesso.
Batani sottolinea il concetto
che fa parte di una filosofia
aziendale assai ben marcata:
“Puntiamo ad un controllo qualità che duri nel tempo - dice Quando progettiamo un qualcosa, gli attribuiamo una decina
d’anni in media di vita. Provi a
chiedere ad altri produttori quale sia la durata del loro articolo:
la loro risposta sarà sempre di-
pende, non dieci anni come noi.
Quasi inevitabile allora a
questo punto la domanda: come
può conciliarsi un’innovazione
che in un ambito come il dentale è assai veloce, quasi frenetica, con una longevità che, pur
costituendo una garanzia di affidabilità, va decisamente controcorrente? “Facciamo certamente nuovi prodotti, cavalcando l’innovazione - dice Batani ma teniamo i vecchi con la nostra assistenza, perché col
cliente noi stipuliamo un patto
di qualità e di garanzia. La fedeltà - osserva - non è solo un
fatto commerciale, ma etico.
Quel sto dicendo, del resto, si
trova scritto nella normativa Iso
e noi la rispettiamo, a differenza
di molti, anche dello stesso Stato”.
L’assistenza in Silfradent è
esercitata da un apposito Ufficio che, per precisa scelta, non
prende il nome del Gruppo bensì di “Apex dentale”, e si trova
in Corea; un’altra Azienda della
Silfradent (la Lufti) ha sede in
Giordania. Nomi diversi per un
sistema unico per una azienda
sola che idea, costruisce ed assiste.
Altra espressione Silfradent
è “Euroworden”, magazzino-deposito che agisce come intermediario sul grande mercato statunitense. Di recente Silfradent si
è affacciata anche in Cina, dove
è prossima l’apertura di una
sede a Shangai, in un mercato,
quello cinese, dal quale è perlomeno rischioso importare materiale tanto diversi sono i criteri di controllo e di sicurezza.
Affidabilità e assistenza,
quindi, alla base dell’affermazione e del successo Silfradent,
sulle quali Batani insiste: “Se un
pezzo arriva sbagliato, rappresenta per noi una vera fatalità.
Gli errori esistono certamente dice - ma a noi succede solo 4 o
5 volte l’anno”.
Altro aspetto di questa “qualità” in cui si identifica la filosofia produttiva del Gruppo è la
preoccupazione, o meglio la
“sensibilità”, come la definisce
Batani, nel voler ridurre i tempi
di lavoro e di guarigione del
paziente. “Cerchiamo di mettere il professionista anche meno aggiornato nelle condizioni
di adottare protocolli semplici,
che non abbisognino di una
laurea in ingegneria per il loro
utilizzo”.
Per arrivare a tale risultato,
in Silfradent si presta grande attenzione al parere espresso dall’uomo della strada il quale, nella sua “medietà”, potrà dare
conferma delle caratteristiche
che persegue l’Azienda, il cui
zelo e sensibilità costruttiva arrivano al punto di contattare direttamente il paziente reduce,
ad esempio, da un’operazione
per constatare se al di là delle
mani del chirurgo (che è e rimane il fondamentale protagonista della buona riuscita dell’intervento) anche il prodotto
abbia fatto bene il suo compito,
contribuendo a ridurre il gonfiore, a diminuire l’infiammazione, a ridurre l’ematoma.
Tutto ciò si ottiene con uno
studio accurato della macchina,
con una robusta attività di formazione dovunque nel mondo
(la Silfradent tiene una media
di circa 2 corsi gratuiti al mese
per gli odontoiatri) e con una
battaglia all’ultimo quartiere
contro la contaminazione per
evitare, come purtroppo è accaduto, che a distanza di cinque o
sei anni dall’intervento il paziente, magari per una “banale” estirpazione di un dente, rimanga vittima dell’epatite.
In quella direzione Batani
afferma si muoverà la campagna pubblicitaria della Silfradent. Il messaggio sarà diretto
al paziente, rassicurandolo che
verranno adottate le migliori
condizioni di disinfezione e che
la Silfradent fa di tutto per favorire, coi suoi strumenti, la guarigione del paziente nel minor
tempo possibile.
E per il futuro? “Continueremo sulla via dello sviluppo
della chirurgia odontoiatrica dice Batani - Nostro obiettivo è
raggiungere una soddisfacente
decontaminazione. In due anni
- prevede - dovremmo riuscire a
decontaminare l’aria, l’acqua e
l’ambiente stesso dello studio”.
®
Medical Line
SILFRADENT SRL
Via G. di Vittorio, 35/37
47018 S. Sofia (FC)
Tel. +39.0543.970684
Fax +39.0543.970770
www.silfradent.com
E.mail : [email protected]
Inserto di Dental Tribune Italian Edition
Anno IV, n. 12 - dicembre 2008
Anno I, n. 2
COLLUTORI
Dicembre 2008
A LIMENTAZIONE
STRUMENTAZIONE
CHIMICO DEL BIOFILM ORALE
E MALATTIA PARODONTALE
CON ANESTETICO LOCALE
MEETING INTERNAZIONALE
COSMETIC BEAUTY & SCIENCE
Tra i diversi agenti chimici a
disposizione dei pazienti, i collutori, oltre a tenere sotto controllo la placca, svolgono molteplici funzioni: terapeutica, preventiva e cosmetica.
Sebbene la correlazione tra
nutrizione e malattia parodontale sia alquanto controversa,
un’alimentazione inadeguata
può agire negativamente sulla
parodontite.
La seduta di igiene professionale è spesso associata dal
paziente a fastidi e, in alcuni casi,
a dolore non facilmente sopportabile. Ideale quindi la somministrazione di anestetico locale.
Si terrà a Salerno dal 5 al 7
giugno 2009 l’evento interdisciplinare per rispondere alle moderne esigenze di medicina estetica e cosmetica, la cui richiesta
è in costante aumento.
PER IL CONTROLLO
}
pagina 13
}
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PARODONTALE
}
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}
pagina 26
Le competenze del laureato
in Scienze delle Professioni Sanitarie
Gabriella Losito
che, se sbilanciata, favorirebbe l’insorgenza di molte patologie orali come tumori,
infezioni e tanti problemi anche a carico
dell’apparato dentale come carie, erosioni, difetti nella produzione dello smalto,
parodontiti.
L’attività dell’igienista dentale prevede infatti interventi su tutta la popolazione: sani da proteggere ed educare, malati
da curare e preservare da altre patologie.
Secondo l’Oms, la salute orale rappresenta in molti paesi industrializzati, a
causa dell’alto consumo di zuccheri, di
alcol e di tabacco, uno dei maggiori problemi di salute pubblica, per l’elevata prevalenza in molte regioni del mondo e per
il fatto che, come molte altre malattie, il
carico principale pesa soprattutto sulle
fasce di popolazione più economicamente svantaggiate(2).
Sulla base di tutte queste considerazioni, risulta chiara la posizione delle figure professionali nate per fornire competenza tecnica e assistenziale, per partecipare all’offerta di tutti i servizi di prevenzione e attenzione alla salute che già
esistono sul nostro territorio nazionale,
per progettare migliori livelli di attività
sanitaria integrati e di varia complessità.
E’ importante sottolineare, come
fanno Oms e Cdc (Centers for Disease
Oggi si promuove a livello mondiale il
concetto della prevenzione legato all’interesse alla salute e all’armonia fisica. In
questo ambito opera la figura dell’igienista dentale che, con le sue conoscenze,
partecipa attivamente ad ogni azione di
salvaguardia del benessere della popolazione. Come recita il Codice deontologico degli igienisti dentali italiani (1), essi
devono “contribuire a promuovere la prevenzione di tutte le malattie del cavo orale e soprattutto dei tumori e delle malattie focali”.
Il ruolo dell’igienista dentale si svolge in numerosi ambiti: quello privato all’interno di studi, centri o ambulatori
odontoiatrici; quello pubblico nelle strutture pubbliche, ospedali, Università, in
servizi mirati alla prevenzione oltre che
nella ricerca scientifica; quello sociale in
comunità, residenze per anziani e
lungodegenti, centri per portatori di handicap, con progetti ed iniziative riguardanti piani di cura odontoiatrici.
Senza entrare nello specifico, possiamo affermare che oltre all’operatività diretta nel cavo orale, questo professionista ha un importantissimo ruolo educazionale nelle scuole e in collettività, collegato all’esigenza di suggerire un corretto stile di vita ed una alimentazione
à
pagina 10
L’igienista dentale
secondo Maria Perno Goldie
Gianna Maria Nardi
A Roma, in occasione del 1° Convegno Internazionale de Il Chirone, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Maria Perno Goldie, Presidente eletto
dell’International Federation of Dental Hygienists,
nota ricercatrice e speaker internazionale.
Che cosa le piace di più della sua professione?
L’aspetto del lavoro di igienista dentale che preferisco, e sul quale concentro la mia attenzione, è la
prevenzione. Chi esercita la mia professione si sforza
à
pagina 8
Maria Perno Goldie
8
HYGIENE TRIBUNE
Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Italian Edition
La professione dell’igienista secondo Maria Perno Goldie
ß
pagina 7
di migliorare la salute generale
della gente, assicurando l’accesso a cure orali di qualità e
incrementando la consapevolezza di costi e benefici effettivi
derivanti dalla prevenzione. Mi
piace anche collaborare con altri professionisti della sanità,
per offrire le migliori cure di cui
le persone hanno bisogno.
Cosa invece le piace meno?
Mi spiace che alcuni igienisti siano soddisfatti solo del lavoro svolto nell’ambito della cavità orale, senza capire o apprezzare il legame con la sistemica
orale. Questo è un approccio alle
cure verso ai pazienti di vedute
ristrette. Tuttavia credo che educazione alla prevenzione, rilevazione precoce delle malattie e
comprendere come interagiscono bocca e resto del corpo aiuteranno a porre rimedio a tale situazione. Inoltre, se gli igienisti
dentali non vedono se stessi come professionisti, non sarà possibile guadagnare il rispetto che
meritano dagli altri colleghi.
Quali sono i paesi che si distinguono per la prevenzione?
Credo che molti paesi si stiano concentrando sulla prevenzione, ma i primi che mi vengono in mente sono Stati Uniti,
Italia, Israele e Giappone.
Che cosa ne pensa del Convegno de Il Chirone e dell’impegno dell’Italia nella prevenzione?
Il meeting è costituito da uno
splendido mix di dentisti, dottori, scienziati, ricercatori e personalità della politica. Questo
per me è indice della determinazione dell’Italia a concentrarsi sulla prevenzione, primaria,
secondaria e terziaria. La prevenzione secondaria, o rilevamento precoce delle malattie,
aiuta a salvare molte persone e
a migliorare le qualità di vita di
coloro che sono afflitti da varie
patologie. I presenti al Convegno, il cui focus è la prevenzione del cancro orale, provengono principalmente dall’Italia, ma
ci sono anche rappresentanti di
altri paesi, come Stati Uniti e
Maria Perno
Goldie
con Olivia
Marchisio,
Segretario
Generale
de Il Chirone.
Gran Bretagna. Posso dire che
sono fiera di essere membro
onorario de Il Chirone.
Che cosa ne pensa dell’interazione tra dentisti e
igienisti dentali in Italia?
Dalla prima esperienza avuta durante i corsi che ho tenuto
a Viareggio, ho notato una relazione complementare tra professori, dentisti ed igienisti. Il dottor
Ugo Covani (Presidente de Il
Chirone, ndr) era presente al
mio primo intervento, così come
il dottor Vittorio Pacini. Al Convegno erano rappresentate molte delle specialità mediche e del
dentale e gli igienisti erano parte integrante del progetto de Il
Chirone. Infine, nel corso che ho
presentato a Bari, il dottor Luigi
Santacroce, ricercatore all’Università di Bari, ha partecipato all’intero meeting. In Italia, la relazione che ho potuto osservare
tra igienisti dentali e altre figure sanitarie è basata su rispetto,
fiducia e collaborazione.
Quale è il ruolo dell’igienista dentale nella prevenzione
del cancro orale?
L’igienista dentale è in prima linea nella prevenzione e
rilevazione precoce del cancro
orale. È nostra responsabilità
morale, etica e legale consigliare i pazienti sui fattori di rischio,
come fumo e sesso non protetto,
e far presente le risorse disponibili per aiutarli a modificare i loro
stili di vita. Eseguiamo anche
esami orali ed intraorali extra
per rilevare precocemente potenziali e dannose lesioni, quando sono ancora curabili. Inoltre,
se qualcuno è stato curato per
un cancro orale o di altro tipo, è
dovere dell’igienista dentale assistere il paziente consigliando
trattamenti orali che lo aiutino
a minimizzare gli effetti della terapia tumorale sulla bocca e sulla cavità orale. La prevenzione
delle malattie è meglio del loro
controllo. Le patologie prevenibili rappresentano approssimativamente l’80% di tutte le malattie, il 90% dei costi della sanità e 8 delle 9 maggiori cause
di morte. Dobbiamo aiutare non
solo i nostri pazienti, ma la società nel suo insieme.
In qualità di membro onorario de Il Chirone, pensa che
questo sia un buon progetto
per la figura professionale
dell’igienista e per le altre professioni del dentale?
Sono fiera di essere un membro onorario de Il Chirone, organizzazione incentrata sulla
prevenzione. Dobbiamo utilizzare le stime dei rischi basate
sull’evidenza scientifica per
identificare coloro che potrebbero sviluppare malattie prevenibili. Inoltre, dovremo focalizzare l’attenzione sui programmi di benessere che forniscono raccomandazioni sanitarie personalizzate incentrate
sulla prevenzione, l’esercizio fisico e l’alimentazione. Attraverso materiali educativi integrati
che veicolano ai sanitari infor-
mazioni sulla prevenzione, saremo in grado di promuovere un
cambiamento nel comportamento dei pazienti che li porti a
stili di vita più salutari. L’Accademia Il Chirone, con il suo convegno, ha dimostrato che ciò è
possibile. Questo progetto porterà benefici non solo alla professione dell’igienista dentale e
alle altre professionalità dell’assistenza sanitaria, ma anche
alla comunità che serviamo.
Secondo lei quale sarà in futuro la funzione dell’Accademia?
Credo che il suo compito sarà
di continuare ad educare i professionisti sulla prevenzione. Le
malattie prevenibili possono essere limitate e minori saranno i
morti dovuti a causa di patologie
come quelle cardiovascolari e
cancro se i governi e la medicina moderna prenderanno tutto
ciò in seria considerazione, impegnandosi per un impatto positivo sul futuro della salute globale. Il Chirone può unirsi ad altre organizzazioni, come il Who,
per mettere in pratica la prevenzione. Le ricerche mostrano che
se forniamo servizi clinici di prevenzione evidence-based, potremo aiutare la gente a mantenersi in salute e salvare molte vite.
Inoltre, studi dimostrano che
anche i servizi di prevenzione
più efficaci ed accettati non sono
elargiti regolarmente nelle cure
primarie. Tra medici, pazienti e
negli stessi ambienti ospedalieri, esistono barriere che impediscono ai servizi di prevenzione
di diventare una routine. I clinici riferiscono di non avere abbastanza tempo per fornire tali servizi perché la maggior parte di
questo lo spendono per occuparsi di pazienti che necessitano di
cure. I medici citano tra gli impedimenti anche le esigenze legate alla concorrenza, l’incertezza
dovuta a segnalazioni contrastanti e la mancanza di formazione sulla prevenzione. Il Chirone può aiutare fornendo educazione, formazione e sistemi di
prevenzione a tutte le figure professionali sanitarie per abbattere
queste barriere. Molti studi provano che implementando un sistema formale per elargire servi-
Con l’acquisto di Biotene per 170 milioni di dollari
la Glaxo riafferma il suo impegno in ambito dentale
LONDRA - Con 170 milioni di dollari
la GlaxoSmithKline Plc sta per acquistare
la Biotene, leader nei prodotti da banco
contro la secchezza dellea bocca (xerostomia), riaffermando il proprio business nella cura orale a livello di grande consumo.
Per la seconda azienda farmaceutica più
grande al mondo i prodotti Biotene sono
infatti in linea con quelli esistenti nel catalogo Glaxo, che include i dentifrici Aquafresh e Sensodyne come i prodotti per protesi dentarie e altri trattamenti.
L’affare rappresenta in una settimana
il secondo acquisto effettuato da Bolton e
riflette l’intento dell’Amministratore delegato Andrew Witty di allargare la gamma
di prodotti della salute Glaxo.
Nell’intento di promuovere la propria
presenza nei mercati emergenti, risale al
15 ottobre l’accordo per 210 milioni di dollari relativo all’acquisto delle attività della Bristol-Myers Squibb Co in Egitto.
Biotene dal canto suo ha avuto nel 2007
vendite globali per circa 50 milioni di dollari, il 17% in più rispetto l’anno precedente. Circa i due terzi delle vendite avvengono negli Stati Uniti.
La definizione della transazione, soggetta all’approvazione da parte delle Autorità competenti negli Stati Uniti e in Europa, è prevista per l’inizio del 2009.
La Glaxo ha acquistato il marchio
Biotene dalla Laclede, un’azienda a capitale privato.
“Un ulteriore passo avanti verso il conseguimento dei suoi obiettivi, ossia avviare ed accentuare la diversificazione delle
nostre attività nell’ambito salute” ha
dettoJohn Clarke, responsabile dell’Azienda per i prodotti di largo consumo.
La gamma Biotene include colluttori,
dentifrici, gel, spray, prodotti per le gengive e per attenuare la secchezza delle fauci
(xerostomia) che la Glaxo afferma essere
assai diffusa (affligge un adulto su cinque).
La richiesta di prodotti da banco provoca una continua evoluzione produttiva
da parte delle società farmaceutiche e di
quelle di beni di consumo, perché originano tra i consumatori una notevole fidelizzazione.
Sono prodotti dal prezzo elevato, come
dimostra il fatto che Glaxo sta pagando per
Biotene 3,4 volte tanto il valore del venduto.
Reuters
zi di prevenzione si incrementano le capacità in ambito clinico.
Interventi efficaci che indirizzano pratiche sanitarie individuali sembrano condurre verso
riduzioni sostanziali nell’incidenza e gravità delle principali
cause di malattie e disabilità nel
mondo. La prevenzione primaria, legata a fattori di rischio quali
fumo, mancanza di attività fisica,
cattiva alimentazione, alcol e
abuso di droghe, attenzione inadeguata alle precauzioni di sicurezza, ci lascia intravedere
maggiori promesse nel miglioramento della salute generale rispetto a quella secondaria, ovvero screening di routine per la
diagnosi precoce. Quindi, consigli clinici che portano ad un migliore esercizio della professione medica potrebbero essere più
preziosi per i pazienti che le attività cliniche convenzionali
come i test diagnostici. Il Chirone
avrà molto lavoro da svolgere per
il futuro!
E quale è invece il futuro di
Maria Perno Goldie?
Attualmente sono il Presidente eletto dell’International
Federation of Dental Hygienists.
L’Ifdh raduna igienisti dentali di
tutto il mondo nella causa comune di promuovere la salute orale e sistemica e la prevenzione
delle malattie. Come dichiarato
negli obiettivi della federazione,
io voglio aiutare a salvaguardare, difendere e far progredire gli
interessi della professione
dell’igienista. Mi sforzerò di incentivare alleanze professionali con i suoi membri così come
con altre associazioni, federazioni e organizzazioni i cui obiettivi sono similari. Questo si potrà raggiungere promuovendo e
sincronizzando lo scambio di conoscenza e informazioni sulla
professione, la sua formazione
ed il suo esercizio. Anche l’accesso a servizi di prevenzione
orale di qualità e l’incremento
della consapevolezza che le malattie orali possono essere prevenute attraverso diete sicure
sono obiettivi che sostengo e che
continuerò a sostenere. Organizzando un forum per la comprensione e la discussione di
questioni pertinenti l’igiene
orale, possiamo creare un’alleanza con altre professioni per
aiutare a diffondere benessere
e prevenzione. Per questo sono
orgogliosa e onorata di rappresentare l’Ifdh nel mondo.
Continuo anche l’attività di
formazione attraverso la mia
compagnia Seminars for Women’s Health and Sex Based Medicine. La scrittura e l’editing
sono le mie passioni e continuerò a lavorare in questi ambiti. Sto
inoltre per realizzare un nuovo
testo per igienisti dentali, fornisco consulenze aziendali e sono
membro di facoltà universitarie
sia in Italia che in Canada.
Il futuro è luminoso. John M.
Richardson, Jr. dice che “Quando si parla di futuro, ci sono tre
tipi di persone: chi lascia che
esso accada, chi lo fa accadere
e chi si chiede cosa è successo”: io aspiro ad essere una persona che fa accadere il futuro!
Gianna Maria Nardi
HYGIENE TRIBUNE
Italian Edition
Speciale
9
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Un master in salute orale che “aiuta ad aiutare”
Il 20 settembre 2008, con grande emozione di tutti i partecipanti, nella nuova Aula Magna della Dental
School di Torino sono stati consegnati i primi diplomi di Master in “Sviluppo della salute del cavo orale nelle
comunità svantaggiate e nei paesi in via di sviluppo”. Questo Master di I° livello, voluto e attuato dall’incontro
di pensiero tra l’Università degli Studi di Torino, l’European Center for Intercultural Training in Oral Health
(ECITOH) e la Cooperazione Odontoiatrica Internazionale (COI), è nato con il fine di formare operatori
odontoiatrici, 25 professionisti fra medici-dentisti, odontoiatri e igienisti dentali provenienti da tutta Italia,
professionalmente preparati per inserirsi nel mondo del volontariato, della solidarietà e della coooperazione
internazionale. Nel percorso formativo della durata di due anni, con sessioni mensili articolate su due giornate, sono stati affrontati argomenti riguardanti la realtà e le problematiche sanitarie e di salute orale delle
comunità svantaggiate e dei paesi in via di sviluppo, calando l’argomento nel contesto politico, sociale e
culturale delle varie realtà comunitarie. Il percorso formativo, validato da linee guida internazionali, comprensivo di studio teorico-pratico e stage finale, ha portato i partecipanti a sviluppare le conoscenze e gli
strumenti atti ad attuare interventi mirati a soddisfare i reali bisogni di salute orale.
Tiziana Francone
Dubbi degli esperti
sui benefici
dell’acqua fluorata
Lipsia - Alla 28 th Conference
of the International Society for
Fluoride Research di Toronto,
Canada, gli esperti hanno
espresso preoccupazione per gli
effetti del fluoro nel nostro organismo. Secondo la loro ricerca, un’alta esposizione al fluoro, contenuto nell’acqua potabile o in altre fonti, può portare
non solo a cambiamenti neurologici nel cervello, ma anche
avere effetti sulle ossa e lo sviluppo dei denti. Nuove scoperte
provenienti dagli Stati Uniti
suggeriscono anche una mancanza di prove circa la diminuzione delle carie, sottolineando invece i danni e i costi associati alla fluorosi dentale,
patologia causata da un eccesso di fluoro.
La fluorizzazione dell’acqua
potabile è pratica comune in
molti paesi ed elogiata da organizzazioni internazionali come
metodo efficace per la prevenzione ed il trattamento delle carie. Mentre Australia e Malesia
sostengono tale operazione, nazioni come Cina, Giappone, Filippine e India non applicano la
fluorizzazione. Finora sono
state condotte solo poche ricerche valide sull’ampia questione del rapporto fluoro-salute, e
le prove disponibili non consentono stime certe relative ad altri
possibili rischi.
“Agli studenti di odontoiatria
e medicina viene insegnato che
il solo effetto collaterale legato
al consumo di acqua fluorata è
la fluorosi dentale” così riassume le proprie preoccupazioni il
professor Hardy Limeback, ospite alla conferenza. “Ma quando
negli Stati Uniti il comitato del
National Research Council, di
cui ero membro, ha esaminato
la letteratura - proveniente per
lo più da paesi come India e
Cina che non praticano la fluorizzazione dell’acqua - abbiamo
scoperto che il fluoro aveva molti altri effetti negativi”. Limeback riferisce che la questione
chiave è se esiste un adeguato
margine di sicurezza tra le dosi
di fluoro alle quali sono rilevati
tali effetti e le dosi ricevute da
chi vive in comunità con acqua
potabile fluorata, non solo quelle derivanti dalla quantità di acqua bevuta, non controllabili,
ma anche da diverse altre fonti.
“Molti degli scienziati che hanno partecipato a questa conferenza non credono che esista un
tale margine” ha aggiunto.
Daniel Zimmermann, DTI
Il gruppo di odontoiatri ed igienisti dentali neodiplomati.
HYGIENE TRIBUNE
10 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Italian Edition
L’igienista dentale e le competenze da laureato della classe
delle professioni sanitarie tecnico-assistenziali
ß
pagina 7
Control), che avere un buono
stato di salute orale è molto più
che avere denti sani: si tratta di
una condizione che influenza
fortemente tutto lo stato di benessere della persona e che può
avere effetti anche molto pesanti sulla vita quotidiana degli individui.
L’attività dei professionisti
della classe tecnico assistenziale ha, poi, un ruolo insostituibile
nel caso in cui si operi su soggetti già patologicamente compromesi per fornire la riabilitazione più adatta e completa: si
migliorano condizioni di salute
e si evitano altri problemi di ordine medico con aggravio di costi per il S.S.N.
Negli ultimi decenni l’aziendalizzazione in sanità ha definitivamente chiarito che, considerandola organizzata per
fornire servizi alle persone,
deve essere anche regolata secondo modelli propri delle imprese, sebbene l’utile non sia
l’obiettivo prioritario.
La salute va considerata come una variabile multidimensionale, in cui entrano in gioco
le caratteristiche individuali
delle persone, l’ambiente fisico
in cui vivono, il loro ambiente
sociale, ma anche i sistemi e i
servizi sanitari di cui ognuno
può godere (Figura 1).
Ogni impresa è un’istituzione economico-sociale che produce beni e servizi, ma svolge
anche funzioni sociali perché
crea lavoro e fornisce benessere:
alla base del concetto di azienda sanitaria esiste, come per tutte le tipologie di azienda, un valore che rappresenta il presupposto per garantire il raggiungimento di ogni finalità(3).
La creazione di valore per
una qualsiasi azienda sanitaria
consiste nella progettazione e
nella realizzazione di risposte
utili ai bisogni espressi dal
“mercato” attraverso un uso
appropriato e conveniente delle risorse.
Comincia ad esistere oggi
competizione fra le offerte in
sanità, oltre alla capacità di trasformazione rispetto alle nuove
esigenze esterne ed interne ad
ogni azienda, sostenuta dal progresso tecnologico sempre più
versatile e innovativo.
Questo obbliga una trasformazione della struttura del sistema dell’azienda in sanità,
mandando in crisi sia la tradizionale organizzazione rigidamente gerarchica in verticale,
sia la gestione interna del personale (carriera, incentivazioni
e sviluppo delle competenze),
non più rispondenti all’evoluzione del bisogno salute(4).
Le macrocomponenti del sistema sanitario devono avvalersi delle risorse del sistema per
fornire servizi di diverso livello
adeguato alle necessità di salute della popolazione, nel rispetto dell’equità e sostenuti da
efficienza (Figura 2).
Promuovere stili di vita cor-
Gabriella Losito
Figura 1.
Figura 2.
retti è uno dei compiti principali della sanità pubblica ed è fondamentale che tutti abbiano accesso ai servizi sanitari e alle
diverse opportunità di prevenzione delle malattie e promozione della salute.
Tutto ciò nel rispetto della
legge n.833/1978 che prevede
l’osservanza dei principi di “universalità”, “uguaglianza” e “globalità”(5).
Parallelamente, però, occorre che le persone siano messe
nelle condizioni di essere parte
attiva nella gestione della propria salute.
La prevenzione e la promozione di stili di vita sani restano
gli strumenti più validi e importanti per affrontare tante patologie croniche come cancro, diabete, cardiopatie, ictus.
Ciascun individuo può ridurre in modo significativo il rischio
di sviluppare queste malattie
semplicemente adottando comportamenti salutari come combattere sovrappeso ed obesità,
grazie ad un’alimentazione corretta, evitare il fumo, limitare il
consumo di alcol, fare attività
fisica(11).
Per raggiungere pienamente
questo obiettivo occorre quindi
un’azione integrata che, accanto al Sistema Sanitario Nazionale e ai singoli cittadini, coinvolga anche altri soggetti istituzionali e della società civile, come
la scuola per la formazione, l’industria alimentare, la pianificazione di politiche sociali, allo
scopo di creare un contesto glo-
bale che favorisca scelte salutari.
Gli interventi mirati al singolo cittadino, infatti, possono
non produrre effetti duraturi se
non sono accompagnati da un
complesso di modifiche ambientali, strutturali e socioculturali che consentano di far perdurare le nuove buone abitudini acquisite.
L’Oms sostiene la prevenzione delle malattie croniche perché ritiene che sia un investimento vitale per tutta l’umanità(6).
La promozione di un’alimentazione sana è uno dei principali
intenti della strategia di intervento per la prevenzione messa
a punto dal Ccm (Centro controllo delle calattie) nell’ambito del
Piano nazionale 2005-2007,
sancito con l’intesa tra Stato,
Regioni e Provincie autonome.
L’alimentazione, quale tratto dello stile di vita, rappresenta oggi più che mai, sia sul piano quantitativo che su quello
qualitativo, uno dei più importanti determinanti della salute.
Le attuali conoscenze scientifiche evidenziano la correlazione fra alimentazione non
corretta ed errori dietetici con
l’insorgenza di numerose patologie, come il diabete, le malattie ischemiche cardio e cerebrovascolari, alcuni tumori, l’artrosi, l’osteoporosi, la litiasi biliare, lo sviluppo di carie dentale,
il gozzo da carenza iodica e la
sideropenia da carenza di ferro(7, 8, 9, 10, 12, 13) .
Negli ultimi decenni l’obesi-
tà è drasticamente aumentata,
anche per l’alimentazione divenuta ipercalorica e non sempre
bilanciata in rapporto alle effettive esigenze energetiche(14, 15) .
Parlare oggi di malnutrizione significa rappresentare sia
quella grossa parte dell’umanità che ha carenza e spesso assenza di nutrienti, sia quella
piccola fetta di paesi ricchi che
hanno un’alimentazione ricca e
sregolata.
Nell’Europa comunitaria lo
sviluppo politico e socioeconomico ha assicurato infatti un’abbondante quantità di cibo rispetto al passato, che ha contribuito
alla parallela crescita delle prospettive di vita.
Tuttavia, proprio le modificazioni delle abitudini di vita e il
progressivo allontanamento dal
tradizionale modello contadino
o “mediterraneo”, che hanno
accompagnato tale sviluppo,
hanno avuto un ruolo determinante nell’aumento dell’incidenza delle principali malattie
degenerative, che rappresentano oggi la principale causa di
mortalità(6).
Questo grazie ai vantaggi
conseguenti al progresso tecnologico, sia nelle attività lavorative che nelle altre attività quotidiane, che hanno ridotto il nostro fabbisogno calorico e che
hanno messo in luce il ruolo
protettivo di alcuni micronutrienti ad attività antiossidante,
rivalutandoli nella prevenzione
di molte patologie.
Una sana alimentazione
rappresenta il primo intervento
di prevenzione a tutela della
salute e tutti i professionisti sanitari ne sono responsabili.
Tuttavia è l’azienda sanitaria
pubblica il diretto gestore della
tutela fisica di ogni cittadino attraverso i servizi che assicura e
le strutture che coordina, oltre
ad informare e formare.
Bisogna tener presente che
ogni azienda di servizi è
un’azienda “problem solving”,
per sua natura è orientata verso il cliente-paziente che percepisce in maniera personale il
livello del servizio erogato.
Inoltre l’azienda, oltre a conoscere le aspettative del cliente-paziente, deve ridurre al massimo le differenze fra queste e le
proprie caratteristiche di servizio.
L’attività di planing delle proprie risorse umane diventa
prioritaria per l’azienda nell’elaborazione di una forma organizzativa professionale congrua.
L’organizzazione professionale, tipica delle attività di servizio alle persone, è caratterizzata
da un’attività collettiva impiegante personale qualificato che
compone il nucleo operativo.
Esso è formato da professionisti che operano in autonomia,
ma gestiti in un coordinamento
che renda fluide ed ergonomiche tutte le attività.
Ogni laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie ha ricevuto una formazione capace di
permettergli l’organizzazione e
la gestione di servizi sanitari
moderni ed efficienti, che si basino sull’attività di grupppi di
lavoro.
L’utilizzo di team rientra nell’ambito dell’organizzazione interna di una azienda sanitaria
(sia strutturale che gestionale)
ed ha assunto una crescente importanza come strumento adatto
a supportare, congiuntamente
ad altri interventi, l’organizzazione di una struttura efficiente.
L’igienista dentale è usualmente in stretta collaborazione
con altre figure appartenenti al
team odontoiatrico e, da laureato
della classe tecnico assistenziale, sa relazionarsi con altri
professionisti della sanità nella
realizzazione di progetti assistenziali, didattici e divulgativi.
I requisiti fondamentali di
ogni attività organizzata prevedono:
• obiettivi comuni;
• modelli di coordinamento;
• identità di impresa.
Strutturare un gruppo di lavoro può essere una modalità di
approccio organizzativo che si
adatta ad aziende che operano
in ambito locale, anche di dimensioni ridotte, in cui non necessitano meccanismi molto articolati di coordinamento dell’azione collettiva, di incentivazione e controllo(16).
Così per ogni servizio sanitario fornito si considerano sufficienti modalità coerenti agli
scopi aziendali, utilizzo di modelli anche impliciti di coordinamento e goals definiti.
Questo perché gli operatori
possono attingere alla filosofia
di base dello sviluppo dell’attività del proprio gruppo di lavoro: la cooperazione.
Malgrado l’azione dei professionisti operanti sia gestita con
criteri e norme proprie delle
singole professioni, e quindi definita all’esterno dell’organizzazione, si può raggiungere e
mantenere un accordo spontaneo grazie ai vincoli normativi
dati dall’impresa e grazie alla
“mission” che, in definitiva, rappresenta la ragion d’essere del
gruppo di lavoro stesso(17).
Possiamo parlare di strategia aziendale di successo quando gli obiettivi risultano ben definiti, quando sono giustamente valutate e conosciute le risorse e quando è adeguata la traduzione in azioni.
Nel gruppo di lavoro di professionisti tecnici che lavorano
nella prevenzione o in ambito
assistenziale, chiari devono essere gli obiettivi e coerenti con i
valori e la cultura della sanità
pubblica.
Basilare risulta che il contenuto dell’azione sia compatibile con l’insieme delle risorse
interne, con le caratteristiche
degli assetti organizzativi e
gestionali dell’azienda.
Tuttavia, se la “vision” che
la sanità pubblica definisce riguarda il ruolo che intende svolgere, i confini entro cui intende
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muoversi e i principi etici a cui
si ispira per le sue scelte di governo , essa deve guidare la strategia d’azienda con la enunciazione dello scopo fondamentale che essa persegue: prevenzione ed assistenza.
Gli obiettivi strategici della
sanità devono essere programmati su vasta scala, ma devono
concordare con quelli a medio
e breve termine di ciascun
“team work”.
Così le norme di coordinamento istituzionale e culturale
possono sfruttare le convinzioni generali e mettere in pratica
uno strumento efficace come la
cooperazione.
Il ruolo del laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie
consiste infatti proprio nel lavoro progettuale ed operativo
associato alla attività di servizio in collaborazione con altri
operatori.
Dal punto di vista sociologico, il modello proposto da
Merton identifica un generico
gruppo come “un insieme di
persone che interagisce secondo determinati modelli, che prova sentimenti di appartenenza
nei confronti del gruppo e che
viene considerato membro dello stesso gruppo, sia da parte
degli altri componenti, sia da
soggetti esterni”(18).
L’interazione fra due o più
soggetti, in ambito sia sociologico che economico, presuppone che le scelte e i comportamenti di ogni membro influenzino tutto il gruppo.
Tuttavia questa interazione,
perché sia vantaggiosa, deve essere strutturata attaverso una
regolamentazione o istituzionale o culturale che spinga tutto il
gruppo verso la stessa direzione, cioè verso gli stessi goals.
All’interno della medesima
classe di professionisti tecnico–
sanitari, la condivisione degli
intenti è assicurata da molti fattori, fra cui l’appartenenza ad
una certa realtà lavorativa,
l’operare per “l’obiettivo prevenzione”, la conoscenza delle
risorse disponibili, il continuo
aggiornamento professionale
richiesto, la percezione delle
esigenze di servizio e, infine, la
consapevolezza della stessa
cultura sociale in sanità.
Mentre le norme istituzionali indirizzano i comportamenti
professionali verso procedimenti standardizzati, definiti aprioristicamente nei particolari per
ottenere un risultato, i modelli
basati su norme culturali hanno una forza di natura ideologica molto più personalizzante.
Il coordinamento dei professionisti da parte di un laureato
in Scienze delle Professioni Sanitarie si basa anche sulla valutazione di criteri di ordine
morale ed etico.
Sono i singoli membri di un
gruppo a definire il proprio modello culturale, basato sulla
condivisione di valori, criteri di
giudizio e mete comuni; questo
influenza l’emotività dei membri di un team work guidati non
dai procedimenti, ma dal conseguimento dello scopo comune.
E’ il team che assume una
posizione unitaria con una propria, chiara identità.
Ne consegue l’esigenza di
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flessibilità dal punto di vista
pratico quando ci si riferisce alle
azioni dei singoli professionisti,
che può essere un punto di forza o di debolezza dell’efficienza
del gruppo e che è in diretta relazione con un efficace coordinamento(19).
Il raggruppamento delle unità all’interno di ogni gruppo di
lavoro rappresenta un modo
fondamentale per coordinare il
lavoro da svolgere ed obbliga
ciascuno a condividere risorse
comuni: ciò favorisce un reciproco adattamento(20).
Esiste, tuttavia, anche una
certa “criticità” in un gruppo di
lavoro.
Infatti l’attività interattiva
professionale fra i membri di un
gruppo di lavoro dipende, oltre
che dalla natura del legame
esistente fra gli operatori, che
può riconoscere diverse caratteristiche, anche dalla complessità e dalla dinamica del legame stesso.
Con il termine “complessità”
si identifica una prima problematica riguardante il rapporto
di interdipendenza fra gli operatori e la loro stessa discrezionalità di azione e di scelte che,
sebbene limitate da quelli che
si definiscono vincoli normativi
di unità e condivisione, prevedono il confronto fra idee, competenze e percezioni diverse.
Le dinamiche interne riguardano la continua evoluzione di ogni gruppo di lavoro che
si sviluppa nella realizzazione
di un progetto comune e che
necessità di equilibri sempre
nuovi riguardanti i processi decisionali e la leadership.
Infine, la natura del legame
all’interno di un gruppo va compreso, perché ogni accordo di
cooperazione veda una riparti-
zione proporzionalmente equa
delle responsabilità, dei meriti
e dei profitti.
Si possono verificare, malgrado solide basi istituzionali e
culturali, comportamenti opportunistici di alcuni membri di un
gruppo di lavoro, con relativi
conflitti scaturiti da una parte
da esigenze di autonomia e dall’altra da necessità di controllo.
Questa problematica può
causare inefficienza all’interno
del gruppo di lavoro relativa ad
inadempienze individuali non
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osservabili, fino ad arrivare ad
atteggiamenti di inadempienza
contrattuale.
Tali atteggiamenti sleali risultano, talvolta, difficilmente
individuabili e sanzionabili, ma
risolvibili attraverso una soluzione basata sul meccanismo
dell’incentivazione.
La ricerca di meccanismi di
incentivazione, in grado di far
fronte alle potenzialità opportunistiche, sono ricercati nella
struttura emotiva individuale
degli operatori che compongono un team: ogni igienista dentale laureato in Scienze delle
Professioni Sanitarie è formato
per conoscere e gestire tali meccanismi.
Sentimenti quali la vergogna
ed il senso di colpa rivestono un
ruolo fondamentale e fanno
emergere l’importanza del grado di sensibilità individuale al
rapporto interpersonale nel
gruppo di lavoro, che presumerebbe coesione fra i singoli.
Gli stessi fattori emotivi giocano un ruolo importante nella
modalità di controllo affidata agli
stessi componenti del team e non
ad autorità esterne.
Il controllo reciproco rappresenta una modifica sostanziale
rispetto alle modalità delle forme
di controlllo tradizionali delle
aziende che affidano alla autorità e al potere questa funzione.
Preferibile, perché più responsabilizzante e più idonea, la
forma di controllo affidata alle
competenze, alla capacità di valutazione di soggetti “pari” e al
processo basato sulla osservazione diretta.
Il coordinamento delle scelte individuali e l’incentivazione
delle azioni tendono a sostenere validamente tutti i comportamenti di tipo cooperativo, che
permettono lo sviluppo delle capacità dei singoli operatori nel
gruppo e l’efficienza del gruppo
intero.
L’orientameto per superare
criticità di questo tipo deve rientrare in un criterio generale di
equità economica e funzionale,
capace di creare forme motivazionali stimolanti e sempre nuove.
Un ultimo aspetto critico è
legato allo scarso interesse di
alcuni membri del gruppo di lavoro verso le innovazioni: esse
diventano destabilizzanti per
coloro i quali sentono la bontà
della loro opera legata alla
ripetitività di pratiche sempre
meglio gestite in termini di tempo e di rarità di errore.
In questo caso diventa trainante la forza del gruppo stesso
che sostiene ogni nuova richiesta del mercato nella modifica
del livello del servizio per incontrare la richiesta sanitaria nuova della popolazione.
Sintetizzando le principali
criticità valutate per ogni forma
organizzativa professionale che
prevede un gruppo di lavoro, possiamo individuarle:
• nello spiccato individualismo
con rischio di abuso della discrezionalità inerente alle
azioni dei singoli operatori;
• nella scarsa incisività ed efficacia degli strumenti di coordinamento e di controllo compatibili con la cultura professionale e con le condizioni di
Italian Edition
autonomia dei singoli operatori;
• nello scarso interesse di qualche operatore verso l’innovazione.
Le singole individualità coordinate in un gruppo di lavoro da
un laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie possono essere raggruppate seguendo vari
criteri: quello che sembra essere più calzante all’interno della
stessa classe di professionisti
sanitari tecnici è per “output”.
Tuttavia Simon critica una
rigida classificazione di raggruppamento in quanto sostiene che
ogni attività” è un processo rispetto ad un obbiettivo di ordine
superiore e nel contempo rappresenta un obiettivo rispetto ad
un processo di ordine inferiore”(20).
Ciò sta a significare che in
sanità un piccolo obbiettivo raggiunto da un gruppo anche di
dimensioni ridotte, va considerato nella prospettiva di un gradino ulteriore per il raggiungimento di una meta su scala più
vasta.
Da questo punto di vista i sistemi di pianificazione delle
azioni e di controllo delle performance permettono la definizione di un piano operativo che
offre poco spazio all’autonomia
del singolo professionista.
L’appartenenza dei singoli ad
una specifica classe professionale si traduce in una serie di
comportamenti in cui è possibile riaffermare l’autonomia del
proprio ruolo, ma a servizio di un
rafforzamento del senso ultimo
della mission del team.
I contenuti dei goals di ogni
gruppo di lavoro sostengono le
interdipendenze fra gli operatori e giustificano ogni adattamento reciproco.
E’ evidente la valenza della
cooperazione fra una molteplicità di competenze che qualificano il risultato dell’attività di un
servizio specialmente in sanità,
dove la diversità di figure professionali aumentano in maniera esponenziale la completezza dell’azione sanitaria.
Negli ultimi studi effettuati
sulla utilità della collaborazione fra operatori sanitari della
stessa classe tecnica, si evidenzia come i miglioramenti registrati su un campione di pazienti sottoposti a visite di controllo
multidisciplinari sia in relazione all’efficacia di una azione coordinata e comune della attività
di tanti professionisti sanitari(21).
Sebbene la collaborazione in
un team abbia oltre che dei vantaggi, per il livello della prestazione resa, anche dei costi derivanti dalla complessità delle
azioni coordinate svolte, tuttavia
se ne dovrebbero sottolineare i
risparmi a lungo termine, come
compete ad ogni forma di prevenzione.
D’altra parte, nel caso specifico degli igienisti dentali laureati in Scienze delle Professioni
Sanitarie, va messa in evidenza
la relazione che viene sempre
tenuta ben a mente fra salute
orale e salute generale, nonché
il livello di qualità della vita sostenibile da un approccio multidisciplinare per la prevenzione
e la cura di molte patologie(22).
I “Global Goals” dell’Oms da
raggiungere per il 2020 sottolineano la necessità di orientare
la salute pubblica con progetti
riguardanti la salute orale, gli
stili di vita e una corretta alimentazione, vista l’evidente necessità di prevenire problemi di salute generale(23).
In aderenza agli obiettivi
mondiali di attività preventiva, si
fa sempre più necessario sostenere l’impegno di gruppi di lavoro in sanità che prestino la loro
attività integrata sulla popolazione sia a vantaggio della tutela della salute, sia con scopi educativi ed informativi.
I goals riferiti sono sostenuti
con decisione in tutto il mondo,
perché validati da molteplici evidenze scientifiche.
L’attenzione della comunità
scientifica mondiale è concentrata sulla necessità di prevenire molte patologie, informando
sulla eliminazione dei fattori di
rischio tutta la popolazione.
Sebbene le realtà geografiche
ed economiche denuncino bisogni differenti e realtà di varia
complessità nel mondo, si è concordi ovunque a programmare
miglioramenti dello stato di salute degli individui attraverso la
programmazione di piani sanitari che facciano fronte proprio
a tutte queste esigenze.
Prevenzione e assistenza
rappresentano le due grandi
aree di azione dell’attività sanitaria in cui si concentrano risorse umane ed economiche, per la
ricerca e per l’azione sanitaria e
quella educazionale.
Prevenzione ed assistenza
sono anche i due ambiti naturali nei quali opera ogni igienista
dentale.
In Italia l’attività del Ccm,
conformemente alle indicazioni
del Who e del Cdc americano, si
concentra fra le altre cose anche sulla richiesta della modifica dei nostri stili di vita.
Concludendo, nelle società
più industrializzate la sedentarietà, una alimentazione squilibrata e sovrabbondante, il fumo,
il consumo di alcol e la scarsa
inclinazione ad essere attivi nel
preservare il proprio “ bene salute”, incidono negativamente
sull’insorgenza di tante patologie croniche gravi.
L’azione integrata fra istituzioni e società civile può favorire
la divulgazione di informazioni
che favoriscano scelte salutari.
Le attuali conoscenze scientifiche continuano a sostenere
la correlazione fra errori dietetici e insorgenza di numerose patologie fra cui tumori, malattie
cardiovascolari e del cavo orale.
Fra i professionisti sanitari
della classe tecnico-assistenziale, gli igienisti dentali hanno le
competenze per occuparsi di prevenzione intercettando segni e
sintomi di patologie gravi come
cancro ed epatopatie, raccomandando abitudini nutrizionali e
stili di vita corretti agli individui
in ogni fascia d’età, e nel
contempo operano nell’assistenza con interventi di igiene
nel cavo orale che migliorano lo
stato di salute, evitando l’ingravescenza di patologie sistemiche
se esistenti, e di mantenimento
della riabilitazione conservativa
e protesica se presente.
Tutto ciò può avvenire in collaborazione con altre figure della stessa classe delle professioni sanitarie tecnico–assistenziali coordinate da un laureato in
Scienze delle Professioni Sanitarie, considerando che un servizio
di prevenzione su popolazione
completo necessita di una pluralità di competenze e di figure
organizzate adeguatamente.
Le risorse umane in organico in sanità possono offrire una
risposta efficiente alle richieste
moderne del “bisogno salute” se
strutturate e coordinate all’attuazione di progetti comuni.
Se da un lato è evidente la
spinta verso la prevenzione da
parte dell’Oms, dall’altro in ogni
ambito locale e regionale la sanità cerca di progettare servizi
che onorino tali intenti.
Attraverso l’organizzazione di
team work si possono attuare
attività complesse ed efficienti in
sanità, riallocando risorse già
esistenti per ottimizzare l’efficacia di servizi più moderni e rispondenti ai bisogni della popolazione.
I modelli di coordinamento di
un gruppo di lavoro diventano
incisivi se attingono alla cultura di partenza dell’azienda, se
tengono conto che la diversità di
competenze rappresenta un valore, se rispettano la giusta autonomia d’azione e se prevedono incentivazioni e riconoscimenti per ciasun operatore: un
igienista dentale laureato in
Scienze delle Professioni Sanitarie ha ricevuto formazione
adeguata per svolgere questo
tipo di coordinamento.
Il nodo critico che riguarda il
funzionamento organizzativo
professionale deve, in definitiva, rispettare tre diversi ordini di
esigenze:
• la qualità del servizio fornito
ai clienti-pazienti;
• la soddisfazione dei professionisti che operano nel servizio;
• il ritorno in termini economici
a lungo termine.
La consapevolezza di poter
fornire servizi moderni e collimanti alle reali necessità degli
individui, spingerà la sanità
pubblica verso la programmazione di attività che permettano,
insieme ad un completo e corretto utilizzo delle risorse, anche
l’abbattimento di quei costi che
oggi rappresentano uno spreco
perché relativi all’elevata incidenza di patologie arginabile
con la sola prevenzione.
Si auspica inoltre un impiego completo dei laureati in
Scienze delle Professioni Sanitarie, la cui formazione oggi è
sicuramente di ottimo livello, ai
fini del raggiungimento di obiettivi di salute per tutti sempre
migliori.
L’Autore
Bibliografia
Gabriella Losito
Laureata con lode in Igiene Dentale presso l’Università degli
Studi di Napoli “Federico II”.
Laureata con lode in Scienze
delle Professioni Sanitarie tecniche assistenziali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Dal 2005, docente a contratto
nel Corso di Laurea in Igiene
Dentale per il settore Scientifico Disciplinare Med/50 e tirocinio guidato presso l’Università
degli Studi di Napoli “Federico
II”.
Consigliere Regionale Aidi
Campania nel triennio 20062008, Presidente Regionale eletto nel Consiglio Regionale Aidi
Campania per il triennio 20092011.
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HYGIENE TRIBUNE
Speciale 13
Italian Edition
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Controllo chimico del biofilm orale: i collutori
ECOSISTEMA ORALE
E SUE ALTERAZIONI
La cavità orale non è costituita da un singolo habitat uniforme. La sua topografia presenta,
infatti, distretti e caratteristiche
molto differenti tra loro quali
denti, fessure, solchi, labbra, lingua, ecc., che creano una molteplicità di distinte nicchie ecologiche ciascuna delle quali con
una propria identità e, soprattutto, composizione microbiologica.
Nell’ambito di tale complessità se i tessuti molli, rivestiti da
mucosa, sono terreni instabili
alla colonizzazione microbica
perché tendenti alla continua
desquamazione, i denti hanno
superfici non soggette a sfaldamento, che creano, quindi, un
terreno solido di ritenzione e
colonizzazione (15).
Quando il fisiologico equilibrio microbico orale viene alterato, si manifestano proprietà
batteriche di patogenicità che
determinano una condizione
morbosa tipica delle patologie
infettive. La colonizzazione dei
denti e la loro mancata esfoliazione causa, sia sopra che al di
sotto del margine gengivale, il
deposito ed il progressivo accumulo del biofilm dentale (placca batterica) che rappresenta,
quindi, il rischio maggiore nell’insorgenza delle diverse e numerose patologie che possono
colpire il cavo orale e, fra queste,
le più comuni e diffuse sono carie e malattia parodontale(4, 15, 22).
La letteratura scientifica, nel
corso degli anni, ha evidenziato
il rapporto esistente tra il distretto orale e, in particolare, tra la
presenza dei biofilm orali nei
pazienti affetti da parodontite ed
alcune malattie sistemiche e altre condizioni particolari (diabete, malattie cardiovascolari, gravidanze pretermine e infezioni
respiratorie in soggetti nosocomiali), correlate sia a fattori di
rischio comuni (fumo), sia alla
diffusione extraorale dei batteri
e dei diversi prodotti dell’infiammazione(3, 15).
I dati epidemiologici riportano un elevato tasso di prevalenza sia di carie che di malattia parodontale. Per tale motivo, la possibilità di contenere la presenza
del biofilm batterico e la prevenzione delle patologie dentoparodontali è basilare non solo
per la difesa della salute orale,
ma anche per la tutela della salute complessiva del paziente e
della sua qualità di vita(3).
CONTROLLO
MECCANICO E CHIMICO
DEL BIOFILM ORALE
In definitiva, a tutt’oggi il
controllo meccanico della placca
sopra e sottogengivale (sia di tipo domiciliare sia di tipo professionale) rimane il metodo più
efficace nella possibilità di prevenire malattie orali o nel limitarne i danni.
Il paziente svolge un ruolo attivo di primo piano nel mantenere un elevato standard di igiene
orale attraverso l’utilizzo dei diversi presidi disponibili (spazzolino, filo e scovolino), tuttavia la
possibilità di raggiungere indistintamente tutte le diverse nicchie ecologiche è limitata. Per
questo il supporto di sostanze
Clelia Mazza, Tonia Strummiello
chimiche al “semplice” controllo meccanico è indispensabile,
al fine di potenziarne l’efficacia
anche quando la compliance e
la motivazione del paziente tendono a diminuire(1, 3, 4 5, 14, 20, 21).
Tra i diversi agenti chimici a
disposizione dei pazienti, i
collutori svolgono molteplici
funzioni: terapeutica, poiché ri-
ducono il numero di microrganismi e facilitano la guarigione
dei tessuti; preventiva, impedendo in altre parole il rischio di sviluppare carie grazie all’apporto
di fluoro; in ultimo, una funzione cosmetica, contenendo l’alitosi, in particolare se di origine
orale(11). Sono soluzioni nella cui
composizione entra a far parte
acqua o alcool e principi attivi
diversi, i più importanti dei quali sono rappresentati da:
clorexidina, olii essenziali,
delmopinolo, sanguinarina,
composti dell’ammonio quaternario, perossido d’idrogeno,
triclosan e fluoruri(3, 10, 11).
In base alla maggior prevalenza del principio attivo, i col-
lutori si classificano in:
• antimicrobici
• ossigenanti
• calmanti
• astringenti
• deodoranti
• antiacidi
Negli ultimi decenni, in
odontoiatria l’utilizzo dei collutori è significativamente cresciuto e, di conseguenza, la ricerca
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HYGIENE TRIBUNE
14 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
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scientifica ha posto un interesse particolare nel fornire preparati da un lato sicuramente efficaci ma, dall’altro, anche sicuri
e privi di effetti collaterali(3).
CLOREXIDINA
La clorexidina (CHX) è definita bisbiguanide: una molecola
simmetrica consistente in quattro anelli clorofenili e due gruppi
biguanidi connessi da un ponte
di esametilene. Il composto è
una base forte e dicationica con
livelli di pH al di sopra di 3,5 con
due cariche positive su entrambi i lati del ponte di esametilene(16, 17, 18). E’ disponibile in tre
forme: digluconato, acetato e cloridrato (quest’ultima poco solubile in acqua)(3). La CHX, dotata
di carica positiva, ha la capacità
di essere adsorbita durante lo
sciacquo alla superficie dei denti, della placca e della mucosa
orale, che sono cariche negativamente. Nelle 12-24 ore successive, la porzione di farmaco adsorbita è rilasciata gradualmente anche in proporzione della riduzione della concentrazione
nella saliva. Questa proprietà,
chiamata sostantività, permette
non solo un effetto battericida
immediato, ma anche batteriostatico protratto nel tempo (8).
La CHX si lega fortemente
alla membrana della cellula batterica. A basse concentrazioni si
determina un incremento della
permeabilità cellulare con perdita degli elementi intracellulari,
tra cui il potassio; a concentrazioni più elevate causa la precipitazione del citoplasma batterico e la morte della cellula.
La clorexidina, nella metà
degli anni ‘90, era utilizzata
come antisettico della pelle. Il
suo uso si estese poi nei campi
più diversi della medicina e della chirurgia. Grazie alle sue caratteristiche, è l’antisettico più
efficace perché attivo su batteri
gram-positivi, gram-negativi,
aerobi, anaerobi e su miceti, pur
nel rispetto della flora saprofita
del cavo orale(2, 3, 8) , quindi largamente utilizzata quando sia necessaria una drastica riduzione
della placca batterica: terapia
parodontale, igiene pre-implantare, ulcerazioni ricorrenti del
cavo orale, disinfezione protesi,
terapia ortodontica ed elevata
cariorecettività.
E’ importante che lo sciacquo
avvenga dopo circa trenta minuti
dallo spazzolamento con dentifricio affinchè sostanze in quest’ultimo contenute non inibiscano l’azione della clorexidina.
Numerosi sono gli effetti collaterali, seppur reversibili: alterazione del gusto, desquamazione della mucosa, aumento dei
depositi calcificati sopragengivali, raramente, tumefazione reversibile della parotide e pigmentazione giallo-bruna dei
denti e dei materiali da restauro(23). Per quest’ultimo effetto,
oggi, la ricerca di alcune case
produttrici ha investito molto riuscendo a formulare collutori alla
clorexidina con agenti Anti Discoloration (ADS) che permettono di ridurre il problema delle
pigmentazioni senza modificare la capacità antibatterica(13).
OLII ESSENZIALI
Sono sostanze di origine vegetale di tipo aromatico, ottenute per estrazione e per questo,
quindi, ricche in “essenze”. Si
hanno notizie di distillazione
degli olii essenziali già più di
4000 anni fa, ma l’uso sistematico risale solo al 1700.
Gli olii essenziali esercitano
numerose attività preventive e di
riequilibrio metabolico; possiedono anche proprietà terapeutiche e, dato il loro tropismo, hanno una spiccata influenza su diversi sistemi organici svolgendo, di conseguenza, attività di
potenziamento delle funzioni
vitali. Numerosi sono gli effetti
su sistema endocrino, nervoso,
digerente, cardiocircolatorio.
Il più noto collutorio a base
di olii essenziali, Listerine, prende il nome dal medico inglese J.
Lister che, nel 1865, eseguì il
primo intervento chirurgico in
antisepsi.
Gli olii essenziali contenuti
nei collutori possiedono azione
battericida e batteriostatica, sono
estremamente efficaci quali
agenti antiplacca ed antigengivite anche per aree di difficile accesso, perciò consentono un
mantenimento ottimale nel lungo termine. Anche per questi
composti un’assunzione di dosi
eccessive può determinare effetti tossici, causando sintomatologie più frequenti quali, ad esempio, la sensazione di bruciore e
sintomi minori come nausea e
lesioni aftosiche(3).
DELMOPINOLO
E’ un agente chimico con
modalità d’azione diversa rispetto agli altri antisettici.
Non è un battericida, ma possiede una moderata attività antimicrobica contro i colonizzatori
della prima flora orale. Esso esercita la sua azione all’interfaccia
tra la placca batterica e la superficie del dente o delle mucose.
Questa modalità determina la riduzione di placca batterica di
nuova formazione ed inoltre disgrega quella già presente, facilitandone così la rimozione con
lo spazzolamento. In tal modo diminuiscono le tossine che possono essere rilasciate all’interno
dei tessuti, con effetto è antiplacca ed antigengivite. Il delmopinolo non causa discolorazioni né,
ad oggi, sembra presentare altre
conseguenze indesiderate(3).
SANGUINARINA
La sanguinarina è un alcaloide ricavato da una pianta della
famiglia delle papaveracee, diffusa soprattutto nell’America
Settentrionale: la Sanguinaria
canadensis. In odontoiatria è
utilizzata sia per la sua azione
antibatterica, con particolare efficacia sulle specie responsabili
di gengiviti e parodontiti, ma
anche attività antivirale. La san-
guinarina diminuisce la formazione della placca e ne facilita
l’allontanamento con lo spazzolamento perché ostacola l’aderenza dei batteri alla superficie
dentaria(3, 11).
Per ciò che concerne la presenza di effetti indesiderati, alcuni autori hanno evidenziato il
legame esistente tra l’uso di
sanguinarina e la comparsa di
lesioni precancerose (leucoplachia); altri effetti collaterali dovuti ad uso prolungato di tale
agente sono rappresentati da
glaucoma, epigastralgia, diarrea
e sincopi(3, 11).
COMPOSTI DELL’AMMONIO
QUATERNARIO
Tra i composti dell’ammonio
quaternario, quello più studiato
è il cetilpiridinio cloruro, un disinfettante cationico con proprietà antibatteriche ed antifungine(7, 19). Esso è meno efficace rispetto alle altre classi di antisettici, in particolare per la sua minore sostantività, stimata intorno alle quattro o cinque ore. Rappresenta in ogni caso una buona
alternativa sia per la sua azione
detergente, sia disinfettante nei
confronti di un ampio spettro di
batteri, soprattutto gram-positivi. Il cetilpiridinio cloruro agisce
legandosi alle membrane cellulari batteriche causando la fuoriuscita di elementi cellulari, ne
altera il metabolismo e ne provoca, infine, la morte.
Il cetilpiridinio cloruro non
presenta effetti tossici, né cambiamenti nella flora batterica
dell’ecosistema orale, con possibile crescita di Candida Albicans, ma in alcuni casi, determina pigmentazione di denti e
lingua e, nei pazienti con salivazione ridotta, irritazione delle
mucose(3, 7, 11).
PEROSSIDO D’IDROGENO
Il perossido d’idrogeno è attivo contro infezioni derivanti da
numerose specie di patogeni.
Deve la sua azione antisettica
alla liberazione di ossigeno, in
particolare al rilascio di radicali
liberi dell’ossigeno e alla successiva reazione di questi ultimi con le membrane cellulari
provocando, quindi, la loro distruzione.
Al perossido d’idrogeno può
essere addizionato fluoruro di
sodio e formare così fluorapatite.
Non sono emersi effetti indesiderati nell’utilizzo di perossido
d’idrogeno, per quanto il suo
impiego sia ridotto a causa dell’efficacia limitata nel tempo(3, 11).
TRICLOSAN
E’ un composto fenolico ampiamente utilizzato in numerosi
prodotti, dai deodoranti, alle cal-
ze, ai giocattoli, dentifrici e, ovviamente, collutori. La sua azione antisettica è dovuta alla denaturazione delle proteine della
membrana cellulare. Ha attività
inibitrice nei confronti della placca batterica e sostantività moderata, di circa cinque ore.
In Inghilterra, il triclosan è
stato bersaglio di campagne
d’allerta circa la possibilità che
il suo utilizzo favorisca lo sviluppo di cancro orale. Negli ultimi
anni, l’uso di triclosan ha suscitato preoccupazione e attenzione particolare poiché il composto, reagendo con il cloro libero
dell’acqua, forma prodotti intermedi che, se sottoposti a raggi
UV, possono convertirsi, seppur
in quantità minime, in diossine
tossiche e pericolose per il sistema endocrino.
Dopo numerosi anni di esperienza con il triclosan, non sono
stati documentati effetti indesiderati derivanti dal suo uso in
forma di collutorio, sia nel breve
quanto nel lungo termine(3) .
FLUORURI
I fluoruri sono composti con
una spiccata attività anti-carie.
Tra questi vanno annoverati il
fluoruro amminico ed il fluoruro stannoso, utilizzati nei dentifrici dalla metà degli anni ’50.
Il fluoruro stannoso e quello
amminico possiedono attività
antibatterica legata alla presenza dello ione stannoso nel primo caso, ed al gruppo amminico
nel secondo. Questi metalli si
legano alla superficie batterica,
ostacolando la colonizzazione
della superficie dentale; l’accumulo, poi, a livello intracellulare
dei metalli stessi, ne danneggia
il metabolismo cellulare.
Per quanto riguarda gli effetti indesiderati, i fluoruri, ad elevate concentrazioni, possono rivelarsi tossici e condurre a mor-
te; sono, inoltre estremamente
pericolosi i contatti, con pelle ed
occhi, di fluoruri ad alte concentrazioni.
Sovradosaggi prolungati a
basse concentrazioni possono
determinare: fluorosi dentale,
calcificazioni della ghiandola
pineale e disturbi della tiroide.
Collutori contenenti sali
stannosi di fluoro, se utilizzati
per lunghi periodi, possono
pigmentare denti, mucose ed in
particolare il dorso linguale(3).
CONCLUSIONI
Il raggiungimento di un elevato standard d’igiene orale, presupposto fondamentale nella
prevenzione e nel controllo a
lungo termine delle diverse patologie dento-parodontali, richiede l’allontanamento del biofilm
batterico in particolare ad opera
del paziente attraverso i diversi
presidi a sua disposizione.
Tuttavia, la difficoltà d’accesso ad alcune zone e la presenza,
ormai accertata, dei batteri a livello delle nicchie ecologiche
presenti nel cavo orale, mettono
in luce i limiti del solo metodo
meccanico, a cui è possibile rimediare attraverso l’associazione di sostanze chimiche antimicrobiche: i collutori(6, 12).
L’uso di un collutorio non può
e non deve mai sostituire la rimozione meccanica della placca batterica, può però costituire
un valido ausilio nell’ottimizzarne il controllo(6, 9) . Le sostanze
antimicrobiche contenute nei
collutori aiutano i pazienti ad
assumere agenti attivi a costi
contenuti; il successo di questi
prodotti è confermato dallo stesso mercato, che segnala come
l’acquisto (costantemente in
crescita) di questo presidio rappresenti oggi più del 9% delle
spese sostenute dai cittadini per
i prodotti destinati all’igiene (3).
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HYGIENE TRIBUNE
Speciale 19
Italian Edition
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Alimentazione e malattia parodontale
Clelia Mazza, Igienista dentale - Nicoletta De Chiara, Igienista dentale
La correlazione tra nutrizione e malattia parodontale è alquanto controversa per diverse
ragioni; tuttavia, benchè si riconosca nella placca batterica il
principale agente eziologico
della parodontite, un’alimentazione inadeguata può agire negativamente sulla malattia.
Le influenze sono in rapporto ai meccanismi di riparazione
e di difesa dell’organismo, i quali risentono di: diminuita attività fagocitaria dei granulociti,
modificazione della risposta
immunitaria, disturbi della sintesi delle prostaglandine, alterazioni epiteliali(4).
Una malnutrizione, compromettendo tali meccanismi, determina una reazione tissutale
che si identifica in un aumento
della permeabilità della mucosa orale la cui integrità rientra
tra gli elementi di difesa degli
ospiti per il mantenimento della salute orale, unitamente a risposta immunitaria ottimale,
capacità funzionale delle ghiandole salivari, composizione della saliva, produzione del fluido
salivare e rapidità d’avvio del
processo riparativo(3) .
I tessuti orali, in particolare
l’epitelio giunzionale, hanno la
duplice capacità di agire come
una vera e propria barriera, impedendo il passaggio di endotossine batteriche e di altri prodotti metabolici dalla superficie
dentale al connettivo sottostante, e di sostituire rapidamente
le proprie cellule.
Nello specifico, il rivestimento epiteliale del solco gengivale
è caratterizzato da un turnover
che è tra i più rapidi e per questo necessita di un apporto nutritivo continuo ed adeguato.
Tale fabbisogno varia in relazione alle condizioni del tessuto ed è intuibile pensare che
sia elevato in una situazione di
flogosi, allorquando sono richiesti continui processi riparativi.
La capacità di riparazione
dei tessuti orali dipenderà sia
dall’efficacia della risposta
immunitaria infiammatoria, sia
da un’alimentazione adeguata,
ricca di aminoacidi, vitamine e
zinco.
Uno squilibrio alimentare
non può causare la malattia parodontale in assenza di un pri-
Non va dimenticato che la
Vitamina C svolge un ruolo importante nella formazione dell’idrossiprolina e dell’idrossilisina, aminoacidi che costituiscono il collagene, principale
costituente del tessuto parodontale(2).
Proteine
Una carenza proteica, in presenza di lesioni parodontali, riduce la velocità di riparazione
del tessuto osseo e connettivale,
causando un ritardo del processo di guarigione.
Non sembra, comunque,
avere nessuna influenza sull’attacco epiteliale, né dare avvio ad una reazione infiammatoria locale(7).
Malattia parodontale.
mo movens, ossia la placca
batterica, può però modificarne
la gravità e l’estensione, alterando la resistenza dell’organismo ospite ed il potenziale
riparativo dei tessuti.
Al paziente affetto da malattia parodontale andrà sottolineato come le varie sostanze
nutritive possono relazionarsi
alla patologia(2).
Molti studi hanno dimostrato che polimorfismi di questo
gene possono avere un’influenza notevole non soltanto sulla
densità minerale del tessuto osseo, ma anche sul suo turnover.
Glucosio
Interessanti osservazioni
sono emerse da uno studio di
Saito e coll. circa gli effetti del
glucosio sui fattori di virulenza
di alcune specie parodontopa-
Vitamina D
La Vitamina D è essenziale
per l’assorbimento del calcio
nel tratto gastrointestinale, per
il mantenimento dell’equilibrio
tra calcio e fosforo e per la formazione di denti ed ossa.
I metabolismi di calcio, fosforo e vitamina D sono correlati.
In uno studio di Becks e coll.
del 1946 è stato riscontrato, in
cani giovani, che un deficit nutritivo di Vitamina D, associato
ad un’assunzione normale di
calcio e fosforo, è caratterizzato
da osteoporosi dell’osso alveolare; diversamente, in caso di
carenza di tale vitamina, associata ad un deficit di calcio ed
una normale assunzione di fosforo, sono stati riscontrati riassorbimento osseo generalizzato delle ossa mascellari e distruzione del legamento parodontale(2).
Marcata deposizione di osteoidi è stata rilevata in carenza
concomitante di Vitamina D e
fosforo, associata ad un’assunzione normale di calcio(2).
La funzione biologica della
Vitamina D è associata al suo recettore, il cui gene (VRD) è stato
localizzato sul cromosoma 12.
Alimenti contenenti proteine e vitamine.
In particolare Sun e coll.
hanno riscontrato una relazione tra il polimorfismo genetico
del recettore della Vitamina D e
la malattia parodontale: lo studio ha suggerito che un’alterazione del VRD potrebbe essere
un fattore di rischio per la suscettibilità alle parodontiti ad
insorgenza precoce(8) .
Il polimorfismo del VRD è
stato anche associato ad osteoporosi(8).
Vitamina C
Gli effetti dell’acido ascorbico sul parodonto sono stati tra
i più studiati: non esistono prove sperimentali a conferma del
fatto che una carenza di Vitamina C dia inizio alla parodontite,
tuttavia è stata osservata una relazione tra deficit di acido ascorbico e sviluppo di gengivite, supponendo un ruolo antistaminico
del suddetto acido che influenza gli enzimi coinvolti nel metabolismo dell’istamina(6) .
Nessun cambiamento nell’accumulo di placca o nella profondità di sondaggio è stato osservato, né in condizioni di aggiunta, né di deplezione di Vitamina C nella dieta di soggetti
sani sottoposti a studio da Leggot e coll.; sono stati invece osservati segni di infiammazione gengivale nei soggetti carenti di acido ascorbico, dimostrando la relazione tra deficit di Vitamina C e stadio iniziale della
gengivite(5).
togene: Prevotella intermedia,
Prevotella nigrescens e Porphyromonas gingivalis(7).
I risultati hanno dimostrato
che in presenza di glucosio la
crescita di Prevotella intermedia
e Prevotella nigrescens aumenta, mentre il Porphyromonas
gingivalis non risente di tale presenza, a conferma del fatto che
esso non consuma glucosio.
Inoltre, Prevotella intermedia e
Prevotella nigrescens hanno
un’attività proteolitica significativamente più bassa in presenza
di glucosio, suggerendo che
quest’ultimo riduce la patogenicità delle specie Prevotella: quando tali batteri hanno a disposizione quantità sufficienti di glucosio come fonte di energia, potrebbero non avere la necessità
di attivare il metabolismo dell’azoto o, diversamente, il glucosio potrebbe sopprimere la formazione degli enzimi batterici
coinvolti in tale metabolismo(7).
Nelle tasche parodontali profonde, laddove si riscontrano le
specie parodontopatogene menzionate, la concentrazione di
glucosio è sicuramente molto limitata per cui la patogenicità di
Prevotella intermedia e Prevotella nigrescens può essere
elevata.
Ciò non vuol dire assolutamente incoraggiare il consumo
del glucosio, il che avrebbe ripercussioni negative su altri distretti del cavo orale; piuttosto la
conclusione di questo studio è
che la riduzione della profondità delle tasche, oltre a migliorare la prognosi della malattia
parodontale, favorirebbe in esse
l’aumento della concentrazione
di glucosio, il che a sua volta indurrebbe una riduzione della
patogenicità della specie Prevotella(7).
Zinco
Carenze di zinco nella dieta
riducono la risposta anticorpali
e cellulo-mediata dell’organismo, in particolare inducono a
perdite di precursori di cellule
T e B nel midollo osseo, sicché
linfopenia ed atrofia timica sono
i primi segni di tale deficit(1) .
Alla luce di quanto esposto
si evince l’esistenza di una relazione tra alimentazione e malattia parodontale, quindi una
sana alimentazione contribuisce alla prevenzione e alla tutela della salute orale e dell’armonia fisica, così il mantenimento dello stato di salute orale si esplica non solo con la pratica dell’igiene orale, ma anche
attraverso l’adozione di una corretta alimentazione.
Pertanto tale slancio dovrà
essere dato alla motivazione
che rappresenta, senza dubbio,
uno dei compiti più delicati
dell’igienista dentale.
Ogni individuo deve essere
motivato a fare il possibile per
ottenere e mantenere la propria
salute orale e solo se l’igienista
dentale riuscirà ad infondere
nel paziente la coscienza alimentare, ossia la consapevolezza che la scelta quotidiana
degli alimenti si ripercuote sulla sua salute, assolverà al proprio compito di educatore alimentare.
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HYGIENE TRIBUNE
20 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Italian Edition
Strumentazione parodontale non chirurgica
con anestetico locale senza ago
La terapia causale, cioè il
trattamento classico dell’infiammazione parodontale,
prevede come è noto due momenti essenziali: 1) saper motivare il paziente all’igiene orale domiciliare e ad un programma personalizzato di richiami periodici; 2) saper eseguire una corretta strumentazione parodontale non chirurgica. Grazie ad un efficace
intervento dell’operatore e a
un ruolo attivo del paziente, il
trattamento può anche diventare definitivo e risolutivo
(Needleman I. e coll., 2005).
L’efficacia del trattamento
parodontale non chirurgico è
legata sia alla tecnica e all’esperienza dell’operatore
che alla selezione di strumenti
adeguati.
Tuttavia, la seduta di igiene professionale è spesso associata dal paziente a fastidi
e, in alcuni casi, a dolore non
facilmente sopportabile. Infatti, circa il 30% dei pazienti sottoposti a manovre di detartrasi e levigatura di radice richiede l’utilizzo di prodotti
anestetici (Gunsolley,J.C.
2005).
Anche precedenti esperienze odontoiatriche dolorose possono incidere sul paziente, determinando in lui
ansia e disagio prima e durante l’appuntamento di igiene.
L’angoscia che il paziente prova nei confronti del trattamento parodontale, legata al timore di avvertire dolore, può addirittura influenzare la regolarità del paziente stesso nella frequenza consigliata dei
richiami di igiene. Ecco che
proporre al paziente la somministrazione di un anestetico locale, che presenta l’indiscusso vantaggio di evitare
anche il fastidio dell’ago, determina nel paziente apprezzamento, riconoscenza,
nonché senso di sollievo (fig.
1).
L’utilizzo di prodotti come
Oraqix (Dentsply Italia), per
esempio, è indicato per tutti
gli adulti per i quali si renda
necessario l’impiego di un anestetico locale al fine di rendere meno fastidioso il trattamento di strumentazione
parodontale non chirurgica,
particolarmente per quei pazienti che tendono in genere
a rifiutare l’anestesia di tipo
tradizionale e che dimostrano
tuttavia di provare insofferenza e fastidio durante la seduta. Viceversa, chi è abituato all’anestesia di tipo plessico, potrebbe non apprezzare del tutto un effetto anestetico minore.
Il prodotto deve risultare in
forma liquida all’interno della
fiala. Qualora si fosse solidificato al punto da non scorrere
al suo interno quando questa
viene fatta roteare tra le dita,
Marisa Parma Benfenati, Paola Marzola
lo si può riporre in frigo per
alcuni minuti prima di utilizzarlo. E’ bene controllare che
ci sia anche una bolla d’aria
all’interno della fiala prima di
inserirla nell’apposita siringa
di materiale termoresistente
(fig. 2). Dopo aver assemblato
la siringa, verificare la consistenza del prodotto (fig. 3). In
forma liquida nella fiala, a temperatura corporea si trasforma in gel senza che in questa
trasformazione si alterino le
caratteristiche e le proprietà
del prodotto stesso.
La somministrazione del
gel è particolarmente rapida
e semplice. L’anestetico viene
inserito nel solco o tasca
parodontale con un ago smusso (fig. 4). La formulazione sotto forma di gel ne assicura una
maggiore sostantività, per cui
Fig. 1 - L’immagine illustra la siringa autoclavabile con ago smusso monouso e la fiala contenente l’anestetico
locale a base di lidocaina 2,5% e prilocaina 2,5%.
à
pagina 21
Fig. 2 - Prima di somministrare l’anestesia, dopo aver assemblato la siringa,
si verifica che il prodotto che fuoriesce dall’ago smusso sia di consistenza
adeguata.
Fig. 3 - Il prodotto viene somministrato con un ago smusso nel solco o tasca
parodontale.
Fig. 4 - Il prodotto che eventualmente fuoriesce dalla tasca parodontale viene
distribuito sulle mucose con un cotton fioc per potenziare l’effetto anestetico.
Fig. 5 - Trenta secondi dopo aver iniettato il prodotto si può iniziare la
strumentazione parodontale.
Fig. 6 - Frammento di tartaro di dimensioni cospicue rimosso con una
curette.
Fig. 7 - Aspetto clinico del caso 3 mesi dopo la strumentazione parodontale
non chirurgica.
HYGIENE TRIBUNE
Speciale 21
Italian Edition
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Fig. 8 - L’aspetto palatale dei denti anteriori superiori è solitamente una
zona particolarmente sensibile dove l’uso di un anestetico locale risulta
quanto mai indicato.
Fig. 9 - L’effetto anestetico dura dai 20 ai 30 minuti, tempo più che congruo
per eseguire una strumentazione efficace.
ß
Fig. 10 - Nel caso in cui si utilizzi il prodotto in tutta la cavità orale, con una
sola fiala solitamente si è in grado di alleviare i fastidi al paziente durante
l’appuntamento di igiene.
pagina 20
lidocaina e prilocaina rimangono più a lungo nella sede
desiderata. L’eventuale prodotto che fuoriesce dalla tasca
parodontale può essere distribuito sulle mucose con un
cotton fioc per potenziare l’effetto anestetico, dispensando
così il gel sia sulla superficie
interna che su quella esterna
della tasca (fig. 5). Si attendono poi circa 30 secondi prima
di iniziare la strumentazione
parodontale nelle tasche in
cui è stato iniettato. E’ un tempo decisamente molto breve
perché la sostanza anestetica
cominci ad agire ed è, di cer-
Fig. 11 - Si distribuisce il prodotto in una sola tasca e subito dopo la si sottopone a strumentazione
parodontale, soprattutto se si rileva la presenza di abbondanti depositi mineralizzati in quella
sede.
Bibliografia
Fig. 12 - Si consiglia di distribuire il prodotto al massimo a un
gruppo di due o tre denti e dopo trenta secondi procedere alla
strumentazione parodontale.
1. Gunsolley J.C. The
need for pain control
during scaling and root
planning Compend.
Cont. Ed Dent., 2005;
28, 2 (Suppl. 1): 3-9.
2. Needleman I. e coll. A
systematic review of
professinal mechanical
plaque removal for prevention of periodontal
disease J. Clin. Periodont. 2005; 32 (Suppl.4):
229-282
3. Van Steenberge D. e
coll. Patient evaluation
of novel non injectable
anesthetic gel: A Multicentre crossover study
comparing the gel to infiltration ansthesia during scaling and root
planning, J periodontal,
2004; 75: 1471-1478.
to, un altro vantaggio presentato dal suo utilizzo. E’ importante distribuire il prodotto in
una sola tasca o al massimo a
un gruppo di due o tre denti
che devono essere sottoposti
ad ablazione del tartaro e, subito dopo, intervenire con le
manovre di strumentazione
parodontale (fig. 6,7,8). Basta
una quantità minima per indurre un effetto analgesico
soddisfacente per il paziente.
L’uso di Oraqix risulta quanto
mai indicato nelle zone più
sensibili, come l’aspetto
palatale dei denti anteriori (fig.
9,10). L’effetto anestetico dura
dai 20 ai 30 minuti, tempo certamente sufficiente per ese-
guire una strumentazione
completa di pochi elementi
che presentano tasche anche
profonde.
Nel caso in cui il paziente
sia particolarmente sensibile
e si richieda un utilizzo copioso e diffuso del prodotto, con
una sola fiala di solito si possono alleviare completamente i fastidi in tutto il cavo orale
nell’arco della seduta (fig. 11,
12). Anche in questo caso,
però, si deve procedere sempre applicando prima il gel su
un gruppo di denti limitato e
subito dopo eseguirne la
strumentazione.
Se necessario si può utilizzare altro prodotto in tutta
tranquillità: studi clinici hanno dimostrato, infatti, che fino
a cinque fiale, per un totale di
7 g di Oraqix, si lavora in totale sicurezza. Ogni fiala contiene 1,7 g di sostanza anestetica (25 mg di lidocaina per
grammo e 25 mg di prilocaina
per grammo).
Molti pazienti apprezzano
questo prodotto anche per la
durata limitata dell’effetto anestetico, mentre con anestesia
tradizionale la perdita della
sensibilità, e quindi il fastidio
ad essa legato, si prolunga
molto di più nel tempo. Viene
reso minimo pertanto anche il
rischio di ustioni o lesioni traumatiche dovute al perdurare
dell’effetto analgesico (Van
Steenberge D. e coll.,2004).
HYGIENE TRIBUNE
22 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Italian Edition
Dentosan, agli esami …orali non teme bocciature
Grazie alle sue caratteristiche contribuisce
ad uno stile di vita migliore del paziente
Roma, novembre 2008. E’ la
clorexidina la molecola che, per
le sue caratteristiche di efficacia, è in prima linea nella cura
della bocca e rimane uno dei
presidi più prescritti dall’odontoiatra.
La sua azione permette di
combattere in modo aggressivo
la placca ai diversi stati di persistenza nel cavo orale oltre ad
agire nel tempo grazie al prolungato effetto batteriostatico.
Un collutorio che, con gli
adeguati accorgimenti, risponde in modo flessibile e quindi
ottimale alle necessità di compendio terapeutico.
Quali accorgimenti applicare nel consiglio di utilizzo della
Clorexidina? Pochi e legati principalmente allo stile di vita più
corretto del paziente:
• Evitare durante il periodo
di applicazione sia alimenti ricchi di polifenoli quali vino, the,
caffè, cacao, sia il fumo, fattori
che potrebbero in alcuni soggetti interagire con la molecola fa-
vorendo la comparsa di una lieve pigmentazione sui denti. Un
effetto completamente reversibile con una semplice seduta di
detartrasia.
• Utilizzare il collutorio con
accorgimenti che ne permettano la migliore performance, ossia dai 30 minuti alle 2 ore dopo
essersi lavati i denti. In questo
modo la salute della bocca viene preservata in diversi momenti della giornata.
Consigli che uniscono la garanzia di efficacia del trattamento ad abitudini quotidiane
che si riflettono positivamente
sulla salute in generale.
Obiettivi che da sempre sono centrali per Johnson&Johnson nell’offrire risposte ai bisogni della popolazione, obiettivi
che diventano ancora più fondamentali quando si parla del
benessere e quando si parla di
igiene orale.
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Smom: bando
borsa di studio
L’associazione Smom bandisce un concorso per l’assegnazione di una borsa di studio
semestrale dell’importo di 6.000
euro netti per un progetto di cooperazione internazionale in
campo odontoiatrico da svolgersi nel corso del 2009 presso il
Barefoot College di Tilonia,
Rajasthan, India.
E’ necessaria la Laurea in
Odontoiatria o titolo equivalente, rilasciati da Università italiane o estere, la conoscenza dell’inglese e avere minimo due
anni di esperienza. Costituirà
titolo preferenziale partecipazioni pregresse in progetti di cooperazione/volontariato internazionali.
L’obiettivo è l’organizzazione di un centro di Salute Orale
presso il Barefoot College, capace di qualificare 4 Dental
Health Workers secondo i parametri Fdi/ Who e 2 educatori per
la Salute Orale. Le domande dovranno pervenire entro lunedì
19 gennaio 2009 inviando il proprio curriculum all’indirizzo email [email protected] ed
indicando brevemente le motivazioni.
Per ulteriori informazioni:
Pino la Corte - 349 6756205
Cristina Gobbi - 393 9296480
HYGIENE TRIBUNE
Speciale 23
Italian Edition
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Protezione ottimale con Cervitec Plus e Cervitec Gel
Ivoclar Vivadent con Cervitec Plus e Cervitec Gel presenta
due innovativi prodotti: Cervitec Plus per una protezione
mirata nelle zone a rischio e
Cervitec Gel per l’igiene orale.
Cervitec Plus protegge superfici dentali esposte, quindi
a rischio, e riduce l’attività batterica sui denti. Contiene gli
affermati principi attivi clorexidina e timolo, entrambi in
concentrazione all’1%. La
maggiore tolleranza verso
l’umidità del nuovo sistema di
lacca semplifica l’applicazione. Grazie alla base modificata della lacca, Cervitec Plus
umetta in modo ancora migliore la superficie dentale, favorendo una maggiore adesione.
La lacca si diffonde nelle complesse strutture superficiali,
quali solchi o dentina scoperta, esposte ad un particolare
rischio di carie, favorendo la
formazione di deposito.
Cervitec Plus è inoltre altamente consigliato nella salvaguardia dei trattamenti implantari. In cavo orale gli impianti sono esposti a molti influssi. Il tessuto peri-implantare, in caso di accumulo di
placca, è soggetto ad un rischio
di infiammazione molto più
elevato rispetto alla gengiva. I
batteri ed i loro prodotti metaboliti, nonché gli anticorpi del
sistema immunitario, causano
facilmente un’infiammazione
dei tessuti.
Ne deriva la necessità di
curare costantemente sia le sovrastrutture che anche la dentatura residua o il restauro
protesico.
Dopo la pulizia professionale delle sovrastrutture e dei
denti è consigliabile l’applicazione della lacca di protezione Cervitec ® Plus con 1% di
clorexidina ed 1% di timolo.
La lacca protegge in modo
molto efficace i punti a rischio,
sigillandoli.
Cervitec Plus si distingue
per l’ eccellente grado di scorrimento ed umettamento, in
modo tale che anche zone difficilmente raggiungibili, come
per esempio le barre, possano
essere trattate miratamente.
Cervitec Plus è relativamente
tollerante all’umidità e pertanto l’applicazione è eseguibile
piuttosto rapidamente. La lacca incolore ricopre con un sottile strato le superfici ed indurisce in pochi secondi. Subito
dopo il trattamento, non si necessita di risciacquare per favorirne l’effetto.
Cervitec Gel è indicato nella terapia accompagnatoria, in
particolar modo per pazienti
con elevato rischio carioso,
gengiviti, parodontiti e stomatiti da protesi. Il preparato contiene 0,2% di clorexidina e 900
ppm di fluoruro di sodio. Il gel
può essere applicato direttamente sulla gengiva e sulle
mucose nonché sulle parti interne della protesi. L’applicazione con spazzolino dentale
o spazzolino interdentale risulta molto facile.
L’impiego regolare di Cervitec Gel è di supporto al trattamento professionale implantare. L’accumulo di placca e di
batteri dannosi si riduce. Le
infiammazioni della gengiva o
delle mucose diminuiscono. Il
gel è facilmente integrabile nella routine quotidiana. E’ applicabile direttamente sulla
gengiva, mucosa o lato interno
del restauro protesico protesico rimovibile. La plasticità
del gel facilita l’applicazione in
zone prossimali oppure in costruzioni di barre. La pulizia
dei denti risulta particolarmente facile con Cervitec Gel: alla
sera, invece del dentifricio, si
utilizza il gel che contiene anche fluoruro. Al mattino si possono quindi pulire i denti come
sempre con il consueto dentifricio. Seguendo questa routi-
ne, non sono prevedibili decolorazioni o disturbi del senso
del gusto.
L’esperienza in studio dimostra che i pazienti prediligono il sapore di Cervitec Gel
rispetto a quello di altri gel contenenti clorexidina. Questo
aspetto non è da sottovalutare,
poiché favorisce la partecipazione e pertanto l’efficacia.
Entrambi i prodotti contri-
buiscono in modo determinante ad assicurare lunga durata
a denti, corone, ponti ed impianti.
Per ulteriori informazioni:
Ivoclar Vivadent srl & C. sas
Divisione Clinical
Via Isonzo 67/69
40033 Casalecchio di Reno (Bo)
Tel. 051.591384
Fax 051.593317
[email protected]
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24 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
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Giornata Internazionale dell’Igiene dentale
Il 10 ottobre 2008 si è celebrata in 12
piazze d’Italia “La Giornata Internazionale dell’Igiene dentale”, dedicata quest’anno alla prevenzione orale nel bambino. L’Associazione professionale Aidi,
tramite le sue delegate internazionali
Marialice Boldi e Mary Rose Pincelli, ha
scelto di presentare il progetto Anche i
bambini fanno “Cheese” in molte città italiane tra cui Aosta, Bari, Cagliari, Catanzaro, Melfi, Milano, Modigliana, Napoli,
Pisa, Roma, Salerno e Torino. La manifestazione ha avuto nelle varie sedi espres-
sioni e location diverse: si è infatti svolta
in piazze, centri commerciali, aree comunali, spazi dell’area giochi che sono stati
offerti dai Comuni per realizzare una giornata di prevenzione dentale rivolta ai
bambini. Sono stati allestiti stand ed attrezzate zone per l’attività didattica ed interattiva con cartelloni colorati, preparati
dai volontari Aidi. In alcuni casi, al momento “didattico” si è associata la gioia
della festa a spettacoli di cabaret, balli ed
interventi di clown che hanno reso
l’evento giocoso ed indimenticabile. Gli
igienisti dentali volontari dell’Aidi, tra cui
soci e studenti dei Clid, hanno provveduto alla parte pratica dimostrativa, intrattenendo i piccoli visitatori. Grazie alla
collaborazione di alcune aziende, tra cui
GlaxoSmithKline, Johnson&Johnson e
P&G Professional Oral Health, sono stati
distribuiti opuscoli e gadget ai bambini
ai quali si sono spiegate le più semplici
metodiche di spazzolamento e regole salutari per un corretto stile di vita. Notevole è stato ovunque l’interesse riscontrato
nella popolazione che, come lo scorso an-
no, ha risposto in maniera davvero lusinghiera all’iniziativa. In diverse sedi sono
intervenuti rappresentanti delle amministrazioni comunali che, congratulandosi
con gli organizzatori per il lavoro svolto,
hanno richiesto interventi di prevenzione sul territorio più frequenti. Ovunque è
stata una giornata molto positiva e divertente, vissuta con grande spirito di collaborazione ed entusiasmo tra i partecipanti.
Clelia Mazza
Coordinatore nazionale del progetto
Congresso Unid alla Sapienza
Al congresso dell’Unid, che si è svolto nel Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell’Università
“Sapienza” di Roma dal 23 al 25 ottobre, gli interventi
dei relatori sono stati incentrati sul tema dell’interdisciplinarietà e della salute globale del paziente.
Leonardo Trombelli ha sottolineato che l’intercettazione di alcuni fattori di rischio è il presupposto fondamentale per l’individuazione del rischio individuale in
parodontologia. L’identificazione dei cinque parametri
patognomonici più documentati in letteratura, il sanguinamento al sondaggio, la presenza di più tasche con
profondità maggiore di 5 mm, il diabete, l’abitudine al
fumo di sigaretta, la quota di osso persa in relazione
all’età, è secondo Trombelli indispensabile per poter diagnosticare il rischio di progressione della parodontite e
monitorare il paziente nel tempo. Anche il professor Pini
Prato ha individuato nella valutazione dei principali fattori di rischio il momento propedeutico alla diagnosi,
alla formulazione di un piano terapeutico adeguato e
alla gestione clinica del paziente, e soprattutto ha messo l’accento sul concetto di periomedicine, basato sull’influenza reciproca fra malattia parodontale e alcune
malattie sistemiche.
Un momento significativo della giornata è stato quello
nel quale il Presidente Unid, Gianfranco Sorgente, ha
avuto il piacere di nominare il primo Membro Onorario
dell’Associazione nella persona della professoressa
Gianna Maria Nardi, Socio fondatore dell’Aidi, per l’alto
valore del suo operato sindacale, professionale e scientifico instancabilmente profuso alla professione da oltre
25 anni. Questo rappresenta un momento importante,
dove per la prima volta l’impegno, la dedizione e l’operatività hanno il giusto soppravvento su sigle sindacali e
associative. Il Congresso è proseguito con Filippo Graziani, il quale ha sottolineato che l’esperienza scientifica e quella clinica sono indispensabili all’acquisizione
di quelle conoscenze che predispongono ad un corretto
approccio con il paziente e alla gestione delle sue problematiche parodontali. Grande enfasi è stata posta sull’importanza dell’istruzione del paziente alle metodiche
di igiene orale domiciliare, vista come imprescindibile
dalla pratica clinica dell’Igienista dentale, che ha il compito di modificare le abitudini del paziente mediante una
comunicazione efficace basata su esempi concreti.
Annamaria Genovesi, in qualità di Presidente della
Sisio, Società italiana di scienza dell’igiene orale, ha
confermato le parole di Graziani, sottolineando quanto
sia indispensabile far crescere la categoria dal punto di
vista culturale e scientifico, in modo del tutto autonomo,
senza far riferimento ad associazioni scientifiche di altre categorie culturali dato che oggi la nostra figura ha
ormai ottenuto salde posizioni sindacali. Questa è la
mission della Sisio, creata dagli igienisti e per gli igienisti. L’associazione prevede due categorie di soci, sostenitori e attivi, che con i loro interventi possono contribuire
alla crescita culturale, scientifica e di ricerca della no-
stra professione.
Nell’ambito del congresso ha avuto luogo il corso
formativo offerto dalla Sunstar per coloro che hanno
aderito al progetto “Igienista dentale in farmacia”, frutto della partnership tra Unid e l’azienda. La presenza
numerosa al corso e la vivace partecipazione, con domande e suggerimenti relativi alle 500 giornate che vedranno 100 igienisti dentali attivi nelle farmacie in quasi tutto il territorio italiano, attesta che il desiderio di
fare emergere questa figura anche al di fuori delle mura
degli studi odontoiatrici è comune a tutti.
Il congresso si è concluso con la relazione di Olivia
Marchisio, Segretario Generale dell’Accademia “Il
Chirone”, nella quale ha messo in risalto come
l’interdisciplinarità sia divenuta un presupposto essenziale per la prevenzione, che deve pertanto essere vista
in un’ottica globale, coinvolgendo tutti i professionisti
della salute e non soltanto il mondo odontoiatrico.
Giulia Teresa Fermanelli
Premio Listerine edizione 2007-2008
Sono ormai alcuni anni che Listerine dedica ai
neolaureati in igiene dentale un riconoscimento
per tesi di particolare interesse scientifico riguardanti argomenti che, di anno in anno, vengono
proposti come filone di ricerca. Sabato 15 novembre, nella suggestiva Sala Bianca della Società del
Casinò di Como, si è svolta l’edizione 2007-2008
dal titolo “Alitosi: l’estetica del sorriso”. L’argomento del congresso ha suscitato l’interesse dei
partecipanti, tra i quali numerosi studenti del Corso di Laurea in Igiene Dentale della Lombardia.
L’evento è stato organizzato con il patrocinio dell’Università dell’Insubria di Varese, vincitrice della
scorsa edizione, e dell’Ordine dei Medici di Como.
Il Congresso è stato aperto da Luca Levrini,
padrone di casa, da Mario Giannoni, Presidente
della Commissione Nazionale dei Corsi di Laurea
in Igiene Dentale, e da Marialice Boldi, Presidente Nazionale Aidi. Significativa la presenza della
dottoressa Veronelli, Assessore alla Cultura di
Como, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della Lombardia, Piergiuseppe Conti, che hanno portato il loro saluto ai presenti e sottolineato l’importanza della cultura, della ricerca e della
sinergia tra tutte le figure professionali dell’ambito sanitario. Ha aperto i lavori congressuali Andrea Pilloni, presidente dell’Aira, Associazione italiana ricerca sull’alitosi, con una interessante relazione dal titolo “Alitosi: una chance in più nella
prevenzione”. Pilloni ha illustrato una panoramica degli ultimi studi eseguiti sull’argomento. A seguire Filippo Graziani, della scuola di Pisa, che
con la sua presentazione dal titolo “Salute orale e
salute globale: nuovi trends nella clinica dell’alitosi”, ha presentato le recenti evidenze scientifiche che mostrano come la malattia parodontale
possa avere non solo effetti sul cavo orale, ma anche conseguenze a livello sistemico. Infine, ha
parlato delle possibili correlazioni tra malattia
parodontale, alitosi e infiammazione sistemica.
Pier Luigi Foglio Bonda e Mario Migliario, del Clid
di Novara, hanno illustrato il ruolo dell’igienista
dentale nella prevenzione e nel trattamento
dell’alitosi, soffermandosi sui diversi metodi di valutazione e sui diversi protocolli terapeutici, ponen-
Alitosi: l’estetica del sorriso
Nel corso dell’evento, una cerimonia ha premiato le migliori
tesi di igiene dentale sul tema dell’alitosi. Qui di seguito intervistiamo i protagonisti del premio: Gabriella Masi, Marketing Manager Johnson&Johnson, Ferdinando Zarone, Clid di Napoli, e
Andrea Pilloni, Clid di Roma.
Le vincitrici del Premio Listerine con la Presidente AIDI
Marialice Boldi.
do così l’accento sull’importanza del ruolo che
l’igienista dentale ricopre nella gestione delle
patologie del cavo orale. Hanno chiuso i lavori
Andrea Forabosco, Gianna Maria Nardi, Tommaso
Grandi e Giovannantonio Forabosco che, parlando
di psiche e alitosi, hanno posto l’attenzione sull’aspetto psicologico del problema. Durante lo svolgimento del congresso sono state presentate le tesi
vincitrici del premio Listerine. Quest’anno si è aggiudicata il primo posto la tesi “Correlazione tra
alitosi e tipologia di solidarizzazione protesica e
supporto impiantare. Studio retrospettivo”, proposta
da Marilia Del Mercato dell’Università Federico II
di Napoli. Al secondo posto Ilaria Fucci della Sapienza di Roma, con la tesi “Correlazione tra malattia parodontale e alitosi. Studio clinico
osservazionale”.
Gli oratori, invitati a partecipare da Luca Levrini,
hanno fatto si che anche quest’anno l’evento sia
stato molto apprezzato, con grande successo scientifico e organizzativo. E’ stata davvero una bella
giornata, arricchita da un coffee break e da un
lunch offerto dalla Johnson & Johnson, azienda
promotrice dell’evento e sempre vicino agli
igienisti dentali. Arrivederci a Napoli con l’edizione 2009, che avrà come tematica la correlazione
tra salute orale e salute sistemica.
Cristina Comi
Dottoressa Masi perché un premio Listerine?
Listerine è un collutorio che ha nel Dna la ricerca, il rigore e
l’appartenenza al mondo accademico, con oltre 100 anni di studi clinici e di esperienza al servizio dell’igiene orale. In Italia
abbiamo cominciato a lavorare nell’Università e mi è sembrato
naturale istituire un premio a favore degli studenti dei Clid e
per i Clid.
Professor Zarone, la vincitrice del primo premio è la dottoressa Marilia Del Mercato, del suo Clid di Napoli. Un premio atteso?
Direi di si. Abbiamo cercato di attribuire al tema della ricerca
un taglio particolarmente innovativo, tentando al tempo stesso
di ottenere dati che avessero una valenza in termini clinici. E’
stata analizzata, su una estesa campionatura di pazienti, la possibile correlazione tra tipologia di connessione protesica agli
impianti e insorgenza di alitosi, riscontrando che in presenza di
protesi avvitata è più frequente tale condizione in quanto
l’interfaccia tra protesi ed abutments non risulta sigillata da
cemento. La ricerca è stata condotta sia a livello qualitativo utilizzando i soft data, cioè questionari compilati dai pazienti, che
quantitativo utilizzando un gas cromatomografo per rilevare la
presenza di sostanze volatili responsabili dell’alitosi.
Professor Pilloni, il secondo premio è stato vinto dal Clid
di Roma con il lavoro della dottoressa Ilaria Fucci. Come avete condotto il lavoro proposto?
Abbiamo cercato la correlazione tra la malattia parodontale
e i composti volatili dello zolfo. Sono stati raccolti 550 pazienti
suddivisi per tasche parodontali maggiori e minori di 4 mm, rispettivamente con o senza alitosi. I risultati hanno confermato
la correlazione positiva, ma non c’è correlazione tra stato di gravità della malattia e quantità di alitosi oggettivabile.
Gianna Maria Nardi
Prof. Aldo Macchi
Dott.ssa Fabiola Giudice
Antibiotici locali in parodontologia
SOMMARIO
Scopo del presente lavoro è quello di valutare il potenziale effetto aggiuntivo di
una soluzione filmogena adesiva a base
di piperacillina sodica, nel trattamento
delle tasche parodontali in confronto al
classico trattamento di levigatura
radicolare. Sono stati selezionati 30 pazienti affetti da malattia parodontale,
metà dei quali sottoposti all’applicazione
di piperacillina sodica dopo le sedute di
root-planing. L’esecuzione di misurazioni parodontali ha permesso di valutare,
in termini di variazioni della profondità
di tasca e sanguinamento al sondaggio,
che il chemioterapico preso in esame,
associato al trattamento di terapia causale, rappresenta un valido ausilio nella
terapia parodontale.
INTRODUZIONE
Il trattamento d’elezione della malattia
parodontale è quello meccanico: igiene
orale domiciliare, scaling, root-planing ed
eventuale terapia chirurgica.
Per quanto efficace, questo tipo di trattamento permette l’asportazione di non
più dell’80% dei batteri, per questo è stato preso in considerazione anche il trattamento chemioterapico delle lesioni
parodontali . Le vie di somministrazione
degli antibiotici nella terapia parodontale
sono due: sistemica e topica.
Alcuni studi testimoniano l’efficacia dell’associazione fra il trattamento strumentale e la terapia antibiotica sistemica nella cura delle parodontopatie ; tuttavia
questa modalità di somministrazione non
risulta priva da effetti collaterali come reazioni di ipersensibilità, sviluppo di resistenze batteriche, intolleranze gastrointestinali, senza dimenticare che il principio attivo esplica la sua azione primaria
sui microrganismi presenti nell’ospite e
solo in concentrazioni ridotte a livello
della microflora gengivale. Contrariamente, l’applicazione topica di antibiotici consente di ridurre questi rischi e di disporre di livelli adeguati del principio attivo
nei siti di applicazione, se vengono utilizzate formulazioni farmaceutiche in grado di consentire un rilascio prolungato e
controllato della sostanza terapeutica. Tali
chemioterapici possono ridurre effetti avversi come la percezione di cattivo sapore e l’alterazione della colorazione del
dente.
Scopo dello studio è quello di valutare
l’efficacia clinica di una soluzione
filmogena adesiva a base di piperacillina
Tabella 1
Valutazione clinica dell’efficacia di un antibiotico
locale nella terapia delle tasche parodontali
Figura 1
sodica 100% (PERIOCILLIN®) come
coadiuvante alla terapia strumentale delle
tasche parodontali.
MATERIALI E METODI
La piperacillina sodica è una penicillina
semisintetica ad ampio spettro d’azione,
con una spiccata efficacia sui batteri
Gram- ed anaerobi caratterizzata dalla
presenza di un anello beta lattamico che
svolge un ruolo specifico nell’azione
antibatterica: la sua azione si manifesta
penetrando all’interno della cellula
batterica e ancilando in modo selettivo e
irreversibile le proteine leganti le
penicilline (PBP) , enzimi essenziali della membrana microbica che hanno il
compito di assicurare la sintesi del vallo
batterico, struttura protettiva alla lisi
osmotica, e di guidare la forma del
microrganismo nella fase di crescita e
moltiplicazione cellulare. Pertanto in difetto di PBP il microrganismo va incontro a processi di autolisi.
Periocillin si presenta come una soluzione fluida a base di alcool etilico (95%)
nel quale sono disciolte due resine
acriliche (Eugragit®) che dopo l’applicazione solidificano rapidamente per
evaporazione dell’alcool ed assicurano un
rilascio graduale e costante della piperacillina per 7/10 giorni. In caso di non totale utilizzo del prodotto, è possibile conservarlo per 4 settimane ad una temperatura di 4° C, a temperatura ambiente
la validità si riduce ad 1 settimana.
Per la realizzazione della ricerca sono stati
selezionati 30 pazienti affetti da malattia
parodontale che presentavano PSR 3 o
4 nei sei sestanti. Sono stati esclusi pazienti allergici alle penicilline, diabetici,
Tabella 2
Figura 2
cardiopatici, con malattie sistemiche gravi, donne in gravidanza, in trattamento
con altri antibiotici o cortisonici. Ad ogni
paziente è stato eseguito un sondaggio
parodontale iniziale (Fig 1), seguito da 2
sedute di scaling e root-planing a distanza di 7 giorni l’una dall’altra. Solo in 15
soggetti, dopo la strumentazione manuale e con ultrasuoni, è stata applicata in
ogni tasca parodontale, una quantità pari
a 5mg di piperacillina con l’ausilio di un
ago atraumatico. A distanza di un mese
dalla terapia causale è stata eseguita una
scheda parodontale finale (Fig 2).
RISULTATI E CONCLUSIONI
Tutti i dati raccolti dalla compilazione
computerizzata delle mappe parodontali
sono stati analizzati statisticamente e
comparati.
I dati ottenuti in termini di variazione della
profondità di tasca vengono espressi in
percentuale (Fig 3) e mostrano come nel
caso del Periocillin si sia ottenuto un guadagno di attacco clinico pari a 1,67 mm
per tasca (+34,12%), mentre la sola
levigatura radicolare 0,88 mm (25,55%).
Dato importante arriva dalla diminuzione dei siti con sanguinamento (Fig 4),
infatti la riduzione del BoP dopo l’utilizzo
di Periocillin è quasi del doppio rispetto
alla levigatura radicolare.
E’ importante tenere in considerazione
che nessuno dei pazienti sottoposti all’uso della piperacillina ha riportato casi
di intolleranza e non è stato comunicato
nessun tipo di effetto collaterale, pertanto l’associazione della terapia meccanica di levigatura radicolare, alla terapia
antibiotica topica con Periocillin è da considerarsi sempre più auspicabile per controllare in maniera migliore l’evolversi
della malattia parodontale.
HYGIENE TRIBUNE
26 Speciale
Anno I n. 2 - Dicembre 2008
Italian Edition
Cosmetic beauty & science
Ho il piacere di presentare il
2 o Meeting Internazionale
Dental Tribune Italian Edition,
promosso dal 5 al 7 giugno 2009
dal magazine Cosmetic Dentistry beauty & science, rivista in
versione italiana dal 2008 ma
già presente da alcuni anni in
molte lingue nel mondo.
Qualcuno ha dichirato che la
cosmetica è in controtendenza
rispetto ad altri settori: non c’è
crisi, ma al contrario crescita. Lo
evidenziano le statistiche: qua-
Meeting interdisciplinare per rispondere alle
moderne esigenze di estetica facciale
si il 3% in più nel primo semestre 2008 in Italia dove, seguendo un trend europeo, la crescita
è sottozero. La richiesta di prestazioni cosmetiche ed estetiche proviene ormai da tipologie
di pazienti molto diversificate:
non solo una fascia di popolazione benestante e di età me-
cosmetic
_ beauty & science
2nd International Meeting by Dental Tribune Italian Edition
Organizing Secretariat:
TU.E.OR. Srl
+39 393 9340044 - [email protected]
TURIN EDITORIAL ORGANIZATIONS
Photo: courtesy by Kerr
_Salerno
Grand Hotel Salerno
June 5-6-7, 2009
dia, ma anche giovani, anziani
e ceti sociali che non desiderano rinunciare a quello che è
considerata ormai una parte del
proprio benessere generale.
Queste richieste sono frequentemente rivolte allo studio
dentistico, in particolare in quegli studi che oggi possono soddisfare le esigenze di correggere e migliorare l’aspetto del sorriso, ma anche del viso nel suo
insieme. Di qui la necessità per
i professionisti di approfondire
le tecniche che consentono di
fornire prestazioni adeguate,
ma nel contempo di incontrarsi
con gli altri colleghi che normalmente operano sull’estetica
del viso, per costruire un rapporto interdisciplinare eccellente che possa fornire ai pazienti, sempre più esigenti e ben
informati, soluzioni a 360°. A
questo proposito è giusto rispondere anche ad alcune domande. Sorrisi e visi “standard”
o estetica che rispetta la natura,
la personalità e le forme del paziente? Quali le pratiche corrette e quali i rischi? Cosa può fare
il singolo professionista e con
quali strumenti?
Per rispondere, nel 2009
Cosmetic Dentistry organizza al
Grand Hotel Salerno (in riva al
mare, con centro benessere di
grandi dimensioni e sale congressuali adeguate, guardando
dalle vetrate la splendida costiera amalfitana) un vero e proprio meeting dove si potrà assistere: il primo giorno a corsi
tecnico- pratici di varie discipline, riservati a un numero esiguo di partecipanti per consentire un apprendimento immediato nelle materie di proprio
interesse; il secondo ad un congresso internazionale di ottimo
livello, con la partecipazione
anche della chirurgia plastica e
della medicina estetica, e alla
sessione igienisti, per dare un
valore interdisciplinare ormai
indispensabile; l’ultimo, domenica, ad un aperitivo-incontro
con i pazienti per rispondere
sulla cosmetica e sulla correttezza dell’approccio a queste
tecniche.
Come sempre una cornice
turistica adeguata, quest’anno
accompagnata dalla possibilità
di un pacchetto benessere
personalizzato, gite in costiera
con barca direttamente di fronte all’albergo, party a Positano
e... tutta la vostra fantasia e passione, che come sempre ci aiuta
a realizzare i progetti.
Non esitate a contattarci al
più presto per riservarvi uno
straordinario week-end di “benessere professionale”.
Patrizia Gatto
DENTAL TRIBUNE
Attualità Dentale 27
Italian Edition
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
All’insegna di una nuova solidarietà
dentale l’incontro Eastman-Simo di Roma
Riunire gli Eastman del
mondo e le Scuole Odontoiatriche di vari Paesi,
mettendo in comune conoscenze tecnico scientifiche ai fini di un comune
utilizzo umanitario. Questo il programma di Mauro
Orefici e della Simo per il
5-7 febbraio 2009 presso
l’Eastman di Roma. L’idea
deve essere apparsa significativa, perché le adesioni sono state finora massicce: Usa, Svezia, Francia,
UK, i migliori rappresentanti dello scenario odontoiatrico internazionale
hanno aderito con sollecitudine. Alla Simo il compito di illustrare l’idea di Orefici: portare aiuto a chi non
trova un sostegno odontoiatrico appartenendo a
gruppi invisi alla pubblica
opinione (per esempio
Rom o detenuti) o costretto alla segregazione (malati terminali, anziani o
handicappati). Di Orefici,
infatti, l’idea dell’ospedale a domicilio di chi si trova in difficoltà. Avvalendosi
di odontoambulanze (altra
idea vincente, già attuata)
gli specialisti si recano,
con attrezzature idonee,
dovunque vi sia qualcuno
impossibilitato a spostarsi. L’aspetto più sorprendente del sistema, che ha
conquistato politici e amministratori, è che tale metodica consente perfino di
risparmiare, cosa che in
tempi di difficoltà economiche ha un ruolo fondamentale. Compiuta la visita, se occorre il ricovero
l’organizzazione elimina
lungaggini che sono quasi di prammatica. Si prospettano infatti ben 5 fasi
(o accessi): si va in ospedale una prima volta per la vi-
e l’elettrocardiogramma
con la visita cardiologica.
La mattina dell’intervento,
l’anestesista visita il paziente verificando i dati
acquisiti dal medico nella
prima visita e vengono infine utilizzate suture riassorbibili che fanno a meno
della rimozione. Spesso
questi pazienti vanno spostati con un’ambulanza
con scorta (se reclusi) o,
nella miglior ipotesi, su
una sedia a rotelle. Di qui
sita, una seconda per
l’analisi del sangue, una
terza per la visita dell’anestesista e cardiologo, una
quarta per l’intervento,
una quinta per la rimozione di suture. Quanto tempo e denaro sprecato dal
paziente e chi lo accompagna, quante giornate perse, quanto carburante e
traffico in più? Con la metodica accennata, il paziente manda invece via
fax i risultati delle analisi
l’enorme risparmio in disagio e denaro. Talmente
evidente la validità del sistema che, dopo un periodo di osservazione, si è deciso di trasformare un’Associazione privata in un
organismo pubblico. Infatti dal 2007 alla SIMO, divenuta reparto dell’Eastman
con competenze regionali, è stato assegnato un
compito sovra-cittadino:
coprire con il nuovo servizio tutta la regione Lazio.
Aspettando il 1o Congresso Internazionale: intervista al Presidente Orefici
Professore, come nasce questo suo progetto,
così complesso?
Effettivamente la complessità dell’organizzare
un evento su tale scala ci
aveva preoccupati. Ci ha
sostenuto una considerazione: il grado di civiltà di
un Paese è dato anche dall’attenzione ai cittadini in
difficoltà. Nelle ristrettezze non si deve solo pensare a ridurre i costi della solidarietà, uno dei massimi
valori di una società. Molto più utile, semmai, con-
Mauro Orefici
La Simo, un’Associazione
che “tira fuori” il meglio
Nata nel 2002 all’interno del glorioso Ospedale
Odontoiatrico George Eastman, la Simo, Società Italiana di Maxillo Odontostomatologia, è un’associazione di medici specialisti del Servizio sanitario nazionale e di volontari (anche non del settore) fondata
da Mauro Orefici, attuale presidente, che si prefiggono di assistere le fasce più deboli. Al di là della storia,
la caratteristica più importante della Simo è di consentire ad ognuno di esprimere la parte migliore di
sè. In un tempo come l’attuale in cui determinati valori sembrano venir meno, per lasciare spazio ad egoismi e grossolanità, l’Associazione dà la possibilità di
ritrovare valori e dignità nell’assistenza ai pazienti
meno fortunati. Questo probabilmente è il concetto
più importante, che meglio degli altri identifica la
Simo: un ideale che ha cercato di proporre e approfondire in diversi ambiti, anche internazionali. Per
quanto limitata possa apparire come realtà, l’assistenza odontoiatrica alle fasce più deboli fa parte anch’essa della più generale pratica odontoiatrica e suscita
in molti professionisti il desiderio di essere “migliori”. Questo giustifica in qualche modo, il notevole incremento nelle adesioni all’Associaione.
Per informazioni ed eventuali collaborazioni:
Segreteria c/o Ospedale George Eastman
Viale Regina Elena 287b – 00161 Roma
Tel. 0684483366 – Fax 0684483363
E-mail: [email protected]
Sito: www.simo.santapollonia.it
centrarsi sull’ottimizzazione delle risorse, perché in
un’economia in crisi sono
sempre i deboli a pagare.
E’ complicato gestire un
parente, un compagno o
un figlio a letto con un’influenza. Immaginarsi aver
a che fare con un handicap per tutta la vita, o una
malattia che porta a morte
prematura. Ritengo utile
condividere, con altre Società e Paesi, l’utilizzo di
un sistema che riduce i
costi e migliora condizioni di vita davvero difficili.
Oltrechè all’estero,
estenderete il sistema ad
altre regioni?
Abbiamo partecipato
all’Expodental di Milano e
spiegato ad una grande
platea motivazioni e strategie. E’ il primo passo della diffusione del metodo
anche in Lombardia. Abbiamo avuto modo di mettere alla prova il sistema
anche in condizioni estreme come in Africa, partecipando, nell’ambito del
Progetto “Ridare il Sorriso”, ad una missione umanitaria in Mali con l’Aeronautica Militare e l’Afmal.
Anche lì, fatti i dovuti distinguo, il sistema ha dimostrato di funzionare. Ci
accingiamo a collaborare
in altre missioni in quel
continente. Dopo quest’ulteriore verifica abbiamo deciso di metterne a
parte i rappresentanti degli altri Eastman. A Roma
interverranno personalità
come Cyril Meyerowitz
(Eastman di Rochester,
Usa) con una “Lectio magistralis”, seguito da Amesein (Parigi), da Scully
(Londra), da Smedbergher (Stoccolma), da Mulo,
Mirlinda e Hysi (Università di Tirana), da Emer e
Prantner (Università di
Pecs, Ungheria), oltre che
di responsabili delle Università di Vienna e Bucarest. Ascolteremo le innovazioni apportate e racconteremo esperienze,
per mettere in atto, anche
nei loro Paesi, un modello
che appare una valida ipotesi per il futuro.
Quali gli aspetti economici dell’iniziativa?
Siamo riusciti a sensibilizzare vari industriali,
desiderosi di dare il loro
contributo solidale. Ne è
scaturito un accordo che
ci permetterà di fornire
250 protesi gratuite ogni
anno, da donare a soggetti
particolarmente disagiati.
Questo comporterà uno
sforzo importante da parte degli odontotecnici dell’Ospedale che, però, si
sono dimostrati entusiasti, malgrado l’impegno. L’aspetto davvero im-
portante è che, con questa idea, si dà inizio ad
una nuova realtà nel dentale: la collaborazione tra
Istituzioni e privati. Questo tipo di sinergia, ampiamente utilizzata in altri
Stati, può dare anche da
noi splendidi risultati,
consentendo a professionisti qualificati delle più
importanti Istituzioni sanitarie di lavorare insieme.
Per concludere...
Per concludere mi consenta di esprimere un filo
di soddisfazione. Siamo
talmente abituati a notizie
cattive, se non addirittura
catastrofiche, che quando
si può riferire qualcosa,
che funziona, come in
questo caso, in ambito etico solidale, non possiamo
(e forse neanche dobbiamo) non esprimere del
compiacimento.
DENTAL TRIBUNE
28 Attualità Dentale
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Italian Edition
Agosto, dentista mio non ti conosco
Che succede se il mal di denti
si presenta in agosto e il paziente scopre che il dentista di fiducia ha chiuso per ferie? Ipotesi
probabile sapendo che quest’anno, secondo l’Andi, 4 studi
dentistici su cinque hanno chiuso i battenti in quel mese. Il rimedio consiste in due numeri
verdi, grazie ai quali il malcapitato può conoscere l’indirizzo
dello studio dentistico più vicino. Il primo (800.016.105) è stato attivato dall’iniziativa “Den-
tisti aperti”, nata dalla collaborazione tra Day medical, il Tribunale del malato e l’Unione
Nazionale Consumatori.
Il servizio, giunto all’XI edizione, è rimasto attivo per 39
giorni fino al 5 settembre ed ha
messo a disposizione i dati di
apertura estiva di oltre 2.300 studi dentistici. In totale sono state
ricevute 4.323 chiamate, pari ad
una media giornaliera di
110,85, un segnale dell’interesse crescente verso il servizio che
nel ‘98, anno della sua istituzione, aveva registrato circa 1.000
chiamate, migliorando questo
risultato ogni anno fino al record del 2008.
Le donne, con 2.464 chiamate (57%), hanno dimostrato
maggior intraprendenza degli
uomini (1.859 telefonate, pari al
43%). La Lombardia è la regione dove il servizio è stato più gettonato, seguita da Lazio e Piemonte; per le città, in pole
position Roma, seguita da Mila-
no e Torino. Abbastanza frequente il caso di utenti che, sperando nella gratuità, sono rimasti delusi reagendo in malo
modo nell’apprendere che servizio e numero verde erano gratuiti, ma non le prestazioni del
dentista.
Un secondo numero verde,
800.911.202, è stato messo a disposizione dall’Andi nell’ambito di “Sorrisi d’Agosto” con la
possibilità di rintracciare lo studio più vicino tramite internet.
“Nel 2007 - dice il Presidente
Roberto Callioni - la sezione dedicata a Sorrisi d’Agosto ha registrato circa centomila contatti. Dopo averlo potenziato, all’iniziativa hanno aderito 1.711
dentisti (pari al 7,75% dei soci
Andi) con un aumento del 55%
rispetto ai 1.100 partecipanti del
2007. Significativa la partecipazione di soci con cariche a livello nazionale, regionale o provinciale (257 adesioni, pari al
15% del totale).
La regione più presidiata è
stata la Lombardia, con 257 studi aperti. Seguono la Toscana
(197 adesioni) e l’Emilia Romagna ed il Veneto (con 174 partecipazioni). Superano le 100
adesioni anche il Piemonte
(139) ed il Lazio (127). Queste
sei regioni rappresentano da
sole il 62,42% del totale. Diversa invece è la classifica in base
al rapporto tra numero di adesioni e iscritti all’Andi: in pole
position il Molise (13,22%), seguito da Trento (12,28%), Marche (10,65%) e Friuli (9,53%),
mentre tra le regioni che hanno ottenuto più partecipazioni
in termini assoluti la Toscana
(9,53%) si colloca al 5o posto ed
il Piemonte (8,57%), il Lazio
(8,06%) ed il Veneto (7,73%) a
metà classifica. Emilia Romagna (7,10%) e Lombardia
(5,84%) al terzultimo e penultimo posto.
L’Andi rileva come al Sud la
partecipazione sia stata comunque inferiore rispetto al CentroNord, con un numero di adesioni
particolarmente basso in Calabria (19) ed in Sardegna (11), più
massiccia la presenza femminile con 1.431 adesioni (83,64%)
contro 277 (16,19%), tendenza
peraltro confermata in riferimento al database totale. Ecco
infine il numero di adesioni dei
dentisti suddivisi per fasce di età:
292 (da 25 a 35 anni), 498 (da 36
a 45), 706 (da 46 a 55), 195 (da
56 a 65), 20 (oltre i 65).
Adriana Pescivolo
Al Congresso Sido
un numero verde
per i cittadini
In occasione del XIX Convegno Internazionale svoltosi
a Firenze presso Fortezza da
Basso dal 19 al 22 novembre, i
medici ortodontisti aderenti
alla Sido, Società Italiana di
Ortodonzia, si sono messi a
disposizione dei cittadini per
rispondere ad eventuali domande sulla salute dei denti dei
bambini e su varie problematiche ortodontiche. Il numero
verde cui rivolgersi (800 63
0073) è stato annunciato su Rai
Uno nel corso della trasmissione Uno mattina del 19 novembre.
DENTAL TRIBUNE
Dental Meeting & Congressi 29
Italian Edition
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
La Società Italiana di Endodonzia
e Torino: un’accoppiata vincente
L’annuale congresso nazionale della Sie si è svolto presso
il Centro Congressi del Lingotto
di Torino il 13, 14 e 15 novembre. Accattivante tema congressuale, “Le nuove frontiere dell’Endodonzia”, e programma
scientifico ricco di novità: sono
stati infatti presentati in anteprima europea alcuni nuovi strumenti endodontici e le metodiche correlate.
La qualità dei relatori coinvolti, alcuni di fama internazionale, e la mostra merceologica,
storicamente collegata al congresso, hanno decretato il successo della manifestazione che
ha visto nei tre giorni la partecipazione di circa 1.450 persone.
I lavori si sono aperti il 13
novembre con il corso “I fallimenti endodontici: analisi delle
cause, suggerimenti e procedure con tecniche ortograde e retrograde”, tenuto da Arnaldo Castellucci, Fabio Gorni e Augusto
Malentacca, past presidents Sie,
e altri relatori di indiscussa competenza. I lavori congressuali
veri e propri si sono aperti venerdì mattina, per proseguire
sino al primo pomeriggio del sabato con un programma scientifico articolato su più sale e suddiviso in sessioni in cui, sotto la
guida di un presidente e di un
coordinatore, venivano affrontati vari argomenti.
Ai classici temi di endodonzia
pura, quest’anno si sono affiancati, per la prima volta, soggetti
diversi come il laser e la farmacologia, con particolare attenzione al controllo del dolore e alla
gestione odontoiatrica degli effetti correlati alle terapie con
bifosfonati.
Venerdì 14 si sono svolte anche le “Tavole Cliniche”, occasione riservata a pochi partecipanti, per discutere direttamente con un esperto e in maniera
pratica di temi diversi.
I partecipanti al prestigioso
premio “Garberoglio” per la ricerca in Endodonzia sono stati
valutati da una giuria internazionale, di cui facevano parte
Giuseppe Cantatore, presidente
Sie, Ken Hargreaaves, direttore
del Journal of Endodntics, Paul
Dummer, direttore dell’International Endodontic Journal, e
Kishor Gulabivala. Il premio
Garberoglio e i premi Poster di
ricerca sono stati assegnati a
gruppi di ricercatori italiani. Il
primo, riservato agli studenti di
Odontoiatria, è stato assegnato
ai giovani della Scuola di Endodonzia di Elio Berutti (Università di Torino).
Il sabato pomeriggio la Dental School di Torino, diretta da
Stefano Carossa, ha ospitato la
Sie nella modernissima sede del
Lingotto per lo svolgimento, con
ottima partecipazione, dei corsi
pratici su nuovi strumenti e tecniche endodontiche.
L’appuntamento per il Congresso Sie 2009 è per novembre
a Roma. A Torino, a settembre, si
svolgerà la IX Giornata Endodontica Piemontese dal titolo
“L’Endodonzia vista dal dentista
generico: esigenze e risoluzione dei problemi”.
Due immagini
del Congresso:
sotto
l’inaugurazione
e a fianco
la sessione
plenaria
all’Auditorium
del Lingotto.
DENTAL TRIBUNE
30 Dental Meeting & Congressi
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
Italian Edition
Infopoint
ITALIA
ESTETICA E FUNZIONE:
PROSPETTIVE
E NOVITÀ - INTRALOCK DAY
Data:
12-13 dicembre 2008
Dove:
Vietri sul mare
Contatti: Intra-Lock System Europa Spa
Tel.:
089 233045
Fax:
089 221545
E-mail: [email protected]
www.intralock.it
I FILLERS: PRINCIPI
E TECNICHE INIETTIVE
Data:
13 dicembre 2009
Dove:
Sala Andi
Piazza della Vittoria, 12/6 – Genova
Contatti: e20 srl
Tel.:
010 5960362
Fax:
010 5370882
E-mail: [email protected]
www.e20srl.com
LO SBIANCAMENTO DENTALE
Data:
13 dicembre 2009
Dove:
Sanità S. Marco – Piazza della Repubblica,10 – Bergamo
Tel:
338 8318059 Dott.ssa Laura Marino
347 3756128 Dott. Gianfranco Sorgente
MASTER IN TECNOLOGIE AVANZAT
NELLE SCIENZE DI IGIENE ORALE
(RILASCIA 65 CREDITI ECM)
Data:
Anno accademico 2008-2009
Dove:
Università degli Studi di Roma
“La Sapienza”
Contatti: Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Tel.:
06 44230809-10
E-mail: [email protected]
DALLA PICCOLA CHIRURGIA
AMBULATORIALE,
ALLA CHIRURGIA AVANZATA,
CON INNESTI DI BIOMATERIALI
PER LE RIGENERAZIONI OSSEE
Data:
16-17 gennaio 2009
Dove:
Roma
Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella
Tel.:
0276275218
Fax:
02 76275300
www.dlmedica.it
EASTMAN DENTAL INSTITUTE – 5 DAYS
NON SURGICAL PERIODONTAL COURSE
(Jean Suvan)
Data:
16-20 gennaio 2009
Dove:
Eastman Dental Institute, Londra,
Gran Bretagna
Contatti: Dott.ssa Olivia Marchisio
E-mail: [email protected]
LA CHIRURGIA ORALE ED IMPLANTARE
AL SERVIZIO DELL’ORTOGNATODONZIA
Data:
17 gennaio 2009
Dove:
Roma
Contatti: Medicina Viva
Tel.:
0521 290191
Fax:
0521 291314
E-mail: [email protected]
www.mvcongressi.it
IMPLANTOLOGIA A CARICO DIFFERITO:
MANDIBOLA E MASCELLA
Data:
23-24 gennaio 2009
Dove:
Milano
Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania
Farneti
Tel.:
051 4210755
E-mail: [email protected]
www.aisiitalia.com
APPROCCIO BIOLOGICO
ALLA RIABILITAZIONE
ESTETICO-FUNZIONALE
DEL CAVO ORALE
Data:
23-24 gennaio 2009
Dove:
Napoli
Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella
Tel.:
0276275218
Fax:
02 76275300
www.dlmedica.it
CONGRESSO NAZIONALE SIO
IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATA:
INTERDISCIPLINARITÀ
E NUOVE TECNOLOGIE
Data:
30-31 gennaio 2009
Dove:
Centro Congressi Centergross, Bologna
Contatti: Medicina Viva
Tel.:
0521 290191
E-mail: [email protected]
PREDICIBILITÀ DELLE PROCEDURE
CLINICHE NEL TRATTAMENTO
DEL PAZIENTE A RISCHIO
CON IMPIANTI CORTI
Data:
6 febbraio 2009
Dove:
Centro Odontostomatologico San
Luigi, Pavia
Contatti: Simit Dental srl - Dott.ssa Anna Chiara Cerutti
Tel.:
0376 267824
Fax:
0376 381261
E-mail: [email protected]
www.simitdental.it
T-SCAN III NELLA PRATICA CLINICA
ODONTOIATRICA
Data:
14 febbraio 2009
Dove:
Bergamo
Contatti: DL Medica – Sig.ra Lorena Canella
Tel.:
0276275218
Fax:
02 76275300
www.dlmedica.it
CORSO TEORICO-PRATICO
SUL RIALZO DEL SENO MASCELLARE
PER VIA CRESTALE
Data:
19 febbraio 2009
Dove:
Bologna
Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania
Farneti
Tel.:
051 4210755
E-mail: [email protected]
www.aisiitalia.com
CORSO SUL CONTROLLO
DELL’OCCLUSIONE
DEL CARICO IMMEDIATO
Data:
19 febbraio 2009
Dove:
Bologna
Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania
Farneti
Tel.:
051 4210755
E-mail: [email protected]
www.aisiitalia.com
13° CONGRESSO NAZIONALE SIDOC
Data:
19-21 febbraio 2009
Dove:
Roma
Contatti: Segreteria SIDOC
Tel.:
06 97277570
Fax:
06 97277571
E-mail: [email protected]
www.romawintermeeting.com
9° CONGRESSO INTERNAZIONALE A.I.S.I.
IL CARICO IMMEDIATO NELLE ATROFIE
DEI MASCELLARI:
COMPLICANZE IMMEDIATE E TARDIVE
Data:
20-21 febbraio 2009
Dove:
Bologna
Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania
Farneti
Tel.:
051 4210755
E-mail: [email protected]
www.aisiitalia.com
12° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIES
NOVITÀ ED AGGIORNAMENTI
DI MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA
Data:
20-22 febbraio 2009
Dove:
Centro Congressi CenterGross, Bologna
Contatti: C.P.M.A. – Valet
Tel.:
051 6388334
Fax:
051 326840
XIV SIMPOSIO
DELLE SCUOLE ORTODONTICHE
Data:
27-28 febbraio 2009
Dove:
Roma
Contatti: FASI srl
Tel:.
06 97605610
Fax:
06 97605650
E-mail: [email protected]
SINUS LIFT E OCCLUSIONE
Data:
27-28 febbraio 2009
Dove:
Milano
Dove:
Bologna
Contatti: Segreteria A.I.S.I. – Dott.ssa Stefania
Farneti
DENTAL TRIBUNE
Dental Meeting & Congressi 31
Italian Edition
Anno IV n. 12 - Dicembre 2008
CERCO
COLLABORAZIONI
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per direzione sanitaria e seria collaborazione, esperto in endodonzia,
conservativa, igiene. Telefonare dopo le ore 21 allo 340 6684696
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odontoiatrico nelle seguenti zone: Trastevere – Testaccio – Monteverde
– Aventino. Dr Paolo Visalli 338 3669442
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documentabile, offre consulenze chirurgia orale presso studi di colleghi
Italia meridionale. Tel.: 349 8424330
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e avviamento all’implantologia. Attrezzatura propria. Tel.: 333 9569229
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Tel.: 349 3986736
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• Marche , Umbria, Abruzzo, implantologia e piccola chirurgia orale
(ottavi inclusi, parodontologia, ecc.), medico chirurgo odontoiatra,
ventennale esperienza massima disponibilità e serietà offresi per collaborazione a studi dentistici. Attrezzatura propria. Assistenza se richiesto. Disponibilità ad affiancamento per la parte protesica. Per contatti:
0736 255131
• Implantologia e piccola chirurgia orale (ottavi inclusi, preprotesica,
etc.) medico chirurgo odontoiatra offresi per collaborazione a studi
dentistici in Lombardia. Assistenza e attrezzatura propria. Eventuale
direzione sanitaria. Per contatti: 335 8102176
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piezoelettrica (sinus lift, ridge expansion, GBR, PRF, carico immediato)
offre consulenze in Nord Italia. Attrezzatura, materiali e assistenza proprie. Massima serietà e professionalità. Tel.: 328 9613876
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Italia. Attrezzatura, materiale e assistenza propria. Casistica documentata. Per informazioni: [email protected] o 339 1012896
STUDI
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(circa 100 mq) con 2 unità operative, stanza sterilizzazione, ufficio, sala
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XIV CONGRESSO INTERNAZIONALE SIdP
PARODONTOLOGIA: UNA VISIONE
INTERDISCIPLINARE - DALLA BIOLOGIA
ALLA PRATICA CLINICA
Data:
5-7 marzo 2009
Dove:
Palazzo della Cultura e dei Congressi, Bologna
Contatti: Promo Leader Service Congressi srl
- Manuela Bertelli
Tel.:
055 24621
Fax:
055 2342929
E-mail: [email protected]
SETTIMANA DELLA FUNZIONE
CORSO TEORICO PRATICO
DI GNATOLOGIA
Data:
19-24 marzo 2009
Dove:
Varese
Contatti: Poiesis s.r.l.- Alessandra
Tel.:
0332 831660
E-mail: [email protected]
XXX CONGRESSO NAZIONALE
DELLA SOCIETÀ ITALIANA
DI MEDICINA ESTETICA
IV CONGRESSO NAZIONALE
DELL’ACCADEMIA DI MEDICINA
ANTI-AGING (AIMAA)
Data:
8 – 10 maggio 2009
Dove:
Centro Congresso Cavalieri Hilton
Via Cadlolo, 101 - Roma
E-mail: [email protected]
www.lamedicinaestetica.it
4° GIORNATA ENDODONTICA
LIGURE-TOSCANA
ENDODONZIA A SOCCORSO
DELL’ODONTOIATRIA: RISOLUZIONI
DI PROBLEMATICHE ENDODONTICHE
Data:
27 giugno 2009
Dove:
Galata Museo del mare, Genova
Tel.:
3387110054 - Dott.ssa Maria Teresa
Sberna
339 3008022 - Dott. Riccardo
Becciani
E-mail: [email protected]
[email protected]
9° GIORNATA ENDODONTICA
PIEMONTESE - L’ ENDODONZIA VISTA
DAL DENTISTA GENERICO: ESIGENZE
E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
Data:
19 settembre 2009
Dove:
Centro Congressi Unione Industriale, Torino
Contatti: Dott. Roberto Beccio
Tel.:
0166 512246
E-mail: [email protected]
Vital Dent, network internazionale di centri odontoiatrici, ricerca per le proprie strutture del
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Brescia, Bergamo, Como, Milano, Monza, Torino, Verona, Genova, Bologna e Reggio Emilia
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protesi fissa e mobile. Disponibili a collaborare almeno due giornate intere o quattro mezze giornate a settimana (rif. ODO)
✔ ODONTOIATRI CON SPECIALIZZAZIONE IN ORTODONZIA (esperienza in Ortodonzia e Invisalign) E IMPLANTOLOGIA (minima
quinquennale esperienza), disponibili a collaborare almeno una giornata alla settimana (rif. ORTO e IMPL)
✔ ASSISTENTI ALLA POLTRONA (rif. ASS)
Requisiti minimi: Iscrizione all’Albo degli Odontoiatri
Gli interessati, ambosessi (l. 903/77), possono inviare CV a [email protected] o al fax 02/28507822 c/a Risorse Umane allegando
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c/c postale numero 65700361 o con assegno intestato a TU.E.OR. da far giungere in redazione assieme all’annuncio, al seguente indirizzo:
TU.E.OR. srl - C.so Sebastopoli 225 - 10137 Torino - Tel. 011 19715665 - Fax 011 19715882
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Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (Nuovo Codice in materia di protezione dei dati
personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati.
Firma ..................................................................................................
LA DIREZIONE NON SI CONSIDERA RESPONSABILE DEL CONTENUTO DEGLI ANNUNCI
1° CONGRESSO NAZIONALE CAMLOG
Data:
23-24 ottobre 2009
Dove:
Verona
Contatti: Alta-Tech Biotechnologies srl
Tel.:
0444 461311
Fax:
0444 461346
E-mail: [email protected]
www.alta-tech.it
EUROPA
AMWC 2009 – ANTI-AGING MEDICINE
WORLD CONGRESS
Data:
19-21 marzo 2009
Dove:
Forum Grimaldi, Monte-Carlo
Contatti: Euromedicom
www.euromedicom.com
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RESTO DEL MONDO
31ST ASIA PACIFIC
DENTAL CONGRESS
Data:
7-11 maggio 2009
Dove:
Hong Kong, Cina
Contatti: Hong Kong Dental Association
www.hkda.org
ICAAM & MEDISPA ASIA 2009
Data:
22-24 maggio 2009
Dove:
Macao, Cina
Progetto di cooperazione
IMPLANTOCHIRURGIA
SU PAZIENTE – CUBA
Sede del corso: Università De Estomatologia
Avenida Carlos, N° 3
Ciudad Havana – Cuba
LIVELLO BASE - LIVELLO AVANZATO
Eventi in fase di accreditamento ECM
Per ulteriori informazioni chiamare 328 3272595
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• Cedesi studio dentistico con due unità operative. Avviamento
ventennale. Situato a Montagnana (Pd) entro le mura. Tel.: 338 5354435
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completa, a collega con clientela propria. Frequenza settimanale e costi
da definire. Per informazioni chiamare il numero 393 9571876
• Prestigioso studio in Rivoli (To) affitta unità operative ad odontoiatri
con propria clientela. Lo studio è dotato di sala opt e sala ritocchi ed è
completamente nuovo. Tel.: 011 9576032
• Poliambulatorio multispecialistico mette a disposizione di dentisti e
odontoiatri il proprio studio attrezzato. Tel.: 011 7719077
• Presidio sanitario autorizzato per attività chirurgica in day surgery
mette a disposizione di specialisti le proprie strutture per la loro attività
operatoria. Tel.: 011 7719077 [email protected]
• Centro medico e fisioterapico, pressi P.zza Repubblica a Milano, affitta studio odontoiatrico e spazi per visite mediche private. Tel.: 335
7095019
• Milano centro (zona Sempione) affittasi anche a ore unità operative
in studio odontoiatrico dotato di n. 4 riuniti con apparecchio rx endorali,
studio ortodonzia, sala raggi con ortopantomografo e teleradiografo, sala
sterilizzazione con banco per odontotecnico, sala d’attesa, reception,
bagno disabili a medici con clientela propria. Per contatti: 335 8036979
• Vendesi appartamento già adibito a studio odontoiatrico zona S. Paolo
in Roma. Per contatti: 339 2833896
• Vendesi o affitasi studio dentistico a Carpi (Mo) – Già autorizzato ai
sensi della L.R. 34/98 – 21 anni di attività – Piano terra ampio parcheggio – Risc. autonomo – Climatizzato. Per informazioni: 334 7202231
• Cedesi studio dentistico completamente arredato, a Farini (40 minuti
da Piacenza) ideale come secondo studio, completamente a norma, possibilità di incremento fatturato, prezzo modico per contatti: 0525 825252
• Messina zona sud. Centro odontoiatrico mette a disposizione ad
odontoiatri e igienisti dentali con clientela propria lo studio completamente
a norma attrezzato di n. 2 unità operative; Rx endorali etc. servizi ed
organizzazione completa. Frequenza settimanale da concordare e costi
da definire. Per informazioni chiamare il numero 338 6241706/320 697102
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• Vendo unità chirurgica ”Intrasurg 1000 air Kavo”, data d’acquisto
dicembre 2006, in garanzia, con doppia funzione per implantologia e
piezochirurgia. Telefonare al n. 035 526211 ore studio.
• Vendo PROPHY-MATE NSK. Tel.: 011-9891041
• Taranto vendo Combi X (sistema di sviluppo radiografico ai fosfori)
comprendente
- Computer Olidata Pentium II 350 MHz, 128 Mb ram; Scanner e programma Dent-A-View 1.1 per acquisizione radiografica;
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Tel.: 339 3935085
• Taranto vendo 1 lastra ai fosfori nuova, mai usata, per ortopanoramica
(300x 150mm) per sistema Combi X. Tel.: 339 3935085
• Taranto vendo ENDOX, sistema per la sterilizzazione scanalare in
radiofrequenza con misuratore scanalare. Tel.: 339 3935085
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Hosture 2.25. Tel.: 339 3935085
• Taranto vendo assiografico Axiograph SAM come nuovo. Tel.: 393
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Buone condizioni. Prezzo modico. Tel.: 339 3935085
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SALON DENTAL
CHILE 2009
Data:
28-30 maggio 2009
Dove:
Santiago
E-mail: [email protected]
www.salondentalchile.cl
AAED 34TH ANNUAL MEETING
& IFED 6TH WORLD CONGRESS
Data:
2 – 5 agosto 2009
Dove:
Las Vegas, Stati Uniti
Tel.:
+1 312 981 6770
E-mail: [email protected]
www.estheticachademy.org
Segreteria organizzativa:
C.N.S. by Maxilo srl
Via Aldebaran, 11 A – 95127 Catania - Tel. 095.7225313
Fax 095.7225317 - E-mail: [email protected] - www.maxilosrl.it
CORSO AVANZATO DI
IMPLANTOLOGIA
E CHIRURGIA ORALE
L’evento si ripete 4 volte l’anno.
I corsi si ripetono a: gennaio – aprile – settembre
L’implantologia con le sue documentate risultanze cliniche
ad oggi rappresenta certamente una possibilità terapeutica
di riabilitazione morfofunzionale dell’apparato stomatognatico a disposizione dell’odontoiatra.
In questa ottica la conoscenza degli aspetti legati alla funzione ed all’estetica in implantoprotesi costituisce premessa
obbligatoria per una corretta terapia riabilitativa.
É con piacere perciò che presento questo corso eminentemente pratico presso l’Università dell’Havana, rivolto alla
professione, con lo scopo di far partecipare il corsista in prima persona alla risoluzione delle varie problematiche sia
chirurgiche che protesiche di casi clinici trattati.
I corsisti, nel numero massimo di 4 per gruppo,
effettueranno direttamente su pazienti gli interventi
ed a turno svolgeranno il ruolo
di assistente e di ferrista in altri interventi.
RELATORE PROF. MAURIZIO FRANCO
Direttore dell’Unità Operativa Autonoma di Chirurgia MaxilloFacciale del presidio ospedaliero di Castelfranco Veneto USL
8 (TV), convenzionato con la Scuola di Specializzazione in
Chirurgia Maxillo-Facciale di Padova. Professore a contratto
di Chirurgia Speciale Odontostomatologia e Chirurgia Maxillofacciale presso il CLO dell’Università di Padova.
Evento accreditato con n. 50 crediti formativi ECM,
rif. n. 484/8019555
ULSS 8 VENETO OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO
SERVIZIO DI CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE
*Il corsista sarà accreditato per poter utilizzare presso il suo studio
privato l’osso omologo della Banca dei Tessuti.