fantozzi - Comune di Cento

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fantozzi - Comune di Cento
FANTOZZI
«Per arrivare a timbrare il cartellino d'entrata alle otto e trenta precise, Fantozzi sedici anni fa cominciò con mettere la sveglia alle sei e un quarto; oggi, a forza di
esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle sette e cinquantuno... vale a dire al limite delle possibilità umane!»
Interpreti e personaggi
Paolo Villaggio: Rag. Ugo Fantozzi
Liù Bosisio: Pina Fantozzi
Gigi Reder: Rag. Filini
Plinio Fernando: Mariangela Fantozzi
Anna Mazzamauro: Sig. ra Silvani
Giuseppe Anatrelli: Geom. Calboni
Paolo Paoloni: Mega Presidente
Pietro Zardini: rag. Fonelli
Iolanda Fortini: contessa Alfonsina Serbelloni
Mazzanti vien dal Mare
Umberto D'Orsi: Direttore Catellani
Elena Tricoli: Teresa, la madre di Catellani
Fantozzi è il primo capitolo della saga fantozziana, realizzato nel 1975. Fu il primo film a narrare le vicissitudini del travet creato da Paolo Villaggio.
Diretto da Luciano Salce e considerato da molti, insieme al successivo “Il secondo tragico Fantozzi”, l'apice della serie che continuerà fino al terzo millennio, vede la
partecipazione di attori che ricorreranno negli episodi a venire: Paolo Villaggio, Plinio Fernando, Anna Mazzamauro e Gigi Reder tra gli altri. Il film ricalca in maniera
abbastanza fedele i due best-seller scritti da Paolo Villaggio, incentrati proprio sulla figura dello sfortunato ragioniere. Fantozzi può considerarsi il simbolo del ceto
medio italiano degli anni 70, infelice e frustrato sia sul luogo di lavoro che in famiglia. I problemi più banali dell'italiano medio vengono ingigantiti e resi grotteschi
dalla mimica eccezionale di Paolo Villaggio.
Trama
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Il film inizia con una telefonata dalla signora Pina, che chiama la società Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica (in cui Fantozzi "presta tragicamente
servizio") perché ha perso le tracce del marito da ben 18 giorni. Si scoprirà, a seguito di ricerche non certo scrupolose, che egli era stato murato vivo negli ex
gabinetti dell'azienda.
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Il primo episodio vero e proprio narra le mirabolanti avventure che Fantozzi deve compiere ogni mattina per timbrare il cartellino alle 8:30 precise. Tutto è
calcolato sul filo dei secondi: sveglia alle 7:51, alcuni secondi per riprendere conoscenza ed abituarsi al quotidiano impatto con la moglie, quattro secondi per
bere il caffè bollente della signora Pina (3000 gradi Fahrenheit!), un minuto per lavarsi e fare colazione, mezzo minuto per pulirsi i denti, sei secondi per i
bisogni fisiologici e tre minuti per vestirsi. Tuttavia sorgono sempre alcuni imprevisti (come la rottura dei lacci delle scarpe) e così Fantozzi è costretto a
prendere l'autobus al volo, ossia saltando dal balcone direttamente sulla tangenziale ed aggrappandosi all'autobus in corsa (pieno fino all'inverosimile),
causando ingenti problemi anche agli altri viaggiatori. Infine egli giunge stremato in azienda accompagnato da un'autoambulanza, ma quando mancano pochi
secondi alle 8 e mezza, nell'ultimo corridoio prima di arrivare alla bollatrice, barcolla e cade stremato dalla fatica. A questo punto uno degli uscieri gli si
avvicina per sorreggerlo ma viene prontamente fermato da un collega: <<No, non lo aiutate! Sennò è squalificato! Deve arrivarci da solo>>. Geniale citazione
della maratona olimpica di Londra 1908, quando l'italiano Pietri giunge per primo allo stadio in condizioni disperate, ma con più di 10 minuti di vantaggio dal
secondo in classifica! Barcolla e cade più volte, impiegando tutto il vantaggio accumulato per percorrere il giro della pista, mentre tutto lo stadio è in
trepidazione per lui. Aiutato ad alzarsi dai giudici e sorretto negli ultimi metri, il povero Pietri giunge per primo al traguardo, ma in seguito viene squalificato.
Tuttavia Villaggio si rivela magnanimo con il suo personaggio: egli infatti riesce a bollare il cartellino alle 8:30:00 precise, giusto un attimo prima di svenire.
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Nel secondo episodio Fantozzi assiste al funerale della madre del Mega Presidente ("Prematuramente scomparsa all'età di 126 anni", dice la voce
narrante). Al termine dell'onoranza funebre il ragioniere chiede alla signorina Silvani di poterle dare un passaggio: la collega accetta ma durante il viaggio ha
un litigio con tre energumeni che, giudicando immorale picchiare una donna, se la prendono col povero ragioniere.
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Nel terzo episodio Fantozzi prende parte alla partita di calcio tra scapoli ed ammogliati: il ragioniere realizza 2 autoreti ma il match viene sospeso per
impraticabilità del campo, su cui si era riversato un tremendo temporale, mentre le due squadre erano ancorate sul punteggio di 3-0 in favore degli scapoli.
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Nel quarto episodio Fantozzi e Filini fanno una gita in campeggio: prima vengono frustati per aver bagnato il "Ministro del petrolio" di un imprecisato paese
arabo, poi vengono insultati da un gruppo di tedeschi per aver fatto rumore nella notte (in realtà Filini continuava a martellare un dito di Fantozzi, costringendo
il ragioniere ad urlare di dolore) ed infine tentano maldestramente di pescare, suscitando l'ilarità dei turisti venuti dalla Germania.
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Il quinto episodio è ambientato a Natale e come tutti i 25 dicembre l'azienda di Fantozzi regala ai figli dei dipendenti un panettone ed una bottiglia di
spumante a patto che i pargoli inventino una poesia, recitandola di fronte ai dirigenti. Nonostante Mariangela avesse creato una poesia molto più originale
delle altre, non riceve il regalo ed anzi viene pesantemente derisa per la sua bruttezza. Fantozzi assiste all'insensibile gesto ma, pur di non inimicarsi i potenti
consiglieri, preferisce far loro dei mesti auguri ("... per un distinto Natale e uno spettabile anno nuovo").
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Nel sesto episodio si festeggia il Capodanno, ma Fantozzi non ha motivi per stare allegro perché durante il cenone ha dei problemi con il cameriere che gli
rovescia addosso le portate. L'arrivo della mezzanotte viene subdolamente anticipato dagli orchestrali, attesi in un veglione più importante. Come se non
bastasse, poco dopo la mezzanotte qualcuno lancia una vecchia cucina verso l'automobile di Fantozzi (la celebre Bianchina), distruggendola completamente.
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Nel settimo episodio il direttore Catellani sfida Fantozzi, reo di aver offeso sua madre, a biliardo. Se perdesse Fantozzi potrebbe arruffianarsi il direttore e
fare carriera nell'azienda, ma non resiste alla tentazione di vincere e batte il rivale per 51 a 49. La reazione del sommo dirigente è violenta ma Fantozzi si
salva prendendo in ostaggio la mamma del suo superiore ("Prendo la vecchia!!"), la quale poi si innamora follemente del suo rapitore, costringendolo ad
abbandonarla in una cabina telefonica dopo aver chiesto un salvacondotto per la Libia e un vitalizio per la famiglia.
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Nell'ottavo episodio Fantozzi, che vorrebbe conquistare il cuore della Silvani, tenta di dimagrire giocando a tennis con Filini ma non ottiene i risultati sperati.
Acquista allora un vestito che lo snellisce artificialmente ed invita la Silvani ad un ristorante giapponese dove però, a causa di un equivoco, fa uccidere e
cucinare l'amato cane pechinese della collega.
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Nel nono episodio Fantozzi, Calboni e la Silvani vanno in vacanza insieme a Courmayeur. Per far colpo sull'amata il ragioniere dirà di essere un campione
di sci, ma la sua scarsa attitudine a tale sport sortirà proprio l'effetto contrario, ovvero il fidanzamento tra la Silvani e Calboni.
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Nel decimo ed ultimo episodio Fantozzi viene trasferito nell'ufficio del comunista Folagra, giovane intellettuale di estrema sinistra che convincerà il
ragioniere a ribellarsi contro il padrone. Come gesto simbolico, Fantozzi getta un sasso contro la vetrata dell'azienda, rompendola: venutolo a sapere, il Mega
Direttore Galattico chiede di poter parlare con lui. I due converseranno di politica (ed il direttore si definirà "medio progressista") ed al termine della
discussione Fantozzi tornerà come prima ed anzi sarà così servile da offrirsi come triglia umana dell'acquario del suo superiore.
Scena tagliata
Una scena è rimasta inedita per quasi trent'anni, fino al suo reinserimento nel film nel DVD uscito nel 2004, ed è apparsa in TV solo nei passaggi televisivi dal 2005
ad oggi. La scena è inserita all'interno dell'ottavo episodio, subito dopo la partita a tennis con Filini.
Fantozzi, nell'ormai vano tentativo di conquistare il cuore della signorina Silvani, si ricovera in una clinica dimagrante (del tutto simile ad una galera) per perdere
peso, ma finirà per essere rinchiuso in una cella e costretto al digiuno forzato. In realtà si scoprirà essere in balia degli "infermieri" della clinica, che tutte le notti
girano lungo i corridoi offrendo succulente e prelibate pietanze ai "carcerati" in cambio di costosissime cambiali "già compilate!"; il tutto con l'avallo del direttore della
clinica, che durante il giorno fa immettere i sapori delle pietanze nel condotto d'areazione delle celle in modo da far impazzire i reclusi. Fantozzi dapprima cerca di
resistere, ma alla fine "lo ebbero dopo 2 giorni e 2 notti di eroica resistenza!". Dopo aver perso ormai il conto delle cambiali firmate, Fantozzi decide di pagare 2
mega-cambiali e di acquistare la specialità della casa: gli "spaghetti alla Montecristo" (con la lima dentro), grazie alla quale, dopo una rocambolesca fuga, riuscirà
finalmente ad evadere da quella prigione.
Una chicca in questa scena è rappresentata dal cameo del regista Luciano Salce nei panni del cinico ed avido direttore della clinica. La scena, tagliata all'epoca, fu
poi ripresa e reinterpretata nel terzo episodio “Fantozzi contro tutti”.
Curiosità
Il grande edificio sede della società per la quale Fantozzi lavora è in realtà il palazzo della Regione Lazio a Roma. L'edificio fu usato come location solo per questo
primo episodio della saga.