Leggi articolo - la Clessidra dal 1945

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Leggi articolo - la Clessidra dal 1945
l’alta orologeria - gruppo LVMH
di Fabrizio Rinversi
La perfezione
non è un dettaglio
Guido Terreni,
Managing Director
della Watch Division di
Bulgari.
Questa affermazione viene attribuita ad un
uomo chiamato Leonardo da Vinci a cui va assai stretta la qualifica di genio. Bulgari l’ha
fatta propria per connotare la comunicazione
di un anno estremamente significativo, quello
del suo 130° anniversario. Ciò significa voler
recuperare le radici di una creatività intrinsecamente e straordinariamente italiana, che
non ha eguali nel mondo. E’ un modo per
porre l’accento su di un DNA distintivo, unico,
un plus che la Casa romana, nel segmento
orologiero, sta sviluppando step by step, dettaglio dopo dettaglio, perché non vi siano più
dubbi sulla sua giustificata appartenenza all’élite delle lancette. A dirigerci nella scoperta
dell’attualità di Bulgari Time, Guido Terreni,
Managing Director della Watch Division del
marchio.
24 l Marche di orologi in Italia 2014
S
otirios Boulgaris nacque il 18
marzo 1857 e visse la sua infanzia
nel paese natale di Paramythia,
nella periferia dell’Epiro ed al confine con
l’Albania (dal 2011, quel paese non esiste
più). Con il padre Georgis, avviò una piccola bottega artigianale dedita alla lavorazione dell’argento ma, nel 1873, la piccola
cittadina e la bottega vennero distrutti a seguito del conflitto tra Ottomani e Cristiani.
Padre e figlio, che oramai aveva ben appreso il mestiere, dopo aver lavorato per i
bey albanesi (sta per principi o comandanti
militari) che gravitavano nelle vicinanze di
Argyrokastro e che non si fermavano mai
nello stesso luogo per più di un mese, stanchi della precarietà di quella vita, decisero di
andar via, spinti anche dal crollo del commercio dell’argento a seguito del suddetto
conflitto. Nel 1877 si trasferirono a Corfù,
dove aprirono con successo un’attività. Non
ostante l’agio raggiunto, Sotirios mal sopportava i rigidi confini isolani e l’incontro
con l’argentiere macedone Demetrios Kremos lo convinse a muovere verso l’Italia.
Dopo un breve periodo a Napoli, dove
giunsero nel 1880, Sotirios e Demetrios decisero di puntare verso Roma: era il 18 febbraio del 1881 e Sotirios non aveva in tasca
che ottanta centesimi di lira. Dopo le prime
difficoltà e improvvisate “esposizioni” al Pincio, un commerciante greco di spugne, offrì loro la possibilità di presentare i manufatti
in argento in un angolo della vetrina del suo
negozio, all’inizio di via Sistina, dove oggi è
ubicato l’Hotel Hassler. L’iniziativa dette
frutto e, successivamente all’apertura di un
negozio in via Sistina 75, nel 1884 Sotirios
abbandonò il socio ed aprì al numero 85
sempre di via Sistina. E’ l’inizio della saga di
Bulgari, 130 anni fa. Un anniversario che
oggi, la Casa romana celebra con tutti gli
onori. Inevitabile, in un simile contesto, non
ricordare l’apertura del negozio in via Con-
Octo 41 in acciaio con
quadrante bianco
avorio laccato lucido
e indici placcati in oro
rosa. E’ equipaggiato
con il movimento
meccanico
automatico, calibro
193, 28.800
alternanze/ora, 28
rubini, 50 ore di riserva
di carica: impiega una
massa oscillante
unidirezionale
montata su cuscinetti
a sfera, per consentire
una carica ottimale, e
dispone di due
bariletti.
dotti 28 nel 1894 sotto l’insegna “S. Bulgari
– Argenteria Artistica, Antiquités, Curiosités,
Bijoux”, che attestava l’avvenuta italianizzazione del cognome e, il 13 novembre 1905,
lo storico “trasloco” al numero 10 b-c di via
Condotti, con l’insegna “Old Curiosity
Shop”, nome che costituiva il titolo di un
racconto di Charles Dickens, e che testimoniava l’intento di Sotirio di rivolgersi ad una
clientela ricca, aristocratica ed anglofona.
Quella “bottega”, circa una settimana fa
dopo un accurato lavoro di rivisitazione e
restyling ha riaperto al pubblico, dando il
via alle celebrazioni di un anniversario così
significativo. E’ da qui che siamo voluti partire, concentrandoci esclusivamente sull’evoluzione “orologiera” del brand, nella
conversazione con Guido Terreni, Managing Director della Bulgari Watch Division,
per comprendere in modo chiaro come si è
sviluppata oggi la Bulgari Time, da quell’ormai lontano 1982, anno in cui fu fondata
a Neuçhâtel. Lasciamo a lui la parola, suddividendo il suo contributo in diversi tasselli,
l’insieme dei quali, alla fine, definirà un
quadro completo,…nei dettagli.
Calibro Bulgari
denominato
“Solotempo”,
meccanico a carica
automatica, che
anima il nuovo Octo
38 mm: 26 rubini,
28.800 alternanze/ora,
42 ore di riserva di
carica, massa
oscillante bidirezionale
montata su cuscinetti
a sfera, dispositivo
stop-seconds. La
solidità del
meccanismo è
testimoniata dal ponte
passante avvitato del
bilanciere, mentre le
finiture sono a Côtes
de Genève e ad
Anglage (ponti e
rotore) e Sablage per
la platina.
130° Anniversario
Abbiamo lavorato, per celebrare questa ricorrenza, su delle serie speciali e, contestualmente, abbiamo effettuato importanti
interventi sul nostro negozio storico di via
Condotti, il cui re-opening è avvenuto pochi
giorni prima dell’inizio della Fiera di Basilea. In quella occasione, sono state presentate le suddette Special Editions: si tratta di
4/5 referenze commemorative, alcune pezzi
unici, altre serie limitate di 130 pezzi, che
esaltano e ricordano la straordinaria storia
di Bulgari.
Jean-Christophe Babin
Jean-Christope Babin [nominato CEO di
Bvlgari nel febbraio del 2013, ndr] sta portando un grandissimo contributo d’esperienza sotto il profilo delle variabili strategiche vincenti sul mercato, nel quale, ormai,
si vive spesso di “battaglie corpo a corpo”, integrando egregiamente la nostra cultura di
base di retailer, per la quale siamo riconosciuti a livello mondiale. C’è continuità con
il lavoro che abbiamo svolto fino ad oggi, ed
un completamento, sia sul fronte maschile
che femminile, con una specifica attenzione
al valore dell’oggetto in rapporto alle esi-
genze competitive. Abbiamo avviato un confronto molto produttivo e virtuoso: è’ una
persona che sa ascoltare i collaboratori, i
mercati, la stampa specializzata e sa trasferire egregiamente gli input necessari per lo
sviluppo prodotto. Per me, conseguentemente, è un riferimento stimolante e mi dà
la possibilità di condividere tecnicamente e
in prospettiva le scelte per il futuro. Voglio
sottolineare che è rimasto completamente
basito dalla nostra capacità creativa e, in tal
senso, ha provveduto a dare maggiore impulso alla stessa. Ha un dinamismo ed una
velocità fuori dal comune ed è un valore,
ma, nel contempo, segue il culto della progettualità empirica, ossia fondata sulla reale
fattibilità e non su sogni irrealizzabili.
Marche di orologi in Italia 2014 l 25
l’alta orologeria La perfezione
non è un dettaglio
gruppo LVMH
Octo
Chronographe, nella
versione in oro rosa
da 41,5 mm di
diametro. La corona
è a vite con inserto in
ceramica, mentre i
pulsanti,
elegantemente
stilizzati a seguire il
profilo della carrure,
fungono anche da
spallette di
protezione della
corona stessa. Il
quadrante laccato
nero prevede indici
rivestiti in oro rosa. E’
dotato del calibro
meccanico
automatico
“Velocissimo”,
personalizzato su
base Zenith El
Primero. Con
cinturino in
alligatore, il suo
costo è di 23.900 € (è
disponibile anche in:
acciaio/pelle,
8.200 €;
acciaio/bracciale
acciaio, 9.100 €).
L’organizzazione produttiva
e l’integrazione manifatturiera
La strutturazione della filiera produttiva della
Bulgari Time è rappresentata dall’incorniciato proposto in queste pagine e, in merito
alla stessa, queste le considerazioni di Terreni. “Con l’internalizzazione dei diversi
mestieri del savoir-faire orologiero, il nostro
obiettivo primario è stato, in conseguenza di
una gestione diretta del processo, la riduzione dei tempi biblici, ben noti nel settore,
necessari all’immissione del prodotto sul
mercato. Ad esempio, la produzione interna
di quadranti ci ha consentito di dimezzare
i tempi per la disponibilità dei pezzi finiti e,
per le casse, sta partendo un progetto di differenziazione tardiva, a seguito del quale
l’assemblaggio verrà “chiamato” un mese
prima di quando ci occorre: si porta, cioè,
avanti la realizzazione della componentistica (carrure, lunette, fondelli, etc…) in
modo separato e secondo schemi tradizio-
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nali per poi, a seconda delle necessità, organizzare la fase d’assemblaggio e ridurre
così le scorte. Queste distraggono liquidità
che si può reinvestire in altri contesti e,
quindi, il loro taglio costituisce una leva
competitiva importante. Il secondo riflesso ha
riguardato la possibilità d’incrementare la
produzione, o meglio, di rispondere prontamente alle richieste del mercato e di agire in
modo virtuoso sui prezzi. Cito, in tal senso,
il fatto che, nel 2009, la produzione interna
di casse ammontava a 2.000 pezzi circa: nel
prossimo futuro arriveremo a 40.000.
Quando si può disporre di una massa critica
tale i costi scendono: l’Octo 38 mm [vedi paragrafo destinato, ndr], che impiega movimento e cassa di manifattura, riusciremo a
posizionarlo sul mercato, come entry price
sull’acciaio, appena sotto i 6.000 euro al
pubblico, livello assolutamente competitivo.
In ogni caso, importanti direttrici d’incremento produttivo, che interesseranno gli atelier di Le Sentier, saranno le complicazioni
pure e le complicazioni ‘gioiello’, ovviamente
parametrate alle difficoltà dei processi operativi: su questo terreno, infatti, dopo il successo del Tourbillon Giardino Tropicale - 50
pezzi, tutti venduti -, realizzeremo il Tourbillon Giardino Marino. Tornando alle politiche di prezzo, vorrei sottolineare che, per
Bulgari, il prodotto può anche avere contenuti qualitativi che ne giustificano un costo
più alto, ma, al contrario, è la percezione del
marchio che non lo consente. Una problematica non sussistente sul segmento femminile, nel quale possiamo contare per tradizione sulla massima awareness possibile.
Per l’interlocutore maschile, invece, l’obiettivo di identificazione di Bulgari come Maison orologiera a tutto tondo non è ancora
raggiunto e dobbiamo lavorare molto. Chi
ha la capacità critica per giudicare correttamente, non ha difficoltà a configurare
Bulgari come attore vero dell’alta orologeria,
ma permangono sacche importanti di pubblico potenziale che fanno ancora riferimento ad un’immagine storica come gioielliere, non considerandoci alla stessa
stregua delle Case elvetiche più prestigiose.”
Octo e movimenti di manifattura
La storia di Octo è cominciata nel 1994
quando Gérald Genta presentò il Grande
Sonnerie, un capolavoro complicato, realizzato in otto esemplari, con otto complicazioni (Grande e Piccola Suoneria, Ripeti-
zione Minuti, Datario Retrogrado, Calendario Perpetuo, Riserva di Carica della Suoneria, Riserva di Carica del Movimento automatico, Commutazione tra Grande e Piccola
Suoneria, Comando di Esclusione della Suoneria) e con otto scalini della complessa
cassa ottagonale, allora ben dissimulata. Negli anni successivi, e con l’entrata del brand
Gerald Genta nell’orbita di Bulgari, la linea
è stata “recuperata” ufficialmente nel 2004
fino a costituire, a partire dall’estate del
2012 la punta di diamante delle collezioni
destinate al segmento maschile. In quel periodo, infatti, è stato lanciato l’Automatico da
41,5 mm, su cassa completamente ridisegnata, costituita da linee nette e precise,
impermeabile fino a 10 atmosfere, con un
totale di 110 sfaccettature, tutte rifinite a
mano, alternando superfici lucide sui tagli e
satinate sulle superfici piane, in sintonia con
la qualità complessiva di esecuzione. Armonioso l’innesto della lunetta circolare
sulla piastra ottagonale che riflette i profili
della carrure, mentre il fondello su otto lati
(fissato da 8 viti) integra le due figure geometriche disegnando un oblò al centro completato da vetro zaffiro. La corona, serrata a
vite, è stata anch’essa oggetto di intervento
Bulgari Carillon Tourbillon (dal disegno al prodotto
finito), in oro rosa, dal diametro di 43 mm, con
quadrante di manifattura in zaffiro scheletrato oro
rosa per evidenziare il Tourbillon e martelli e timbri
della Ripetizione Minuti (edizione limitata a 30
esemplari) . Il calibro 3300, meccanico automatico,
è composto da 327 elementi (35 rubini, 21,600
alternanze/ora, 75 ore di riserva di carica, due
bariletti); la gabbia in acciaio del bilanciere misura
13 mm di diametro, mentre la suoneria dispone di
un regolatore inerziale silenzioso per impedire
interferenze acustiche a Ripetizione attivata.
Relativamente a questa, i timbri in acciaio lucido
sono tre (curvati a mano, temprati ad una
temperatura di 900°, puliti e poi nuovamente
sottoposti ad una temperatura di 500°, per
infondere al metallo una risonanza cristallina),
disposti lungo il perimetro del movimento e,
percossi dai martelli – sempre in acciaio -, toccano
tre tonalità: Do per le ore, sequenza Mi-Re-Do per i
quarti, Mi per i minuti. Platina e ponti sono sottoposti
a trattamento di superficie NAC (lega di metalli
appartenenti alla famiglia del platino),
dall’elegante tonalità brunita e questi ultimi sono
incisi soleil.
Marche di orologi in Italia 2014 l 27
l’alta orologeria La perfezione
non è un dettaglio
gruppo LVMH
L’organizzazione manifatturiera
La divisione Bulgari Horlogerie, visualizza il progetto ambizioso e complesso che Guido Terreni ha voluto evidenziare, teso a consacrare
il marchio come titolato e indiscutibile rappresentante dell’eccellenza orologiera. Per ottenere un simile risultato si rende necessario,
quale elemento imprescindibile, un imprinting manifatturiero che assembli una moltitudine di antichi know-how artigianali associati
alle tecnologie più moderne. A seguito della progressiva integrazione verticale delle capacità produttive acquisite nell’ultimo decennio,
Bulgari ha configurato una divisione produttiva in grado di gestire tutto il processo, dai primi schizzi (Foto 1) del reparto progettazione
fino ai controlli finali. Nel mezzo, possiamo individuare, ad esempio, la lavorazione a mano dei profili di un ponte di un movimento meccanico fino ad ottenere un angolo lucidato a specchio, la laccatura delicata della superficie di un quadrante con lavorazione ”champlevé”, la paziente lucidatura delle 110 sfaccettature della cassa Octo.
Attualmente, l’organizzazione produttiva è distribuita su più di 300 collaboratori e su diversi siti manifatturieri, tutti radicati in località
rappresentative dell’ineguagliabile savoir-faire elvetico sul fronte delle lancette: Le Sentier per le Grandi Complicazioni e l’assemblaggio
dei movimenti di manifattura, La Chaux-de-Fonds per la produzione di componenti del movimento meccanico (platine, ponti, ruotismi) e
di quadranti, Saignelégier per le casse e i bracciali in metallo (oro e acciaio). A Neuchâtel, centro nevralgico delle operazioni, hanno luogo
l’assemblaggio (Foto 2, relativamente ai meccanismi, solo dei movimenti non di manifattura) e i controlli finali dell’orologio.
Foto 1
I MOVIMENTI “HAUT-DE-GAMME”
Come accennato, le Grandi Complicazioni vengono studiate, testate ed eseguite negli atelier della Manifattura di Haute Horlogerie di Le Sentier, che riunisce una settantina di collaboratori in
rappresentanza dell’élite delle competenze legate a questo segmento d’altissima specializzazione orologiera. Quando gli inge-
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gneri che progettano il design del movimento finalizzano la loro
parte, iniziano le numerose tappe che permetteranno di produrre i
molteplici componenti del movimento sottoponendoli ai trattamenti di lavorazione meccanica, fresatura, elettroerosione e “décolletage”. Durante questa prima fase, le macchine rivestono un
ruolo centrale, ma successivamente l’assoluta qualità e perfor-
mance del prodotto dipenderanno dalle sapienti mani
dei tecnici orologiai e di coloro che si occuperanno delle
finiture dei componenti. Ecco, allora, l’eliminazione minuziosa delle imperfezioni, l’“anglage” manuale, il “cerclage”, il “colimaçonnage”, la satinatura o il “perlage”,
che conferiranno a ciascun elemento del movimento di
alta orologeria il suo aspetto definitivo, talvolta paragonabile a quello di esemplari dell’arte orafa.
QUADRANTI
Inevitabile per una Casa come Bulgari, porre la stessa rigorosa attenzione destinata ai meccanismi, all’habillage
dell’orologio. A cominciare dai quadranti (Foto 3), per
la realizzazione dei quali operano i circa trenta collaboratori della Cadran Design SA (acquisita da Bulgari
Time nel 2005), di La Chaux-de-Fonds. I quadranti di
manifattura sono eseguiti attraverso processi estremamente complessi in cui l’intervento e l’esperienza artigianale sono centrali e indispensabili per garantire la
riuscita perfetta di serie numericamente contenute. Alla
lavorazione e lucidatura della placca d’ottone seguono
numerose operazioni, molto delicate, quale ad esempio,
la “décalque”, ovvero l’arte di trasferire sulla superficie
un sottile strato di lacca, che il tampone raccoglie delicatamente prima di posarlo sul quadrante, per stampare
il cerchio dei minuti o le sottili segmentazioni dei contatori: troppa pressione o troppo poca, e tutto deve ripartire da zero. Lo stesso vale per l’incollaggio della
madreperla, per l’applicazione di elementi in vetro zaffiro o per la laccatura o smaltatura secondo la tecnica
dello ”champlevé”: trattamento artistico di precisione
del quadrante caro a Bulgari (la superficie del quadrante
viene soggetta ad incisioni che saranno in seguito riempite di lacca o smalto).
CASSE E BRACCIALI
Le casse e i bracciali di Bulgari (Foto 4) prendono vita
a Saignelégier, presso la Prestige d’Or SA, rilevata dalla
Maison romana sempre nel 2005. Macchine a comandi
digitali tagliano ininterrottamente i blocchi d’oro o di
acciaio sotto costanti getti d’olio, mentre l’ampia sala di
lucidatura accoglie tutti gli elementi che vengono trattati a mano, fino alle più piccole maglie del bracciale.
Questo è un mondo composto da robot, alcuni dei quali
in attività 24 ore su 24, i cui bracci meccanici lavorano
costantemente agli elementi in costruzione fino all’ottenimento del prodotto semi-finito. E’ un processo che
comporta numerose operazioni al termine delle quali rimangono, tuttavia, ancora diversi passaggi da completare, questa volta a mano, prima di ottenere il
componente definitivo. Sabbiatura o “microbillage”,
saldatura e lucidatura si succedono, quindi, prima che
gli elementi costitutivi della cassa o del bracciale siano
pronti. Un controllo finale conclude il processo e gli orologi, come accennato, vengono, quindi, definitivamente
assemblati nei laboratori di Neuchâtel.
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Marche di orologi in Italia 2014 l 29
l’alta orologeria La perfezione
non è un dettaglio
gruppo LVMH
stetico rispetto al passato: dal bordo perlato
e cabochon, ecco, ora, la profilatura con 8
denti rettangolari a simulare un ingranaggio
e una pietra dura piana sulla sommità.
Ascoltiamo Terreni sull’argomento: “Octo è
un orologio che va metabolizzato, deve essere compreso appieno. E’ un modello che
uscirà alla distanza, poiché intrinsecamente
accattivante, si nota, non passa inosservato,
incuriosisce. Al contrario dell’iconico Bulgari-Bulgari, che non ostante i suoi quasi
quarant’anni di storia non è riuscito a trovare un posto stabile tra le alternative di
scelta orologiere ed una connotazione chiarissima in ambito Bulgari come simbolo di
riconoscibilità, con Octo la comunicazione
ha provocato interesse e richiesta diretta
nelle boutique. Sta crescendo progressivamente e ha performato assai bene nei luoghi
in cui il marchio è molto conosciuto: Giappone, Cina e Svizzera in particolare. Per sostenere il suo sviluppo e le sue potenzialità,
abbiamo ravvisato la necessità di aggiungere referenze per creare un assortimento
completo. Ciò sta avvenendo con l’introduzione del cronografo e della seconda taglia
da 38 mm. Quest’ultima scelta è stata dettata da due fattori: intercettare un pubblico
più ampio a motivo di una maggiore indossabilità, dato che la cassa poligonale amplifica l’impatto dimensionale sul polso, soprattutto sui tratti diagonali, e la misura da
41,5 mm può risultare eccessiva; immagine
meno ‘casual’ e ‘potente’, indole più raffinata, più ‘passepartout’. Nel 38 mm, poi, la
modifica più eclatante ha riguardato il movimento automatico. Non più la base Vaucher scelta per il calibro 193 del 41 mm, ma
il nostro movimento interno, il calibro 191.
Una definizione numerica che abbiamo voluto modificare per essere meglio ricordata e,
soprattutto, per comunicare un concept di
manifattura Bulgari, in “Solotempo”, nome
da noi depositato nel 1997, in occasione del
lancio di una vera e propria linea e oggi riutilizzato solo per il meccanismo. Stesso discorso è valso per il meccanismo del Cronografo Octo, la cui base è il celebrato El
Primero di Zenith (la modifica più sostanziale riguarda la massa oscillante squelette,
da noi disegnata e al 100% Bulgari) e, considerata la frequenza di 36.000 alternanze/ora, lo abbiamo chiamato “Velocissimo”, scritto (come il “Solotempo”) con un
font degli anni ‘40/’50 dell’automotive italiana, un corsivo moderno, fine, dinamico.
Per il cronografo abbiamo fruito delle sinergie del Gruppo LVMH, poiché sviluppare
un calibro cronografico in–house, oggi per
noi non è necessario, né economicamente
conveniente. Gli sviluppi sui movimenti li
stiamo finalizzando in modo complementare ad una gamma indirizzata ad uomini
che non privilegiano l’immagine sport-elegance. In questa direzione, su “Solotempo”
stiamo studiando l’integrazione di funzioni
addizionali, mentre su “Velocissimo” è difficile che aggiungeremo complicazioni: il
cronografo, a nostro giudizio, deve essere
puro.”
Alte complicazioni
Calibro Bulgari denominato “Velocissimo”, meccanico a carica automatica,
che anima l’Octo Chronographe e la cui base è un must della cronografia
come lo Zenith El Primero: 31 rubini, 36.000 alternanze/ora, 50 ore di riserva di
carica, massa oscillante scheletrata e personalizzata al 100% su disegno
Bulgari. Lo smistamento della cronografia, come si può osservare dall’insieme
di leve e camme collocato sul fronte posteriore del movimento, avviene
mediante ruota a colonne con innesto orizzontale.
30 l Marche di orologi in Italia 2014
Abbiamo in archivio moltissimi progetti riguardanti Calendari Perpetui e Annuali e
stiamo pianificando future famiglie di modelli ad elevata complicazione. In un simile
contesto, però, mi preme sottolineare che
Bulgari, nei laboratori di Le Sentier, può
fare affidamento su di una competenza, tra
le più alte in assoluto a livello mondiale, sui
dispositivi di Ripetizione Minuti e Sonnerie.
Il Carillon Tourbillon del 2012 è stato emblematico. Stiamo, dunque, lavorando alacremente in questa direzione e a Basilea
presenteremo una complicazione di grande
interesse nell’ambito delle Sonnerie. Puntiamo, inoltre, sull’evoluzione del Tourbillon,
un prodotto che, al di là della ridotta ‘funzionalità’ al polso, riveste sempre un incredibile fascino. Ed anche la complicazione
femminile è nei nostri pensieri, poiché abbiamo ottenuto, nel 2013, una bellissima
risposta dal Berries, nelle versioni Ore Saltanti/Minuti Retrogradi e Tourbillon/Ora Retrograda, soprattutto nel Middle-East in
Francia, in Giappone, in Cina e negli USA.
Diva di Bulgari,
nella versione
con cassa e
bracciale in oro
bianco (circa
94.75 gr) con 42
diamanti taglio
baguette, 8
diamanti taglio
tondo e 394
diamanti taglio
brillante, per un
totale di circa
10.29 carati;
completano
l’insieme 250
smeraldi taglio
baguette e 8
smeraldi taglio
tondo (circa
10.52 carati).
Movimento al
quarzo
personalizzato
per Bulgari.
L’orologio femminile
L’universo femminile è molto diverso da
quello maschile, più estroverso, più dinamico e meno abitudinario. Ha bisogno di
cambiare. E la creatività di Bulgari, il suo
fiore all’occhiello, è in grado di incontrare
gusti long-lasting con Serpenti (linea che si
ama o si odia, ma che continuerà ad evolversi secondo un preciso DNA), Bulgari-Bulgari (classica icona), o Catene (la catena è
un altro nostro elemento iconico), ma anche
di definire il vero e proprio orologio-gioiello
come il Diva, modelli che puntano sull’assoluta esclusività e non rientrano in schemi
estetici prestabiliti. Rimane comunque spazio, al fine di costruire un’offerta a 360°
verso la donna, per una nuova, vera linea
femminile, che presenteremo a Basilea [il
suo nome è Lucea, ndr]. Fino ad oggi Bulgari si è proposto al pubblico muliebre con
un prodotto logato rotondo, o un Serpenti o
un gioiello: con questo lancio intendiamo
delineare un “segno” femminile che sia innovativo e diventi radicato nella marca.
Comunicazione
La campagna “al femminile” con Carla
Bruni ha ottenuto un ottimo riscontro, per
uno schema ‘indossato’ che ha puntato sul
plus apportato al prodotto dalla prorompente personalità della testimonial. La campagna uomo, invece, l’abbiamo definita internamente ‘genio italiano’, per sottolineare
quanto la creatività italiana costituisca un
valore e l’ingegno nella tecnica orologiera
sia in grado, come nessun’altro elemento, di
creare bellezza. Dunque, una bellezza timeless, non effimera o ridotta a pura appa-
renza, ma il frutto di una capacità tecnica
e ingegneristica, costruita su di un solidissimo savoir-faire.
Difficilmente potevamo illustrare un quadro più chiaro e completo di questo, tale da
consentire una visione inequivocabile di ciò
che Bulgari rappresenta e vuol rappresentare in futuro nell’elitario mondo dell’Alta
Orologeria. Leonardo da Vinci ha ispirato la
suddetta ultima campagna della Casa con la
celeberrima asserzione: “I dettagli fanno la
perfezione e la perfezione non è un dettaglio”. Lo scrittore britannico William Somerset Maugham, in “The Summing Up”, autobiografia scritta nel 1938, affermava: “La
perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa.” Dissentiamo. Partendo dal presupposto che un’opera perfetta
non è di questo mondo, Bulgari, in 130
anni si è costruito come riferimento mondiale indiscutibile di bellezza, creatività, raffinatezza e stile, se permettete, squisitamente italiano e se ciò, per l’alta orologeria,
deve necessariamente sposarsi con il knowhow elvetico, rimane elemento impercettibile ed impalpabile d’appeal sul quale la
noia non potrà avere buon gioco.
Marche di orologi in Italia 2014 l 31