Scarica - Confcommercio Trentino

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MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014 ANNO XII - N. 36
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected]
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
AUTONOMIA
Finanziaria, il governatore apre la trattativa. Negli asili previsti duecento posti
QUANTO COSTA
LA GIUSTIZIA
«Scuola, ottocento assunzioni» Comunità,
arranca
riforma
Dai sindacati via libera a Rossi laDaldoss
di ROBERTO TONIATTI
L’
eventuale nuova
competenza provinciale in tema
di «amministrazione dell’amministrazione
della giustizia» ha suscitato talune perplessità che sarebbe improprio non prendere sul serio: dubbi e resistenze mentali, infatti, non
si superano negandone a
priori ogni fondamento e
neppure, evidentemente, rinunciando a sollecitare la
delega di tali funzioni statali. Occorre piuttosto intervenire in modo tempestivo, partecipato e programmato per renderne l’esercizio migliore, efficiente e affidabile.
In particolare, giova ricordare che la nuova competenza riguarderebbe tutti i servizi amministrativi e
logistici serventi la funzione giurisdizionale: semplificando, si tratta di competenze che ora appartengono all’amministrazione del
ministero, non al Consiglio
superiore della magistratura. Rimarrebbero dunque
estranei all’azione provinciale tanto la funzione giurisdizionale in sé quanto reclutamento, nomina e progressione di carriera dei
magistrati, questioni che rimarrebbero dunque nel
contesto della sovranità statale.
In proposito, peraltro, si
deve riconoscere che l’acquisizione della competenza comporterebbe vantaggi
— in termini di migliore
qualità e territorialità del
servizio pubblico — ma anche oneri di governo molto
rilevanti, come del resto
non potrebbe non essere
solo a ricordare che autonomia significa sempre responsabilità. A maggiore
autonomia, di conseguenza, corrisponde maggiore
responsabilità. Sembra utile pertanto indicare
l’opportunità di agire almeno su tre fronti, ciascuno
di per sé molto impegnativo.
Il primo riguarda il campo della deontologia professionale: i funzionari della giustizia trentina e dell’Alto Adige/ Südtirol dovranno darsi un codice etico di comportamento; si
dovranno poi precostituire
sedi istituzionali, non corporative e rappresentative
di tutti gli shareholders,
che vengano preposte alla
vigilanza ed eventualmente
alla sanzione di comportamenti professionalmente
non corretti. L’etica e la professionalità coincidono: la
dimensione dell’etica pubblica — una delle autentiche risorse tradizionali di
trentini e altoatesini-sudtirolesi — dev’essere riconosciuta formalmente nella
sua portata complementare rispetto al buon funzionamento dell’apparato legislativo e amministrativo.
Il secondo campo concerne la sperimentazione
— auspicabilmente da prevedere nelle norme di attuazione — di forme di gestione professionale del bilancio della giustizia territoriale che, con buona pace dei
magistrati, rappresenta
un’enorme lacuna dell’organizzazione giudiziaria italiana nel cui contesto profili
professionali di funzionari
ad hoc sono del tutto inesistenti. La sperimentazione
elaborata dalle due autonomie provinciali integrali potrebbe servire da laboratorio per il resto d’Italia. In argomento, tuttavia, in ragione delle possibili interferenze con la funzione giurisdizionale e soprattutto
con l’esercizio dell’azione
penale, sarebbe almeno opportuno se non indispensabile prevedere un protocollo d’intesa con il Consiglio
superiore della magistratura; sarebbe altresì utile prevedere percorsi formativi
ad hoc.
Codice comportamentale
Regali, l’università fissa le regole
TRENTO — Stabilizzazione di 700 precari, 500
dei quali tra elementari,
medie e superiori e altri
duecento nella scuola dell’infanzia. Questa l’idea di
fondo che il presidente
della Provincia Ugo Rossi
ha presentato ieri ai rappresentanti sindacali del
mondo della scuola. «La
stabilizzazione degli insegnanti è uno degli obiettivi della giunta» ha ribadito Rossi. Positivo il giudizio dei sindacati. «Un
buon inizio» hanno detto
al termine del vertice i rappresentanti di Cgil e Cisl.
«Sulla modifica dell’orario di lavoro non c’è alcun
margine di trattativa» ha
messo in chiaro invece la
Uil.
TRENTO — Carlo Daldoss ha illustrato in commissione la «sua» riforma
delle Comunità di valle, ma
il compromesso cui pensa
l’assessore sembra non convincere. Non è solo l’opposizione a storcere il naso,
convinta che le Comunità
di valle debbano essere
semplicemente chiuse. Anche in maggioranza le posizioni restano diverse. Mentre Walter Kaswalder (Patt)
dice no a un qualsiasi ruolo
politico delle Comunità,
Alessio Manica (Pd) torna a
insistere sulla necessità del
voto popolare «se si vuole
che le Comunità di valle
possano fare scelte strategiche. I sindaci — ricorda —
faranno sempre gli interessi del proprio Comune».
A PAGINA 3 Bari
A PAGINA 2 Scarpetta
Ore calde
A PAGINA 4 Damaggio
Pubblicato il rapporto sulle differenze di genere nell’amministrazione
Comune, avanzano le donne
L’intervento
NON MI SCHIERO
Governo
MA APPREZZO
in crisi,
I
L PATTO
Provincia
ROBOL-MANICA
preoccupata di ALESSANDRO OLIVI
I vertici sono rosa. Stipendi, uomini più ricchi
Lei nega tutto
Valle di Non,
giallo familiare
«Accoltellato
dalla mia ex»
A PAGINA 5
TRENTO — A Palazzo Thun le
donne ricoprono i tre ruoli più alti nella gerarchia dell’amministrazione: segretario generale, vicesegretario generale e direttore generale. Ma sono ancora in netta minoranza tra i dirigenti e, nel complesso, sono in maggioranza nelle
classi di stipendio più basse. È
quanto emerge dai dati di genere
del Comune, pubblicati in queste
ore sul sito internet dell’amministrazione e aggiornati a dicembre
2013.
Domani a Bolzano
Corte d’Appello
Si riapre
il processo
per Grisenti
A PAGINA 5 Roat
A PAGINA 6 Giovannini
CONTINUA A PAGINA 7
Intesa lontana
TRENTO — Mentre
Renzi si prepara a
raccogliere il testimone
del governo da Letta, il
Trentino rischia di dover
ricominciare a tessere la
tele di Penelope della
trattativa. «Noi — dice
Rossi — intanto
presentiamo i ricorsi».
A PAGINA 7
Il mio attuale ruolo è tale da
rendere inopportuna
un’azione di mera
sponsorizzazione di uno dei
candidati al congresso.
Negli ultimi anni ho sempre
cercato di pormi come
possibile figura di sintesi
tra il partito, le istituzioni e
il territorio: non ho mai
avuto incarichi all’interno
del Pd, né ho costruito
attorno a me correnti o
gruppi organizzati. Questa
mia «solitudine» l’ho anche
pagata, ma non rinuncio
all’idea di sentirmi libero di
scegliere senza pregiudizi e
paradigmi precostituiti.
CONTINUA A PAGINA 7
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Montagna, al festival Trentino
sviluppo
quattrocento film
Calano le indennità
Cultura
IL LIBRO
Rigoni
Stern
e la forza
di dire no
A PAGINA 13 Boschi
TRENTO — L’anteprima mondiale del film muto del 1924 «The epic of
Everest» restaurato nel
2013 dal British film institute, inaugurerà l’edizione 62 del Trento Filmfestival, il 25 aprile, che vede oltre 400 pellicole inviate per partecipare. Il
Messico sarà la nazione
ospite della rassegna che
quest’anno raddoppia le
sale: oltre al Modena, anche il cinema Vittoria.
A PAGINA 14 Ferro
Industria
MARANGONI
2
Un
team
eviterà
tagli
selvaggi
A PAGINA 11
TRENTO — Ieri l’assemblea di Trentino sviluppo
ha dato i natali al nuovo
cda con Tosi presidente insieme ai consiglieri Flor e
Rigotti. Il monte indennità viene ridotto da 200 a
160.000 euro. Entro l’estate 2014 si prenderà una
decisione definitiva sullo
scorporo del settore turistico. Inoltre per accogliere il manager saranno necessarie modifiche che supereranno l’estate 2015.
A PAGINA 11 Orfano
Codice cliente: 2684846
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Mercoledì 12 Febbraio 2014 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Università Le due normative rischiano di sovrapporsi. De Pretis rassicura: arriveremo alla meta. Regali, tetto di 150 euro
Conflitti d’interesse, l’ateneo si regola
Arriva il codice di comportamento. Quello etico è atteso da due anni e mezzo
TRENTO — La prima commissione, istituita con mandato dell’allora rettore Davide
Bassi, avviò il lavoro nel maggio 2011. Obiettivo: definire il
Codice etico, ovvero il documento che in base alla riforma
Gelmini ogni ateneo avrebbe
dovuto approvare nei sei mesi
successivi all’adozione della
legge (quindi entro luglio
2011, considerata l’entrata in
vigore della legge il 29 gennaio
2011). Nel mezzo ci fu un forum di discussione, un dossier
redatto da un gruppo di studenti di Giurisprudenza, poi
una prima bozza definita nel
febbraio 2012, una seconda
versione a novembre 2012. A
seguire la prima frenata e la delicata fase di transizione statutaria con annessa elezione dei
nuovi organi di governo (Senato, rettrice, cda, consulta dei direttori e via discorrendo).
A giugno 2013 l’ultimissimo
atto: il testo torna nella terza
versione in Senato accademico, dalle osservazioni suggerite dal consesso, emerge un’ultimissima bozza (la quater, si potrebbe dire). E oggi? Il testo,
malgrado l’intenso lavoro, non
è ancora stato licenziato. In
compenso, è già stata predisposta una prima bozza del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, in attuazione della legge Severino anticorruzione. Il documento è a disposizione della comunità accademica per eventuali suggerimenti. Di qui alcune osservazioni: coordinare senza generare incongruenze sia codice etico (rivolto a studenti, personale e docenti), sia codice dei dipendenti pubblici (rivolto in
particolare a personale tecnico
e amministrativo) sia codice disciplinare (rivolto a docenti e
personale tout court).
Codice etico in sospeso
Un percorso a ostacoli ancora incompiuto. Il codice etico,
in base all’articolo 37 del nuovo statuto, «definisce i comportamenti attesi per tutte le componenti della comunità universitaria e detta le regole di condotta nell’ambito della comunità e verso l’esterno». Se, sulla
carta, il documento doveva essere approvato a luglio 2011,
ancora oggi non s’è arrivati alla promulgazione. «È stato consegnato il materiale definitivo
e tutto tace da molti mesi» sintetizza Lorenzo Sacconi, membro della commissione incaricata di occuparsi del Codice.
Dalle modifiche di giugno
2013, precisamente, si attendono segnali. «C’è stata una lunga fase istruttoria condotta dall’ex commissione — precisa la
rettrice Daria de Pretis — Ora
andremo avanti e prossimamente il testo tornerà in Senato e poi verrà sottoposto alla
Consulta dei direttori». Ne seguirà una fase di pubblicazione e cernita degli emendamenti. «Insieme dovremo arrivare
alla meta» spiega la rettrice.
Codice di comportamento
Nel frattempo, però, si avvicina molto più rapidamente
l’approvazione del codice di
comportamento previsto dalla
legge anticorruzione. Il documento, in base ad alcune osservazioni già presentate dal personale docente, andrebbe però
discusso e armonizzato col codice etico, per evitare sovrapposizioni o contraddizioni. Procedendo con ordine, il Codice
in questione si applica a tutto
il personale dirigente, tecnico
amministrativo, e ai collaboratori ed esperti linguistici dell’ateneo. Il personale docente e ricercatore segue invece i princi-
pi generali declinati nel «Codice di comportamento nazionale».
I limiti
Venendo alla sostanza, il testo disciplina per esempio la
materia dei regali: «Il lavoratore — si legge — non chiede,
né sollecita, per sé o per altri,
regali o altre utilità, neanche
di modico valore, a titolo di
corrispettivo per compiere un
atto d’ufficio da soggetti che
possano trarne, anche indirettamente, beneficio». A titolo
simbolico è fissata una soglia
di valore, pari a 150 euro, dei
regali ricevibili.
Quanto al conflitto d’interessi: «Il lavoratore, all’atto dell’assegnazione all’ufficio, comunica per iscritto entro 15 giorni,
al responsabile della struttura
di riferimento, tutti i rapporti
di collaborazione, diretti o indiretti, con soggetti privati in
qualunque modo retribuiti che
lo stesso abbia o abbia avuto
negli ultimi tre anni». Precisan-
do: «Se in prima persona o
suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il
convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto
con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione; se tali
rapporti siano intercorsi o intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti all’ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate». Di pari passo, «il lavoratore si astiene dal prendere
decisioni o svolgere attività
inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, con interessi personali, del coniuge, di conviventi,
di parenti, di affini entro il secondo grado». Il conflitto, si
precisa poco dopo, «può riguardare interessi di qualsiasi
natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall’intento di voler assecondare
pressioni politiche, sindacali o
dei superiori gerarchici».
Studenti-redattori
di Wikipedia
TRENTO — L’istituto
d’istruzione Degasperi di
Borgo Valsugana è la
prima scuola italiana a
formare 400 studenti che
diventeranno redattori di
Wikipedia. La scuola ha
organizzato un concorso
per dare vita alla «miglior
voce» dell’enciclopedia.
Incendio a Canazei
Casa danneggiata
TRENTO — Incendio ieri
mattina al secondo piano
del ristorante «el Panarel»,
a Penia (Canazei). Le
fiamme sono divampate
nei piani superiori, dove
c'è l’appartamento dei
proprietari, rimasto
danneggiato.
DISAGI
Rinnovo patenti
Sistema ko
Aula Studenti dell’università di Trento a lezione
Il vertice Domani l’incontro con la rettrice. L’obiettivo è arrivare presto alle elezioni
Dottorandi e ricercatori verso la Consulta
TRENTO — L’incontro è dietro l’angolo. Domani una delegazione di dottorandi, assegnisti, co.co.pro. della ricerca e ricercatori a tempo determinato incontrerà la rettrice Daria de Pretis. All’ordine del giorno un tema sentitissimo: l’elezione della Consulta che darà
voce a tutte queste tipologie di lavoratori, ad oggi prive di rappresentanti nei
vari organi di governo dell’ateneo. Il 22
gennaio, il personale tecnico amministrativo e i collaboratori ed esperti linguisti si sono presentati alle urne per
eleggere i 16 rappresentanti che a pie-
BORGO VALSUGANA
IL ROGO
Marika Damaggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Brevi
no titolo faranno parte della Consulta
di categoria. Chiuso questo primo capitolo, ora si avvicina il momento attesissimo d’istituire il medesimo organismo
consultivo anche per dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori a tempo determinato e precari dell’ateneo. La possibilità di istituire l’assemblea è nello statuto approvato nel maggio 2012: «Il Regolamento generale di ateneo — si legge
all’articolo 29 — può prevedere la costituzione di organismi di consultazione,
elettivi e non, che rappresentino interessi, istanze o specifiche categorie,
quali la Consulta del personale tecnico-amministrativo o la Consulta dei ricercatori a tempo determinato, dei dottorandi e dei titolari di assegno». Nelle
scorse settimane, i dottorandi e i ricercatori hanno così predisposto una prima bozza che definisce il regolamento
e l’assetto dell’assemblea in fieri. Di
questo si discuterà domani con la rettrice. Una volta definito il perimetro delle
funzioni della Consulta, si dovrà procedere alla fase elettiva.
Ma. Da.
TRENTO — Disagi per i
cittadini che vogliono
rinnovare la patente di
guida. Per problemi al
programma informatico
l’Azienda sanitaria è stata
costretta a inviare i cittadini
alla Motorizzazione per il
rinnovo del documento.
I DATI DI METEOTRENTINO
Pioggia record
in gennaio
TRENTO — Gennaio
«autunnale», con
temperature sopra la
media e una piovosità
record (188,2 millimetri),
superiore a quella del
1985. Lo spiega
Meteotrentino nel proprio
report.
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Centro storico Il titolare: senza musica posso chiudere. Il legale: ci lascino rilevare il rumore
Il ricordo Le associazioni a un anno dalla morte
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«Gli occhi di don Clauser
per guardare al futuro»
Elysee, limiti alle 24. Il web protesta
Annullata la serata studentesca. Notifica del Comune
TRENTO — «La movida cittadina dopo
lunga sofferenza è morta». Ai giovani trentini non è andato giù il provvedimento
del Comune che ha limitato l’orario di diffusione della musica all’Elysee (Corriere
del Trentino di domenica) e hanno dato il
via alla protesta. La scritta si legge sul manifesto funebre pubblicato su Facebook
dal pr del locale e sottoscritto da moltissimi ragazzi infuriati per l’ennesimo provvedimento riguardante un locale aperto fino
a tardi. Intanto la serata universitaria prevista per ieri è stata sostituita con un
drink offerto dal titolare ai sostenitori.
La vicenda
Il provvedimento riguardante l'Elysee
arriva dopo il sequestro della Cantinota disposto dalla magistratura. Motivo del contendere, anche in questo caso, sono le
emissioni sonore del locale e le lamentele
degli abitanti del condominio soprastante
la discoteca. A differenza del caso precedente però questa volta il provvedimento
non è penale. Lo spiega la Polizia locale
che l’altroieri ha notificato al titolare, Flavio Rizzo, la disposizione del dirigente del
Servizio ambiente del Comune: «L’iter è
amministrativo, si tratta di una valutazione del Servizio ambiente che rettifica il
nullaosta concesso all’attività e anticipa la
fine della trasmissione di musica dalle
quattro a mezzanotte. Il provvedimento è
stato preso dopo le misurazioni fonometriche condotte negli appartamenti». L’avvocato Luigi De Finis ricorda la posizione
dei proprietari del locale che non sarebbero stati ammessi negli appartamenti del
condominio per condurre le verifiche:
«Abbiamo per nostra iniziativa richiesto
al tribunale civile che venga disposto un
accertamento. Il 28 febbraio è fissata l’u-
dienza per la nomina di un consulente
che accerti le emissioni. Il locale è già insonorizzato, non è chiuso, ma è interessato
da un provvedimento del Comune».
La città
«Siamo convinti che gli impianti siano
già tarati in misura idonea, in caso contrario siamo disposti a ritatarli», ricorda il legale. «È un’ingiustizia — interviene il titolare Rizzo — il nostro locale fa prevalentemente musica; senza, posso chiudere. Mi
muoverò per vie legali perché sono convinto di essere vittima di un abuso del Comune. Avevo già comunicato di essermi
rivolto al tribunale». Rizzo accenna alla
sua proposta: «A settembre ho detto ai
condomini di far fare un controllo a un
tecnico di loro fiducia a mie spese, ma
non hanno accettato». L’organizzatore delle serate all’Elysee Matteo Molinari racconta la giornata di ieri: «Sono stato bombardato di telefonate e messaggi di persone
che ci esprimevano la loro solidarietà. C’era chi proponeva di manifestare, chi lanciava l’idea di un flash mob». La notizia è
rimbalzata anche su Facebbok con un centinaio di commenti supportati da oltre
300 «like»: «Triste realtà», «Rip», «Andiamo tutti nel veronese», «Aumenterò il carico di amplificatori sulla bici». E ancora:
«Facciamo saltare tutta piazza Duomo!»,
«Organizziamo una street parade! Facciamo vedere a queste persone tristi che siamo vivi». Proprio il supporto ricevuto ha
fatto decidere alla gestione, che aveva già
annullato la serata universitaria prevista
per ieri, di offrire un drink ai molti supporter dalle 23 alle 24. A seguire, il coprifuoco».
Marta Romagnoli
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Ironia sul web Il manifesto funebre della «movida» di Trento
Pericolo valanghe
Maltempo, strade chiuse
TRENTO — L’ondata di maltempo che in questi giorni
ha imbiancato il Trentino, portando la neve anche a
bassa quota, ieri ha concesso una tregua. Ma resta alto
il rischio di valanghe, per questo molte strade sono
state chiuse. Resta chiusa la statale 42 del Tonale e
della Mendola tra Cagnò e Scanna, la provinciale 141
in direzione Montes nel comune di Malè ed il tratto
terminale della provinciale 86 di Rabbi. In Bondone è
chiusa la provinciale 25 tra Garniga Vecchia e Viote, in
Valsugana resta chiusa la strada per Luserna e
sull’altopiano di Folgaria è chiuso anche il tratto della
provinciale 143 dei Francolini tra Passo Coe e il
confine provinciale. Restano chiusi i passi Sella e
Fedaia. Da venerdì è prevista nuovamente la pioggia.
TRENTO — «Don Dante non garantiva solamente servizi, lui offriva il
cuore». Eccola, racchiusa in poche parole, l’essenza di Don Dante Clauser. A
ricordarlo così, a un anno dalla sua
scomparsa, è Francesca Sevignani della Casa della giovane, associazione che
si occupa delle donne in difficoltà, intervenendo al «Dialogo sull’accoglienza delle persone senza dimora» organizzato ieri dalla cooperativa Punto
d’incontro. Ma Don Dante era anche
un uomo «vulcanico e impetuoso —
racconta Angelo Poletti,
vice presidente della cooperativa — sempre attento, però, alle persone, al
valore dei singoli individui». Così capitava che «a
volte si scaldasse e sbattesse la porta» a qualcuno
che non si era comportato nel migliore dei modi,
«ma era sempre pronto a
riaprirla».
Nel corso della mattinata Don Lauro Tisi, vicario
dell’Arcivescovo, ha celebrato una messa in ricordo di Don Dante alla quale hanno partecipato molte delle persone che lo conoscevano e che da lui hanno ricevuto
aiuto e sostegno: «Chi si occupa dell’accoglienza di persone in difficoltà
— continua Sevignani — sa che un pasto caldo e un posto letto sono solamente le prime necessità, ma la cosa
di cui molti hanno bisogno è una persona che li ascolti, con pazienza e
aspettando i loro tempi». Con la crisi
economica le persone senza dimora
non solo sono aumentate, ma sono an-
che cambiate: «Cresce il numero di italiani e quello di chi si rivolge a noi senza avere alle spalle problemi di dipendenza da sostanze o di salute mentale
— spiega Mauro Pizzini, responsabile
della casa d’accoglienza Bonomelli Molte persone hanno perso il lavoro e
molte altre, invece, hanno perso tutto
al gioco, che è visto come una possibile via d'uscita dai problemi economici».
Ecco perché ricordare Don Dante diventa «anche un modo per guardare
al futuro», spiega Poletti: «Ci ha lasciato tre tesori: i volti, la fiducia e la porta
aperta — aggiunge — I volti sono
quelli delle persone a cui ha dato sempre aiuto, mettendo al centro la loro
singolarità; le porte aperte sono quelle
dei centri di accoglienza e delle nostre
case, che dobbiamo aprire a chi ha bisogno; la fiducia è quella che dobbiamo avere verso il cambiamento che le
persone in difficoltà possono avere».
Andrea Rossi Tonon
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Codice cliente: 2684846
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Corriere del Trentino Mercoledì 12 Febbraio 2014
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Trento e Provincia
TN
Giustizia Conto alla rovescia per l’udienza in Corte d’appello a Bolzano. I giudici dovranno decidere sui reati di concussione e corruzione
Grisenti, domani il giorno della verità
Verdetto atteso nella serata. La truffa e il nodo delle intercettazioni telefoniche
TRENTO — È arrivato il giorno della verità per l’ex super assessore Silvano Grisenti, ora
consigliere provinciale di Progetto Trentino. A distanza di un
anno dalla pronuncia della Corte di Cassazione del febbraio
scorso, che aveva annullato
gran parte della sentenza di
condanna a 1 anno e 6 mesi della Corte d’appello di Trento, domani si apre il processo davanti
alla Corte d’appello di Bolzano.
In secondo grado Grisenti era
stato condannato per corruzione impropria, corruzione propria, tentata concussione e truffa nell’ambito della vasta inchiesta dei pm Pasquale Profiti e
Alessia Silvi sugli appalti pilotati.
La truffa
Nuovo processo, nuovi giudici. La partita si riapre anche se
su due aspetti la Cassazione è
stata chiara: la corruzione impropria relativa alle famose
sponsorizzazioni non c’è (quindi assoluzione piena, la questione non si discute), mentre i giudici romani hanno confermato
la truffa per le cene pagate con i
soldi dell’Autostrada del Brennero. La Corte d’appello dovrà
solo ridefinire la pena. La condanna è di fatto confermata,
ma i difensori Alessandro Melchionda e Vanni Ceola potrebbero giocarsi il tutto per tutto
puntando nuovamente sulla
questione della legittimità costituzionale delle intercettazioni
telefoniche. Un punto cardine
della sentenza di primo grado
del giudice Carlo Ancona. La
Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato inutilizzabili
le intercettazioni per il reato di
truffa, ma la Cassazione ha deciso diversamente. Ora il tema
potrebbe essere nuovamente riproposto ai giudici altoatesini.
I paletti della Cassazione
Ma i veri nodi ancora aperti
riguardano i reati di corruzione
e tentata concussione. Su questo i giudici della Corte d’appello di Bolzano potrebbero decidere di riformulare la sentenza
di condanna dei colleghi trentini, cassata dalla Corte Suprema, oppure sposare la tesi assolutoria del giudice Carlo Ancona e di fatto confermare la sentenza di primo grado. Nella motivazione di otto pagine la Cassazione aveva evidenziato una
carenza motivazionale da parte
della Corte d’appello di Trento,
in particolare per quanto riguarda il reato di corruzione propria per i presunti favori al fratello di Grisenti, titolare dell’Arca Engineering srl. I fatti contestati riguardano i lavori per l’appalto per il casello autostradale
di San Michele, già aggiudicato
alla Collini spa in relazione alla
variante per l’adozione della
normativa sul risparmi energetico. Secondo l’accusa Grisenti
avrebbe agevolato la Collini
con la promessa di conferire incarichi di progettazione alla società del fratello. Ma la difesa
ha sempre sostenuto che Grisenti non avrebbe avuto alcun
vantaggio. Una tesi condivisa
in primo grado e la Cassazione
ha parlato di una sentenza,
quella del giudice Ancona, «diffusa e ricca». Di fronte a tutto
questo bisognerà capire che cosa deciderano di fare i giudici altoatesini. Le strade sono due: o
rimotivano la condanna in modo più esauriente o assolvono.
Il nodo della concussione
Stesso ragionamento per il
reato di tentata concussione,
per le presunte minacce a Giorgio Benedetti, dipendente della
cooperativa emiliana «Ccc».
Grisenti disse: «Ciò che è Silvano Grisenti è nel sistema trentino». La Cassazione parla di carenza di motivazione della condanna, di fatto i giudici non
avrebbero chiarito se le presunte pressioni sarebbero state fatte nell’interesse dell’A22, in questo caso non sarebbe reato, oppure personale. Il nodo dovrà
essere sciolto dai giudici di Bolzano che potrebbero decidere
di riascoltare la registrazione
della conversazione, ma in questo caso si riaprirebbe l’istruttoria. L’attesa è per domani. In aula ci sarà il pm Pasquale Profiti,
titolare dell’inchiesta, che è stato applicato a Bolzano. C’è attesa anche per il destino dell’A22
come società e per Dino Leonesi, l’ex presidente dell’azienza
pubblica «Beato De Tshiderer»,
accusato di turbativa d’asta per
il quale la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo
grado con rinvio.
In aula Silvano Grisenti con i suoi avvocati Vanni Ceola e Alessandro Melchionda
L’incidente Dramma a Vigo Rendena. In rianimazione Claudio Valentini di 62 anni
Investito da un furgone, è grave
Dafne Roat
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’accusa Il pm Pasquale Profiti
L’incidente I rilievi
TRENTO — È ricoverato in grazie condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento un sessantaduenne di Villa Rendena, Claudio Valentini. L’uomo ieri mattina è stato investito da un
furgone mentre attraversava la strada. È accaduto verso le 9.30 del mattino all’incrocio tra
la statale 239 e l’ingresso per la valle di San
Valentino, a Vigo Rendena.
Ancora tutta da chiarire la dinamica dell’incidente. Secondo i primissimi accertamenti da
parte della polizia locale della val Rendena Valentini è sceso dalla sua Fiat Punto, che avrebbe lasciato con il motore acceso, e ha attraverso la strada. Non è chiaro cosa dovesse fare,
ma in quel momento è arrivato un furgone
Volkswagen guidato da un uomo del posto
che stava viaggiando in direzione Pinzolo.
L’uomo non ha visto arrivare Valentini e quando si è trovato davanti sulla strada il sessantenne ha tentato di frenare, ma purtroppo non
è riuscito a evitare l’impatto. Nell’urto Claudio
Valentini è stato scaraventato sull’asfalto. Immediati i soccorsi.
Sul posto sono subito arrivati gli agenti della polizia locale, i sanitari del 118 e da Trento
si è alzato in volo l’elicottero di Trentino Emergenza. Il ferito è stato stabilizzato sul posto e
poi trasportato d’urgenza all’ospedale Santa
Chiara. Le sue condizioni sono subito apparse
molto gravi e in mattinata è stato sottoposto a
un intervento chirurgico. Ora è ricoverato nel
reparto di rianimazione con un grave trauma
cranico, ma non sarebbe in pericolo di vita.
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Violenza Dramma familiare in val di Sole. L’uomo è ricoverato con una lesione al petto. La donna nega: «Si è ferito da solo».
«Sono stato accoltellato dalla mia ex moglie»
TRENTO — Una separazione difficile, conflittuale. Liti e
antichi rancori. Ci sarebbe tutto questo dietro all’ennesimo
episodio di violenza domestica accaduto ieri mattina in
val di Sole. Ma questa volta i
due ex coniugi, separati ormai da mesi con due figli
grandi, sarebbero andati oltre le parole.
Durante una lite sarebbe
spuntato un coltello da cucina che ha colpito l’uomo, un
cinquantenne del posto, operaio, al petto, nella parte sinistra. Una ferita abbastanza
profonda, ma fortunatamente non fatale.
Controlli
1
È accaduto attorno a mezzogiorno in un paese della
val di Sole, ma i contorni della vicenda sono ancora molto
confusi. L’uomo, infatti, accusa la moglie dell’accoltellamento, ma la donna respinge
con forza le accuse. «È stata
lei a colpirmi durante una lite» ha detto ai sanitari del
118 e ai carabinieri, intervenuti subito sul posto dopo la
chiamata d’allarme. Sarebbe
stata la stessa moglie ad allertare i carabinieri e il 118. Ma i
due ex coniugi raccontano
una verità completamente diversa. L’uomo accusa l’ex moglie, mentre la donna, infermiera cinquantenne, parla di
Lite Un uomo accusa la moglie di averlo ferito con il coltello
un episodio di autolesionismo. «Si è colpito da solo —
ha raccontato ai carabinieri
— io ero andata a casa sua
per prendere alcuni effetti
personali, ero salita al piano
di sopra quando ho sentito
dei rumori e sono scesa. A
quel punto ho visto mio marito che si colpiva con il coltello». Lo avrebbe fatto per punirla, per fargliela pagare. Così racconta la donna. Mi ha
detto: «Mi faccio questo così
tu finirai nei guai». Parole taglienti, che gridano vendetta.
Ma è la versione di lei contro
quella di lui.
Il dato oggettivo in mano
ai carabinieri è la ferita da arma da taglio al petto dell’uomo, una lesione abbastanza
profonda, e il coltello da cucina usato per colpire. L’uomo
è ricoverato nel reparto di chirurgia con una prognosi di
trenta giorni.
I carabinieri della compagnia di Cles nel pomeriggio
hanno sentito a lungo la donna, accompagnata dai suoi avvocati Flavia Torresani e Paolo Demattè, che ha rilasciato
dichiarazioni spontanee. Nei
confronti della cinquantenne
potrebbe scattare l’iscrizione
nel registro degli indagati per
lesioni aggravate. Un atto do-
Il caso Nuovi guai per Riccardo Vidi, di Pinzolo. Inflitti otto mesi alla sorella e a un ex amministratore
vuto da parte della magistratura visto che la prognosi è
superiore ai venti giorni, ma
ora sarà il pm di turno Pasquale Profiti a valutare le
due versioni e a decidere come procedere.
La dolorosa vicenda è molto delicata in quanto ci sono
due versioni completamente
contrapposte e nessun testimone. I carabinieri, che hanno raccolto la testimonianza
dei due ex coniugi, hanno inviato un’informativa alla Procura che ora dovrà decidere
come procedere.
Nel frattempo in serata l’infermiera, accompagnata dal
suo avvocato, ha depositato
presso i carabinieri una querela contro l’ex marito per calunnia.
D. R.
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Polizia in classe
Fiorai multati
a Gardolo
Frode fiscale, commercialista condannato
A lezione
di web sicuro
TRENTO — Sequestro del
mezzo e 841 euro di
sanzione. Un ambulante di
fiori è stato multato dalla
polizia locale di Trento
perché «pizzicato» con
l’assicurazione scaduta. Il
fioraio è stato scoperto
durante i controlli,
sollecitati anche dalle
associazioni di categoria, in
corso a Gardolo. Come
riferisce la polizia locale in
una nota, l’ambulante aveva
un contrassegno scaduto da
oltre un anno. Per altri tre è
stata contestata una multa
da 200 euro per il mancato
mancato rispetto dei
termini di tempo imposti
dalla legge per restare nello
stesso posto.
TRENTO — Nuovi guai per il ragioniere commercialista di Pinzolo, Riccardo
Vidi, già finito nei guai in passato per
frode fiscale. Ieri il giudice Guglielmo
Avolio ha condannato il professionista a
1 anno e 2 mesi, pena sospesa, per dichiarazione infedele e falsi crediti Iva.
Nei guai è finita anche la sorella, Edda
Vidi, e l’ex amministratore di una società, Piero Luigi Vanzetta, che sono stati
condannati a 8 mesi. Il giudice ha riconosciuto loro l'attenuante della minima
partecipazione.
La vicenda è piuttosto complessa. Sono tre le accuse mosse al professionista
di Pinzolo nell’articolato capo di imputazione. Secondo quanto contestato dal
pm Pasquale Profiti, titolare del fascicolo d’indagine, Vidi insieme a Vernazza,
in qualità della società «Me e Me», che
aveva acquistato gli immobili della tessitura di Rovereto, avrebbero utilizzato
«in compensazione d’imposta un credi-
TRENTO — Incontro ieri
nelle scuole con la polizia
postale. I cyber poliziotti
hanno incontrato gli
studenti per insegnare agli
studenti a sfruttare le
potenzialità comunicative
del web e delle
community online senza
correre rischi connessi
all’adescamento, cyber
bullismo o alla violazione
della privacy e al
caricamento di contenuti
inappropriati. L’iniziativa
rientra nel progetto «Una
vita da social», promosso
dalla polizia postale
insieme al ministero e
mirato a sensibilizzare i
ragazzi sull’uso
responsabile della rete.
to Iva inesistente» a favore della «Me e
Me». In particolare si parla di un credito
Iva «inesistente» di 1 milione e 23.586
euro per il 2007, di 3.137 euro per il
2008 e di un altro di 83.217 euro per il
periodo tra gennaio e giugno 2009. Non
solo: l’uomo, sempre secondo l’accusa,
nel tentativo di evadere le imposte sui
redditi avrebbe omesso di indicare nella
dichiarazione annuale delle imposte sui
Tribunale La sede di Largo Pigarelli del palazzo di giustizia di Trento
redditi della srl elementi positivi di reddito per 2 milioni e 885.000 euro. Soldi
che sarebbero stati ricavati dalla vendita
degli immobili della società. Nel 2008 Vidi avrebbe venduto gli immobili per 6
milioni e 200.000 euro, ma quando li
aveva acquistati aveva pagato circa 3 milioni di euro, quindi ci sarebbe una plus
valenza di quasi 3 milioni, che non
avrebbe indicato nelle dichiarazioni.
In ultimo secondo l’accusa Vidi insieme alla sorella, come amministratori della Vipo sas, per ottenere un rimborso
Iva nella dichiarazione annuale del 2005
avrebbero falsamente indicato elementi
passivi per 5 milioni 958.000 euro. In
questo modo avrebbero ottenuto un credito Iva di 1 milione e 191.642 euro. Ma
la difesa, sostenuta dall’avvocato Claudia Vettorazzi, che ha respinto con forza
tutte le accuse, in questo caso ha spiegato che si era trattato di un errore.
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Mercoledì 12 Febbraio 2014 Corriere del Trentino
Trento e Provincia
TN
Capoluogo Differenze di genere nell’amministrazione: uomini in maggioranza nei ruoli dirigenziali
L’accordo
Comune, nomi femminili al vertice
Pratiche per stranieri
Controlli più veloci
grazie al filo diretto
tra notai e questura
Pronti i dati 2013. Stipendi, in generale le donne guadagnano meno
TRENTO — Nel Comune di
Trento le donne siedono sulle
«poltrone» più importanti, ma
in generale, per quanto riguarda lo stipendio, guadagnano di
meno. È quanto emerge dai dati di genere dell’amministrazione del capoluogo aggiornati al
31 dicembre 2013 e pubblicati
in queste ore sul sito internet
di Palazzo Thun.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la suddivisione per funzioni, si scopre che le tre figure
principali sono tutte in «rosa»:
il segretario generale (Cecilia
Ambrosi), il vicesegretario generale (Franca Debiasi) e il direttore generale (Chiara Morandini). Ma il quadro cambia
quando si sposta l’attenzione
sul genere dei dirigenti: i due responsabili di area presenti all'interno dell’amministrazione
sono entrambi uomini, mentre
sul totale di 26 dirigenti, 19 sono uomini (il 73%) e 7 sono
donne (il 27%). Predominanza
maschile anche tra i funzionari
abilitati tecnici (65% uomini),
mentre le donne sono in maggioranza tra i capiufficio (55%),
tra i funzionari esperti (69%) e
tra gli avvocati (66%), oltre che
tra gli assistenti sociali (addirittura il 90%), tra gli educatori degli asili nido (il 100%) e nei settori amministrativo-contabile
e bibliotecari. Più maschili invece i ruoli di operaio specializzato (98%), coordinatore squadra
(100%) e agente di polizia municipale (85%).
Una divisione, questa, che si
riflette anche nella tabella dei
dati di genere per servizio. In
questo caso, infatti, a connotarsi come uffici femminili sono la
cultura, turismo e politiche giovanili (79%), il personale
(78%), lo sviluppo economico,
studi e statistica (85%), i servizi
all’infanzia, istruzione e sport
(93%) e il progetto gestione inserimenti nelle residenze protette (82%). Uomini in netta
maggioranza invece nei servizi
gestione strade e parchi (91%),
gestione fabbricati (87%), servizi funerari (89%) e opere di urbanizzazione primaria (82%).
Significativo anche il quadro
relativo agli stipendi. Le donne
risultano infatti in maggioranza nelle classi di stipendio più
basse: tra zero e 17.000 euro (il
90% è femminile) e tra 17.000 e
32.000 euro (59% «rosa»). Percentuale molto più bassa degli
uomini, invece, nelle classi di
stipendio superiori: da 32.000 a
62.000 euro (39%), tra 62.000 e
84.000 euro (23%) e tra 84.000
e 999.999 euro (42%). Il monte
salari invece è a vantaggio delle
donne: 23 milioni, contro i 20,3
degli uomini, per una media di
21,7 milioni.
Le donne sono comunque di
più nei servizi comunali: 889 (il
58%) contro 646 uomini. E sono più giovani: 47 anni di media, contro i 48 dei maschi. Infine, sul fronte dei contratti, le
donne sono in netta predominanza nei contratti a tempo parziale (il 93%) e nei contratti a
tempo determinato (90%).
Marika Giovannini
Fai della Paganella, Fornace, Garniga,
Giovo, Mezzolombardo, Nave San
Rocco, San Michele all’Adige, Terlago,
Vigolo Vattaro, Zambana e rientra
appunto nella più ampia valutazione per
il potenziamento della ferrovia della
Trento-Malè nel tratto tra la stazione di
Zambana e la stazione di Mattarello.
È possibile compilare il questionario
direttamente online dai siti di Comune,
Provincia, Trentino Trasporti Esercizio e
Trentino Trasporti. Il questionario
resterà online per un paio di settimane.
TRENTO — Un protocollo tra questura e notai
per velocizzare le pratiche degli stranieri. Dopo un
mese di gestazione, il documento è stato firmato ieri dal questore di Trento, Giorgio Iacobone, e dal presidente del consiglio notarile di Trento, Marco Dolzani. Il protocollo, tra i primi in Italia, permetterà ai
notai trentini di accertare immediatamente, tramite
la questura, la regolarità dei propri clienti stranieri
in caso di incertezze sulla regolarità di questi ultimi.
Per sottoscrivere atti notarili è necessario che il richiedente sia regolarmente presente sul territorio
italiano in base alla legislazione nazionale. «Prima
della firma di questo protocollo — spiega Dolzani
— poteva succedere che ci volessero settimane per
verificare delle incertezze sui documenti dei clienti
stranieri che si rivolgono al notaio» dal momento
che non c’era un canale diretto e organizzato tra questura e notai. Le lungaggini e ritardi che
ciò comportava andavano a gravare direttamente sui clienti
stranieri. «Grazie a
questo protocollo,
che ha validità immediata, tutti i notai del
consiglio notarile,
una cinquantina circa, possono adesso Firma Iacobone e Dolzani
verificare, contattando l’ufficio immigrazione della questura, la regolarità degli stranieri in poche ore», spiega il presidente
dei notai. Quali le pratiche più frequenti? «Sono diversi gli atti notarili stipulati dagli stranieri — dice
Dolzani — Procure per l’avvicinamento dei parenti
minori, ma anche procure per investimenti e per avviare attività economiche». «Il protocollo ci permetterà da una parte di velocizzare la verifica della regolarità del permesso di soggiorno dei clienti dei notai
— spiega Iacobone — Dall’altra ci offre la possibilità
di avvicinare la questura a chi, come i notai, può incidere sulla lotta alla criminalità aiutandoci a verificare le operazioni sospette».
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Francesco Cargnelutti
In città
A sinistra Palazzo Thun.
Sopra il direttore generale
Chiara Morandini, a fianco il segretario generale
Cecilia Ambrosi
Verso il metrò
Mobilità, questionario online per i pendolari
Binari
Si prospetta
l’allungamento
della Trento
Malè verso sud
TRENTO — In vista della realizzazione
della dorsale di collegamento nord-sud
di Trento, Comune, Provincia e Trentino
Trasporti studiano le abitudini dei
pendolari del capoluogo e di chi si
muove dai territori vicini.
Da lunedì è in rete infatti un
questionario rivolto a chi si sposta con i
mezzi pubblici «per ragioni di studio,
lavoro o svago».
L’indagine — precisa Palazzo Thun — è
rivolta ai residenti nei comuni di
Trento, Lavis, Pergine, Albiano, Aldeno,
Besenello, Calliano, Cimone, Civezzano,
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One billion rising Venerdì manifestazioni in tutto il Trentino: colori, musica e danze. Ferrari: ancora molti i casi non denunciati
Sei piazze mobilitate per dire basta con la violenza
TRENTO — «Intervenire
per non essere complici della violenza sulle donne e sulle bambine». È l’imperativo
che muove le volontarie e i
volontari di One billion rising for justice nell’organizzare il Vday. L’iniziativa, proposta venerdì a livello mondiale, in Trentino si terrà in
sei centri. Intanto le denunce
segnalano un aumento dell’emersione del fenomeno della violenza di genere, ma «su
dieci casi quelli non denunciati sono nove», ricorda l’assessore alle pari opportunità
Sara Ferrari.
La scelta del giorno dedicato all’amore per protestare
contro la violenza sulle donne non è casuale, come non
saranno casuali i colori indossati dai partecipanti in
tutte le piazze del mondo.
«Vestiremo di nero per il lutto, di rosso per la violenza, e
di rosa, simbolo della vittoria delle donne», spiegano le
sette volontarie, Anna Bernardi, Roberta Corradini,
Giovanna Covi, Ivana di Camillo, Flavia Floris, Lisa Marchi e Gisella Nardon, che con
il sostegno della Provincia e
del Comune, hanno organizzato l’iniziativa per Trento.
La scaletta prevista per il
giorno di San Valentino è
semplice: alle 17 chi lo vorrà
potrà presentarsi in piazza
Duomo vestito dei colori indicati e prendere parte a una
coreografia ideata sulle note
della canzone «Break the
chain», i cui passi sono spiegati online (onebillionrising.org). «Dopo la danza —
spiega Covi — il microfono
passerà di mano in mano e
giovani, donne, uomini diranno cosa significa per loro
giustizia. L’evento si concluderà con una danza». Lo stesso copione sarà proposto in
altri cinque centri della provincia: ad Arco alle 12 in piazza Tre novembre, a Dro alle
14 in piazza della Repubblica, a Pergine alle 16 in piazza
del Municipio, a riva alle
15.30 in piazza Catena e a Rovereto alle 17 in corso Rosmini. A Trento la serata prose-
Determinata Giovanna Covi
guirà al Cafè de la Paix; a Rovereto l’associazione Danzare la Pace riproporrà la coreografia alle 22 nella sala grande del Cid.
«In tutta la provincia abbiamo distribuito oltre 4.000
volantini, anche nelle scuole», spiegano le volontarie.
Proprio dai ragazzi del Don
Milani-Depero di Rovereto
nasce l’idea un ulteriore
flash mob che si terrà in via
Macello alle 10.30.
Arrivato alla seconda edizione in Trentino, il Vday di
quest’anno sarà dedicato al
tema della giustizia: "Balleremo perché le vittime abbiano accesso alla giustizia.
Coinvolgeremo le forze dell’ordine e gli avvocati di
Trento", annunciano le organizzatrici. Quindi ricordano
le cifre della violenza di genere: «Le statistiche parlano a
livello mondiale di una donna su tre; i numeri dell’Italia
e del Trentino coincidono».
Sara Ferrari ricorda che l’Osservatorio della Provincia coordina gli interventi con le
forze dell’ordine: «Ora allargheremo il protocollo alla
procura». Poi commenta i dati delle denunce di violenze,
cresciute del 13% dal 2011 al
2012, anni in cui erano rispettivamente 506 e 574. «I numeri dimostrano che il feno-
Palazzo Thun Ieri la seduta straordinaria a oltranza. Chiesti più controlli e l’estensione del servizio di polizia municipale
meno è in emersione. Anche
se un’ipotesi di uno studio
dell'Università di Trento dice
che il rapporto tra emerso e
sommerso è di 1 a 10. È importante che di questo tema
si continui a parlare. Siamo
contenti della legge sul femminicidio e stiamo lavorando a un fondo per il patrocinio gratuito delle vittime».
In provincia le denunce riguardano tre o quattro casi
ogni 10.000 donne. I reati
più riportati a polizia e carabinieri sono le ingiurie (180
casi nel 2012), le minacce
(175) e le lesioni dolose
(130). Le donne sono vittime
tra le mura di casa: nel 42%
dei casi a compiere violenza
sono ex partner, mariti, conviventi e fidanzati.
Marta Romagnoli
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✒
1
PROPAGANDA
TRENTO — Il nodo della sicurezza è tornato ieri sui banchi del consiglio comunale: come annunciato, l’aula si è confrontata sull’argomento in una seduta straordinaria a oltranza chiesta a gran voce dall’opposizione.
Diversi i documenti presentati. Il primo,
firmato dall’opposizione, ha sostituito integralmente i cinque punti alla base della richiesta di seduta straordinaria. Una ventina le sollecitazioni: tra queste, in particolare, l’estensione «del servizio di polizia municipale 0-24 ore», l’installazione di «più
telecamere nel centro storico e nelle zone
a maggior rischio degrado», l’«immediato
sgombero di tutti gli accampamenti abusivi», il «recupero di risorse dal servizio piste da sci lasciando alla guardia forestale o
altri corpi la sicurezza di tali luoghi», una
«razionalizzazione dei compiti del personale amministrativo della polizia locale, operando una riorganizzazione del corpo in
modo da assicurare una maggiore presen-
Il Consiglio comunale
cittadino per la terza volta
in un anno si è occupato di
sicurezza. A Palazzo Thun,
ormai, non si parla d’altro,
come se Trento fosse
ostaggio di bande senza
quartiere. Un paio di
settimane fa sono sbarcati
addirittura i reparti speciali
di Padova e di Laives per
controllare il territorio.
Dopo la seduta di ieri sera
c’è da aspettarsi l’arrivo dei
caschi blu dell’Onu? La
propaganda politica è
pericolosa e rischia di far
perdere di vista il vero
problema che è di ridare
sicurezza ai cittadini, non
inculcare il terrore
approfittando delle paure.
Sicurezza, minoranze all’attacco. Andreatta: una priorità
za sul territorio». Ancora, l’adozione di «ordinanze per contestare il fenomeno dell’accattonaggio, dello spaccio e della prostituzione», la regolamentazione degli ingressi
in biblioteca consentendo l’accesso solo a
chi è residente a Trento «da oltre 10 anni»,
la costituzione di un’unità cinofila, l’eliminazione dell’iniziativa «AnimaDante», l’avvio di «un massiccio intervento contro la
prostituzione» (richieste riproposte, in parte, anche nelle mozioni di Vittorio Bridi,
Claudio Cia e Gabriella Maffioletti). «Questa amministrazione — ha attaccato Nicola Giuliano (Pdl) — da un lato nega il problema e dall’altro propone soluzioni inadeguate. La città si è abbruttita, è diventata
più insicura. Per questo crediamo che il
sindaco debba essere incalzato».
A chiedere al sindaco «un piano organico di sicurezza urbana» è stata quindi Giovanna Giugni, che nella sua mozione ha
sollecitato l’aumento dell’illuminazione e
della sorveglianza e l’eliminazione di «mo-
difiche di destinazioni urbanistiche per favorire lo spostamento di servizi che lascino vuoti edifici senza che negli stessi abbiano trovato collocazione altre attività».
«Non ho mai minimizzato il problema
della sicurezza e non ho mai detto che è
tutto sotto controllo» ha risposto il sindaco Alessandro Andreatta. Che ha ripercorso le azioni messe in atto in questi anni,
garantendo attenzione: «La sicurezza è
una delle cinque priorità del programma
di legislatura. È un bene sociale. Ognuno,
in ogni caso, deve fare la propria parte». Il
primo cittadino ha puntato l’attenzione
quindi sugli incontri con il comitato Torre
Vanga, confermando l’arrivo di telecamere
e mercatini (degli hobbisti e contadino).
Infine, Andreatta ha ribadito la volontà di
verificare l’estensione del servizio di controllo notturno (oggi l’incontro del consiglio delle autonomie).
Ma. Gio.
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Critica L’opposizione di centrodestra in aula (Foto Rensi)
PERICOLOSA
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Corriere del Trentino Mercoledì 12 Febbraio 2014
11
TN
Economia
Spa pubblica Rossi: «Amministratori indipendenti». Riassetto con manager «oltre il mandato»
Fiera
1
2
Promozione
solo all’estero
Amburgo, bene la «Reisen»
Trentino sviluppo tira la cinghia
Nuovo cda meno oneroso. Turismo, decisione a breve
TRENTO — Il prossimo cda
di Trentino sviluppo vedrà diminuire il monte di indennità
da 200 a 160.000 euro all’anno, nel segno della spending
review. L’ha fatto sapere il presidente della Provincia Ugo
Rossi ieri in occasione dell’assemblea che ha formalizzato
il nuovo corso della spa pubblica sotto la guida di Flavio
Tosi. Inoltre qualsiasi decisione sullo scorporo del turismo
arriverà entro quest’estate.
Nel descrivere il nuovo assetto, che accanto a Tosi (artigiano) vede schierata Giovanna Flor (industriale) insieme
a Fulvio Rigotti (industriale-cooperatore), Rossi ha affermato: «Il primo obiettivo
che ci siamo dati, in sintonia
con l'intera giunta provinciale, è stato quello di essere il
più veloci possibile nel fare
una scelta che garantisca alla
società un assetto stabile, cosa molto importante in questo momento economico non
facile». «Quindi — ha proseguito il governatore — abbiamo cercato di puntare su un
mix di competenze in grado
di garantire continuità con il
passato, ma anche con una
certa dose di innovazione,
con un cda semplificato a tre
componenti e con persone
che conoscono molto bene il
territorio ed il mondo delle
imprese, dotate al tempo stesso della capacità di essere terze ed indipendenti rispetto a
certe dinamiche». «Un cda —
ha osservato ancora Rossi —
al quale la giunta provinciale
affida un mandato preciso:
quello di far sì che Trentino
sviluppo possa intensificare il
proprio ruolo a sostegno delle
imprese, del sistema produttivo e territoriale, andando oltre una logica di emergenza
Rovereto L’assemblea di Trentino sviluppo, con socio unico la Provincia di Trento
per riuscire davvero a mettere
assieme le imprese, a fare rete, ad accompagnarle fuori
dai confini provinciali, ma anche ad attrarre in Trentino
nuovi investimenti ed opportunità di mercato».
Ieri alle 11.30 si è tenuta
l’assemblea, a cui, oltre a Rossi, ha partecipato il direttore
generale della Provincia Paolo
Nicoletti (ex consigliere proprio di Trentino sviluppo) e il
collegio sindacale, presieduto
da Alessandro Tonina.
Sul tema del compenso il
nuovo presidente Tosi conferma che il suo ruolo e quello
del cda è all’insegna dello
«spirito di servizio». Già con
Diego Laner i compensi erano
stati abbassati, «si pensi che
anni fa il presidente guadagnava da solo 205.000 euro
lordi all’anno». Ora
l’indennità per la presidenza
è di 35.000 euro, poi bisogna
vedere se si aggiungono deleghe. I gettoni di presenza sono eliminati e già in preceden-
160
200
mila euro
Il monte di indennità
massimo per il cda a tre
membri che è stato
formalizzato ieri
mila euro
Il monte di indennità
massimo per il cda a 5
elementi che era in carica
precedentemente
za i consiglieri percepivano
6.000 euro lordi all’anno, senza rimborsi.
In assemblea Rossi ha toccato anche il tema del turismo.
«Ogni scelta in merito verrà
presa entro l’estate. In ogni caso qualora ci si orientasse verso la creazione di un’agenzia
specifica per la promozione
turistica, gli asset turistici quali impianti a fune e quote di
partecipazione nelle società
turistiche rimarrebbero comunque in capo a Trentino
sviluppo», in pratica come è
sempre stato finora. «L’agenzia dovrebbe occuparsi esclusivamente di promozione turistica e non territoriale» specifica Tosi.
Infine c’è la partita del super manager, di cui parla per
la prima volta la Provincia: «A
fronte di un cda ridotto, verrà
valorizzata l'importante competenza professionale presen-
te all'interno della struttura di
Trentino Sviluppo, valutando
nelle prossime settimane, assieme al nuovo board, la possibilità di fare ricorso a risorse
manageriali esterne per rafforzare l'efficacia della società
verso le importanti sfide che
la attendono». In sostanza
Trentino sviluppo manca di
un direttore generale da quando si è fatta la fusione con
Trentino marketing, tanto che
Laner fungeva sia da direttore
che da presidente. Ora il supermanager più o meno dovrebbe ricoprire quella funzione: «Nella mia testa, ma ovviamente dovrò confrontarmi
con la giunta, penso a una
struttura potente che si occupi delle istruttorie e di tutte le
funzionalità di Trentino sviluppo — fa sapere Tosi —,
mentre al manager verrebbe
affidata la vision. Ma i dettagli sono ancora tutti da vedere». Da notare che è da escludersi che un professionista di
alto livello vada a lavorare al
Polo tecnologico per un solo
anno. «L’attuale organizzazione non prevede una tale figura, quindi dovremo lavorare
alle modifiche, che in tutta
evidenza non saranno pensate solo per il periodo che corre fino alla fine del mandato».
Parlare dunque di soluzione
ponte a questo punto pare
quanto meno fuori luogo.
Nei prossimi giorni Tosi
chiuderà la partita con le
aziende che sono rimaste in
apnea dopo le dimissioni di
Laner, poi deciderà le linee
guida con il nuovo cda e infine farà un elenco (con qualche nuova proposta) di tutti i
servizi fatti dalla struttura, in
modo che la Provincia possa
dare precise indicazioni.
TRENTO — Trentino sviluppo ripensa la sua immagine e
intanto la divisione «turismo e promozione» continua
per la sua strada. In particolare prediligendo la visibilità
internazionale piuttosto che spendere soldi in fiere
italiane, come la Bit di Milano recentemente
abbandonata. Sabato scorso ad Amburgo si è conclusa,
con più di 78.000 visitatori, l'edizione 2014 di «Reisen».
Per cinque giorni, dal 5 al 9 febbraio, la fiera dedicata
alle vacanze all'aperto e in camper ha messo in vetrina
circa 1.000 espositori provenienti da tutto il mondo,
distribuiti in otto sale espositive. In questo contesto il
Trentino ha presentato la propria proposta turistica per
la prossima estate, attraverso lo stand di Trentino
Turismo e Promozione, che ha coordinato la presenza
delle Apt di Valsugana, Paganella, Val di Fassa, Rovereto,
Val di Cembra, Terme di Comano, Trento, Val di Sole e
Folgaria-Lavarone-Luserna, San Martino di Castrozza,
oltre ad alcuni operatori privati, come i camping Al Sole
di Ledro e Punta Lago di Caldonazzo, Palagruppe Hotels
San Martino e Trentino Top/Dolomiten und Gardasee. La
vacanza all'aria aperta si conferma un segmento che
«tira», anche di più di quella classica al mare.
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Via Calepina
3
Camera
di commercio
Le speranze dell’Unione
TRENTO — La strada fino al 9 luglio è lunga, ma già si
comincia a lavorare sul nuovo assetto della Camera di
commercio di Trento. In particolare pare che proprio le
recenti nomine nel consiglio di amministrazione di
Trentino sviluppo possano in qualche modo influenzare
il futuro di Via Calepina. C’è già chi fa notare, infatti,
che le mire «artigianali» sulla Camera di commercio a
questo punto dovrebbero in qualche modo
ridimensionarsi, in quanto a Rovereto c’è un ex
presidente di quella categoria (Flavio Tosi). D’accordo
che un quarto mandato quinquennale ad Adriano
Dalpez (artigiano) poteva sembrare di per sé «troppo»,
ma è noto che comunque l’associazione di Via Brennero
qualche speranza comunque la coltiva. Stessa cosa vale
per Confindustria, in relazione a cui gira già da qualche
tempo il nome della past president Ilaria Vescovi, che
alla presidenza della Camera punterebbe. Ma secondo lo
stesso ragionamento, gli industriali in Trentino
sviluppo sarebbero stati adeguatamente accolti, dato
che figura Giovanna Flor e Fulvio Rigotti
(rappresentante anche della Cooperazione). Che sia la
volta buona per l’Unione di Via Solteri?
Enrico Orfano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Informatica Operazione da 4,25 milioni
Industria Ieri l’incontro fra azienda, Olivi, sindacati e Rsu. L’investimento a Rovereto verrà «sorvegliato»
Monibond Gpi
Pensplan investe
Marangoni, due organi tecnici all’orizzonte
TRENTO — A poco più di un mese di distanza dall'ingresso
di Gpi spa sul mercato obbligazionario di Borsa Italiana con
emissione della prima tranche del prestito obbligazionario
«Minibond», è stata siglata ieri presso la sede Gpi di Trento la
sottoscrizione da parte di PensPlan Invest Sgr di obbligazioni
Minibond GPI per 4,25 milioni di euro tramite il fondo di investimento mobiliare chiuso riservato «Euregio Minibond».
L'accordo è frutto di un'istruttoria durata quasi 8 mesi.
«Questo è il primo investimento del nostro Fondo sul territorio regionale — afferma Stefano Tomazzoni, presidente di
PensPlan Invest Sgr — È molto più di un'ordinaria operazione finanziaria, è una scelta di indirizzo: gli investitori locali
hanno saputo fare sistema e hanno investito in un fondo territoriale con l'obiettivo di sostenere innanzitutto le imprese
meritevoli, ossia le imprese che dimostrano di volere e di essere capaci di innovare».
Fausto Manzana, presidente e ad di Gpi, commenta così
l'operazione: «Sono particolarmente soddisfatto dell'accordo
stretto con PensPlan Invest. L'azienda che ho fondato 25 anni
fa è cresciuta in questo territorio perché qui, allora come oggi, ci sono le condizioni favorevoli allo sviluppo di un'impresa. Se Gpi è oggi uno dei principali player in Italia nel proprio
mercato di riferimento molto è dovuto a quanto questa terra
ha fatto per noi».
PensPlan Invest Sgr spa è il secondo investitore a sostenere Gpi e si aggiunge a Orizzonte Sgr, che nel dicembre scorso
ha aderito ad una quota del Minibond Gpi per 3,75 milioni di
euro ed è entrato nel capitale sociale della software factory
trentina. PensPlan Invest Sgr è stata assistita nella realizzazione dell'operazione da Prader Ban, che ha seguito l'istruttoria
in qualità di Advisor del Fondo e dallo studio legale Galante e
Associati di Roma.
TRENTO — Nella strada che
tenta di unire Marangoni e rappresentanti dei lavoratori fanno la loro comparsa due organi
tecnici: uno incaricato di sorvegliare gli investimenti in azienda, l’altro per individuare modi
«poco invasivi» per ridurre il
costo del lavoro senza pesare
troppo sul salario netto. Questo il risultato del secondo incontro fra sindacati, Rsu, Provincia e vertici dell’azienda
multinazionale roveretana, tenutosi ieri al Centro Europa.
Nello scorso vertice la Marangoni ha spiegato che investirà 8 milioni di euro a Rovereto
per adeguare i vecchi impianti
e realizzare un centro mescole
unico per tutta Europa, al fine
di rendere più competitiva la
sede trentina. Serve però un abbassamento del costo del lavoro del 10%, cifra che ieri pare
sia salita al 16%.
Il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, ha ribadito la sua posizione: «Qualsiasi approdo della trattativa
dovrà mantenere salve le retribuzioni nette dei lavoratori,
perché il costo del lavoro si
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4
Dalla Provincia un team per aiutare a tagliare «poco» i salari netti
può intaccare anche migliorando organizzazione e produttività». Per trovare le modalità di
intervento la Provincia «metterà a disposizione delle parti, durante la trattativa, un team di
tecnici del Dipartimento sviluppo economico e lavoro, dell'A-
genzia del lavoro nonché dell'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche come supporto di informazioni e competenze». Si vorrebbe raggiungere l’obiettivo centrato poco tempo fa alla Aquafil, purtroppo però si parte da
una base di relazioni sindacali
meno avanzate.
Guardando alle poste contrattuali, in molti sono convinti che possano essere trovate
strade che riducano il più possibile il taglio del salario netto
dei lavoratori (sul lordo sono
Primo trimestre in utile
Mittel, da Moncler 21,8 milioni
TRENTO — Il cda di Mittel spa ha approvato il
resoconto intermedio sulla gestione dal primo
ottobre al 31 dicembre 2013 (primo trimestre
dell’esercizio 2013/2014). In questo periodo il
Gruppo ha realizzato un utile consolidato di
19 milioni di euro rispetto a un risultato
negativo di 2,7 milioni nell'analogo periodo
dello scorso esercizio e di -38,1 milioni al
30.09.2013; il risultato beneficia per 21,8
milioni del risultato pro quota della
partecipata Brands Partners 2 spa a seguito del
collocamento parziale del 3,73% di Moncler
spa in sede di Ipo. Il patrimonio netto del
gruppo, comprensivo del risultato di periodo,
e pari a 346,4 milioni di euro, rispetto a 336,6
milioni al 31.12.2012 e ad 327,0 milioni al
30.09.2013. La posizione finanziaria netta
consolidata negativa ammonta a 218,2 milioni
di euro, in miglioramento di 8,2 milioni
rispetto agli 226,4 milioni al 30.09.2013. I
debiti bancari al netto delle disponibilita
liquide ammontano a 143,8 milioni, in
diminuzione di 18,2 milioni rispetto ai 162,1
milioni al 30.09.2013. Lo scorso 28 gennaio dal
cda si sono dimessi Giorgio Franceschi (Isa),
Paolo Battocchi (Caritro), Massimo Tononi
(presidente di Isa e Borsa Italiana), oltre agli
indipendenti Stefano Gianotti, Gianbattista
Montini e Giuseppe Pasini. Il cda è decaduto,
l’asseblea per le nuove nomine è prevista il 10
marzo in prima convocazione.
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stati prospettati 2500 euro annui). Se si aumenta il lavoro i
costi possono diminuire, la produzione può essere saturata e
magari in tasca il taglio può essere minimo o nullo. La Marangoni ha accettato il supporto,
che potrà essere discusso già
dal prossimo incontro di lunedì, ma ha posto problemi di
«velocità di decisione», scontrandosi con un fronte sindacale che al contrario non vuole
decidere in modo troppo affrettato, a scapito delle maestranze. Sul fronte degli investimenti poi è stato proposto di creare
un organismo partecipato dai
lavoratori che sia «di costante
monitoraggio sulla attuazione
degli investimenti programmati e la verifica dei risultati che
essi produrranno in termini di
competitività e redditività».
Un organismo che per funzionare ha bisogno di soggetti
qualificati e quindi, probabilmente, di una «stampella»
esterna rispetto a quanto può
esprimere il fronte dei lavoratori.
E. O.
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l 'Adige
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Mercoledì 12 febbraio 2014
9 771594 144005
G3022211
Anno 67 - numero 42 • 1,20 euro
Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige
Politica
13
Consiglieri, niente vitalizi
ma subito 210 mila euro
Vermiglio
34
Sindaco Bertolini sfiduciato
In primavera nuovo voto
Il processo
17
Grisenti, per la corruzione
domani l’appello a Bolzano
Alto Garda
27
1 aiutare i lavoratori
Per
la spesa arriva in ufficio
ISTRUZIONE Le novità annunciate nel confronto coi sindacati, soddisfatti: «Finalmente un progetto»
COMUNITÀ DI VALLE/1
Nella scuola 700 assunzioni
L’elezione diretta
va proprio abolita
Rossi: metà per chi è precario. Adesso partono i tavoli tecnici
gregio Direttore, ho letto con
molto interesse, nella qualità
di presidente della Comunità
Territoriale della Val di Fiemme,
l’intervento pubblicato lunedì
sull’Adige, scritto da Stefano
Graiff, assessore della Comunità
della Val di Non, intitolato:
Provincia centralista con le
Comunità.
Concordo con Graiff che la
Provincia è sempre ...
Le nuove norme
saranno inserite
nella legge finanziaria
in aula da aprile
Troppo forti
S
aranno 700 le assunzioni nella scuola. Lo ha annunciato
ieri ai sindacati Ugo Rossi,
presidente della Provincia con
competenza sulla scuola, chiedendo in cambio la disponibilità a un
impegno di alcune ore in più durante una parte dell’estate. Rossi
ha trovato un’apertura delle organizzazioni dei lavoratori, che sottolineano: «Finalmente si vede un
progetto», anche se restano alcuni nodi, in particolare per il personale non docente. In ogni caso, venerdì, lunedì e martedì saranno
avviati i tavoli tecnici per discutere in dettaglio degli aspetti del «piano scuola» toccati ieri. Le novità
saranno contenute nella prossima
finanziaria, in aula da aprile.
Grande Gaia Vuerich
Nella sprint sfiora
la finale con le big
FABIANO LORANDI
aro Direttore,
nell’editoriale di
domenica ha definito il Pd
di Rovereto come
soggetto politico da
prendere a paradigma
negativo perché
frenerebbe il
cambiamento,
risfoderando vecchi
slogan e categorie
ideologiche degli anni
Settanta che non fanno i
conti con i mutamenti
avvenuti nella realtà
attuale.
Ciò a partire da una mia
intervista pubblicata
dall’Adige, all’interno
della quale chiedevo una
rimodulazione del
bilancio comunale per
capire quali ricadute
effettive e reali, sotto il
profilo economico,
possono avere i
finanziamenti alle
manifestazioni. A titolo
esemplificativo ho fatto la
comparazione tra gli 88
mila euro previsti per
l’azione 19 che inserisce
in lavori socialmente utili
6 disoccupati in
situazione di difficoltà
personale (nel corso di un
anno le richieste in questo
ambito sono passate da
120 a 350 ...
C
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47
ALLE PAGINE
A. CONTE
A PAGINA
12
TWITTER
38 - 39 - 40
L’uomo, ferito al petto, accusa la moglie. Lei: l’ho salvato
na separazione non facile, uno
scenario di dolore e rabbia che ieri
in un paese delle Valli del Noce ha
rischiato di sfociare in tragedia, con il
marito finito al Santa Chiara con una
coltellata al petto e con i coniugi che si
accusano a vicenda. Gli inquirenti
dovranno determinare come sono andate
le cose, visto che le due versioni sono
diametralmente opposte. L’uomo ha
denunciato la moglie sostenendo di essere
stato colpito, mentre lei lo ha
controdenunciato per calunnia,
affermando di averlo trovato ferito.
L. PONTALTI
A PAGINA
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VIGO RENDENA:
INVESTITO, È GRAVE
Claudio Valentini, 63 anni,
gestore della Baita Gorck
in Val San Valentino, è in
gravi condizioni dopo
essere stato investito da
un furgone mentre
attraversava la strada a
Vigo Rendena.
A PAGINA
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COMUNITÀ DI VALLE/2
Gestioni associate?
A geometria variabile
GEREMIA GIOS
ripreso, in queste ultime
settimane, il dibattito attorno
alle Comunità di Valle. Sulla
necessità di introdurre modifiche
vi è un ampio accordo. Sul
contenuto di tali modifiche vi
sono, per contro, opinioni molto
diversificate. Si accumulano
argomenti e osservazioni
disparate e non omogenee, dalla
necessità di ridurre il numero di
comuni all’opportunità di
modificare i meccanismi ...
È
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@giornaleladige: seguite anche
i «tweet» con notizie e commenti
Giallo sulla coltellata in casa
U
E
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Salvati 110 posti di lavoro
2
Adige
Bitumi paga
artigiani e fornitori
Il mondo dei concordati non è
terreno esclusivo di caccia dei
furbetti. Un esempio di buone
pratiche arriva dal caso Adige
Bitumi. La società pagherà,
nell’arco di 5 anni, circa 50
milioni di euro a decine di
creditori, con percentuali che
vanno dal 50 al 100% del credito.
Resta in attività un ramo
d’azienda (cave e
pavimentazioni), salvi 110 posti
di lavoro.
F. TERRERI
A PAGINA
7
Rovereto | Per la Ztl un sistema, il primo in Trentino, che riconosce le targhe
Le multe? Ora le fanno le telecamere
D’
ora in poi gli
automobilisti poco
disciplinati di
Rovereto non dovranno fare i
conti solo con i vigili. Nei
varchi di accesso delle zone
a traffico limitato della città
verranno infatti installate
delle telecamere intelligenti,
in grado di leggere,
riconoscere e prendere nota
delle targhe delle auto e di
segnalare, di conseguenza,
eventuali infrazioni, 24 ore su
24. La multa, in parole
povere, te la dà direttamente
la telecamera.
M. PFAENDER
A PAGINA
23
A4021291
A Rovereto il Pd
è già più avanti
L. PERENZONI,T. DALPRÀ
A4021290
CAMBIO DI ROTTA
La finale l’ha sfiorata, è proprio mancato un soffio, pochi centimetri che hanno fatto la differenza. Gaia Vuerich, nella sprint olimpica di Sochi, si è piazzata al settimo posto, confermando di poter
competere con le migliori del mondo.
RAFFAELE ZANCANELLA
ECONOMIA
l'Adige
L’ASSEMBLEA. Nuovo
vertice a Trentino Sviluppo
TRENTO - «Un consiglio di amministrazione in grado di assicurare alla società un assetto stabile, ma anche una buona dose di innovazione grazie
a persone nuove, con profonda conoscenza delle dinamiche di impresa e al tempo stesso in grado di garantire indipendenza e terzietà». Così il
presidente della Provincia Ugo
Rossi ha presentato ieri il nuovo cda all’assemblea di Trentino Sviluppo: Flavio Tosi, già
Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263
email: [email protected]
G
mercoledì 12 febbraio 2014
7
1
Compensi del cda tagliati del 20%
consigliere e ora indicato come presidente, Giovanna Flor
e Fulvio Rigotti. Dureranno in
carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2014
che si terrà indicativamente
nei mesi di maggio-giugno
2015. Ribadito anche l’assetto economico del precedente
cda, all’insegna del contenimento della spesa: nessun gettone di presenza per le riunioni del consiglio e un monte indennità massimo che scende
da 200 a 160 mila euro l’anno
per l’intero board, con una riduzione pari al 20%.
Con la ratifica dell’assemblea,
neopresidente e cda sono in
carica. Tosi, che ieri ha preso
contatto con la struttura, convocherà il primo consiglio entro pochi giorni. Trentino Sviluppo torna quindi pienamente operativa dopo le dimissioni rassegnate il 16 gennaio da
Diego Laner, presidente uscente, che avevano portato alla
decadenza dell’intero cda.
Rossi, accompagnato dal direttore generale Paolo Nicoletti,
ha voluto intervenire di persona all’assemblea della principale società della Provincia,
convocata ieri mattina presso
il Polo Tecnologico di Trento
dal presidente del collegio sindacale Alessandro Tonina.
«Al nuovo cda – ha affermato
Rossi – la giunta provinciale
affida un mandato preciso: far
sì che Trentino Sviluppo pos-
sa intensificare il proprio ruolo a sostegno delle imprese,
del sistema produttivo e territoriale, andando oltre una logica di emergenza». Rossi ha
ribadito come la scelta in merito alla Divisione Turismo e
Promozione verrà presa prima dell’estate, in occasione
dell’assemblea di bilancio. In
ogni caso impianti a fune e
quote di partecipazione nelle
società turistiche rimarrebbero in capo a Trentino Sviluppo.
Un momento dell’assemblea
2
Adige Bitumi paga artigiani e fornitori
Via libera al concordato da 50 milioni
Salvati 110 posti di lavoro di cui 35 edili
FRANCESCO TERRERI
AUTISTI TIR
Guardia di Finanza in azione
TRENTO - «In passato sul settore dell’autotrasporto abbiamo fatto
verifiche molto importanti, con contestazioni rilevanti sulle
società esterovestite. Ma controlliano anche le posizioni
lavorative». Lo afferma il colonnello Fabrizio Nieddu, comandante
provinciale della Guardia di Finanza, a proposito della denuncia
dei sindacati sulla sospetta evasione fiscale e contributiva
nell’intricata questione dei lavoratori interinali, anche trentini,
assunti attraverso agenzie rumene (l’Adige di ieri). Il segretario
della Fit Cisl Giovanni Giorlando aveva fatto un vero e proprio
appello alla Provincia e alle Fiamme Gialle. «Abbiamo controllato e
controlleremo ancora il settore - prosegue Nieddu - tenendo sotto
osservazione tutto ciò che può essere indice di evasione, anche se
in questo caso ci sono alcune cose a livello lavorativo regolari.
Non escludiamo di prendere contatto con i sindacati, siamo ben
lieti se qualcuno ha elementi da segnalarci».
FINANZA
TRENTO - Dopo tanti casi di piccole
imprese tradite da «furbetti del concordato», finalmente un’azienda che
paga artigiani e fornitori e salva l’occupazione. Questo farà il Gruppo Adige Bitumi di Mezzocorona, stando al
piano in base al quale è stato ammesso al concordato preventivo con continuità aziendale con il decreto di ieri
del tribunale di Trento. Adige Bitumi,
che a luglio aveva presentato domanda di concordato in bianco, nell’arco
di cinque anni pagherà complessivamente 50 milioni di euro a decine di
creditori, con percentuali che vanno
dal 50 al 100% del credito. Le risorse
verranno dal ramo cave e pavimentazioni, che prosegue l’attività, e dalle
dismissioni già avviate. Tra i lavoratori che restano in Adige Bitumi e quelli «ceduti» del ramo edile, saranno salvati 110 posti di lavoro.
Il tribunale ha confermato come commissario giudiziale Maurizio Postal e
ha fissato l’adunanza dei creditori per
la votazione del piano al 9 maggio prossimo. La proposta della società guidata da Paolo Tellatin è stata redatta con
l’assistenza dell’avvocato Francesco
Beccaria dello studio Alpeggiani e Associati di Milano e dello studio del
commercialista Massimo Nuti di Firenze.
La proposta di Adige Bitumi prevede
la prosecuzione aziendale del ramo cave, asfalti e pavimentazioni con l’esercizio diretto di tali attività negli stabilimenti di Mezzocorona, Nago Torbole, Dossobuono (Verona), Pozzoleone
e Sarcedo (Vicenza), nonché tramite
la controllata C9 Costruzioni di Bolzano, con un totale di oltre 70 addetti.
Le altre attività del gruppo, considerate non «core business», verranno cedute a terzi.
Il piano è quinquennale
Pagamento dei creditori
dal 50 al 100% grazie
ai flussi di cassa del ramo
cave-asfalti che prosegue
e alle cessioni già avviate
Di esse, il ramo costruzioni, con cantieri per un valore di circa 39 milioni e
35 addetti, è stato affittato alla cordata tra il colosso trevigiano Carron, da
tempo presente in Trentino, e la trentina Mak. Le due aziende hanno l’obbligo all’acquisto del ramo d’azienda
all’omologazione del concordato.
La società controllata in Serbia Kjievo
doo è stata anch’essa ceduta, dopo
una procedura competitiva, ad un operatore serbo per 5 milioni, con un introito netto per Adige Bitumi di 4,3 milioni dopo il riscatto dal leasing di alcuni impianti e macchinari. In vendita è anche il Teer Center, il compendio
immobiliare costruito a Mezzocorona,
che, ceduto unità per unità, dovrebbe
portare nelle casse del concordato 4,8
milioni, corrispondenti al debito con
le banche contratto per realizzarlo.
Gli incassi delle dismissioni e i flussi
di cassa generati dal ramo in continuità dell’azienda nell’orizzonte dei cinque anni consentiranno, secondo il
piano, di soddisfare al 100% i creditori privilegiati, tra i quali, oltre alle banche con prestiti ipotecari, vi sono anche i fornitori artigiani. I creditori chirografari, invece, sono suddivisi in tre
classi: ai fornitori strategici, soprattutto trasportatori e fornitori di materiale bituminoso al ramo cave, andrà
il 75% dei crediti, ai creditori che hanno finanziato la società con anticipi
sui crediti futuri - si tratta di quattro
banche - andrà il 70%, agli altri creditori il 50%.
Resta aperto il fronte della possibilità
di Adige Bitumi di partecipare a gare
pubbliche, dopo la circolare della Provincia della scorsa estate che lo escludeva per le aziende con il concordato
in continuità. Domani è in calendario
al Tar di Trento l’udienza di merito sul
ricorso dell’azienda, che a novembre
ha ottenuto la sospensiva.
Utile di 19 milioni nel primo trimestre grazie alla plusvalenza di 22 milioni sull’Ipo
I piumini Moncler riscaldano anche Mittel
MILANO - Mittel, la finanziaria partecipata da Isa e Fondazione Caritro, ha
chiuso i primi tre mesi dell’esercizio
2013-2014 con un un utile consolidato
di pertinenza del gruppo pari a 19 milioni di euro, contro una perdita di 2,7
milioni dell’analogo periodo dello scorso esercizio e un rosso di 38 milioni al
30 settembre 2013, cioè a fine esercizio 2012-2013. Il risultato deriva essenzialmente dalla ricca plusvalenza, quasi 22 milioni, ottenuta dalla cessione
di azioni in occasione della quotazione di Moncler, lo storico marchio dei
piumini.
Come si legge nella nota della società
dopo il cda di ieri che ha approvato il
resoconto intermedio di gestione, l’utile beneficia per 21,8 milioni del risul-
PORFIDO
tato pro quota della partecipata
Brands Partners 2, a seguito del collocamento parziale del 3,73% di Moncler
in sede di Ipo (Initial public offering).
Il patrimonio netto del gruppo, comprensivo del risultato di periodo, è pari a 346,4 milioni rispetto ai 336,6 al 31
dicembre 2012 e a 327 milioni al 30 settembre 2013.
La posizione finanziaria netta consolidata, cioè l’indebitamento netto del
gruppo, ammonta a 218,2 milioni, in
miglioramento di 8,2 milioni rispetto
ai 226,4 milioni di fine esercizio. I debiti bancari, al netto delle disponibilità liquide, ammontano a 143,8 milioni,
in diminuzione di 18,2 milioni rispetto ai 162,1 milioni al 30 settembre scorso.
«Più condivisione»
Filippi nuovo direttore di Espo
TRENTO - Dal 13 gennaio l’architetto Luca Filippi è subentrato ad Andrea Angheben alla direzione di Espo, l’Ente Sviluppo Porfido. «Far parte del team di Espo - dichiara Filippi - è una sfida non da poco in questo momento difficile
dove le aziende stremate risentono di una crisi finanziaria
e di commesse mai vissuta prima. Se il settore non individua una linea di comportamento condivisa, si arriverà a
breve ad un progressivo peggioramento».
«Il marchio Porfido del Trentino - prosegue Filippi - negli
ultimi decenni ha fatto conoscere il porfido a livello nazionale e internazionale, ma ora, con la carenza di risorse finanziarie, bisognerà fare ulteriori riflessioni con il presidente Francesco Veneri e il cda. Bisogna continuare a investire in promozione e innovazione in collaborazione con
Distretto, enti pubblici, credito e Cooperazione».
Mittel conferma le previsioni per l’esercizio in corso, stimando un risultato
netto consolidato «nell’intorno del break-even (pareggio, ndr), in sensibile
miglioramento rispetto ai risultati dell’esercizio al 30 settembre 2013». Tali
attese sono tuttora basate sui presupposti di un miglioramento nella situazione economica italiana nei prossimi
mesi e dell’invarianza dell’attuale portafoglio investimenti, escludendo quindi operazioni straordinarie.
Ieri il titolo Mittel, in attesa dei risultati della trimestrale, è cresciuto in
Borsa. Ma la finanziaria deve affrontare le tensioni interne al board, nate dalle dimissioni del 28 gennaio scorso di
sei membri del cda a causa di una «frattura insanabile» con il consigliere de-
legato Arnaldo Borghesi. Si sono dimessi i trentini Massimo Tononi, Giorgio
Franceschi e Paolo Battocchi, nonché
Stefano Gianotti, Gianbattista Montini e
Giuseppe Pasini. Essendo venuta a mancare la maggioranza, l’intero cda risulta decaduto a far data dalla nomina del
nuovo organo amministrativo da parte dell’assemblea, convocata il 10 marzo in prima convocazione e l’11 marzo in seconda. Al centro della questione ci sarebbero forti divergenze sui
programmi futuri della finanziaria presieduta dal trentino Franco Dalla Sega
(nella foto), che ricopre anche la carica di sindaco in Rcs Mediagroup, e che
ha per vicepresidente il finanziere Romain Zaleski, che di Mittel possiede il
15% del capitale.
Patrimonio netto in crescita
indebitamento in calo
Restano le tensioni per
la frattura tra l’Ad Borghesi
e i soci trentini e bresciani
INFORMATICA. Prima operazione del fondo gestito da Pensplan Invest e Prader Bank
Euregio Minibond investe 4,2 milioni in Gpi
TRENTO - A poco più di un mese dall’ingresso di Gpi, azienda
trentina di informatica sanitaria, sul mercato obbligazionario di Borsa Italiana (ExtraMot
Pro) con emissione della prima
tranche del prestito obbligazionario Minibond, è stata siglata
la sottoscrizione da parte di
Pensplan Invest sgr di obbligazioni Gpi per 4 milioni 250 mila euro tramite il fondo di investimento Euregio Minibond.
L’accordo è frutto di un’istruttoria durata quasi 8 mesi. «Que-
sto è il primo investimento del
nostro Fondo sul territorio regionale – spiega Stefano Tomazzoni, presidente di Pensplan Invest – È molto più di un’ordinaria operazione finanziaria, è una
scelta di indirizzo: gli investitori locali hanno saputo fare sistema e hanno investito in un
fondo territoriale con l’obiettivo di sostenere innanzitutto le
imprese meritevoli, ossia le imprese che dimostrano di voler
innovare».
Per Fausto Manzana, presiden-
te e Ad di Gpi, «se Gpi è oggi
uno dei principali player in Italia nel proprio mercato di riferimento, molto è dovuto a
quanto il Trentino ha fatto per
noi. Ecco perché l’accordo con
Pensplan Invest è così importante per l’intero gruppo».
Pensplan Invest è il secondo investitore a sostenere Gpi e si
aggiunge a Orizzonte sgr, che
nel dicembre scorso ha aderito ad una quota del Minibond
Gpi per 3,75 milioni ed è entrato nel capitale sociale della soft-
ware factory trentina.
Pensplan Invest è stata assistita nella realizzazione dell’operazione da Prader Bank, che ha
seguito l’istruttoria in qualità
di advisor del fondo Euregio Minibond, e dallo studio legale Galante e Associati di Roma. Accanto a Gpi ci sono Finanziaria
Internazionale Securitisation
Group (Finint) in qualità di advisor finanziario, lo Studio Pedersoli in qualità di advisor legale, lo Studio Mora in qualità
di consulente.
Trento
14 mercoledì 12 febbraio 2014
IERI SERA
OLTRE
SEI ORE
DI
SCONTRO
IN AULA
SU SEI
MOZIONI
GIULIANO: VOGLIO MEA CULPA
La giunta prenda atto della
inadeguatezza dell’approccio al
problema della sicurezza e delle
risposte date sinora e adotti concreti
provvedimenti di tipo preventivo e
repressivo della criminalità e di
controllo e presidio del territorio
CIA: BASTA VIGILI SULLE PISTE
Si possono recuperare importanti
risorse economiche ed umane
lasciando alla Guardia Forestale o
ad altre forze dell’ordine o di
volontariato il servizio piste svolto
dalle squadre dei vigili urbani sul
Bondone
l'Adige
GIUGNI: SERVE UN PIANO
Bisogna approntare in tempi brevi
un piano sicurezza che tenga conto
della particolare struttura della città,
utilizzando la pianificazione
urbanistica per evitare il consumo di
territorio e favorire la nascita di
negozi di vicinato
BRIDI: TRENTO È INSICURA
Trento non è più una città sicura e lo
si può affermare senza ipocrisie. Ora
bisogna trovare una soluzione per
far diminuire la criminalità che non
è più solo percepita, bensì reale.
Servono politiche efficaci di
controllo del territorio
ANDREATTA: AZIONI CONCRETE
Da sindaco reggente il primo tema
di cui mi occupai fu quello
riguardante piazza Dante con un
piano di azioni che si stanno
concretizzando proprio in questi mesi
con i lavori sul parco e sulla
palazzina Liberty
1
«Sicurezza, la giunta non fa niente»
Centrodestra all’attacco:
più controlli sul territorio
DANIELE BATTISTEL
«Non ho mai minimizzato il problema
sicurezza e non ho mai detto che tutto è sotto controllo». Con queste parole ieri sera in Consiglio comunale il
sindaco Alessandro Andreatta ha risposto alle minoranze che hanno accusato la sua giunta di essere insensibile
di fronte ai problemi di violenza e criminalità che, periodicamente, si ripresentano in città.
Un dibattito durato fino a notte ieri a
Palazzo Thun, voluto dall’opposizione di centrodestra dopo i fatti avvenuti nello scorso mese di gennaio: tre
rapine in tabaccheria, una in negozio,
La difesa del sindaco
Alessandro Andreatta:
«È una delle cinque
priorità di governo del
centrosinistra perché
è un bene sociale»
diversi scippi, oltre all’escalation di
furti in casa.
Ben sei gli ordini del giorno, oltre a diverse interrogazioni, presentati dalla
minoranza (uno anche da parte della
consigliera di maggioranza dell’Upt
Eleonora Angeli), tutti - di fatto - con
un obiettivo ben chiaro: potenziare i
controlli da parte della polizia municipale e creare un assessorato alla sicurezza.
«Constato - ha attaccato il capogruppo del Pdl Nicola Giuliano presentan-
do un ordine del giorno firmato da tutte le forze del centrodestra - il protrarsi di un’indolenza della giunta che continua a negare la gravità del problema
e propone soluzioni che non sono adeguate. Solo di fronte a fatti eclatanti ha
ammesso che esiste un problema di
sicurezza in città». Giuliano ha rimproverato l’amministrazione sostenendo
che «non basta trattare il tema solo dal
punto di vista delle politiche sociali».
«Il tema della sicurezza va affrontato
anche e soprattutto dal punto di vista
del controllo e della repressione».
Ben 22 le richieste provenienti dalla
minoranza, tra cui la razionalizzazione dei compiti del personale amministrativo della polizia locale in modo
da assicurare una maggiore presenza
sul territorio, l’estensione del servizio
di polizia municipale per 24 ore, la direttiva di «assidua verifica dei documenti di identità agli stranieri e a chi
turba la quiete pubblica».
Sul fenomeno dell’accattonaggio (e della necessità di limitarlo) si è soffermato Vittorio Bridi. Claudio Cia (Civica trentina) ha invece ricordato come il Comune «dopo aver proclamato qualche
anno fa l’istituzione di due pattuglie
della polizia locale con quattro uomini dalle ore 24 alle 6 del mattino, ha poi
fatto marcia indietro». «A partire dal
2011 questo impegno si è fatto via via
sempre più saltuario, tant’è vero che
dal primo gennaio scorso la polizia locale - ha rivelato Cia - ha smesso di effettuare i servizi notturni».
Un problema, secondo Gabriella Maffioletti, che deriva dalle «scelte illogiche dell’amministrazione» che hanno
portato negli ultimi tre anni ad un drastico ridimensionamento del corpo
della polizia locale, passato da 180 a
130 agenti.
Dal canto suo Andreatta in un intervento di oltre un’ora ha tenuto a met-
tere in chiaro una cosa: «Il tema della
sicurezza è una delle cinque priorità
di governo del centrosinistra perché
è un bene sociale». Il sindaco ha ammesso che «i cittadini per i fatti di criminalità successi in gennaio hanno dimostrato preoccupazione» e che
«ognuno deve fare la propria parte con
responsabilità: amministrazione, residenti, operatori economici».
Ha respinto, però, le critiche sul’immobilità della giunta. A questo proposito ha portato l’esempio degli inter-
DIBATTITO
venti già realizzati (e altri programmati nei prossimi mesi) nel quartiere della Portela. Sulla creazione di un assessorato alla sicurezza ha spiegato: «Se
non è stato fatto è per una ragione chiara, i rapporti con questore e commissario li tiene il sindaco». A Cia il sindaco ha spiegato che il servizio notturno è stato ridimensionato (non soppresso) perché non più finanziato dalla Provincia. «In ogni caso al Consiglio
delle Autonomie chiederò un impegno
preciso all’assessore Daldoss».
Stop sciate pagate
Sulla cancellazione dei vigili
sciatori il sindaco Andreatta ha
ammesso che qualche
ragionamento si può fare: «So
bene che in altre località il
servizio piste è coperto da
carabinieri e polizia: ne sto
parlando con il comandante».
Il Punto d’incontro ha ricordato il fondatore discutendo di accoglienza
Solidarietà nel solco di don Dante
G4021205
Due immagini dell’incontro alla sede del Punto d’Incontro
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Non chiudere le porte della
solidarietà trentina ma
aprirne di nuove per
rafforzare quel valore
dell’accoglienza che fino ad
oggi, se pur con molte
difficoltà, ha contraddistinto
il nostro territorio.
È questo uno dei messaggi
che sono stati lanciati ieri
durante il momento di
ricordo dedicato a don
Dante Clauser ad un anno
esatto dalla scomparsa.
Un’occasione promossa
dalla cooperativa Punto
d’incontro, fondata da don
Dante nel 1977, e che ha
visto la partecipazione di
numerosi protagonisti del
mondo solidale e associativo
trentino, dalla Casa della
giovane, al convento dei
Cappuccini, dalla fondazione
Comunità solidale - Casa
Bonomelli al centro sociale
Bruno, da Trentino Solidale
fino ai Volontarinstrada.
«Il modo migliore per
ricordare don Dante - ha
spiegato Angelo Poletti del
Punto d’incontro - è quello di
guardare al futuro e riuscire
a dare delle prospettive alle
tante persone che ancora
oggi si trovano ai margini
della nostra società. Non
possiamo abbandonare
l’impegno nell’offrire fiducia
a chi ha voglia di cambiare e
serve inseguire quel sogno
caro a don Dante di un
mondo diverso».
Tematiche queste che sono
state evidenziate anche da
Francesca Sevignani,
operatrice della Casa della
giovane, che ha voluto porre
l’accento sul significato vero
dell’accoglienza che non
deve mai mancare. «Quello
che facciamo e dobbiamo
continuare a fare - ha
affermato - è offrire non solo
un posto letto, un pasto o
una doccia ma soprattutto
quell’ascolto che chi si
rivolge a noi ha tanto
bisogno. Don Dante nella
propria vita non ha solo
garantito servizi ma ha
offerto il suo cuore».
Presente all’incontro anche
Stefano Bleggi del centro
sociale Bruno, Claudio
Bertolli dei Volontarinstrada
e Mauro Pizzini della
fondazione Comunità
solidale - Casa Bonomelli,
che nel 2013 ha accolto 700
persone di cui il 19% di
origine italiana.
A fronte dei tagli ai
finanziamenti pubblici e alle
sempre crescenti
problematicità che
investono il mondo della
solidarietà trentina, un invito
a «cambiare passo» è
arrivato da Francesca
Ferrari di Trentino Solidale.
«La società civile - ha detto deve tornare ad occuparsi
delle povertà che siano esse
economiche o relazionali con
maggiore responsabilità».
Un impegno è arrivato infine
dall’assessore provinciale
Donata Borgonovo Re:
«Stiamo costruendo in
queste settimane il prossimo
bilancio provinciale e c’è la
consapevolezza che l’area
sociale deve essere
rafforzata.
Ci sarà una riforma delle
politiche sociali, ma prima di
tutto serve analizzare e
capire com’è la situazione
attuale».
G. Fin
Trento
20 mercoledì 12 febbraio 2014
VIABILITÀ
Le fiamme sono scoppiate
alle 13 di ieri nell’appartamento
sopra il ristorante «El Panarel»
a Penia di Canazei
Disagi del maltempo
Pericolo valanghe, strade chiuse
Ancora disagi sulle strade per le forti nevicate dei giorni
scorsi. La statale 42 rimane chiusa in val di Non tra Cagnò
e Scanna, mentre in val di Sole vietato il transito per pericolo valanghe lungo la provinciale 141 direzione Montes
nel comune di Malé e lungo il tratto terminale della provinciale 86 di Rabbi da località Fonti di Rabbi a località
Plan. Neve da 10 a 50 centimetri nella zona di Passo Campo Carlo Magno e Madonna di Campiglio. Nella valli Giudicarie chiuse la provinciale 27 direzione Pracul nel comune di Daone e la 34 dal bivio per val d’Algone a Stenico.
Queste le altre strade chiuse: nella zona del monte Bondone tra Garniga Vecchia e le Viote e tra le Viote e Lagolo;
in Valsugana la provinciale di Monterovere nel tratto «del
Menador» tra Caldonazzo e Luserna; in bassa Valsugana e
nel Primiero, la provinciale 79 dal Passo Brocon al km 29,
la provinciale 221 di val Noana. Infine nella valli di Fiemme e di Fassa la Provincia segnala la chiusura invernale
della provinciale 31 del Manghen da ponte Stua fino a località val Trighetta.
l'Adige
L’ALLARME
Il cero era sulla panca della
dispensa. Distrutta la cucina
Sul posto una trentina di vigili
del fuoco del distretto di Fassa
1
Incendio al ristorante,
colpa di un lumino votivo
FEDERICA GIOBBE
«Non rammarichiamoci di averla persa, ringraziamo di averla avuta.»
(S. Agostino)
ARMANDA PALLA
ved. VESCO
di anni 77
Ne danno l’annuncio le sorelle, i fratelli,
i cognati, i nipoti e i parenti tutti.
Trento, 11 febbraio 2014
La cerimonia funebre avrà luogo giovedì 13 febbraio
alle ore 14.00 nella chiesa del civico Cimitero di Trento.
Seguirà la cremazione.
SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
Servizi funerari del Comune di Trento
10° ANNIVERSARIO
VIRGINIO
ZINI
Allarme generale per i vigili del
fuoco di Fassa che, nella tarda mattinata di ieri, sono stati chiamati per un principio
d’incendio a Penia, ultimo paese dell’ Alta Fassa. Erano le 13
circa quando il proprietario
del ristorante e pensione «El
Panarel» di Penia di Canazei,
in zona Pian Trevisan, ha allertato i vigili del fuoco del distretto locale per un principio d’incendio in un appartamento. Una trentina di uomini delle squadre di Pozza, Campitello e Canazei sono intervenute sul posto in tempi record,
gestendo al meglio la situazione.
L’incendio, sviluppatosi dalla
cucina dell’appartamento sopra il ristorante, è stato probabilmente causato (secondo
il proprietario dello stabile)
da un piccolo lumino votivo
acceso e posto sull’angolo della panca della dispensa, in cucina, alimentando così in pochi minuti l’incendio. Le fiamme hanno bruciato la cucina
ed i mobili, ma non si sono
propagate in altre stanze. Coinvolta una parte del balcone
esterno e del sotto balcone del
secondo piano della casa.
Tutto l’appartamento è ovviamente ricoperto da fuliggine
e sostanze derivanti dalla combustione del materiale, e quindi dovrà essere bonificato. Sull’emergenza sono intervenuti
diversi mezzi di soccorso, dal-
I vigili del fuoco volontari in azione a Penia (foto Robert Bernard)
Bruciato anche il balcone
le autobotti di Campitello e Canazei al pronto intervento di
Canazei, dal modulo autorespiratore (utile per il ricambio
delle bombole d’ossigeno, per
pretezione dal fumo) all’autoscala di Pozza.
A parte un grande spavento,
per fortuna l’allarme è rientrato dopo pochi minuti. «Il primo ad intervenire sul posto è
stato il proprietario con una
manichetta privata e con un
estintore - racconta l’ispetto-
go hanno provveduto a portare fuori dallo stabile tutto ciò
che era caldo. È stato così possibile verificare lo stato del locale grazie alle termocamere.
«Per fortuna la temperatura
già alle due era scesa sotto i
livelli di guardia - spiega l’ispettore Pederiva - Adesso sarà cura del proprietario risistemare l’appartamento». Presenti
sul posto anche i carabinieri
di Canazei per i rilievi del caso e la ricostruzione dei fatti.
Rimanga nel cuore di quanti la conobbero e le vollero bene
Il Presidente, il Direttore, la Giunta, il Consiglio Direttivo e tutti i colleghi
della FEDERAZIONE PROVINCIALE SCUOLE MATERNE di TRENTO
partecipano sentitamente al dolore di SILVIA CAVALLORO
per la perdita del suo caro papà
Il tuo esempio di vita
è sempre nei nostri cuori.
GIORGINA FIETTA
ved. BORTOLON
I TUOI CARI
Cavareno, 12 febbraio 2014
re del distretto dei vigili del
fuoco volontari di Fassa, Giancarlo Pederiva - mentre all’arrivo sul posto tutte le squadre
sono state impegnate nel primo soccorso per circoscrivere l’incendio e hanno successivamente provveduto alla bonifica del materiale carbonizzato, che in qualche maniera
poteva innescare un secondo
focolaio».
Come ultima operazione, le
squadre intervenute sul luo-
REMIGIO
di anni 83
ANNIVERSARIO
Trento, 12 febbraio 2014
12 febbraio 2014
PIERINA GABRIELLI
ved. FRAIZINGHER
Il Presidente, l'Amministratore Delegato, il CDA, il Collegio Sindacale,
i Dirigenti e tutti i Dipendenti di TRENTINO NETWORK
si stringono più vicini in questo triste momento
al collega FRANCO TAMANINI e ai suoi famigliari
per la dolorosa perdita del papà
Ne danno il triste annuncio i figli BRUNO con STEFANIA,
ORLANDO con FABIA, la nuora LUCIDALBA, i nipoti MIRKO,
DIEGO, DENIS, MOIRA, LORENA, IRENE, FRANCESCA, ROBERTA,
la sorella DORINA, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti.
Borgo Valsugana - Pieve Tesino, 11 febbraio 2014
Il funerale avrà luogo giovedì 13 febbraio alle ore 15.00
nella chiesa parrocchiale di Pieve Tesino.
La camera ardente è allestita presso la casa di riposo
di Pieve Tesino dove il Santo Rosario verrà recitato
oggi mercoledì 12 febbraio alle ore 19.30.
SI RINGRAZIANO FIN D’ORA QUANTI PARTECIPERANNO AL NOSTRO DOLORE.
Ti ricordano con affetto.
I TUOI CARI
Levico Terme, 12 febbraio 2014
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12 febbraio 2013
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l'Adige
ORDINANZA. Titolare:
«Rischiamo di chiudere»
I clienti protestano, i vicini
esultano. Ma il titolare del locale «Elysee» avvisa: «In queste condizioni rischiamo di
chiudere l’attività». L’ordinanza del Servizio ambiente del
Comune di Trento, notificata
lunedì ai responsabili del locale, impone lo stop della musica a mezzanotte. «Siamo una
discoteca - evidenzia Franco
Remolif, titolare dell’Elysee se ci fanno spegnere gli impianti alle 24, come facciamo
mercoledì 12 febbraio 2014
21
1
Elysee, stop alla musica alle 24
ad andare avanti?»
Ieri la serata universitaria è
saltata: il locale ha accolto dalle 23 alle 24 i clienti arrabbiati, pronti a protestare per questo «muro» alzato dal Comune
contro il divertimento notturno in centro.
All’annuncio su Facebook della cancellazione dell’appuntamento, si sono moltiplicati i
messaggi di solidarietà nei
confronti di chi gestisce il locale e di protesta contro chi
non vuole la musica anche a
notte fonda. Non sono mancate le iniziative curiose, come
l’annuncio funebre (pubblicato sul nostro sito www.ladige.
it) in cui si legge: «Trento, la
movida cittadina dopo lunga
sofferenza è morta». Segue un
post: «I funerali si terranno fuori Trento per non provocare
disturbo alla città, ai residenti ed agli orsi che dormono».
Dopo il sequestro della discoteca e del piano bar della Can-
tinota (il ristorante è aperto,
con il vincolo di effettuare i lavori di insonorizzazione), si
abbatte un’altra tegola sul divertimento notturno.
Il problema, come per la Cantinota, sta nel volume della
musica. «Il Comune ha incaricato uno studio di ingegneria
per le misurazioni negli appartamenti: dalla perizia risultiamo fuori norma. Ho preso pure una multa di mille euro spiega Remolif - ma noi siamo
gente responsabile, che vuole tutelare la privacy e la quiete dei condòmini: avevamo
chiesto ancora a dicembre di
effettuare a nostre spese le misurazioni negli appartamenti,
ma non ce l’hanno permesso.
Allora siamo andati in procura ad autodenunciarci: questo
è l’unico modo per ottenere
una consulenza tecnica».
A rischio ora sono le serate del
fine settimana, con le feste di
San Valentino e di sabato.
L’inaugurazione a novembre 2013
Investito mentre attraversa la strada
Ferito Claudio Valentini, 63enne di Iavré
gestore con la sorella del rifugio Gorck
JESSICA PELLEGRINO
In alto il luogo dell’incidente e qui sopra l’auto che ha centrato Claudio Valentini
MALTEMPO
Grave incidente, nella mattinata di ieri, a Vigo Rendena, lungo la statale 239
tra Tione e Campiglio.
Poco prima delle 10, Claudio Valentini, 63enne di Iavré, è stato investito
da un furgoncino, che scendeva in direzione di Tione.
L’uomo è molto noto in zona: ultimo
di quattro fratelli, tra cui anche il parroco di Mezzocorona ed ex direttore
di Vita Trentina don Agostino, vive a
Iavré con la moglie e il figlio Matteo e,
da ormai una quindicina d’anni si occupa, assieme alla sorella Pia, della gestione del rifugio Baita Gorck in val
San Valentino.
Claudio Valentini aveva appena accostato la sua Punto grigia a bordo della strada, all’altezza del bivio che porta nella parte alta di Vigo e in Val di
San Valentino.
È sceso e forse ha attraversato la strada senza notare il furgoncino che stava arrivando: l’impatto con il Volskwagen Caddy guidato da un uomo del posto, lo ha fatto cadere rovinosamente
sul manto stradale.
Da subito le sue condizioni sono apparse gravi, tanto da spingere gli operatori del 118 ad allertare l’elisoccor-
so. Valentini, prima di essere trasportato all’ospedale Santa Chiara dov’è
stato raggiunto dai familiari, è stato
stabilizzato: dopo essere stato sottoposto a risonanza magnetica e ad una
delicata operazione, i medici già in serata hanno fortunatamente sciolto la
prognosi, fissandola in trenta giorni.
Difficile, per il momento, poter deter-
Il ristoratore è fratello
dell’ex direttore di Vita
Trentina don Agostino
Forse voleva raddrizzare
un cartello stradale
Se la caverà in 30 giorni
minare le cause del sinistro. Secondo
le prime ricostruzioni e stando anche
a quanto confermato dal conducente
del Caddy, una volta sceso dalla sua
Punto, Claudio Valentini avrebbe cercato di attraversare velocemente la
statale, parandosi davanti al conducente della Volksvagen, che non ha po-
Anche alla Capanna delle Viote un intervento contro il rischio crolli
Bondone, emergenza neve sui tetti
Pericolo neve per i tetti di case
private e strutture ricettive che
si inerpicano sul Bondone, a
monte dell’abitato di Vaneze:
l’abbondante nevicata di lunedì sera, proseguita anche nella
mattinata di ieri, è andata a mettere a dura prova la resistenza
delle coperture degli edifici.
Che hanno rischiato di piegarsi sotto il peso della coltre nevosa. Provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco volontari
di Sopramonte e Sardagna, Vigolo Baselga, Cognola e Baselga del Bondone.
Oltre all’opera delle ditte specializzate che si sono occupate di alleggerire i tetti dalla pressione esercitata dalla neve. Ricordate la Capanna delle Viote? È il caso che vi affidiate bene alla vostra memoria in quanto ieri la struttura portava sul
tetto almeno due metri di neve. Che si andavano a sommare alla bianca «muraglia» circostante. Tanto da ricavarne un
«igloo» a portata di umano o per avere chiara la situazione utilizzare l’altezza di un automobile come termine di paragone.
Ma torniamo sul tetto: ieri mattina sulla piana delle Viote scendevano ancora parecchi fiocchi di neve ma ciò non ha impedito il «pronto intervento» da
parte di una ditta privata con
mezzo meccanico idoneo al fine di eliminare parte della neve. «La struttura ha almeno dieci anni di vita - spiega il titolare Fabrizio Zanlucchi - ed è completamente in legno, nessuna
Capanna delle Viote sepolta dalla neve; sotto l’igloo nel piazzale e la strada
traccia di cemento armato».
Alla luce dei 40 centimetri di neve caduti è stato anche Marco
Calliari di Asis (che ha in gestione la Capanna) a confermare la
pericolosità della situazione
per il tetto della Capanna: «Il peso della neve impediva addirit-
tura l’apertura delle porte - dice - e l’intervento è stato davvero necessario». Anche perché nel fine settimana è attesa
una nuova perturbazione. Nel
frattempo non sono mancate le
slavine: «L’unico modo per raggiungere la piana delle Viote è
da Sopramonte o da Sardagna
- prosegue Zanlucchi - in quanto sulle strade che salgono da
Garniga e Lagolo è in vigore il
divieto di transito».
Ma i problemi non riguardano
solamente la Capanna delle Viote. «Oltrepassato il paese di Vaneze - sottolinea il comandante dei vigili del fuoco volontari
di Sopramonte, Michele Nardelli - case e alberghi sono carichi
di almeno un metro e mezzo di
neve».
Non a caso sono numerose le
chiamate che tra lunedì pomeriggio e ieri mattina hanno raggiunto i pompieri. Che si sono
recati sul posto per compiere
un sopralluogo e verificare il
reale pericolo per l’incolumità
degli edifici in questione. Ma
non sono saliti sugli edifici (almeno quelli di Sopramonte):
«Alcuni corpi volontari consentono ai propri vigili l’intervento sui tetti innevati - chiarisce
Nardelli - ma io preferisco non
mettere a rischio la loro incolumità».
A seguito del sopralluogo le
strutture dichiarate inagibili
hanno atteso l’arrivo delle ditte specializzate a lavorare in sicurezza sui tetti. «Il consiglio
che mi sento di dare a molti abitanti del Bondone - conclude
Nardelli - è di organizzarsi meglio: la neve non è caduta tutta
nelle ultime ore. Quando l’altezza di neve sul tetto supera il
metro è necessario che ciascuno di organizzi in autonomia
(contattando ditte private) per
ripulirlo».
F. Sar.
tuto evitarlo.
Sul posto sono subito accorsi gli uomini del 118, seguiti dagli uomini della polizia locale, oltre ai volontari dei
corpi dei vigili del fuoco di Vigo-Darè
e di Tione.
Durante le operazioni di soccorso, la
statale è stata chiusa per permettere
l’atterraggio e il decollo dell’elicottero che ha utilizzato, come piazzola, un
piccolo piazzale distante poco meno
di 100 metri dal luogo dell’impatto.
Poi, il traffico è ricominciato a scorrere a senso unico alternato per poter
proseguire i rilievi ed infine, dopo qualche ora la statale è stata riaperta.
Molte le domande al quale, per il momento, sembra non poter esserci una
risposta come, ad esempio, il motivo
di quella sosta. Gli agenti della polizia
locale stanno comunque cercando di
far luce sulla dinamica raccogliendo
ulteriori testimonianze tra cui quelle
di un altro autista che pare abbia assistito, anche se parzialmente, all’incidente.
Stando a questa testimonianza, Valentini potrebbe aver fermato l’auto e attraversato la strada per raddrizzare il
cartello che, sul lato opposto della
strada, indica la direzione da seguire
per il Gork, e che forse era stato urtato nei giorni scorsi da uno spartineve.
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L’evento | Stasera
2
Multati
fiorai
ambulanti
Aiuto invalidi,
c’è Astrid
Proseguono i controlli sui
fiorai ambulanti da parte
della polizia locale di
Trento, sollecitati anche
dalle associazioni di
categoria. Il corpo
municipale informa in una
nota che «nelle ultime
settimane sono state
applicate tre sanzioni da
200 euro l’una a tre distinti
titolari di licenze per la
vendita su aree pubbliche,
per il mancato rispetto dei
limiti di tempo imposti
dalla legge provinciale. Gli
interventi si sono svolti a
Gardolo, in via Abondi e in
via San Pio X».
Ieri, una pattuglia ha
controllato un altro veicolo
adibito al commercio in
forma itinerante di fiori e
piante. «Nel corso del
controllo documentale - si
legge nella nota - gli agenti
hanno verificato che la
fotocopia
dell’assicurazione esibita
dal conducente riportava
una data di scadenza non
coincidente con quella
risultante dai terminali
Ania. L’agenzia
assicurativa ha quindi
confermato che la polizza
era scaduta da oltre un
anno».
La mancanza di copertura
assicurativa è stata
sanzionata con una multa
di 841 euro e con il
sequestro del veicolo,
come stabilito dal Codice
della strada.
Prosegue oggi con il secondo appuntamento il ciclo di
incontri «Serate benessere»
promosso da Astrid, associazione trentina per invalidi e
disabili.
Stasera, nel salone di rappresentanza della Regione alle
20.30, Emanuela Zambotti
parlerà di «riequilibrio energetico» come strumento di
benessere.
I temi trattati nel ciclo di incontri sono collegati alle terapie olistiche: si va dall’iridologia alla nutrizione, dalla postura alla colonna vertebrale, dalla terapia craniosacrale al reiki, dal Biofeedback alla MesoTec, dalla psicologia al dolore cronico. Un
calendario ricco di appuntamenti aperti a tutta la popolazione in forma gratuita.
Ma l’impegno di Astrid Onlus è volto anche al fare rete
con altre associazioni ed il
progetto «Teniamoci per mano» promuove iniziative di
sensibilizzazione allo sport,
alla musica, alla cultura, allo stare insieme, perché come dice la presidente «l’unione fa la forza» ed aiuta a superare tante difficoltà.
Tra i progetti di Astrid per il
2014 c’è «Paesi senza Barriere» con l’obiettivo di mappare le zone accessibili alle carrozzine, alle persone con difficoltà motoria per collaborare con i Comuni del Trentino e con i progettisti in modo da evitare i disagi che
queste persone incontrano.
Grande Trento
22 mercoledì 12 febbraio 2014
GAZZADINA
In paese mancava da 20 anni
Il servizio dalle 6.30 alle 14
LORENZO BASSO
Dopo quasi vent’anni di assenza, nella frazione di Gazzadina
ha aperto nei giorni scorsi un
nuovo negozio di alimentari,
gestito da un’intraprendente e
giovane donna che in poco più
di un anno ha trasformato la
propria vita e si è reinventata
come commerciante di paese.
La bottega, situata nei pressi
della piazza e denominata «Tamiss», ha già riscosso un vasto
successo tra i residenti che,
grazie al passaparola, approfittano della novità ad ogni ora
del giorno. Dal pane fresco fino agli ortaggi di stagione, dal
vino tipico trentino ai prodotti provenienti dal mercato equo
e solidale, dalla pasta ai salumi, il piccolo negozio offre la
possibilità di reperire ogni genere di prima necessità, cercando di soddisfare le richieste della clientela.
«Mi sono trasferita a Gazzadina di recente - ci ha spiegato
Angela Moser, commerciante
trentenne originaria di Lavis ed ho subito notato la mancanza di un negozio di alimentari
dove poter comprare ogni mattina i prodotti freschi oppure
dove reperire ciò di cui si necessita urgentemente».
Nel piccolo paese collinare, che
non conta più di ottocento residenti, non esisteva un esercizio commerciale dalla fine degli anni Novanta, quando era
aperto, ai margini del nucleo
storico, un piccolo spaccio di
prodotti di vario genere. Nel
tempo, i residenti si erano abituati a spostarsi per la spesa,
raggiungendo Meano oppure
scendendo nel fondovalle. Di
fatto, il paese era completamente privo di servizi, ad esclusione di un bar tavola calda.
1
Aperto il negozio di alimentari
Le recenti costruzioni, inoltre,
hanno comportato un ampliamento significativo del borgo
originario (collocato a monte
rispetto alla piccola chiesa),
con propaggini che si spingono verso Albiano, lungo la provinciale 76, e verso Cortesano.
Tuttavia, la conformazione del
terreno e le scelte urbanistiche
hanno dato vita ad un abitato
non omogeneo, mentre la carenza di attività commerciali e
di servizi ha snaturato la funzione aggregativa della piazza
centrale.
Ora l’apertura del negozio di
alimentari dovrebbe risolvere
l’ameno in parte il problema,
permettendo al paese di diventare nuovamente un luogo vivibile.
«L’idea di un negozio - ha aggiunto Angela - è nata più di due
anni fa, ma è stato davvero difficile ottenere tutti i permessi
necessari: prima svolgevo la
professione di disegnatrice tecnica, ed il lavoro della commerciante è per me completamente nuovo. Avevo previsto l’inaugurazione nel maggio del 2013,
poi ho dovuto posticipare».
Al momento, nella bottega di
circa settanta metri quadrati
sono in vendita generi di produzione esterna, ma in futuro
la proprietaria non esclude di
istallare un laboratorio per la
realizzazione di pasta fresca,
dolci e altri prodotti da forno.
Per andare incontro alle esigenze dei clienti, la proprietaria che offre anche servizi di promozione turistica della zona,
fax e fotocopie - apre la mattina presto, alle 6.30, e chiude,
senza interruzioni, alle 14. Tuttavia, l’orario non è definitivo
e, a seconda delle richieste della popolazione, verranno inserite delle aperture pomeridiane infrasettimanali.
GITA A MALGA NOVA
La Sat «Bindesi» di Villazzano
organizza per sabato prossimo una
facile escursione con ciaspole e
bob alle pendici della Marzola, con
arrivo alla baita di Malga Nova. Il
programma prevede il ritrovo alle
8.30 al parcheggio Consorzio
Valnigra con mezzi propri, alle 9
l’arrivo al rifugio Maranza, dove,
dal parcheggio, si sale attraverso il
bosco fino in Malga Nova. L’arrivo è
previsto alle 10.30. Pranzo al sacco
(la malga sarà aperta). Alle 16.30
partenza per il rifugio Maranza e
alle 17.30 rientro a Villazzano. È
richiesto abbigliamento invernale
con calzamaglia, berretto, guanti,
scarponi comodi, giacca a vento e
ricambi personali (calze e guanti),
attrezzati con bastoncini e ciaspole
ed eventuale caschetto per il bob.
Info: Nicoletta (3385934825) o
Sabrina (3491037182).
P. Gi.
La scuola dell’infanzia in cerca di nuovi locali
MARCO BRIDI
Buona parte dell’ultimo
consiglio di circoscrizione è
stata occupata dalla
discussione di un
documento del gruppo Pd
riguardante l’ampliamento
della scuola dell’infanzia
provinciale «Il Castello». Il
Comune, come è noto, ha
elaborato un progetto che
prevede la realizzazione di
un nuovo corpo di fabbrica
a nord della sede attuale,
che ne aumenterà i volumi
in modo da poter ospitare,
a regime, nove sezioni per
225 bambini, ed ha
preventivato la conclusione
dei lavori per la fine del
2014.
Realisticamente, però, tale
termine, nonostante la
buona volontà di tutti, non
potrà essere rispettato.
Almeno così valutano i
proponenti, per cui
vogliono conoscere quali
sono gli intendimenti della
giunta se i lavori slittano
nel 2015 e sapere se «ha
previsto soluzioni
temporanee e alternative
Via dalla casa piena scarafaggi
Dalla casa Itea di via Sant’anna a Gardolo, piena di scarafaggi, ad altro appartamento, sempre Itea, più costoso e
«poco dignitoso». Questa la lamentela raccolta dai consiglieri provinciali della Lega Nord Claudio Civettini e Maurizio Fugatti, che hanno presentato un’interrogazione alla
giunta per chiedere quali azioni di sostegno ed assistenza
siano state riservate dai servizi sociali ad una persona che,
suo malgrado, non è in grado di provvedere alla cura di se
stessa e della propria casa.
Il santo del giorno
A Viareggio in Toscana, sant’Antonio Maria Pucci
(1819 - 1892), sacerdote dell’Ordine dei Servi di
Maria: parroco per circa cinquant’anni, si dedicò in
modo particolare alle attività formative e catechetiche
e alle opere di carità per i bisognosi.
Muse. «Digital way of living»,
ovvero la città del futuro vista da Telecom Italia. da martedì a venerdì ore 10 - 18; sabato e festivi ore 10-19 (lunedì chiuso).
Castello del Buonconsiglio.
«Paesaggi lontani e meravigliosi», l’antica Russia nelle
stampe tesine del Museo Puškin di Mosca. Orari: 9.30 - 17,
lunedì chiuso.
Museo Diocesano. «La città e
l’archeologia del sacro». Il recupero dell’area di Santa Maria Maggiore, mostra a cura
di Maria Teresa Guaitoli, Elisa Lopreite. Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato:
9.30-12.30 e 14-17.30, domenica 10-13 e 14-18, chiuso tutti
i martedì. Fino al 23 febbraio.
Museo dell’Aeronautica «Gian-
LE MOSTRE
ni Caproni». Nella ricorrenza
del 150° della nascita, in visione la mostra «Gabriele D’Annunzio aviatore», velivoli, installazioni interattive, postazioni multimediali e poli-sensoriali che illustrano un periodo particolare del poeta e
scrittore. Aperta fino al 30
marzo 2014.
Gallerie di Piedicastello.«Corpi
di reato», mostra sulle terre
liberate dalla mafia con di
Tommaso Bonvantura e Alessandro Imbriaco. Il progetto
è a cura di Fabio Severo. Aperto dal martedì alla domenica
dalle 9 alle 18 fino al 30 marzo. Ingresso libero.
Palazzo Thun. «Storie di gene-
In attesa della fine dei lavori di ampliamento. La discussione in circoscrizione
MATTARELLO
Gardolo. Donna trasloca, interviene la Lega
Antonio Conte
l'Adige
La scuola d’infanzia di Mattarello
per coprire la richiesta di
iscrizioni eccedenti la
capienza della scuola».
I consiglieri, prima di
pensare ad un
trasferimento dei bambini
in altre strutture della città,
auspicano che siano
trovate eventuali
sistemazioni in paese e a
questo scopo segnalano
alcuni spazi potenzialmente
fruibili più o meno vicini
alla scuola, lasciando però
URGENZE
E NUMERI UTILI
Auguri anche a
Antonio
Damiano
FARMACIE DI TURNO
Farmacia Villazzano
Via Tambosi, 2
OSPEDALI
S.Chiara
0461/903111
Orari di visita:
14/15.30, 18/20
Domenica: 10/12, 14/15.30, 18/20
GUARDIA MEDICA
re: l’altra metà della cooperazione», la mostra itinerante,
curata da Alberto Ianes e Paola Antolini e nata dal progetto omonimo realizzato dal
Centro sulla storia dell’economia cooperativa - Fondazione Museo storico del Trentino e dall’Associazione Donne in Cooperazione. Fino al 23
febbraio. Orario: da martedì
a domenica ore 15 - 19.
Vie del centro. «Io adotto
un’anima»: esposizione nata
in occasione della Giornata
della memoria di 20 pannelli
dislocati in vari angoli delle
strade del passeggio cittadino. Ogni immagine rappresenta uno dei ragazzi protagonisti dell’iniziativa di questo anno con in mano la fotografia
del coetaneo che ha adottato.
Lunedì - venerdì
Sab. e festivi
Prefestivi
Telefono
AMBULANZE
Urgenze
Prenotazioni
VISITE ESAMI-CUP
118
800070080
Centro unico prenotazione
Ore 8/18 Lun.- ven.
848/816816
Ore 8/13 Sab.
MUNICIPIO
Centralino
Servizi sociali
Vigili Urbani
Canile
Trento - Via Gramsci, 20 - Tel. 335 5240830 - e-mail: [email protected]
A3092087
gratuiti
INVESTIGAZIONI PER
INFEDELTÀ - DIVORZI - AFFIDO MINORI
ASSENTEISMO - RECUPERO CREDITI
0461 23 90 90
PERIZIE CALLIGRAFICHE
R2010501
SERVIZIO RADIO TAXI
0461/930002 - 02/4000
Piscine Gardolo
956118
Piscina e Lido Manazzon
924248
Piscine Madonna Bianca
390785
Trenitalia
Stadio del ghiaccio
391854
Trentino Trasporti
821000
Centro Sci Fondo Viote
948032
Autostrada A22
980085
TRASPORTI E VIABILITA’
(senza prefisso) 892021
L1123108
dalle 20 alle 8
dalle 8 alle 20
dalle 10 alle 20
0461/904298
0461/884111
0461/884477
0461/889111
0461/420090
SERVIZIO VETERINARIO
Sopralluoghi
DAL 1971
TEMPO LIBERO
0461/921218
potrebbe ipotizzare - il
condizionale è d’obbligo una rimodulazione delle
sezioni all’interno
dell’attuale edificio.
Ma proprio per evitare il
ripetersi di analoghe
situazioni, imputabili, come
è stato esplicitamente
lamentato, ad una non
adeguata capacità degli
uffici comunali preposti ad
interpretare i flussi
demografici, e per evitare di
dover rincorrere i problemi,
nell’interrogazione è stato
nuovamente ricordato lo
stato in cui versa l’edificio
delle medie, bisognoso di
spazi e di una severa messa
a norma. Vero è che una
volta ampliata la scuola «Il
Castello», all’interno del
nuovo volume, come è
stato concepito,
potrebbero espandersi
anche le medie, ma sul
come arrivarci i problemi
logistici da risolvere non
sono piccoli. Vediamo una
cosa alla volta, hanno
concluso i consiglieri, ma
intanto, per così dire,
hanno messo le mani
avanti.
AZ-DETECTIVES
Trento, V. Grazioli 100
e domani a
Ilario
Emilio
e preventivi
ai tecnici una decisione in
merito: la sala sopra il bar
al Parco, un locale presso
l’asilo nido in via della
Rozòla, le sedi di alcune
associazioni nella ex
caserma dei carabinieri, le
sale ex circoscrizione o gli
spazi sopra il centro diurno
per anziani.
Per i consiglieri, che non
nascondono i disagi che
una soluzione del genere
comporta, un’eventuale
sistemazione nella vicina
sala sopra il bar al Parco
parrebbe la meno
«dolorosa».
Nella discussione, con
interventi più o meno
critici, sono intervenuti
numerosi consiglieri e, dal
pubblico, il vicepresidente
del comitato di gestione.
Il documento, illustrato da
Rino Sbop, è stato alla fine
approvato all’unanimità,
avendo tutti comunque ben
presente che la situazione è
ancora fluida, perché solo
oggi, 12 febbraio, si avrà il
quadro definitivo delle
iscrizioni. E a quel punto, se
il numero sarà contenuto,
per sanare l’emergenza si
Via Lavisotto 125
NUMERI UTILI
0461/902777
Carabinieri
Polizia
Guardia di finanza
Vigili del fuoco
Soccorso alpino
112
113
117
115
118 e 233166
Per la PUBBLICITÀ Legale,
Aste ed Appalti,
Bandi di Concorso,
Finanziaria,
Ricerche
e Offerte di Personale su
l’Adige
Puoi avere Informazioni:
[email protected] - [email protected]
Sede di TRENTO: Via delle Missioni Africane, 17
Tel. 0461/1735555 Fax 0461/1735505
ROVERETO
l'Adige
Miorandi: «È la fase due del progetto di videosorveglianza
Per i cittadini meno code e burocrazia, per ottenere
il permesso basterà un sms o una telefonata in comando»
TRAFFICO
Redazione: 0464 433700 fax 0464 432148
email: [email protected]
G
mercoledì 12 febbraio 2014
23
Pallanch (Amr): «Entrata a regime solo dopo un
percorso di condivisione e spiegazione con cittadini
e negozianti. Va evitato qualsiasi altro fronte di scontro»
1
Ztl, accessi sorvegliati da telecamere
Rovereto prima città trentina con dispositivi
che leggono le targhe ed erogano multe
L’occhio sulla città 24 ore su 24
Il fiore all’occhiello del sistema di videosorveglianza attualmente a disposizione del Comune (46 telecamere, di cui 13
preesistenti all’amministrazione Miorandi, attive 24 ore su
24,) sono le telecamere a tecnologia fissa «Dome» che consentono il «brandeggio in remoto» (ovvero il controllo da
parte di un operatore che in sala controllo sposta l’inquadratura con un joystick) che permettono di riconoscere
con esattezza un viso fino a 50 metri di distanza.
Il bando da 173mila euro per la fornitura e l’installazione
delle telecamere - operazione supervisionata da Amr - è stato vinto dall’impresa specializzata veronese Reteco. Per le
nuove telecamere ai varchi della ztl occorrerà un nuovo
bando.
Tutte le telecamere sono collegate in tempo reale con la cabina di regia posta nel comando dei vigili urbani di Rovereto in via Parteli.
MATTHIAS PFAENDER
[email protected]
Telecamere che leggono le targhe con un tasso di successo
del 99% in qualsiasi condizione
meteo, fino a 25 metri di distanza ed anche nel caso in cui l’auto o furgone «bersaglio» transitano a grande velocità, fino ai
160 chilometri orari, disposte
strategicamente ai varchi di accesso della ztl. Dopo i «luoghi
sensibili» e piazzale Orsi, la fase due del piano della videosorveglianza della Città della Quercia ha il centro storico come
obiettivo. Dalla sicurezza alla
viabilità. Il progetto, non nuovo tra gli uffici, è stato ribadito
ieri in Aula dal consigliere comunale con delega all’informatica Michele Trentini. Nel presentare i risultati conseguiti nei
tre anni di mandato (tra i tanti,
l’abbattimento dei costi telefonici grazie all’utilizzo di sistemi
Voip: dai 207mila euro del 2009
ai 97mila del 2012) Trentini ha
ricordato ai colleghi anche il
piano di «portare un controllo
della veicolarità in Centro Storico con la verifica online dei
permessi attraverso telecamere posizionate nei punti di accesso».
«È la fase due del progetto di videosorveglianza - conferma il
sindaco Andrea Miorandi - e l’installazione delle telecamere, come già successo per quelle applicate nella fase uno, più orientata alla sicurezza, sarà affidata ad Amr». Dopo numerose
grandi città, da Verona a Milano, Torino e Roma, nel suo pic-
Sopra, le
telecamere al
Castello di
Rovereto, in via
delle Fosse. A
fianco il sindaco
di Rovereto
Andrea Miorandi
e il presidente di
Amr Roberto
Pallanch
colo anche la città della Quercia, prima città in Trentino, avrà
sistemi di lettura automatici delle targhe all’accesso delle zone
a traffico limitato. Infrangere il
divieto di transito, una volta installate le telecamere, sarà di
fatto impossibile. Anche mettendo in conto il diffondersi di
comportamenti «furbetti», tipo
sporcare le targhe con foglie o
fango. Le telecamere, oltre a riconoscere la targa, emetteranno in automatico la contravven-
Il reticolo che già c’è
SICUREZZA
zione all’eventuale trasgressore.
I cinque occhi elettronici ai varchi della Ztl si integreranno al
reticolo di telecamere già attive: 46 dispositivi in funzione 24
ore su 24 collegate in tempo reale con la cabina di regia posta
nel comando dei vigili urbani di
Rovereto in via Parteli. Sei le telecamere per il riconoscimento delle targhe dislocate nei
punti nevralgici della mobilità
cittadina: una all’incrocio di
S.Ilario, una alla rotatoria di Mori Stazione, una in via Adige, e
tre in piazzale Orsi. Alcune visibili, altre meno. La normativa
prevede che l’area videosorvegliata sia opportunamente segnalata con cartellonistica, ma
non che la specifica telecamera sia identificabile.
L’introduzione delle telecamere di lettura delle targhe porterebbe con sé evidenti problematiche di tipo politico. È lo
stesso presidente dell’Amr Pallanch a mettere la mani avanti.
«Il progetto in sé c’è già. Potrem-
mo andare a gara subito, ed avere gli apparecchi installati in sei
mesi. Ma non intendo partire
prima della conclusione di un
percorso di lavoro con i cittadini e le categorie. Perché qui
si tratta di rivoluzionare le abitudini non solo dei residenti,
ma anche dei negozianti, dei turisti, dei fornitori. Il dispositivo
potrebbe anche portare benefici, ma si dovrà assolutamente prevedere prima un progetto di avvicinamento alla novità. Aprire un altro fronte di
scontro, in questo periodo, con
i negozianti, è da evitare».
«Il nuovo sistema - spiega il sindaco Miorandi - va nella stessa
direzione di tutti gli altri dispositivi adottati dall’amministrazione per facilitare le persone
nel rapportarsi con il pubblico.
Con il nuovo sistema stop a carte, timbri e burocrazia. Un cittadino potrà acquisire il permesso temporaneo di transito
direttamente con uno smartphone o con una telefonata in
comando».
In piazza contro la violenza sulle donne
La città aderisce con venti
associazioni all’evento
mondiale «One billion rising»
Un piccolo contributo alla lotta
mondiale contro la violenza sulle
donne e le bambine. Anche Rovereto venerdì partecipa al «V-day»,
l’evento clou della campagna «One
billion rising». Alle 17.30 piazza Rosmini sarà pacificamente occupata
da tutti coloro che vorranno ballare sulle note di «Break the chain»,
indossando i colori simboli del nero, del rosso e del rosa.
L’anno scorso la partecipazione al
flashmob era stata buona, ma quest’anno si punta ancora più in alto,
coinvolgendo e chiudendo al traffico per qualche minuto la piazza che
è il cuore della città. «È un momen-
ze in cerchio e a coppie. Un modo
alternativo di trascorrere la serata
di S.Valentino.
Per chi volesse fare qualcosa di concreto contro il femminicidio, è possibile fare una donazione al fondo
gestito da Famiglia Materna e Punto d’approdo, strutture che da anni accolgono donne in difficoltà. Al
conto corrente aperto lo scorso novembre nella Cassa rurale di Rovereto potranno accedere le donne di
tutto il territorio segnalate dalle associazioni, per coprire i bisogni concreti per iniziare un percorso di
uscita dalla violenza. Per informazioni 0464 435200.
Venerdì flash mob in corso Rosmini e attività nelle scuole
to altamente simbolico, perché in
tutto il mondo si farà la stessa cosa», spiega Micol Cossali, tra le organizzatrici del «V-day» roveretano.
Il motto dell’iniziativa, alla quale
aderiscono una ventina di associazioni, scuole di ballo e istituti scolastici, è che una donna su tre nel
mondo subisce violenza nell’arco
della sua vita; per questo si invita
un miliardo di persone a dire basta
con il proprio corpo.
Sul sito www.onebillionrising.org si
trovano i video con i passi della coreografia, la documentazione di 207
Paesi che hanno aderito l’anno scorso e i testi della canzone.
L’evento | Al Mart ci sarà anche uno speed date
«M’illumino di meno» nei musei
con visite gratuite e luci soffuse
Venerdì è la Giornata internazionale del risparmio energetico. «M’illumino di meno», la
celebre campagna di sensibilizzazione radiofonica lanciata da Caterpillar-Rai Radio2,
giunge alla sua decima edizione.
Dalle 18 alle 20 di venerdì la
Fondazione museo civico propone di osservare Giove attraverso un telescopio, brevi spettacoli al planetario del museo
ogni 30 minuti (ore 18, 18.30,
19, 19.30) e la possibilità di partecipare a una visita guidata
speciale «in notturna» alle sale espositive del museo, spente per l’occasione, per conoscere gli animali della notte. Ingresso gratuito.
Anche il Mart ha aderito all’appello lanciato da Caterpillar in
favore del «silenzio energetico». Tra le 18 e le 19.30 durante le inaugurazioni delle nuove mostre, abbasserà le luci
sulla piazza sotto la cupola di
Mario Botta. Inoltre ci sarà il
primo «#museumdate», ossia
uno speed date all’interno del
Museo. A ogni partecipante viene assegnata un’identità segreta con la quale dovrà presentarsi a chi, per soli cinque minuti, gli siederà di fronte. Allo
scadere del tempo tutti i partecipanti, seduti l’uno di fronte all’altro in una fila di tavoli,
scorreranno di un posto, trovandosi così di fronte a un nuovo incontro.
Anche le scuole faranno la loro parte contro il femminicidio. Domani
al liceo Rosmini verranno realizzate delle lenzuola «artistiche» dove
ognuno potrà lasciare la sua impronta colorata. La stoffa disegnata sarà poi esposta venerdì all’esterno dell’istituto. In occasione del «Vday» gli studenti del Don Milani balleranno in via Macello.
Oltre al flashmob in piazza Rosmini, venerdì sera nella sala grande
del Cid sopra l’Urban center, l’associazione «Danzare la pace» propone musica folk alle 21, alle 22 la coreografia ufficiale «Break the chain»
e a seguire la danza orientale e dan-
Le organizzatrici del «V-day» con alcuni volantini
URGENZE
FARMACIE DI TURNO
Dalle ore 8 di martedì 11 febbraio
alle ore 8 di venerdì 14 febbraio
Cobelli
Rovereto
Via Mazzini, 10
tel. 0464/421270
Barbacovi
Aldeno
Piazza Battisti, 4
tel. 0461/842956
SABATO 15 FEBBRAIO - ore 21.00
Teatro G. Sartori-Ala
OSPEDALE
Santa Maria del Carmine
Orario visite:
tel. 403111
14.30-15.30, 19-20
Centro Prenotazioni
Orario:
tel. 848/816816
ore 8-16 da lunedì a venerdì
ore 8-13 il sabato
INGRESSO:
INTERO: Euro 12,00
RIDOTTO: Euro 8,00
GUARDIA MEDICA
Lunedì - venerdì
Sab. e prefestivi
Dom. e festivi
telefono
ore 20-8
dalle 8 alle 8
continuato
433347
AMBULANZE
Urgenze
Prenotazioni (ore 8-18)
118
800070080
NUMERI UTILI
Carabinieri
Polizia
Guardia di finanza
Vigili del fuoco
Soccorso alpino
112 - 0464/484300
113 - 0464/484611
117 - 0464/413614
115 - 0464/432333
118
INFO: Ufficio Attività Culturali del Comune
Tel. 0464-674068 - Teatro - Tel. 0464-671633
Prevendite biglietti presso le Casse Rurali
del Trentino con il servizio «Prima alla Prima»
oppure il giorno dello spettacolo presso
il teatro a partire dalle 18.
R4012908
L’INIZIATIVA
RIVA DEL GARDA
l'Adige
G
mercoledì 12 febbraio 2014
27
1
Ora i ladri «puntano» ai bar
L’ALLARME
Prima il colpo
al «Tourist» di
viale Cannella,
l’altra notte
il bis al bar
della piazza
di Varone. Ladri
in fuga con il
fondo-cassa
e superalcolici
In meno di una settimana tre
«colpi» pressoche analoghi.
Due andati a buon fine (seppur con una refurtiva non cospicua), uno tentato ma non
riuscito. I ladri hanno iniziato l’anno nuovo puntando decisamente ai bar della zona e
a quelli di Riva in particolare.
La scorsa settimana è toccato al Bar Tourist di viale Cannella, due notti or sono al Bar
Giardino di via Cartiere e al
bar alla Piazza di Varone (nel-
LA NOVITÀ. «Accordo pilota»
con Riva Fiere&Congressi. Via
internet la «lista dei desideri»
PAOLO LISERRE
[email protected]
Conciliare attività lavorativa e impegni famigliari è ormai diventata da temo un’«attività» e un «impegno». Perché a volte, coi ritmi di lavoro che impone la società contemporanea (e sempre che, soprattutto al giorno d’oggi,
un lavoro lo si abbia ancora), anche
solo fare la spesa diventa un problema o a volte costringe a fare le corse.
Ogni aiuto è gradito e va proprio in
questa direzione l’accordo decollato
proprio in questi giorni tra «Riva del
Garda Fiere&Congressi» e «Coop Alto
Garda» che consentirà alla trentina di
dipendenti e collaboratori della società fieristico-congressuale di fare la spesa due volte al mese semplicemente
collegandosi alla rete e vedendosi «recapitare» il tutto direttamente in ufficio. Ovviamente senza costi aggiuntivi. Un «progetto pilota» unico sul territorio e tra i primissimi a partire su
scala provinciale. La fase sperimentale è cominciata proprio lunedì con una
decina di dipendenti di «Rfc» che vi
hanno aderito e le prime consegne in
programma proprio oggi.
«In pratica - come spiega Arianna Comencini, direttrice di Coop Alto Garda che ha concertato l’iniziativa con il
direttore di Riva Fiere&Congressi Giovanni Laezza - abbiamo predisposto
un “paniere” di prodotti fra i quali i dipendenti potranno scegliere i prodotti per le loro esigenze. Il personale di
Fierecongressi, inizialmente una volta ogni quindici giorni (il lunedì) invierà l’ordine relativo alla spesa per la dispensa, sul modulo predisposto compilato dei quantitativi della merce, nominativo del dipendente e data dall’ordine. Il paniere individuato - prosegue
la direttrice - prevede la possibilità di
scegliere fra un centinaio di prodotti
(in gran parte a marchio Coop): rappresenta i generi per la spesa quotidiana con alimenti di prima necessità
e non. E chiaramente il paniere sarà
modificabile a seconda delle richieste.
LA SENTENZA
Redazione: 0464 552236 fax 0464 551580
email: [email protected]
la foto a fianco), esercizi commerciali separati da appena
un centinaio di metri. Al bar
Tourist di viale Cannella, dopo aver forzato la porta d’ingresso, i ladri hanno portato
alcune bottiglie di superalcolici e le monete di una slot-machine (valore ancora da quantificare). Al bar Giardino di Varone il tentativo è andato a
vuoto (all’interno della serratura della porta sul retro è stata rinvenuta ieri mattina la
punta di un trapano) mentre
al bar alla Piazza di Varone,
dopo aver forzato il telaio della finestra che si affaccia sulla piazza, i malviventi si sono
impossessati di 150 euro lasciati dal titolare come fondo
cassa e hanno cercato, senza
riuscirci, di scassinare le slot
e il cambia-monete presenti
all’interno del locale. Su quest’ultimo furto indaga il commissariato di Riva, sugli altri
due i carabinieri.
2
La spesa te la portano in ufficio
L’iniziativa che
ha coinvolto
«Rfc» e Coop
Alto Garda
è stata pensata
per aiutare a
conciliare lavoro
e impegni
famigliari
IN BREVE
Qui sotto Arianna
Comencini (direttrice
Coop) e Giovanni
Laezza (direttore Rfc)
L’ordine viene trasmesso via mail alla
sede della Coop di piazzale Mimosa,
che si occuperà delle preparazione. La
spesa viene poi consegnata sul luogo
di lavoro nella giornata del mercoledì
successivo da parte del personale di
Coop Alto Garda e viene confezionata
singolarmente con apposto sul contenitore copia dell’ordine». Tra l’altro i
dipendenti di «Rfc», qualora fossero
già soci Coop, potranno comunque
usufruire delle promozioni in corso.
L’iniziativa ha preso le mosse dal procedimento di certificazione «Family
Audit» avviato da Riva Fiere&Congressi che al suo interno ha sondato le esigenze più «sentite» da parte del proprio personale. E dal sondaggio è emerso proprio come servizio richiesto
quella della spesa sul luogo di lavoro.
«È la prima volta anche per noi - conclude Arianna Comencini - Ma siamo
apertissimi ad implementare il servizio se richiesto anche da altri soggetti».
IL CAPITALE UMANO
DA OGGI AL CINEMA
쐢 Per la rassegna «Il piacere
del cinema» si proietta oggi e
domani nella sala della
Comunità in via Rosmini a
Riva il film di Paolo Virzì «Il
capitale umano». Spettacolo
alle ore 21, l’ingresso costa 5
euro.
SPORTELLO-ASCOLTO
PER MAMMA E PAPÀ
쐢 I genitori hanno una nuova
opportunità: uno sportello di
ascolto e consulenza
pedagogica curato da Guido
Tallone, esperto in processi
educativi, nell’àmbito del
percorso «Genitori in
dialogo», gratuito e aperto a
tutti (è richiesta l’iscrizione).
Appuntamento sabato 15
febbraio a partire dalle 14
nella sede dei Missionari
Verbiti, in via Venezia 47/E a
Riva. Info e iscrizioni al
349.8310997 (Anna),
preferibilmente dalle 10 alle
13.
«ARTE E CREATO»
PER SOLIDARIETÀ
쐢 È aperta al pubblico fino a
lunedì 17 febbraio presso la
galleria Craffonara la mostra
«Arte e Creato - artisti per
l’ambiente», iniziativa di arte
e solidarietà organizzata da
Encontrarte. Con la vendita
delle opere s’intende
sostenere il «Wamba Water
Projet» voluto da padre
Franco Cellana.
Due anni fa aveva detto di essere stato ferito da un uomo di Dro
Nei guai per la coltellata inventata
Con la giustizia non è
consigliabile scherzare, per
quanto lenta e a volte
sgangherata possa sembrare
quella italiana. Tanto meno
accusare un innocente di
averti ferito nel tentativo di
accoltellarti. Perché è un
attimo fare il salto del fosso e
passare da «accusatore» e
presunta vittima in indagato
Il droato è stato
assolto perché «il
fatto non sussiste», il
giovane ucraino verso
il patteggiamento
per «calunnia»
e imputato del reato di
calunnia. Esattamente
quanto accaduto ad un
cittadino di origini ucraine di
23 anni (A.M. le iniziali) che
esattamente due anni or sono
denunciò un quarantenne di
Dro (M.R. le iniziali) reo,
secondo l’accusa poi
risultata inventata, di aver
litigato con lui e di averlo
colpito ad una mano con un
grosso coltello da cucina
causandogli una probabile
lesione tendinea con
prognosi di circa un mese.
L’uomo di Dro è finito a
processo per «lesioni
aggravate» ma quando è
venuto il momento di
presentarsi davanti al giudice
monocratico del tribunale di
Rovereto Corrado Pascucci,
la presunta vittima si è
rimangiata tutto «escludendo
- si legge in sentenza - di
essere stato colpito con il
coltello dall’imputato» e
affermando di «essersi
provocato da solo le
lamentate lesioni mentre
lavava le patate». Al pm
Andrea Simonazzi non è
rimasto altro da fare che
chiedere l’assoluzione per
M.R., richiesta alla quale si è
associato immediatamente il
legale di fiducia
dell’imputato, l’avvocato
Stefania Turroni. E il giudice
Pascucci ha assolto l’uomo
«perché il fatto non sussiste»
rinviando gli atti alla Procura
di Rovereto affinché
procedesse nei confronti di
A.M. per il delitto di
«calunnia». La pratica ha fatto
il suo iter e la Procura ha
chiesto il rinvio a giudizio
aprendo comunque alla
possibilità di un
patteggiamento.
Il fatto di cronaca avvenne la
sera del 1° febbraio 2012.
L’EVENTO
L’attuale indagato era il
badante dell’anziana madre
di M.R. e quella sera,
secondo la ricostruzione
fatta a suo tempo dai
carabinieri, i due ebbero un
litigio che sarebbe culminato
appunto nella fantomatica
coltellata e nel ricovero di
A.M. all’ospedale di
Rovereto.
P.L.
Il Palazzo di Giustizia di Rovereto, sede di tribunale e Procura
Venerdì torna «M’illumino di meno», cioè la giornata del risparmio energetico
Monumenti al «buio» con teatro e laboratori
«Spenti» il Bastione e la passeggiata,
l’esterno della Rocca, le fontane e le passeggiate Belvedere e via Cis; ritardata alle 22 e abbassata d’intensità l’illuminazione del centro storico; e in Rocca dalle 16.30 spettacoli a tema, laboratori «a
lume di candela» per bambini, musica, un
punto informativo del Gruppo di acquisto solidale «Gas Gos».
Così il Comune di Riva partecipa venerdì 14 febbraio alla 10ª edizione di «M’illumino di meno», la giornata internazionale del risparmio energetico promossa dalla trasmissione radiofonica «Caterpillar»
di Rai Radio Due, con l’alto patronato del-
la Presidenza della Repubblica e il patrocinio del Parlamento Europeo. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il
Museo Alto Garda; le iniziative di risparmio energetico sull’illuminazione pubblica continuano fino al 21 febbraio. Dalle
16.30 alle 17.45 «A lume di candela» è il
laboratorio manuale per bambini che
apre la manifestazione, a cura dei ragazzi del Centro aperto «Punto x» e in collaborazione con il «Casa Mia»; alle 18 inizia
l’accoglienza al Museo di Riva in Rocca e
si abbassa l’intensità dell’illuminazione
pubblica. Alle 18.30 apre «Lista della spesa a ridotto impatto ambientale», punto
informativo a cura di «Gas Gos», il Gruppo di acquisto solidale del Basso Sarca,
un gruppo di circa 45 famiglie che condivide l’esperienza del consumo critico, alla scoperta di stili di vita in armonia con
la natura. «Odio San Valentino» è la performance teatrale della scuola di teatro
«Metroart» di Riva del Garda, mentre le
«Storie di sabbia» (dalle 18.45 alle 20) è
uno spettacolo d’animazione con narrazioni per bambini e disegni su lavagna luminosa, a cura di Nadia Ischia e Licia Orlandi. Inoltre c’è la musica «live acoustic»
dei «Pausa Merlot» (folk italiano) e l’«aperitivo rustico a km zero» di Gas Gos.
Lavis e Rotaliana
30 mercoledì 12 febbraio 2014
I sindaci di Mezzolombardo, Mezzocorona
e San Michele hanno chiesto alla Provincia
una proroga dei tempi per il progetto
ROTALIANA
La preoccupazione dei tre Comuni
interessati è di perdere il previsto
finanziamento da 7,5 milioni di euro
l'Adige
ALBIANO
Transazione per 75 mila euro
La piscina torna alla ribalta
dopo la bocciatura di valle
MARIANO MARINOLLI
ROTALIANA - Piscina: argomento che sembrava ormai
cassato dopo la riunione di fine d’anno dei sindaci di Mezzolombardo, Mezzocorona e
San Michele, ma che invece, a
sorpresa, torna d’attualità. Lo
spunto arriva da un’interrogazione del gruppo di minoranza di San Michele, inviata al sindaco Clelia Sandri, nella quale
si chiede di rendere note le ragioni che hanno convinto i tre
sindaci a cestinare il progetto
e, al tempo stesso, se vi è la
certezza di poter recuperare il
contributo di sette milioni e
mezzo di euro stanziati nel
2007 dalla Provincia, come dichiarato dagli stessi sindaci.
Intanto, si viene a sapere che
in Provincia l’accordo con i tre
sindaci di presentare un progetto alternativo per ognuno
dei tre Comuni pare essere stato «congelato».
Clelia Sandri, però, non ne sa
nulla e deve ancora inviare la
sua risposta ai firmatari dell’interrogazione: «Premesso
che la nostra amministrazione
è sempre stata favorevole alla
piscina, pur con le ben note
perplessità - afferma il sindaco di San Michele - espresse
continuamente anche a mezzo stampa sulla tipologia dell’impianto e sul costo del ter-
reno individuato per la sua realizzazione (complessivamente, compresi gli oneri fiscali e
di compravendita, quasi sette
milioni di euro, ndr), siamo ancora in attesa della risposta,
da parte della Provincia, per
l’utilizzo del contributo già
stanziato ma non utilizzato. Al
momento, quindi, non sono in
grado di fornire queste certezze a chi me le chiede».
San Michele, già da diverse settimane, ha formalizzato la sua
richiesta di usufruire di quel
denaro per sistemare l’area
sportiva di Grumo, rendendola più funzionale e attrezzandola con i servizi adeguati alle attività sportive e al tempo
libero, con uno spazio arredato per le feste campestri. La
quota di contributo spettante
a San Michele è di 1.250.000 euro e c’è tempo fino al 31 marzo, per i tre Comuni, per presentare i progetti di massima
in opzione alla piscina. In Provincia, però, si glissa sull’argomento e si aspetta che sia la
giunta provinciale a dire l’ultima parola. Pare, infatti, che vi
sia una richiesta di proroga oltre il termine perentorio del 31
dicembre 2014 che aveva fissato l’assessore Daldoss per
l’eventuale presentazione del
progetto della piscina. Senza
terreno, è scontato che nemmeno con un miracolo si sarebbe riusciti a presentare il
PAGANELLA
IN BREVE
I MEZZOCORONA
Strategie anticrisi
Oggi, alle ore 20, al teatro
parrocchiale, serata
culturale dal titolo: «La
Comunità nelle relazioni:
prospettive a confronto»,
organizzata dalla
cooperativa Antropos di
Mezzocorona in
collaborazione con le
cooperative Sad, Fai,
Arcobaleno e il Sole. Si
parlerà della crisi
economica, di rimedi e
strategie per superarla.
I LAVIS
Il Pd su via Lungo Avisio
Questa sera, all’ex Panificio
di Piazza Loreto con inizio
alle 20.30, il Pd di Lavis
invita i cittadini ad un
dibattito pubblico su via
Lungo Avisio, tema di
grande attualità, in questo
momento, che è stato
affrontato la scorsa
settimana anche in un
incontro tra il sindaco
Graziano Pellegrini e
l’assessore provinciale
Carlo Daldoss. A introdurre
la serata sarà il
neosegretario del Circolo
Pd, Luca Paolazzi, il quale
ha anticipato che, per il
suo partito, il metodo
migliore per capire ed
affrontare le questioni
legate al governo e alla
gestione del territorio sia
quello di coinvolgere, chi
nella quotidianità, usa il
territorio.
1
Museo del porfido: nessun onere
al Comune per i danni a terzi
Uno dei
tanti
progetti
proposti in
questi anni
per la
costruzione
della
piscina
rotaliana
a Mezzolombardo
progetto. Ed ecco perché i sindaci sono ricorsi a delle proposte in alternativa alla piscina. Mezzolombardo esclude di
aver formalmente presentato
la richiesta di proroga.
«Non so come e da dove arrivi
questa notizia sulla possibile
proroga, però - dichiara il sindaco Anna Maria Helfer - non
posso negare che l’argomento, in generale, era stato ipotizzato in un incontro avuto
con i vertici provinciali. Nulla
di più».
Quindi, se la speranza è l’ultima a morire, potrebbe nascere un nuovo progetto per la piscina? «Non escludo che dei
ragionamenti sono stati fatti,
ma noi non abbiamo ufficialmente avanzato alcuna richiesta». E in quale sede sono avvenuti questi ragionamenti?
«La sede, ripeto, è da ricondursi al dialogo che abbiamo instaurato con i vertici provinciali». Dopodiché, Anna Maria
Helfer dichiara di non sapere
altro.
ALBIANO - È finita bene, cioè senza
conseguenze patrimoniali per il Comune
di Albiano, la richiesta di
riconoscimento danni avanzata dai
signori Diego Pisetta, Marco Pisetta e
Luigina Begher. Danni evidenziati sugli
immobili di proprietà: fessurazioni
apparse durante la realizzazione del
«Centro formazione professionale e
museale e del porfido». Con ricorso
presentato al Tar nel giugno dello scorso
anno, i tre proprietari hanno chiesto la
nomina di un consulente tecnico
d’ufficio, per tentare la conciliazione,
valutare se i danni sono casualmente
ricollegabili ai lavori del «Museo del
porfido» e accertarne l’entità. Chiamate
in causa anche le ditte che hanno
realizzato le opere e la direzione lavori,
coperte da assicurazione. A tutelare il
Comune è stata chiamata l’avvocato
Monica Carlin. Un atto transattivo, dopo
la costituzione in giudizio, è stato quindi
raggiunto, e le parti si sono impegnate a
riconoscere 75 mila euro di danni ai
ricorrenti. L’amministrazione comunale,
committente dell’opera, confermando la
propria assenza di responsabilità, in
seguito ad una successiva modifica
dell’accordo transattivo, s’è vista anzi
ricoscere, da parte dei ricorrenti e di
Itas Mutua, un rimborso spese di
1.800,00 euro, che copre in buona parte
le spese legali sostenute. «Il Comune»
spiega l’avvocato Carlin «non ha quindi
dovuto sborsare nulla».
Il gestore dello Chalet Forst contro il panino e la birra a 10 euro
Sartori: «Prezzi onesti nei rifugi»
PAGANELLA - «Ci siamo anche noi»,
dicono i gestori dei rifugi di proprietà
della società impiantistica Valle
Bianca, in risposta ai prezzi praticati
nei punti di ristoro da chi ha gestito i
rifugi affittati dalla società Paganella
2001. L’argomento della ristorazione e
dei servizi sulle piste da sci riguarda
migliaia di sciatori, soprattutto locali,
che il sabato e la domenica
consumano un pasto sulle piste da sci
o si accontentano di un frugale panino
con una birra. «Ma non a 10 euro,
come lamenta la gente», dice Giorgio
Sartori, il decano dei gestori sulla
Paganella che gestisce lo Chalet Forst,
ai Prati di Gaggia, da ben quarantasei
anni! «Da quasi mezzo secolo, da noi e
al rifugio Paganella 2, i prezzi sono
sempre stati alla portata di tutti e non
abbiamo voluto mai approfittare,
forse a differenza di altri, di chi viene
a sciare in Paganella». In effetti, nei
due rifugi, per un panino ben
imbottito ed una birra non si
spendono più di sei euro. Con otto
euro e venti centesimi si può
mangiare anche un piatto caldo di
pasta con una bibita. Sartori,
aggiunge: «Ho visto crescere il turismo
in Paganella e mi fa male sapere che
MEZZOCORONA
c’è stato qualcuno che ha pagato 10
euro per una birra e un panino. Guai
ad approfittarsene dei turisti: si
rischia di infangare tutto il lavoro che
abbiamo svolto con serietà e passione
in tutti questi anni». Molti sciatori si
dicono soddisfatti nell’aver visto che
la società Paganella 2001, da
quest’anno, gestisce il rifugio Albi de
Mez (pur attraverso la controllata
Paganella Rifugi srl), e che intenda
costruire altri due rifugi; i prezzi,
rispetto al passato, sono scesi ed è
migliorata anche la qualità. Ma anche
sul versante Valle Bianca, prezzi e
qualità sono le carte vincenti dei
rifugi. Allo Chalet Forst, come al
Paganella 2, gli sciatori possono
servirsi o del self service, o chiedere il
servizio al tavolo. Per un normale
pasto completo non si spendono più
di quindici euro e non mancano i
piatti tipici della cucina locale, che
sono i più richiesti, specie dagli
sciatori che, alla domenica, arrivano
dalle vicine regioni di Veneto,
Lombardia ed Emilia. «Ciò che mi
duole - aggiunge ancora il ristoratore
dello Chalet Forst - è leggere negli
articoli dei giornali che si scrive
sempre degli impianti, delle piste e dei
servizi sul territorio di competenza
della Paganella 2001, dimenticando
che esistono anche impianti moderni,
piste fantastiche e servizi a misura di
ogni turista sul territorio della Valle
Bianca». E se andrà in porto il
collegamento tra i Prati di Gaggia e il
Pradel, attraverso la già progettata
seggiovia di arroccamento che
intende realizzare la Funivie MolvenoPradel spa, il versante della Valle
Bianca diverrà strategico e lo Chalet
Forst, attraverso la telecabina del
Laghet, è l’unico che può essere
comodamente raggiunto dagli anziani
e dalle carrozzine degli invalidi o dalle
giovani mamme con le loro piccole
creature. «Sulle terrazze dei rifugi, a
godersi il sole ammirando il
formicolio degli sciatori lungo le piste,
ci sono anche loro - conclude Sartori e, credetemi! Ve lo dico io che in
questi quarantasei anni di attività ne
ho fatta di esperienza: chi non scia è
spesso il cliente che spende di più nei
rifugi, ma, giustamente, pretende
qualità e prezzi onesti. Ho clienti che
da anni frequentano il mio rifugio e
anche la nostra serietà nel saper far
bene i gestori, serve per fare turismo
di qualità».
M. M.
Incarico (gratuito) all’architetto Manfredi Talamo per sistemare l’area
Laghetto di Ischia: obiettivo riqualificazione
MEZZOCORONA - L’idea è quella di
riqualificare la zona di Ischia, nei pressi
del laghetto artificiale. La località è
quella da cui si accede al Monte, o
attraverso il percorso attrezzato del
burrone (il sentiero «Giovannelli»), o
salendo lungo la strada delle Longhe.
Un’area ricreativa, ideale per le
passeggiate. Nei giorni scorsi,
l’amministrazione comunale di
Mezzocorona ha dato incarico
all’architetto Manfredi Talamo di
redigere il progetto di riqualificazione
ambientale dell’aera. Un incarico che il
professionista, già redattore del Prg, s’è
impegnato a svolgere a titolo gratuito.
Da tempo, per altro, l’amministrazione
intende intervenire sull’area attorno al
«Laghetto dell’Ischia», alimentato dal
rio Carbonare. E per questo si è
attivata, anche per il finanziamento,
presso il Servizio conservazione della
natura e valorizzazione ambientale
della Provincia. I vigneti e i boschi che
la circondano ne fanno una zona di
rilevante valenza ambientale, oggetto in
passato di interessanti ritrovamenti
archeologici, e di notevole ricchezza
vegetale e faunistica, testimoniata dalla
presenza, all’imbocco del rio
Carbonare, del gambero di fiume. «Si
tratta» spiega il sindaco Mauro Fiamozzi
«di dare una sistemata alla zona,
creando un’area che sia anche adatta
ad accogliere inziative dei giovani, feste
campestri o altro. Ovviamente, si tratta
di intervenire in accordo con i servizi
della Provincia, nel rispetto dei vincoli
esistenti defininendo cosa si possa fare
considerando il contesto geologico,
forestale e naturalistico». Da qui
l’incarico a Manfredi Talamo che ben
conosce la zona, avendo pianificato,
con il Prg, lo sviluppo del territorio di
Mezzocorona.
Lavis-Zambana
Educatori
per Auschwitz
LAVIS-ZAMBANA - Il Piano
giovani di zona di Lavis e
Zambana cerca educatori
per il «Treno della
Memoria», il viaggio verso
Cracovia che ripercorre il
tragico itinerario degli
ebrei deportati. Alla sua
decima edizione, il
progetto nazionale ideato
dall’Associazione Terra del
Fuoco, ha visto la
partecipazione di oltre
20.000 ragazzi italiani, tra i
17 e i 24 anni di età, e dal
2008, con il sostegno della
Provincia di Trento e la
promozione attraverso i
Piani giovani di zona locali,
anche di 1.650 trentini. Dal
20 al 26 marzo, anche
quest’anno saranno tanti i
ragazzi da tutto il Trentino,
450, a salire su quel treno.
Sarà un percorso che li
condurrà, attraverso
documenti, e
testimonianze di ex
deportati e partigiani, a
vivere come una sorta di
«comunità viaggiante» sui
binari, e a visitare i luoghi
dove è avvenuto lo
sterminio: Cracovia, e i
campi di concentramento
di Auschwitz e Birkenau.
Prima di partire, per
prepararsi dovranno
seguire quattro incontri
formativi durante il mese
di marzo e, alla fine del
viaggio, cercare di
rielaborare concretamente
quanto vissuto. Per
iscriversi come
partecipanti, occorre
recarsi presso gli uffici
comunali entro il 20
febbraio. Il termine delle
iscrizioni per gli educatori
che accompagneranno i
giovani, è invece il 12
febbraio. Info:
trenodellamemoriatrento@
terradelfuoco.org.
S. T.
Valli di Fiemme e Fassa
l'Adige
mercoledì 12 febbraio 2014
VAL DI FASSA. Marcato il pericolo
di valanghe, si raccomanda prudenza
Resta chiusa la statale del Passo Sella
Mezzi
spartineve
al lavoro
sulla strada
del Passo
Sella chiusa
dopo
l’ultima
nevicata
abbondante
in val di
Fassa
VAL DI FASSA - Dal primo pomeriggio di
ieri la situazione neve è tornata sotto
controllo anche in Val di Fassa, ma la
strada statale 242 della Val Gardena e del
Passo Sella rimarranno chiuse in
entrambe le direzioni a causa della neve e
per il forte vento. La strada è bloccata
soprattutto tra il bivio per Canazei, tra
l’innesto della statale 48 delle Dolomiti ed
il Passo Sella (km 30.8). Viste le corsie
parzialmente innevate, rimane chiuso
ancora il Passo Fedaia, mentre non vi è
nessuna limitazione per i Passi San
Pellegrino, Costalunga e Pordoi.
CANAZEI
Il manto nevoso con le temperature miti si
è assestato in queste ore, ma nel suo
complesso presenta ancora un
consolidamento moderato su molti pendii
ripidi, e l’umidità aumenta il rischio di
distacchi nevosi.
In tale contesto, come sostengono i
geologi, il distacco di valanghe a lastroni
superficiali di piccole o al più medie
dimensioni è possibile anche con debole
sovraccarico, specie sui pendii più ripidi
maggiormente innevati, nelle zone di
accumulo e nei siti morfologicamente più
favorevoli a tali fenomeni, mentre
33
distacchi maggiori sono eventualmente
possibili solo con forte sovraccarico.
I punti pericolosi rimangono i pendii
molto ripidi oltre il limite boschivo ed in
quota, specie se con accumuli di neve
ventata, come versanti sottocresta,
conche, canaloni, impluvi in genere e
bruschi cambi di pendenza. Alle quote
medio-basse, pendii erbosi molto ripidi o
con fondo scivoloso, anche per distacchi
spontanei di fondo di neve umida. Si
raccomanda quindi prudenza sia mentre
si scia in quota, sia durante le passeggiate
a valle.
F. Gio.
Lettera di protesta di un gruppo di residenti per la situazione che si è venuta a creare nella parte alta del paese
1
«Traffico e rumore
nel centro storico»
MARIO FELICETTI
CANAZEI - Protestano a Canazei un gruppo di residenti che
vivono nella zona alta del paese, lungo la «Strèda Dolomites», la «Strèda do ruf de Antermont» e la «Strèda Col da
Ronch».
In una lettera aperta inviata all’Amministrazione comunale
in questi giorni alcuni cittadini fanno presente «una situazione che si protrae da parecchi anni durante le stagioni invernali, nel centro storico di
Canazei. Il sabato - dicono - arrivano autobus, anche quattro
in una volta, si fermano in mezzo alla strada intralciando
completamente la viabilità. I
privati che vogliono passare
con le loro autovetture devono fare inversione di marcia
perché sulla strada c’è di tutto, valigie, sci, e inoltre vengo-
no anche derisi ed invitati a
smammare. E’ una vergogna si sottolinea - che noi, nel nostro paese, non possiamo recarci nelle nostre abitazioni.
Visto che il Comune ha fatto
un parcheggio presso l’hotel
Faloria per gli autobus, che li
facciano andare a caricare e
scaricare lì ed i gestori vadano a prendersi i clienti nel parcheggio riservato agli autobus».
Sembra di leggere in fotocopia
quanto accaduto recentemente nel vicino paese di Campitello. Ma a Canazei c’è di più.
«Ci sono dei locali - scrivono i
censiti - che non hanno rispetto per i residenti e per i turisti,
lasciano la musica a pieno volume e inoltre, da quest’anno,
c’è anche una discoteca all’esterno, sulla strada presso
l’albergo Bellevue».
Si fa anche presente che «il centro storico non è più questo,
ma è chiamato il Bronx di Canazei. I turisti italiani e tanti residenti non abituati a vedere
certe situazioni si lamentano
del fatto che questo non è un
paese tranquillo per passare
le ferie. In più - si denuncia - ci
sono anche dei bambini e non
è bello, ad una certa ora, vedere delle persone che escono dal locale ubriache, rimettono dove capita, fanno i loro
bisogni ovunque sulla strada,
sulla chiesa, sulle case, con la
gente che transita. E’ una vergogna e sino ad ora non si è
mai fatto niente. Questo non è
sicuramente fare turismo».
Di qui la richiesta al Comune
«che venga sistemata questa
situazione sulla viabilità e sul
rispetto della quiete e dell’igiene pubblica. L’Amministrazione deve ascoltare i cittadini. Si
sa benissimo che il buon vivere piace a tutti e che tutti devono lavorare in questa zona
IL SINDACO
Ci vuole un po’di pazienza
e la discoteca potrà
creare dei rumori
ma non possiamo chiuderla
Mariano Cloch
Auto in colonna a Canazei durante la stagione invernale
sul turismo, ma questo non
vuol dire mancare di rispetto
per le regole».
Pacate le considerazioni del
sindaco Mariano Cloch, che non
nega l’esistenza di qualche momento di disagio per i censiti
che vivono in quella zona, pur
sottolineando che «siamo in
Cavalese | Ma l’assessore non convince Dal Palù
Tesero | Stand di Fiemme quest’estate al mare
Finato sulla riscossione imposte:
«Nessuna inefficienza in Comune»
In occasione della Marcialonga
rilanciata la sinergia con Riccione
CAVALESE - In apertura
dell’ultima seduta consiliare
a Cavalese, l’assessore Sergio
Finato ha risposto
all’interrogazione presentata
il 16 dicembre 2013 dalla
consigliera di minoranza
Bruna Dal Palù (con la firma
anche di Maria Luisa Gelmi) a
proposito del ritardo nella
riscossione delle imposte
relative al servizio idrico,
fognario e di depurazione
che, a dire della Dal Palù,
avrebbero provocato danni
la Comune ed agli utenti
(costretti poi a pagare in
un’unica soluzione cifre
importanti), oltre che
problemi per gli uffici
competenti, parlando di
inefficienza e di «scoperti di
cassa». Finato ha relazionato
dettagliatamente sui vari
argomenti contestati,
escludendo situazioni di
inefficienza (con gli addetti
all’ufficio oberati di lavoro,
soprattutto a causa dei
conteggi per l’Imu) ed
offrendo i chiarimenti
richiesti. Insoddisfatta
comunque l’interrogante, che
ha parlato di «risposte in
gran parte fuori tema». Le
ultime delibere hanno
riguardato l’approvazione
(astenuto Maurizio Tavernar)
del Regolamento d’uso di
un’area ai «Dossi» per la
sgambatura dei cani (con
15.000 euro di spese per la
recinzione, circa 3.000 euro
previsti per portare l’acqua
nella prossima primavera e la
manutenzione affidata al
Progetto Azione 19), la
TESERO - Avrà un seguito, la
prossima estate, sulla riviera romagnola, l’iniziativa che
il Comune di Riccione, in sinergia con il consorzio turistico Costahotel e la Cooperativa Albergatori Promhotels della nota località turistica, ha promosso a Lago di Tesero, in occasione della recente Marcialonga. Grazie ai
contatti perfezionati dal vicesindaco di Tesero Alan Barbolini (in ferie a Riccione la
scorsa estate) e grazie al fatto che il titolare della spiaggia Alberto Arcangeli ha prestato servizio, durante la
granfondo, con i colleghi della Croce Rossa di Vigo di Fassa, essendo anche lui volontario del soccorso, è stata avviata una significativa collaborazione tra i due paesi, poi
sfociata nell’allestimento a
Lago di Tesero di un’area con
secchielli, sedie sdraio e altro materiale da spiaggia, per
promuovere la prossima estate al mare. Erano presenti, oltre allo stesso Arcangeli, Marino Masi, funzionario del’assessorato al turismo di Riccione, Bruno Bernabei, direttore del Consorzio Costahotels, Karin Gelmini e Mauda
Mengarelli, rappresentanti
della Cooperativa Albergatori Promhotels, e Riccardo
Zangheri, consigliere della
Cooperativa Bagnini, ed altri
collaboratori.
«Un rapporto» sottolinea Barbolini «che è sicuramente importante in chiave turistica
ed una presenza che sarà ricambiata in estate con uno
Egon Pardatscher alla Sagis
deroga urbanistica per
l’ampliamento di un’officina
meccanica lungo via Carano
(130 metri quadrati in più e
600 metri cubi di volume,
con una significativa
riqualificazione dell’area
interessata e dell’azienda
artigiana) e l’approvazione
del bilancio di previsione
2014 dei vigili del fuoco
volontari, che si chiude a
pareggio sulla cifra di 63.300
euro. In chiusura, il sindaco
ha comunicato i nomi del
nuovo consiglio di
amministrazione della
società Sagis. A farne parte
sono stati designati Egon
Pardatscher, Antonio Vanzetta e
Marisa Giacomuzzi per la
maggioranza e Roberto
Degiampietro per la
M.F.
minoranza.
Stand Riccione alla Marcialonga
stand di Fiemme a Riccione,
per promuovere gli eventi invernali della prossima stagione. Purtroppo devo far presente anche una nota dolente. Avevo avvertito il direttore dell’Apt Bruno Felicetti di
questa bella iniziativa e gli
avevo chiesto di venire a trovare gli amici di Riccione, anche al fine di poter pianificare al meglio una futura collaborazione. Mi aveva garantito che sarebbe venuto ma,
non so per quale ragione, non
si è presentato. Viceversa, il
presidente della Marcialonga Angelo Corradini si è reso
subito disponibile perché ci
sia un seguito anche nelle
prossime edizioni della Marcialonga. Da parte del Comune di Tesero, comunque, massima collaborazione». M.F.
un paese a forte vocazione turistica, per cui bisogna avere
un po’ di pazienza». Per quanto riguarda gli autobus, dice,
«arrivano soprattutto il sabato, in occasione del cambio
della clientela e si sa che, nella parte alta del paese, non ci
sono grandi spazi, per cui chi
IN BREVE
I VIGO DI FASSA
Sagra S.Giuliana
Domenica prossima a Vigo
di Fassa, si celebra la
tradizionale «Sagra di Santa
Giuliana», patrona del
paese e protettrice della
valle. Residenti e ospiti sono
quindi invitati alle
celebrazioni religiose ed alle
manifestazioni che si
legano a questa particolare
ricorrenza, sempre molto
sentita a livello locale e che
fa parte delle tradizioni più
radicate della vallata ladina.
In serata, alle 21, in Strada
Rezia, nel cuore del paese,
appuntamento imperdibile
con i salti e le spettacolari
evoluzioni sulla neve,
all’interno dell’atteso
«Freestyle Show».
I CAVALESE
Servizio di Tesoreria
La giunta comunale di
Cavalese ha deliberato di
affidare in concessione il
servizio di Tesoreria per il
quinquennio 2014-2018
all’Istituto Bancario
UniCredit Spa di Roma.
L’offerta di quest’ultimo è
risultata economicamente la
più vantaggiosa tra quelle
presentate.
I TESERO
Storie per bambini
Venerdì alle 17 presso la
Biblioteca Comunale di
Tesero «Ad ascoltare le
storie» con Massimo
Lazzeri. Spettacolo per
bambini (3-7 anni) e
genitori. Ingresso libero.
risiede lì soffre inevitabilmente di più». A proposito poi della discoteca, che esisteva negli anni Settanta/Ottanta, poi
era stata chiusa ed ora è stata
riaperta, il discorso cambia di
poco. «Può darsi - dice il sindaco - che lì ci sia un po’ più di
rumore, specialmente in inverno, con una clientela più giovane, che ama divertirsi, ma
non possiamo certo chiudere
il locale. L’unico auspicio è che
ci sia un maggiore controllo da
parte delle forze dell’ordine,
specialmente durante la notte, anche se sappiamo quali
problemi anche loro debbano
affrontare sul territorio ed i Carabinieri non possono rimanere lì in pianta stabile. E poi conclude Cloch - sarebbe opportuno che la gente si faccia
viva direttamente, mettendo
noi nella condizione di rispondere e loro di avere un riscontro puntuale».
Pozza | Giovedì 19.30
Il masterplan
in consiglio
POZZA DI FASSA - Si annuncia
un consiglio comunale
particolarmente corposo
giovedì alle 19,30- Proprio per
questo è stato anticipato
nella convinzione che sarà
evidentemente una seduta
piuttosto lunga. All’ordine del
giorno, tra gli undici
argomenti, la modifica della
convenzione per le opere di
urbanizzazione del Piano
Attuativo per insediamenti
produttivo relativamente
all’ambito della zona termale
dell’Antico Bagno, la prima
adozione del Piano regolatore
Generale del Comune per la
conservazione e la
valorizzazione del patrimonio
edilizio montano,
l’approvazione del Piano di
Azioni per l’Energia
Sostenibile (Paes),
l’approvazione della prima
fase del masterplan di Pozza,
già illustrato alla popolazione
nei giorni scorsi durante una
pubblica assemblea. E ancora
l’approvazione del bilancio di
previsione 2014 dei vigili del
fuoco, l’approvazione delle
percentuali per il calcolo del
contributo di concessione da
applicare alle nuove
categorie tipolgico-funzionali
stabilite dalla Provincia (sarà
contestualmente abrogato il
regolamento per
l’applicazione del contributo
di concessione, risalente al
2002) e la prima adozione
della variante puntuale per
opere pubbliche al Prg,
relativa a rettifiche della
viabilità pubblica lungo la
Strada de la Veisc a Pozza.
Non e Sole
l'Adige
Taio | Martedì 18 in casa di riposo. Si celebra anche l’assemblea dell’Aido
Sfruz | La famiglia orafo-artigiana già protagonista di mostre di successo
Serata sulla prevenzione delle malattie renali
Le formelle di Allotti domani a Uno Mattina
TAIO - Una serata per discutere delle malattie renali e della donazione degli organi: la organizza martedì 18 febbraio alla casa di riposo
l’Aido Val di Non, in collaborazione con l’Apsp «Anaunia» e la Cassa
rurale d’Anaunia. L’incontro farà seguito all’assemblea dell’Aido Val
di Non, convocata per le ore 20; i soci saranno chiamati ad approvare i bilanci. Il presidente Mario Magnani illustrerà l’attività svolta
nel 2013 ed i programmi d’annata che, come da tradizione, avranno
molto respiro, passando dagli incontri su tematiche sanitarie alla
promozione di concerti, con «punto fisso» il vaso della fortuna in occasione della «4 Ville in fiore». Tutto per sostenere la donazione di
organi ed interventi di solidarietà, quali l’acquisto di lettini da decubito per l’Apsp di Taio.
Di prevenzione delle malattie renali e di donazione di organi parlerà, alle 20.30, Giuliano Brunori, primario del reparto di nefrologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Moderatore del dibattito sarà il
presidente dell’Aido nonesa, Mario Magnani.
Il dottor Giuliano Brunori
1
mercoledì 12 febbraio 2014
Vincenzo Allotti
35
SFRUZ - Domani alle 8.35, su «Unomattina», programma televisivo
condotto da Paolo di Gianantonio, sarà di scena Vincenzo Allotti, con
la sua ricca e singolare storia di vita, e con le «formelle in bronzo»
realizzate con il procedimento «a cera persa» che hanno attirato l’attenzione della Rai: sulla prima era riprodotto un angolo di Coredo,
con la piazza e la fontana dei cigni. Poi si sono aggiunti San Romedio, Castel Bragher e via via monumenti nonesi con qualche escursione fuori valle (Castello del Buonconsiglio ed altro). «Nate per passione personale», afferma Vincenzo Allotti, classe 1941, valente artigiano del campo orafo, che a soli 20 anni è stato colpito da poliomelite, malattia che l’ha accompagnato per tutta la vita. Ora il suo
lavoro lo portano avanti i figli Valentina, Vilma e Vinicio, che nel 2011
hanno deciso di «puntare» su quelle formelle, non a scopo economico, ma per valorizzare quelle opere e la storia della valle. Si aggiunge un tocco in più: parte del ricavato della loro vendita è destinato
all’associazione per l’autismo guidata da Giovanni Coletti.
Iniziativa di Giordano e Ferdinando Valentini: «Un centro di aggregazione per i giovani». Inaugurazione venerdì 21
CLES
Riapre il «Paradise», sarà disco-pub
CLES - Il «Paradise» riapre i battenti. Non
più discoteca, né sala giochi con macchinette mangiasoldi: ma «Disco-pub Manhattan», con una nuova gestione, che punterà tutto sull’offerta musicale, proponendo serate con animazione e concerti live.
A tentare la scommessa, una strana coppia: Giordano Valentini, 24 anni, ad un paio di esami dalla laurea in economia, già
impiegato in banca per diversi mesi, e Ferdinando Valentini, 56 anni, falegname ed arredatore. Cognome comune, ma neanche
parenti. Come mai, in un periodo economico non esaltante, avviare una impresa
simile? «Ho lavorato dei periodi in banca,
contratti a termine per sostituzioni, non
credo vi siano grandi prospettive. Dialogando con Ferdinando abbiamo cominciato a ragionare su questa idea, che potrebbe anche non rivelarsi del tutto azzardata», dichiara Giordano. «In un centro come Cles non esiste un disco-pub dove si
punti alla musica. Per un locale simile i nonesi devono fare chilometri. Abbiamo co-
minciato a sondare il terreno, trovato pieno appoggio dell’amministrazione comunale e la disponibilità dei locali dell’ex Paradise, sempre proprietà della famiglia
Pangrazzi (di Pellizzano) che hanno avviato questo locale parecchi anni fa. Abbiamo deciso di rischiare. Con un bell’investimento, tra l’altro, abbiamo già pronto
un secondo banco bar, con possibilità di
dividere il locale in due parti distinte, e
cambiando tutto, qui dentro».
Lo spazio è ampio: quasi 500 metri quadrati, capacità «legale» superiore alle 300
persone. «Certo gli amministratori comunali ci hanno chiesto di prestare attenzione ad evitare lagnanze del vicinato, in passato si sono verificati dei problemi. Ma noi
intendiamo proporre un locale dove si viene ad ascoltare della musica, a divertirsi,
non semplicemente a bere...». Anche se il
«Paradise» attualmente è un cantiere,
l’apertura è ormai prossima: gli arredi sono pressoché finiti (li ha curati il socio anziano, Ferdinando Valentini; peraltro, è il
suo lavoro...), mancano delle rifiniture e
le grandi pulizie, poco più. La serata inaugurale è fissata per venerdì 21 febbraio:
Val di Non | «Sae» chiede un «tavolo» più ampio
Piano territoriale di Comunità,
partecipazione popolare disattesa
VAL DI NON - «La comunità di
Valle non può limitare la
partecipazione popolare su
questioni ambientali». Lo
afferma il capogruppo di
«Sae», Virgilio Rossi,
annunciando la possibilità di
ricorrere al Tar per
impugnare la delibera
giuntale della Comunità di
valle di fine dicembre: viene
contestata in particolare la
decisione di ritenere
sufficienti 28 rappresentanti
per il tavolo di confronto e
consultazione istituito per
redarre il «Piano territoriale
di Comunità», mentre
secondo «Sae» (gruppo di cui
fa parte anche Carla Podetti)
sarebbe stato opportuno
prevedere maggior
rappresentanza. Per «Sae» la
decisione della giunta non
soddisfa una direttiva
europea; e la consultazione
dei «portatori di interesse» è
«presupposto fondamentale
previsto dalla normativa
d’istituzione delle Comunità
di valle». Non solo,
COREDO
proseguono Rossi e Podetti:
nelle Giudicarie al «tavolo»
sono stati accettati «i
rappresentanti di tutti i
portatori d’interesse
richiedenti, ovvero 39, in Val
di Non solo 28».
«L’ennesimo caso in cui le
tante parole spese su
Comunità, democrazia
partecipativa e
consultazione dei cittadini,
nei vari processi decisionali
restano solo scritte e materia
di campagna elettorale,
puntualmente disattese
all’occorrenza»; per questo,
conclude Rossi,
«auspichiamo l’intervento di
qualche associazione
ambientale in sede giuridicoamministrativa per
presentare adeguato ricorso,
e conseguire un precedente
giurisprudenziale importante
nelle controversie ambientali
dove l’Amministrazione
pubblica evita l’applicazione
delle normative ambientali in
riferimento alla
partecipazione popolare».
Widmann: «Grazie ai vigili»
Un camino in fiamme
I vigili del
fuoco all’opera
con successo a
Casa Widmann
COREDO - Allarme l’altra sera in casa Widmann, dove un
camino ha preso fuoco. Fabio Widmann intende ringraziare i
volontari: «Sono arrivati in pochi minuti, attrezzati e
competenti, hanno spento le fiamme, e salvato il tetto.
Dichiaro la mia riconoscenza, siamo orgogliosi di avere i
nostri corpi dei Vigili del fuoco». Appassionato di dialetto
noneso, Fabio Widmann conclude esprimendo un ulteriore
complimento: «Tant de ciapel».
alla musica penseranno i dj «Lou Albert»
e «Bobo». «Poi per una quindicina di giorni saranno serate gestite da disc jockey»,
spiega Giordano. «Siamo in pieno periodo
carnevalesco, la gente cerca divertimento. Poi si inizierà con la musica live, di generi diversi». E che vi siano sguardi verso
musica diversa da quella che impera su
RadioVivaFm lo si capisce da dei quadri
pronti a decorare le pareti: su uno, per ora
appoggiato al muro, c’è un primo piano gigante di Mick Jagger, leader e vocalist degli storici Rolling Stones...
«Ci sono tante spese», considera Giordano, «e contributi zero, con tutto quello che
si dice sulla necessità di aiutare i giovani
intenzionati ad avviare un’attività. Ce la
faremo da soli, sono convinto che questo
diverrà un importante centro di aggregazione, per i giovani. Un bar non lo avrei
mai aperto. Ma qui è un’altra cosa».
Non ci sarà alcuna macchinetta mangiasoldi - anche perché ai piani superiori dell’edificio c’è la sede del Centro formazione professionale dell’Upt. «Ma non le
avremmo messe comunque», conclude
Giordano Valentini.
IN BREVE
I MALÉ
Oggi niente mercato
Niente mercato mensile
oggi: causa le intense
nevicate e l’impossibilità di
sgomberare in tempi brevi
la neve, la giunta ha deciso
di sospendere
l’appuntamento.
I CROVIANA
Appaltata la scuola
I lavori di adeguamento
sismico, riqualificazione
energetica e ristrutturazione
della scuola elementare
sono stati affidati
all’impresa edile Pancrazio
Angeli di Croviana; tra le
cinque imprese in gara la
Angeli ha praticato il
maggiore ribasso
(28,229%), aggiudcandosi
i lavori per un importo di
208.911 euro più 17.847
per oneri relativi alla
sicurezza, cui si aggiunge
l’Iva.
I ROMALLO
Variante al prg
L’amministrazione
comunale ha deciso di
rivedere il piano regolatore
generale, relativamente al
centro storico, in particolare
per favorire la
ristrutturazione degli edifici
inutilizzati. L’incarico di
predisporre la variante è
stato affidato all’architetto
Gianluigi Zanotelli.
I CALDES
Contributi sportivi
La giunta ha deliberato la
concessione di contributi a
varie società sportive:
1.150 euro a «Scorpion
defence club» di Malé,
1.100 all’Associazione
calcistica Solandra Val di
Sole di Dimaro, 900
all’Atletica valli di Non e
Sole di Cles e 1.100 agli
Sportivi ghiaccio Malé.
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Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
GIUDICARIE
Nel 2013, 699 iscritti (sotto i 29 anni) all’ufficio per
l’impiego di Tione: il 26,4% in più del 2012. E allora
c’è chi pensa di fare come i nonni e i bisnonni: emigrare
mercoledì 12 febbraio 2014
37
La testimonianza di Alberto, grafico: «Mi piacerebbe
fare, ma sono disperato. Qui non c’è niente. L’azienda
in cui lavoravo ha chiuso, perciò sono rimasto a casa»
1
Destinazione Australia: per lavorare
In valle aumenta il numero di giovani
che lasciano in cerca di qualche prospettiva
GIULIANO BELTRAMI
GIUDICARIE - 699 ragazzi fino a
29 anni, pari al 23% del totale
degli iscritti, risultavano nel
2013 nelle liste dell’ufficio per
l’impiego di Tione. Erano ben
125 in più rispetto allo stesso
periodo 2012, con un aumento
del 26,4%, e questo è un dato
che la dice lunga sul fenomeno
disoccupazione giovanile.
Ci si interroga spesso sul perché di numeri così elevati: crisi del manifatturiero? Difficoltà dell’edilizia? Blocco delle assunzioni nell’ente pubblico?
Mancanza di spirito di iniziativa, o scoraggiamento dei giovani? Orientamento sbagliato
con diplomi e lauree non spendibili?
Forse c’è un po’ di tutto questo
nel disagio che porta i giovani
a rimanere a casa. Fra loro c’è
chi diventa esperto in concorsi e chi nell’invio di curriculum.
Ma i concorsi pubblici ormai
sono partecipati da centinaia
di persone che si scannano per
un unico posto, mentre il più
delle volte i curricula finiscono sepolti uno sotto l’altro in
raccoglitori di aziende che si
impolverano.
Così c’è chi parte. Anche nelle
Giudicarie si manifesta il fenomeno degli immigrati che fanno fagotto e tornano in patria,
visto che qui non c’è nulla da
Privi di
prospettive,
con titolo di
studio in mano,
alcuni giovani
giudicariesi
hanno scelto
l’Australia come
nuova «Merica»,
dove fare
il barman,
il maestro
di tennis o
l’insegnante
di strumento
musicale
fare. Ma si fa vivo anche un altro fenomeno che si pensava
terminato da tempo: l’emigrazione. Certo, non è più la «Merica» dei nostri nonni, e non sono più le navi con la terza classe e le cuccette a castello su
cinque file che scaricavano i
montanari a Ellis Island per la
quarantena.
A partire sono giovani con un
diploma o una laurea in tasca,
in cerca di esperienze diverse
e di un lavoro, anche non necessariamente coincidente con
il proprio titolo di studio. Chi
ha un titolo alto sceglie l’Europa o gli States. Per gli altri la
nuova America è l’Australia, dove puoi fare il barman, il maestro di tennis o l’insegnante di
strumento musicale. Da Storo,
per dirne una, sono partiti in
tre per il nuovissimo mondo.
Non è facile, perché, a differenza dei nostri nonni, che anda-
RENDENA
vano in fabbrica o in miniera,
dove bastavano poche parole
di inglese, questi nuovi emigranti svolgono in genere lavori di relazione in cui la lingua
conta. Però ci si arrangia. E
quelli che restano?
C’è Ornella (alcuni nomi sono
di fantasia, altri veri, a seconda di chi ci ha autorizzati), Ornella, dicevamo, parrucchiera
che dopo aver conseguito il diploma alle Barelli è a casa. «Cer-
DARZO
Il ventenne agrotecnico
Francesco, attaccato alla terra
DARZO - Francesco, vent’anni, di Darzo, diploma di agrotecnico conquistato a San Michele, è attaccato alla sua terra, e non vuole abbandonarla. «Io sono stato fortunato ammette - perché ho trovato un imprenditore che mi ha
dato una mano». La fortuna, com’è noto, aiuta gli audaci.
E gli audaci salgono sul treno che passa.
«Mi ha proposto di fare società insieme, e io ci sono stato», racconta Francesco, il quale lavora un ettaro di uva
fraga, tre ettari di granoturco. «L’anno prossimo vorremmo allargarci, perché bisogna aumentare la produzione».
Insieme ad un gruppetto di amici, Francesco ha comperato pure delle pecore. “Sì, ma quello è un hobby. Il mio interesse è per la produzione agricola».
co - sostiene - ma mi dicono che
hanno poco lavoro. E poi siamo in tante...». E Alberto, professione grafico: «Professione?
Mi piacerebbe fare, ma sono disperato. Qui non c’è niente.
L’azienda in cui lavoravo ha
chiuso, perciò sono rimasto a
casa e ho imboccato una strada maledetta: niente prospettive».
«Negli ultimi due anni ho lavorato con un contratto a termine - racconta Federico di Storo
- per un’azienda che lavorava
per la Provincia. Ho fatto l’ultimo esame e mi sto apprestando a fare la tesi in architettura». Se non altro ha lavorato. Il
problema sarà il post laurea...
«Prospettive poche - risponde
- perché mi pare che il mercato sia chiuso. Poi sa cosa c’è?
Che si cerca sempre gente con
esperienza, ma se uno ha solo
l’esperienza scolastica? Ti chiedono un’esperienza specifica
sul lavoro che si va a fare, non
un’esperienza lavorativa generica».
Laurea da due anni in filologia
e critica letteraria con tesi sulla comunicazione, da allora precariato. Veronica di Tione per
un annetto ha fatto un’esperienza televisiva, poi ha curato la
comunicazione di una gelateria sul Garda, è andata in Germania sei mesi per un progetto Leonardo. «Il problema non
è il lavoro in sé - racconta - ma
l’occasione di fare il colloquio.
Se porti il curriculum si ferma
alla reception. E anche quando
arrivi al colloquio non è detto
che ti assumano. Magari ora
non ne hanno bisogno, ma ti testano, non si sa mai». Poi all’improvviso... «All’improvviso mi
sono capitate due occasioni
contemporaneamente: una a
Roma e una a Salò. Ho preso
questa per motivi familiari, ma
sono sempre precaria».
Un anno e 2 mesi a Riccardo Vidi. Otto mesi a Edda Vidi e Vernazza
Frode fiscale, condannati in tre
Palazzo di giustizia a Trento: ieri la triplice condanna
VALLE DEL CHIESE
TRENTO - Un anno e due mesi di
reclusione. Questa la pena inflitta dal
giudice Guglielmo Avolio al
commercialista di Pinzolo Riccardo Vidi,
finito a processo per frode fiscale. Per la
sorella Edda Vidi e per Piero Luigi
Vernazza, invece, per i quali il Tribunale
ha riconosciuto la minima
partecipazione, la pena inflitta è stata di
8 mesi.
La prima imputazione riguarda una
presunta compensazione illecita dell’Iva.
Secondo quanto contestato dal pubblico
ministero Pasquale Profiti, Vidi, in
qualità di amministratore di fatto della
Me e Me (in concorso con Piero Luigi
Vernazza, amministratore formale),
avrebbe utilizzato in compensazione un
credito Iva inesistente per circa 1
Domani serata di presentazione in Comune
milione e 200 mila euro, nel periodo che
va dal 16 gennaio 2007 al 16 marzo 2011.
La seconda imputazione è per
dichiarazione infedele e riguarda la
mancata indicazione di una plusvalenza.
Secondo l’accusa Vidi, sempre quale
amministratore di fatto in concorso con
Vernazza, al fine di evadere le imposte
sui redditi gravanti sulla società Me e
Me, avrebbe omesso di indicare nella
dichiarazione dei redditi annuale
elementi positivi pari a 2.885.500 euro,
attraverso la mancata esposizione della
plusvalenza derivante dalla vendita, nel
2008, di un immobile di proprietà della
stessa. In questo modo, secondo
l’accusa, si sarebbe determinata una
evasione di imposta per i redditi 2008
superiore a 103.291,38 euro (fatti che
RAGOLI
sarebbero stati commessi il 29
settembre 2009, quando venne
presentata la dichiarazione per
l’annualità 2008). La terza imputazione,
che coinvolge invece Edda Vidi, quale
amministratore della Vipo sas e
Riccardo Vidi in qualità di
amministratore di fatto, riguarda
sempre una dichiarazione dei redditi
infedele. In questo caso, «al fine di
evadere l’Iva e/o di ottenere un indebito
rimborso», nella dichiarazione dei
redditi del 2005, avrebbero indicato
elementi passivi fittizi pari a 5.958.000
euro. In questo modo sarebbe stato
indicato un credito Iva inesistente pari a
1.191.642 euro. Un credito iva che,
secondo la difesa, sarebbe stato inserito
solo per un errore.
Castellani al posto di Cerana
«Ritratti di miniera» riparte da Storo Il cambio alle Regole
STORO - «Con i ritratti di miniera si riparte da
Storo». Così dicono i responsabili dell’Associazione La miniera, presentando la serata che si
svolgerà domani nella sala riunioni a pianterreno del municipio. «Una serata speciale - assicura il presidente dell’associazione Emanuele Armani
- per presentare la nuova fase del progetto di documentazione dell’epopea della barite che coinvolge la popolazione storese». Va detto che finora sono state raccolte oltre un centinaio di interviste di testimoni diretti soprattutto di Darzo, Lodrone e Riccomassimo. Con questa nuova edizione di «Ritratti di Miniera» si vogliono raccogliere testimonianze dirette di ex lavoratori e lavoratrici provenienti dal paese di Storo. Dalle ricerche sin qui condotte dall’associazione, infatti, risulta che le maestranze storesi (donne e uomini, indifferentemente) furono impiegate soprattutto presso la Sigma, uno dei tre gruppi industriali che scavarono la montagna in cerca di
solfato di bario, di proprietà dell’imprenditore
lombardo Felice Cima.
Per presentare l’avvio della terza campagna di
raccolta di interviste, «La Miniera» ha pensato di
introdurre la serata (aperta a tutti) ripetendo una
rappresentazione teatrale e musicale già eseguita l’estate scorsa, che riprende i ricordi di vite
trascorse in miniera e negli stabilimenti di lavorazione della barite. Fabio Rota, Mariangela Romanelli e Livio Nicolini interpreteranno i testi di Giuliano Beltrami, accompagnandoli con alcuni brani musicali. Durante la serata saranno illustrate
le finalità dell’attività e la modalità di raccolta
delle testimonianze, che saranno audio-video registrate. La cura è affidata alla ricercatrice e sociologa Silvia Alba, che con l’associazione ha un
sodalizio rodato, avendo già realizzato le precedenti interviste a ex minatori, teleferisti, cernitrici, mugnai, meccanici, autisti, manutentori, nel
2010 a Darzo e nel 2012 a Lodrone.
«Il progetto di documentazione di memoria orale con storie di vita e di lavoro minerario nella
bassa Valle del Chiese - conclude Armani - rappresenta un patrimonio importante e ha il sostegno del Comune di Storo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la collaborazione scientifica della Fondazione Museo
Storico del Trentino». Le interviste realizzate saranno a disposizione di tutti nella sezione «Ritratti di Miniera» sul sito www.minieredarzo.it.
RAGOLI - Le Regole hanno completato il comitato di gestione
con l’entrata di Giacchino Castellani, in seguito alle
annunciate, fin dal primo momento, dimissioni di Luca
Cerana. Sono stati votati anche i revisori dei conti (Carlo
Maier, Ezio Castellani e Serafino Simoni), la commissione
anagrafe di Regola (Alida Scalfi, Mario Ballardini, Dino
Giovanella, Serafino Simoni, Ezio Castellani e Luigi Floriani), i
rappresentanti regolieri nel Parco Adamello Brenta (Bruno
Simoni e Luigi Bertelli) oltre al rappresentante in
Commissione forestale (Luca Bronzini). Il presidente Zeffirino
Castellani ha deciso con la sua squadra anche le competenze
fra i vari assessori del comitato. Il vice Enzo Ballardini si
occuperà dei tre ristoranti sulle piste da sci (Boch,
Montagnoli e Spinale) e della casa-vacanze a Pra’ della Casa
ultimata nel corso dell’estate e che dovrà essere data in
gestione per l’estate ventura; Bruno Simoni si occuperà degli
immobili: il centro commerciale e gli appartamenti a
Madonna di Campiglio, dei quali due sono in
ristrutturazione. Serafino Leonardi avrà competenza specifica
su malghe e foreste, malghe il cui affido in gestione è
scaduto e quindi andrà rinnovato per Boch, Fevri e
Montagnoli con il caseificio; Elio Ballardini sarà l’addetto ai
lavori pubblici, mentre il nuovo entrato Gioacchino Castellani
si occuperà dell’attività delle associazioni e di contributi
erogati dalle Regole per le attività culturali e sportive. D. R.
IN BREVE
I GIUDICARIE
Treno della memoria
Il Treno della memoria è
pronto a ripartire. Sono
infatti aperte, da lunedì, le
iscrizioni al progetto che
darà a 450 ragazzi del
Trentino l’opportunità di
visitare i campi di
concentramento e di
sterminio di
Auschwitz/Birkenau. Le
domande di partecipazione
potranno essere presentate,
entro il 20 febbraio, ai Piani
giovani di Zona. Possono
partecipare i giovani tra i
17 e i 24 anni che non
abbiano partecipato a
precedenti edizioni. Per ogni
ulteriore informazione è
possibile scrivere allo
Sportello T.r.y. informa
giovani all’e-mail
[email protected].
INTERNET E BULLISMO » L’allarme della Polizia: «Genitori, attenti a Facebook»
€ 1,20 ANNO 69 (CXXVIII) - N
O
36
Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111
la crisi e i privilegi
ALTO ADIGE
di Antonio Scaglia
S
empre più numerosi gli
editoriali in cui, esauriti lo
sdegno e la retorica sulla
inconsistenza della politica del
paese, affiora la rinuncia a intravvedereunavia d’uscitadalla
palude. Eppure, tutti restano aggrappatiaslogan chesembrano
una strategie di marketing sul
“come uscire dalla crisi”. I lettorientranocon i lorocommenti e
con il loro umore nell’arena della notizia, indignati o soddisfatti, divertiti o depressi. Sembrano così lontani i tempi in cui ai
politici di governo bastava armarsi di pazienza e far finta di
nienteperchéiproblemi siri-
[email protected] ■ www.giornaletrentino.it
scuola
«Liquidazioni d’oro
a noi consiglieri,
però sgobbiamo»
Rossi promette
il posto fisso
per settecento
Il presidente spiega il suo progetto ai sindacati: «Lo faccio in
cambio di continuità didattica»
■ PAOLO MORANDO A PAG. 17
■ LUCA MAROGNOLI A PAG. 10
Malore, muore a 22 anni
Dramma a Ravina: Manuel Paris si è sentito male a cena
il quartiere prigioniero ■ A PAG. 18
Trento Film Festival, record di pellicole
«CasaPound?
Temiamo di più
gli anarchici»
Via Marighetto, nella zona dove sorge il centro
sociale di estrema destra i residenti hanno cambiato opinione sui nuovi ospiti: «Fascisti? A noi
interessa di più che siano tranquilli ed educati».
«M’ILLUMINO
DI MENO»:
CREDIAMOCI
e daldoss è sorpreso ■ ZANON A PAG. 39
A Vermiglio
Bertolini salta
Si va al voto
di Lucia Coppola
A
■ SEGUE APAGINA 10
■ A PAGINA 21
NELLE CRONACHE
LA SESSANTADUESIMA EDIZIONE
■ SEGUE APAGINA X6
nche quest'anno la trasmissione Caterpillar,
RAIRadio2promuove la
decimaedizione di“M'illumino
dimeno”,un'iniziativatesa afar
riflettere sulla necessita di risparmiare energia e risorse e di
acquisire abitudini di vita sempre più consone e compatibile
con la vita sul nostro pianeta.
Partendo dal presupposto che
ognuno di noi può e deve fare la
sua parte, è molto importante
aderire a questo “silenzio energetico” sia come singoli cittadini che come istituzioni, scuole,
negozi,aziende, associazioni,
y(7HB5J2*TQQNKM( +[!"!$!#!?
moltrer difende i politici regionali
L’aula del consiglio provinciale
COSA PUBBLICA:
SU CHI FARE
AFFIDAMENTO?
■ A PAGINA 23
■ ■ Sono già 400 le opere candidate e arrivate, a conferma dell'autorevolezza del Trento Film Festival. Il Festival
avrà inizio il 24 aprile, e quest'anno c'è una novità importante che farà felici molti appassionati: anche lo storico Cinema Vitoria di via Manci ospiterà le proiezioni.
■ MADDALENA DI TOLLA A PAG. 12
olimpiadi di sochi
momento magico
«Piccola grande» Gaia Vuerich, Aquila basket, anche Spanghero
riesce quasi nel capolavoro
e Baldi Rossi in nazionale
■ ALLE PAGINE 42, 43 E 44
■ GIANPAOLO TESSARI A PAG. 45
provocazione su facebook
1
Un necrologio alla movida
Stop musica alle 24: festa annullata. E scoppia la «rivolta»
SAN VALENTINO DI RIFLESSIONE
Ordinanza di chiusura anticipata per la discoteca Elysee:
festa annullata. E i giovani
fanno il necrologio alla città.
■ APAGINA 23
l’evento
di Simonetta Fedrizzi
La violenza
sulle donne
va gridata
anche al V-day
ambiare si può, si deve. Anche quest’anno in occasione del
giornodiS. Valentino,grazie
al lavoro di un gruppo di
donne, verrà organizzato in
Trentino “1 billion rising for
justice- Unmiliardocontro
C
■ SEGUE APAGINA 11
mistero IN VAL DI SOLE
■ A PAG. 22
Accoltellato,
accusa la moglie
«Dice il falso»
TRENTINO MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
■ e-mail: [email protected]
Economia
8
»
TRENTINO SVILUPPO IL NUOVO CDA
i dati tecnocasa
1
di Roberto Colletti
2
Tomasulo:
◗ TRENTO
Attorno a mezzogiorno una sorridente assemblea totalitaria
riunita al gran completo a Rovereto – Ugo Rossi accompagnato
dal direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti – ieri ha
eletto Flavio Tosi alla presidenza di Trentino Sviluppo assieme
ai consiglieri Giovanna Flor e
Fulvio Rigotti. Un'ora dopo il
neo presidente e il dirigente degli affari generali Stefano Robol,
in attesa dell'annunciato amministratore delegato, erano già al
lavoro. «Bisogna dare velocità
alla macchina» ha spiegato Tosi
«ci sono questioni arretrate che
non possono aspettare. Sentirò
i due colleghi e convocherò il
nuovo cda entro una decina di
giorni». Il nuovo corso comincia, dunque, a passo di carica,
quasi a voler smentire gli ultimi
mesi durante i quali il vecchio
consiglio si era man mano assottigliato, perdendo prima Piero
Degodenz perché eletto in consiglio provinciale, dopo Paolo
Nicoletti approdato alla direzione della Provincia, poi le improvvise dimissioni di Diego Laner. A quel punto degli originali
cinque “piccoli indiani” ne erano rimasti solo due. Alla fine, decaduti Antonietta Tomasulo e
Tosi, solo quest'ultimo è stato
resuscitato.
La “nuova” Trentino Sviluppo ora vuol cambiare passo.
«Qualche idea per formulare il
primo ordine del giorno ce
l'ho», anticipa il presidente. «La
priorità è il nodo dell'internazionalizzazione, anche se preferisco chiamarla semplicemente
commercializzazione. È il problema delle nostre imprese: brave a fare il prodotto, ma timide diciamo così - a trovargli un
mercato, a cinquanta chilometri o all'estero non importa. È il
problema del Trentino: stanno
sedute, aspettano che il compratore venga da loro. Il mondo
non gira così, bisogna muoversi. Ai colleghi del cda proporrò
una riflessione su cosa si possa
fare per smuovere quest'immobilismo, un po' presuntuoso, di
chi pensa che “se vogliono il
prodotto verranno a comprarselo”. E inventare strumenti per
sostenere lo sforzo di uscire dai
confini, fornendo consulenza e
aiutando le imprese a fare l'analisi di bilancio in modo che conoscano i prezzi di mercato e
«Il Trentino impari
dagli errori»
L’assemblea di Trentino Sviluppo ieri ha ratificato le nomine del nuovo consiglio d’amministrazione
3
L’emergenza di Tosi
«Imprese sedute,
devono svegliarsi»
Ieri la ratifica delle nomine, entro dieci giorni il primo cda
Ianeselli (Cgil): «Troppi soggetti e poco coordinamento»
possano confrontarli con i propri, scoprendo magari che i loro
costi non sono concorrenziali e
l'organizzazione della produzione ha bisogno di una bella risistemata. Non sarà facile, lo so,
ma bisogna tentare». La seconda priorità riguarda l'innovazione e il trasferimento tecnologico. Un passaggio in cui negli ultimi quindici anni si sono perduti una gran quantità di quattrini e gli sforzi di molti manager: Giorgio Musso, ad della prima Agenzia dello Sviluppo, Davide Merigliano, Paolo Gurisatti
per citarne alcuni. L'ultima vittima di questa missione impossibile è Antonietta Tomasulo che
in due anni di lavoro s'è scontrata non tanto con la mancanza di
centri di ricerca applicata, bensì
con un tessuto produttivo che
non esprime una domanda d'innovazione. Un’apatia analoga
alla scarsa capacità di commercializzazione. Tosi ne è consapevole: «La fatica del trasferimento tecnologico è un problema
serio, manca la consapevolezza
della sua necessità. Ma i quattrini per contributi e sostegni ge-
la società finanziaria
Mittel torna in utile: 19 milioni
Via libera dal cda alla trimestrale che vola grazie all’Ipo Moncler
◗ TRENTO
Il consiglio di amministrazione di Mittel ha approvato il resoconto intermedio del periodo 1 ottobre - 31 dicembre
2013 (primo trimestre dell’esercizio 2013/2014) che registra
un utile consolidato di 19 milioni di euro rispetto a un risultato negativo di 2,7 milioni di
euro nell’analogo periodo dello scorso esercizio. Il risultato,
viene spiegato in una nota, beneficia per 21,8 milioni di euro
del risultato pro quota della
partecipata Brands Partners 2
a seguito del collocamento par-
ziale del 3,73% di Moncler in
sede di Ipo.
Il patrimonio netto del Gruppo, comprensivo del risultato
di periodo, è pari a 346,4 milioni di euro rispetto a 336,6 milioni al 31 dicembre.2012 e a 327
milioni al 30 settembre 2013.
La posizione finanziaria netta
consolidata negativa ammonta a 218,2 milioni, in miglioramento di 8,2 milioni rispetto ai
226,4 milioni al 30 settembre
2013.
I ricavi ammontano a 13,8
milioni di euro, in riduzione di
0,3 milioni di euro rispetto all'
analogo trimestre dell'eserci-
zio precedente. Sono inclusi ricavi per 17,5 milioni di euro (in
aumento di 7,7 milioni rispetto
al 31 dicembre 2012), la variazione delle rimanenze immobiliari (ossia il netto tra aumento
delle rimanenze per costruzioni di immobili e riduzione per
cessioni) negativa per 4,2 milioni (rispetto a una variazione
positiva per 3,7 milioni di euro
al 31 dicembre 2012) e altri proventi per 0,5 milioni (in diminuzione di 0,1 milioni). Il risultante margine operativo (Ebitda) è pari a Euro 4,1 milioni in
aumento di Euro 3,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2012.
nerici sono finiti, forse il bisogno aguzzerà l'ingegno».
Due temi che bastano e avanzano a riempire l'anno e poco
più di lavoro affidato a questo
cda “di pensiero” come dice
Rossi. Manca solo, a questo
punto, l'amministratore delegato cui affidare la realizzazione
delle nuove strategie. Senza dimenticare, come rilevano i sindacati poco convinti della composizione esclusivamente imprenditoriale di Trentino Sviluppo, l'urgenza «di coordinare
l'azione dei molti soggetti che si
Antonietta Tomasulo,
consigliere delegata per
l'innovazione, tra dimissioni
per incompatibilità o per
decisione propria, è la sola ad
aver subìto il progressivo
sfaldamento del vecchio cda.
Non se ne fa un cruccio. «Sono
serena, è stata un'esperienza
interessante e spero che
Trentino Sviluppo cambi
passo». L'ennesima vittima dei
progetti d'innovazione? «No.
Credo che il Trentino sia vittima
di un equivoco lessicale. Una
cosa è il trasferimento
tecnologico, altra cosa è
l'innovazione. Il primo è
tecnologia e basta, uno
strumento. Il secondo, invece, è
l'uso che se ne vuole fare. È un
fatto culturale, di capacità
organizzativa, una prospettiva
mentale. I centri di ricerca di
base e applicata ci sono e
rendono il trasferimento
possibile. È carente, piuttosto,
la domanda. Se l'impresa non
sente l'esigenza d'innovazione
non c'è modo di trasferire
nulla». Un quadro pessimista...
«È la fotografia di cosa ho
trovato. Ma le cose possono
essere cambiate. Per
diffondere la consapevolezza di
quanto sia necessario innovarsi
è indispensabile un'azione
coordinata di tutti i soggetti in
campo. Perciò mi auguro che
Trentino Sviluppo, imparando
dagli errori, anche i miei,
sappia cambiare approccio e
trovi la soluzione». (r.c.c.)
occupano delle medesime problematiche». Lo sottolinea Franco Ianeselli (Cgil): «L'internazionalizzazione compete alla Provincia, a Trentino Sviluppo e alla Camera di commercio, mentre innovazione e imprenditorialità giovanile sono seguite da
Trentino Sviluppo, Agenzia del
lavoro e Trento Rise. Francamente non si capisce chi fa cosa». Non gli si può dare torto.
Anche di questo, se non vogliono fare l'ennesimo buco nell'acqua, dovranno preoccuparsi Tosi, Flor e Rigotti.
Box e posti auto
quotazioni
in calo
del 4,4 e 4,9%
◗ TRENTO
Nel primo semestre del 2013 le
quotazioni dei box e dei posti
auto hanno evidenziato un calo
del 4,4% e del 4,9% in Italia. Nelle grandi città i prezzi dei sono
diminuiti del 4,7% mentre quelli dei posti auto hanno subito un
ribasso del 5,0%. I valori più alti
si registrano sempre nelle zone
centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata.
La motivazione principale
che spinge all’acquisto del box o
del posto auto è l’uso per la propria macchina. Infatti uno tra
gli elementi presi in considerazione da chi cerca l’abitazione
per uso diretto è anche la presenza del box soprattutto in zone molto trafficate.
Ci sono anche coloro che lo
acquistano come investimento,
quindi da mettere a reddito, ma
rappresentano la minoranza.
Dai dati raccolti presso i nostri affiliati sul totale delle operazioni che riguardano un box il
59,1% lo acquista ed il 40,9% opta per la locazione.
Nella prima parte del 2013 il
rendimento nelle grandi città è
stato del 5,5% annuo lordo.
Chi vuole investire in questo
segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle con scarsa possibilità
di parcheggio. Sarebbe inoltre
opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di
nuova costruzione che hanno
in dotazione il box oppure di
progetti relativi esclusivamente
alla nascita di box e posti auto.
Questi i prezzi nelle località
trentine monitorate da Tecnocasa. Andalo 30000 - 20000, Arco 20000 - 15000, Campitello di
Fassa 30000 - 20000, Canazei
35000 - 25000, Carisolo 18000 15000, Cavedago 25000 - 20000,
Dimaro 25000 - 20000, Fai della
Paganella 25000 - 20000, Mazzin 20000 - 10000, Moena 35000
- 25000, Molveno 28000 - 22000,
Campiglio 45000 - 35000, Pinzolo 35000 - 25000, Pozza di Fassa
25000 - 15000, Riva del Garda
25000 - 10000, Soraga 20000 10000, Vigo di Fassa 25000 15000.
ieri la formalizzazione dell’accordo
4
Pensplan Invest punta su Gpi
Acquistati 4,25 milioni di euro di «Minibond» dell’azienda trentina
◗ TRENTO
A poco più di un mese di distanza dall’ingresso di Gpi spa sul
mercato obbligazionario di Borsa Italiana (ExtraMot Pro) con
emissione della prima tranche
del prestito obbligazionario
“Minibond”, è stata siglata ieri
presso la sede Gpi di Trento la
sottoscrizione da parte di PensPlan Invest Sgr di obbligazioni
Minibond Gpi per 4,25 milioni
di euro tramite il fondo di investimento mobiliare chiuso riservato “Euregio Minibond”. «Questo è il primo investimento del
nostro Fondo sul territorio re-
gionale - afferma Stefano Tomazzoni, presidente di PensPlan Invest Sgr – ed è molto
più di un’ordinaria operazione
finanziaria, è una scelta di indirizzo: gli investitori locali hanno saputo fare sistema e hanno
investito in un fondo territoriale con l’obiettivo di sostenere
innanzitutto le imprese meritevoli, ossia le imprese che dimostrano di volere e di essere capaci di innovare». Fausto Manzana, presidente e ad di Gpi, commenta così l’operazione: «Sono
particolarmente
soddisfatto
dell’accordo stretto con PensPlan Invest Sgr. L’azienda che
ho fondato 25 anni fa è cresciuta in questo territorio perché
qui, allora come oggi, ci sono le
condizioni favorevoli allo sviluppo di un’impresa. Se Gpi è
oggi uno dei principali player in
Italia nel proprio mercato di riferimento molto è dovuto a
quanto questa terra ha fatto per
noi». PensPlan Invest Sgr è il secondo investitore a sostenere
Gpi e si aggiunge a Orizzonte
Sgr che nel dicembre scorso ha
aderito ad una quota del Minibond Gpi per 3,75 milioni di euro ed è entrato nel capitale sociale della software factory trentina.
Economia Trento
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
9
1
Adige Bitumi, c’è il concordato
LE BORSE
Ftse Mib
19.887,39
+1,04%
MILANO
Via libera del tribunale: ceduto il ramo costruzioni e le altre attività considerate non «core business»
Ftse All Share
MILANO
21.149,44
◗ TRENTO
Dow Jones *
15.953,42
NEW YORK
+0,96%
Nasdaq *
4.175,98
NEW YORK
+0,67%
Ftse 100
6.672,66
LONDRA
+1,23%
Cac 40
4.283,32
+1,09%
PARIGI
Dax
9.478,77
+2,03%
FRANCOFORTE
Nikkei
14.718,34
+1,77%
TOKIO
EURO/DOLLARO
1,3676
+0,28%
EURO/YEN
140,00
+0,53%
EURO/STERLINA
0,83075
-0,10%
PETROLIO (brent)
Il cantiere dell’Adige Bitumi alla circonvallazione ovest in località Baltera, a Riva del Garda
chirografari suddivisi in tre
classi, al 75% al 70% e al 50%:
la prima costituita dai fornitori strategici, la seconda costituita da creditori che hanno finanziato la società con
anticipi su crediti futuri che
non sono poi venuti a maturazione e la terza costituita
da tutti gli altri creditori. Tale
previsione per un fabbisogno
complessivo di circa 50 milioni di euro, è stata pure confermata, all’esito degli approfondimenti e verifiche compiute, dall’esperto indipendente Alberto Bom,bardelli».
«La volontà è quella di proseguire e rilanciare l’attività,
iniziata nel lontano 1954, e
dare garanzie ad oltre 110 dipendenti, compresi gli addet-
108,94
-0,08%
ti del ramo Costruzioni e della C9 Costruzioni», spiega
l’amministratore unico Paolo Tellatin a nome della società. «Voglio ringraziare, a nome della società, i dipendenti, i fornitori, le banche, i consulenti e le istituzioni per
non aver fatto mancare, pur
in una fase critica, il necessario sostegno».
ORO (euro/gr)
29,38
+1,59%
ARGENTO (euro/kg)
389,75
+0,01%
EURIBOR 360
3 mesi
6 mesi
0,290
0,391
ANSA
«I flussi di cassa che si genereranno dal ramo in continuità nell’orizzonte temporale del piano finanziario di durata quinquennale», viene
detto in una nota, «e il realizzo degli altri assets non strategici, alcuni dei quali già certi e garantiti, consentiranno
di soddisfare i creditori privilegiati al 100% e i creditori
*dati di metà giornata
Sospiro di sollievo per il
Gruppo Adige Bitumi, al centro di una grave crisi aziendale causa dalla congiuntura
economica: ieri il tribunale di
Trento ha ammesso la società di Mezzocorona al concordato preventivo con continuità aziendale, confermando
nel contempo Maurizio Postal come Commissario giudiziale e fissando per il 9 maggio il giorno dell’adunanza
dei creditori che dovranno
esprimersi attraverso una votazione.
In sintesi, la proposta della
società - che attualmente occupa 145 dipendenti - prevede la prosecuzione aziendale
del ramo cave, asfalti e pavimentazioni con esercizio diretto dell’attività negli stabilimenti di Mezzocorona e Nago Torbole, nonché in quelli
veneti di Dossobuono, Pozzoleone e Sarcedo nonché tramite la controllata C9 Costruzioni di Bolzano. Nel contempo le altre attività, non più
considerate “core business”,
verranno cedute a terzi: il ramo costruzioni è già stato affittato alle imprese Carron e
Mak, e saranno vendute la
partecipazione nella società
controllata Kjevo Doo di Belgrado e il compendio immobiliare Teer Center di Mezzocorona.
+1,05%
I TITOLI DELLA BORSA
TITOLO
A
A.S. Roma
A2A
Acea
Acotel Group
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aeffe
Aicon
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Amplifon
Ansaldo Sts
Antichi Pell
Arena
Ascopiave
Astaldi
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
B
B&C Speakers
Banca Generali
Banca Ifis
Basicnet
Bastogi
BB Biotech
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Finnat
Bca Intermobiliare
Bca P.Etruria e Lazio
Bca P.Milano
Bca P.Spoleto
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Popolare
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
Bee Team
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Biancamano
Biesse
Bioera
Boero Bart.
Bolzoni
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brembo
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
C
Cad It
Cairo Comm.
Caleffi
Caltagirone
Caltagirone Ed.
Campari
Cape Live
Carraro
Cattolica As
CDC
Cell Therap
Cembre
Cementir Hold
Cent. Latte Torino
Ceram. Ricchetti
CHL
CIA
Ciccolella
Cir
Class Editori
CNH Industrial
Cobra
Cofide
Cogeme Set
Conafi Prestito’
Cred. Artigiano
Cred. Bergamasco
Cred. Emiliano
Cred. Valtellinese
Crespi
Csp
D
D’Amico
Dada
Damiani
Danieli
Danieli rnc
Datalogic
Rif €
ieri
ieri
Var %
Cap.
inizio
2013- 2014
in mil.
anno
min €
max € di €
TITOLO
Saes
1,164
0,838
8,620
21,050
0,797
1,200
10,750
0,042
0,781
0,122
0,621
3,448
0,527
4,268
8,400
0,082
0,006
1,970
6,830
11,540
17,550
6,870
15,960
23,250
1,31
0,24
1,89
1,15
0,76
0,17
0,47
-1,87
0,45
1,47
-0,38
0,90
-0,59
1,69
0,41
2,48
2,49
-0,40
0,59
-0,25
2,06
1,75
0,24
3,98
5,41
5,36
14,29
11,63
5,00
-2,44
3,23
6,25
4,86
8,32
9,09
10,61
-10,89
0,35
6,23
12,25
1,01
17,31
0,447
0,392
4,095
17,189
0,734
0,618
8,880
0,032
0,524
0,120
0,521
2,879
0,244
3,595
5,929
0,078
0,003
1,101
5,088
7,820
12,028
3,826
14,681
10,544
1,689
0,913
8,541
27,564
0,864
1,203
11,338
0,071
0,900
0,122
0,795
4,069
0,687
4,325
8,609
0,196
0,007
2,011
7,888
12,088
17,746
7,282
17,037
23,091
157
2618
1819
89
28
92
97
43
83
13
11
150
49
957
1515
4
10
462
666
1012
14495
1742
69
3308
8,050
23,680
12,730
2,182
3,120
135,600
0,405
1,110
0,459
3,460
0,720
0,470
1,794
0,335
2,530
2,268
1,373
6,540
9,575
0,297
0,439
0,570
2,200
0,483
0,693
6,065
0,403
21,400
3,232
38,680
0,860
0,960
20,000
0,109
20,800
14,530
7,380
0,63
0,42
2,66
-1,18
8,71
1,95
0,75
-0,27
1,08
2,86
4,14
5,95
1,20
4,81
7,69
0,93
0,42
0,20
2,83
1,69
26,44
7,92
-1,14
3,68
2,21
-2,06
0,16
-1,99
1,11
-1,18
-0,67
-0,89
0,82
24,04
4,04
-0,24
-5,87
279,10
17,40
-10,02
-2,12
14,72
11,18
41,08
5,26
66,40
15,00
11,29
0,29
1,40
-2,99
13,58
3,19
14,76
47,75
115,21
39,06
12,00
6,47
7,00
9,56
9,39
-4,34
0,10
-1,38
40,00
-20,76
10,83
3,36
3,005
12,856
5,515
1,342
0,750
72,897
0,396
1,041
0,242
1,763
0,481
0,308
1,623
0,200
1,823
1,731
0,877
4,865
3,768
0,165
0,315
0,449
0,870
0,187
0,429
2,394
0,142
18,618
2,017
32,612
0,727
0,926
9,689
0,075
13,408
10,259
5,109
8,064
25,136
13,335
2,586
3,718
135,253
0,884
1,377
0,539
3,522
1,809
0,581
3,017
0,328
2,638
2,354
1,733
6,830
9,838
0,307
0,482
0,577
1,954
0,484
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Gabetti Pro.Sol.
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H
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I Grandi Viaggi
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Monrif
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Montefibre
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N
Nice
Noemalife
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Olidata
P
Panariagroup
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Piaggio
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Pininfarina
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Pirelli & C.
Pirelli & C. rnc
Poligr. S.Faustino
Poligrafici Editoriale
Poltrona Frau
Pop.Emilia Romagna
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Prelios
Premuda
Prima Industrie
Prysmian
R
R. De Medici
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RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
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Sabaf S.p.a.
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6,904
20,971
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0,140
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3,50
19,46
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11,73
4,68
0,79
49,19
21,79
13,76
29,27
15,66
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13,94
-2,47
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3,07
0,74
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-0,71
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1,55
0,26
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-2,55
1,17
15,980
Screen Service BT
4,516
1,410
0,510
39,330
0,074
0,327
2,496
0,556
1,492
0,916
11,770
57,150
0,723
0,187
1,384
113
704
55
43
14
1065
11,988
225
60
4506
797
27
104
111
5675
114
54
42
412
2431
1318
167
68
102
3970
7,890
14,276
0,343
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52
19,075
8,148
2,441
2,515
1,426
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2,479
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3,678
2,259
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9,620
6,941
0,337
2,934
8,067
5,468
0,931
0,413
10,428
19,565
7,143
6,615
6,964
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1,343
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4,71
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UnipolSai risp
UnipolSai risp B
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W
World Duty Free
Y
Yoox
Z
Zignago Vetro
5,240
0,19
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Zucchi
0,123
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0,143
48
Zucchi rnc
0,255
-1,92
37,84
0,165
0,294
1
Lettere e Commenti
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
LA RUBRICA
LA NOVITÀ
1
TRACCIABILITÀ
PER I CANONI
DI LOCAZIONE
Consulenti del Lavoro
me mucche al pascolo nessuno
si sognerebbe di osservarli e studiarli . Si osservano perché a parlarne con qualcuno nei convegni
così detti scientifici e per stabilire un nostro posto all’interno di
una scala di valori pseudo-culturali, dalla quale siamo stati esclusi o vogliamo entrare a far parte
per frustrazioni personali . Non
si raccoglie il plauso e l’ammirazione delle persone se si osserva
il comportamento della gallinella d’acqua o del passero ! “
Claudio Betta
CAVALESE
dieci anni fa
Marco Pantani,
poeta della pedalata
■ “Tra dieci anni ti chiederanno
cosa facevi il 14 febbraio
2004”...ebbene quel giorno tragicoin cui Pantani moriva, io,
tagliavo il traguardo della gran
fondo della Val Casies, dopo 42
km di dura fatica. Alla notizia mi
prese un'irrefrenabile sconforto. Mi nascosi sotto la doccia e
piansi. “ Non so se ci sarà un altro giorno” disse sconsolato Marco all'amico che lo rincuorava...Ora, a distanza di 10 anni,
molte cose si sono dette e scritte
ma quel 14 febbraio è ancora
avvolto di dubbi, perplessità,
piccole schegge di verità, nessuna bastante a spiegare il peso
della croce che Marco Pantani si
è portato appresso e placare l'ansia di chi “porta la sua lanterna
nel buio della vita” . "Nella galleria delle morti scandalose, l'idroscalo di Ostia e il residence "Le
Rose" stanno sullo stesso piano:
la solitudine e l'odio uccidono i
geni, gli eroi, che stanno nella
storia larga della poesia, anche
fuori della disciplina stretta e
come un'assassinio sembra un
suicidio per Pasolini, così il suicidio pare un omicidio per Pantani". (G.D'Elia)
Antonio Marchi
TRENTO
T
ra le novità normative
introdotte dalla recentissima legge di stabilità spicca l’obbligo, con decorrenza dal primo gennaio di
quest’anno, di effettuare
esclusivamente con mezzi
tracciabili il pagamento dei
canoni di locazione relativi a
tutte le tipologie di immobili
destinati ad abitazione (con la
sola esclusione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica
IACP).
L’obbligo permane anche
se la locazione è di natura
provvisoria (ad esempio in caso di soggiorni per turismo),
oppure destinata a studenti
fuori sede.
I box auto, se sono una pertinenza dell'abitazione, devono essere considerati al pari
di un immobile abitativo: vige
dunque l'obbligo della tracciabilità.
Anche gli stranieri dovranno effettuare i pagamenti dei
canoni con mezzi tracciabili.
In particolare sono compresi
nel nuovo obbligo anche i pagamenti eventuali di mensilità arretrate di competenza del
2013 o di annualità comunque precedenti e senza alcuna soglia minima di importo:
in questo caso infatti non vige
il tetto di 1.000 euro per il pagamento in contanti previsto
dalle norme antiriciclaggio.
Per strumenti di pagamento "tracciabili" si intendono i
bonifici bancari, gli assegni
bancari circolari oppure non
trasferibili, o i pagamenti con
pos e carte di credito.
Nel nuovo obbligo
figurano anche
i pagamenti eventuali
di arretrati
E’ bene precisare che la vecchia disciplina tuttavia permane per il pagamento dei canoni di locazione riguardanti
ogni immobile che non prevedano l'utilizzo abitativo. Infatti il pagamento in contanti è
ancora ammesso, ad esempio, per negozi e capannoni e
uffici.
Deputati a vigilare sul rispetto della norma sono i sindaci: i Comuni, secondo
quanto stabilito dal provvedi-
mento, dovranno svolgere
“attività di monitoraggio”, utilizzando anche i registri di
anagrafe condominiale e le
annotazioni delle locazioni in
ambito di edifici condominiali.
Non è ancora stato specificato se le sanzioni applicabili
siano quelle previste in materia di antiriciclaggio, che sarebbero pari a un importo che
va dall'1per cento al 40 per
cento della somma irregolarmente trasferita in contanti.
Ulteriori informazioni e assistenza professionale completa sono disponibili nello
specifico presso gli studi dei
Consulenti del lavoro.
A cura del Consiglio
provinciale dei CDL di Trento
©RIPRODUZIONE RISERVATA
segue dalla prima pagina
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
COSA PUBBLICA:
SU CHI FARE
AFFIDAMENTO?
LA VIOLENZA
SULLE DONNE
VA GRIDATA
solvessero da sé. E’ cambiata
la dinamica dell’informazione, ampliando lo spazio riservato alle lettere al Direttore;
anche se i messaggi sono in stile Twitter.
Una rivoluzione con due esiti: persino la TV vede logorata
la sua magia. I talk show perdono audience, i politici invitati non catturano il consenso e
farebbero bene a sottoporsi a
un rigoroso digiuno comunicativo per sottrarsi a quella che
ormai, per loro, è una gogna
mediatica.
Anche se ancora non se ne
rendono pienamente conto. Il
secondo esito di questa rivoluzione informativa è la sfiducia
dilagante sia nella politica di
governo sia in quella di lotta.
Intanto è cambiato anche il
modo di scrivere i giornali,
specie quelli online. Basta un
piccolo esercizio di lettura dei
giornali in rete. Leggete un articolo, o un editoriale, sui temi
caldi del giorno: sulla gazzarra
grillina in Parlamento, sul fenomeno Mastrapasqua (e signora), sull’acquisto degli F35,
sulle retribuzioni agli alti manager pubblici italiani pagati il
triplo di quelli dell’area OCSE
e di tutto il mondo, sul presidente di Commissione del Parlamento siciliano pagato molto
più
del
Presidente
dell’ONU; soprattutto, leggete
il commento dei lettori.
Avrete il polso di un paese,
arrabiato, schifato e senza bussola. Se la situazione non fosse
inguardabile, scapperebbe da
ridere, amaro. All’elencazione
degli incarichi del signor Mastrapasqua (che sia un ironico
nome d’arte?), un lettore si
chiede: “ma questo signore,
mangia dorme … e riesce anche ad andare in bagno?” Il Ministero della funzione pubblica, di fronte alle cifre che incassano annualmente i grandi
manager pubblici, abbozza
una difesa: si tratta di poche (!)
posizioni apicali … e poi, in
Italia i contributi previdenziali
sono più alti che negli altri stati(!!). Le dimissioni di Mastrapasqua rischiano di trasformarsi in un gesto simbolico
salvagoverno, e lui di apparire
un sacrificato, perché tutti gli
atri rimangono silenziosi e intoccati ai loro posti.
Un servigio alla politica di
governo, questo signore lo ha
reso: insabbiare, oscurare,
non turbare il sonno di molti
italiani, già percosso dal 13%
dei disoccupati, da oltre il 40%
di giovani senza lavoro, dalla
tassazione ritenuta da tutti insopportabile e da una tassazione del lavoro che strangola la
produzione e la sua competitività commerciale, dalla povertà crescente. Il giorno dopo le
dimissioni, fa capolino la notizia che l’INPS ha un buco di alcune migliaia di miliardi. Editorialisti e lettori a chi si possono affidare? Al cambio di passo di Letta, artista del rinvio? Ai
commis di stato, più potenti
dei ministri?
La sfiducia, divenuta strutturale, trasforma il cittadino nel
Diogene moderno alla ricerca
del politico cui affidare la cosa
pubblica.
Se si proponesse al politico
italiano di assumere la dignitosa affermazione di Alcide Degasperi: “rivendico l’orgoglio
di essere povero” che accadrebbe? Quasi sicuramente,
un’altra gazzarra in Parlamento, oppure un silenzio … politico.
Antonio Scaglia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
la violenza su donne e bambine”. In Italia più di sette milioni di donne hanno subito nella
vita una forma di violenza fisica o sessuale. Secondo i dati
dell’OMS la violenza è la prima causa di morte delle donne
tra i 14 e 50 anni: una piaga sociale Per l’immaginario collettivo il pericolo per le donne vive nelle buie strade notturne,
minacciate da bruti senza volto. La realtà invece è molto distante da questa immagine, è
molto più brutale e inquietante: la violenza abita la casa, la
coppia, la famiglia, non conosce differenze socio-economiche-culturali, si confonde con
gli affetti, si annida là dove il
potere maschile è sempre stato considerato naturale.
La violenza maschile sulle
donne abita anche in Trentino
ed essa è uno scandalo per i diritti umani e su questo dramma si riscontra ancora troppo
silenzio. Con l’appello celebrato in tutto il mondo il 14 febbario vogliamo rompere il silenzio che spesso circonda le vittime e manifestare la distanza
da ogni forma di violenza contro le donne, testimoniare la vicinanza alle vittime e chiedere
giustizia per loro. Troppi comportamenti violenti rimangono impunti con la conseguenza che spesso sono solo l’inizio
di una lunga serie di violenze,
anche mortali. I femminicidi
sono spesso, purtroppo, cronache di morti annunciate.
Con la Commissione Pari
Opportunità della Provincia di
Trento da anni dedichiamo
particolare attenzione al dramma della violenza sulle donne
in tutte le sue forme (violenze
11
domestiche, fisiche, sessuali,
ricatto economico, coercizioni basate su pressioni psicologiche e morali), declinandola
soprattutto in un’ottica di prevenzione, informazione e sensibilizzazione con la finalità di
cambiare la cultura patriarcale che sta alla radice della violenza stessa.
Infatti, la violenza maschile
sulle donne presa in esame secondo l’ottica della differenza
di genere, adottata anche dalla
Convenzione di Intsambul
(Convenzione del Consiglio
d’Europa sulla prevenzione e
la lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica - 2011) colloca le radici della violenza
nell’ancora attuale disparità e
asimmetria di potere tra donne e uomini nei diversi ambiti
sociali che si riflette nella vita
pubblica e privata evidenziando così il legame tra violenza e
discriminazione, aspetto spesso sottaciuto. E’ quindi necessario un cambiamento culturale di trasformazione della società nei confronti del tema
della violenza maschile sulle
donne promuovendo una cultura paritaria di genere, contrastando le discriminazioni
che colpiscono le donne, prendendo le distanze da un linguaggio violento e sessita: una
responsabilizzazione pubblica e privata attraverso la partecipazione attiva e consapevole
di uomini e donne, delle giovani generazioni promuovendo
il rispetto e l’esercizio dei diritti. La violenza è ancora percepita da molti come un fatto privato! Non lo è: riguarda tutta la
collettività.
Il preambolo della Convenzione di Intsambul prevede
che
il
raggiungimento
dell’uguaglianza di genere de
jure e de facto è un elemento
chiave per prevenire la violen-
za contro le donne: questa è la
direzione verso cui abbiamo
orienatato le iniziative della
CPO, e che dal mio punto di vista deve essere tenuto costantemente come riferimento per
tutte le iniziative sul tema.
Molti progetti, spazi di riflessione sul tema li abbiamo realizzati con studentesse e studenti delle scuole superiori,
consapevoli che occuparsi di
violenza significa necessariamente occuparsi dei fattori
che la determinano e quindi
deve essere messo in campo
un progetto a lungo termine
che tenga conto dei caratteri
specifici di questa piaga: la sua
trasversalità, l’isolamento della vittima, dinamiche sociali di
colpevolizzazione della vittima, preconcetti e stereotipi, disinformazione. Cambiare la
cultura per prevenire la violenza è stato quindi il filo conduttore della maggior parte delle
azioni che abbiamo intrapreso
con un approccio non legato
all’emergenzialità, ma considerando invece che la violenza
maschile sulle donne ha un carattere strutturale, e che quindi necessita la costruzione di
una cultura condivisa, da donne e da uomini, e diffusa del rispetto che rigetti i comportamenti violenti e discriminatori
e che non giustifichi e/o minimizzi i comportamenti violenti. Come più volte ho avuto occasione di dire il cambiamento culturale va stimolato e alimentato con azioni concrete e
costanti, e non richiamandolo
con appelli quasi esclusivamente a seguito di episodi gravi di cronaca di violenza sulle
donne. Lo possiamo fare, lo
dobbiamo fare, a partire da
noi tutte e tutti.
Simonetta Fedrizzi
Presidente Commissione
provinciale Pari Opportunità
©RIPRODUZIONE RISERVATA
22
Trento
TRENTINO MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
Violenza sulle donne, tutti in piazza
◗ TRENTO
La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (Foto Panato)
Una donna su tre in Italia è o è
stata vittima di violenza. Questo lo spaventoso dato diffuso
dalle volontarie del capoluogo
trentino di “One billion rising
for justice” nella conferenza
stampa convocata ieri, presso
la sede della Provincia. La manifestazione di sensibilizzazione al fenomeno si terrà il giorno venerdì durante il V-Day, alle ore 17.00 in Piazza Duomo.
L’evento ruoterà attorno alla
danza di una semplice coreografia, accompagnata dalle note e dalle intense parole di
“Break the chain”. La scelta del
ballo è motivata dall’idea che
muoversi significhi appropriarsi di uno spazio, quello che alle
vittime di violenza non è dato,
rappresentato simbolicamente, durante la conferenza, da
una sedia con una sciarpa rossa lasciata vuota. Sette organizzatrici aiutate dai ragazzi della
scuola di danza “La Fourmie”.
In piazza non scenderanno solo donne: tra i volontari anche
Raffaello Sartori, in prima linea per combattere le ingiustizie di qualsiasi tipo. “Giustizia”
è, infatti, la parola chiave della
manifestazione: non ci si limita a dire: “Basta!”, ma si chiede
protezione per le vittime, punizioni adeguate e percorsi di recupero per i carnefici. Per queste ragioni si è scelto di coinvolgere anche le istituzioni e gli or-
gani di giustizia; il 14 febbraio
interverranno infatti, rappresentanti del Tribunale, dei Carabinieri, della Questura e
dell’Ordine degli Avvocati. Nel
suo intervento Sara Ferrari, assessora provinciale alle Pari
Opportunità, sottolinea che il
punto da cui bisogna partire è
l’educazione nelle scuole: il
V-Day assume maggiore significato se collocato all’interno
di un percorso pedagogico. La
scuola è uno spaccato della comunità, con tutte le sue differenziazioni, e chi lavora in questo ambito deve imparare a leggere eventuali segnali di disagio. (v.z.)
Uomo accoltellato: «È stata mia moglie»
Mistero in val di Sole, i due sono in crisi matrimoniale. La donna respinge le accuse: «Mio marito si è colpito da solo»
◗ TRENTO
Un’unione ormai alla fine fa
da sfondo al movimentato episodio che si è verificato ieri
mattina verso mezzogiorno in
una casa della val di Sole. Su
quanto è successo le versioni
dei due protagonisti divergono. Quello che è certo è che un
uomo di 51 anni, operaio in
un’impresa del luogo, è finito
all’ospedale Santa Chiara con
una ferita da coltello al petto.
E’ ricoverato in chirurgia e se
la caverà in 30 giorni. L’uomo
accusa la moglie di averlo accoltellato, mentre la donna,
un’infermiera di 50 anni, sostiene che il marito ha fatto tutto da solo.
La donna ha lasciato la casa
coniugale da qualche tempo e
ieri mattina era tornata per
prendere alcuni effetti personali. L’uomo era presente. I
due hanno parlato per un po’
al piano terra dell’abitazione.
Poi su quello che è accaduto
dopo le versioni divergono.
L’uomo sostiene che la moglie
ha preso un coltello da cucina
e l’ha colpito una volta al torace. La donna, invece, ha una
versione del tutto diversa. Dice che a un tratto il marito ha
preso il coltello e si è autoinflitto un fendente. La donna, che
è infermiera, ha raccontato di
aver disarmato il marito e di
averlo aiutato tamponando la
ferita e arginando la perdita di
sangue. Poi, sul posto è arrivato da Bolzano l’elicottero del
118 . L’uomo è stato portato in
ospedale. Già agli infermieri
giunti sul posto, l’operaio ha
detto che era stato colpito dalla moglie. Poi ha ripetuto la
stessa versione ai carabinieri
che lo hanno raggiunto in
ospedale a Trento. L’uomo ha
spiegato che la donna lo avreb-
L’uomo è stato portato in elicottero all’ospedale Santa Chiara
be accoltellato al culmine di
una lite.
La moglie, invece, si è presentata dai carabinieri per dare una versione totalmente diversa. Ha spiegato, appunto,
di essere andata nella sua ex
casa per riprendere alcune cose sue. Ha detto che non c’è
stata alcuna lite e che il marito
si è inferto da solo il colpo con
il coltello. La donna è assistita
dall’avvocato Flavia Torresani
e dall’avvocato Paolo Demat-
tè. Per il momento ha fornito
quelle che tecnicamente si
chiamano spontanee dichiarazioni.
Adesso saranno i carabinieri
di Cles che dovranno ricostruire quello che è accaduto vera-
Riccardo Vidi era accusato di dichiarazione infedele e compensazione illecita
◗ TRENTO
E’ stato condannato a un anno
e due mesi di reclusione per dichiarazione infedele e compensazione illecita di un credito Iva
il commercialista di Pinzolo
Riccardo Vidi, 56 anni. Condannati anche a 8 mesi di reclusione la sorella Edda Vidi e Piero
Luigi Vernazza, 66 anni. A entrambi il giudice Avolio ha rico-
nosciuto di aver avuto una parte marginale nella vicenda. Tutto ruota intorno alla società Me
e Me srl, una società della quale
secondo l’accusa Vidi sarebbe
stato amministratore di fatto.
La società era proprietaria
dell’immobile della Tessitura
di Rovereto, società che era stata acquistata dallo stesso Vidi
nel 2005. Il commercialista, secondo l’accusa ovviamente,
avrebbe creato un falso credito
Iva di un milione e 200 mila euro circa. Questo falso credito
Iva sarebbe stato messo in compensazione a partire dal 2007
con il debito Iva derivante dalla
vendita dell’immobile per 6 milioni di euro, vendita avvenuta
nel 2008. Vidi si è difeso sostenendo di aver trovato quel credito Iva già nel 2005, al momento dell’acquisto della società
trentino: i dati dell’istat
Volagratis, dopo le denunce
ora arriva la maxi sanzione
Si legge sempre di più
e la banda larga è al top
Lo Sportello europeo dei consumatori aveva richiesto l’intervento dell’autorità garante della
concorrenza e del mercato per
fermare le pratiche commerciali
scorrette messe in atto dalla società Svizzera Bravofly SA che gestisce in Italia il sito internet di
vacanze low cost www.volagratis.it. Ed ora è arrivata la sanzione di 225.000 euro per le seguenti pratiche commerciali scorrette. E quindi, non aver predisposto un sistema di assistenza
clienti facilmente accessibile, alternativo al numero telefonico a
©RIPRODUZIONERISERVATA
Commercialista condannato
i consumatori
◗ TRENTO
mente e quale delle due versioni è vera.
Dopo essere stata sentita
dai carabinieri la donna è tornata in caserma e ha presentato una denuncia per calunnia
nei confronti di suo marito.
L’ipotesi della signora è che
l’uomo abbia voluto fare una
sorta di gesto dimostrativo.
Un gesto di protesta per essere
stato lasciato. Il loro matrimonio attraversa un periodo di
grave crisi, tanto che la donna
ha deciso di lasciare la casa comune e di tornare al suo paese
di origine. La coppia ha anche
dei figli. La situazione, quindi,
è abbastanza difficile e pesante. L’episodio di ieri mattina si
inserisce in un contesto già teso e complicato.
I carabinieri hanno segnalato quanto accaduto al pubblico ministero di turno, Pasquale Profiti. Ora sarà l’autorità
giudiziaria a dire se ci sono responsabilità penali in quanto
è accaduto.
pagamento (anche 15 euro per
ogni chiamata), nel non aver
adeguatamente fornito l’indicazione dei dati identificativi della
società, nel non aver fornito correttamente le informazioni sul
costo dei servizi offerti, per l'ingannevolezza del sistema di preselezione automatica della polizza assicurativa facoltativa. Il Crtcu ricorda che l'acquisto su internet in ogni caso va effettuato
considerando non solo il costo
dei prodotti e dei servizi ma anche le condizioni di contratto, il
funzionamento del servizio
clienti, la correttezza e la professionalità del soggetto.
◗ TRENTO
Si legge di più, si usa abbastanza internet e siano a livelli top
per la banda larga. Ma è anche
diminuita (sebbene solo di
uno 0.7 per cento) la percentuale delle famiglie che percepiscono un rischio criminalità
nella zona dove abitano. Sono
queste alcune risposte che arrivano da «Noi Italia» la nuova
pubblicazione dell’Istat che
spazia su 110 argomenti per
aiutare a capire il Paese. E vediamo ad esempio come il rapporto con a lettura sia difficile
ma in crescita: se nel 2008 il
38,6 per cento aveva letto libri,
nel 2012 si arriva al 46%. In
Trentino si fa meglio con un
57,7 per cento. Se siamo sotto
media europea per l’uso di internet, fra Trento e Bolzano ci
sono le eccezioni con percentuali fra il 58,6 e il 62 per cento.
Andando sulle note dolenti, il
10 per cento dei trentini dichiara la presenza di criminalità nella zona dove vive e i furti
denunciati nel 2011 (per 100
mila abitanti) sono stati
1.513,5 con un aumento - fra il
2008 e il 2011 del 95,5% dei furti con strappo e del 17,3 dei
colpi in abitazione.
Tessitura di Rovereto. Vidi era
accusato di essersi creato un altro credito Iva di un milione in
relazione a una società, la Vipo
Sas, gestita dalla sorella Edda.
Infine avrebbe fatto delle manovre contabili per eliminare la
plusvalenza tra quanto pagato
per la società e quanto ottenuto per l’immobile. Per questo è
finito nei guai Vernazza amministratore della Me e Me.
le sanzioni
1
Venditori
di fiori multati
dai vigili
◗ TRENTO
Proseguono i controlli sui fiorai ambulanti da parte della
Polizia Locale, sollecitati anche dalle Associazioni di categoria. Nelle ultime settimane
sono state applicate tre sanzioni a tre distinti titolari di licenze per la vendita su aree
pubbliche, per il mancato rispetto dei limiti di tempo imposti dalla legge provinciale
(sanzione di 200 euro). Gli interventi si sono svolti a Gardolo, in Via Abondi e in Via S. Pio
X.
Lunedì una pattuglia della
polizia locale di Trento-Monte Bondone ha effettuato il
controllo di un veicolo adibito
al commercio in forma itinerante di fiori e piante. Nel corso del controllo documentale
gli agenti hanno verificato che
la fotocopia dell'assicurazione esibita dal conducente riportava una data di scadenza
non coincidente con quella risultante dai terminali Ania.
L'agenzia assicurativa, contattata dagli stessi agenti, ha confermato la scadenza da oltre
un anno della polizza in questione. Per la mancanza di copertura assicurativa è stato
contestato l'art. 193 comma 2
del Codice della Strada che
prevede oltre alla sanzione
amministrativa pari a 841 euro la sanzione accessoria del
sequestro del veicolo.
Il Presidente, il Direttore, la Giunta, il Consiglio Direttivo e tutti i
colleghi della Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento
partecipano sentitamente al dolore di Silvia Cavalloro per la
perdita del suo caro papà
REMIGIO
Trento, 11 febbraio 2014.
ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE
800.700.800
Il servizio è operativo
TUTTI I GIORNI
COMPRESI I FESTIVI
DALLE 10 ALLE 20
ALTO ADIGE
Operatori telefonici qualificati saranno
a disposizione per la dettatura dei testi
da pubblicare
Si pregano gli utenti del servizio telefonico
di tenere pronto un documento
PAGAMENTO TRAMITE
di identificazione per poterne dettare
CARTA DI CREDITO:
VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ gli estremi all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.)
Trento
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014 TRENTINO
FARMACIE
❙❙ TRENTO
Villazzano
via Tambosi, 2 - Tel. 0461 921218
dalle ore 8.00 alle 24.00
❙❙ ROVERETO
Cobelli
via Mazzini, 10 - Tel. 0464 421270
dalle ore 00.00 alle 24.00
❙❙ RIVA del GARDA
Arco - Venezian
via Negrelli Luigi, 12 - Tel. 0464 519080
dalle ore 00.00 alle 24.00
❙❙ PERGINE
Crescini
p.zza G. Serra, 8 - Tel. 0461 531440
dalle ore 00.00 alle 24.00
SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA
Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 20.00 alle
ore 8.00 del giorno dopo. Nei prefestivi dalle ore
10.00 alle ore 20.00. Il sabato, la domenica e nei
giorni festivi il servizio è reperibile 24 ore su 24 in
via P. Orsi, 1 - tel. 0461/904298.
1
NUMERI UTILI
Azienda sanitaria
Cup Prenotazioni
Pronto soccorso
Canile comunale
Carabinieri
Emergenza sanitaria
Guardia medica
Guasti acq. e gas
Osp. San Camillo
Osp. S. Chiara
Osp. Villa Bianca
Polizia stradale
Questura
Vigili del fuoco
Vigili urbani
Aci
Aeroporto Bolzano
Aeroporto Verona
A22 Informazioni
A22 Centro operativo
SOS EMERGENZE
0461.904111
848816816
0461.903206
0461.420090
0461.202000
118
0461.904298
0461.362222
0461.216111
0461.903111
0461.916000
0461.899736
0461.899511
115 (492300)
0461.889111
0461.433100
0471.255255
045.8095666
800.279940
0461.980085
Biblioteche (sede centr.)
0461.275526
Denunce piccoli reati
0461.910100
Ferrovie dello Stato (s. pref.)
892021
Lega Lotta Tumori
0461.922733
Materiale ingombrante
0461.362460
Municipio numero verde
800017615
Municipio servizi sociali
0461.884477
Patenti (rilascio/rinnovo) 0461.904266
Piscina di Gardolo
0461.959441
Piscina Manazzon
0461.924248
Prenotazione ambulanze
800070080
Provincia Trento
0461.984331
Radiotaxi
0461.930002
Consorzio Tassisti Trento
840.024.000
Servizi funerari
0461.884301
Servizio veterinario
0461.902777
Soccorso Alpino
118
Telefono Amico
199.284.284
Telefono Azzurro
19696
Trentino Trasporti
0461.821000
Trib. Malato gio 15.30-18.30 0461.902456
Ufficio oggetti smarriti
0461.884351
Ufficio protezione civile
0461.204447
Viaggiare informati
1518
Vigili ufficio multe
0461.884420/1/5/6
Violenza alle donne
0461.220048
appuntamenti
AI MARGINI
DELLA FERITA
■■ Parte il tour di presentazioni
di «Ai margini della ferita»
dell'altoatesino Sepp Mall ospite
anche dei microfoni di Rai Radio
3 e scelto come libro del giorno
dalla trasmissione «Fahrenheit.
Fresco di stampa». Alle 18 al
bistror-libreria controVento ci
sarà l’autore che dialogherà con
Stefano Zangrando e l'editore
Roberto Keller.
GIOVANI RIBELLI
all’astra
■■ Per il ciclo «Lo schermo
svelato» si proietta alle 20,30 il
23
film «Kill your darlings» di John
Krokidas. Appuntamento al
Cinema Astra con un thriller
basato sulla relazione tra Allen
Ginsberg e i colleghi Jack
Kerouac e William S. Burroughs.
A farli incontrare fu uno
studente della Columbia
University implicato
nell'omicidio di David
Kammerer.
il MUSE
FUORI ORARIO
■■ In occasione del Darwin Day
si tiene oggi la conferenza
dedicata al tema dell’evoluzione
che accompagna l’apertura
serale del Muse. Dalle ore 18 alle
23 apertura per il Darwin Day
serata per scoprire i segreti
dell’evoluzione. Ore 20,45
incontro con Michele Menegon.
CERIMONIA
GOD SAVE
THE GREEN
■■ Per Clorofilla Filmfestival si
proietta oggi alle 20,30 presso
Auditorium San Giuseppe Santa
Chiara il docufilm “God save the
green” di Michele Mellara e
Alessandro Rossi. Vita nelle
periferie urbane e cultura del
lavorare la terra
DEL Tè
■■ Continua a Palazzo
Roccabruna la mostra «Sapore
di tè, profumo di oppio» curata
dal Centro studi Martino Martini
e oggi alle ci sarà 17 la
tradizionale cerimonia del tè
con Livio Zanini e Zhu Yi.
l’allarme per gli adolescenti
Musica spenta alle 24
Ragazzini insultati sui social
«Così la movida è morta» a denunciare sono i genitori
cyberbullismo
◗ TRENTO
Ordinanza di chiusura anticipata contro la discoteca Elysee che ha subito
annullato la festa universitaria di ieri sera. E su Facebook spunta il necrologio
◗ TRENTO
Stop alla musica alle 24 e festa
universitaria annullata all’ultimo minuto. È una doccia gelata quella che ha smorzato gli
entusiasmi di Matteo Molinari e dell’Elysee, la discoteca di
via San Francesco d’Assisi. E
per annunciare che le cose sono cambiate (in peggio) ecco
il necrologio con il quale si annuncia che l’11 febbraio 2014
a Trento «la movida cittadina
dopo lunga sofferenza è morta» e a dare il triste annuncio, i
giovani, gli universitari, gli
adulti trentini che hanno ancora voglia di vivere e i turisti.
Il punto di partenza è l’ordinanza del Comune con la quale è stato deciso che la discoteca deve spegnere la musica a
mezzanotte. «E così non si
può lavorare, non ci lasciano
lavorare» - sbotta Molinari
che ieri sera ha dedicato l’ultima ora di musica «legale» ad
una sorta di brindisi collettivo
(l’ingresso era libero dalle 23
alle 24) al quale è seguita una
presa di posizione su quella
che in via San Francesco viene definita «un’ingiustizia».
Ma partiamo dall’inizio, ossia dal mezzogiorno di ieri
quando sul profilo Fabecook
dell’Elysse è arrivato «l’avviso
ufficiale» che ha preceduto di
Sopra Matteo
Molinari
e a lato il
necrologio con
il quale è stata
annunciata
la scomparsa
della movida
un’oretta la pubblicazione
del necrologio. Ed ecco cosa
c’era scritto: «La serata universitaria in programma questa
sera è annullata in quanto ci è
stato imposto lo spegnimento
della musica a mezzanotte e
capite anche voi che pertanto
risulta impossibile fare la serata. Il Comune ha potuto fare
le misurazioni fonometriche
negli appartamenti dove a noi
non hanno mai fatto entrare
per poter fare delle misurazioni e regolare di conseguenza i
volumi. In poche parole, per il
momento sono riusciti a fer-
mare anche l'unico locale che
c'era in città! Con dispiacere,
delusione e rammarico sono
a dirvi che a tutti gli effetti
Trento è morta. Stiamo lavorando con il nostro legale per
vedere di risolvere questa assurdità forse già per questo
weekend». E se la serata universitaria è andata persa ci sarà l’ora dedicata alla protesta
ma è facile immaginare che
non la vicenda non finirà qui.
E i legali del locale si stanno
già muovendo per cercare di
risolvere la situazione. E il primo passo dovrebbe essere la
possibilità di fare delle misurazioni anche nei due appartamenti dove fino a questo
momento è stato vietato entrare. L’annuncio dello stop
alla musica alle 24 ha scatenato le reazioni sul web. E i commenti possono essere riassunti con quello di Annamaria:
«Che delusione...ma dove viviamo...ma è possibile una cosa del genere, l’unico posto
dove si poteva ballare e stare
con gli amici e ci togliete via
anche questo...che vergogna...».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Non sono gli ematomi sulla pelle a raccontare il bullismo.
Nell’epoca del 2.0 per capire se
il proprio figlio è vittima di (falsi) amici o compagni di classe
bisogna aver la capacità di osservare piccoli cambiamenti,
come il fatto che non vuole più
uscire con il solito gruppo o che
sta lontano dal pc o dallo smartphone. Si fa più difficile il lavoro di genitore nell’epoca dei social network e per dare delle preziose chiavi di lettura la polizia
postale organizza incontri nelle
scuole o diretti a mamme, papà
e insegnanti. Come ha fatto ieri
nell’ambito del «Safer internet
day 2014» con tre distinti momenti. «Non siamo in grado di
fornire un vademecum - spiega
la dirigente Tiziana Pagnozzi ma possiamo dare delle armi
per affrontare un fenomeno che
gli adulti di oggi non hanno affrontato durante la loro adolescenza». E partiamo dai casi
concreti, dalle denunce. Ad entrare negli uffici di via Acconcio
sono stati sempre genitori che si
erano accorti che i propri figli
erano oggetto di insulti pesanti
sulle proprie bacheche di Facebook. «Genitori sensibili a questa tematica. Abbiamo sentito
anche - spiega Tiziana Pagnozzi
- i genitori dei bulli che erano increduli davanti alle nostre parole. Rifiutavano la possibilità che
si stesse parlando dei loro figli e
si arrendevano all’evidenza solo
davanti alle schermate con le
“prove”. E questo è un punto
importante: ci sono aspetti dei
nostri figli che non conosciamo
Cyberbullismo, cosa fare
e uno di questi riguarda la loro
vita virtuale che può essere opposta a quella reale». In moltissimi casi, infatti, il cyberbullo non
è l’arrogante, l’aggressivo, ma è
il ragazzino timido, che parla
poco, che si trasforma quando
si trovava davanti allo schermo
del computer. «Il consiglio che
Diamo sempre ai genitori - riprende Pagnozzi - è quello di
parlare, parlare tanto con i figli
spiegando il mondo reale ma
anche virtuale. E non minimizzare il fenomeno del cyberbullismo facendo capire come sia
importante parlarne con un
adulto. E poi osservare i propri
figli: ci sono dei cambiamenti
che sono spie di qualcosa che
non va per il verso giusto. E cogliere le sfumature». Ma poi ci
sono dei consigli anche pratici.
«Le password - spiega - dei social network e del telefonino devono essere conosciute dai genitori. Io con mio figlio ho messo
le cose in chiaro: io devo sapere
quello che succede».
■ e-mail: [email protected]
Rovereto
TRENTINO MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
■ Indirizzo
BorgoS.Caterina,9-Rovereto
■ Centralino 0464/421515
■ Fax
0464/434020
25
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ RadioTaxi
0464/480066
» EX STAZIONE CORRIERE
«I nuovi negozi non devono far paura»
LA CITTÀ CHE CAMBIA
1
L’Unione commercio: potrebbero diventare un’attrazione per poi stimolare i clienti a fare shopping in centro storico
di Giancarlo Rudari
◗ ROVERETO
La premessa è importante: la
crisi, parlando di commercio, si
fa sentire, eccome se si fa sentire, con molti negozi ed esercizi
commerciali in difficoltà. Ed è
logico che l’arrivo di nuovi negozi crei qualche preoccupazione. Ma non è il caso di parlare di
“centro commerciale” all’ex stazione delle corriere. Perché, al
di là del supermercato interrato
di 2.500 metri quadrati, sono
previste superfici commerciali
per 7-800 metri su due piani. In
quegli spazi ci sarà posto per
4-5 piccoli negozi, o 2-3 di dimensioni medie. E non saranno quei negozi a mettere in difficoltà gli operatori del centro
storico. Anzi, potrebbero diventare motivo di attratività per tutto il cuore della città. E’ questa,
in estrema sintesi, l’analisi di
Marco Fontanari, presidente
dell’Unione commercio e turismo, in vista dell’intervento
sull’area di corso Rosmini.
«L’Unione da almeno dieci
anni è sempre stata la prima a
sostenere la necessità di avere
parcheggi in quella zona a servizio del centro storico. Non siamo contrari all’intervento tanto
che i miei associati negli organi
ufficiali non hanno mai espresso negatività anche se l’amministrazione ha poi deciso per un
project financial, ma questo è
un altro discorso. E’ vero avevamo partecipato al bando, ma
poi, qualche conto non quadrava, ci siamo ritirati» afferma
Fontanari. Che continua: «Nel
nostro progetto tutto il parcheggio doveva essere al servizio del
centro storico; era previsto un
supermercato come elemento
attrattivo ma niente negozi né
residenze. Quanto all’arrivo dei
nuovi negozi, non credo che
spostino l’asse dello shopping.
Anzi, per un investimento del
genere credo che si possa ipotizzare negozi di un certo tipo
che portano valore aggiunto e
diventano elemento di attratività anche per il centro. E questo,
lo ribadisco, se tutti i parcheggi
saranno a disposizione del centro storico».
Insomma per Fontanari non
si può parlare di centro commerciale, anche se «capisco i timori di molti operatori per la situazione difficile che vivono nel
centro storico». E il presidente
dell’Unione lancia una proposta alla Provincia: «Si parla spesso di lease back per le aziende,
ma la Provincia in questo momento dovrebbe fare uno sforzo per investire un milione di
euro sul Mart. Un investimento
destinato all’organizzazione di
grandi mostre (e non per la gestione del museo) come quella
su Antonello da Messina ci sarebbe un ritorno importantissimo in termini di indotto. Lavorerebbero ristoranti, alberghi,
bar, negozi e questo significa lavoro per tante persone con la
creazione di nuove assunzioni.
Certo, sarebbe uno sforzo notevole ma i risultati, sono convinto, non mancherebbero».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
‘‘
MARCO
FONTANARI:
E’ importante
che i parcheggi interrati
siano a servizio del centro
La Provincia investa per
portare al Mart mostre
di grande attrattività
Ecco come si presenterà il complesso all’ex stazione delle autocorriere sul fronte di via Paoli
Marangoni, gli operai vigilano sull’azienda
Secondo incontro con Olivi e segnali di collaborazione per soluzioni alternative ai tagli sugli stipendi
◗ ROVERETO
Sindacati, vertici aziendali e l’assessore Olivi insieme al tavolo (f. Panato)
Secondo incontro, ieri pomeriggio al Centro Europa di
Trento, tra l’assessore Olivi, i
rappresentanti sindacali di categoria e i vertici della Marangoni Pneumatici. Assodato
che gli stipendi dei lavoratori
non debbano essere intaccati,
l’atteggiamento costruttivo
mostrato dalle parti nel corso
del primo incontro di venerdì
scorso ha trovato conferma anche ieri. È stato deciso di iniziare una trattativa per ricercare
una soluzione condivisa che
concili il piano di investimenti
presentato dall'azienda e la
collaborazione dei lavoratori
nel contribuire ad una riduzio-
CON I RAGAZZI DEL CDM
La maratona musicale allieta gli ammalati all’ospedale
◗ ROVERETO
Molto partecipata la maratona
musicale degli allievi del Cdm
che in occasione della giornata mondiale del malato hanno
eseguito brani di musica pop e
classica nella hall dell'ospedale. Applauditi dai visitatori, ma
anche dai malati che sono scesi dai piani per ascoltarli. «Per
loro – dice il maestro Flavio Zanon che li ha diretti – è sempre
come affrontare un esame, ma
quando si ritrovano in un ambiente come quello dell'ospedale l'emozione che mettono
nella musica assume un sapore particolare». In questa occasione hanno preso parte gli al-
lievi Elisa Olaizola, Alina Tapu,
Monica Vettori, Sara Previsdomini, Mirta Rossi, con l'insegnante Katja Marun; Thomas
Omenigrandi, Francesca Baldi, Enea Chizzola, Francesco
Maranelli con l'insegnante Stefano Bellini; Niccolò Pezzato
con l'insegnante Alessandro
Andreatta; Chiara Chisté con
l'insegnante Joanna Klisowska
e gli allievi Bachelor of Arts
Amedeo Vigagni, Jacopo Ulacco, Patrizia Marzadro e Andrea Citroni con l'insegnante
Roberta Rigotto.
GUARDA IL VIDEO
E COMMENTA
www.giornaletrentino.it
ne del costo complessivo del
lavoro. Dal canto suo, l’assessore ha insistito sulla necessità
che un accordo si raggiunga attraverso una intensificazione
del confronto che deve portare ad un miglioramento delle
relazioni industriali. Proprio
su questa linea è stato proposto anche di creare un organismo partecipato dai lavoratori
che sia di costante monitoraggio sulla attuazione degli investimenti programmati e la verifica dei risultati che essi produrranno in termini di competitività e redditività. La Provincia, inoltre, come già annunciato, metterà a disposizione
delle parti, durante la trattativa, un team di tecnici del Di-
La bolletta eco-solidale
da Impact Hub Rovereto
◗ ROVERETO
Alcuni ragazzi del Cdm alla maratona musicale in ospedale (F. Festi)
partimento sviluppo economico e lavoro, dell'Agenzia del lavoro nonché dell'Agenzia provinciale per l'incentivazione
delle attività economiche come supporto di informazioni e
competenze affinché la auspicata intesa contenga già l'adozione di misure idonee a rafforzare il piano industriale e gli interventi di sostegno ai lavoratori. Olivi ha ribadito che qualsiasi approdo della trattativa
dovrà mantenere salve le retribuzioni nette dei lavoratori,
perché il costo del lavoro si
può intaccare anche migliorando organizzazione e produttività. Entro la fine di questa settimana, sempre a Trento, si terrà il terzo incontro.
Impact Hub Rovereto diventa
punto di raccolta per la bolletta dal cuore eco-solidale di La
Rete Energia. Nell’ottica di attenzione all’ambiente e alle risorse che consumiamo quotidianamente è stato siglato tra
Trenta e la Cooperativa sociale
“La Rete”, che si occupa di solidarietà sociale, un accordo
che prevede l’opportunità per
il cittadino di sottoscrive un’offerta domestica che raggruppa
vantaggi di risparmio, sostenibilità e solidarietà.
Impact Hub Rovereto sostiene La Rete Energia divenendo
punto di raccolta della prima
bolletta eco-solidale: il primo
progetto di raccolta fondi che
non chiede soldi ma offre vantaggi a chi vi aderisce, aiutando chi è in difficoltà.
Con Rete Energia si possono
ricevere sconti reali in bolletta
e si impegna Trenta S.p.a. ad
alimentare un fondo basato
sui consumi dedicato ai progetti della Cooperativa Sociale
La Rete. Per aderire basta andare Impact Hub Rovereto, in
Via Scuole, portando con se
una bolletta dell'energia elettrica o una del gas e un documento di identità dell'intestatario dei contratti e si potrà
compilare la scheda di adesione.
(st.c)
■ e-mail: [email protected]
Riva-Arco
TRENTINO MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO 2014
■ Indirizzo
[email protected]
■ Centralino 0461/885111
■ Fax
0461/885215
30
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
■ TaxiAltoGarda 0464/557044
»
La crisi ha investito anche
il mercato dei parcheggi
MATTONE L’ANALISI
1
Don Bosco e Monte Oro semivuoti: molti avevano acquistato per rivendere
E Brighenti punge il Comune: «Avevano detto che toglievano posti in superficie»
di Matteo Cassol
Le case Itea di via Marchi: le luci di notte spesso non funzionano (foto Galas)
◗ RIVA
la protesta
Anche i due grandi parcheggi coperti privati rivani sembrano risentire della crisi: le piazzole lasciate vuote, infatti, sono molte
sia al Don Bosco (la struttura sotto il campo sportivo dell'oratorio) che al Monte Oro (il multipiano sotto la Rocchetta). Per
entrambi gli impianti le aspettative della vigilia, almeno per ora,
non sono state pienamente rispettate.
Nel primo caso, visto che
l'omonima cooperativa che ne
ha curato la costruzione è riuscita a vendere tutti i posti auto, il
problema è in capo a chi ha acquistato (o ha avuto in permuta,
come nel caso dell'impresa edile) una o più piazzole nella speranza di fare un buon investimento (a differenza dell'analogo progetto ad Arco, dove la
maggioranza sembra aver comprato più per esigenza di utilizzo
effettivo e dove infatti gli stalli
sono più pieni), salvo poi non
riuscire più, tranne rarissime eccezioni, a rivendere, con l'aggravante che, trattandosi di un posto con scadenza (90 anni), più
si va avanti, meno sarà - se non
cambierà lo scenario - il valore
di mercato, che all'inizio era sui
17.000 euro. Per quanto concerne invece il Monte Oro, entrato
in funzione qualche anno dopo
il "rivale", la proprietà ha ancora
"in pancia" dell'invenduto, per
il quale peraltro se la prende con
l'amministrazione comunale.
Ma procediamo con ordine, tornando al Don Bosco.
«La cooperativa - spiega Andrea Bernardis, coordinatore
delle operazioni che nel 2008
hanno portato a inaugurare l'interrato - ha svolto pienamente la
propria missione, arrivando nel
giro di un anno a vendere o co-
Case Itea di via Italo Marchi,
cortile al buio da giorni
◗ RIVA
L’ingresso del parcheggio don Bosco: venduti tutti i 334 posti, ma la maggior parte sono inutilizzati (foto Galas)
munque ad assegnare tutti i 334
posti. Poi non è colpa nostra se
molti di questi non vengono usati. Di certo la natura della struttura non potrà diventare quella
di un parcheggio a rotazione,
ma in teoria i proprietari potrebbero "subaffittare" il posto ad altri».
La situazione al Monte Oro, di
contro, non è ancora del tutto incanalata: «Il progetto - spiega
Ivo Brighenti, referente della
proprietà - ha raggiunto
all'85-90% i propri obiettivi. Il tasto dolente è che il Comune non
ha esercitato l'opzione che aveva su una trentina di parcheggi,
che quindi sono rimasti invenduti assieme a qualche altro fisiologico sui 375 totali (di cui la
parte a rotazione, sempre alme-
no 84 posti, è stata data in gestione esterna). Un altro disagio che
fa capo all'amministrazione è
quello del tratto tra il parcheggio
e la galleria, dove ci era stato detto che sarebbe sorto un marciapiede; invece decine di macchine vengono lasciate libere di sostare in mezzo alla strada, anche
perché le case Itea della zona e il
giudice di pace non hanno i pertinenziali: una cosa che non succede da nessuna parte altrove
sul lago e che come imprenditori ci danneggia. Di certo anche
noi siamo finiti a cavallo della
crisi, tant'è che i prezzi di vendita sono calati di 2.000-3.000 euro rispetto ai 28.500 iniziali (detraibili al 50%) per acquisire la
proprietà per sempre».
«Il capitale umano»
sul grande schermo
■■ Oggi e domani alle 21
nella sala della Comunità di
via Rosmini a Riva si
proietta il film di Paolo Virzì
"Il capitale umano", con
Valeria Bruni Tedeschi,
Fabrizio Bentivoglio,
Valeria Golino e Fabrizio
Gifuni, Luigi Lo Cascio.
L'ingresso a questo
appuntamento della
rassegna "Il piacere del
cinema" costa 5 euro.
(m.cass.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
alto garda
Mediazione culturale
a «Città aperta»
maltempo
Cresce ancora il livello del Garda
Con le ultime precipitazioni sono stati toccati i 135 centimentri
◗ ALTO GARDA
Record stagionale per il lago di
Garda, il cui livelli ieri ha raggiunto quota 135, il più alto
dall’inizio dell’anno. Nei giorni scorsi il lago era arrivato a
quota 133, poi però qualche
sprazzo di bel tempo ha favorito il deflusso a sud. La ripresa
delle precipitazioni ha fatto
nuovamente alzare la quota,
come si può notare nella fotografia scattata in piazza Catena da Fabio Galas. A Torbole,
su un tratto di lungolago, già
da giorni sono stati posizionati
dei sacchi protettivi.
in breve
cinema a riva
Il livello del Garda, qui in piazza Catena, è visibilmente alto (foto Galas)
■■ Il responsabile del
servizio attività
socio-assistenziali della
Comunità Alto Garda e
Ledro ha affidato alla
società cooperativa sociale
"Città Aperta" di Rovereto
l'incarico di mediazione
interculturale e linguistica
(fino al 31 dicembre 2014) al
fine di supportare con il
servizio di interpretariato e
mediazione linguistica la
comprensione dei bisogni
espressi da utenza
straniera che non
padroneggia la lingua
italiana, per la
formulazione di progetti
assistenziali che si vogliono
mirati ed efficaci. Il costo
orario sarà di 26 euro e il
rimborso chilometrico di
0,35 euro, oltre a Iva di
legge. (m.cass.)
«Non vogliamo lanciare accuse
o fare i soliti che si lamentano
per ogni cosa, ma la verità è che
siamo al buio e che da Trento
c'è il silenzio assoluto»: a dirlo è
Giuseppe Pierno, che da caposcala-referente dimissionario
(per protesta) ma sempre "in
pectore" di una delle palazzine
Itea di via Italo Marchi (in località Alboletta) a Riva si fa portavoce del disagio dei condomini. Il
problema principale e ormai, a
detta degli interessati, ricorrente, è quello dei black out regolari all'impianto di illuminazione
delle parti comuni esterne
(quello delle corti), soprattutto
nei periodo piovosi come quello attuale: «Può essere che qualcosa si bagni e poi non funzioni
e non manca chi si è offerto di
controllare e muoversi in prima
persona per la riparazione, ma
a differenza di altri casi non
spetta a noi intervenire, non essendo manutenzione ordinaria, in quanto non siamo proprietari, e magari saremmo anzi accusati di manomissione.
La cosa più incresciosa è che si
tratta di costruzioni nuove, le
ultime delle quali assegnate a
29 famiglie addirittura nell'aprile del 2012, che quindi dovrebbero essere state da poco collaudate, ma ancora più grave è
che da Itea, in barba alle politiche professate e alle regole di
condotta pubblicate, nessuno
sembra prestarci attenzione.
Non solo le nostre istanze, pro-
poste o richieste non vengono
prese in considerazione, ma
nemmeno ci viene dato riscontro dell'avvenuta comunicazione. Abbiamo scritto, chiamato i
call-center e altro ancora, ma a parte aver assistito sopralluoghi di ditte non meglio identificate - in concreto non ci è mai
stato risposto nulla e il buio torna regolarmente a fare capolino, tant'è che una signora l'altra sera è stata colta dal panico
perché non riusciva più a orientarsi ed è dovuto intervenire un
vicino con la torcia. Così come
con la torcia deve scendere
chiunque voglia invitare qualcun altro a casa propria. Per risolvere questa situazione - chiede Pierno - aspettano che qualcuno si faccia male?».
In passato Pierno e gli altri
hanno già cercato un contatto
per diverse questioni, a loro dire senza mai ricevere un cenno
di replica: «Si tratta di silenzio
assunto a sistema. Abbiamo domandato di trovare soluzioni
per dei malati che necessiterebbero di una doccia adatta alle
loro difficoltà fisiche (che si potrebbero implementare già dall'
inizio, graduatorie alla mano,
per non creare ritardi e spreco
di denaro) e ad esempio abbiamo proposto di installare stop e
segnali per una maggiore attenzione nel passaggio dei veicoli e
per una sosta più razionale che
non intralci ad esempio con le
ambulanze che spesso devono
arrivare per gli anziani».
(m.cass.)