tUttI I COLORI DELLA LUCE - Disano Illuminazione spa

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tUttI I COLORI DELLA LUCE - Disano Illuminazione spa
anno IX -
numero 3/2012
Edizione italiana
www.disano.it
DISANO ILLUMINAZIONE
s.p.a.
20089 Rozzano (MI)
v.le Lombardia, 129
centralino 02/824771 (20 linee passanti)
telefax 02/8252355
Email: [email protected]
web: www.disano.it
Disco LED
disano lighting magazine - anno IX - numero 3/2012
periodico del gruppo
BARCELLONA, DHUB DISSENY hub
tutti i colori della luce
editoriale
Illuminare il futuro
un’occasione da non perdere
"
è arrivato il momento
di affrontare con
serietà il tema
dell’illuminazione
pubblica e delle grandi
opportunità offerte
dal passaggio alle nuove
tecnologie, cominciando
a rimuovere gli ostacoli
reali allo sviluppo di un
"
settore strategico
La recente vicenda del decreto
cosiddetto “cieli bui”, presentato e poi
parzialmente ritirato, la dice lunga su
quale confusione ci sia anche a livello
istituzionale circa il corretto uso delle
nuove tecnologie d’illuminazione.
Oggi abbiamo tutte le possibilità
per ottenere un notevole risparmio
sull’illuminazione pubblica, ma l’idea di
obbligare per decreto i comuni italiani
ad “affievolire o spegnere l’illuminazione
durante tutte o parte delle ore notturne”
non ci sembra l’approccio corretto.
Scrivere semplicemente questa frase
su una legge avrebbe significato molto
probabilmente mettere a rischio la
sicurezza delle strade e dei cittadini,
senza alcun reale miglioramento
tecnologico degli impianti.
È quindi tempo che il tema
dell’illuminazione pubblica e della qualità
della luce venga affrontato con serietà.
Il passaggio dalle vecchie alle nuove
L’abbattimento del CO2 con veicoli ed energia solare costa...
Fattori di riduzione
del CO2
Costo per tonnellata
di riduzione di CO2
(EUR/ton CO2)
Riduzione CO2 /km
nelle emissioni delle auto
- -190
Introduzione dei
sistemi a energia
solare
- -80
La figura mostra
come il passaggio
dall’incandescenza ai
LED permetta di ottenere
una riduzione delle
emissioni di CO2 con un
saldo economico positivo.
A differenza di altri
interventi (nuovi motori
per le auto e pannelli
solari) che hanno un costo
elevato.
Fonte: Commissione Europea;
McKinsey
...mentre con i LED si riduce CO2
e si rimane ancora con un bilancio
positivo
Passaggio dall’illuminazione
a incandescenza
all’illuminazione a LED
- +140
1
Secondo questo studio di
McKinsey&C nei prossimi
anni il mercato globale
dell’illuminazione
è destinato a una
grande crescita
Fonte: McKinsey Global
Lighting market model
tecnologie è una grande opportunità,
con benefici sicuri e quantificabili:
la crescita economica di un settore
industriale importante, la riduzione
della spesa pubblica, il contenimento
dei consumi energetici e l’abbattimento
dell’inquinamento ambientale.
Basta guardare i numeri. Secondo la
prestigiosa società McKinsey il mercato
globale dell’illuminazione, che nel 2010
valeva 69 miliardi di euro, nel 2020
potrebbe arrivare ai 108 miliardi di euro
(vedi figura qui sotto).
Per quanto riguarda i benefici sui
consumi sappiamo che con le nuove
sorgenti il risparmio di energia può
arrivare oltre il 30%, ma sostituendo
gli impianti più vecchi e obsoleti,
che in Italia sono ancora tanti, si può
risparmiare anche oltre il 70% di energia.
Per quanto riguarda l’ambiente le
considerazioni sono tante. La figura
della pagina precedente, per esempio,
mostra come rinnovare l’illuminazione
sia il metodo economicamente più
Tendenza del mercato globale dell’illuminazione
miliardi di euro
110
108
100
97
90
80
70
88
69
76
Illuminazione
generale
60
50
52
40
30
20
10
13
18
18
0
4
4
2
2010
2016
2020
Automotive
Retroilluminazione
conveniente per abbattere la produzione
di CO2. Infatti, mentre intervenire sui
motori delle auto o aumentare l’energia
solare ha costi alti, passare dalle vecchie
sorgenti ai Led è un’operazione con un
saldo positivo, in quanto la spesa di
installazione è ampiamente ripagata dai
risparmi energetici.
Ci sono, quindi, tante buone ragioni
per un forte sviluppo del mercato
dell’illuminazione, ma non mancano
gli ostacoli, soprattutto per i produttori
europei. Le previsioni del rapporto che
ho citato prima indicano, infatti, una
possibile diminuzione della loro quota
di mercato. Ricordiamo che l’industria
europea dell’illuminazione ha dimensioni
considerevoli, impiega 150.000 addetti e
vanta un fatturato annuo di 20 miliardi
di euro. In questo contesto l’industria
italiana, con 540 aziende e più di 10mila
addetti è al secondo posto in Europa,
con un fatturato complessivo di 2,3
miliardi di euro.
Un settore importante della nostra
economia che, però, in questo momento
sta soffrendo. Nel secondo trimestre del
2012 il fatturato dell’industria italiana
dell’illuminazione nel suo complesso ha
fatto registrare un calo del 6,6 % rispetto
al 2011 per una forte contrazione del
mercato italiano (-10%), solo in parte
compensata da un incremento delle
esportazioni (+3,2%).
In sintesi, in un mercato globale che
ha un grande potenziale di crescita,
l’industria italiana dell’illuminazione è in
una fase di stallo, pur avendo prodotti
molto apprezzati nel mondo.
Per questo vanno individuate
le problematiche reali, che
ancora rallentano il passaggio a
un’illuminazione tecnologicamente
Illuminazione generale comprende il valore globale del mercato dei nuovi apparecchi, nuove sorgenti, sistemi di controllo e sostituzione,
Automotive comprende nuovi apparecchi e sostituzione, Retroilluminazione solo sostituzione.
2
editoriale
più avanzata. Possiamo cominciare
indicando tre questioni:
1. La presenza sul mercato di prodotti
LED di bassa qualità. Le promesse
dei LED (lunga durata di vita, poca
manutenzione, alta qualità della
luce) sono effettivamente mantenute
solo da apparecchi costruiti secondo
i migliori standard qualitativi. Sul
mercato però sono ancora troppi i
prodotti che non rispondono a questi
requisiti. È importante quindi valutare
la provenienza dei prodotti con la
giusta attenzione per l’affidabilità del
produttore.
2. L’alto costo iniziale dell’impianto a
LED. Il costo di produzione dei LED è
destinato a scendere nei prossimi anni
con l’aumentare dei volumi produttivi
e della richiesta del mercato. Tuttavia il
LED rimarrà probabilmente una sorgente
più costosa, ma la spesa iniziale è
compensata da risparmi energetici,
maggiore durata di vita e minore
manutenzione. Gli operatori professionali
dovranno perciò valutare quello che con
un termine inglese si chiama TCO (total
cost of ownership), che comprende tutti
questi fattori.
3. L’informazione insufficiente sulle
nuove tecnologie. Diverse indagini di
mercato dimostrano che le conoscenze
sulle nuove tecnologie di illuminazione
sono ancora scarse, non solo da parte
dei consumatori finali, ma anche tra gli
operatori professionali, come progettisti,
installatori, architetti.
Anche in questo caso più che di
mancanza di informazione si può parlare
di messaggi non chiari e contraddittori.
Questi sono tra i principali ostacoli
alla diffusione delle nuove tecnologie
indicati anche in un “Green paper”
(libro verde) della Commissione Europea
Quota di mercato dei LED nei diversi settori
%
100
98
100
Retroilluminazione
90
80
70
64
60
50
47
Illuminazione
generale
43
40
34
30
20
10
Automotive
20
12
7
0
2010
2012
2014
2016
2018
2020
intitolato Lighting the future, in cui si
legge: “la crescita sul mercato delle
nuove tecnologie SSL (solid state
lighting) è lenta in Europa. Al contrario,
in altre regioni del mondo, in particolare
in Asia e negli Stati Uniti, l’industria
dell’illuminazione sta andando avanti
rapidamente, con supporti importanti da
parte dei governi”.
Bisogna aggiungere che la situazione
non è la stessa in tutti i paesi europei.
In Germania, per esempio, il consumo
pro capite di energia elettrica per
l’illuminazione pubblica è meno della
metà di quello italiano (42 kWh contro
105 kWh). Questo perché i tedeschi
stanno investendo in nuove tecnologie
ed energie alternative da molti anni.
Ritorniamo perciò al punto da cui
siamo partiti. è arrivato il momento
di sostenere un settore che ha grandi
potenzialità di crescita con una politica
seria, soprattutto sull’illuminazione
pubblica, che può far coincidere
l’innovazione con il risparmio.
Giorgio Sottsass
Un altro grafico dello stesso
studio mostra le previsioni
di crescita per il mercato
dei LED
Fonte: McKinsey Global Lighting
market model
3
periodico del gruppo
Disano Lighting Magazine
Anno IX • numero 3
settembre-dicembre 2012
Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale
e culturale nel settore illuminotecnico
Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale
Posta Target Magazine
Direttore
Giorgio Sottsass
Direttore responsabile
Alessandro Visca
Impaginazione
Elda Di Nanno
Traduzioni
MT Languages, Milano
Comitato Scientifico
Giancarlo Marzorati, Architetto
Aldo Cingolani, Architetto
Raffaella Mangiarotti, Designer
Massimo Marzorati, Lighting Designer
Deborah Burnett, Designer
Chiara Dynys, Artista
Vladimir Kocet, Lighting Designer
Zrinko Simunic, Lighting Designer
6 BELGRADO, SERBIA
Rinasce lo sport center
10 NEW DEHLI - INDIA
Residenze di lusso
e golf in notturna
12 KORKULA - CROAZIA
In vacanza nell’isola
di Marco Polo
16
18
Ulan Udé - Russia
Lo stadio sulla Transiberiana
nicosia - cipro
Luce di qualità nell’ospedale green
News dall’Italia
36 NAPOLI
Un SuperLed per Leroy Merlin
38 MILANO
Realizzazione editoriale
Newton EC srl, Milano
Hanno collaborato a questo numero
Monica Autunno, Chiara Bellocchio, Greta La Rocca
Iconografia
Beatrice Arenella, (copertina pp. 26-35, 58-63), Guido
Clerici (pp. 42-43, 52-56, 64-67, 70-77, 78-89), Basilio Luca
Pirola (pag. 51), Lukas Roth (pp. 50-51).
Giochi di luce a tavola
40 BERGAMO
Luce su misura verso città alta
Editore
Edizioni Grafiche Mazzucchelli srl, Settimo milanese (MI)
42 MILANO
Stampa
Grafiche Mazzucchelli spa, Settimo milanese (MI)
Per ricevere una copia rivolgersi a:
Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano
Tel. 024693838 - Fax 0239400289
e-mail [email protected]
I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore
“Edizioni Grafiche Mazzucchelli” per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge
675/96 è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente
consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente
opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Edizioni Grafiche Mazzucchelli
Via IV Novembre, 50 - 20019 Settimo Milanese (Mi)
4
News dal Mondo
Colori in primo piano nel negozio Lush
38 CREMONA
S’illumina l’Apple Store
40 TORINO
La qualità dei LED nell’illuminazione
industriale
sommario
20 PROGETTI
Barcellona città creativa
26 Festa del colore nella casa del design
45 SPECIALE
Green Light
50 Nuovi paesaggi: il dialogo tra luce e buio
secondo Andreas Kipar
52 Milano
La piazza riconquistata dal verde
57 Milano Park(ing) Day
Riprendiamoci spazio!
58 Orticolario magie della luce alla fiera del verde
64 Eco turismo
La Valtellina punta sulla bicicletta
69
INTERNI
Luce al lavoro
78 PROGETTI
A scuola di creatività
91 Light
your life
5
news
dall’estero
Belgrado - Serbia
Rinasce lo sport center
Novi Beograd (New Belgrade) è un quartiere della capitale serba
costruito dopo la seconda guerra mondiale sulla riva sinistra
della Sava. Oggi è sede di importanti società finanziarie e zona
residenziale frequentata soprattuto dai giovani. Costruito
dall’amministrazione locale nel 1979, il New Belgrade sport center è
uno dei complessi sportivi più avanzati della Serbia. Tre piscine indoor,
un centro fitness con una piscina più piccola e una sauna, una sala da
ping pong, tre campi da tennis, una pista da bowling e un poligono di tiro
coprono complessivamente una superficie di circa 13.500 metri quadrati. Il
centro ha anche una grande piscina olimpionica indoor che può accogliere
6
fino a 2.500 spettatori.D’estate la piscina apre
anche nelle ore serali, con cocktail, proiezioni di
film e altri appuntamenti mondani.
Tutte le piscine al coperto sono state chiuse
nel 1991 a causa di vari danni strutturali e
per vent’anni sono stati utilizzati solo i campi
da tennis, dove grandi giocatori serbi come
Janko Tipsarevic e Ana Ivanovic hanno mosso
i primi passi. Recentemente gli impianti sono
stati ristrutturati e oggi il centro è anche la
sede di due club di pallanuoto serbi. Qui si
svolgono numerose competizioni nazionali e
internazionali.
Scheda tecnica
Il progetto illuminotecnico
Era fondamentale che il nuovo impianto
illuminotecnico rispettasse gli standard previsti
◗ Apparecchi utilizzati:
Forum, Rodio, Hydro (Disano)
Illuminazione New Belgrade
sport center
◗ Progettazione illuminotecnica e calcoli:
Buck - Belgrado (Ing. Aleksandar Miletić)
◗ Puntamento e collaudo dell’impianto:
Buck - Belgrado (Ing. Dušan Jeremić)
◗ Installatore:
Projektomontaža – Belgrado
(Ing. Siniša Zlatović, Ing. Zoran Todorović)
›
7
news
dall’estero
Sopra, proiettori Forum
(Disano) installati su
una speciale struttura
collocata ai bordi della
piscina a 10 metri
d’altezza.
A destra, un proiettore
Rodio (Disano) per
l’illuminazione delle
piscine più piccole.
8
›
per le riprese televisive. Il progetto iniziale
prevedeva un illuminamento verticale di
1000 lx in direzione della telecamera principale
e l’installazione di faretti sopra la piscina
olimpionica ad un’altezza di oltre 10 metri.
Questa soluzione, però, richiedeva costi di
manutenzione aggiuntivi.
Su invito della committenza e della società
incaricata delle apparecchiature elettriche,
l’azienda BUCK ha elaborato una nuova
soluzione. La scelta è caduta su 52 proiettori
Forum 1000W (Disano) con riaccensione
a caldo. In questo modo, non solo è stato
possibile semplificare qualsiasi operazione
di manutenzione, ma anche migliorare le
prestazioni dell’impianto (illuminamento
verticale >1600 lx in direzione della telecamera
per le gare di nuoto e di pallanuoto).
L’applicazione di un numero adeguato di
ottiche lamellari ha consentito di ridurre
l’abbagliamento ai limiti consentiti dalla norma
EN 12193 e dalla Federazione Internazionale
di Nuoto e Pallanuoto. I faretti sono stati
installati su una struttura speciale costruita
appositamente per l’impianto, collocata 10 metri
sopra la superficie dell’acqua lungo i bordi della
piscina principale.
È stato installato anche un generatore per
assicurare l’apporto energetico in caso di
blackout a tutti i faretti, anche durante le
trasmissioni televisive.
Per illuminare le due piscine più piccole,
invece, sono stati installati proiettori Rodio
250W (Disano) e apparecchi Hydro (Disano) con
reattore elettronico 2x58W strategicamente
posizionati. I proiettori hanno diverse modalità
di accensione per allenamenti e le gare con o
senza riprese televisive.
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21/12/12 11:11
news
dall’estero
New Dehli - india
Residenze di lusso
e golf in notturna
In gara con la Cina per il più alto tasso
di sviluppo economico del mondo, l’India,
nonostante il rallentamento dell’ultimo
anno, rimane una delle potenze emergenti
del pianeta.
Nel 2012 il tasso di crescita del PIL indiano
si è assestato intorno al 7%, lontano dal 10%
raggiunto nel 2010, ma comunque tale da
giustificare previsioni ottimistiche, che stimolano
anche investimenti nell’edilizia residenziale di
lusso. La società immobiliare indiana Ambience
10
Scheda tecnica
Illuminazione dell’Ambience Golf Greens –
“Caitriona”
Progetto illuminotecnico,
installazione e montaggio
Engineering & Projects Business Unit – Special
Projects team of Bajaj Electricals Limited
◗ Lighting Designer
Ashim Datta
◗ Investitori
Ambience Limited con il coordinamento
di Mr. Surjit Duggal
◗ Architetti
Nelson & Haworth Golf Course Architects
Group sta completando un progetto residenziale
e commerciale in una vasta area a sud di Nuova
Delhi. Nella zona di Ambience Island (135 acri,
pari a circa 540mila metri quadrati), vicino
alla foresta protetta Rajokri e poco distante
dall’aeroporto di Delhi sta sorgendo una zona
commerciale e residenziale di prestigio con i più
elevati standard architettonici e tecnologici.
I primi progetti sono stati già realizzati: il
complesso residenziale “Lagoon” con 345
appartamenti, “Ambience Mall” uno dei
più grandi centri commerciali dell’India, la
“Corporate Tower Office” che ospita uffici di
multinazionali e importanti aziende locali e
l’hotel “The Leela Kempinski” con 322 camere e
90 appartamenti.
È invece quasi terminato il complesso
residenziale “Caitriona”: dieci torri ospitano 240
unità abitative. Progetto che comprende anche
un campo da golf a nove buche.
L’Ambience Golf Greens è stato realizzato
dallo studio d’architettura di Singapore Nelson
& Haworth, una delle società più famose e
ricercate in tutto il mondo per la progettazione
di campi da golf.
Recentemente il campo è stato illuminato
per permettere di giocare anche nelle ore
notturne. Ha seguito il progetto l’Engineering
& Projects Business Unit, la divisione dedicata
ai progetti illuminotecnici della Bajaj
Electricals di Mumbai, che si è occupata anche
dell’installazione degli apparecchi.
Sono stati montati proiettori Olympic (Disano),
particolarmente indicati per questo progetto
anche grazie ai particolari dispositivi che
garantiscono il perfetto puntamento e il
mantenimento della posizione.
L’Ambience Golf è circondato da edifici
residenziali di fascia alta, per questo “è stato
determinante riuscire a direzionare i fasci di
luce in modo preciso verso il campo, così da non
invadere la privacy e la tranquillità di chi vive o
lavora lì” spiegano i progettisti.
Inoltre per soddisfare i requisiti richiesti
gli apparecchi sono stati montati su pali di
altezze diverse e, proprio perché fossero il
meno invadenti possibile, sono stati dipinti con
vernice verde che li mimetizza perfettamente
nell’ambiente.
Ferrières-en-Brie – FRANCIA
Riqualificare un quartiere
residenziale grazie
a un nuovo progetto
illuminotecnico
Significativi interventi di riqualificazione
urbana sono stati realizzati anche in una
zona residenziale a Ferrières-en-Brie,
un comune francese di poco più di 2mila
abitanti a 26 chilometri da Parigi. Siamo
nel dipartimento di Senna e Marna, nella regione dell’Île-de-France.
Qui sono state riprogettate alcune piazze, ristrutturati diversi
edifici e riqualificati parchi e zone verdi.
In particolare è stato riprogettata l’illuminazione pubblica delle vie,
dei percorsi pedonali e degli spazi urbani al fine di valorizzarli e
renderli più fruibili nelle ore notturne.
Sono stati installati i Torcia Powerled (Disano): indicati per l’arredo
urbano, garantiscono un’alta qualità d’illuminazione e, grazie al
cono rifrangente, permettono una diffusione ottimale della luce.
Dotati di moduli a LED di ultima generazione, generano una luce
confortevole e un importante risparmio energetico. Per i percorsi
pedonali invece sono stati scelte le colonnine luminose Faro
(Disano), disegnate per le zone residenziali.
11
news
dall’estero
korcula - Croazia
In vacanza nell’isola di Marco Polo
Siamo sull’isola di Korcula davanti alla
costa della Dalmazia meridionale a Vela
Luka che con 4.500 abitanti è la seconda
cittadina dell’isola per grandezza. In
posizione centrale, poco distante dal
porto, c’è l’Hotel Korkyra, un’elegante
struttura a tre stelle.
L’hotel si trova a ridosso di un tratto di costa
famoso per le sue acque cristalline, ideale
per gli appassionati di mare e di snorkeling.
D’obbligo la gita a Prozid, considerata una
delle isole più belle del Mediterraneo, con una
vegetazione rigogliosa e splendide spiagge,
vietata alle auto.
Altra meta interessante sull’isola di Korkula
è il sito archeologico di Vela Spila, con
testimonianze di una civiltà neolitica.
L’hotel Korkyra offre anche pacchetti vacanze
12
all’insegna del wellness con trattamenti termali
e programmi di fitness
L’albergo dispone di oltre 58 camere arredate
con mobili di design, una zona wellness, un
ristorante e un bar. Il cuore del complesso è la
piscina che nel cortile interno si presenta come
un’oasi di tranquillità con vista sul mare.
Facta Vera, società con sede a Zagabria che
possiede diversi alberghi e appartamenti vacanza
sull’isola, ha deciso di ristrutturare l’hotel.
Recentemente la struttura è stata
completamente ricostruita. La facciata
principale è stata rinnovata e valorizzata da
un progetto d’illuminazione che ne esalta i
dettagli architettonici. Sulla facciata sono
stati installati apparecchi Cilindro (Disano) per
una luce d’accento che evidenzia la struttura
dall’esterno; le colonne all’ingresso sono state ›
Scheda tecnica
Illuminazione esterna
dell’Hotel Korkyra
◗ Committente
Facta Vera, Zagabria
◗ Architetto
Maja Kuzmanović
◗ Light design
Telektra
◗ Apparecchi utilizzati
Cilindro, Minifloor, Microfloor,
Microfloor Power LED RGB,
Koala (Disano)
A sinistra un’immagine serale
della facciata dell’Hotel Korkyra,
valorizzata da un’illuminazione
scenografica. A destra, la grande
piscina concepita come un’oasi di
tranquillità. In epoca romana, l’isola
di Korcula era nota come “Korkyra
Nigra”, nera per la presenza di
una grande foresta di roveri scuri.
Secondo una tradizione locale l’isola
diede i natali a Marco Polo, che qui
fu preso prigioniero dai genovesi
nel 1298 dopo una celebre battaglia
navale con i veneziani.
13
news
dall’estero
illuminate con Minifloor (Disano) per una luce
orientabile indiretta funzionale e non invadente;
mentre per le terrazze sono stati scelti i faretti
Microfloor (Disano) incassati a terra. Ridisegnano
il profilo delle arcate che caratterizzano la
facciata principale i faretti Microfloor Power
Led in rgb per una luce d’accento calda.
Illuminano le panchine nell’atrio dell’hotel
apparecchi Koala (Disano).
è stata riprogettata anche l’illuminazione della
piscina, con faretti a incasso Microfloor che ne
valorizzano il profilo.
Le tonalità chiare della facciata principale
contribuiscono a creare un’atmosfera
accogliente. Nel cortile interno dell’albergo
domina il bianco. L’ambiente è molto luminoso,
la luce naturale viene filtrata dalle vetrate che
si affacciano sul ristorante, mentre gli arredi
in laccato lucido nell’ingresso e nelle camere
riflettono l’illuminazione artificiale.
14
Immagini dell’interno dell’hotel,
sopra la grande hall d’ingresso, a destra una parte della
zona fitness e sotto il ristorante.
15
news
dall’estero
Ulan-Udé - Russia
Lo stadio sulla Transiberiana
Ulan-Udé è una città della Russia
orientale. Si trova nella Siberia
meridionale, si affaccia sul fiume Uda.
È una delle città che s’incontrano lungo la
Transiberiana, la linea ferroviaria che attraversa
l’Eurasia, collega la Russia europea con le
regioni industriali e la capitale russa alle
regioni centrali e orientali della Siberia. Meta
turistica famosa soprattutto per i suoi musei
16
che raccontano la religione ortodossa e l’arte
buddista, è conosciuta anche come importante
nodo ferroviario, punto d’incontro della
Transiberiana e della ferrovia Transmongolica.
Ulan Udé vanta un alto livello culturale,
ospita infatti sei università e diversi istituti
d’eccellenza. Proprio vicino a uno dei poli
universitari principali, si trova lo stadio
cittadino.
L’impianto comprende una pista d’atletica e
Immagini in notturna del nuovo impianto sportivo di Ula-Udé
nella Siberia meridionale. Un campo da calcio e una pista d’atletica,
illuminate da quattro torri, per appuntamenti serali,
quando la stagione lo permette.
un campo da calcio. Perché fosse usufruibile
anche nelle ore serali è stato dotato di un
importante impianto luci. Sono state installate
quattro Torri Faro a circa 40 metri d’altezza, su
ciascuna sono stati montati 48 proiettori Forum
(Disano) da 2mila W, con 1500 lumen orizzontali
e 1200 verticali. Le ottiche e le diverse aperture
del fascio luminoso garantiscono la massima
qualità della luce, mentre il puntatore graduato
permette di orientare il fascio luminoso.
17
news
dall’estero
Nicosia Cipro
Luce di qualità nell’ospedale green
Inaugurato nel 1999 l’American Heart Institute,
è il primo ospedale privato di Cipro che esegue
interventi di cardiologia non invasiva e che può contare
su un’equipe di specialisti in chirurgia cardiotoracica.
Negli anni successivi la struttura sanitaria, che si trova a
Nicosia, si è ampliata, è nato l’American Medical Center
di cui l’America Heart Institute è un dipartimento. Questo
centro è famoso per le cura di alta qualità e l’uso di
tecnologia avanzata.
Dal punto di vista architettonico l’edificio ha la forma
triangolare di una vela, è ben riconoscibile nello skyline
della città. L’esterno è stato realizzato prevalentemente
in vetro, un materiale che filtra la luce naturale e rende
gli ambienti più luminosi.
Il progetto illuminotecnico, curato da Drakos Lighting Ltd
con prodotti Disano Illuminazione, è stato realizzato con
apparecchi di ultima tecnologia che garantiscono comfort
e risparmio energetico. Prodotti a incasso disegnano i
profili dei corridoi che portano nelle stanze illuminando in
modo poco invasivo, mentre faretti orientabili e fissi sono
stati montati nelle aree comuni. Qui l’uso del vetro e la
presenza di piante contribuisce a trasmettere un senso di
tranquillità.
La struttura risponde ad alti standard qualitativi.
L’American Medical Institute è il primo “green hospital”
dell’isola; nel 2011 ha ricevuto dalla Commissione
europea il “Green Building Award” che premia gli edifici
più efficienti dal punto di vista energetico. L’ospedale,
infatti, produce con fonti di energia rinnovabili fino
all’80% del fabbisogno energetico: utilizza l’energia
geotermica per il riscaldamento e il raffreddamento, il
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e il
solare termico per la produzione di acqua calda.
18
La facciata e alcune immagini dell’interno dell’American
Heart Hospital di Nicosia, che ha ricevuto il “Green Building
Award” della Commissione Europea.
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29/11/12 16:38
di Greta La Rocca
progetti
città creativa
barcellona
20
La
città di Barcellona è uno dei laboratori urbani più attivi
nel panorama spagnolo e internazionale. Vanta una forte tradizione culturale, in particolare nel design e nell’architettura, influenzata dal modernismo catalano e dal suo massimo
esponente, l’architetto spagnolo Antoni Gaudí. Nella seconda
metà del XIX secolo sono state abbattute le antiche mura medioevali, i confini della città sono stati allargati fino a inglobare i paesini della vicina periferia, diventati oggi i quartieri più
famosi e carismatici come il Gracia, il quartiere degli artisti e
dei disegnatori o il Barri Gòtic caratterizzato dallo stile gotico
e chiamato il quartiere della Cattedrale.
Risale al 1903 la nascita della FAD, l’El Foment de les Arts
i del Disseny, un’associazione (la prima in Catalogna e in
Spagna) privata e indipendente volta alla promozione della
progettazione, dell’architettura e del design come contributo
alla crescita economica e culturale del paese. Settant’anni più
tardi, era il 1973, è stato fondato il BCD, il Barcelona Centro de
Diseño, per promuovere la cultura del design quale disciplina
in grado di migliorare la qualità della vita e fattore chiave per
la crescita economica.
Una delle istituzioni culturali più importanti, il Dhub (Disseny
Hub Barcellona) ha completato la nuova sede, che presentiamo in esclusiva nelle pagine seguenti.
progetti
21
progetti
protagonisti artisti
e creativi internazionali
Oggi la FAD e il BCD sono le due
istituzioni più importanti, impegnate
a rafforzare l’immagine di Barcellona
quale capitale del design con la
promozione di eventi, festival,
convegni, mostre. Quest’estate, per
il secondo anno consecutivo, hanno
organizzato il Barcelona Design
Festival: tre mesi di iniziative, incontri
e dibattiti volti a promuovere la
creatività di designer e artisti.
design
festival
L’evento conclusivo del
festival è stata la Design
Week, in programma nel
mese di ottobre: giunta
ormai alla settimana
edizione, è uno degli
appuntamenti più importanti
dell’agenda internazionale. Più di 2mila
professionisti provenienti da oltre 15
paesi si incontrano nella città spagnola
per analizzare le nuove tendenze.
22
progetti
sagrada
familia
Spazio ai giovani
e all’innovazione
Il Pecha Kucha Night 20x20, l’innovativo format
nato a Tokyo nel 2003, ha conquistato anche la
capitale catalana. Vengono selezionate le idee più
creative e interessanti in campo artistico,
ogni interlocutore ha a disposizione 20 immagini
e 20 secondi per spiegare ciascun frame e
LA FESTA
DELla Mercè
In occasione dell’edizione 2012 della festa che
ogni anni anno dice addio all’estate e dà il
benvenuto ai mesi invernali, la città catalana
ha ospitato una spettacolare proiezione di luci
e colori sulla facciata principale della cattedrale
disegnata da Antoni Gaudí. Un’idea della città di
Montreal, ospite d’onore, resa possibile grazie
alla tecnica del videomapping.
raccontare il proprio progetto.
Barcellona ha ospitato la prima edizione
nel 2010, da allora è diventato un appuntamento
annuale. Oggi il Pecha Kucha Night
è un evento internazionale organizzato
pecha
kucha
in 538 città, una piattaforma che permette ai
giovani designer di presentare il proprio lavoro
e farsi conoscere.
23
progetti
il dhub apre le porte
alla sperimentazione
La città spagnola è sensibile anche alle
sperimentazioni. Offf 2012 è il festival
dedicato alla cultura digitale. Ospitato nel
mese di maggio in uno degli spazi espositivi
della nuova sede di DHUB, all’epoca ancora
incompleta. Oltre 70 conferenze, mostre,
spettacoli, video proiezioni animate e
installazioni interattive: un palcoscenico
dove gli artisti condividono idee, progetti
ed esperienze con il pubblico.
Organizzato la prima volta a Barcellona
nel 2001, dal 2011 è entrato
nell’agenda internazionale
dhub
24
sull’esempio di altre capitali come
New York, Lisbona e Parigi.
progetti
Un dialogo con l’architettura
Barcellona è stata anche la prima città del
Mediterraneo a promuovere la 48h Open
House, il festival dedicato all’architettura voluto
dall’associazione culturale spagnola Arquitectura
Reversible. Era il 2010 e la capitale catalana
seguiva l’esempio di Londra (1992), New York
(2002), Dublino (2005), Tel Aviv (2007),
Melbourne (2008) e Galway (2009).
48H
open
House
Oggi l’Open House Festival è
organizzato anche a Chicago,
Roma, Lisbona, Adelaide e
Thessaloníki. Per un weekend, gli
edifici più interessanti e caratteristici
delle città aprono al pubblico con
visite guidate gratuite. L’ultima edizione
della Open House di Barcellona è stata
organizzata ad ottobre: hanno aperto le porte oltre
150 edifici, tra i quali anche la Torre del Rei Martí
oggi sede dell’Archivio della Corona de Aragon e
la casa modernista Casas-Carbò realizzata nel 1898
che di norma non sono accessibili al pubblico. In
programma anche convegni, dibattiti e incontri
con gli architetti e i designer che hanno progettato
e arredato gli edifici che era possibile visitare
durante il festival.
25
progetti
26
progetti
Barcellona, DHUB Disseny hub
festa del colore
nella casa
del design
Sei mila metri quadri di tubi luminosi
a Led per illuminare la nuovissima
struttura di Oriol Bohigas.
Un dialogo stretto tra luce e architettura
destinato a lasciare il segno
27
progetti
di Greta La Rocca/foto di Beatrice Arenella
La
luce diventa parte integrante
dell’architettura, in un progetto
d’avanguardia destinato a diventare uno dei poli
d’attrazione della cultura europea del design. Siamo
a Barcellona a Plaça de les Glòries Catalanas, dove
sorge la torre Agbar, il grattacielo di Jean Nouvel
divenuto uno dei simboli della città moderna. Qui
è stata costruita la nuova sede del Disseny Hub
Barcelona (DHUB), il Museo del Design che aprirà
ufficialmente le porte il prossimo anno.
Con le nostre fotografie di queste pagine siamo
in grado di anticiparvi le scelte radicali fatte per
l’illuminazione delle grandi sale che ospiteranno
le esposizioni permanenti e le mostre temporanee.
L’idea è quella di integrare i corpi illuminanti
completamente nella struttura architettonica,
realizzando un vero e proprio soffitto luminoso
costituito da tubi a Led. Il controllo elettronico dei
Led e l’uso del colore permettono la realizzazione
di effetti di grande suggestione, molto in carattere
con la vocazione allo stimolo intellettuale che deve
avere un museo del design.
Ma seguiamo il progetto più nel dettaglio.
La nuova sede del DHUB comprende 5 grandi
sale espositive, distribuite su 4 piani e un
seminterrato. La sala più grande è di circa 6.000
mq, mentre ciascuna delle altre di 900 mq. Il
progetto è firmato dallo studio MBM Architects,
capitanato da Oriol Bohigas, considerato uno dei
maestri dell’architettura contemporanea. Con il
prestigioso studio catalano ha collaborato la Disano
illuminazione per la realizzazione dell’impianto
illuminotecnico. ›
un soffitto luminoso formato da tubi a
Led, integrati completamente nella struttura
architettonica. Per ottenere questo particolare effetto
luminotecnico, è stato installato un prodotto custom
di nuova concezione, appositamente realizzato
per questa installazione.
28
Il progetto architettonico
Oriol Bohigas e i colleghi dello studio
MBM sono risultati i vincitori di un
concorso di progettazione indetto
dall’Ajuntament di Barcellona nel 2001.
La costruzione del progetto è iniziata
nel 2009. L’edificio ha la forma di un
parallelepipedo ed è diviso in due blocchi.
Il primo è a livello della piazza, ospiterà
la sala principale e gli spazi dedicati alla
ricerca e alla documentazione, oltre ai
servizi. È caratterizzato da ampi lucernai
che rendono gli ambienti luminosi e
permettono all’architettura di dialogare
con la città. Il tetto di questa struttura sarà
uno spazio pubblico verde, qui verranno
inseriti elementi naturali o artificiali che
richiamino il concetto di sostenibilità.
Il secondo blocco è stato progettato a
quasi 15 metri d’altezza e si sviluppa in
orizzontale, come se si allungasse verso la
piazza. L’esterno dell’edificio è realizzato
in zinco, alluminio e vetro.
Nell’attesa che la nuova sede sia
inaugurata, il museo può contare su due
spazi temporanei. Uno nel cuore della
città medioevale e uno nella periferia
di Barcellona, a Pedralbes Palace, nel
palazzo che era stato fino al 1931 sede
della famiglia reale spagnola.
progetti
29
progetti
› “Per ottenere l’effetto di luce voluto dal
progettista – spiega Diego Ambrosi di Disano –
abbiamo integrato nella struttura portante della
controsoffittatura un prodotto custom di nuova
concezione, appositamente realizzato per questa
installazione. Il concept si basa sull’integrazione di
una luce funzionale (ottenuta tramite proiettori Led
con tecnologia di controllo DALI) ad un impianto
Led cambia-colore, dinamico e riconfigurabile
all’infinito, in grado di richiamare l’attenzione e
stupire i visitatori nei vari momenti della giornata”.
Le ampie vetrate che caratterizzato l’edificio di
giorno permettono una forte interazione con gli
spazi esterni e un importante apporto di luce
naturale; durante la notte, gli effetti di luce dinamica
si riversano all’esterno, trasmettendo il forte
carattere innovativo di questa architettura e di una
città in continuo mutamento.
“I tubi – continua Ambrosi – sono realizzati in
materiale plastico opale ad elevata trasmissione,
in grado di miscelare l’effetto luce ottenuto dai due
circuiti, uno a luce bianca 4000°K con elevata resa
cromatica (Ra > 95), utilizzato per l’illuminazione
generale ed uno RGB per realizzare le scenografie
di luce dinamica”.
Il profilo architettonico dell’edificio, oltretutto, non
è lineare e le altezze dei soffitti variano dai 5 agli
8 metri: “Esistono 25 differenti tipologie di tubi in
modo tale da adattare l’installazione alla forma
organica degli spazi”. A questa difficoltà, se ne
sono aggiunte altre: “L’installazione prevedeva
di realizzare filari di luce continua per lunghezze
superiori ai 40mt senza interruzioni; per ottenere
questo risultato ed agevolare le successive fasi
di installazione, abbiamo progettato un sistema
di giunti lineari trasparenti in grado di assicurare ›
scenografie di luce dinamica sono possibili grazie a un impianto Led cambia colore,
dinamico e riconfigurabile all’infinito. I tubi integrati nel controsoffitto sono in grado
di miscelare l’effetto luce ottenuto da due circuiti, uno a luce bianca con elevata resa cromatica
e quello Rgb. Un sistema intelligente permette di ricreare virtualmente il museo e di creare
e controllare i diversi giochi di luce.
30
progetti
DHUB
in
numeri
2316
9600 10700
6
386
25
il numero di tubi installati
mt la lunghezza dei moduli
LED RGB installati
canali DMX per il controllo
delle luci dinamiche
mesi il tempo necessario
per completare il progetto
illuminotecnico
i quadri elettrici per il controllo
delle luci con tecnologia
KONNEX-DMX
le tipologie di tubi custom
realizzati
31
progetti
›
32
la connessione ed il perfetto allineamento dei
singoli moduli senza interferire con la distribuzione
dell’apparecchio”.
Tutti gli impianti, compresa l’illuminazione,
sono gestiti attraverso un BUS digitale basato
su tecnologia KONNEX: “Si tratta di un sistema
intelligente che permette di ricreare virtualmente
il museo, controllando le singole utenze in modo
indipendente. Attraverso un server centrale e
controlli touch panels dislocati in punti strategici
del complesso, è possibile creare e richiamare
innumerevoli scenografie di luce dinamica”.
Entusiasti della soluzione adottata, i progettisti
hanno voluto estendere lo stesso sistema (in
versione potenziata e a sola luce bianca) anche
all’illuminazione di diverse aree comuni quali hall
d’ingresso, scale mobili e percorsi di collegamento
tra i vari spazi espositivi individuando una soluzione
innovativa e di grande impatto visivo.
Per l’illuminazione delle facciate principali, sono
inoltre stati montati apparecchi Sicura (Disano),
Microliset e Maxiliset (Fosnova) ideali per un effetto
d’illuminazione wall-washer, in grado di valorizzare i
profili architettonici.
Scheda Tecnica
illuminazione Dhub
w Committente
Ajuntament di Barcellona
w Impianto elettrico
Suris SL, Barcellona
w Progetto Illuminotecnico
Disano Illuminazione
w Apparecchi utilizzati
Led Tube (Disano)
33
progetti
34
progetti
Un Hub per il design
Il DHUB è un museo, una scuola e un
laboratorio sostenuti dall’Institut de
Cultura de Barcelona per promuovere
e diffondere la Cultura del Design.
Ospiterà il Museo della Ceramica, il
Museo Tessile e d’Abbigliamento e il
Museo delle Arti Decorative, che oggi
si trovano nelle due sedi temporanee.
Si prefigge di diventare un punto
di incontro tra professionisti,
ricercatori, studenti e istituzioni e ha
lo scopo di promuovere la ricerca e
tutte le attività collaterali al design
anche grazie a partership con le
aziende del settore. A Barcellona,
città che vanta un legame storico
con il mondo del design (qui è nata
nel 1903 l’Associazione “Foment de
les Arts i el Disseny” che promuove
la progettazione, l’architettura e
il design quale spinta economica
e culturale del paese), DHUB ha
le potenzialità per diventare un
importante centro di produzione
anche a livello internazionale.
l’architettura ha la forma di un parallelepipedo ed è divisa in due blocchi.
Il primo è a livello della piazza, ospiterà la sala principale e gli spazi dedicati alla ricerca e alla
documentazione; mentre il secondo è a quasi 15 metri d’altezza e si sviluppa in orizzontale,
come se si allungasse verso la piazza.
DHUB si trova a Plaça de les Glòries Catalanas, dove sorge la torre Agbar,
il famoso grattacielo progettato da Jean Nouvel.
35
news
dall’italia
napoli
Un SuperLed per Leroy Merlin
Si trova nel parco commerciale di Afragola (Napoli) il
nuovo maxi punto vendita di Leroy Merlin Italia, 8.000 metri
quadrati complessivi e tutto l’immaginabile per bricolage,
decorazione, illuminazione, elettricità, bagno, manutenzione
domestica e giardinaggio.
L’edificio è il risultato di un restyling totale, progettato secondo
specifiche tecniche e linee che uniformano il punto vendita con
le numerose strutture della catena presenti su tutto il territorio
nazionale. Completamente rinnovato anche l’impianto luci. “Le scelte
illuminotecniche – spiega lo staff tecnico di Leroy Merlin Italia che ha
curato la progettazione – hanno seguito le linee di standardizzazione
della catena, con in più l’obiettivo di ottenere il massimo risparmio
energetico e un innovativo e performante impatto visivo. Si è
abbinata la tecnologia a Led a un avanzato sistema di automazione
dell’edificio, che monitora l’illuminazione nelle varie zone, spegnendo
le aree prive di presenza di persone. Sono stati scelti Led anche
per gli esterni, solo per alcune aree interne si è ripiegato su corpi
illuminanti con l’evoluzione della fluorescenza rappresentata dalle
lampade T5”.
La particolarità di questo impianto è l’apparecchio Super (Disano)
creato nella versione a LED in esclusiva. “L’idea di creare un
corpo illuminante per i nostri negozi con la tecnologia green led –
36
specificano i progettisti - nasce non solo per
ampliare la gamma di un prodotto, ma anche
per fare qualcosa di concreto contro sprechi e
inquinamento. La nuova lampada è installata a
un’altezza di 5 metri e 30, ha una resa pari ai
filari a tubo e garantisce tutti i vantaggi della
tecnologia LED. L’azienda Disano ha raccolto
con noi la sfida e in collaborazione con lo
Studio Franchi ha lavorato a lungo ai primi
prototipi. Dopo un esperimento pilota eccoci
al risultato di Afragola, dove l’apparecchio
installato garantisce consumi inferiori del 20% e
una gradazione illuminotecnica calda, in grado
di esaltare e raccontare ancora meglio i nostri
prodotti”.
37
news
dall’italia
cremona
S’illumina l’Apple Store
milano
Colori in primo piano nel negozio Lush
Un progetto illuminotecnico interamente a Led
caratterizza il negozio Lush a Milano in Corso Buenos
Aires, una delle più importanti vie commerciali della città.
Sono stati scelti apparecchi di ultima tecnologia che garantissero
prestazioni ottimali e performance di alto livello, in linea con la
filosofia dell’azienda.
Lush è una catena internazionale di cosmesi naturale. Nata nel
sud dell’Inghilterra nel 1995, dal 1998 è presente anche in Italia.
Tutti i prodotti sono realizzati con ingredienti a base di frutta,
vegetariani o vegani. Era fondamentale che questa forte sensibilità
e attenzione verso l’ambiente, fosse evidente anche all’interno del
negozio. L’illuminazione a Led
garantisce risparmio energetico,
una performance importante per
un punto vendita dove le luci
rimangono accese per diverse
ore. Sono stati montati i faretti
a incasso fisso Milano esaled e i
faretti orientabili Robin esaled
(Fosnova) che permettono di
orientare il fascio luminoso e
garantiscono massima flessibilità.
La resa cromatica è alta. I
prodotti Lush sono colorati,
presentano un’ampia varietà che
va dalle tonalità calde a quelle
più fredde, tutte messe in risalto
senza alcuna alterazione, grazie
a una luce calibrata e direzionata
con la massima attenzione.
38
Un ambiente moderno e accogliente con un
elevato standard qualitativo. L’Apple Store
recentemente inaugurato a Cremona è un open
space dove arredi bianchi e neri si accompagnano
a una pavimentazione in parquet lucido. Il
progetto illuminotecnico, realizzato con prodotti
di ultima generazione, garantisce comfort visivo
e risparmio energetico, oltre ad alti standard
qualitativi.
Proiettori Matrix spot (Fosnova) ridisegnano il
profilo del negozio mentre incassi orientabili
Lotus e Corner 160 (Fosnova) permettono
di orientare il fascio di luce. L’illuminazione
generale invece è garantita dagli apparecchi Liset
(Fosnova), ideale per valorizzare un progetto
d’interni che punta sulla luce come elemento
innovativo.
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news
dall’italia
Bergamo
Luce su misura per le vie verso città alta
torino
Giochi di luce a tavola
Un ambiente elegante caratterizzato da un
design pulito ed essenziale e da un progetto
illuminotecnico per nulla invadente. Siamo
al Lentinis Pizza & Restaurant, un locale
recentemente inaugurato nella periferia sud di
Torino.
Il bianco domina nella scelta degli arredi, l’unico tocco
di colore è dato dalla pavimentazione in parquet e
dai tavoli, in legno. Entrambe queste superfici sono
lucide, riflettono quindi
l’illuminazione artificiale
e contribuiscono a rendere
l’atmosfera calda e
accogliente. Le tonalità
sono chiare e naturali.
Per l’illuminazione
generale sono stati scelti
apparecchi da incasso a
led (Disano) che, oltre
a una resa cromatica
migliore, garantiscono alte
prestazioni e risparmio
energetico. Contribuiscono
a illuminare l’ambiente,
ponendo l’accento sul
comfort visivo e sulla
qualità estetica, gli
apparecchi Office 7
(Disano). Le Strip Led
(Fosnova), strisce a di luce
a led, valorizzano invece
lo spazio oltre il bancone
del bar, dove sono esposte le bottiglie. L’effetto è di
grande luminosità. Anche l’illuminazione del bancone è
stata riprogettata. I proprietari desideravano mantenere
i vecchi corpi illuminanti, lampadari che però non
permettevano di controllare il flusso luminoso. Per
venire incontro a questa richiesta, è stata sostituita
esclusivamente la sorgente di luce: sono stati quindi
inseriti nei lampadari apparecchi dalla forma circolare
(Disano). Infine sono stati installati Liset rgb (Disano) per
poter realizzare scenografie luminose: in occasione di
eventi o serate speciali, la luce bianca lascia il posto a
giochi di luce colorata dal forte impatto visivo. Il controllo
degli rgb avviene attraverso una pulsantiera.
40
Il Comune di Bergamo, in collaborazione con l’azienda di
servizi A2A e con la consulenza di Disano, ha riprogettato
l’illuminazione delle strade principali del centro storico.
In particolare, sono stati sostituiti i corpi illuminanti di diverse
vie e percorsi pedonali che portano alla città alta.
Sono stati scelti prodotti speciali, gli apparecchi da sospensione
Campana (Disano) sui quali è stata montata l’ottica dello
Sforza centro strada (Disano) a luce bianca con un grado di
potenza differente, da 70 a 100 W, a seconda della larghezza e
dell’importanza delle vie.
Si è optato per un prodotto che per estetica fosse simile ai
vecchi corpi illuminanti in modo che vi fosse continuità con
il passato, ma che garantisse tutti i vantaggi delle nuove
tecnologie di illuminazione in termini di efficienza luminosa,
risparmio energetico e rispetto dell’ambiente.
Il progetto tecnico è stato curato dal Comune di Bergamo;
mentre Luca Gregis, per Disano Illuminazione, si è occupato del
progetto illuminotecnico.
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21/12/12 11:22
news
dall’italia
Truccazzano - Milano
La qualità dei LED
nell’illuminazione industriale
Nuova illuminazione per il capannone
produttivo della Schiedel spa,
multinazionale leader nel settore delle
canne fumarie. Lo spazio produttivo, che si
trova, unitamente agli uffici aziendali, nella
zona industriale di Truccazzano, a ridosso della
Provinciale Rivoltana nell’area a sud di Milano,
è stato fatto oggetto di un restyling totale.
Nell’ambito dei lavori anche il rifacimento
radicale dell’impiantistica illuminotecnica, per
la quale ci si è avvalsi della collaborazione con
l’Agenzia Lombardia di Disano Illuminazione.
42
Obiettivo, installare prodotti a Led che
conferissero la corretta illuminazione all’ampio
spazio dove vengono assemblate le canne
fumarie, con smantellamento dei prodotti
preesistenti e ormai inadeguati. Le immagini
di queste pagine mostrano il capannone prima
e dopo l’intervento. Per quanto concerne i
Qui a lato alcune
immagini del
capannone con la
vecchia illuminazione
fotografato di giorno,
con l’ingresso della
luce naturale.
Dal confronto con
le altre immagini
emerge la maggiore
uniformità e resa
cromatica del nuovo
impianto luci.
prodotti, la scelta è caduta su apparecchi Modo
Led, montati su barre lungo tutti i 1800 metri
quadrati dello spazio. Un intervento pilota di
grande importanza anche sul fronte del risparmio
energetico, in sintonia con quella che è la
filosofia produttiva della Schiedel, leader di
mercato nel suo settore, con casamadre tedesca
e oggi presente in 26 sedi ripartite in altrettanti
paesi, perlopiù europei.
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21/12/12 10:43
speciale
a cura di Monica Autunno,
Chiara Bellocchio,
Greta La Rocca,
Alessandro Visca
Foto di Guido Clerici,
Beatrice Arenella
green Light
Il verde è sempre di più una parte integrante della progettazione urbanistica e residenziale.
La metropoli post industriale punta a un nuovo dialogo con la natura in cui le aree verdi
non hanno più una funzione solo decorativa. E l’illuminazione è uno degli elementi
per rendere il verde vivibile, anche grazie a nuove tecnologie che consentono
di realizzare impianti più rispettosi del paesaggio e dei ritmi naturali
50
52
58
64
Nuovi paesaggi
Il dialogo tra luce e buio
secondo Andreas Kipar
MILANO
La piazza rinconquistata
dal verde
orticolario
Magie della luce
alla fiera del verde
ecoturismo
La Valtellina punta
sulla bicicletta
45
speciale
Aumenta la richiesta di verde
nelle metropoli. Parchi e giardini,
che da sempre fanno parte
dell’identità delle città, oggi
sono considerati un indicatore
fondamentale della qualità di vita
nell’ecosistema urbano
46
“Gli
spazi verdi urbani, pubblici e privati,
rendono le nostre città più belle,
vivibili e competitive, oltre ad incidere
sui valori immobiliari”. Questa affermazione si
legge nel manifesto lanciato da Green City Italia,
un’associazione nata nel 2010 con l’intento di
“diffondere la coscienza del notevole potenziale
e valore del verde urbano per l’incremento del
benessere della cittadinanza”. È solo una delle
tante iniziative dei cittadini a sostegno del verde
nelle città, dai comitati di quartiere fino ai blitz del
Guerrilla gardening, i “giardinieri d’assalto”, che lo
scorso 4 novembre hanno celebrato la loro seconda
giornata nazionale.
L’idea della città verde sembra affascinare
sempre di più gli abitanti delle metropoli e le
amministrazioni pubbliche non rimangono
indifferenti. A New York, per citare una città che è
l’icona stessa della metropoli moderna, il sindaco
Bloomberg ha promesso di piantare un milione
di alberi nel corso del suo mandato, mentre il
sindaco di Londra parla di 10mila alberi entro il
2012. I motivi di questo ritrovato amore per il verde
sono intuibili: una maggiore quantità di alberi può
contribuire ad affrontare i problemi tipici delle
città come l’inquinamento atmosferico, i rumori
speciale
I 5 parchi più belli
del mondo
secondo una classifica
della rivista tedesca
“Focus”
Central Park
New York
Englischer
Garte
Monaco
Hyde Park
Londra
eccessivi e anche le estati torride. Non solo, il verde
fa salire il valore degli immobili (secondo gli esperti
dal 18 al 30 per cento) e infatti non c’è operazione
immobiliare di un certo rilievo che non preveda
accanto ai palazzi nuovi anche aree verdi.
Il rapporto Ecosistema Urbano in Italia
Ma qual è la situazione del verde nelle città
italiane? Qualche indicazione aggiornata ci viene
dall’ultima edizione del rapporto “Ecosistema
Urbano” di Legambiente, Ambiente Italia e Sole
24 Ore. Nelle città italiane ogni abitante in media
ha a disposizione 10 mq di verde fruibile, ossia
parchi e giardini pubblici. Ma se andiamo a vedere
nel dettaglio, le differenze tra città e città sono
importanti. Fra le grandi città ai primi posti in
classifica troviamo Venezia (18,73 mq di verde per
abitante), Verona (17,4 mq), Milano (15,6 mq) e
Genova (15,28 mq). Mentre a Bari e a Palermo ci si
deve accontentare di 2,57 e 2,37 mq di verde per
abitante. Le cose vanno ovviamente meglio in città
più piccole, come Lucca e Monza, che superano
i 40 mq di verde per abitante, seguite da Prato,
Modena, Catanzaro, Reggio Emilia e Perugia,
tutte al di sopra dei 20 mq, ma a Brindisi il verde
disponibile è di soli 2,71 mq per abitante e a Foggia
Villa Borghese
Roma
Jardin du
Luxembourg
Parigi
›
47
speciale
›
Le città italiane
con più
verde pubblico
Il verde in città
Aree verdi totali
Superficie di tutte le tipologie di verde sul totale
della superficie comunale (mq/ha)
Città grandi
1 Roma
2 Milano
3 Torino
3.650
3.627
2.731
Città medie
1 Pisa
2 Cagliari
3 Bergamo
7.113
5.428
3.570
Città piccole
1 Mantova
2 Lodi
3 Biella
5.075
3.851
3.683
Verde urbano fruibile
Estensione pro capite di verde fruibile in area urbana (mq/ab)
Città grandi
1 Venezia
2 Verona
3 Milano
18,73
17,04
15,60
Città medie
1 Lucca
2 Monza
3 Prato
42,10
41,39
34,58
Città piccole
1 Sondrio
2 Pordenone
3 Mantova
42,77
34,60
28,23
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano XVIII ed. (Comuni, dati 2010)
Elaborazione: Ambiente Italia srl
48
è ridotto 1,11 mq. Per avere un confronto con il
resto d’Europa siamo andati a spulciare i dati di
un’analoga indagine condotta, qualche anno fa,
su 26 città campione. La maggiore concentrazione
di “green city” si trova nel Nord Europa, in città
circondate da boschi, che entrano nel tessuto
urbano. Così gli abitanti di Goteborg, in Svezia,
hanno a disposizione addirittura 181 mq di verde
a testa, ma anche ad Helsinki si arriva a 134 mq
per abitante. Scendendo più a Sud le città si fanno
meno verdi, ma comunque con un’estensione di
zone dedicate a parchi e giardini superiore alla
media delle città italiane. Infatti a Londra ci sono 17
mq di verde per abitante, a Vienna 13 e 11 a Parigi.
In Spagna invece la percentuale di verde urbano
scende con i 7 mq di verde per abitante di Madrid e
i 6 di Saragozza, anche se a Barcellona si arriva a 19
mq per abitante.
Per completezza di informazione bisogna
aggiungere che il rapporto sull’ecosistema urbano
delle città italiane prende in considerazione anche
un altro dato, il verde totale, ossia le aree destinate
a verde sul totale della superficie comunale. In
questa classifica il primato spetta a Pisa con 7.100
mq di verde ogni 10.000 mq di superficie comunale;
altre 2 città, Cagliari e Mantova, presentano più
della metà della propria superficie destina a
verde, mentre altre 7 città (Prato, Lucca, Bergamo,
Massa, Roma, Biella e Lodi) hanno destinato a
verde almeno un terzo del territorio comunale.
All’opposto ben 57 città hanno meno del 10% del
proprio territorio a verde, e di queste 10 capoluoghi
hanno meno di 100 mq di verde ogni 10.000 mq
di superficie comunale (che corrisponde a meno
dell’1%).
speciale
La nuova legge su alberi e orti urbani
Un forte impulso alla crescita del verde nelle
città italiane potrebbe venire dal disegno di
legge presentato in Parlamento che, riprendendo
una norma del 1992 spesso disattesa, prevede
l’obbligo per i comuni di piantare un albero per
ogni bambino nato. La nuova legge favorisce
anche la creazione di orti urbani, l’installazione
di giardini verticali e sui tetti, la creazione delle
cosiddette “green Belt” (cinture verdi), ossia filari
di alberi piantati sulle vie di acceso alle città allo
scopo di diminuire l’inquinamento da traffico.
Inoltre un Comitato per lo Sviluppo del verde
pubblico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente
controllerà l’attività dei comuni in questo settore.
Un impulso a proseguire anche in Italia sulla
strada della green city, più che mai opportuno visto
che lo stesso rapporto citato all’inizio segnala un
preoccupante peggioramento della qualità dell’aria
nelle città italiane e uno stallo degli investimenti in
settori chiave per la qualità della vita dei cittadini,
come per esempio il trasporto pubblico.
Verde da vivere con la giusta
illuminazione
Al di là dei numeri, non va dimenticato che il parco
è anche una parte importante dell’identità storica
della città. In una recente classifica stilata dalla
rivista tedesca “Focus”, tra i dieci parchi più belli
del mondo figurano luoghi come Central park a
New York, I giardini del Luxemburg a Parigi e Villa
Borghese a Roma, che sono una tappa obbligata
per chiunque visiti queste città. Il parco in città è
quindi anzitutto un luogo da vivere e da tutelare
come parte integrante del patrimonio storico e
urbanistico. In questo senso l’illuminazione ha un
ruolo centrale. È proprio la luce il supporto tecnico
indispensabile per trasformare un’area verde in
un parco o giardino urbano. Senza luce uno spazio
verde in città non sarebbe che una terra di nessuno,
con tutti i rischi annessi. Partendo dalla sicurezza,
che è il presupposto per illuminare un’area verde
cittadina, oggi si possono raggiungere una serie
di altri obiettivi, dalla valorizzazione estetica,
con un progetto illuminotecnico rispettoso
delle caratteristiche delle piante, al comfort
visivo, ottenibile con nuove sorgenti a risparmio
energetico. Anche per il verde il patto tra città e
natura oggi si fonda sulle nuove tecnologie.
49
speciale
Nuovi Paesaggi
il dialogo tra luce e buio
secondo Andreas Kipar
Il verde nella metropoli “L’
è l’area della pausa, il luogo dove
si interrompe la linearità della
metropoli. E la luce, anche grazie
alle nuove tecnologie,
può assumere funzioni diverse
Alcuni progetti firmati
da Kipar.
A lato, l’Headquarter della
Thyssen Krupp a Essen.
Nella pagina accanto,
in basso “Stadtpark
Krefeld- Fischeln”
di Krefeld (Germania).
In alto,
L’installazione “50x50
Venice Green Dream”
a Porto Marghera,
Venezia, realizzata
per la 13a Biennale
di Architettura.
50
photo by Lukas Roth
architettura del paesaggio inizia laddove si tratta di leggere, analizzare e comprendere il delicato rapporto tra natura e cultura”. Lo scrive Andreas
Kipar nella prefazione di un libro che raccoglie i suoi
progetti. Nato a Gelsenkirchen in Germania, laureato
in architettura del paesaggio ad Essen e in architettura al Politecnico di Milano, Kipar ha realizzato in Germania e in Italia numerosi progetti di parchi pubblici
e paesaggi urbani. Nel suo studio milanese LAND
(Landscape Architecture Nature Development) si lavora in un settore oggi più che mai d’attualità quello
del verde e della riqualificazione urbana.
“Il parco – ci spiega Kipar – deve essere il punto che
interrompe la linearità della metropoli. È l’area della
pausa, il luogo dove ci si può isolare dal flusso continuo del traffico cittadino. Questo è particolarmente
evidente in una città come Milano, dove si ha l’impressione che tutti, anche i pedoni, stiano sempre
correndo verso chi sa quale meta. L’area verde è la
zona dove ci si può fermare, dove si può cambiare
ritmo. Conservare questa multi funzionalità del tes-
photo by Lukas Roth
speciale
photo by Basilio Luca Priola
lighting by Blanchere illumination
suto urbano è un obiettivo importante. L’indifferenziazione rischia di distruggere il bello della città”.
Lighting Magazine E l’illuminazione che ruolo ha?
Kipar Lo stesso concetto di differenziazione, di contrasto vale per l’illuminazione. La luce in città è sempre stata associata soprattutto alla sicurezza e quindi
alla quantità, negli ultimi decenni invece è cresciuto
l’interesse per il fattore estetico, per la bellezza che,
insieme alla funzionalità, interessa molto noi architetti del paesaggio. Con l’evoluzione tecnologica, penso
soprattutto ai LED, la luce diventa anche un elemento
architettonico, un fattore di stimolo. Se percorro una
via illuminata dalle luci delle vetrine o da facciate monumentali di chiese e palazzi non ho più bisogno di
tanta luce sulla strada. Direi che noi architetti siamo
molto interessati all’illuminazione indiretta.”
LM Quindi la luce assume nuove funzioni nella progettazione urbana?
Kipar Oggi nelle aree metropolitane, anche per la
scarsità delle risorse disponibili,
non si progettano più completi rifacimenti di grandi aree, ma si cercano interventi più mirati. La luce può
aiutare a delimitare spazi diversi, che si
staccano dalla linearità, dall’omogeneità
di cui parlavamo prima. E qui entra in gioco un altro fattore importante: la percezione.
Oggi nel progetto di luce va considerato soprattutto l’effetto finale in termini di percezione. Come percepisco lo spazio illuminato? Se io
ho un’illuminazione che punta solo alla sicurezza
percepisco lo spazio in maniera diversa rispetto a
una luce calibrata, più calda. Lo stesso discorso
vale anche per elementi luminosi che possono
segnare un territorio, pensiamo per esempio ad
un light box. Un elemento che attira l’attenzione
e può fare percepire diversamente una piazza o
una via. È quello che accade in certi festival della
luce come quello di Francoforte. Le installazioni
luminose ci fanno sostare in luoghi dove ordinariamente non ci si ferma.
Di questo concetto ho fatto un’esperienza diretta con
un mio recente intervento, 50x50 Venice Green Dream, un evento collaterale alla Biennale di Architettura
di Venezia. Si tratta dell’installazione di un quadrato
verde a Porto Marghera, nei pressi del quale c’è una
struttura che è stata illuminata con luci decorative.
Questo segno luminoso collocato in una zona anonima dal punto di vista paesaggistico è ben visibile anche dalla ferrovia, attira l’attenzione dei viaggiatori,
che hanno una percezione completamente diversa di
quell’area. Certo, per la realizzazione di questi interventi noi architetti e urbanisti abbiamo bisogno della collaborazione degli esperti, dei lighting designer,
che hanno le competenze tecniche necessarie per utilizzare al meglio le grandi potenzialità che oggi ha la
luce. Un altro esempio che mi viene in mente è il progetto per l’Headquarter della Thyssen Krupp a Essen,
che ha anche vinto un premio ‘LAMP Lighting Solution Award 2011’ proprio per l’illuminazione, nella
categoria Indoor Lighting (autore del progetto di luci:
Licht Kunst Licht AG: Alexander Rotsch and Andreas
Schulz). In quel caso abbiamo creato un bacino artificiale di 300 metri davanti al palazzo di uffici. Il palazzo
illuminato di sera genera un magnifico effetto di luce
e non è necessario molto altro per illuminare l’area
esterna. Insomma i futuri progetti di luce dovranno
imparare a dialogare sempre meglio con il buio.”
photo by Lukas Roth
51
speciale
milano
La piazza riconquistata dal verde
Una zona liberata dalle auto
in sosta, in cui verde e arredo
urbano creano una nuova qualità
dell’ambiente
52
L’
Italia è il paese europeo che ha la maggior densità di automobili per abitante (61 auto ogni 100
abitanti, contro le 51 della Germania e le 50 del
Regno Unito). Le città del Bel Paese da anni sono in
lotta contro l’invadenza delle auto parcheggiate cercando di recuperare spazi più vivibili e sicuri per chi
li percorre a piedi.
Il Comune di Milano ha da tempo predisposto un Piano generale del traffico urbano, che punta a favorire
tutti i mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti in
città, dal trasporto pubblico alla bicicletta. Un piano
che sta dando risultati, almeno guardando i numeri:
le ultime rilevazioni dicono che dal 2003 a oggi sono
entrate in città 74mila auto in meno.
Il centro cittadino, in particolare, è caratterizzato da
grandi isole pedonali e, durante i giorni feriali, dall’in-
›
speciale
Uno scorcio della piazza
del Rosario a Milano,
dopo una recente
risistemazione, e l’installazione
di un nuovo impianto di
illuminazione che utilizza
sorgenti a “luce bianca”.
Sotto alcune immagini della
piazza prima dell’intervento,
con gli spazi per i pedoni quasi
completamente invasi dalle
auto in sosta.
53
speciale
Sopra lo spazio riservato alla fermata del tram.
Le zone di attraversamento della piazza sono più sicure
con luci supplementari. L’illuminazione stradale è stata
realizzata con lampioni Sforza (Disano).
Particolarmente adatto per
i nuovi progetti di urbanizzazione e tutti gli interventi
di potenziamento e rinnovo
dell’illuminazione pubblica Disano Sforza, realizzato in alluminio pressofuso,
con diffusore in vetro temperato, resistente agli shock
termici e agli urti è dotato di ottica antinquinamento
luminoso.
L’apparecchio è disponibile in diverse misure con ottiche specifiche per l’illuminazione stradale, il centro
strada, gli attraversamenti pedonali e le piste
ciclabili.
54
›
gresso a pagamento per le auto. Ma nel resto della
città c’è ancora molto da fare per arrivare a un’equa
divisione dello spazio tra auto, pedoni e biciclette. In
particolare, va superata l’abitudine tipicamente milanese di parcheggiare le auto sui marciapiedi, che,
nonostante la realizzazione di parcheggi sotteranei e
aree di sosta riservate ai residenti, continua a essere una costante. Le armi più efficaci a disposizione
delle amministrazioni comunali contro il parcheggio
selvaggio sono il verde pubblico e un nuovo arredo
urbano, che, come documentano le foto di queste
pagine possono dare un nuovo volto a vie e piazze
della città.
Le città delle relazioni
In tutte le grandi città europee sono in corso da decenni trasformazioni urbanistiche causate dal ridimensionamento e dalla delocalizzazione della produzione industriale.
La piazza che compare nelle foto di queste pagine
si trova in una zona semicentrale di Milano che fino
›
speciale
55
speciale
› agli Sessanta ospitava le attività
di un grande complesso industriale,
l’Ansaldo, e di molte altre officine e piccole
industrie. Oggi questi spazi sono diventati studi
fotografici, atelier di moda, studi di design e sedi di
tutte le altre attività legate alla nuova economia di
quella che qualcuno ha definito la “società delle relazioni”. Inoltre questa zona durante la settimana del
Salone del Mobile di Milano diventa la capitale mondiale del design, con le iniziative del Fuorisalone di
via Tortona, che è adiacente alla piazza fotografata.
Nuova illuminazione per una città diversa
Milano è, quindi, come altre metropoli nel mondo,
alla ricerca di una nuova identità. Vie e piazze cambiano volto con interventi urbanistici che mirano soprattutto a rallentare la velocità delle auto e ad au-
56
mentare gli spazi per i pedoni. L’illuminazione è un
elemento centrale di questo cambiamento. Le nuove
norme sull’illuminazione stradale combinate con le
nuove tecnologie permettono di cambiare totalmente lo scenario urbano notturno. La luce bianca, come
si può cogliere anche dalle immagini di queste pagine, aumenta la sicurezza, ma non solo. Una visione più chiara dei colori e dei volti delle persone crea
un ambiente più confortevole e invitante. Un altro
importante obiettivo è il risparmio energetico. Dati
recenti quantificano in circa 140mila i punti luce presenti sul territorio del capoluogo lombardo. Difficile
pensare di diminuirli, abbassando il livello di sicurezza e di comfort per i cittadini, si possono però realizzare notevoli risparmi utilizzando sorgenti di ultima
generazione e sistemi di controllo che possono, ad
esempio, diminuire la potenza erogata, nelle ore di
minor traffico.
Sono sempre di più, quindi, gli strumenti disponibili
per un uso più intelligente dell’illuminazione urbana, in cui funzionalità ed estetica si incontrano. Una
premessa indispensabile per un costruire una città
futura, che metta al centro la qualità delle relazioni
tra i suoi abitanti.
speciale
Milano Park(ing)Day
Riprendiamoci spazio!
Uno dei problemi maggiori nella vita di tutti i giorni nelle città
ad alta densità abitativa è che, ormai, c’è troppo poco spazio
per compiere gesti anonimi, non spostamenti legati ai diversi
impegni, ma semplicemente una passeggiata per rilassarsi
un poco, fare due chiacchiere con un amico, stare all’aperto
con i propri figli, oziare un poco!
Di qui l’idea dello studio americano di San Francisco - The
Rebar design studio and workshop – che nel 2005 trasforma
temporaneamente un parcheggio nella downtown in uno
spazio pubblico diverso e fruibile. Un punto di partenza di
una nuova filosofia progettuale, basata su una interazione
sociale che punta a trasformare gli spazi urbani con
l’intervento diretto dei cittadini.
Park(ing) Day, la giornata in cui un parcheggio può diventare
un parco, ha contagiato Milano e altre città in Italia e in
Europa.
Spesso come usano dire quelli di The Rebar, la soluzione
perfetta è tra il pensare e il fare, così la soluzione verrà!
Alcuni cittadini hanno sentito l’esigenza di promuovere
un’iniziativa che coinvolgesse i milanesi ad immaginare e
creare nuovi rapporti tra il cittadino e il paesaggio urbano.
Troppi sono gli spazi pubblici, privi di vita sociale, dimenticati
a loro stessi, difficili da usufruire, ed ovviamente non si
parla di parchi, che per definizione, sono luoghi dedicati
a specifiche attività, ma di luoghi “limbo” che invece
potrebbero tranquillamente essere contestualizzati con
nuovi modi, e non mode, sociali. Ecco allora che occupare
provvisoriamente dei parcheggi per evidenziare la mancanza
di una rete di spazi pubblici, diventa importante, per
mostrare come tali spazi dell’urbanizzazione contemporanea,
nelle metropoli, siano completamente ad uso e consumo
delle automobili e del loro stazionamento.
La missione di Park(ing) day è quella di lavorare per
richiamare l’attenzione sulla necessità di
ripensare al concetto di spazio pubblico.
Emancipare gli abitanti delle città in modo critico,
ascoltare le proposte delle persone cercando
ispirazione diretta, visioni più ampie per rendere
possibile un nuovo umanesimo urbano!
57
Orticolario
magie della luce
alla fiera del verde
A Cernobbio sul Lago di Como, nel grande
parco di Villa Erba, splendida residenza
appartenuta alla famiglia di Luchino
Visconti, si è svolta la quarta edizione
di Orticolario, la fiera del “giardinaggio
evoluto”. Accanto agli stand della
aziende florovivaistiche è stato allestito
un suggestivo percorso di luci e suoni.
Artisti e garden designer hanno realizzato
installazioni in stretto dialogo con il verde,
con i rumori della natura come colonna
sonora. L’illuminazione scenografica
della villa e le installazioni artistiche sono
state realizzate con apparecchi
ad alta tecnologia di Disano (lighting
designer Luca Montrone)
58
speciale
59
speciale
Sopra, la “via della seta”, un percorso fra i gelsi, che richiamano
l’antica tradizione lombarda della coltura del baco da seta. Una
suggestiva illuminazione “pulsante”, ottenuta introducendo LED
all’interno di bozzoli sulle piante, si affianca a un sonoro ricavato
dalle diverse fasi della lavorazione della seta.
Nella pagina precedente la facciata di Villa Erba con
un’illuminazione scenografica realizzata con gelatine verdi poste
sui proiettori presenti per l’illuminazione ordinaria.
Qui sopra un “araldo narratore”
che introduce i visitatori al percorso
delle installazioni illuminate all’interno
della fiera. Nell’edizione di quest’anno
il tema era “emozioni sonore”.
L’araldo è un giovane attore che indossa
capi firmati da marchi prestigiosi del
Made in Italy, come Ermenegildo Zegna
e Borsalino.
60
Nei prati che
circondano villa
Erba un allestimento,
battezzato “Armonie”
utilizza i diversi
elementi naturali
(acqua, fuoco, luce]
per una scenografia
serale in movimento.
Nella foto zampilli
d’acqua illuminati da
faretti Elfo e Koala
(Disano) creano una
quinta ai bordi del
prato.
speciale
Sulla sponda del lago, l’artista
ginevrino Daniel Berset ha
realizzato l’installazione “Dove
sei?”. Si tratta della prima opera
allestita in Italia da Berset,
che ha acquisito notorietà
internazionale con “Broken
chair”, la gigantesca sedia
con una gamba rotta collocata
di fronte alla sede dell’Onu a
Ginevra. La sedia è l’oggetto
con cui l’artista crea un poetico
percorso circolare tra le siepi
della villa, illuminato con
proiettori Elfo (Disano) a LED.
“Ventora e tintinno” è il poetico
nome di questa installazione,
costruita con la tillandsia, una
particolare specie di piante
australiane senza radici, che cresce
sulle cime degli alberi o sulle rocce.
Le piante combinate con elementi
di porcellana creano un suggestivo
tunnel sonoro, illuminato da LED su
faretti Koala (Disano).
61
speciale
Questa installazione
concepita come una
“oasi di raccoglimento”
è stata battezzata
“Altare della natura”.
Il progettista Stefano
Passerotti l’ha definita:
“un ringraziamento alla
natura e un omaggio
all’altare della Buona
Fortuna di Goethe”.
L’illuminazione è
collocata all’interno
(faretti Koala) e
all’esterno con effetto
radente lungo le pareti.
Qui sotto un tratto del percorso con una
splendida vista serale sul lago di Como.
Le installazioni artistiche, le oasi di
raccoglimento e i giardini sensoriali hanno
mostrato le diverse funzioni dell’illuminazione
nel verde: scenografie, creazione di ambienti
intimi, arredo del giardino e creatività artistica.
62
speciale
A lato, un particolare della “stanza” creata sotto
una grande magnolia con luci e arredi. L’illuminazione
dal basso è realizzata con Microfloor Disano
affiancati da faretti Koala. La luce è collocata
anche sotto uno i puff colorati che arredano la zona,
progettata dalla garden designer Barbara Negretti.
Nello specchio d’acqua antistante il
padiglione centrale della fiera elementi
a forma di periscopio emettono suoni
ricavati dal rumore di acqua versata da
una brocca. L’effetto di luce creato da
Microfloor sembra visualizzare l’onda
sonora che esce dai periscopi.
Questo giardino Zen
sotto grandi platani è
stato realizzato, con
una composizione di
pietre naturali, dal
maestro giapponese
Yasuo Kitayama.
Autore dei giardini di
importanti templi in
Giappone, Kitayama
ha progettato anche il
giardino giapponese
di Firenze, che si
trova sotto piazzale
Michelangelo.
63
speciale
Eco turismo
la Valtellina punta sulla bicicletta
Illuminazione a
LED per un tratto
di ciclabile che fa
parte di un grande
progetto per le
due ruote
64
speciale
Con
la bicicletta alla scoperta della
montagna. Una proposta sempre più
diffusa anche nelle valli alpine di casa nostra, dove
crescono i chilometri di piste ciclabili e sentieri
attrezzati per le mountain bike. In Valtellina uno dei
comprensori sciistici più importanti della Lombardia
si lavora da tempo al Sentiero Valtellina un percorso
di quasi 150 chilometri, in via di realizzazione nel
fondo valle che attraversa la provincia di Sondrio.
Di recente in Valmalenco, una valle laterale che va
da Sondrio al Pizzo Bernina, è stato completato un
tratto di tre chilometri di pista ciclabile, che nei mesi
invernali diventa pista per lo sci di fondo. La pista
si trova nel comune di Lanzada, vicino a Chiesa
Valmalenco.
Il percorso è stato dotato di un nuovissimo impianto
di illuminazione a LED. Si tratta di una delle prime
illuminazioni per pista ciclabile interamente a LED
realizzati in Italia, che ha un particolare valore
anche per il contesto di grande pregio ambientale e
naturalistico in cui è inserito.
L’impianto è stato commissionato dall’Unione
Lombarda dei Comuni della Valmalenco e realizzato
dalla Pelizzatti Impianti srl in collaborazione con
l’Agenzia Lombardia di Disano Illuminazione, che ha
fornito apparecchi a LED Ministelvio.
Il progetto ha tenuto conto delle caratteristiche
specifiche della pista, che si sviluppa su due
situazioni distinte di larghezza, dai 2 ai 3 metri circa,
e delle peculiarità del territorio. Gli apparecchi
stradali a LED sono stati montati su pali con altezza
fuoriterra di 5 metri, a 25 metri di distanza l’uno
dall’altro. Sono garantiti due livelli di illuminamento,
dai 10 ai 30 lux. Obiettivi centrali dell’intervento
sono l’efficienza energetica e un rigoroso rispetto
delle norme contro l’inquinamento luminoso.
La ciclabile è illuminata con Disano
Mini Stelvio Plus PowerLed, con ottica a
Led a distribuzione fotometrica adatta
per piste ciclabili. Ottica con 24 LED
da 2.1W, alimentati a 700mA emissione
nominale 5520lm, luce a 4000K°.
La curva fotometrica del prodotto è
stata certificata contro l’ inquinamento
luminoso ai sensi della della legge
regionale 17/2000.
65
speciale
“Luce in valle, nel rispetto dell’ambiente”
66
Cristian Nana, assessore a Lavori Pubblici e Metanizzazione dell’Unione Lombarda dei Comuni della
Valmalenco ci spiega come questo tratto di pista ciclabile si inquadra in un’impostazione più generale
che riguarda tutta la valle.
anche un modo per stimolare e rafforzare il senso
di appartenenza dei “malenchini”. Si crea un sistema organizzato e attrezzato di percorsi, che connette strade vecchie e nuove e valorizza l’intero territorio”.
Lighting Magazine L’Unione lavora molto sul fronte
mobilità sostenibile: quali sono i vostri obiettivi?
Cristian Nana “Il progetto dei percorsi ciclopedonali
ha molti obiettivi importanti. Realizzare un itinerario
ciclabile sicuro e facilmente riconoscibile, significa
innanzitutto creare un sistema continuo di connessioni urbane ed extraurbane per incoraggiare la mobilità ciclabile. Inoltre vogliamo valorizzare il territorio comunale attraverso la creazione di percorsi che
abbiano anche valenza paesaggistica e ambientale,
promuovendo interventi di miglioramento ambientale e riqualificazione urbana. Tutto questo non solo
arricchisce l’offerta turistica della nostra valle, ma è
LM I prossimi passi?
Nana “Il percorso detto Sentiero Rusca, che va da
Sondrio al Passo del Muretto ai confini della Valmalenco e giunge fino al paese svizzero di Thusis.
Il sentiero dedicato all’arciprete di Sondrio che fu
protagonista delle tormentate vicende religiose nella Valtellina del 1600 è un’opera ambiziosa ideata e
realizzata dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dai Comuni della Valmalenco. Un vero e proprio viaggio tra natura e cultura. È un altro progetto
che segue l’impostazione del Sentiero Valtellina. Un
percorso che permette di scoprire la Valtellina sotto
una veste nuova, non solo alte vie e vette imponen-
speciale
ti, ma anche escursioni tranquille e rilassanti che si
possono fare sia a piedi che in bicicletta, lungo il corso del fiume Adda attraversando piccoli borghi e le
principali cittadine valtellinesi”.
LM Quanto conta la luce in questi progetti?
Nana “La qualità dell’illuminazione della nostra valle
è un fronte che ci vede molto attenti. Abbiamo pronto un progetto esecutivo di ‘reingegnerizzazione’ della rete d’illuminazione pubblica, che ha l’obiettivo di
tagliare sprechi, tutelare l’ambiente, ottenere risparmio. Molti interventi sono in corso, dall’eliminazione
dei vecchi pali e corpi illuminanti alla sostituzione
degli stessi, sino all’interramento e ammodernamento delle linee di alimentazione e all’illuminazione adeguata dei nuovi tratti. Dobbiamo rispettare le
normative vigenti, cogliere tutto ciò che l’innovazione tecnologica mette a disposizione per il risparmio
energetico e tenere ben presente il contesto di pregio in cui operiamo. Tutto va integrato e armonizzato
con il nostro contesto urbanistico e storico, e, come
nel caso della ciclabile, con il rispetto dello scenario
naturale”.
Il percorso
del sentiero
Valtellina
Il Sentiero Valtellina è un lungo
percorso ciclabile che, nei mesi estivi, permette di percorrere tutta la valle
lombarda sulle due ruote. Partendo da
Colico sul Lago di Como si percorre un primo tratto di circa 50 km fino a Sondrio, con
pendenze moderate e brevi salite. Questo tratto
è quasi completamente asfaltato e per metà è pista ciclabile protetta. Da Sondrio si può raggiungere Tirano con un altro tratto di 30 chilometri, più della
metà dei quali di pista ciclabile. Infine, con un’altra quindicina di chilometri si raggiunge Grosio con un dislivello
maggiore. Lungo il percorso ci sono diverse stazioni ferroviarie che consentono di programmare una gita treno+bici.
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21/12/12 10:56
interni
Luce al lavoro
Salute, benessere, ma anche concentrazione e
aumento del rendimento sul lavoro.
Sono tanti i fattori che dipendono da una buona
illuminazione dell’ufficio e che rendono conveniente
l’investimento sulle nuove tecnologie
Per gli americani è il “fattore F”, il “fattore felicità”. È il parametro che determina
il livello di benessere fisico e psichico dei
lavoratori e che influisce sulla produttività. Secondo recenti articoli apparsi
sull’Harvard Business Review, la rivista
pubblicata dall’Università di Harvard, è un
ottimo generatore di performance professionali. I dipendenti “felici”, per i ricercatori americani, producono il 31% in più e la
loro creatività è pari al triplo di quella dei
lavoratori insoddisfatti.
Tutto ciò porta a considerare con sempre
maggiore attenzione la qualità ambientale
del posto di lavoro. In Italia se ne parla ancora poco, ma diversi studi evidenziano quanto il contesto sia determinante per stimolare
idee e potenziare le capacità dei lavoratori.
Il luogo dove lavoriamo incide direttamente sulla capacità creativa. Spazi brutti, senza
stimoli, poco performanti dal punto di vista
acustico o con un’illuminazione inadeguata
influiscono negativamente sulla produttività e sulla
concentrazione.
tutti i fattori da prendere in considerazione
per un ambiente di lavoro sano
Una buona progettazione dell’ufficio oggi mette al
centro le persone che lavorano, cercando di creare
le migliori condizioni possibili per lo svolgimento del
lavoro. Innanzituto, vanno distinti i due aspetti del lavoro d’ufficio, quello individuale, che si svolge nella
singola postazione di lavoro e quello di gruppo che
›
69
Abbassamento
della concentrazione
dovuto a
Rumore fino al
35%
Illuminazione
inadatta fino al
5%
Microclima inadeguato
fino al 10%
Concentrazione residua
Correlazione tra
rendimento illuminamento
ed errori
rendimento
lux
2000
1000
300
100
0
100
%
errori
lux
30
100
300
1000
2000
0
10
20
30 % riduzione n°errori
Fonte: Assoufficio, Politecnico
di Milano, dip. Indaco
70
Le fonti di luce non vanno collocate di fronte o alle spalle delle postazioni
di lavoro per evitare abbagliamenti e riflessi
›
utilizza sale riunioni e altri ambienti comuni. In questi
ambienti la qualità è data da vari elementi come l’organizzazione dello spazio, la climatizzazione, l’acustica e l’illuminazione. L’insieme di questi fattori incide
non solo sul benessere psicofisico del lavoratore, ma
anche sulla qualità del lavoro svolto, aumentando la
concentrazione e il rendimento e diminuendo le possibilità di errore.
È importante notare che per progettare un ambiente
di lavoro ottimale vanno tenuti in considerazione non
solo gli aspetti fisici, per esempio prevenendo patologie legate a posture scorrette o a illuminazione insufficiente, ma anche aspetti psicologici. Pensiamo ad
esempio all’organizzazione dello spazio. La prossemi-
›
interni
nuovi uffici danone
Danone, il colosso alimentare
francese presente in 120 paesi,
ha recentemente ristrutturato una
palazzina a Milano per gli uffici delle
tre divisioni del gruppo presenti in
Italia: Danone, Mellin e Nutricia. La
ristrutturazione è stata progettata e
realizzata dalla società IBF (Italian
Building Factory srl). L’edificio ha
ottenuto il livello “silver” della
certificazione energetica Leed. Per
l’illuminazione sono stati impiegati
corpi illuminanti ad incasso a
fluorescenza e alta efficienza, con
alimentatori elettronici dimmerabili.
L’illuminamento medio in ogni
ambiente è pari ad almeno 450 lux
(calcolati sull’intera superficie del
locale) per garantire almeno 500
lux medi sul piano delle postazioni
di lavoro. In tutte le aree sono
installati sensori per la rilevazione
di persone e un sistema manuale di
variazione dell’intensità luminosa.
71
interni
72
interni
Un’illuminazione inadeguata
produce un abbassamento
della concentrazione fino al 5%
›
ca, una disciplina che studia il valore dello spazio nella
comunicazione tra le persone, indica la necessità per
ognuno di disporre di un proprio “territorio” per poter poi relazionarsi positivamente con gli altri. D’altro
canto, organizzazioni del lavoro sempre più flessibili,
che magari prevedono un lavoro svolto in gran parte
fuori dall’ufficio, possono far pensare a postazioni di
lavoro più flessibili e non “proprietà” esclusiva del
singolo lavoratore. Anche l’arredo, i materiali e i colori scelti, hanno un’influenza sulla percezione del
posto di lavoro. ›
il progetto di luce
Altre immagini degli uffici milanesi della Danone. Sono stati impiegati apparecchi Minicomfort (Disano) progettati per uffici con
controsoffitto a pannelli, Minilinea B (Fosnova) da incasso montati in fila continua,
versione FL 1x32W e apparecchi da incasso
Office 8 (Fosnova) quadro nelle versioni 2x26 e 2x18 con faretti Sylon a LED. Per l’atrio di ingresso apparecchi a taglio di luce
Linea
LED (Fosnova). Per l’illuminazione esterna del cortile, non ancora realizzata, sono previsti Ministelvio a LED montati su palo. ”La
rispondenza degli impianti alle norme – spiega il progettista dell’impiantistica Massimiliano Di Toma, – è stata intesa nel senso più
restrittivo: non solo ogni settore è stato progettato in ottemperanza alla norma, ma anche ogni singola parte dell’impianto”.
73
interni
L’illuminazione raccomandata per gli uffici va da 300 a 500 lux
›
La luce in ufficio: i principi generali
La luce è sicuramente uno degli elementi più importanti da considerare per la qualità dell’ambiente in
ufficio. L’illuminazione incide direttamente sulla salute della vista, soprattuto per chi lavora a video, ma
anche sul tono dell’umore e in generale sulla concentrazione. Illuminazione inadatta, rumore e microclima inadeguato sono I tre fattori che maggiormente incidono sul calo di concentrazione in ufficio.
È molto importante dare spazio alla luce naturale.
Le ricerche indicano che la quantità di luce naturale
Grado di concentrazione
alto
è direttamente collegata al benessere generale, alla
reattività e alla capacità di concentrazione. Da notare
che oggi esistono sistemi di regolazione che possono variare la luce artificiale in relazione alla quantità
di luce naturale, mantenendo un grado di illuminazione costante, che è la condizione migliore per un
ambiente di lavoro.
L’illuminazione però non dev’essere eccessiva nè
troppo uniforme. Le ricerche mostrano che la mancanza di contrasti luce/ombra inducono perdita di
concentrazione, noia, fatica, e riduzione della capaci-
Il grafico mostra che nel corso di un’attività lavorativa della durata di 95 minuti,
la presenza di due fattori di distrazione (come rumore o luce insufficiente) comporta
l’impiego di 45 minuti, il 50% del tempo per ritrovare la giusta concentrazione.
distrazione
lavoro senza distrazioni
lavoro con due fattori di distrazione
alto
concentrazione
concentrazione
lavoro senza distrazioni
basso
basso
0
15
35
55
Fonte:
74 Assoufficio, Politecnico di Milano, dip. Indaco
75
95 min
0
15
35
55
75
95 min
Nuovo look per
il colosso dell’acciaio
L’Evraz Group, colosso russo
dell’acciaio (è tra i primi venti
produttori al mondo), ha di
recente inaugurato il nuovo
quartier generale in Russia.
Gli uffici sono ampi open
space in modo che si possa
lavorare meglio in team e le
postazioni siano più luminose.
Sono state, inoltre, progettate
sale riunioni per piccoli
gruppi, divise dagli altri spazi
con ampie vetrate. Il tutto
è stato progettato in modo
che si sfruttasse al massimo
l’illuminazione naturale.
L’illuminazione artificiale è
poco invasiva e contribuisce a
creare un ambiente di lavoro
sano e confortevole. Disano
ha installato apparecchi a
incasso e fissi (Disano e
Fosnova) con elevati standard
qualitativi.
tà intellettuale. L’affaticamento della vista, inoltre, è
il maggior rischio per la salute sul lavoro ed è fortemente connesso con l’illuminazione. Le luci riflesse
sullo schermo e i differenti livelli di illuminazione di
un ambiente producono a chi lavora al computer affaticamento visivo e possibilità di errori, oltre a vari
problemi di salute che includono bruciore agli occhi,
affaticamento, emicranie e problemi dovuti a una postura errata assunta per compensare i livelli di illuminazione non sufficienti.
quattro tipi di iluminazione
Uno studio realizzato da Assoufficio in collaborazione
con il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano
evidenzia come l’illuminazione in ufficio sia il risultato di una complessa miscela di elementi da equilibrare tra loro per progettare un posto di lavoro sano. E
considera quattro diversi tipi di illuminazione.
Va privilegiata la luce naturale proveniente da fine-
›
75
ininterni
ufficio come a casa
Eurotech, società di
manutenzione elicotteri
leader in Europa e scuola di
volo, che ha sede a Caiolo un
piccolo centro della Valtellina,
ha impostato i propri uffici
secondo il criterio che punta a
creare un clima di casa. Oltre
alle postazioni di lavoro e alle
sale riunioni, ci sono anche
sale per il fitness e momenti
ricreativi, con una zona cucina.
Tutta l’area di recente è stata
ristrutturata e dotata di un
nuovo impianto d’illuminazione.
Tra gli apparecchi installati
spicca Led Panel (Disano) un
quadro luminoso 60 x 60 cm
inserito nella controsoffittatura.
La sorgente a Led e la perfetta
distribuzione della luce
assicurano il massimo comfort
visivo. L’impianto comprende
anche faretti Milano (Fosnova)
Eliminati i fattori di distrazione, sono necessari
dai 15 ai 20 minuti perché la concentrazione torni ottimale
1100 Twist dimmerabili.
L’installazione è stata curata da
Pelizzatti Impianti.
76
›
stre, lucernai, porte in vetro in quanto fonte di illuminazione ideale; l’illuminazione generale dell’ambiente si ottiene invece con fonti diretti (corpi illuminanti
montati a soffitto) o indirette (corpi illuminanti montati a parete); l’illuminazione locale interessa una
zona dello spazio di lavoro mentre l’illuminazione
puntuale illumina zone scure e modella gli spazi. Le
condizioni ottimali, spiegano i ricercatori, si ottengono con un illuminamento generale tra i 300 e i 500
lux, con valori di illuminamento inferiori si ha un
progressivo calo del rendimento e un conseguente
aumento del numero di potenziali errori. È importante bilanciare l’illuminazione ambientale con quella
locale e puntuale in modo da ridurre i contrasti tra
zone in ombra e aree più illuminate.
interni
77
progetti
78
di Monica Autunno/foto di Guido Clerici
progetti
A scuola
di creatività
A Busto Arsizio uno storico liceo artistico
amplia l’offerta didattica con la nuova sede,
un edificio in classe A, all’avanguardia
nell’efficienza energetica, che non rinuncia
alla scenografia serale, in carattere
con la mission della scuola
79
progetti
La
facciata esterna che, la sera, diventa
multicolore grazie a un sofisticato impianto
a LED rgb è un omaggio aggiuntivo all’arte, all’estro
e alla creatività. Una soluzione non scelta a caso.
L’intero complesso del Liceo Artistico “Paolo
Candiani”, storica scuola del centro di Busto Arsizio,
in provincia di Varese, evoca l’arte, l’ingegno e
la musica, l’amore per la danza ed il teatro, la
sperimentazione delle forme e dei colori.
Il nuovo padiglione, inaugurato nel settembre
scorso, ha consentito di radunare in un’unica
sede, quella storica di via Manara, una scuola
prestigiosa e radicatissima che, sino a un anno fa,
funzionava fra plesso centrale e due sedi staccate,
indispensabili ad accogliere una sempre più
numerosa utenza. Il nuovo edificio, che è unito
al vecchio, è stato progettato dai professionisti
dell’Edilizia Scolastica della Provincia di Varese
e realizzato in circa due anni di cantiere, con un
investimento di 6,5 milioni di euro, pari a 900 euro
al metro quadrato.
La nuova scuola è all’altezza della storia dell’istituto,
e di un futuro che si prospetta altrettanto illustre.
Da tre anni il Liceo Artistico ospita una sezione di
Liceo sperimentale ad indirizzo coreutico costola
della prestigiosa Accademia di Danza di Roma,
cui dal prossimo anno potrebbe aggiungersi un
indirizzo musicale: pianoforte obbligatorio e uno
strumento a scelta, ad allevare nuove generazioni
di virtuosi del pentagramma. “Il problema sono
sempre stati gli spazi – spiega il vicepreside
Maurizio Silvestri – e potrebbero tornare ad esserlo
in futuro, se il trend di iscrizioni mantenesse i livelli
attuali. Oggi abbiamo circa 1.050 alunni, fra liceo
artistico preesistente e indirizzo coreutico”.
IL PROGETTO
Il “nuovo” Liceo Candiani è stato realizzato su una
superficie di circa 3.000 metri quadrati, il risultato
è un monoblocco di 4 livelli fuori terra per una
superficie complessiva di 71.50 metri quadrati e un
volume di circa 20mila metri cubi. Al nuovo plesso
si accede dal vecchio ingresso di via Manara, ma
anche dal nuovo accesso laterale, dove gli esterni
sono ancora cantiere, in attesa di ospitare verde,
parcheggio interno e nuova strada di servizio. ›
In queste PAGINE Immagini e dettagli della nuova facciata del Liceo Artistico e Coreutico “Paolo Candiani”
di Busto Arsizio, illuminata con un impianto a LED Rgb con sei cambi di colore. Una scelta di visibilità e un omaggio
all’arte e al colore, che appartengono al Dna dello storico istituto superiore. L’illuminazione è stata realizzata
con apparecchi Sicura Powerled Rgb fullcolor e proiettori Corner Esaled fullcolor Rgb (Disano).
80
progetti
81
progetti
“Il regalo più bello per i nostri cinquant’anni”
“Nel 2013 la nostra scuola compie cinquant’anni, sarà
importante festeggiarli nella nuova sede”. Andrea
Monteduro dal 2000 è il Preside del Liceo Candiani
di Busto Arsizio, è molto fiero della storia del suo
istituto, nato nel 1963, come costola dell’Accademia di
Brera di Milano e dotato dal 1968 di un ordinamento
autonomo. “Manteniamo un legame importante con
l’Accademia di Brera – sottolinea - anche perchè è
lo sbocco naturale dei nostri studenti per gli studi
di livello universitario. Per quanto riguarda il Liceo
Musicale e Coreutico, previsto dall’ultima riforma della
scuola italiana, facciamo riferimento alla Accademia
nazionale di danza di Roma, che si occupa, insieme
ai nostri docenti, delle selezioni e audizioni, dei corsi
e degli esami di fine anno. L’anno venturo, è certo,
avremo anche la sezione musicale”.
“I nuovi spazi – ribadisce Monteduro – sono una
risorsa molto importante. Abbiamo operato per anni su sedi decentrate,
con grande dispendio di energie e risorse economiche. Tutto ora è molto
più semplice, e siamo molto soddisfatti anche del risultato estetico. Il
progetto di ristrutturazione lo abbiamo seguito da vicino. Quando si iniziò
a parlare di questo ampliamento ci credevamo in pochi. Il primo progetto
lo abbiamo elaborato come scuola, in quanto, è chiaro, abbiamo molti
architetti fra i docenti. Poi la
Provincia ha preso in mano il
tutto, ha condotto progettazione e
lavori egregiamente, ma il nostro
contributo c’è sempre stato. Vorrei
menzionare a questo proposito
il nostro docente e vicepreside
Maurizio Silvestri. Ha studiato
qui, ha sposato una studentessa
della scuola, e ha avuto tre figli
tutti nostri alunni. Per la scuola
si è speso moltissimo, e questo
risultato progettuale è anche
merito suo. I lavori sono quasi
ultimati, salvo qualche messa a
punto. Ma siamo contenti. Per noi,
già solo il fatto di avere qui tutti e
1200 i nostri studenti è una festa”.
82
progetti
INTERNI Una carrellata sui corridoi del primo piano del
Liceo, illuminati con faretti Office Quadro (Fosnova).
Qui sotto, foto di gruppo durante un sopralluogo:
da sinistra Domenico Esposito di Eleservice srl,
il vicepreside Maurizio Silvestri, i progettisti
Luca Nico e Daniela Giamporcaro della Provincia di
Varese, settore edilizia scolastica.
›
Lateralmente rispetto alla strada la facciata a
cambio di colore, dominata da una tettoia ondulata
in alluminio, che sovrasta il grande ingresso a
vetrate nell’auditorium al pianterreno, 240 posti a
sedere. Sui quattro piani sono distribuite 13 aule, 8
laboratori, 8 aule per il disegno, una sala teatrale,
due spazi coreutici con sala danza da 300 metri
quadrati complessivi, uno spazio bar e ristoro oltre
ai locali uffici, presidenza e segreteria.
Il progetto ha previsto per l’edificio corridoi ampi
e ariosi e una galleria multifunzione su cui si
affacciano le aule dell’ultimo piano: già oggi vi si
espongono dipinti, oggettistica e sculture realizzate
dai ragazzi dei corsi diurni.
Soluzioni architettoniche, arredi e colori nonchè gli
input sull’utilizzo di tecnologie innovative, sia dal
punto di vista elettrico impiantistico, sia dal punto di
vista termico, sono frutto dello studio dell’architetto
Daniela Giamporcaro e del geometra Luca Nico,
›
83
progetti
› dipendenti della Provincia di Varese, che si sono
occupati della progettazione, e hanno seguito passo
passo la realizzazione. “Questa scuola è un grande
patrimonio per il territorio – spiegano i progettisti
– e ha un indirizzo di studi composito e speciale.
Questo ha guidato in larga parte le scelte. Anche
quella del cambio di colore in facciata. Volevamo
qualche cosa di anticonvenzionale, che richiamasse
la vocazione artistica e creativa dell’istituto”.
Nessun problema a inserire la facciata illuminata nel
tessuto urbanistico della vecchia Busto. “Non è così
scontato – spiegano -. A volte le soluzioni innovative
sono accolte con resistenza, in questo caso non è
stato così. La città ha accolto la novità con interesse
e apprezzamento”.
Classe A da primato
L’edificio del Candiani ha caratteristiche strutturali
e di approvvigionamento energetico che gli hanno
conferito la classe A (un primato nazionale per
quanto concerne gli edifici scolastici).
Una palazzina esterna ospita l’impianto di geotermia
con prelievo d’acqua di falda capace di sopperire
al 70% del cosiddetto comfort energetico della
struttura. Porte e finestre sono dotate di serramenti
di nuova generazione con gas argon interposto fra
le camere, a evitare qualsiasi dispersione, e l’intera
struttura è dotata di cappotto isolante con spessore
di una decina di centimetri. ›
PROGETTO A destra, una planimetria
di progetto del complesso.
L’intervento sarà completato con la
realizzazione di un parco esterno
e di nuova viabilità di servizio che
consenta l’accesso diretto al nuovo
edificio. Il nuovo Liceo Artistico
e Musicale si sviluppa su 4 livelli
fuori terra, ed è dotato di 13 aule
didattiche, 8 aule artistiche e
altrettanti laboratori, sala danza
e spazio teatrale. Ad oggi frequentano
la scuola quasi 1.200 alunni.
84
Scheda Tecnica
Nuova sede liceo artistico “Candiani”
w Committente Provincia di Varese
wProgettazione e direzione lavori
Geom. Luca Nico,
Arch. Daniela Giamporcaro
coordinati dal dirigente Arch. Alberto Caverzasi
Collaboratori alla progettazione
e direzione lavori
w Impianti elettrici ed elettronici
Ing. Leopoldo D’Inzeo
w Impianti termoidraulici e meccanici
Ing. Massimiliano Di Toma w Imprese
Cerutti Lorenzo s.r.l. (appaltatore);
Nuova edil Biesse s.r.l. Unipersonale (opere edili);
Eleservice s.r.l. (impianti elettrici);
Sirio s.r.l. (impianti meccanici e idrotermosanitari);
F.lli Ramazzotti s.n.c. (imbiancature)
wProgetto illuminotecnico
Eleservice s.r.l., con la collaborazione
di Disano illuminazione
w Apparecchi utilizzati Giano, Hydro, Rapid System Sicura Powerled (Disano), Office, Corner (Fosnova)
progetti
85
progetti
aule Le aule del liceo hanno tipologie differenziate legate
alle diverse materie di studio. Per l’illuminazione si è puntato
non solo sulla funzionalità, ma anche sul notevole comfort
visivo ottenibile con gli apparecchi di ultima generazione.
Per le classi la scelta prevalente è caduta
su apparecchi Giano (Disano).
Nella pagina a fianco la sala per le lezioni di teatro e
recitazione, corredata di scenografie, per la quale è stata
scelta un’affascinante ambientazione rosso scuro. La cura del
dettaglio è stata massima anche nelle scelte cromatiche.
86
›
L’intero pacchetto impiantistico è controllato
da un sistema domotico Bus con centralina di
telecontrollo interna alla scuola e gestibile da
remoto. Sistemi di accensione, gestione dei livelli
di illuminamento, temporizzazione delle luci e
numerosi accorgimenti tecnici consentono un
significativo contenimento dei costi.
Risparmio è garantito anche dalla scelta
dell’impianto a LED rgb scelto per l’illuminazione
progetti
monumentale della facciata.
A completare il quadro la scelta attenta di materiali
ecocompatibili sia per le strutture che per gli arredi
e apparecchi a basso consumo per l’impianto di
illuminazione.
l’impianto illuminotecnico
Un team di esperti al lavoro per mesi, un progetto
curato nei dettagli, prodotti e impiantistica che
abbinano estetica, comfort, risparmio energetico,
altissima performance.
“Nella scelta delle soluzioni, dei prodotti e delle
tipologie illuminotecniche – spiega Domenico
Esposito della ditta Eleservice srl, che si è occupato
dell’impiantistica dell’edificio e della progettazione
illuminotecnica in collaborazione con l’Agenzia
Lombardia di Disano Illuminazione – si è cercato
di immaginare il risultato: abbiamo voluto vedere ›
87
progetti
danza In apertura di pagina un’immagine della sala danza del primo piano,
fiore all’occhiello del complesso. La sala è divisa in due sezioni da una parete
mobile a specchio, e si presta a molteplici usi. A fine anno, ospiterà il saggio
di fine corso degli allievi della sezione Coreutica. Sempre in queste pagine
un’altra immmagine di un’aula e il laboratorio di chimica (al centro).
A sinistra, un dettaglio della centralina di controllo che gestisce
l’impiantistica dell’edificio. Impianti elettrici, ricaldamento e luci sono
controllati da un sistema domotico Bus che ha come obiettivo l’efficienza
di prestazioni, il risparmio energetico e il controllo di sicurezza.
› la scuola con gli occhi degli altri, degli studenti e
dei cittadini di Busto. I primi obiettivi sono stati
comunque l’efficienza e il risparmio energetico”.
Per ogni ambiente della scuola è stato selezionato
un apparecchio di illuminazione in linea con le
diverse esigenze progettuali.
Nell’auditorium è stato scelto il sistema di
illuminazione Giano (Disano) con armature
2x49 W ad alimentazione elettronica e con reattore
dimmerabile Dali; nelle zone di passaggio sui tre
piani della scuola sono stati installati faretti della
serie Office Quadro 26 W, e “velette” illuminate con
progetti
L’orgoglio della Provincia
Rapid system (Disano). Per le aule ancora Giano,
per il laboratorio di chimica, Office per la luce
d’ambiente e plafoniere Hydro per il sottocappa, così
come nel laboratorio di fotografia.
Un’illuminazione più articolata è stata disegnata
per la sala di danza, gioiello del complesso. Giano
dimmerabili con sistema Dali nella sala teatrale,
montati su binario Omnitrack. Nella galleria al piano
alto la luce proviene da riflettori Iridio (Disano) da
150 W con sorgenti ad alogenuri metallici per luce
diretta e indiretta.
Un discorso a parte riguarda la facciata, che
dispone di un’illuminazione scenografica con sei
cambi di colore.
Qui sono stati impiegati apparecchi Sicura Powerled
Rgb fullcolor (Disano) per la zona superiore,
proiettori Corner Esaled fullcolor Rgb (Disano) per
l’aula magna. Infine sulla facciata del terzo piano
sono state installati apparecchi da incasso Fonte
(Disano).
“Come Provincia di Varese siamo ormai al
traguardo - ci ha detto Gianfranco Bottini,
assessore all’edilizia scolastica - siamo lieti
di lasciare, insieme ad altre eredità, questa
magnifica e rinnovata scuola. Su questo
intervento abbiamo investito
molto, è stata una scelta
precisa. E non solo in spazi,
ma anche in tecnologia,
perchè in questo edificio c’è
veramente tutto: tecnologia
avanzata, domotica,
geotermia, fotovoltaico,
apparecchi illuminanti
efficienti ma a basso
consumo. è una scuola del futuro, un orgoglio
per tutto il territorio”.
89
Archilight
Un mondo di luce
raccontato sul web
Archilight è il primo web magazine,
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edito in italiano e in inglese, dedicato alla luce
e ai suoi molteplici usi.
È dedicato a tutti coloro che operano
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è usata in modo innovativo, con straordinari
risultati tecnici ed estetici; intervista i protagonisti,
i professionisti della luce; racconta le novità e
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nazionali e internazionali più importanti, con
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presentano progetti illuminotecnici specifici
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partner dei più importanti appuntamenti nazionali
e internazionali dedicati all’illuminazione.
Archilight, racconta da vicino
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ESTERNi urbani
ESTERNi
interni
Le nuove proposte
Disano e Fosnova
per l’illuminazione
a LED, in città,
al lavoro, in casa
e nel retail
91
light your life
Astro a sospensione
LED multiuso
La nuova frontiera dell’illuminazione
urbana. Astro è l’apparecchio multiuso a
tecnologia LED che rinnova la luce in città.
La sorgente a LED riduce drasticamente il
peso e rende Astro facilmente collocabile
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luminoso (diffondente, asimmetrico,
stradale), equipaggiate con 16, 24, 32, 48
o 72 LED, tutte con consumi ridottissimi
da 2,1 a 8 W per Led e una temperatura
di colore di 4000 K. Uno stimolo a
trasformare la città di sera, scegliendo
l’apparecchio ideale per ogni contesto.
Astro a sospensione
centrostrada
Astro a parete
92
light your life
Disco a frusta
Un particolare dei LED
nuove forme per i LED
Disco a sospensione
Il nuovissimo sistema a LED per le piazze
e le vie del centro, in grado di rinnovare
radicalmente l’arredo urbano. Una linea
avveniristica e una forma ottimizzata per
utilizzare al meglio le sorgenti LED.
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soluzioni con le versioni su palo,
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Per ogni versione si può scegliere tra i
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vanno dagli 72 ai 170 W. Con una qualità
di luce altissima (temperatura di colore
4000 K), Disco offre la possibilità reale di
dare alla città un nuovo volto notturno.
Utilizzabile anche negli interni con la
versione a sospensione.
Disco per arredo urbano
93
light your life
LED Panel nella versione
rettangolare (sopra) e
quadrata (a destra)
pannello magico
Minicomfort LED
comfort al lavoro
La versione a LED della gamma Minicomfort
offre tutti i vantaggi della nuova tecnologia
con la qualità dell’illuminazione per l’ufficio
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si unisce a un comfort visivo senza precedenti,
con ottiche dark light in alluminio speculare, che
salvaguardano la salute e rendono più agevole
il lavoro in ufficio. Disponibile nelle versioni
con multisensore di presenza e dimmerabile,
temperature di colore 4000 K e 48 W di potenza.
94
Facile da installare a controsoffitto, con
connessione rapida senza necessità
di aprire l’apparecchio, LED Panel è la
soluzione ideale per risparmiare energia
e godere di tutti i vantaggi dei Led, che
producono un flusso di 3700 lumen con
una potenza assorbita di soli 36 W, il che
vuol dire un risparmio energetico che può
superare il 60%. Risparmiando si ottiene
anche una qualità di luce superiore, con
una temperatura di colore di 4000 K e una
perfetta distribuzione della luce.
LED panel è disponibile anche con
diversa temperatura di colore (3000 K) e
in versione dimmerabile per un maggiore
risparmio.
light your life
Lex a LED
tante novità per il retail
F spot orientabile
Un punto vendita più attraente, prodotti in
risalto, arredo valorizzato, risparmiando
sulle spese di gestione. Tutto questo si
può ottenere rinnovando l’illuminazione
con i faretti Fosnova nelle ultime versioni
a LED. Office presenta una gamma
veramente completa di apparecchi a LED
con diffusori trasparenti o serigrafati per
il migliore effetto estetico. F spot sono
i faretti orientabili, indispensabili per
un progetto di luce accurato e creativo.
Garantiscono il migliore posizionamento
per luci d’accento o illuminazione
d’atmosfera.
Lex è il faretto da incasso di grandi
dimensioni, affidabile ed efficiente.
Progettato per facilitare montaggio e
manutenzione con molla che assicura
una perfetta aderenza al controsoffito e
apertura a cerniera del vano lampada.
Office 2000 LED
(2000 lm, 3-4000 K, Ra 80)
Office 3000 LED
(2-3000 lm, 3-4000 K, Ra 80)
Office 2000 LED
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light your life
Punto LED
Meridiana LED
Luce per l’architettura
Con una forma esclusiva per una luce
a parete Meridiana dà importanza alla
facciata dell’edificio. Per creare un look
serale raffinato a edifici pubblici, chiese,
esercizi commerciali. Disponibile negli
eleganti colori argento sabbiato e grafite.
Piccolo proiettore,
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Il proiettore della gamma Punto nella
versione a LED ottimizza i consumi,
mantenendo tutta la sua efficacia.
Efficiente e maneggevole risponde a
tutte le esigenze del progetto di luce per
esterni. Il flusso luminoso è di 2500/5000
lm, con una temperatura di colore di 4000
K e una resa cromatica 80.
Percorsi di luce
Faro, la colonnina luminosa per esterni,
nella versione a LED riduce i consumi e
migliora la qualità della luce. Resistente
e affidabile, disponibile in diverse
altezze, con ottiche rigorosamente
antinquinamento luminoso.
Faro 2 LED
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