5S - Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi
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5S - Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE iblicuio d'Istruzione Sup eriore E. FERMI - EMPOL FERMI — DA VINCI .-- ee-57. .......... Via Bonistallo, 31° N. Tel. (0571) 80614- Fax 0571 — 8066 ‘0'.::,4one i ............ ... Codice Fiscale 82004810485 /"2 13 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 ad. 5.2) 5 Sezione S Documento predisposto dal consiglio della classe Contenuto: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Profilo dell'Istituto Composizione Consiglio di Classe e variazioni nella composizione dello stesso e della classe. Elenco dei candidati Profilo della classe Programmazione delle attività educative e didattiche Schede con informazioni relative alle prove simulate e griglie di valutazione Scheda attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del C.d.C. Schede informative relative alle metodologie didattiche e ai contenuti trasversali Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) Il Consiglio di Classe n n n n n n n n n n n n n Italiano e storia MARIAN I ADRIANA Educazione Fisica MASSERINI GIADA Matematica PERRONE CONCETTA Diritto ed economia politica MILEO MADDALENA Tecnica amministrativa CAPARRINI CARLO he,,),ace..,,e i Az, 1011 P IN∎ • l sAke be LA PIETRA ANNA MARIA ' Psicologia generale e applicata MALERBA LUCIANA Cultura medico-sanitaria SCHIPANI CONCETTA Religione MARINO GIULIO Sostegno ADO1 SAVOCA FABIO Sostegno ADO2 CAMPAGNA MARGHERITA havt: Sostegno ADO2 GIANI MARCO Aa2„6_74.«:fr; Sostegno ADO3 NUNZIATA ANNA MARIA MARA it 4:40 Inglese Empoli, 15 maggio 2013 £0(.4A2._,.. Ain *h_ _ ' "_... •• À '`--) NO" , r„ • . , . rx,, p II Diri en e Scolastico d titt3 (Dott. Gaetano Gia fr nco FLAVIANO) bui,v, 1) Presentazione dell’Istituto Il NUOVO Istituto Istruzione Superiore Statale “Enrico Fermi” nasce nell’anno scolastico 2011/2012 dall’accorpamento dell’Istituto Professionale “Leonardo da Vinci” con l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Fermi” L’ITC “E. Fermi” nel tempo ha contribuito alla formazione, nel comprensorio Empolese Valdelsa, di soggetti sicuramente dotati di buona cultura aziendale che è stata molto utile alla creazione ad alla conduzione delle imprese del territorio, contribuendo quindi al suo sviluppo sia economico che sociale. I ragionieri del “Fermi” si sono inseriti nelle aziende (spesso piccole e medie) affiancando di frequente l’imprenditore nelle scelte aziendali. Altri diplomati di questo indirizzo hanno scelto di mettere in pratica direttamente la valenza dei propri studi; hanno creato un’azienda e sono divenuti imprenditori di successo nella zona. Presso alcuni di questi, la scuola ha sempre organizzato visite didattiche e vere e proprie lezioni di “full immersion” aziendale durante le quali gli studenti comprendono, tra l’altro, la necessità di una approfondita formazione interdisciplinare a 360 gradi. Diversi diplomati sono diventati valenti direttori di banche operanti sul nostro territorio. Inoltre l’indirizzo commerciale fornisce ai suoi studenti basi culturali generali solide, che permettono la prosecuzione degli studi verso ogni specializzazione. Infatti, oltre ai naturali e tradizionali sbocchi universitari negli studi di economia, giurisprudenza, lingue, scienze politiche, i diplomati dell’ Istituto si indirizzano con successo anche verso facoltà universitarie ed operano nei campi più diversi. Negli anni l’ ex ITC “Fermi” si è arricchito di nuovi indirizzi. Negli anni ottanta è stato attivato l‟indirizzo “Erica” negli anni ottanta e successivamente “EricaSport” uno dei pochi in Italia. Nei primi anni del duemila viene attivato il corso “Mercurio”, sempre come derivazione del corso Commerciale, e il Liceo Socio-psicopedagogico (attuale Liceo delle Scienza Umane). Nell’anno 2010/11, avvenuto l’accorpamento con il Professionale “L. da Vinci”, il Liceo è stato scorporato e trasferito presso il Liceo ‘ Il Pontormo ‘. Dal 2002 l’Istituto è accreditato come Agenzia Formativa presso la Regione Toscana. Nel 2005 è stata ottenuta la certificazione di qualità secondo lo standard EFQM. Nel 2007 la scuola ha partecipato al Premio Qualità Italia, ottenendo il risultato di 1^ scuola in Toscana e di 13^ in Italia. L’ ex Istituto Professionale “L. da Vinci” che dal 1/9/2011 ha perso la propria autonomia amministrativa ed è stato aggregato all’ I.I.S. ‘Enrico Fermi’ trae origine dalla Regia Scuola di Avviamento Professionale “LEONARDO DA VINCI” fondata nel 1820 ed ubicata presso il convento di Santo Stefano degli Agostiniani in via LEONARDO DA VINCI. Fino al 1889 è affidata all’insegnamento dei Padri delle Scuole Pie. Nel 1923 la Regia Scuola Tecnica viene trasformata in Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a Tipo Commerciale e nell’anno 1937-38 viene aggiunta una sezione a Tipo Agrario. In seguito all’abolizione dell’avviamento professionale e all’istituzione della scuola media pubblica (L. 31/12/1962) nasce l’attuale Istituto Professionale. Nel 1989 aderisce al Progetto ’92, rispondendo alle esigenze di rinnovamento ed ai nuovi bisogni emergenti. Nasce così l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici. Dall’anno scolastico 2004/2005 è attivo anche l’indirizzo Servizi Sociali. Oggi l’Istituto, situato nell’edificio di via Fabiani 6 dall’anno 1976, non gode più di autonomia amministrativa, prosegue, però nel suo processo di rinnovamento, adeguandosi ad una realtà in continuo movimento. L’istituto è dotato di modernissimi laboratori informatici, di una rete telematica ed esprime una polivalente capacità progettuale tendente all’arricchimento continuo dell’offerta formativa. Da un recente rapporto elaborato dall’IRRE Toscana, basato su azioni di monitoraggio tese a definire la responsabilità, la flessibilità e l’integrazione quali assi portanti dell’autonomia scolastica, si rileva che “la proposta della scuola risulta ampia e organica, finalizzata al perseguimento dei risultati nel rispetto degli interessi degli studenti, ma anche alla considerazione delle difficoltà che possono incontrare nel percorso scolastico. Nella scuola è diffusa l’attenzione alla predisposizione di interventi di orientamento e di sostegno alla didattica. Gli insegnanti vedono nello sforzo comune di sostenere gli studenti anche una buona occasione di costruzione della propria identità: dunque si trovano d’accordo nel “lavorare per gli studenti”. Infine l’edificio è predisposto per accogliere alunni diversamente abili, che sono presenti in modo cospicuo nell’istituto; tutto ciò indica una notevole sensibilità nei confronti di queste problematiche. PROFILO professionale del TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI Indirizzo Servizi Sociali L’operatore sociale acquisisce una formazione teorico-pratica con il contributo della psicologia, della scienza dell’educazione e delle scienze mediche. Al termine del percorso formativo possiede una solida preparazione psico-pedagogica e tecnicoorganizzativa. Sia l’Operatore che il Tecnico dei servizi sociali si inseriscono in modo dinamico e privilegiato in tutti i settori dei servizi alla persona. Ambito di inserimento Il Tecnico dei Servizi Sociali: a) può operare in: • strutture per la prima infanzia, come educatore; • centri di aggregazione giovanile, centri ricreativi e soggiorni vacanza; • interventi di assistenza familiare; • centri di assistenza per diversamente abili, anziani, disagiati. b) può essere animatore socio-educativo nelle varie tipologie di strutture socio-assistenziali. c) Il titolo di Tecnico dei servizi sociali dà accesso alla mansione di Addetto all’assistenza di base (AAdB, ex OSA) d) con l’aggiunta poi di 400 ore sempre a cura dell’Assessorato citato, può diventare Operatore socio sanitario (OSS). Al termine degli studi il diploma dà accesso a tutte le Facoltà universitarie, in modo particolare Scienze della Formazione, Psicologia, Scienze infermieristiche, Educatore professionale, Servizi Sociali. 2) Il Consiglio di Classe Italiano e storia MARIANI ADRIANA Educazione Fisica MASSERINI GIADA Matematica PERRONE CONCETTA Diritto ed economia politica MILEO MADDALENA Tecnica amministrativa CAPARRINI CARLO Inglese LA PIETRA ANNA MARIA Psicologia generale e applicata MALERBA LUCIANA Cultura medico-sanitaria SCHIPANI CONCETTA Religione MARINO GIULIO Sostegno AD01 SAVOCA FABIO Sostegno AD02 CAMPAGNA MARGHERITA Sostegno AD02 GIANI MARCO Sostegno AD03 NUNZIATA ANNA MARIA AVVICENDAMENTO DELLA DOCENZA Nel corso degli anni gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di numerosi insegnanti; tale circostanza non ha certamente contribuito a facilitare un proficuo clima di apprendimento nella classe. In particolare, negli anni 2010/11 - 2011/12 e 2012/13 si sono verificati i seguenti cambiamenti : LETTERE da prof. PICONE ALBERTO a prof.ssa BROGI BARBARA (sostituita da prof.ssa BRUNO ANASTASIA, rientra BROGI BARBARA) a prof.ssa MARIANI ADRIANA INGLESE da prof.ssa PORRO CARMELA a prof.ssa MONTI EMANUELA a prof.ssa LA PIETRA ANNA MARIA PSICOLOGIA da prof.ssa DE LORENZI FABRIZIA a prof. SARTINI ANDREA a prof.ssa MALERBA LUCIANA DIRITTO ED ECONOMIA da prof.ssa QUINTAVALLI SILVIA a prof.ssa ULIVARI GIGLIOLA a prof.ssa MILEO MADDALENA MATEMATICA da prof.ssa CONTI CRISTINA a SAVOCA FABIO a prof.ssa PERRONE CONCETTA CULTURA MEDICO-SANIT. da prof.ssa ROCCO ANGELA (classe III: Igiene e Anatomia) a prof.ssa SCHIPANI CONCETTA EDUCAZIONE FISICA da prof.ssa BENVENUTI ALESSANDRA a prof.ssa DEL FRATE LUCIA a prof.ssa MASSERINI GIADA SOSTEGNO con l’eccezione della prof.ssa CAMPAGNA MARGHERITA tutti i docenti sono cambiati. 3) Elenco dei candidati Cognome Nome 1. AGRESTI FRANCESCA 2. CALABRÒ MARTINA 3. CALZOLAI SHABANA 4. CORTI NICOLE 5. EHIGIONWOGHEE OSARENREN 6. FANELLI GABRIELE 7. GIACONIA DANIELE 8. ISTORICO SARA 9. KAUR VANPREET 10. PRUNETI GIULIA 11. ROVAI SILVANA Maschi= 2; Femmine= 9 totale= 11 4) Profilo della classe La classe è composta da 11 alunni (2 maschi e 9 femmine). Del gruppo fanno parte due alunni certificati: uno segue un percorso curriculare ad obiettivi minimi, l’altro un percorso differenziato, per i quali si rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno ed al PEI. PARTE A) Gli anni precedenti Nell’anno scolastico 2008/2009 la classe 1°S era composta da 22 studenti; nel corso degli anni il gruppo classe ha subito una notevole riduzione della consistenza numerica sia perché alcuni alunni hanno smesso di frequentare, sia per la selezione di fine a.s., in particolare con l’esame di qualifica. Il gruppo è rimasto composto da 11 studenti, di cui 10 provenienti dall’ex 4S, ai quali si è aggiunto l’alunno Daniele Giaconia dalla 5° R del precedente anno scolastico. Negli anni passati, da un punto di vista disciplinare, la classe è stata piuttosto movimentata, con elementi che hanno manifestato atteggiamenti scarsamente collaborativi, compromettendo talvolta il regolare svolgimento delle lezioni. Anche l’impegno è stato per alcuni di loro minimo. In questo clima conflittuale i docenti hanno faticato a ottenere l'attenzione della classe e a portare avanti l'attività didattica. Va considerato inoltre che dalla prima alla quinta gli studenti hanno visto l’avvicendarsi di numerosi insegnanti e ciò non ha certamente facilitato un efficace clima di apprendimento. In conclusione, dal punto di vista del profitto, il gruppo è arrivato alla classe quinta piuttosto fragile e, continuano a persistere difficoltà ed incertezze; nonostante questo, all’interno della classe alcuni elementi hanno dimostrato un impegno attivo e costruttivo, raggiungendo adeguate competenze. Per quanto riguarda lo svolgimento dei programmi, nelle discipline di indirizzo sono stati trattati temi relativi al settore di sbocco occupazionale del Tecnico dei servizi sociali, che dovrà avere gli strumenti adeguati per inserirsi con responsabilità e competenza nelle strutture socio-sanitarie e socioassistenziali, pubbliche e private, recependo i bisogni dell’utenza e programmando interventi mirati. L’obiettivo del CdC è stato la formazione degli studenti, conseguita anche attraverso la conoscenza dei contenuti teorici; per ovviare alle difficoltà che i ragazzi potessero incontrare con gli aspetti più astratti delle discipline, si è sempre fatto ricorso all’esemplificazione, attraverso la presentazione di “casi pratici” tratti dalla comune esperienza quotidiana. L’alternarsi di parti teoriche e di questioni concrete ha reso più agevole l’acquisizione dei contenuti e dei concetti fondamentali dei programmi e ne ha facilitato la comprensione. In classe terza, per l’obbligo formativo degli istituti professionali, che prevede di effettuare attività di “tirocinio”, attuata su indicazione del CdC ed approvazione del Collegio dei Docenti, sono state organizzate settimane di STAGE suddivise in tre moduli: − infanzia − handicap − anziani Nella classe quarta gli studenti hanno partecipato a lezioni curate da esperti esterni alla scuola, per un’ora settimanale di Psicologia, Cultura Medico Sanitaria e Diritto (progetto “PREPARAZIONE STAGE” – ex terza area); l’esperienza si è conclusa con un esame nel mese di maggio 2012. Dalla seconda decade del mese di maggio 2012 al termine dell’a.s. gli studenti hanno partecipato alle attività di STAGE presso strutture per disabili e anziani. Le esperienze di tirocinio sono risultate positive, gli allievi hanno mostrato capacità di relazionarsi con l’utenza, partecipazione, con il personale addetto, a interventi mirati relativi alle esigenze fondamentali della vita quotidiana ed ai momenti di svago. PARTE B) L’anno in corso Nell’anno in corso gli alunni hanno mostrato in generale un comportamento corretto, i docenti sono sempre stati concordi nel delineare un quadro complessivamente positivo; non sono mancati episodi di distrazione, ma nel complesso tutti hanno mantenuto un comportamento disponibile al dialogo educativo. Dal punto di vista relazionale e socio-affettivo hanno manifestato sufficiente disponibilità, socializzazione adeguata e sensibilità nei confronti dei due alunni diversamente abili, ed i rapporti tra di loro e nei confronti dei docenti sono stati improntati sulla collaborazione. La frequenza alle lezioni è risultata nel complesso regolare, anche se alcuni allievi presentano un certo numero di assenze, che comunque non compromette l’esito dell’a. s.. Non emergendo in classe problemi di tipo disciplinare e considerato il numero limitato di alunni, le lezioni si sono potute svolgere regolarmente ed in generale gli studenti hanno seguito le spiegazioni degli insegnanti. Per quanto riguarda l’interesse e la partecipazione alle lezioni, il gruppo classe è apparso eterogeneo: alcuni alunni hanno partecipato attivamente alle lezioni mostrando disposizione al dialogo e al confronto sui temi trattati, hanno contribuito con diversi interventi e con l’apporto di esperienze personali alle spiegazioni, dimostrando interesse e maturità, mentre alcuni non sempre hanno partecipato in modo adeguato. Alcuni allievi hanno dimostrato un impegno costante e costruttivo, altri discontinuo, preparandosi solo in prossimità delle verifiche. Anche relativamente alla preparazione ed al profitto, la classe si presenta eterogenea: alcuni alunni, in possesso di adeguate capacità espressive, applicative e organizzative, grazie all’impegno, hanno raggiunto un discreto livello di preparazione; per alcuni studenti si segnalano incertezze nella rielaborazione dei contenuti e nell’espressione, non supportate da uno studio continuo ed approfondito; permangono casi di alunni con un fragile metodo di studio, di tipo prevalentemente mnemonico, che avrebbe richiesto da parte loro maggiore impegno e assiduità nello studio domestico e nella partecipazione alle lezioni. Nel complesso, la classe presenta un profitto mediamente sufficiente. Per quanto riguarda l’alunno d.a. con obiettivi minimi, si rileva una buona integrazione nel gruppo classe, mentre l’allievo che segue una programmazione differenziata è stato presente solo in modo sporadico in classe a causa di un’organizzazione del tempo scuola che ha previsto quasi del tutto lezioni personalizzate in aule esterne e in laboratori specializzati. La classe ha partecipato a CORSI di RECUPERO ed ATTIVITÀ di POTENZIAMENTO organizzati dalla Scuola nel mese di Febbraio 2013 con sospensione dell’attività didattica; è stato poi effettuato dai singoli docenti il RECUPERO in ITINERE, e in parte le carenze sono state recuperate. Gli studenti, nel mese di settembre 2012, hanno continuato l’esperienza di STAGE all’interno del contesto della “ex terza area”, conseguendo una discreta valutazione. Nelle uscite didattiche e nelle attività integrative effettuate, gli studenti hanno in generale mostrato serietà, interesse e consapevolezza del lavoro che andranno a svolgere. SI RIMANDA ALLE RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI CURRICULARI per ulteriori analisi e per stabilire il raggiungimento o meno degli OBIETTIVI DISCIPLINARI. 5) PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE Anno scolastico 2012/2013 Consiglio della CLASSE 5^ S indirizzo Servizi Sociali Data di approvazione del C.d.C. 18/Ottobre/2012 Coordinatrice: Prof.ssa Concetta Schipani SITUAZIONE D’INGRESSO (ESITO TEST – OSSERVAZIONI) La classe risulta composta da 11 studenti (9 femmine e 2 maschi), 10 provenienti dall’ex IV S e uno proveniente dalla V R dello scorso a.s. con percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione dei docenti di sostegno che sarà redatta nella riunione del PEI. Uno studente segue una programmazione curriculare per obiettivi minimi, per la quale si rimanda al PEI. Quattro allievi sono ripetenti di anni scolastici precedenti. Nel gruppo sono presenti tre ragazze straniere: una nigeriana e una di madrelingua indiana che hanno acquisito una certa padronanza della lingua italiana; una di origine indiana, in Italia da vari anni, che non presenta problemi di tipo linguistico. Si premette che il C.d.C. elabora questo progetto a poco più di due settimane dal rientro degli studenti dal tirocinio; è da evidenziare inoltre il fatto che negli anni di corso sono cambiati diversi docenti, così come in questo anno scolastico (Lettere, Psicologia, Matematica, Educazione Fisica, Diritto/Economia, Inglese). In questo periodo iniziale sono state effettuate osservazioni, discussioni collettive, alcune prove, ripasso di argomenti dell’anno scolastico precedente, mirati alla conoscenza degli alunni e a fornire il livello generale di partenza. Dal punto di vista disciplinare la classe mantiene un comportamento corretto e disponibile al dialogo educativo, per cui il lavoro svolto in classe appare generalmente positivo. La frequenza è regolare, eccetto per un allievo che si sta assentando in modo continuativo per motivi di salute. Dal punto di vista cognitivo, emerge un piccolo gruppo di studenti impegnati, partecipi e maturi e con sufficienti o discrete capacità rielaborative; gli altri appaiono un po’ fragili: presentano incertezze e lacune nella preparazione di base, che risulta piuttosto superficiale per affrontare il programma della classe quinta; sarà necessario quindi insistere sia su un metodo di studio più efficace, sia sull’interesse e sull’impegno, a scuola e a casa. Il grado di partecipazione e di interesse risulta per ora adeguato anche se si nota qualche elemento non particolarmente motivato che tende a distrarsi con facilità. Dal punto di vista relazionale e socio-affettivo gli studenti evidenziano sufficiente disponibilità, socializzazione adeguata ed i rapporti tra di loro e nei confronti dei docenti sono improntati sulla collaborazione. PER LE PROVE DI INGRESSO ed e RELATIVI METODI di RILEVAZIONE, SI RIMANDA AI PIANI PERSONALI DI LAVORO DEI DOCENTI STRATEGIE da METTERE in ATTO per il SUPPORTO ed il RECUPERO (Corsi Idei, pausa didattica, sportelli, recupero in itinere etc., indicazione del periodo di attivazione) I docenti si assumono il compito di sollecitare gli alunni in modo tale da motivarli verso una partecipazione attiva alle lezioni. Oltre a ciò, concordano sui seguenti punti: 1) dedicare una parte iniziale al ripasso per consolidare le conoscenze ritenute fondamentali; 2) intensificare il lavoro in classe con esercitazioni specifiche delle discipline; 3) inserire pause didattiche e di recupero in itinere in base alle necessità o richieste che si evidenzieranno; 4) attivare corsi di recupero e/o sportelli per le situazioni più preoccupanti. Nel piano annuale delle attività sono previsti interventi di recupero, da lunedì 4 a sabato 9 Febbraio 2013, secondo le modalità che andrà a stabilire il Collegio dei Docenti del 26/10/2012. COMPORTAMENTI nei CONFRONTI della CLASSE (definizione delle norme di comportamento e degli atteggiamenti comuni da assumere per l’applicazione delle stesse, atteggiamenti relazionali comuni) Il C.d.C. fa proprie le regole fissate dal Regolamento d’Istituto e si impegna a farle rispettare con fermezza, puntualità e coerenza, senza per questo cadere nella rigidità. I docenti si impegneranno a creare un clima di lavoro quanto più possibile sereno e improntato al dialogo e alla disponibilità reciproca; nella consapevolezza dei loro diritti e doveri, avranno comunque un atteggiamento fermo nel richiedere rispetto. In particolare si punterà in questo anno al rafforzamento della responsabilità individuale ed alla motivazione nei confronti dello studio in modo da portare i ragazzi al raggiungimento dei livelli minimi prefissati in vista degli Esami di Stato. A tal fine i docenti presteranno particolare cura nell’assegnazione dei compiti per casa e ne evidenzieranno l’importanza per la qualità delle competenze scolastiche da raggiungere. OBIETTIVI TRASVERSALI (comportamentali e cognitivi) I docenti, in previsione degli esami, concordano sulla necessità di perseguire i seguenti obiettivi: • • • • • • • • • • COGNITIVI migliorare il metodo di studio e le capacità di analisi, sintesi e schematizzazione dei concetti; stimolare la curiosità intellettuale e gli atteggiamenti attivi nei confronti delle conoscenze; consolidare la capacità di autonomia organizzativa; favorire l’acquisizione di capacità dirette alla interpretazione e rielaborazione dei concetti acquisiti; promuovere la capacità di operare autonomamente riflessioni e connessioni interdisciplinari; potenziare le capacità di espressione linguistica sia a livello generale che nell’uso del lessico specifico delle discipline. COMPORTAMENTALI promuovere un atteggiamento rispettoso delle regole, delle scadenze e degli impegni; favorire un atteggiamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell’ambiente scolastico. saper lavorare insieme agli altri; sollecitare e potenziare il senso di responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente circostante. STRATEGIE da METTERE in ATTO per il LORO CONSEGUIMENTO Per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati, i docenti concordano di: • • • • comunicare in modo chiaro, ordinato e corretto spiegando il significato dei termini tecnici e specifici delle varie discipline; verificare spesso con domande rivolte alla classe se le spiegazioni sono state recepite; stabilire, quando possibile, rapporti tra i contenuti delle discipline e la realtà attuale; fornire indicazioni utili per lo studio di un argomento; • • • • • spingere gli alunni a ragionare autonomamente e ad elaborare riflessioni personali; organizzare lezioni il più possibile partecipate e con lavori di gruppo utili alla socializzazione, al confronto e alla cooperazione fra gli alunni; fare molte esercitazioni anche su quesiti a risposta aperta, in classe e a casa, per migliorare la capacità di sintesi; sollecitare continuamente il rispetto delle regole; comunicare alla famiglia comportamenti inadeguati. STRUMENTI di OSSERVAZIONE, di VERIFICA e di VALUTAZIONE (griglie di osservazioni del comportamento e del processo di apprendimento) Ogni docente utilizzerà per l’osservazione, la verifica e la valutazione gli strumenti ritenuti più idonei e in accordo con quanto stabilito nelle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, relativamente alle griglie adottate per la correzione e valutazione delle prove scritte e orali. Per la valutazione del comportamento si terrà conto dell’interesse, dell’impegno e della partecipazione; del rispetto delle persone e delle cose, non solo in classe ma in tutto l’ambiente scuolastico; della frequenza alle lezioni e della puntualità. Per valutare l’apprendimento si analizzerà: il livello delle conoscenze apprese e la comprensione degli argomenti; le competenze: la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e la proprietà di linguaggio; la capacità di rielaborare e collegare le conoscenze. Le verifiche periodiche saranno momenti fondamentali per osservare il processo di apprendimento ed, eventualmente, rivedere la programmazione individuale e collegiale. Il coordinatore del C.d.C. terrà sotto osservazione i dati relativi alla frequenza ed informerà le famiglie. STRUMENTI per la VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Il controllo in itinere dell’apprendimento si realizzerà attraverso la valutazione di: • Test di varia tipologia • Elaborati scritti • Colloqui • Esercitazioni individuali e di gruppo • Interventi orali spontanei e sollecitati • Correzione dei compiti svolti a casa • Relazioni orali o scritte • Osservazione sul lavoro svolto in classe • Attività di ricerca individuali e di gruppo • Prove pratiche • Simulazioni in vista delle future prove d’esame STRUMENTI per la VERIFICA SOMMATIVA (Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione) Saranno utilizzati sia compiti scritti che verifiche orali, prove strutturate e semi-strutturate. Per la valutazione delle competenze raggiunte a fine percorso (ammissione agli esami) si terrà conto, oltre che della media dei risultati conseguiti, anche dei progressi ottenuti individualmente rispetto ai livelli di partenza. FATTORI che CONCORRONO alla VALUTAZIONE PERIODICA e FINALE (con riferimento alla situazione personale, alla classe) Oltre ai risultati oggettivi delle verifiche, si terranno in considerazione altri elementi come: • Attenzione e partecipazione durante le ore di lezione • Puntualità nel rispetto degli impegni assunti • • • • Correttezza nel comportamento Uso di un linguaggio pertinente Processo di apprendimento e abilità conseguite in rapporto alle potenzialità ed al livello di partenza dello studente Profitto e frequenza nella eventuale ex area di specializzazione -stage aziendale- DEFINIZIONE di CRITERI COMUNI per la CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di CONOSCENZA e ABILITA’ Per la valutazione delle singole materie si farà riferimento a quanto stabilito nelle riunioni dei Dipartimenti, fermo restando l’adeguamento ai criteri generali stabiliti nel POF. Segue la tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento contenuta nel POF. VOTO 10 9 8 7 6 5 4 3 2-1 DEFINIZIONE Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito. Dimostra totale autonomia anche in contesti non noti. Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare valutazioni critiche ed attivare un processo di autovalutazione. Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e non noti. Possiede correttezza e proprietà di linguaggio. E’ in grado di attuare un processo di autovalutazione. Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste dal compito, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e anche parzialmente in contesti non noti. Possiede una discreta proprietà di linguaggio. Lo studente dimostra di possedere competenze su contenuti fondamentali, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti; fuori dai contesti noti deve essere guidato. Si esprime in modo sostanzialmente corretto e appropriato. Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti solo nei loro aspetti fondamentali. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti. L’espressione risulta incerta e non sempre appropriata. Conosce gli argomenti proposti solo in modo parziale, possiede un linguaggio non sempre corretto e non padroneggia la terminologia specifica. Anche se guidato riesce ad orientarsi con difficoltà. Conosce in modo superficiale e frammentario gli argomenti proposti, il linguaggio è stentato, necessita di un frazionamento del compito. Commette errori sostanziali Denuncia gravi lacune nella conoscenza degli argomenti proposti. Si esprime con grande difficoltà. Necessita di un frazionamento del compito. Commette molti gravi e sostanziali errori e non è in grado di riconoscerli. Non è in grado di svolgere anche semplici compiti assegnati. Non ha alcuna conoscenza di tutti gli argomenti DEFINIZIONE di CARICHI MASSIMI di LAVORO SETTIMANALE (per ciascuna disciplina, in rapporto al tempo di studio mediamente disponibile per gli studenti) Gli insegnanti concordano di controllare il registro di classe in modo da evitare per gli studenti un carico di lavoro eccessivo. Se possibile, si eviterà di far svolgere agli alunni più compiti scritti nell’arco della stessa mattinata. Verranno utilizzate anche le ore delle lezioni mattutine per il ripasso, eventuali approfondimenti e chiarimenti, anche se i docenti concordano sulla necessità di una rielaborazione personale pomeridiana. ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE (seminari/conferenze/visite guidate/viaggi di istruzione ecc.) Durante l'anno scolastico saranno proposte agli alunni varie attività integrative, quali seminari, conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, mostre, uscite sul territorio, visite guidate, viaggi d’istruzione, partecipazione ad eventuali attività sportive, ecc.. Si prevedono inoltre: - incontri al Centro per l'impiego di Empoli - raccolta differenziata a scuola - progetti di educazione alla salute, con interventi di esperti esterni: • “Incidenti stradali: alcool e altri ostacoli”, promosso dalla USL 11 • “La cultura della donazione”, promosso dalla USL 11; • “La donazione del sangue”, promosso dall’Ass. volontariato FRATRES. PERCORSI PLURIDISCIPLINARI (tempi, metodi, contenuti) Gli insegnanti propendono, anche in funzione della terza prova d’esame, ad educare gli alunni ad esercitazioni, la cui interpretazione e soluzione presuppone di fatto l’applicazione di conoscenze e l’esercizio di più abilità e competenze. In funzione di ciò, verranno svolte simulazioni nel corso dell’anno scolastico, in date da stabilire, in particolare: una per la prima prova una per la seconda prova una o due per la terza prova ATTIVITÀ DI TIROCINIO (specificare modalità e tempi di realizzazione. Per le classi terze e quarte/quinte) Tutti gli alunni hanno partecipato al TIROCINIO terminato il giorno 29 Settembre 2012. Dallo scorso anno scolastico le classi quarte e quinte degli Istituti Professionali, in materia di terza area, hanno il solo obbligo di frequentare 132 ore annuali di stage aziendale. Come deliberato dal Collegio dei Docenti, l’Istituto ha studiato e poi realizzato interventi mirati a far svolgere ai propri studenti delle classi quarte lezioni preparatorie allo stage da parte di esperti esterni in orario curriculare, in compresenza con gli insegnanti delle materie coinvolte nell’esperienza formativa. Il documento è stato letto ed approvato dai docenti del C.d.C. nella riunione del 18 Ottobre 2012. Il Coordinatore del Consiglio di Classe Prof.ssa Concetta Schipani 6) SCHEDA CON INFORMAZIONI SULLE PROVE SIMULATE A) Prove pluridisciplinari (simulazione terza prova) Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed in particolare: Cultura medico-sanitaria Educazione fisica Inglese Matematica Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B. E’ stata effettuata una simulazione della III° prova (materie indicate) in data 03 maggio 2013 Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta riceverà un punteggio massimo in quindicesimi e la valutazione globale della prova scaturirà dal totale dei punteggi -griglia allegata- Nello svolgimento della prova: a) è consentito l’uso del dizionario della Lingua Inglese b) è consentito l’uso della calcolatrice c) tempo concesso: 2 ore e mezzo (l’allievo con obiettivi minimi 3 ore) B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta E’ stata effettuata una simulazione della I° prova ( Italiano ) in data 24 aprile 2013. E’ stata effettuata una simulazione della II° prova ( Psicologia generale e applicata ) in data 09 maggio 2013. C) Simulazione Colloquio Una simulazione del colloquio non è stata effettuata per motivi di tempo e organizzazione. 6.1) Griglia di valutazione della prima prova Griglia di correzione PRIMA PROVA SCRITTA Esame di Stato CANDIDATO: ………………………………. INDICATORI COMPETENZE IMPOSTAZIONE E ARTICOLAZIONE COMPLESSIVA DEL TESTO DESCRITTORI • • • USO DELLE STRUTTURE GRAMMATICALI E DEL SISTEMA ORTOGRAFICO E INTERPUNTIVO DISPONIBILITA’ DI RISORSE LESSICALI E DOMINIO DELLA SEMANTICA • • Punteggio indicatore 0-3 Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso Padronanza delle strutture morfo-sintattiche Uso consapevole della punteggiatura Correttezza ortografica 0-4,5 • • Proprietà lessicali Uso adeguato dei linguaggi settoriali • • Scelta di argomenti pertinenti Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti adeguati e valutazioni personali CAPACITA’ DI ELABORAZIONE • Punteggio attribuito 0-3 0-4,5 PUNTEGGIO TOTALE__________/15 Scala di valutazione GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) PUNTEGGIO in quindicesimi Gravemente insufficiente (4<) Insufficiente (4) Mediocre (5) Sufficiente (6) Più che sufficiente (6,5) Discreto (7) Buono (8) Molto buono (9) Ottimo (10) 1–5 6–7 8–9 10 11 12 13 14 15 SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2012/13 CLASSE 5 S – TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S. Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Innamoramento e amore. DOCUMENTI R. Magritte, Gli amanti (1928) M. Chagall, La passeggiata (1917-18) A. Canova, Amore e Psiche (178893) «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.» F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009 Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non so, ma sento che questo mi accade: è la mia croce. CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte) Siede la terra dove nata fui su la marina dove 'l Po discende per aver pace co' seguaci sui. Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense». DANTE, Inferno, V, vv. 97-107 Tu m'hai amato. Nei begli occhi fermi luceva una blandizie femminina; tu civettavi con sottili schermi, tu volevi piacermi, Signorina e più d'ogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi. Unire la mia sorte alla tua sorte per sempre, nella casa centenaria! Ah! Con te, forse, piccola consorte vivace, trasparente come l'aria, rinnegherei la fede letteraria che fa la vita simile alla morte... G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità, VI, vv. 290-301, da I colloqui, 1911 Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte ingenerò la sorte. Cose quaggiù sì belle altre il mondo non ha, non han le stelle. Nasce dall’uno il bene, complice mio solerte, nasce il piacer maggiore che per lo mar dell’essere si trova; l’altra ogni gran dolore, ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, dolce a veder, non quale la si dipinge la codarda gente, gode il fanciullo Amore accompagnar sovente; e sorvolano insiem la via mortale, primi conforti d’ogni saggio core. G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 1-16, 1832 Io ti sento tacere da lontano. Odo nel mio silenzio il tuo silenzio. Di giorno in giorno assisto all’opera che il tempo, va compiendo. E già quello che ieri era presente divien passato e quel che ci pareva incredibile accade. Io e te ci separiamo. Tu che fosti per me più che una sposa! Tu che volevi entrare nella mia vita, impavida, come in inferno un angelo e ne fosti scacciata. Ora che t’ho lasciata, la vita mi rimane quale un’indegna, un’inutile soma, da non poterne avere più alcun bene. V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario Sensini - Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, Corriere della Sera - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici DOCUMENTI "La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di una esigua minoranza, e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l'interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale, che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento, con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza, perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. [...] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale, e di vera attualità, nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d'assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose." G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899 (in Giolitti, "Discorsi extraparlamentari", Torino, 1952) "[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese, e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell'economia mondiale e fosse aiutata dall'afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo, perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l'Italia." B. CROCE, Storia d'Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939 "La tattica dell'onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia, quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti nel governo. [...] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell'amicizia. Li trovò e li lasciò nell'Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori, nell'Italia meridionale." G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull'Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962 "Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. [...] Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali, in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. MACK SMITH, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1959 "La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. [...] Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l'araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo." P. TOGLIATTI, Momenti della storia d'Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963 "Da buon politico, egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l'anticlericalismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi [...] Quando egli passò a realizzare la politica delle "due parallele" [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo". G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media DOCUMENTI «Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.» M. CASTELLS, Galassia Internet, trad. it., Milano 2007 «C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.» G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008 «Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.» Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org «Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.» D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001 «Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.» A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008 «Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.» D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009 TIPOLOGIA C – TEMA STORICO Il candidato illustri gli eventi storico-politici, economici e sociali che hanno maggiormente caratterizzato la storia italiana europea nel difficile periodo fra le due guerre TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 6.2) Griglia di valutazione della seconda prova CLASSE 5 S - TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI GRIGLIA DI VALUTAZIONE PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA INDICATORI Conoscenze: completezza pertinenza delle informazioni aderenza alla traccia Capacità di: elaborazione organizzazione logica dei contenuti collegamenti intra/interdisciplinari Competenze linguistiche: correttezza morfo-sintattica chiarezza e fluidità uso del linguaggio specifico LIVELLI Gravemente insuff. Insufficienti Mediocri Sufficienti Discrete Buone Ottime Insufficiente Mediocre Sufficiente Buona Ottima Insufficienti Mediocri Sufficienti Buone Ottime PUNTEGGIO Espresso in quindicesimi 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 3,5 4 1 2 3 3,5 4 TOTALE Scala di valutazione GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) Gravemente insufficiente (4<) Insufficiente (4) Mediocre (5) Sufficiente (6) Più che sufficiente (6,5) Discreto (7) Buono (8) Molto buono (9) Ottimo (10) PUNTEGGIO in quindicesimi 1–5 6–7 8–9 10 11 12 13 14 15 PUNTI 15 SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO IISS “E. FERMI – L. DA VINCI” Psicologia generale e applicata a.s. 2012/13 VERIFICA SCRITTA classe 5 R / S Cognome e Nome: ___________________________________ Data: ___________________________ Simulazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato Tema di: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Il candidato svolga, a scelta, uno degli argomenti proposti: I) Nel corso delle diverse epoche, il comportamento anormale è stato di volta in volta interpretato come possessione del demonio, come malattia mentale o come conseguenza di problemi ambientali. Attualmente esso viene considerato come un processo che ha una base fisiologica e che, quindi può essere studiato scientificamente. Il problema è che, a prima vista, può sembrare scontato che ci sia una condizione patologica nettamente distinta da quella normale, quando – invece- le distinzioni, talvolta, sono difficili tanto per l’uomo comune quanto per il clinico di professione. Il candidato rifletta sulla difficoltà di stabilire quali comportamenti possano essere definiti normali e quali patologici, mettendo in evidenza: • Come è cambiata nella storia la malattia mentale e come sono cambiati, nella considerazione, i malati mentali; • Quali criteri possono aiutare nella distinzione tra normalità e patologia; • Quali interventi assistenziali sono portati avanti, sul territorio nazionale, dopo l’entrata in vigore della Legge Basaglia e quali problemi si possono rilevare. II) L’adolescenza è una fase della vita complessa i cui cambiamenti le trasformazioni rendono fragile l’individuo che deve ricostruire una propria immagine di sé e acquisire un nuovo ruolo all’interno della società. Il disagio può essere in questo periodo “fisiologico” ma se l’adolescente non sa affrontarlo e superarlo, esso può degenerare dando vita a comportamenti rischiosi per la propria salute. Il candidato rifletta sulla condizione adolescenziale e sulle difficoltà evidenziando: • Quali sono i cambiamenti che caratterizzano l’adolescenza e che inducono una situazione di disagio “fisiologico”; • I fattori di rischio a cui l’adolescente è esposto e, viceversa, i fattori di protezione; • Quali comportamenti l’adolescente può assumere nel momento in cui il disagio degenera; • Ipotesi di intervento in caso di disadattamento e devianza giovanile. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 6.3) Griglia di valutazione della terza prova IISS “FERMI – DA VINCI” SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2012/13 DISCIPLINA: …………………………………… CANDIDATO: ………………………………………. CLASSE V S – TSS GRIGLIA DI VALUTAZIONE Livello di sufficienza: 10/15 Indicatori Livelli Punti 1 quesito Punti 2 quesito Punti 3 quesito Conoscenza dei contenuti disciplinari e aderenza alla traccia • • • • • • Gravemente lacunosa Frammentaria e imprecisa Poco approfondita Sufficiente Ampia Dettagliata 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 Capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di operare collegamenti • • • • Carente Modesta Sufficiente Positiva 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 Competenza linguistica e proprietà del linguaggio disciplinare • • • • • Insufficiente Mediocre Sufficiente Corretta Pertinente e professionale 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Punteggio conseguito nei singoli quesiti Punteggio complessivo della disciplina CORRISPONDENZE PUNTEGGI GIUDIZIO (PUNTEGGIO in decimi) Gravemente insufficiente (<4) Insufficiente (4) Mediocre (5) Sufficiente (6) Più che sufficiente (6,5) Discreto (7) Buono (8) Molto buono (9) Ottimo (10) PUNTEGGIO in quindicesimi 1–5 6–7 8–9 10 11 12 13 14 15 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2012/2013 CLASSE V S - CULTURA MEDICO-SANITARIA CANDIDATO …………………………………………… DATA …………………… (Ogni risposta in un massimo di 12 righe) 1) Il/la candidato/a indichi le regole generali per una corretta alimentazione del bambino nell’età scolare. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ 2) Il/la candidato/a indichi le caratteristiche dell’epilessia e illustri il quadro clinico del Grande male e del Piccolo male epilettico. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ 3) Il/la candidato/a parli delle cardiopatie ischemiche indicando le possibili cause e i fattori di rischio. _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA CLASSE VS Candidato: Data: 1)Quando lo sforzo si protrae e il meccanismo energetico anaerobico alattacido non basta più a produrre energia e risintetizzare ATP , si innesca un secondo meccanismo energetico, scrivi e descrivi di quale meccanismo si tratta. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2)Elenca e descrivi i tipi di contrazione muscolare ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3) Il nostro equilibrio posturale è dovuto a continui aggiustamenti legati al riflesso miotatico e miotatico inverso: spiega come si attivano questi riflessi. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Simulazione terza prova – Lingua Inglese – What are the advantages and disadvantages of family caregivers? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… Who is a childminder and what are his/her tasks? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… What are some of the visible signs of Down syndrome? ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2012-2013 MATEMATICA Quesito 1: Sia data l’ equazione C1: + +2x-y-1=0 a. Verifica che essa definisce una circonferenza e rappresentala. b. Scrivi l’equazione della circonferenza C2 concentrica a C1 passante per il punto P(0,1) …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………… Quesito 2: Da un’indagine svolta su 200 spettatori è emerso che il 10% dei telespettatori vede abitualmente il 1°,2° e 3° canale della RAI; il 20% vede solo il 1° e il 3° canale; il 20% il 2° e 3° canale; il 40% il 1° e il 2°; il 70% vede il 1° canale; il 55% il 2° e il 30% il 3°. Quanti telespettatori in base a tale indagine vedono solo televisioni private? …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. Quesito 3. In un’urna vengono introdotti 100 bigliettini gialli,verdi e rossi. I gialli sono 40, i verdi sono i 2/3 dei rossi. Calcola la probabilità che estraendone uno a caso, esso sia verde o rosso. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………. 7) Attività integrative ed extracurriculari svolte nell'ambito della programmazione didattica: a. 132 ore di stage nell’ambito della Ex-Terza area presso RSA, Centri diurni per disabili e anziani. b. Attività di orientamento post-diploma presso il Centro per l’Impiego di Empoli. c. Attività di orientamento universitario: open day delle facoltà di ambito medico. d. Incontro con lo scrittore Romanello Cantini, sul tema della pace. e. Convegno a Tavernelle Val di Pesa “SENZATOMICA”. f. Interventi di educazione alla salute promossi dalla Ausl 11: “La cultura della donazione”; “Incidenti stradali: alcool e altri ostacoli”. g. Donazione del sangue da parte di un gruppo di allievi della classe. h. Viaggio di istruzione a Vienna e Salisburgo. 7.1) Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante PROGETTO STAGE CLASSI QUARTE - QUINTE Progetto Ampliamento Offerta Formativa per l’anno scolastico 2011-2012 / 2012-2013 Classi coinvolte nel progetto: 4Ma. (2011-2012), 5Ma. (2012-2013) 4Mt. (2011-2012), 5Mt. (2012-2013) 4R (2011-2012), 5R (2012-2013) 4S (2011-2012), 5S (2012-2013) Inizio: Ottobre 2011; Fine: 30 Settembre 2012 1-DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’attivazione dell’Area di Professionalizzazione, o terza Area ha avuto inizio con il ‘Progetto 92’, a seguito della legge 845/78, dove si è cercato di adottare dei provvedimenti intesi a promuovere e sviluppare la cooperazione con il sistema scolastico attraverso la realizzazione di itinerari tra le iniziative di formazione professionale e le istituzioni di istruzione secondaria superiore. A partire dall’anno scolastico 2010-2011, L’Area di Professionalizzazione (Terza Area), da decreto ministeriale, viene sostituita, nelle classi Quarte e Quinte superiori, con 132 ore annuali di attività di Stage. Considerato che l’area di professionalizzazione è stata parte integrante del percorso scolastico e professionale dei nostri studenti delle classi quarte e quinte; Considerato che tale segmento di percorso formativo è stato qualificante per il profilo conclusivo degli studenti; Considerato che ha costituito un’occasione importante per avvicinarsi al mondo del lavoro; questa Istituzione Scolastica ritiene estremamente fondamentale che tale patrimonio, negli anni accumulato e valorizzato, vada riqualificato e continui ad essere parte integrante del percorso formativo curriculare dei nostri alunni. In considerazione di quanto sopra, si propone come soluzione alternativa alla ex Terza Area, il progetto denominato “Preparazione Stage Classi Quarte”, progetto di formazione all’esperienza di stage che gli alunni/e delle classi quarte, e successivamente quinte, dovranno obbligatoriamente assolvere come da decreto ministeriale. 2- DURATA DEL PROGETTO Inizio: Ottobre 2011 - Fine attività: 30 Settembre 2012 3-STRUTTURA DEL PROGETTO Sono previste circa 72 ore di lezione frontale 4– STAGE: Tipologia: Orientativo – Conoscitivo - Applicativo Durata totale ore: 264 • 132 ore da effettuarsi in classe quarta, dalla seconda decade del mese di Maggio 2012 ( a.sc. 2011.2012) alla seconda decade (circa) del mese di Giugno 2012; • 132 ore da effettuarsi in classe quinta durante tutto il mese di Settembre 2012 (a.sc.: 2012-2013) 6- REGISTRI E VALUTAZIONI L’attività verrà documentata in un registro con firma degli alunni, assenze, contenuti, note. Al termine dell’attività è prevista una verifica orale su tutto il programma svolto. L’attività di Stage viene valutata dal tutor aziendale. La valutazione viene assegnata in centesimi dopo lo scrutinio di promozione dell’alunno/a e spalmata sulle materie della compresenza. Es.: voto valutazione finale (curriculum + verifica orale + stage) 60; 60 x 3 materie = 180 o 1,8 in decimi; 180 o 1,8 = 2 punti da aggiungere nelle materie di compresenza (se a Diritto e a Economia Aziendale (materie di compresenza) i voti del docente sono 5 e 6, con il voto 60 del Progetto, essi diventano 6 e 7). 7-VALUTAZIONE FINALE: per classi Quarte alla conclusione del 1° periodo Stage (Maggio-Giugno) dell’ anno scolastico 20112012; per classi Quinte alla conclusione del 2° periodo Stage (Settembre 2012) dell’anno scolastico 20122013): VALUTAZIONE 2° PERIODO (2012-2013) Classe Nome 5S Agresti Francesca Calabrò Martina Calzolai Shabana Corti Nicol Ehigion W. Osarenren Fanelli Gabriele Istorico Sara Kaur Vanpreet Pruneti Giulia Rovai Silvana Valutazione 80/100 60/100 90/100 80/100 60/100 75/100 90/100 60/100 60/100 70/100 8) Schede informative relative alle metodologie didattiche Psi col ogi a Cultur a med.san. Diri tto ed eco no mia Mat em atic a Ed. fisic a Reli gio ne Ital ian o Sto ria Ing les e Tecni ca amm. va Lezione frontale X X X X X X X X X X Lezione partecipata X X X X X X X X X X Lezione con supporti audiovisivi X Discussione guidata X X X X X X Lavoro di gruppo X X X X X X X X X X X X X X X X X Metodologie didattiche Simulazione X X Brevi ricerche Studio di casi Costruzione di schemi X Testimonianze X Conferenze X Lezione con supporto software di autoistruzione Ricerche su Internet X X X X X X X X X X X X 8.1) Informazioni sui contenuti trasversali Temi comuni affrontati dai docenti del consiglio di classe: DISCIPLINA/E ARGOMENTO/I Psicologia Cultura medico-sanitaria INFANZIA DISABILITA’ ANZIANI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Inglese Psicologia Cultura medico-sanitaria DISABILITA’ ANZIANI 9) Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti Materia: ITALIANO Insegnante: Prof.ssa Adriana MARIANI Libro di testo adottato: Castaldi, Angiolini, Panichi, La letteratura e i saperi, Dal secondo Ottocento a oggi, G. B. Palombo editore Altri sussidi didattici: dispense fornite dal docente Macroargomenti svolti nell’anno Il Simbolismo e il Decadentismo: caratteri generali, cenni all’opera di Baudelaire attraverso l’analisi della poesia L’albatro G. Pascoli: vita, opere, poetica: analisi di poesie da Myricae e dai Canti di Castelvecchio. ore Eventuali altre discipline coinvolte 5 12 Storia Attività integrative o extrascola-stiche Obiettivi svolte a supporto Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale. Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento /unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Numer o di prove Ore svolte assegna (esclu te per so ciascun verific a prova he di recup ero) 1 1 1 1 G. D’Annunzio: vita, opere, poetica; analisi di alcuni brani tratti d Il Piacere, analisi e commento della poesia La pioggia del pineto, tratta da Alcyone I. Svevo: vita, 15 Storia opere, poetica: analisi di brani 5 tratti da La co: scienza di Zeno. 4 Il futurismo: generali; caratteri analisi del Manifesto. I crepuscolari; Gozzano e accenni di poetica: La signorina Felicita L. Pirandello: vita, opere, 10 poetica; Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, teatrale l’opera pirandelliana: Psicologia Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 1 1 Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 1 1 Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 1 1 1 1 caratteristiche generali; individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole lettura e analisi di passi tratti da Sei personaggi in cerca d’autore; lettura e analisi della novella Il treno ha fischiato G. Ungaretti: vita, opere, poetica; analisi di poesie 5 da L’allegria. E. Montale; vita, opere, 5 poetica; analisi di poesie da Ossi di seppia Storia Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Operare confronti di testi individuando somiglianze e differenze. Esprimere valutazioni personali argomentandole Comprensione, analisi e commento dei testi. Rielaborazione dei contenuti e collocazione nel contesto storicoculturale Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte 1 1 Comprensione del senso generale del testo, riconoscimento del nesso con le tematiche trattate, conoscenza degli elementi principali della vita e della poetica dell’autore Verifiche orali e riferimenti nelle prove scritte. 1 1 Materia: STORIA Insegnante: Prof.ssa Adriana MARIANI Libro di testo adottato: G. Gentile, L. Ronga, A. Rossi, L’Erodoto, Il Novecento e l’inizio del XXI secolo, La Scuola Altri sussidi didattici: dispense fornite dal docente, ricerche in internet Macroargomenti svolti nell’anno La società di massa; la nascita dei partiti politici e concetti di nazionali-smo, razzismo e irrazio-nalismo L’Italia giolittiana: mutamenti politici e sociali. ore 5 Italiano 3 Italiano La Prima Guerra Mon-diale. 10 La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS; lo Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascolasti che svolte a supporto Obiettivi Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni--menti studiati Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento /unità didattica superata Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Tipologia delle prove di verifica Numer o di Ore prove assegna svolte te per (esclu ciascun so a prova verific he di recup ero) Prova scritta con domande aperte e verifiche orali (interrogazio ni) Prova scritta con domande aperte e verifiche orali (interrogazio ni) Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Prova scritta con domande aperte e verifiche orali (interrogazio ni) Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, Collocare eventi significativi nel contesto Prova scritta 1 con 1 1 1 1 1 1 1 stalinismo 9 5 Il primo dopoguerra, il biennio rosso La crisi del ’29 e il NEW DEAL L’Italia tra le 2 guerre: il Fascismo La Germania tra le 2 5 guerre: il Nazismo La guerra civile spagnola La Seconda Guerra Mondiale 6 Cenni sulla situazione del 4 mondo nel secondo dopoguerra; l’Italia repubblicana interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati Collocare eventi signi-ficativi nel contesto spazio - temporale, interpretare concetti e parole chiave Saper operare sintesi dei fatti storici esami-nati Porsi in modo critico davanti agli avveni-menti studiati spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Collocare eventi significativi nel contesto spazio-temporale, interpretare concetti e parole chiave Conoscenza delle linee generali del processo esaminato ed esposizione degli elementi di base con linguaggio semplice domande aperte e verifiche orali (interrogazio ni) Prova scritta con domande aperte e 1 verifiche orali (interrogazio ni) Prova scritta con domande aperte e 1 verifiche orali (interrogazio ni) Prova scritta con domande aperte e 1 verifiche orali (interrogazio ni) Prova scritta con domande aperte e 1 verifiche orali (interrogazio ni) 1 1 1 1 Note: L’ultimo macroargomento è stato programmato ma non ancora affrontato al momento della stesura del presente documento. Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche del tipo domanda aperta (Tipologia B della terza prova dell’esame di stato). Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. Classe V S – a.s. 2012/13 Insegnante: Materia: Psicologia generale e applicata Prof.ssa Luciana MALERBA Libro di testo adottato: M. Bernardi, A. Condolf, Psicologia per il tecnico dei servizi sociali, CLITT EDITORE Altri sussidi didattici: dispense elaborate dall’insegnante, ricerche in internet, riviste specialistiche, analisi di casi con riferimento al seguente testo: E. Clemente, R. Danieli, A. Como, Psicologia generale e applicata, PARAVIA EDITORE. Macroargomenti svolti nell’anno ore Eventual Attività i integrative o altre extrascolastiche disciplin svolte a e supporto coinvolte Obiettivi Competenze richieste per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Numero di prove svolte (escluso verifiche di recupero) Prova scritta con domande aperte, chiuse ea “riempimento”; verifiche orali (interrogazioni) 1 Ore assegnat e per ciascuna prova • Il problema della conoscenza: J. Piaget e L.S. Vygotskij 14 Cultura Medico sanitaria • J. Piaget: l’epistemologia genetica e l’approccio stadiale allo studio dell’intelligenza del bambino. • L.S. Vygotskij: l’apprendimento e lo sviluppo delle funzioni psichiche superiori. • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: infanzia e adolescenza 15 Cultura Medico sanitaria Inglese Cultura Medico sanitaria Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: l’anziano Inglese 25 Ripasso dei modelli teorici fondamentali dello sviluppo della personalità. • Il disagio infantile: maltrattamento, trascuratezza, crudeltà mentale, abuso sessuale: conseguenze in rapporto allo sviluppo della personalità; possibili interventi del TSS. • Il disadattamento e la devianza giovanile: i fattori di rischio, personali, familiari e sociali; le situazioni di devianza; il gruppo dei pari; possibili interventi del TSS. • La prospettiva teorica della psicologia dell’arco della vita (in particolare Erikson). • L’invecchiamento normale: la variabilità intra e interindividuale dei cambiamenti fisici, psicologici e psicosociali in rapporto all’istruzione, al ruolo sociale, alle motivazioni e all’autostima; l’intervento operativo: il Piaget: schema, assimilazione, accomodamento, teoria stadiale, definizione di intelligenza, caratteristiche dei vari stadi, caratteristiche e funzioni del gioco, egocentrismo e sue declinazioni, pensiero induttivo e deduttivo. • Vygotskij: confronto con Piaget sul rapporto pensiero - linguaggio, zona di sviluppo potenziale, scaffolding. Orale: 15 minuti • Correlare le teorie alle fasi dello sviluppo infantile e adolescenziale. • Correlare le conseguenze degli abusi infantili alle fasi dello sviluppo. • Correlare le situazioni familiari e sociali ai disagi infantili e giovanili. • Applicazione delle tipologie di intervento studiate alle reali situazioni. Scritto: 2 ore Prove scritte (tema) e verifiche orali (interrogazioni) 3 Scritto: 2 ore Orale: 15 minuti • Confrontare la psicologia dell’arco della vita con altre prospettive penalizzanti per l’anziano. • Contestualizzare le problematiche dell’anziano: “responsabilità” culturali, sociali, relazionali. • Individuare i propri stereotipi sull’anziano. Prova scritta (tema) e verifiche orali (interrogazioni) Scritto: 2 ore 2 Orale: 15 minuti • riaggiustamento motivazionale. L’invecchiamento patologico: lo stato di salute funzionale (scale di valutazione BADL, IADL, AADL), i principali disturbi intellettivi e psichici dell’anziano (demenze senili e morbo di Alzheimer, depressione, ansia, ipocondria, morbo di Parkinson) e possibili interventi operativi del TSS. • Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei singoli casi. • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: la disabilità 22 Cultura Medico sanitaria Inglese La disabilità: classificazioni ICIDH e ICF, l’integrazione scolastica (dalla legge 517/77 alla legge 104/92 e seguenti), l’integrazione sociale e lavorativa. La sessualità. • La disabilità intellettiva: la definizione del ritardo mentale e il problema della sua valutazione. Problematiche psicologiche e sociali (stereotipi e pregiudizi); proposte di intervento: l’educazione delle abilità sociali. La Trisomia 21: caratteristiche fisiche e psicologiche. • La disabilità sensoriale e motoria: caratteristiche fondamentali dal punto di vista psicologico e sociale. PCI, distrofie, epilessia. Differenze tra disabilità infantile e disabilità acquisita in età adulta. Possibili modalità di intervento del TSS. • • • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: il disagio psichico 15 Cultura Medico sanitaria • Inglese • Il disagio mentale: breve storia del trattamento del disagio mentale dal XVIII secolo ad oggi. Il confine tra normalità e devianza: criteri di individuazione. L’antipsichiatria: F. Basaglia e M. Tobino a confronto sulla legge 180. I principali disturbi mentali secondo il DSM IV e alla luce dei principali modelli teorici studiati: i disturbi d’ansia, i disturbi dell’affettività, la schizofrenia e l’autismo; analisi del comportamento del TSS rispetto a persone sofferenti dei principali disturbi mentali e alle loro famiglie. La cura dei disturbi psichici dopo la legge 180: il dipartimento di salute mentale, i servizi ospedalieri e le strutture extraospedaliere. • Individuare le differenze concettuali e operative tra le diverse classificazioni della disabilità. • Riconoscere le differenze tra aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali della disabilità. • Conoscere le strutture e gli interventi adeguati ai singoli casi. Prova scritta (tema) e verifiche orali (interrogazioni) Scritto: 2 ore 2 Orale: 15 minuti • Individuare le differenze concettuali e operative tra le diverse classificazioni del disagio mentale. • Riconoscere le differenze tra aspetti cognitivi, affettivorelazionali e comportamentali del disagio mentale. • Individuare i propri stereotipi e pregiudizi e metterli in discussione. • Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei singoli casi. Prova scritta (tema) e verifiche orali (interrogazioni) Scritto: 2 ore 2 Orale: 15 minuti • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: la famiglia 10 multiproblematica Cultura Medico Sanitaria • • Inglese • • • • Aspetti fenomenologici dell’intervento sociale: il gruppo 10 Inglese Definizione di famiglia; caratterizzazione del suo ruolo dal punto di vista storico, sociale, affettivo-relazionale. La nuova famiglia e i suoi problemi. Individuare i fondamentali cambiamenti nella struttura e nelle funzioni della famiglia dal punto di vista storico, sociale e relazionale. Confrontare le strutture e le funzioni delle tipologie di famiglia attualmente esistenti. Riconoscere le modalità di intervento più opportune nei singoli casi. Le teorie della dinamica dei gruppi. Il gruppo di lavoro: ruoli, leadership, scopimezzi -risultati ottimali; le fasi della normale dinamica di un gruppo di lavoro (orientamento, insoddisfazione, burn - out, svolta, produttività); le teorie sulla leadership, gli ostacoli alla comunicazione nei gruppi: i bisogni di base (inclusione, potere e affetto) e le barriere psicologiche (conformismo, dominio e altre forme di egocentrismo). • Conoscere i principali tipi di famiglia della società contemporanea. • Conoscere il concetto di famiglia e fornire esempi di famiglia multiproblematica. • Individuare possibili interventi del TSS. Verifiche orali (interrogazioni) 1 Distinguere per contesto e per concettualizzazione le fondamentali Verifiche orali teorie. (interrogazioni) • Affinare la capacità di lavorare in gruppo. 1 Orale: 15 minuti • Orale: 15 minuti Note: L’ultimo macro-argomento è stato programmato ma non ancora soltanto introdotto al momento della stesura del presente documento. Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche incentrate sulla preparazione della seconda prova (tema). Solo per una verifica, è stato utilizzato un test a risposta multipla, a risposta aperta e a riempimento. La simulazione della seconda prova scritta è stata effettuata il giorno 09/05/2013 con 6 ore a disposizione. Testo e griglia sono allegati al documento. Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. La docente Prof.ssa Luciana MALERBA Classe V S – a.s. 2012/13 Insegnante: Prof.ssa Annamaria La Pietra Materia: Inglese Libro di testo adottato: I. Piccioli – Living together – English for the social sector – EDITRICE SAN MARCO Altri sussidi didattici: Materiale multimediale per approfondimenti su pronuncia e lessico. Macroargomenti svolti nell’anno ore Eventual Attività i integrative o altre extrascolastiche disciplin svolte a e supporto coinvolte Obiettivi Competenze richieste per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Numero di prove svolte (escluso verifiche di recupero) Prova scritta con domande aperte, chiuse ea “riempimento”; verifiche orali (interrogazioni) 2 Ore assegnat e per ciascuna prova • Cultura Medico sanitaria Module 3 OLD AGE 12 Psicologia • • • • Conoscenza dei contenuti specifici del modulo oggetto di studio Conoscere i contenuti trattati Introduction Saper sintetizzare sia oralmente che per Coping with old age iscritto i contenuti trattati An ageing body Saper effettuare collegamenti pluridisciplinari Nursing homes Old age and quality of life Acquisire terminologia specifica • Cultura medico Sanitaria Module 9 OPENING DOORS TO DIVERSITY • Come sopra Psicologia 10 Modulo 8 CAREERS IN THE SOCIAL SECTOR 8 GRAMMAR 7 Cultura medico sanitaria • Come sopra Conoscenza completa delle strutture grammaticali più complesse al fine di essere in grado di usare la lingua straniera in qualsiasi contesto. Conoscenza dei contenuti specifici del modulo oggetto di studio Introduction A multicultural society Multicultural Britain Disabilities Down syndrome Autism • Conoscenza dei contenuti specifici del modulo oggeto di studio Introduction Childcare Childminders, nursery nurses and nannies Home care assistants Rlderly people’s care assistants • • • Costruzione relativa Periodo ipotetico di tipo 0 – 1 –2 Forma passiva: presente, passato prossimo, passato remoto, futuro, condizionale Prove scritte (domande aperte) e verifiche orali (interrogazioni) Prova scritta (domande aperte) e verifiche orali (interrogazioni) Prova scritta (brani di comprensione, esercizi di traduzione) e verifiche orali (interrogazioni) Scritto: 1 ora Orale: 25 minuti Scritto: 2 ore 1 Orale: 25 minuti Scritto: 2 ore 1 Orale: 25 minuti Scritto: 2 ore 1 Orale: 20 minuti Note: L’ultimo macro-argomento (modulo 8) è stato programmato ma non ancora ultimato al momento della stesura del presente documento. Osservazioni sulle tipologie di verifiche: durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate verifiche incentrate sulla preparazione della terza prova. I contenuti grammaticali sono stati somministrati in alternanza con gli argomenti della microlingua, dunque in forma mista (domande aperte ed esercizi grammaticali). La simulazione della terza prova è stata effettuata il giorno 03/05/2013 secondo l’orario stabilito. Testo e griglia sono allegati al documento. Le verifiche orali sono state strutturate, sin dall’inizio dell’anno, in modalità tale da simulare il colloquio orale dell’esame. Classe V S – a.s. 2012-2013 Insegnante: Concetta Schipani Materia: Cultura Medico-sanitaria Libro di testo adottato: Antonella Bedendo, Cultura Medico-sanitaria vol. 1 e 2, ed. Poseidonia Scuola Altri sussidi didattici: altri testi, articoli di riviste o quotidiani, ricerche in Internet. Macroargomenti svolti nell’anno Attività Eventuali integrative o altre ore extrascolastiche discipline svolte a coinvolte supporto Analisi di casi clinici. Sviluppo embrionale, gravidanza e parto 35 Letture di approfondimento su altri testi e riviste. Analisi di casi clinici. L’infanzia: alimentazione e patologie dell’età evolutiva 32 Letture di Psicologia approfondimento generale e su altri testi e applicata riviste. Ricerche in Internet. Obiettivi Conoscere il processo riproduttivo della specie umana e le principali fasi dello sviluppo embrio-fetale. Obiettivi minimi per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Conoscere le nozioni basilari del processo di riproduzione, gravidanza e parto. Tipologia delle prove di verifica Prove scritte miste (domande chiuse e aperte) Acquisire le nozioni essenziali di igiene della Conoscere i principali tipi di gravidanza, conoscere i principali tipi di indagini prenatali e neonatali. indagini prenatali e neonatali. verifiche orali Descrivere gli aspetti principali (interrogazion Descrivere le patologie prenatali e neonatali delle patologie prenatali e neonatali i) più frequenti. più frequenti. Acquisire nozioni relative all’alimentazione del bambino, nelle varie fasce di età. Essere a conoscenza del problema delle intolleranze alimentari. Conoscere la molteplicità delle malattie infantili: infettive, posturali, i principali disturbi del comportamento. Individuare i mezzi di prevenzione idonei, gli interventi e i servizi territoriali. Conoscere le nozioni fondamentali relative all’alimentazione del bambino nelle varie fasce di età. Verifiche scritte (trattazioni sintetiche) Essere in grado di descrivere gli aspetti fondamentali delle patologie studiate e individuare mezzi di verifiche orali prevenzione. (interrogazioni) Numero di prove svolte (escluso verifiche di recupero) Ore assegnat e per ciascuna prova Scritto: 1 ora 3 Orale: 15 min/alunn o Scritto: 1 ora 3 Orale: 15 min/alunn o Analisi di casi clinici. I soggetti diversamente abili 16 Psicologia generale e Letture di applicata approfondimento su altri testi. Inglese Ricerche in Internet. Analisi di casi clinici. La senescenza patologie correlate e le 20 Psicologia generale e Letture di applicata approfondimento su altri testi e riviste. Inglese Ricerche in Internet. Conoscere e distinguere le cause di disabilità prenatali, perinatali e postnatali. Acquisire conoscenze relative alle principali disabilità. Comprendere le diverse problematiche legate alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, alla integrazione sociale dei soggetti diversamente abili. Conoscere i principali aspetti demografici, epidemiologici e biologici dell’invecchiamento. Conoscere le principali cause della diversa abilità. Verifica scritta Essere in grado di descrivere gli (trattazioni aspetti basilari relativi alle disabilità sintetiche) studiate. verifiche orali Individuare i mezzi di prevenzione (interrogazion idonei, le forme d’intervento i) terapeutico e di riabilitazione. 2 Orale: 15 min/alunn o Conoscere gli aspetti generali del normale processo di invecchiamento a carico degli organi e degli apparati. Conoscere i principali cambiamenti fisici che avvengono nella senescenza e Descrivere gli aspetti fondamentali comprendere l’importanza di saperli delle patologie studiate e affrontare con uno stile di vita adeguato. individuare mezzi di prevenzione idonei. Descrivere le patologie più frequenti e le principali strategie di prevenzione, terapia e Fornire indicazioni relative alla riabilitazione. riabilitazione nell’anziano. Conoscere il ruolo dei servizi e le forme d’intervento a favore degli anziani. Scritto: 1 ora Verifica scritta (trattazioni sintetiche) Scritto: 1 ora 2 verifiche orali (interrogazion i) Orale: 15 min/alunn o Conoscere i principali servizi e tipi di intervento a favore degli anziani. Note: L’ultimo macro-argomento è in via di svolgimento al momento della stesura del presente documento. La simulazione della terza prova scritta è stata effettuata il giorno 03/05/2013 con 2,5 ore complessive, a disposizione delle materie coinvolte. Il testo e la griglia di valutazione sono allegati al documento. L’insegnante Prof.ssa Concetta Schipani Materia Libro di testo adottato Altri sussidi didattici Matematica Classe 5 S Insegnante Moduli di Matematica L (Le coniche e le trasformazioni nel piano cartesiano) e M (La probabilità e la statistica) Prof.ssa Perrone Concetta ed. Zanichelli Fotocopie dal testo “Matematica a colori” vol 1 di teoria ed esercizi riguardanti alcune nozioni di teoria degli insiemi ed. Petrini Macroargomenti svolti nell’anno Ripasso: equazioni e disequazioni di 1° grado, equazioni di 2° grado Risoluzione grafica di disequazioni di 2° grado La circonferenza Insiemi ore 9 5 16 20 Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Obiettivi Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Acquisire e/o consolidare le conoscenze e le abilità relative a tali argomenti affrontati nel corso degli anni precedenti. Mostrare di aver acquisito le regole del calcolo algebrico e di saperle applicare nella risoluzione di equazioni, disequazioni; saper rappresentare una retta nel piano cartesiano. Risalire alle eventuali soluzioni di una disequazione di 2° grado analizzando il grafico della parabola.. Saper determinare le soluzioni di una disequazione di 2° grado per via grafica. Mostrare la corrispondenza tra circonferenza e sua rappresentazione grafica. Fornire strumenti per riconoscere una circonferenza dalla sua equazione. Mostrare di saper riconoscere una circonferenza dalla sua equazione e di saper passare dall'equazione al grafico. Riuscire a stabilire la posizione di una retta rispetto a una circonferenza. Mostrare di avere acquisito il concetto di insieme, di sottoinsieme e di saper schematizzare situazioni per risolvere problemi. Comprendere il concetto di insieme e le sue tre rappresentazioni. Saper eseguire le operazioni tra insiemi. Saper adoperare le operazioni tra insiemi per risolvere problemi Tipologia delle prove di verifica Numero di prove svolte (escluso verifiche di recupero) Prove scritte e orali che permettano di valutare la Una prova conoscenza degli scritta e una argomenti trattati prova orale e la capacità di applicare tali conoscenze. Prova orale per valutare la Una prova conoscenza dell' orale argomento svolto. Prove scritte che permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di una prova applicare tali scritte e una conoscenze. prova orale Prove orali volte a valutare conoscenza e capacità di esposizione. Prova scritta che permetta di valutare la la Una prova conoscenza degli orale e una argomenti trattati scritta e la capacità di applicare tali conoscenze. Ore assegnate per ciascuna prova 1 1 1 1 La probabilità 10 Mostrare l'utilità del calcolo delle probabilità in varie situazioni, facendo notare come sia possibile attribuire a particolari eventi un valore di probabilità. Mostrare, attraverso esempi appropriati, un metodo per interpretare i dati di un semplice problema e per saper impostare uno schema di risoluzione. Conoscere il linguaggio e le principali definizioni relativi al calcolo delle probabilità. Saper risolvere semplici problemi. Prove scritte iche permettano di valutare la conoscenza degli argomenti trattati e la capacità di Una prova applicare tali scritta conoscenze. Prove orali volte a valutare conoscenza e capacità di esposizione. 1 Materia: Libro di testo adottato: Macroargomenti svolti nell’anno Educazione Fisica vere in perfetto equilibrio ore Eventuali altre discipline coinvolte Insegnante: Classe 5° S Attività integrative o extrascolastiche svolte a supporto Prof./ssa Masserini Giada Anno Scolastico 2012/13 Obiettivi Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Tipologia delle prove di verifica Numero di prove Ore svolte assegnate (escluso per ciascuna verifiche prova di recupero) - Test motori e movimenti atti alla conoscenza di sé Presa di coscienza delle proprie potenzialità Test, proposta di Comprendere ed eseguire i movimenti più situazioni globali di semplici per riuscire a sfruttare al meglio lavoro o di esercizi le proprie potenzialità particolari - Schemi motori e qualità motorie di base Miglioramento,consolidamento e rielaborazione Alla verifica degli elementi di base l’alunno dimostra di disimpegnarsi con sufficiente padronanza ed esegue i gesti con il minimo sforzo Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Potenziamento muscolare Tonificazione del sistema muscolare Esprimere semplici prestazioni di forza e eseguire esercizi in cui intervengono vari distretti muscolari in modo continuativo Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Piccoli e grandi attrezzi Sperimentare, conoscere e acquisire nuove situazioni allo scopo di migliorare le qualità motorie Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Preacrobatica Superamento dell’ansia e della paura per crescere e migliorarsi emotivamente Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Attività sportive di squadra Conoscenza tecnica del gesto e aspetti del vivere civile Parte dell’ora di lezione Parte della lezione - Apparato scheletrico Apparato articolare Apparato respiratorio Apparato cardio-circolatorio Gruppi sanguigni Sistema muscolare 4 totali 2 - Conoscenza dell’argomento Proposta di situazioni globali di lavoro o di esercizi particolari Proposta di Superare problemi di ordine psicologico e situazioni globali di adattarsi a situazioni di equilibrio precario lavoro o di esercizi e in continua variazione particolari Proposta di Conoscere ed eseguire i fondamentali di situazioni globali di squadra e dimostrare rispetto delle lavoro o di esercizi regole e dei compagni particolari Porsi in maniera positiva di fronte all’attrezzo e lavorarci in modo adeguato e coordinato Dimostra di conoscere i concetti fondamentali dell’apparato, dei gruppi sanguigni e della donazione del sangue questionari a risposta multipla e domande aperte eseguiti in classe 10 ore 1ora Materia: Insegnante: Prof. MADDALENA MILEO DIRITTO- ED ECONOMIA POLITICA Libro di testo adottato: DIRITTO ED ECONOMIA- SIMONE CROCETTI ed. TRAMONTANA Altri sussidi didattici: CODICE CIVILE Macroargomenti svolti nell’anno or e MOD. 3 LINEAMENTI DI DIRITTO COMMERCIALE. 50 IMPRENDITORI E IMPRESE, IMPRENDITORE COMMERCIALE, L’AZIENDA, LA SOCIETA’, LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE, I CONTRATTI DELL’IMPRENDITORE: CARATTERI ED EFFETTI GIURIDICI. CONTRATTI TIPICI ED ATIPICI. I TITOLI DI CREDITO. Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto Obiettivi Analizzare i vari tipi di contratti. Comprendere il ruolo di attivatore del sistema economico dell’imprenditore. Analizzare e conoscere l’azienda e i vari tipi di società, individuare le differenze tra le varie tipologie societarie. Analizzare le funzioni svolte dai titoli di credito. Classificare e riconoscere le diverse tipologie di titoli. Numero di prove Obiettivi minimi per svolte Tipologia considerare il (escluso modulo/macroargome delle prove verifiche di verifica nto/unità didattica di superata recupero ) Conoscenza e comprensione dei lineamenti generali su ogni argomento trattato. Comprensione ed uso di linguaggio specifico; capacità di sintetizzare fatti e fenomeni sulle conoscenze acquisite, competenza accettabile nell’applicare la conoscenza acquisita in situazioni già analizzate. Tema. Domande aperte. Esercitazioni. Colloquio 3 2 2 Ore ass egn ate per cias cun a pro va 2 1 10 MOD. 1 CRESCITA E SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO: LO SVILUPPO ECONOMICO. MOD.2 IL SISTEMA ECONOMICO INTERNAZIONALE: I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI: L’UNIONE EUROPEA E GLI ORGANI DELL’UE. IL TRATTATO DI MAASTRICHT E L’INTRODUZIONE DELL’EURO. 8 Conoscenza e comprensione dei lineamenti generali sugli argomenti analizzati. Comprensione ed uso di Analizzare l’argomento linguaggio specifico; capacità trattato, comprendere la Tema di sintetizzare fatti e crescita e lo sviluppo di un Esercitazione fenomeni sulle conoscenze sistema economico acquisite, competenza accettabile nell’applicare la conoscenza acquisita in situazioni già analizzate Conoscenza e comprensione Analizzare l’argomento dei lineamenti generali sui trattato, comprendere vari argomenti trattati. l’importanza dei rapporti Comprensione ed uso di economici internazionali, e linguaggio specifico; l’importanza dei risultati capacità di sintetizzare fatti e Esercitazione raggiunti dall’Unione fenomeni sulle conoscenze Europea, attraverso acquisite, competenza l’introduzione della moneta accettabile nell’applicare la unica. conoscenza acquisita in situazioni già analizzate. 1 1 1 1 1 Materia: Tecnica amministrativa Insegnante: Libro di testo adottato: Ghigini, Robecchi – Tecnica amministrativa –Elemond Scuola & Azienda Prof. Carlo Caparrini Altri sussidi didattici: Macroargomenti svolti nell’anno ore 10 Eventuali altre discipline coinvolte Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto Obiettivi Obiettivi minimi richiesti per considerare il modulo/macroargomento/unità didattica superata Documenti della compravendita Conoscenza della fattura, del Compilazione di semplici fatture. DDT e dell’IVA. Compilazione della fattura a più aliquote con spese accessorie Il sistema azienda e la gestione aziendale Conoscere il sistema azienda e i suoi elementi, saper classificare le aziende in relazione ai vari criteri in cui possono essere raggruppate.. Conoscere le fondamentali funzioni aziendali. La gestione, i suoi settori e gli aspetti da analizzare. 18 Il patrimonio aziendale e l’inventario. Il reddito d’impresa e la sua determinazione Saper classificare le aziende in relazione ai vari criteri in cui possono essere raggruppate. Individuare i compiti svolti nell’ambito delle varie funzioni aziendali. Tipologia delle prove di verifica Numero di prove svolte (esclus o verifich e di recuper o) Ore assegnate per ciascuna prova 1 verifiche strutturate: test, risposte aperte. Elaborati scritti, verifiche orali. 1-2 2 21 Individuare le manifestazioni finanziarie ed economiche. Il patrimonio aziendale e i suoi Interpretare semplici situazioni elementi: investimenti e patrimoniali. Classificare e finanziamenti. L’inventario. rappresentare gli elementi principali del patrimonio. 1 14 Determinare il reddito globale e Il reddito d’esercizio e la d’esercizio. Individuare la competenza economica dei competenza economica dei costi e dei ricavi. principali costi e ricavi. 1 La funzione amministrativa: rilevazioni aziendali, contabilità elementari, il bilancio d’esercizio. 10 L’amministrazione del personale: rapporto di lavoro, retribuzione. DIRITTO La rilevazione come parte del sistema informativo. La contabilità aziendale. Gli obblighi contabili delle imprese. Rilevare semplici registrazioni nei conti. Conoscere la composizione ed il contenuto del bilancio d’esercizio. 1 Concetto di lavoro subordinato. Fonti normative dei rapporti di lavoro subordinato. Le assicurazioni sociali. I rapporti con gli enti previdenziali e il fisco. Tipologie dei contratti di lavoro subordinato. Individuare gli elementi del contratto di lavoro. Conoscere la varie tipologie dei contratti subordinati. 1 Materia: RELIGIONE Libro di testo adottato: Tutti i colori della vita, Luigi Solinas, Ed. SEI Altri sussidi didattici: Bibbia, documenti del Magistero, Appunti personali Macroargomenti svolti nell’anno Diritti Umani, Dignità Umana e Dottrina Sociale della Chiesa or e 4 Le Dipendenze 5 Diversamente Abili L’Arte di Amare 3 3 Eventuali altre discipline coinvolte Classe: 5S Attività integrative o extrascola-stiche svolte a supporto Insegnante Prof. GIULIO MARINO : Obiettivi Tipologia delle prove di verifica Conoscenza della Dichiarazione Dei Diritti Umani, del significato di dignità e degli aspetti fondamentale della dottrina Sociale della Chiesa Orale: indagini in itinere con verifiche informali; discussioni collettive e colloqui Conoscenza delle dinamiche alla base delle dipendenze in generale, delle dipendenze da droghe, da alcol, da altro Orale: indagini in itinere con verifiche informali; discussioni collettive e colloqui Conoscere i contenuti del documento di Benedetto Orale: indagini in XVI per la giornata mondiale dei Diversamente abili itinere con verifiche informali; discussioni collettive e colloqui Stimolare la riflessione sull’amore come fine Orale: indagini in esistenziale dell’uomo, come aspetto fondamentale itinere con verifiche informali; discussioni per crescere, ecc. collettive e colloqui La Bioetica 7 Conoscenza dei fondamenti della Bioetica Cristiana Orale: indagini in itinere con verifiche e delle problematiche bioetiche in generale informali; discussioni collettive e colloqui Dialogo Genitori - Figli 3 Prendere coscienza del valore della famiglia e del fattore educativo e delle dinamiche relazionali tra genitori e figli Orale: indagini in itinere con verifiche informali; discussioni collettive e colloqui 10) Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) I. I. S. “FERMI-DA VINCI” Empoli Anno Scolastico 2012/2013 DISCIPLINA: Italiano e storia PROF.SSA Adriana Mariani CLASSE V SEZ. S Indirizzo SERVIZI SOCIALI La classe è composta di 11 studenti, 2 maschi e 9 femmine. Del gruppo fanno parte un alunno certificato che segue un percorso differenziato (per il quale si rimanda alla relazione degli insegnanti di sostegno e ai Pei) e un alunno per il quale è previsto un programma curriculare con obiettivi minimi. Il numero di studenti limitato ha consentito di svolgere le lezioni in un clima sereno, permettendo di lasciare spazio a chiarimenti e recuperi in itinere. Gli alunni infatti dal punto di vista umano sono stati sempre corretti verso l’insegnante e, nella maggior parte dei casi, hanno rispettato puntualmente le consegne richieste. Per quel che concerne gli obiettivi prefissati, però, solo un ristretto numero di allievi è riuscito a raggiungerli con risultati più che sufficienti. Ciò è stato causato soprattutto dalle molteplici difficoltà incontrate dagli alunni, dovute essenzialmente alle notevoli carenze pregresse riscontrate nell’elaborazione scritta e orale, nell’interpretazione di testi complessi e nella rielaborazione critica dei contenuti. Esse infatti sono talmente radicate che, nonostante le esercitazioni orali e scritte, svolte nel corso dell’anno, permangono ancora oggi. La maggior parte della classe per ovviare tali mancanze ha affrontato lo studio in maniera mnemonica e acritica, comportando in tal modo una conoscenza delle due discipline limitata agli elementi essenziali. Per altri invece la mancata elaborazione personale ha determinato un’acquisizione dei contenuti in maniera sterile e generica. Gli argomenti delle lezioni sono stati svolti privilegiando il metodo frontale, tuttavia molto spesso nella lettura dei testi si sono coinvolti gli allievi, cercando di sviluppare e favorire una minima forma di rielaborazione personale e di confronto fra i vari testi. Inoltre durante l’anno si sono svolte esercitazioni scritte sulla prima prova di maturità, commentando collettivamente i vari elaborati e fornendo dispense che chiarissero la struttura e le modalità di realizzazione dei testi. È necessario sottolineare però, che il lavoro in classe è stato fortemente limitato dalla coincidenza delle lezioni di italiano e storia con i vari impegni della classe, che hanno notevolmente ridotto il numero complessivo delle lezioni. EMPOLI, 10 Maggio 2013 L’insegnante Adriana Mariani RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S – TSS A.S. 2012/13 Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Docente: Prof.ssa Luciana MALERBA La classe è composta da 11 alunni (2 maschi e 9 femmine), tra cui due alunni certificati, un alunno segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione che verrà redatta in sede di PEI. Un altro alunno, invece, segue un percorso curriculare ad obiettivi minimi. La presenza dell’insegnante di sostegno ha rappresentato e rappresenta un notevole strumento per la classe. In generale, il comportamento della classe è stato corretto, con una buona disponibilità al dialogo ed allo scambio comunicativo. Le presenze sono state abbastanza regolari. Nonostante ciò, si riscontra che la classe è estremamente eterogenea dal punto di vista didattico e cognitivo. Si sono riscontrate, soprattutto, notevoli difficoltà nello studio autonomo e nell’approccio critico alla disciplina. Infatti, durante lo svolgimento delle attività, gli alunni hanno mostrato interesse e partecipazione, ma, dal punto di vista dei risultati didattici, alcuni studenti hanno manifestato buone capacità di rielaborazione, altri hanno manifestato, invece, parecchie difficoltà a sintetizzare, analizzare criticamente un testo e ad usare il linguaggio specifico della disciplina. In particolare, gli alunni appaiono deboli nell'elaborazione e rielaborazione scritta. Nel primo trimestre sono state effettuate due verifiche scritte e due orali; nel pentamestre due verifiche scritte più la simulazione dell’esame e almeno tre orali. Inoltre, sono state visionate e analizzate mappe concettuali e materiale vario per l’esame di stato. Le verifiche scritte sono stati temi per simulare la seconda prova dell’esame di stato. Nelle verifiche orali si è cercato non solo di accertare il livello di conoscenze degli argomenti di lezione ma anche e soprattutto la capacità di analisi critica, rielaborazione personale ed espressione. Il testo di tutte le verifiche scritte è stato consegnato agli studenti corredato da una griglia di correzione per rendere espliciti i criteri di valutazione. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF, considerando gli obiettivi prefissati; la valutazione finale ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza. Empoli, 30/04/2013 L’insegnante Prof.ssa Luciana MALERBA RELAZIONE FINALE CLASSE 5 S A.S. 2012/13 Disciplina: LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA : INGLESE Docente: Prof.ssa Annamaria LA PIETRA La classe è composta da 11 alunni (2 maschi e 9 femmine), tra cui due alunni certificati, un alunno segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione che verrà redatta in sede di PEI. Un altro alunno, invece, segue un percorso curriculare ad obiettivi minimi. La presenza dell’insegnante di sostegno ha rappresentato e rappresenta un notevole strumento di supporto per l'intera classe. In generale, il comportamento della classe è stato corretto, con una buona disponibilità al dialogo ed allo scambio comunicativo. Le presenze sono state abbastanza regolari. Nonostante ciò, si riscontra che la classe è estremamente eterogenea dal punto di vista didattico e cognitivo. Si sono riscontrate, soprattutto, notevoli difficoltà nello studio autonomo e nell’approccio critico alla disciplina. Infatti, durante lo svolgimento delle attività, gli alunni hanno mostrato interesse e partecipazione, ma, dal punto di vista dei risultati didattici, alcuni studenti hanno manifestato buone capacità di rielaborazione, altri hanno manifestato, invece, parecchie difficoltà a sintetizzare, analizzare criticamente un testo e ad usare il linguaggio specifico della disciplina. In particolare, alcuni alunni appaiono deboli nell'elaborazione orale e, ad eccezione di poche allieve, che si sono distinte per impegno e particolare predisposizione per la lingua straniera, essi tendono ad uno studio mnemonico degli argomenti trattati e davanti a domande che esulano dall'argomento stesso, manifestano sostanziale incapacità nel rielaborare i concetti con parole proprie. Nel primo trimestre sono state effettuate due verifiche scritte e una orale, dove il profitto è stato positivo dato il numero esiguo degli argomenti trattati e in considerazione del fatto che alcuni argomenti erano già stati affrontati nell’anno precedente. In concomitanza con lo studio di nuovi, più complessi argomenti, il profitto globale ha subito un calo importante. Nel pentamestre sono state svolte due verifiche scritte più la simulazione dell’esame e almeno due orali. Le verifiche scritte sono state: domande aperte per simulare la terza prova dell’esame di stato, spesso corredate di esercizi di riempimento e traduzione al fine di valutare le competenze grammaticali. Nelle verifiche orali si è cercato non solo di accertare il livello di conoscenze degli argomenti di lezione ma anche e soprattutto la capacità di analisi critica, rielaborazione personale ed espressione. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF, considerando gli obiettivi prefissati; la valutazione finale ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza. Empoli, 10/05/2013 L’insegnante Annamaria LA PIETRA RELAZIONE FINALE CLASSE V S Professionale Servizi sociali Docente: Schipani Concetta Materia: Cultura medico-sanitaria a.s.: 2012/2013 La classe è composta da 11 allievi (9 femmine e 2 maschi). Un allievo segue un percorso curriculare ad obiettivi minimi e uno segue un percorso differenziato, per i quali si rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno e ai PEI. Sia dal punto di vista cognitivo che dell’impegno didattico la classe è eterogenea: sono presenti alcuni studenti, con discrete capacità di rielaborazione e di confronto tra i diversi contenuti disciplinari, che si sono impegnati regolarmente e hanno raggiunto un discreto livello di preparazione; allievi con risultati meno costanti dovuti a discontinuità nell’impegno; e alunni che, per carenze nella preparazione di base o per metodo di studio inadeguato o per scarso impegno, presentano una preparazione superficiale, con difficoltà di analisi, sintesi e rielaborazione personale dei contenuti. La partecipazione alle lezioni e l’interesse per la disciplina sono stati positivi nel corso di tutto l’anno scolastico, gli allievi hanno contribuito con diversi interventi alle spiegazioni dimostrando maturità, per cui il lavoro svolto in classe è risultato generalmente proficuo. Dal punto di vista disciplinare non sono mancati episodi di distrazione, ma nel complesso tutti hanno mantenuto un comportamento corretto e disponibile al dialogo educativo. La frequenza alle lezioni è risultata abbastanza regolare. Il programma è stato svolto, in linea di massima, secondo quanto previsto nel piano di lavoro, eccetto la parte relativa al pronto soccorso che non è stata svolta per mancanza del tempo necessario per una trattazione adeguata dell’argomento. Per quanto concerne la metodologia, oltre alla lezione frontale interattiva e all’uso del libro di testo come strumento base per lo studio dei contenuti specifici, si è fatto ricorso a letture di approfondimento, analisi di casi clinici, esercitazioni scritte (test strutturati, domande aperte, schemi, riassunti) per casa e in classe, individuali o per piccoli gruppi, ricerche in Internet. Nel mese di febbraio è stata effettuata una settimana di interruzione della programmazione curricolare dedicata al recupero per l’intera classe. Le verifiche scritte sono state a tipologia mista (vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenze, saggio breve) e prevalentemente a trattazione sintetica di argomenti, di tipologia equivalente a quella della terza prova d’esame. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni. Per quanto riguarda gli obiettivi minimi e le griglie di valutazione delle prove, sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di Dipartimento nelle riunioni per materie di ottobre 2012. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento prevista dal POF e nella fase finale ha tenuto conto dell’interesse, della partecipazione, dell’impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza. Empoli, 10 maggio 2013 L’insegnante Concetta Schipani I. I. S. “FERMI-DA VINCI” Empoli Anno Scolastico 2012/2013 DISCIPLINA: MATEMATICA PROF.SSA PERRONE CONCETTA CLASSE V SEZ. S Indirizzo SERVIZI SOCIALI La classe è composta di 11 studenti, 2 maschi e 9 femmine. Del gruppo fanno parte un alunno certificato che segue un percorso differenziato (per il quale si rimanda alla relazione degli insegnanti di sostegno) e un alunno per il quale è previsto un programma curricolare con obiettivi minimi. Il numero di studenti limitato, ha consentito lo svolgimento del programma previsto anche se non in maniera approfondita visto un impegno e una concentrazione discontinui di molti, accompagnati a scarso studio individuale a casa. Per quel che concerne gli obiettivi prefissati, solo un ristretto numero di allievi è riuscito a raggiungerli con risultati più che soddisfacenti. In pochi si sono distinti per avere acquisito un buon livello di conoscenze e di competenze, ma va sottolineato che la maggior parte della classe ha una conoscenza della disciplina limitata agli elementi essenziali. Due studenti evidenziano maggiori lacune e, di conseguenza, notevoli difficoltà nell'applicazione anche di semplici concetti teorici. Pur non disconoscendo la disponibilità umana della classe, è da sottolineare che pochi allievi posseggono un metodo di studio veramente autonomo. Premesso che ogni argomento affrontato è stato sempre ripreso nel corso dell'anno scolastico, la tabella sottostante fornisce, in linea di massima, i contenuti disciplinari e le ore dedicate ad ogni argomento specifico. ARGOMENTO ORE Ripasso: equazioni e disequazioni di 1° grado, equazioni di 2° grado; risoluzione grafica di disequazioni di II grado 14 La circonferenza 16 Insiemistica 20 La probabilità 10 Lezioni frontali e lezioni partecipate sono stati i metodi didattici adottati. Molto tempo è stato dedicato al ripasso degli argomenti affrontati e alla correzione degli esercizi. Il libro di testo è stato affiancato da altri libri e da fotocopie, soprattutto per quel che concerne la teoria degli insiemi e per ampliare la quantità di esercizi da sottoporre alla classe. Le verifiche, scritte e orali, sono state effettuate per stabilire conoscenze e competenze operative acquisite e per valutare il livello di esposizione raggiunto dagli allievi. EMPOLI, 9 Maggio 2013 L’insegnante Concetta Perrone RELAZIONE FINALE EDUCAZIONE FISICA CLASSE VS La classe articolata è composta da 11 ragazzi di cui 9 femmine e 2 maschi di cui uno diversamente abile che segue una programmazione differenziata, l’altro per obiettivi minimi. In palestra il gruppo risulta disponibile e sempre impegnato, ha seguito costantemente le lezioni proposte nel corso dell’anno con risultati validi e con progressivi miglioramenti. Tutti gli alunni si sono aperti nel corso degli anni al lavoro sportivo finendo il corso di studi in modo partecipativo. La classe è ben disposta al lavoro crea spesso una competizione positiva coinvolgendo anche i ragazzi diversamente abili. Accanto a strumenti di verifica come i test, che hanno permesso di tradurre in dati numerici il livello conseguito, è stato dato particolare rilievo all’osservazione degli alunni in situazioni più globali , nelle quali essi hanno potuto mettere in evidenza la loro abilità motorie e di gestione dello spazio e del tempo. Le varie unità didattiche e di lavoro pratico in palestra sono state ripetute più volte nel corso dell’anno e comunque organizzate in successione temporale in modo da dare a tutti più occasioni di lavoro. La metodologia utilizzata per sviluppare le varie attività proposte , ha visto l’uso di varie tipologie : attività guidate, libere e spontanee , attività globali ed analitiche , di tipo intuitivo e deduttivo. Per la parte teorica hanno mostrato interesse, partecipazione e curiosità nella scoperta dei nuovi argomenti, impegnandosi anche in incontri pomeridiani di ripasso e studio. Alcuni alunni dopo aver acquisito i concetti di base hanno elaborato i contenuti in relazione ad esperienze sportive personali, altri invece nonostante l’impegno a scuola e a casa sono riusciti a raggiungere con fatica gli obiettivi minimi. Dal punto di vista comportamentale non sono mai emersi particolari problemi disciplinari né all’interno del gruppo né nei confronti dell’insegnante. Empoli, 10/05/2013 L’insegnante Giada Masserini RELAZIONE FINALE A.S. 2012/2013 Classe V S Materia: DIRITTO ED ECONOMIA La sezione dei servizi sociali della classe 5 S è composta da 11 alunni, 9 femmine e 2 maschi di cui uno affetto dalla sindrome di down e l’altro con obiettivi minimi. Il livello generale della classe, all’ inizio dell’ incarico, era quasi sufficiente; essa è apparsa abbastanza eterogenea per interesse, motivazione allo studio e preparazione. L’impegno nello studio non è stato sempre soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Spesso profitto ed interesse si sono evidenziati in maniera piuttosto modesta nonostante le continue sollecitazioni. La conoscenza della materia, nel complesso risulta mediamente sufficiente, solo alcuni riescono ad utilizzare un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina. Da un punto di vista disciplinare, alcuni allievi hanno mostrato una eccessiva vivacità, rendendo più complesso lo svolgersi delle lezioni; alcuni hanno partecipato più attivamente alle lezioni, fatta eccezione per alcuni che hanno continuato a mostrare disinteresse , svogliatezza e mancanza di volontà. Il programma svolto è quello concordato nella programmazione iniziale; nello svolgimento del programma ho cercato di stimolare l’interesse degli alunni per approfondire ed ampliare i vari argomenti, sia individualmente, sia nell’ottica di un più ampio lavoro di classe. Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali. Per quanto riguarda i libri di testo, si può dire che hanno risposto sufficientemente alle esigenze di apprendimento degli allievi. Nella valutazione, consapevole del fatto che diversi alunni hanno buone capacità di recupero , in condizioni di operatività didattica ottimale, ho privilegiato l’impegno, la partecipazione e l’interesse evidenziati da ogni singolo alunno, piuttosto che elementi specifici caratterizzanti lo studio della disciplina. Docente: Maddalena Mileo Relazione finale Classe 5 S Anno Scolastico 2012/2013 Materia: Tecnica amministrativa Docente: Carlo Caparrini La classe 5 S è composta da 11 alunni, 9 femmine e 2 maschi, di cui un alunno segue una programmazione differenziata. La classe ha dimostrato una partecipazione al dialogo educativo non sempre attiva e costante; nel complesso ha evidenziato un sufficiente interesse per la disciplina. Lo studio della tecnica amministrativa mira a fornire allo studente conoscenze adeguate e aggiornate delle strutture pubbliche e private, delle modalità del loro funzionamento e degli adempimenti a cui sono tenute. Questa disciplina, prevista negli ultimi due anni del corso di studio (due ore in quarta e tre ore in quinta), viene trattata in modo non molto approfondito dato l’esiguità delle ore e la sostanziale differenza da tutte le altre materie oggetto di studio, eccettuato un legame interdisciplinare con l'insegnamento di diritto ed economia. Questa “estraneità” della disciplina rispetto alle altre ha creato notevoli ostacoli a molti studenti che hanno incontrato difficoltà d’apprendimento, soprattutto nella parte applicativa, non avendo assimilato nel corso di studio un ragionamento logico di stampo economico. L’impegno nello studio non è sempre stato soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente sufficiente in quanto solo alcuni alunni riescono a cogliere gli aspetti fondamentali della materia di studio e a fare gli opportuni collegamenti interdisciplinari utilizzando un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina. Una parte delle classe possiede un metodo di studio efficiente e ben organizzato, ma l’altra parte evidenzia una certa dispersività. Ha utilizzato, infatti, un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti svolti. Un ristretto numero di alunni ha acquisito un soddisfacente livello di competenze e capacità, inteso come gestione autonoma delle competenze acquisite e buone abilità nelle limitate applicazioni tecnico operative; gli altri trovano a volte difficoltà sia nell’esprimere che nell’applicare in modo personale i contenuti proposti. Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive, proponendo anche esempi reali volti a suscitare la curiosità degli allievi. Sono state svolte esercitazioni relative alla parte applicativa della materia. In linea di massima, il programma è stato svolto in aderenza alla traccia ministeriale e al Piano di Lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico. Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo e dalle esercitazioni svolte in classe. Per le verifiche scritte sono state adottate diverse modalità: prove strutturate, semi-strutturate, a risposta a aperta ed esercizi da svolgere. In tema di valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di classe in sede di stesura del documento di classe ad ottobre 2012; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di comune accordo con i colleghi di dipartimento nella riunione per materie di settembre 2012. Il comportamento della classe, infine, non ha evidenziato particolari problemi disciplinari nei confronti del docente né problemi di convivenza tra gli studenti. Empoli, 9 maggio 2013. Prof. Carlo Caparrini