andriolo,rossi architetti
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andriolo,rossi architetti www.andriolorossi.it ricostruzione stadio Filadelfia, Torino committente fondazione stadio Filadelfia localizzazione. Torino tipo di incarico concorso di idee, progetto vincitore cronologia 2012 - concorso dati dimensionali capienza 3.500 spettatori importo lavori € 19.000.000 Il bando di concorso prevedeva il progetto di uno stadio di modesta capienza, con una serie di spazi, attrezzature e servizi “contemporanei”, sul sedime del demolito impianto Filadelfia; si richiedeva particolare attenzione al mantenimento dei frammenti esistenti e alla ricostruzione fedele della tribuna centrale. Sovente, alla necessità di far coesistere nuova costruzione e preesistenze l’opinione pubblica, la committenza e, cosa meno scontata, i bandi di progettazione rispondono attuando un restringimento dello spazio di mediazione; in altre parole, il rapporto tra vecchio e nuovo viene posto in termini di frontiera. Ma il progetto, fortunatamente, ha in sé gli strumenti per vagliare la consistenza delle discussioni attorno all’architettura, nonché degli stessi termini su cui vertono. Lo “spazio di mediazione” esiste, ed è lo spazio stesso: il vecchio impianto si è dimostrato in grado di suggerire regole e dispositivi utili al disegno di un impianto moderno, a partire dal tracciato strutturale e dalla sezione-tipo. La nuova costruzione si attesta sull’utilizzo di una metrica ricorrente in continuità con il tracciato geometrico del vecchio stadio, in una logica di iterazione degli elementi strutturali, dei sistemi di distribuzione e dei dispositivi impiantistici. L’impianto, pensato come una sorta di chiostro all’interno di un tessuto residenziale compatto, trova dispositivi di relazione con l’intorno nella tematizzazione dei bordi: a nord e a sud definisce un percorso porticato interno di servizio e collegamento; ad ovest la ricostruzione della tribuna storica diviene occasione per potenziare la centralità della corte interna; ad est trova collocazione un nuovo fronte urbano, residenziale e commerciale, in continuità con la cortina edilizia di via Giordano Bruno. Si prevede la riproposizione, lungo le gradinate nord e sud e nel settore distinti, della medesima sezione che caratterizzava il vecchio impianto; i gradoni a disposizione degli spettatori, ottenuti riproporzionando il dimensionamento di quelli preesistenti, si attestano sulla porzione superiore della sezione (in corrispondenza della massima pendenza, 38°). La parte inferiore, trattata a verde, corrisponde al tratto di spalti con pendenza di 23°. Si ottiene in questo modo, nonostante la riduzione dell’impianto a 3500 posti, la perfetta continuità tra spicchi rimasti e nuove gradonate, nonché la riproposizione fedele della mole dell’impianto storico. Il progetto mira alla maggior integrazione possibile tra soluzioni architettoniche ed impiantistiche, e si articola attraverso la definizione di due sezioni-tipo (sezione su tribuna centrale e sezione sui restanti lati) con una variante (prolungamento del passo strutturale in corrispondenza della Testa Est). La struttura portante della tribuna centrale è costituita da una serie di setti in c.a., su cui le travi in precompresso costituenti i gradoni posano direttamente; la seconda sezione prevede un primo setto (verso il campo di gioco) e travi posate su pilastri allineati a quelli delle curve esistenti. La pendenza più dolce, trattata a terreno erboso inclinato in adiacenza del rettangolo di gioco, è risolta con l’utilizzo di una lamiera grecata posata tra i setti; nel caso della Tribuna Centrale, viene a definirsi un vero “tetto verde” su spogliatoi e palestra, con i vantaggi di riduzione della trasmittanza termica che questa soluzione comporta. In ambedue i casi si ottengono, trasversalmente all’andamento delle strutture, possibilità per la collocazione continua ed ispezionabile di dispositivi impiantistici. andriolo,rossi architetti www.andriolorossi.it andriolo,rossi architetti www.andriolorossi.it