procedura di sanificazione ambientale

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procedura di sanificazione ambientale
Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio
DIREZIONE MEDICA
edizione: 2
revisione: 1
Dicembre 2010
Istruzione Operativa
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
DM 003
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Redazione a cura di:
Lorella Tessari
Federica Ugola
Ufficio Promozione Igiene – Direzione Medica Ospedaliera –
Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio
Dirigente Medico, Direzione Medica - Ospedale
"G.Fracastoro" San Bonifacio
Dott.ssa Diana Pascu
Autorizzata da:
Direttore Ospedale Ulss 20
Dott. Paolo Montresor
Componenti Comitato
Infezioni Ospedaliere (CIO)
Lista di distribuzione:
Unità Operative
Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio
Ospedale Integrativo di rete di Marzana
Edizione e
revisione
Edizione 1
Edizione 2
Revisione 1
Data
Descrizione e/o modifica
Febbraio
2007
Dicembre
2010
Modifica prodotto detergente per superfici non critiche – pg 16
Attività della ditta pulizie in appalto, in allegato
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SANIFICAZIONE AMBIENTALE
DM 003
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Indice
1.
SCOPO .................................................................................................................. 4
2.
CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................................... 4
3.
RIFERIMENTI ........................................................................................................ 4
4.
RESPONSABILITÀ .................................................................................................. 5
5.
PRINCIPI DI SANIFICAZIONE IN OSPEDALE ............................................................ 6
Glossario .................................................................................................................. 7
Metodologie .............................................................................................................. 7
6.
TIPOLOGIE E METODI DI INTERVENTO .................................................................. 8
Superfici e attivita’ non comprese nel capitolato .......................................................... 9
Sanitizzazione ......................................................................................................... 10
Strumenti, attrezzature e prodotti ............................................................................ 11
7.
RACCOMANDAZIONI PER GLI OPERATORI SANITARI ............................................ 11
8.
CONTROLLO DEL SERVIZIO. ................................................................................ 11
Allegato
ALLEGATO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE ............... 1
Sanificazione ordinaria .............................................................................................. 2
Sanificazione periodica .............................................................................................. 6
Strumenti ed attrezzature .......................................................................................... 7
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In ospedale, le superfici ambientali, sebbene generalmente non direttamente associate alla
trasmissione delle infezioni, rappresentano un serbatoio di potenziali patogeni. La
trasmissione dei microrganismi avviene attraverso il contatto delle mani con le superfici
contaminate.
Tuttavia, benché l’igiene delle mani sia importante per ridurre l’impatto della trasmissione
di infezioni al personale e ai pazienti, la sanificazione ambientale viene riconosciuta come
una delle pratiche profilattiche per prevenire e ridurre l’incidenza di infezioni correlate a
pratiche assistenziali.
1.
SCOPO
Gli operatori sanitari, nello svolgimento delle pratiche assistenziali devono garantire un
ambiente igienicamente idoneo ad ospitare i degenti al fine di garantirne il confort e
prevenire la trasmissione delle infezioni.
Ne consegue che ogni operatore sanitario deve conoscere le procedure di sanificazione
ambientale ed i comportamenti che devono essere adottati all’interno dei presidi
ospedalieri dell’Ulss 20 al fine di:

adottare misure uniformi per la decontaminazione, pulizia e disinfezione delle superfici
ambientali;

garantire il rispetto delle norme igieniche, sorvegliando le sequenze operative e
l’adozione di misure igieniche adeguate messe in atto dal personale che svolge attività
di sanificazione. Le attività di sanificazione nelle strutture dell’Ulss 20 sono affidate ad
una ditta in appalto.
2.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente istruzione operativa è rivolta agli operatori dei presidi ospedalieri dell’Ulss 20
che sono coinvolti a qualsiasi titolo nelle attività di sanificazione/sanitizzazione delle
superfici ambientali.
3.




RIFERIMENTI
Capitolato speciale d’appalto per il “Servizio di pulizia, sanificazione, disinfezione e
raccolta dei rifiuti sanitari speciali pericolosi, non pericolosi e dei rifiuti urbani o
assimilati agli urbani dell’Ulss 20 e servizi complementari”.
Centers for Disease Control and Prevention. “Guidelines for Environmental Infection
Control in Health care Facilities”. 2003.
K. Dix, J. Schraag. Environmental Surface Cleaning. First Defense against Infectious
agents. http://www.infectioncontroltoday.com/articles/399/399_5c1Enviro.htlm, 2005.
(accesso 08/01/07).
Offerta tecnica per l’Azienda Ulss 20 di Verona “Servizio di pulizia, sanificazione,
disinfezione e raccolta dei rifiuti sanitari speciali pericolosi, non pericolosi e dei rifiuti
urbani o assimilati agli urbani dell’Ulss 20 e servizi complementari”
4.
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RESPONSABILITÀ
Responsabilità
Direttore Ospedale
Attività


Ufficio Promozione Igiene
Ospedaliera. Direzione Medica




Coordinatore personale sanitario delle
UUOO



Operatore sanitario
Responsabile del controllo del servizio
di sanificazione
Predispone le attività di monitoraggio
del servizio
Attua i controlli qualitativi (settimanali)
in contraddittorio con il referente della
ditta in appalto
Verifica l’applicazione dei protocolli
Gestisce le non conformità
Invia
un
report
trimestrale
al
Provveditorato sugli esiti dei controlli
Verifica il rispetto delle frequenze e dei
tempi di sanificazione
Verifica la corretta procedura delle
attività di sanificazione
Segnala le non conformità all’Ufficio
Promozione Igiene
Attua correttamente le procedure di:


decontaminazione,sanificazione,
disinfezione delle superfici in caso di
spandimenti di liquidi biologici
sanificazione/sanitizzazione
apparecchiature
elettromedicali
superfici interne degli armadi
di
e
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PRINCIPI DI SANIFICAZIONE IN OSPEDALE
Le superfici ambientali sono contaminate da microrganismi potenzialmente patogeni.
La carica e la tipologia di microrganismi presenti in Ospedale dipendono da una serie di
fattori :
Numero di persone presenti nell’ambiente: l’afflusso di persone in una determinata
area contribuisce a diminuirne il livello igienico;
Tipo di attività svolta;
Presenza o meno di umidità: la presenza di acqua favorisce la proliferazione di
microrganismi potenzialmente patogeni;
Presenza di materiale che funge da substrato di crescita;
Modo in cui i microrganismi vengono rimossi dall’aria: i sistemi di ventilazione o
ricambio dell’aria variano a seconda della tipologia di area;
Tipo di superficie e orientamento (verticale o orizzontale): le superfici porose
trattengono maggiormente lo sporco rispetto a quelle lisce.
Le superfici orizzontali sono più critiche da un punto di vista del rischio infettivo rispetto
a quelle verticali.
Gli elementi sopraelencati sono determinanti nella definizione delle metodologie di pulizia
in ospedale.
Storicamente, da un punto di vista infettivo, le aree ospedaliere vengono suddivise in zone
a diverso rischio infettivo sulla base della tipologia di attività svolta, della presenza o meno
dei pazienti e della tipologia di pazienti:



Aree ad alto rischio: terapia intensiva, sale operatorie, neonatologia, sala degenza,
dialisi, unità coronarica
Aree a medio rischio: reparti e ambulatori
Aree a basso rischio: sono le aree caratterizzate dalla assenza di degenti: uffici,
studi, corridoi etc.
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GLOSSARIO
Pulizia
La pulizia consiste nella rimozione meccanica del materiale organico e non presente su una
superficie.
Sanificazione
La sanificazione è l’insieme di processi atti a rendere gli ambienti igienicamente idonei alle
persone che dovranno utilizzarli, senza alterare le caratteristiche fondamentali del loro
stato, utilizzando sostanze detergenti.
Gli elementi necessari sono:
1. l’Acqua: diluente per lo sporco;
2. il Detergente: allenta la tensione tra sporco e superficie;
3. l’Azione meccanica: energia applicata;
4. il Tempo.
Sanitizzazione
La sanitizzazione consiste nelle operazioni di pulizia seguite dalla disinfezione delle
superfici.
Decontaminazione
Operazione preliminare alla pulizia che consiste nella disinfezione delle superfici
visibilmente contaminate da materiale organico.
METODOLOGIE
Le metodologie di sanificazione nelle strutture sanitarie sono definite sulla base di principi
ormai consolidati e condivisi dalla letteratura internazionale. Tali principi hanno lo scopo di
prevenire la diffusione dei microrganismi potenzialmente patogeni nell’ambiente :
1. Scelta ed utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in funzione
della superficie da trattare, della tipologia di area, del grado di contaminazione:
a. guanti in nitrile: più resistenti di quelli in lattice, da indossare per tutte le
attività di sanificazione. Da sostituire ogni volta che sono visibilmente
sporchi, lacerati, ad ogni cambio di zona a differente livello di
contaminazione.
b. mascherina con visiera o mascherina e occhiali: da indossare durante attività
di decontaminazione che possono generare schizzi.
c. maschera FFP2 e camice monouso in TNT impermeabile: per la pulizia delle
aree di preparazione degli antiblastici.
d. mascherina chirurgica, copriscarpe e cuffia: prima dell’ingresso nelle aree a
bassa carica microbica.
2. Spolveratura delle superfici e pulizia della pavimentazione ad umido;
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3. Utilizzo del codice colore: utilizzo di secchi e panni di diverso colore per le
zone a diverso grado di contaminazione (wc, lavabo, unità paziente). Nel
contratto in essere, la Ditta utilizza il seguente codice colore: rosso-zona wc, giallozona lavabi, blu-detersione superfici sovrapavimento, verde-disinfezione superfici
sovrapavimento;
4. pulizia dall’alto verso il basso;
5. progressione delle attività di sanificazione: dalla zona meno contaminata
a quella più contaminata.
6.
TIPOLOGIE E METODI DI INTERVENTO
Le tipologie di intervento previste dal capitolato sono :

Pulizie ordinarie: insieme delle operazioni necessarie per la rimozione e
asportazione di qualsiasi rifiuto e traccia di sporco e della polvere da tutte le
superfici dure, resilienti e tessili, sia orizzontali che verticali, fino all’altezza di 1,8
metri. Hanno una frequenza giornaliera.

Pulizie periodiche: insieme delle operazioni necessarie per la rimozione e
asportazione di qualsiasi rifiuto e traccia di sporco e della polvere da tutte le
superfici dure, resilienti e tessili, sia orizzontali che verticali, ad un’altezza superiore
a 1.8 metri. Sono ricompresi i trattamenti periodici per proteggere le superfici
porose affinché lo sporco non penetri in profondità. La periodicità è predefinita e
programmata annualmente e i tempi di esecuzione delle attività sono concordati
con il Coordinatore delle Unità Operative.

Pulizie straordinarie: interventi imprevedibili a carattere non continuativo o
occasionale (es. pulizie dopo lavori di imbiancatura). La richiesta di intervento viene
inviata in forma scritta (modulo H7) dai referenti dei Reparti alla Direzione Medica
per l’autorizzazione formale.

Pulizie a chiamata: interventi di piccolo e medio impegno richiesti per esigenze
occasionali (caduta accidentale di liquidi, imbrattamento di superfici con materiale
organico..). L’attivazione avviene da parte del Coordinatore dell’Unità Operativa o
dalla Direzione Medica.
Nel contratto in essere, relativo al Servizio di sanificazione ambientale, sono comprese
attività complementari quali:
- Raccolta e trasporto dei rifiuti sanitari speciali pericolosi e non pericolosi, urbani e
assimilati agli urbani;
- Distribuzione alle Unità Operative dei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio
infettivo, urbani e assimilati e fornitura dei sacchi per i rifiuti urbani;
-
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Fornitura, consegna, reintegro di materiale igienico: carta igienica, salviette, sapone
per mani;
Pulizia e lavaggio tende fisse e semimobili;
Rifacimento del letto del medico di guardia.
SUPERFICI E ATTIVITA’ NON COMPRESE NEL CAPITOLATO
Alcune superfici sono escluse dalle attività previste dal contratto per la peculiarità della
superficie da trattare:
1. La sanificazione delle superfici interne degli arredi : Sono considerate
superfici non critiche; è stato a tale scopo messo a disposizione delle unità
operative (Magazzino Economale a Marzana) un detergente spray (Master Office
codice 848538).
La disinfezione terminale dell’unità del paziente, a carico della Ditta in appalto,
comprende anche le superfici interne degli arredi.
2. La sanificazione e la disinfezione delle attrezzature; per la pulizia delle
attrezzature si rimanda al manuale d’uso di ciascuna apparecchiatura.
3. La pulizia della cappa nell’area di preparazione dei farmaci antiblastici.
4. Decontaminazione della superficie, in seguito a spandimento di liquido
biologico: la decontaminazione deve precedere le attività di sanificazione e
disinfezione della superficie in seguito a spandimenti di sangue o liquido biologico e
deve essere effettuata tempestivamente dall’operatore sanitario.
Procedura:




Indossare i D.P.I.
Asciugare lo spandimento con un panno monouso imbevuto di soluzione
disinfettante. Il disinfettante ad ampio spettro più indicato è la comune
candeggina (Clorinda al 5%); da non utilizzare su superfici metalliche
Gettare il panno nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo e
procedere con la pulizia e la disinfezione dell’area.
Procedere con la sanificazione e disinfezione.
N.B. l’ipoclorito di sodio (Antisapril/ Decs Ambiente Plus) VIENE INATTIVATO DALLA
PRESENZA DI MATERIALE ORGANICO; dovrebbe essere utilizzato sulle superfici
preferibilmente dopo la pulizia.
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INDICAZIONI PER LA DECONTAMINAZIONE DELLE SUPERFICI
Diluizione
Tempo di
contatto
1:100 (10 cc in 1 litro di acqua)
per piccoli spandimenti di liquidi
biologici/sangue
10 minuti
1:10 (100 cc in 1 litro di acqua )
per cospicui spandimenti di liquidi
biologici
10 minuti
0.4% (4 ml in 1 litro di acqua)
10 minuti
Disinfettante
Candeggina (Clorinda )
In caso di ipersensibilità
al cloro utilizzare:
polifenoli (Fenocid)
SANITIZZAZIONE
La pulizia riduce l’80% della carica batterica. La sanitizzazione delle aree è raccomandabile
solamente in particolari contesti e momenti, al fine di evitare il rischio di indurre resistenze
agli antimicrobici:

aree ad alto rischio

ambienti che ospitano persone con malattie infettive

servizi igienici

superfici critiche: ad alto contatto con le mani (maniglie delle porte,
interruttori, piani di lavoro)

unità paziente dopo la dimissione
La sanitizzazione delle aree prevede l’utilizzo di disinfettanti a base di cloro e polifenoli.
I disinfettanti impiegati attualmente per la sanitizzazione sono:
1. clorodonatori – clorossidante elettrolitico (Antisapril/Decs Ambiente Plus): il
contenuto di cloro attivo è del 2,8%. La diluizione utilizzata è del 5%.

attivi su Gram Positivi, Gram Negativi, micobatterio tubercolare, spore di
tetano e carbonchio, miceti, virus alla concentrazione del 2-5%;

in presenza di materiale organico utilizzare la soluzione al 10%;
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

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non utilizzare su superfici in metallo;
efficacia ridotta in presenza di sostanze organiche (sostanze grasse,
proteine) e inorganiche (solfuri, nitriti).
2. polifenoli :

attivi su virus, batteri, funghi, micobatterio tubercolare.

non sono inattivati dalla presenza di materiale organico

non si devono utilizzare per la disinfezione di termoculle durante la
degenza (OTOTOSSICITA’)

è necessario risciacquare le superfici.
Per la disinfezione dei piani di lavoro è possibile utilizzare una soluzione alcolica pronta
all’uso a base di sali di ammonio quaternario e clorexidina gluconato disponibile presso la
Farmacia.
STRUMENTI, ATTREZZATURE E PRODOTTI
Le attrezzature ed i materiali necessari per la sanificazione ambientale sono di proprietà
della Ditta appaltatrice e individuati sulla base delle diverse tipologie di area.
Tutti i sistemi sono costituiti da carrelli modulari per l’applicazione del metodo “ad umido”.
Le attrezzature delle aree ad alto rischio e bassa carica microbica sono dedicate.
7.
RACCOMANDAZIONI PER GLI OPERATORI SANITARI
 utilizzare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati prima di
eseguire le attività’ di sanificazione,
 attenzione alla concentrazione d’uso dei prodotti detergenti e disinfettanti,
 rispettare i tempi di contatto del disinfettante,
 sciacquare sempre le superfici dopo l’utilizzo dei polifenoli,
 in caso di pazienti in isolamento o con infezioni da patogeni importanti da un punto di
vista epidemiologico informare gli operatori della ditta in appalto sulla
necessità di indossare dispositivi di protezione individuale adeguati (e non sul
tipo di infezione!).
8.
CONTROLLO DEL SERVIZIO.
Il controllo del servizio viene eseguito a livello centrale e periferico.
L’attestazione di avvenuto intervento avviene mediante annotazione su un report mensile
che viene validato dal coordinatore o referente delle Unità Operative.
Il personale delle Unità Operative verifica altresì la corretta applicazione delle sequenze
operative e il rispetto delle specifiche igieniche.
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Le eventuali non conformità vanno segnalate alla Direzione Medica.
Questo ai fini di migliorare i servizi ed intervenire tempestivamente in caso di disservizi.
Il contratto del servizio di sanificazione prevede una rendicontazione basata sul risultato,
quindi sul livello qualitativo raggiunto, rispetto ad un livello di pulizia atteso. Il controllo del
livello qualitativo raggiunto viene effettuato in modo sistematico con una metodologia di
tipo oggettivo e statistico, a livello centrale, dal personale preposto della Direzione Medica
Ospedaliera.
Il sistema prevede controlli campionari sul numero totale di aree presenti nella struttura. Il
controllo, effettuato con strumentazione dedicata, viene eseguito in contraddittorio con il
Responsabile di commessa della Ditta in appalto, mediante la verifica di conformità degli
indicatori individuati.
Trimestralmente viene trasmesso al Servizio Provveditorato dell’Ulss 20 un report che
contiene:

gli esiti di conformità dei controlli di risultato;

la regolare attestazione di svolgimento del servizio mediante il controllo dei rapporti
firmati dai coordinatori o delegati;

le segnalazioni pervenute dalle Unità Operative.
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Allegato
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ALLEGATO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Con la stesura del capitolato di appalto, relativamente ai presidi ospedalieri dell’Ulss 20,
sono stati identificati gruppi omogenei di aree, in funzione della destinazione d’uso e del
livello qualitativo atteso di pulizia per ciascuna area; alle diverse categorie di aree è stato
assegnato un codice colore:
numero
rif.
area
1
2
2a
2b
3
4
5
Aree omogenee
Tipologia di locali
Codice
colore
terrazzi, cavedi, tettoie, zone di deposito
rifiuti, rampe esterne, ingressi, scale di
AREE ESTERNE
emergenza,
marciapiedi,
parcheggi,
ROSA
porticati, deposito ambulanze, camera calda
del Pronto Soccorso.
AREE EXTRA
uffici, studi medici, direzioni e segreterie,
SANITARIE
corridoi di area farmacia (uffici e
magazzino), sportelli, casse, accettazione,
ad utilizzo corrente
ROSSO
aula conferenze, alloggi religiosi..
magazzini generali, archivi, depositi vari,
ad utilizzo limitato
ripostigli.
atri, scale, galleria, corridoi (non annessi ad
AREE COMUNI AD
aree definite), portineria, sale d’attesa,
ALTA E FREQUENTE
VERDE
depositi rifiuti, locale distributori automatici,
PERCORRENZA
scale mobili, ascensori.
AREE SANITARIE
degenze e aree annesse, ambulatori
GIALLO
Terapia Intensiva, Neonatologia, Terapia
AREE AD ALTO
Intensiva Cardiologica (UTIC), sala Dialisi
ARANCIO
RISCHIO
6
AREE OPERATORIE
7
SERVIZI IGIENICI
8
AREE A
PROTOCOLLO
SPECIALE
Sale Operatorie (incluso blocco parto),
AZZURRO
Broncoscopia, Angiografia
Servizi igienici per gli utenti, delle degenze,
MARRONE
degli ambulatori, degli spogliatoi
Zona preparazione
antiblastici.
e
somministrazione
NERO
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SANIFICAZIONE ORDINARIA
La sequenza delle operazioni avviene come descritto di seguito:
PREPARAZIONE

Preparazione del materiale e delle soluzioni detergenti: particolare attenzione deve

essere posta alla diluizione dei prodotti; attenersi alle indicazioni della ditta produttrice
Scelta dei dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati per area e tipologia di
superficie da pulire;
RIFIUTI E MATERIALE IGIENICO

Raccolta dei rifiuti grossolani con scopa e paletta;

Vuotatura e pulizia dei cestini e contenitori per i rifiuti;

Cambio del sacco interno dei cestini;

Reintegro del materiale igienico nei distributori.
PULIZIA SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO

Detersione delle superfici verticali ed orizzontali sovrapavimento partendo dall’alto al
basso: arredi, suppellettili, unità paziente (tra cui trave testaletto, comodino, poltrona,
letto, tavolo, sedie), porta e maniglie, finestre, termoconvettori. Deve essere posta
particolare attenzione alle superfici ad alto contatto con le mani (maniglie, interruttori,
sponde del letto...)



Procedere dalle zone a minor livello di contaminazione a quelle a maggiore
contaminazione.
Utilizzo del codice colore nelle aree a diverso grado di contaminazione: panni e secchi
dedicati di colore diverso per la pulizia delle superfici sovrapavimento, per la zona
lavabo, per la zona wc, per la disinfezione dei sanitari.
Smaltimento dei panni sporchi e sostituzione dei guanti.
PAVIMENTO

Detersione manuale e/o meccanica del pavimento

Per la detersione manuale si utilizzano strumenti muniti di pannetti in misto cotone,
poliestere e microfibra a doppia facciata;

Detersione del pavimento con la parte colorata del panno a microfibra;

Asportazione della soluzione e asciugatura con la parte bianca del panno;

Smaltimento del panno sporco ogni cambio stanza e sostituzione dei guanti monouso.

Raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, non pericolosi, urbani e assimilati agli urbani;

Disinfezione delle superfici e delle pavimentazioni ove richiesto.
Si descrivono di seguito gli interventi, i tempi, le frequenze e le metodiche per la
sanificazione di ogni area omogenea.
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1. AREE ESTERNE
DPI
Guanti in gomma o monouso
FREQUENZA Settimanale
METODI

Vuotatura cestini e sostituzione del sacco per i rifiuti

Raccolta rifiuti grossolani e spazzatura delle aree con mezzi manuali e
meccanici
NOTE
E’ previsto lo sgombero della neve e del ghiaccio.
2. AREE EXTRASANITARIE
Le aree extrasanitarie sono quelle aree caratterizzate dall’assenza di pazienti e quindi
considerate a basso rischio infettivo. Tali aree si possono suddividere da un punto di vista
della frequenza di accesso in aree ad utilizzo limitato come archivi, sala conferenze,
ripostigli e in aree ad utilizzo corrente quali studi medici, uffici, magazzini, spogliatoi del
personale.
DPI
guanti monouso
FREQUENZA Utilizzo corrente: Una volta al giorno
Utilizzo limitato: periodicamente (frequenza da concordare) in base all’uso
METODI
Procedura di sanificazione ordinaria
Cambio panno ogni 4 locali di 100mq. circa
2. AREE COMUNI AD ALTA E FREQUENTE PERCORRENZA
Queste aree sono caratterizzate dall’alto flusso di persone che transitano. Non sono
considerate ad alto rischio infettivo ma a causa dell’alta percorrenza necessita di maggiori
interventi di pulizia
DPI
Guanti monouso
FREQUENZA 2-3 volte al giorno in relazione al flusso di persone.
METODI
Procedura di sanificazione ordinaria
Detersione meccanica dei corridoi ed aree sgombre
Pulizia degli ascensori: aspirazione delle guide di scorrimento delle porte e
dei bordi perimetrali
44.. A
AR
REEEE SSA
AN
NIITTA
AR
RIIEE
DPI
Guanti monouso
FREQUENZA Due volte al giorno
METODI

Procedura di sanificazione ordinaria



Sanificazione dell’unità paziente nelle aree di degenza: testa-letto –
intelaiatura del letto – comodino – armadio – sedia.
La sostituzione del panno blu e dei guanti deve essere eseguita ad ogni
unità paziente
Detersione meccanica dei corridoi ed aree sgombre.
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Pulizia dell’unità paziente dopo la dimissione: pulizia e sanitizzazione delle
superfici con prodotti a base di polifenoli e/o cloroderivati
Il personale delle Unità Operative predispone l’elenco dei pazienti dimessi e
lo consegna all’operatore addetto al servizio di pulizia presente in Reparto,
generalmente al pomeriggio.
NOTE
E’ prevista la pulizia ed il rifacimento del letto della stanza del medico di
guardia
5. AREE AD ALTO RISCHIO
DPI
Guanti monouso, camice monouso
FREQUENZA 2-3 volte al giorno
METODI

Procedura di sanificazione ordinaria

Cambio panno per la pulizia delle superfici sovrapavimento ad ogni unità
paziente

Al termine delle attività di sanificazione del mattino, disinfezione delle
unità pazienti e del pavimento con pannetti in microfibra imbevuti di
soluzione disinfettante (preparata dall’operatore addetto alla
sanificazione ambientale).
NOTE
Le attrezzature per le attività di sanificazione devono essere dedicate e
pulite al termine delle attività.
6. AREE OPERATORIE
Le aree operatorie si suddividono da un punto di vista del livello igienico in :
1. aree bassa carica microbica: sala operatoria
2. aree “pulite”: lavaggio mani, zona induzione/risveglio, deposito materiali puliti/sterili
3. aree”sporche”: servizi igienici, spogliatoi, deposito materiale dello sporco
DPI
Guanti monouso, mascherina, cuffia, divisa dedicata.
FREQUENZA 3 volte al giorno
METODI
Area a bassa carica microbica: si devono individuare tre momenti diversi:
a. 10-15 minuti prima dell’inizio dell’attività di sala operatoria;

spolveratura ad umido di arredi, attrezzature, suppellettili,
pavimentazione;
b. tra un intervento e l’altro;

allontanare la teleria sporca e sostituire i contenitori per rifiuti speciali;

detergere dall’alto al basso: lampada scialitica, lettino operatorio,
attrezzature, pavimentazione;
c. a fine giornata;

allontanare la teleria sporca ed i contenitori per rifiuti speciali,
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Istruzione Operativa
SANIFICAZIONE AMBIENTALE
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asportazione degli arredi dalle sale;
spolveratura ad umido, detersione e successiva disinfezione di arredi,
attrezzature, suppellettili, pareti;

decontaminazione del pavimento se sono presenti spandimenti di
materiale organico;

detersione meccanica dei pavimenti con monospazzola con serbatoio per
soluzione detergente;

sanitizzazione delle sale operatorie: pannetti pre-impregnati di soluzione
disinfettante. Si alterna periodicamente l’utilizzo di cloroderivati e fenoli
al fine di evitare l’induzione di resistenze batteriche.

Ricollocazione delle apparecchiature all’interno delle sale
Area pulita
Si devono individuare tre momenti diversi:
a. inizio giornata:

spolveratura ad umido di arredi, suppellettili, pavimenti;
a. tarda mattinata e fine giornata;

pulizia di arredi, suppellettili, pavimenti
Area contaminata
Sono previste due interventi di pulizia giornaliera:
a. tarda mattinata e fine giornata;

pulizia di arredi, suppellettili, pavimenti.
Le attrezzature per le attività di sanificazione devono essere dedicate e
pulite al termine delle attività.
I panni usati per la pulizia delle superfici e pavimenti devono essere
riprocessati separatamente.


NOTE
7. SERVIZI IGIENICI
L’area “servizi igienici” include i servizi dedicati agli utenti e al personale ospedaliero,
esclusi i servizi all’interno delle degenze che sono stati assegnati all’area sanitaria.
DPI
Guanti monouso
FREQUENZA
1-3 volte al giorno a seconda dell’afflusso di persone ai servizi.
METODI

Procedura di sanificazione oridnaria


NOTE
Utilizzo codice colore
Disinfezione dei sanitari
Cambio del panno per la pulizia delle superfici sovrapavimento ad ogni
servizio igienico.
Il lavaggio e la disinfezione dei pannetti viene eseguito separatamente.
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8. AREE A PROTOCOLLO SPECIALE
Sono le aree dedicate alla preparazione e somministrazione dei chemioterapici antiblastici.
Tali farmaci sono considerati sostanze potenzialmente cancerogene, pertanto il personale
addetto alla sanificazione degli ambienti in cui si manipolano farmaci antiblastici devono
adottare misure speciali di protezione.
Per quanto riguarda i metodi è stato predisposto un protocollo specifico, inviato al
referente della Ditta di sanificazione (in appalto) e alle Unità Operative interessate: “Pulizia
dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione di farmaci chemioterapici antiblastici.
Protocollo operativo per il personale della Ditta in appalto”.
SANIFICAZIONE PERIODICA
Le pulizie periodiche sono finalizzate a rimuovere lo sporco ancorato (risanamento) e a
salvaguardare lo stato fisico dei substrati.
La presenza di porosità e spaccature rappresenta un possibile ricettacolo di germi a causa
della difficoltà di asportare lo sporco. E’ opportuno pertanto trattare le superfici perché
assumano caratteristiche di omogeneità. Esempi di rivestimenti porosi sono il marmo e le
pietre naturali e artificiali, mentre i rivestimenti omogenei sono linoleum, rivestimenti
plastificati e il caucciù.
La protezione delle superfici garantisce la formazione di uno strato protettivo che evita
l’usura e riduce la penetrazione della polvere e dello sporco.
A tale scopo si utilizzano delle emulsioni a base di polimeri acrilici autolucidanti in funzione
della tipologia di rivestimento, che vengono applicati periodicamente dopo le attività di
risanamento dei locali.
Le procedure di sanificazione periodica comprendono:

risanamento delle stanze di degenza;

lavaggio a fondo e deceratura dei pavimenti;

inceratura dei pavimenti;

spray cleaning dei pavimenti incerati (applicazione a “secco” con monospazzola di una
soluzione a base di detergenti e polimeri, allo scopo di detergere e ripristinare i graffi e
le scalfitture prodotte dal calpestio);

risanamento dei servizi igienici;

lavaggio a fondo di ascensori e montacarichi;

aspirazione delle ragnatele, delle tende veneziane, dei termosifoni, dei battiscopa;

lavaggio porte e pareti;

lavaggio dei vetri interni, esterni, perimetrali.
La Ditta predispone annualmente un piano di interventi periodici da concordare con i
referenti delle Unità Operative. Di seguito si riporta la programmazione:
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RISANAMENTO
AREE EXTRASANITARIE
AREE A MEDIO RISCHIO – REPARTI E SERVIZI
AREE AD ALTO RISCHIO
AREE OPERATORIE
VETRI + SUPERFICI OLTRE 1.80 M
AREE EXTRASANITARIE
AREE A MEDIO RISCHIO – REPARTI E SERVIZI
AREE AD ALTO RISCHIO
AREE OPERATORIE
ANNUALE
SEMESTRALE
QUADRIMESTRALE
BIMESTRALE
QUADRIMESTRALE
BIMESTRALE
BIMESTRALE
MENSILE
STRUMENTI ED ATTREZZATURE
Le attrezzature ed i materiali necessari per la sanificazione ambientale sono di proprietà
della Ditta appaltatrice e individuati sulla base delle diverse tipologie di area.
Tutti i sistemi sono costituiti da carrelli modulari per l’applicazione del metodo “ad umido”.
Le attrezzature delle aree ad alto rischio e bassa carica microbica devono essere dedicate.
Pulizia delle superfici sovrapavimento: Il sistema e costituito da carrelli modulari e prevede
l’utilizzo di panni in microfibra che vengono immersi nelle soluzioni detergenti o
disinfettanti. La microfibra presenta delle caratteristiche strutturali che consentono
l’asportazione dello sporco aderente all’interno delle porosità delle superfici rimuovendo
fino al 99% dei microrganismi presenti (a fronte di circa il 30% con i sistemi
convenzionali). Sono inoltre lavabili a 95° in lavatrice.
Pulizia del pavimento: Sono in uso carrelli per la pulizia dotati di strumenti che si
diversificano in funzione della tipologia di area:
aree a basso livello di rischio
aree a medio ed alto rischio
Pulizia: scopatura ad umido,
detersione e risciacquo con scopa
lamellare (strumento scandic) e
garze monouso.
Pulizia: strumento twixter munito Detersione e Disinfezione: panni
di panno a doppia facciata in
cotone-poliestere e microfibra (per
l’asportazione dello sporco +
detersione e asciugatura del
pavimento).
Disinfezione: panni pre impregnati
di soluzione disinfettante
aree a bassa carica microbica
pre impregnati di
soluzione
detergente e disinfettante (sistema
pre-wash) e riposti in un
contenitore chiuso
Lavasciuga per la pulizia meccanica delle aree operatorie, sanitarie, ad alta percorrenza