San Martino: Giornalino Scolastico alla secondaria di I° grado

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San Martino: Giornalino Scolastico alla secondaria di I° grado
Ragazzi: “Voce!”
Ai lettori
Nuovo anno, nuova redazione
Cari lettori,
genitori e alunni, riprende la
pubblicazione del giornalino, voce
dei ragazzi della scuola media di
San Martino.
La redazione si è rinnovata,
per la fisiologica uscita di alcuni
componenti, che hanno
positivamente concluso il primo
ciclo di studi e
adesso frequentano
gli istituti superiori
della provincia. Ora
la redazione conta
“ v e c c h i e
conoscenze” e
nuove
leve,
c os t i t u i t e d a
entusiasti alunni di
prima. Tutti hanno
scritto una breve
presentazione di
sé, che segue la
foto scattata loro
qualche settimana
fa. Hanno aderito
all'iniziativa per i motivi più vari,
ma hanno in comune un obiettivo:
parlare ai loro compagni con un
linguaggio semplice e diretto (ma
anche corretto!) di argomenti che
li riguardano o che potrebbero
interessarli. Ma per riuscire nel
loro intento di realizzare una
pubblicazione piacevole e utile
hanno bisogno della
collaborazione di voi giovani
lettori. Perciò vi sollecito a inviare
alla redazione proposte, quesiti,
s ug ger ime nt i s u ar t ic oli
attraverso le cassette della posta
collocate in ciascuno degli atri
della scuola. Il giornalino è la
vostra voce: dateci l'opportunità di
farla sentire.
Elisabetta Tobaldo
Insegnante referente per il
progetto Giornalino
La redazione
si presenta
Diletta Bellinello (I A)
E' il primo anno che
partecipo al giornalino. Sono
a pp ass ion ata d i an ima li,
soprattutto di cani: infatti chiedo
continuamente ai miei genitori di
prendermene un altro e da grande
vorrei diventare veterinaria. Ho un
cane con cui mi piace molto
giocare. Altre mie passioni sono la
danza e suonare il pianoforte.
Giorgia Callegaro
Frequento la seconda A e
partecipo per il secondo anno
consecutivo al giornalino perché sono
stata un po' forzata a farlo dalla
professoressa, che così cerca di
stimolarmi perché mi impegni di più.
Non mi piace molto studiare, però
vengo a scuola
abbastanza
volentieri (a
parte quando
abbiamo
verifiche)
perché
mi
diverto con i
miei compagni.
Le mie materie
preferite sono
inglese
e
francese. La
mia cantante
preferita è
Rihanna. Mi
piace molto
cantare e ballare, sono pigra e per
questo non pratico alcuno sport.
Irene Cominato
Frequento la classe II B e
faccio parte della redazione del
giornalino perché amo trattare ogni
genere di argomento che riguarda il
nostro paese e la natura. Cibo
preferito: Nutella. Numero preferito:
5. Capo d’abbigliamento preferito:
pantaloni attillati. Rivista preferita:
Donna Moderna. Ecco, questa sono io!
(Continua a pagina 2)
Notiziario di
informazione della
scuola media “D.
Alighieri” di San
Martino di V.zze
Anno 5, Numero 1
Marzo 2012
Le principali rubriche
di questo numero:
☺ Vita skolastica
☺ Personaggi
☺ Noi e l’ambiente
☺ Storia e storie
☺ A portata di mouse
☺ Animali: che storie!
☺ Le nostre idee su …
☺ Sport, sport, sport!
Sommario:
Delusioni adolescenziali
2
Conosciamo meglio il
prof Bregantin
5
Una nonna ricorda
7
I pericoli di Facebook
8
Gli animali più velenosi del mondo
10
Costa Concordia, un
nostro parere
13
Bieber e Telò, idoli
musicali dei ragazzi
15
Vita skolastica
(Continua da pagina 1)
Matilde Decimi
Faccio parte della III A. Adoro la musica
rock e il mio gruppo preferito sono i Muse.
Suono la batteria e pratico nuoto
sincronizzato, inoltre mi piace ballare e
cantare, anche se non sono molto brava…eee..
NON MI PIACE AFFATTO LA SCUOLA, se non per
il fatto che mi dà l'occasione di vedere le mie
amiche e i miei amici! Lavorare al giornalino è
bello, anche se non amo scrivere, però è un
modo per farmi ascoltare da tutti, e questa
idea mi piace. Scrivetemi delle lettere,
risponderò a tutte!
Dario Distefano (III B)
Ho tredici anni, mi piacciono l'Italiano, la
Storia e la Geografia. Durante il tempo libero
mi piace giocare a calcio, leggere libri storici e
classici di poesia. Tratterò qualsiasi
argomento che voi mi chiederete, anche se
preferisco scrivere articoli di storia, sport e
cronaca.
Giuseppe Giavara (II B)
Dopo la bella esperienza dell’anno
scorso ho deciso di ripropormi per fare il
“giornalista scolastico” anche quest’anno. Mi
piacciono la Matematica, le Scienze, l’Inglese e
Delusioni adolescenziali
Quali sono, come viverle,
come superarle
Cari ragazzi, la maggior parte di
noi è già entrata nella fase
dell’adolescenza, un percorso non
facile, per vari motivi.
Uno di questi è legato alle
storielle che nascono tra compagni,
che sono viste e vissute in maniera
diversa dai due sessi. Le ragazze
considerano già il giovane “moroso”
come il grande amore della loro vita,
il principe azzurro senza difetti. I
ragazzi, invece, a volte sono
solamente spinti dall’attrazione
fisica, ma altre volte il loro interesse
va oltre, guardano la simpatia, la
dolcezza, la solarità e altre qualità
interiori, e sono queste in definitiva
che li portano a scegliere una
ragazza. All’inizio si pensa che le
cose rimarranno così, ma in alcuni
Ragazzi: “Voce!”
il Francese. E poi anche l’Italiano, la Storia e la
Geografia. Detesto l’Educazione Motoria e mi
piace moltissimo chiacchierare, anzi, sono uno
dei più “ciacoloni” della mia classe. Mi piace
molto la scuola non solo per le materie, ma
anche per stare con gli amici.
Enrico Gibin (III A)
Per me è la seconda volta che partecipo
alla redazione del giornalino della scuola. Il mio
film preferito è Box Office, con Ezio Greggio. Il
mio sport preferito è la break dance. Il mio
videogioco preferito è Gears of War. Il mio
hobby preferito è leggere. La mia materia
preferita è Italiano, ma dopo le medie
frequenterò l’ITIS.
Sofia Farinella (II B).
Non abito a San Martino ma a Bagnoli di
Sopra, dove gioco a pallavolo. Studio, però, in
questa scuola. Mi piacciono moltissimo i libri
fantasy, anzi, leggo quasi solamente quelli! Non
amo la musica in generale, ma faccio parte del
coro perché mi piace cantare. Mi appassiona
tutto ciò che possa riguardare, anche
minimamente, la scienza e il mondo d’oggi. Se
invece mi chiedeste qualcosa sulle mode,
potrei consigliarvi proprio male! Ma se siete
interessati ai miei stessi argomenti, mi
raccomando, scrivetemi!!
Massimo Favaro
Frequento la prima B. Le materie che
preferisco sono Inglese e Storia, odio Italiano
(soprattutto i temi). Pratico nuoto da parecchi
anni e vorrei imparare a fare le immersioni.
Suono il pianoforte, ma vorrei anche imparare
a suonare il violoncello. Ho voluto partecipare
al progetto Giornalino per provare qualcosa di
nuovo. Mi intesso particolarmente ai fatti che
avvengono in giro per il mondo e anche di
musica. Spero che mi manderete parecchie
lettere su questi ma anche su qualsiasi altro
argomento.
Francesca Favaron
Frequento la classe II B. Adoro la mia
scuola e i miei compagni, con i quali mi diverto
molto. Nel tempo libero nuoto e suono la
chitarra. Sto anche partecipando al corso di
canto corale, spinta dalla mia passione verso
la musica. Il giovedì, quando mi riunisco con
alcuni amici per l’attività del giornalino, mi
metto davanti al computer e penso a cosa
scrivere. Gli argomenti che amo trattare sono
la moda, i cantanti e l'adolescenza. La scrittura
è la mia grande passione ed è per questo che
casi la situazione cambia. Spero che
i ragazzi attualmente innamorati
perdonino la mia franchezza: il più
delle volte queste storie finiscono
dopo qualche tempo. Non è colpa di
nessuno, ma solo dell'inesperienza
dovuta alla nostra giovane età.
Oltre a quelle amorose ci sono le
delusioni scolastiche. Pensiamo,
infatti, a quando arriviamo in classe
tranquilli e qualche minuto dopo il
professore pronuncia la temibile
parola: “Interrogazione!” E,
ciliegina sulla torta, siamo noi i
destinati alla tortura. Spesso, dopo
un’estenuante prova, tutti i nodi
vengono al pettine: ci rendiamo
conto di non aver affatto studiato
per ché abbi amo pas s at o i l
pomeriggio precedente al computer,
a perder tempo. Il voto negativo è un
tipo di delusione per cui tutti, prima
o poi, passano.
Infine durante l’adolescenza
cambia molto il rapporto dei ragazzi
con gli altri. Con i genitori, ad
esempio. Ci si sente incompresi e
per questo si assumono
atteggiamenti di ribellione. In questo
periodo le persone di cui si ha più
bisogno sono gli amici. A loro
confidiamo paure, speranze,
Quando la fine di una storia riguarda
uno di noi, gli altri pensano: “Massì,
che sarà mai?” In realtà l’interessato
soffre molto, ed è questa una delle
maggiori delusioni che si è costretti
a vivere e a superare
nell'adolescenza.
(Continua a pagina 3)
(Continua a pagina 3)
Pagina 2
Vita skolastica
se avete bisogno di consigli o risposte ai vostri
dubbi, io sono qui, sempre pronta e disponibile.
Paolo Magri
Ho appena compiuto tredici anni, sono un
alunno di seconda A. Mi piace giocare con i
giochi di guerra, a calcetto e a biliardo, inoltre
ho una vera passione anche per il tiro a segno
con le mie armi (a pallini) o con l’arco. Invento
oggetti di ogni genere. Canzone Preferita: Hard
as Rock (AC/DC). Film preferito: Banlieue 13.
Piatto preferito: Pizza. Sport preferito:
Parkour. Oggetto preferito: Computer.
Cantante/band preferito/a: AC/DC.
Passatempo preferito: Giocare con i
videogiochi (sparatutto). Soprannome:
Benny/Babby.
Adele Marcomini
Abito ad Anguillara Veneta, ma faccio
parte della I B di San Martino. Mi piacciono
molto l’Italiano, perché ho la passione della
scrittura, ed il Francese, perché mi
incuriosisce molto il fatto di imparare una
nuova lingua. Amo suonare il violino e cantare,
per questo faccio parte del coro scolastico.
Adoro leggere romanzi, ma non solo quelli.
Pratico l’equitazione perché amo i cavalli, trovo
che siano animali molto affettuosi e sensibili.
Nel giornalino desidero scrivere di moda,
curiosità e storie di animali. Se vi interessano
questi argomenti, scrivetemi!
Alessia Merlo
Abito a San Martino e frequento la classe
I A. Tra le materie mi piace molto arte, dove
posso esprimere la mia creatività. Inoltre mi
piace anche educazione motoria, perché sento
la necessità di svagarmi interrompendo la
concentrazione richiesta dalle altre materie.
Adoro gli animali, tra cui cani e gatti. Amo
leggere i fumetti e i libri fantasy. Ora non
pratico sport, perché sono molto impegnata
con la scuola. Sono molto emozionata all’idea di
partecipare alla realizzazione del giornalino,
perché è la prima volta: se vi interessano i miei
stessi argomenti, scrivetemi!
Mattia Morando
Ho dodici anni e frequento la 2A. Abito a
Beverare. Questo è il mio secondo anno al
giornalino, essendomi infatti piaciuta
l'esperienza dell'anno scorso ho deciso di
riviverla. Ammetto che non amo molto scrivere,
perché trovare delle buone idee e metterle per
iscritto è assai difficile, ma se poi realizzi un
buon articolo la soddisfazione è molta, e credo
Ragazzi: “Voce!”
che sia questa a ripagare la fatica e a
spingermi a prendere parte all'iniziativa. Voglio
sperare che gli argomenti che tratterò vi
interessino. Materia preferita: Storia. Libro
preferito: Percy Jackson e gli dei dell'olimpo e
la battaglia nel labirinto. Videogame preferito:
Pes 2012/Crisis. Film preferito: Harry Potter e i
doni della morte 1 e 2. Cibo preferito: pizza.
Detto questo, vi auguro buona lettura!!
Alex Raule
Anche quest’anno faccio parte della
redazione del giornalino della scuola. Mi
piacciono soprattutto storie sugli alieni, gli
sport e i videogiochi. Non mi piace molto venire
a scuola, anche se vado bene in tutte le
materie, e le mie materie preferite sono Storia,
Geografia e, ovviamente, Motoria. Spero che vi
divertirete anche quest’anno nella lettura del
giornalino e di ricevere tante richieste da parte
vostra sugli argomenti che mi piacciono ma
anche su qualunque altro argomento vorrete
approfondire.
William Redi (III B)
Anche quest’anno partecipo al giornalino
scolastico. Ma solo perché sono stato obbligato
dalla professoressa… Anche se tutto sommato
mi piace stare con ragazzi che non sono della
mia classe. Mi piacciono tante cose, quindi
potete mandarmi lettere su ogni tipo di
argomento. La mia canzone preferita: Young,
wild and free di Wiz Khalifaft. Il mio piatto
preferito: PIZZA. La mia materia preferita:
Ginnastica.
Chiara Valsensi
Faccio parte della classe I A, una classe
un po’ rumorosa. Quest’anno è la prima volta
che partecipo al gruppo che lavora al
giornalino e credo che mi piacerà. La mie
materie preferite sono Italiano e Francese,
passioni che la mia amica Federica non
condivide. La musica mi piace e quella che
ascolto di più è la musica classica. Il mio hobby
è suonare il violino.
(Continua da pagina 2)
commenti segreti su qualche
ragazzo o ragazza, incertezze e
ansie. Il buon amico è sempre
pronto a consolarti, aiutarti e
consigliarti. Ma c’è da dire che
nell’adolescenza gli amici si
cambiano molto spesso, infatti si
litiga per motivi assurdi.
Bene, cari ragazzi, giunti alla
fine di questo elenco desidero darvi
qualche piccolo consiglio, frutto
dell'esperienza mia e dei miei amici
e compagni di scuola. Parlando
dell’amore, l'argomento che più ci
sta a cuore, so che sarebbe inutile
dirvi “non soffrite, guardate
avanti”, perché dirlo è una cosa,
farlo un’altra. Ma non
demoralizzatevi per ogni batosta
che la vita vi dà, invece tenete
sempre a mente che, passate le
delusioni, le soddisfazioni e i
momenti di allegria sono dietro
l’angolo.
Infatti, come dice un proverbio,
dopo la tempesta, arriva
l’arcobaleno.
Francesca Favaron
classe II B
Pagina 3
Vita skolastica
A cosa serve
studiare?
La domanda che ogni
studente si pone
Quando sbuffate, chini sui libri,
vi siete mai chiesti a che cosa serva
studiare?
Se non avete le idee chiare e
dello studio avvertite solo la fatica,
forse potranno esservi utili come
spunto di riflessione alcune
informazioni che ho appreso durante
gli i nc on tri e le a t t ivi t à di
orientamento.
Studiare, per il 70-80% degli
alunni, è un attività che non piace, è da
“secchioni”! Ma sono sicuro che i
ragazzi che lo affermano non sanno
quale sia l’importanza dello studio.
Infatti, i ragazzi che decidono di
studiare per molti anni, rispetto ai loro
coetanei che studiano per il numero
minimo di anni previsto dalla legge,
Lauree inutili?
Ultimi dati sui giovani e il
mondo del lavoro
La situazione attuale del lavoro
non è certo delle migliori ed è
destinata a peggiorare, anche nella
nostra Regione. Infatti si è calcolato
che in Veneto, durante il 2011, le
assunzioni non hanno superato di molto
quota novemila. Come hanno detto i
rettori delle università di Padova e
Venezia, “per poter lavorare bisogna
adeguarsi a ciò che il mercato offre”.
Giusto! Ma in quale settore ci sono più
possibilità di assunzione? La questione
è importante, specie per noi alunni di
terza, che dovremo fra pochi anni
entrare nel mondo del lavoro.
Il settore che farà più assunzioni
sarà quello commerciale, che però
offrirà contratti di bassa qualità (a
tempo determinato o a chiamata). Altri
settori che faranno molte assunzioni
saranno il settore turistico, dei
Ragazzi: “Voce!”
avranno una maggiore cultura e per
questo più elevate probabilità di
trovare un lavoro soddisfacente.
La s econda cons iderazione
importante riguarda il tipo di scuola
che intendete scegliere.
Ci sono tre tipi fondamentali di
scuole superiori:
- licei (classico, scientifico, delle
scienze umane…), in cui l’impegno
richiesto nello studio è elevato;
- istituti tecnici (agraria, ITIS,
geometri…), che richiedono un minor
impegno nello studio;
- istituti professionali (istituto
alberghiero, IPSIA…), in cui è
richiesto un impegno nello studio
ancora inferiore rispetto ai tecnici,
perché viene riservato molto spazio
alle attività pratiche.
Ricordo, infine, che è possibile
seguire un percorso breve di studi,
della durata di tre anni, che consente
di apprendere le basi per svolgere
professioni come tecnico edile,
operatore agricolo, operatore
meccanico e operatore della
ristorazione.
Come avrete capito, sono i licei le
scuole che preparano meglio per
un'eventuale laurea e, quindi, per le
professioni più pagate.
Alla luce della situazione attuale
del mercato del lavoro le scuole che,
però, danno maggiori possibilità di
trovare un'occupazione sono gli istituti
tecnici.
servizi, elettrico e della lavorazione
del legno. Contrariamente alle
dichiarazioni del ministro Cancellieri, il
quale sostiene che non è più possibile
trovare lavoro vicino casa, per noi
lavoro, così come si tengono sugli
stessi dati i laureati in scienze
politiche, ingegneria, economia e
matematica. Cosa inversa accade per i
laureati di medicina, che nel 79%
trovano un impiego entro tre anni dalla
laurea. I dati più “terrificanti”, però,
sono quelli che riguardano le facoltà di
giurisprudenza e di architettura: solo
il 27% dei laureati di queste facoltà
lavora.
Gli stipendi iniziali sono poco
soddisfacenti e tendono a rimanere
tali in tutti settori, tranne per
medicina e ingegneria.
Pertanto la situazione lavorativa
che attende i giovani non è certo
rassicurante, ma chi si sente davvero
portato per certe discipline è giusto
che scelga comunque di studiarle:
forse dovrà faticare più di altri a
trovare lavoro grazie ad esse, ma alla
fine avrà la soddisfazione di aver fatto
un percorso di studi molto
gratificante.
giovani veneti lo è ancora, soprattutto
nelle provincie di Verona e di Vicenza.
Tutto questo per quanto riguarda i
diplomati, soprattutto quelli con un
diploma di tipo tecnico.
Adesso parliamo dei laureati e
delle presunte lauree “inutili”, che
tanti di loro conseguono.
Ad esempio, a tre anni dalla
laurea, nella facoltà di lettere e
filosofia solo il 55 % dei laureati trova
Dario Distefano, classe III B
Dario Distefano, classe III B
Pagina 4
PERSONAGGI
Conosciamo il
prof
Marco Bregantin
Il professor Marco Bregantin
è il nuovo insegnante di motoria
del corso B.
E’ nato a Pincara, un paesino
in provincia di Rovigo, non dico
quando, così può attirare
l’attenzione anche delle ragazze
più giovani (naturalmente lo dico
per scherzare…!).
All’inizio ci è sembrato un
professore serio e che non scherza
mai ma, dopo averlo conosciuto,
a b bi am o ca pi t o c he , c o n
moderazione, si può scherzare e
divertirsi anche con lui. Ha con noi
ragazzi un atteggiamento poco
formale e si veste in modo
giovanile, quasi come noi.
Ha frequentato ragioneria a
Rovigo e poi scienze motorie
motoria. Da ragazzo ha provato a
giocare a rugby e a basket, infatti
ancora adesso gli piace seguire la
NBA (National Basketball
Association, la principale lega
professionistica di pallacanestro
degli Stati Uniti). Oggi pratica ed
insegna karate in una palestra a
Rovigo. Pensate che è un karateca
a livello regionale e nazionale. Per
adesso è un docente precario e
deve cambiare scuola ogni anno,
mentre vorrebbe insegnare
stabilmente in una scuola e seguire
almeno una classe per tutti e tre gli
anni. Gli piacerebbe anche
insegnare in una scuola superiore,
ma non ci è ancora riuscito.
Alla fine comunque ha
ammesso che è contento di stare
con noi in questa scuola.
presso l’università di Bologna, per
imparare a fare il professore di
William Redi, III B
Noi e l’ambiente
Nuovi Comandamenti:
Non inquinare!
Aiuto!!! Anche il nostro paese
di San Martino è inquinato!
Ormai da anni anche San
Martino è inquinato. Molte persone
incivili, per la maggior parte
ragazzi, al posto di gettare
fazzoletti, lattine, bottiglie e altra
immondizia nei numerosissimi
contenitori, dislocati nei posti più
frequentati dagli abitanti, li gettano
a terra o, addirittura, nel nostro
fiume Adige. Anche le fabbriche
della zona industriale
contribuiscono in parte
Ragazzi: “Voce!”
all’inquinamento di San Martino,
per esempio la fabbrica della
plastica. Questo ci deve fare
riflettere, perché “inquinamento”
significa provocare dei disagi
all’ambiente, cioè all’acqua, al
suolo e all’aria.
I n o l t r e
l’inquinamento
provoca dei tumori,
anche mortali.
L’inquinamento
ha creato il buco
nella fascia di ozono
(il cosiddetto “buco
nell’ozono”), che si
trova negli strati alti
dell’atmosfera e ci
protegge dai raggi
UV (ultravioletti).
Così, prima di gettare la
spazzatura a terra, pensateci
centomila volte!
Alessia Merlo, cl. I A,
e Giuseppe Giavara, cl. II B
Pagina 5
Noi e l’ambiente
I fiori di primavera
e i loro significati
E' quasi primavera, tempo di
fiori. E anche delle ricorrenze in cui
essi sono i protagonisti indiscussi, San
Valentino e la festa della donna.
Leggete questo articolo e scoprirete i
fiori che potrete presto coltivare o
comprare e regalare in tali occasioni e
in tutte quelle che vorrete.
Tra i molti fiori primaverili ho
scelto di parlarvi dei tre più
conosciuti: la violetta, la primula e la
Curiosità naturalistiche
Perché gli alberi diventano bianchi?
Mentre andavo a scuola
qualche settimana fa, ero quasi
convinta che avesse nevicato: gli
alberi erano bianchi e spiccava
all’interno del groviglio di rami
candidi il tronco marroncino che
portava come un abito sontuoso la
stupenda creazione intricata. Un
albero in particolare mi ha colpito:
un salice piangente le cui frasche
erano così immobili che il tempo
sembrava essersi fermato. Forse
l’albero con il “vestito più bello”
era un pino particolare con tutti gli
aghi ghiacciati che sembravano
minacciarti come se fossero lame.
Con la curiosità di ciò che
avesse prodotto questo spettacolo
Anno 5, Numero 1
margherita.
La violetta è un fiore molto
delicato, bello e con un profumo
dolce. I Romani e gli Arabi
l'aggiungevano alle bevande per
rendere più delicato e gradevole il loro
sapore. Inoltre è molto famosa per
ottenere delle essenze. Meno noto è il
suo uso nell'industria confettiera, che
cristallizza nello zucchero i fiori
freschi: per esempio, i bonbons à la
violette sono una specialità della città
di Tolosa, in Francia. Il significato
della viola cambia a seconda del suo
colore. Se è blu, come nel caso della
viola del pensiero, che è la varietà più
regalata, indica il ricordo d'amore.
La primula, invece, solitamente è
di colore giallo pallido. La si può
vedere in luoghi umidi, lungo i
ruscelli o nei boschi. Possiede virtù
curative e il succo estratto dalle foglie
si usa come cosmetico per attenuare
macchie e rughe. Viene usata anche
nei secondi piatti, soprattutto con la
carne di vitello. La parola “primula”
significa primo e sta ad indicare la
comparsa precoce dei fiori non appena
finisce il gelo invernale. Per questo è
simbolo di giovinezza e di speranza.
La margherita è simbolo di
semplicità, purezza, freschezza ed
innocenza. Si dice che abbia proprietà
profetiche e gli innamorati la
sfogliano per sapere se il loro amore è
ricambiato.
Infine un consiglio: coltivateli
voi i fiori e non comprateli, perché
vedere una pianta che, dopo essere
stata curata con attenzione, cresce, è
una soddisfazione enorme!
mozzafiato ho chiesto un po’ in giro
e la risposta mi è stata data: la
galaverna! Eeeeè?!?!?! La mia
reazione è stata questa, e penso
che sarebbe stata anche vostra!
Ma state tranquilli, mi sono
informata, ora ne so qualcosa che
goccioline molto piccole. Ecco,
proprio tali goccioline si congelano
sotto lo zero e rimangono incollate
ai rami, lasciandovi a bocca aperta
con il paesaggio tipico invernale.
Secondo alcuni agronomi, la
galaverna non è solo affascinante,
ma anche utile: infatti quando si
attacca alle piante mantiene una
temperatura costante di 0°,
quando la temperatura esterna è
inferiore. Quest’anno siamo stati
molto fortunati da questo punto di
vista: tale fenomeno si è verificato
molte volte durante il corso
dell’inverno, meravigliando tutte la
persone che lo hanno notato e
osservato.
Vi do anche un consiglio: se si
dovesse rivedere la galaverna,
andate a fare una passeggiata,
rimarrete estasiati, ve lo assicuro!!
vado a spiegare anche a voi.
La galaverna è una specie di
brina che si appiccica agli alberi
solo quando c’è la nebbia,
altr i me n ti r im ar r eb be so lo
sull’erba. Penso che voi sappiate
che la nebbia è composta da tante
Irene Cominato, classe II B
Sofia Farinella, II B
Pagina 6
Storia e storie
a mano e di gelatina esplosiva, fortuna arrivò un soldato che sapeva
pericolosissime entrambe. Infatti un l’italiano e spiegò loro tutto.
La Seconda guerra
ragazzo toccò la gelatina e si bruciò la
I beveraresi pagarono un prezzo
mano.
alto alla guerra, anche perché molti si
mondiale nei ricordi di
La sera arrivava Pippo, un aereo arruolarono nell’esercito e non
bambina di una nonna
che lanciava a terra dei “sacchi” tornarono più.
luminosi, i bengala, per controllare se
La guerra finì quando mia nonna
era tutto a posto. Quando passavano gli aveva tredici anni.
Ho intervistato Marcella Desiderò, aerei, ci si chiudeva in casa e, se si
Questo è un racconto breve sulla
mia nonna, che ha vissuto il cupo voleva accendere una luce, bisognava guerra, ma è sufficiente per capire
periodo della Seconda guerra mondiale.
coprire le fessure di finestre e porte, quanto essa fu tragica.
Quando cominciò la guerra, lei altrimenti i tedeschi sparavano. Gli aerei
aveva otto anni. Arrivarono i tedeschi, erano molto rumorosi, tanto che, quando
Giuseppe Giavara, classe II B
rubrica tutte
sull’arte
seguendo
la moda senza snaturare se stessi
che saccheggiarono
le case.del
Nel vivere
bombardarono
il ponte
negozio di alimentari di Beverare i sull’Adige a San Martino,
tedeschi facevano la spesa senza pagare li sentirono fino a
e, fuori dallo stesso negozio, nascosero Beverare.
sotto un albero di vite la contraerea. I
Girare per le strade
tedeschi, per paura, però, non sparavano non era pericoloso solo a
mai. Il padre di mia nonna, Guerrino, causa delle bombe. Un
aveva un negozio di alimentari a Trona uomo chiamato “Buba”,
di Sotto, che fu occupato dai tedeschi sordomuto, fu fermato e
per nasconderci i cavalli. Un giorno la interrogato dai tedeschi.
sua famiglia e degli amici si nascosero Lui rispose balbettando. I
in una stalla, ma furono scoperti; allora tedeschi allora volevano
scavarono dei rifugi in campagna per u c c i d e r l o ,
perché
andarci in caso di pericolo.
credevano
che
li
Le strade erano cosparse di bombe prendesse in giro. Per
Testimonianze
Moda e modi
Un quasi eroe a San Martino:
Don Mario Qualdi.
“Uccidete me
al posto loro”
E’ poco noto, ma anche a San
Martino di Venezze c’è stato una
specie di Salvo D’Acquisto.
Nel novembre 1944
l’Italia era divisa dalla
guerra: il centro-nord era
occupato dai soldati nazifascisti, mentre al sud
erano sbarcati gli Alleati,
che stavano risalendo la
penisola.
Il 25 novembre di
quell'anno a San Martino di
Venezze per poco non
avvenne un eccidio. Infatti
nella località di Ca’ Donà
durante un'esercitazione di
soldati tedeschi fu ucciso
mortalmente il loro
Anno 5, Numero 1
comandante. Vennero accusati
ingiustamente gli abitanti della zona,
che si apprestavano a celebrare la
festa della patrona Santa Caterina, e
per questo furono catturati per essere
fucilati. Nel frattempo era arrivato
sul luogo il cappellano di San
Martino, don Mario Qualdi, che,
informato della situazione, andò a
discutere con i capi dei soldati
tedeschi per cercare di liberare i
circa quaranta abitanti destinati alla
fucilazione. Vedendo che i suoi
sforzi si stavano rivelando vani, don
Mario rivolse ai militari tedeschi una
richiesta: “Uccidete me al loro
posto”. I tedeschi stavano per
accettare la proposta quando, per
intercessione di un gerarca fascista
(un certo Villerscoschi), i tedeschi si
convinsero che il
colpevole dell’omicidio
era uno di loro e per
questo liberarono i
prigionieri.
Questo episodio ci fa
capire che ci sono persone
che per salvare la vita
altrui sono disposte a
sacrificare se stesse.
Dario Distefano
classe III B
Pagina 7
A portata di mouse
I ragazzi e le nuove tecnologie
Facebook: ragazzi, usatelo, ma con consapevolezza!
Chi di voi non conosce abito in via…. Questa sera non
Facebook? Certo, tutti lo potrò chattare perché uscirò con
conoscono, ma pochi sanno gli amici fino alle tre del mattino”.
quanto possa essere pericoloso! Questa frase può essere fatale
Noi sì, perché ne abbiamo per voi, essendo quasi un invito a
parlato in classe con l'insegnante casa vostra per i ladri, che
di Italiano, ed è per questo che leggono i vostri post!
abbiamo deciso di avvertirvi.
-Hacker. Anche se si ha un
Prima di tutto, state tranquilli. profilo privato, sono molti gli
Non c’è nulla di male ad essere esperti che cercano di rubare
iscritti al social network
più famoso del mondo,
ma bisogna sempre e
comunque
fare
attenzione. I rischi sono
tanti. Di seguito vi
parliamo
dei
più
frequenti.
-Pubblicare
insulti. È successo
molte volte che le
persone, anche per
scherzo, abbiano fatto
commenti pesanti sui
datori di lavoro e, a
Facebook crea dipendenza.
seguire, siano stati
E’ uno dei pericoli più sottovalutati ma più evidenti
licenziati. Oppure è
di questo social network
capitato che degli
studenti abbiano insultato via l'identità degli altri, e molto
Facebook i loro professori, spesso ci riescono. Cercate
augurandosi perfino la loro quindi di non pubblicare mai
morte. Prima di farlo anche voi, indizi che potrebbero far
tenete presente che per le individuare all’acuto cervello degli
ingiurie si rischiano la galera e
il risarcimento dei danni (circa
un migliaio di euro). O, nel
migliore dei casi, una
sospensione e, forse, una
bocciatura.
-L’invito a nozze ai ladri.
Molto spesso gli iscritti a
Facebook hanno pubblicato il
loro indirizzo e nome
completo, parlando di quello
che avrebbero fatto di lì a
poco. Facciamo un esempio:
“Ciao a tutti! Mi chiamo...e
Anno 5, Numero 1
hacker la vostra password.
Sarebbe infatti per loro un gioco
da ragazzi.
-Informazioni
troppo
personali. Questo punto si
rivolge soprattutto alle ragazze.
Sono, infatti, loro che spesso
scrivono cose e pubblicano
immagini un po' troppo “private”.
Queste suscitano l’attenzione di
stalkers (cioè persone che
perseguitano un’altra a
scopo di vendetta) e
pedofili (persone che
amano i bambini in modo
sbagliato), che potrebbero
rendervi la vita impossibile.
È infatti questo quello che
è accaduto poco tempo fa
ad una dodicenne veneta
che, tramite Facebook, era
in contatto con un
trentaduenne, che ha
abusato di lei e ora è sotto
inchiesta.
Con quanto detto non
vogliamo scoraggiarvi
all’utilizzo di Facebook, ma
soltanto avvertirvi dei suoi
pericoli. Quindi il nostro
principale consiglio è quello di
accettare amicizie solo di
persone che conoscete nella
realtà. Facebook è un bel
modo di restare in contatto con
persone lontane, ma un
pizzico di buonsenso non
guasta mai. Così eviterete di
passare, da comuni iscritti a
questo social network, a
pesciolini impigliati nelle finte
maglie della Rete.
Francesca Favaron, II B
e Mattia Morando, II A
Pagina 8
A portata di mouse. La posta “tecnologica”.
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Cari ragazzi
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Cari ragazzi
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gli amici che
orno?
Grazie e ciao
_Veronica_
Cara Alice, caro anonimo e cara
Veronica, secondo me tutte le tecnologie di
cui disponiamo sono certamente il frutto di
un rapido progresso tecnologico ma, oltre ad
aiutare molte persone, possono essere anche
lame a doppio taglio. Nell’universo di
Internet sono milioni gli hacker che si
servono dei social network o di siti di ogni
tipo per commettere furti, raggiri o
addirittura omicidi. Sono molti i casi in cui
hacker professionisti si sono serviti di
Internet per commettere infrazioni di ogni
genere. Sia chiaro, questo non è un invito a
non usufruire dei social network, è solo un
consiglio: fate attenzione ad ogni possibile
minaccia. Facebook è diventato ormai una
Anno 5, Numero 1
moda, per questo molti ragazzi hanno un loro
profilo. Spesso i ragazzi inseriscono nella
lista degli amici anche ragazzi che non
conoscono perché hanno voglia di dimostrare
la loro popolarità nel web, ma non è molto
prudente aggiungere persone sconosciute
alla lista degli amici. Con questo spero di
aver soddisfatto le vostre richieste. Grazie
per averci scritto. Mi raccomando:
continuate a scriverci!
Magri Paolo, II A
Pagina 9
Animali: che storie!
La top cinque degli
animali più velenosi
del mondo
Quando si parla di animali
velenosi a tutti viene da pensare a
serpenti, a ragni o ad altre creature
simili. Non tutti sanno, però, che
esistono animali tanto carini quanto
letali. Fortunatamente non vivono qui
in Italia o nelle vicinanze, ma sono
so pr at t u t to a ni m al i e so t ic i.
Desidero quindi farvi una piccola
classifica, tenendo presente sia la
mortalità che la quantità del loro
veleno. Esistono infatti animali con
un veleno potentissimo ma in
quantità tale da non uccidere. Ecco
la nostra classifica.
Al primo posto c’è il MARBLED
CONE SNAIL. Questa piccola
lumaca di mare possiede un veleno
talmente forte da uccidere con una
sola goccia più di venti persone
Marbled Cone Snail
sparando fiocine cariche di veleno.
Non si contano però più di trenta
morti a causa di questo piccolo
essere, anche se non esiste un
Anno 5, Numero 1
antidoto.
Segue il POISON DART FROG,
una piccola rana non più grande di
due pollici, che diffonde per
contatto un veleno potentissimo
usato dagli indigeni per avvelenare
l e
Stonefish
velenoso al mondo.
C o nc l u do in fin e c o n u n
magnifico esemplare di serpente, l'
INLAND TAIPAN: è considerato il
serpente più velenoso al mondo. Pen-
Poison Dart Frog
Inland Taipan
frecce.
Un insospettabile velenosissimo
animale è il PESCE PALLA: è infatti
conosciuto in tutto il mondo per
essere una vera prelibatezza a tavola. Chi lo mangia va però incontro
alla morte se non è preparato da
chef esperti.
Altro pesce estremamente velenoso è lo STONEFISH, chiamato
anche pesce pietra. Ha nel dorso
tredici spine contenenti un veleno
che provocano un dolore atroce; di
certo non ha un bell'aspetto, ma può
sicuramente
vincere il premio di pesce più
sate che con un solo morso può
uccidere ben cento persone! Per
f o r t u n a è m o l to t im i d o e
difficilmente si registrano attacchi
all’uomo.
Però non bisogna disprezzare
questi animali e in generale quelli
che ci nuocciono perché molti di
loro lo fanno per difesa o per
sopravvivere, e poi siamo più noi che
facciamo male a loro distruggendo
sempre di più i luoghi in cui vivono
che viceversa.
Mattia Morando, II A
Pagina 10
Animali: che storie! La posta dei lettori
Cara Sara, grazie di avermi
mandato questa lettera. Ho fatto
parecchie ricerche sull’argomento e ho
deciso di parlarti del maltrattamento
degli animali.
Esistono
tantissimi
an i mal i :d o mes tic i, s el v agg i, d a
allevamento e tanti altri.
Questi animali a volte vengono
anche maltrattati come quelli del circo.
Infatti è naturale per un orso
ballare o per delle foche giocare con
un pallone? Oppure per un elefante
mantenere il suo peso di diverse
tonnellate sulle sole zampe posteriori?
O per dei felini saltare attraverso un
cerchio infuocato, considerato anche il
terrore degli animali per questo
elemento? Obiettivamente, crediamo
di NO! Invece, evidentemente, i
circensi trovano che tutto ciò sia
naturale e normale per gli animali. Per
fortuna alcuni circhi hanno scelto di
non utilizzare più gli animali, come il
circo australiano Flyng Fruit, il
canadese Cirque du soleil, il francese
Les Colporteurs, gli americani Minimus,
Nua ge, H iccup e mol ti al tri,
valorizzando al meglio la bravura di
giocolieri, trapezisti, clown, comici,
mimi, contorsionisti. Questa è la
direzione da seguire, l'unica civile,
Caro Massimo,
sono Sara di prima B.
Potresti scrivere un articolo
sugli animali?
Ciao e grazie da Sara
speriamo che tutti i circhi seguano
questo esempio.
I miei compagni di classe si
interessano molto agli animali e
facendo moltissime domande alla
professoressa Stoppa è venuto a galla
il discorso delle sperimentazioni sugli
animali. Esse vengono fatte a scopo di
studio e ricerca su animali da laboratorio. A seconda degli obiettivi, gli
esperimenti sugli animali possono avere
natura molto diversa. I più diffusi
consistono nel provocare in un animale
delle malattie e verificare la reazione
a determinati prodotti (farmaci o
cosmetici). Si fa questo credendo che,
se gli animali non hanno reazioni all’uso
dei prodotti da sperimentare, allora
non le avrà nemmeno l’uomo. Invece non
è sempre così. Molti anni fa provarono
Cara Diletta,
Sono una delle tue tante
amiche, sono Sara.
Potresti scrivere un articolo
sui canili?
Grazie da Sara.
Cara Sara,
grazie per la tua lettera, che mi
dà modo di parlare di un argomento
che mi sta molto a cuore perché
anch'io ho un cane a cui tengo molto.
Ci sono molti cani che vengono
abbandonati e ospitati dai canili,
oppure vengono portati direttamente
lì dentro.
Anno 5, Numero 1
In qualche canile i cani vengono
trattati male, perché viene dato loro
pochissimo da mangiare. Per questo
alcuni di loro sono troppo magri e si
ammalano, e qualche cane muore. Per
un farmaco per “aiutare” la gravidanza
e lo testarono su cagnoline incinte, e
per loro tutto questo andò a buon fine.
Appena questo farmaco andò in
commercio e fu dato a donne incinte, i
loro figli nacquero con le braccia più
corte del normale. Anche su questo
sono stati fatti molti servizi, tra cui
non molto tempo fa uno trasmesso per
“Striscia la notizia” con l’inviato
Edoardo Stoppa, che è andato a
Bruxelles con un beagle, la razza
canina più usata per questi
esperimenti, per far firmare ad un
partito europeo un contratto con
scritto di non usare più gli animali, di
qualunque razza essi siano, per gli
esperimenti.
Dopo tutte le cose dette dalla
professoressa Stoppa concludo
dicendo che per me le sperimentazioni
sugli animali non sono affatto giuste e
che bisognerebbe fondare altre associazioni per fermarle prima che
succedano altri fatti gravi come quello
del farmaco somministrato alle donne
incinte.
Massimo Favaro, I B
fortuna
nella
s t r a g r a n d e
maggioranza dei casi
chi si occupa dei cani
nei canili li tratta
bene. Per esempio,
non lontano da San
Martino c'è il rifugio
per cani di Fenil del
Turco, e lì i cani sono
trattati benissimo.
Adottare un cane al
canile non costa ed è
meglio che prenderne
uno di razza.
I cani nei canili aspettano solo di
essere adottati e curati con amore.
Diletta Bellinello, I A
Pagina 11
Moda e modi
rubrica sull’arte di vivere seguendo la moda senza snaturare se stessi
Vita
da cani
Avete mai visto, per strada,
quei cagnolini che indossano
vestitini e scarpine?
Bene, sappiate che in Cina
sono arrivati un po’ più in là.
Cara Sara,
ti ringrazio per avermi scritto.
Il 14 febbraio si festeggia san
Valentino, la festa degli
innamorati.
Si stima che l’origine di questa
festa risalga ai tempi dei Romani,
quando venivano svolti alcuni riti
pagani per favorire la fertilità nei
campi, come spargere del sangue di
animali per le strade.
Le case venivano pulite e, al
loro interno, venivano sparsi del
sale ed una particolare farina.
Il rito vero e proprio
consisteva in una sorta di lotteria
dell’amore, nella quale i nomi delle
donne e degli uomini venivano messi
in alcune urne e mescolati, poi un
bambino doveva scegliere a caso
alcune coppie che avrebbero
vissuto insieme per un anno. L'anno
successivo si ricominciava con altre
Anno 5, Numero 1
La nuova usanza è quella di
tingere i cani in modo da farli
assomigliare ad animali selvatici.
I cani più gettonati per
trasformarli in questo modo sono
i Chow Chow, che con il loro pelo
lungo vengono tinti con le stesse
macchie dei panda, e i Golden
Retriever, il cui pelo viene
mutato in modo da sembrare
simile a quello delle tigri.
Qualcuno trova quindi
divertente camuffare il proprio
cane. Chissà il cane cosa ne
pensa! C’è da scommetterci che,
se potesse dire la sua, non si
mostrerebbe affatto contento di
essere scambiato per un felino o
per un panda. Purtroppo è
costretto a sopportare in
silenzio le follie degli umani!
Cara Adele,
sono Sara di 1 B.
Potresti scrivere un
articolo su san
Valentino?
Ciao e grazie da Sara
coppie.
I primi padri della chiesa
cercarono di mettere fine a questa
pratica cercando un santo “degli
innamorati”. Nel 496 d.C. papa
Gelasio annullò questo rito pagano
ed ebbe così inizio il culto di San
Valentino, un vescovo che era stato
martirizzato duecento anni prima.
È considerato il patrono degli
innamorati poiché la leggenda narra
Adele Marcomini, I B
che egli fu il primo religioso che
celebrò l'unione fra un legionario
pagano e una giovane cristiana. La
storia di san Valentino ha due finali
diversi. Secondo una versione,
quando l'imperatore Aureliano
ordinò le persecuzioni contro i
cristiani, san Valentino fu
imprigionato e picchiato. Invece la
seconda versione racconta che nel
270 d.C. il vescovo Valentino,
famoso per aver unito in
matrimonio un pagano ed una
cristiana,
fu
invitato
dall'imperatore pazzo Claudio II
che tentò di convincerlo a
convertirsi nuovamente al
paganesimo. San Valentino rifiutò
di rinunciare alla sua fede e,
im pr ud en t em e nt e, t e ntò d i
convertire a sua volta Claudio II al
cristianesimo. Il 24 febbraio del
(Continua a pagina 14)
Pagina 12
Le nostre idee su ...
LETTERA APERTA
Cara redazione del Giornalino,
vorrei parlarvi della tragedia avvenuta il 13 febbraio nel Mar Tirreno alla Costa Concordia.
La nave da crociera Costa era partita da due ore la sera di venerdì 13 gennaio, con a bordo
quattromila persone circa tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Per quella compagnia di navigazione
era ormai consuetudine passare davanti vicino all’Isola del Giglio per salutare gli abitanti e soprattutto
un vecchio comandante che era ormai in pensione. Quel saluto che si svolgeva frequentemente consisteva
in tre lunghi fischi della nave, che accendeva tutte le luci per farsi vedere dai cittadini. Quella sera la
nave era comandata dal comandante Schettino e poco dopo le 21.00 iniziò la tragedia, quando la Costa
Concordia, che viaggiava a venti nodi, passò troppo vicino all’isola e urtò con la fiancata sinistra uno
scoglio, producendo uno squarcio sullo scafo. Diminuì così la velocità, iniziò ad entrare acqua, la nave
girò su se stessa e si fermò adagiandosi sul fianco destro, di fronte all’isola. Molte persone, per fortuna, si
sono salvate grazie alle scialuppe, ma altre sono morte inghiottite dall’acqua.
È da un po’ che mi chiedo: dov’era il comandante Schettino al momento della tragedia? Secondo
me, se al posto di continuare a dire che c’era semplicemente un problema al generatore avesse avvisato la
gente dell’accaduto, forse si sarebbe potuto salvare tutti. Al telegiornale dicevano che hanno trovato la
scatola nera della nave non funzionante. Secondo voi l’ha fatto apposta per dare una parte della colpa
alla compagnia? Voi che ne pensate? Per voi è giusto che il comandante sia agli arresti domiciliari
quando, invece, dovrebbe essere in prigione? In Italia secondo me non c’è tanta giustizia. Perché una
persona che combina un guaio così grave non dovrebbe scontare una pena pari alla gravità
dell’accaduto? Che ne pensate voi?
Gianluca Nale, classe II B
Grazie, Gianluca, perché con la
tua lettera tieni viva l’attenzione su
un fatto che fa riflettere molti
italiani. Ha fatto riflettere anche me
ed è per questo che ho deciso di
occuparmi della tua lettera.
Risponderò alle tue domande, a
cominciare dalla prima: dov’era
il famigerato comandante
Schettino al momento della
tragedia? Le fonti affermano
che Schettino si trovava sulla
plancia, che è una posizione di
rilievo che va da un lato all'altro
della nave, per poter dare agli
addetti al servizio di ponte e di
navigazione una visione quasi
completa dell'orizzonte circostante
la nave e poter così gestire al più
alto livello di sicurezza. Come ci hai
già detto, il comandante è passato
troppo vicino alla costa e ha
provocato uno squarcio nello scafo,
tutto questo per salutare gli abitanti
dell’Isola del Giglio. Ora tutti ci
chi ediamo per ché una t al e
imprudenza. Al di là di ogni scusa,
Anno 5, Numero 1
si deve dire che un bestione con
quattromila persone a bordo non è
un giocattolo e non va manovrato
come una barchetta di plastica. Per
la questione del saluto, penso che un
oggetto lungo trecento metri
illuminato a giorno in piena notte si
possa vedere sia a centocinquanta
che a trecento metri (per quel che ne
so). Sono d’accordo con te: se il
comandante si fosse reso conto della
gravità dei fatti e avesse dato subito
l’allarme, si sarebbe potuto condurre
le operazioni di salvataggio in tutta
tranquillità e senza nessuna perdita.
E ora veniamo alla scatola nera. La
scatola nera è un apparato installato
a bordo di un aeromobile o di
un'imbarcazione per registrare una
serie di dati durante il movimento e
preservarli in caso di incidente.
L’ipotesi che possa averla rotta
Schettino è piuttosto
improbabile. Quanto al fatto che
sia ai domiciliari, lo prevede la
legge e noi non possiamo
contestare questa decisione.
Certo però è che questo fatto ha
suscitato non poche polemiche.
Dovremo aspettare per vedere gli
sviluppi e speriamo che il
comandante abbia ciò che si
merita, secondo la gravità di
quanto ha fatto.
Ti ringrazio per aver mandato
questa lettera alla redazione e
avermi dato la possibilità di riflettere
e di far riflettere su questo
particolare argomento.
Enrico Gibin, classe III A
Pagina 13
Le nostre idee su...
(Continua da pagina 12)
270 d.C. san Valentino fu lapidato
e poi decapitato. La storia
sostiene, inoltre che, mentre
Valentino era in prigione in attesa
dell'esecuzione, si fosse
innamorato della figlia cieca del
guardiano e che con la sua fede
avesse ridato miracolosamente la
vista alla fanciulla. Si racconta che
prima di morire Valentino le avesse
mandato un messaggio d'addio che
si concludeva con l’espressione "dal
vostro Valentino". Una frase che
nel tempo è diventata sinonimo di
vero amore.
Oggi il giorno di san Valentino
gli innamorati si scambiano le
“valentine”, dei bigliettini d’amore
che rappresentano dei temi tipici
di san Valentino, come cuori,
colombe e l’immagine di Cupido con
arco e frecce. Dopo i biglietti di
Natale, quelli di san Valentino sono
i più venduti: pensa che ogni anno
Q ualche m ese f a in
televisione è apparsa la
pubblicità dell’ultimissimo titolo di
Need for Speed: The Run.
Nel gioco impersonerete
Matt, che all’inizio della storia si
sveglia in un’auto in fondo al
mare. Dopo essere riuscito a
scappare e a riemergere,
incontra una ragazza che gli
offre un’auto per partecipare alla
corsa coast to coast attraverso
l’America. Così, Matt si mette al
volante di una Lotus e sfreccia
per le strade di San Francisco.
Il gioco si sviluppa in
ventisei episodi, in cui si deve
cercare di portare a termine
determinati obiettivi per le strade
degli U.S.A. È presente nella
parte alta dello schermo uno
specchietto retrovisore, nel quale
compaiono incrinature molto
realistiche. Se l’auto viene
colpita la barra della vita
diminuirà e sulla carrozzeria
Anno 5, Numero 1
se ne vendono più di un
miliardo!
Esistono anche alcuni
proverbi su san Valentino:
- Per san Valentino
fiorisce lo spino
- Per san Valentino la
primavera sta vicino
- A san Valentino ogni
"Valentino" sceglie la sua
"Valentina"
(detto
piuttosto antico).
Spero di
esserti
stata utile, ciao e grazie!
Adele Marcomini
classe 1B
Il videogioco del mese
Need for Speed
The Run
compariranno graffi e
ammaccature; se l’auto viene
distrutta si perde una vita e si
riparte dall’ultimo checkpoint. Nel
corso della storia il gioco
cercherà ogni scusa per
cambiarvi la macchina, che non
può essere scelta dal giocatore.
Compariranno diverse sequenze
quick time event a rallentatore,
dove la visuale diventa in prima
persona e muovendo il nunchuck
bisogna trovare un’apertura nei
blocchi stradali della polizia o
evitare degli ostacoli, oppure
quando l’auto prende una rampa
si può scegliere di farle compiere
una rotazione a 360° (cosa in
realtà impossibile, ma molto
spettacolare). Il sistema di
controllo è lo stesso di sempre,
ma predilige i pulsanti materiali e
non sfrutta il wii mote. In giochi
del genere la wii è sempre stata
il fanalino di coda e viene
sempre penalizzata dal punto di
vista grafico.
Al di là di questo ostacolo
Need for Speed the Run non ha
com unq ue soddisf at t o le
aspettative dei giocatori e non
risulta tanto ‘speciale’ come
annunciato dalla pubblicità.
L’esperienza di gioco è davvero
corta ed è allungata solo dalle
Sfide (in cui si possono utilizzare
e personalizzare le auto
sbloccate) e da un Multiplayer
semplicemente abbozzato. I
danni non influiscono sulle
prestazioni dell’auto e si limitano
(Continua a pagina 15)
Pagina 14
Le nostre idee su...
(Continua da pagina 14)
a far accartocciare
leggermente
la
car r ozzer ia
sen za
toccare
però
i
preziosissimi finestrini.
Il
parco
auto
è
accettabile, ma non
arriva alle centinaia di
auto disponibili su Gran
Turismo
e
Forza
Motorsport..
Inoltre
sono presenti moltissimi buchi
nella trama e vi ritroverete ad
aver percorso centinaia di miglia
attraverso gli Stati Uniti senza
esservene resi conto. Non si
può tralasciare un altro grande
dif etto che salta subito
all’occhio, cioè che ogni volta
che l’auto scende sotto i cento
all ’or a
o
compie un testacoda, il gioco la
rimetterà subito in pista senza
darvi alcun preavviso. Questa
cosa accade molto spesso
durante i duelli con la polizia, e credetemi - non è divertente
essere
trasportati
improvvisamente lontano mentre
stavate eroicamente resistendo
ad un assalto della polizia. A
proposito della polizia,
è veramente tosta ed
a b b a s t a n z a
intelligente da tenersi
lontana dalla corsia
contromano. Stessa
cosa non si può dire
degli altri piloti, che
non
lottano
minimamente
per
tentare di difendere la
posizione e sembrano
quasi elementi di contorno. Un
altro difetto: il prezzo è altissimo,
ben cinquanta euro!
Per concludere, The Run è
un gioco di qualità media, non
degno dei precedenti capitoli
quali Need for Speed Most
Wanted e Underground.
Enrico Gibin, classe III A
E ora ... MUSICA!
In questo articolo parlerò
proprio di loro: curiosità, date in
Italia e le loro canzoni più famose.
Per iniziare, Justin Bieber, il
diciassettenne canadese che ha
conquistato subito con la sua voce
il cuore di tutte le teenager, dal suo
primo album “My world”, fino
all’ultimo, “Believe”. È fidanzato
con Selena Gomez, cantante e
attrice, anche se il suo cuore
apparterrà per sempre alle sue fan,
che lo seguono in qualunque parte
del mondo. I suoi colori preferiti
sono il viola e l’argento e adora
mangiare quantità industriali di
mentos. Oltre che cantare suona
ben quattro strumenti: la batteria, la
chitarra, la tromba e il pianoforte.
Altre curiosità su di lui:
- mangia molto lentamente;
- crede che una ragazza
debba essere viziata d'amore, non
di soldi;
- odia le ragazze snob;
- preferisce le mele verdi;
- ama le ragazze che sanno
sempre cosa dire;
Anno 5, Numero 1
Justin Bieber
e Michel Telò: i
cantanti più
ascoltati del
momento
- non gli piace la ragazza del
video di EENIE MEENIE, perché
non sa ballare;
- pensa che sia veramente
carino quando una ragazza si
addormenta su di lui
- vuole una ragazza che
indossi le Converse, perché pensa
che si accoppiano bene quando lui
indossa le sue Supra;
- ama la vendetta;
- una volta urlò contro una
guardia di sicurezza per aver
trattato male una sua fan;
- adora il gelato con panna,
fragola e lamponi;
- ha paura dei ragni e delle
scale mobili;
- gli piace dire alle fan delle
cose dolci per vedere le facce che
fanno;
- in una prova di coraggio si è
dovuto pitturare le unghie di rosa e
camminare fra il pubblico.
Justin ha già fatto un concerto
qui in Italia, a Milano, ed è stato un
gran successo! Per il tour 2012
forse ci sarà una tappa in Italia ma
non si sa ancora quando, si dice il
4 ottobre a Roma.
Di certo non mi sono
(Continua a pagina 16)
Pagina 15
(Continua da pagina 15)
dimenticata di parlare di Michel
Telò, con la sua nuova canzone “Ai
se eu te pego” già ballata da tutti!
Ecco il testo:
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
Delícia, delícia
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
Sábado na balada
A galera começou a dançar
e passou a menina mais linda
Tomei coragem e comecei a falar
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
Delícia, delícia
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
Sábado na balada
A galera começou a dançar
e passou a menina mais linda
Tomei coragem e comecei a falar
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
Delícia, delícia
Assim você me mata
Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego
La sua carriera è iniziata molto
presto, all'età di dodici anni,
entrando a far parte di un gruppo
musicale, i Group Guri. Michel non
solo canta, ma anche
compone le sue canzoni e
balla sulle loro note. Anzi, è
proprio l'energia che mette
nelle sue performance
come cantante-ballerino il
segreto del suo successo.
Nel 2009 ha debuttato
come solista ed è diventato
famoso in tutto il mondo nel
2011 proprio con il pezzo
“Ai se eu te pego”. La fama
planetaria di questa
canzone è dovuta al
calciatore brasiliano Neymar, che
per festeggiare una vittoria si esibì
pubblicamente nella coreografia del
brano. Ben presto balzò in vetta alle
hit brasiliane e poi a quelle europee.
In Italia si è piazzato in pochi giorni
al num er o uno d i iT unes ,
guadagnandosi il disco d'oro e poi
quello di platino.
Il prossimo concerto di Michel
Telò in Italia è fissato l'11 marzo a
Roma.
Matilde Decimi, IIIA
SPORT, SPORT, SPORT!
Gli sport estremi come bungee
jumping, paracadutismo, rafting,
freeclimbing, motocross acrobatico
e molti altri sono visti da tutti come
delle pazzie, delle azioni che
possono portare i praticanti alla
morte. In realtà ciò non vale per tutti
questi sport: infatti molti di loro
utilizzano le attrezzature di
sicurezza più avanzate, ma a volte
le disgrazie non si possono evitare.
Il più pericoloso tra loro, come
dimostrano tanti episodi di cronaca,
rimane il paracadutismo. Il più
grande sviluppatore e progettista di
tute alari per paracadutismo è
Patrick De Gayardon, diventato
famoso proprio per aver utilizzato
per primo queste tute; lui diceva: “Io
e la mia tuta siamo una sola cosa”.
La discesa con tuta alare è una
specie di paracadutismo ma con
una particolare tuta per una discesa
che può raggiungere fino a 400
chilometri orari e seguita da un
dolce atterraggio fornito da un
Anno 5, Numero 1
Sport estremi
resistente paracadute.
Molti degli sport estremi sono quasi
sconosciuti e praticati da poche
persone. Uno degli sport più
elettrizzanti secondo me è il
motocross acrobatico, lo stesso che
secondo i sondaggi coinvolge
maggiormente i ragazzi, che è un
insieme di acrobazie mozzafiato a
bordo di meravigliose e potenti moto
da cross.
acrobazie il tutto eseguito in un
ambiente urbano, una sorta di
conformarsi alla città diventando
parte di essa.
Infine uno degli sport estremi più
famosi è il bungee jumping, che
viene eseguito con un potente
elastico che frena bruscamente la
caduta da una struttura molto alta,
spesso palazzi o ponti.
Paolo Magri, classe II A
Invece sono pochi a praticare lo
snowboard estremo, che
sostanzialm ente è c om e lo
snowboard ma viene eseguito su
discese più ripide e impervie.
Lo sport che amo di più è il parkour.
Non è uno sport molto conosciuto.
E' una sorta di arrampicata mista ad
Il parkour
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Cara Sara, grazie per avermi
mandato questa lettera. Adesso ti
racconto quello che so e le
informazioni che ho trovato
navigando in Internet.
Cara Chiara, potresti
scrivere un articolo sul
pattinaggio?
Ciao da Sara (I B)
Il pattinaggio in linea è uno
sport individuale praticato con i
pattini in linea sia con fini agonistici che come hobby. I pattini in
linea, detti anche Rollerblade,
sono una variante di quelli
tradizionali, dove le ruote sono
disposte in linea anziché a
coppie. Il campione italiano di
pattinaggio in linea è Riccardo
Passerotto.
Il pattinaggio sul ghiaccio,
invece, si pratica usando dei
pattini che hanno delle lame
molto strette agganciate a delle
apposite scarpe. La campionessa
italiana di pattinaggio sul
ghiaccio è Carolina Kostner.
Il pattinaggio artistico a
rotelle è uno sport individuale, di
coppia o di gruppo molto simile a
quello sul ghiaccio ma meno
popolare. Fa parte delle specialità
olimpiche dal 1981. Nella coppia
artistica si pattina in due,
maschio e femmina, su una
musica eseguendo dei passi e
delle prove particolari, tra cui
prese, salti, spirali e trottole. La
coppia danza riprendendo i
tipici balli da sala. La difficoltà
sta nell'eseguire passi di piede
complessi. Infine il pattinaggio
spettacolo consiste in un
insieme di quattro o più
pattinatori e/o pattinatrici che
eseguono in coordinazione
passi, figure e difficoltà in
armonia con il tema musicale
prescelto. Lo scopo è quello di
fare spettacolo, quindi di dare
massima interpretazione ed
espressione alla coreografia
presentata.
Se queste informazioni
hanno destato il tuo interesse per
il pattinaggio, sappi che il
pattinodromo più vicino è a
Rovigo, nel quale c’è
un’associazione, lo Skating Club
Rovigo, a cui potrai rivolgerti per
iniziare una magnifica avventura
in questo sport.
Chiara Valsensi, I A
Come avrete già capito dalle pagine precedenti, quest’anno la redazione risponderà
alle lettere il più possibile all’interno di specifiche rubriche. La posta che esula del
tutto dagli argomenti delle rubriche continuerà a ricevere risposta in questo spazio.
Quando si viene derisi
Cari ragazzi del giornalino, sono un’alunna che ha un piccolo problema e per questo i miei compagni
mi danno un soprannome poco carino. Non vi scrivo perché mi sento presa in giro, ma per il fatto che non
gradisco questo appellativo. Cosa posso fare?
Grazie per la vostra attenzione.
Lettera firmata
Grazie a te per averci scritto, questo argomento è molto interessante da trattare e siamo contente di
consigliarti. Innanzitutto ci dispiace molto che in questa scuola ci siano delle persone così immature da
beffarsi di altri compagni che sono momentaneamente in difficoltà. In primo luogo ci rivolgiamo a te:
ignorali, lasciali perdere, sii sicura di te stessa e non preoccuparti, perché anche noi veniamo prese in giro e
non ci interessa un bel niente, perché chi lo fa è mosso da sentimenti di invidia e di arroganza. In secondo
luogo ci rivolgiamo a quei tali che ti prendono in giro: facendo così, non sembrerete più spavaldi, ma
solamente più ottusi e sciocchi. E con questo ribadiamo il concetto che deridere le persone è inutile. E se ti
prendono nuovamente in giro, scrivici ancora!
Irene Cominato e Sofia Farinella, classe 2^B
Anno 5, Numero 1
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Cari ragazzi del giornalino,
potete scrivere un articolo con
una foto di un alieno?
Ufologo curioso
Caro ufologo, ti ringrazio per l’attenzione che porti su un argomento che
ai ragazzi interessa moltissimo.
Comincio, intanto, a spiegarti cosa si intende per ufo o alieno: con questa
parola si intende qualunque oggetto che non sia identificato.
Gli avvistamenti sono cominciati nel 1947, quando un uomo disse di aver
visto degli oggetti volanti fuori dal finestrino del suo aereo.
Nessuno sa con certezza da dove vengano gli alieni. Potrebbero venire da
ogni parte dell’universo, fuorché dal nostro sistema solare, sennò li
avremmo già scoperti.
Gli ufologi, in questo senso, sono molto prudenti e preferiscono non
sbilanciarsi.
Alcune persone affermano di avere stretti contatti con gli alieni; queste
persone vengono chiamate mistici.
Hawking, un astronomo e matematico britannico, sostiene che gli alieni
esisterebbero e per questo afferma: “Pensate se una razza molto più
avanzata della nostra sbarcasse sulla Terra: sarebbe come lo sbarco di
Cristoforo in America, sarebbe la fine degli indigeni. Gli alieni potrebbero
sfruttare la Terra per avere nuove risorse che hanno esaurito sul loro
pianeta”.
Ma non dobbiamo solo pensare che gli alieni possano essere un razza
malvagia, che arrivando sulla Terra distruggerebbe tutto; potrebbero
anche essere un’innocua razza che venendo sulla Terra potrebbe aiutare
la tecnologia e la scienza.
Per ora tutte queste sono solo teorie, che però andando avanti con il tempo
stanno trovando sempre più basi.
Alex Raule, II A
L’angolo della poesia e del racconto
Primavera
Le nubi hanno adombrato la terra,
lievi cadono le foglie,
come cade dal cuore il mio amore.
Gli uccelli da un albero
presso un ruscello prendono il volo.
Cammino su e giù,
c’è una cosa laggiù:
è uno scrigno molto bello,
in mezzo al ruscello.
Sono stanco e lascio la città
torno a casa da mamma e papà.
Giuseppe Giavara, II B
Anno 5, Numero 1
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