I segreti di arlecchino

Transcript

I segreti di arlecchino
I segreti di arlecchino
Ultimo aggiornamento Sabato 05 Giugno 2010 09:30
EVENTO SPECIALE FUORI CONCORSO
“I SEGRETI DI ARLECCHINO”
Incursione guidata nel mondo della Commedia dell'Arte
di e con Enrico Bonavera
costumi e attrezzeria: Alessandro Osemont e Valeria Campo - luci e fonica: Pietro Striano -
foto di scena: Roberto Croce - organizzazione: Sonia Cappellini
Lo spettacolo:
La Commedia dell'Arte è all'origine del Teatro Europeo Moderno. A lei devono il proprio
mestiere Molière, Shakespeare, Lope de Vega, Goldoni... Al suo nome si associa subito anche se in maniera non del tutto esatta - l' immagine di un teatro di Maschere, e la Maschera
ne è a tutt'oggi l’Icona. Ma la maschera - questo strumento di magia che ci giunge in realtà dai
tempi ben più remoti della preistoria, attraverso il teatro greco e latino - è anche il simbolo
stesso dell'arte dell'attore che, a seguito di un lungo apprendistato psicofisico, moltiplica la
propria personalità, o forse “rinuncia” ad essa, per dare vita ad altri e diversi personaggi.
1/3
I segreti di arlecchino
Ultimo aggiornamento Sabato 05 Giugno 2010 09:30
Il percorso guidato di Enrico Bonavera - riconosciuto in Italia e all’estero come uno dei maggiori
esperti della Commedia dell’Arte, con all’attivo una carriera professionale che spazia dal teatro
di ricerca, alla clownerie, alla prosa - è un incontro divertente e appassionato con i personaggi
chiave di Zanni, Pantalone, Capitano, Brighella, Arlecchino, Pulcinella, il Dottore e con gli
strumenti del mestiere di chi li interpreta. Una finestra sulle diverse realtà dell'uomo e sulle sue
possibili rappresentazioni. - Dice Bonavera: se sono 'cascato' dentro alla Commedia dell'Arte lo
devo alla maschera di Arlecchino, e se ci sono rimasto, é per la scoperta di un luogo
immaginario e trasversale dove in passato si sono incontrate competenze e discipline artistiche
diverse. La maschera mi ha fatto scoprire che esiste ancora oggi un bisogno di teatro di
'archetipi', in cui il pubblico possa ritrovare e riconoscere la rappresentazione degli aspetti più
profondi e semplici dell'essere umano. Il Canovaccio - questa struttura non scritta - mi ha
proposto una figura di attore autonomo, 'totale', capace di governare corpo, voce e mente, e di
mettere tutti gli strumenti al servizio di una situazione drammatica, di un gruppo di colleghi ed,
insieme, del proprio pubblico. Un teatro di grande rigore e di grande libertà, di realismo e di
follia insieme. Non dunque uno 'stile' di teatro, ma un 'genere' omogeneo, unificato da un
linguaggio immediato e semplice : il realismo stilizzato. Per me é importante pensare che quel
linguaggio oggi appartiene anche a storie diverse: dall'Opera di Pechino, al teatro epico di
Brecht, dalla farsa napoletana, alla crudeltà di Moliére, e che non si é fermato alla riproduzione,
per altro superata nel suo nascere da Ruzante ed esaurita da Goldoni, della consueta trama
degli Amanti. Dunque un linguaggio, che parte dai Buffoni del quattrocento, dai Ciarlatani e
dagli affabulatori di piazza, per arrivare fino a noi, cambiato nei modi, ma sostanzialmente
uguale nelle regole. Maschere, nasi finti, posticci, cartelli...tutto lavora per un continuo
straniamento del gioco 'facciamo finta che'. La mimesi si compie e al tempo stesso guarda ed
irride a sé stessa.
ENRICO BONAVERA, un attore completo.
Enrico Bonavera è nato a Genova nel 1955. Da più di trenta anni lavora per il Teatro con una
concezione completa del Mestiere e dell’Arte. Oltre che attore, infatti Bonavera è autore, regista
e docente. Da attore ha lavorato con Compagnie Stabili, come il Piccolo Teatro di Milano (regie
di Giorgio Strehler, Botho Strauss, Ferruccio Soleri, Carlo Battistoni), il Teatro Stabile di Genova
(regie di Marco Sciaccaluga), il Teatro Stabile del Veneto (regie di Giulio Bosetti, Giuseppe
2/3
I segreti di arlecchino
Ultimo aggiornamento Sabato 05 Giugno 2010 09:30
Emiliani, Eugenio Allegri), il Teatro Comunale dell’Opera di Genova (regie di Gianni Amelio), il
Teatro Comunale di Modena, il Teatro della Tosse (regie di Tonino Conte, Nicholas Brandon,
Filippo Crivelli, Sergio Maifredi). Ha lavorato con Compagnie Private, come PRO.SA. di Roma
(regie di Augusto Zucchi), Lexus di Roma, Teatro Carcano Milano (regie di Giulio Bosetti),
Teatro dell’Archivolto Genova (regie di Giorgio Gallione), La Piccionaia-I Carrara di Vicenza
(regie di Titino Carrara, Marcello Bartoli), Teatro Olmetto-Duende Milano, Gli Eccentrici Dadarò,
Tag Teatro Venezia, Teatro del Tamburo Genova, Sosta Palmizi Arbalete, Teatro del Sole
Milano, La Chiave di Campopisano, Il Capriccio di Genova. Ha girato due film, “Mozart und
Daponte” Vienna 1988 regia Gernot Friedel e “Petri Tarar” Le lacrime di san Pietro, Stoccolma
1995 regia Eric Hortnagl. Nel 1996 è stato premiato al Festival di Borgio Verezzi come miglior
attore per Arlecchino nei “Due gemelli veneziani” di Goldoni. Nel 2007 ha ricevuto l’Arlecchino
d’Oro, che ha premiato la sua attività di attore, premio già assegnato a Dario Fo, Marcel
Marceau, Ferruccio Soleri, Giorgio Albertazzi, Paolo Poli, La Fura dels Baus, Meredith Monk tra
gli altri. Oggi la sua fama internazionale è dovuta ai ruoli di Brighella e Arlecchino nel celebrato
“Servitore di due padroni”, lo spettacolo cult diretto da Strehler, che ancora vive grazie al
Piccolo di Milano e al grande Ferruccio Soleri, di cui Bonavera è diventato l’erede naturale,
quindi Enrico Bonavera è il nuovo Arlecchino nella Storia del Teatro. Ha calcato i palcoscenici
del mondo intero, perchè le tournee di Arlecchino lo hanno portato, oltre che in tutta Europa, in
Asia, America, Africa e Oceania. Da autore e regista ha scritto o adattato diversi spettacoli,
come Amphiparnaso, Barba e baffi, Wanted, il segreto dell’attore mascherato, La spocchia di
Fuagra, Ai vist lo loup, Insalata russa, Il testamento del capitano, Piuma e altro, oltre a fare la
regia di “Don Giovanni di Moliere” per la Compagnia I Carrara di Vicenza. Le dimostrazioni di
lavoro, che sono in realtà sempre lezioni e spettacoli, sono ideate e realizzate da lui stesso. Da
docente vanta numerose docenze: Scuola di Recitazione dello Stabile di Genova,
Drammaturgia al DAMS di Imperia, Scuola Teatro all’Avogaria di Venezia, Scuola Europea di
San Miniato, Centro Maschere Abano di Donato Sartori, Scuola Perfezionamento Stabile del
Veneto, Mimo per Opere Carlo Felice di Genova, ENSATT, Lione (Francia), Studium Actoris,
Fredrikstadt (Norvegia), collaborazione con Università di Genova, Pisa, Firenze, incontri
didattici a Singapore, Giakarta, Surabaya, Dublino, Oguni, Kamakura, Tokio, San Paolo, Parigi,
Cina, Egitto, Algeria, Austria, Germania, Inghilterra, Turchia, Spagna, ecc.
3/3