Prima speciale Bruxelles
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Prima speciale Bruxelles
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA Bruxelles BRUXELLES: L A G IOR NATA DEL VINO I TALIANO CONTENTS SALUTO DI PIA LUISA BIANCO PAG. 102 PRESENTAZIONE EVENTO PAG. 103 TOUR DEI RISTORANTI ITALIANI PAG. 104 LE AZIENDE PARTNER PAG. 112 Eup o s ì a a B r u x e l l e s NEL CUORE DELL’EUROPA Pia Luisa Bianco Direttore Istituto Italiano di Cultura Bruxelles 102 Euposia Novembre 2004 < Bruxelles è una città raffinata, attraversata da tutte le culture e tutte le lingue d’Europa. Una vetrina affacciata sul resto del mondo. Tempio prediletto dagli dei di ogni gastronomia. Epicentro di quel mercato sovrano che spesso è schiavo dei suoi stessi vizi. Se la Roma caput mundi non si fosse lasciata invadere dai profumi di tanti vini diversi, oggi non ne serberemmo il piacere neppure noi, degustatori del XXI secolo. De te fabula narratur, dunque, cara Bruxelles, scegli il tuo ruolo sovrano lasciando scorrere nei tuoi calici tutti i possibili fiumi del vino: è il solo modo per imprigionarne la forza. Assaggia e scegli, per gusto, non per pregiudizio. È dunque invocando il suo ruolo naturale di impero gastronomico e quello burocratico di regolatore del mercato che vogliamo offrire a Bruxelles un’occasione unica. Lo spettacolo dell’identità culturale europea attraverso quel protagonista perenne e mai uscito di scena che appunto è il vino, uno spettacolo affidato alla sapienza di Stefano Milioni. La celebrazione e scoperta del vino italiano e delle prelibatezze che ne esaltano la degustazione, offerte dai produttori. La guida ai santuari della gastronomia italiana in città, omaggio di questa rivista a Bruxelles. Un incontro tecnico con gli operatori del settore, guidato dall’inventiva di Giovanni Negri e Roberto Cipresso. Una grande iniziativa italiana nel cuore dell’Europa. Per tutti i gusti. > IL VINO ITALIANO È CULTURA < Che Euposìa, La rivista del vino, sia un mensile particolarmente sensibile ad un discorso di “cultura del vino” è evidente fin dalla scelta del nome. Che questa scelta arrivi adesso a travalicare il confine delle pagine stampate per approdare nell’organizzazione di un evento che unisca l’aspetto culturale a quello conviviale è una conferma di questa filosofia editoriale. Sede prescelta per questo primo evento è il prestigioso Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, cuore dell’Europa e crocevia obbligato per tutto il mondo che desidera essere presente in Europa. “Galeotto” -come direbbe Dante Alighieri- fu Giovanni Negri, presidente della Commissione Arte e Musei virtuali del Ministero dei beni culturali che, grande amante del vino e di tutto il mondo che ruota interno ad esso, propose al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Pialuisa Bianco, di farsi promotrice di una manifestazione che desse giusto lustro al vino italiano, sottolineando il suo profondo legame con la storia e la storia dell’arte e della letteratura del nostro Paese. A questo punto entrano in scena, per la parte teorica Stefano Milioni (editorialista di Euposìa e consulente del Ministero) che viene incaricato di preparare la conferenza che illustri questo legame, e, per la parte pratica, il nostro giornale, che si assume il compito di organizzare lo speech tecnico e la fase conviviale, nella quale i vini protagonisti dell’evento sono offerti in degustazione, in abbinamento a prodotti tipici della gastronomia italiana. Ecco com’è nata questa manifestazione, che siamo lieti e orgogliosi di presentare. > Stefania Vinciguerra IL PROGRAMMA L’evento -il primo legato al mondo del vino mai realizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles- è previsto per martedì 23 novembre prossimo, con il seguente programma: • ore 17.00, Sala Biblioteca: Seminario sul tema Qualità e unicità del terroir mediterraneo a cura di Roberto Cipresso, winemaker emergente e di grande spessore, e Stefania Vinciguerra, direttore di Euposìa. L’evento è riservato ad un pubblico ristretto di qualificati operatori del settore; • ore 18.30, invito alla serata esteso a personalità, giornalisti ed operatori del trade enogastronomico; • ore 19.00, Sala Teatro: Conferenza sul tema Poeti, guerrieri e vini italiani curata da Stefano Milioni; • ore 20.00, Sala Esposizioni: Degustazione dei vini delle aziende partecipanti (accompagnata da un buffet di rare specialità alimentari tipiche italiane. Euposia Novembre 2004 103 Euposìa a Bruxelles Presentazione La città ospite Le aziende partner L E TOUR ITALIEN Sembra quasi che il raffinato palato dei Belgi, educato dalle centinaia di diverse tipologie di birra, stesse proprio attendendo la nuova generazione dei vini italiani di qualità La ristorazione italiana prima e i nostri vini adesso si stanno imponendo nel gusto e nelle abitudini della capitale belga di Stefano Milioni < Riusciamo ad immaginare una città che ha per simbolo un bambino nell’atto di fare la pipì e, al tempo stesso, è sede della seria (e seriosa) burocrazia europea? Questo è solo il primo di una serie di contrasti e contraddizioni che fanno di Bruxelles una città affascinante, meta ideale tanto per viaggiatori formali, attenti alle retoriche del decor e del comfort, quanto per globetrotter incalliti che non si lasciano incantare dalla lucentezza della vernice, ma grattano e cercano l’essenza di ogni cosa. Uno dei primi elementi che affascinano e attraggono è la vitalità pubblica dei suoi frequentatori: caffé, bar, birrerie, pub, locali tradizionali e fast food d’importazione, brulicano di gente dalla prima mattina fin ben oltre il tramonto. E questo non solo nei centri nevralgici della città, siano essi mete 104 Euposia Novembre 2004 del turismo, dello shopping, dello studio, della burocrazia, della politica o del business, ma anche (e in alcuni casi ancor di più) nelle strade defilate dalle grandi correnti di traffico, dove intorno ai tavolini si ritrova la gente del quartiere, artigiani e negozianti, studenti e pendolari di passaggio. Immancabilmente, il chiacchiericcio divertito come la conversazione pacata ed il solitario rito della lettura del giornale, vengono accompagnati da un bicchiere di birra. Bicchiere e non boccale, come è norma nei paesi di lingua tedesca; bicchiere e non lattina, come è ormai regola consolidata negli Stati Uniti. E quel bicchiere non viene mai tracannato di corsa, con ingordigia, ma centellinato, assaporato, quasi nella consapevolezza che il saper attendere verrà ripagato da un più copioso sprigionarsi di sapori ed aromi. All’osservatore attento, però, non sfugge che questo rito della birra che qui è un vero e proprio “nettare” declinato in almeno 400 vesti diverse e ha dato luogo alla nascita di locali unici al mondo, i Caffé Birrerie, con veri e propri menu dove scegliere tra centinaia di tipi diversi di birre- nel corso della giornata ha due momenti di rallentamento, una sorta di pausa in cui i bicchieri da birra cedono il passo ai calici del vino: l’ora di pranzo e l’ora di cena. Che si tratti di locali tradizionali oppure moderni, etnici o fusion, formali o innovativi, sulla quasi totalità dei tavoli fanno bella mostra di sé le bottiglie di vino, spesso francesi (il mito è duro a morire!) ma sempre di più italiane ed in minima parte delle marche più commerciali. Una rivoluzione dolce Sembra quasi che il raffinato palato dei Belgi, educato dalle centinaia di diverse tipologie di birra che, per trovare mercato, hanno bisogno di un consumatore in grado di distinguerne le sfumature organolettiche, stesse proprio attendendo la nuova generazione dei vini di qualità italiani, così stimolanti per chi è pronto a procedere oltre le retoriche della tipicità. Parallelamente a questa crescente ed insistita presenza dei vini italiani, vagando per la città ed interrogando i più raffinati gourmet, si scopre che è in atto una sorta di rinascimento della cucina italiana, una rivoluzione dolce operata da un manipolo di ristoratori e chef che hanno abbandonato la facile strada di quella gastronomia imbalsamata che ha fatto la fortuna (meritevole e sacrosanta) di tanti nostri emigranti. Così, a Bruxelles convivono due diverse facce della ristorazione italiana. La prima, storica, con ricette e sapori ben INDIRIZZI DA NON MANCARE Arbitraria, incompleta e forse anche di parte, questa lista è solo un promemoria per andare con certezza alla scoperta della migliore ristorazione italiana di Bruxelles. Indirizzi a bassa componente di rischio per chi vuol vedere e sperimentare tutto in pochi giorni. Chi avrà più tempo potrà andare con cuor leggero alla ventura: Bruxelles è pervasa da un tale fermento che ogni nuovo giorno è in grado di riservare piacevoli ed inaspettate sorprese. A’Mbriana, 151 Rue Edith Cavell, 1180 Bruxelles, tel. 23750156. Ars Vinorum, 6 Rue de la Reinette, 1000 Bruxelles, tel. 25033933. Bocconi, 9 Rue de l’Etruve, 1000 Bruxelles, tel. 25474715, fax 25135277. Castello Banfi, 12 Rue Bodenbroek, 1000 Bruxelles, tel. 25128794. I due signori, 60 Bld Brand Whitlock, 1200 Bruxelles, tel. 25128800, fax 25126766. Il Cortile, 2/4 B Rue Bodenbroek, 1000 Bruxelles, tel. 25181100, fax 25126766. I Trulli,18 Rue Jourdan, 1060 Bruxelles, tel. 25389820, fax 25377930. La Buca di Bacco, 65 Avenue Louis Bertrand, 1030 Bruxelles, tel. 2242 4230. La truffe noire, 12 Boulevard de la Cambre, 1000 Bruxelles, tel. 26404422, fax 26479704. Le pou qui tousse, 49 Place Vieille Halle aux Blés, 1000 Bruxelles, tel. 25122871. Pappa et Citti, 18 Rue Franklin, 1000 Bruxelles, tel. 27326110, fax 27325740. Piazza Navona, 39 Place Vieille Halle aux Blés 39, 1000 Bruxelles, tel. 25030068. Ricotta & parmesan, 31 Rue de l’Ecuyer, 1000 Bruxelles, tel. 25028082. Roma, 12-14 Rue de Pricess, 1000 Bruxelles, tel. 22190194, fax 221834. San Daniele, 6 Avenue Charles Quint, 1083 Bruxelles, tel. 242679 23, fax 24269214. Euposia Novembre 2004 105 Euposìa a Bruxelles Presentazione La città ospite Le aziende partner • Nei ristoranti belgi, siano essi locali tradizionali o moderni, etnici o fusion, formali o innovativi, sulla quasi totalità dei tavoli fanno bella mostra di sé bottiglie di vino, spesso francesi, ma sempre di più italiane 106 Euposia Novembre 2004 LE TOUR ITALIEN radicati nell’immaginario collettivo del consumatore medio straniero, ha le sue roccaforti intorno alle più trafficate mete turistiche della città. Il nucleo più consistente si è arroccato alle spalle della Grand Place, il gioiello architettonico della città, in Rue Grétry, una sorta di continuazione di quella Rue des Bouchers in cui si accavallano gli uni sugli altri i più tradizionali e turistici ristoranti di cucina locale, tanto caratteristici da guardare quanto dozzinali da evitare. Un’altra via di soli ristoranti italiani è Rue Jourdan, traversa dell’elegante Avenue Louise, meta incontrastata dello shopping elegante e firmato (e le firme, ovviamente, sono in gran parte italiane), dove in poco più di cinquanta metri si alternano insegne per lo meno prevedibili, quali Meo Patacca, Il Rinascimento, il Vecchio Mulino, con i loro scontati menu, ma anche qualche guizzo di originalità che fa ben sperare per il futuro. Proprio al centro della strada un ristoratore dalla vista lunga ha pensato bene di associare al suo ristorante, I Trulli, una elegante enoteca battezzata Vinotrulli, corredata da un assortimento di vini di prim’ordine da fare invidia a molte boutique del vino delle nostre città. Partendo da questi punti focali, i ristoranti italiani della tradizione possono essere ritrovati un po’ dappertutto, fin nelle lontane periferie, dove fanno la gioia della clientela locale che, attraverso un piatto, si illude di precipitarsi in una full immersion di quell’Italia tanto sognata, soprattutto quando qui il clima è impietoso e basta una cartolina a riscaldare l’anima e le ossa. In questo contesto, con grande discrezione ed assoluta spontaneità, ha cominciato ad imporsi una nuova categoria di ristoranti italiani che, così come sono, avessero aperto le porte a Roma o Milano sarebbero immediatamente entrati nel gotha delle nostre guide. Passione per la terra, le viti, i grappoli accesi dal sole dell'estate e brillanti della rugiada mattutina, passione per la vendemmia fatta a mano, la spremitura e le sonanti sfumature cromatiche del vino, sempre generoso in profumi, colore e sapidità. Passione per il gusto e gli aromi della tradizione. Produciamo vini pregiati dai sapori antichi, rossi corposi e dinamici da uve Merlot e Cabernet, bianchi freschi e dolci da uve Chardonnay, Vespaiola e Tocai, coltivate con amore e dedizione nei colli di Breganze. L'azienda è nata dall'associazione di quattro aziende agricole ed in particolare dall'iniziativa dell'agronomo Pierluigi Pozzan, la cui esperienza professionale in campo agricolo e vitivinicolo vanta oltre 25 anni di attività. Le sue origini contadine, la passione per la terra, per l'enologia e quindi per il piacere del buon vino, sono le leve emozionali che hanno determinato la realizzazione del progetto Gastaldìa; l'integrazione delle proprietà e la centralizzazione delle singole attività i passi successivi per dare materialità al sogno. Un progetto voluto, con amorevolezza tutta al femminile, anche dalle due socie in rosa: Enrica Novello e Michela Fortunato. La figura del Gastaldo antico gestore delle terre nobiliari; la gastaldia originariamente definita come l'insieme dei fabbricati rurali con carattere direzionale, dei magazzini, delle dispense nonché della casa del gastaldo, questo è l'immaginario evocativo del pensiero e della visione di "Gastaldìa e della sua passione per il vino. Gastaldìa vanta la coltivazione di circa 30 Ettari di vigneto tutti nella zona DOC BREGANZE. Circa 10 Ettari sono in territorio collinare mentre i restanti 20 Ettari in pianura nella zona limitrofa agli argini del torrente Astico: questi terreni sono di origine alluvionale ghiaiosi tipo Grave con presenza di un franco di coltivazione variabile fra i 20-40 centimetri interessato da limi ed argille. Sono terreni poveri, molto drenanti e trovano fertilità solo per la presenza di una bonifica idraulica iniziata ancora nel '300 e caratterizzata da canali, rogge e fossi per la derivazione delle acque di irrigazioni provenienti dal torrente Astico. I vigneti in zona di pianura sono caratterizzati da tre corpi fondiari, due in destra Astico, uno in sinistra e sono rispettivamente così rappresentati: 10 Ettari in Comune di Sarcedo, proprietà Villa Capra Bassani. L'impianto è caratterizzato da vitigni Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Vespaiola, Malvasia d'Istria e Garganega allevati a cordone speronato e gouyot con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. 5 Ettari sempre nello stesso territorio, proprietà Casato Pozzan, a ridosso del torrente Astico. Vigneti di oltre 15 anni di età, piantati letteralmente su ghiaia alluvionale. L'impianto è caratterizzato da vitigni Cabernet e Merlot allevati a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito.5 Ettari in Comune di Breganze confinati con la sponda sinistra del torrente Astico. L'impianto è caratterizzato dal vitigno Chardonnay allevato a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. I vigneti in zona collinare sono così rappresentati: 2 Ettari in Comune di Montecchio Precalcino posizionato nella sommità della collina con ottima esposizione al sole in tutte le ore del giorno. Vigneto con posizione paesaggistica di notevole interesse caratterizzato dalla presenza di una vecchia torre di caccia "Roccolo". Terreno è di origine vulcanica argilloso tufaceo. L'impianto è caratterizzato da vitigni Merlot (40%) e Cabernet Sauvignon (60%) allevati a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. 2 Ettari in una delle colline più belle del Comune di Zugliano, la proprietà "Ca' Perotta". L'esposizione è a Sud Ovest con ai piedi la pianura. Questo vigneto è stato realizzato mediante un miglioramento fondiario della collina creando una zona terrazzata per agevolare i lavori agronomici, il risultato paesaggistico è di piacevole suggestione. Terreno, di origine vulcanica, è di tipo argilloso. L'impianto è caratterizzato da vitigni Merlot (40%) e Cabernet Sauvignon (60%) allevati a cordonesperonato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. 2 Ettari in Comune di Zugliano e precisamente nella sommità della famosa zona delle "Bregonze", precisamente località "Ca' Vecchia". Esposizione Sud Ovest, eccezionale il paesaggio verso la pianura. Terreno del tipo vulcanico argilloso tufaceo con presenza di affioramenti basaltici. L'impianto è caratterizzato dal vitigno Syrah allevato a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. 2 Ettari in Comune di Lugo di Vicenza e precisamente nelle colline di "Lonedo", proprietà del Patriziato Piovene Porto Godi. Una delle zone più belle ed interessanti del comprensorio DOC Breganze, soprattutto per quanto riguarda l'elevata qualità delle uve che si ottengono. Zona ricca di storia sia in termini socio colturali che in termini di richiamo storico ai vini. Terreno povero con affioramenti di roccia morenica, elevata esposizione solare. L'impianto è caratterizzato dal vitigno Carmenere allevato a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. 1 Ettaro in Comune di Mason Vicentino sulla collina "Fratta", famosa per la qualità delle uve Cabernet che si ottengono. Esposizione eccellente a Sud Ovest. Terreno di origine vulcanica di tipo tufaceo. L'impianto è caratterizzato dal vitigno Cabernet Sauvignon allevato a cordone speronato con 5.000 ceppi/ettaro su suolo inerbito. Premi e riconoscimenti: Merano International Wine Festival requisiti di alta qualità per "Seriola" e "Quartese" 2001. Premio Douja d'Or 2004 per il vino "Seriola" 2001. "Guida dei vini Italiani 2005" di Luca Maroni per "Quartese" "Seriola" "Astego " e "Giaroso", "Annuario dei migliori vini Italiani 2005" con il vino- frutto superiore "PassOro " 2003. Azienda inserita nella Guida dei vini d'Italia del Progetto Qualità Globale Du Pont. Ci trovate : Gastaldia Srl Società Agricola Località Sarcedo 36030 Vicenza Tel. 0445-344109 Fax. 0445-346133 Cell. 348-4911580 e-mail : [email protected] Internet: www.gastaldia.it Euposìa a Bruxelles Presentazione La città ospite Le aziende partner • Con professionalità, cultura, creatività e coraggio i ristoratori italiani hanno saputo conquistare le preferenze dell’establishment locale e nomi come Il Cortile o Bocconi, insieme a tanti altri, si sono inseriti tra le mete per una serata speciale 108 Euposia Novembre 2004 LE TOUR ITALIEN Il pioniere di questo manipolo di innovatori può essere considerato sicuramente Luigi Ciciriello. Quando ha iniziato la sua avventura, nel lontano 1988, per potersi accreditare nella fascia alta della ristorazione di Bruxelles ha dovuto creare intorno ai suoi piatti un contesto immediatamente ascrivibile all’élite gastronomica e, quindi, di marca francese. Questo ha condizionato l’insegna (La Truffe Noir, anche se il tartufo protagonista della sua cucina è quello umbro), buona parte della carta dei vini, nome e presentazione dei piatti. La scommessa è stata vinta al primo round (una stella Michelin e 16/20 dalla guida Gault-Millau dopo un solo anno di attività) ma leggendo attentamente anche i menu della prima ora ci si accorge che la sostanza è sempre stata italiana, nell’anima come negli ingredienti. Per non parlare della cantina, dove la vicinanza con le più grandi etichette francesi riesce solo a giovare alla rigorosa selezione di tutto quanto offre di meglio l’enologia italiana. Sulla scia (difficile da eguagliare: oltre alla cucina, arredi, set up, servizio e atmosfera sono di rara raffinatezza) si sono fatti pian piano spazio altri personaggi che, forti di un mix di professionalità, cultura, creatività e coraggio, hanno saputo conquistare le preferenze dell’establishment locale e si sono inseriti tra le mete preferite quando l’obiettivo è una serata speciale, sia dal punto di vista gastronomico che sociale. Tra gli ultimi indirizzi da annotare in agenda meritano una segnalazione due ristoranti d’albergo che rappresentano al tempo stesso un punto di arrivo e di ripartenza di questa bella avventura della cucina italiana a Bruxelles: Il Cortile del Jolly Hotel e Bocconi presso l’Hotel Amigo. Qui, due grandi chef italiani, Gianni Melis nel primo e Giuseppe Coltella nel secondo, Euposìa a Bruxelles Presentazione La città ospite Le aziende partner LE TOUR ITALIEN La città in pratica Qualunque siano le ragioni che vi hanno portato a Bruxelles, la sua scoperta non può che cominciare dalla Grand Place, un tempo utilizzata come piazza del mercato, su cui si affacciano circa quaranta splendidi palazzi gotici e barocchi. Qui, ogni singola pietra è stata cesellata con amore da maestri artigiani. Se avete un binocolo ammirate i delicati particolari degli ori e dei bronzi che abbelliscono i frontoni di questi edifici che fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Durante tutto l’anno, manifestazioni d’arte e folklore risvegliano il dinamismo e l’originalità della Grand-Place. I suoi caffé e ristoranti (con i tavolini all’aperto quando il tempo è bello) sono sempre molto animati e piacevoli. Da questo epicentro potete muovere alla scoperta della Città Bassa, percorrendo vicoli dai nomi curiosi che rammentano l’antica vocazione mercantile del comprensorio. A nord-ovest della piazza troverete il piccolo quartiere di Ilôt Sacré, pullulante di ristorantini tradizionali, mentre ad ovest, subito dopo il massiccio edificio della Borsa, si può godere della quiete elegante e gioiosa dei quartieri di St Géery e Ste Catherine, più modaiolo il primo, più old fashion il secondo. Di qui si può muovere a piedi verso la Città Alta, passando per la Place Royale, con il suo imponente Palazzo Reale e puntando direttamente al Sablon, un quartiere raffinato dove andare a caccia di rari pezzi d’antiquariato, per poi inoltrarsi nell’elegante Avenue Louise, regno incontrastato delle più eleganti boutique della capitale belga. Di qui si impone una scelta: ad est, la cittadella della Comunità Europea, dominata dal gigantesco edificio del Parlamento Europeo, cui fanno da corollario numerosi grattacieli di recente costruzione; a sud, i quartieri di Ixelles e St Gilles, per una full immersion hanno saputo infondere ai loro menu una nota di tale attualità italiana che, una volta seduti al tavolo e serviti, le distanze con il nostro Paese come d’incanto si annullano e si vive l’esperienza come se fuori dalla porta ci fosse l’indaffarato traffico milanese oppure la solare rilassatezza romana. I segnali di questa terza rivoluzione, però, non sono costretti negli angusti 110 Euposia Novembre 2004 confini dell’alta ristorazione. Un po’ dappertutto si può apprezzare un piacevole fervore che contagia i vecchi come i nuovi ristoratori, spesso trascinati ad un modo nuovo di interfacciarsi al cliente proprio dalla nuova immagine del vino italiano. Ed i wine bar di impronta italiana sono l’ultima novità nel panorama dell’intrattenimento nell’architettura art nouveau che qui ha raggiunto una delle sue massime espressioni. Per quanto ampia e godibile, Bruxelles non è una città in cui, comunque, sia facile passeggiare a lungo. Non perché sia stancante o noiosa, ma per il fatto che ad ogni piè sospinto vi è un motivo per fermarsi e varcare la soglia di un palazzo. Qui i musei pullulano di capolavori di fama mondiale. Le raffinate gallerie e le collezioni discrete non hanno quasi nulla da invidiare alle istituzioni più famose. Pensate ad un’epoca, uno stile o una tematica che vi interessa: a Bruxelles esiste certamente un luogo che fa per voi. E questo vale anche per la musica, l’opera, il teatro e il balletto. E ovunque troverete il tocco indimenticabile, l’esperienza unica, come la vista dalla terrazza del Museo degli Strumenti Musicali, da cui si abbraccia con lo sguardo tutta la valle di Bruxelles. Oppure, il sito sotterraneo dell’antico Palazzo di Bruxelles, che vi riporta indietro nel tempo di cinque secoli, nelle sue sale di ricevimento ed i suoi misteriosi dedali. E, ancora, gli appartamenti di Carlo di Lorena, che potrebbero servire da scenario perfetto per un film ambientato nel XVIII secolo. In perfetto contrasto con il futurista pozzo di luce che illumina le collezioni del vicino Museo d’Arte moderna. Cioccolato e pizzi sono i souvenir obbligati per chi lascia questa città, ma chi ama lo shopping selettivo, non banale, non potrà rinunciare ad una meticolosa visita al mercato delle pulci di Marolles, il vecchio quartiere operaio della città bassa. Per chiudere con un rilassante e doveroso omaggio alla vera birra belga, da centellinare nella cave dello straordinario Musée Bruxellois de la Gueuze. gastronomico della città. Un esempio per tutti (per qualità, ma anche perché un pioniere) è Ars Vinorum, locale giovane pensato e gestito da giovani, elegante ed informale al tempo stesso, piacevole per un gruppo di manager in libera uscita come per una coppia in vena di romanticismo, oppure un veloce incontro di affari. Tutto all’insegna di grandi vini italiani, • A Bruxelles i ristoranti italiani della tradizione si trovano un po’ dappertutto, fin nelle lontane periferie, dove fanno la gioia della clientela locale che così si precipita in una full immersion in quell’Italia tanto sognata in gran parte novità che non richiedono un capitale per essere assaggiati, abbinati a piatti semplici in cui la ricercatezza (elevata) è il frutto di un’ attenzione costante a quanto di meglio la nostra gastronomia tradizionale è in grado di offrire a chi non è così pigro da addormentarsi tra gli scaffali di un supermercato. > Euposia Novembre 2004 111 Euposìa a Bruxelles Presentazione La città ospite Le aziende partner Sono 22 le aziende vinicole che Euposìa presenta all’Istituto italiano di Cultura: eccone un breve profilo e i vini proposti in degustazione. Per accompagnare questa scelta di vini, forme di grana e formaggi veronesi con gelatine di vino, ricchi plateau di salumi e le stuzzicanti proposte di Cinta Senese. Irrorati con olio extravergine di oliva dop. Per finire -perché no?- con il cioccolato. E per riportare la bocca allo stato neutro, ideale per qualunque degustazione, acqua frizzante o naturale, a scelta BARONE DE CLES BISOL Già nel secolo XIV i Cles possedevano vigneti sulle balze attorno a Castel Cles, il feudo di famiglia. Quasi contemporaneamente alla storia dei Cles, si svolge quella degli Scari, di cui si ha notizia -come vitivinicoltori- già nel XVII secolo. Nel XX secolo, le storie delle due famiglie si uniscono e i Barone de Cles, per successione ereditaria in linea femminile, entrano in possesso del patrimonio dell’estinta famiglia Scari. L’azienda agricola Barone de Cles produce attualmente, nella cantina Scari a Mezzolombardo, nove vini, pigiando esclusivamente le migliori uve maturate nei propri vigneti della Piana Rotaliano. La gamma dei prodotti è completata da una linea di grappe monovitigno, realizzata interamente con le proprie vinacce. Numero ettari vitati: 35 Totale bottiglie prodotte: 100.000 Vini presentati: Teroldego Rotaliano Doc Maso Scari Ecco un vino estremamente caratteristico, nel colore (rosso rubino tendente al mattone con l’invecchiamento) e nei profumi (gradevolmente fruttati). In bocca è di buon nerbo, leggermente tannico, con piacevole retrogusto amarognolo. Abbinamenti consigliati: arrosti di carni bianche e rosse, stufati di manzo, formaggi stagionati. Chardonnay Trentino Doc Il giallo paglierino introduce ad un naso delicato, gradevole e caratteristico. Il sapore è asciutto ed armonico. Abbinamenti consigliati: può accompagnare un intero pasto a base di pesce. Una delle aziende più grandi del comprensorio di Valdobbiadene, quella di Gianluca Bisol, caratterizzata da un progetto di perfezione enologica naturale che nasce dalla rigorosissima cernita delle uve in vendemmia. Nel prodotto di punta dell’azienda, il Prosecco Dry Garnéi (cioè “acini d’uva”), i grappoli sono scelti uno a uno, dalle viti migliori, selezionate per età, clone ed esposizione. Il mosto matura a lungo nelle cantine aziendali e solo dopo quasi un anno dalla vendemmia inizia la seconda fermentazione con il metodo Charmat. Trascorrono poi altri 16 mesi prima dell’uscita sul mercato. Massima espressione del connubio vite-lavoro dell’uomo, è l’emozionante orgoglio della famiglia Bisol. Analogo amore viene profuso nella lavorazione degli altri vini, spumanti caratteristici e di gran classe. Numero ettari vitati: 45 Totale bottiglie prodotte: 100.000 Vini presentati: Garnéi, Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Dry Il colore è giallo paglierino dal soffice perlage. Il primo impatto olfattivo è di frutta, che si esprime complessa e matura, quindi segue una serie di riconoscimenti molto ampia, con una persistente nota di fiori di campo. Il sapore ha una pienezza di gusto che conferma ed arricchisce quanto promesso del profumo. Abbinamenti consigliati: piatti di mare delicati e sformati di verdura. Valdobbiadene Brut, Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Colore brillante, giallo paglierino, con perlage finissimo e vivace. Al naso emerge piacevolmente il fruttato, fresco ed elegante. In bocca ricorda molto il profumo per il suo fruttato marcato. Abbinamenti consigliati: ideale per il tutto pasto, accompagna l’aperitivo di tartine e canapé elaborati. Az. agr. Barone de Cles Corso Mazzini 18 38017 Mezzolombardo (Tn) Tel e fax 0461.601081 [email protected] www.baronedecles.it 112 Euposia Novembre 2004 Bisol Desiderio & Figli Via Fol 33 Frazione Santo Stefano 31040 Valdobbiadene (Tv) Tel 0423.900138 Fax 0423.900577 [email protected] www.bisol.it B r u x e l l e s CECCHI CONTADI CASTALDI L’azienda Cecchi, da molti anni ha impostato il proprio lavoro su solide competenze professionali e sull’utilizzo di tecnologie d’avanguardia. È proprio grazie a questi aspetti che Cecchi ha acquisito un buon dinamismo, volto alla ricerca e al miglioramento continuo dei propri prodotti. Il cuore pulsante delle attività sono le quattro aziende agrarie con una superficie vitata totale di 280 ettari. Sono dislocate in varie aree della Toscana e in Umbria: Villa Cerna nel Chianti Classico, Castello Montauto a San Gimignano, Val delle Rose in Maremma, nella zona di produzione del Morellino di Scansano, Tenuta Alzatura, nell’area di produzione del Sagrantino di Montefalco. Ognuna delle aziende produce uva, vinifica ed effettua la prima parte dell’invecchiamento. Per questo motivo, negli ultimi anni, sono stati fatti investimenti congrui alle esigenze di ogni realtà, sia sotto l’aspetto più propriamente agricolo -e quindi scelta ed acquisto di barbatelle, reimpianti, macchinari- sia dal punto di vista del recupero edilizio. Numero ettari vitati: 280 Totale bottiglie prodotte: 7.000.000 Vini presentati: Sangiovese di Toscana Igt Spargolo 2001 Il colore è rosso rubino intenso con riflessi tendenti al granato con Contadi Castaldi è una delle realtà più La passione e l’esperienza di quattro rappresentative della Franciacorta, territorio di generazioni di viticoltori. E il segno di una terra pregio riconosciuto nel mondo per l’eccellente dai sapori antichi: la Valpolicella. In una storica qualità dei suoi vini. L’azienda si trova nel dimora padronale del 1600, Corte Rugolin, comune di Adro (Bs), uno dei luoghi storici della nascono i vini della famiglia Coati. L’Amarone, Franciacorta, suddiviso in epoca medioevale il Recioto, l’Aresco e il Valpolicella Ripasso in “contadi”, piccole unità territoriali che sono prodotti frutto dell’attenzione alla qualità, garantivano l’eccellenza della loro produzione al territorio e alle nuove tecniche vitivinicole. al signore del territorio, il “contado”. Di qui Dall’esperienza, dalla tradizione ma anche il nome della cantina, Contadi Castaldi, che dall’innovazione prendono corpo sapori e oggi produce i suoi Franciacorta selezionando profumi di un vino e di una terra riconosciuta le uve nei migliori vigneti, ubicati in ognuna in tutto il mondo. Un classico del gusto che si delle sette unità vocazionali del territorio. Un ripropone con una veste al passo con i tempi principio produttivo che fa della varietà il punto e con le esigenze di una clientela sempre di forza per la creazione di una cuvée dal gusto più attenta. Così i vigneti di Corte Rugolin riconoscibile e ripetibile nel tempo. propongono nuove sensazioni a chi si avvicina Numero ettari vitati: 60 a questi vini, senza tradire i sapori tipici della Totale bottiglie prodotte: 500.000 Valpolicella. Sapori che raccontano delle colline, Vini presentati: del sole e del lavoro di una famiglia. Contadi Castaldi Franciacorta Docg Brut Numero ettari vitati: 10 Colore giallo Totale bottiglie prodotte: 60.000 paglierino con Vini presentati: perlage fine Valpolicella Classico Doc Superiore e persistente. Ripasso 2001 Complessità ed Colore rosso tendente intensità aromatica al granato. Al naso rilevanti, con fresche note floreali e fruttate. Ben prevalgono sentori equilibrato, al palato è pieno, con toni di agrumi di ciliegia, prugna e canditi e sfumature leggermente speziate, di mandorle. Confettura liquirizia e cannella. fresca e frutta rossa si confermano al gusto Abbinamenti consigliati: pietanze a base di insieme a tannini dolci e rotondi. pesce, ma anche salumi, frittate, grigliate di Abbinamenti consigliati: arrosti di carne, carni bianche e verdure. formaggi stagionati. Contadi Castaldi Franciacorta Rosé Amarone della Valpolicella Classico Doc Colore rosa tenue, Vigna Monte Danieli 1999 perlage fine e Si presenta di un bel rosso granato intenso. molto persistente. Il L’analisi olfattiva evidenzia bouquet è dominato note fruttate con sentori di da frutti rossi (ciliegia, amarene, mandorle, prugna amarena, lamponi), cotta, accompagnati da cui subentrano il vegetale (fieno e fiori gialli) leggeri toni di liquirizia e lo speziato (cannella e chiodi di garafano). e tabacco. Sapidità e Strutturato e persistente, al palato è ben morbidezza, sostenute da una giusta acidità, equilibrato, morbido, con note fruttate e floreali. rendono questo vino elegante e molto Netta speziatura piccante in sottofondo. equilibrato. Abbinamenti consigliati: si adatta Abbinamenti consigliati: secondi piatti a base di all’abbinamento più impensabile e versatile. carne, arrosti e selvaggina in particolare, ideale Splendido con il filetto di tonno e la tagliata di l’abbinamento con formaggi stagionati. chianina. Corte Rugolin Azienda Contadi Castaldi Az. agr. di Elena & Federico Coati Via Colzano 32 Località Rugolin 1 Valgatara 25030 Adro (Bs) 37020 Marano di Valpolicella (Vr) Tel 030.7450126 Tel 045.7702153 Fax 030.7450322 Fax 045.6831600 [email protected] [email protected] www.contadicastaldi.it www.corterugolin.it l’invecchiamento.Il profumo è intensamente vinoso con note tipiche di viola e giaggiolo, unite al sentore di vaniglia e spezie.Il sapore è elegante, di gran corpo, prolungato, di struttura. Per esaltare il bouquet di questo grande vino, si raccomanda di stappare la bottiglia qualche ora prima del servizio oppure di effettuare una sapiente caraffatura. Abbinamenti consigliati: particolarmente apprezzato come vino da meditazione, si accompagna idealmente a carni rosse e selvaggina come pure a formaggi piccanti. Casa Vinicola Luigi Cecchi e Figli Località Casina dei Ponti 56 53011 Castellina in Chianti (Si) Tel 0577.54311 Fax 0577.543150 [email protected] www.cecchi.net 114 Euposia Novembre 2004 CORTE RUGOLIN B r u x e l l e s CORTE SANT’ALDA DUCA DI SALAPARUTA FATTORIA PARADISO La storia di Corte Sant’Alda è intimamente legata ed inscindibile da quella di Marinella Camerani e della sua famiglia. Il desiderio di una vita più vicino alla natura, ha portato Marinella, nel 1978, a Mezzane (Verona) in una delle aree vitivinicole più suggestive e vocate del nostro Paese. Qui ha incominciato, con le prime esperienze in vigne ed in cantina, a produrre vini autentici e legati al territorio. Le lavorazioni e gli interventi sono ridotti al minimo, nel rispetto e alla ricerca dell’ideale equilibrio che sempre dovrebbe essere obiettivo di un’azienda agricola. I vini, classici della zona -Valpolicella, Amarone e Recioto- diventano allora autentico legame fra l’uomo e la natura. Numero ettari vitati: 17 Totale bottiglie prodotte: 80.000 Vini presentati: Valpolicella Superiore Doc Mithas 2000 Rosso con riflessi violacei intensi, ha uno spettro olfattivo ampio e vario: spezie, ciliegia matura, cuoio. Al gusto è pieno, sapido, di corpo, morbido. Abbinamenti consigliati: carni rosse di pregio. Amarone della Valpolicella 1999 Rosso intenso con riflessi granati. Il bouquet, netto e pulito, ricorda la confettura di frutti rossi e le spezie. Al palato si presenta pieno e morbido, mentre il sorso riporta i sentori di confettura di ciliegie e marasche. Abbinamenti consigliati: cacciagione e formaggi saporiti ed invecchiati. Tradizione e innovazione, legame col territorio e vocazione internazionale sono i concetti cardine che fin dal 1824 muovono la filosofia Duca di Salaparuta, da sempre attenta alla produzione di vini di altissima qualità, ognuno dei quali esprime la voglia di raccontare in modo sempre nuovo e seducente gli aspetti più intriganti della Sicilia. A fianco dei prodotti più classici e storici della linea, realizzati esclusivamente con i migliori vitigni autoctoni tradizionalmente coltivati nell’isola, recentemente sono nati nuovi e importanti vini, concettualmente più moderni e realizzati inserendo sapienti pennellate di vitigni internazionali. Totale bottiglie prodotte: 10.500.000 Vino presentato: Nero d’Avola Sicilia Igt Passo delle Mule Colore rosso rubino intenso e profondo. Profumo avvolgente, fruttato di marasca e lampone, complesso di spezie e vaniglia gradevolmente equilibrate. Sapore ricco, ampio e vellutato, di grande struttura e persistenza aromatica, con tipico tannino austero ma garbato. Abbinamenti consigliati: particolarmente indicato per piatti a base di carni rosse, selvaggina da piuma e per alcuni formaggi mediamente stagionati. Corte Sant’Alda Via Capovilla 28 Località Fioi 37030 Mezzane di Sotto (Vr) Tel 045.8880006 Fax 045.8880477 [email protected] cortesantalda.it Duca di Salaparuta Case Vinicole di Sicilia Via Nazionale, Ss 113 90014 Casteldaccia (Pa) Tel 091.945201 Fax 091.953227 [email protected] www.duca.it 116 Euposia Novembre 2004 Su un poggio che domina l’antica via Emilia affacciata su una distesa di vigneti ordinati e curati come giardini, sorge la Fattoria Paradiso. Siamo in Romagna, in una posizione particolarmente privilegiata, sulle prime, soleggiate pendici dell’Appennino toscoromagnolo che beneficiano di un microclima ottimale. La Fattoria Paradiso, già Castello Ugarte Lovatelli, è stata acquistata dalla famiglia Pezzi a metà dell’Ottocento ed è stata trasformata a poco a poco da azienda agricola a coltura promiscua ad azienda dedita solo alla vite. Già dagli anni Cinquanta Mario Pezzi è stato l’artefice del risveglio enologico della regione, intuendo per primo le potenzialità del sangiovese e salvando dall’estinzione vitigni tipici come il pagadebit e la cagnina, oggi doc, e scoprendo una varietà unica, il barbarossa, presente solo nei vigneti della Fattoria Paradiso. Numero ettari vitati: 85 Totale bottiglie prodotte: 650.000 Vini presentati: Castello Ugarte, Sangiovese Superiore Riserva Doc Vigna delle Lepri Rosso rubino intenso, all’olfatto presenta complessi sentori di frutta matura, violetta e rosa appassita. Di grande stoffa e con elegante trama tannica, vanta un’etichetta che rappresenta il Castello Ugarte Lovatelli, ora Fattoria Paradiso, ispirandosi ad un’incisione del XV secolo. Abbinamenti consigliati: piatti importanti, arrosti e selvaggina. Albana Passito Docg Frutto Proibito Il colore è ambrato. La successione dei profumi è intensa ed elegante. Sentori di frutta passita, albicocca, pesca e prugne secche, avvolgono l’olfatto in buona complessità. Sapore agrodolce, si esaltano frutti maturi con un affascinante finale acidulo. Abbinamenti consigliati: formaggi piccanti a lunga stagionatura. Fattoria Paradiso Via Palmeggiana 285 47032 Bertinoro (Fc) Tel 0543.445044 Fax 0543.444224 [email protected] www.fattoriaparadiso.com B r u x e l l e s FLORIO FRATELLI BERLUCCHI GASTALDIA Fu Vincenzo Florio ad avviare la produzione, nel 1833, costruendo a Marsala le splendide cantine in pietra di tufo che ancora oggi evocano lo spirito imprenditoriale e la passione della famiglia che reinventò la Sicilia, dandole un volto ed un’anima moderni. Oggi come allora, le storiche Cantine Florio continuano a produrre e a custodire, nelle pregiate botti di rovere di Slavonia e nei tipici caratelli, vini d’altissimo livello, frutto della sapiente cultura vitivinicola tradizionale abbinata alle più avanzate tecniche enologiche. Negli ultimi anni, ai marsala classici sono stati affiancati altri grandi siciliani, vini liquorosi e passiti di forte tradizione, figli di uve provenienti da territori, quali Pantelleria e Salina, nell’arcipelago delle Eolie, caratterizzati dall’altissima vocazione vitivinicola. Vini capaci di esprimere inimitabili picchi qualitativi, grazie all’unicum straordinario che nasce dal connubio tra microclima, terreno e vitigno. Totale bottiglie prodotte: 3.500.000 Vino presentato: Marsala Superiore Riserva Ambra Semisecco Doc Targa Riserva 1840 Colore ambrato brillante con riflessi topazio. Profumo pronunciato con distinti sentori di datteri, albicocca e prugne stufate. Sapore pieno, caldo, morbido e vellutato con elegante fondo di frutta secca. Abbinamenti consigliati: elegante vino da dessert, ottimo da meditazione. Ben si abbina con pasticceria secca e dolci raffinati. L’azienda agricola F.lli Berlucchi, un’antica costruzione in pietra con volte del Trecento e affreschi cinquecenteschi, è di proprietà dei cinque fratelli Berlucchi, Francesco, Roberto, Marcella, Gabriella e Pia: avvocati e ingegneri che hanno indicato Pia, amministratore delegato dal 1977, per portare avanti l’attività di famiglia. L’azienda è situata nel cuore della Franciacorta, su alture tuttora coperte da boschi di querce nei quali si aprono radure ove sorgono i vigneti che godono, così, di un microclima particolare. L’azienda produce tutti i tipi di Franciacorta previsti dal disciplinare, i docg tutti millesimati, ovvero maturati per almeno 37 mesi, di cui 30 a contatto con i lieviti, e con la data dell’anno di vendemmia in etichetta. Particolari selezioni dei vini tranquilli danno vita alle riserve speciali Dossi delle Querce, rosso e bianco. Ultima nata, la Grappa di Franciacorta, da vinacce di chardonnay e pinot bianco. Numero ettari vitati: 70 Vini presentati: Franciacorta Brut Docg Millesimato 2000 Giallo paglierino con riflessi verdognoli, brillante, perlage minuto e persistente. Il bouquet è agile e fresco, con sentore di lieviti. Il sapore è secco, gradevole sulla lieve provocazione amarognola, nerbo e stoffa avvertiti, brillante. Abbinamenti consigliati: antipasti in genere, primi piatti delicati, ottimo con il pesce di mare. Terre di Franciacorta Doc Rosso 2001 Colore rosso rubino franco e brillante. Profumo vinoso dove, sul finale, emergono sentori di sottobosco. In bocca ha elegante sapidità, nerbo e stoffa leggeri ma continui, armonia fra i diversi componenti. Abbinamenti consigliati: carni arrosto ed alla griglia, lessi, brasati, pollame nobile, formaggi stagionati. L’esperienza agronomica viticola di oltre 25 anni di attività, le origini contadine, la passione per la terra, per l’enologia e quindi per il piacere del buon vino, sono le leve emozionali che hanno determinato la realizzazione del progetto Gastaldìa. Un progetto voluto, con amorevolezza tutta al femminile, dalle due socie Enrica Novello e Michela Fortunato, che hanno inteso evocare la figura del “gastaldo” antico gestore delle terre nobiliari e, quindi, la “gastaldìa”, originariamente l’insieme dei fabbricati rurali con carattere direzionale, dei magazzini, delle dispense nonché della casa del gastaldo. Vengono prodotti vini pregiati dai sapori antichi, rossi corposi e dinamici da uve merlot e cabernet, bianchi freschi e dolci da uve chardonnay, vespaiola e tocai, coltivate con amore e dedizione nei colli di Breganze, nel Vicentino. Numero ettari vitati: 25 Totale bottiglie prodotte: 60.000 Vini presentati: Breganze Rosso Superiore Doc Seriola 2001 Rosso cardinalizio, con riflessi tendenti con il tempo al granato. Sentori di viola, marasca, frutti di bosco, con note speziate (vaniglia) nettamente percepibili ma ben integrate. Morbido, con tannini avvertibili ma setosi, ben equilibrato, di lunga persistenza e pulizia gustativa. Abbinamenti consigliati: carni rosse, arrosti, formaggi di media stagionatura. Passito Veneto Igt PassOro 2003 Giallo dorato, solare. Decisamente fruttato, intenso, con sentori di miele di acacia, spezie e sensazioni floreali. In bocca tornano le note di frutta matura e di miele e, pur essendo dolce, lascia la bocca pulita ed equilibrata (da uve vespaiola, garganega e malvasia). Abbinamenti consigliati: da dessert, ma ottimo con paté di oca o olive, frutta secca (prugne, pesche, fichi) e formaggi piccanti. Fratelli Berlucchi Via Broletto 2 25040 Borgonato di Cortefranca (Bs) Tel 030.984451 Fax 030.9828209 [email protected] www.berlucchifranciacorta.it Gastaldìa Società agricola Via S.Giuseppe 39 36030 Sarcedo (Vi) Tel 0445.344109 Fax 0445.346133 [email protected] www.gastaldia.it Florio Case Vinicole di Sicilia Via Vincenzo Florio 1 91025 Marsala (Tp) Tel 0923.781111 Fax 0923.982380 [email protected] www.cantineflorio.it 118 Euposia Novembre 2004 Azienda Agricola Rechsteiner dei Baroni Stepski Doliwa Piavon di Oderzo Un secolo di storia AZ. AGRICOLA RECHSTEINER via Frassenè, 2 31040 Piavon di Oderzo TV tel 0422 752074 fax 752155 AGRITURISMO RECHSTEINER via Monte Grappa 31047 S. Nicolò di Ponte di Piave TV tel e fax 0422 807128 [email protected] www.rechsteiner.it B r u x e l l e s GUERRIERI RIZZARDI LA FIORITA NOTTOLA L’azienda agricola nasce all’inizio del Novecento dall’unione, tramite matrimonio, di due famiglie storiche della zona: la famiglia dei Conti Rizzardi, proprietari della tenuta di Pojega in Valpolicella, e la famiglia dei Conti Guerrieri, proprietari della tenuta di Bardolino. L’azienda agricola, tuttora di proprietà della famiglia, è l’unica ad avere tenute con vigneti in ognuna delle tre zone doc veronesi: Bardolino, Valpolicella e Soave, coltivate con le caratteristiche varietà di uve autoctone. I vigneti sono per lo più in collina. La viticoltura è tradizionale e particolare attenzione viene posta al rispetto del terreno. Non vengono utilizzati fertilizzanti chimici e tutti i prodotti impiegati sono scelti in modo da non avere un forte impatto ambientale. La media della resa è di circa 90 quintali per ettaro e la lavorazione è gentile, mantenuta tradizionale. Non vengono utilizzati lieviti e le fermentazioni vengono lasciate naturali. Numero ettari vitati: 100 Totale bottiglie prodotte: 500-600.000 Vini presentati: Valpolicella Classico Superiore Doc Pojega Colore rosso rubino, con live riflesso mattone, limpido. Al naso si percepiscono ciliegia matura, frutta rossa matura, una delicata nota speziata. In bocca è morbido, di buona lunghezza ed equilibrio. Abbinamenti consigliati: pasta e fagioli, carne alla griglia, cacciagione. Bardolino Classico Superiore Docg Munus Rosso rubino carico con sfumature violacee. Al naso è intenso, speziato, con sentore di viola. Al gusto è fruttato, tannico, armonico, di buona struttura e lunghezza. Abbinamenti consigliati: cacciagione, formaggi stagionati, salumi. La Fiorita è una cantina giovanissima nata dalla passione di tre amici amanti delle colline montalcinesi e soprattutto vogliosi di dare vita ad un Brunello di carattere distintivo, sfruttando il potenziale enorme che il territorio è in grado di offrire. La presenza tra i fondatori di un winemaker di alta levatura come Roberto Cipresso assicura una ricerca costante della massima qualità in ogni fase: dalle lavorazioni del vigneto alle operazioni di cantina, all’uscita sul mercato. La Cantina si trova nei locali di un antico frantoio, nei sotterranei di un palazzo del 1700 in pieno borgo medievale di Castelnuovo Abate, frazione di Montalcino. I locali sono stati restaurati e resi idonei ad un uso di cantina solo qualche anno fa, ma essendo stata rispettata la loro struttura originale, nei locali scavati nella terra, con soffitto ad archi e volte, è stata ricavata una fantastica bottaia protetta naturalmente dalle escursioni termiche esterne. Numero ettari vitati: 7 Totale bottiglie prodotte: 35.000 Vini presentati: Brunello di Montalcino Docg Il colore di questo vino è rosso rubino intenso. Al naso si riconoscono aromi balsamici mescolati a note di cuoio e tabacco. Nel sorso la struttura è consistente, all’insegna dell’equilibrio tra tannini, dolci e non aggressivi, e acidità. Abbinamenti consigliati: carne e cacciagione. Toscana Igt Laurus Rosso molto profondo con sfumature purpuree. Nell’analisi olfattiva risaltano le spezie e le note floreali. L’esame gustativo denota grande morbidezza e concentrazione. Abbinamenti consigliati: primi ben saporiti e carni di vario genere. Nel verde del comune di Montepulciano sorge l’azienda agricola Nottola, di proprietà della famiglia Giomarelli, oggi condotta dal figlio Giuliano. L’azienda nasce nel 1992 per volere del cavaliere Anterivo Giomarelli, che sin dall’inizio si è posto l’obiettivo di produrre vini di qualità; per realizzare il suo desiderio ha affidato il settore enologico a Riccardo Cotarella che è stato affiancato dall’enotecnico Francesco Bozza che conduce la parte agronomica. Dopo pochi anni i primi riconoscimenti a livello internazionale ottenuti con la selezione “Vigna del Fattore”, ed il Nobile di Montepulciano che collocano l’azienda ai vertici dell’enologia poliziana. Numero ettari vitati: 25 Totale bottiglie prodotte: 200.000 Vini presentati: Vino Nobile di Montepulciano Docg Vigna del Fattore Rosso rubino intenso con riflessi granati. I profumi, intensi e delicati, evidenziano sentori di frutta matura e spezie. All’analisi gustativa si presenta equilibrato, asciutto e giustamente tannico. Abbinamenti consigliati: carni rosse, cacciagione e formaggi. Vino Nobile di Montepulciano Docg Questo vino presenta caratteristiche organolettiche analoghe alla selezione Vigna del Fattore, in tono leggermente minore. Stesso colore rosso rubino intenso, ma con riflessi violacei. Intenso e delicato il naso, con sentori di frutta matura e spezie. Equilibrio tra le componenti gustative e giusta tannicità. Abbinamenti consigliati: carni rosse, cacciagione e formaggi. Fattoria La Fiorita Piaggia della Porta 3 53020 Montalcino (Si) Tel e fax 0577.835657 [email protected] www.fattorialafiorita.it Az. agr. Nottola Località Bivio di Nottola 9/a 53045 Montepulciano (Si) Tel 0578.707060 Fax 0578.707682 [email protected] www.cantinanottola.it Az. agr. Guerrieri Rizzardi Via Verdi 4 37011 Bardolino (Vr) Tel 045.7210028 Fax 045.7210704 [email protected] www.guerrieri-rizzardi.it 120 Euposia Novembre 2004 B r u x e l l e s PEZZINI ALBINO PIO CESARE PLANETA Situata sulle colline moreniche a pochi chilometri dal Lago di Garda, l’azienda agricola Pezzini si estende su circa 15 ettari, tutti coltivati a vigneto con una piccola parte riservata a oliveto. Si tratta di un’azienda interamente a conduzione familiare, con l’attuale proprietario, Matteo, che rappresenta la terza generazione (dopo nonno Angelo e papà Albino): le tradizioni e il rispetto della natura sono state tramandate e sono valori molto importanti. La produzione è incentrata sui vini doc della zona, il Bianco di Custoza e il Bardolino, cui si affiancano due Igt: Merlot e Garganega. A completare la gamma dei prodotti offerti altri vini, non meno importanti, e il pregiato olio del Garda. È presente in azienda una sala degustazione per massimo 50 persone a sedere. Su prenotazione si effettuano degustazioni guidate. Numero ettari vitati: 15 Totale bottiglie prodotte: 150-200.000 Vini presentati: Bianco di Custoza Doc Le Greste Colore giallo paglierino con leggerissimi riflessi verdolini. Il profumo è delicato ma di buona intensità, vinoso e leggermente aromatico, con sentori di frutta e fiori. In bocca offre il sapore sapido, morbido, di giusto corpo, con una sensazione finale leggermente amarognola. Abbinamenti consigliati: dagli antipasti in generale ai primi piatti delicati ed infine a carni bianche e pesce. Bardolino Doc Le Greste Rosso rubino è il colore che riveste il bicchiere. Il profumo è vinoso con sentori di frutta a bacca rossa. In bocca è morbido, di corpo e dona una sensazione di leggera tannicità che non disturba. Abbinamenti consigliati: dai risotti agli intingoli di carne, è comunque ottimo a tutto pasto. Nel 1881 Pio Cesare , bisnonno dell’attuale titolare Pio Boffa, fondò l’azienda, nel cuore del centro storico di Alba. In 123 anni di storia quattro generazioni si sono succedute alla guida della Pio Cesare, rimanendo sempre rigorosamente fedeli alla filosofia del bisnonno: qualità senza compromessi. La filosofia della famiglia da sempre ha voluto coniugare alla più pura tradizione, seguita con religioso rispetto, una curiosa ma prudente attenzione verso i gusti, in evoluzione, dei suoi clienti più esigenti ed esperti, sparsi in tutto il mondo. Oggi la famiglia Boffa possiede circa 50 ettari di vigneti situati nella zona del Barbaresco e del Barolo; produce circa 350.000 bottiglie all’anno, di cui il 70 per cento varca i confini italiani per raggiungere più di 35 Paesi. Numero ettari vitati: 50 circa Totale bottiglie prodotte: 320-350.000 circa Vini presentati: Barolo Docg 2000 Ha un intenso colore granato, con uno spettro olfattivo di qualità. In bocca rivela una forte e profonda struttura, un ricco frutto bilanciato con un lungo finale. Un vino importante, di razza, che esalterà con gli anni una struttura di grande complessità e raffinata eleganza. Abbinamenti consigliati: piatti di selvaggina o carni speciali, particolarmente adatto al brasato e alla lepre in civet. Barbaresco Docg Il Bricco 1999 È di colore granato intenso, con ampi sentori di frutta matura e note calde, speziate e balsamiche che, in bocca, si fondono con tannini dolci, complessi ed eleganti. Un vino di grande struttura, morbido ed armonico, longevo ma già piacevolmente suadente. È prodotto solamente nelle migliori annate. Abbinamenti consigliati: con piatti di carne importanti e saporiti, cacciagione e selvaggina da pelo; in zona con il capretto arrosto, riccamente condito. Da diverse generazioni la famiglia Planeta si impegna con passione in diverse attività agricole nelle terre di Sambuca di Sicilia e Menfi (Agrigento), cercando di anticipare gli sviluppi dell’agricoltura siciliana. L’avventura nel vino inizia nel 1985 sulle sponde del Lago Arancio, con la voglia di dimostrare il valore dell’enologia isolana. Dal primo vigneto, Planeta si è impegnata su tre importanti fronti: la valorizzazione delle varietà autoctone; l’impianto e l’adattamento dei migliori vitigni internazionali; il recupero delle doc più affascinanti e antiche della Sicilia. La realizzazione dei progetti Planeta si sviluppa in quattro territori: Sambuca di Sicilia e Menfi (Agrigento), Noto (Siracusa), Vittoria (Ragusa). Numero ettari vitati: 350 Totale bottiglie prodotte: 1.800.000 Vini presentati: Santa Cecilia 2002 Rosso porpora con inflessioni viola. Il naso è tipico del nero d’Avola dell’area di Noto: grafite e frutta rossa (prugne, ribes) e liquirizia. Poi nocciole e carrube, pepe in grani e conserva di fichi. Bello il tannino espresso in fittezza, più che in peso. Abbinamenti consigliati: secondi di carne e di cucina regionale. Bene con funghi. Sopporta anche l’aromatica grassezza degli affumicati. Merlot 2002 Rosso intenso con riflessi caldi di rubino. All’olfatto presenta tre volti: il primo è minerale (grafite e pietra focaia), il secondo è di frutta rossa e viola (prugna, mirtillo e gelso), il terzo è un profumo balsamico e animale (alloro e cuoio). Al palato conquista per eleganza con un tannino nervoso, fine e speziato. Abbinamenti consigliati: può sfidare il fegato grasso in varie preparazioni. Non teme la caccia e le carni al sangue. Bene con formaggi intensi. ������������ ������������ Az. agr. Albino Pezzini Località Bertagne 13 37067 Valeggio sul Mincio (Vr) Tel 045.6301007 Fax 045.6303590 [email protected] www.valeggio.com/pezzini 122 Euposia Novembre 2004 Pio Cesare Via Cesare Balbo 6 12051 Alba (Cn) Tel 0173.440386 Fax 0173.363680 [email protected] Az. agr. Planeta Contrada Dispensa 92013 Menfi (Ag) Tel 091.327965 Fax 091.6124335 [email protected] www.planeta.it B r u x e l l e s RECHSTEINER ROENO SAN LEONE Nel 1881 Friedrich Rechsteiner rileva dai Conti Revedin la tenuta di Piavon, a Oderzo, e la bella villa seicentesca che in origine fu della famiglia Bonamico. Ha inizio così la storia dell’azienda agricola a tutt’oggi condotta da un diretto discendente del fondatore: il barone Hans Onno Stepski Doliwa, nipote della figlia minore di Friedrich che andò sposa a uno Stepski. La tenuta è di 220 ettari di terreno arabile, dei quali ben 50 sono coltivati a vigneto; qui si producono, per lo più, le pregiate uve per i vini doc del Piave. A San Nicolò di Ponte di Piave, a 5 chilometri dal centro aziendale, si incontra l’Agriturismo Rechsteiner, una tipica casa colonica ristrutturata e dotata di tutte le moderne comodità. È situata nella verde campagna trevigiana al limite delle vigne poderali: qui l’ospite vive il fascino e l’eleganza dell’antico, armonicamente integrato dalla perfetta efficienza del moderno, in un clima di cordiale accoglienza familiare. Numero ettari vitati: 50 Totale bottiglie prodotte: 120.000 Vini presentati: Sauvignon Veneto Igt 2003 Colore giallo paglierino con riflessi più carichi. Al naso presenta sentori di frutta esotica affiancati dai più tipici riconoscimenti vegetali quali la foglia di pomodoro. Il gusto è ampio, sapido e avvolgente. Abbinamenti consigliati: risotti, minestre e piatti di pesce. Raboso Piave Doc 1997 Il colore è rosso intenso con riflessi granati. I riconoscimenti spaziano dal floreale della viola al fruttato della marasca e della mora selvatica. Il gusto è pieno e sapido con giusta tannicità ed equilibrata acidità. Abbinamenti consigliati: brasati, selvaggina e formaggi invecchiati come grana e stravecchio. L’azienda agricole Roeno opera in uno splendido contesto rurale ai piedi del monte Baldo, nella Valle dell’Adige, non lontano dal Lago di Garda. L’amore per la terra, l’accoglienza e il rispetto delle tradizioni, caratterizzano il pensiero della Famiglia Fugatti, che da generazioni opera con molto entusiasmo in questo affascinante mondo della vitivinicoltura. I vini prodotti nascono da selezioni di uve di vigneti aziendali, con espressione non solo territoriale ma anche di interpretazione dell’alta tecnologia. Numero ettari vitati: 21 Totale bottiglie prodotte: 50.000 Vini presentati: Pinot Grigio Valdadige Doc Terra dei Forti 2003 Il colore è giallo paglierino, il profumo pulito e intenso. Le sensazioni fruttate che arrivano al naso sono facilmente riconducibili al frutto che caratterizza questa varietà: la pera matura. Il palato è stimolato dalle sensazioni del vino in maniera molto equilibrata; la densità e la persistenza sono caratteristiche che lo rendono piacevole. Il fruttato alla bocca conferma il varietale del naso. Abbinamenti consigliati: primi piatti, pesce, carni bianche, carni rosse poco lavorate. Rosso Vallagarina Igt Roeno 2001 All’aspetto rosso rubino carico risponde una notevole ricchezza olfattiva. La vivacità fruttata da prodotti rossi di sottobosco rendono il Roeno fragrante e contemporaneamente importante. Al palato offre un’ottima impressione, grazie alla struttura equilibrata che è la caratteristica predominante in bocca, rendendolo molto piacevole anche fuori pasto nonostante abbia un carattere austero. Abbinamenti consigliati: ottimo con carni rosse e selvaggina. Le Tenute di San Leone rappresentano l’esperienza di uomini che da generazioni svolgono il loro lavoro tra le vigne e la magica unione di uomini e territori che tra vigna e vino prendono forma. La vicenda inizia alla metà del 1800 quando Giovanbattista Rizzi lasciò il suo lavoro di boscaiolo per dedicarsi alla coltivazione della vite nella località di Borghetto all’Adige, in provincia di Trento. Oggi vengono messe a frutto le esperienze di tutte le generazioni che si sono susseguite nel tempo e integrate con le tradizioni e la storia di altri territori ad elevata vocazione viticola, per proporre così una viticoltura moderna con vini di elevata qualità. Il cuore dell’azienda è veronese e parte dalle colline moreniche a sud del Lago di Garda, ma la voglia di crescere ha portato l’azienda nella Maremma Toscana, territorio dalla incredibile bellezza e rusticità con vigneti in Civitella Paganico (Grosseto), azienda agricola Le Capannelle. Numero ettari vitati: 250 tra Veneto, Toscana, Trentino e Piemonte Totale bottiglie prodotte: 300.000 Vini presentati: Bardolino Superiore Docg Il Dardo Rosso rubino carico con un naso intenso, fruttato ed intrigante, di frutta rossa matura e vaniglia delicata. All’esame gustativo si rivela asciutto, sapido, di struttura adatta all’invecchiamento. Abbinamenti consigliati: carni arrosto e ai ferri, salumi. Maremma Toscana Igt Il Doganiere Le Capannelle Dal colore rosso carico e profondo, sprigiona profumi intensi e persistenti di frutta rossa matura e note di vaniglia. In bocca è asciutto, sapido, armonico e persistente, con un gusto che ben integra le caratteristiche delle uve con i tannini del legno. Abbinamenti consigliati: carni grigliate e selvaggina, formaggi non molto piccanti. Rechsteiner Via Frassené 2 Località Piavon 31046 Oderzo (Tv) Tel 0422.752074 Fax 0422.752155 [email protected] www.rechsteiner.it 124 Euposia Novembre 2004 Az. agr. Roeno di Fugatti & C. Via Mama 5 37020 Belluno Veronese (Vr) Tel 045.7230110 Fax 045.7230110 [email protected] www.cantinaroeno.com Tenute di San Leone Az. agr. Rizzi Luigino & Claudio Via del Garda 7 Località Salionze 37067 Valeggio sul Mincio (Vr) Tel 045.7100674 Fax 045.7103438 [email protected] [email protected] B r u x e l l e s TENUTA COPPADORO VIGNE DI SAN PIETRO Dal profondo legame con la terra e da una assoluta passione per la qualità, nell’aprile 2001 nasce il progetto Tenuta Coppadoro. L’obiettivo è di creare nella zona di San Severo (nell’estremo nord della Puglia), grazie alla presenza di un microclima particolarmente favorevole alla coltivazione della vite e alle caratteristiche geo-morfologiche dei terreni, un’azienda in grado di valorizzare la produzione vitivinicola di pregio presente all’interno del territorio, nel massimo rispetto di un patrimonio di grande valore: il Tavoliere delle Puglie, il Sub Appennino Dauno ed il Parco del Gargano. Tre preziose realtà paesaggistiche che convergono a raggiera in direzione di San Severo e che rappresentano la condizione ottimale per fare di San Severo area eletta alla coltura del vigneto. Numero ettari vitati: 120 Totale bottiglie prodotte: 350.000 Vini presentati: Puglia Igt Radicosa 2002 Rosso rubino intenso, con note violacee; al naso presenta sentori di bosco maturi, spezie e note di cioccolata. Il gusto è pieno, equilibrato, di grande struttura ma allo stesso tempo elegante: un aristocratico rosso, vinificato esclusivamente con uve del vitigno montepulciano di Puglia. Abbinamenti consigliati: piatti gustosi e decisi, come cacciagione, carni rosse e salumi stagionati. È ottimo anche con i formaggi a pasta dura. Puglia Igt Pescorosso Primitivo 2003 Rosso rubino intenso con leggere note violacee. Ha un bouquet maturo, intenso, con sensazioni di frutti di bosco. In bocca è pieno, rotondo con una vena di freschezza finale. Abbinamenti consigliati: pietanze impegnative, quali gli arrosti di carni rosse, il porchetto, l’agnello o il capretto e la cacciagione. Adatto anche con i formaggi stagionati, dal gusto forte, deciso. L’azienda nasce per volere di Sergio, architetto, e Franca Nerozzi nel 1980. La scelta di vita porta in breve tutta la famiglia a dedicarsi totalmente alla produzione di vini di alta qualità. Dal 1993 è il figlio Carlo ad occuparsi delle vigne, allevate sui colli morenici a sud del Lago di Garda, e della cantina insieme all’enologo Federico Giotto. I vigneti hanno una densità di 6.600 piante per ettaro e sono coltivati per dare massima espressione ai terreni e alle uve. L’unica doc presente è il Bianco di Custoza, cui si affiancano due rossi igt di grande personalità e carattere come I Balconi Rossi e il Refolà. I vini sono oggi presenti nei migliori ristoranti e nelle enoteche specializzate in Italia e all’estero e sono apprezzati anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Numero ettari vitati: 10 Totale bottiglie prodotte: 70.000 Vini presentati: Bianco di Custoza Doc 2003 Il colore giallo paglierino con riflessi verdi introduce ad un naso floreale con note aromatiche. Al gusto è pieno, caldo, ampio e piacevolmente aromatico. Abbinamenti consigliati: salumi, tortellini di Valeggio, carni bianche. Veneto Igt Refolà 1998 Ottenuto da uve cabernet sauvignon e merlot passite al vento, il Refolà si presenta rosso rubino intenso con naso vinoso e dai sentori di cacao e spezie. In bocca è pieno e caldo con tannini dolci e vellutati e sensazioni finali speziate. Abbinamenti consigliati: sella d’agnello alle erbe, carni rosse speziate, ma si abbina anche a piatti di pesce per i suoi tannini morbidi e dolci. Tenuta Coppadoro Via Tiberio Solis 128 71016 San Severo (Fg) Tel 0882.228371 Fax 0882.222596 [email protected] www.tenutacoppadoro.it Le Vigne di San Pietro Via San Pietro 23 37066 Sommacampagna (Vr) Te 045.510016 Fax 045.8960701 [email protected] www.levignedisanpietro.it 126 Euposia Novembre 2004 RINGRAZIAMENTI Euposìa ringrazia per il prodotti offerti: • Acqua San Pellegrino e Panna • Cioccolato Domori • Consorzio Cinta Senese • Consorzio di tutela Grana Padano • Consorzio per la tutela del formaggio Monte Veronese dop • Consorzio per la tutela dell’olio extravergine d’oliva Veneto e Garda dop • Rastal bicchieri • Salumi Beretta • Tesori di Montecurto, gelatine di vino