Rivista Giugno 2009 04 - Comune di Cividale del Friuli

Transcript

Rivista Giugno 2009 04 - Comune di Cividale del Friuli
3 La stanza del Sindaco
Città di Cividale del Friuli
Periodico
Cividale del Friuli
Anno 7 - numero 1/2 - 2009
(chiuso in redazione il 26-06-2009)
Pubblicazione bimestrale
Autorizzazione del Tribunale di Udine
n° 22 del 13/08/2003
Direzione
Comune di Cividale del Friuli
Corso Paolino d'Aquileia, 2
33043 Cividale del Friuli (UD)
Direttore Responsabile
Attilio Vuga
Responsabile di Redazione
Daniela Miani
Tel. 0432 710136
Fax 0432 710103
e-mail: [email protected]
Fotografie
Antonio Pittioni
Progetto Grafico
Franco Vicario
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Demografico - Andamento demografico 2008
Ricordo del dott. Marino Plazzotta e del comm. Lorenzo Cernetig
Polizia Municipale - Bilancio di un anno di attività
Polizia Rurale - In vigore il nuovo Regolamento
Progetto Alloggiati
Politiche Sociali - Devolvi il 5 per mille alle Politiche Sociali del tuo Comune
Corso di Difesa Personale
Campagna di prevenzione contro la ZANZARA TIGRE
Sportello Friulano - Cuant che il cjalt al lambiche!
4° GUBANA DAY: la Gubana ha la meglio sulla Putizza
“Italia Langobardorum” - L’ICOMOS chiede integrazioni ed approfondimenti
Costituita l’Associzione “Italia Langobardorum”
Balcone e giardino fiorito - Regolamento dell’Arredo Urbano
Scuola di specializzazione in Beni Storico-artistici
Il Comune premia i futuri esperti del patrimonio storico artistico
- Ufficio del Difensore Civico
13 Locale Storico F.V.G. - Riconosciuti nove Locali Storici a Cividale
14 MITTELFEST 2009 - Presentazione 18A edizione
18 Programma - Cividale 18/26 luglio 2009
20 Convittiadi 2009 - Lo Sport e l’Arte per incontrarsi e crescere
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Cultura
Archivio Storico dell’Ospedale. Inaugurata la nuova sede
La scomparsa dello studioso Mario Brozzi
Bibliodonna presenta: Con gli occhi dell’anima. I Tuareg del Niger (mostra fotografica)
Un nuovo riconoscimento per la Biblioteca Civica di Cividale
Biblioteca Civica: cambiano le regole
Moldiani e i suoi colori (mostra di pittura)
Le Visioni Longobarde di Mario Micossi (mostra di pittura)
Teatro Ristori - Anticipazione Stagione di Prosa 2009/2010
Antiche lettere da Cividale
XXII Edizione dei Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale
30 Celebrato il “Natale di Venezia”
- Lettera aperta ai cittadini di Cividale ed ai turisti
32 Una chiesa tra i vigneti di Spessa
34 Patrimonio - Restaurata la scultura lignea “Madonna con bambino”
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Lavori Pubblici
Intervento di recupero e valorizzazione delle mura urbane
La sistemazione dell’area ex Q8
Intervento di manutenzione della pista di pattinaggio
Scuola Elementare di Rualis - Intervento di manutenzione
Conclusi i lavori di manutenzione della sede dell’Anagrafe e della Polizia Municipale
Un nuovo impianto termico nella palestra-bocciodromo di Rualis
Nuovi loculi nel Cimitero di Sanguarzo
Recupero e ricostruzione delle mura del vecchio cimitero di Sanguarzo
44 Ambito Distrettuale - Progetto dell’aggregazione giovanile
Stampa
Graphart - TS
Tiratura
6.500 copie - Distribuzione postale gratuita
Riproduzione vietata - Diritti riservati
45 Politiche Giovanili - La convivenza possibile. Oltre la guerra, giovani insieme
46 Casa per Anziani - Sempre attivi e in movimento!
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8° Reggimento Alpini
Un ponte per Herat - Posa della prima pietra della Casa d’Accoglienza
da “Il Corrierino di Herat”
La Città accoglie gli Alpini dell’8°al rientro dall’Afghanistan
Rinnovo al vertice per l’8°
52 Pari Opportunità - “L’Attesa: tra pregiudizio e realtà”
53 Qui PRO LOCO
54 Ambiente - Raccolta differenziata di carta e cartone
55 Avviato il progetto “Paesaggio 21”
56 Protezione Civile - Soccorso alle popolazioni dell’Abruzzo
58 Attività 2008
60 Palio di San Donato - X EDIZIONE - Cividale 21, 22 e 23 agosto
In copertina: Conv ittiadi 2009 - Cerimonia di apertura a Cividale (foto: Dario Campana)
In allegato: L’ABC - Gruppo Volontari Protezione Civile di Cividale
Carta dei Servizi - Fuc Ferrovie Udine - Cividale
La stanza del Sindaco
Q
uesto notiziario esce con un numero di pagine doppio. La prima uscita, prevista per la primavera, non è
infatti andata in stampa per inadempienza della ditta aggiudicataria del
servizio, che è stato pertanto affidato dagli uffici ad altra impresa. Si è
quindi preferito attendere la conclusione delle tornate elettorali di giugno per non confondere l’informazione con la propaganda. Ci scusiamo per
i ritardi, che peraltro sono dipesi da
ragioni estranee all’attività dell’amministrazione.
Trovere così molte notizie riguardanti questa prima parte dell’anno,
mentre altre più recenti dovranno atFirma del Protocollo d’Intesa tra le Città di Spoleto, Benevento e Cividale
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Castagnetti,
a Cividale per la cerimonia del rientro degli Alpini dall’Afghanistan
Visita del Presidente Tondo e dell’Ass. Reg. Riccardi alla nuova
stazione ferroviaria
tendere il prossimo numero, previsto per l’inizio dell’autunno. Tra queste, particolare rilievo hanno i lavori di
demolizione del complesso ex Italcementi, che si avviano
a conclusione, nonché l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano particolareggiato riguardante la
stessa area.
Mi pare giusto evidenziare che nei mesi scorsi all’amministrazione sono stati assegnati consistenti finanziamenti dalla Regione e dalla Provincia, che consentiranno
di procedere con diverse opere pubbliche. Di questi daremo conto nei prossimi numeri.
Con l’estate Cividale si prepara ad ospitare importanti
eventi come Mittelfest, i Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale e la decima edizione del Palio di
San Donato. Suscita interesse il Mittelfest 2009, giunto
alla sua diciottesima edizione, dedicata ai vent’anni dal
crollo del muro di Berlino, metafora dell’abbattimento
di qualsiasi barriera culturale. Al fitto programma di spettacoli, messo a punto dai tre nuovi direttori artistici, si
affiancheranno così momenti di riflessione politica e culturale con la partecipazione di importanti testimoni di
quel tempo.
Mentre andiamo in stampa si sta concludendo il primo
lotto di interventi programmati nel Monastero di S. Maria in Valle. Prevediamo di poter aprire il nuovo accesso
in tempo per Mittelfest 2009, rendendo così fruibile in
forma permanente il piano terra del complesso.
Seguiranno ulteriori importanti interventi, possibili
grazie al contributo di 3 milioni di euro assegnato dalla
Regione all’amministrazione comunale, che saranno effettuati in più anni ed a piccoli lotti, al fine di garantire
la massima qualità degli stessi e la continua fruizione
del bene da parte dei visitatori.
Buona estate a tutti.
Attilio Vuga
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Demografico
Al 31 dicembre 2008 la popolazione residente nel comune
ammontava a 11.602 unità, di cui 5.575 uomini ( 48,06 %) e
6.027 donne ( 51,94 %), suddivisa in 5.042 famiglie anagrafiche
e 6 convivenze (Casa per Anziani, Caserma 8° Reggimento
Alpini, Collegio annesso al Civiform, ecc.), con una numerosità
media di 2,30 persone per ogni famiglia anagrafica.
Il numero di residenti si conferma superiore agli 11.500
abitanti, valore raggiunto e superato per la prima volta nel
2004, in costante crescita anche rispetto al 2007 (+ 0,5 %) ed
al Censimento della Popolazione del 2001, quando la popolazione ammontava a 11.373 unità (+ 2,01 %).
In particolare è marcata la differenza tra i nati ed i deceduti, con un saldo negativo di – 54 unità: a fronte di 82 nati
(33 maschi e 49 femmine) vi sono stati 136 decessi (61 maschi e 75 femmine).
Il bilancio negativo è però ampiamente compensato dal
saldo positivo del movimento migratorio tra immigrati (nuovi residenti) ed emigrati (trasferiti dal Comune) con un + 109
unità.
Complessivamente nell’anno 2008 ci sono stati 469 immigrati (249 maschi e 220 femmine) a fronte di 360 emigrati
(197 maschi e 163 femmine). Nell’ambito di tali cifre è da
considerare che il saldo demografico degli stranieri ha dato
un incremento di 99 persone, (49 maschi e 50 femmine),
con una immigrazione totale di 188 stranieri (96 maschi e 92
femmine) e un’emigrazione di 99 stranieri (54 maschi e 45
femmine). Gli stranieri complessivamente residenti sono ora
860 (451 maschi e 409 femmine) pari al 7,41 % del totale
della popolazione (+ 13,1 % rispetto al 2007), di cui 185 minorenni, provenienti da 61 nazioni diverse.
Parallelamente, i cittadini cividalesi iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono complessivamente 856 (423 maschi e 433 femmine) stabili. È opportuno
segnalare che gli iscritti AIRE fanno parte di un’anagrafe parallela e, pertanto, esulano dal totale degli 11.602 residenti.
Per gli stranieri residenti, le nazioni più rappresentate si
confermano essere, nell’ordine, la Romania 149 (96 m e 53
f), l’Albania con 129 unità (66 m e 63 f), la Bosnia-Erzegovina
95 (57 m e 38 f), la Yugoslavia (Serbia) 85 (43 m e 42 f),
mentre avanzano l’Ucraina, 44 (5 m e 39 f) ed il Ghana 39
(20 m e 19 f), che sorpassano la Macedonia 36 (25 m e 11 f),
il Bangladesh 29 (18 m e 11 f), la Polonia 25 (10 m e 15 f) e la
Croazia 23 (14 m e 9 f).
Da segnalare, ancora, il notevole movimento interno al
Comune, con cambiamenti di indirizzi legati anche alla costante crescita edilizia: i cittadini che hanno cambiato indirizzo di residenza all’interno del Comune, nel solo anno 2008,
sono stati 365 (+ 4 % rispetto al 2007).
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Luca d’Agostino/Phocus Agency©
Andamento demografico 2008
La scomparsa del dott.
MARINO PLAZZOTTA
È scomparso il 20 maggio scorso, dopo un lungo periodo di
malattia, il dott. Marino Plazzotta.
Nativo di Gemona del Friuli, residente a Buttrio, era stato
eletto consigliere comunale nelle amministrative del 2000, e
dal gennaio 2002 al dicembre 2003 aveva retto la presidenza dell’Associazione Mittelfest.
Ai familiari rinnoviamo il nostro cordoglio.
Ricordo del Comm. LORENZO CERNETIG
Un concittadino a capo della Prefettura di Udine
Era stato nominato Prefetto della Provincia di Udine il 6
agosto 2007, dopo avere ricoperto incarichi di alta responsabilità in diverse Regioni italiane, dal Trentino Alto Adige alla
Sardegna.
Laureato in Giurisprudenza, aveva frequentato tra l’altro
l’Accademia della Polizia e la Scuola di guerra dell’Esercito.
Nato a Stregna nel 1944, Lorenzo Cernetig conservava della
gente valligiana il carattere schivo e riservato, ma al tempo
stesso concreto e perciò rassicurante.
Da un decennio risiedeva a Cividale.
In occasione della sua nomina a Prefetto di Udine il dott.
Cernetig aveva ricevuto dal Sindaco il sigillo trecentesco della
Città, riconoscimento che nel caso specifico voleva esprimere la fierezza dell’appartenenza di una così alta carica alla
popolazione cividalese.
A pochi mesi dall’assunzione dell’incarico prefettizio, era
stato costretto a lasciare l’ufficio a causa di una malattia protrattasi per oltre un anno e rivelatasi alla fine fatale.
Ai funerali, celebrati nel Duomo di Cividale il 4 maggio
scorso, erano presenti rappresentanti del Governo, le più alte
cariche regionali e provinciali, numerose autorità locali e molti
parenti e amici.
Ai familiari, la moglie Nadia e il figlio Alessandro, rinnoviamo le più sentite condoglianze.
Polizia Municipale
Bilancio di
un anno di attività
N
ell’immaginario collettivo il “vigile” è quel dipendente
del Comune che, in uniforme, gira per la città comminando sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Concetto che ha senz’altro un certo fondamento, ma alquanto
riduttivo.
In realtà, il lavoro della Polizia Municipale è estremamente vasto e vario, con mansioni che spaziano in un’infinità di campi e che i numeri - per loro natura aridi - che
verranno indicati più avanti non riescono a rendere del
tutto.
Partiamo da un paragone e si pensi ad un iceberg: ne
vediamo la punta galleggiare sull’acqua ma sappiamo anche che la maggior parte è sommersa. Analogamente,
possiamo vedere un agente che redige un verbale ma ignoriamo quanti altri veicoli ha controllato senza prendere
provvedimenti. Oppure leggiamo un’ordinanza e veniamo
a conoscenza degli effetti che produce ma non immaginiamo quali e quante verifiche preventive si siano rese
necessarie (e quanti uomini siano stati impegnati) per arrivare alla redazione dell’atto.
Per fare un esempio concreto, nel 2008 i veicoli controllati da una pattuglia della Polizia Municipale in posti
di controllo sono stati 2915 ma solo una minima parte,
pari a circa il 5%, ha avuto un seguito sanzionatorio (70
per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 17 per
uso improprio del cellulare, 24 per carenza o assenza di
documenti, 19 per mancata revisione del veicolo, e altre
minori).
Continuando con i dati concernenti il Codice della Strada, le contravvenzioni elevate in 12 mesi sono state 3137,
con la parte del leone fatta da quelle relative alle soste
irregolari (dal semplice divieto di sosta al mancato pagamento del ticket, dalla sosta sugli stalli per veicoli delle
persone invalide all’ostruzione di passi carrabili ecc.). In
deciso calo quelle per eccesso di velocità accertate col
Telelaser (100, a fronte delle 140 del 2007 e 170 del 2006).
Più o meno costanti od in leggero calo tutte le altre. Durante i controlli sono state ritirate 11 patenti e 19 carte
di circolazione, 6 gli incidenti stradali rilevati e 14 le auto
rimosse.
Dalla lettura di questi dati emerge il profilo dell’automobilista tipo cividalese: piuttosto rispettoso del codice
con la sola eccezione per ciò che concerne le soste.
Interessante anche osservare come a fronte di un numero
di sanzioni abbastanza elevato segua una percentuale
bassissima (addirittura inferiore al 1%) di ricorsi al Prefetto od al Giudice di Pace a dimostrazione dell’attenzio-
ne che la Polizia Municipale di Cividale pone nel suo operato. La cosa è ancor più evidente se si pensa che dei 28
ricorsi presentati lo scorso anno 3 sono stati accolti, 15
respinti e 10 sono ancora in attesa di decisione.
Si è detto che tra i controlli quelli stradali risultano i
più diffusi ed evidenti, ma nel 2008 sono stati effettuati
114 sopralluoghi e controlli in altri settori (tra i più frequenti, 19 in campo edilizio, 14 commerciale, 12 sull’abbandono dei rifiuti) con conseguenti verbalizzazioni o
segnalazioni alla Procura della Repubblica. E, per continuare con le attività esterne, gli agenti hanno eseguito
672 accertamenti anagrafici, assistito 113 funerali,
presenziato a 5 Consigli Comunali e 32 manifestazioni o
cerimonie.
Per quanto concerne l’attività amministrativa in ufficio, tra le numerose tipologie di atti predisposti le più
frequenti sono risultate le occupazioni di suolo pubblico
(201), le ordinanze (147), i registri di vinificazione e simili (295) ed i contrassegni per la sosta di persone invalide
(66).
Infine qualche curiosità statistica: nel 2008 la Polizia
Municipale ha potuto contare su un organico di 9 unità a
tempo pieno ed 1 part-time; 3 sono state impiegate prevalentemente in ufficio e 6 sul territorio; l’attività si è
svolta dalle 7.30 alle 19.00 dal lunedì al sabato ma è stato espletato servizio anche in 31 giornate festive con un
totale di 70 unità; i veicoli di servizio (biciclette escluse)
hanno “macinato” 33.547 chilometri.
POLIZIA RURALE
In vigore il nuovo regolamento
N
el 2008 il Consiglio Comunale di Cividale del Friuli
ha approvato la delibera di adozione del nuovo Regolamento di Polizia Rurale.
È quasi superfluo dire che si tratta di uno strumento di
cui si sentiva fortemente la necessità in quanto non era
pensabile di fare ancora riferimento al regolamento del
1885 che, per ovvie ragioni, di attuale aveva ormai ben
poco, a 123 anni dalla sua adozione.
La prima bozza predisposta dal Comando di Polizia Municipale è stata via via limata e corretta con le osservazione dell’apposita Commissione Statuti e Regolamenti del
Comune e con l’apporto di associazioni di categoria come
Coldiretti e Confagricoltura, fino ad arrivare alla stesura
definitiva nel 2008.
Materie trattate quelle, ovviamente, strettamente legate
alla “ruralità”, quindi arature, semine, impianti arborei,
concimazioni ed uso di presidi sanitari, pascolo di animali, malattie del bestiame, strade rurali ed altro.
La consultazione del Regolamento di Polizia Rurale può
avvenire anche on line: dalla home page del Comune di
Cividale, cliccare su “mappa del sito”, “statuto e regolamenti”, “regolamento di polizia rurale”.
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Politiche Sociali
DEVOLVI IL 5 PER MILLE
ALLE POLITICHE SOCIALI
DEL TUO COMUNE
I
È stato ufficialmente presentato a Cividale il 9 marzo scorso dalla Questura di Udine il “Progetto Alloggiati”, che prevede l’avvio della gestione informatizzata dei dati delle persone ospitate presso le strutture ricettive dell’intera Provincia di Udine.
La Questura, in collaborazione con gli esercenti delle strutture ricettive, intende rendere più efficiente
l’organizzazione ed il lavoro degli esercenti e degli
operatori di polizia.
Il progetto costituisce un’innovazione dei processi
amministrativi, realizzando una più efficiente e
qualitativamente migliore gestione dei dati attraverso la produzione, gestione e conservazione di documenti informatici.
I gestori di strutture ricettive potranno dunque trasmettere tali dati alla Polizia di Stato utilizzando un
collegamento Internet direttamente dalla propria struttura, anziché consegnare personalmente presso gli Uffici le cosiddette “schedine alloggiati”.
Il Progetto consegue inoltre la finalità di rendere
immediata la registrazione ed il controllo dei dati da
parte del personale della Polizia di Stato, con intuibili
positive ricadute in termini di maggiore sicurezza e di
controllo del territorio.
I titolari di esercizi ricettivi possono accedere al servizio, che è gratuito, attraverso il sito:
www.poliziadistato.it>dovesiamo>udine
>tuttelenotizie>iniziative
>gestioneinformatizzata
delle schede alloggiati
6
l D.L. 112/2008 ha reintrodotto la possibilità per i
cittadini di scegliere, in sede di presentazione della
dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2008,
a chi destinare una quota delle proprie imposte.
Come noto tale opzione non costituisce un’assoluta novità essendo già stata prevista in passato e precisamente nell’anno di imposta 2006. Tale previsione aveva consentito al Comune di introitare una somma che ha permesso di dotare il servizio sociale di
un nuovo automezzo da destinare agli interventi sul
territorio.
L’obiettivo per l’anno in corso è quello di confermare, e possibilmente superare, l’importante risultato già raggiunto nel 2006.
Per raggiungere tale obiettivo sarà necessario che i
contribuenti, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, scelgano di devolvere il 5 per mille
delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che annualmente si versano allo Stato, a favore
del proprio Comune di residenza.
Esercitando questa facoltà ogni singolo contribuente permetterà di mantenere sul territorio parte dell’imposta versata, andando così a sostenere gli interventi in ambito sociale e divenendo protagonista dello
sviluppo sociale della città.
La destinazione del 5 per mille dell’IRPEF non costituisce alcuna maggiore tassazione per il cittadino
e non è alternativa all’8 per mille.
D
ieci lezioni per imparare a difendersi nelle situazioni di pericolo.
Questo l’obiettivo del corso di
autodifesa, organizzato dagli Assessorati alle Pari opportunità, Sport e
Politiche sociali.
L’iniziativa ha riscontrato un notevole successo, con un numero di iscrizioni superiore alle 30 unità previste.
Tra gli iscritti anche esponenti della
Polizia Municipale cividalese.
Le lezioni, che si sono tenute nella
palestra comunale annessa alla Scuola primaria “A. Manzoni”, sono state
gestite dal Centro Studi Karate
Shotokan Sankaku Isonzo, già promotore di iniziative simili in tutta la Regione.
Come ha chiarito l’istruttore, il
maestro Enrico Visintin, le tecniche
apprese durante il corso servono non
solo a fare assumere i giusti comportamenti in caso di aggressione, ma
anche a far acquisire una sicurezza
tale da rendere le persone più consapevoli ed attente: per questo le lezioni pratiche sono state accompagnate da spiegazioni teoriche.
Sebbene nel nostro territorio non
si siano mai verificati fatti particolarmente gravi, il successo dell’iniziativa ha dimostrato che appare opportuno offrire la possibilità di imparare
a difendersi, considerando che ciò
permette anche un miglioramento
della qualità della vita.
Corso di Difesa Personale
Campagna di prevenzione contro la
L
zanzara tigre
a zanzara tigre è un insetto di origine asiatica, presente in Africa, Sudest asiatico, India, America Centrale e
Sud America. Si è stabilmente
insediata anche in Friuli Venezia
Giulia dal 1995.
Depone le uova in piccole raccolte
d’acqua stagnante.
È molto aggressiva pungendo insistentemente quasi sempre all’aperto e
durante il giorno rendendo le aree di
vita quotidiana invivibili.
È responsabile anche di malattie virali come la febbre da Chikungunya e
www.cividale.net/notizie/
la dengue.
la-zanzara-tigre-in-friuli-venezia-giulia
Per ridurre la presenza di zanzara tigre nel territorio e prevenire la diffusione di malattie, la sola disinfestazione delle aree pubbliche da parte dei
Comuni NON È SUFFICIENTE.
I singoli cittadini devono
adottare sistematicamente
semplici regole nelle
aree private (balconi,
giardini, cortili, orti...)
perché solo un intervento collettivo può ridurre la presenza della
zanzara e la possibilità
di malattie.
7
Sportello Friulano
CUANT CHE IL CJALT AL LAMBICHE!
Cualchi consei
par sopuartâlu miôr!
• Cuant che il cjalt al rive dut di un colp,
tu âs di imparâ a difinditi: il nestri
cuarp al à bisugne di timp par usâsi a
gnovis temperaduris.
• Il cjalt al è plui fastidiôs cuant che l’aiar
al è plen di umiditât.
• Lis personis anzianis, i fruts, lis
personis maladis o cuntun fisic debil
a son chei che a patissin di plui.
E ALORE CE FÂ?
1. Tu scuegnis bevi une vore, ancje se
no tu âs sêt. Di fat, cuant che al fâs
tant cjalt, il nestri cuarp al à bisugne
di plui licuits dal solit!
2. Sta atent però a no bevi robe masse
glaçade, si sa, e fâs gole cuant che al
fâs tant cjalt, ma ti pues fâ une vore
di mâl: ancje une congjestion di
stomi.
5. Metiti vistîts lizêrs, no sintetics.
L’ideâl al è il lin! E miôr colôrs clârs!
Cuant che tu vâs fûr dopre i ocjai di
soreli e se tu âs la piel tant clare e
delicade, metiti une creme protetive.
Pariti il cjâf cuntun cjapielut lizêr.
6. Fai spes une doce no masse cjalde,
intor dai 25°: ti jude a sintîti plui fresc
e a sopuartâ miôr il cjalt.
7. No sta passâ masse timp difûr: al è
miôr stâ in lûcs frescs, te ombrene e
cîr di no lâ fûr tes oris plui cjaldis
(des 11.00 aes 17.00).
8. Difint la tô cjase dal cjalt: tire jù lis
persianis o met in sierie i scûrs. Fai
passâ l’aiar tes oris plui frescjis, ma
sta une vore atent aes corints. Al
sarès miôr vê un ventiladôr o l’aiar
condizionât, impiât cun sintiment.
9. Se tu passis di un ambient cjalt intun
cun aiar condizionât, impensiti che
i sbalçs di temperadure a fasin mâl.
Miôr taponâsi!
10. Se tu âs plui di 65 agns o se tu cjolis
medisinis e cul cjalt tu ti sintîs piês,
clame il to miedi e valute cun lui i
tiei fastidis.
11. Se tu vivis di bessôl, dîsi al to vicin
di cjase o a cualchi amì o parint che
ti telefoni di tant in tant o che ti vegni
a cjatâ tes zornadis plui cjaldis.
CE FÂ?
CLAME DI CORSE IL 118!
E intant che si spiete il socors, puarte
la persone che e sta mâl intun lûc fresc
e bagne il so cuarp cun tante aghe frede
fin che la temperadure dal cuarp si
sbasse sot dai 37°.
L’ESAURIMENT PAL CJALT
E je une forme lizere di maljessi che e
ven cul stâ tant timp in ambients cjalts
cence bevi avonde. I segnâi a son: si
sude un grum, e ven la muse blancje, si
à debolece, ganf tes gjambis, mal di cjâf,
nausie, gomit e pôc ecuilibri.
CE FÂ?
Puarte la persone intun lûc fresc e fai
bevi alc di frêt; bagnile cun aghe frescje
cuntune sponze, miôr fâi fâ un bagn o
une doce. Se no son mioraments dentri
di une ore, CLAME IL SOCORS.
E CUANT CHE IL CJALT AL PROCURE ROGNIS
PLUI GRANDIS…
IL COLP DI CALÔR
8
3. Sta atent ancje a no bevi alcul, masse
cafè e bevandis plenis di zucar!
No ti gjavin vie la sêt e a puedin
aumentâ la sensazion di calôr che tu
sintis e po dopo fâti sudâ di plui!
4. Mangje lizêr, cîr di evitâ robe frite,
pesante, picante o masse cuinçade.
Miôr mangjâ alc di fresc, tantis
verduris, pomis e miôr il pes invezit
de cjar.
Il colp di calôr al ven cuant che la
temperadure e je avonde alte: dai 30° ai
35°. Pal solit a ‘nd è tante umiditât e
pocje ventilazion. I prins sintoms a son:
debolece, strachece, ganf tes gjambis,
mâl di cjâf, nausie, gomit e pierdite di
cognossince. La piel e devente cjalde,
sute e rosse, la sudorazion e mancje e la
temperadure dal cuarp e pues rivâ o
adiriture superâ i 39°. Il batit dal cûr al
è acelerât, la pression si sbasse e e pues
puartâ la persone al sveniment.
Se invezit la persone e je
confusionade, e patìs tant, o pûr se e
je malade di cûr o se e à la pression
alte, BISUGNE CLAMÂ IL 118
DAURMAN.
I
due tipici dolci territoriali
dalla forma a chiocciola, la
gubana e la putizza, si assomigliano sia nel contenuto che nella preparazione.
4° GUBANA DAY:
la Gubana ha la meglio sulla Putizza
N
el secondo fine settimana di febbraio si è svolta nella città ducale, nell’ambito della 4^ edizione del “Gubana Day
– Trofeo Bepi Tosolini”, una “gustosa”
disfida tra il dolce tipico delle Valli del
Natisone e di Cividale, la gubana, e
quello di Trieste e di parte dell’Isontino,
la putizza.
I sindaci di Cividale Vuga, di Gorizia
Romoli e di Trieste Di Piazza, insieme
al presidente di Mittelfest Antonio
Devetag, si sono uniti alla giuria tecnica bipartisan composta da Lisa Tosolini,
Stefano Cosma, Claudio Fabbro, Gianni
Piastrini e Adriano Del Fabbro, nella
degustazione e valutazione dei prodotti
presentati dalle pasticcerie cividalesi,
isontine e triestine (per le gubane: il
Panificio Vogrig Natalio, il Panificio
Cattarossi di Cividale, “Margutti” di
Clodig, “Il Golosone” di Osgnetto e
“Dorbolò” di S. Pietro al Natisone; per
le putizze: Panificio Bar Azzano, Panificio Centrale di Visintin & C., Panificio “Il Fornaio” di C. Cozzutti di
Gorizia, “La boutique del dolce” di
Staranzano, e - per Trieste - Pasticceria
“Eppinger”, Pasticceria “Bon Bon”,
Pasticceria “Ota”, Pasticceria “Al bon
pan”, Pasticceria “Sant’Honoré” e Antica Pasticceria “Pirona”).
Il responso della giuria tecnica, che ha
svolto una valutazione su diversi aspet-
ti del dolci presentati, ha dato la vittoria
al dolce presentato dal panificio
cividalese Vogrig Natalio, già vincitore
delle precedente edizione del Gubana
day, che ha superato per un incollatura
le putizze del Panificio Bar Azzano di
Gorizia e della Pasticceria Eppinger di
Trieste.
I sindaci presenti, dopo la degustazione, si sono espressi decisamente a favore della gubana. Il Sindaco di Trieste Di
Piazza ha manifestato interesse per la
manifestazione, tanto da suggerire una
sua riproposizione a Trieste.
La gubana si è rivelato tra i due il dolce preferito anche dalla giuria popolare, ovvero gli avventori del Caffè “San
Marco”, cornice dell’evento, che hanno potuto degustare i prodotti e compilare una “scheda di valutazione”.
Il dolce tipico delle Valli del Natisone,
secondo lo spoglio totale delle schede
(oltre un migliaio), è stato preferito dal
59% dei degustatori.
Successo anche per l’iniziativa
collaterale denominata “gubanifici aperti”, che ha permesso di visitare i laboratori dove nasce il tipico dolce valligiano.
Alla premiazione è intervenuta Lisa
Tosolini, in rappresentanza dello sponsor distillerie Bepi Tosolini, che ha consegnato al vincitore, Fabio Vogrig, una
magnum di grappa “Most”.
La gubana si ricava da una sapiente mix di ingredienti: farina di grano tenero, zucchero,
uva passa, uova fresche, burro,
olio di semi vegetali, noci, nocciole, pinoli, lievito di birra e
sale. Ma ogni produttore ha la
sua ricetta così da rendere variegato il gusto di questa specialità dolciaria che ha origini medievali per quanto ancora misteriose. Le Valli del Natisone e la
stessa Cividale ne sono sicuramemte la culla. La gubana viene, infatti, citata per la prima
volta nel 1409 quando compare
inserita tra le 72 vivande servite nel banchetto in onore di Papa
Gregorio XII giunto a Cividale per
presiedere un burrascoso concilio.
La putizza ha origini legate
alla tradizione pasquale slovena
ed è già descritta nei ricettari
della borghesia viennese del
XVIII secolo. È denominata anche ‘putiza’ o ‘potiza’ e consiste in uno strato di pasta lievitata che avvolge un morbido ripieno a base di noci, uvetta, pinoli e cioccolata. Il rotolo di
pasta farcita viene disposto a
forma di spirale in una tortiera,
lasciato lievitare e poi cotto al
forno.
9
Candidatura
“ITALIA LANGOBARDORUM”
L’ICOMOS chiede integrazioni
ed approfondimenti
L’International Council of Monuments and Sites, organismo
10
scientifico dell’UNESCO, ha diffuso all’inizio del mese di maggio le valutazioni relative alle candidature che saranno esaminate nel corso della 33^ sessione del Comitato Mondiale dell’UNESCO, prevista dal 22 al 30 giugno a Siviglia (Spagna).
Si tratta di un totale di 37 candidature (25 nuove, 7 estensioni,
5 rinviate o differite in precedenza), per le quali l’ICOMOS ha
proposto l’iscrizione (12 candidature), la non iscrizione (12 candidature), ed il rinvio per le rimanenti, tra cui quella italiana.
Conseguentemente, a Roma, presso il Ministero per i beni e le
attività culturali, si è svolto martedì 19 maggio l’incontro tra i
rappresentanti dei sette luoghi compresi nel sito seriale “Italia
Langobardorum. Centri di Potere e di Culto (568-774 d.C.) ”,
candidato all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Durante la riunione, convocata per discutere e definire le modalità di gestione futura della Rete, è stato analizzato il rapporto
presentato dall’ICOMOS, cui sono affidate le valutazioni tecnico-scientifiche sulle candidature proposte sul sito in oggetto. Per
Italia Langobardorum è stata infatti richiesta della documentazione supplementare.
L’iter prosegue, pertanto, e sono state accolte le osservazioni
suggerite dall’ICOMOS, tese a rendere più efficaci i punti di
forza evidenziati nel rapporto, e a perfezionare gli aspetti salienti che caratterizzano la nomination.
Nei prossimi 6 mesi (entro gennaio del 2010) verrà quindi inviata dalla Rete (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio e Torba, Spoleto, Campello sul Clitunno, Monte Sant’Angelo) la documentazione necessaria.
L’ICOMOS, che ha adottato un atteggiamento fortemente
restrittivo quest’anno nella valutazione tecnica delle candidature (per circa 1/3 di quelle presentate non ha infatti ritenuto che ci
sono i requisiti necessari per l’iscrizione nella Lista), ha speso
comunque parole lusinghiere per Italia Langobardorum. I monumenti della Rete sono infatti ritenuti di alta qualità
architettonica e decorativa ed essi rispondono ai requisiti conservativi e di autenticità richiesti; essi costituiscono una testimonianza esemplare della sintesi culturale del periodo compreso tra
il VI e l’VIII secolo d. C. - momento nodale del passaggio tra
mondo classico e mondo cristiano - avendo anche influenzato
l’architettura carolingia e quella medievale.
Tali monumenti rappresentano la quintessenza delle
sopravvivenze del patrimonio architettonico dell’Italia
longobarda, e il loro grande rilievo artistico e culturale è
unanimemente riconosciuto in ambito scientifico internazionale.
Definiti gli aspetti operativi utili ad af frontare efficacemente
le prossime attività volte al raggiungimento dell’importante obiettivo, la riunione si è focalizzata sulla messa a punto dello statuto
dell’associazione che gestirà la “rete longobarda.
Spoleto: i rappresentanti dei Comuni che hanno partecipato
alla costituzione della struttura di rete.
COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE
“ITALIA LANGOBARDORUM”
Opererà per il coordinamento
e sostegno delle iniziative di rete
L
o scorso 5 giugno, a Spoleto, è stata costituita l’Associazione “Italia Langobardorum”.
L’Associazione opererà per la realizzazione di obiettivi
e azioni previsti dal Piano di Gestione della candidatura
UNESCO e dalle sue successive implementazioni. Perseguirà, ispirandosi ai principi di reciproca solidarietà tra i
territori e relativamente al patrimonio longobardo, obiettivi di sviluppo della conoscenza sui beni, di tutela, protezione, valorizzazione degli stessi, oltre che di promozione culturale, di sensibilizzazione e di sviluppo socioeconomico integrato dei Territori di riferimento. L’Associazione potrà promuovere e realizzare, direttamente o
in concorso con altri organismi o istituzioni o attraverso
soggetti esterni, attività di promozione, organizzazione,
comunicazione, monitoraggio.
Gli oneri finanziari di cui l’Associazione si farà carico
con le diverse modalità indicate nello Statuto, sono esclusivamente quelle relative alla gestione delle iniziative di
rete, gravando invece a carico dei singoli soggetti giuridici gli interventi di conservazione e recupero dei propri
beni o le manifestazioni che non determinano il coinvolgimento di tutti i soci fondatori.
Ai sensi dell’art. 3 dello Statuto dell’Associazione, i soci
fondatori sono i Comuni sede dei siti della candidatura
seriale, mentre gli altri soggetti firmatari dell’Atto di Intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
(MiBAC) sottoscritto in Roma il 09.01.2008 si distinguono
in soci sostenitori e soci aderenti e possono aderire mediante semplice richiesta e contestuale versamento della
relativa quota.
In sede di prima applicazione è stato costituito un Consiglio di Amministrazione provvisorio della durata di novanta giorni e sono stati nominati il Sindaco di Cividale
del Friuli Attilio Vuga ed il Sindaco di Benevento Fausto
Pepe rispettivamente Presidente e Vice Presidente per la
stessa durata.
La prima Assemblea dei soci sarà convocata dal Presidente provvisorio entro novanta giorni dalla data di costituzione dell’Associazione ed entro tale termine sarà costituito il Consiglio di Amministrazione stabile.
Il Comune di Cividale si è dotato del
REGOLAMENTO DELL’ARREDO URBANO
I
l Comune di Cividale del Friuli, in
una ottica di valorizzazione e promozione del territorio anche in considerazione della candidatura del sito
seriale “Italia Langobardorum”, è da
tempo impegnato in azioni di miglioramento ed abbellimento della Città. A tal fine l’Amministrazione, nella convinzione che per raggiungere
tali obiettivi sia necessario il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera Comunità, istituisce il concorso
denominato “Balcone e Giardino Fiorito” che intende premiare i cittadini
che si dedicano alla cura del verde e
l’abbellimento di balconi e giardini
con fiori e piante ornamentali.
La partecipazione al concorso, che
prevede l’abbellimento a tema libero, è totalmente gratuita ed aperta a
tutti coloro che abbiano un balcone,
davanzale, terrazzo, giardino nel territorio del Comune di Cividale del
Friuli. Verranno valutate la qualità
delle piante, la varietà e combinazione dei colori dei fiori e piante, la sana
e rigogliosa crescita degli stessi, l’originalità dei lavori.
Per iscriversi al concorso è sufficiente compilare l’apposito modulo da
ritirare presso l’Ufficio Turismo e/o
Sportello Informacittà situati in piazza Paolo Diacono n. 10, dove peraltro
è disponibile il Regolamento del concorso.
Il modulo dovrà essere
restituito all’Ufficio stesso
entro il 31 luglio 2009
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 23 aprile 2009 è stato approvato, con voto favorevole unanime,
il Regolamento dell’Arredo Urbano.
È un notevole passo in avanti nella
gestione del settore all’interno del Centro Storico della nostra Città. Cividale
del Friuli, fino ad oggi, non era dotata
di un Regolamento che gestisse in maniera chiara l’aspetto estetico dell’arredo. L’unico strumento esistente era il
Regolamento Edilizio, redatto nel lontano 1983, al quale erano demandate
tutte le problematiche edilizie e quindi
anche quelle relative all’arredo urbano.
Il passare del tempo e l’evolversi delle
situazioni hanno prodotto e stanno producendo una tale trasformazione del tessuto urbano che pensare di gestire ancora il settore dell’arredo urbano con
uno strumento così antiquato era decisamente impensabile.
Superata, con l’approvazione del nuovo PRGC, la gestione generale del territorio, si è promossa la tutela della Città con un nuovo ordinamento, integrativo e di supporto al Regolamento Edilizio, costituito appunto dal Regolamento dell’Arredo Urbano.
Nel settembre 2007 è stato incaricato
il Capo Settore Tecnico, arch.
Campestrini, della redazione dell’elaborato.
Si sono svolti incontri, a vario livello,
con le principali realtà economiche ed
in particolare con il Presidente di
ConfCommercio Federico Verzegnassi
e con i suoi associati, sempre disponibili al colloquio e al confronto costruttivo.
Accolti molti dei suggerimenti proposti, è stato presentato all’apposita Commissione Statuto e Regolamenti, nella
seduta del 27 gennaio 2009, l’elaborato
definitivo che ha ottenuto un convinto
parere favorevole.
Per quanto riguarda i contenuti del Regolamento è importante sottolineare la
filosofia che si è cercata d’applicare, e
cioè il regolamentare in maniera
sinergica l’approccio che deve esistere
e s’instaura tra il cittadino, il turista od
il soggetto in genere e la vetrina del com-
merciante o dell’ambiente pubblico,
nelle sue varie componenti quali tende,
luci, insegne, ombrelloni, tavolini,
fioriere, insomma tutto ciò che fa arredamento.
Ma non è solo l’arredamento l’oggetto principale del Regolamento. Un Capitolo importante è quello relativo
all’oggettistica tecnologica sia pubblica che privata e quindi riguardante il
riordino organico di cavi elettrici e telefonici, la realizzazione delle condotte di
luce, acqua e gas, il posizionamento
delle antenne paraboliche e televisive,
l’ubicazione degli impianti di condizionamento d’aria, l’installazione di pannelli solari, fotovoltaici e per l’energia
alternativa e di tante altre situazioni che
sono sotto gli occhi di tutti.
Naturalmente con il Regolamento viene puntualmente individuato lo spazio,
ed i margini d’azione, identificando la
zona limite d’intervento con lo spazio
centrale del Centro Storico e con una
logica estensione lungo Borgo San Pietro.
In questo spazio confinato vengono
valutati, a seconda delle peculiarità della zona, i tipi d’intervento che possono
rivalutare e mantenere il patrimonio verticale od orizzontale sia esso una strada, un percorso pedonale, una facciata
od un portico.
In sintesi, il Regolamento dell’Arredo Urbano ha il compito di dare il giusto e decoroso rispetto della ricchezza
culturale che il Centro Storico di
Cividale può vantare.
Il Regolamento ha un articolato dinamico ed aperto all’evolversi delle situazioni, come attualmente è la candidatura a Patrimonio dell’UNESCO, e quindi in quanto tale è quotidianamente
perfettibile a seconda delle esigenze e
migliorabile tramite il contributo di tutti.
A breve il Regolamento dell’Arredo
Urbano verrà pubblicato integralmente sul
sito Internet del Comune di Cividale del
Friuli e quindi consultabile all’indirizzo:
www.cividale.net/amministrazione/
statuto-e-regolamenti
11
UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO
Modalità di accesso al servizio e competenze
INFORMAZIONI
Direzione della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici
www.uniud.it/didattica/facolta/lettere/storia_dellarte
CONTATTI
dott.ssa Daniela Fabrici - 0432 556610
[email protected]
Il Comune premia i futuri esperti
del patrimonio storico artistico
Assegnate due borse di studio di 800 euro
I l Comune di Cividale ha premiato con due borse di
studio di 800 euro gli allievi più meritevoli del primo e
secondo anno di corso della Scuola di specializzazione
in Beni storico-artistici dell’Università di Udine per l’anno accademico 2008-2009.
I riconoscimenti sono andati alla pugliese Mariangela
Cerbino, 28 anni di Massafra (Taranto), iscritta al primo
anno di corso, e a Nicol Maria Mocchi, 27 anni di Milano, studentessa del secondo anno.
Dal 2007 l’attività didattica della Scuola di
specializzazione in Beni storico-artistici ha sede nell’ex
monastero di Santa Maria in Valle di Cividale grazie a
una convenzione tra l’Amministrazione comunale e
l’Ateneo friulano. La Scuola forma specialisti nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio
storico-artistico. Attivata nel 1997, ha diplomato finora
un centinaio di allievi.
«Il generoso contributo del Comune di Cividale a sostegno degli allievi più meritevoli – sottolinea la direttrice della Scuola, Stefania Mason – è un riconoscimento alla qualità di livello nazionale della Scuola, una delle eccellenze dell’Ateneo udinese».
12
Presso il Comune di Cividale del Friuli è istituito l’Ufficio
del Difensore civico.
Il Difensore civico comunale non è un organo politico né un
giudice, ma un garante della Pubblica Amministrazione, che
ha il compito di tutelare gli interessi dei cittadini e promuovere il buon andamento dell’azione pubblica.
Come il cittadino può accedere al servizio?
Via fax, e-mail, per posta ordinaria o presentandosi direttamente nell’Ufficio nell’orario di ricevimento:
lunedì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 presso il Municipio
telefono 0432.710100
Sono diversi i canali percorribili per richiedere l’intervento del Difensore civico comunale, il cui servizio è rivolto a
tutti i cittadini in forma gratuita. Tra l’altro è garantita una
risposta –affermativa o negativa- entro 30 giorni dalla richiesta presentata.
Le competenza del Difensore civico
Se è stato negato l’accesso a un atto amministrativo più
volte richiesto allo sportello senza successo o se si ritiene
che l’operatore si sia mal comportato. Se ci sono ritardi,
problemi tecnici o organizzativi, inerzie o omissioni o abusi
che pregiudicano l’erogazione di un servizio pubblico. In quasi
ogni caso di “cattiva amministrazione” può intervenire il Difensore civico comunale.
Compete al Difensore civico la tutela dei soggetti singoli o
associati per provvedimenti, atti o fatti comportamenti omessi o ritardati o comunque irregolarmente compiuti da Organi, Uffici o Servizi dell’Amministrazione comunale o da Enti,
Istituti o Aziende sottoposti a suo controllo o a sua vigilanza.
Il Difensore civico ha il potere di segnalare alle Autorità competenti malfunzionamenti, inefficienze, ritardi e abusi, adoperandosi perchè siano rimossi e potendo anche suggerire
rimedi e soluzioni.
I problemi che può trattare il Difensore civ ico
Quando il cittadino può rivolgersi al Difensore civico comunale?
Ad esempio, per chiedergli di visionare o avere copia di un
documento amministrativo a proposito del quale gli uffici
hanno dato risposta negativa, oppure per segnalargli disservizi o disagi in tema di segnaletica, illuminazione stradale,
trasporto pubblico locale, ecc. In genere, tutti problemi sui
quali il cittadino deve aver già sporto reclamo all’ufficio competente senza aver successo o risposta.
Le controversie che il Difensore civico non può trattare
In nessun caso il Difensore civico comunale potrà intervenire per trattare controversie tra privati, liti condominiali,
rapporti con imprese commerciali, casi di eredità, ecc. Inoltre il Difensore civico non può rappresentare il cittadino in
giudizio e, anzi, in caso di azione giudiziale civile o penale
deve sospendere ogni attività.
La materia del pubblico impiego non può costituire oggetto
di intervento del Difensore civico comunale.
Riconosciuti nove
Locali Storici
a Cividale
S
ono state consegnate il 9 marzo scorso a Udine le 296 targhe che
contraddistinguono i “Locali storici del
Friuli Venezia Giulia”. Alla cerimonia
è intervenuto il vicepresidente della
Giunta del Friuli Venezia Giulia, Luca
Ciriani, che ha sottolineato come tali riconoscimenti, voluti dalla Regione, “intendano rendere omaggio a coloro che
si sono impegnati con passione, dedizione e tenacia, assieme alle loro famiglie, per mantenere salde le tradizioni
locali attraverso la tutela di pubblici
esercizi, adoperandosi dunque, spesso
di generazione in generazione, a servizio della nostra comunità”.
Il riconoscimento di “Locale storico”
si fonda sulla legge regionale 29 del dicembre 2005; su segnalazione dei Comuni, delle Camere di commercio, delle associazioni di categoria e di operatori commerciali, la Regione, anche con
la collaborazione del Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin di
Passariano, ha individuato i locali rispondenti ai requisiti stabiliti dalla normativa.
I locali storici oggetto del censimento dovevano/devono possedere obbligatoriamente almeno due dei seguenti requisiti:
• continuità della gestione dell’ attività
per almeno sessanta anni;
• la localizzazione all’interno di un edificio di comprovato pregio architettonico;
• possesso di arredi e strumenti di valore storico – artistico.
Ai locali rispondenti a tutti i requisiti
sopra menzionati, è stata assegnata la
Targa d’oro. Alle altre attività, aventi 2
dei requisiti in parola, è stata consegnata la Targa d’argento. Si tratta principalmente di trattorie, bar, osterie, pasticcerie, drogherie, ferramenta, cartolerie,
oreficerie, edicole e librerie, situate nelle
province di Gorizia, Pordenone e Udine.
Tale censimento è ancora in corso e
l’Amministrazione regionale prevede di
assegnare il riconoscimento di “Locale
storico” ad altre 150 attività commerciali, già censite.
Cividale del Friuli vanta, al momento, 9 locali storici quali:
1.
2.
3.
4.
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6.
7.
8.
9.
Farmacia Fornasaro (targa d’oro)
Farmacia Minisini (targa d’oro)
Caffè Longobardo (targa d’argento)
Caffè San Marco (targa d’argento)
Edicola Bront (targa d’argento)
Ferramenta Piccoli (targa d’argento)
Osteria Bar Al Tempietto (targa d’argento)
Ristorante Al Monastero – La Taverna di Bacco (targa d’argento)
Ristorante Al Pomo d’Oro (targa d’argento)
La L.R. 29/05 prevede la possibilità,
da parte dei Comuni, di effettuare, entro il mese di marzo di ogni anno, una
revisione del censimento dei locali storici; infatti, entro tale scadenza quest’anno sono state presentate, da parte di due
pubblici esercizi, le relative istanze al
fine di essere classificati anch’essi come
locali storici. L’ufficio comunale preposto alla prima fase di istruttoria della
pratica (ricevimento istanze in forma
cartacea e digitale, effettuazione di una
prima verifica del possesso dei requisiti
richiesti e la trasmissione di tutta la documentazione ricevuta unitamente alla
delibera della Giunta Comunale utile per
censire i locali ai fini della classificazione “locale storico”) è l’U.O. Polizia
Municipale – Attività Produttive, ufficio attività produttive.
13
MITTELFEST
2009
18^ edizione - Cividale del Friuli, 18/26 luglio 2009
a cura Ufficio Stampa Mittelfest
G
iunto alla sua 18^ edizione
Mittelfest è ormai annoverata tra le
manifestazioni festivaliere più rilevanti del panorama nazionale e internazionale, punto di incontro e scambio fra le diverse culture della vasta
area che si estende dal Baltico al
Mediterraneo, attraversando idealmente il cuore della Nuova Europa.
Il nuovo assetto direttivo di
Mittelfest ha affidato la Presidenza
per il prossimo triennio ad Antonio
Devetag, mentre la Direzione Artistica è stata affidata al lavoro congiunto di tre direttori: Furio Bordon per
il Teatro, Walter Mramor per la Danza e Claudio Mansutti per la Musica.
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PROVE D’EUROPA.
L’EUROPA A VENT ’ANNI DAL CROLLO DEL MURO
DI BERLINO: DAL DISSENSO ALLE NUOVE TENDENZE, è il tema attorno a cui si articolerà la prossima edizione. In un
ventennio di importanza epocale per
l’Europa, segnata dalla caduta del
Muro di Berlino del 1989, MittelFest
ha esplorato la cultura e l’arte dell’Est del continente, ha affrontato il
dramma della guerra e la complessità delle transizioni, ha proposto al
pubblico la ricchezza delle grandi tradizioni mitteleuropee con l’immensa
eredità di personaggi come Kafka,
Pasolini, Bartok, Canetti, ha captato
i segnali talvolta trascurati o semplicemente ignoti di popoli dalla straordinaria vivacità culturale, individuando nel Friuli Venezia Giulia un ineguagliabile crocevia di popoli e culture.
Il programma del 2009 intende proseguire su questa linea dedicando la
18° edizione all’anniversario dei
vent’anni dal crollo del Muro, metafora dell’abbattimento di qualsiasi
barriera tra i popoli e le culture.
Mittelfest si è fatto, inoltre, promotore di una pubblicazione che raccoglie riflessioni, aneddoti, analisi e
ricordi sull’evento del crollo del Muro,
con la partecipazione di editorialisti
prestigiosi, ma soprattutto di protagonisti e testimoni di quell’avvenimento: tra tutti Mikhail Gorbaciov,
Lech Walesa che parteciperà all’inaugurazione della 18.ma edizione,
Riccardo Ehrmann (giornalista Ansa,
autore del lancio giornalistico internazionale che contribuì ad accelerare la caduta del Muro), Dimitrij Rupel
che fu primo Ministro degli Esteri della
Repubblica indipendente di Slovenia,
e inoltre il console tedesco a Milano
Axel Hartmann, in quegli anni impegnato al fianco di Helmut Kohl,
l’europarlamentare ed ex Ministro
degli Esteri italiano Gianni De
Michelis che diede un impulso determinante alla nascita della CEI – INCE,
così come di Mittelfest, oltre a giornalisti, uomini di cultura ed editorialisti, come l’esperto di geopolitica
Lucio Caracciolo, e inoltre Sergio Romano , Gian Enrico Rusconi, Giorgio
Pressburger , Predrag Matvejev ic,
Toni Capuozzo, Piero Badaloni e molti altri.
Una serie di incontri dedicati alla
Nuova Europa e ai nuovi assetti del
vecchio continente dopo la caduta del
Muro, insieme ai rapporti con i Balcani
e la Russia, verranno organizzata nei
giorni precedenti e durante lo svolgimento del festival.
LA PROPOSTA ARTISTICA
Ad inaugurare il festival sarà
l’evento speciale “PROVE D’EUROPA” dedicato alla caduta del muro
di Berlino, uno spettacolo che unirà
prosa, danza, musica e videoarte in
un evento di grande suggestione. Il
Muro sarà evocato e narrato come
costante storica, una barriera da sempre costruita con l’intento di escludere, recludere – e comunque mortificare: in questo senso, inevitabile
punto di partenza del racconto è stata scelta la figura di Antigone .
Sabato 18 luglio , dopo il momento
inaugurale del festival con la consegna al presidente Lech Walesa del I°
Premio Mittelfest per la nuova Europa e la sua lectio magistralis:
Vent’anni dal Muro, l’Europa di oggi
e di domani e alla conclusione dell’atteso concerto di Mario Brunello e
Gianmaria Testa in memoria dei caduti del Muro di Berlino – con musiche di Bach, Schulthorpe, canti di
guerra e poesie - sul palcoscenico di
piazza Duomo, a partire dalle 21.30,
si intrecceranno momenti di teatro,
di danza, di musica e immagini per
ricomporre un inedito omaggio alla
caduta del Muro.
Il Teatro del Lemming aprirà la serata con una versione speciale realizzata apposta per Mittelfest del suo
Antigone: un lavoro drammaturgicamente molto originale, costruito
come un processo, in cui il pubblico è
direttamente chiamato in causa in
qualità di testimone, accusatore e
accusato. Al termine di questo incipit
così forte e suggestivo ecco l’ingres-
so in scena di Gabriele Lavia che interpreterà poesie e prediche di padre David Maria Turoldo, a partire
dai versi che il grande religioso e poeta scrisse proprio su Antigone: alle
spalle dell’attore si staglia un grande
ed evocativo Muro in videoproeizione.
Sarà un grande momento di danza
curato dagli Spellbound, una delle
compagnie più interessanti e creative
della scena italiana, a concludere
questo articolato evento d’apertura
con l’atteso crollo del fondale-Muro
ad opera delle danzatrici-Antigoni.
A suggello della serata l’esecuzione al violoncello delle suite di Bach
che l’indimenticabile Rostropovich
suonò a Berlino davanti al Muro che
cadeva..
Il teatro
Il settore prosa del Festival, curato
da Furio Bordon, tramite la creazione di una serie di micropercorsi a
tema che, tutti insieme, compongono un disegno complessivo, è finalizzato a indagare il disagio esistenziale
che deriva dalle tante barriere erette dagli uomini, nei rapporti sociali,
umani e sentimentali.
Tre i percorsi teatrali a partire da
“Kontaminazioni ”, ovvero due riflessioni tematiche nel segno di Kafka,
che nascono sviluppando due opere
dello scrittore boemo affiancate da
due opere di autori contemporanei.
Martedì 21 luglio di scena “Signora
madre, padre mio caro”, sul tema
del rapporto genitori-figli, che affianca la notissima “Lettera al padre” di
Kafka nell’interpretazione di Sandro
Lombardi a “Cara madre” di Albert
Caraco interpretata da Massimo
Verdastro. Nello stesso percorso troviamo “Malinconia delle scimmie”,
uno sguardo fuori e dentro la “normalità” attraverso le opere “Una conferenza accademica” di Franz Kafka
e “Diario di un primate in cattività”
di Ian McEwan (interpreti Gianpaolo
Poddighe e Gianluca Ferrato).
Ulteriore percorso della sezione è
“Les émigrés ”, sul tema dell’emigrazione russa post-rivoluzionaria negli
anni venti a Parigi, con la versione
scenica di Paola Bonesi de “Come le
mosche d’ autunno ” di Irène
Nemirosvky (con Maria Ariis, Marco
Casazza, Francesco Migliaccio, Maurizio Repetto, Gloria Sapio) e “Il lacchè e la puttana” di Nina Berberova,
nella versione di Marco Casazza con
Maria Ariis, Marco Casazza e Francesco Migliaccio: due autrici entrambe
vittime dell’esilio.
Per concludere “Le ragioni di chi
non amiamo ”, sul tema della
devianza psichica (malattia mentale)
e sociale (nomadismo). Di scena, lunedì 20, due prime nazionali: “MuriAnteprima in forma di lettura per
Mittelfest” di Renato Sarti con la
grande Giulia Lazzarini e “Non chiamarmi zingaro” di e con Pino
Petruzzelli.
Numerose anche le coproduzioni e
le ospitalità con importanti autori
mitteleuropei come Dejan Duchovski
autore di The other side: lo sceneggiatore che meglio di ogni altro ha
raccontato le vicende dei Balcani in
guerra, torna sul luogo della tragedia
e dopo La polveriera (1994, diventato anche un film per la regia di Goran
Paskaljevic) il 40enne macedone offre un nuovo punto di vista sulla situazione di un territorio non ancora
pacificato. A mettere in scena il testo è il regista Sandro Mabellini, che
con l’autore di Skopje aveva già trovato una stimolante sintonia allestendo Dracula.
Da segnalare anche Karol Horàk
(Slovacchia), Jitka Frantova (Rep.
Ceca) e artisti come Sašo e Mojtina
Jurcer (Slovenia), impegnati nella
prima nazionale di una splendida versione di Medea: in Medea’s scream
la performance non verbale di Mojtina
Jurcer, in cui la più tragica di tutte le
maghe, Medea appunto, esegue con
impressionante concentrazione, sforzo e sofferenza, il rito di magia nera
che porterà alla morte dei suoi figli..
Ancora, Jernej Lorenci (Slovenia),
Ratislav Ballek (Slovacchia) e Giuseppe Battiston (Italia).
Infine un “Omaggio a Pia Fontana”:
autrice di origini friulane il cui talento supera di gran lunga i riconoscimenti ricevuti in vita: presentazione
di “Eclissi totale” con la regia di Franco Però.
Ospitalità ma anche produzione,
qualità ed originalità delle proposte,
valorizzazione del territorio nel programma della sezione danza con un
progetto artistico modulato per l’intera durata del Festival. A proposte
internazionali si intervalleranno progetti di autorevoli compagnie italiane. Da segnalare quest’anno, una pro-
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duzione di particolare rilievo realizzata in esclusiva per il festival: si tratta dello spettacolo “Voglio essere libero ”, un intenso omaggio a Rudolf
Nureyev, che si sofferma soprattutto
sul momento della sua giovinezza e
su come la carriera di Nureyev sia stata segnata dalla costruzione del Muro:
il 17 giugno del 1961, infatti, lanciandosi tra le braccia dei poliziotti francesi all’ aeroporto di Parigi al grido
di voglio essere libero, Nureyev chiese asilo politico: qualche mese più
tardi la costruzione del Muro di Berlino. Le coreografie sono firmate da
Michele Merola, con l’esecuzione dal
vivo delle musiche originali composte da Valter Sivilotti, la regia è di
Walter Mramor.
Altro importante appuntamento,
evento unico per Mittelfest 2009 “Les
étoiles – Stelle italiane e dell’Europa dell’Est”: uno spettacolare gala
suggella la programmazione serale all’aperto in Piazza Duomo. I passaggi
coreografici più famosi e più belli,
tratti da ballets come Giselle, Il lago
dei cigni, Romeo e Giulietta, scorreranno davanti agli occhi del pubblico
grazie alla presenza a Cividale di leggendarie étoiles internazionali quali
Maxim Beloserkovky e Irina
Drovorenko già del Balletto dell’Opera di Kiev e ora all’American Ballet
Theatre di New York, Yevgenia
Obratzova e Vladimir Shkylarov del
Teatro Marjinsky di San Pietroburgo,
Karina Sarkissova e Denys
Cherevychko del Bolshoi di Mosca e
ora grandi protagonisti all’Opera di
Vienna, Alessio Carbone (primo ballerino dell’Opera di Parigi) con Maria
Iakovlena del Bolshoi di Mosca e l’
étoile internazionale Giuseppe
Picone . La serata è accompagnata
dall’Orchestra Sinfonica del Friuli
Venezia Giulia.
In prima nazionale, invece, “ SiteSpecific ”: due uomini, un muro. La
caduta della restrizione, che li teneva prigionieri sia dal punto di vista
fisico che mentale, li espone inaspettatamente a un mondo che non conoscono. Proposto dalla compagnia
movingtheatre.de, che conta tra i
componenti due
danzatori coreografi - il friulano
Massimo Ger ardi
ed Emanuele Soav i - e il drammaturgo
regista
Achim Conrad, lo
spettacolo pone al
pubblico la domanda che interessa ogni cultura
in cui cominciano
a dissolversi i confini: Ho fatto davvero la scelta giusta?
Il tema della
multiformità del
corpo e dei suoi
linguaggi è alla
base dello spettacolo - progetto
della Compagnia Arearea “Nervi - Il
corpo eroico” con coreografia e regia di Marta Bevilacqua, musiche originali di Vittorio Vella e interpretazione di Marta Bevilacqua, Anna
Giustina e Valentina Saggin.
“Sutra”, letteralmente preghiere,
sulle musiche del polacco Szymon
Brzòska che le eseguirà da vivo durante lo spettacolo, con le danze dei
Monaci buddisti del Tempio Shaolin,
nasce dall’incontro tra la curiosità di
Sidi Larbi Cherkaoui, il danzatore e
coreografo belga di origine marocchina, e la loro tecnica e spiritualità.
“Mahmoud” è un lavoro di Enzo
Celli ispirato al poeta palestinese
Mahmoud Darwich: in scena 20 ragazzi
provenienti da Ramallah e Nazareth
oltre alla compagnia italiana Botega.
Da segnalare anche “Le Baccanti”,
una produzione di Ravenna Festival
in collaborazione col Festival “Teatro
dei due mari” di Tindari, che vede in
scena l’Ensemble Micha van Hoecke,
con Pamela Villoresi e Chiara Muti.
Sul fronte musicale Mittelfest 2009
propone tre percorsi nella storia
della musica, sempre in qualche
modo legati al tema generale del Muro
di Berlino.
Si parte da concerti con brani di
compositori che hanno vissuto con sofferenza il periodo della Cortina di
ferro e che richiamano storicamente
la caduta del Muro, per passare a concerti che ci portano alla scoperta dell’est europeo grazie ad artisti provenienti dai Paesi della Nuova Europa
e, infine, concerti che propongono la
rottura del muro estetico esistente tra
i vari generi musicali, tramite le contaminazioni che hanno contrad-distinto l’ultimo ventennio.
Da segnalare al Festival la presenza del grande violoncellista Mario
Brunello, artista “residente” di questa edizione di Mittelfest, che sarà
una delle guide del primo percorso:
in occasione dell’inaugurazione, il violoncellista, assieme al cantautore
Gianmaria Testa , ricorderà le vittime del Muro (e simbolicamente di
tutti i muri) con una breve esibizione
di musiche di Bach e del Requiem di
Sculthorpe. Nel secondo appuntamento il maestro Brunello, assieme all’Orchestra d’Archi Italiana, interpreterà brani di D. Šostakovic, compositore che nella sua opera ha trasmesso
la sofferenza sotto la dittatura sovietica, e “Le Ultime Sette Parole” di
Sofia Gubajdulina, compositrice nata
a Cistopol’, nella repubblica russa del
Tatarstan, all’epoca in Unione Sovietica. Il terzo appuntamento vedrà
Brunello direttore dell’Orchestra della Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, impegnato in
un “volo” sopra 45 anni di musica segnata dal muro: verranno eseguite
“Metamorphosen” (1945) di Strauss,
“Lontano” (1966) di Ligeti per orchestra e “Morning prayers” (1990) di
Kancheli.
Il secondo percorso vede la presenza di Krisztof Penderecki, considerato il maggiore compositore polacco della sua generazione, musicista di riferimento dell’avanguardia
polacca. Penderecki è uno dei pochi
Philip Glass
compositori di musica contemporanea
il cui nome sia giunto con successo
anche presso il grande pubblico, forse anche per aver firmato un celebre
brano della colonna sonora del notissimo film del 1980 di Stanley Kubrick,
Shining: De Natura Sonoris nr. 2. A
Mittelfest il maestro polacco dirigerà
l’Orchestra I Filarmonici del Teatro
Comunale di Bologna su musiche di
propria composizione. Altri paesi coinvolti in questo viaggio nella nuova
Europa saranno Serbia e Macedonia
grazie ad un nuovo progetto che debutterà a Mittelfest con protagonisti
sul palco alcune star della musica etnico-contemporanea quali Boris
Kovac & I Campanella insieme ai
Darko Rundek & Cargo Trio. Interessante anche il Coro Polifonico di
Tirana, rappresentante delle tradizioni etnico-religiose dell’Albania.
Il terzo percorso vede l’incontroscontro tra Stati Uniti e Unione Sovietica (Russia) grazie alle contami-
nazioni musicali al pianoforte di Philip
Glass (musicista e compositore che
non necessita di presentazioni) assieme a Massimo Mercelli (flauto), Wendy
Setter (violoncello) e David Cossin
(percussioni), e il Moscow Art Trio,
formazione del new jazz che ha superato i confini tra jazz, folk e
musica classica. A completamento di
questo percorso Diamanda Galas ammalierà il pubblico con un concerto
di magie sonore.
Al termine dei tre percorsi, giusto
coronamento ad un tema così importante come la caduta del Muro di Berlino, verrà eseguita la Nona di
Beethoven dalla Philharmonie der
Nationen di Berlino con direttore
Justus Frantz Busan assieme al
Metropolitan Chorus e con solisti Anja
Schlosser, Caroline Melzer, Markus
Schäfer, Tyler Duncan. L’Orchestra residente a Berlino raccoglie musicisti di assoluto valore provenienti dai
diversi paesi dell’Unione Europea.
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PROVE D’EUROPA A VENT’ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO:
DAL DISSENSO ALLE NUOVE TENDENZE
PROGRAMMA
Sabato 18 luglio
Lunedì 20 luglio
ore 18.00
vie di Cividale
ALL’OMBRA DELL’OLMO
di e con Giorgio Gabrielli
Paolo Bonazzi (banjo/armonica)
TEATRO DI ANIMAZIONE
ore 19.00
Teatro Ristori
NON CHIAMARMI ZINGARO
interpretazione, regia e adattamento
teatrale Pino Petruzzelli
PROSA
ore 18.30
Chiesa San Francesco
INAUGURAZIONE
DEL FESTIVAL
ore 19.30
Chiesa San Francesco
CONSEGNA DEL
PREMIO MITTELFEST
ore 20.30
Chiesa Santa Maria
in Corte
MURI
Prima e dopo Basaglia
testo e regia Renato Sarti
PROSA
ore 19.30
Centro cittadino
INSTALLAZIONI
ore 19.00 - ore 21.00
Piazza P. Diacono
MARIONETTE, BURATTINI
E TEATRO DI STRADA
TEATRO DI ANIMAZIONE
ore 19.45
Chiesa San Francesco
CONCERTO MARIO BRUNELLO
E GIANMARIA TESTA
in memoria dei caduti del Muro
di Berlino,
musiche J.S. Bach e P. Sculthorpe
ore 22.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
CHOPIN - VUKÁN - FÖLDI:
VISUAL NOTES
dancers of the Budapest Dance Theatre
DANZA
ore 21.30
Piazza Duomo
PROVE D’EUROPA - Antigone
Musica e regia Massimo Munaro
Spellbound DANZA
(Prosa, danza, musica, poesia
e video-proiezioni)
PROSA/MUSICA/DANZA
Domenica 19 luglio
ore 11.30
Chiesa San Francesco
MARIO BRUNELLO
E L’ORCHESTRA D’ARCHI
ITALIANA
Musiche J.S Bach Quattro Corali,
D. Šostakovic Quartetto n. 8 op. 110
versione per orchestra d’archi
S. Gubajdulina, Sieben Worte
per violoncello, fisarmonica e archi
Orchestra d’Archi Italiana
â
ore 12.00
Castello Canussio
CONFERENZA MUSICATA
con Quirino Principe
MUSICA
ore 18.00
Teatro Ristori
THE STORY OF THE GIRL IN BLUE
regia Rita Bartal Kiss
TEATRO DI FIGURA
ore 19.00
Santa Maria dei Battuti
LOWERING SKIES
dalle Metamorfosi di Ovidio
di Nebojša Pop Tasiæ
regia Jernej Lorenci
PROSA
ore 21.30
Piazza Duomo
ore 22.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
18
ore 23.00
Santa Maria dei Battuti
PHILIP GLASS AN EVENING OF CHAMBER MUSIC
musiche e improvvisazioni Philip Glass
MUSICA
SUTRA
con i Monaci Buddisti
del Tempio Shaolin
DANZA
MEDEA’S SCREAM
di Saso e Mojtina Jurcer
con Mojtina Jurcer
PROSA
Martedì 21 luglio
ore 20.00
Teatro Ristori
SIGNORA MADRE, PADRE MIO CARO
da Post Mortem di Albert Caraco.
e da Lettera al padre di Franz Kafka
versione scenica Furio Bordon
PROSA
ore 20.00
Chiesa San Francesco
MOSCOW ART TRIO IN CONCERTO
Misha Alperin (piano, vocals), Arkady
Shilkloper (horn, fl. horn, vocals),
Sergey Starostin (vocal, clarinet,
folkreeds)
MUSICA
ore 19.00 - ore 21.00
Piazza P. Diacono
MARIONETTE, BURATTINI
E TEATRO DI STRADA
TEATRO DI ANIMAZIONE
ore 22.00 – Convitto
Nazionale P. Diacono
LE BACCANTI - Da Euripide
Traduzione di Filippo Amoroso – adattamento di Chiara Muti
DANZA
Mercoledì 22 luglio
ore 18.00
Castello Canussio
MUSICHE DALL’INFERNO
tre conversazioni in forma di recital
sul canto negato e possibile nei
totalitarismi da un’idea di Marco Maria
Tosolini
MUSICA
ore 19.00
Chiesa San Francesco
KRZYSZTOF PENDERECKI
E I FILARMONICI
DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Musiche K. Penderecki, G. Bacewicz,
W. Lutos³awski, H. M. Górecki
MUSICA
ore 20.00
Teatro Ristori
ORSON WELLES’ ROAST
di Michele De Vita Conti
e Giuseppe Battiston
regia Michele De Vita Conti
PROSA
ore 21.30
Piazza Duomo
VOGLIO ESSERE LIBERO
regia Walter Mramor
DANZA
ore 22.00
Santa Maria dei Battuti
LA MUSICA
di Karol Horák
PROSA
Giovedì 23 luglio
ore 12.00
Castello Canussio
ore 19.00
Chiesa San Francesco
CONFERENZA MUSICATA
con Quirino Principe
MUSICA
MARIO BRUNELLO - ORCHESTRA
SINFONICA DEL TEATRO LIRICO
“G. VERDI” DI TRIESTE
direttore Mario Brunello
Orchestra Fondazione Teatro Lirico
“G. Verdi”
MUSICA
ore 19.00
Chiesa Santa Maria
dei Battuti
ZLATOVLÀŠKA
di Josef Krofta
teatro di figura
ore 19.30
Enoteca De Feo
MITTELMUSICA
– Ungheria/Friuli: il violino
con Janos Hasur (violino), Giulio
Venier (violino)
ore 19.00 - ore 21.00
Piazza P. Diacono
MARIONETTE, BURATTINI
E TEATRO DI STRADA
TEATRO DI ANIMAZIONE
ore 20.30
Chiesa Santa Maria
in Corte
IL LACCHÈ E LA PUTTANA
di Nina Berberova
versione scenica di Marco Casazza
PROSA
ore 22.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
NERVI – IL CORPO EROICO
coregografia e regia Marta Bevilacqua
DANZA
Sabato 25 luglio
ore 12.00
Chiesa San Francesco
L’ORECCHIO DI BEETHOVEN
testo e voce narrante:
Massimiliano Finazzer Flory
MUSICA
ore 18.00
Santa Maria dei Battuti
COME GLI ETRUSCHI
USCIRONO DALLA CRISI
Ideazione Gigio Brunello e Gyula Molnar
TEATRO DI FIGURA
ore 19.30
Chiesa Santa Maria
in Corte
COME LE MOSCHE D’AUTUNNO
di Irène Nemirosvsky
versione scenica Paola Bonesi
PROSA
ore 21.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
ore 22.30
Teatro Ristori
LA MALINCONIA DELLE SCIMMIE
da Una conferenza accademica
di Franz Kafka e da Diario
di un primate in cattività di Ian McEwan
versione scenica Furio Bordon
PROSA
ore 23.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
SITE SPECIFIC
coreografia e interpreti M. Gerardi
e E. Soavi
DANZA
Domenica 26 luglio
ore 18.00
Castello Canussio
MUSICHE DALL’INFERNO
tre conversazioni in forma di recital
sul canto negato e possibile nei
totalitarismi
da un’idea di Marco Maria Tosolini
MUSICA
ore 18.00
Grotta San Giovanni
d’Antro - Pulfero
CORO POLIFONICO DI TIRANA
musica etnico-religioso albanese
MUSICA
ore 18.00
Piazza Paolo Diacono
FAGIOLINO DOTTORE SUO MALGRADO
con Brighella infermiere
e Balanzone affranto
regia Stefano Giunchi
TEATRO DI FIGURA
ore 19.00
Teatro Ristori
LA MIA PRIMAVERA DI PRAGA
di e con Jitka Frantova
regia Daniele Salvo
PROSA
ore 20.30
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
ECLISSE TOTALE
di Pia Fontana
PROSA
ore 22.00
Piazza Duomo
LES ETOILES – STELLE ITALIANE E
DELL’EUROPA DELL’EST
Progetto in esclusiva per Mittelfest
a cura di Daniele Cipriani
Orchestra diretta dal M° Scarano
musica Adolphe Adam
DANZA
Venerdì 24 luglio
ore 18.00
Castello Canussio
MUSICHE DALL’INFERNO
tre conversazioni in forma di recital
sul canto negato e possibile nei
totalitarismi
da un’idea di Marco Maria Tosolini
MUSICA
ore 19.00
Teatro Ristori
THE OTHER SIDE
di Dejan Dukovski
regia Sandro Mabellini
PROSA
ore 21.30
Piazza Duomo
BORIS KOVAC & LA CAMPANELLA
DARKO RUNDEK & CARGO TRIO
Musica balcanica Serbia e Macedonia
MUSICA
ore 22.00
Convitto Nazionale
Paolo Diacono
DIDONE ED ENEA
Ideazione e coreografia
di Matteo Levaggi
DANZA
LA NONA DI BEETHOVEN
Philharmonie der Nationen di Berlino
MUSICA
INFO: tel. +39.0432.730793
www.mittelfest.org - mail: [email protected]
BIGLIETTI: WWW.MITTELFEST.ORG
prezzo compreso tra i 10 e i 20 Euro
Il programma potrà subire variazioni
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Convittiadi 2009
Lo Sport e l’Arte
per incontrarsi e crescere
Ottimi risultati per i ragazzi di Cividale alle “Convittiadi 2009”
S
20
i è conclusa venerdì 8 maggio la
terza edizione delle “Convittiadi”,
manifestazione dell’ANIES (Associazione Nazionale Istituti Educativi Statali) tenutasi nel villaggio GE.Tur. di
Lignano Sabbiadoro e che ha visto la
sua inaugurazione il 4 maggio a
Cividale del Friuli con 1700 partecipanti tra studenti - atleti ed
accompagnatori appartenenti a 32
Istituzioni Educative sparse su tutto
il territorio nazionale.
Onore al merito dunque al Convitto Nazionale “Paolo Diacono” di
Cividale che ha organizzato ben tre
edizioni della manifestazione ed ai
suoi ragazzi che si sono distinti per
capacità e spirito di gruppo fungendo
da esempio per tutti gli altri Convitti
ospitati; gli studenti - atleti cividalesi
sono anche riusciti a portare a casa
ben 7 importanti riconoscimenti di cui
3 medaglie d’oro: nel Beach Volley,
nel Nuoto Stile Libero Femminile e
negli Scacchi, 2 medaglie d’argento:
nel Calcio a 5 e nella Staffetta del
Nuoto, e 2 medaglie di bronzo: nel
Basket e nella staffetta della Corsa
Campestre. Ottimi piazzamenti anche
per la squadra dei piccoli di Calcio a
5 e per il quartetto del Nuoto categoria dorso maschile, entrambi classificatisi al 4° posto.
Originale e a sfondo educativo è stato poi lo spettacolo dei ragazzi delle
classi prime della Scuola Media del
Convitto Nazionale di Cividale che con
la rappresentazione teatrale “Rifiutiamoli” hanno voluto lanciare con
ironia e simpatia un messaggio sulla
raccolta differenziata dei rifiuti, essenziale per il benessere del Pianeta.
Dal momento che il Convitto di
Cividale non è stato soltanto uno dei
32 Convitti partecipanti, ma per il
triennio 2007 - 2008 - 2009 ha avuto
la Direzione Organizzativa dell’evento attraverso la figura del Delegato
Nazionale Giancarlo Scoyni, va segnalato l’ottimo riscontro ottenuto dal
lavoro dei ragazzi dello Staff di Segreteria ed Ufficio Stampa, i bravissimi studenti in divisa rossa frequentanti diversi Istituti di Scuola Secondaria Superiore provenienti dal Convitto di Cividale e dall’Educandato
Uccellis che, sotto la sapiente guida
di Alessandra Veltre e Maria Pia
Inchingoli, con responsabilità e cordialità sono stati punti di riferimento
ed esempio per tutti.
A conclusione della straordinaria impresa di riunire 32 Istituzioni
Educative sulle 40 presenti in Italia,
per un totale di circa 1700 partecipanti, Giancarlo Scoyni tira le somme affermando: “…è doveroso rivolgere un pensiero conclusivo ed un sincero grazie a tutti coloro che in diverse maniere hanno condiviso, appoggiato o facilitato le iniziative di
questo fantastico “viaggio” …. desi-
dero ricordare inoltre che questa terza edizione è stata dedicata al Convitto Nazionale “C. Cotugno” di
L’Aquila al cui rettore Bearzi rinnovo
i sentimenti di umana solidarietà oltre che di sincera amicizia... ed auguro infine a tutti i ragazzi di mante-
nere sempre vivo, anche per le prossime edizioni delle Convittiadi, tutto
l’entusiasmo che hanno dimostrato in
questi tre anni e di non farlo mai uscire dai loro cuori.”.
Arrivederci, dunque, alle Convittiadi
2010!
21
Cultura
Archivio Storico
dell’Ospedale
Accensione
dell’albero di Natale
in piazza Diacono
Inaugurata la nuova sede
22
L’ opera di catalogazione del materiale archivistico è stata presentata
nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con gli interventi del Sindaco
Vuga, che ha seguito in prima persona i lavori di riordino durati ben
quattro anni, il direttore generale
dell’Azienda per i Servizi Sanitari
n. 4 “Medio Friuli” Giorgio Ros, proprietaria dell’Archivio, il Soprintendente Archivistico per il Friuli Venezia Giulia Pierpaolo Dorsi, nonché, quali relatori scientifici, le
archiviste Renata Da Nova e Luisa
Villotta e il professor Bruno Figliuolo dell’Università di Udine.
Al termine della conferenza sono
stati inaugurati i locali della biblioteca civica in cui è stato collocato il
fondo documentario.
Nella sala, dotata di sofisticati sistemi d’allarme e di sicurezza, potrà entrare solo personale autorizzato - previa prenotazione telefonica
da farsi in Biblioteca (tel. 0432/
710310) - ed esclusivamente per
motivi di studio.
Il complesso archivistico che va
sotto il nome di Ospedale di Santa
Maria dei Battuti riunisce, accanto
al proprio consistente patrimonio
documentale, gli atti prodotti dagli
istituti che vi confluirono tra il XVI
e il XVIII secolo.
Dal 27 febbraio scorso
l’Archivio Storico
dell’Ospedale
di Santa Maria dei Battuti
di Cividale è finalmente
accessibile agli studiosi
L’azione di riordino è sfociata nell’identificazione di varie sezioni
archivistiche: quella antica comprende testi databili fra il XIV secolo (per l’esattezza il 1324) e il 1807,
riferibili alla Confraternita ed Ospedale di Santa Maria dei Battuti; ne
fanno parte elenchi dei confratelli,
statuti e regolamenti, libri delle
deffinitioni, libri dei beni, libri
mastri e, ancora, i comparti
confinazioni e catastici, cameraria,
processi.
Ci sono poi le documentazioni
prodotte, appunto, dagli enti amministrati dai priori incaricati dalla
Confraternita di Santa Maria dei
Battuti a partire dalla seconda metà
del XV secolo e fino al 1705: per gli
ospedali amministrati di San Giacomo, San Martino e San Lazzaro
ci sono ulteriori libri dei beni, documenti amministrativi e di
contenziosi.
La sezione degli ospedali amministrati di Santo Spirito, San Giacomo, Martino e Lazzaro raccoglie,
da parte sua, i testi prodotti fra 1705
e 1807, mentre quella dedicata alla
Confraternita e Ospedale di Santo
Spirito comprende la documentazione realizzata fra 1375 e 1705.
Di particolare preziosità è, infine,
il fondo pergamenaceo, che conta
poco meno di 900 documenti, per la
maggior parte atti privati rogati da
notai cividalesi, friulani e austriaci
fra il 1228 e il 1593: annovera
documentazioni riconducibili al Libro dei Beni dell’ospedale di Santa
Maria dei Battuti e a quello dell’ospedale di Santo Spirito, oltre a
testi non attribuibili a un complesso organico e ordinati secondo una
sequenza cronologica.
La scomparsa dello studioso
Mario Brozzi
a cura di Claudio Mattaloni
Una città può rappresentare solo un
semplice luogo di residenza, ci si può vivere dentro a lungo senza alcun
coinvolgimento, restando a guardare quel
che vi accade come inerti, indifferenti spettatori. Oppure ci si può immergere pienamente in essa, partecipando al suo divenire e dedicandole intense energie per una
vita intera. Così è stato per Mario Brozzi,
che ci ha lasciato il 4 febbraio 2009, all’età di 88 anni.
Nato in Piemonte nel 1920, vissuto in
Umbria per il primo decennio di vita, si è
poi trasferito con il nucleo familiare a
Cividale. Qui ha frequentato gli studi al
liceo classico, svolto una lunga carriera
di insegnante elementare, formato e cresciuto la sua famiglia, con la moglie
Flaminia e le figlie Fulvia e Marina. Mi
limito a questi pochi cenni biografici della sfera personale, rimarcando invece ampiamente l’importanza che Mario Brozzi
ha rivestito per la vita culturale cittadina. Infatti, egli ha precocemente intrapreso – e ci piace pensare che sia stata proprio il vivere nella Forum Iulii/ Civitatis
Austriae ad ispirarlo – un percorso di ricerca che, sessant’anni fa, era inusuale,
muovendosi lungo direzioni che possiamo
definire pionieristiche, inoltrandosi in quel
periodo storico che ora è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti
Cividale, cioè il mondo longobardo, sino
ad allora poco considerato dalla
storiografia nazionale.
Nel 1962, invitato dall’Accademia
bavarese, ha frequentato a Monaco l’Istituto di archeologia altomedievale. L’attività di ricerca – per alcuni argomenti,
quali l’arte longobarda su pietra e su
metallo, talvolta condotta assieme ad
Amelio Tagliaferri, cui era legato da forte e prolungata amicizia –, gli ha consentito di mettere in luce inediti aspetti storici, artistici ed archeologici, che rappresentano tuttora una base fondamentale,
imprescindibile per la conoscenza dell’epoca altomedievale. Nel 1975 ha pubblicato uno dei suoi libri più noti “Il
ducato longobardo del Friuli”, subito divenuto insostituibile strumento per l’indagine storica di due secoli di vita friulana,
per la prima volta analizzata in un insieme di aspetti multidisciplinari.
Dopo essere stato Ispettore Onorario
della Soprintendenza, ha rivestito la carica di Direttore del Museo Archeologico
Nazionale della nostra città dal 1977 al
1980. Pur in quella difficile congiuntura
di post terremoto, l’attività rivolta al miglioramento dell’ente museale è proseguita senza sosta. Tra i larghi meriti che gli
vanno ascritti nella promozione culturale, va ricordato che l’annuario del Museo
Archeologico, ora giunto al trentaduesimo numero, ha visto la luce proprio
quando egli era alla direzione di questa
istituzione. Da allora ha continuato a far
parte del Comitato di redazione e negli
ultimi tempi, pur non potendo partecipare assiduamente alle riunioni, desiderava
essere costantemente informato sull’evolversi di ogni nuovo numero che, secondo
un nostro collaudato e a lui assai gradito
rituale, gli portavo personalmente in anteprima, fresco di stampa, per ricevere
subito il suo competente parere.
Si associa, giustamente, il dott. Brozzi
soprattutto agli studi sul mondo
longobardo, ma scorrendo la sua corposa
bibliografia di circa 200 titoli (il primo
risale al 1951) appare evidente come abbia rivolto le sue attente indagini a molti
altri argomenti legati alla nostra città, di
cui ha svelato disparati e inediti aspetti,
con articoli sempre caratterizzati da uno
stile limpido, chiaro e scor revole,
suppor tati da rigorose e ampie
documentazioni archivistiche.
Per i suoi risultati è stato nominato
Deputato emerito della Deputazione di
Storia Patria per il Friuli sin dal 1981.
Un ancor più prestigioso e meritatissimo
riconoscimento è stato, nel 1990, il
conferimento del dottorato honoris causa
dall’Università di Marburg, con discorso
laudativo del prof. Helmut Roth. Più recentemente, su iniziativa dei tre Club
service della città ducale gli è stato assegnato il premio “Amore per Cividale”,
nella sua terza edizione del 2007, quale
ulteriore, pubblico tributo alla sua inten-
sa divulgazione del nostro grande patrimonio, di cui è stato conoscitore internazionalmente apprezzato.
Maggiormente risaltano i suoi meriti
di studioso, in quanto sempre
contrappuntati dalla sua discrezione e
amabilità. Desidero ricordare che quando mi sono avvicinato all’attraente ma
impegnativo e difficile àmbito delle ricerche storiche, con tanto entusiasmo ma senza esperienza, dopo aver indugiato non
poco, mi sono deciso a rivolgermi proprio
a lui. Sono trascorsi ventuno anni da quel
primo incontro, ma ricordo ancora nitidamente la sua gentile e benevola accoglienza ad un giovane sconosciuto che
andava a distrarlo dai suoi ben più importanti studi.
La cordiale collaborazione, i suoi consigli dispensati con generosità nel luminoso studio dell’abitazione in via Monastero Maggiore, stracolmo di volumi tutti
disposti con meticoloso ordine, i suoi fermi, talvolta severi ma giusti richiami alla
massima attenzione nel trattare correttamente le fonti, la sua competenza mai esibita ma che si coglieva in ogni ambito di
indagine, mi hanno fatto avvicinare sempre più al mondo di cui si era da molto
tempo rivelato un indiscusso Maestro e
protagonista di altissimo livello. Di quello che mi ha voluto insegnare, anche indirettamente, facendolo cogliere in filigrana nel suo rigoroso modo di condurre le
ricerche, del suo affettuoso seguirmi negli esordi e nei successivi passi, gli debbo
personalmente perenne gratitudine e
copiosa riconoscenza. E va detto che questa disponibilità non è mai stata negata
ai tanti che gli si rivolgevano per attingere alle sue conoscenze.
Cividale si trova immersa in un clima
di ingente attività e gode di ulteriore attenzione per la sua candidatura UNESCO,
che trova nelle testimonianze longobarde
uno dei principali punti di forza ed eccellenza. Credo sia doveroso riconoscere in
questo momento – e fare lo sforzo per ricordarlo in futuro – che chi per primo ha
illuminato in maniera speciale proprio
quel periodo altomedievale così determinante per il passato storico e per il presente della nostra città ducale, tratteggiandone in maniera mirabile il suo volto
prima pressochè sconosciuto, è stato principalmente Mario Brozzi.
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Bibliodonna presenta:
Con gli occhi dell’anima
I Tuareg del Niger
Mostra fotografica di Elena Moioli
presso la Biblioteca Civica
15 Maggio 2009 - 31 Luglio 2009
dal Lunedì al Venerdì
dalle 14.30 alle 19.00
Info: Biblioteca Tel. 0432/710310
[email protected]
Ufficio Cultura Tel. 0432/710350
[email protected]
www.cividale.net
Donna di sabbia
La natura ti ha fatta bella
Come l’oasi nel deserto.
Vivi nel Sahara immenso
Come immensa è la tua cultura.
Il tuo viso senza velo
Sfida i venti di sabbia.
Donna del vento e del sole,
stella del deserto...
(tratto da una poesia di Sidi Moussa)
24
Biblioteca Civica
Un nuovo riconoscimento per
la Biblioteca Civica di Cividale
CAMBIANO
LE REGOLE
Grazie al voto favorevole della Giunta regionale, lo scorso aprile la Biblioteca Civica di Cividale del Friuli ha ottenuto l’importante riconoscimento di “biblioteca di interesse regionale” perché coordina la conservazione e
fruizione di rilevanti patrimoni documentari presenti nell’ambito territoriale.
Per raggiungere questo significativo traguardo la Biblioteca, nell’arco dell’anno 2008, si è fatta promotrice e
capofila di un Protocollo d’Intesa per la costituzione di un
polo bibliotecario cittadino nel quale sono confluite alcune fra le più importanti realtà cividalesi.
Gli enti aderenti all’iniziativa - Museo Archeologico
Nazionale, Fondazione De Claricini Dornpacher, Fondazione Niccolò Canussio, Società Operaia di Mutuo Soccorso, Circolo Culturale Ivan Trinko, Convitto Nazionale
“Paolo Diacono”, Comune di Cividale – hanno manifestato la volontà di addivenire ad un accordo per la
valorizzazione del patrimonio librario-documentale finalizzato alla realizzazione di un innovativo servizio integrato a disposizione delle esigenze informative di cittadini, studenti e studiosi.
Una prima bozza di programma, presentata nell’aprile
2008, è stata la base di lavoro per modifiche, aggiornamenti e perfezionamenti, che hanno portato nel marzo di
quest’anno alla firma dell’Intesa, sulla base della quale il
Comune di Cividale ha inoltrato istanza di riconoscimento di interesse regionale ai sensi dell’art. 11, comma 2,
della L.R. 25/2006.
Il parere positivo da parte della Regione è un passaggio
fondamentale che dà valore alla realizzazione delle finalità ed azioni previste.
Il programma che il Polo intende seguire, così come individuato dagli accordi elencati nel Protocollo d’intesa,
prevede la costituzione di un sito Internet comune dove
raccogliere informazioni relative alle raccolte, agli orari e
condizioni di accessibilità, ai servizi offerti; la definizione di criteri condivisi per la fruizione del materiale, la pianificazione dei servizi al pubblico, finalizzati a rendere
più agevole l’accesso alle informazioni e ai documenti; la
promozione delle attività e dei servizi erogati attraverso
un’adeguata campagna di informazione rivolta a un bacino di utenza allargato; la catalogazione e il coordinamento delle raccolte, il rafforzamento delle specializzazioni
delle singole biblioteche; l’aggiornamento delle attrezzature tecnologiche e informatiche, in modo da migliorare
le condizioni di accesso alle risorse documentarie, ampliare
l’offerta dei servizi e consentire una più efficace circolazione dell’informazione.
A partire dal 9 marzo 2009 la Biblioteca Civica ha
modificato il proprio Regolamento per venire incontro alle numerose richieste dei propri utenti e
per ampliare la gamma dei servizi offerti.
Ecco, in sintesi, le novità:
PRESTITO A DOMICILIO:
•
•
•
n. 5 libri, di cui 1 novità editoriale;
n. 2 audiovisivi;
n. 2 fascicoli arretrati di periodici.
DURATA DEL PRESTITO:
•
•
•
•
30 giorni per i libri;
7 giorni per gli audiovisivi;
7 giorni per i periodici con periodicità
maggiore o uguale al mese;
3 giorni per i periodici con periodicità
minore al mese.
Si ricorda inoltre che dal 27 febbraio è possibile
consultare i documenti dell’Archivio Storico dell’Ospedale e gli altri materiali archivistici conservati presso la Biblioteca, ogni giovedì mattina, dalle 9.00 alle 12.00, su appuntamento.
Per ulteriori informazioni contattare la Biblioteca civica
ai seguenti recapiti:
Telefono: 0432-710310
Fax: 0432-710313
e-mail: [email protected]
Orario di apertura al pubblico
dal lunedì al venerdì
dalle 14.30 alle 19.00
25
Cultura
S
MOLDIANI E I SUOI COLORI
Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Cividale del Friuli
25 Settembre - 25 Ottobre 2009
Orari mostra:
venerdì 16.00/19.30
sabato/domenica e festivi
10.00/12.30 - 15.30/19.30
26
info: Ufficio Cultura 0432/710350
[email protected] - WWW.CIVIDALE.NET
i è da poco conclusa presso la
Chiesa di Santa Maria dei Battuti la
mostra Visioni Longobarde di Mario
Micossi.
L’esposizione, inaugurata il 30
Aprile e aperta al pubblico fino al 7
Giugno, è stata inserita nel calendario degli eventi a sostegno della
candidatura Unesco della città
ducale.
Dell’artista arteniese scomparso
nel 2005 si sono ammirati una ricca
serie di incisioni (acquefortiacquetinte), ma anche graffiti e acquerelli dedicati alla civiltà
longobarda, alla sua storia e ai suoi
miti, con figure, paesaggi e gioielli.
Cittadino del mondo e grande reporter pittorico, Micossi ha sempre
mantenuto Artegna come fulcro dell’universo.
Ha lavorato instancabilmente e ha
esposto, dividendosi fra l’Italia e
l’estero, in modo particolare gli Stati Uniti, dove, dal 1957 fino all’ultimo, ha collaborato con continuità al settimanale The New Yorker e
al mensile Gourmet pubblicati a
New York. Proprio alla prestigiosa
rivista americana va il merito di
Le Visioni Longobarde
di Mario Micossi
aver fornito a Micossi la conferma della sua qualità
artistica e della possibilità di realizzarla.
Aveva infatti, già tentato qualcosa nel mondo dell’arte, prestando il suo genio alla realizzazione di un cartellone pubblicitario, che riscosse successo al Festival
cinematografico di Cannes del 1955. Ma il New Yorker
è stata il primo a credere in lui, inviandogli un assegno di 437 dollari (nel 1957!) come risposta ai 25 graffiti
che lui aveva spedito alla redazione.
Sostanzialmente paesaggista, Micossi anche artisticamente parte dal Friuli per poi a esso riapprodare
attraverso la veduta delle sue campagne, del solenne
anfiteatro morenico, dell’ampio diadema di montagne, dei fiumi Natisone e Tagliamento. Cividale gli ha
reso omaggio nelle sue Visioni Longobarde.
Anticipazioni sulla Stagione di Prosa 2009 - 2010
Teatro Comunale Adelaide Ristori
DATE (indicative)
23/10/2009
03/11/2009
17/11/2009
1/12/2009
15/12/2009
metà gennaio 2010
SPETTACOLO
Oscuro e la strega
My Fair Lady
Metti in salvo il tesoretto
I 39 scalini
Michelina
Mai più soli
INTERPRETI
Giò di Tonno
Operetta
Gianrico Tedeschi
Ninì Salerno - Roberto Ciufoli
Maria Amelia Monti
Angela Finocchiaro
E da metà gennaio… lavori in corso per un teatro che sarà completamente rinnovato!
Info: Ufficio Cultura Tel. 0432 710350
27
a cura di Antonella Favaro
28
«A Cividale il sole mi è paruto più risplendente che in altro luogo, il cielo
più azzurro, le stelle più luminose».
Non si tratta di slogan per attirare
turisti, ma di una frase scritta da un
“turista” d’eccezione che quasi cinque secoli fa amava trascorrere dei
periodi di riposo nei dintorni di
Cividale: Giorgio Gradenigo (15221600). Questo patrizio veneziano si
era letteralmente innamorato di questi posti tanto da lasciarne ai posteri
una descrizione entusiastica. Come
mai proprio Cividale? Semplice: aveva ereditato dalla madre, Beltramina
de’ Gomberti, originaria di Udine, dei
beni nelle vicinanze.
Il Gradenigo era un uomo di profonda cultura, amante e cultore della letteratura antica. Fu lui a promuovere la celebre raccolta di rime in memoria di Irene di Spilimbergo stampate nel 1561. Di Irene il Gradenigo
conosceva bene la madre, Giulia da
Ponte, patrizia veneziana, donna colta con la quale teneva una corrispondenza epistolare. Irene era stata allevata dal nonno paterno a Venezia,
giovane promessa delle arti stroncata dalla morte a diciotto anni nel
1559. Gradenigo, che aveva conosciuto e ammirato la giovane, provò un
profondo dolore per questa morte; il
Vasari descrisse Irene come una vergine bellissima, letterata e musica,
celebrata da tutte le penne degli
scrittori d’Italia tra cui Torquato Tasso.
Poche settimane dopo questo lutto
Giorgio Gradenigo si era sposato con
Laura Valier, sorella del cardinale
Agostino, vescovo di Verona.
Tra gli scritti del Gradenigo spiccano per profondità e bellezza alcune
lettere dedicate alla natura e al paesaggio cividalese. Queste descrizioni
rappresentano, per l’epoca, una voce
fuori dal coro: le relazioni dei rettori
di terraferma infatti normalmente
parlavano del Friuli come di una terra triste e povera sotto tutti i punti
di vista: campagne sterili, prepotenze dei feudatari, miseria dei contadini e così via.
Antiche lettere da Cividale,
luogo che con la sua allegra
e fertile amenità desta gl’ingegni
a opere di virtù e a fuggir otio
Ecco alcuni brani.
Il sorgere del sole
«Non è poggio nel contorno di
Cividale, ch’io non l’abbia voluto ascendere, e che io non v’abbia dimorato le hore per pascer
la vista di quell’amabile e
gratioso aspetto che porta seco
il nascer dell’aurora e del sole
in quel paese. Avreste veduto
prima la sommità dei monti più
alti tingersi a poco a poco di
giallo, e poco appresso, ferite dal
sol nascente, diventar di color
d’oro, e in ispazio d’altrettanto,
i colli poco rilevati dal piano,
esser anch’essi indorati dal sole
con meravigliosa vaghezza; la
quale si fa maggiore doppiamente di quella dell’Alpi, che per
esser i colli pieni di vigne e
d’arboscelli fruttiferi posti a lungo sopra grandi incavati nel terreno a guisa di teatro, successivamente l’un sopra l’altro, le
quali vigne e arboscelli pare che
con le loro ombre facciano contrasto al sole, che non allumi il
terreno: e ciò facendo avviene
cosa mirabile da vedere, che egli
illustra la parte superiore sì che
par tutta d’oro, e penetrando per
le foglie tinte di rugiada, e mosse leggermente da un poco di
soave aura tra le ombre di tutto
l’arbore, rappresenta nell’aria
alcuni splendori tremolanti e
nel terreno certi lumi in forma
lunga, che paiono vene e verghe
d’oro purissimo».
Il fiume Natisone
«Se voi vedeste le caverne e gli
antri che la natura e il fiume
han fatto in quei sassi, la grandezza degli scogli che sono nel
mezzo, la profondità delle sponde all’acqua, gli edifici che posti all’estremità delle rive pendono sopra il fiume, la bellezza
di un ponte di pietra che con due
archi appoggiati ad uno scoglio,
ch’è nel mezzo del fiume, con
ampia altezza e larghezza dà
passaggio comodo ai viandanti
e abitatori della città, direste
tutto sospeso, e sopra di voi: questa è cosa notabile e meravigliosa»
Bibliografia
Armida Sacchetti, Un entusiasta di
Cividale (Giorgio Gradenigo), in
«Memorie storiche forogiuliesi»
anno III volume III, 1907, pp. 7996.
Dizionario Biografico degli Italiani, volume 58, Roma 2002.
29
Celebrato il “Natale di Venezia”
Nel 1588° anniversario della nascita della città ricordato anche il legame storico di Cividale con l’antica Repubblica di Venezia e la difesa del Friuli del 1509
S
i è celebrato lo scorso 25 marzo il “Natale di Venezia”, ovvero il 1588°
anniversario della nascita della città, che si fa risalire appunto al 25 marzo
421.
Nel pomeriggio si è tenuto, nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, un
convegno presieduto dall’assessore comunale al Turismo Augusto Salvadori,
dal vice presidente e assessore regionale al Turismo Franco Manzato, dal presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, dal vescovo ausiliare di Venezia mons. Beniamino Pizziol.
La ricorrenza, come ha spiegato Manzato, si è celebrata anche nelle scuole
e nelle città della regione Veneto. Nel salutare i numerosi ospiti, Salvatori ha
ricordato la nascita e la storia di Venezia e le popolazioni che l’hanno resa
una città tanto importante: “È indiscutibile il buon governo esercitato dalla
Serenissima - ha aperto l’assessore - e va sottolineato anche che Venezia non
ha mai avuto sudditi ma solo cittadini. Sono commosso dal vedere qui oggi
tante persone e stiamo già lavorando perché la prossima celebrazione del
Natale di Venezia sia ancora più partecipata”.
Durante il convegno, dopo l’ingresso solenne del Gonfalone della Regione
Veneto e della Bandiera di Venezia, e del saluto delle autorità, sono stati
trattati i seguenti temi: “Il 25 marzo 421: la ‘nascita’ di Venezia”, a cura di
Gherardo Ortalli dell’Università di Venezia; “Lo Stato da Terra e da Mar della
Serenissima”, a cura di Giuseppe Gullino dell’Università di Padova; “Venezia
nelle sue origini cristiane”, a cura di mons. Gianni Bernardi, delegato del
patriarca di Venezia per la Cultura.
Alla manifestazione erano presenti i rappresentanti delle città che storicamente hanno fatto parte della Repubblica di San Marco, tra le quali la Città di
Cividale, e delle antiche Scuole Grandi Arciconfraternite di Venezia. Il Sindaco di Cividale nel suo intervento di saluto ha ricordato i rapporti tra la Città
Ducale e Venezia, e si è soffermato sulla ricorrenza della difesa del Friuli
dell’estate 1509 contro la Lega di Cambrai.
I sindaci presenti hanno firmato un documento congiunto nel quale hanno
ricordato i valori che li accomunano, con il quale si sono impegnati a promuovere iniziative per la valorizzazione delle città che rappresentano, in un’ottica di collaborazione reciproca.
30
dalla classe 1A E della
Scuola “Elvira e Amalia Piccoli”
Siamo stati noi della 1
A
E della
Scuola “Piccoli” di Cividale a mettere quei fiori sulle porte storiche della
Città. Siamo stati noi, con il prof.
Travain, che queste cose le fa già da
anni insieme a Fogolâr Civic e
Academie dal Friûl. Siamo stati noi e
lo abbiamo fatto per ricordare. Per ricordare insieme a tutti voi, cittadini e
turisti di Cividale, una grande storia
che compie quest’anno cinquecento
anni.
Infatti nel 1509 la Repubblica di Venezia, che nel corso del tempo aveva
sottomesso tanti signorotti del Veneto
e del Friuli, venne attaccata dai più
potenti sovrani d’Europa che si riunirono nella Lega di Cambrai.
Mentre i signorotti locali aprirono
le porte ai nemici di Venezia il popolo tentò di difenderla. Cividale stette
con Venezia e quando i suoi nemici
comandati da Enrico di Brunswick si
presentarono sotto le mura cividalesi
la città non si arrese e si strinse attorno al comandante veneziano Federico Contarini. La Porta di Ponte vide,
così, incendi e massacri nel territorio
circostante ed in lontananza l’abbazia di Rosazzo bombardata e i suoi
abitanti crudelmente uccisi.
Il 31 luglio i nemici - Tedeschi,
Boemi, Croati - attraversarono il
Natisone presso San Giorgio in Vado,
Lettera aperta ai cittadini di Cividale ed ai turisti
si accamparono fuori Cividale fra Porta San Pietro e Porta San Domenico e
cominciarono a bombardare la città
dalla collina di Zuccola, ma, la mattina del 1° agosto, da Porta Brossana
giunsero da Udine di nascosto i primi
rinforzi comandati da Antonio da
Pietrasanta che insieme alle donne di
Cividale costruirono un nuovo bastione dietro le rovine delle mura bombardate di Borgo San Domenico. Dietro a questo bastione essi scavarono
un fosso riempiendolo con dell’esplosivo nascosto sotto il fogliame. Intanto
Porta San Pietro poté, in lontananza,
vedere altri rinforzi mandati da Udine
cadere in un’imboscata tesa dalla cavalleria croata in agguato nei boschi
vicino alla chiesetta di San Donato nei
pressi di Moimacco. Avuta notizia di
ciò, ai Cividalesi non rimanevano
molte speranze ma esercito e popolo
uniti decisero di dare battaglia. Si trattava di popolani, ma essi dimostrarono di essere anche grandi guerrieri,
cittadini semplici che con gran cuore
difesero la loro città. A quel punto il
capitano nemico Giorgio di
Gutenstein ordinò alla cavalleria di
scendere da cavallo e di attaccare a
piedi le mura diroccate. Per tre volte i
nemici andarono all’assalto delle difese di Borgo San Domenico: alla terza conquistarono il bastione ma quando si azzardarono a passare il fossato
i Cividalesi diedero fuoco alle micce
e li fecero saltare in aria. Fra i morti
vi fu anche il Gutenstein. Allora il
nemico si ritirò e i Cividalesi contrattaccarono facendo tacere quelle maledette bombarde. Il giorno dopo i
nemici se ne andarono. Cividale festeggiò e ricevette gli elogi dallo stesso doge di Venezia.
Quella gloriosa resistenza popolare
fu però l’ultimo atto di una grande storia da allora avviata verso il declino.
Con quella guerra, infatti, Cividale
perse l’alta valle dell’Isonzo, importantissima via commerciale, e si ritrovò a pochi chilometri da un confine
Lapide collocata in via IX agosto 1509
mai esistito prima che sarebbe durato, con alterne vicende, addirittura
fino al 2007.
Perché abbiamo voluto ricordare
quel fatto? Perché si tratta di una pagina di storia scritta dalla gente di propria volontà.
Aveva ragione Machiavelli, un politico italiano dell’epoca, quando scriveva: “È impossibile che questi Re
tenghino questi paesi con questi paesani vivi”!
Gente tosta, insomma: non chiacchiere! Allora a Cividale di questo si
vantavano. E ce ne vantiamo anche
noi oggi, traendo spunto ed insegnamento dai quei fatti e da quelle persone per le sfide del nostro avvenire.
Matteo Barghini
Andrea Carpanelli
Giacomo Cozzarolo
Almedin Delic
Cristian Fantin
Defrim Gashi
Gjelbrim Gashi
Alejandro Giusti
Simone Gobbo
Milan Gorgiev
Marco Guerra
Benjamin Imamovic
Laura Micheli
Simone Paludetti
Riccardo Picotti
David Radovanovic
Marco Rossi
Carlos Serna
Viktor Sotirovski
Sava Tabakovic
Maria Tedeschi
Adriano Veluscek
L’iniziativa di commemorazione studentesca del V centenario della resistenza popolare
cividalese contro gli eserciti della Lega di Cambrai si inquadra nel Progetto Didattico
“Nuova Sagunto”, ideato dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, in
collaborazione con il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”,
ed adottato dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Elvira e Amalia Piccoli” di Cividale
del Friuli.
31
Una chiesa
tra i vigneti di Spessa
a cura dell’arch. Bruno Del Fabbro
32
L’edificio anticamente denominato
“Oratorio di San Giuseppe”, di proprietà dell’Azienda V inicola Ronchi
San Giuseppe di Zorzettig Francesco
e Fulvio, è localizzato sull’omonimo
colle in località Spessa di Cividale.
Fu eretto nel 1522 da Giacomo
Jacuzio di Cividale, come attesta la
lapide posta sulla porta d’ingresso,
al quale è fatta risalire l’iniziativa della tradizionale processione nel giorno di S.Giuseppe (doc.1544):
JACUCIUS FUNDATOR AD VIATORES/REGALI HOC STRUITUR TEMPLUM VEN.LE
JOSEPH/QUI PATER ETERNI CREDITUR
ESSE DEI/HIC VIRGO EST DIVE COIUX ET
VIRGINS ALME/MATRIS ET HIC PUERI
SERVULUS EST DOMINI/MDXXII VI IDUS
JUNII/MDCCLXIII
MON.H.REST./
D.TR.CONT. P.JAC.SIVIL.C. ( r i f f .
Marchetti , le chiesette votive del
Friuli, Udine,1972, p.161 e T.Venuti
art. in Cividat, SFF 1998,II p.469, 472
allegati).
La Chiesa era consacrata e nell’anno 1544 “ mantenuta con piccolo patrimonio ed amministrazione propria” dalla Confraternita di San Giuseppe.
Successivamente, come si evince
dai documenti relativi alle visite pastorali del1683,1886 e 1899, è gestita dalla Confraternita di S.Maria dei
Battuti di Cividale che aveva ”scopo
ospitaliero ”, vi era infatti “annesso
un ospizio per pellegrini ” (fonte
A.C.A.U. Udine). Nel 1616 è danneggiata dall’invasione degli Uscocchi e
nel 1763 viene restaurata.
Cessata la confraternita, la proprietà passa all’ospedale civico di
Cividale, che nell’anno 1885 “provvede in modo conveniente” alla
ristrutturazione della chiesetta, infat-
Lavori di restauro conservativo
per oltre 114 mila Euro
nella Chiesa di San Giuseppe
a Spessa
ti “Minacciando ruina la parte posteriore fu rifabbricata di nuovo dalle fondamenta, fu aggiunta la
sacristia e tutta ristorata compreso
l’altare ed i mobili. L’altare è di legno con pietra sacra. …”
L’impianto originario della chiesa fu
ideato da progettista ignoto con grande semplicità: un’aula rettangolare
oblunga, senza presbiterio distinto,
senza l’attuale corpo della sacrestia
sulla parte posteriore, aggiunto nell’anno 1885.
Nell’aula principale, il tetto a due
falde a capanna, con travature a vi-
sta e controsoffitto è posto ad un piano superiore rispetto a quello della
sacrestia aggiunta. Il manto di copertura è in coppi; finestre e porta sono
rettangolari e riquadrate in pietra.
Il Campaniletto a vela monoforo in
pietra squadrata sulla facciata principale è riferibile alla ricostruzione
settecentesca.
L’ altare ligneo “a edicola” è forse
opera di G. Agostini (fine 500); il presepio di statuette lignee ridipinte di
maniera tedesca, rubate alcuni anni
fa, è della metà del ‘500 (Marchetti).
In data 18 ottobre 2006 la chiesa è
stata riconosciuta di interesse culturale e come tale sottoposta a tutela
ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n.
42.
L’edificio presentava condizioni di
dissesto alle murature perimetrali
portanti, con forti fessurazioni e visibili cedimenti in particolare alla facciata sinistra (lato nord) per cedimento fondazionale e scorrimento a taglio sul piano verticale di attacco alla
cortina muraria portante perimetrale.
Forti lesioni si evidenziavano anche
nell’attacco del corpo aggiunto della
sacrestia al corpo principale della
Chiesa (lato posteriore, est).
Consistenti infiltrazioni d’acqua
dalla copertura avevano provocato un
crollo parziale della stessa in corrispondenza al campaniletto di facciata, provvisoriamente riparato con
struttura provvisoria in lamiere.
Gli intonaci esterni, risultando fortemente fessurati e smossi dal supporto murario, anche in considerazione agli interventi strutturali messi in
atto (iniezioni cementizie , cuci e scuci, e cordolo di sottotetto perimetrale), sono stati in parte demoliti e rifatti in malta a base di calce e con
caratteristiche simili a quelli esistenti; quelli interni non sono stati rimossi anche se con microfessurazioni visibili. Il manto in coppi é stato smontato e rimontato con integrazione di
quelli rotti o mancanti. L’orditura in
legno della copertura è stata mantenuta con sostituzione delle parti
avariate con parti in legno della stessa essenza (abete o larice).
I serramenti, costituiti da cinque fi-
Dalla stessa data è stata oggetto di
radicale intervento di restauro
conservativo con intervento strutturale alle fondazioni e alla struttura
lignea della copertura.
L’onere finanziario è stato sostenuto interamente dalla famiglia
Zorzettig, proprietaria dell’immobile.
È stata inoltrata domanda di contributo alla Soprintendenza che a consuntivo lavori probabilmente concorrerà con una percentuale (max 30%)
sul totale della spesa.
La Chiesa è aperta ai visitatori che
lo richiedessero alla proprietà ed in
occasione della ricorrenza di
S.Giuseppe (19 marzo di ogni anno)
viene celebrata la S.Messa con invito
e partecipazione di tutta la Comunità di Spessa, alla quale cerimonia la
Famiglia Zorzettig unisce un momento conviviale presso la propria azienda vitivinicola; tradizione che si è tramanda dal padre Francesco al figlio
Fulvio.
In condizioni simili era la struttura
portante lignea della copertura, in
corrispondenza all’altare, che presentava condizioni particolarmente critiche con rischio incombente di crollo. L’altare ligneo secentesco pur risultando in buon stato di conservazione, presentava consistenti danni
per asportazione di alcune parti importanti a causa di continui furti a cui
l’edificio è soggetto. Risultava pertanto urgente un intervento statico
alle strutture portanti e di restauro
conservativo generale.
È stato previsto un intervento di restauro conservativo con intervento
strutturale limitato al miglioramento
delle condizioni statiche generali.
L’intervento architettonico prevedeva il restauro degli elementi presenti e caratterizzanti il manufatto
nel suo insieme. Gli elementi lapidei
in piasentina, ove smossi, sono stati
riconsolidati con ausilio di malte
cementizie o resine epossidiche a carica cementizia.
nestre a due ante e dal portoncino
d’ingresso, sono stati restaurati e rimessi in opera. Il pavimento interno
in cotto, di recente fattura e qualità
scadente, pertanto non consono alla
qualità architetto-nica dell’edificio,
è stato rimosso e sostituito con materiale analogo ma di forma e qualità
adeguata.
L’altare ligneo secentesco è stato
smontato, custodito in locali idonei,
sottoposto a trattamento antitarlo e
successivamente rimontato.
A intervento ultimato si è provveduto alla ripitturazione generale dell’edificio in colore bianco simile all’originale.
33
Patrimonio
Restaurata la scultura
raffigurante
“Madonna con bambino”
dell’ex Casa per Anziani
Giulia ed ai fondi comunali, è stato
possibile effettuare il restauro completo nel laboratorio del Centro Ricerca
e Restauro di Cividale del Friuli dove
si è proceduto, usando gli stessi metodi e mezzi indicati dal laboratorio
della Soprintendenza, a rimuovere le
ridipinture ancora presenti sulle vesti
della Madonna e del Bambino, sul
manto e sugli incarnati con solventi
non tossici e rispettosi degli strati originali.
Grande sorpresa ha riservato la veste della Madonna, già arricchita da
una pietra ovale trasparente montata
in ottone, che a seguito della pulitura
ha evidenziato un colore rosso
bordeaux con resti di un decoro bianco a fiorellini. Da un’attenta analisi,
il colore blu del manto era il risultato
La scultura lignea raffiguran-
34
te “Madonna in Trono con
Bambino”, appartenente alla
Cappella della vecchia Casa di
Riposo di Cividale, risale al XIV
sec. e per anni è rimasta nei depositi del Museo Nazionale di
Cividale.
Vista l’importanza dell’opera,
questa è stata in un primo tempo portata nel laboratorio di restauro della Soprintendenza di
Trieste per essere sottoposta ad
un
primo
inter vento
conservativo d’urgenza (abbassamento dei sollevamenti, trattamento antitarlo e saggi di pulitura).
In seguito, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia
di un intervento di restauro precedente che aveva occultato l’azzurrite originale rimasta in maniera visibile sulle
pieghe laterali vicino alla spaccatura.
In accordo con la Soprintendenza tale
ridipintura è stata mantenuta perché
la sua rimozione avrebbe messo in
luce una situazione lacunosa e che
avrebbe disturbato la lettura dell’opera. Il velo posto sul capo della Madonna, sopra il manto, realizzato con una
serie di fitte pieghe, era ridipinto con
un colore blu intenso che è stato asportato mettendo in luce un azzurro più
delicato, anche se polveroso e lacunoso.
Diverse fessure erano presenti sulla
scultura e una, in particolare, molto
profonda dovuta al ritiro del legno, attraversava verticalmente la scultura dalla cintura della Madonna fino al basamento. Queste
spaccature sono state risanate
con inserti lignei e il braccio destro della Madonna, malamente
fissato, è stato nuovamente incollato. Successivamente si è proceduto alla stuccatura delle lacune
con gesso di Bologna e colla animale e su queste si è eseguita la
reintegrazione pittorica con colori ad acquerello con tecnica
distinguibile.
La scultura alla fine è stata protetta da un leggero strato di vernice finale data a spruzzo ad effetto non lucido. Il gioiello posto sul petto della Madonna è stato pulito per la parte metallica e
protetto con un leggero strato di
vernice.
Lavori pubblici
a cura dell’arch. Alessandra Quendolo
Intervento di recupero
e valorizzazione delle mura urbane
Veduta del lato esterno delle mura dopo il restauro
È
in fase di conclusione l’intervento di “recupero e
valorizzazione delle mura urbane” di Civ idale iniziato
a partire dal tratto di Borgo di Ponte compreso fra v ia
S.Lazzaro e via Paciani il cui importo complessivo di
ogni onere risulta di 200.000,00 Euro di cui 142.857,14
finanziato con la Legge Regionale 10/2000.
È stato già finanziato il 2° lotto che prevede il
completamento del restauro in corso sul tratto in corrispondenza di borgo San Lazzaro e di un nuovo tratto
in Piazza della Resistenza per un importo di 468.000,00
Euro di cui 390.000,00 sempre finanziati con la L.R.
10/2000.
Il tratto di mura di Borgo di Ponte (1°lotto) era quasi
completamente avvolto dalla vegetazione che ne impediva la visione e la comprensione delle diverse fasi di costruzione e di trasformazione che la cinta ha subito nel
corso del tempo.
Il primo intervento ha riguardato la rimozione delle piante arbustive e rampicanti che avevano causato numerosi
crolli della muratura, sia alla base sia su tutto lo sviluppo
dell’altezza della cinta. A questa delicata fase sono seguiti gli interventi di consolidamento e di integrazione
delle lacune. Le modalità dell’integrazione sono state
diversificate a seconda dell’estensione delle lacune; quelle
che causavano problemi di stabilità sono state integrate
con pietre analoghe garantendo la distinguibilità della
parte aggiunta rispetto all’antica; quelle di limitata estensione sono state consolidate lasciando a vista la sezione
del muro per consentire l’osservazione della complessa
stratificazione che caratterizza questo tratto di cinta urbana.
La particolarità infatti di questa cinta è che presenta le
tracce di numerose fasi di trasformazione legate sia alle
vicende costruttive sia alla variazione del sistema difensivo nel corso del tempo. Il rilevo delle murature ha
evidenziato, infatti, la presenza di oltre 15 tipi di murature
diverse, dalla pietra sbozzata, al concio squadrato al ciottolo di fiume diversamente messi in opera.
Altri interventi significativi hanno riguardati il consolidamento della cresta del muro eseguito in modo tale da
non variare il naturale bordo esistente e l’intervento sui
giunti di malta della muratura finalizzato a conservare i
numerosi tipi di malta presenti nel muro che testimoniano i diversi interventi di restauro e manutenzione susseguitisi nel tempo. Si tratta di una scelta di conservazione
di un dato di cultura materiale ma anche di un segno del
tempo che contribuisce a definire il carattere vetusto di
questo manufatto.
Particolare della veduta del terrapieno e del fossato
35
Lavori Pubblici
Una scelta significativa del progetto riguarda la realizzazione di un varco pedonale nelle mura per consentire di
collegare la parte di città verso il Distretto Sanitario con
il resto del centro storico. Tale esigenza è presente nella
collettività e nell’amministrazione da molti anni. Lo studio della stratificazione costruttiva della cinta ha consentito di individuare la parte più opportuna per la realizzazione del varco sia per motivi urbanistici che di conservazione. Si tratta della parte adiacente al condomino che
prospetta su via Scipione da Manzano dove la presenza di
una netta discontinuità nella muratura costituisce un contesto dove meglio che in altre parti è possibile realizzare
un varco basandosi su un bordo già esistente e realizzando solo l’atro in rottura della muratura.
Tale apertura è stata rifinita con un rivestimento delle
spallette con lastre in ferro ossidato tipo coorten al fine
di segnalare la contemporaneità dell’intervento. Il passaggio è stato raccordato alla viabilità pedonale esistente sui due lati delle mura mediante un marciapiede adeguato a persone diversamente abili e ipovedenti eseguito
in ciottoli a testa spaccata .
Altra scelta significativa riguarda la conservazione del
corpo aggiunto nei pressi di Porta San Lazzaro la cui rimozione avrebbe comportato gravi rischi per la stabilità del
muro su cui è addossato.
Per quanto riguarda il 2° lotto, il progetto del comprende quattro ambiti di intervento:
• il settore murario in corrispondenza della porta su via
San Lazzaro;
• il settore murario del terrapieno e del fossato, parallelo a quasi tutto il tratto di mura sul lato esterno della
città;
Veduta del nuovo passaggio pedonale
36
• la torre poligonale che si trova inserita nella proprietà
privata del condominio e altri cortili;
• il tratto prospiciente Piazza della Resistenza.
Per quanto riguarda i problemi di conservazione, rispetto
al primo lotto di intervento, il secondo comprende tratti
murari con limitata presenza di vegetazione, ad eccezione della zona del fossato e della torre poligonale.
Le mura che delimitano Porta San Lazzaro (ambito 1)
sono interessate da alcuni limitati problemi di stabilità in
corrispondenza delle angolate della porta stessa mentre
sui singoli elementi lapidei si rilevano diffusi fenomeni di
degrado quali scagliature e fessurazioni.
Il tratto del terrapieno e del fossato (ambito 2), invece, a causa della presenza della vegetazione – rimossa nel
primo lotto di intervento – presenta, in corrispondenza
del muro del terrapieno, estesi fenomeni di mancanza di
parti lapidee causate da crolli legati alle spinte dell’apparato radicale della vegetazione. Meglio conservato risulta il muro di contenimento del canale sottostante dove
si rilevano però la mancanza di lunghi tratti della cortina
di copertura del muro stesso, parte in pietra, parte in
mattone.
Il tratto della Torre Poligonale (ambito 3) è interessato
dalla presenza di edera rampicante che la copre per oltre
la metà della superficie. Ciò che è attualmente rilevabile
evidenzia limitati fenomeni di degrado legati alla mancanza di malta nei giunti e di perdita di ammorsamento
delle pietre in corrispondenza della cresta del muro.
La torre è inserita nell’ambito di una serie di proprietà
private dove nel corso del tempo sono state realizzate
Planimentria 2° lotto: pianta delle mura di Borgo di Ponte con evidenziati
i quattro settori di intervento
delle strutture di servizio addossate alla torre, quali box
in lamiera, tettoie con struttura in legno e tetto in
vetroresina, e fatiscenti depositi in muratura di mattone
e tetto in cls.
La loro demolizione, in possibile accordo con i proprietari, consentirebbe di rendere visibile l’intera struttura
della torre percorrendo via Paciani e via Manzano; veduta particolarmente interessante per la comprensione del
sistema difensivo delle mura urbane. La parte interna
della torre, inoltre, è caratterizzata da un sistema si copertura con volta in mattoni con feritoie e fuciliere ben
conservate; attualmente la base pavimentale è coperta
da una serie di depositi di materiale incoerente da asportare per consentire il rilevo a laser scanner e la possibile
futura fruizione.
Per quanto riguarda il tratto di Piazza della Resistenza
(ambito 4), si rilevano problemi di degrado legati alla
mancanze di pietra alla base della muratura, mancanze
che hanno messo in vista il nucleo murario con potenziale
disconnessione delle pietre sul bordo del crollo, oltre ad
un diffuso fenomeno di deposito coerente che copre gran
parte della muratura.
37
Lavori Pubblici
La sistemazione dell’area ex Q8
a cura dell’arch. Giovanni Vragnaz
L’intervento sull’area in preceden-
38
za occupata dal distributore Q8 è di
piccole dimensioni, ma interessa un
luogo importante nella città: è uno
dei principali accessi al centro storico per coloro che provengano dalla
statale 54, dalla stazione ferroviaria
e dall’autostazione.
Il progetto, volto alla realizzazione
di una piccola piazza piantumata, che
possa essere effettivamente luogo di
passaggio ma anche di sosta, ha dovuto affrontare una situazione complessa in quanto il luogo è caratterizzato dalla presenza di incombenti
quanto fra loro incoerenti presenze
edilizie. A tale riguardo la scelta del
mantenimento dell’edificio dell’ex
distributore è stata determinata oltre che dalla considerazione generale sulla necessità di valorizzare l’esistente prima di ogni costruzione del
nuovo, anche dalla convinzione del
ruolo importante che il piccolo manufatto ha quale elemento di mediazione fra l’edificio residenziale adiacente, che di fatto volta il fianco alla
piazza, e la piazza stessa, come per
la sua delimitazione spaziale.
La riflessione sui possibili usi dell’edifico per rapporto proprio alla sua
collocazione ha indotto a credere
possibile una sua funzione come, ad
esempio, un piccolo ufficio turistico,
con il nuovo porticato a farne da ingresso, come a ipotizzare usi diversi
(deposito biciclette pubbliche, magazzino etc.) per la vecchia autorimessa. A tal fine i locali sono oggi
forniti di impianto di riscaldamento
ed elettrico.
Il progetto coinvolge anche la definizione dell’intero fianco di piazza
Picco, e prioritariamente il vuoto fra
l’edificio Vidussi e l’Hotel Roma dove
un faggio diventerà il fulcro dello spazio, ad introdurre i percorsi verso il
verde delle ville adiacenti, come al
carattere raccolto e silenzioso delle
vie che vi prospettano.
Ma sarà l’insieme della piazza ad
essere caratterizzato dagli alberi:
nove gelsi infatti sono stati piantati a
ombreggiare, ma anche a saturare vi-
sivamente da lontano il vuoto incongruo dell’area del ex distributore
come ad impedire la vista della sommità degli alti edifici per chi transiti
alla loro base.
Quale spazio di transito e di sosta
la nuova piazza doveva essere delimitata, per separarla dai percorsi automobilistici, ma anche permeabile ai
L’area come si presentava prima dell’intervento
pedoni, ai diversamente abili e disponibile ad usi diversi. Le aiuole triangolari inclinate (in continuità con il
suolo, da cui la loro materia) permettono di assolvere a queste diverse
funzioni conducendo a coerenza ed
unità la collocazione degli alberi, le
sedute, la illuminazione.
A partire da una stessa forma
planimetrica i solidi delimitano i margini dell’area senza separarla, e definiscono ambiti più raccolti, di dimensione più piccola, senza costituire mai una barriera.
La piazza risponde così a diversi
problemi e temi: da lontano le chiome degli alberi rimarginano la cesura
fra i fronti edilizi e “filtrano” i percorsi pedonali, per chi sosta concede
sedute singole” o “collettive” sotto
il tetto compatto delle chiome, in un
ambito che seleziona le viste sia verso i margini dell’invaso che verso il
cielo.
Si è anche realizzata una fontana e
ricollocato il punto telefonico, in corrispondenza di un grande elemento
luminoso che indica la piazza e con
essa l’ingresso al centro storico.
Il tutto con l’obiettivo della massima economicità dell’intervento, sia di
gesti architettonici che economica.
Intervento di manutenzione
della pista di pattinaggio
L’
Amministrazione Comunale ha
provveduto alla manutenzione della
pista di pattinaggio presso il complesso comunale di via Udine con fondi
propri per un costo complessivo di
50.000 euro.
La pista è stata realizzata nel 1980
e successivamente ampliata sino a raggiungere la misura di 24 m x 40 m.
Il fondo della stessa presentava evidenti fessurazioni con cedimenti differenziati che costituivano un pericolo per gli atleti che la frequentano.
Anche la copertura a distanza di tanti anni, in più punti, aveva numerose
fessurazioni che provocavano infiltrazioni di acqua piovana.
L’intervento è stato progettato e diretto dall’U.O.LL.PP. del Comune di
Cividale del Friuli, con la finalità di
rendere nuovamente utilizzabile in sicurezza, dagli atleti, la struttura.
Gli interventi principali che hanno interessato la struttura sono stati:
- demolizione della caldana in cls esistente, con relativo trasporto e
smaltimento in discarica dei materiali;
- realizzazione di nuova pavimentazione in calcestruzzo armato comprensivo di rete elettrosaldata, giunti
di dilatazione e indurente quarzifero;
- rimozione e ricollocamento della
recinzione esistente in rete metallica romboidale del tipo plastificato;
- pulitura e sigillatura canali di gronda in copertura, compreso il noleggio dei mezzi necessari.
L’intervento si è inoltre concluso
con la sistemazione, tramite riporti di
terra vegetale, del retro delle tribune
in gradoni di calcestruzzo dove trova
spazio il pubblico durante le varie manifestazioni o rappresentazioni.
Progetto e direzione lavori:
arch. Giovanni Vragnaz - Cividale del F.
coll. arch.tti Giovanni Vidissoni
e Valeria Drigo
Sicurezza cantiere:
geom. Tuzzi, studio DFT - Udine
Impresa Appaltatrice:
FRIUGIULIA LAVORO SOC. COOP. CPS Tarcento
Importo dell’intervento: € 267.804,00
Ultimazione lavori: 20.02.2009
39
Lavori Pubblici
Scuola
Elementare
di Rualis
A
40
distanza di oltre trenta anni dalla realizzazione del plesso scolastico di Rualis
si è intervenuti per sostituire ed adeguare
alle nuove esigenze la linea di smaltimento
acque piovane che interessa la scuola secondaria lungo il lato mensa.
La situazione esistente, costituita da pozzi perdenti che disperdevano l’acqua nel
terreno circostante, non garantiva un corretto sgrondo delle acque piovane che ristagnando in prossimità delle pareti della
struttura scolastica, procuravano problemi di infiltrazioni e la formazione di muffe ed efflorescenze anche all’interno dei
locali utilizzati per varie attività, in particolare nella mensa.
Al fine di risolvere il persistente problema che ultimamente si manifestava sempre più frequentemente, si è provveduto a
realizzare una nuova linea di smaltimento
delle acque piovane che, intercettando i
pluviali esistenti, li ha immessi direttamente nella linea fognaria esistente su via
Buonarroti.
Si è inoltre provveduto alla pulizia dei
pozzi perdenti che avranno l’unico compito di contenere l’acqua piovana caduta
sul terreno circostante in caso di intense
precipitazioni.
Ad ulteriore protezione dei locali
interrati, inoltre, nei punti di raccolta delle acque, sono state installate due nuove
pompe di sollevamento che garantiscono
l’immissione in fognatura dei liquidi in
eccesso.
Nel dettaglio l’intervento ha compreso
le seguenti lavorazioni:
- fresatura strada, demolizioni di
pavimentazioni di marciapiedi e
cordonate esistenti di un tratto di via
Buonaroti per consentire l’allacciamento fognario;
Realizzata una nuova linea
di smaltimento
delle acque piovane
per risanare i locali
della mensa scolastica
- demolizione di un
tratto di muro di
recinzione esistente e successiva
ricostruzione;
- scavo di incassamento per la
successiva fornitura e posa in opera delle tubazioni
in PVC di tipo pesante per la condotta fognaria di
progetto del diametro di 250 mm
e conseguente
reinterro con materiale idoneo;
- fornitura e posa in
opera dei pozzetti
di ispezione prefabbricato e relative prolunghe;
- ripristino del piano di calpestio e
delle cordonate
sul lato di via
Buonarroti interessato dall’allacciamento fognario;
- ripristino di tutte le pavimentazioni interessate dallo scavo (fronte mensa e
stradina di accesso);
- rifacimento del sottofondo e della sede
Progettista e direttore dei lavori:
Finanziamento:
Impresa appaltatrice
Importo dell’intervento
Consegna lavori:
Ultimazione lavori:
stradale in asfalto nelle zone interessate dai lavori;
- sostituzione delle pompe di sollevamento;
- sistemazione a prato delle aree interessate dai lavori.
geom. Renato Fantini di Udine
Fondi propri del comune
RELATIVO MARIANO - Cividale Friuli
Euro 70.000,00
in data 04.08.2008
in data 26.09.2008
Lavori Pubblici
Condizioni della struttura comunale prima
dell’intervento
Un nuovo
impianto termico nella
palestra-bocciodromo
di Rualis
CONCLUSI I LAVORI DI MANUTENZIONE DELL’EDIFICIO
SEDE DELL’ANAGRAFE E DELLA POLIZIA MUNICIPALE
L
o stato oramai degradato dell’edificio comunale sito in piazza Chiarottini
(attuale sede uffici comunali anagrafe–vigili urbani) esigeva una manutenzione atta a migliorare le condizioni dell’edificio nel rispetto dei parametri igieL’Assessorato comunale all’Amnico-sanitari del luogo di lavoro del personale dipendente dell’Unità Operatibiente-Ecologia-Sanità-Patrimova Demografica e Vigili Urbani. L’intervento di manutenzione ordinaria ha
nio, perseguendo gli obiettivi del
comportato le seguenti lavorazioni:
risparmio energetico e della salva• rimozione e ricollocamento in opera del manto di copertura, con fissaggio
guardia dell’ambiente, ha portato
delle stesse alla guaina ardesiata sottostante con schiume poliuretaniche;
a termine i lavori di sostituzione
• sostituzione parziale del sottomanto del tetto in legno costituito da piccola
dell’impianto termico a gasolio
e media orditura lignea;
• rimozione e ricollocamento in opera di grondaie-mantovane e pluviali in
della palestra di Via Tombe Romarame;
ne, riconvertita a bocciodromo,
• isolamento ed impermeabilizzazione della copertura;
con un nuovo impianto funzionan• demolizione del doppio intonaco ammalorato sulla parete esterna lato est,
te a gas metano, e la ristrute successivo risanamento;
turazione dei locali della Centrale
• sverniciatura e coloritura dei serramenti in legno e sistemazione parziale
Termica.
delle specchiettature di alcuni oscuranti di legno esterno;
L’intervento ha comportato una
• sverniciatura e coloritura delle ringhiere, dei terrazzini e delle inferriate
spesa complessiva di Euro
poste a protezione di alcune finestre;
21.306,00 ed è stato finanziato per
• risanamento dell’intonaco interno in alcuni uffici posti a nord mediante
Euro 9.000,00 dalla Provincia di
demolizione dell’intonaco esistente e successiva applicazione di nuovo inUdine e per la rimanente quota con
tonaco osmotico;
fondi propri.
• risanamento delle canne fumarie inutilizzate e rinvenute durante le opere
di demolizione degli intonaci esterni;
Aspetto dello stabile dopo il recente intervento di manutenzione
• posa in opera di una tettoia in plexiglass a protezione dell’ingresso riservato alla Polizia Municipale.
Progettista e direttore dei lavori:
p.i. Enoc Bertolutti
Unità Operativa Lavori Pubblici
Finanziamento:
Fondi propri del Comune
Impresa appaltatrice:
VALERIO SABINOT srl - Basiliano
Importodell’intervento:
Euro 100.000,00
Consegna lavori:
in data 07.05.2008
Ultimazione lavori:
in data 03.09.2008
41
Nuovi loculi
nel Cimitero
di Sanguarzo
A
completamento di un ciclo di numerosi interventi realizzati negli ultimi anni presso il cimitero che serve la
frazione di Sanguarzo, si è ultima la realizzazione di un
nuovo nucleo di quarantotto loculi per salme.
Il progetto, realizzato e diretto interamente dall’unità
operativa Lavori Pubblici, ha previsto la costruzione di
quattro elementi da dodici spazi per il posizionamento
delle salme.
La struttura di diverso spessore, a seconda delle funzioni strutturali per le quali è stata calcolata, è stata
realizzata completamente in cemento armato a vista con
maglia regolare dalle dimensione standard previste dalle
norme vigenti di architettura funeraria.
Ogni foro di tumulazione è stato inoltre chiuso posizionando una lastra di pietra piasentina di adeguate dimensioni e spessore, sorretta da borghi di ottone.
La copertura, infine, è realizzata con una soletta
monolitica dello spessore medio di 15 cm e con adeguata
pendenza al fine di consentire un corretto smaltimento
dell’acqua piovana.
Le varie fasi lavorative che hanno portato alla realizzazione della nuova opera sono le seguenti:
• esecuzione di scavo di sbancamento del terreno a
predisposizione del piano di fondazione;
• realizzazione delle fondazioni della nuova struttura
funeraria su strato impermeabilizzate contro terra;
• getti di calcestruzzo armato faccia a vista eseguiti con
l’utilizzo di casserature realizzate con tavole di legno
piallate;
• getti di calcestruzzo armato eseguito con casseforme in
polistirolo ad alta densità per la realizzazione dei singoli posti salma;
• esecuzione della copertura con adeguata impermeabilizzazione mediante guaina bituminosa;
• fornitura e posa di cassette in rame per il convogliamento
delle acque meteoriche;
• fornitura e posa di copertine e pluviali in rame;
• fornitura e posa cavidotti a norma per la predisposizione
di impianto elettrico lampade votive in ciascun posto
salma.
A completamento degli interventi si è inoltre provveduto alla sistemazione delle aree esterne del Cimitero, da
destinare a parcheggio, mediante la stesura ghiaione stabilizzante con funzione anche di drenaggio delle acque
piovane.
Progettista e direttore dei lavori:
p.i. Enoc Bertolutti - Unità Operativa Lavori Pubblici
Finanziamento:
mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti
Impresa appaltatrice:
ZAVAGNO P.I. GIOVANNI S.R.L. - Spilimbergo
Importo complessivo dell’intervento:
Euro 80.000,00
Consegna lavori:
in data 04.08.2008
Ultimazione lavori
42
in data 24.12.2008
Lavori Pubblici
L’Amministrazione Comunale è intervenuta presso il vecchio cimitero
di Sanguarzo al fine di recuperare e
ricostruire la muratura perimetrale in
pietra faccia a vista, in parte crollata
per vetustà.
Nonostante il vecchio cimitero non
sia più utilizzato per le tumulazioni si
è ritenuto doveroso intervenire per
mantenere dignità al luogo.
L’intervento ha comportato una spesa di circa 25.000 euro, prevedendo
la realizzazione di uno nuovo tratto
di fondazione a sostegno della nuova
muratura da realizzare e di collegamento alle fondazioni preesistenti.
La nuova muratura, realizzata in pietra, utilizzando il più possibile il materiale di risulta ottenuto dalla demolizione dei monconi esistenti e da
quanto si è potuto recuperare in loco,
è stata fugato con malte simili a quelle preesistenti, evitando così rilevanti
differenze cromatiche.
Si è provveduto inoltre ad ancorare
il tutto alla colonna d’angolo di pietra, utilizzando particolari barre di ferro e resine epossidiche.
In sommità alla nuova muratura, si
è provveduto a posizionare una copertina in calcestruzzo prefabbricato similare all’esistente.
Recupero e ricostruzione della muratura
perimetrale del vecchio cimitero di Sanguarzo
A completamento dei lavori infine,
si è realizzato un riporto di terra lungo la strada che fiancheggia il muro
al fine di garantire lo scolo delle acque piovane, provenienti dai terreni
circostanti, lungo il ciglio stradale opposto al cimitero, garantendo cosi il
più possibile la salubrità delle fondazioni e della nuova muratura.
43
L’Ambito Distrettuale del Cividalese,
44
l’Associazione Krocus di Cividale e i
gruppi giovanili del progetto “I luoghi
dell’aggregazione giovanile” hanno organizzato due giornate in cui protagoniste sono state emozioni e sentimenti e
il cui senso è simbolicamente racchiuso
nel titolo “Stati d’animo, moto d’anime”.
La finalità dell’iniziativa si inserisce
nel percorso generale del progetto dell’aggregazione giovanile dell’Ambito,
proponendosi di offrire stimoli e spunti
di riflessione e confronto sul tema delle
emozioni e dei sentimenti come aspetti
e strumenti fondamentali dell’individuo,
che se riconosciuti ed espressi, possono
rappresentare fili che riannodano una
rete relazionale spesso sbrindellata dai
preconcetti, dall’incomunicabilità, dalla fatica e dal venir meno di speranza,
fiducia e senso di responsabilità e appartenenza.
Emozioni e sentimenti che, se condivisi, possono permettere invece l’ampliarsi di significati, collaborazioni e
orizzonti (e chissà dove si può arrivare), da una parte consapevoli del rischio
di “irrilevanza” in cui un progetto di aggregazione giovanile può incorrere, ma
con la convinzione che il progetto assume un senso particolare quando riesce
a promuovere occasioni di incontro diretto e scambio fra le persone.
La riflessione fatta in questi mesi ha
inteso, pertanto, recuperare quanto finora realizzato, come base solida su cui
si è costruito il consenso, ovvero il senso di appartenenza, per allargare l’orizzonte del nostro pensiero, affrontando
nuove sfide, avendo sempre in mente di
garantire il senso delle azioni intraprese, per avviare processi di riflessione e
consapevolezza rivolte ai giovani ed alla
comunità, attraverso la verifica e l’approfondimento dei percorsi e dei risultati conseguiti e l’analisi dei problemi
aperti, mettendoci a confronto con le
domande del nostro tempo, per ipotizzare, sperimentandole, le linee di cambiamento.
Dallo sguardo su quanto ci circonda ,
in cui vediamo emergere e diffondersi
il senso di disagio, il senso di solitudine, in cui sentimenti/emozioni vengono
Ambito Distrettuale
Il progetto dell’aggregazione giovanile
tra sentimento e partecipazione
a cura di Serena Bon e Cinzia Virgili
spettacolarizzati, ma sempre meno vissuti in prima persona, per una
disabitudine ad abitare la nostra interiorità, prende forma il rischio della
desensibilizzazione che caratterizza la
mancanza di responsabilità e lascia strada al “tanto non mi riguarda”, all’indifferenza, alla rassegnazione, all’assenza
di proposte, iniziative, risposte,
idee…oppure può prendere forma un
nuovo obiettivo in un’ottica che considera emozioni e sentimenti come mezzi
utili alla vita di ognuno per offrire
un’opportunità a persone e gruppi di ricercare in profondità, per ritrovare, e di
sicuro ancora c’è, il desiderio comune
del noi e la capacità di “sentire” l’oggi
e rendercene responsabili, facendo leva
su curiosità, creatività, passione, solidarietà e impegno, offrendo spazio all’autonomia delle persone, alla partecipazione come luogo in cui produrre cambiamento, alla costruzione di spazi
relazionali in cui elaborare nuovi percorsi e stili di vita.
Di solito si dice “i giovani sono il nostro futuro”; qualcuno ha detto che “il
futuro dei giovani sono gli adulti”; i giovani dicono “permetteteci di immaginare e costruire il nostro futuro come vorremo che sia”.
Chi fosse interessato a partecipare alle
iniziative del progetto “I luoghi dell’aggregazione giovanile” può contattare:
A.S. Serena Bon
Ambito Distrettuale del Cividalese
P.tta Chiarottini n. 5
33043 Cividale del Friuli
Tel. 0432 710363
Fax 0432 710323
e-mail [email protected]
Associazione Krocus
Via Tombe Romane 54/2
33043 Cividale del Friuli
Tel. 3392881874
e-mail [email protected]
“Portare un messaggio di pace e di
speranza che contamini in modo positivo le nuove generazioni” .
Così possiamo sintetizzare l’obiettivo del talk corner intitolato La convivenza possibile: incontro e confronto con giovani cresciuti nel conflitto
che si è tenuto martedì 12 maggio nel
Teatro Comunale “Adelaide Ristori”.
L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha infatti organizzato un incontro, destinato agli studenti delle scuole superiori ma aperto anche alla cittadinanza, incentrato sull’esperienza
dello Studentato Internazionale di
Pace della Caritas Diocesana di Udine
e del Servizio di Accoglienza del
Ci.Vi.Form di Cividale del Friuli.
Il Sindaco Vuga ed il consigliere comunale e regionale Roberto Novelli,
entrambi reduci da una recente visita ufficiale in Afghanistan, hanno dato
avvio al talk corner. Sono stati invitati a parlare alcuni degli abitanti della
cosiddetta Casa della pace di Vicolo
Sillio a Udine: otto studenti universi-
Politiche Giovanili
LA CONVIVENZA POSSIBILE
Oltre la guerra, giovani insieme
tari che provengono da zone di guerra, che professano religioni diverse e
che vivono insieme in un appartamento messo a disposizione dalla parrocchia del Duomo tramite il progetto
della Caritas.
Arrivati in Friuli tramite segnalazioni da ONG locali o da contatti della Caritas stessa, due ragazze turche,
due ragazzi palestinesi, un israeliano, due curdi ed un ragazzo turco
convivono quotidianamente fra studio, molto dialogo, qualche film, niente televisione, Internet per tutti (il
mezzo con cui possono essere in ogni
momento tra i loro amici, dentro la
tragedia delle loro terre). Sono abituati a parlare, ad ascoltarsi, ad accettarsi ed a convivere nella diversità di idee e vite, ma uniti sul concetto di pace.
Accanto a loro, sul palco, un ragazzo afghano ha raccontato la sua storia (una vera Odissea) dalla fuga dal
suo paesino governato dai talebani all’arrivo in Friuli, dopo molti anni, fino
all’ottenimento di un lavoro tramite
l’accoglienza e lo studio presso il
Ci.VI.Form della Città di Cividale.
Il confronto fra questi giovani e gli
studenti cividalesi ha rappresentato
un’esperienza di arricchimento e di
crescita per i nostri giovani a dimostrazione di come l’amicizia e la convivenza siano possibili ed auspicabili.
45
Casa per Anziani
La Casa per Anziani, nel desiderio di
46
rispondere alle diverse esigenze degli
Ospiti e nella volontà di of frire un servizio sempre migliore, ha previsto la presenza di un nuovo animatore che andrà ad
af fiancarsi all’animatrice Paola. Ecco allora che vogliamo dare il benvenuto a
Roberto, augurandogli un buon lavoro,
nella speranza che potrà trovarsi bene con
gli Ospiti e con gli operatori tutti.
Dall’ultimo appuntamento con la presente rubrica, molte cose belle sono accadute e tutte meriterebbero essere menzionate e ricordate. Vogliamo dare rilievo ai
diversi incontri con i ragazzi delle scuole
aderenti al “Progetto: Presente Futuro
Continuità”: visite queste sempre gradite
che permettono quel confronto generazionale importante per entrambi i soggetti. I
ragazzi, accompagnati dalle loro insegnati, sono venuti a farci visita durante le feste di Natale e nel periodo di carnevale,
allietando gli anziani con canti, storielle e
poesie, portando i Presepi da loro realizzati, permettendo così di abbellire ulteriormente la struttura con le loro opere.
Importante anche l’opera e l’impegno instancabile dei tanti volontari che donano
il loro tempo agli Anziani: un grazie particolare va agli amici del Gruppo Alpini
di Rualis, ai Bersaglieri di Cividale, alla
Banda Titolare di Orzano, alla Croce Rossa Italiana di San Giovanni al Natisone, al
Gruppo A.Vo.S. di Cividale ed al Gruppo
V.A.D.O. del Distretto di Cividale.
Sempre attivi
e in movimento!
Un evento atteso ed organizzato dalla
Casa si è svolto nei giorni 22 e 23 di maggio: due giorni di festa in cui sono invitate le scuole aderenti al “Progetto Presente-Futuro Continuità”, i familiari, i volontari e la collettività sensibile e vicina alle
necessità degli Anziani. Con questo appuntamento si è inteso altresì ringraziare
tutti coloro che durante l’anno sono vicini
agli Ospiti rendendo la loro permanenza
nella Casa più confortevole.
Con la buona stagione riprenderemo le
gite “fuori porta”, visite ai luoghi di culto
e di interesse culturale: il Santuario di
Castelmonte è una meta sempre gradita ed
attesa, come pure i musei civici locali.
Il Col. Luca Covelli, Comandante dell’8° e Responsabile del PRT di Herat
UN PONTE PER HERAT
L’ 8° Reggimento Alpini in Afghanistan
I
l 21 dicembre 2008 ha avuto luogo la
cerimonia di posa della prima pietra per
la costruzione di una Casa d’Accoglienza atta ad ospitare i genitori e familiari
dei bambini ustionati in cura presso
l’Ospedale centrale di Herat.
Grazie alla struttura, suggerita dal dott.
Rashid, Capo Dipartimento della Sanità Pubblica della Provincia di Herat, e
fortemente voluta dal Col. Luca Covelli,
Comandante del PRT, chi visiterà
l’ospedale dai villaggi più lontani per
sostenere i propri congiunti ricoverati
non dovrà più pernottare all’addiaccio
o in riceveri di circostanza nei pressi del
Centro.
Il progetto rientrava tra le finalità dell’iniziativa “Un ponte per Herat: l’8°
Reggimento Alpini in Afghanistan”, una
raccolta di fondi realizzata attraverso
numerose iniziative culturali e di spettacolo, organizzate dalla Sezione A.N.A.
di Cividale del Friuli, in accordo con le
amministrazioni comunali di Cividale,
Paluzza, Tarvisio, Arzignano, Cittadella
e Pellegrino Parmense ed il sostegno
della Regione Friuli Venezia Giulia e
della Provincia di Udine.
Tra queste, lo spettacolo teatrale “Tre
uomini di parola” di Majeron, Capuozzo
e Corona. La cospicua somma raccolta
ha consentito la realizzazione della casa
di accoglienza, che è stata inaugurata il
18 marzo scorso.
Gli altri progetti realizzati nel settore
della sanità dall’ 8° Reggimento Alpini
a Herat sono stati inoltre: la ristrutturazione di complessi sanitari già esistenti, la fornitura di attrezzature mediche e di apparati, la costruzione di un
ospedale pediatrico, la fornitura di ambulanze, la costruzione di cliniche e
ambulatori unita alla fornitura di medicinali.
Il dott. Rashid, Capo Dipartimento della Sanità Pubblica della Provincia di Herat
47
da “Il Corrierino di Herat” - marzo 2009 a cura del Serg. Magg. Luciano Novello
48
49
La Città accoglie gli Alpini dell’8°
al rientro dall’Afghanistan
Nell’occasione il cambio ai vertici della Brigata alpina “Julia”
U
50
na folla entusiasta e l’allegro sbandierare di tanti piccoli tricolori da parte
dei numerosissimi alunni e studenti delle
scuole cividalesi hanno accolto il rientro in Città dei reparti dell’ 8° Alpini
dalla missione di pace in Afghanistan.
L’evento, organizzato congiuntamente dalla Sezione A.N.A. di Cividale, dall’
8° Alpini e dal Comune e arricchito da
diverse manifestazioni e iniziative
collaterali che per tre giornate hanno
coinvolto l’intera Città, è culminato nella grande cerimonia militare svoltasi in
piazza Duomo nella giornata del 16 aprile, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.C.A. Fabrizio
Castagnetti, del Comandante delle Truppe Alpine Gen. Alberto Primicerj, del
Comandante delle Forze Terrestri Gen.
Armando Novelli, delle massime cariche della Regione e della Provincia, i
Presidenti Tondo e Fontanini, del Prefetto della Provincia di Udine dott. Ivo
Salemme, di numerosi Sindaci del
mandamento e dei Comuni dei quali l’
8° è cittadino onorario, dei tanti familiari e amici dei giovani alpini festeggiati.
Presenti anche i Gonfaloni di Regione e Provincia e dei Comuni rappresentati.
A sottolineare la solennità della cerimonia gli inni della Fanfara della Brigata Alpina “Julia”, che hanno invaso
le vie del centro seguiti in sfilata dai reparti in armi.
Parte delle cerimonia è stata dedicata
al cambio di comando ai vertici della
Brigata Alpina “Julia”: il Generale Paolo Serra, rientrato dall’Afghanistan
dove aveva svolto le funzioni di comandante del Regional Command West , ha
ceduto il comando al Generale
Gianfranco Rossi.
Rinnovo
al vertice
anche
per l’8°
Passaggio di consegne tra il Col. Covelli e il Col. Piovera
A
poche settimane dal rientro dall’impegnativa missione afghana, il
Col. Luca Covelli ha lasciato il comando dell’ 8° Reggimento Alpini, che reggeva dall’agosto 2007, destinato ad
un nuovo importante incarico professionale.
Il colonnello Covelli, originario di
Sondrio, aveva comandato il Battaglione Alpini Susa della Brigata
Taurinense, con il quale ha partecipato all’operazione Nato-Isaf in
Afghanistan, ed era stato addetto
aggiunto per l’Esercito all’ambasciata d’Italia al Cairo. Fino all’assunzione del comando dell’8° alpini era stato Capo Centro Operativo e poi Capo
Ufficio Piani del Comando Unifil in
Libano.
Sotto il comando del Col. Covelli
l’8° Reggimento Alpini ha svolto positivamente la missione in Afghanistan, si è contraddistinta oltre che
per i positivi risultati in ambito militare anche per aver gestito la regia
di una importante iniziativa umanitaria collegata alla missione e denominata “Un ponte per Herat”, della
quale il Col. Covelli è stato sostenitore convinto in prima persona.
Come tradizione, si è svolta presso
la sede municipale la visita di commiato del Col. Covelli al quale è stato donato il sigillo trecentesco della
Città.
A seguito della cerimonia militare
svoltasi il 12 giugno scorso nella Caserma “Francescatto”, il comando del
Reggimento è stato assunto dal Col.
Andrea Piovera.
Quarantacinquenne, torinese di nascita, laureato in Scienze Strategiche,
ha svolto le sue prime funzioni di comando, di plotone prima e poi di Compagnia, presso il Battaglione Alpini
“Cividale” di stanza a Chiusaforte e
successivamente di Ufficiale addetto all’Ufficio OAI del Reggimento.
La sua carriera prosegue poi presso
il Comando Truppe Alpine di Bolzano
e, nell’agosto 2002, assume il comando del Battaglione Alpini “Tolmezzo”
di Venzone.
Numerose le missioni all’estero dal
Mozambico, alla Bosnia, al Kosovo e,
infine, ad Herat.
Capo di Stato Maggiore della Brigata Alpina “Julia” dall’ottobre 2003,
comanda oggi l’ 8° Reggimento Alpini
di Cividale.
Il Col. Piovera è stato accolto in Municipio per il saluto di benvenuto da
parte del Sindaco.
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Pari Opportunità
a cura di Emanuela Gorgone
S
abato 7 marzo, al teatro Ristori di
Cividale del Friuli, si è tenuto uno
spettacolo dal titolo “L’attesa: tra
pregiudizio e realtà ”.
L’evento è stato voluto dalla Commissione per le pari Opportunità, che
ha ragionato al suo interno sul grave
problema della violenza sulle donne
e del loro sfruttamento e ha voluto
offrire alla città un momento di riflessione in merito.
È stata una serata emozionante,
densa di contenuti e generosa di spunti e di stimoli. Uno spettacolo teatrale, curato e diretto da Sandro Carpini,
alcune canzoni presentate da un gruppo di ragazzi non vedenti, un dialogo
finale con persone di grande spessore, che ci hanno aiutato a capire un
mondo oscuro e complesso, dove le
donne non esistono come individui,
ma solo come oggetti di sfruttamento, e come tali rappresentano unicamente un valore puramente economico.
E così le scene rappresentate dagli
attori – tutti non professionisti, ma
proprio per questo ancora più bravi –
si sono intersecate con le canzoni intonate con voci melodiose dai ragazzi non vedenti e alla fine, alla presenza della dott.ssa Antonina Tuscano
Monorchio (dirigente dell’Ufficio di
Esecuzione Penale Esterna U.E.P.E.),
della dott.ssa Iannucci (direttrice del
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Carcere di Gorizia), della signora Maria Pia Cedolini (operatrice della
Caritas Diocesana di Udine), e della
signora Carla Corso (responsabile di
strutture a difesa delle donne), si è
parlato di donne, di sofferenza, di attesa e di prospettive, di soluzioni per
uscire da condizioni che paiono senza speranza.
Un passo verso la consapevolezza,
sapendo che la strada per far cessare
le violenze è impervia e lunga, ma non
per questo infinita.
QUI PRO LOCO
L
a Pro Loco di Cividale del Friuli,
nata nel 1992 e fortemente voluta
da un gruppo di cittadini volenterosi
e disponibili a dedicare una parte
del loro tempo libero ad attività che
valorizzassero la città e i suoi aspetti tipici, ha sviluppato negli anni una
forte caratterizzazione degli eventi scelti per identificare il sodalizio.
Poche manifestazioni, ma continuative negli anni e in costante miglioramento e crescita. Nasce così,
in collaborazione con altre associazioni e con il Comune, l’attività di
promozione turistica nei periodi
natalizio e carnevalesco con figuranti e spettacoli vivaci e coinvolgenti sia per i bambini che per gli
adulti; sempre attiva, nella figura
della sua prima presidente Emanuela Gorgone, l’attività sociale nel
mondo della solidarietà con banchetti umanitari per le varie associazioni di volontariato, nazionali e
locali; il sostegno costante e la disponibilità data ad altre associazioni nell’organizzazione di eventi e…
fiore all’occhiello: il mercatino di
cose usate il “Baule del Diavolo”,
che si svolge ogni quarta domenica
del mese e che coinvolge tanti
volenterosi soci disposti ad alzarsi
all’alba per accogliere gli espositori, aumentati nel corso degli anni
fino a raggiungere l’attuale cifra record di più di 200!
Il Consiglio Direttivo è oggi composto dalla presidente Elisabetta
Basso, dai vice presidenti Mario
Voltolini ed Emilio Zanon, dalla segretaria Elisa Morandini, da
Manuela Castagnara Codeluppi,
Sandro Gobbo, Emanuela Gorgone,
Maria Rosa Lesa, Bruno Mingolo,
Valentina Tonso, Gabriella Totolo,
Marco Zanuttig, e Ileana Pacilio,
Presidente Onorario, in virtù della
fattiva e continuativa presenza da
oltre un decennio.
Il programma
del 2009 vede
tra le altre iniziative, la seconda stagione
concertistica
dedicata a gruppi musicali giovanili nelle vilImmagini da “Il Baule del Diavolo”
le, nelle piazze
e nelle corti cividalesi, per tutte le domeniche di giugno.
Questa rassegna dal titolo suggestivo “giardini e corti in musica”, si
svolge grazie ad un felice sistema di collaborazioni: con il Comune che
concede gli spazi per realizzare le manifestazioni e che ne condivide il
progetto, con i privati che aprono le loro ville e corti regalandoci uno
scenario inedito e suggestivo, con i gruppi musicali che propongono una
ottima musica rispettando i luoghi ove essa si diffonde.
Con questa iniziativa la Pro Loco intende valorizzare la musica e dedicare uno spazio ai giovani e alla loro creatività, stimolandoli a continuare
e a proporre nuove soluzioni musicali che diano emozioni altrimenti rimaste chiuse in un cassetto.
Tra il mese di novembre e dicembre, l’associazione creerà la seconda
edizione di “Tradizioni e sapori della terra”. La manifestazione, realizzata con la collaborazione del comune di Cividale del Friuli, intende valorizzare i prodotti tipici locali, prodotti che nei decenni passati costituivano la base del mercato locale.
Verranno allestiti stands di prodotti tipici locali (vini, grappe, gubana,
formaggi..) in Piazza Paolo Diacono, nel centro di Cividale del Friuli, dove
si procederà alla degustazione degli stessi.
L’Associazione si augura di poter
ampliare le proprie attività, anche
e soprattutto grazie alle altre associazioni volontaristiche presenti sul
territorio comunale, poiché è sempre più necessario unire le forze di
tutti con la finalità di promuovere
la città.
53
Ambiente
RACCOLTA DIFFERENZIATA
DI CARTA E CARTONE
Iniziativa “SALVACARTA”
e promemoria dei Servizi Attivi
N
54
ell’ambito delle attività volte ad incrementare la
raccolta differenziata dei rifiuti, è stata avviata la nuova iniziativa denominata “salvacarta”. Il C.S.R. Bassa
Friulana S.p.A., società che si occupa della gestione
dei rifiuti, ha posizionato, a fianco ad ogni cassonetto
stradale, un contenitore di colore grigio destinato alla
raccolta della carta. In tale contenitore, vuotato a
cadenza settimanale, possono essere conferiti giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie, volantini, piccoli
imballaggi di cartone per uso domestico (ad esempio
pacchi di pasta o sale, correttamente piegati), cartoni per bevande (tetrapak: succhi di frutta, latte, eccetera).
Tale iniziativa integra i servizi già attivi sul territorio comunale e costituisce il primo inizio di sostituzione dei cassonetti stradali per i rifiuti indifferenziati a
favore di nuovi cassonetti per la raccolta differenziata, che avverrà nei prossimi mesi. Di seguito, si rammentano le modalità della raccolta differenziata della carta presenti.
Nel Centro Storico viene effettuata, per utenze civili e commerciali, la raccolta a mano di carta e cartone che, piegati, impacchettati e privi di imballi in
plastica, vanno depositati sul margine delle strade principali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 nelle giornate di
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato.
Nelle zone esterne al Centro è attivo il servizio di
raccolta porta a porta, CHE VA UTILIZZATO IN MANIERA PRIORITARIA, nella giornata del venerdì: carta e
cartone, piegati, impacchettati e privi di imballi in
plastica, vanno depositati sul ciglio delle strade indicate nell’elenco di seguito riportato dalle ore 6.00 alle
ore 9.00. (segue elenco dettagliato delle vie).
Inoltre la carta può essere smaltita presso il centro
di raccolta dei rifiuti di via Leonardo da Vinci n. 41
(area Macello Comunale) e, solo nei casi di assoluta
impossibilità di usufruire dei servizi sopra citati, può
essere conferita negli appositi contenitori con il coperchio bianco ubicati sul territorio.
ELENCO DELLE VIE SERVITE DALLA RACCOLTA
PORTA A PORTA DELLA CARTA E DEL CARTONE
Piazza GIOTTO
Piazza SAN GIORGIO
Piazza SAN NICOLO’
Piazza XX SETTEMBRE
Piazzale AL CRISTO
Piazzale DELL’OSPEDALE
Piazzetta DELLA PESA
Piazzetta FRANCESCO CHIAROTTINI
Piazzetta PIETRO ZORUTTI
Piazzetta SAN BIAGIO
Piazzetta SANTO STEFANO
Strada COLLI MEGALUZZI
Strada del VAT
Strada del TIRO A SEGNO
Strada di CIALLA (Primo tratto fino al civico n. 11)
Strada di GUSPERGO
Strada di MADRIOLO
Strada di PLANEZ
Strada di PREPOTTO
Strada di SANT’ANNA
Strada di SPESSA
Strada VALERIA
Via 1° MAGGIO
Via ADIGE
Via ALBOINO
Via ALCIDE DE GASPERI
Via ALESSANDRO VOLTA
Via ANSELMO CALDERINI
Via ANTON GIULIO CAVARZERANI
Via ANTONIO FORABOSCHI
Via ANTONIO MATTIONI
Via ARTURO MALIGNANI
Via ARTURO ZARDINI
Via ASTOLFO
Via BERENGARIO (Prima parte fino incrocio via Montuzza)
Via BORGO BROSSANA
Via BORGO CAUSERO
Via BORGO DI PONTE
Via BORGO PICON
Via BORGO SAN DOMENICO
Via BORGO VIOLA
Via BOTTEGO
Via CARLO MUTINELLI
Via CARRARIA
Via CASTELMONTE
Via CAVALIERI DI VITTORIO VENETO
Via CENTA
Via CORFU’
Via CORMONS
Via CORTA
Via DARNAZZACCO
Via degli ABETI
dei MIANI
Via dei MURADORS
Via del CASTELLO
Via del COMMERCIO
Via del CROGNOLET
Via del LOF
Via dell’ARTIGIANATO
Via dell’INDUSTRIA
Via della CHIESA
Via della CROCE
Via delle ACQUE
Via delle MURA
Via DIVISIONE JULIA
Via DON BOSCO
Via DONATORI DI SANGUE
Via DORIA
Via DRUGA
Via ENZO D’ORLANDI
Via ERMES DA COLLOREDO
Via EUROPA
Via FIORE DEI LIBERI
Via FIRMANO
Via FORNALIS
Via FRANCESCO MUSONI
Via GABRIELE PACIANI
Via GAGLIANO
Via GALILEO GALILEI
Via GIACOMO LEOPARDI
Via GIOVANNI PASCOLI
Via GISULFO
Via Giuseppe MARIONI
Via GIUSEPPE PARINI
Via GORIZIA
Via GRUPIGNANO
Via IPPOLITO NIEVO
Via ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Via IV NOVEMBRE
Via JACOPO PIRONA
Via LEONARDO DA VINCI
Via LUIGI GALVANI
Via LUINIS
Via MANZANO
Via MICHELANGELO BUONARROTI
Via MICHELE LEICHT
Via MOIMACCO
Via MONTE MATAJUR
Via MONTE NERO
Via MONTUZZA
Via PERIBOLA
Via PIAVE
Via PIETRO ZORUTTI
Via PREMARIACCO
Via PURGESSIMO
Via RATCHIS
Via RONCUZ
Via RUALIS
Via RUBIGNACCO
Via SAN FLOREANO (P rimo tratto fino al civico n. 42)
Via SAN GIACOMO
Via SAN GIORGIO
Via SAN LAZZARO
Via SAN MORO
Via SANGUARZO
Via SANTA CHIARA
Via SANT’APOLLONIA
Via TOMBE ROMANE
Via TRENTO
Via UDINE
Via UGO FOSCOLO
VALLI DEL NATISONE
Via VITTORIO PODRECCA
Via ZUCCOLA
Viale del LAVORO
Viale DUCA DEGLI ABRUZZI
FORAMITTI
Viale GEMONA
Viale LIBERTA’
Viale TRIESTE
Casali ZANON
Strada del TIRO a SEGNO
Strada di ZUGLIANO
Via CARLO GUIDO MOR
Via GIOACCHINO ROSSINI
Via NOIAN
Via PREPOSITURA SANTO STEFANO
Via SCIPIONE DA MANZANO
Via del PARADISO
Via VALANZA
Via VECCHIA DI PALMA
Avvio del progetto
“Paesaggio 21”
M
artedì 28 aprile, presso Villa di Toppo Florio, a Buttrio,
è stato presentato il progetto “Paesaggio 21”, nato per
volontà dei Comuni di Cividale del Friuli, Buttrio, Corno
di Rosazzo, Manzano, Moimacco, P avia di Udine,
Pradamano, Premariacco, Remanzacco e San Giovanni al
Natisone e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Alla presenza di cittadini, Associazioni, Enti, Organizzazioni e Istituti Operanti sul territorio invitati da ciascun
Comune, dopo la presentazione del Sindaco del Comune
capofila, Buttrio, e dell’intervento del Sindaco di Cividale,
sono stati illustrati gli obiettivi principali del progetto.
“Paesaggio 21” nasce con l’intento di promuovere un
processo partecipato che sappia dare ascolto alle richieste di tutti i soggetti del territorio, per giungere alla definizione di linee strategiche condivise e coerenti con gli
obiettivi di sostenibilità, allo scopo di supportare la pianificazione territoriale dei Comuni coinvolti.
Sulla base delle esperienze di Agenda 21 Locale si intende infatti introdurre strumenti e spazi per far partecipare i diversi portatori d’interesse alle decisioni che riguardano lo sviluppo sostenibile del territorio.
In particolare, i dieci Comuni coinvolti aspirano ad avviare un’attività di analisi e valorizzazione del paesaggio,
allo scopo di definire gli elementi imprescindibili per una
pianificazione territoriale funzionale alla salvaguardia
delle zone di alto valore storico, artistico ed ambientale
dell’area sulla quale sorgono.
Già al termine della presentazione i partecipanti sono
stati coinvolti nell’individuazione, in prima battuta, dei
principali tratti - distintivi di ciascuna identità territoriale - capaci di determinare il valore ambientale, economico e sociale della realtà locale, che andrebbero salvaguardati: a tal fine è stata avviata la riflessione finalizzata ad individuare le tematiche più confacenti.
A partire da settembre 2009 saranno organizzati i prossimi incontri operativi aperti a tutti gli “attori” del territorio.
Info:
http://www.cividale.net/amministrazione/agenda-21/
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Protezione Civile
La Protezione Civile
in soccorso
delle popolazioni dell’Abruzzo
L
56
unedì 6 aprile, alle ore 03.32, la
provincia di L’Aquila veniva colpita da
un forte evento sismico, pari a 5.8
gradi della scala Richter (9° scala
Mercalli), che causava quasi 300 morti, 1.500 feriti e 65.000 senza tetto.
Immediatamente la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia attivava
la colonna mobile regionale per la
pronta partenza in soccorso delle popolazioni colpite.
Nelle prime ore della stessa mattinata partiva da Cividale il primo nucleo composto dal capo squadra Lucio
Zanon, da Angelo Diplotti e Alessandro Tomat; alle 11.00 partiva il secondo nucleo composto dal capo squadra Gianfranco Mauri, da Mattia
Cantarutti, Marco Germanà, Francesco La Rocca e Stefano Puzzo.
I volontari cividalesi hanno fatto parte delle prime colonne mobili regionali che, partite a poche ore dal sisma,
raggiungevano la zona di operazioni assegnata, L’Aquila
centro, nella giornata del 7 aprile, con 16 funzionari/tecnici regionali, 397 operatori volontari, 105 automezzi, 3
cucine mobili, 13 unità cinofile e 2 elicotteri. Nella mattinata del 7 aprile, nel mentre le unità cinofile partecipavano alla ricerca dei dispersi, veniva montato il campo
base della PC FVG in località Acquasanta, dove circa 60
tende erano in grado di fornire alloggio, vitto e servizi a
tutto il personale della PC FVG, mentre ulteriori 15 tende
venivano immediatamente assegnate agli sfollati.
Dal pomeriggio di martedì 7 i volontari cividalesi hanno
operato esclusivamente a favore delle popolazioni sfollate abruzzesi, in particolare provvedendo al trasporto ed
alla installazione di tende, nonchè all’allestimento e
completamento delle tendopoli, anche con impianti elettrici e di riscaldamento.
Le attività hanno riguardato in particolare la tendopoli
di Collemaggio, nonché l’installazione decentrata di tende presso edifici e nuclei abitati isolati, partecipando,
complessivamente, all’installazione di circa 180 tende per
soccorso pubblico, dei modelli PI88 e Ferrino.
I volontari cividalesi hanno anche partecipato alle pietose attività di trasporto dei feretri nel Cimitero di L’Aquila
ed al presidio notturno del DICOMAC (Direzione Comando
e Controllo) delle operazioni di soccorso, presso la Scuola
della Guardia di Finanza di Coppito.
Il rientro è avvenuto nel pomeriggio di sabato 11 aprile
a seguito del cambio di personale avvenuto in nottata,
quando altri 250 volontari della PC FVG hanno raggiunto
L’Aquila.
Le missioni settimanali di soccorso sono proseguite successivamente e vedranno i volontari cividalesi impegnati
fino a settembre
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Protezione Civile
ATTIVITÀ 2008
7.810 ore d’impegno
Missioni
in Abruzzo, Sicilia e Slovenia
S
58
ettemilaottocentodieci ore di
attività, in 487 attivazioni, per un
totale di 2.120 ore/uomo di impegno, con una media di 38 presenze/uomo per ogni volontario ed una
percorrenza complessiva di 13.386
km da parte dei 4 automezzi in dotazione.
Nel dettaglio, l’attività ha visto
la svolgimento di 1.436 ore per missioni Anti Incendio Boschivo e di Protezione Civile, 1.260 ore per servizi di sicurezza in occasione di pubblici spettacoli ed eventi pubblici,
2.535 ore per formazione, addestramento ed esercitazioni, 1.881 ore
per attività gestionali, organizzative e manutentive, nonchè 698
ore per attività di rappresentanza.
Questo il ragguardevole impegno
del Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile di Cividale del Friuli,
quale consuntivo dell’attività svolta nell’anno 2008.
Nel corso del 2008 il Gruppo è stato impegnato in importanti attività
regionali ed extra-regionali. Di rilievo l’intervento a Grado a seguito del fortunale abbattutosi sul litorale ed a Tarvisio per attività di
sgombero neve a seguito delle eccezionali nevicate.
A Cividale, da ricordare interventi per caduta alberi, a supporto dei
Vigili del Fuoco il 9 novembre, interventi per allagamenti, attività
didattico/illustrative a favore del
Centro Vacanze e di Bibliogiardino,
servizi di sicurezza svolti a favore
della stagione teatrale, del
Mittelfest, del Palio di San Donato,
servizi svolti in occasione di importanti manifestazioni sportive, la
partecipazione alla 12ª giornata nazionale del Banco Alimentare ed il
supporto al Presepe nel Natisone.
A tutto ciò bisogna aggiungere le
13 attività formative teorico-pratiche per la qualificazione professionale del personale volontario, oltre al conseguimento della Patente
C da parte di diversi volontari.
Per quanto riguarda l’attività fuori regione va ricordata l’importante esercitazione congiunta extraregionale con il Gruppo Comunale
di Pordenone, che ha visto la trasferta di 10 volontari con due automezzi ad Anversa degli Abruzzi
(L’Aquila), con lo spirito di far conoscere concretamente il modello
organizzativo e tecnico della protezione civile del Friuli Venezia
Giulia.
Ad essa si aggiunge la trasferta
estiva che ha nuovamente impegnato il Gruppo in attività Anti Incendio Boschivo in Sicilia, nella missione organizzata dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile a
Sant’Agata di Militello (Messina) e
che ha visto la partecipazione di 4
volontari, ciascuno per un turno di
12 giorni di attività quale parte consistente del nucleo d’intervento inviato appositamente dalla Protezione Civile della Regione.
Numerose le altre esercitazioni, a
cominciare da quella transfrontaliera Slovenia/Austria/Italia di Plezzo/
Bovec in Slovenia, seguita dalla
Trinco 2008 a San Leonardo, Artegna
e dalle attività congiunte con il
Corpo Forestale Regionale e con i
Gruppi di Pordenone e Manzano.
Il consuntivo annuale non può non
ricordare il contributo in ambito regionale dato da alcuni volontari del
Gruppo allo stage di protezione ci-
vile per i ragazzi delle scuole superiori a Lignano Sabbiadoro e al Gioca Città di Udine, all’organizzazione della celebrazione del Santo Patrono della Protezione Civile del
Friuli Venezia Giulia San Floriano a
Castelmonte, nonché al 20° Trofeo
di tiro a segno tra i volontari
antincendi boschivi della Regione.
Il Gruppo, nato nel 1980 nell’allora veste di Squadra Antincendi
Boschivi, è dunque in costante crescita nel livello di preparazione, di
specializzazione, nelle dotazioni e
nel numero dei componenti.
Il Gruppo, infatti, ha salutato l’in-
gresso di ben 10 nuovi volontari:
Bottega Sonia, Cantarutti Mattia,
Germanà Marco, Piceno Denis, Pizzo Cristian, Santi Luca, Scampa
Marco, Rapani Antonio, Romano
Giuseppe, Urban Daniele. Recentemente, inoltre, il Sindaco ha provveduto alla nomina dei nuovi Capi
Squadra che sono ora, per la Protezione Civile Gianfranco Mauri e per
l’Anti Incendio Boschivo Lucio
Zanon.
Tutti i 64 volontari attualmente
in forza al Gruppo prestano la loro
opera a titolo completamente gratuito.
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