La Regione Ticino - Suzuki Automobile Schweiz AG

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La Regione Ticino - Suzuki Automobile Schweiz AG
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Auto e moto
martedì 29 marzo 2016
di Benjiamin Albertalli
Si tratta della prima ibrida
del costruttore giapponese e,
al tempo stesso, della ibrida
meno cara di tutto il mercato
elettrico. Utilizza un sistema
il cui obiettivo è risparmiare
peso, ingombri e prezzo. E ci
riesce alla grande. L’abbiamo
già guidata in esclusiva.
Suzuki Baleno SHVS
SCHEDA TECNICA
∑ Motore
4 cilindri, benzina + elettrico
∑ Potenza
90 cv
∑ Trazione
Anteriore
∑ Cambio
Manuale a 5 rapporti
∑ Consumi
4 l/100 km (da definire)
∑ Prezzo
19’990 Chf
∑ Ideale per
Chi vuole i benefici dei motori
ibridi senza rinunce o prezzi
esorbitanti
∑ Si distingue per
Essere l’ibrida meno costosa
del mercato svizzero
Un sistema ibrido di questo tipo mostra i suoi vantaggi specialmente nel traffico urbano
Ci sono diverse tipologie di propulsori
ibridi. Di conseguenza vi sono anche diverse filosofie di pensiero. Ogni costruttore ovviamente sostiene che il suo sia il
migliore in base a delle esigenze che per
lui sono più importanti di altre. Anche
io – e non ne ho mai fatto mistero – nel
corso di questi anni di attività ho spulciato pressoché tutte le proposte di tutti
i costruttori giungendo ad una conclusione obiettiva e razionale, oltre che personale. Per esempio non sono un sostenitore delle vetture ibride “tradizionali”
dette anche “full hybrid”: aggiungono
parecchio peso, riescono a viaggiare in
elettrico massimo per un paio di chilometri a patto che non si superi una determinata velocità (generalmente urbana) e che non sia necessaria più di una
certa potenza (le salite sono quindi
escluse), ottenendo come risultato un’efficienza non poi migliore da quella di un
motore Diesel di pari prestazioni e oltretutto incrementando sensibilmente il
prezzo rispetto all’automobile da cui deriva. Poi ci sono i sistemi Plug-In (siglati
PHEV) i quali sono i miei preferiti: aggiungono sì tanto peso e non costano
poco, però ti permettono di viaggiare per
qualche decina di chilometri con il motore elettrico anche a velocità autostradali e una volta scaricata la batteria procedi come con una qualsiasi ibrida.
Ci sarebbe anche un terzo sistema, utilizzato meno frequentemente ma nemmeno così malvagio. Si tratta del cosiddetto “mild hybrid”, una tipologia di veicolo ibrido in cui non si procede mai con
la sola trazione elettrica ma in cui questa supporta il motore a benzina cosicché quest’ultimo non debba utilizzare la
piena potenza (e quindi aumentare i
consumi). In verità non è che sia un sistema che permette di risparmiare chissà quanti decilitri di benzina, però bisogna pur sempre considerare che occupa
pochissimo spazio ed è molto economico. Nel caso della Suzuki Baleno parliamo di una batteria agli ioni di litio sistemata sotto il sedile del conducente, di un
sistema che complessivamente incrementa la massa di appena sei chili ed il
prezzo… beh: considerando che in Svizzera costa 19’990 franchi (è la ibrida
meno cara dell’intero mercato) è evidente che il rapporto costo/benefici è decisamente favorevole.
‘La potenza aggiuntiva
non è tanta, ma quanto basta
per non dover insistere più
di tanto con l’acceleratore nel
riprendere velocità’
Qualche chilometro con la Baleno SHVS
(Smart Hybrid Vehicle System) l’abbiamo già percorso. Non ci dilungheremo
particolarmente sulla nuova Baleno in
generale, bensì ci concentreremo su
come funziona tale sistema. Troviamo in
questo caso un motore elettrico che con i
suoi 50 Nm di coppia aggiuntiva dà manforte al “milledue” benzina da 90 cavalli.
Oltretutto mentre si rallenta avvicinandosi per esempio ad un semaforo, disinnestando la marcia e rilasciando la fri-
zione il motore si spegne già sotto i 15
km/h. Il flusso energetico può essere visualizzato su uno schermo al centro della strumentazione e si nota come il motore elettrico supporti quello a benzina
non solo nelle partenze ai semafori ma
anche nelle riprese autostradali. La risposta e capacità di intervento è inoltre
davvero notevole. Quanto alle prestazioni ovviamente non parliamo di una
grande spinta che incolla al sedile, ma
comunque di un sistema che oggettivamente ti consente di non dover insistere
più di quel tanto con l’acceleratore e di
conseguenza di poter cambiare rapporto
anche a un regime più basso. La sua presenza è quindi più incisiva nella guida
tranquilla, di tutti i giorni, che nei sorpassi sulle strade di montagna. Certamente
data la dimensione ridotta del sistema
non possiamo aspettarci miracoli sul
fronte dei consumi, ma secondo chi questo sistema l’ha sviluppato il risparmio
può arrivare fino a 0,7 litri di benzina
ogni 100 chilometri. Dopo la nostra prima prova possiamo affermare che un 0,3
litri di carburante in meno dovrebbe essere un valore più che realistico. Poco ma
comunque interessante: chi percorre
10’000 chilometri all’anno risparmia pur
sempre un pieno di benzina… Al momento i consumi non sono ancora stati omologati ma si prevede di riuscire a restare
attorno ai 93 grammi di CO2 ogni 100 chilometri, che poi corrispondono ad un
consumo di 4 l / 100 km. Che per una piccola automobile capace di toccare i 180
all’ora non è poi così male.
Nonostante i soli quattro metri di lunghezza la Baleno è davvero spaziosa!
La dotazione multimediale sarà in grado di attrarre la clientela più giovane
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