Politica Artigiana 01|2016

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Politica Artigiana 01|2016
periodico dell’Associazione Artigiani Venezia - anno XXIX - n. 01 - 2016 - spedizione in A.P. -70% - DCI VE
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
01|2016
BENVENUTI A GLOBAL VENICE
ARTIGIANATO VENEZIANO 2015: PIÙ OMBRE CHE LUCI !
"ARTIGIANATO SULL’ACQUA, OGGI": UN CONCORSO ED UNA MOSTRA
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[email protected]
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+39 348
348 2656714
2656714
t.
artigiane possano ricevere dosi di competitività traducibili in minori costi di sperimentazione e di prototipazione.
Sono convinto che i FabLab in generale
sono, e lo saranno sempre di più, un luogo aperto, dove si sperimenta e ci si
scambiano idee. Dove il materiale e il virtuale si avvicinano. Un luogo per gente
che vuole prendere un primo contatto e
per gente ad uno step più avanti, che cerca assistenza per le proprie attività.
Un’idea aperta, dunque: un luogo fisico
dove far incontrare le idee .
Le porte di queste "officine 2.0" sono
sempre aperte agli imprenditori artigiani
interessati a sperimentare le loro idee,
curiosi verso queste nuove tecnologie, al
mondo digitale. E la nostra Associazione
ci crede al punto tale da aver stipulato
una convenzione con FabLab Venezia per
l'utilizzo delle macchine a tariffe agevolate che sta già dando risultati insperati.
Quello che fino ad un anno fa mi immaginavo soltanto, e cioè di entrare e vedere
un imprenditore che cerca una soluzione
e un ragazzo che gli si avvicina e insieme
trovano la risposta e magari un nuovo
impiego di quel prodotto, sta diventando
realtà. Luoghi per capire come si può
creare un prodotto vero partendo da una
semplice idea. La sfida non è di quelle
impossibili perché gli artigiani hanno nel
loro DNA la voglia di imparare, sapendo
mettersi in gioco e buttando il loro cuore
oltre l’immaginabile.
il direttore responsabile
Gianni De Checchi
A
QUANDO SI PUÒ COSTRUIRE IL FUTURO
I luoghi del cambiamento hanno una
caratteristica comune: riescono a fare
incontrare le generazioni e i loro saperi.
Uno di questi crocevia è il FabLab Venezia, la nuova "officina 2.0" dove la tradizione incontra l'innovazione, con sede al
parco tecnologico scientifico VEGA a
Marghera che la scorsa settimana ha
festeggiato il suo secondo compleanno.
I FabLab, in tutto il mondo, rappresentano un nuovo tipo di laboratorio dove con
l'aiuto di macchine a controllo numerico,
taglio laser e stampanti digitali, imprenditori artigiani, designer, architetti, ingegneri e creativi di ogni genere possono
produrre rapidamente prototipi e realizzare prodotti finiti in esemplari unici o in
serie molto limitata.
Io ero lì e ho potuto toccare con mano
cosa stiano combinando questi tre ragazzi e ho capito che i nostri metalmeccanici, orafi, vetrai, carpentieri, falegnami,
serramentisti, odontotecnici, calzaturieri, stampatori potranno davvero diventare (ma alcuni lo sono già!!) i clienti privilegiati di questi nuovi faber, di questi
manifatturieri digitali.
Fondamentale sarà fare in modo che i due
mondi si parlino: avvicinare gli artigiani
alle tecnologie digitali attraverso la formazione e la consulenza ma anche attraverso il semplice confronto; alcuni dei
nostri imprenditori stanno già sperimentando le nuove tecnologie e possono quindi raccontare la loro esperienza positiva e
fungere da prezioso volano per gli altri.
Non è un gioco per novelli Peter Pan: le
prime collaborazioni sinergiche sono già
partite e da questo connubio le aziende
POLITICA ARTIGIANA
01|2016
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
editoriale
indice
01|2016
Anno XXIX - n. 1/2016
Iscr.Trib. n. 877
del 12.12.1986
Periodico della Associazione
Artigiani Venezia
Confartigianato
sede centrale
Venezia
Castello S. Lio 5653/4
tel. 041 5299211
fax 041 5299259
Ca’ Savio
via Fausta 69/a
tel e fax 041 5300837
03
editoriale
VENEZIA CHE CAMBIA
MBIA
05
Benvenuti a Global Venice
Lido
via S. Gallo 43
tel 041 5299280
fax 041 5299282
Murano
Campo S.Bernardo 1
tel e fax 041 5299281
14
Vetro, una boccata d’ossigeno!
16
Un portale web per farsi conoscere
25
Lutto nel mondo dell'Artigianato per la scomparsa di "Toni" Marchiori
27
Continuiamo a metterci la faccia !
EVENTI
10
Artigianato sull’acqua, oggi
18
Merry Christmas to all
20
Ritratti artigiani, una battaglia di civiltà
24
Cavallino-Treporti festeggia 15 anni di autonomia
NORMATIVE
17
Etichettatura Alimenti: istruzioni per l'uso
STORIE
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26
"4Nove" di Francesco Pavan, orafo con la passione per l’archeologia
NEWS
Burano
Via S.Mauro 58
tel e fax 041 5272264
Pellestrina
sestiere Zennari 693
tel e fax 041 5273057
direttore responsabile
Gianni De Checchi
vicedirettore
G.B. “Titta” Bianchini
testi a cura di
Claudia Meschini
A
Artigianato veneziano 2015: più ombre che luci !
foto di
archivio Confartigianato
archivio Tostapane
Gianmarco Maggiolini
direzione, redazione
e amministrazione
Castello S. Lio 5653/4
Venezia
progetto grafico
e impaginazione
Fabrizio Berger
www.tostapane.biz
COTTO & CONFARTIGIANATO
27
Timballo di pasta
28
LEGGENDO
POLITICA ARTIGIANA
07
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
RAPPORTO
impianti & stampa
Editgraf srl
www.editgraf.com
Ma a questa Venezia anonima e senza identità
c'è ancora chi DICE NO
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venezia che cambia
Benvenuti a Global Venice
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qui sopra
lo storico laboratorio
del “Nono Colussi”
I take away di pasta cotta al momento e
condita con sughi vari e servita in vaschette
da passeggio vanno a sostituire le più classiche "cicchetterie" veneziane, e le cicchetterie, quelle poche che restano, a loro volta
vanno a rifornirsi dai medesimi grossisti,
tanto che la stessa polpetta di carne la puoi
comperare in Strada Nova come anche a
San Polo, tanto per fare un esempio. Omologate, poi, anche le colazioni che si consumano negli hotel, lo stesso cornetto "global" e non più la torta fatta in casa. La
normativa europea, applicata anche a livello regionale, inerente la somministrazione
di bevande e alimenti, crea infatti troppi
intoppi e "seccature" burocratiche e quindi
titolari e gestori preferiscono evitare di
superare l’esame regionale per ottenere
l’abilitazione S.A.B. (Somministrazione Alimenti e Bevande) e scelgono colazioni già
pronte, omologate e non territoriali. E che
dire poi delle macchinette distributrici di
cibo e bevande varie disseminate ormai
ovunque in una città che dovrebbe essere
emblema dello Slow Food ? Queste macchinette sono troppo spesso purtroppo posi-
zionate proprio davanti a bar e caffetterie,
ironia della sorte ! E, se non bastasse, che
dire poi del pane surgelato che si compera
nei supermercati ? Baguette made in
Romania ovunque !
Per non parlare dei fornai artigiani di Venezia che devono fare i conti con le griffes del
pane, che però non vendono pane fresco,
ma in genere fatto con agglomerati congelati e cotti. Tutto lustrini e vetrine luccicanti,
insomma, ma ben poca sostanza e comunque da turisti e non certo da cittadini.
E ancora, lavanderie a gettoni che nascono
come funghi e vanno a sostituire i lavasecco
tradizionali, e gli store che stanno aprendo
come funghi dove estetisti e visagisti truccano le clienti con la scusa di far testare i
prodotti, ma in realtà fornendo un servizio
specifico e preciso senza esserne autorizzati. Senza voler per questo indagare sugli
attestati in possesso a questi truccatori, c'è
comunque da dire che l'arte del visagista e
dell'estetista richiede professionalità assoluta, sicurezza ed igiene...
Ma a questa Venezia anonima e senza identità c'è ancora chi DICE NO.
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C'E' CHI DICE NO': ECCO UN PICCOLO
EXCURSUS TRA I NOSTRI ARTIGIANI
A Castello 3455, vicino alla Bragora c'è
l'unico pastificio artigianale di Venezia, il
pastificio "Serenissima". Titolare Ivan
De Rossi che ha rilevato la bottega artigiana 14 anni fa, anche a quel tempo un
pastificio, con oltre 30 anni di attività alle
spalle. "Il mio laboratorio artigianale è
dotato di vari macchinari come l'impastatrice, la cappellatrice per fare i tortellini e la taglierina per le tagliatelle, in
realtà il mio è un lavoro prevalentemente fatto a mano, a partire dagli impasti
per il ripieno. La sfoglia della pasta è
lavorata sempre con uova fresche non
pastorizzate e semola di grano duro". La
Torrefazione Girani, la più antica del
centro storico, è nata a Rialto nel 1928 e
da qualche anno si è stabilita alla Bragora in un laboratorio prima adibito a
tipografia, poi ad abitazione ed ora nuovamente declassato a laboratorio. “L'ha
aperta mio padre Giuseppe – spiega
Gigliola Girani titolare della torrefazione
insieme alle figlie Roberta e Laura. “Le
ricette sono ancora quelle del nonno –
spiega Roberta Girani – realizzate anche
con dieci diverse miscele di caffè provenienti essenzialmente dal Centro America, o dall'Etiopia e dall'India. Il tempo
di cottura dipende dalla singola qualità
di caffè, in pratica cerchiamo di valorizzare le specifiche caratteristiche di ogni
tipologia di caffè. La pasticceria "Alla
Bragora" di Roberto Trovò e Anna Lucchini alla Bragora, aperta nel 2006,
autodidatti con passione per la pasticceria, il negozio va molto bene "Prepariamo, insieme al nostro pasticcere Claudio Venturini - vari tipi di torte per
compleanni e cerimonie, le colazioni con
i croissant fatti a mano, biscotteria interamente artigianale, semifreddi e ovviamente paste. Una nostra specialità sono
le frittelle con marsala, uvetta e mele,
un'idea del pasticcere Claudio". Il panificio di Fabio Gaio, a Santa Marta è aperto sin dal dal 1946. "Siamo arrivati alla
quarta generazione - spiega Fabio - ad
aprire l'attività fu mio nonno Giovanni,
poi nel 1987 subentrò mio padre Giuliano e dal 2012 ci lavoro io ed anche mia
figlia Selene che ora lavora con lui. Prepariamo artigianalmente pani classici,
rosette, mantovane, caserecci, pane
integrale con farina macinata a pietra,
ciabattine, pani ai cereali, baguette francesi. Il forno è un pezzo storico, sempre
lo stesso, all'inizio andava a carbone, poi
a legna ed ora a gas".
Un altro panificio artigiano di qualità è
sicuramente il panificio di Matteo Silvestri, in via Garibaldi, aperto nel 2013,
una ditta individuale che opera artigianalmente. "Abbiamo diversi tipi di pane,
quello realizzato con la semola grano
duro ad esempio e poi il pane di segale,
il pane di Merano (farina integrale, di
segale, bianca, semi cumino ed estratto
di malto) e poi focacce di tutti gusti
anche quelle con le "castradue" o il
radicchio e brie, pizzette varie, pasticceria secca e fresca realizzata dal
nostro pasticcere Gianpietro Vallata.
Passando a tutt'altro settore, come non
citare, tra i parrucchieri ed estetisti, gli
stilisti del capello Monika & Umberto
che per la loro riconosciuta abilità hanno ricevuto premi e riconoscimenti
internazionali. Non solo acconciatura
ed estetica nel negozio situato al primo
piano di un palazzetto del '400 a S.Salvador, ma anche shampoo con acqua
desalinizzata su poltrone con massaggio meccanico alla schiena, pedicure
con idrogetti a azono e con relax di
benessere del corpo e il più grande
centro solarium della città con tre trifacciali, doccia e lettino solare. Il tutto
ovviamente a norma ed in totale sicurezza ed igiene.
qui sopra
Roberta e Gigliola Girani
Ecco cosa ci dicono i principali indicatori economici
in nostro possesso (fatturati, guadagni,
livello occupazionale, investimenti)
di Enrico Vettore
Che anno è stato per l'artigianato veneziano, o meglio della Venezia insulare,
dato che, com'è noto, la specificità della Città antica è talmente elevata da non
consentire ragionamenti allargati?
Prima di tentare qualsiasi tipo di bilancio è utile ricordare la tipologia, o
meglio le tipologie di artigianato che
operano nel nostro territorio. Senza
soffermarsi sulle dinamiche in atto che
sono ormai da anni tutte di segno
negativo, concentriamoci sull'articolazione settoriale.
Secondo un approccio da domanda
sono tre i macrosettori che compongono il comparto artigiano operante in
laguna: l'artigianato artistico/manifatturiero (che comprende l'artigianato a
tipica vocazione turistica ), l'artigianato di servizio alle persone e alle aziende (volto a soddisfare principalmente
la domanda dei cosiddetti city users,
tra questi i panificatori, acconciatori, i
cantieri nautici, ecc.) e l'artigianato di
servizi al patrimonio immobiliare (edilizia, impiantistico, officine fabbrili,
falegnamerie, ecc.).
Nonostante la deriva turistica fuori da
ogni controllo di cui è preda la Città
ormai da anni, il suo artigianato non si
può definire, almeno nei numeri, di tipo
turistico dato che ancora oggi il 54%
dell'imprenditoria artigiana si colloca
nel 2° e 3° macrosettore (servizi alle
persone/aziende e al patrimonio
immobiliare).
Fatta questa premessa che aiuta a
capire di cosa stiamo parlando, vediamo cosa ci dicono i principali indicatori
economici in nostro possesso (fatturati, guadagni, livello occupazionale,
investimenti).
Riprendiamo la classificazione per
macrosettori. L'artigianato artistico /
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rapporto
Artigianato veneziano 2015:
più ombre che luci !
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manifatturiero a matrice turistica,
nonostante i 27 (o più?) milioni di presenze turistiche ha ben poco da festeggiare. Questo perchè il turista pernottante, con maggior disponibilità di
tempo e di spesa, che si presume più
acculturato e quindi più incline all'acquisto di prodotti artigiani di qualità
rappresenta solo il 25% del totale.
Troppo poco nonostante i grossi sforzi
da parte dell'Associazione di dare
maggiore visibilità alle proprie botteghe e laboratori eccellenti. Il restante
75% rappresenta il turista escursionista, meglio inquadrato come "mordi e
fuggi", con poco tempo a disposizione,
scarsa comprensione di ciò che sta
visitando e con pochi soldi in tasca
(12,25 euro pro capite a differenza dei
38,55 a disposizione del pernottante).
Questa situazione di stallo si riflette su
all'andamento del settore, che si
caratterizza più per le cessioni che per
le nuove aperture e risulta pesantemente condizionato dai flussi turistici:
chi è nelle principali arterie cittadine
zona realtina, marciana e lista di Spagna) sopravvive; gli altri arrancano.
L'artigianato di servizi alle persone /
aziende è strettamente legato alla
domanda stabile di chi vive, lavora o
studia in Città. Per la categoria più
numerosa, quella dell'acconciatura /
estetica, l'anno appena concluso ha
riservato più ombre che luci: clientela
in calo e sempre meno disponibile alla
spesa, abusivismo dilagante e difficoltà a reperire anche semplici apprendisti hanno prodotto più d'una chiusura e
ridotto al minimo i guadagni di chi resiste. Il settore della grafica/comunicazione, assistenza informatica ha dimostrato una certa vivacità con l'apertura
di nuove attività, pur connotate da una
fragilità congenita e da prospettive
quindi all'insegna dell'incertezza. Per i
settori tradizionali quali fotografi, tecnici radio/TV il 2015 è stato un altro
anno di grande sofferenza; segnali di
stabilità dai pochi calzolai rimasti. In
controtendenza le piccole sartorie
aperte da extracomunitari che hanno
trovato nel settore della riparazione
una nicchia di mercato interessante e
probabilmente duratura.
spartiti il mercato offrendo servizi di
alta qualità ad una determinata clientela particolarmente solvibile.
Due velocissimi focus su due settori
produttivi che per importanza e particolarità meritano un ragionamento a
parte: vetro artistico di Murano e settore alimentare con vocazione all'export.
Per il primo il 2015 verrà ricordato
come anno dell'emergenza ambientale
che rischia di dare il colpo di grazia ad
un settore che ha vissuto in questi anni
di crisi una scrematura senza precedenti. Per il secondo vola la produzione
con un +10,2% rispetto all'anno precedente con i prodotti dolciari tipici a fare
da traino.
Dal punto di vista occupazionale anche
qui luci e ombre. Le prime sono rappresentate da un deciso calo pari al
38,4% delle ore totali di cassa integrazione; in particolare si registra nel corso del 2015 una vistosa riduzione del
ricorso alla cassa integrazione straordinaria e della cassa integrazione in
deroga. Le ombre purtroppo riguardano i licenziamenti da parte di alcuni
settori che non ripartono, tra questi gli
edili e le officine fabbrili. Impulsi di
luce anche dal Jobs Act dove gli incentivi fiscali hanno determinato un
aumento della sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato del 4,2%
rispetto al 2014.
Chiudiamo con il credito, la benzina
per chi fa impresa. L’anno 2015 ha rappresentato per il credito alle imprese
un nuovo punto di partenza. Questo in
quanto l’opera di “pulitura” effettuata
negli anni precedenti dalle banche nei
confronti delle imprese non più sane
ha permesso al mercato di riprendersi.
Sono ripartite, seppur con moderazione, nuove operazioni di investimento
che rappresentano un segnale incoraggiante per il futuro: dobbiamo infatti ricordarci che per oltre tre anni il
ricorso al credito da parte delle aziende artigiane era quasi unicamente
destinato al pagamento delle tasse!
Anche il fatto, poi, che il nostro territorio si sia salvato dai noti disastri bancari balzati agli onori della cronaca
recente, va visto positivamente. Tutto
fa brodo.
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Per l'artigianato di servizio al patrimonio immobiliare il quadro si presenta
quanto mai variegato. A differenza del
processo di desertificazione che ha
cancellato interi settori nel resto della
provincia, la "crisi del mattone" ha
avuto un 'impatto decisamente meno
devastante nel territorio lagunare. Il
contesto è sempre quello delle vacche
magre, data la perdurante assenza dei
fondi della legge speciale: una boccata
d'ossigeno è arrivata degli sgravi fiscali per ristrutturazioni e interventi sul
risparmio energetico che ha dato un
po' di sprint alla domanda privata. Dal
pubblico, invece, poco o nulla. La sensazione è quella di un tirare a campare
generale dove gli impiantisti sembrano
sfangarla un po' di più di edili e falegnami, il cui problema principale è
sempre quello di incassare i corrispettivi dei lavori eseguiti. Riscontri invece
positivi dai tappezzieri, i quali ormai
ridotti a meno di una decina, si sono
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Fotografie e video in mostra per immortalare e celebrare
i mestieri artigiani di Venezia
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In occasione del suo settantesimo anno
di fondazione l’Associazione Artigiani
Venezia - Confartigianato ha organizzato il concorso e poi la mostra, allestita
lo scorso gennaio in sala San Leonardo,
a Cannaregio, "Artigianato sull’acqua,
oggi". Un modo per far sì che i giovani si
avvicinino sempre di più ai mestieri artigianali, comprendendo sia le difficoltà
che la bellezza del mettere al servizio
del pubblico una propria arte, anche
attraverso l'uso delle mani. Allo stesso
tempo i ragazzi hanno avuto anche l'opportunità di riscoprire il valore di un
"click" fotografico, indugiando per scoprire, pensare e scattare una foto e
quindi valorizzare anche quell'aspetto
che con i cellulari di oggi è diventato
immediato.
"Artigianato sull’acqua, oggi" è stato
soprattutto un "contenitore" di idee per
valorizzare la bellezza e l’importanza
dell'artigianato veneziano attraverso la
conoscenza dei suoi mestieri nelle loro
forme più vere e autentiche. La mostra,
organizzata in collaborazione con la
Municipalità di Venezia Murano Burano,
il circolo fotografico "La Gondola" e
allestita da Fabrizio Berger, ha presentato le migliori opere fotografiche selezionate a seguito di specifico concorso a
cui hanno partecipato gratuitamente
una trentina di giovani di età compresa
tra i 18 e i 30 anni. I partecipanti, attraverso l’arte della fotografia, hanno
potuto così esplorare nell'intimo la Città storica entrando nei laboratori e nelle botteghe artigiane, con l’acqua a rap-
eventi
Artigianato sull’acqua, oggi
qui sotto
Gianni De Checchi, Manfredo
Manfroi durante l’ inaugurazione
della mostra
nella pagina a sinistra,
Artigiani&Makers
di Benedetta Socal, fotografia
vincitrice del concorso
estetica delle fotografie, tutti i giovani
sono stati capaci di cogliere il senso del
concorso e trasmetterlo, cioè la vita
intima e vera della città attraverso l'arte artigianale e il prezioso collegamento con l'acqua, elemento inscindibile a
Venezia. Siamo orgogliosi di questi
ragazzi e auspichiamo che ciò che è iniziato un po' per gioco oggi, possa proseguire un domani, cioè che questi giovani portino avanti e diffondano il valore e
l'importanza del nostro artigianato
locale. E chissà che qualcuno si appassioni e decida di intraprendere qualcuno
degli storici mestieri veneziani"
La mostra fotografica e il concorso,
sono da considerarsi parte e integrante
del progetto ANCORARTIGIANI, promosso da Confartigianato Venezia con il
sostegno della Camera di Commercio di
Venezia Rovigo Delta Lagunare, finalizzato alla promozione e tutela dei settori
dell’Artigianato veneziano. In sintesi il
progetto, articolatosi nel secondo
semestre del 2015, ha previsto la promozione e l'incentivazione nei confronti
dei giovani e della cittadinanza in genere della cultura del laboratorio come
luogo del saper fare nelle sue diverse
forme per la trasmissione di una conoscenza vera dell’operare artigiano svincolata da stereotipi e luoghi comuni.
Sempre in sala San Leonardo sono stati proiettati i video "Ritratti", una serie di
cortometraggi attraverso i quali gli artigiani intervistati raccontano se stessi e i
loro mestieri. Una panoramica, quindi,
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qui sopra
la vincitrice del Concorso
fotografico Benedetta Socal
riceve il premio dai membri
della giuria (da sinistra Andrea
Martini, Manfredo Manfroi,
Gilberto Dal Corso)
presentare l'elemento indissolubile.
Un'apposita Commissione scelta tra
personalità con provata esperienza artistica, estetica e fotografica, nonché
conoscitori dell’artigianato locale, ha
preso quindi visione delle immagini in
concorso vagliando i lavori ritenuti più
meritevoli per esecuzione, originalità,
tecnica, gusto e capacità innovativa. Le
fotografie selezionate sono state esposte all’interno della mostra a San Leonardo, visitabile fino allo scorso 24 gennaio. A guidare la commissione, il
presidente del Circolo "La Gondola",
Manfredo Manfroi, insieme a Andrea
Martini, Marino Folin, Gilberto Dal Corso e Fabrizio Berger. "E' stato veramente difficile per la giuria scegliere tra le
opere pervenute - ha detto Gianni De
Checchi, segretario di Confartigianato
Venezia - perchè oltre alla bellezza
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sull’artigianato veneziano d’eccellenza.
Un'idea di Venezia con un minimo di
funzioni vitali, che tenti di smarcarsi
dall'immagine di parco a tema a cui
sembra inesorabilmente destinata, è
imprescindibile da una determinata
soglia di aziende artigiane che operano
nel territorio insulare con prodotti d'eccellenza. Purtroppo i numeri, ma anche
la percezione di chi abita o lavora in
Centro Storico (i city users), dicono che
ci stiamo pericolosamente allontanando da questo indicatore di vitalità minima urbana verso un punto di non ritorno. Anche per questo motivo
Confartigianato Venezia ritiene indispensabile dare visibilità e voce alle
tante espressioni dell’artigianato di
qualità ancora attive nel capoluogo
lagunare: da queste premesse è nata
l'iniziativa "Ritratti". A testimonianza di
un sapere e di un saper fare da tutelare
e sostenere ad ogni costo. I cortometraggi sono stati realizzati da Giovanni
Pellegrini, giovane regista veneziano
con la collaborazione di Chiara Andrich.
L’iniziativa, gestita da Tostapane Studio
e coordinata da Fabrizio Berger, grafico
artigiano e curatore della mostra, si
inserisce sempre nel progetto ANCORARTIGIANI finalizzato alla promozione
e tutela dei settori dell’Artigianato veneziano. Tra i cortometraggi in visione
anche "NascostameNte", un affresco
corale della città nascosta di Venezia
realizzato nel 2013 da Valentina Confuorto, operatrice culturale, musicista e
videomaker. Veneziana d’adozione,
l'autrice ha voluto raccontare le piccole
realtà artigianali, a pochi passi da casa.
Ne nasce un affresco corale, non esaustivo, ma emblematico. La colonna
sonora è duplice: una, melodica realizzata ad hoc con strumenti facilmente
trasportabili per le calli (chitarra, glockenspiel e voce); l’altra, nata dal montaggio ritmico dei suoni creati dagli artigiani con il loro lavoro. Il video ha
ricevuto diversi riconoscimenti. Nel
2013 ha vinto il 1° premio del Video
Concorso Francesco Pasinetti - sez. "Il
lavoro ieri e oggi". E' stato inoltre proiettato al cinema "Astra" del Lido tra gli
eventi collaterali della 70° Mostra del
Cinema, oltre ad arrivare finalista nel
Festival Cortocorrente. Nel 2014 è stato
proiettato per il Festival Venice&Video e
per il Ca’ Foscari Short Film Festival,
arrivando inoltre finalista alla Short
Film Connection.
LE FOTO DI SERGIO DEL PERO
A San Leonardo, oltre alle opere dei giovani partecipanti al concorso sono state
esposte anche alcune fotografie di Sergio Del Pero, un'interessante retrospettiva dedicata ai mestieri tradizionali che
caratterizzano le realtà artigiane locali.
Diplomatosi all’Istituto Statale d’Arte dei
Carmini a Venezia, Sergio Del Pero iniziò l’attività di artigiano ebanista che
svolse per più di sessant’anni. Nel 1933
si trasferì a Mestre iniziando a fotografare per puro diletto; verso la metà degli
anni '50, grazie all’incoraggiamento
degli amici Angeloni e Bruno, entrò a far
parte del Circolo fotografico "La Gondola" in uno dei momenti di maggior fulgore del sodalizio da cui uscì nel 1961
per partecipare alla breve vicenda del
a destra
Solitudine in compagnia
di Dumitru Paiul fotografia
seconda classificata
circolo "Il Ponte". Iniziava nel frattempo
la stagione dei concorsi e dei successi;
collezionò oltre ottocento premi ed
ammissioni in ogni parte del mondo Russia, Francia, Spagna, Belgio, Germania, ecc. - oltre che naturalmente in Italia. Fu insignito di tutte le onorificenze
possibili: Maestro della Fotografia Italiana, Artista ed Eccellenza della Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica. Rimase comunque personaggio
schivo e modesto, né il crescente successo lo indusse ad avviarsi alla carriera professionistica; rare le mostre personali ciò che gli impedì di farsi
conoscere appieno presso la critica ed il
grande pubblico. Morì a Mestre nel 1987
per i postumi di un grave incidente. Nel
1996 la vedova, signora Licia, donò
all’Archivio della Gondola l’ingentissimo
fondo fotografico il cui riordino permise
finalmente di mettere a fuoco l’eccezionale qualità dell’opera di Del Pero. Si
decise di portarla a conoscenza del pubblico con un’importante serie di mostre
a Venezia, Mestre, Padova, Marsiglia,
Montpellier nonché attraverso conferenze e dibattiti. Grazie anche a quest’azione, Sergio Del Pero tornò all’attenzione della critica ed è considerato
oggi fra i maggiori fotografi italiani di
ogni tempo. La presente rassegna ha
riguardato uno dei tanti percorsi intrapresi dall’Artista, il lavoro artigianale,
che in parte rispecchia la sua osservazione della società vista senza sublimazioni estetiche né paternalistiche
interpretazioni ma con accorata e lucida
partecipazione.
I PREMIATI
politica artigiana • 01/2016
nella pagina a sinistra
Sull'onda della tradizione
di Elena Costantini fotografia terza classificata
13
Primo classificato:
Artigiani&Makers
di Benedetta Socal
(premio di mille euro)
La fotografa risolve in modo esemplare
una tipicità artigianale della più autentica tradizione veneziana con ottimo uso
del mezzo tecnico ed eccellente capacità compositiva. Viene inoltre premiato
anche l'insieme delle foto presentate,
tutte di buona qualità.
Secondo classificato:
Solitudine in compagnia
di Dumitru Paiul
Si premia la buona composizione, la
scelta dell'ambientazione e un'illuminazione che descrive un sapiente lavoro
artigianale.
Terzo classificato:
Sull'onda della tradizione
di Elena Costantini
Si sottolinea la coraggiosa ed efficace
scelta dell'utilizzo del bianco e nero e
l'uso sapiente dello scatto.
politica artigiana • 01/2016
Da Ebav contributi per far fronte alle spese sostenute
per emissioni non inquinanti
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Sono centossessanta le aziende del
vetro operanti in isola di cui il 38% classificabili come prime lavorazioni (fornaci); una vetreria su quatto in Italia è
localizzata Murano; 165 milioni di Euro
è il fatturato 2015: di questo il 40% proviene da domanda extra nazionale,
1.100 gli occupati. Questi i numeri di
Murano, di un settore, quello del vetro
artistico, che intravede timidi segnali di
ripresa dopo una lunga recessione iniziata ben prima del 2008. Ma se il comparto economicamente sta con fatica
tentando di rialzare la testa, un'altra
spada di Damocle potrebbe dare il definitivo colpo di grazia. Parliamo del giro
di vite impresso dall'Europa sulle limitazioni alle emissioni di fumi in atmosfera che rischia di cancellare una storia millenaria. "Comprendiamo bene le
esigenze di tutela dell'ambiente e della
salute della popolazione - commenta
Andrea Della Valentina, presidente del
settore vetro di Confartigianato Venezia
- ma, anche in concerto con gli organi
ispettivi, dobbiamo assolutamente trovare delle soluzioni condivise e graduali che salvaguardino la produzione e
l'occupazione. L'alternativa è sparire".
Cambiamenti nei processi produttivi e
nelle componenti utilizzate sembrano
comunque inevitabili e il settore, di questo, ne sta prendendo coscienza. "Siamo pronti a fare la nostra parte, ad investire in nuove tecnologie e in
formazione del personale - spiega
Simone Cenedese, presidente del settore vetro di Confartigianato Veneto - in
quest'ottica abbiamo giocato d'anticipo
e con una azione di lobby abbiamo chiesto ad Ebav di mettere a bilancio dei
fondi per rimborsare almeno in parte le
ingenti spese a cui le aziende andranno
incontro per adeguarsi ai rigidi parametri ambientali disposti dalla Ue". Ebav
ha accolto la sfida attivando un nuovo
servizio all'interno del fondo ambiente
destinato a contributi su spese sostenute per il miglioramento delle performance ambientali relative alle emissioni in atmosfera per le attività di
produzione vetraria, attraverso adeguamenti impiantistici, aggiornamenti e/o
implementazioni software dei sistemi di
registrazione e trasmissione dati, compresa l'assistenza e la consulenza tecnica. "Il servizio - conclude Claudio
Tiozzo, presidente del comitato Ebav
vetro - prevede un contributo dell'80%
dei costi sostenuti con un massimo erogabile di 450,00 euro all'anno e sarà
rapporto
Vetro, una boccata d’ossigeno!
attivo per le annualità 2015 e 2016. Questa operazione non rappresenta certo la
risoluzione ai problemi delle aziende
del settore, ma va vista come una boccata d'ossigeno e un incentivo per gli
imprenditori a non mollare".
NUOVA DISPOSIZIONE DELLA REGIONE:
"IL VETRO È "DOC" SOLO SE FATTO A MURANO"
Operatori soddisfatti: finalmente distinte le produzioni dell'isola da quelle fatte
altrove. Nasce il nuovo distretto del
Vetro di Murano e del Vetro del Veneziano. Lo ha stabilito la Regione affidandosi, quale punto di riferimento, al Consorzio Promovetro. Ma la vera novità è
legata al riconoscimento della specificità del prodotto realizzato sull'isola,
rispetto a quello creato in terraferma.
Un elemento rivendicato da più parti,
non ultimo il presidente di Confindustria Vetro che la scorsa settimana aveva ribadito la necessità di questa divisione. La nuova conformazione del
distretto sul vetro tiene infatti conto in
particolare della peculiarità della lavorazione del vetro artistico realizzata a
Murano, che gode già di una tutela specifica attraverso il marchio regionale
Vetro Artistico Murano, rispetto al vetro
realizzato nella terraferma veneziana
che comprende anche alcuni Comuni
della provincia di Padova e di Treviso.
"Come ben riporta la legge della Regione che istituisce il marchio, solo le
aziende che producono vetri artistici a
Murano possono fregiarsi di un marchio
che garantisce l'origine muranese del
prodotto. Il vetro di Murano in altri termini è fatto solo a Murano - sottolinea il
presidente di Promovetro, Luciano
Gambaro - la stessa logica che ha portato la Regione a ridefinire i nuovi
distretti, affiancando al vetro artistico di
Murano il vetro veneziano, proprio per
dare importanza e dignità alle aziende
del settore operanti soprattutto in provincia, ma rimarcandone la differenza".
Soddisfatto Lucio De Majo, presidente di
Confindustria Vetro: "Finalmente è stata riconosciuta questa differenza basilare. Il fatto che l'ambito del distretto
sia stato esteso, dimostra come si possano mettere in piedi politiche di area
vasta, che travalichino i limiti territoriali della produzione classica garantita
dal marchio d'origine". Un cambiamento che da Confartigianato Venezia, il
segretario Gianni De Checchi giudica
come "una buona notizia per le aziende
di Murano. Adesso non ci resta che
attendere fiduciosi la pubblicazione e il
finanziamento dei bandi da parte della
Regione per presentare progetti che
possano portare beneficio all'isola".
politica artigiana • 01/2016
a sinistra
Luciano Gambaro,
presidente di Promovetro
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politica artigiana • 01/2016
Solo il 65% degli artigiani sfrutta le potenzialità della rete
e dell'e-commerce. Al via una partnership con il portale
VeneziaUnica
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Confartigianato, grazie ad una collaborazione
stipulata con Vela e Qui! Group, ha deciso di istituire un portale web che favorisca le realtà veneziane a farsi conoscere agli occhi dei turisti e allo
stesso tempo potendo vendere i propri prodotti e
servizi.
Gli artigiani di Venezia sono difatti poco informatizzati. Solo il 65% sfrutta le potenzialità della
rete e dell'e-commerce, anche se fino a cinque
anni fa il numero era sensibilmente più basso
attestandosi al 35%.
"Questo passaggio si è reso necessario - spiega
ieri Gianni De Checchi, segretario della Confartigianato - perché se durante la metà degli anni
'80 gli artigiani erano 2700, ora sono calati a
1800, di cui il 20% circa operano nel comparto
artistico-creativo".
La collaborazione con Vela permetterà agli artigiani la possibilità di comunicare la propria attività sul portale VeneziaUnica, il portale di e-commerce dove si possono acquistare svariati
servizi. "Vela ha incrementato il suo fatturato del
50% ed entro l'anno contiamo di sorpassare i 6
milioni di euro - ha raccontato Piero Rosa Salva,
presidente di Vela - si tratta di un segnale che
dimostra come le persone si affidino al nostro
strumento non solo per i biglietti del trasporto
pubblico".
La collaborazione con Qui! Group, azienda che si
occupa di distribuzione dei titoli di servizio, permetterà di sfruttare le sue competenze per mettere a sistema un servizio di acquisto basato su
coupon, differenziandosi però da Groupon o da
altri operatori del settore.
A ciò si aggiunge il sito www.makersofvenice.it,
una vetrina dell'eccellenza veneziana fortemente
voluta da Confartigianato, che si compone di tre
parti. La prima, "discoveringartigianato", mira a
fornire 10 itinerari in tutta la città, da Cannaregio
a Dorsoduro, passando per le isole e Castello, in
cui i turisti potranno conoscere una Venezia differente dalla solita cartolina. In tutto per ora
sono circa cento gli artigiani coinvolti, i quali,
avendo sottoscritto un disciplinare di conformità,
potranno far conoscere la realtà creativa veneziana grazie al web. La seconda componente
riguarda i nizioleti, che fornirà un servizio relativo alle emozioni e sensazioni lagunari, invitando
i turisti a scoprire la storia e la toponomastica
delle caratteristiche indicazioni veneziane. La
terza parte riguarda l'élite della cultura culinaria
e non solo, presente nella città lagunare.
rapporto
Un portale web per farsi conoscere
Alla luce dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE,
Confartigianato Venezia ha organizzato un convegno per
informare sulle modalità applicative delle nuove norme
Francesco Palmisano
Si è svolto lo scorso 1 dicembre al
Don Orione Artigianelli, in campo
S. Agnese, un convegno aperto al
pubblico inerente le novità riguardanti l'etichettatura degli alimenti.
Tra i principali cambiamenti intro-
dotti dal Regolamento Ue 1169/2011 vi è
l'obbligo di indicare ai clienti l'eventuale presenza di ingredienti allergeni contenuti sia nei prodotti venduti allo stato
sfuso che in quelli preincartati e confezionati; destinatari di tale responsabilità sono pertanto gli esercizi alimentari
artigianali e commerciali ma anche i
pubblici esercizi, bar e ristoranti, per
quanto riguarda la somministrazione
sul posto.
Obiettivi del convegno, realizzato con il
contributo EBAV (Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto), sono stati anzitutto sensibilizzare i consumatori verso una scelta d'acquisto consapevole e
al contempo diffondere tra gli operatori le nozioni riguardanti l'etichettatura
dei prodotti alimentari in linea con
quanto previsto dalla normativa. L'articolato programma ha messo in evidenza le novità introdotte dal Regolamento UE, la questione allergeni,
l'etichettatura degli additivi e dicitura
del lotto, le problematiche e le possibili soluzioni inerenti i prodotti confezionati, sfusi e preincartati. Relatori del
convegno Francesco Palmisano, dirigente settore Alimentazione di Confartigianato Venezia, Serena Baldan,
responsabile del settore igiene e sicurezza Artambiente e Giuseppe De Giovanni, esperto in materia di legislazione alimentare che ha effettuato un
intervento in cui, oltre a presentare le
principali novità introdotte dalla normativa, ha fornito concrete indicazioni
agli operatori riguardo le informazioni
da garantire ai clienti dell'eventuale
presenza negli alimenti di ingredienti
allergeni.
politica artigiana • 01/2016
normative
Etichettatura Alimenti:
istruzioni per l'uso
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politica artigiana • 01/2016
Alla Zattere la prima edizione della mostra
artistico artigianale di beneficenza
eventi
Merry Christmas to all
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Si è svolta dal 12 al 20 dicembre nella
Sala Tiziano, un’area di 150 metri quadrati che si affaccia sul chiostro rinascimentale del Centro Culturale Don
Orione Artigianelli alle Zattere, la prima edizione della mostra "Merry Christmas to all'', promossa dal Concave,
Consorzio Compagnia Alberghi Venezia, per sostenere le eccellenze Venice
Style. Coordinata dalla giornalista
Alessandra Cicogna, la mostra presentava oltre 40 opere frutto di una selezione di artisti, artigiani e marchi veneziani, alcuni consolidati nel panorama
internazionale e altri debuttanti. Tutti
pezzi degni di essere considerati eccellenze della produzione Made in Venice,
in alcuni casi spunti per regali natalizi,
in altri splendidi oggetti da ammirare.
In mostra anche le belle immagini realizzate dal fotografo Roberto Moro di
Picoplano, autore anche delle foto di
questo articolo.
Tra gli oggetti in esposizione alcune
creazioni della fashion designer Antonia
Sautter, ideatrice del Ballo del Doge,
pezzi dell'archivio della stilista Roberta
di Camerino, 50 metri di Merletti di ACS
Murazzo di Pellestrina, realizzati nel
2007 per il Guiness del merletto più lungo al mondo, forcole e idee regalo de il
qui sotto
particolare di Maschera di Beba
a destra
Alberta Lombardi in arte Beba
politica artigiana • 01/2016
sotto
alcune opere da Lamon Marmi
Venezia
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Forcolaio Matto, Piero Dri, giovane
"remer" di Venezia, maschere di Carnevale dell'artista Beba, alias Alberta
Lombardi, capi di alta moda della Collezione Privata Venezia di Cristina Smafora, Design da passeggio di Michela Bortolozzi, lecca-lecca artistici che
riproducono palazzi, chiese e ponti di
Venezia e poi ancora bicchieri incisi a
mano di Orsola Foscari Widmann Rezzonico, fotografie di Roberto Moro,
Picoplano, gioielli artigianali di Laura
Santoro, tessuti di Rubelli, oggetti natalizi della Vetreria artistica Dipi ed oggetti natalizi della Vetreria artistica P.M.G.
Fratelli Pitau ed infine Lamon Marmi
Venezia, sculture e complementi d’arre-
do in marmo e pietra degli artisti
Andrea Cazzagon e Carlo Lavagna. Nella adiacente Chiesa di Santa Maria della Visitazione, collegata al Centro, era
possibile ammirare il bel Presepe realizzato da un sacerdote dell’Opera Don
Orione, Don Bruno Libralesso.
L'entrata all'esposizione era gratuita
ma, volendo, si poteva lasciare una
donazione per il Centro Don Orione di
Chirignago-Venezia che attualmente
ospita 67 disabili residenti e 40 diurni.
L'iniziativa benefica è nata per supportare l'opera del Don Orione per aumentare gli spazi dedicati ai disabili e ad
attrezzare la palestra con nuovi strumenti per la riabilitazione.
politica artigiana • 01/2016
Presentati alla Casa del Cinema di San Stae cinque cortometraggi
sull'artigianato di eccellenza
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Una certa idea di Città con un minimo di
funzioni vitali, che tenti di smarcarsi dal
parco a tema a cui sembra inesorabilmente destinata, è imprescindibile da
una determinata soglia di aziende artigiane che soddisfano i bisogni di una
comunità.
Purtroppo i numeri, ma anche la nostra
percezione, ci dicono che ci stiamo pericolosamente allontanando da questo
indicatore di vitalità minima urbana verso un punto di non ritorno. Nonostante
tutto, o forse proprio per questo, abbiamo ritenuto importante dare visibilità e
voce alle eccellenze del nostro artigianato con questa iniziativa pilota che ci
auguriamo possa avere un seguito.
"Siamo convinti - spiega Gilberto Dal
Corso, presidente di Confartigianato Venezia - che la salvaguardia dell'artigianato veneziano passi attraverso azioni di
concreto rafforzamento della sua presenza. Molto pragmaticamente aiutando
chi fa impresa, chi opera nella bottega,
laboratorio, officina a continuare a fare
quello che ha sempre fatto, cercando di
risolvergli, almeno in parte, i piccoli e
grandi problemi di ogni giorno".
"Con l'iniziativa "Ritratti" - conclude
Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato Venezia - presentata in occasione di una conferenza stampa tenutasi lo scorso 11 novembre con la collaborazione di Circuito Cinema, gli artigiani intervistati si raccontano ma soprattutto portano avanti una battaglia di
civiltà: anche per questo noi li ringraziamo".
I cortometraggi sono stati realizzati da
Giovanni Pellegrini, giovane regista veneziano con la collaborazione di Chiara
Andrich. L'iniziativa, coordinata da Fabrizio Berger, grafico artigiano, si inserisce nel progetto ANCORARTIGIANI finalizzato alla promozione e tutela dei
settori dell'Artigianato veneziano.
in queste pagine
fotografie dal backstage dei set
eventi
Ritratti artigiani, una battaglia di civiltà
ordinata su misura; ogni opera viene realizzata a mano, le forcole con un unico pezzo di legno (noce, ciliegio, pero), i remi sono realizzati in legno di ramin e
presentano caratteristiche di leggerezza e rigidità in
modo da risultare i più efficienti possibili nella spinta
dell'imbarcazione.
Paolo Brandolisio
remer
Il laboratorio di Paolo Brandolisio a Castello ha origini antiche: precedentemente era appartenuto al grande maestro Giuseppe Carli la cui famiglia aveva realizzato remi nello stesso luogo per almeno due generazioni. Tutta la produzione di forcole e remi può essere
Dogal
produzione di corde musicali
Produce a mano corde per strumenti musicali fin dal
1950. Specializzata in corde per violino, viola, violoncello, contrabbasso sia da studio che a livello concertistico. Anche se sono passati più di 50 anni dalla fondazione della società, la maggior parte del processo di
produzione è ancora fatta a mano, con tolleranze minime sull'intera lunghezza di ogni corda, come solo le
eccellenti mani di abili artigiani di corde possono fare.
Oltre alla sede storica di Santa Croce 2004/A da qualche anno è attivo un laboratorio a Marghera.
Fonderia Artistica Valese
Fondata da Luigi Valese nel 1913, l'azienda si trova a
Cannaregio 3535 a Madonna dell'Orto. Il sistema di lavorazione usato è il più tradizionale, in sabbia. Viene
utilizzata soprattutto la sabbia di Fontainbleu (la staffa). L'azienda è una delle ultime rimaste che eseguono la formatura a tassello.
Vianello Pavimenti
terrazzi alla veneziana
Fondata nel centro storico nel 1997 da due fratelli che
con entusiasmo concretizzano la propria esperienza
professionale nel settore dei pavimenti in terrazzo alla veneziana. Mission dell'azienda è preservare il metodo originale della semina, continuare la ricerca di
innovazioni tecnologiche, applicare le antiche tecniche
di lavorazione nell’ottica del rispetto degli ambienti
storici.
politica artigiana • 01/2016
Mario Berta Battiloro
battiloro
Mario Berta Battiloro nasce nel 1969 con la volontà di
continuare l’antico mestiere di famiglia iniziato nel
lontano 1926. Nello storico laboratorio artigianale di
Cannaregio, oro, argento ed altri metalli preziosi, vengono trasformati in sottilissime foglie, adatte ad applicazioni in molteplici settori. Punti cardine dell’azienda
sono la produzione artigianale, che consente di soddisfare le richieste più esigenti e la lavorazione manuale, che permette di ottenere una qualità superiore del
prodotto finito. L’azienda si rivolge a professionisti che
operano nel settore dell’arte, dell’alimentare, della
cosmesi, dell’arredamento.
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politica artigiana • 01/2016
La collezione Foreverfemme nasce dalla passione di Francesco
Pavan per la sperimentazione sui materiali naturali
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Francesco Pavan, titolare del laboratorio orafo "4Nove", in via Caneve 42 a
Mestre, è nato a Venezia nel 1962 e si è
diplomato all’Istituto d’Arte in "Arte dei
metalli e dell’Oreficeria". Ha iniziato la
sua attività nel 1983 a Mestre, spaziando dalla gioielleria moderna a quella
antica e sperimentando molte tecniche
tra cui lo sbalzo, il cesello e la fusione a
cera persa.
La sua passione per l’archeologia è stata veicolo di importanti collaborazioni
con musei e università all'interno di
laboratori di archeologia sperimentale e
gli ha permesso di partecipare ad eventi di livello internazionale come la Borsa
Mediterranea del Turismo Archeologico
di Paestum in molte edizioni.
L'archeologia sperimentale è una disciplina che si occupa di verificare sperimentalmente le ipotesi storico-archeologiche delle tecniche costruttive e di
fabbricazione di antichi manufatti. Svolge un'attività complementare all'ar-
cheologia classica al fine di comprendere gli aspetti funzionali dei reperti
legati al contesto sociale delle comunità del passato.
"Nel mio atelier - spiega Pavan seguiamo il cliente sia per la creazione
di pezzi unici personalizzati, curando il
design e la realizzazione, sia per l'acquisto di gioielli già presenti nel mio
punto vendita. Tutti i gioielli sono eseguiti mediante le tecniche di lavorazione tramandate dal passato della migliore tradizione orafa veneziana che si
completano con quelle innovative dell'oreficeria moderna". Ogni gioiello è
quindi frutto di una sintesi di una lunga
tradizione artigianale e di una continua
ricerca sui materiali. Per questo ogni
pezzo è unico, perché è realizzato singolarmente e manualmente curandone
tutti i dettagli stilistici e tecnici.
Per quanto riguarda la gioielleria classica, la "4Nove" propone lavorazioni
preziose come il filo d’oro a punto ago
storie
"4Nove" di Francesco Pavan, orafo
con la passione per l’archeologia
a destra
Bracciale in ambra
veneziano e spilla Moretta in oro bianco
con zaffiri rosa e diamanti con testa in
ebano intagliata a mano. I gioielli
moderni sono rivolti ad esaltare l'eleganza dell’oro e la sua plasmabilità.
Colori delicati e composizioni essenziali danno risalto alla ricercatezza del
metallo e al design distintivo.
"La passione per l'archeologia - aggiunge Pavan - mi ha portato ad approfondire la conoscenza delle tecniche dell'oreficeria antica a partire dall'età del
bronzo fino ai giorni nostri. Queste
influenze storiche si ritrovano in molte
delle mie creazioni, liberamente ispirate a ritrovamenti archeologici come
monili rinvenuti nella regione della Bat-
triana o appartenuti a importanti civiltà
come gli Sciti e gli Egizi.
La collezione Foreverfemme nasce dalla passione di Francesco Pavan per la
sperimentazione sui materiali naturali,
vista nell’ottica dell’evoluzione storica e
dell’implementazione della conoscenza
ed è la naturale emanazione della sua
creatività, che con una parola lui stesso
definisce Naturarcheodesign.
Tutte le creazioni Foreverfemme sono
realizzate artigianalmente all’interno
del laboratorio e seguite personalmente da Francesco che ne cura ogni più
piccolo dettaglio.
Artigianalità, tecnica, studio e ricerca
sono le parole che muovono ogni creazione che nasce all’interno del laboratorio. Dal design alla progettazione, fino
a giungere alla realizzazione finale, ogni
passo è volto alla valorizzazione della
naturale estetica dei materiali usati
nella collezione. Le creazioni Foreverfemme impiegano tre materiali naturali
che vengono lavorati all’interno del
laboratorio: ambra del Baltico, avorio
fossile di mammut siberiano e palco
caduco di daino.
Grazie alla specifica esperienza di laboratorio, è nata la collaborazione con
associazioni di archeologia sperimentale per la realizzazione di corsi didattici
all’interno di musei archeologici italiani
ed esteri, per illustrare le antiche tecniche usate dall’uomo per lavorare i
diversi materiali naturali.
politica artigiana • 01/2016
sotto
Orecchini merletto
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eventi
Cavallino-Treporti festeggia 15 anni
di autonomia
politica artigiana • 01/2016
Il sindaco Roberta Nesto: "Cavallino-Treporti è un
comune autonomo da 15 anni e non possiamo
permettere che l’autonomia ci venga toccata"
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La nostra autonomia non dovrà essere
messa in discussione o ridotta in alcun
modo". Con queste parole si è espressa il sindaco Roberta Nesto, in occasione della ricorrenza del 13 dicembre
che ha trasformato CavallinoTreporti
da quartiere a Comune autonomo,
ribadendo la scelta autonomista fatta
nel 1998 dai residenti del litorale
rispetto alla città di Venezia attraverso
il referendum. Il 29 marzo del 1999 la
legge regionale numero 11, ha poi sancito la nascita del nuovo Comune.
Nell’occasione è stato convocato il
Consiglio Comunale che ha poi onorato
una serie di cittadini che si sono contraddistinti nel territorio attraverso il
loro lavoro e il loro impegno ricevendo
per questo un encomio. A ricevere la
cittadinanza onoraria l’artista Saverio
Barbaro, pittore e scultore pluripremiato per le sue opere sul litorale, e la
stazione dei carabinieri di CavallinoTreporti. Conferimenti postumi invece
a Giannino Targhetta, fondatore della
Croce Verde locale, a Renzo Vanin,
figura politica di spicco, e a don Giorgio
Barzan, arciprete della parrocchia della SS. Trinità di Treporti.
Un riconoscimento particolare è andato anche ai Civici Pompieri Volontari.
Poi sono stati consegnati gli encomi a
Serafino Smerghetto, promotore del
movimento per l’autonomia di Cavallino-Treporti, e al cavalier Roberto
Dorizza. Ai bambini e ragazzi delle
scuole dell'istituto comprensivo Daniele Manin è stata consegnata una pettorina catarinfrangente. Presente anche
il consiglio comunale dei ragazzi e la
fondazione “Città della Speranza”
onlus. Il cerimoniale, che si è concluso
con la consegna della Costituzione ai
neo diciottenni, è stato
accompagnato dalla banda Aurora che aveva
anche intonato l'alzabandiera ad inizio
della cerimonia.
Sull'autonomia di
Cavallino-Treporti
così si è espresso il
delegato di zona di
Confartigianato,
Damiano Nardin: "La
miopia
politicoamministrativa di chi
oltre vent'anni fa ha
governato il comune di Venezia, ha stimolato una forte presa
di coscienza da parte dei cittadini dell'allora quartiere di CavallinoTreporti, sfociata nell'assunzione di una grande
responsabilità: diventare gli artefici del
proprio
futuro.
Ritengo che in questi primi quindici
anni di autonomia
amministrativa si
siano gettate buone
fondamenta su cui
si è cominciato a
costruire il futuro di
Cavallino-Treporti. Le
potenzialità del nostro
territorio sono enormi, bisogna ora avere la capacità di
coglierle, riuscendo a coinvolgere tutti
gli attori perché non dobbiamo dimenticare che in un paese per avere un
buon contesto socio-economico-culturale, tutti i settori devono essere in
equilibrio e poter quindi godere delle
risorse che il territorio offre".
in alto
Damiano Nardin, delegato di
Cavallino-Treporti
qui sopra
Roberta Nesto
sindaco di Cavallino-Treporti
Era stato presidente di Confartigianato Venezia dal 2000 al 2009
Antonio Marchiori, Toni, come veniva
chiamato da tutti, si è spento lo scorso
21 gennaio, a 73 anni, all'ospedale dell'Angelo, dopo un'inesorabile malattia.
"Mio padre si è sempre prodigato per
Venezia", racconta il figlio Mattia. Già
presidente della Confartigianato veneziana dal 2000 al 2009 era noto anche
per il suo negozio di acconciatore. Gilberto Dal Corso, attuale presidente di
Confartigianato, ricorda: "è stato vice
presidente di Confartigianato Venezia
con Gino Vitturi e presidente all’inizio
degli anni 2000, quindi un uomo che ha
dato molto all’artigianato veneziano. È
stato un collega acconciatore molto
apprezzato in città, un innovatore nel
nostro mestiere e soprattutto dotato di
un piglio imprenditoriale che non è da
tutti, sempre pronto a buttarsi in qualche nuova avventura pur di migliorare e
di fare cose nuove". "Con lui e con Vitturi abbiamo realizzato importanti iniziative sia a Venezia che fuori - ricorda il
segretario Gianni De Checchi - ad
esempio le numerose mostre all’estero,
in particolare in Francia per promuovere il vetro di Murano. La grande attività
nella formazione per i ragazzi a cui ha
dato impulso continua ancora oggi. Mi
spiace molto per la sua scomparsa e lo
ricordiamo tutti con riconoscenza".
Nato a Monselice, si era poi formato a
Torino, aprendo in Frezzeria il suo primo negozio da parrucchiere. Quest'anno avrebbe festeggiato i 40 anni di lavoro. Per desiderio dello stesso Marchiori,
il corpo è stato cremato nel cimitero di
Mestre e le ceneri sparse in laguna.
Toni nel 2008 era stato colpito da una
grande tragedia familiare: aveva perso
il figlio Simone, 37 anni, per un incidente stradale nella zona industriale di
Monselice.
politica artigiana • 01/2016
rapporto
Lutto nel mondo dell'Artigianato
per la scomparsa di "Toni" Marchiori
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politica artigiana • 01/2016
Il nostro collaboratore Franco Chiusso
ha iniziato a godersi finalmente la
meritata pensione. In tutti questi anni
Franco ha saputo farsi apprezzare da
molte aziende per i consigli e le preziose consulenze.
Assunto nel 1988, sarà sostituito come
responsabile del servizio dalla dott.ssa
Silvia Barbini, inoltre l'ufficio si rafforzerà ulteriormente con l'inserimento di
una nuova risorsa con più di 18 anni di
esperienza contabile e amministrativa
all'interno del mondo dell'artigianato e
non solo con la qualifica di vice responsabile. Quindi siamo certi che il nostro
Franco sarà più che degnamente sostituito e che potremo nei prossimi mesi
migliorare ancora di più il
nostro servizio contabile e
la nostra assistenza alle
aziende. Inoltre, abbiamo già concordato
che manterremo con
il collega in pensione un rapporto
costante di collaborazione in modo che
per qualsiasi evenienza possa intervenire a supporto delle
nostre aziende soprattutto di quelle che ha
seguito personalmente in
questi anni.
26
Anche Pellestrina ha il suo delegato:
Simone Crosara
Dopo Antonio Moressa e Damiano Nardin, rispettivamente delegato Confartigianato Venezia per il Lido e per Cavallino Teporti, anche Pellestrina ora ha il
suo rappresentante sul territorio: è
Simone Crosara, classe 1971, falegname di generazione che ha accettato l'incarico di delegato di zona, un ruolo finalizzato ad avvicinare le imprese ai vertici
dell'associazione per suggerire idee a
supporto dell'operatività delle imprese,
concordare soluzioni per risolvere i problemi di varia natura che inevitabilmente chi ha un'impresa oggi deve affrontare. A lui va il nostro più sincero "in bocca
al lupo !", sapendo che solo attraverso
una mirata e preziosa
collaborazione
con le imprese
si potranno
ottenere i
migliori
risultati.
news
Grazie Franco!
...e buona pensione!
Continuiamo a metterci la faccia !
Suggestive immagini che legano l'artigiano, la bottega/laboratorio e i familiari che vi collaborano. Il consueto
calendario da muro realizzato anche
quest'anno da Confartigianato Venezia
raccoglie dodici diverse immagini, una
per ogni mese, che ritraggono l'artigiano e un proprio familiare (padre e figlio,
marito e moglie, fratelli etc..) all'interno delle botteghe o dei laboratori mentre lavorano insieme nella realizzazione di una vetrata artistica, di un
serramento o ancora nella produzione
dolciaria. Un'idea dello studio Tostapane di Fabrizio Berger che ha poi gratuitamente realizzato tutti gli scatti fotografici. Tantissimi gli artigiani che
hanno positivamente risposto alla
richiesta dell'Associazione di parteci-
pare in prima persona al calendario,
tanto che si è dovuta operare una scelta, ma chi quest'anno è "rimasto fuori"
potrà sicuramente partecipare al
calendario istituzionale del 2017.
Il calendario che è anche una sorta di
memorandum, essendovi evidenziate
tutte le scadenze fiscali che scandiscono la vita lavorativa degli artigiani, raccoglie una serie di ritratti famigliari
che, sull'onda della campagna "Non
sono una comparsa. Io sono Venezia"
rende ancora una volta protagonisti gli
artigiani e al contempo vuole rappresentare, attraverso una foto, l'importanza del passaggio generazionale in
ambito artigiano. Un auspicio, insomma, sul futuro roseo dell'artigianato a
Venezia.
Cotto & Confartigianato
Cotto & Confartigianato
Timballo di pasta
Una ricetta molto in voga nel Sud Italia durante il
periodo pasquale, soprattutto nella zona del
napoletano e dell'Irpinia.
Difficoltà: bassa
Ingredienti per 4 persone:
400 g di paccheri oppure eliche giganti; 400 g di
patate; 200 g di salsiccia; 300 g di polpa di pomodoro; 50 g di cipolla rossa; qualche foglia di basilico; 50 g di pangrattato; olio extravergine di oliva; sale qb.
Preparazione:
Fate rosolare in una casseruola la cipolla pelata
e tritata, aggiungete la polpa di pomodoro, salate, coprite e cuocete per venti minuti, a fine cottura insaporite con il basilico sminuzzato. Lavate
le patate, cuocetele in acqua bollente e salata per
venti minuti, scolatele, pelatele e tagliatele a
cubetti. In un tegame rosolate la salsiccia ridotta
a tocchetti e privata del budello. Cuocete la pasta
in acqua salata, a metà cottura scolatela, trasferitela in una ciotola, conditela con il sugo, aggiungete le patate e la salsiccia e mescolate. Ungete
una pirofila da forno con l'olio extravergine,
cospargete il fondo con il pangrattato, disponete
la pasta condita e infornate a 180 gradi con il forno preriscaldato per venti minuti. Piatto da servire caldissimo.
Vino di accompagnamento:
Irpinia Aglianico - Tenuta Cavalier Pepe
politica artigiana • 01/2016
rapporto
I calendari da muro per l'anno 2016 con le facce degli artigiani e non solo
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Leggendo
Continua la simpatica iniziativa dedicata alle piccole
librerie ed editorie veneziane. A tutte abbiamo chiesto e
chiediamo di collaborare con noi presentando un volume,
saggio, romanzo etc che i nostri associati potranno poi
acquistare con uno sconto del 10% sul prezzo di copertina.
Libreria “Lido Libri” - Via Isola Di Cerigo 3 Lido Venezia
"MAI"
prezzo di copertina 13,00 €
Due tuffi, uno in piscina a Ca'Bianca l'altro in mare, sempre al lido, ai Murazzi, due
tuffi, due incontri tra quattro persone che forse diventeranno due nuove coppie. La
nascita di nuove sensazioni, nuove emozioni nella vita di Ludovica e Lorenzo e di
Asia ed Almorò, quattro persone così diverse fra loro, o forse no. Il secondo
romanzo di Marco Pitteri, un libro che parla delle diverse sfumature dell’amore e
narra di due storie parallele in cui ciascuno dei personaggi decide di mettersi in
gioco come mai aveva fatto fino a quel momento. Un dialogo costante con se stessi, di fronte ai propri demoni, alle proprie paure, ai propri limiti, sorpresi da un
incontro che riapre sogni, desideri e speranze. Una conversazione dai tratti forti,
intima, delicata, sincera, fatta di rinnovate consapevolezze che metteranno in
moto cambiamenti radicali.
Autore: Marco Pitteri • Edito da: Pegasus Edition
Libreria “Marco Polo” - Cannaregio 5886/A - Dorsoduro 2899 Venezia
“CHI DI NOI"
prezzo di copertina 12,00 €
Nel suo primo romanzo, pubblicato qualche anno prima de "La tregua" e tradotto ora
da Nottetempo, Benedetti mette in scena una specie di triangolo amoroso. Dalle tre
diverse parti del libro, il diario di Miguel, la lettera della moglie Alicia e il racconto di
Lucas, lo scrittore, scaturisce l'impossibilità di essere felici, la normalità dell'incomprensione, la mancanza di senso del vivere. Con diversi spunti di sarcasmo nel tentativo di mettere su carta quello che nella vita capita, Benedetti ha 33 anni quando "Chi
di noi" viene pubblicato, è sicuro dei suoi mezzi letterari e severo con l'umanità che
conosce.
Autore: Mario Benedetti • Edito da: Nottetempo
Libreria“Toletta” - Dorsoduro 1214 Venezia
“LA DINASTIA STUCKY 1841 - 1941”
prezzo di copertina 20,00 €
L’autrice racconta le vicende di tre generazioni di mugnai svizzeri, le cui vite furono
legate alla storia di Venezia e d’Italia. Il primo, Hans Stucky, giunto povero a piedi,
lavorò nell’unico molino della città e partecipò alla Rivoluzione del 1848. Il secondo,
Giovanni, costruì il gigantesco molino alla Giudecca, sviluppò un fiorente commercio
internazionale di grano e farina, diventando l’uomo più ricco di Venezia e comprò per
sua dimora il Palazzo Grassi. Morì assassinato da un suo ex operaio. Il terzo,
Giancarlo, allargò gli affari del padre ma finì rovinato in seguito alla crisi finanziaria
degli anni Trenta, alla politica economica del fascismo e all’ostilità di alcune personalità del regime. Attraverso queste vicissitudini, il libro offre inoltre uno spaccato storico-economico di cent’anni di vita veneziana, smentendo molte leggende e falsità che
negli anni sono fiorite senza fondamento su questa famiglia. Una ricca sezione iconografica correda la pubblicazione. Oggi, dopo accurato restauro, questo storico molino
è diventato un albergo.
Autore: Lavinia Cavalletti • Edito da: Studio LT2
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