procedura di sanificazione ambientale
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procedura di sanificazione ambientale
Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 2 di 12 Redazione a cura di: Lorella Tessari Federica Ugola Ufficio Promozione Igiene – Direzione Medica Ospedaliera – Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio Dirigente Medico, Direzione Medica - Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio Dott.ssa Diana Pascu Autorizzata da: Direttore Ospedale Ulss 20 Dott. Paolo Montresor Componenti Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) Lista di distribuzione: Unità Operative Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio Ospedale Integrativo di rete di Marzana Edizione e revisione Edizione 1 Edizione 2 Revisione 1 Data Descrizione e/o modifica Febbraio 2007 Dicembre 2010 Modifica prodotto detergente per superfici non critiche – pg 16 Attività della ditta pulizie in appalto, in allegato Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 3 di 12 Indice 1. SCOPO .................................................................................................................. 4 2. CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................................... 4 3. RIFERIMENTI ........................................................................................................ 4 4. RESPONSABILITÀ .................................................................................................. 5 5. PRINCIPI DI SANIFICAZIONE IN OSPEDALE ............................................................ 6 Glossario .................................................................................................................. 7 Metodologie .............................................................................................................. 7 6. TIPOLOGIE E METODI DI INTERVENTO .................................................................. 8 Superfici e attivita’ non comprese nel capitolato .......................................................... 9 Sanitizzazione ......................................................................................................... 10 Strumenti, attrezzature e prodotti ............................................................................ 11 7. RACCOMANDAZIONI PER GLI OPERATORI SANITARI ............................................ 11 8. CONTROLLO DEL SERVIZIO. ................................................................................ 11 Allegato ALLEGATO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE ............... 1 Sanificazione ordinaria .............................................................................................. 2 Sanificazione periodica .............................................................................................. 6 Strumenti ed attrezzature .......................................................................................... 7 Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 4 di 12 In ospedale, le superfici ambientali, sebbene generalmente non direttamente associate alla trasmissione delle infezioni, rappresentano un serbatoio di potenziali patogeni. La trasmissione dei microrganismi avviene attraverso il contatto delle mani con le superfici contaminate. Tuttavia, benché l’igiene delle mani sia importante per ridurre l’impatto della trasmissione di infezioni al personale e ai pazienti, la sanificazione ambientale viene riconosciuta come una delle pratiche profilattiche per prevenire e ridurre l’incidenza di infezioni correlate a pratiche assistenziali. 1. SCOPO Gli operatori sanitari, nello svolgimento delle pratiche assistenziali devono garantire un ambiente igienicamente idoneo ad ospitare i degenti al fine di garantirne il confort e prevenire la trasmissione delle infezioni. Ne consegue che ogni operatore sanitario deve conoscere le procedure di sanificazione ambientale ed i comportamenti che devono essere adottati all’interno dei presidi ospedalieri dell’Ulss 20 al fine di: adottare misure uniformi per la decontaminazione, pulizia e disinfezione delle superfici ambientali; garantire il rispetto delle norme igieniche, sorvegliando le sequenze operative e l’adozione di misure igieniche adeguate messe in atto dal personale che svolge attività di sanificazione. Le attività di sanificazione nelle strutture dell’Ulss 20 sono affidate ad una ditta in appalto. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa è rivolta agli operatori dei presidi ospedalieri dell’Ulss 20 che sono coinvolti a qualsiasi titolo nelle attività di sanificazione/sanitizzazione delle superfici ambientali. 3. RIFERIMENTI Capitolato speciale d’appalto per il “Servizio di pulizia, sanificazione, disinfezione e raccolta dei rifiuti sanitari speciali pericolosi, non pericolosi e dei rifiuti urbani o assimilati agli urbani dell’Ulss 20 e servizi complementari”. Centers for Disease Control and Prevention. “Guidelines for Environmental Infection Control in Health care Facilities”. 2003. K. Dix, J. Schraag. Environmental Surface Cleaning. First Defense against Infectious agents. http://www.infectioncontroltoday.com/articles/399/399_5c1Enviro.htlm, 2005. (accesso 08/01/07). Offerta tecnica per l’Azienda Ulss 20 di Verona “Servizio di pulizia, sanificazione, disinfezione e raccolta dei rifiuti sanitari speciali pericolosi, non pericolosi e dei rifiuti urbani o assimilati agli urbani dell’Ulss 20 e servizi complementari” 4. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 5 di 12 RESPONSABILITÀ Responsabilità Direttore Ospedale Attività Ufficio Promozione Igiene Ospedaliera. Direzione Medica Coordinatore personale sanitario delle UUOO Operatore sanitario Responsabile del controllo del servizio di sanificazione Predispone le attività di monitoraggio del servizio Attua i controlli qualitativi (settimanali) in contraddittorio con il referente della ditta in appalto Verifica l’applicazione dei protocolli Gestisce le non conformità Invia un report trimestrale al Provveditorato sugli esiti dei controlli Verifica il rispetto delle frequenze e dei tempi di sanificazione Verifica la corretta procedura delle attività di sanificazione Segnala le non conformità all’Ufficio Promozione Igiene Attua correttamente le procedure di: decontaminazione,sanificazione, disinfezione delle superfici in caso di spandimenti di liquidi biologici sanificazione/sanitizzazione apparecchiature elettromedicali superfici interne degli armadi di e 5. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 6 di 12 PRINCIPI DI SANIFICAZIONE IN OSPEDALE Le superfici ambientali sono contaminate da microrganismi potenzialmente patogeni. La carica e la tipologia di microrganismi presenti in Ospedale dipendono da una serie di fattori : Numero di persone presenti nell’ambiente: l’afflusso di persone in una determinata area contribuisce a diminuirne il livello igienico; Tipo di attività svolta; Presenza o meno di umidità: la presenza di acqua favorisce la proliferazione di microrganismi potenzialmente patogeni; Presenza di materiale che funge da substrato di crescita; Modo in cui i microrganismi vengono rimossi dall’aria: i sistemi di ventilazione o ricambio dell’aria variano a seconda della tipologia di area; Tipo di superficie e orientamento (verticale o orizzontale): le superfici porose trattengono maggiormente lo sporco rispetto a quelle lisce. Le superfici orizzontali sono più critiche da un punto di vista del rischio infettivo rispetto a quelle verticali. Gli elementi sopraelencati sono determinanti nella definizione delle metodologie di pulizia in ospedale. Storicamente, da un punto di vista infettivo, le aree ospedaliere vengono suddivise in zone a diverso rischio infettivo sulla base della tipologia di attività svolta, della presenza o meno dei pazienti e della tipologia di pazienti: Aree ad alto rischio: terapia intensiva, sale operatorie, neonatologia, sala degenza, dialisi, unità coronarica Aree a medio rischio: reparti e ambulatori Aree a basso rischio: sono le aree caratterizzate dalla assenza di degenti: uffici, studi, corridoi etc. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 7 di 12 GLOSSARIO Pulizia La pulizia consiste nella rimozione meccanica del materiale organico e non presente su una superficie. Sanificazione La sanificazione è l’insieme di processi atti a rendere gli ambienti igienicamente idonei alle persone che dovranno utilizzarli, senza alterare le caratteristiche fondamentali del loro stato, utilizzando sostanze detergenti. Gli elementi necessari sono: 1. l’Acqua: diluente per lo sporco; 2. il Detergente: allenta la tensione tra sporco e superficie; 3. l’Azione meccanica: energia applicata; 4. il Tempo. Sanitizzazione La sanitizzazione consiste nelle operazioni di pulizia seguite dalla disinfezione delle superfici. Decontaminazione Operazione preliminare alla pulizia che consiste nella disinfezione delle superfici visibilmente contaminate da materiale organico. METODOLOGIE Le metodologie di sanificazione nelle strutture sanitarie sono definite sulla base di principi ormai consolidati e condivisi dalla letteratura internazionale. Tali principi hanno lo scopo di prevenire la diffusione dei microrganismi potenzialmente patogeni nell’ambiente : 1. Scelta ed utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in funzione della superficie da trattare, della tipologia di area, del grado di contaminazione: a. guanti in nitrile: più resistenti di quelli in lattice, da indossare per tutte le attività di sanificazione. Da sostituire ogni volta che sono visibilmente sporchi, lacerati, ad ogni cambio di zona a differente livello di contaminazione. b. mascherina con visiera o mascherina e occhiali: da indossare durante attività di decontaminazione che possono generare schizzi. c. maschera FFP2 e camice monouso in TNT impermeabile: per la pulizia delle aree di preparazione degli antiblastici. d. mascherina chirurgica, copriscarpe e cuffia: prima dell’ingresso nelle aree a bassa carica microbica. 2. Spolveratura delle superfici e pulizia della pavimentazione ad umido; Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 8 di 12 3. Utilizzo del codice colore: utilizzo di secchi e panni di diverso colore per le zone a diverso grado di contaminazione (wc, lavabo, unità paziente). Nel contratto in essere, la Ditta utilizza il seguente codice colore: rosso-zona wc, giallozona lavabi, blu-detersione superfici sovrapavimento, verde-disinfezione superfici sovrapavimento; 4. pulizia dall’alto verso il basso; 5. progressione delle attività di sanificazione: dalla zona meno contaminata a quella più contaminata. 6. TIPOLOGIE E METODI DI INTERVENTO Le tipologie di intervento previste dal capitolato sono : Pulizie ordinarie: insieme delle operazioni necessarie per la rimozione e asportazione di qualsiasi rifiuto e traccia di sporco e della polvere da tutte le superfici dure, resilienti e tessili, sia orizzontali che verticali, fino all’altezza di 1,8 metri. Hanno una frequenza giornaliera. Pulizie periodiche: insieme delle operazioni necessarie per la rimozione e asportazione di qualsiasi rifiuto e traccia di sporco e della polvere da tutte le superfici dure, resilienti e tessili, sia orizzontali che verticali, ad un’altezza superiore a 1.8 metri. Sono ricompresi i trattamenti periodici per proteggere le superfici porose affinché lo sporco non penetri in profondità. La periodicità è predefinita e programmata annualmente e i tempi di esecuzione delle attività sono concordati con il Coordinatore delle Unità Operative. Pulizie straordinarie: interventi imprevedibili a carattere non continuativo o occasionale (es. pulizie dopo lavori di imbiancatura). La richiesta di intervento viene inviata in forma scritta (modulo H7) dai referenti dei Reparti alla Direzione Medica per l’autorizzazione formale. Pulizie a chiamata: interventi di piccolo e medio impegno richiesti per esigenze occasionali (caduta accidentale di liquidi, imbrattamento di superfici con materiale organico..). L’attivazione avviene da parte del Coordinatore dell’Unità Operativa o dalla Direzione Medica. Nel contratto in essere, relativo al Servizio di sanificazione ambientale, sono comprese attività complementari quali: - Raccolta e trasporto dei rifiuti sanitari speciali pericolosi e non pericolosi, urbani e assimilati agli urbani; - Distribuzione alle Unità Operative dei contenitori per rifiuti pericolosi a rischio infettivo, urbani e assimilati e fornitura dei sacchi per i rifiuti urbani; - Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE DM 003 Pagina 9 di 12 Fornitura, consegna, reintegro di materiale igienico: carta igienica, salviette, sapone per mani; Pulizia e lavaggio tende fisse e semimobili; Rifacimento del letto del medico di guardia. SUPERFICI E ATTIVITA’ NON COMPRESE NEL CAPITOLATO Alcune superfici sono escluse dalle attività previste dal contratto per la peculiarità della superficie da trattare: 1. La sanificazione delle superfici interne degli arredi : Sono considerate superfici non critiche; è stato a tale scopo messo a disposizione delle unità operative (Magazzino Economale a Marzana) un detergente spray (Master Office codice 848538). La disinfezione terminale dell’unità del paziente, a carico della Ditta in appalto, comprende anche le superfici interne degli arredi. 2. La sanificazione e la disinfezione delle attrezzature; per la pulizia delle attrezzature si rimanda al manuale d’uso di ciascuna apparecchiatura. 3. La pulizia della cappa nell’area di preparazione dei farmaci antiblastici. 4. Decontaminazione della superficie, in seguito a spandimento di liquido biologico: la decontaminazione deve precedere le attività di sanificazione e disinfezione della superficie in seguito a spandimenti di sangue o liquido biologico e deve essere effettuata tempestivamente dall’operatore sanitario. Procedura: Indossare i D.P.I. Asciugare lo spandimento con un panno monouso imbevuto di soluzione disinfettante. Il disinfettante ad ampio spettro più indicato è la comune candeggina (Clorinda al 5%); da non utilizzare su superfici metalliche Gettare il panno nel contenitore per rifiuti pericolosi a rischio infettivo e procedere con la pulizia e la disinfezione dell’area. Procedere con la sanificazione e disinfezione. N.B. l’ipoclorito di sodio (Antisapril/ Decs Ambiente Plus) VIENE INATTIVATO DALLA PRESENZA DI MATERIALE ORGANICO; dovrebbe essere utilizzato sulle superfici preferibilmente dopo la pulizia. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 10 di 12 INDICAZIONI PER LA DECONTAMINAZIONE DELLE SUPERFICI Diluizione Tempo di contatto 1:100 (10 cc in 1 litro di acqua) per piccoli spandimenti di liquidi biologici/sangue 10 minuti 1:10 (100 cc in 1 litro di acqua ) per cospicui spandimenti di liquidi biologici 10 minuti 0.4% (4 ml in 1 litro di acqua) 10 minuti Disinfettante Candeggina (Clorinda ) In caso di ipersensibilità al cloro utilizzare: polifenoli (Fenocid) SANITIZZAZIONE La pulizia riduce l’80% della carica batterica. La sanitizzazione delle aree è raccomandabile solamente in particolari contesti e momenti, al fine di evitare il rischio di indurre resistenze agli antimicrobici: aree ad alto rischio ambienti che ospitano persone con malattie infettive servizi igienici superfici critiche: ad alto contatto con le mani (maniglie delle porte, interruttori, piani di lavoro) unità paziente dopo la dimissione La sanitizzazione delle aree prevede l’utilizzo di disinfettanti a base di cloro e polifenoli. I disinfettanti impiegati attualmente per la sanitizzazione sono: 1. clorodonatori – clorossidante elettrolitico (Antisapril/Decs Ambiente Plus): il contenuto di cloro attivo è del 2,8%. La diluizione utilizzata è del 5%. attivi su Gram Positivi, Gram Negativi, micobatterio tubercolare, spore di tetano e carbonchio, miceti, virus alla concentrazione del 2-5%; in presenza di materiale organico utilizzare la soluzione al 10%; Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 11 di 12 non utilizzare su superfici in metallo; efficacia ridotta in presenza di sostanze organiche (sostanze grasse, proteine) e inorganiche (solfuri, nitriti). 2. polifenoli : attivi su virus, batteri, funghi, micobatterio tubercolare. non sono inattivati dalla presenza di materiale organico non si devono utilizzare per la disinfezione di termoculle durante la degenza (OTOTOSSICITA’) è necessario risciacquare le superfici. Per la disinfezione dei piani di lavoro è possibile utilizzare una soluzione alcolica pronta all’uso a base di sali di ammonio quaternario e clorexidina gluconato disponibile presso la Farmacia. STRUMENTI, ATTREZZATURE E PRODOTTI Le attrezzature ed i materiali necessari per la sanificazione ambientale sono di proprietà della Ditta appaltatrice e individuati sulla base delle diverse tipologie di area. Tutti i sistemi sono costituiti da carrelli modulari per l’applicazione del metodo “ad umido”. Le attrezzature delle aree ad alto rischio e bassa carica microbica sono dedicate. 7. RACCOMANDAZIONI PER GLI OPERATORI SANITARI utilizzare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati prima di eseguire le attività’ di sanificazione, attenzione alla concentrazione d’uso dei prodotti detergenti e disinfettanti, rispettare i tempi di contatto del disinfettante, sciacquare sempre le superfici dopo l’utilizzo dei polifenoli, in caso di pazienti in isolamento o con infezioni da patogeni importanti da un punto di vista epidemiologico informare gli operatori della ditta in appalto sulla necessità di indossare dispositivi di protezione individuale adeguati (e non sul tipo di infezione!). 8. CONTROLLO DEL SERVIZIO. Il controllo del servizio viene eseguito a livello centrale e periferico. L’attestazione di avvenuto intervento avviene mediante annotazione su un report mensile che viene validato dal coordinatore o referente delle Unità Operative. Il personale delle Unità Operative verifica altresì la corretta applicazione delle sequenze operative e il rispetto delle specifiche igieniche. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 12 di 12 Le eventuali non conformità vanno segnalate alla Direzione Medica. Questo ai fini di migliorare i servizi ed intervenire tempestivamente in caso di disservizi. Il contratto del servizio di sanificazione prevede una rendicontazione basata sul risultato, quindi sul livello qualitativo raggiunto, rispetto ad un livello di pulizia atteso. Il controllo del livello qualitativo raggiunto viene effettuato in modo sistematico con una metodologia di tipo oggettivo e statistico, a livello centrale, dal personale preposto della Direzione Medica Ospedaliera. Il sistema prevede controlli campionari sul numero totale di aree presenti nella struttura. Il controllo, effettuato con strumentazione dedicata, viene eseguito in contraddittorio con il Responsabile di commessa della Ditta in appalto, mediante la verifica di conformità degli indicatori individuati. Trimestralmente viene trasmesso al Servizio Provveditorato dell’Ulss 20 un report che contiene: gli esiti di conformità dei controlli di risultato; la regolare attestazione di svolgimento del servizio mediante il controllo dei rapporti firmati dai coordinatori o delegati; le segnalazioni pervenute dalle Unità Operative. edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato DM 003 Pagina 1 di 7 ALLEGATO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE Con la stesura del capitolato di appalto, relativamente ai presidi ospedalieri dell’Ulss 20, sono stati identificati gruppi omogenei di aree, in funzione della destinazione d’uso e del livello qualitativo atteso di pulizia per ciascuna area; alle diverse categorie di aree è stato assegnato un codice colore: numero rif. area 1 2 2a 2b 3 4 5 Aree omogenee Tipologia di locali Codice colore terrazzi, cavedi, tettoie, zone di deposito rifiuti, rampe esterne, ingressi, scale di AREE ESTERNE emergenza, marciapiedi, parcheggi, ROSA porticati, deposito ambulanze, camera calda del Pronto Soccorso. AREE EXTRA uffici, studi medici, direzioni e segreterie, SANITARIE corridoi di area farmacia (uffici e magazzino), sportelli, casse, accettazione, ad utilizzo corrente ROSSO aula conferenze, alloggi religiosi.. magazzini generali, archivi, depositi vari, ad utilizzo limitato ripostigli. atri, scale, galleria, corridoi (non annessi ad AREE COMUNI AD aree definite), portineria, sale d’attesa, ALTA E FREQUENTE VERDE depositi rifiuti, locale distributori automatici, PERCORRENZA scale mobili, ascensori. AREE SANITARIE degenze e aree annesse, ambulatori GIALLO Terapia Intensiva, Neonatologia, Terapia AREE AD ALTO Intensiva Cardiologica (UTIC), sala Dialisi ARANCIO RISCHIO 6 AREE OPERATORIE 7 SERVIZI IGIENICI 8 AREE A PROTOCOLLO SPECIALE Sale Operatorie (incluso blocco parto), AZZURRO Broncoscopia, Angiografia Servizi igienici per gli utenti, delle degenze, MARRONE degli ambulatori, degli spogliatoi Zona preparazione antiblastici. e somministrazione NERO Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 2 di 7 SANIFICAZIONE ORDINARIA La sequenza delle operazioni avviene come descritto di seguito: PREPARAZIONE Preparazione del materiale e delle soluzioni detergenti: particolare attenzione deve essere posta alla diluizione dei prodotti; attenersi alle indicazioni della ditta produttrice Scelta dei dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati per area e tipologia di superficie da pulire; RIFIUTI E MATERIALE IGIENICO Raccolta dei rifiuti grossolani con scopa e paletta; Vuotatura e pulizia dei cestini e contenitori per i rifiuti; Cambio del sacco interno dei cestini; Reintegro del materiale igienico nei distributori. PULIZIA SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO Detersione delle superfici verticali ed orizzontali sovrapavimento partendo dall’alto al basso: arredi, suppellettili, unità paziente (tra cui trave testaletto, comodino, poltrona, letto, tavolo, sedie), porta e maniglie, finestre, termoconvettori. Deve essere posta particolare attenzione alle superfici ad alto contatto con le mani (maniglie, interruttori, sponde del letto...) Procedere dalle zone a minor livello di contaminazione a quelle a maggiore contaminazione. Utilizzo del codice colore nelle aree a diverso grado di contaminazione: panni e secchi dedicati di colore diverso per la pulizia delle superfici sovrapavimento, per la zona lavabo, per la zona wc, per la disinfezione dei sanitari. Smaltimento dei panni sporchi e sostituzione dei guanti. PAVIMENTO Detersione manuale e/o meccanica del pavimento Per la detersione manuale si utilizzano strumenti muniti di pannetti in misto cotone, poliestere e microfibra a doppia facciata; Detersione del pavimento con la parte colorata del panno a microfibra; Asportazione della soluzione e asciugatura con la parte bianca del panno; Smaltimento del panno sporco ogni cambio stanza e sostituzione dei guanti monouso. Raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, non pericolosi, urbani e assimilati agli urbani; Disinfezione delle superfici e delle pavimentazioni ove richiesto. Si descrivono di seguito gli interventi, i tempi, le frequenze e le metodiche per la sanificazione di ogni area omogenea. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 3 di 7 1. AREE ESTERNE DPI Guanti in gomma o monouso FREQUENZA Settimanale METODI Vuotatura cestini e sostituzione del sacco per i rifiuti Raccolta rifiuti grossolani e spazzatura delle aree con mezzi manuali e meccanici NOTE E’ previsto lo sgombero della neve e del ghiaccio. 2. AREE EXTRASANITARIE Le aree extrasanitarie sono quelle aree caratterizzate dall’assenza di pazienti e quindi considerate a basso rischio infettivo. Tali aree si possono suddividere da un punto di vista della frequenza di accesso in aree ad utilizzo limitato come archivi, sala conferenze, ripostigli e in aree ad utilizzo corrente quali studi medici, uffici, magazzini, spogliatoi del personale. DPI guanti monouso FREQUENZA Utilizzo corrente: Una volta al giorno Utilizzo limitato: periodicamente (frequenza da concordare) in base all’uso METODI Procedura di sanificazione ordinaria Cambio panno ogni 4 locali di 100mq. circa 2. AREE COMUNI AD ALTA E FREQUENTE PERCORRENZA Queste aree sono caratterizzate dall’alto flusso di persone che transitano. Non sono considerate ad alto rischio infettivo ma a causa dell’alta percorrenza necessita di maggiori interventi di pulizia DPI Guanti monouso FREQUENZA 2-3 volte al giorno in relazione al flusso di persone. METODI Procedura di sanificazione ordinaria Detersione meccanica dei corridoi ed aree sgombre Pulizia degli ascensori: aspirazione delle guide di scorrimento delle porte e dei bordi perimetrali 44.. A AR REEEE SSA AN NIITTA AR RIIEE DPI Guanti monouso FREQUENZA Due volte al giorno METODI Procedura di sanificazione ordinaria Sanificazione dell’unità paziente nelle aree di degenza: testa-letto – intelaiatura del letto – comodino – armadio – sedia. La sostituzione del panno blu e dei guanti deve essere eseguita ad ogni unità paziente Detersione meccanica dei corridoi ed aree sgombre. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 4 di 7 Pulizia dell’unità paziente dopo la dimissione: pulizia e sanitizzazione delle superfici con prodotti a base di polifenoli e/o cloroderivati Il personale delle Unità Operative predispone l’elenco dei pazienti dimessi e lo consegna all’operatore addetto al servizio di pulizia presente in Reparto, generalmente al pomeriggio. NOTE E’ prevista la pulizia ed il rifacimento del letto della stanza del medico di guardia 5. AREE AD ALTO RISCHIO DPI Guanti monouso, camice monouso FREQUENZA 2-3 volte al giorno METODI Procedura di sanificazione ordinaria Cambio panno per la pulizia delle superfici sovrapavimento ad ogni unità paziente Al termine delle attività di sanificazione del mattino, disinfezione delle unità pazienti e del pavimento con pannetti in microfibra imbevuti di soluzione disinfettante (preparata dall’operatore addetto alla sanificazione ambientale). NOTE Le attrezzature per le attività di sanificazione devono essere dedicate e pulite al termine delle attività. 6. AREE OPERATORIE Le aree operatorie si suddividono da un punto di vista del livello igienico in : 1. aree bassa carica microbica: sala operatoria 2. aree “pulite”: lavaggio mani, zona induzione/risveglio, deposito materiali puliti/sterili 3. aree”sporche”: servizi igienici, spogliatoi, deposito materiale dello sporco DPI Guanti monouso, mascherina, cuffia, divisa dedicata. FREQUENZA 3 volte al giorno METODI Area a bassa carica microbica: si devono individuare tre momenti diversi: a. 10-15 minuti prima dell’inizio dell’attività di sala operatoria; spolveratura ad umido di arredi, attrezzature, suppellettili, pavimentazione; b. tra un intervento e l’altro; allontanare la teleria sporca e sostituire i contenitori per rifiuti speciali; detergere dall’alto al basso: lampada scialitica, lettino operatorio, attrezzature, pavimentazione; c. a fine giornata; allontanare la teleria sporca ed i contenitori per rifiuti speciali, Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 5 di 7 asportazione degli arredi dalle sale; spolveratura ad umido, detersione e successiva disinfezione di arredi, attrezzature, suppellettili, pareti; decontaminazione del pavimento se sono presenti spandimenti di materiale organico; detersione meccanica dei pavimenti con monospazzola con serbatoio per soluzione detergente; sanitizzazione delle sale operatorie: pannetti pre-impregnati di soluzione disinfettante. Si alterna periodicamente l’utilizzo di cloroderivati e fenoli al fine di evitare l’induzione di resistenze batteriche. Ricollocazione delle apparecchiature all’interno delle sale Area pulita Si devono individuare tre momenti diversi: a. inizio giornata: spolveratura ad umido di arredi, suppellettili, pavimenti; a. tarda mattinata e fine giornata; pulizia di arredi, suppellettili, pavimenti Area contaminata Sono previste due interventi di pulizia giornaliera: a. tarda mattinata e fine giornata; pulizia di arredi, suppellettili, pavimenti. Le attrezzature per le attività di sanificazione devono essere dedicate e pulite al termine delle attività. I panni usati per la pulizia delle superfici e pavimenti devono essere riprocessati separatamente. NOTE 7. SERVIZI IGIENICI L’area “servizi igienici” include i servizi dedicati agli utenti e al personale ospedaliero, esclusi i servizi all’interno delle degenze che sono stati assegnati all’area sanitaria. DPI Guanti monouso FREQUENZA 1-3 volte al giorno a seconda dell’afflusso di persone ai servizi. METODI Procedura di sanificazione oridnaria NOTE Utilizzo codice colore Disinfezione dei sanitari Cambio del panno per la pulizia delle superfici sovrapavimento ad ogni servizio igienico. Il lavaggio e la disinfezione dei pannetti viene eseguito separatamente. Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 6 di 7 8. AREE A PROTOCOLLO SPECIALE Sono le aree dedicate alla preparazione e somministrazione dei chemioterapici antiblastici. Tali farmaci sono considerati sostanze potenzialmente cancerogene, pertanto il personale addetto alla sanificazione degli ambienti in cui si manipolano farmaci antiblastici devono adottare misure speciali di protezione. Per quanto riguarda i metodi è stato predisposto un protocollo specifico, inviato al referente della Ditta di sanificazione (in appalto) e alle Unità Operative interessate: “Pulizia dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione di farmaci chemioterapici antiblastici. Protocollo operativo per il personale della Ditta in appalto”. SANIFICAZIONE PERIODICA Le pulizie periodiche sono finalizzate a rimuovere lo sporco ancorato (risanamento) e a salvaguardare lo stato fisico dei substrati. La presenza di porosità e spaccature rappresenta un possibile ricettacolo di germi a causa della difficoltà di asportare lo sporco. E’ opportuno pertanto trattare le superfici perché assumano caratteristiche di omogeneità. Esempi di rivestimenti porosi sono il marmo e le pietre naturali e artificiali, mentre i rivestimenti omogenei sono linoleum, rivestimenti plastificati e il caucciù. La protezione delle superfici garantisce la formazione di uno strato protettivo che evita l’usura e riduce la penetrazione della polvere e dello sporco. A tale scopo si utilizzano delle emulsioni a base di polimeri acrilici autolucidanti in funzione della tipologia di rivestimento, che vengono applicati periodicamente dopo le attività di risanamento dei locali. Le procedure di sanificazione periodica comprendono: risanamento delle stanze di degenza; lavaggio a fondo e deceratura dei pavimenti; inceratura dei pavimenti; spray cleaning dei pavimenti incerati (applicazione a “secco” con monospazzola di una soluzione a base di detergenti e polimeri, allo scopo di detergere e ripristinare i graffi e le scalfitture prodotte dal calpestio); risanamento dei servizi igienici; lavaggio a fondo di ascensori e montacarichi; aspirazione delle ragnatele, delle tende veneziane, dei termosifoni, dei battiscopa; lavaggio porte e pareti; lavaggio dei vetri interni, esterni, perimetrali. La Ditta predispone annualmente un piano di interventi periodici da concordare con i referenti delle Unità Operative. Di seguito si riporta la programmazione: Ospedale "G.Fracastoro" San Bonifacio DIREZIONE MEDICA Istruzione Operativa SANIFICAZIONE AMBIENTALE Allegato edizione: 2 revisione: 1 Dicembre 2010 DM 003 Pagina 7 di 7 RISANAMENTO AREE EXTRASANITARIE AREE A MEDIO RISCHIO – REPARTI E SERVIZI AREE AD ALTO RISCHIO AREE OPERATORIE VETRI + SUPERFICI OLTRE 1.80 M AREE EXTRASANITARIE AREE A MEDIO RISCHIO – REPARTI E SERVIZI AREE AD ALTO RISCHIO AREE OPERATORIE ANNUALE SEMESTRALE QUADRIMESTRALE BIMESTRALE QUADRIMESTRALE BIMESTRALE BIMESTRALE MENSILE STRUMENTI ED ATTREZZATURE Le attrezzature ed i materiali necessari per la sanificazione ambientale sono di proprietà della Ditta appaltatrice e individuati sulla base delle diverse tipologie di area. Tutti i sistemi sono costituiti da carrelli modulari per l’applicazione del metodo “ad umido”. Le attrezzature delle aree ad alto rischio e bassa carica microbica devono essere dedicate. Pulizia delle superfici sovrapavimento: Il sistema e costituito da carrelli modulari e prevede l’utilizzo di panni in microfibra che vengono immersi nelle soluzioni detergenti o disinfettanti. La microfibra presenta delle caratteristiche strutturali che consentono l’asportazione dello sporco aderente all’interno delle porosità delle superfici rimuovendo fino al 99% dei microrganismi presenti (a fronte di circa il 30% con i sistemi convenzionali). Sono inoltre lavabili a 95° in lavatrice. Pulizia del pavimento: Sono in uso carrelli per la pulizia dotati di strumenti che si diversificano in funzione della tipologia di area: aree a basso livello di rischio aree a medio ed alto rischio Pulizia: scopatura ad umido, detersione e risciacquo con scopa lamellare (strumento scandic) e garze monouso. Pulizia: strumento twixter munito Detersione e Disinfezione: panni di panno a doppia facciata in cotone-poliestere e microfibra (per l’asportazione dello sporco + detersione e asciugatura del pavimento). Disinfezione: panni pre impregnati di soluzione disinfettante aree a bassa carica microbica pre impregnati di soluzione detergente e disinfettante (sistema pre-wash) e riposti in un contenitore chiuso Lavasciuga per la pulizia meccanica delle aree operatorie, sanitarie, ad alta percorrenza