COSÌ PARLÒ BELLAVISTA

PROVINCIA DI NUORO
sabato 15 settembre 2007
L’UNIONE SARDA
L’inchiesta. Ma dirigenti e professori si ribellano ai dati diffusi dalla rivista Tuttoscuola
24ORE
Le scuole nuoresi ultime in tecnologia
ALTRE NOTIZIE
Gli istituti della provincia sono insicuri e poco attrezzati
I docenti ammettono le difficoltà
ma rifiutano le
etichette:
«Non
siamo i peggiori».
Una mazzata che ha scatenato immediatamente
un coro di proteste. Le
scuole della provincia di
Nuoro sono le peggiori
d’Italia, insieme a quelle di
Sassari e Oristano, seguite
a ruota dagli istituti siciliani e campani. Almeno
questo è quanto emerge
dal primo rapporto sulla
qualità della scuola, realizzato da "Tuttoscuola", il
mensile più letto da insegnanti, genitori e studenti.
Una graduatoria stilata su
dati statistici e rilevazioni
ufficiali diffusi dai Ministeri della pubblica istruzione
e dell’Interno, nonché dall’Istat. Oltre 63.000 voci,
elaborate con rigore scientifico, dalle quali emerge
un quadro desolante: non
solo i nostri istituti sono i
più insicuri del Paese, ma
anche quelli meno dotato
di attrezzature informatiche. In due parole: i peggiori.
LA REPLICA. Ma gli operatori didattici del Nuorese rifiutano la pagella da
ultimi della classe. E storcono il naso davanti a quei
152 indicatori utilizzati da
"Tuttoscuola" che raccontano di carenze nell’agibilità dei locali, nella prevenzione degli infortuni e
nell’abbattimento delle
barriere architettoniche.
«Sono molto sorpreso».
Delio Caporale è il preside
del liceo classico di Nuoro, da sempre fiore all’occhiello degli istituti superiori cittadini. Accoglie i ri-
Studenti impegnati al computer in una scuola superiore cittadina
sultati dell’indagine di
"Tuttoscuola" con un po’
di stizza. «Sicuramente si
riferiscono a elementi oggettivi. Il dramma della
scuola è questo: non è facile misurare la valenza
educativa - precisa il dirigente - ci si può basare su
determinati parametri,
ma non si può giudicare il
[M. L.]
processo formativo e critico che si sviluppa negli
alunni». Se poi si vuole
proprio andare per il sottile, il classico vanta due
Alfieri, cioè i migliori studenti d’Italia, nominati
ogni anno dal presidente
della Repubblica. Poca
soddisfazione anche nelle
scuole professionali, quel-
le più a rischio. Giuseppe
Carta è insegnante di elettronica all’istituto Volta:
«La situazione non è così
drammatica, come viene
dipinta - dice - certo si lavora fra mille difficoltà,
ma riusciamo anche a
produrre progetti formativi interessanti». E racconta di quando «i suoi ragaz-
zi sono andati a Valencia
in Spagna, per fare uno
stage in spagnolo con
un’industria del posto». O
di quando hanno collaborato con l’università di Dublino e un’azienda di telefonia. Per settimane, più di
90 studenti a contatto con
realtà completamente diverse da quella conosciuta
Comune. Al centro della vicenda un progetto sulla raccolta differenziata
Ricorsi bocciati, si analizza il lavoro del legale
Potrebbe costare caro al legale
del Comune l’errore compiuto
nella notifica degli atti relativi a
un ricorso. La vicenda risale a
un paio d’anni fa quando il Comune ha presentato alla Regione
un progetto da un milione di euro per la raccolta differenziata
che la commissione ha escluso
dalla graduatoria perché arrivato il giorno dopo la scadenza. A
nulla sono valsi i ricorsi al Tar e
al Consiglio di Stato che hanno
contestato al legale del Comune,
Antonello Rossi, un errore nella
notifica degli atti. Li avrebbe comunicati, infatti, a una società
che non era in graduatoria. Da
qui la bocciatura delle istanze
del Comune che reclamava la revisione della graduatoria e l’ammissione di Nuoro perché il progetto, in base alla ricevuta postale, sarebbe partito in tempo utile. Ma prima il Tar, poi il Consiglio di Stato hanno respinto la ri-
chiesta perché il ricorso sarebbe
stato viziato dall’errore nella notifica.
Ora la giunta Zidda ha deciso
di autotutelarsi verificando eventuali danni subiti dal Comune in
quella circostanza. All’unanimità
ha deliberato di consultare un
esperto di diritto che accerti le
responsabilità prendendo in esame i passi compiuti dal legale a
cui il Comune aveva affidato la
tutela dei propri interessi.
sui banchi e di lingue difficili da imparare.
L’INCHIESTA.
Eppure,
sempre secondo il rapporto di Tuttoscuola, presentato a Roma, la carta vincente della migliore offerta didattica la giocherebbero le province di Forlì,
Cesena, Parma, Biella, Piacenza e Savona. E a sorpresa, la regione con la
più efficiente dotazione informatica, è la Puglia,
mentre la città con gli studenti più bravi è Crotone.
Tra le grandi città, molto
bene Milano e Torino. Cagliari è invece in fondo alla classifica. Come Nuoro
del resto. «Non sono assolutamente d’accordo chiarisce Eros Gungui,
preside della media numero uno -. L’insegnante
di Milano non insegna
nulla di più di un educatore di Nuoro, i programmi
sono gli stessi per tutto il
territorio nazionale. Spetta al Ministero organizzare corsi di aggiornamento
frequenti per migliorare il
servizio globale da offrire
a studenti e famiglie». Nel
suo istituto, Gungui lotta
da più di due anni contro
i raid vandalici e il disinteresse degli amministratori comunali che solo negli
ultimi tempi, dopo richieste pressanti, hanno deciso di intervenire per sanare il degrado. Ma il teppismo non è di casa solo nel
Nuorese. «Non esageriamo - conclude il preside
della media "P.Borrotzu" i nostri ragazzi hanno fatto diverse esperienze oltre
Tirreno e spesso il loro
comportamento è stato
elogiato dai direttori e dal
personale degli alberghi
dove hanno alloggiato».
Altro che peggiori d’Italia.
Morta la nonnina
di 101 anni
POSADA. A 101 anni è
scomparsa Teresa Vardeu, la nonnina di Posada
(nella foto). Aveva festeggiato i cento anni circondata dall’affetto dei figli,
dei venti nipoti e dei ventitre pronipoti. Anche l’intera comunità posadina
si era stretta intorno a lei,
eleggendola nonnina del
paese. Con serenità aveva
continuato a trascorrere
le giornate, autosufficiente e perfettamente lucida.
Da circa un mese, però,
la sua tempra ha iniziato
a vacillare. Negli ultimi
giorni, poi, le sue condizioni sono peggiorate e
ieri tzia Teresa non ce l’ha fatta. La notizia si è
subito diffusa a Posada e
nelle frazioni vicine. Tzia
Teresa, era figlia di contadini. Nel 1923 aveva sposato Melchiorre Calvisi di
Bitti, un matrimonio
d’amore da cui sono nati
sette figli. (g. l.)
Presentazione del libro di don Bussu
OLLOLAI. Questo pomeriggio, alle 18, nella sala
consiliare, sarà presentato "Ostaggi della violenza. Scomunica…e perché no?", una raccolta di
articoli sui sequestri di don Salvatore Bussu,
pubblicati sui quotidiani sardi e nazionali. All’interno ci sono i contributi del presidente dell’Anci
regionale Salvatore Cherchi, di don Luigi Ciotti e
di padre Salvatore Morittu. (mi. ar.)
alla storia di Samuele
Stocchino, il bandito soprannominato
Tigre
d’Ogliastra. Anna Brotzu
leggerà alcuni brani del
libro, accompagnata dalla chitarra classica di Andrea Congia. (c.e.)
Assegni di studio,
via alle domande
Lettura romanzi
di Marcello Fois
BELVÌ. Un reading dedicato al testo di Marcello
Fois (nella foto) “Memoria del vuoto”. L’appuntamento è organizzato
per stasera, alle 21, al
caffè Edera, dall’associazione Ederaturismo.
L’incontro ruota intorno
MACOMER. Da lunedì, nella biblioteca comunale di
via Ariosto, saranno disponibili i moduli per
inoltrare le domande di
assegni e borse di studio
e fornitura dei libri di testo per l’anno scolastico
appena iniziato. I bandi
sono affissi all’albo pretorio e in biblioteca. Le
domande dovranno essere presentate entro il
31 ottobre. (m. a.)
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COSÌ PARLÒ
BELLAVISTA
un film di Luciano De Crescenzo
naturalmente su
SKY canale 838