Leggi tutto - Istituto Seghetti

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Leggi tutto - Istituto Seghetti
ISTITUTO FIGLIE DEL SACRO CUORE DI GESU’
EDIZIONE SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEGHETTINEWS
90
seghetti news n. 90 - giugno 2012 - periodico a cura degli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
redattori sara morina e mara marzotto - grafica e impaginazione filippo borgo
ARRIVA L’ESTATE, LA SCUOLA E’ FINITA
GIUGNO 2012
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Salisburgo e dintorni: inaspettate meraviglie
Quest’anno la nostra scuola ha avuto la splendida idea di organizzare una gita a Salisburgo, in Austria. Durante
questi quattro giorni abbiamo camminato in lungo e in largo, visitando posti molto interessanti, come il centro
della città, la fortezza, la casa di Mozart, le miniere di sale e, infine, le mie preferite: le grotte di ghiaccio. Queste
ultime sono state davvero impressionanti: immense distese di ghiaccio che ci hanno lasciato a bocca aperta!
Un’altra cosa molto sorprendente che abbiamo visto sono state le cascate di Golling. Abbiamo fatto un percorso
lungo le cascate e abbiamo ammirato lo splendido paesaggio che quest’esperienza ci ha regalato.
Questa gita ci ha fatto vivere emozioni molto profonde e ci ha dato la possibilità di trascorrere più tempo con i
nostri compagni, compresi quelli dell’altra sezione.
Alberto Morelli, III B
Anche la visita alla valle di Hallstatt è stata un evento indimenticabile. Ci è sembrato di fare un viaggio attraverso
il tempo. Un lungo sentiero di montagna ci ha portati alla storica “Knappenhaus” (casa dei minatori), dove è allestita una mostra che spiega le difficili condizioni di vita dei minatori del XIX secolo. La parte più emozionante però
è arrivata quando, dopo aver indossato un abito protettivo, siamo entrati nel mondo sotterraneo delle miniere di
sale. Siamo rimasti impressionati alla vista di ciò che gli uomini sono stati in grado di fare, scavando a mano chilometri di gallerie alla ricerca “dell’oro bianco”! Non è mancato nemmeno il divertimento: utilizzando i veloci scivoli
di legno dei minatori, abbiamo raggiunto un’altra meraviglia, il lago salato sotterraneo; infine a bordo di trenino
su rotaie siamo usciti alla luce del sole.
Gli alunni di III A
Abbiamo cura della persona....
- una seria preparazione per il futuro - a Verona da oltre 100 anni: nel segno della tradizione e del rinnovamento
Istituto Figlie del Sacro Cuore
di Gesù “Seghetti”
piazza Cittadella 10 - 37121 Verona
tel 045 800 1433 - fax 045 803 0403
www.istitutoseghetti.it
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo Grado
Liceo delle Scienze Umane potenziamento filosofico
Liceo delle Scienze Umane potenziamento Scienze Motorie
Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Istituto Tecnico Relazioni internazionali per il Marketing (potenziamento linguistico)
segue.....Salisburgo e dintorni: inaspettate meraviglie
Quello che più mi ha emozionato è stata la Grotta di Ghiaccio più grande del mondo, posta all’interno del massiccio calcareo del Tennengebirge. Si tratta di un sistema di grotte che si dirama per oltre 40 km e che mostra un fenomeno naturale straordinario: in inverno l’aria che entra nella grotta ne raffredda le parti inferiori, l’acqua del disgelo
che vi penetra in primavera si gela producendo delle gigantesche figure di ghiaccio. Noi abbiamo percorso circa 1
km all’interno della grotta attraverso la salita e la discesa di circa 700 gradini. Oltre alla magnificenza del luogo, ciò
che mi è piaciuto è stato notare che si è voluto tutelare lo stato naturale della grotta rinunciando all’illuminazione
elettrica, per questo a noi sono state consegnate delle lampade a carburo. La guida che ci accompagnava invece
illuminava le figure di ghiaccio con una lampada al magnesio.
Martin Mohr, III A
Abbiamo potuto ammirare le meraviglie che offre l’Austria, in particolare la bellissima cittadina di Salisburgo, dove i professori ci
hanno sguinzagliato per le vie del centro. Noi ragazzi siamo stati
molto contenti di queste ore di libertà e ci siamo lasciati trasportare dall’infinità quantità di negozi.
In questi giorni, poi, le camminate non bastavano mai: chilometri
e chilometri a piedi su e giù per le montagne a visitare luoghi
meravigliosi... ma apparentemente irraggiungibili! In particolare
il paesaggio naturalistico delle cascate di Golling ci ha affascinati: la libertà e il profumo di vita nel bosco coperto da alti alberi
erano immensi. Credo che questa sia stata la tappa più bella e
rilassante di tutte.
Anna Savio, III B
La cosa che più mi ha colpito è stato il fatto di aver parlato tedesco, mettendo in pratica le mie conoscenze. Un altro aspetto
che mi è piaciuto è stato notare che tra noi studenti e i nostri professori si è instaurato un rapporto di maggiore confidenza. E’ stata
la più bella gita che io abbia mai fatto, perché, oltre ad essere
stata molto interessante, mi ha permesso di conoscere meglio i
miei compagni in un clima di serenità e divertimento.
Giada Corsini III A
Ho scoperto in questi giorni che il cibo italiano è
il migliore: in Austria mangiano sempre minestra!
Nonostante mi mancasse la pastasciutta, è stata
una bella esperienza che mi rimarrà nei ricordi
legati a questa splendida classe.
Davide Veronesi, III B
Sono rimasta entusiasta di questa esperienza,
che ha lasciato dentro di me un segno profondo. Ringrazio la scuola, i professori che l’hanno
organizzata (e ci hanno sopportati!), e soprattutto ringrazio i miei compagni che mi hanno
tenuto compagnia e sostenuta, oltre che in
questa esperienza, durante tutto il percorso
scolastico.
Con quest’ultimo articolo voglio dare l’addio a
questa scuola che mi ha accolto tre anni fa e
mi ha fatto passare molti momenti felici. Un ultimo saluto e un augurio di “Buona fortuna!” va
al resto degli alunni della scuola media.
Anna Governo, III B
Oltre il muro: il conflitto fra israeliani e plestinesi
Venerdì 11 maggio, noi ragazzi di terza abbiamo avuto la possibilità di incontrare
la signora Dima Platz e il signor Lucio Galvani (Associazione “Il deserto fiorirà”), due
esperti che ci hanno parlato del conflitto tra palestinesi e israeliani.
È stata un’esposizione molto interessante ed utile che mi ha fatto aprire gli occhi, la
mente ma soprattutto il cuore poiché prima di iniziare a trattare quest’argomento
in classe, io non pensavo sia presto svegliarsi alle 6.00 di mattina per andare a sedersi a scuola quando alcuni palestinesi devono affrontare i checkpoint alle 3.00 di
notte per andare a lavorare; questi quotidiani controlli costringono i palestine ad
attese di ore e a continue umiliazioni. Dima ci ha raccontato che da piccola durante una perquisizione i soldati israeliani le avevano fatto togliere tutti i vestiti.
Nel lavoro in classe ci viene chiesto di riflettere su questa realtà senza schierarci né
da una parte né dall’altra, ma trovo un po’ impossibile la cosa, dato il fatto che
è evidente che i palestinesi subiscono violenze e ingiustizie terribili e la stragrande
maggioranza di loro non ne ha nessuna colpa, anzi: numerose testimonianze ascoltate in un filmato ci dicono che i palestinesi sarebbero d’accordo nel condividere
con gli israeliani una terra in cui vivono da sempre. Al contrario, nonostante molti
ebrei vogliano la pace, di fatto continuano a segregare i palestinesi in luoghi sempre più ristretti. I sionisti, il movimento più estremista, dicono che quella sia la loro
Terra Promessa: io sono d’accordo con loro se vogliono abitarci, ma penso che ciò
non gli dia il diritto di espellere gli abitanti palestinesi che vorrebbero unicamente
vivere in pace.
Spero un giorno di riuscire ad fare un viaggio culturale nei luoghi colpiti da queste
forti tensioni per vedere di persona e magari capire meglio le ragioni dell’una e
dell’altra parte.
Giulia Carrara, III B
Il fatto che più mi ha toccato di questa tragica situazione è che i due popoli (ebrei
ed arabi), per la stragrande della maggioranza, vogliono una pace che ponga
fine al conflitto: sono le minoranze degli estremisti ad impedire che ciò accada. I
coloni israeliani sono fondamentalisti e seguono letteralmente ciò che dice la Bibbia nell’Antico Testamento: loro considerano la Palestina come una terra creata
da Dio esclusivamente per gli ebrei, per questo vogliono scacciare gli Arabi. I palestinesi fanatici, invece, fanno attentati terroristici in Israele.
Per impedire ai palestinesi di recarsi ad Israele, è stato costruito un muro di divisione
che circonda la Cisgiordania (territorio palestinese al confine con la Giordania) ,
alto circa otto metri. Tanti sono i palestinesi che ogni giorno, per recarsi al lavoro o
a scuola, devono passare dai check-point ed essere brutalmente perquisiti, al fine
di passare al di là del muro.
Ciò che più mi ha colpito nel corso del meeting, è stata la realtà di Hebron. Hebron
è una città abitata da una maggioranza di palestinesi e da una minoranza di ebrei.
Qui le colonie ebree si trovano nel centro città, perciò è stato chiuso ai palestinesi
il passaggio in questa zona. Critica è anche la situazione del paese di Khan al Ahmar, abitato da beduini che gli israeliani vogliono concentrare in una discarica, per
poter continuare, senza problemi, la loro espansione territoriale.
Significativo è stato l’intervento di Dima, signora nata in Giordania, ma di origine
palestinese, che ci ha raccontato brevemente la sua storia e quella della sua
famiglia che ora vive sparsa in tutto il mondo.
Giada Corsini, III A
Abbiamo visto il muro che divide molte volte villaggi e addirittura una stessa città.
Abbiamo visto che molte volte il muro s’incunea per includere colonie ebree e divide, come era successo anche a Berlino, due città. Può succedere che qualcuno
abbia la madre e il padre a 20 km di distanza, ma impieghi dal’alba alla notte per
andarli a trovare, solo per fare l’interminabile coda e gli infiniti controlli che servono
per “entrare dall’altra parte” del muro. Quando ho visto le foto dei checkpoint per
attraversare i muri sono inorridita e mi sono immedesimata in una ragazza che ha il
lavoro in una città e che deve alzarsi alle cinque per poter essere “fuori” alle otto,
se è fortunata e non ci sono code troppo lunghe. A volte sulle strade ci sono anche
macerie che gli ebrei mettono per costringere i Palestinesi a vendere le case, e
spostarsi nei campi profughi. Purtroppo, da ciascuna delle due fazioni , vengono
fatte azioni molto brutte, come succede in una vera e propria guerra.
Penso che sarà veramente difficile, per due popoli da generazioni in lotta tra loro,
trovare il modo di dimenticare gli anni di odio e i torti che ciascuno sentirà di aver
subito, e cercare di costruire una coesistenza pacifica. Forse sarà il resto del mondo
a doverli aiutare ad uscire da questa situazione.
Martina Canevaro, III A
PICCOLI CONSIGLI
AI RAGAZZI DELLA SCUOLA ELEMENTARE
Un consiglio per il prossimo anno? Le medie sono davvero belle, un passo inevitabile verso il “diventare grandi”, che io alle Seghetti ho affrontato con estrema serenità grazie anche agli insegnanti. So
di alcuni compagni che non hanno avuto la stessa fortuna perciò vi dico: state al Seghetti!
Emma B., IA
Finalmente alle scuole medie sei trattato come un ragazzo e non come un bambino, gli insegnanti
non ti stanno sempre lì ad aiutare, ma ti lasciano provare da solo e intervengono soltanto in un secondo momento.
Matteo L., I A
Non dovete preoccuparvi se sapete già di perdere alcuni amici a cui siete affezionati perché ne
troverete altri e anche più simpatici! E poi non abbiate troppa paura della scuola, perché anch’io
pensavo di non riuscire, invece con un costante impegno si può ottenere sempre un buon risultato.
Un ultimo consiglio: comprate una cartella comoda, resistente e... spaziosa!
Filippo S., IA
Non abbiate paura! Durante la prima media dovrete studiare più che alle scuole elementari, ma ci
saranno i compagni a sostenervi. Io all’inizio ero preoccupato di non piacere agli altri e quindi di non
riuscire a stringere amicizie, ma mi sbagliavo. Ora ho molti più amici dell’anno scorso!
Alessandro A., IA
Il ricordo che ho di quest’anno è molto positivo perché ho avuto la possibilità di incontrare compagni nuovi con i quali ho fatto amicizia. Grazie a loro ho scoperto nuove realtà e nuovi giochi:
nonostante la rigidità dell’ambiente scolastico, riusciamo a divertirci molto.
La fatica, l’impegno richiesto, le difficoltà mi hanno fatto crescere, mi sento più forte, autonomo e
se devo pensare agli aspetti negativi sono come una goccia dentro a un mare di belle esperienze
che rimarranno sempre con me.
Francesco P., IA
Merenda
con scambio di lettere
Il giorno 27 aprile noi alunni della II A abbiamo incontrato, nel
cortile che noi chiamiamo “della vasca dei pesci”, i bambini di IV elementare per conoscerci meglio e per consumare insieme a loro una ricca
merenda. Tutto è nato circa un mese fa quando la nostra insegnante di italiano ha
proposto loro di iniziare una corrispondenza con noi. Si sono dimostrati da subito felici e
hanno accettato la proposta con molto entusiasmo, così noi abbiamo ricevuto delle lettere davvero simpatiche, ma ciò che ci ha sorpreso è stata soprattutto la loro curiosità di sapere come ci troviamo alle scuole medie. Abbiamo intuito una certa preoccupazione da parte
loro all’idea che dopo la quinta dovranno prepararsi ad affrontare una nuova realtà scolastica!
D’accordo con la nostra insegnante abbiamo pensato di fare qualcosa per tranquillizzarli e metterli a proprio agio: ecco perché è nata l’idea della merenda insieme. Inoltre abbiamo risposto
alle loro lettere cercando di rassicurarli e soprattutto dando loro dei consigli su come
“sopravvivere” alle medie.
Questa per noi è stata anche un’occasione per riflettere sull’importanza dell’attenzione,
sulla motivazione scolastica, sul rispetto e sulle regole e alla fine abbiamo capito che
l’impegno, l’ascolto e la costanza nello studio sono le armi vincenti a scuola!
Dopo aver spiegato tutto ciò, abbiamo consegnato loro le nostre lettere di
risposta e insieme abbiamo trascorso un’ora piacevolissima parlando,
ridendo e condividendo la merenda.... che in realtà si è trasformata in un vero e proprio pranzo!
I ragazzi di II A
IL DON CHISCIOTTE DI GEK TESSARO:
UN CAVALIERE DEL VIAGGIO E DEL CUORE
“Leggère son le nuvole in cielo, Leggère son le foglie del melo
Leggère son le onde del fiume, Leggère son le piume
Leggère
Lèggere invece è un’altra cosa, è come un uccellino che sbatte le ali e sul tuo cuore si posa.”
MOSTRA DEL LIBRO
Secondo me Gek Tessaro è un tipo un po’ strano, ma molto avventuroso e dalle grandi capacità artistiche. Il suo modo
di disegnare e le tecniche che utilizza sono particolari. Infatti disegna con due mani e alla rovescia, per proiettare i
disegni con la lavagna luminosa. Usa, oltre a vari oggetti, inchiostri colorati, sabbia e acqua. Al disegno abbina perfettamente le musiche e la poesia. I suoi versi parlano dell’amore, del cuore.
Io sono rimasta particolarmente colpita da due disegni. Il primo rappresentava un ramoscello fiorito con sopra un uccellino; mi ha stupita perché all’inizio pensavo che avrebbe disegnato tutt’altra cosa. Poi ha coperto tutto di nero, lasciando solo la sagoma di una nuova figura: una colomba. Il secondo disegno era giallo, nero e rosso e rappresentava
un paesaggio con dei mulini a vento che si riflettevano nell’acqua: spostando l’inchiostro con le dita, l’artista ha creato
una bolla che è diventata un sole, anch’esso riflesso.
Tutto lo spettacolo è stato bello e quando alla fine ha risposto alle nostre domande, Gek Tessaro mi ha sorpresa con la
sua simpatia.
Rebecca Signori, I B
Una cosa bizzarra è che lui non vuole che i suoi disegni rimangano se per narrare una storia ne deve fare uno nuovo,
perché gli piace che essi vengano “usati” e trasformati per
raccontare e non che siano dei quadri che restano lì immobili
senza che nessuno li tocchi. Quindi, appena completa un
disegno, lo trasforma o lo fa svanire (con l’acqua, con la sabbia, con altri colori...) come se non fosse mai stato fatto.
Silvia Trevisani, I B
Lo spettacolo mi ha molto divertito, soprattutto quando
l’artista usava i colori: li metteva sopra un foglio di carta da
lucido e faceva delle forme. Era bello quando versava dalle
bottigliette i colori rosso e giallo, che stendeva con le mani
per fare lo sfondo, poi con della sabbia al centro realizzava
un disegno. Durante tutto lo spettacolo c’erano musiche di
sottofondo che mi son piaciute molto.
Erano presenti quasi tutti gli insegnanti. Un vecchio amico di
Gek Tessaro è il prof. Borgo, che detto di essersi divertito a
stare in classe con lui. Lo spettacolo era talmente bello che
noi alunni avremmo continuato a chiedere di farci nuovi
disegni. Gek Tessaro è stato molto bravo: a lui va un grande
“Grazie!”.
Sara Bedendo, I B
I LOVE LONDON
Spettacolo in lingua inglese
On March 6th we went to see the play “I love London” at the Alcione theatre with the classes IIA e IIIA and B of our school.
“I love London” tells the adventure of two young boys: the Italian Antonio Bianchi from Milan and the English Charlie Smith
from Oxford.
At the beginning of the play Antonio, called Tony, is confused with the English pronunciation but then he learns better
thanks to the help of two people, a hostess and a businessman .
Tony arrives at Mrs. Brown’s Bed & Breakfast where he meets Charlie. After a good English breakfast, they visit the most
important places in London.
During these visits, they meet a lot of historical figures: Queen Victoria at the National Gallery, Henry VIII with two of his
wives at the Tower of London, Admiral Nelson at Trafalgar Square and Mary Poppins and Sherlock Holmes at Madame
Tussaud’s.
Then they go to the theatre for the musical gala “I love London” but it was sold out, so they decide to perform their personal show.
After this exciting weekend full or funny encounters, the two friends say goodbye and go back to their homes.
At the end of the performance the main actor kindly answered our questions.
The characters spoke English (except for some Italian words spoken by Antonio) and this is important in order to learn and
improve this language, that is very useful in the modern world.
Matilde Mantovani e Katia Donadelli
II B
LOVE LONDON
The play was very nice; it helped to improve the way we speak English.
The set was beautiful and we enjoyed a lot when Tony was on the phone and when he played tricks on the stewardess.
But the thing that we enjoyed most was that we learned English without realizing it and having fun.
The character that we liked most was Sherlock Holmes.
We want to thank our teacher, Ileana Corradini, because it was real fun. We had a great time!
Luca Belviglieri e Luca Saletti
II A
Maggioscuola:
pronti, partenza, via!
Il Maggioscuola è alle porte
e noi ragazzi di seconda media siamo ‘quasi’ pronti a
presentare i nostri progetti.
Mancano ancora gli ultimissimi accorgimenti e poi...
......i personaggi dell’Inferno
dantesco prenderanno vita!
Caronte, le Arpie, Minosse,
Lucifero e altri mostri terrificanti stanno prendendo
forma sotto le nostre mani.
La realizzazione del progetto ha richiesto tutto il nostro
impegno e attenzione, ma
con molta fantasia, lavoro e
l’immancabile aiuto dei professori Amadori e Borgo, siamo riusciti a creare le nostre
fantastiche ‘sculture’.
Cartone, scatole di scarpe,
sacchetti della spazzatura,
colla, tessuti e colori sono
stati i nostri fidati attrezzi del
mestiere.
Il nostro gruppo, formato da
Michela, Katia, Vanessa e
Matilde, si è occupato della realizzazione del personaggio di Caronte, il mitico
traghettatore di anime: con
un po’ di pazienza e un tocco di stravaganza, abbiamo
cercato di renderlo simile alla
descrizione fatta da Dante.
Ai visitatori della mostra il
giudizio finale!
Speriamo, comunque, di esserci riuscite.
Una cosa è certa: ci siamo
divertite un mondo!
Matilde
e
Michela
II A
FUMETTISTI IN ERBA.....
Filippo De Togni IIIB
.....UN VERO TALENTO ALLA SCUOLA MEDIA
Filippo De Togni IIIB
L A M P I
N o n
c ’ è
m a i
D I
f i n e
G E N I O
a l
p e g g i o
Continua la nostra rubrica sugli strafalcioni che di giorno in giorno raccogliamo nelle classi; forse
per non piangere... non resta che riderci su!
Ritiro per la Quaresima, II A
Don Davide propone ai ragazzi un gioco: dopo aver scelto tra le varie coppie di parole quella giusta, bisogna
indovinare qual è il termine cui si riferiscono le parole rimaste. Sullo schermo compaiono le seguenti parole:
“Silenzio, ascolto, ringraziare, lodare”.
Tutti rispondono: «PREGHIERA!».
Don Davide: «Bravi! Passiamo alla prossima».
“Servire, aiutare, amare, prossimo, inno”. L’alunno C. si sbraccia: «Io, io lo so.... ITALIA!».
Ora di Inglese, II A
Prof.: «Cosa significa landlady?».
Alunno C.: «Io lo so, io lo so! Sono le calze da donna, i collant!».
Verifica di Inglese, II A
Alunno C.: «Scusi prof, si può usare il dizionario in questa verifica?».
Prof.: «No, in questa verifica non si può».
Alunno C.: «Allora posso usare il vocabolario?».
Ora di Geografia, III B
Alunno E.: «In Amazzonia scorre il Rio De Janeiro»
Ora di Geografia, II A
Alunno: «Stoccolma è in Gran Bretagna»
Ora di Storia, III B
Alunna C.: «Mi giustifico oggi per domani».
Prof.: «Allora ti interrogo domani per oggi!».
Ora di Italiano, I A
Alunno S.: «Il contrario di esplicito è insplicito».
Alunno S.: «Il maschio della mucca è… il mucco».
Alunno S.: «L’Iliade è la storia di una festa sull’Olimpo».
Alunno S.: «L’Odissea parla delle Colonne d’Ercole».
Alunno S.: «Paride era la moglie di Menelao».
Alunno S.: «Itaca era la moglie di Ulisse».
Alunno S.: «La supposta è un allucinogeno per tranquillare».
Ora di Matematica, I A
Alunno S.: «Prof, ma 6/2 si legge sei duesimi?».
Ora di religione, II A
Prof.: «Perché in epoca paleocristiana a Roma si parlava il…. ».
Tutti: «Latino!».
Prof: «E a Costantinopoli si parlava il … ».
Alunno C.: «Ladino».
Ora di Inglese, II A
Prof.: «You can… »
Alunno S.: «Ma can non è il moroso di Barbie?».
Recupero di Inglese, III A
“The national animal of India is the Bengal Tiger”. L’alunno A. traduce: «La nazione animale dell’India è la
Bengal Tiger».
Ora di Arte, I B
L’insegnante proietta l’immagine di un tempio greco: «E questo tempio come si chiama?».
Alunna P., sbracciandosi e scalpitando sulla sedia: «Io lo so, io lo so!!! È il Pordenone! Pordenone, sì!».
Domande per la redazione
Gentile Professoressa Nadali,
Le scrivo per sottoporre alla Sua attenzione un’interessante proposta: cosa ne pensa di uno STOP delle lezioni in classe
nell’ultimo mese di scuola?
Le lezioni all’aria aperta gioverebbero sicuramente alle nostre ormai affaticate menti! Non dovrebbe neanche disturbarsi nel dover scegliere il luogo adatto, infatti suggerirei il cortile con la vasca dei pesci. Sono sicuro che questa
proposta sarebbe accettata da tutti i ragazzi e in futuro potrebbe entrare a far parte del Piano dell’Offerta Formativa.
Grazie per l’attenzione
Lorenzo Bonato, II A
P.S. Rimango a Sua disposizione per collaborare nella realizzazione di altri eventuali progetti!
Caro Lorenzo,
mi stupisce non poco constatare che tu non legga il giornalino! Nell’ultimo numero, infatti, mi era stata rivolta una
richiesta simile e ho già spiegato che non ci sono gli spazi per fare all’aperto nemmeno ricreazione, figuriamoci
lezione! Ora tu dimmi: dove metteresti a lavorare sei classi nel cortile di pesci? Sulle piante? Dentro alla vasca? Seduti
dove, per terra? Con sei insegnanti che parlano contemporaneamente e senza lavagne? Mi viene il dubbio che più
che le lezioni in aula tu desideri sospendere le lezioni in generale...
Preside Maria Nadali
Cara Preside,
vorrei farle i complimenti per come gestisce questa scuola in cui sto progettando il mio futuro. Qui io mi trovo molto
bene e sono contenta dei servizi che la scuola offre a noi alunni: insegnanti preparati, aule con lavagne interattive,
palestra attrezzata, teatro, sala per la musica, chiesa ed infine una mensa gradevole. Però, nonostante questi aspetti
positivi, vorrei farle una richiesta: si potrebbero organizzare più gite scolastiche? E’ vero che siamo stati a sciare a Folgaria tre giorni ed è stata un’esperienza indimenticabile, ma non si potrebbe andare a visitare qualche città ricca di
monumenti e di storia?
Ringraziandola per la sua attenzione, attendo una sua risposta.
Sofia Brotto, classe II A
Cara Sofia,
ti ringrazio dei complimenti e mi fa piacere che tu sia contenta della scuola; per quanto riguarda le gite, non dimenticare che oltre alla vacanza sulla neve, a fine mese, insieme alle classi prime, avete partecipato alla gita
nell’Oasi delle Anse Vallive di Porto, con tanto di pomeriggio al mare. Ti pare poco? Oltre alle gite poi, mi sembra che
quest’anno le numerose proposte che includevano incontri con gli autori, eventi, Maggioscuola e altro abbiano alleggerito non poco la didattica frontale. La gita per visitare una città d’arte è riservata alla terza media; dai un’occhiata
agli articoli che hanno scritto i tuoi compagni: si tratta di viaggi in cui occorrono una buona forza di volontà per camminare e un certo interesse per visitare i musei, cosa che è già tanto chiedere agli alunni più grandi!
Preside Maria Nadali
Gentile Signora Preside,
Le scrivo a nome mio e di alcuni compagni di classe, per chiederle, se possibile, di spostare il rientro settimanale del
lunedì al venerdì, perché il giorno dopo non c’è scuola. Infatti lunedì è un po’ pesante arrivare a casa dopo un giorno
intero di scuola e magari dover finire dei compiti scritti o dover studiare per il giorno successivo. Se poi uno deve affrontare lo stesso pomeriggio magari catechismo, canto o un’attività sportiva, è un vero disastro!
Ringraziando, spero di avere presto una Sua risposta.
Cordiali saluti,
Chiara Bagno, I B
Cara Chiara,
ci siamo chiesti spesso, anche negli anni precedenti, quale fosse il giorno più adatto per il vostro rientro e abbiamo
scelto il lunedì perché ci sembra che sia meglio affrontare il giorno più pesante ad inizio settimana, quando arrivate
riposati da due giorni di festa. Prova a pensare come sarebbe pesante rimanere a scuola il venerdì, dopo la fatica di
quattro giorni pieni di lavoro e magari di impegni extrascolastici! Inoltre in questo modo le vostre famiglie sono libere
di sfruttare il week-end lungo per appuntamenti sportivi, brevi vacanze o semplicemente per trascorrere più tempo
insieme.
Preside Maria Nadali
Gentile professoressa Fanti,
quando ci sono delle belle giornate potremmo, per favore, fare ginnastica all’aperto?
Anonima, I B
Cara anonima,
come ben sai, quest’anno abbiamo dovuto portare un po’ di pazienza perché in cortile c’era il cantiere, ma non
preoccuparti: l’anno prossimo, grazie alla nuova copertura che è stata realizzata, potremo usufruire anche dei nostri
spazi all’aperto.
Prof.ssa Fanti
L ’ I T A L I A N O
L ’ a n a l f a b e t i s m o
è
S E C O N D O
s t a t o
d a v v e r o
L O R O
s c o n f i t t o ?
Nel paese di Dante
Chi meglio degli studenti italiani può tramandare cultura attraverso la lingua del celebre poeta?
Eppure, a giudicare da questi brani estrapolati dalle verifiche, sembra piuttosto che i nostri alunni
usino la propria lingua “interpretandola liberamente” (per usare un eufemismo); cari lettori, cosa
ne pensate?
Verifica di Storia, III B
Alunna C: «L’Italia all’inizio della prima guerra mondiale si divide tra interventisti e illusionisti».
Ora di Grammatica, III B
Analisi del periodo: «Tutti sanno che a chiunque giova fare sport».
L’alunno L. chiede: «Ma che razza di nome è “giova”?».
Verifica di Grammatica, classe I B
“Trasforma da attiva a passiva la seguente frase: L’esame sarà sostenuto da venti candidati”.
L’alunna V. scrive: “Venti candidati sostenuiranno l’esame”.
Verifica di Arte, I B
L’alunno S. scrive: “Il terzo quadro è di Picasso che disegnò un gallo sterilizzato e molto colorato”.
Verifica di Scienze, II B
L’alunna R. scrive: “Nell’utero si forma una specie di “nido” in cui viene accolto l’ovulo e se non
viene fecondato, l’utero si disfa di questo “nido” e quando si disfa viene il ciclo mestruale”.
Verifica di Grammatica, I A
“Le pagelle erano riposte negli armadi dagli insegnanti: trasforma la frase dal passivo all’attivo”.
L’alunna G. scrive: “Gli insegnanti ripostavano le pagelle negli armadi”.
Verifica di Geografia, II A
Sulla carta muta della penisola Iberica, l’alunno C. riesce a posizionare il Golfo di Candice.
Verifica di Storia, III A
“Durante la Rivoluzione Russa, la NEP è …” l’alunna M. completa: «la Nazione Politica Europea».
Verifica di Musica, classi prime
Alunna: “Cellule ritmiche mistiche”.
Verifica di Religione, III A
Alunno A.: «La fettività».
Verifica di Geografia, I B
“Lo stretto dei Gardanelli”; “Lo stretto dei Garganelli”.
Verifica di Italiano, lessico, I A
Alunno P.: “Accozzaglia = insieme di cozze”.
Dai quaderni....
Ecco cosa passa per la testa dei ragazzi durante l’ultima
ora di lezione, mentre noi insegnanti facciamo il possibile
per coinvolgere classi di alunni ormai stanchi.
L’autore (che vuole rimanere anonimo) ha dichiarato di
identificarsi nel palloncino che vola via...
Abbiamo cura della persona....
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