MODELLO VERBALE - Ufficio Atti e Resoconti.

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MODELLO VERBALE - Ufficio Atti e Resoconti.
IX LEGISLATURA Atti assembleari
103ª SEDUTA (antimeridiana)
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Regione Emilia-Romagna
ALLEGATO A
22 OTTOBRE 2012
103.
ATTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA
Antimeridiana di lunedì 22 ottobre 2012
Interrogazioni oggetti:
3263
3261
3265
3266
Interrogazioni
OGGETTO 3263 - Interrogazione del consigliere Malaguti, di attualità a risposta immediata
in Aula, circa le procedure conseguenti alla chiusura del Centro ippico di
Ferrara.
«Il sottoscritto consigliere Mauro Malaguti,
premesso
Che con deliberazione della Giunta regionale 287 del 14 marzo 2012 è stata disposta la
chiusura del Centro ippico di Ferrara e la cessazione dei servizi erogati nel campo della
riproduzione equina, e contestualmente sono state definite le indicazioni relative alla destinazione
dei beni ivi presenti;
Che a tal fine è stata indetta un’asta pubblica, svoltasi il 14 settembre, per i 17 cavalli e 2 asini
di razza romagnola del Centro ippico, in cui sono stati aggiudicati, in via provvisoria, 6 equini su
18 offerti;
Che dei sei equini quello di razza Anglo Araba, già classificato "non DPA", è stato aggiudicato
all’Università degli studi di Teramo;
Che il servizio competente sta quindi procedendo, attraverso la stipula dei relativi contratti,
all’aggiudicazione definitiva dei 6 esemplari menzionati;
Che per quanto riguarda la collocazione degli altri equini si procederà ad avviare la fase di
trattativa privata "mantenendo invariata ogni caratteristica che determina il valore dei beni" per
non esporre la regione ad eventuali rilievi da parte della magistratura contabile;
Che una volta eseguita la seconda fase, saranno considerate le richieste di donazione a
favore dei soggetti indicati all’art. 4 della Legge regionale n. 10/2000, tra cui sono comprese le
associazioni animaliste.
Interroga
la Giunta per sapere:
Se non intenda, coerentemente con le assicurazioni pubblicamente avanzate nel corso del
primo incontro in data 13 settembre tra i dirigenti della ‘Direzione Generale Agricoltura’ e del
‘Servizio Sviluppo delle produzioni animali’ e i rappresentanti delle Associazioni animaliste,
adoperarsi con ogni mezzo per garantire la salvaguardia e incolumità degli equini;
quindi a tal fine se non voglia
Intervenire in fase di stipula per la cessione degli equini aggiudicati, in quanto per ora vi è
appunto una aggiudicazione "in via provvisoria", vincolando la vendita definitiva alla clausola "non
DPA" (Non destinabili all’alimentazione);
Intervenire in fase di stipula del cavallo di razza Anglo Araba aggiudicato all’Università degli
Studi di Taranto specificando il divieto assoluto di qualsiasi utilizzo dell’animale per
sperimentazione scientifica;
Intervenire in fase di trattativa privata, per i restanti equini per i quali non sono pervenute
offerte, sempre vincolandone la cessione alla classificazione "non DPA" sino alla eventuale,
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quanto auspicabile, fase successiva di donazione a favore di associazioni animaliste come
previsto dalla Legge regionale 10/2000;
Infine, se non vi sia la disponibilità persino ad affrontare una eventuale esposizione a rilievi
contabili per sancire il preminente principio del valore della vita sugli aspetti formali ed
economici.»
OGGETTO 3261 - Interrogazione del consigliere Sconciaforni, di attualità a risposta
immediata in Aula, circa la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del
gruppo "La Perla".
«Premesso che
- Il gruppo di intimo "la Perla" ha la sua sede storica a Bologna.
- Dal 2007 il gruppo è di proprietà del fondo JH Partners.
Valutato che
- Nel 2010 è stato siglato in regione un accordo in cui la proprietà si impegnava ad
investimenti mirati al rilancio commerciale dell’azienda.
- Nell’incontro del 30 marzo 2012 tra: parti sociali, azienda, comune, provincia e regione il
CEO de "la Perla" Tim Brasher, ha espresso la volontà di un rilancio dell’azienda all’insegna della
qualità.
- Le istituzioni, sempre nell’incontro del 30 marzo 2012 prendevano atto dell’impegno dei
vertici de "la Perla" di mantenere l’azienda bolognese ed italiana e dell’obiettivo di rilanciarla
superando le difficoltà e creando elementi di crescita.
Valutato inoltre che
- In data 16 ottobre 2012 nell’incontro tra le OO.SS. e la direzione aziendale del gruppo e alla
presenza degli assessori regionali e provinciali alle attività produttive, l’azienda ha annunciato
l’apertura della procedura di mobilità e un nuovo piano di ridimensionamento aziendale.
- La procedura di mobilità viene rigettata sia dalle OO.SS. che dai lavoratori che richiedono
invece la presentazione di un piano industriale e l’apertura di un confronto sindacale immediato e
la prosecuzione della cassa integrazione.
- I lavoratori a seguito delle decisioni dell’azienda hanno dichiarato due prime ore di sciopero a
cui se ne andranno ad aggiungere altre sei da effettuarsi dopo l’ulteriore incontro del 22 ottobre
2012.
Si richiede
- quali misure la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna intenda assumere per garantire alle
lavoratrici e ai lavoratori "la Perla" diritto alla continuità occupazionale nel territorio nel quale
vivono con le loro famiglie;
- quali misure la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna intenda intraprendere per legare
l’azienda al rispetto degli impegni presi, salvaguardando la presenza sul territorio bolognese di
una importantissima realtà produttiva e industriale.»
OGGETTO 3265 - Interrogazione della consigliera Noè, di attualità a risposta immediata in
Aula, circa il progetto di interramento della tratta urbana di Bologna della
linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore e le relative problematiche.
«Premesso che:
- Il progetto di interramento della tratta urbana di Bologna della linea ferroviaria BolognaPortomaggiore (circa 700m. di ferrovia in galleria e 1600m. di ferrovia in trincea) quantifica un
costo di 41 milioni di euro, di cui 5,5 del Comune di Bologna e prevede un intervento nell'area
urbana della città di Bologna con la costruzione di una nuova galleria che avrà inizio dall’attuale
galleria San Vitale e terminerà all’altezza di Via Larga per circa 6 Km di interramento;
- sulla stessa linea entro il 2012 doveva essere fornito nuovo materiale rotabile elettrico tra cui
i primi convogli previsti dalla fornitura "Stadler" di 12 convogli elettrici e ulteriori 10 composizioni a
cinque casse;
- con risposta scritta a mia interrogazione 2518/2012 l’Assessore Alfredo Peri, confermava:
• la validità del progetto in attesa della conferenza dei Servizi per l’approvazione della sua
fase definitiva;
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• la consegna dei primi convogli elettrici che doveva avvenire entro il 2012;
ma nel contempo dichiarava che "da un punto di vista strettamente ferroviario anche la
condizione attuale assicura pienamente la sicurezza e la regolarità dell’esercizio ferroviario";
considerato che:
- L’Associazione Pendolari Bologna-Portomaggiore ha raccolto oltre 250 firme di pendolari che
si oppongono a questo progetto di interramento;
- La stazione ferroviaria di Bologna Zanolini (ex Stazione Veneta) presenta aspetti di degrado
che coinvolgono sia l’area del fabbricato viaggiatori sia quella interrata;
- Gli uffici rimessi recentemente a nuovo che ospitavano la SAGET (sala gestione turni) che
parrebbero essere dotati di cablatura e connessione al DCO di Roveri ed alla Stazione di Bologna
Centrale, e l’intera palazzina dovevano (Delibera del Comune di Bologna PG n. 19523/2010)
essere utilizzati quali Sede Operativa FER per monitorare costantemente la gestione del servizio
e punto informativo TPER;
- Le continue soppressioni di corse ed i conseguenti disservizi;
considerato inoltre che:
ad oggi, la situazione di questo tratto ferroviario e della stazione di Zanolini non sembrano
aver tratto alcun beneficio migliorativo rispetto a quanto indicato,
interpella la Giunta per sapere:
- se, viste le richieste dei pendolari, l’incerta situazione del materiale rotabile, il profondo
degrado della stazione Zanolini, la necessità di interventi urgenti anche regolamentativi degli
orari, le persistenti difficoltà economiche in cui versano i Comuni e la Regione, la soluzione
progettuale individuata, si ritenga confermata la volontà di procedere con il progetto di
interramento o sono in corso valutazioni diverse, e se queste valutazioni possono essere rese
pubbliche e rese operative con la massima urgenza;
- se è stata realizzata la sottostazione elettrica prevista a Mezzolara in un’area limitrofa alla
ferrovia Bologna-Portomaggiore e, se ciò non fosse avvenuto, come questa mancanza inciderà
sulla circolazione degli elettrotreni;
- se le banchine sono tutte adeguate ad accogliere le cinque carrozze dei FLIRT o saranno
necessari lavori di adeguamento;
- se TPER prevede per il futuro prossimo di effettuare interamente il servizio tra Bologna e
Portomaggiore con trazione elettrica, considerando che tutti i benefici ottenibili tramite i nuovi
treni, sono possibili solo con un loro esclusivo utilizzo.»
OGGETTO 3266 - Interrogazione dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Corradi e Cavalli, di
attualità a risposta immediata in Aula, circa i fondi donati da cittadini
tramite sms di solidarietà a favore delle zone terremotate.
«I sottoscritti consiglieri regionali
Premesso che
a seguito del terremoto che ha colpito le popolazioni emiliane, è stata attivata dalla Regione
Emilia-Romagna una specifica raccolta fondi tramite SMS, terminata lo scorso 10 luglio;
frutto di tale raccolta è stata una donazione complessiva di 15,1 milioni di euro;
alcune settimane fa è stata concordata, tra le Regioni colpite dal sisma del 20 e 29 maggio
scorso (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto), la ripartizione dei fondi raccolti ed in particolare è
stato stabilito che all'Emilia-Romagna andranno oltre 14,3 milioni di euro, pari al 95% della
somma frutto delle donazioni, il 4,5% spetterà alla Lombardia e lo 0,5% al Veneto;
Considerato che
in data 12 settembre 2012 è stato nominato il Comitato dei garanti a cui è stato affidato il
compito di vigilare sull’efficace e tempestivo impiego dei fondi raccolti;
in data 18 settembre 2012, in occasione di risposta a interrogazione presentata da questo
Gruppo ai sensi dell’articolo 114 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, la
vicepresidente ha annunciato che entro la fine di settembre sarebbe stato presentato un progetto
‘open data’ definito dalla stessa presidente ‘il primo progetto di accountability mai realizzato per
un sisma’ che avrebbe reso pubblico sul web, sempre entro la fine di settembre, il piano delle
donazioni nonché i progetti della ricostruzione individuati come finanziabili attraverso i fondi delle
donazioni;
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ad oggi sembra che la Regione Emilia-Romagna non abbia ancora la materiale disponibilità di
quei fondi, nonostante i mesi trascorsi e nonostante l’urgenza di procedere con gli interventi di
ricostruzione nei territori colpiti dal sisma.
Interroga il Presidente della Giunta regionale
per conoscere:
1) Se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
2) Se per i mesi di ritardo e per la giacenza di oltre 15 milioni di euro presso conti bancari
siano maturati interessi di deposito e se le Regioni destinatarie dei fondi ne beneficeranno;
3) Quali azioni siano state intraprese o si intendono intraprendere per sollecitare e pretendere
la disponibilità dei fondi donati tramite SMS a favore delle zone terremotate;
4) Se sia stato realizzato, entro la data promessa, quanto dichiarato dalla vicepresidente nella
seduta di Assemblea legislativa del 18 settembre scorso, relativamente al sito web;
5) Quali azioni e deliberazioni siano state assunte dal Comitato dei Garanti dalla data di
nomina ad oggi.»