SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATITIVE 9
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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATITIVE 9
Free Press di cultura attualità e sport - anno I n. II distribuzione gratuita Registrato presso il Tribunale di Catania, n.3 del 04/04/2013 Politica pg 4 SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATITIVE 9-10 GIUGNO 2013 Attualità pg 8 La cultura è apertura pg 13 Medicina e Sport pg 18 3 Lettera aperta del cittadino L’editoriale Per un buon sindaco! L’EDITORIALE E pare che l'ora di cambiare sia giunta anche nelle città di Adrano, Belpasso, Camporotondo e in altri paesi etnei Catania Compresa. Strano? No. Un atto dovuto! Un passato da consegnare alla storia e un nuovo capitolo da aprire per il futuro di questi centri etnei. E a parlare di futuro sono candidati sindaci giovani e maturi, persone conosciute nel mondo della politica ed anche nelle aule dei tribunali, professionisti ed operai. Attorno a loro uno stuolo di consiglieri che lottano per i pochi scranni del consiglio comunale e tanti assessori designati dei quali solo 4 al massimo 5 collaboreranno con il sindaco eletto. Al corpo elettore viene presentata l'occasione giusta per non continuare a piangere sulle sue passate scelte e trovare il coraggio di mandare a quel paese i soliti politologi che sotto mentite spoglie vogliono continuare a tenere in mano il potere magari con l'aiuto di chi prima era nemico e, stranamente, ora un ritrovato amico o per pilotare piani regolatori ancora da definire secondo accordi presi precedentemente. La politica dicono è questa? Ma c'è anche chi dice "Io non ci sto" e non gli si può dare torto! C'è pure chi vuole dare un voto di opinione ed ha ragione da vendere in un'Italia dove l'ideologia, come ci hanno insegnato tanti venduti deputati e senatori, è diventata un optional. Ma torniamo alla miriade dei rampanti candidati sindaci che sull'onda del rinnovamento si propongono all'elettore con una grande voglia di trasformare le cose. Ma cosa vogliono mutare se dietro alcuni di loro ci sono quelli che hanno le spalle protette dai vecchi signori della politica, che non rappresentano più il cambiamento, ma la continuità di quello che è stato? Continuare su questa linea significa "dire di cambiare per non cambiare nulla". Si permettono ancora una volta di offendere e ingannare gli elettori con questi trucchi che possono far presa solo sugli ingenui! Su questo punto gli elettori devono meditare, liberi di qualsiasi impegno politico se lo scopo è quello di scegliere il migliore. Se consideriamo che il movimento della protesta ha causato ampi dissensi a livello nazionale e che tante compagini formate da vecchi nemici se ne stanno dicendo di tutti i colori, con pesanti conseguenze che pagherebbe- di Giuseppe Ciraudo Editore: Borzì Lucia. Direttore Responsabile: Giuseppe Ciraudo. Redazione: Francesca Coluccio, Mimmo Chisari, Patrizia Curatolo, Maria Giovanna Alecci. DTP: "DA COMUNICARE ADV" +39 0958361187 Stampa: Grafiche Cosentino. Contatti: [email protected] - 389 9022335. Seguici su Facebook. Registrato presso il Tribunale di Catania, n.3 del 04/04/2013. Per la tua pubblicità su Paternò News 380.9072588 / 347.7861254 In questo numero hanno collaborato: Roberto Fichera, Carmen Di Dio, Patrizia Franco, Angelo Granata, Alfio Mirenna, Mary Bahrini, Serena Iuculano. Paternò News" è in distribuzione presso: Edicola "Toto Matto" Via Vittorio Emanuele 166 Paternò Edicola " Salvatore Cali'" Via S. Lucia 3 Paternò Edicola " Scilletta Salvatore" Via Vittorio Emanuele, Chiosco p. 9 Paternò Cartolibreria Edicola " Anna" Via civiltà del Lavoro n. 6 Paternò Cartolibreria Edicola " Millennium" Via Fiume n. 62 Paternò Cartolibreria edicola " Edicolè" Via E. Bellia n. 93 Paternò Ricevitoria Edicola " Nicosia Giuseppe" Via Monastero n. 21 Paternò Cartolibreria Edicola " Gulisano Alessandro" Via G.B. Nicolosi n. 195 Paternò Edicola di Vitale Angelo, Corso Italia n. 90 Paternò Edicola Disaim snc - Piano Tavola Finito di stampare "fine maggio 2013". ro i cittadini, alla fine resta un giovane candidato sindaco con la faccia pulita, dalle credenziali inalienabili di giovane onesto, in possesso di un ricco bagaglio tecnico e culturale acquisito apposta per adempiere a questo com- pito. Bene! questa sarebbe la persona giusta. Il suo nome? É scritto in fondo all'onestà della tua coscienza affiorata per incanto in una cabina elettorale, se non è stata compromessa dalla solita falsa promessa. Un parco giochi per tutti a Paternò? È possibile! di Patrizia Franco E gregio signor Sindaco, mi faccio portavoce delle istanze di molte famiglie che da tempo lamentano l'assenza a Paternò di aree giochi sicure dove far trascorrere il tempo libero ai nostri piccoli concittadini. La nostra città vanta due grandi aree verdi, il Parco Giovanni XXIII, meglio noto come parco del Sole e Villa Moncada, ma le uniche zone adibite a parco giochi risultano vecchie e obsolete. In particolare, le attrezzature ludiche presenti presso il Parco del Sole versano in stato di abbandono, risultando pericolose e inutilizzabili. Pertanto, i nostri bambini non hanno alcun posto dove poter giocare all'aperto, contrariamente a quanto accade in altre città e paesi limitrofi, come ad esempio Adrano, Belpasso e Ragalna. Da cittadina e mamma, mi chiedo come sia possibile che in una città come Paternò non si trovi un parco giochi sicuro e accessibile a tutti. Ritengo assurdo che per far giocare mio figlio all'aperto debba portarlo al centro commerciale più vicino. A mio avviso, l'installazione presso queste aree di qualche nuovo gioco (un'altalena, un paio di dondoli su molla e degli scivoli) e l'utilizzo di alcuni accorgimenti di sicurezza (come l'impiego di tappeti antishock e il collocamento di viti e bulloni in posizioni protette) potrà rendere questi spazi verdi più vivibili. Non si tratta solo di realizzare luoghi per i bambini e per le loro famiglie, ma di un modo per riappropriarsi della città, recuperando aree pubbliche che verrebbero così sottratte all'abbandono o al degrado e che tornerebbero ad essere utilizzate e vissute dai cittadini. Le Istituzioni rivestono un ruolo di grande responsabilità nella valorizzazione degli spazi pubblici. Esse hanno, inoltre, il compito di assicurare l'accessibilità anche ai bambini diversamente abili, garantendo quell'integrazione che è alla base di ogni civile convivenza. Il gioco è un elemento fondamentale nella crescita e nello sviluppo psicofisico di ogni bambino, tanto da essere riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto. È per questa ragione che ritengo opportuno proporre all'Amministrazione Comunale di immaginare un progetto, di semplice attuazione e senza grossi impegni di spesa, che preveda interventi di manutenzione e l'installazione di nuove attrezzature ludiche presso il Parco del Sole e Villa Moncada, per rendere più fruibili le nostre aree verdi e per affermare un'idea di città in cui gli spazi pubblici non siano più luoghi poco e mal frequentati. Fiduciosa di un immediato e positivo riscontro da parte Sua, colgo l'occasione per ricordarle che, come lei ha scritto nel suo programma in campagna elettorale, "il coraggio di cambiare" comincia e passa anche per le piccole cose. Allora non dimentichiamoci, la prego, dei cittadini più piccoli, affinché Paternò diventi una città "a misura di bambino". 4 5 La pagina dell'amministrazione Il Sindaco risponde U n periodo particolare, nel quale l'attività dell'Amministrazione è stata impegnata su più fronti. Sindaco quali difficoltà sono emerse? L'attività dell'amministrazione è stata rivolta sia alla gestione dell'ordinario che alla progettazione di qualcosa di nuovo. Il lavoro ordinario è il funzionamento degli uffici, che purtroppo è sempre stentato e poco fluido. Molte cose che a nostro parere dovrebbero essere di pura e semplice gestione (e su cui quindi gli uffici dovrebbero lavorare in automatico) vanno avanti solo se controllate, sollecitate, sostenute. Questo resta uno dei problemi fondamentali del nostro Comune, per cui molte risposte vengono meno per la scarsa attenzione degli uffici preposti. Tutto ciò spesso causa in me e negli assessori una certa rabbia, perché ci accorgiamo che siamo costretti a sostituirci ai dirigenti e, a volte, agli stessi dipendenti, pur di dare risposte ai cittadini. Per quanto concerne il" servizio civico", quali sono le novità? È un progetto su cui lavoriamo dall'estate scorsa. Insieme al cosiddetto gruppo-piano, cioè il gruppo che pianifica le spese dei servizi sociali per il distretto PaternòRagalna-Licodia-Belpasso abbiamo deciso di spendere dei soldi che ci erano stati assegnati in più attraverso progetti di lavoro di utilità sociale per 3-4 mesi. Un modo per dare un piccolo sostegno economico a persone fortemente disagiate, ma chiedendo loro nel frattempo una prestazione di servizio che possa essere utile alla città. Da mercoledì 16 i partecipanti al servizio civico sono presenti in piazze e parchi della città per occuparsi della loro pulizia e sorveglianza. Per darvi un parametro, vi diciamo che il gruppo piano non si riuniva per decidere l'impiego delle somme da più di un anno. Come stanno rispondendo i cittadini alle iniziative a tutela e salvaguardia del territorio? Continua il fenomeno di cura di gruppi spontanei di cittadini in alcune piazze. Ad esempio, in Piazza Nino La Russa e Piazza Aldo Moro (quella accanto al terzo circolo, per intenderci). All'inizio questa attività era stata strumentalizzata da alcuni consiglieri comunali che avevano tentato di trasformare il significato dell'iniziativa da una partecipazione al bene comune ad una protesta contro l'amministrazione, in realtà, soprattutto grazie al grande lavoro dell'assessore Borzì, si è sviluppato un lavoro di collaborazione tra istituzione e cittadini. Piazza Aldo Moro si sta trasformando in un bel luogo vivibile per i bambini con un verde curato Da mesi ormai si parla della questione rifiuti. A che punto siamo? Sono stati riconsegnati i cassonetti alle cooperative in zona Ardizzone, accompagnata da un'azione di sensibilizzazione dei cittadini condotta dalle associazioni Anpas e Rifiuti 0. La raccolta è proseguita abbastanza regolarmente, e sono state anche ripulite molte micro-discariche. Sindaco, Lei ha anche la delega La pagina dell'amministrazione di Angelo Granata Intervista all'Assessore Flavia Indaco Affari legali e Pubblica Istruzione. come Assessore alla cultura, un ruolo importante che la vede impegnato in diverse attività culturali. Maggio è stato un fiorire di iniziative culturali: dalla conferenza organizzata dalla FIDAPA con la presenza di Dacia Maraini, alla Notte dei musei , nella quale i più bei monumenti della città sono stati visitati da centinaia di persone, ad una giornata dedicata alla musica organizzata dal maestro Coniglio. La ricchezza e la frequenza di queste iniziative ci fanno dire che progressivamente la città sta alzando il proprio livello culturale, e soprattutto le zone storiche sono sempre più vissute, giustificando la prossima apertura di alcuni locali nella zona tra piazza S. Barbara e la Collina. Domenica 12 Maggio Paternò è stata invasa da centinaia (circa 700) di ragazzi venuti da tutta la Sicilia per la festa del si della Gi.Fra. Naturalmente è probabile che non ci siano state video camere a riprenderli, ma lo spettacolo della nostra collina invasa di giovani è stato bellissimo. Il primo maggio a Roma abbiamo potuto esporre all'auditorium della musica una mostra sui cantastorie di Paternò, che ha avuto un successone. Insomma Paternò comincia ad alzare la testa proprio partendo dalla sua cultura e dai suoi artisti. "H o abbracciato il progetto "Mauro Mangano Sindaco" senza nessuna velleità politica, spinta dal desiderio di partecipare in prima persona al processo di cambiamento tanto auspicato e consapevole che solo un reale apporto dei professionisti può risollevare le sorti di questa città" Così esordisce l'avvocato Flavia Indaco, assessore agli Affari legali e da qualche mese anche alla Pubblica Istruzione, che cordialmente concede quest'intervista ci racconta le iniziative e il lavoro svolto in questi mesi. L'assessore, sposata e madre di due figli, avvocato e Magistrato onorario dal '98 al 2012, non nasconde gli immani sacrifici per riuscire a conciliare la famiglia, la professione e l'incarico di assessore. Assessore, nel momento in cui si è insediata qual era la situazione in cui versava il Comune di Paternò, per quanto concerne il comparto "Affari legali"? Ho trovato una situazione molto difficile da gestire, con diverse cause milionarie ancora pendenti e altre, definite, che gravano pesantemente sul bilancio dell'Ente. Molte di queste sono dovute ad espropriazioni non interamente pagate, altre, non essendo state concluse negli anni, anche con accordi transattivi, rischiano di far tracollare il Comune. La politica del passato è stata quella di rinviare la risoluzione delle controversie senza a trovare accordi per far risparmiare l'Ente. La questione dei "doposcuolisti" rischia di incidere pesantemente sulle casse , già esigue, del nostro Comune. Come è stata risolta? La questione non è ancora del tutto risolta. Abbiamo trovato un accordo transattivo fatto dalla scorsa Giunta ed approvato dal Consiglio che, purtroppo, non solo non riguardava tutti i soggetti coinvolti dalla vicenda, ma non aveva previsto nel dettaglio le somme, alcune delle quali inferiori a quelle dovute. Questo ha comportato un ritardo nella stipula della transazione davanti all'UPL, che si farà non appena approveremo il bilancio. Personalmente ho mediato tra gli interessati e l'amministrazione per arrivare ad una soluzione. Rimane aperta la questione dei "doposcuolisti" provinciali che hanno vinto il ricorso, ma che "stranamente" sono stati esclusi dall'accordo transattivo con la vecchia amministrazione. A questo va aggiunto un recente ricorso promosso da 46 dipendenti provinciali ex doposcuolisti che lavorano presso il nostro Ente!! Certamente questi problemi non sono nati con noi, ma ci sono stati lasciati in eredità e sicuramente potevano risolversi prima con gran risparmio per il Comune. Sul piano economico, quanto ha inciso? Abbiamo trovato un Ente al tracollo e siamo riusciti lo stesso a chiudere il bilancio. Quel che più mi rammarica e che dovendo far quadrare i conti, e pagare tutti i debiti trovati, non potendo più contare sui gettiti che prima venivano dallo Stato e dalla Regione e che oggi non ci sono più,non possiamo dare tutti i servizi che la città ci chiede. Negli ultimi anni la "Pubblica istruzione", si è occupata prevalentemente di interventi a sostegno dell'edilizia scolastica. Negli ultimi mesi che cosa è stato fatto per rendere le scuole più sicure? Ho ricevuto solo da due mesi la delega alla Pubblica Istruzione e ho potuto costatare che già erano stati avviati diversi progetti legati alla "sicurezza". Come madre capisco le preoccupazioni di un genitore che pretende sicurezza a scuola per i propri figli. Ho visitato le nostre scuole e ho costatato che le stesse, grazie agli insegnanti e ai dirigenti,sono ben organizzate per accogliere i nostri ragazzi. Non si può dire lo stesso delle condizioni strutturali, a causa di una manutenzione trascurata e spesso insufficiente. Devo dare atto che chi mi ha preceduto si è occupato principalmente dell'edilizia scolastica richiedendo finanziamenti per la messa in sicurezza. Mi adopererò per assicurare alle scuole le certificazioni necessarie per la sicurezza, grazie anche ad alcuni progetti che prevedono dei finanziamenti da parte della protezione civile. L'Assessore alla P.I.ricopre un ruolo importante in termini diformazione e istruzione , che cosa significa per Lei rivestire un incarico così delicato? di Francesca Coluccio L'Assessore Flavia Indaco "Scuola" per me significa non solo istruzione ma anche formazione della futura società: è il luogo dove i nostri figli imparano a confrontarsi con gli altri, a socializzare,acquisendo gli strumenti necessari a sviluppare il loro senso civico. Spesso il ruolo dell'assessore alla P.I. è svilito dalle "strane aspettative" dell'utenza che lo vedono come l'interlocutore con gli uffici, anche per risolvere i piccoli problemi di manutenzione (rubinetti che perdono, porte che non aprono etc.). Il mio più grande desiderio è legare la mia figura ad un obiettivo dell'intera amministrazione: contribuire a sviluppare il senso civico nei nostri ragazzi per avere buoni cittadini in futuro. Quali iniziative sono state promosse e quali sono in programma nei mesi a venire? Ho accolto e sponsorizzato il progetto "Adotta un monumento" affinchè le scuole, dal prossimo anno scolastico, scelgano un monumento o un'opera del nostro Comune e la adottino, promuovendola a tutta la città. Il progetto nasce dalla consapevolezza che conoscere i monumenti della propria città avvicina i giovani ad un concetto più ampio di valorizzazione e tutela dei beni comuni e delle tradizioni. Insieme al Sindaco abbiamo proposto al provveditorato la realizzare di progetti finalizzati alla promozione del senso civico e a combattere la dispersione scolastica, piaga ancora presente nel nostro territorio. 6 La parola al consiglio La voce di Parisi a cura di Francesca Coluccio La voce di Buttò La mia scelta nasce dopo anni di servizio nell'associazionismo; il forte legame con la mia città mi ha portato a riflettere che non si può abdicare sempre agli altri per le scelte "politiche" del nostro futuro. Ho scelto, quindi, di scommettermi, anche quando tutti affermano che la politica è "sporca", sforzandomi di contribuire a migliorare l'azione economica, sociale, amministrativa e culturale destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune. Stare a guardare una politica inerte ed insensibile alle esigenze comuni: ecco cosa mi ha spinto, l'esigenza di una politica vicina al cittadino e la voglia di dare il mio contributo nella mia Città dimenticata ma utilizzata dai maggiori partiti italiani che hanno gestito la cosa pubblica come se fosse privata. Allo stato attuale il problema primario è la Quali sono i nostra economia che non è in grado di garanproblemi prioritari tire a tutti un lavoro. Diverse sono le attività di Paternò? commerciali che chiudono e, i giovani laureati che rimangono, sono costretti a ripiegare su posti nel settore dei servizi poco qualificati e mal retribuiti. Avvertiamo tutti l'esigenza di avere le strade pulite e senza buche, i parchi con la bambinopoli, queste sono priorità che stiamo risolvendo, ma la sfida vera è riuscire a guardare oltre il nostro "orto" perché non É detto che riusciamo a salvarlo se tutt'attorno si fa terra bruciata! Dobbiamo unirci nei momenti di difficoltà senza scatenare la sindrome "morte tua vita mia". I problemi della città affiorano già dagli anni novanta quando l'unico settore produttivo di Paternò, quello agrumicolo, è stato abbandonato da parte delle Istituzioni le quali non hanno saputo sfruttare quelle politiche agricole, meglio utilizzate al Nord, mettendo in ginocchio il mercato delle arance, causando un abbattimento della domanda interna. Ciò ha provocato una paralisi anche dell'edilizia, con il risultato di una ridotta o quasi assenza di offerta di lavoro, tutt'ora persistente. Ritengo pertanto si debba iniziare incentivando la produzione delle nostre care e uniche arance, mettendo in atto tutte le strategie necessarie al mercato agrumicolo, e stimoloando il settore commerciale ed artigianale. Ho attivato una rete tra l'Amministrazione e la Facoltà di Architettura di Catania per promuovere nel III circolo didattico di via Pitrè e nella scuola media G. Nicolosi un progetto denominato "Orti di Pace" che attiene la pratica della coltura della terra come pratica educativo-didattica per ridurre la dispersione scolastica. Con l'Assessore Palumbo stiamo lavorando per creare a Ponte Barca nei locali del Consorzio di Bonifica, un'aula didattica per l'educazione ambientale da mettere a disposizione per le scuole. Come componente della III Commissione Consiliare Permanente ho contribuito alla stesura del "Regolamento di Polizia Urbana", che verrà presto votato in Consiglio, che indica le norme e i comportamenti necessari per la serena e civile convivenza nella nostra città. Nella VIII Commissione invece ho proposto l'apertura di un front office del Consorzio di Bonifica che è stato inaugurato il 3 aprile, il primo in provincia di Catania, inoltre ho proposto in collaborazione con la Forestale la creazione di un Centro di Educazione Ambientale presso Piano Cesarea che è già in fase di progettazione. Ho dato l'idea e collaborato col Sindaco ad un progetto che è stato presentato presso l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che mira a tutelare e valorizzare il patrimonio geologico (Salinelle, Collina storica, Fonte Maimonide, Roccia di Pietralunga) di Paternò. Faccio parte della 4^ CCP "Pubblica Istruzione e della 8^ "Attività Produttive. Con i colleghi mi piace intendere la politica come una squadra a disposizione della Città. Siamo riusciti a creare una mappatura delle maggiori esigenze della Città e, in relazione alla disponibilità economica, ci siamo imposti per inserire alcuni interventi come refezione scolastica e il contributo per le manutenzioni ordinarie degli Istituti scolastici. Abbiamo realizzato, con non poche difficoltà, la formazione del "Consiglio dei Ragazzi". Abbiamo elaborato il regolamento sui chioschi e dehors, quello per le associazioni culturali con la conseguente costituzione di una Consulta e altri ancora. Scavalcando ideologie politiche, mi sono adoperata, unitamente al Presidente del Consiglio, per realizzare la manifestazione "Eventi di Marzo". Un mese dedicato al tema delle pari opportunità grazie soprattutto alle associazioni "al femminile",che hanno profuso le loro energie e competenze a favore della collettività. Da questa esperienza, nasce l'indirizzo di istituire il Comitato per le Pari opportunità, in atto all'O.G.. Il mio ruolo in opposizione continua in maniera attenta e propositiva attraverso interrogazioni che chiedono, per esempio, l'intervento per l'esiguo numero diVigili Urbani. Ho rilevato danni al nostro Convento di San Francesco alla Collina causati da terzi, riuscendo a far ripristinare i luoghi; unitamente ad altri consiglieri, abbiamo chiesto spiegazione circa l'Ordinanza che affidava il servizio della raccolta dei rifiuti alla Nuova Spurghi Jet S.R.L., culminata con la richiesta di una commissione di inchiesta e tanti altri quesiti volti a comprendere meglio l'uso del denaro pubblico. In questo clima di assoluta incertezza, che cosa l'ha spinto/a a fare politica? ? ? Quali provvedimenti lo hanno visto protagonista come consigliere e come membro delle commissioni di cui fa parte? ? Giovanni Parisi, lista "Cittadini in Comune" Qual è la sua posizione sull'eventuale chiusura del reparto di ginecologia e ostetricia di Paternò? ? I commercianti di Paternò vivono, da qualche anno, un momento di grande crisi. Pensa che questo sia dovuto alla presenza dei Centri Commerciali o ci sono delle responsabilità da parte dell'amministrazione? ? Ha delle proposte per rilanciare l'economia e per sostenere i giovani in cerca di occupazione? ? Guerrina Buttò, lista "Condorelli" La voce di Parisi La voce di Buttò La chiusura del punto nascita non può basarsi solo sul raggiungimento di 500 parti l'anno o da un mero calcolo di costi-benefici. Oggi Paternò paga un prezzo alto determinato da errori nella gestione sanitaria e finanziaria della Sanità in Sicilia. Comprendo che i conti pubblici vanno risanati ma devono essere dettate anche da considerazioni socio-sanitarie, mirate al rispetto e alla tutela delle mamme e dei nascituri. Speriamo che il nuovo Piano Sanitario Regionale "guardi effettivamente le necessità del nostro territorio" come affermato dal Sindaco il 16 Maggio a Palermo presso la Commissione regionale alla Sanità. La notizia, sconcertante, è ormai in circolazione da qualche anno, bisogna essere coerenti con la realtà e ritornare indietro con gli eventi e pensare che la vicenda sia stata in qualche modo sottovalutata. Una cosa è certa: tutto il Consiglio si batterà fino in fondo per continuare ad avere cittadini Paternesi e la prova è la convocazione a Palermo di una delegazione che si batterà per la risoluzione problema, richiesta accolta grazie alla convocazione di un Consiglio straordinario. L'aumento vertiginoso dei centri commerciali e degli ipermercati nella provincia di Catania ha certamente messo in ginocchio i nostri commercianti ma non dimentichiamo che la crisi è anche determinata dal dilagare della merce cinese, dalla concorrenza sleale che va dall'abusivismo alla contraffazione e non ultimo la pressione fiscale che in questi anni è cresciuta. Oggi è necessario avviare una nuova politica commerciale che porti alla creazione di una rete tra commercianti e artigiani, attraverso la creazione del "Centro Commerciale Naturale" istituito con la legge regionale n. 10 del 2005 per attingere a finanziamenti europei. L'obiettivo del Centro Commerciale Naturale è quello di rilanciare il commercio, l'artigianato, i servizi e la ricettività, attraverso un modello di aggregazione di negozi, esercizi commerciali e servizi turistici, per non abbandonare le vie storiche della nostra città per andare invece ai centri commerciali. É troppo presto per dare colpe ad un' amministrazione insediata da un anno e in un momento di crisi economica generale. Tuttavia, ad oggi non mi risulta siano state intraprese iniziative atte a contrastare la presenza dei centri commerciali ed a rilanciare l'economia locale, anzi, come se il Governo Nazionale non bastasse ad incidere sulle tasse, l'amministrazione, con l'avvallo dei consiglieri di maggioranza, ha pensato bene ad aumentare al massimo consentito l'I.M.U., causando il definitivo collasso sia dei commercianti che di quei cittadini i quali, privati di quest'ultima risorsa ed ulteriormente impoveriti, non hanno potuto favorire il commercio e quindi la circolazione di denaro. Ritengo che bisogna avere il coraggio di attuare scelte forti, facendo leva innanzitutto sulle originali vocazioni e sulle potenzialità che esprime il nostro territorio. Il settore artigianale, agroalimentare, l'acquacoltura che grazie al nostro territorio ricco di sorgenti, potrebbe rappresentare un'attività in grado di sostenere il trend, in costante aumento, della domanda di mercato e del consumo di prodotti ittici, che si registra su scala mondiale. Il turismo integrato non solo con dei percorsi storico-architettonici, ma legato all'ambiente (Salinelle, Oasi di protezione faunistica di Ponte Barca, ecc) con degustazioni enogastronomiche (vino, olio, arance, miele, lupini, conserve, ecc). Queste opportunità vanno ottimizzate anche attraverso un'impresa giovanile,che ad oggi non c'è,che accompagni i turisti,organizzi la promozione e gestisca il tutto.Infine la politica regionale, nazionale, europea deve fare la sua parte per incentivare la crescita imprenditoriale, in particolare femminile e giovanile, sostenendo nuove professioni e valorizzando il lavoro dentro logiche di legalità e dignità delle persone. Non è facile ma nemmeno impossibile. Come già detto è necessario attivarsi energicamente a favore del settore agrumicolo e del settore edile,entrambi colonne portanti dell'economia locale. Contestualmente è indispensabile puntare a creare una nuova economia mettendo in atto tutti quegli espedienti fini alla ricerca di aziende le quali, incentivate, possano investire sul nostro territorio per la creazione,ad esempio,di industrie manifatturiere, di progetti integrati nel settore energetico e, non ultimo, per rilanciare l'artigianato locale. In tutto ciò, rammentando che le piccole/medie imprese costituiscono poi la gran parte delle principali attività commerciali di Paternò ( oramai sono soffocate da troppo tempo sia dalla mancata erogazione di credito che dalle tasse), è compito della politica creare un ponte tra questi e gli istituti di credito,poiché se non c'è credito non ci può essere sviluppo e quindi la nostra città né potrà riprendersi né rimettersi in gioco con le altre realtà locali i quali vantano zone industriali proliferanti di economia. 8 9 EVENTI CULTURALI DI MAGGIO C onclusi gli eventi legati alla "Primavera dello sport," promossi dall'Assessorato allo sport, l'ultimo dei quali dedicato al torneo di tiro con l'arco, per Paternò, maggio è stato un mese di grande fervore culturale. Innumerevoli manifestazioni dedicate all'arte, alla musica, alla danza e alla cultura hanno coinvolto la cittadinanza facendole rivivere il centro storico. Il primo maggio i ragazzi della "Casa del Cantastorie" varcano i confini regionali e approdano all'Auditorium Parco della Musica, a Roma, portandosi dietro la grande tradizione del cantastorie Ciccio Busacca. Grazie all'iniziativa del comitato culturale (Claudia Barcellona, Antonella Caponnetto, Giorgio Ciancitto, Andrea Coppola, Daniela Privitera) e del sindaco Mangano, con la preziosa collaborazione del Dott. Orazio Palumbo e della sign.ra Mariella Camilleri (ufficio attività culturali), Paternò partecipa a "La Notte dei Musei", evento promosso dal Ministero dei Beni culturali. Il noto appuntamento già da qualche anno consente, in tutta Italia, di usufruire gratuitamente dell'apertura dei luoghi legati alla cultura, per avvicinarsi al patrimonio artistico del nostro Paese. Con questo spirito, il 18 maggio, da palazzo Alessi ha avuto inizio il viaggio attraverso i luoghi cari alla nostra tradizione artistica e culturale, arricchito da numerose attività gestite dalle Associazioni presenti, come quella del "Filo Bizzarro". Presenti, tra gli altri, anche l'associazione Archibla, che ha presentato "I luoghi della memoria" presso la Biblioteca G.B. Nicolosi, di SiciliAntica ed il Convento di San Francesco alla Collina. La Notte dei Musei è stata anche un'occasione per ammirare, nella Chiesa dell'Ex Monastero la Vergine col Bambino, pittura su tavola della celebre pittrice Sofonisba Anguissola. In questo viaggio non poteva mancare la riscoperta dei reperti archeologici, di incommensurabile valore, ospitati dal Museo Savasta, presentati dalle alunne del Liceo Classico "M. Rapisardi" di Paternò in collaborazione con l'Associazione SiciliAntica. Attraverso la maestosa scalinata settecentesca i partecipanti hanno raggiunto la punta di diamante del nostro patrimonio: la collina storica con il castello Normanno e San Francesco alla Collina. <<L'apertura dei luoghi della musica, dell'arte e della cultura - dice Antonella Caponnetto - non solo ci consente di apprezzare luoghi per troppo tempo dimenticati, ma permette di attivare, attraverso il coinvolgimento diretto delle Associazioni paternesi, una rete di sinergie interne ed esterne al territorio per lo sviluppo culturale e turistico del nostro paese>>. La musica, invece, è stata protagonista indiscussa il 20 Maggio, con il concerto a cura dell'Ass. Musicale "Sturm Und Drang" , accolta nello splendido scenario di San Francesco alla Collina, che ha ospitato anche il coro del IV C.D. "M. Virgillito". Momento di grande suggestione è stato il Gran concerto del coro polifonico Sturm Und Drang e l'Orchestra da Camera L'Estro Armonico, che ha visto la partecipazione del coro di voci bianche "Angelica Vox" diretto dall'insostituibile Maestro Salvatore Coniglio. La tradizione siciliana dei cantastorie rivive grazie all'iniziativa del Teatro Giovane "Turi Pappalardo" che con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di Paternò, dal 23 Aprile a 4 maggio, nel Piccolo Teatro, propone la mostra - spettacolo che attira centinaia di visitatori. Sempre a Maggio, presso la Biblioteca Comunale "G.B.Nicolosi", il prof. Santo Liotta, in collaborazione con l'associazione culturale Agorà e Arci, ha incontrato l'autore del libro "Il Partigiano di Piazza dei Martiri", Enzo Barnabà. Il libro racconta la tragica vicenda, del partigiano Salvatore Cacciatore e le lotte per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Palazzo delle Arti, infine, ha ospitato una mostra di arte contemporanea a cura di Turi Papa e Carlo Panebianco. di Francesca Coluccio Le iniziative di Paternò News di Mimmo Chisari L Visita alla cripta e al campanile della chiesa di Santa Caterina a Redazione di "Paternò News", periodico mensile di Cultura, Attualità, e Sport, ha programmato una serie di iniziative culturali che si concluderanno entro i prossimi sei mesi. Il primo evento riguarderà la presentazione, alla cittadinanza, di tutto lo staff redazionale del periodico, dell'Editore e dei collaboratori esterni. La manifestazione avrà luogo, sabato 15 giugno alle ore 18.30, nella Sala Conferenze di Palazzo Alessi. Il primo passo che intende fare la Redazione è l'Istituzione di un Premio di Poesia, a livello nazionale, in onore del nostro concittadino onorario Giulio Einaudi. Non tutti sanno che, dall'8 maggio al 15 maggio 1993, venne organizzata la Prima Mostra Mercato del Libro. In quella occasione il Sindaco Alfredo Corsaro propose ad Dott. Giulio Einaudi, presidente dell'omonima Casa Editrice, il conferimento della Cittadinanza Onoraria. Riconoscente per l'accoglienza, il Dott. Einaudi comunicò successivamente di voler accettare la proposta. La Cittadinanza gli fu conferita, poi, per mano dello stesso Geom. Alfredo Corsaro in occasione di apposita cerimonia organizzata dal Sindaco dell'epoca Prof.ssa Graziella Ligresti. Questo è stato un atto significativo e simbolico che ha voluto sancire e sottolineare l'importanza della Cultura per la Città, patria dell'il- Il violinista Alessio Correnti e la poetessa Cettina Caliò (ph. Stefano Gaeta) Il Maestro Salvatore Coniglio e il coro "Angelica Vox" Via della libertà 61/A Paternò Associazione Culturale, Periodico d'informazione lustre studioso e geografo G. B. Nicolosi, a cui è stata intitolata la Biblioteca Comunale, luogo fondamentale della memoria storica e collettiva di Paternò, fondata nel 1835 e che, oggi, possiede molti antichi volumi tra cui 26 preziosi Cinquecentini, donati dal dottore Antonio Mazzamuto. Questi prestigiosi manoscritti non solo hanno una grande importanza per appassionati bibliofili ma soprattutto un immenso valore scientifico per tutti i ricercatori e gli studiosi di Storia locale. Tra i vari appuntamenti culturali sono previste la pubblicazione di un saggio storico sulla prima guerra servile in Sicilia, scritto dal professore Mimmo Chisari, presidente di SiciliAntica sede di Paternò, e la stampa di un opuscolo sulle tradizioni antiche e folcloristiche della nostra Città. Per la fine dell'anno in corso, l'Associazione Culturale di "Paternò News" ha messo, inoltre, in cantiere la pubblicazione di un Calendario che illustrerà, attraverso delle suggestive immagini, aspetti caratteristici, angoli poco noti, edifici minori, visioni panoramiche inedite del paesaggio urbano e antropico di Paternò. In questo modo il periodico intende creare un rapporto diretto con i cittadini, con cui vuole sempre dialogare, al fine di conoscere sempre più approfonditamente le loro esigenze e i loro problemi per poter poi proporre, assieme a tutte le altre forze culturali e sociali, eventuali e possibili soluzioni. 10 11 Attualità La Gioventù Francescana di Sicilia a Paternò per la Festa del Si. I l tradizionale raduno regionale dei giovani francescani, quest'anno si è svolto per la prima volta a Paternò, città in cui la tradizione francescana è fortemente radicata con la presenza, da più di trent'anni, della gioventù francescana e dell'ordine francescano secolare. Domenica 12 Maggio la città di Paternò è stata invasa dai nuovi normanni gli "Araldi del Gran Re" i cinquecento giovani francescani, provenienti da ogni parte della Sicilia, per vivere insieme la XV "Festa del Si" che annualmente si svolge in un comune diverso dell'isola. Durante la relazione iniziale svoltasi nella chiesa madre è stato affrontato il tema dell'affettività nel mondo giovanile. Nell'incertezza e frammentarietà della vita, l'educatore ha il compito di far maturare nella sfera affettiva dei giovani il desiderio di progettualità e vivere relazioni sane, dando loro coraggio e speranza. Momento cruciale della giornata è stata la preghiera del Si, con la quale i cinquecento giovani francescani hanno detto il loro "si" alla Vita, alla Verità, alla Gioia, ai valori della solidarietà e della fratellanza; ma la chiamata dei giovani a seguire Cristo sulle orme di S. Francesco e Santa Chiara si traduce nell'impegno di divenire nella società costruttori di un mondo nuovo, migliore e giusto. A tal proposito il sindaco Mauro Mangano - da sempre militante nella gioventù francescana, e oggi terziario francescano - nel suo saluto ai giovani ha aggiunto "…certamente farete di tutto per cambiare il mondo, ma ci sarà un giorno, quando diventerete più grandi, che continuerete a combattere per cambiare il mondo, ma non smettete mai di combattere per non cambiare voi stessi, per non cambiare troppo per quello che siete oggi." La giornata di domenica è stata una festa, ma anche una prova di comunione e condivisione fraterna: i giovani paternesi hanno lavorato insieme e tanto perché tutto riuscisse bene, per far si che la città accogliesse i partecipanti nel migliore dei modi e mostrarsi in tutto il suo splendore. La Cultura è apertura di Maria Carmela Longo La Cultura è apertura Perché si parla di femminicidio? I l termine femminicido indica la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna "in quanto donna". Omicidi di donne che talvolta avvengono tra le mura domestiche, e i cui artefici sono proprio uomini che ritengono di amarle . Sono donne che si sono "opposte" ai voleri di uomini che prima amavano, o donne stanche di subire violenza, che tentando di sfuggire da questa triste realtà hanno deciso di lasciare il compagno o il marito per una vita migliore e più serena lontana dalle angherie dei loro compagni, ma con la paura di subire la loro vendetta. In Italia solo da qualche anno, esiste una percezione sociale della gravità fenomeno. Le associazioni delle donne e alcuni giornali hanno avviato un lavoro di prevenzione e sensibilizzazione , offrendo assistenza a coloro che vivono angosciate queste realtà. Il dato allarmate è che il femminicidio rappresenta la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni, più delle guerre. Con riferimento al nostro Paese, solo nel 2012 il numero di questi casi sono stati 124 (più 47 tentati omicidi); e simili stragi non hanno risparmiato Paternò: esattamente un anno fa , sotto gli occhi della figlia, è stata uccisa Maria Enza Anicito, 42 anni, ad opera dell'ex convivente, che poi si è tolto la vita. Nella loro fredda realtà i numeri indicano una tendenza che bisogna fermare, attraverso il dibattito pubblico sul tema individuando soluzioni per contrastare ed arginare il fenomeno, anche attraverso la sensibilizzazione. Campagne di formazione e sensibilizzazione sono state organizzate in quest'ultimo periodo: la partita degli di Mary Bahrini Azzurri svoltasi a Torino che portava lo slogan «la violenza contro le donne è un problema degli uomini»; la creazione di molti network tra cui How, "Hands off women". Importante è stato anche il discorso del Presidente della Camera Laura Boldrini dello scorso 5 maggio a Venezia, in cui ha denunciato i numerosi casi di femminicidio avvenuti nel nostro Paese ed ha espresso la necessità di una nuova concezione della donna e l'esigenza di nuovi modelli femminili. È molto importante illustrare le cause del fenomeno e far conoscere a tutti i meccanismi di indagine e di denuncia, pubblicare i risultati delle locali ricerche anche a livello nazionali e la richiesta di riconoscimento giuridico del femminicidio come specifico reato e crimine contro l'umanità. Una storia tra gusto e "acrobazie"! di Serena Iuculano I fratelli Camonita al Campionato mondiale di pizza acrobatica. E anche quest'anno i fratelli Camonita sono stati protagonisti del Campionato mondiale di pizza acrobatica, tenutosi lo scorso Aprile a Parma, portando a casa un ottimo risultato che inorgoglisce Paternò. Ma questo è solo uno dei tanti successi da loro riportati, a partire dal 1999, quando Vincenzo e Salvatore si classificano primi l'uno al Campionato mondiale di pizza acrobatica di Salso Maggiore e l'altro al Campionato Regionale. Numerose sono le vittorie che i fratelli conseguono nel corso degli anni fino ad arrivare al 2010, anno in cui i tre, al Campionato mondiale di Salso Maggiore Terme, conquistano il titolo di campioni del mondo della pizza acrobatica. La loro schiacciante vittoria del 2010 e il loro indiscusso talento li portano a essere ospiti in alcune trasmissioni televisive quali "La vita in diretta" e "Vengo anch'io", dove i tre fratelli hanno catturato il pubblico con le loro strabilianti acrobazie. I riconoscimenti ottenuti dai pizzaioli non sono solo motivo di orgoglio per Paternò ma sono senz'altro dei preziosi esempi di operosità e bravura, e un plauso va a coloro che, come i fratelli Camonita, riescono a coniugare lavoro e "speciali" abilità, come quella della pizza acrobatica, senza ovviamente tralasciare l'indubbia qualità del prodotto. Salvatore, Alberto e Vincenzo Camonita 12 13 La Cultura è apertura "Ripuliamo le Salinelle" "R ipuliamo le Salinelle" è un'iniziativa promossa dal Consigliere Nino Valore, con il sostegno di alcune Associazioni paternesi che intendono valorizzare uno dei simboli più importanti della nostra Città: le Salinelle. Da decenni, il sito delle Salinelle si trova in una condizione di degrado assoluto, situazione ritenuta incresciosa da molte Associazioni Paternesi, che hanno deciso di spendersi personalmente nella pulizia e nella rivalutazione del luogo. Così, il 19 Maggio, le Associazioni "Achibla", "ANPAS Paternò", "Vivisimeto", "Misericordia Paternò", l'Associazione socio-culturale "Acque Grasse- Salinelle" si sono ritrovate sul luogo per bonificare l'area. << L'obiettivo dell'iniziativa - dice il consigliere Valore - non è solo quello di ripulire l'area, ma anche di sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto delle regole, considerando la città come bene di tutti. Le Salinelle non rappresentano soltanto un luogo da ripulire, sarebbe troppo riduttivo. É necessario definire una programmazione, attraverso progetti condivisi con la città, che sia in grado di attingere ai finanziamenti della comunità europea, sì da consentire che la loro riqualificazione possa fungere da volano per l'economia locale>>. Il Sindaco Mangano, intanto, chiarisce le iniziative intraprese in questi mesi: a partire dalla richiesta di inserimento delle Salinelle nei geositi, siti di rilevanza geologica che, se fosse confermata, consentirebbe di ottenere punteggi utili a ricevere finanziamenti. Inoltre, di concerto con l'Università degli Studi di Torino, sono state installate due telecamere, una delle quali termica, in grado di rilevare le eventuali connessioni con l'attività vulcanica dell'Etna. A giugno è fissata la scadenza per la presentazione dei progetti Life e, a sentire l'Amministrazione, c'è tutta l'intenzione di inserire tra questi un progetto che riguardi le Salinelle. Uno studio condotto dalla INGV dimostra che la produzione dei fanghi non è costante e quindi non si presta ad un utilizzo industriale; mentre si può sfruttare da un punto di vista geotermico, con la creazione di una centrale geotermica che rappresenterebbe un unicum in tutta Europa e che, oltre a non essere invasiva, si concilierebbe bene con l'utilizzo delle Salinelle come risorsa turistica e naturalistica. <<I cittadini - avverte il Sindaco- hanno il dovere di essere corresponsabili di questo immenso patrimonio che la natura spontaneamente ci ha donato>>. Claudio D'Angelo, presidente dell'Archibla, sempre in prima linea nelle attività di valorizzazione del territorio, avverte sulla necessità di riqualificare non solo le Salinelle, ma tutta la zona limitrofa, a partire dal Velodromo. Alla pre- di Francesca Coluccio di Mimmo Chisari Omaggio a Italo Calvino: Cortilia, città reale, immaginaria e invisibile. E sentazione dell'iniziativa "Ripuliamo le Salinelle" il Presidente del comitato "Acque grasse - Salinelle" - Anna Maria Tirenna - lancia un appello all'Amministrazione e a tutta la cittadinanza: << Non lasciateci soli, abbiamo a cuore una zona che, come tutte le altre, ha il diritto di essere pulita e di non essere considerata il quartiere degli zingari, ma è necessario il sostegno di tutti>>. Aggiungo, infine, che le Salinelle, luogo magico dove si effettuava un antico rito collegato alle acque sulfuree, per la loro vicinanza alla zona archeologica di S. Marco, tante volte indagata da parte di SiciliAntica, e alla Via dei Mulini ha una grande importanza dal punto di vista storico ed antropologico. siste una città che, per un verso, si estende concentrica alla base elevandosi, come un cono, in altezza. Su quest'acropoli le vecchie case s'inerpicano, per antichi sentieri, sovrapposte a piani sorretti da muri, con pietrame a secco. Alcuni percorsi arrivano fin sulla sommità del Castello, che domina dall'alto un ampio piazzale,t altri, lambiti da piante selvatiche cresciute su rocce roride per il gelo della notte e scivolose per secolari muschi, si perdono in vicoli ciechi, affacciandosi su pericolosi anfratti, dove esili capre cercano radi ciuffi di erba.Tutt'intorno un prato di fiori di campo, viole mammole e rare pianticelle di asparagi. Piccoli usci si aprono su stretti cortili, soffocati da angusti catoi, da cui si dipartono scale su pericolanti terrazze, sostenute da archi scrostati dal tempo, dove di sera siedono vecchie che intrattengono bambini raccontando storie di briganti. Di qua, un vaso di gerani ormai, per muffe, appassiti, di là una bocca di lupo con tela di ragno e fuliggine cascante: al centro, un braciere fumante che manda acri odori con bucce d'arance. Nell'area della piccola corte, rustiche stalle. Sul balconcino, ricavata in una nicchia del muro come nelle architetture medievali, una latrina esterna. Fioche lucerne, in lontananza, rischiarano piccoli altarini, ornati con fiori gialli di ginestra. Il bianco calcare delle colonnine, che delimitano l'immagine del Cristo morto, risplende sulla scura pietra della muratura: dalla lava, che tutto distrugge, nasce la vita. La piccola luce, nel crepuscolo della sera, fa da lieve contrappunto al lutto della morte. Per l'altro verso, la città prolunga la sua architettura nella sottostante pianura, dove si sviluppa in modo lineare secondo uno schema geometrico di lunghe vie e grandi incroci. Le grandi piazze si congiungono alle piazzette, da cui si diramano le vie con timide casette, tutte a pian terreno, con le finestre "aperte sulle viole della sera". Grandi portoni di legno, con teste di leoni, di ferro, come battenti, s'aprono su ampi cortili circondati da giardini profumati con gelsomini ed alti rampicanti. Alberelli di fichi e di limoni, di mandarini e di nespole, pergolati, con uva pendente, coprono pozzi, scavati in sottostanti e umide profondità. Grandi cortili, ricoperti da ricchi tendaggi ed ombrose verande, comunicano con cortili più piccoli, costruiti su terreni soprastanti, creando, in un andirivieni di entrate e uscite, un'illusione di labirintico intrico, una ragnatela di vie di cui, a stento, si riesce a percepirne l'orientamento. Altri cortili sono costruiti a terrazzamenti, con colorate ringhiere, che delimitano gli ondulati dislivelli, e variopinte aiuole di garofani e di gigli. Vi sono cortili pubblici, con popolari fontanelle, chiusi da semplici recinzioni, e cortili privati, più signorili e riservati, con eleganti portici ed artistici colonnati. Nei cortili, a volte, s'improvvisano bancarelle con opere di pupi e recite di marionette, con fughe di trottole e giochi di monete sui quadretti, disegnati con gesso bianco sull'asfalto. Vi sostano banditori e bande rionali; dal centro, poi, s'alzano azzurri aquiloni e palloncini variopinti. Alcuni cortili, infine, s'incrociano come i nostri destini, per formare ampie volute e complicati ghirigori: spazi aperti verso il cielo, per conversare, liberi, di giorno e contemplare, di sera, le splendenti stelle. 14 Motta S. Anastasia. Feste Medievali: folklore, tradizione e...beghe territoriali! di M. G. Alecci le cosidette intese sui "Territori" riguardano solo la consegna del Fercolo della Santa durante il giro del paese e gli addobbi. Tutte le altre manifestazioni (come stabilito dall'Accordo Territoriale del 3.8.1988 e con delibera del 2005) vengono svolte dai tre Rioni al di sopra dei "Territori" per rendere, proprio per questo, la Festa più bella e affascinante. Non capiamo quindi la contrarietà delle altre due associazioni, appare assurdo, oltre che illogico, da dove scaturisca loro questo diritto di veto tenendo conto che noi chiediamo all'Amministrazione comunale spazi pubblici in qualità di Associazione Culturale riconosciuta. Al comune e al Sindaco che dovrebbero stare al di sopra delle parti spetta il compito di trovare le giuste soluzioni". E il Sindaco una soluzione sembrerebbe averla trovata proponendo Piazza Umberto ma "la piazza è asettica, è usata come transito e non per spettacoli fissi o addirittura per impiantare qualsiasi tipo di struttura mobile o fissa - ribadisce il Presidente del Rione Giovani Maestri Dario Caruso - inoltre contesto i modi della richiesta da parte del Presidente Francaviglia, per me il Rione è 365 giorni l'anno, quindi con questi presupposti nel mio territorio non entra nessuno, possiamo solo ridiscutere gli accordi dell'88. Naturalmente se il Sindaco emette un'ordinanza, per legge non mi posso opporre, ma mi trova in disaccordo in quanto si parla di creare un percorso comune già esistente, in tal senso che nessuno occupi la piazza". Non da meno l'intervento del Presidente del Rione Vecchia Matrice Francesco Guarnera che afferma "le Feste Medievali, come da progetto iniziale, sono nate nel 1996 all'interno del nostro Rione come antefatto alla Festa Grande di Santa Anastasia. Le "Feste Medievali" dovevano essere, infatti, una "prefesta" al fine di annunciare il tema della sfilata storica e permettere così al visitatore di immergersi in un'atmosfera medievale. Sin da subito, anche gli altri Rioni hanno condiviso l'idea, ma qualcuno (come il Rione Panzera) ha sempre dimostrato di avere interessi tanto che la loro organizzazione, anche se solo per pochi giorni, gli permetteva di poter accedere ai contributi stanziati dagli enti locali. Negli anni, il Rione Vecchia Matrice ha sempre provveduto a realizzare detta manifestazione con grossi sforzi economici, si vedano in tal senso le spese in merito alla pubblicità, direzione artistica, scenografi e compagnie di artisti di alto profilo nazionale e non. Oggi si paventa la possibilità che il Rione Panzera, senza mai aver investito tempo e denaro per la progettazione di alcuna "Festa Medievale", possa compromettere la quasi ventennale tradizione a causa di pretese territoriali di basso respiro. Il Rione che io rappresento non intende assolutamente cedere a tali pretese e chiede fermamente al Sindaco del Comune di Motta di non concedere alcuna autorizzazione tendente a snaturare l'identità di un Rione che si identifica e si radica in quella che è la sua natura territoriale per antonomasia." Insomma si dovrà aspettare il mese di agosto per sapere se Motta godrà delle "Feste Medievali" oppure il paese continuerà a versare in un lugubre oblio sociale e culturale. Pubblicità Elettorale committente Pietro Luca Impallomeni A ll'alba della tanto decantata e rinomata Festa Medievale organizzata dai tre Rioni di Motta S. Anastasia di cui Rione Panzera, Rione Vecchia Matrice e Rione Giovani Maestri non sembra che ci possa essere sbocco alla realizzazione della suddetta. Ma torniamo un passo indietro per capire cosa stia succedendo nel territorio mottese. Premesso che le Feste Medievali vengono organizzate ognuna nel proprio "territorio di appartenza" tutto comincia alla fine di gennaio quando il Presidente del Rione Panzera Antonino Francaviglia presenta la richiesta di autorizzazione per l'utilizzo degli spazi pubblici di Piazza Castello e vie limitrofe per lo svolgimento della manifestazione "Rocca d'Argento" dal 10 al 18 agosto, che, si da il caso voglia essere il "Territorio di appartenenza" del Rione Vecchia Matrice, oltre che coincide con la stessa data di programmazione della festa. A tale richiesta il Sindaco diniega l'approvazione e i Presidenti degli altri due Rioni contestano tale proposta. Non condividendo tale decisione del Sindaco il Presidente del Rione Panzera A. Francaviglia risponde con una lettera precisando che " l'anno scorso il Sindaco ha revocato, negli stessi giorni, della manifestazione il permesso precedentemente concesso nella zona di Via Montalto, costringendo la nostra Associazione a rifugiarsi in un angolino con il risultato evidente di mortificare l'impegno di molte persone, di frustrare le aspettative di tanti attivisti e di un danno economico enorme; mentre nel frattempo le altre due associazioni che organizzavano le medesime manifestazioni facevano notevoli successi dal punto di vista economico. Dato che, nell'anno appena trascorso, si è fatto poco o nulla per risolvere i problemi ci troviamo nelle stesse condizioni dell'anno passato, nè, al momento, esistono altre zone alternative valide per poter effettuare una manifestazione che richiama temi storici e culturali. Quindi quest'anno abbiamo chiesto di poter svolgere le nostre Feste Medievali in altri spazi pubblici comunali e certamente, scegliendo quelli di più alto prestigio. Ricordiamo che le Feste Medievali non hanno nulla a che vedere con la Festa di Santa Anastasia, infatti 16 17 Elezioni Amministrative di Belpasso 9-10 Giugno 2013 Sono nata a Belpasso, dove vivo sin dalla nascita; sono una docente impegnata nel sociale e nella professione verso il mondo della disabilità. Milito da sempre fra le file del centro- destra ,ricoprendo cariche Istituzionali di consigliere, assessore e esperto esterno del Sindaco A.Papale,una crescita umana,sociale e politica che negli anni mi hanno permesso di conoscere il funzionamento della macchina burocratico- amministrativa. Ho imparato tanto lavorando intensamente INSIEME ai funzionari, con un lavoro sinergico e sistematico. È con gratitudine, senso di responsabilità, grande umiltà, sempre con lo stesso entusiasmo che mi contraddistingue nel trovare la strada e le risposte giuste, che ho accettato anche questa volta, di far parte di questa squadra affrontando la campagna elettorale con coerenza, lealtà e profondo rispetto verso tutti coloro i quali credono e si vogliono scommettere in questo percorso elettorale. LAVORARE INSIEME Sono orgogliosa di fare parte della SPLENDIDA squadra del Popolo della Libertà che il candidato sindaco Santo Pulvirenti propone alla città. LA POLITICA CON LA "P" MAIUSCOLA Ma cosa significa per me politica e cosa potrei fare io in politica? La politica è mettersi al servizio della comunità, porre a disposizione della collettività le personali competenze, acquisite nel personale percorso di vita. È l'amore per Belpasso dove da sempre vivo, che mi ha spinto a un impegno in prima persona verso la Politica con la "P" maiuscola. UNA PASSIONE CHE METTO A DISPOSIZIONE DEL MIO PAESE Sento il bisogno di donare incondizionatamente le mie capacità, il mio tempo, le mie idee; ritengo che la politica intesa come dedizione al "bene comune", se fatta con onestà, rigore e trasparenza, sia una delle manifestazioni più alte del vivere civile: il bene comune siamo noi, i nostri bisogni di socialità, il sostegno ai nostri anziani e a coloro i quali richiedono "bisogni speciali ". RIAPPROPRIAMOCI DEL VERO SIGNIFICATO DELLA POLITICA… Il modo con il quale vorrei affrontare questi temi è centrato sull'ascolto ed il continuo confronto prima di ogni decisione. Ricordo sempre le parole del Papa Paolo VI: "la politica è la più alta forma di carità cristiana": è confronto onesto e leale, ascolto, capacità progettuale. Molte sono le iniziative da me proposte, nel mio primo mandato di consigliere comunale nel primo e secondo mandato assessoriale e l'ultima nomina di fiduciario esterno ne cito qualcuna:l'Università della terza età e del tempo libero,il Centro comunale per disabili, e ad altre importanti compiti Istituzionali. Il mio amore per Belpasso non nasce nell'arco temporale della campagna elettorale, ma è un amore che ha accompagnato la mia vita, sulla scia degli esempi di alcune persone speciali e della mia famiglia, che mi hanno indirizzata verso alcuni valori e principi morali. PARTECIPAZIONE NEGOZIATA… RVOLTA A TUTTI E PER TUTTI. Bisogna pensare una politica, che, in questi momenti di crisi economica, favorisca gli strumenti di "partecipazione negoziata" messe a disposizione dalla Comunità Europea. C'è bisogno di uno sforzo corale per portare avanti una politica partecipata rivolta a "tutti e per tutti" indipendentemente dalla diversità di genere. UNA CULTURA DELLE PARI OPPORTUNITÀ… Da qui l'urgenza di creare la "Cultura delle Pari Opportunità " di "misure di conciliazione", che secondo me rivelano tutte quelle facilitazioni che intenzionalmente o no, sostengono la combinazione di lavoro e responsabilità di cura, per favorire condizioni di pari opportunità di accesso e permanenza nel mercato del lavoro e tempi più "leggeri". LE COSE E I PROGETTI CHE RITENGO SIANO IMPORTANTI SEMPRE PIÙ, NEL FUTURO SARÀ IMPORTANTE INVESTIRE SUL NOI, PIUTTOSTO CHE SULL'IO; COSTRUIRE MOMENTI DI PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE DELLE SCELTE, PER GOVERNARE INSIEME IL CAMBIAMENTO DEL NOSTRO TERRITORIO. UN'AZIONE LOCALE AD AREA VASTA CHE POSSA INTEGRARE I SERVIZI ALLA PERSONA, LO SVILUPPO ECONOMICO ED ARTIGIANALE, L'AMBIENTE LE RISORSE TURISTICO-PAESAGGISTICO, PECULIARI DEL NOSTRO TESSUTO, CON UN RAFFORZAMENTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DEL SISTEMA DI SICUREZZA E DI LEGALITÀ. UNA GRANDE SQUADRA CON SANTO PULVIRENTI SINDACO Un grande squadra con Santo Pulvirenti Sindaco, "persona competente", equilibrata, sensibile, che con determinazione sia forte e competitiva e che, con un lavoro sinergico, sappia ascoltare, mettersi in discussione, che si confronti sui problemi reali del territorio, attraverso la metodologia partecipativa che oserei definire "Laboratorio del futuro", aperto a tutti gli attori sociali del territorio , che non dimentichi le sue matrici e dunque l'identità da cui proviene , che sia riferimento e sintesi delle energie disponibili e che sappia proporre soluzioni chiare con lo sguardo rivolto, al futuro. Un Paese dove i cittadini abbiano delle certezze e possano soddisfare le loro esigenze mantenendo ben salde le radici della nostra terra belpassese, che, animata da valori antichi quali la solidarietà e l'attenzione verso la famiglia sappia essere generosa e accogliente, dove ci sia " la difesa della vita fin dal suo manifestarsi e fino alla naturale conclusione, il sostegno forte ed insostituibile alla prima Agenzia formativa, unico nucleo sociale, che riesce ad armonizzare conflitti e bisogni. ONESTÀ E TRASPARENZA Mi è stato insegnato che l'onestà e la trasparenza non possono rimanere principi astratti, ma devono essere scelte di vita quotidiana. Ho imparato che un uomo per quanto piccolo o grande, povero o ricco che sia, ha pur sempre una missione: concorrere al bene comune. L'ideale democratico si nutre della possibilità di "Essere Insieme" fra soggetti differenti, fra generazioni diverse, per costruire forme di confronto e dialogo fra la differenza di genere, uomini e donne senza prevaricazione ne sudditanza. INSIEME SI PUÒ… Ma ritengo che tutto questo passa anche dai piccoli gesti quotidiani, da una stretta di mano, da un saluto, da un sorriso, dal rispetto della persona, dalla solidarietà, dall' umiltà, dalla grande consapevolezza che "INSIEME SI PUÒ " . Non mi sono mai chiesta "cosa può fare un territorio per me, ma piuttosto cosa posso fare io per il mio territorio. Messaggio elettorale committente: Maria Rita Sambataro Pubblicità Elettorale committente Salvatore Chisari Maria Rita Sambataro Il prof. Barbaro Conti, gentiluomo d'altri tempi che ha dedicato la sua vita allo storia di Paternò I l prof. Barbaro Conti, qualche tempo fa, mi ha detto di essere molto orgoglioso per aver conosciuto personalmente il poeta Giuseppe Ungaretti. Io, oggi, posso dire con altrettanto orgoglio di aver conosciuto il prof. Conti. Il ciclo della vita e della morte non si ferma mai e, come nella traditio lampadis, la fiaccola viene sempre passata a qualcuno che viene dopo di noi. Barbarino era un uomo buono, un gentiluomo d'altri tempi, un letterato solitario, che si era votato con dedizione e fervore alla studio della Storia di Paternò. Meticoloso, puntiglioso, preciso nei suoi Scritti e nei suoi, rari, interventi pubblici, si sentiva un Don Chisciotte, lasciato da solo, a combattere contro le ingiustizie della vita, contro l'indifferenza e l'apatia verso la cultura. Negli ultimi tempi si lamentava di essere stato dimenticato anche dalla sua Città. Sono entrato con lui in un rapporto di più amichevole confidenza di Mimmo Chisari quando, assieme al mio amico Alfio Ciccia, adesso Dirigente scolastico, gli ho proposto di far parte dell'Antologia di Scrittori paternesi "20 Raccanti ed altro" che stavamo curando come narrativa scolastica per la Scuola Media. Punto di riferimento per incominciare ogni ricerca storica e archivistica, il prof. Conti era posseduto da un demone benefico: la passione sempre continua e ossessionante della scrittura. I suoi libri, pieni di citazioni e riferimenti a studiosi del passato, alternano pagine di storia locale a quella nazionale, poesie a citazioni latine, antichi manoscritti, sigle di pergamene e tante altre nozioni e informazioni che, man mano, hanno creato una vasta, e sempre mai finita, Biblioteca di Babele. Il mio apprezzamento più sincero va, però, alle sue liriche, ai suoi momenti più intimi, dove si rimpiange con nostalgia il mondo passato, semplice e crepuscolare come quello di Gozzano, gli attimi più belli non pienamente vis- suti, un abbraccio mai dato, un amore che si stava per dichiarare, "le gemme perdute nel fondo del mare". Possa tu o Barbarino riposare, ora, in pace nella tua Città, all'ombra del tuo Castello, sui resti, ancora affioranti dalla sommità dell'acropoli, della tua amata e favoleggiata Ibla. Il professor Barbaro Conti 18 19 medicina e sport Endometriosi: malattia sociale. E ra il 1922 quando Sampson ipotizzò che l'endometriosi fosse legata ad un reflusso tubarico di sangue mestruale in cavità pelvica. Ma cos'è in effetti questa patologia ginecologica che affligge le donne, tanto da essere classificata come malattia sociale dal decreto legge n° 15 del 1999? È una vera e propria malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, per intenderci la mucosa, cioè lo strato interno dell'utero, in sedi anomale,come ovaie tube peritoneo parietale,spazio retto vaginale e intestino. Tale tessuto endometriale risente di ciclici stimoli ormonali, simili a quelli a cui risponde il tessuto endometriale normale,andando incontro a sanguinamenti, che nel tempo comportano liberazione di agenti infiammatori quali citochine, fattori di crescita tissutale e prostaglandine capaci di far retrarre i tessuti, creare le aderenze tra di loro e, in ultimo, dare il dolore che è il sintomo principale della malattia. Distinguiamo nosologicamente due forme di endometriosi, quella interna, localizzata nel miometrio cioè nella parte muscolare dell'utero e detta adenomiosi ed una esterna propriamente detta endometriosi. L'adenomiosi è caratterizzata dalla presenza di focolai (3.4 mm) di tessuto endometriale in sede miometriale e si manifesta spesso con meno metrorragie, cioè con flussi mestruali abbondanti e che si allungano sino al mese successivo e conseguente anemia. Circa le cause dell'endometriosi l'ipotesi di Sampson , quella del reflusso tubarico è ancora valida,ma considerato che normalmente sangue mestruale refluisce attraverso le tube in quasi tutte le donne, perchè soltanto alcune sviluppano endometriosi e al- tre no? Verosimilmente vi è una predisposizione familiare che, in alcuni soggetti con deficit immunitari e in condizioni di iperestrogenismo, possono nel tempo andare incontro a questa patologia. Altre ipotesi sono: la teoria della diffusione dei focolai di endometriosi per via ematica e per via linfatica o quella della metapasia dei tessuti celomatici , meno accreditate. Il sintomo prevalente delle utenti affette da endometriosi è il dolore,che si manifesta il più spesso durante il periodo mestruale, che può essere considerato normale sino a quando non "ESPLODE", diventando ingravescente e causa di continuo ricorso ad analgesici. Si tratta di un dolore che può raggiungere livelli tali da diventare invalidante e compromettere anche la normale vita quotidiana, oltre a peggiorare nel tempo e sfociare talora in forme più o meno latenti di depressione. Altri sintomi frequenti sono la dispareunia ,cioè il dolore durante i rapporti sessuali profondi,il dolore durante la defecazione o la minzione,la cefalea,le allergie,il meteorismo. La diagnosi di endometriosi va fatta dal ginecologo che clinicamente e con l'ecografia, oltre che con un marcatore aspecifico il CA125, pone il sospetto, che verrà confermato in corso di laparoscopia, un' indagine che consente anche di studiare,di stadiare (stadi da 1 a 4 a seconda della estensione e gravità) oltre a trattare terapeuti- a cura del Dott. Alfio Mirenna M.M.A.: uno sport che significa completezza N camente con la rimozione del tessuto endometriosico e la lisi delle aderenze, causa del dolore. Oltre ad una terapia chirurgica prevalentemente laparoscopica, esiste anche una terapia medica,iniziale o di mantenimento con estro progestinici(la pillola), i Fans (antinfiammatori non steroidei), con androgeni come il gestrinone o gli analoghi del GNRH, farmaci che inibiscono il rilascio a livello ipotalamico la cascata ormonale che poi porta al rilascio degli estrogeni da parte delle ovaie; quest'ultima terapia ha effetti collaterali di un certo rilievo, come vampate,riduzione della libido, osteoporosi. Nell'UOC di Ginecologia e Ostetricia di Paternò si effettuano dal 1997 interventi chirurgici in laparoscopia per il trattamento dell'endometriosi; generalmente le utenti afferiscono all'ambulatorio e l'ingresso in ospedale precede di un giorno la data dell'intervento,con dimissione in seconda giornata. È un intervento ben tollerato con buon risultato estetico. el panorama delle discipline da combattimento emerge una nuova sigla destinata a grande successo. M.M.A. acronimo di "Mixed Martial Arts" (Arti Marziali Miste). Il maestro Domenico Costanzo, esponente nel panorama nazionale per le M.M.A. con una vasta esperienza estera tra Thailandia, USA e Regno Unito, Caposcuola del "LEGIO'S TEAM FREEDOM FIGHTERS CATANIA" e Socio Fondatore del Portale di Arti Marziali "You fighters.com", ci illustra questo metodo e i segreti del suo successo. "Anche in Italia - racconta Domenico Costanzo - si stanno affermando le M.M.A. il cosidetto sport "dentro la Gabbia". In questo stile sono compresi tutte le tecniche di combattimento sia in piedi che a terra,con colpi "striking"e leve a terra "grappling". Le Regole sono poche ma chiare: "proibiti colpi ai genitali, alla spina dorsale e alla nuca, ed è vietato colpire gli occhi con le dita". Le Discipline sportive utilizzate, sono Boxe, Lotta Libera e Greco Romana, Muay Thai, Judo, Jiu Jitsu. Essendo uno sport veloce e spettacolare, le M.M.A sono state definite "rissa da strada", ma chi le pratica smentisce fortemente, poiché è frutto di una preparazione tecnica superiore e di tanto sacrificio per assimilare i vari stili di combattimento. La disciplina nasce nell'antica Grecia dove il "Pankration" o "Pancrazio" era già disciplina olimpica nel 648 A.C. Lo scopo era sottomettere l'avversario con tutti colpi possibili compresi i morsi, fratture e testate. Uno stile similare giapponese è il Jiu-Jitsu,una antica forma di combattimento,di cui si hanno notizie certe dal XVI Secolo, quando la scuola Takenouch produsse una codificazione dei propri metodi di combattimento. Ma la sua origine è molto più antica. Ai giorni Nostri le M.M.A. si ritrovano negli Anni '50 in Brasile con il "Vale Tudo" diventando la culla delle moderne arti marziali miste grazie alla scuola della famiglia Gracie nel BJJ, della Luta Livre del M°Leitao e della Chute Boxe Con Wanderlei Silva, l'attuale leggenda mondiale di UFC. Le M.M.A diventarono popolari negli anni '90 quando i fratelli siciliani Zuffa organizzarono negli USA un torneo l'UFC "Ultimate Fighting Championship", dove i contendenti potevano sfidarsi per la vittoria di una cospicua somma in denaro. Il torneo ebbe un enorme successo e oggi rappresenta lo sport principe nelle discipline da combattimento. << In questo torneo - aggiunge Costanzo - combatte un solo Italiano, Alessio "LegionariVs" Sakara, mio maestro, con il quale mi alleno regolarmente a Roma. Sono reduce da uno stage con Wanderlei Silva, Jose Aldo e Mauricio Shogun Rua e da una premiere mondiale con i campioni brasiliani UFC, in cui di Lucia Borzì Wanderlei Silva e Domenico Costanzo ero l'unico rappresentante per l'Italia. Lo stage è stato organizzato in Francia dalla VENUM ed ha arricchito ulteriormente il mio bagaglio tecnico-formativo,sempre in continua evoluzione>>. Quest'estate, - sottolinea il maetro - sarà in Thailandia per confrontarsi con i migliori atleti del mondo di Muay Thai e andrà nella migliore scuola Asiatica di M.M.A. frequentata da diversi campioni di UFC. “Il mio consiglio ai giovani - aggiunge Costanzo - è quello di praticare le M.M.A. poiché accrescono l'auto controllo, la sicurezza in se stessi e la salute del corpo e della mente, ed è uno sport che con volontà, può essere praticato da tutti". Per informazioni, il meastro tiene i corsi di M.M.A. presso le Palestre Shanti & Fitness di S.A. Lì Battiati, o Fitbull Catania e DM Art Sport Zona Pigno. E vi accorgerete che "MELIOR DE CINERE SURGO". medicina e sport medicina e sport La carica dei 500… Il popolo del Fitness invade il Lido Jolly G rande successo domenica 26 MAGGIO del Fitness Day 2013 promosso, per il secondo anno consecutivo, dall'Associazione Powerfit A.S.D.S. di Paternò: una giornata di sport in compagnia di istruttori qualificati che hanno trasformato il Lido Jolly (playa Catania) in un vero fulcro per l'integrazione dei numerosi sportivi intervenuti all'evento. La location, per l'occasione ha accolto 4 aree nelle quali si sono alternate 28 lezioni . Oltre al fitness , (Step ,spinning, zumba, pilates, gag ecc.), presenti anche alcune discipline della danza: l'hip hop con la partecipazione del maestro Mario Rodo della Renegade Master Crew, la Country Dance del giovanissimo, ma già formidabile Andrea Zanchì e ancora il Reggaeton dell'Accademia del Caribe e la Salsa Cubana del maestro Peppe Cuba, Timbera Accademy. Massiccia la partecipazione del popolo del fitness che, unito dalla passione per lo sport, ha dedicato questa calda domenica al benessere ma anche al diverimento. Uno staff di 18 istruttori ha proposto le masterclass più in voga del momento. Tra le discipline olistiche, il pilates conferma, ancora, la sua supremazia indiscussa; ma i riflettori sono puntati anche sull'allenamento funzionale: crossfit in testa, che ha coinvolto i partecipanti in un allenamento stile marines, direttamente sulla sabbia. Suggestive e affollatissime le lezioni vista mare di Walking (Antonio Coluccio) e Indoor Cycling, (Fabio Messina e Salvo Martelli). E ancora… tutti pazzi per la Zumba con un team travolgente composto da Beatrice Florulli, Roberta Manuri e Gina Vicario. Anche quest'anno il Fitness day ha ospitato le arti marziali: il Maestro di Jeet Cune Do, Andrea Scalia, con dedizione e grande umiltà ha proposto le sue lezioni, destinate ad aprire una finestra su un mondo a molti sconosciuto. Il gran finale è stato affidato alle esibizioni delle scuole di danza presenti e al contest di Hip hop, vinto da Vincenzo Sapienza. Carmen Di Dio ideatrice dell'evento, dopo le sette ore di lezioni ha ancora fiato per ringraziare proprio tutti: <<Il Fitness Day è un lavoro di squadra, realizzato con il contributo degli sponsor, non ultimo Red Bull che ha ricaricato le energie dei partecipanti, con il meraviglioso supporto logistico e umano del Lido Jolly e del sign.Lo Presti, e con un team di istruttori seri e professionali, che sono stati il nostro valore aggiunto…>> e ancora <<Inutile dire che i sacrifici sono stati ripagati dalla massiccia presenza dei partecipanti, che hanno scelto di seguire la strada del benessere, piuttosto che quella apparentemente più allettante ma certamente più insidiosa, del divertimento fine a se stesso…>>. di Francesca Coluccio