SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATITIVE 9

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATITIVE 9
Free Press di cultura attualità e sport - anno I n. II
distribuzione gratuita
Registrato presso il Tribunale di Catania, n.3 del 04/04/2013
Politica
pg 4
SPECIALE ELEZIONI
AMMINISTRATITIVE
9-10 GIUGNO 2013
Attualità
pg 8
La cultura
è apertura
pg 13
Medicina
e Sport
pg 18
3
Lettera aperta del cittadino
L’editoriale
Per un buon sindaco!
L’EDITORIALE
E
pare che l'ora di cambiare sia
giunta anche nelle città di Adrano, Belpasso, Camporotondo
e in altri paesi etnei Catania Compresa. Strano? No. Un atto dovuto!
Un passato da consegnare alla storia
e un nuovo capitolo da aprire per il
futuro di questi centri etnei. E a parlare di futuro sono candidati sindaci
giovani e maturi, persone conosciute nel mondo della politica ed anche
nelle aule dei tribunali, professionisti
ed operai. Attorno a loro uno stuolo
di consiglieri che lottano per i pochi
scranni del consiglio comunale e tanti assessori designati dei quali solo 4
al massimo 5 collaboreranno con il
sindaco eletto. Al corpo elettore viene presentata l'occasione giusta per
non continuare a piangere sulle sue
passate scelte e trovare il coraggio di
mandare a quel paese i soliti politologi che sotto mentite spoglie vogliono
continuare a tenere in mano il potere
magari con l'aiuto di chi prima era nemico e, stranamente, ora un ritrovato
amico o per pilotare piani regolatori
ancora da definire secondo accordi
presi precedentemente. La politica dicono è questa? Ma c'è anche chi dice
"Io non ci sto" e non gli si può dare
torto! C'è pure chi vuole dare un voto
di opinione ed ha ragione da vendere
in un'Italia dove l'ideologia, come ci
hanno insegnato tanti venduti deputati e senatori, è diventata un optional.
Ma torniamo alla miriade dei rampanti candidati sindaci che sull'onda del rinnovamento si propongono
all'elettore con una grande voglia di
trasformare le cose. Ma cosa vogliono mutare se dietro alcuni di loro ci
sono quelli che hanno le spalle protette dai vecchi signori della politica,
che non rappresentano più il cambiamento, ma la continuità di quello che
è stato? Continuare su questa linea
significa "dire di cambiare per non
cambiare nulla". Si permettono ancora
una volta di offendere e ingannare gli
elettori con questi trucchi che possono far presa solo sugli ingenui! Su
questo punto gli elettori devono meditare, liberi di qualsiasi impegno politico se lo scopo è quello di scegliere il
migliore. Se consideriamo che il movimento della protesta ha causato ampi
dissensi a livello nazionale e che tante
compagini formate da vecchi nemici se
ne stanno dicendo di tutti i colori, con
pesanti conseguenze che pagherebbe-
di Giuseppe Ciraudo
Editore: Borzì Lucia.
Direttore Responsabile: Giuseppe Ciraudo.
Redazione: Francesca Coluccio, Mimmo Chisari,
Patrizia Curatolo, Maria Giovanna Alecci.
DTP: "DA COMUNICARE ADV" +39 0958361187
Stampa: Grafiche Cosentino.
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Registrato presso il Tribunale di Catania, n.3 del 04/04/2013.
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In questo numero hanno collaborato:
Roberto Fichera, Carmen Di Dio, Patrizia Franco, Angelo Granata,
Alfio Mirenna, Mary Bahrini, Serena Iuculano.
Paternò News" è in distribuzione presso:
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Edicola " Salvatore Cali'" Via S. Lucia 3 Paternò
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Edicola Disaim snc - Piano Tavola
Finito di stampare "fine maggio 2013".
ro i cittadini, alla fine resta un giovane
candidato sindaco con la faccia pulita,
dalle credenziali inalienabili di giovane
onesto, in possesso di un ricco bagaglio tecnico e culturale acquisito apposta per adempiere a questo com-
pito. Bene! questa sarebbe la persona
giusta. Il suo nome? É scritto in fondo
all'onestà della tua coscienza affiorata
per incanto in una cabina elettorale,
se non è stata compromessa dalla solita falsa promessa.
Un parco giochi per tutti a Paternò?
È possibile!
di Patrizia Franco
E
gregio signor Sindaco, mi faccio portavoce delle istanze di
molte famiglie che da tempo
lamentano l'assenza a Paternò di aree
giochi sicure dove far trascorrere il
tempo libero ai nostri piccoli concittadini.
La nostra città vanta due grandi
aree verdi, il Parco Giovanni XXIII,
meglio noto come parco del Sole e
Villa Moncada, ma le uniche zone adibite a parco giochi risultano vecchie e
obsolete. In particolare, le attrezzature ludiche presenti presso il Parco del
Sole versano in stato di abbandono,
risultando pericolose e inutilizzabili.
Pertanto, i nostri bambini non hanno alcun posto dove poter giocare
all'aperto, contrariamente a quanto
accade in altre città e paesi limitrofi,
come ad esempio Adrano, Belpasso e
Ragalna.
Da cittadina e mamma, mi chiedo
come sia possibile che in una città
come Paternò non si trovi un parco
giochi sicuro e accessibile a tutti. Ritengo assurdo che per far giocare mio
figlio all'aperto debba portarlo al centro commerciale più vicino.
A mio avviso, l'installazione presso
queste aree di qualche nuovo gioco (un'altalena, un paio di dondoli su
molla e degli scivoli) e l'utilizzo di alcuni accorgimenti di sicurezza (come
l'impiego di tappeti antishock e il collocamento di viti e bulloni in posizioni
protette) potrà rendere questi spazi
verdi più vivibili.
Non si tratta solo di realizzare luoghi per i bambini e per le loro famiglie,
ma di un modo per riappropriarsi della città, recuperando aree pubbliche
che verrebbero così sottratte all'abbandono o al degrado e che tornerebbero ad essere utilizzate e vissute dai
cittadini.
Le Istituzioni rivestono un ruolo
di grande responsabilità nella valorizzazione degli spazi pubblici. Esse
hanno, inoltre, il compito di assicurare
l'accessibilità anche ai bambini diversamente abili, garantendo quell'integrazione che è alla base di ogni civile
convivenza.
Il gioco è un elemento fondamentale nella crescita e nello sviluppo
psicofisico di ogni bambino, tanto da
essere riconosciuto dalle Nazioni
Unite come un diritto. È per questa
ragione che ritengo opportuno proporre all'Amministrazione Comunale
di immaginare un progetto, di semplice attuazione e senza grossi impegni
di spesa, che preveda interventi di manutenzione e l'installazione di nuove
attrezzature ludiche presso il Parco
del Sole e Villa Moncada, per rendere
più fruibili le nostre aree verdi e per
affermare un'idea di città in cui gli spazi pubblici non siano più luoghi poco e
mal frequentati.
Fiduciosa di un immediato e positivo riscontro da parte Sua, colgo l'occasione per ricordarle che, come lei
ha scritto nel suo programma in campagna elettorale, "il coraggio di cambiare" comincia e passa anche per le
piccole cose. Allora non dimentichiamoci, la prego, dei cittadini più piccoli,
affinché Paternò diventi una città "a
misura di bambino".
4
5
La pagina dell'amministrazione
Il Sindaco risponde
U
n periodo particolare, nel quale l'attività dell'Amministrazione è stata impegnata su
più fronti. Sindaco quali difficoltà sono emerse?
L'attività dell'amministrazione è
stata rivolta sia alla gestione dell'ordinario che alla progettazione di
qualcosa di nuovo. Il lavoro ordinario è il funzionamento degli uffici,
che purtroppo è sempre stentato e
poco fluido. Molte cose che a nostro parere dovrebbero essere di
pura e semplice gestione (e su cui
quindi gli uffici dovrebbero lavorare
in automatico) vanno avanti solo se
controllate, sollecitate, sostenute.
Questo resta uno dei problemi fondamentali del nostro Comune, per
cui molte risposte vengono meno
per la scarsa attenzione degli uffici
preposti. Tutto ciò spesso causa in
me e negli assessori una certa rabbia, perché ci accorgiamo che siamo
costretti a sostituirci ai dirigenti e,
a volte, agli stessi dipendenti, pur di
dare risposte ai cittadini.
Per quanto concerne il"
servizio civico", quali sono le
novità?
È un progetto su cui lavoriamo
dall'estate scorsa. Insieme al cosiddetto gruppo-piano, cioè il gruppo
che pianifica le spese dei servizi sociali per il distretto PaternòRagalna-Licodia-Belpasso
abbiamo deciso di spendere
dei soldi che ci erano stati
assegnati in più attraverso
progetti di lavoro di utilità
sociale per 3-4 mesi. Un
modo per dare un piccolo
sostegno economico a persone fortemente disagiate,
ma chiedendo loro nel frattempo una prestazione di
servizio che possa essere
utile alla città. Da mercoledì
16 i partecipanti al servizio
civico sono presenti in piazze e parchi della città per
occuparsi della loro pulizia
e sorveglianza. Per darvi un
parametro, vi diciamo che il
gruppo piano non si riuniva
per decidere l'impiego delle
somme da più di un anno.
Come stanno rispondendo
i cittadini alle iniziative a tutela e salvaguardia del territorio?
Continua il fenomeno di cura di
gruppi spontanei di cittadini in alcune piazze. Ad esempio, in Piazza
Nino La Russa e Piazza Aldo Moro
(quella accanto al terzo circolo, per
intenderci). All'inizio questa attività
era stata strumentalizzata da alcuni consiglieri comunali che avevano
tentato di trasformare il significato
dell'iniziativa da una partecipazione al bene comune ad una protesta
contro l'amministrazione, in realtà,
soprattutto grazie al grande lavoro
dell'assessore Borzì, si è sviluppato un lavoro di collaborazione tra
istituzione e cittadini. Piazza Aldo
Moro si sta trasformando in un bel
luogo vivibile per i bambini con un
verde curato
Da mesi ormai si parla
della questione rifiuti. A che
punto siamo?
Sono stati riconsegnati i cassonetti
alle cooperative in zona Ardizzone,
accompagnata da un'azione di sensibilizzazione dei cittadini condotta
dalle associazioni Anpas e Rifiuti 0.
La raccolta è proseguita abbastanza
regolarmente, e sono state anche ripulite molte micro-discariche.
Sindaco, Lei ha anche la delega
La pagina dell'amministrazione
di Angelo Granata
Intervista all'Assessore Flavia Indaco
Affari legali e Pubblica Istruzione.
come Assessore alla cultura, un ruolo importante che la vede impegnato
in diverse attività culturali.
Maggio è stato un fiorire di iniziative culturali: dalla conferenza organizzata dalla FIDAPA con la presenza di Dacia Maraini, alla Notte dei
musei , nella quale i più bei monumenti della città sono stati visitati da
centinaia di persone, ad una giornata dedicata alla musica organizzata
dal maestro Coniglio. La ricchezza
e la frequenza di queste iniziative
ci fanno dire che progressivamente
la città sta alzando il proprio livello culturale, e soprattutto le zone
storiche sono sempre più vissute,
giustificando la prossima apertura di
alcuni locali nella zona tra piazza S.
Barbara e la Collina.
Domenica 12 Maggio Paternò è
stata invasa da centinaia (circa 700)
di ragazzi venuti da tutta la Sicilia
per la festa del si della Gi.Fra. Naturalmente è probabile che non ci siano state video camere a riprenderli,
ma lo spettacolo della nostra collina
invasa di giovani è stato bellissimo.
Il primo maggio a Roma abbiamo
potuto esporre all'auditorium della
musica una mostra sui cantastorie
di Paternò, che ha avuto un successone. Insomma Paternò comincia ad
alzare la testa proprio partendo dalla sua cultura e dai suoi artisti.
"H
o abbracciato il progetto
"Mauro Mangano Sindaco"
senza nessuna velleità politica, spinta dal desiderio di partecipare
in prima persona al processo di cambiamento tanto auspicato e consapevole
che solo un reale apporto dei professionisti può risollevare le sorti di questa
città"
Così esordisce l'avvocato Flavia
Indaco, assessore agli Affari legali e
da qualche mese anche alla Pubblica
Istruzione, che cordialmente concede
quest'intervista ci racconta le iniziative e
il lavoro svolto in questi mesi. L'assessore, sposata e madre di due figli, avvocato
e Magistrato onorario dal '98 al 2012,
non nasconde gli immani sacrifici per
riuscire a conciliare la famiglia, la professione e l'incarico di assessore.
Assessore, nel momento in
cui si è insediata qual era la situazione in cui versava il Comune di Paternò, per quanto
concerne il comparto "Affari
legali"?
Ho trovato una situazione molto difficile da gestire, con diverse cause milionarie ancora pendenti e altre, definite,
che gravano pesantemente sul bilancio
dell'Ente. Molte di queste sono dovute
ad espropriazioni non interamente pagate, altre, non essendo state concluse
negli anni, anche con accordi transattivi,
rischiano di far tracollare il Comune.
La politica del passato è stata quella di
rinviare la risoluzione delle controversie
senza a trovare accordi per far risparmiare l'Ente.
La questione dei "doposcuolisti" rischia di incidere pesantemente sulle casse , già esigue,
del nostro Comune. Come è
stata risolta?
La questione non è ancora del tutto risolta. Abbiamo trovato un accordo
transattivo fatto dalla scorsa Giunta ed
approvato dal Consiglio che, purtroppo,
non solo non riguardava tutti i soggetti coinvolti dalla vicenda, ma non aveva
previsto nel dettaglio le somme, alcune delle quali inferiori a quelle dovute.
Questo ha comportato un ritardo nella
stipula della transazione davanti all'UPL,
che si farà non appena approveremo
il bilancio. Personalmente ho mediato
tra gli interessati e l'amministrazione
per arrivare ad una soluzione. Rimane
aperta la questione dei "doposcuolisti"
provinciali che hanno vinto il ricorso,
ma che "stranamente" sono stati esclusi
dall'accordo transattivo con la vecchia
amministrazione. A questo va aggiunto un recente ricorso promosso da 46
dipendenti provinciali ex doposcuolisti
che lavorano presso il nostro Ente!!
Certamente questi problemi non sono
nati con noi, ma ci sono stati lasciati in
eredità e sicuramente potevano risolversi prima con gran risparmio per il
Comune.
Sul piano economico, quanto
ha inciso?
Abbiamo trovato un Ente al tracollo
e siamo riusciti lo stesso a chiudere il
bilancio. Quel che più mi rammarica e
che dovendo far quadrare i conti, e pagare tutti i debiti trovati, non potendo
più contare sui gettiti che prima venivano dallo Stato e dalla Regione e che oggi
non ci sono più,non possiamo dare tutti
i servizi che la città ci chiede.
Negli ultimi anni la "Pubblica
istruzione", si è occupata prevalentemente di interventi a
sostegno dell'edilizia scolastica. Negli ultimi mesi che cosa è
stato fatto per rendere le scuole più sicure?
Ho ricevuto solo da due mesi la delega alla Pubblica Istruzione e ho potuto costatare che già erano stati avviati
diversi progetti legati alla "sicurezza".
Come madre capisco le preoccupazioni
di un genitore che pretende sicurezza a
scuola per i propri figli. Ho visitato le nostre scuole e ho costatato che le stesse,
grazie agli insegnanti e ai dirigenti,sono
ben organizzate per accogliere i nostri
ragazzi. Non si può dire lo stesso delle condizioni strutturali, a causa di una
manutenzione trascurata e spesso insufficiente. Devo dare atto che chi mi ha
preceduto si è occupato principalmente
dell'edilizia scolastica richiedendo finanziamenti per la messa in sicurezza. Mi
adopererò per assicurare alle scuole le
certificazioni necessarie per la sicurezza, grazie anche ad alcuni progetti che
prevedono dei finanziamenti da parte
della protezione civile.
L'Assessore alla P.I.ricopre
un ruolo importante in termini
diformazione e istruzione , che
cosa significa per Lei rivestire
un incarico così delicato?
di Francesca Coluccio
L'Assessore Flavia Indaco
"Scuola" per me significa non solo
istruzione ma anche formazione della
futura società: è il luogo dove i nostri
figli imparano a confrontarsi con gli altri,
a socializzare,acquisendo gli strumenti
necessari a sviluppare il loro senso civico. Spesso il ruolo dell'assessore alla
P.I. è svilito dalle "strane aspettative"
dell'utenza che lo vedono come l'interlocutore con gli uffici, anche per risolvere i piccoli problemi di manutenzione
(rubinetti che perdono, porte che non
aprono etc.). Il mio più grande desiderio è legare la mia figura ad un obiettivo
dell'intera amministrazione: contribuire
a sviluppare il senso civico nei nostri ragazzi per avere buoni cittadini in futuro.
Quali iniziative sono state
promosse e quali sono in programma nei mesi a venire?
Ho accolto e sponsorizzato il progetto "Adotta un monumento" affinchè
le scuole, dal prossimo anno scolastico,
scelgano un monumento o un'opera del
nostro Comune e la adottino, promuovendola a tutta la città. Il progetto nasce
dalla consapevolezza che conoscere i
monumenti della propria città avvicina
i giovani ad un concetto più ampio di
valorizzazione e tutela dei beni comuni e delle tradizioni. Insieme al Sindaco
abbiamo proposto al provveditorato la
realizzare di progetti finalizzati alla promozione del senso civico e a combattere la dispersione scolastica, piaga ancora
presente nel nostro territorio.
6
La parola al consiglio
La voce di Parisi
a cura di Francesca Coluccio
La voce di Buttò
La mia scelta nasce dopo anni di servizio
nell'associazionismo; il forte legame con la mia
città mi ha portato a riflettere che non si può
abdicare sempre agli altri per le scelte "politiche" del nostro futuro. Ho scelto, quindi, di
scommettermi, anche quando tutti affermano
che la politica è "sporca", sforzandomi di contribuire a migliorare l'azione economica, sociale, amministrativa e culturale destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il
bene comune.
Stare a guardare una politica inerte ed insensibile alle esigenze comuni: ecco cosa mi ha
spinto, l'esigenza di una politica vicina al cittadino e la voglia di dare il mio contributo nella
mia Città dimenticata ma utilizzata dai maggiori partiti italiani che hanno gestito la cosa
pubblica come se fosse privata.
Allo stato attuale il problema primario è la
Quali sono i nostra economia che non è in grado di garanproblemi prioritari tire a tutti un lavoro. Diverse sono le attività
di Paternò?
commerciali che chiudono e, i giovani laureati che rimangono, sono costretti a ripiegare
su posti nel settore dei servizi poco qualificati
e mal retribuiti. Avvertiamo tutti l'esigenza di
avere le strade pulite e senza buche, i parchi
con la bambinopoli, queste sono priorità che
stiamo risolvendo, ma la sfida vera è riuscire a
guardare oltre il nostro "orto" perché non É
detto che riusciamo a salvarlo se tutt'attorno
si fa terra bruciata! Dobbiamo unirci nei momenti di difficoltà senza scatenare la sindrome
"morte tua vita mia".
I problemi della città affiorano già dagli anni
novanta quando l'unico settore produttivo
di Paternò, quello agrumicolo, è stato abbandonato da parte delle Istituzioni le quali non
hanno saputo sfruttare quelle politiche agricole, meglio utilizzate al Nord, mettendo in
ginocchio il mercato delle arance, causando
un abbattimento della domanda interna. Ciò
ha provocato una paralisi anche dell'edilizia,
con il risultato di una ridotta o quasi assenza
di offerta di lavoro, tutt'ora persistente. Ritengo pertanto si debba iniziare incentivando la
produzione delle nostre care e uniche arance,
mettendo in atto tutte le strategie necessarie
al mercato agrumicolo, e stimoloando il settore commerciale ed artigianale.
Ho attivato una rete tra l'Amministrazione e la
Facoltà di Architettura di Catania per promuovere nel III circolo didattico di via Pitrè e nella scuola media G. Nicolosi un progetto denominato
"Orti di Pace" che attiene la pratica della coltura
della terra come pratica educativo-didattica per
ridurre la dispersione scolastica. Con l'Assessore Palumbo stiamo lavorando per creare a Ponte
Barca nei locali del Consorzio di Bonifica, un'aula
didattica per l'educazione ambientale da mettere
a disposizione per le scuole. Come componente
della III Commissione Consiliare Permanente ho
contribuito alla stesura del "Regolamento di Polizia Urbana", che verrà presto votato in Consiglio,
che indica le norme e i comportamenti necessari per la serena e civile convivenza nella nostra
città. Nella VIII Commissione invece ho proposto
l'apertura di un front office del Consorzio di Bonifica che è stato inaugurato il 3 aprile, il primo in
provincia di Catania, inoltre ho proposto in collaborazione con la Forestale la creazione di un
Centro di Educazione Ambientale presso Piano
Cesarea che è già in fase di progettazione. Ho
dato l'idea e collaborato col Sindaco ad un progetto che è stato presentato presso l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che mira a
tutelare e valorizzare il patrimonio geologico (Salinelle, Collina storica, Fonte Maimonide, Roccia
di Pietralunga) di Paternò.
Faccio parte della 4^ CCP "Pubblica Istruzione e della
8^ "Attività Produttive. Con i colleghi mi piace intendere
la politica come una squadra a disposizione della Città.
Siamo riusciti a creare una mappatura delle maggiori esigenze della Città e, in relazione alla disponibilità economica, ci siamo imposti per inserire alcuni interventi come
refezione scolastica e il contributo per le manutenzioni
ordinarie degli Istituti scolastici. Abbiamo realizzato, con
non poche difficoltà, la formazione del "Consiglio dei
Ragazzi". Abbiamo elaborato il regolamento sui chioschi e dehors, quello per le associazioni culturali con la
conseguente costituzione di una Consulta e altri ancora. Scavalcando ideologie politiche, mi sono adoperata,
unitamente al Presidente del Consiglio, per realizzare la
manifestazione "Eventi di Marzo". Un mese dedicato al
tema delle pari opportunità grazie soprattutto alle associazioni "al femminile",che hanno profuso le loro energie
e competenze a favore della collettività. Da questa esperienza, nasce l'indirizzo di istituire il Comitato per le Pari
opportunità, in atto all'O.G.. Il mio ruolo in opposizione
continua in maniera attenta e propositiva attraverso interrogazioni che chiedono, per esempio, l'intervento per
l'esiguo numero diVigili Urbani. Ho rilevato danni al nostro Convento di San Francesco alla Collina causati da
terzi, riuscendo a far ripristinare i luoghi; unitamente ad
altri consiglieri, abbiamo chiesto spiegazione circa l'Ordinanza che affidava il servizio della raccolta dei rifiuti alla
Nuova Spurghi Jet S.R.L., culminata con la richiesta di una
commissione di inchiesta e tanti altri quesiti volti a comprendere meglio l'uso del denaro pubblico.
In questo clima
di assoluta incertezza, che cosa l'ha
spinto/a a fare politica?
?
?
Quali provvedimenti lo hanno
visto protagonista
come consigliere
e come membro
delle commissioni
di cui fa parte?
?
Giovanni Parisi, lista "Cittadini in Comune"
Qual è la sua
posizione
sull'eventuale chiusura
del reparto di ginecologia e ostetricia
di Paternò?
?
I commercianti
di Paternò vivono,
da qualche anno, un
momento di grande crisi. Pensa che
questo sia dovuto
alla presenza dei
Centri Commerciali o ci sono delle
responsabilità da
parte dell'amministrazione?
?
Ha delle proposte per rilanciare
l'economia e per
sostenere i giovani
in cerca di occupazione?
?
Guerrina Buttò, lista "Condorelli"
La voce di Parisi
La voce di Buttò
La chiusura del punto nascita non può basarsi
solo sul raggiungimento di 500 parti l'anno o da
un mero calcolo di costi-benefici. Oggi Paternò
paga un prezzo alto determinato da errori nella
gestione sanitaria e finanziaria della Sanità in Sicilia.
Comprendo che i conti pubblici vanno risanati ma
devono essere dettate anche da considerazioni
socio-sanitarie, mirate al rispetto e alla tutela delle mamme e dei nascituri. Speriamo che il nuovo
Piano Sanitario Regionale "guardi effettivamente
le necessità del nostro territorio" come affermato dal Sindaco il 16 Maggio a Palermo presso la
Commissione regionale alla Sanità.
La notizia, sconcertante, è ormai in circolazione da qualche anno, bisogna essere coerenti
con la realtà e ritornare indietro con gli eventi
e pensare che la vicenda sia stata in qualche
modo sottovalutata. Una cosa è certa: tutto
il Consiglio si batterà fino in fondo per continuare ad avere cittadini Paternesi e la prova è
la convocazione a Palermo di una delegazione
che si batterà per la risoluzione problema, richiesta accolta grazie alla convocazione di un
Consiglio straordinario.
L'aumento vertiginoso dei centri commerciali e
degli ipermercati nella provincia di Catania ha certamente messo in ginocchio i nostri commercianti ma
non dimentichiamo che la crisi è anche determinata dal dilagare della merce cinese, dalla concorrenza
sleale che va dall'abusivismo alla contraffazione e non
ultimo la pressione fiscale che in questi anni è cresciuta. Oggi è necessario avviare una nuova politica
commerciale che porti alla creazione di una rete tra
commercianti e artigiani, attraverso la creazione del
"Centro Commerciale Naturale" istituito con la legge
regionale n. 10 del 2005 per attingere a finanziamenti
europei. L'obiettivo del Centro Commerciale Naturale è quello di rilanciare il commercio, l'artigianato, i
servizi e la ricettività, attraverso un modello di aggregazione di negozi, esercizi commerciali e servizi turistici, per non abbandonare le vie storiche della nostra
città per andare invece ai centri commerciali.
É troppo presto per dare colpe ad un' amministrazione insediata da un anno e in un momento di crisi economica generale. Tuttavia, ad
oggi non mi risulta siano state intraprese iniziative atte a contrastare la presenza dei centri
commerciali ed a rilanciare l'economia locale,
anzi, come se il Governo Nazionale non bastasse ad incidere sulle tasse, l'amministrazione, con l'avvallo dei consiglieri di maggioranza,
ha pensato bene ad aumentare al massimo
consentito l'I.M.U., causando il definitivo collasso sia dei commercianti che di quei cittadini i quali, privati di quest'ultima risorsa ed
ulteriormente impoveriti, non hanno potuto
favorire il commercio e quindi la circolazione
di denaro.
Ritengo che bisogna avere il coraggio di attuare scelte
forti, facendo leva innanzitutto sulle originali vocazioni e
sulle potenzialità che esprime il nostro territorio. Il settore artigianale, agroalimentare, l'acquacoltura che grazie al
nostro territorio ricco di sorgenti, potrebbe rappresentare un'attività in grado di sostenere il trend, in costante
aumento, della domanda di mercato e del consumo di
prodotti ittici, che si registra su scala mondiale. Il turismo
integrato non solo con dei percorsi storico-architettonici,
ma legato all'ambiente (Salinelle, Oasi di protezione faunistica di Ponte Barca, ecc) con degustazioni enogastronomiche (vino, olio, arance, miele, lupini, conserve, ecc).
Queste opportunità vanno ottimizzate anche attraverso
un'impresa giovanile,che ad oggi non c'è,che accompagni
i turisti,organizzi la promozione e gestisca il tutto.Infine la
politica regionale, nazionale, europea deve fare la sua parte per incentivare la crescita imprenditoriale, in particolare femminile e giovanile, sostenendo nuove professioni e
valorizzando il lavoro dentro logiche di legalità e dignità
delle persone.
Non è facile ma nemmeno impossibile. Come già
detto è necessario attivarsi energicamente a favore del
settore agrumicolo e del settore edile,entrambi colonne portanti dell'economia locale. Contestualmente è
indispensabile puntare a creare una nuova economia
mettendo in atto tutti quegli espedienti fini alla ricerca
di aziende le quali, incentivate, possano investire sul nostro territorio per la creazione,ad esempio,di industrie
manifatturiere, di progetti integrati nel settore energetico e, non ultimo, per rilanciare l'artigianato locale. In
tutto ciò, rammentando che le piccole/medie imprese
costituiscono poi la gran parte delle principali attività
commerciali di Paternò ( oramai sono soffocate da
troppo tempo sia dalla mancata erogazione di credito che dalle tasse), è compito della politica creare un
ponte tra questi e gli istituti di credito,poiché se non c'è
credito non ci può essere sviluppo e quindi la nostra
città né potrà riprendersi né rimettersi in gioco con le
altre realtà locali i quali vantano zone industriali proliferanti di economia.
8
9
EVENTI CULTURALI DI MAGGIO
C
onclusi gli eventi legati alla
"Primavera dello sport,"
promossi dall'Assessorato
allo sport, l'ultimo dei quali dedicato al torneo di tiro con l'arco, per
Paternò, maggio è stato un mese di
grande fervore culturale. Innumerevoli manifestazioni dedicate all'arte,
alla musica, alla danza e alla cultura
hanno coinvolto la cittadinanza facendole rivivere il centro storico.
Il primo maggio i ragazzi della "Casa del Cantastorie" varcano i confini regionali e approdano
all'Auditorium Parco della Musica,
a Roma, portandosi dietro la grande tradizione del cantastorie Ciccio Busacca. Grazie all'iniziativa
del comitato culturale (Claudia
Barcellona, Antonella Caponnetto, Giorgio Ciancitto, Andrea Coppola, Daniela
Privitera) e del sindaco Mangano, con la preziosa collaborazione
del Dott. Orazio Palumbo e
della sign.ra Mariella Camilleri
(ufficio attività culturali), Paternò
partecipa a "La Notte dei Musei",
evento promosso dal Ministero dei
Beni culturali.
Il noto appuntamento già da qualche anno consente, in tutta Italia, di
usufruire gratuitamente dell'apertura dei luoghi legati alla cultura,
per avvicinarsi al patrimonio artistico del nostro Paese.
Con questo spirito, il 18 maggio,
da palazzo Alessi ha avuto inizio il
viaggio attraverso i luoghi cari alla
nostra tradizione artistica e culturale, arricchito da numerose attività gestite dalle Associazioni presenti, come quella del "Filo Bizzarro".
Presenti, tra gli altri, anche l'associazione Archibla, che ha presentato
"I luoghi della memoria" presso la
Biblioteca G.B. Nicolosi, di SiciliAntica ed il Convento di San Francesco alla Collina. La Notte dei Musei è stata anche un'occasione per
ammirare, nella Chiesa dell'Ex Monastero la Vergine col Bambino, pittura su tavola della celebre pittrice
Sofonisba Anguissola. In questo viaggio non poteva mancare la
riscoperta dei reperti archeologici,
di incommensurabile valore, ospitati dal Museo Savasta, presentati
dalle alunne del Liceo Classico "M.
Rapisardi" di Paternò in collaborazione con l'Associazione SiciliAntica. Attraverso la maestosa scalinata
settecentesca i partecipanti hanno
raggiunto la punta di diamante del
nostro patrimonio: la collina storica con il castello Normanno e San
Francesco alla Collina.
<<L'apertura dei luoghi della musica, dell'arte e della cultura - dice
Antonella Caponnetto - non solo
ci consente di apprezzare luoghi
per troppo tempo dimenticati, ma
permette di attivare, attraverso il
coinvolgimento diretto delle Associazioni paternesi, una rete di sinergie interne ed esterne al territorio
per lo sviluppo culturale e turistico
del nostro paese>>.
La musica, invece, è stata protagonista indiscussa il 20 Maggio, con
il concerto a cura dell'Ass. Musicale
"Sturm Und Drang" , accolta nello
splendido scenario di San Francesco alla Collina, che ha ospitato
anche il coro del IV C.D. "M. Virgillito". Momento di grande suggestione è stato il Gran concerto del
coro polifonico Sturm Und Drang e
l'Orchestra da Camera L'Estro Armonico, che ha visto la partecipazione del coro di voci bianche "Angelica Vox" diretto dall'insostituibile
Maestro Salvatore Coniglio.
La tradizione siciliana dei cantastorie rivive grazie all'iniziativa del
Teatro Giovane "Turi Pappalardo"
che con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di
Paternò, dal 23 Aprile a 4 maggio, nel Piccolo Teatro, propone
la mostra - spettacolo che attira
centinaia di visitatori. Sempre a
Maggio, presso la Biblioteca Comunale "G.B.Nicolosi", il prof. Santo
Liotta, in collaborazione con l'associazione culturale Agorà e Arci,
ha incontrato l'autore del libro "Il
Partigiano di Piazza dei Martiri",
Enzo Barnabà. Il libro racconta
la tragica vicenda, del partigiano
Salvatore Cacciatore e le lotte
per la liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Palazzo delle Arti, infine,
ha ospitato una mostra di arte contemporanea a cura di Turi Papa e
Carlo Panebianco.
di Francesca Coluccio
Le iniziative di Paternò News
di Mimmo Chisari
L
Visita alla cripta e al campanile della chiesa
di Santa Caterina
a Redazione di "Paternò News",
periodico mensile di Cultura,
Attualità, e Sport, ha programmato una serie di iniziative culturali
che si concluderanno entro i prossimi
sei mesi. Il primo evento riguarderà
la presentazione, alla cittadinanza, di
tutto lo staff redazionale del periodico, dell'Editore e dei collaboratori
esterni. La manifestazione avrà luogo,
sabato 15 giugno alle ore 18.30, nella Sala Conferenze di Palazzo Alessi. Il
primo passo che intende fare la Redazione è l'Istituzione di un Premio di
Poesia, a livello nazionale, in onore del
nostro concittadino onorario Giulio
Einaudi.
Non tutti sanno che, dall'8 maggio
al 15 maggio 1993, venne organizzata
la Prima Mostra Mercato del Libro. In
quella occasione il Sindaco Alfredo
Corsaro propose ad Dott. Giulio Einaudi, presidente dell'omonima Casa
Editrice, il conferimento della Cittadinanza Onoraria. Riconoscente per
l'accoglienza, il Dott. Einaudi comunicò successivamente di voler accettare la proposta. La Cittadinanza gli fu
conferita, poi, per mano dello stesso
Geom. Alfredo Corsaro in occasione
di apposita cerimonia organizzata dal
Sindaco dell'epoca Prof.ssa Graziella Ligresti. Questo è stato un atto
significativo e simbolico che ha voluto sancire e sottolineare l'importanza
della Cultura per la Città, patria dell'il-
Il violinista Alessio Correnti e la poetessa
Cettina Caliò (ph. Stefano Gaeta)
Il Maestro Salvatore Coniglio e il coro
"Angelica Vox"
Via della libertà 61/A Paternò
Associazione Culturale, Periodico d'informazione
lustre studioso e geografo G. B. Nicolosi, a cui è stata intitolata la Biblioteca
Comunale, luogo fondamentale della
memoria storica e collettiva di Paternò, fondata nel 1835 e che, oggi, possiede molti antichi volumi tra cui 26
preziosi Cinquecentini, donati dal dottore Antonio Mazzamuto. Questi prestigiosi manoscritti non solo
hanno una grande importanza per appassionati bibliofili ma soprattutto un
immenso valore scientifico per tutti i
ricercatori e gli studiosi di Storia locale. Tra i vari appuntamenti culturali
sono previste la pubblicazione di un
saggio storico sulla prima guerra servile in Sicilia, scritto dal professore
Mimmo Chisari, presidente di SiciliAntica sede di Paternò, e la stampa
di un opuscolo sulle tradizioni antiche
e folcloristiche della nostra Città. Per
la fine dell'anno in corso, l'Associazione Culturale di "Paternò News" ha
messo, inoltre, in cantiere la pubblicazione di un Calendario che illustrerà,
attraverso delle suggestive immagini,
aspetti caratteristici, angoli poco noti,
edifici minori, visioni panoramiche
inedite del paesaggio urbano e antropico di Paternò. In questo modo il
periodico intende creare un rapporto
diretto con i cittadini, con cui vuole
sempre dialogare, al fine di conoscere
sempre più approfonditamente le loro
esigenze e i loro problemi per poter
poi proporre, assieme a tutte le altre
forze culturali e sociali, eventuali e
possibili soluzioni.
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Attualità
La Gioventù Francescana di Sicilia
a Paternò per la Festa del Si.
I
l tradizionale raduno regionale
dei giovani francescani, quest'anno si è svolto per la prima volta a
Paternò, città in cui la tradizione francescana è fortemente radicata con la
presenza, da più di trent'anni, della gioventù francescana e dell'ordine francescano secolare.
Domenica 12 Maggio la città di Paternò è stata invasa dai nuovi normanni gli "Araldi del Gran Re" i cinquecento giovani francescani, provenienti
da ogni parte della Sicilia, per vivere
insieme la XV "Festa del Si" che annualmente si svolge in un comune diverso dell'isola. Durante la relazione
iniziale svoltasi nella chiesa madre è
stato affrontato il tema dell'affettività
nel mondo giovanile. Nell'incertezza e
frammentarietà della vita, l'educatore
ha il compito di far maturare nella sfera affettiva dei giovani il desiderio di
progettualità e vivere relazioni sane,
dando loro coraggio e speranza. Momento cruciale della giornata è stata
la preghiera del Si, con la quale i cinquecento giovani francescani hanno
detto il loro "si" alla Vita, alla Verità,
alla Gioia, ai valori della solidarietà e
della fratellanza; ma la chiamata dei
giovani a seguire Cristo sulle orme di
S. Francesco e Santa Chiara si traduce
nell'impegno di divenire nella società
costruttori di un mondo nuovo, migliore e giusto. A tal proposito il sindaco Mauro Mangano - da sempre
militante nella gioventù francescana,
e oggi terziario francescano - nel suo
saluto ai giovani ha aggiunto "…certamente farete di tutto per cambiare
il mondo, ma ci sarà un giorno, quando diventerete più grandi, che continuerete a combattere per cambiare il
mondo, ma non smettete mai di combattere per non cambiare voi stessi,
per non cambiare troppo per quello
che siete oggi."
La giornata di domenica è stata una
festa, ma anche una prova di comunione e condivisione fraterna: i giovani paternesi hanno lavorato insieme e
tanto perché tutto riuscisse bene, per
far si che la città accogliesse i partecipanti nel migliore dei modi e mostrarsi in tutto il suo splendore.
La Cultura è apertura
di Maria Carmela Longo
La Cultura è apertura
Perché si parla di femminicidio?
I
l termine femminicido indica la
violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta
contro la donna "in quanto donna".
Omicidi di donne che talvolta avvengono tra le mura domestiche, e i cui
artefici sono proprio uomini che ritengono di amarle .
Sono donne che si sono "opposte"
ai voleri di uomini che prima amavano, o donne stanche di subire violenza, che tentando di sfuggire da questa
triste realtà hanno deciso di lasciare
il compagno o il marito per una vita
migliore e più serena lontana dalle
angherie dei loro compagni, ma con
la paura di subire la loro vendetta.
In Italia solo da qualche anno, esiste una percezione sociale della gravità fenomeno. Le associazioni delle
donne e alcuni giornali hanno avviato
un lavoro di prevenzione e sensibilizzazione , offrendo assistenza a coloro
che vivono angosciate queste realtà.
Il dato allarmate è che il femminicidio rappresenta la prima causa di
morte delle donne tra i 16 e i 44 anni,
più delle guerre. Con riferimento al
nostro Paese, solo nel 2012 il numero di questi casi sono stati 124 (più
47 tentati omicidi); e simili stragi non
hanno risparmiato Paternò: esattamente un anno fa , sotto gli occhi della figlia, è stata uccisa Maria Enza
Anicito, 42 anni, ad opera dell'ex
convivente, che poi si è tolto la vita.
Nella loro fredda realtà i numeri
indicano una tendenza che bisogna
fermare, attraverso il dibattito pubblico sul tema individuando soluzioni
per contrastare ed arginare il fenomeno, anche attraverso la sensibilizzazione.
Campagne di formazione e sensibilizzazione sono state organizzate in
quest'ultimo periodo: la partita degli
di Mary Bahrini
Azzurri svoltasi a Torino che portava
lo slogan «la violenza contro le donne è un problema degli uomini»; la
creazione di molti network tra cui
How, "Hands off women".
Importante è stato anche il discorso del Presidente della Camera Laura Boldrini dello scorso 5 maggio
a Venezia, in cui ha denunciato i numerosi casi di femminicidio avvenuti
nel nostro Paese ed ha espresso la
necessità di una nuova concezione
della donna e l'esigenza di nuovi modelli femminili.
È molto importante illustrare le
cause del fenomeno e far conoscere
a tutti i meccanismi di indagine e di
denuncia, pubblicare i risultati delle
locali ricerche anche a livello nazionali e la richiesta di riconoscimento
giuridico del femminicidio come specifico reato e crimine contro l'umanità.
Una storia tra gusto e "acrobazie"!
di Serena Iuculano
I fratelli Camonita al Campionato mondiale di pizza acrobatica.
E anche quest'anno i fratelli Camonita sono stati protagonisti del Campionato mondiale di pizza acrobatica,
tenutosi lo scorso Aprile a Parma,
portando a casa un ottimo risultato
che inorgoglisce Paternò.
Ma questo è solo uno dei tanti
successi da loro riportati, a partire
dal 1999, quando Vincenzo e Salvatore si classificano primi l'uno al
Campionato mondiale di pizza acrobatica di Salso Maggiore e l'altro al Campionato Regionale. Numerose sono le
vittorie che i fratelli conseguono nel
corso degli anni fino ad arrivare al
2010, anno in cui i tre, al Campionato mondiale di Salso Maggiore Terme,
conquistano il titolo di campioni del
mondo della pizza acrobatica. La loro
schiacciante vittoria del 2010 e il loro
indiscusso talento li portano a essere
ospiti in alcune trasmissioni televisive quali "La vita in diretta" e "Vengo
anch'io", dove i tre fratelli hanno catturato il pubblico con le loro strabilianti acrobazie.
I riconoscimenti ottenuti dai pizzaioli non sono solo motivo di orgoglio
per Paternò ma sono senz'altro dei
preziosi esempi di operosità e bravura, e un plauso va a coloro che, come
i fratelli Camonita, riescono a coniugare lavoro e "speciali" abilità, come
quella della pizza acrobatica, senza ovviamente tralasciare l'indubbia qualità
del prodotto.
Salvatore, Alberto e Vincenzo Camonita
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La Cultura è apertura
"Ripuliamo le Salinelle"
"R
ipuliamo le Salinelle" è
un'iniziativa promossa dal
Consigliere Nino Valore, con il sostegno di alcune Associazioni paternesi che intendono valorizzare uno dei simboli più importanti
della nostra Città: le Salinelle.
Da decenni, il sito delle Salinelle si
trova in una condizione di degrado assoluto, situazione ritenuta incresciosa
da molte Associazioni Paternesi, che
hanno deciso di spendersi personalmente nella pulizia e nella rivalutazione
del luogo. Così, il 19 Maggio, le Associazioni "Achibla", "ANPAS Paternò",
"Vivisimeto", "Misericordia Paternò",
l'Associazione socio-culturale "Acque
Grasse- Salinelle" si sono ritrovate sul
luogo per bonificare l'area. << L'obiettivo dell'iniziativa - dice il consigliere
Valore - non è solo quello di ripulire
l'area, ma anche di sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto delle regole,
considerando la città come bene di
tutti. Le Salinelle non rappresentano
soltanto un luogo da ripulire, sarebbe
troppo riduttivo. É necessario definire una programmazione, attraverso
progetti condivisi con la città, che sia
in grado di attingere ai finanziamenti
della comunità europea, sì da consentire che la loro riqualificazione possa
fungere da volano per l'economia locale>>. Il Sindaco Mangano, intanto, chiarisce le iniziative intraprese in
questi mesi: a partire dalla richiesta
di inserimento delle Salinelle nei geositi, siti di rilevanza geologica che, se
fosse confermata, consentirebbe di
ottenere punteggi utili a ricevere finanziamenti. Inoltre, di concerto con
l'Università degli Studi di Torino, sono
state installate due telecamere, una
delle quali termica, in grado di rilevare
le eventuali connessioni con l'attività
vulcanica dell'Etna. A giugno è fissata
la scadenza per la presentazione dei
progetti Life e, a sentire l'Amministrazione, c'è tutta l'intenzione di inserire
tra questi un progetto che riguardi le
Salinelle. Uno studio condotto dalla
INGV dimostra che la produzione dei
fanghi non è costante e quindi non si
presta ad un utilizzo industriale; mentre si può sfruttare da un punto di
vista geotermico, con la creazione di
una centrale geotermica che rappresenterebbe un unicum in tutta Europa
e che, oltre a non essere invasiva, si
concilierebbe bene con l'utilizzo delle Salinelle come risorsa turistica e
naturalistica. <<I cittadini - avverte
il Sindaco- hanno il dovere di essere
corresponsabili di questo immenso
patrimonio che la natura spontaneamente ci ha donato>>. Claudio
D'Angelo, presidente dell'Archibla,
sempre in prima linea nelle attività di
valorizzazione del territorio, avverte
sulla necessità di riqualificare non solo
le Salinelle, ma tutta la zona limitrofa, a partire dal Velodromo. Alla pre-
di Francesca Coluccio
di Mimmo Chisari
Omaggio a Italo Calvino:
Cortilia, città reale, immaginaria e invisibile.
E
sentazione dell'iniziativa "Ripuliamo
le Salinelle" il Presidente del comitato "Acque grasse - Salinelle" - Anna
Maria Tirenna - lancia un appello
all'Amministrazione e a tutta la cittadinanza: << Non lasciateci soli, abbiamo a cuore una zona che, come tutte
le altre, ha il diritto di essere pulita e
di non essere considerata il quartiere
degli zingari, ma è necessario il sostegno di tutti>>. Aggiungo, infine, che le
Salinelle, luogo magico dove si effettuava un antico rito collegato alle acque sulfuree, per la loro vicinanza alla
zona archeologica di S. Marco, tante
volte indagata da parte di SiciliAntica,
e alla Via dei Mulini ha una grande importanza dal punto di vista storico ed
antropologico.
siste una città che, per un
verso, si estende concentrica
alla base elevandosi, come un
cono, in altezza. Su quest'acropoli le
vecchie case s'inerpicano, per antichi
sentieri, sovrapposte a piani sorretti
da muri, con pietrame a secco.
Alcuni percorsi arrivano fin sulla sommità del Castello, che domina
dall'alto un ampio piazzale,t altri, lambiti da piante selvatiche cresciute su
rocce roride per il gelo della notte e
scivolose per secolari muschi, si perdono in vicoli ciechi, affacciandosi su
pericolosi anfratti, dove esili capre
cercano radi ciuffi di erba.Tutt'intorno
un prato di fiori di campo, viole mammole e rare pianticelle di asparagi.
Piccoli usci si aprono su stretti cortili,
soffocati da angusti catoi, da cui si dipartono scale su pericolanti terrazze,
sostenute da archi scrostati dal tempo, dove di sera siedono vecchie che
intrattengono bambini raccontando
storie di briganti.
Di qua, un vaso di gerani ormai, per
muffe, appassiti, di là una bocca di lupo
con tela di ragno e fuliggine cascante: al centro, un braciere fumante che
manda acri odori con bucce d'arance.
Nell'area della piccola corte, rustiche
stalle. Sul balconcino, ricavata in una
nicchia del muro come nelle architetture medievali, una latrina esterna. Fioche lucerne, in lontananza, rischiarano
piccoli altarini, ornati con fiori gialli di
ginestra. Il bianco calcare delle colonnine, che delimitano l'immagine del
Cristo morto, risplende sulla scura pietra
della muratura: dalla
lava, che tutto distrugge, nasce la vita. La
piccola luce, nel crepuscolo della sera, fa
da lieve contrappunto
al lutto della morte.
Per l'altro verso, la
città prolunga la sua
architettura nella sottostante pianura, dove
si sviluppa in modo
lineare secondo uno
schema geometrico di
lunghe vie e grandi incroci. Le grandi piazze si congiungono
alle piazzette, da cui si diramano le vie
con timide casette, tutte a pian terreno, con le finestre "aperte sulle viole
della sera". Grandi portoni di legno,
con teste di leoni, di ferro, come battenti, s'aprono su ampi cortili circondati da giardini profumati con gelsomini ed alti rampicanti. Alberelli di fichi
e di limoni, di mandarini e di nespole,
pergolati, con uva pendente, coprono
pozzi, scavati in sottostanti e umide
profondità. Grandi cortili, ricoperti da
ricchi tendaggi ed ombrose verande,
comunicano con cortili più piccoli, costruiti su terreni soprastanti, creando,
in un andirivieni di entrate e uscite,
un'illusione di labirintico intrico, una
ragnatela di vie di cui, a stento, si riesce a percepirne l'orientamento. Altri
cortili sono costruiti a terrazzamenti,
con colorate ringhiere, che delimitano
gli ondulati dislivelli, e variopinte aiuole di garofani e di gigli. Vi sono cortili pubblici, con popolari fontanelle,
chiusi da semplici recinzioni, e cortili privati, più signorili e riservati, con
eleganti portici ed artistici colonnati.
Nei cortili, a volte, s'improvvisano
bancarelle con opere di pupi e recite
di marionette, con fughe di trottole e
giochi di monete sui quadretti, disegnati con gesso bianco sull'asfalto. Vi
sostano banditori e bande rionali; dal
centro, poi, s'alzano azzurri aquiloni e
palloncini variopinti.
Alcuni cortili, infine, s'incrociano
come i nostri destini, per formare
ampie volute e complicati ghirigori:
spazi aperti verso il cielo, per conversare, liberi, di giorno e contemplare,
di sera, le splendenti stelle.
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Motta S. Anastasia. Feste Medievali:
folklore, tradizione e...beghe territoriali!
di M. G. Alecci
le cosidette intese sui "Territori" riguardano solo la consegna del Fercolo
della Santa durante il giro del paese e
gli addobbi. Tutte le altre manifestazioni (come stabilito dall'Accordo Territoriale del 3.8.1988 e con delibera del
2005) vengono svolte dai tre Rioni al
di sopra dei "Territori" per rendere,
proprio per questo, la Festa più bella
e affascinante. Non capiamo quindi la
contrarietà delle altre due associazioni, appare assurdo, oltre che illogico,
da dove scaturisca loro questo diritto
di veto tenendo conto che noi chiediamo all'Amministrazione comunale
spazi pubblici in qualità di Associazione
Culturale riconosciuta. Al comune e
al Sindaco che dovrebbero stare al di
sopra delle parti spetta il compito di
trovare le giuste soluzioni". E il Sindaco una soluzione sembrerebbe averla
trovata proponendo Piazza Umberto
ma "la piazza è asettica, è usata come
transito e non per spettacoli fissi o addirittura per impiantare qualsiasi tipo
di struttura mobile o fissa - ribadisce
il Presidente del Rione Giovani Maestri
Dario Caruso - inoltre contesto i
modi della richiesta da parte del Presidente Francaviglia, per me il Rione
è 365 giorni l'anno, quindi con questi
presupposti nel mio territorio non entra nessuno, possiamo solo ridiscutere
gli accordi dell'88. Naturalmente se il
Sindaco emette un'ordinanza, per legge
non mi posso opporre, ma mi trova in
disaccordo in quanto si parla di creare
un percorso comune già esistente, in
tal senso che nessuno occupi la piazza".
Non da meno l'intervento del Presidente del Rione Vecchia Matrice Francesco Guarnera che afferma "le Feste
Medievali, come da progetto iniziale,
sono nate nel 1996 all'interno del nostro Rione come antefatto alla Festa
Grande di Santa Anastasia. Le "Feste
Medievali" dovevano essere, infatti, una
"prefesta" al fine di annunciare il tema
della sfilata storica e permettere così
al visitatore di immergersi in un'atmosfera medievale. Sin da subito, anche gli
altri Rioni hanno condiviso l'idea, ma
qualcuno (come il Rione Panzera) ha
sempre dimostrato di avere interessi
tanto che la loro organizzazione, anche se solo per pochi giorni, gli permetteva di poter accedere ai contributi stanziati dagli enti locali. Negli anni,
il Rione Vecchia Matrice ha sempre
provveduto a realizzare detta manifestazione con grossi sforzi economici,
si vedano in tal senso le spese in merito alla pubblicità, direzione artistica,
scenografi e compagnie di artisti di alto
profilo nazionale e non. Oggi si paventa
la possibilità che il Rione Panzera, senza mai aver investito tempo e denaro
per la progettazione di alcuna "Festa
Medievale", possa compromettere la
quasi ventennale tradizione a causa di
pretese territoriali di basso respiro. Il
Rione che io rappresento non intende
assolutamente cedere a tali pretese e
chiede fermamente al Sindaco del Comune di Motta di non concedere alcuna autorizzazione tendente a snaturare
l'identità di un Rione che si identifica e
si radica in quella che è la sua natura
territoriale per antonomasia." Insomma si dovrà aspettare il mese di agosto
per sapere se Motta godrà delle "Feste
Medievali" oppure il paese continuerà
a versare in un lugubre oblio sociale e
culturale.
Pubblicità Elettorale committente Pietro Luca Impallomeni
A
ll'alba della tanto decantata
e rinomata Festa Medievale
organizzata dai tre Rioni di
Motta S. Anastasia di cui Rione Panzera, Rione Vecchia Matrice e Rione Giovani Maestri non sembra che ci possa
essere sbocco alla realizzazione della
suddetta. Ma torniamo un passo indietro per capire cosa stia succedendo
nel territorio mottese. Premesso che
le Feste Medievali vengono organizzate ognuna nel proprio "territorio di
appartenza" tutto comincia alla fine di
gennaio quando il Presidente del Rione
Panzera Antonino Francaviglia
presenta la richiesta di autorizzazione
per l'utilizzo degli spazi pubblici di Piazza Castello e vie limitrofe per lo svolgimento della manifestazione "Rocca
d'Argento" dal 10 al 18 agosto, che, si
da il caso voglia essere il "Territorio di
appartenenza" del Rione Vecchia Matrice, oltre che coincide con la stessa
data di programmazione della festa. A
tale richiesta il Sindaco diniega l'approvazione e i Presidenti degli altri due
Rioni contestano tale proposta. Non
condividendo tale decisione del Sindaco il Presidente del Rione Panzera A.
Francaviglia risponde con una lettera precisando che " l'anno scorso il
Sindaco ha revocato, negli stessi giorni,
della manifestazione il permesso precedentemente concesso nella zona di
Via Montalto, costringendo la nostra
Associazione a rifugiarsi in un angolino
con il risultato evidente di mortificare
l'impegno di molte persone, di frustrare le aspettative di tanti attivisti e di un
danno economico enorme; mentre nel
frattempo le altre due associazioni che
organizzavano le medesime manifestazioni facevano notevoli successi dal
punto di vista economico. Dato che,
nell'anno appena trascorso, si è fatto
poco o nulla per risolvere i problemi ci troviamo nelle stesse condizioni dell'anno passato, nè, al momento,
esistono altre zone alternative valide
per poter effettuare una manifestazione che richiama temi storici e culturali.
Quindi quest'anno abbiamo chiesto di
poter svolgere le nostre Feste Medievali in altri spazi pubblici comunali
e certamente, scegliendo quelli di più
alto prestigio. Ricordiamo che le Feste
Medievali non hanno nulla a che vedere
con la Festa di Santa Anastasia, infatti
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Elezioni Amministrative di Belpasso 9-10 Giugno 2013
Sono nata a Belpasso, dove vivo sin dalla nascita; sono una docente impegnata nel sociale e nella professione verso il mondo della
disabilità. Milito da sempre fra le file del centro- destra ,ricoprendo cariche Istituzionali di consigliere, assessore e esperto esterno
del Sindaco A.Papale,una crescita umana,sociale e politica che negli anni mi hanno permesso di conoscere il funzionamento della
macchina burocratico- amministrativa. Ho imparato tanto lavorando intensamente INSIEME ai funzionari, con un lavoro sinergico
e sistematico. È con gratitudine, senso di responsabilità, grande umiltà, sempre con lo stesso entusiasmo che mi contraddistingue
nel trovare la strada e le risposte giuste, che ho accettato anche questa volta, di far parte di questa squadra affrontando la campagna elettorale con coerenza, lealtà e profondo rispetto verso tutti coloro i quali credono e si vogliono scommettere in questo
percorso elettorale.
LAVORARE INSIEME
Sono orgogliosa di fare parte della SPLENDIDA squadra del Popolo della Libertà che il candidato sindaco Santo Pulvirenti propone alla città.
LA POLITICA CON LA "P" MAIUSCOLA
Ma cosa significa per me politica e cosa potrei fare io in politica? La politica è mettersi al servizio della comunità, porre a disposizione della collettività le personali competenze, acquisite nel personale percorso di vita. È l'amore per Belpasso dove da sempre vivo,
che mi ha spinto a un impegno in prima persona verso la Politica con la "P" maiuscola.
UNA PASSIONE CHE METTO A DISPOSIZIONE DEL MIO PAESE
Sento il bisogno di donare incondizionatamente le mie capacità, il mio tempo, le mie idee; ritengo che la politica intesa come dedizione al "bene comune", se fatta con onestà, rigore e trasparenza, sia una delle manifestazioni più alte del vivere civile: il bene comune
siamo noi, i nostri bisogni di socialità, il sostegno ai nostri anziani e a coloro i quali richiedono "bisogni speciali ".
RIAPPROPRIAMOCI DEL VERO SIGNIFICATO DELLA POLITICA…
Il modo con il quale vorrei affrontare questi temi è centrato sull'ascolto ed il continuo confronto prima di ogni decisione. Ricordo
sempre le parole del Papa Paolo VI: "la politica è la più alta forma di carità cristiana": è confronto onesto e leale, ascolto, capacità
progettuale. Molte sono le iniziative da me proposte, nel mio primo mandato di consigliere comunale nel primo e secondo mandato
assessoriale e l'ultima nomina di fiduciario esterno ne cito qualcuna:l'Università della terza età e del tempo libero,il Centro comunale per disabili, e ad altre importanti compiti Istituzionali. Il mio amore per Belpasso non nasce nell'arco temporale della campagna
elettorale, ma è un amore che ha accompagnato la mia vita, sulla scia degli esempi di alcune persone speciali e della mia famiglia, che
mi hanno indirizzata verso alcuni valori e principi morali.
PARTECIPAZIONE NEGOZIATA… RVOLTA A TUTTI E PER TUTTI.
Bisogna pensare una politica, che, in questi momenti di crisi economica, favorisca gli strumenti di "partecipazione negoziata" messe
a disposizione dalla Comunità Europea. C'è bisogno di uno sforzo corale per portare avanti una politica partecipata rivolta a "tutti
e per tutti" indipendentemente dalla diversità di genere.
UNA CULTURA DELLE PARI OPPORTUNITÀ…
Da qui l'urgenza di creare la "Cultura delle Pari Opportunità " di "misure di conciliazione", che secondo me rivelano tutte quelle
facilitazioni che intenzionalmente o no, sostengono la combinazione di lavoro e responsabilità di cura, per favorire condizioni di pari
opportunità di accesso e permanenza nel mercato del lavoro e tempi più "leggeri".
LE COSE E I PROGETTI CHE RITENGO SIANO IMPORTANTI
SEMPRE PIÙ, NEL FUTURO SARÀ IMPORTANTE INVESTIRE SUL NOI, PIUTTOSTO CHE SULL'IO; COSTRUIRE MOMENTI DI
PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE DELLE SCELTE, PER GOVERNARE INSIEME IL CAMBIAMENTO DEL NOSTRO TERRITORIO. UN'AZIONE LOCALE AD AREA VASTA CHE POSSA INTEGRARE I SERVIZI ALLA PERSONA, LO SVILUPPO ECONOMICO ED ARTIGIANALE, L'AMBIENTE LE RISORSE TURISTICO-PAESAGGISTICO, PECULIARI DEL NOSTRO TESSUTO, CON
UN RAFFORZAMENTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO DEL SISTEMA DI SICUREZZA E DI LEGALITÀ.
UNA GRANDE SQUADRA CON SANTO PULVIRENTI SINDACO
Un grande squadra con Santo Pulvirenti Sindaco, "persona competente", equilibrata, sensibile, che con determinazione sia forte e
competitiva e che, con un lavoro sinergico, sappia ascoltare, mettersi in discussione, che si confronti sui problemi reali del territorio, attraverso la metodologia partecipativa che oserei definire "Laboratorio del futuro", aperto a tutti gli attori sociali del territorio
, che non dimentichi le sue matrici e dunque l'identità da cui proviene , che sia riferimento e sintesi delle energie disponibili e che
sappia proporre soluzioni chiare con lo sguardo rivolto, al futuro. Un Paese dove i cittadini abbiano delle certezze e possano soddisfare le loro esigenze mantenendo ben salde le radici della nostra terra belpassese, che, animata da valori antichi quali la solidarietà
e l'attenzione verso la famiglia sappia essere generosa e accogliente, dove ci sia " la difesa della vita fin dal suo manifestarsi e fino alla
naturale conclusione, il sostegno forte ed insostituibile alla prima Agenzia formativa, unico nucleo sociale, che riesce ad armonizzare
conflitti e bisogni.
ONESTÀ E TRASPARENZA
Mi è stato insegnato che l'onestà e la trasparenza non possono rimanere principi astratti, ma devono essere scelte di vita quotidiana.
Ho imparato che un uomo per quanto piccolo o grande, povero o ricco che sia, ha pur sempre una missione: concorrere al bene
comune. L'ideale democratico si nutre della possibilità di "Essere Insieme" fra soggetti differenti, fra generazioni diverse, per costruire forme di confronto e dialogo fra la differenza di genere, uomini e donne senza prevaricazione ne sudditanza.
INSIEME SI PUÒ…
Ma ritengo che tutto questo passa anche dai piccoli gesti quotidiani, da una stretta di mano, da un saluto, da un sorriso, dal rispetto
della persona, dalla solidarietà, dall' umiltà, dalla grande consapevolezza che "INSIEME SI PUÒ " . Non mi sono mai chiesta "cosa può
fare un territorio per me, ma piuttosto cosa posso fare io per il mio territorio.
Messaggio elettorale committente: Maria Rita Sambataro
Pubblicità Elettorale committente Salvatore Chisari
Maria Rita Sambataro
Il prof. Barbaro Conti, gentiluomo d'altri tempi
che ha dedicato la sua vita allo storia di Paternò
I
l prof. Barbaro Conti, qualche
tempo fa, mi ha detto di essere
molto orgoglioso per aver conosciuto personalmente il poeta Giuseppe Ungaretti. Io, oggi, posso
dire con altrettanto orgoglio di aver
conosciuto il prof. Conti. Il ciclo della
vita e della morte non si ferma mai e,
come nella traditio lampadis, la fiaccola
viene sempre passata a qualcuno che
viene dopo di noi.
Barbarino era un uomo buono, un
gentiluomo d'altri tempi, un letterato
solitario, che si era votato con dedizione e fervore alla studio della Storia di
Paternò. Meticoloso, puntiglioso, preciso nei suoi Scritti e nei suoi, rari, interventi pubblici, si sentiva un Don Chisciotte, lasciato da solo, a combattere
contro le ingiustizie della vita, contro
l'indifferenza e l'apatia verso la cultura.
Negli ultimi tempi si lamentava di
essere stato dimenticato anche dalla
sua Città. Sono entrato con lui in un
rapporto di più amichevole confidenza
di Mimmo Chisari
quando, assieme al mio amico Alfio
Ciccia, adesso Dirigente scolastico, gli
ho proposto di far parte dell'Antologia
di Scrittori paternesi "20 Raccanti ed
altro" che stavamo curando come narrativa scolastica per la Scuola Media.
Punto di riferimento per incominciare ogni ricerca storica e archivistica, il
prof. Conti era posseduto da un demone benefico: la passione sempre continua e ossessionante della scrittura. I
suoi libri, pieni di citazioni e riferimenti
a studiosi del passato, alternano pagine
di storia locale a quella nazionale, poesie a citazioni latine, antichi manoscritti,
sigle di pergamene e tante altre nozioni
e informazioni che, man mano, hanno
creato una vasta, e sempre mai finita,
Biblioteca di Babele.
Il mio apprezzamento più sincero va,
però, alle sue liriche, ai suoi momenti
più intimi, dove si rimpiange con nostalgia il mondo passato, semplice e
crepuscolare come quello di Gozzano,
gli attimi più belli non pienamente vis-
suti, un abbraccio mai dato, un amore
che si stava per dichiarare, "le gemme
perdute nel fondo del mare".
Possa tu o Barbarino riposare, ora,
in pace nella tua Città, all'ombra del
tuo Castello, sui resti, ancora affioranti dalla sommità dell'acropoli, della tua
amata e favoleggiata Ibla.
Il professor Barbaro Conti
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medicina e sport
Endometriosi: malattia sociale.
E
ra il 1922 quando Sampson
ipotizzò che l'endometriosi fosse legata ad un reflusso
tubarico di sangue mestruale in cavità pelvica. Ma cos'è in effetti questa
patologia ginecologica che affligge le
donne, tanto da essere classificata
come malattia sociale dal decreto legge n° 15 del 1999?
È una vera e propria malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di
tessuto endometriale, per intenderci la mucosa, cioè lo strato interno
dell'utero, in sedi anomale,come ovaie
tube peritoneo parietale,spazio retto
vaginale e intestino.
Tale tessuto endometriale risente
di ciclici stimoli ormonali, simili a quelli
a cui risponde il tessuto endometriale
normale,andando incontro a sanguinamenti, che nel tempo comportano liberazione di agenti infiammatori quali
citochine, fattori di crescita tissutale e
prostaglandine capaci di far retrarre i
tessuti, creare le aderenze tra di loro
e, in ultimo, dare il dolore che è il sintomo principale della malattia.
Distinguiamo nosologicamente due
forme di endometriosi, quella interna,
localizzata nel miometrio cioè nella
parte muscolare dell'utero e detta
adenomiosi ed una esterna propriamente detta endometriosi.
L'adenomiosi è caratterizzata dalla
presenza di focolai (3.4 mm) di tessuto endometriale in sede miometriale e
si manifesta spesso con meno metrorragie, cioè con flussi mestruali abbondanti e che si allungano sino al mese
successivo e conseguente anemia.
Circa le cause dell'endometriosi l'ipotesi di Sampson , quella del reflusso
tubarico è ancora valida,ma considerato che normalmente sangue mestruale refluisce attraverso le tube in
quasi tutte le donne, perchè soltanto
alcune sviluppano endometriosi e al-
tre no?
Verosimilmente vi
è una predisposizione
familiare che, in alcuni soggetti con deficit
immunitari e in condizioni di iperestrogenismo, possono nel
tempo andare incontro a questa patologia.
Altre ipotesi sono:
la teoria della diffusione dei focolai di
endometriosi per via
ematica e per via linfatica o quella della
metapasia dei tessuti
celomatici , meno accreditate.
Il sintomo prevalente delle utenti
affette da endometriosi è il dolore,che
si manifesta il più spesso durante il
periodo mestruale, che può essere
considerato normale sino a quando
non "ESPLODE", diventando ingravescente e causa di continuo ricorso ad
analgesici.
Si tratta di un dolore che può raggiungere livelli tali da diventare invalidante e compromettere anche la
normale vita quotidiana, oltre a peggiorare nel tempo e sfociare talora in
forme più o meno latenti di depressione. Altri sintomi frequenti sono
la dispareunia ,cioè il dolore durante
i rapporti sessuali profondi,il dolore
durante la defecazione o la minzione,la
cefalea,le allergie,il meteorismo.
La diagnosi di endometriosi va fatta
dal ginecologo che clinicamente e con
l'ecografia, oltre che con un marcatore aspecifico il CA125, pone il sospetto, che verrà confermato in corso di
laparoscopia, un' indagine che consente anche di studiare,di stadiare (stadi
da 1 a 4 a seconda della estensione
e gravità) oltre a trattare terapeuti-
a cura del Dott. Alfio Mirenna
M.M.A.:
uno sport che significa completezza
N
camente con la rimozione del tessuto
endometriosico e la lisi delle aderenze, causa del dolore.
Oltre ad una terapia chirurgica
prevalentemente laparoscopica, esiste anche una terapia medica,iniziale
o di mantenimento con estro
progestinici(la pillola), i Fans (antinfiammatori non steroidei), con androgeni come il gestrinone o gli analoghi
del GNRH, farmaci che inibiscono
il rilascio a livello ipotalamico la cascata ormonale che poi porta al rilascio degli estrogeni da parte delle
ovaie; quest'ultima terapia ha effetti
collaterali di un certo rilievo, come
vampate,riduzione della libido, osteoporosi.
Nell'UOC di Ginecologia e Ostetricia di Paternò si effettuano dal 1997
interventi chirurgici in laparoscopia
per il trattamento dell'endometriosi;
generalmente le utenti afferiscono
all'ambulatorio e l'ingresso in ospedale precede di un giorno la data
dell'intervento,con dimissione in seconda giornata.
È un intervento ben tollerato con
buon risultato estetico.
el panorama delle discipline da
combattimento emerge una
nuova sigla destinata a grande successo. M.M.A. acronimo di "Mixed Martial Arts" (Arti Marziali Miste).
Il maestro Domenico Costanzo,
esponente nel panorama nazionale per
le M.M.A. con una vasta esperienza estera tra Thailandia, USA e Regno Unito,
Caposcuola del "LEGIO'S TEAM FREEDOM FIGHTERS CATANIA" e Socio
Fondatore del Portale di Arti Marziali
"You fighters.com", ci illustra questo metodo e i segreti del suo successo. "Anche in Italia - racconta Domenico Costanzo - si stanno affermando le M.M.A.
il cosidetto sport "dentro la Gabbia". In
questo stile sono compresi tutte le tecniche di combattimento sia in piedi che
a terra,con colpi "striking"e leve a terra
"grappling". Le Regole sono poche ma
chiare: "proibiti colpi ai genitali, alla spina
dorsale e alla nuca, ed è vietato colpire
gli occhi con le dita". Le Discipline sportive utilizzate, sono Boxe, Lotta Libera e
Greco Romana, Muay Thai, Judo, Jiu Jitsu.
Essendo uno sport veloce e spettacolare, le M.M.A sono state definite "rissa
da strada", ma chi le pratica smentisce
fortemente, poiché è frutto di una preparazione tecnica superiore e di tanto
sacrificio per assimilare i vari stili di combattimento. La disciplina nasce nell'antica
Grecia dove il "Pankration" o "Pancrazio"
era già disciplina olimpica nel 648 A.C.
Lo scopo era sottomettere l'avversario
con tutti colpi possibili compresi i morsi, fratture e testate. Uno stile similare
giapponese è il Jiu-Jitsu,una antica forma
di combattimento,di cui si hanno notizie
certe dal XVI Secolo, quando la scuola
Takenouch produsse una codificazione
dei propri metodi di combattimento. Ma
la sua origine è molto più antica.
Ai giorni Nostri le M.M.A. si ritrovano negli Anni '50 in Brasile con il "Vale
Tudo" diventando la culla delle moderne
arti marziali miste grazie alla scuola della
famiglia Gracie nel BJJ, della Luta Livre del
M°Leitao e della Chute Boxe Con Wanderlei Silva, l'attuale leggenda mondiale
di UFC. Le M.M.A diventarono popolari negli anni '90 quando i fratelli siciliani
Zuffa organizzarono negli USA un torneo
l'UFC "Ultimate Fighting Championship",
dove i contendenti potevano sfidarsi per
la vittoria di una cospicua somma in denaro. Il torneo ebbe un enorme successo
e oggi rappresenta lo sport principe nelle
discipline da combattimento. << In questo torneo - aggiunge Costanzo - combatte un solo Italiano, Alessio "LegionariVs" Sakara, mio maestro, con il
quale mi alleno regolarmente a Roma.
Sono reduce da uno stage con Wanderlei Silva, Jose Aldo e Mauricio
Shogun Rua e da una premiere mondiale con i campioni brasiliani UFC, in cui
di Lucia Borzì
Wanderlei Silva e Domenico Costanzo
ero l'unico rappresentante per l'Italia. Lo
stage è stato organizzato in Francia dalla
VENUM ed ha arricchito ulteriormente
il mio bagaglio tecnico-formativo,sempre
in continua evoluzione>>. Quest'estate,
- sottolinea il maetro - sarà in Thailandia
per confrontarsi con i migliori atleti del
mondo di Muay Thai e andrà nella migliore scuola Asiatica di M.M.A. frequentata da diversi campioni di UFC. “Il mio
consiglio ai giovani - aggiunge Costanzo
- è quello di praticare le M.M.A. poiché
accrescono l'auto controllo, la sicurezza
in se stessi e la salute del corpo e della
mente, ed è uno sport che con volontà,
può essere praticato da tutti". Per informazioni, il meastro tiene i corsi di M.M.A.
presso le Palestre Shanti & Fitness di S.A.
Lì Battiati, o Fitbull Catania e DM Art
Sport Zona Pigno. E vi accorgerete che
"MELIOR DE CINERE SURGO".
medicina e sport
medicina e sport
La carica dei 500…
Il popolo del Fitness invade il Lido Jolly
G
rande successo domenica 26
MAGGIO del Fitness Day 2013
promosso, per il secondo anno
consecutivo, dall'Associazione Powerfit
A.S.D.S. di Paternò: una giornata di sport in
compagnia di istruttori qualificati che hanno
trasformato il Lido Jolly (playa Catania) in un
vero fulcro per l'integrazione dei numerosi
sportivi intervenuti all'evento. La location,
per l'occasione ha accolto 4 aree nelle quali
si sono alternate 28 lezioni . Oltre al fitness ,
(Step ,spinning, zumba, pilates, gag ecc.), presenti anche alcune discipline della danza: l'hip
hop con la partecipazione del maestro Mario Rodo della Renegade Master Crew,
la Country Dance del giovanissimo, ma già
formidabile Andrea Zanchì e ancora il
Reggaeton dell'Accademia del Caribe e la
Salsa Cubana del maestro Peppe Cuba,
Timbera Accademy.
Massiccia la partecipazione del popolo
del fitness che, unito dalla passione per lo sport,
ha dedicato questa calda
domenica al benessere
ma anche al diverimento.
Uno staff di 18 istruttori
ha proposto le masterclass
più in voga del momento.
Tra le discipline olistiche, il
pilates conferma, ancora, la
sua supremazia indiscussa;
ma i riflettori sono puntati anche sull'allenamento
funzionale: crossfit in testa,
che ha coinvolto i partecipanti in un allenamento
stile marines, direttamente
sulla sabbia. Suggestive e
affollatissime le lezioni vista
mare di Walking (Antonio Coluccio) e Indoor
Cycling, (Fabio Messina e Salvo Martelli).
E ancora… tutti pazzi per
la Zumba con un team
travolgente composto da
Beatrice Florulli, Roberta Manuri e Gina
Vicario.
Anche quest'anno il Fitness day ha ospitato le arti
marziali: il Maestro di Jeet
Cune Do, Andrea Scalia, con dedizione e grande
umiltà ha proposto le sue
lezioni, destinate ad aprire
una finestra su un mondo
a molti sconosciuto.
Il gran finale è stato affidato alle esibizioni
delle scuole di danza presenti e al contest di
Hip hop, vinto da Vincenzo Sapienza.
Carmen Di Dio ideatrice dell'evento,
dopo le sette ore di lezioni ha ancora fiato
per ringraziare proprio tutti: <<Il Fitness
Day è un lavoro di squadra, realizzato con
il contributo degli sponsor, non ultimo Red
Bull che ha ricaricato le energie dei partecipanti, con il meraviglioso supporto logistico e
umano del Lido Jolly e del sign.Lo Presti, e
con un team di istruttori seri e professionali,
che sono stati il nostro valore aggiunto…>>
e ancora <<Inutile dire che i sacrifici sono
stati ripagati dalla massiccia presenza dei
partecipanti, che hanno scelto di seguire la
strada del benessere, piuttosto che quella
apparentemente più allettante ma certamente più insidiosa, del divertimento fine a
se stesso…>>.
di Francesca Coluccio