Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
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Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Strumenti Canzone Cremonini, Cremonini, il Mondo e l’eternità il Mondo e l’etern Nell’album Greatest Hits (2010) il cantautore bolognese canta con Jovanotti la bellezza, la felicità e le disgrazie della terra. Con un sorprendente verso finale. A nche per il bolognese Cesare Cremonini, ex leader dei Lunapop, a trent’anni appena compiuti arriva il momento di fermarsi un attimo e guardarsi indietro. Ecco così pubblicato, su etichetta Warner Music, il suo 2009-2010 Greatest Hits (2010), un doppio album con 22 titoli. Il best of raccoglie tante canzoni che hanno accompagnato una generazione. Si inizia, inevitabilmente, da alcuni brani tratti dal fortunatissimo e unico album degli allora adolescenti Lunapop, Squerez? (1999). Quest’ultimo contiene canzoni che sono rimaste impresse in moltissimi giovani come 50 special, Qualcosa di grande, Vorrei e Un giorno migliore. Poi si continua con gli altri brani di Cremonini tratti dai suoi album da solista come Bagus (2002), Maggese (2005), il live 1+8+24 (2006) e Il primo bacio sulla luna (2008). E quindi, immancabili tra le altre canzoni, Vieni a vedere perché, Latin lover, Marmellata#25, Le tue parole fanno male, fino alle recenti Dicono di me e Pagliaccio. Ad impreziosire la raccolta ci sono due inediti con “ospiti”. Si tratta di Hello cantato in duetto con la compagna di vita Malika Ayane, e del singolo Mondo, scritto e cantato con Jovanotti, in cui si parla del mondo, con le sue disgrazie e la sua felicità. L’autore Nato nel 1963 a Francavilla Fontana (Brindisi), Pino Fanelli, sacerdote paolino, cantautore e autore di varie pubblicazioni, è impegnato nella pastorale giovanile a Roma e segue l’evolversi e il maturare dei giovani nell’attuale contesto multimediale. 58 Le parole H o visto un posto che mi piace si chiama Mondo ci cammino, lo resp iro la mia vita è sem pr e intorno più la guardo più la canto più la incontro più lei mi spinge a ca mminare come un ga tto vagabondo... Ma questo è il posto che mi piace si chia ma mondo... Uomini persi per le strade, donne vend ut e a basso costo figli cresciuti in una notte come le frago le in un bosco più li guardo, più li canto, più li ascolto più mi convincono che il tarlo della vit a è il nostro orgoglio... Sì questo è il posto che mi piace... Viviamo in piccole cit tà nascosti dalla ne bbia prendiamo pillole pe r la felicità misericor dia noi siamo piccoli am iamo l’Inghilterra viviamo dell’eternità ... Ho visto un posto ch e mi piace si chiam a Mondo dove vivo non c’è pa ce ma la vita è sempr e intorno più mi guardo, più m i sbaglio, più mi acco rgo che dove finiscono le str ade è proprio lì che nasce il giorno... Sì questo è il posto che mi piace... Gira e già e non si fer ma mai ad aspetta re sorge e poi tramon ta come un delfino da l mare muove la sua orbita leggero e irregolare distribuisce sogni e ritmo buono da danz are Mondo cade, Mondo pane, Mondo da ab ita re Mondo che ci salva , Mondo casa da ris trutturare tutto è falso, tutto è vero, tutto è chiaro , tutto scuro questo è il posto ch e mi piace aldiquà al dilà del muro... Viviamo dell’eternità ... Viviamo nell’etern ità... Tra le righe “Ho visto un posto che mi piace, si chiama Mondo” Il mondo è la grande casa in cui abitiamo, con i suoi aspetti positivi e le sue negatività, i suoi conflitti. È un mondo che dobbiamo amare così com’è, smascherandone però gli aspetti negativi per poterli combattere ed eliminare. “Dove vivo non c’è pace” Attualmente in varie zone del nostro pianeta si combattono circa 50 guerre. In Israele e Palestina la spirale di attentati e ritorsioni prosegue senza fine. In Iraq la resistenza islamica provoca stragi anche tra i civili. In Afghanistan i talebani si sono riorganizzati e stanno conducendo una guerriglia sempre più minacciosa. Della “guerra globale” al terrorismo islamico veniamo informati tutti i giorni, anche se spesso in modo propagandistico e parziale. Ma quasi nessuno parla delle “guerre dimenticate”, delle altre decine di conflitti che si combattono nelle periferie più povere del villaggio globale. In Cecenia, in Indonesia, in Somalia, in Congo, oggi si combattono guerre che durano da anni e che hanno provocato centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi. ità “Aldiquà aldilà del muro” In tutto il mondo esistono ancora tanti “muri” che non solo dividono, ma che in alcuni casi continuano a separare famiglie, amici, popoli e contribuiscono ad alimentare tensioni. Tra i più conosciuti il muro eretto da Israele per evitare gli attentati dei kamikaze palestinesi; la barriera che separa la Corea del Nord dalla Corea del Sud; il muro di cemento che l’Arabia Saudita ha costruito per impedire le infiltrazioni degli yemeniti, e tanti altri. Ma la Storia fortunatamente ci insegna che se i muri possono essere costruiti facilmente, non durano per sempre. Possono essere abbattuti rimuovendo innanzitutto i muri che noi costruiamo contro il nostro prossimo. La sfida di sempre è quella di abbattere, attraverso il dialogo, i muri di divisione etnica, sociale e religiosa. “Mondo da abitare... Mondo casa da ristrutturare” Il mondo è la casa di tutti, ma purtroppo oggi non a tutti viene garantito il diritto alla casa, che è un diritto vitale universale per il quale lottano milioni di persone. Persone letteralmente senza casa, o in condizioni precarie, minacciate da ambienti insalubri, sfratti, espulsioni, guerre. Occorre allora costruire un “altro mondo”, affermando che “altre” città sono possibili. Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, art. 25: «Ogni individuo ha il diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salu- La canzone Mondo può essere ascoltata su www.Youtube.com te e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione...». “Prendiamo pillole per la felicità” Nel nostro mondo l’infelicità è il frutto di ingiustizie praticate a diversi livelli e che colpiscono soprattutto i più deboli, ma anche la conseguenza di una “perdita di senso”, della fatica a trovare un senso alla vita. Nel nostro Paese fra 2000 e 2008 i consumi di farmaci antidepressivi sono passati da otto “dosi definite giornaliere” (Ddd) ogni 1000 abitanti a 34 Ddd, con un incremento che supera il 300% (fonte Rapporto Osservasalute 2009), con incassi colossali delle case farmaceutiche. “Viviamo dell’eternità... Viviamo nell’eternità...” Il mondo creato non è fine a se stesso, perché ha una dimensione eterna. Il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim dice che «ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità». Anche per l’opera d’arte della Creazione è così. A noi, che siamo ospiti e pellegrini in questo mondo, è affidata la responsabilità di custodirlo, rendendolo sempre più ospitale e capace di riflettere l’eterno. PINO FANELLI Secondo te... Ti piace il mondo in cui vivi? Che cosa cambieresti? Che cosa fai personalmente per costruire la pace nel tuo piccolo pezzo di mondo? ● Secondo te oltre ai muri di cemento quali sono gli altri muri da abbattere? ● Secondo te quali sono le cause principali dell’infelicità? ● In che senso possiamo parlare di eternità riguardo al mondo? ● ● ... e secondo san Paolo C « risto è la nostra pace: egli ha fatto diventare un unico popolo i pagani e gli Ebrei; egli ha demolito quel muro che li separava e li rendeva nemici» (Ef 2,14). INSEGNARE RELIGIONE • Novembre-Dicembre 2010 59