Stabilizzazione, i medici denunciano

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Stabilizzazione, i medici denunciano
-MSGR - 05_LATINA - 31 - 16/01/17-N:
31
Lunedì 16 Gennaio 2017
www.ilmessaggero.it
Latina
Stabilizzazione, i medici denunciano
L’Ordine è pronto ad andare in Procura sul caso dei precari `Procedure viziate in origine, si cercano i responsabili
che rischiano di non essere assunti negli ospedali pontini
ma si lavora anche per una soluzione che sistemi la vicenda
`
LA VERTENZA
Tavoli e fronti diversi, un unico
grande problema da affrontare
per circa 600 lavoratori della Asl
che rischiano di essere esclusi
dalla stabilizzazione. Vale a dire
da un’assunzione definitiva attesa da un decennio. Il primo tavolo, quello che si sta confrontando di continuo con la Regione Lazio, è quello della Asl. Per ciascuno degli assunti senza un regolare avviso pubblico, ma su “posti
vacanti” ai quali si accedeva con
una delibera dopo aver fatto domanda, si sta redigendo una
scheda. Perché è possibile che,
nel frattempo, siano passati anche per avvisi pubblici se non di
questa di un’altra azienda sanitaria. In realtà la Asl pontina potrebbe anche aver effettuato degli avvisi, ma di pubblico c’era
poco perché venivano messi al limite solo sul sito aziendale. Il
problema è noto: se non hai partecipato a un avviso pubblico e
quindi a una sorta di concorso,
non è possibile effettuare la stabilizzazione. L’elenco definitivo
si dovrebbe avere tra oggi e domani, quindi si riprenderà il confronto per cercare una via d’uscita. Solo dopo, eventualmente, si
cercheranno le responsabilità di
un decennio. Di sicuro è incolpevole Giorgio Casati, il commissario straordinario della Asl che si
è trovato tra capo e collo questa
vicenda.
LE INIZIATIVE
Il secondo tavolo è quello dei sindacati. Domani l’Usb ha organizzato un’assemblea nella palazzina direzionale del “Goretti”, gli
altri stanno cercando di capire
qual è la possibile soluzione nel
corso di una serie di riunioni con
gli iscritti. Anche la politica ha
un suo, di tavolo, con incontri in
Regione e telefonate che si susseguono per cercare di mettere
una “pezza”. Ci sono poi i diretti
interessati, medici e infermieri,
che quasi certamente giocheranno questa partita dal punto di vista legale: lavorano da anni, sono in possesso di contratti firmati dalla Asl e regolarmente prorogati, non erano certo tenuti - così
A RISCHIO CIRCA
SEICENTO PERSONE
DOPO LA DELIBERA
DELLA REGIONE
PER REGOLARIZZARE
CHI GIÀ LAVORA
sostengono - a conoscere le procedure. I posti erano vacanti e loro li hanno occupati.
Il nuovo tavolo - continuiamo
per comodità a definirlo in questo modo - è quello dell’Ordine
dei medici, pronto a proporre
«una denuncia alla Procura della Repuubblica per accertare
eventuali responsabilità» sulla
vicenda dei precari e delle mancate stabilizzazioni. Il presidente, Giovanni Maria Righetti, è
stato fra i primi ad accorgersi
dello “zero” nella casella delle
stabilizzazioni a Latina. Adesso:
«Vista la situazione emersa, considerata l’assenza di notizie ufficiali dal parte della AslLatina circa presunte anomale procedure
di assunzione di personale - scrive il presidente - al punto da presumere che molti operatori corrano il rischio di non poter usufruire di procedure concorsuali
di stabilizzazione, persistendo
l’assenza di chiarimenti sulle
motivazioni delle procedure di
assunzioni adottate nel corso degli ultimi anni, la problematica
sarà all’attenzione del consiglio
direttivo che si riunirà martedì».
Nelle stesse ore si dovrebbe avere il quadro completo della situazione di ciascuno dei precari, c’è
l’assemblea dell’Usb, sono previsti nuovi incontri in Regione e in
studi legali. Una situazione che,
per adesso, è senza via d’uscita.
Giovanni Del Giaccio
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L’emergenza
Ospedali affollati, le verifiche dei Nas Nuovo ko per il pugile
Controlli a tappeto negli ospedali
italiani da parte dei Carabinieri per
la tutela della salute Nas che,
nell’arco di un mese e con l’impegno di 600 uomini, hanno effettuato oltre 200 ispezioni, concentrate
soprattutto nel periodo delle feste natalizie: il sovraffollamento di molti Pronto
soccorso, con un numero di accessi in vari casi
pari al doppio della media giornaliera, è tra le
maggiori criticità. Ma
non solo: ad emergere, anche carenze strutturali, farmaci scaduti fino, in un caso, all’esercizio abusivo della professione. Anomalie che hanno portato ad un totale di 19 sanzioni amministrative e al
deferimento di 11 persone all’Autorità Giudiziaria. A Latinaispezionati con cadenza quotidiana tutti gli
ospedali, i relativi pronto soccorso
e alcuni reparti a campione. Inten-
Un sindaco, tre assessori e una
platea piena. Se il progetto di
rilancio del primo mercato di
Terracina, per storia e ubicazione, dovesse passare per il
termometro della partecipazione allora siamo già a buon
punto. Lo sa bene Nicola Procaccini, che dopo la presentazione pubblica del progetto da
parte del gruppo di rigenerazione sostenibile composto da
Slowfood, Legambiente, alcune associazioni e architetti, ha
subito precisato che la direzione è solo una: quella di trasformare il mercato Marina in uno
dei più moderni mercati d’Italia dove trovare le eccellenze
pontine e soprattutto luogo di
incontro.
sificati gli sforzi nel periodo natalizio e nella settimana appena terminata. Rilevati nel 70% delle ispezioni sovraffollamento del pronto soccorso con inevitabili disservizi
all’utenza. In alcuni nosocomi gli
uomini del tenente Maurizio
Santori (nella foto) hanno
contestato evidenti carenze strutturali. Verifiche
su eventuali casi di assenteismo e controlli anche nei punti di primo intervento. Le ispezioni tendono principalmente ad individuare margini di risoluzione delle problematiche per offrire
un servizio migliore ai pazienti, ma
è chiaro che evidenti irregolarità o
dolo vengono sanzionati . Normalmente è stata rilevata la grande abnegazione del personale per quello
che riesce a fare con i mezzi che ha
e nell’emergenza che vive.
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Giovanni
Maria
Righetti
dell’Ordine
dei medici (in
alto) mentre
a destra la
situazione
quotidiana
dei pronto
soccorso
Muore dopo il parto, rinviato a giudizio
un medico della clinica Città di Aprilia
TRIBUNALE
Un medico è stato rinviato a giudizio per la morte di una giovane
mamma avvenuta tre anni fa nella
Clinica Città di Aprilia. Il 28 dicembre 2013 mamma Assunta porta i
pasticcini, papà Franco tiene per
mano i nipoti con palloncini e festoni. Per loro è un giorno speciale.
Vanno in ospedale a trovare la figlia
Simona che cinque minuti prima
della mezzanotte ha dato alla luce
Alessio, il suo secondogenito. Ma arrivati alla Casa di cura trovano il letto vuoto. Quando chiedono dove sia
stata portata vengono informati che
si trova all’obitorio. Simona Torosa-
Le linee sono state tracciate
grazie all’impegno del gruppo
di rigenerazione accolte dagli
assessori Percoco, Carinci e
Marcuzzi, rispettivamente Attività produttive, Lavori pubblici e Urbanistica. In mezzo rimane un bel pezzo di mare da
fare. «Siamo in una fase di condivisione con gli operatori che
oggi ci sono e quelli che vorranno esserci – ha detto Procaccini al convegno – poi verrà
la fase in cui decideremo come
fare i lavori. Due le strade che
possiamo percorrere chiarendo sin d’ora che il Comune rimarrà proprietario indiscusso
della struttura ma anche che
non abbiamo i soldi per farlo
diventare quello che dovrà diventare».
La prima è «l’appalto in con-
arrestato per evasione
E’ finito di nuovo nei guai
Mirko Parisi, 38enne, pugile
e gestore di una palestra di
Latina, arrestato ieri
mattina dagli uomini della
Squadra volante della
Questura per evasione. Il
secondo arresto per lo stesso
reato, dopo quello di un anno
fa. Gli agenti lo hanno
trovato ieri nella sua
palestra, che si trova proprio
accanto all’abitazione, in un
orario in cui avrebbe dovuto
essere in casa. Parisi
usufruiva infatti di
particolari permessi per
recarsi nella sua struttura,
ma non ieri mattina. E così,
ad un controllo della polizia,
è finito nuovamente in
manette e, in attesa del
processo per direttissima, è
stato ristretto nelle camere
di sicurezza della Questura
dove ha accusato un malore
che ha resto necessario
anche l’intervento di
un’ambulanza. Il 38enne a
gennaio del 2016 era evaso
dai domiciliari ed era stato
trovato, anche in quel caso,
in palestra ad allenarsi. Era
stato quindi condannato alla
pena di cinque mesi di
reclusione. Ai domiciliari si
trovava invece per una
condanna per rapina di tre
anni fa.
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ni, 38 anni, originaria di Aprilia e residente a Nettuno, è morta circa
un’ora prima dell’arrivo dei familiari per le conseguenze del parto cesareo all’ottavo mese di gravidanza.
Luigi, il marito di Simona, sconvolto, si reca dai carabinieri a sporgere
denuncia. Così viene aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica;
il caso viene assegnato al sostituto
procuratore Daria Monsurrò. Si
provvede al sequestro della cartella
e degli organi asportati: utero, mioma e placenta. La Monsurrò nomina i periti per l’esame autoptico: il
professor Potenza e il dottor Sesti.
La consulenza redatta dai professionisti nominati dal sostituto procuratore esclude ogni responsabili-
tà nell’operato dei medici, ritenendo che la causa della morte fosse «la
rottura spontanea di un’arteria ovarica» che ha provocato un’emorragia interna. Cinque mesi dopo, nel
maggio 2014, i professionisti di parte nominati dai familiari di Simona,
Alessandro Masi e Daniela Lucidi,
nelle loro controdeduzioni «evidenziando notevoli contraddizioni anche rispetto elementi oggettivi facilmente riscontrabili nell’elaborato
peritale». Così la Monsurrò formula
un’apposita richiesta per procedere
con incidente probatorio a nuova
perizia «al fine di accertare se il decesso di Simona si sia verificato a
causa di condotte colpose ascrivibili
ai sanitari che l’hanno avuta in cura
La rinascita del mercato Marina
TERRACINA
Parisi era in palestra
cessione, ovvero un privato risponde al nostro bando e ci
mette i soldi per i lavori. A lui
la gestione per un tot di anni
che gli consente di recuperare
l’investimento e come giusto
guadagnarci». La seconda: «I
lavori se li accolla il Comune
almeno per un 50%, il resto lo
fa un privato a cui ci concede
sempre la gestione per un lungo periodo».
I posti degli operatori invece
rimarranno appannaggio al
Comune che li disciplinerà
con apposito regolamento o
con quello attuale. Per gli operatori che ci sono oggi non
cambierà nulla se non pagare
lo spazio che occupano anziché al Comune al privato. Il costo dell’operazione si aggira intorno al mezzo milione di eu-
ro. I tempi per realizzarla sono
stati definiti in almeno un anno e mezzo. «L’idea che abbiamo è quella di un grande consorzio di produttori locali e
operatori del commercio, dalle carni al pesce a tutti i prodotti agricoli - ha detto il responsabile della condotta Solwfood
Danilo Mastracco - una grande
filiera pontina».
Fabio Coccia
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PRESENTATO
IL PROGETTO:
L’OBIETTIVO E’ FARLA
DIVENTARE UNA DELLE
STRUTTURE PIU’
MODERNE D’ITALIA
per il parto». Per effetto di tale richiesta il 18 dicembre 2014 viene redatta una nuova perizia dal professor Costantino Sciallella e dal dottor
Achille Morici che nell’udienza del
24 aprile 2015 hanno contestato la
consulenza dei colleghi nominati
dal pm concludendo che «il comportamento dei sanitari ha influito in
modo sostanziale sulla causazione
dell’evento letale, determinandolo.
In altri termini, in assenza dei medesimi comportamenti il decesso non
si sarebbe verificato». Inoltre il dottor Morici ha tenuto a commentare
E’ ACCUSATO
DI OMICIDIO COLPOSO
PER IL DECESSO
DI SIMONA TORSANI
LA DONNA
AVEVA 38 ANNI
quanto affermato dai periti del pm
riguardo la «rottura spontanea di
un’arteria ovarica» in questo modo:
«È doveroso rammentare che la possibilità della rottura di un’arteria è
un caso estremamente raro; questa
complicanza non si trova scritta nei
trattati di ostetricia, ma soprattutto
l’esperienza clinica dei ginecologi
non supporta questa situazione».
La super perizia dei dottori Sciallella e Morici supera ogni consulenza e viene acquisita come prova. Nei
giorni scorsi, nel corso dell’udienza
preliminare al Tribunale di Latina,
dinnanzi al giudice Pierpaolo Bortone, il medico della Città di Aprilia,
accusato di omicidio colposo per la
morte di Simona Torosani, è stato
rinviato a giudizio. La famiglia di Simona, assistita dall’avvocato Filippo Iacoacci, si è costituita parte civile. L’udienza dibattimentale è fissata per il 16 giugno 2017, il giudice sarà la dottoressa Laura Morselli.
Claudia Paoletti
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