Il testo dell`interrogazione

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Il testo dell`interrogazione
Interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Premesso che:
i disagi con i quali sono costretti a convivere quotidianamente i cittadini che utilizzano la
tratta ferroviaria Pisa-Lucca-Aulla perdurano da molti anni ( a questo proposito possiamo
documentare le ultime interrogazioni che risalgono almeno al 2010) e sono stati
documentati negli ultimi giorni anche dalle foto scattate dagli utenti nelle carrozze dei
treni; esse costituiscono un ormai corposo cahier de doléances dei pendolari della
Garfagnana e sono state pubblicate su vari siti e sulle maggiori testate locali e nazionali;
ai tanti pendolari che usano ogni giorno il treno per andare a lavorare e a studiare,
pagando biglietti e abbonamenti sempre più cari, deve essere garantito un servizio
efficiente e dignitoso, che senz'altro non può prevedere che si debba usare l'ombrello nei
vagoni per ripararsi dall' acqua che filtra all'interno dei treni;
l'odissea quotidiana fatta di ritardi cronici, di soppressioni di corse e di disagi di ogni
genere mortifica un territorio e i suoi cittadini, orgogliosi di viverci ma anche consapevoli
della necessità di una presenza forte delle istituzioni pubbliche a loro tutela;
la linea ferroviaria Pisa-Lucca-Aulla riveste un’importanza fondamentale per la mobilità
del territorio, che presenta invece ancora alcune carenze nella viabilità stradale dovute
soprattutto all'orografia e al notevole traffico di mezzi pesanti, ed è per questo utilizzata
da migliaia di persone: pendolari, lavoratori, studenti delle scuole superiori, studenti
universitari, persone che debbono effettuare visite mediche presso gli ospedali di Lucca e
Pisa nonché da coloro che si devono recare presso i vari uffici pubblici siti nel capoluogo
di provincia;
il livello del materiale rotabile è decisamente inadeguato come ampiamente documentato
e gli utenti lamentano lo stato complessivo di degrado e il cattivo funzionamento di gran
parte dei servizi igienici, del riscaldamento, dell’ aria condizionata, e attualmente anche
la presenza di infiltrazioni d’acqua nelle carrozze;
i ritardi dei treni sono spesso superiori ai trenta minuti e non è infrequente che superino
l'ora di tempo, comportando la soppressione della corsa;
non più tardi di qualche settimana fa il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
fronte ai rappresentanti istituzionali della Toscana, annunciava che il Governo, nel
rinnovare il mandato per il prossimo triennio ai vertici del gruppo Ferrovie, ha indicato
come primo obiettivo quello di riqualificare il trasporto ferroviario locale ormai trascurato
da anni;
occorre ricordare, come confermato dalla relazione della Corte dei Conti, che lo Stato
italiano ha trasferito dal 2006 al 2012 a Ferrovie dello Stato 34,58 miliardi di euro,
impiegati prevalentemente per investimenti sulla rete e per coprire gli interventi del
“contratto di programma” che regola il rapporto tra RFI E il Ministro delle Infrastrutture e
che riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete ed interventi di messa
in sicurezza;
a queste risorse vanno aggiunte quelle che garantiscono la copertura dei contratti di
servizio, ovvero quelli stipulati tra le amministrazioni regionali e Trenitalia, la società del
gruppo FS che si occupa del materiale rotabile: secondo i calcoli di Legambiente, che ogni
anno pubblica il rapporto “ Pendolaria”, si tratta di 11,07 miliardi di euro tra il 2008 e il
2012, sommando le spese dello Stato e quelle delle Amministrazioni regionali;
sommando i contributi per investimenti ai corrispettivi garantiti dal pubblico per coprire i
contratti di servizio, lo Stato ha quindi stanziato negli ultimi anni complessivamente 45
miliardi di euro a fronte del discutibile comportamento di un’azienda che sostiene di fare
scelte vincolate alla domanda di mercato e che nel 2012 ha effettuato uno sconto sul
costo dei biglietti dell’Alta Velocità variabile tra il 15 e il 30% ed ha contestualmente
aumentato mediamente il costo dei biglietti sui treni regionali del 10%, senza
minimamente migliorare la qualità del servizio;
i tre milioni di pendolari italiani rappresentano una percentuale molto elevata dei
cittadini che usufruiscono dei servizi di trasporto ferroviario pubblico locale e il
potenziamento e miglioramento del servizio potrebbe far aumentare il loro numero a
vantaggio della qualità ambientale, del risparmio per le famiglie e dell’efficienza logistica;
rispondendo all'interpellanza urgente n. 2-00276 dell’On. Dallai, durante la seduta di
giovedì 21 novembre scorso, il rappresentante del Ministero ha annunciato l’avvio di un
tavolo di confronto con le singole regioni interessate e Trenitalia, nell'ambito del quale
approfondire, dal punto di vista tecnico, le possibili ipotesi di mantenimento dei servizi,
della loro ottimizzazione, in relazione alle possibili integrazioni con i servizi regionali già
esistenti, come anche con quelli in autonomia commerciale svolti da Trenitalia;
per sapere:quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere, riunendo l’annunciato
tavolo di confronto con le Regioni e Trenitalia, per individuare, nelle more del riparto tra
le Regioni delle risorse di cui all’articolo 4 comma 8 della Legge di stabilità 2014, un
elenco di priorità nel rinnovo o nell’adeguamento del materiale rotabile secondo standard
di qualità compatibili con un servizio pubblico a cui accedono quotidianamente milioni di
cittadini;
se non ritenga di valutare l’opportunità di una revisione del contratto nazionale di
servizio con Trenitalia, per vincolare la società al rispetto di stringenti criteri di efficienza,
puntualità e qualità nel trasporto ferroviario locale, regionale e interregionale che ha
subito, negli ultimi anni, un progressivo ed inequivocabile ridimensionamento a favore
dell’alta velocità.
Mariani, Tullo