RAI - TV VAI ALL`ONPI!!!

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RAI - TV VAI ALL`ONPI!!!
ANNO II - (XVII) - N. 10 - OTTOBRE '84
DURANTE IL PELLEGRINAGGIO
IN CANADA
Il Papa si rivolge
alla Vergine
Io presento al tuo amore di Madre gli uomini e le donne di questo paese. Ti prego per i bambini
e i giovani: che essi avanzino nella vita guidati dalla fede e dalla
speranza, che aprano il loro cuore agli inviti del Padrone della
messe. Ti prego per le persone
della terza età: affinché conoscano la pace e si sappiano amati. Ti
prego per le coppie: affinché scoprano la bellezza sempre nuova
dell'amore generoso e aperto alla vita. Ti prego per le famiglie:
affinché vivano la gioia dell'unità in cui ciascuno dona agli altri il
meglio di se stessi. Ti prego per i
celibi: affinché scoprano la felicità nel servire e nel sapersi utili
ai loro fratelli e sorelle. Ti prego
per le persone consacrate: affinché diano testimonianza attraverso il loro libero impegno, dell'appello di Cristo per la costruzione di un mondo nuovo. Ti prego per coloro cui è affidato il popolo di Dio: i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi e tutti quelli e quelle
che prestano il servizio ecclesiale e un apostolato. Conservali
nel coraggio e nella gioia del Vangelo. I l prego per i malati: coloro che sono affaticati e scoraggiati. Dà quiete alla loro sofferenza
e la capacità di offrirla con Cristo.
Ti prego per gli uomini e le donne che la società mette da parte e
rifiuta. Rendici fraterni verso tutti e aiutaci a vedere in essi i poveri nei quali tuo Figlio si identifica.
Guida i responsabili politici
sulle vie della giustizia per tutti.
Aiuta la comunità umana a progredire nella solidarietà.
Ti prego per tutti coloro che si
allontanano da Dio. Riconducili
verso l'amore e la luce del Signore. In più di un paese gli uomini
si fanno la guerra. Sostieni le vittime straziate, e converti coloro
che seminano disgrazie. Tanti
nostri fratelli e sorelle nell'umanità soffrono la fame. Rendici capaci di condividere di più e gratuitamente.
Via T r e n t o , 4 - Tel. 86050 - Montefiascone
S p e d . in a b b . postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70%
RAI - TV
VAI ALL'ONPI!!!
Tre mesi di trattative, un'ala di
fritto consumata tra programmi e relative modifiche e date della trasmissione: da luglio ad agosto, da agosto
a metà settembre, da metà settembre al 22 u.s..
E andata!
Piazza del Campo, Siena, ore 17:
Alghero e Montefiascone sul megapalco - tra l'altro di materiale infiammabile -, comincia la trasmissione.
Del programma, già smilzo, si e
no se ne realizza un quinto. Ci avevano accennato che avrebbero fatto
partecipare alla trasmissione alcuni
paesi già vincitori di «Tutto il mondo è paese». Ci avevano tenuto nascosto che tutta l'Italia «artistica»
avrebbe invece sfilato sulla passerella del megapalco.
Tanta carne a cuocere che ad un
certo punto i megatelecapoccia non
sapevano più dove collocare gonfaloni, bandiere, bande musicali, teglie di rame, medaglie, corone, coccarde, archibugi, ossa di prosciutto,
automobili che sbucavano fuori da
porte, da bar, garages, gabinetti pubblici, gradinate, passaggi segreti sotterranei.
Una Siena veramente carnevalesca. galleggiante sui flutti medioevali del baccile pittoresco di Piazza
del Campo! I megatelecapoccia ac-
corrono da tutte le parti per tamponare, trattenere, calmare, evitare
cornate, scontri e simili. L'operazione si presenta alquanto difficile.
Le capocciate producono schizzi di
fuoco ai quali si accompagnano urla, grida, improperi: si teme che il
megapalco si incendi.
Piazza del Campo sembra non il
22 ma l'8 settembre di 41 anni fa!
Montefiascone e Alghero, i due paesi chiamati al confronto sono gli unici a rimanere tranquilli. Nessun regista od altra persona li ha preparati
alla prova né prima e né dopo dunque sono lontani dall'esaltazione
della eccitazione nervosa pericolosissima in simili casi.
Tutto inizia all'insegna dello sbaraglio. Le telecamere puntano sui
saltimbanchi, gli isterici, sulle teste
policrome dei battipanza, sulle giarrettiere dei ballerini scalmanati, sugli ottoni delle bande impazzite, sulle dentiere degli «artisti» che ostentano sorrisi all'Algida.
Pochi minuti per Montefiascone,
i suoi Papi, i suoi Etruschi, il suo
vino; meno ancora per la simpatica
cittadina sarda.
La clamorosa presa in giro è fin
troppo evidente. I megatelecapoccia ci evitano per timore di sentire
reclami. Un'arrocchiata al program-
ma e via! Fortunatamente Sua Santità Tarcisio Roscani abbonisce le
folle con quel bel gesto di pace, altrimenti il palco si sarebbe trasformato in un pagliara di faciolume.
Vengono riposte le urne cinerarie,
Peppino ripara la porchetta in una
cassa blindata, le nostre ragazze si
provano ad offrire ad Alghero alcune bottiglie di Est! Est!! Est!!!, m;i
inciampano tosto nelle fette di Mario Marenco che spaventatissimo
per il tumulto della folla, si dà alla
fuga salvandosi dal linciaggio. Federico Cazzuoli sparisce sotto il palco. I Papi vanno a spogliarsi, si incontrano con le ballerine completamente nude che, nella stessa stanza, distese a terra, sono sottoposte
ad energici lavaggi.
Finalmente i colombi riprendono
a volare, col ramo d'olivo nel becco, nell'azzurro cielo della loro Siena. La pace è tornata, la trasmissione è finita. La carne ha rotto lo spiedo, cade nel baccile di Piazza del
Campo che evapora tanfi di finocchio ivi giunti da Via Teulada.
Mamma RAI TV, vattene all'O.
N.P.I.! Perché non vuoi ammettere
che le tele private t'hanno fatto cenere e panni sporchi?!
Giorgio Zerbini
Il Professor Pietro Volpini è nella luce di Dio
25 settembre, ore 15: il Professor Pietro Volpini ci lascia per volare nelle braccia di Dio.
Era da aspettarselo! Da troppo tempo lottava con il male, sempre in serenità e calma, per
dare ancora tanto di sé alla famiglia, alla scuola, e a tutta la comunità.
Ha amato il Signore con fede viva, profonda che lo portava a pregare in casa, in chiesa,
sul posto di lavoro; la preghiera era per lui qualcosa di familiare, di vitale. È morto
pregando e invitando i suoi a pregare.
'
Ha amato la famiglia, con semplicità e con verità, educando bene i figli, soprattutto con
l'esempio.
Ha amato la scuola intensamente, conosceva ad uno ad uno tutti i suoi numerosi allievi.
Ligio al dovere ha cercato di essere buono con tutti. Ha voluto iniziare come preside
l'anno scolastico, anche se le condizioni di salute non erano rosee ed ha terminato la sua
carriera sul campo di lavoro!
Ha amato la comunità falisca, dandole sempre il meglio di sé, sia come organizzatore di
varie manifestazioni, sia come primo collaboratore de «La Voce». Anche in questo
numero ci sono articoli suoi, che vogliamo ugualmente pubblicare in omaggio alla sua
memoria.
Nel prossimo numero parleremo ampiamente dell'amico, del dotto, del padre, del
preside, del collaboratore...
pag. 2
LA VOCE
TESTIMONI DI GEOVA!
Sono anni che bazzicano le nostre case, che cercano di far breccia sulla nostra
gente, per «convertirla» alla loro religione!
Anche se la preparazione religiosa lascia talvolta a desiderare, il popolo cristiano
ha un buon fiuto e spesso «manda a quel paese» questa gente che si insinua nelle
case, ad ore talvolta insolite, non tanto per lasciare un foglietto o un loro libro
quanto per parlare, parlare... fino alla noia!
Abbiamo parlato più volte dei «Testimoni di Geova» nelle pagine del nostro
giornale; è bene, però, ritornarci sopra, esponendo i principi fondamentali della
loro «pseudo-religione» facendo soprattutto vedere la impossibilità per un «vero
cristiano» di accettare anche un solo punto della loro dottrina.
Contestano: «La Madonna», «Il Regno di Dio», «alcune feste cristiane come il
Natale», «la Santissima Trinità»; Interpretano la Bibbia a modo loro, negano il
primato di Pietro e quindi il papato, negano tutta la Chiesa cattolica; asseriscono
che il servizio militare è contrario alla Bibbia; non piace loro la Croce, che esortano
a distruggere, il Battesimo cattolico per loro non ha alcun valore, negano la
divinità del Cristo; i Santi e le Immagini sono da buttar via; è prossima la fine del
mondo; rifiutano le trasfusioni di sangue; arrivano a negare un'anima immortale, ecc.
Che rimane della religione, soprattutto della religione cattolica?
Rimane la loro che però «non è religione» ma «pseudo-religione» che serve solo a
ingannare menti deboli e poco preparate. Ecco il perché del nostro intervento:
cercheremo di trattare i vari punti contestati con semplicità e con chiarezza, in
modo da essere compresi da tutti. Servirà non tanto a difendersi dai loro errori
quanto ad approfondire sempre più le verità del nostro «Credo».
RINGRAZIAMENTO
La presente per manifestare la mia gratitudine
e quella dei miei familiari ai dott. V. Dambruoso
e A. Brinchi i quali, in occasione dell'infortunio
occorsomi il 13-8 u.s., non solo mi prestarono le
prime cure ma si prodigarono, stante la gravità
del caso, per reperirmi un posto presso un Ospedale specializzato. Identico sentimento nei confronti del radiologo dott. Ricci, del sig. Nerbano i
quali si precipitarono nel loro laboratorio di radiologia, e del dott. D. Finauro che mi accompagnò in autoambulanza nel trasferimento da Montefiascone al Policlinico di Perugia. Un grazie
ovviamente anche al personale paramedico in
servizio quella notte al pronto soccorso e sull'autoambulanza.
Inoltre, essendo stato trasferito il 1 9 - 8 dal
Policlinico perugino al nostro Ospedale Civile,
ove sono rimasto degente fino all' 11 - 9, mi corre
l'obbligo di ringraziare il primario dott. A. Compagnoni e tutti i suoi collaboratori del Reparto
Medicina per l'assistenza prestatami ma soprattutto, e mi piace sottolinearlo, per le attenzioni
rivolte a tutti i pazienti.
Un grazie di cuore ai dott. Braguti, Cricco,
Farina, Pesaresi e Spadaccia, i quali, molto gentilmente, mi hanno fatto visita per portarmi parole di conforto. Un abbraccio a tutti i parenti che
hanno voluto confortarmi con la loro presenza.
Un grazie a quei colleghi che in un momento
così difficile, mi sono stati vicini.
Un ringraziamento particolare agli amici e conoscenti fra i quali non posso non citare il Vice
Sindaco Paolini, l'Assessore Scoponi e relativi
familiari, il Vice Presidente della USL VT-l Pigliavento ed il fratello Nello, i quali in più occasioni mi hanno dimostrato la loro solidarietà. All'amico Cesare Salviani che non solo mi soccorse
e mi trasportò in Ospedale, insieme all'amico Roberto e gentile signora, ma mi dimostrò continuamente la sua amicizia vadano la mia riconoscenza e un grande abbraccio.
Le mie sincere scuse a tutti gli amici e conoscenti dei quali, per mancanza di spazio, non ho
citato i nomi.
Bruno Lanzi
Prossima Novena
dell'Immacolata
Inizierà il 29 novembre nella Chiesa Cattedrale.
Predicatore sarà: P. Agnello, cappuccino.
Fin da ora prepariamoci con la preghiera e con
il vivo desiderio di ascoltare la PAROLA DI DIO.
Notizie di Padre Enrico
dal Madagascar
Carissimo Don Agostino,
prima di tutto le mie condoglianze per la morte
di sua madre che ora dal Cielo è più vicina che
mai a Lei. Appena appresa la notizia ho celebrato subito una S. Messa. Avrei dovuto scrivere
prima, ma ho avanti un anno di intenso lavoro e
tante preoccupazioni. Ora stiamo alle rifiniture,
ed il 28 ottobre spero di poter inaugurare le tre
opere: il dispensario, l'asilo e la scuola di cucito,
però... spero di venire in Italia almeno per Natele se non prima. Ho bisogno di riposo e di aggiornamento. Dopo 18 anni di missione mi prenderò
qualche mese in più dei soliti 3 mesi, come prevedono del resto le nostre leggi.
Per il resto tutto va bene, la salute ed il lavoro.
Quest'anno abbiamo avuto la visita del Pro Nunzio che è stato contento del nostro lavoro. A
Pasqua ho fatto 51 battesimi di adulti, il giorno
del Corpus Domini 80 Prime Comunioni e 70 Cresime. Queste cifre non dicono molto in un paese
cattolico, ma per qui dove i cristiani sono solo il
5% è un buon risultato, frutto di intenso lavoro e
di 2 anni di catechismo. Spero di aver modo di
stare insieme e di comunicare preoccupazioni e
gioie a Lei e Cristiani.
Per ora La saluto di cuore, abbracciandoLa
caramente.
P. Enrico
Grazie di cuore delle notizie, Padre Enrico, e a
presto.
Serie allarmante
di furti
«LA VOCE»
Mensile di Montefiascone
Direttore
AGOSTINO BALLAROTTO
Responsabile
ANGELO GARGIULI
Direzione, Redazione, Amministrazione: 01027
Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 86050 - c.c.p.
12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo.
Autorizz.ne Trib.le Viterbo n. 272 del 4-12-1982
Tipografia - Litografia «S. Pellico» S.d.f.
C.so Cavour, 62 - Montefiascone (VT)-Tel.86297
Continua a Montefiascone, purtroppo, la serie
ormai allarmante di furti perpretati in appartamenti, negozi, stazioni di servizio, locali pubblici
che ormai avvengono sia di giorno, negli intervalli di apertura che, più frequentemente, di notte.
Le ultime vittime di questi indisturbati ladri
sono state: il Mobilificio Zeppa, il Mobilificio
Nardini entrambi visitati dai ladri nel corso di un
probabile «raid» ai mobilifici della provincia.
Quindi la stazione di servizio AGIP di Antonio
Porroni che in pochi mesi ha subito tre furti nel
corso dei quali i lestofanti si sono impadroniti di
circa 3 milioni in contanti, di una ingente quantità
di gettoni telefonici, di macchine da scrivere e da
calcolo, di grosse quantità di olio lubrificante ed
affini. Altri furti sono stati compiuti, in queste
recenti notti, all'interno del bar «Enrico» nei pressi dell'Ospedale ed in un negozio di parrucchiera
alla periferia della cittadina. Sembra che anche
numerosi appartamenti non siano sfuggiti alle imprese di questi ladri che agiscono o singolarmente o in bande bene organizzate.
Per quanto concerne la stazione AGIP posta
sulla Statale Cassia alle porte di Montefiascone,
questa pare che sia particolarmente «cara» ai
«soliti ignoti» che in ben due volte hanno agito in
pieno giorno penetrando all'interno degli uffici
da una porta laterale alla quale, ovviamente, hanno infranto il robusto vetro protettivo. L'ultimo
furto è invece avvenuto di notte: pare che nessun
sistema di allarme o sbarre di protezione siano
efficaci contro questi esperti malviventi.
Umberto G. R.
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LA VOCE
VECCHIE
FOTO
Sicuramente la foto risale a più di
cinquanta anni fà. Quelle che vediamo sono le nonne di oggi: come è
breve la vita dalla fanciullezza alla
vecchiaia!
La suora è Sr. Caterina Firmani,
per tanti anni Superiora delle Maestre Pie diocesane.
Questo l'elenco dei nomi:
prime da sinistra - Sr. Caterina Firmani. Irene Pronti, Leonide Rubbi.
Teresa Moretti. Olga Pronti. Margherita Ferri, la bidello (?).
Sedute in seconda fila - Elisa Rossi. Angela Ricca. Nevi Maria in
Lozzi. non riconosciute.
Terza fila - Porroni Rosa. Fini.
Coen.
GIACOMO III A MONTEFIASCONE
note su un re taumaturgo
Nel settembre del 1719 si celebrarono a Montefìascone le nozze tra
Giacomo III Stuart, pretendente al
trono d'Inghilterra (I). e la principessa polacca Maria Clementina
Sobieski.
Una lapide commemorativa esistente nel palazzo vescovile ricorda
in forma ufficiale l'avvenimento, ma
una nota meno formale, redatta dal
curato Bernardino Tassoni (2), ci dà
modo di sbirciare un po' su questo
regale soggiorno a Montefìascone.
« Nel mese di Agosto 1719 venne
qui in Montefìascone il Re Giacomo
e poi doppo venne la Regina e furono sposate nel Palazzo di monsignor Vescovo dove abitarono dui
mese, nel qual tempo fece la funzione per liberare gli infermi deI male di scrofa et avendone toccate molte furono tutti risanati per grafia del
Signore e virtù del medesimo... contribuiva tra quali vi fui anche io, nel
segnare cioè nel porre una mano
ver guancia diceva Super Egros?
manus imponente et bene habebunt
nel mettere poi il paolo benedetto.
che si deve portare al collo, se va
perduto prestissimo torna il male,
fece con il medesimo il segno della
S. Croce, e disse erat nunc vera
crux? que ¡Iluminas omnes homines
(venientes) in buie mundis e l'impose
sul collo con una fettuccia bianca, li
risanati... concorde furono 18.
Parti poi di qui nel mese d'8bre»
(sic).
Questa inconsueta maniera di curare certe malattie non deve meravigliarci. Infatti, per antica tradizione il «mal di scrofa» (3) si guariva, in Inghilterra ed in Francia, con
la imposizione delle mani del re.
Guarivano effettivamente gli ammalati? Probabilmente no, ma forse
in alcuni casi il re doveva possedere
veramente un «fluido» simile aquello di certi odierni guaritori. Da questa vecchia testimonianza dobbiamo quindi credere che Giacomo III
avesse effettivamente queste capa'
cità, e lo dimostrò risanando ben diciotto persone affette da scrofuloderma.
Questa dote di taumaturgo, attri-
buita al re, ha origini lontane e risale
alla metàdelI'VIII secolo, quando il
re dei Franchi, il più potente sovrano d'occidente, venne consacrato
tale dalla Chiesa cristiana.
Egli, cioè, non dovette più.i suoi
carismi alla sua mitica parentela con
le potenze del pantheon pagano, ma
li ottenne direttamente dal Dio della
Bibbia grazie ad un atto sacramentale. I preti lo ungevano con l'olio
santo, che gli impregnava il corpo
colmandolo della forza del Signore
e di tutti i poteri dell'aldilà. Da quel
momento egli era ripieno di una potenza soprannaturale.
Toccando, guarisce.
Innegabilmente, il meraviglioso
sgorga infatti senza sosta da oggetti
e da persone sacre, e anzitutto dalla
mano regale (4). Infine c'è da considerare l'importante componente
dell'effetto placebo, costituito dall'eccezionale intervento regale, che
doveva riempire i malati di nuovo
vigore fisico e psichico, tale da favorire una eventuale guarigione o
almeno un miglioramento delle con-
di Giuncarlo Brec cia
dizioni di salute.
(1) Giacomo Francesco Stuart, figlio di
Giacomo II re d'Inghilterra, non sali mai
al trono: rimase per gli stuardisti «il vecchio pretendente», questi ancora forti in
alcuni punti della Scozia, tentarono nel
1715 di imporlo con una rivolta.
(2) Da un taccuino personale della famiglia Tassoni iniziato nel 1662, e redatto
anche dal curato Bernardino Tassoni.
(3)11 mal di scrofa o scrofola è una malattia della pelle di origine tubercolare oggi
denominata scrufoloderma. Si osserva
di preferenza in soggetti giovani con lesioni che colpiscono specialmente la regione laterale del collo. Si presenta come
una tumefazione a lento decorso che a un
certo momento si rammollisce per dare
esito a secrezione purulenta e ad ulcerazioni profonde, irregolari, cui conseguono cicatrici spesso deformi e retraenti.
Questa forma di tubercolosi è sempre
secondaria ed altri focolai tubercolari.
(4) Georges Duby, L'ANNO MILLE,
Torino 1976. Georges Duby, L'ARTE E
LA SOCIETÀ MEDIEVALE. Milano
1977.
«IL LAZIO DOPO IL QUATERNARIO»
Non si può negare che Alfonso
Saraca sia un appassionato ricercatore dell'era preistorica e di quella
storica più antica della nostra zona.
Ricordo che alcuni anni fa' pubblicò un interessante volume sugli
Etruschi, tentando di dimostrare
come il «Fanum Voltumnae», il massimo tempio, sorgesse proprio sul
colle falisco.
Nel nuovo volume «Il Lazio dopo
il quaternario», egli esamina dapprima gli sconvolgimenti tellurici che
investirono nel paleolitico medio
variabile la nostra regione, facendo
sorgere grossi apparati vulcanici, di
cui il più grande è il Volsinio che
«... trae nel proprio braciere la massima parte delle forze endogene laziali e le concentra in un'unica boc-
ca d'uscita» innalzando l'anello del
cratere a quasi 3000 metri di altezza. Il vulcano, esaurita l'attività eruftiva, crollò e al suo posto si formò un bacino lacustre, come avvenne del resto per gli altri vulcani laziali, il Sabatino, il Cimino e il Laziale.
Dopo aver descritto una breve
storia di Montefìascone (la costruzione dei pozzi etruschi della Rocca
dei Papi, del Castello e della sua funzionalità) l'autore riprende a narrare la storia degli Etruschi e ad illustrare dettagliatamente le località
più importanti di questo popolo: Tarquinia, Vulci, Cerveteri, Veio, RoNel Lazio arrivarono gli Etruschi ma. Descrive poi le attività esercitache, dopo essersi insediati sul lito- te dagli Etruschi: bonifiche, arte, sirale cominciarono la loro espansio- derurgia, miniera, architettura, ane nel retroterra di Tarquinia in va- gricoltura, per passare poi alla farie direzioni; nella zona del lago Vul- miglia, alla lingua, alla religione, alsino i centri prescelti furono Valen- le tombe, all'itinerario della Cassia,
tano, Bolsena e Montefìascone, do- importante dal punto di vista logive - secondo l'autore - sorse il Fa- stico e militare, poiristrutturatanel
num Voltumnae, appunto perché periodo romano. Dopo aver ricornon vi era un proprio insediamento dato come l'impero etrusco cedette
urbano, ma piuttosto un luogo di alla supremazia di Roma, il Saraca
ci parla anche dell'isola Mattana e
preghiera e di riunione.
di quella Bisentina, nonché di Bisenzio, per concludere come la cultura etnisca sia stata ereditata da
quella romana, che l'ha diffusa in
tutta l'Italia e fuori.
Il volume è corredato di molte illustrazioni che presentano al lettore
gli apparati vulcanici laziali, le piante di varie località, le opere d'arte
ritrovate nelle tombe (pitture, oggetti e sargofaghi), modelli di templi, mura e strade.
Il libro, pieno di notizie anche se
talora poco collegate, è tuttavia importante per la storia di un popolo
ancora poco conosciuto e il lettore
10 troverà certo interessante, anche
se occorrerà che la sua lettura sia
attenta e meditata. All'autore va
perciò un giustoriconoscimentoper
11 suo non facile lavoro.
LA VOCE
pag. 4
ATTIVITÀ DELLA USL DI MONTEFIASCONE
POTENZIATO
IL CENTRO DI
DIABETOLOGIA
Con una recente delibera il Comitato di Gestione
della USL VT-1 ha molto opportunamente deciso di
dare continuità al Centro di Diabetologia, dopo le dimissioni dallo stesso del dr. De Luca Michele, con la
creazione di due ambulatori divisionali aggregati alle
divisioni mediche della struttura ospedaliera di Montefiascone ed Acquapendente, consapevole del fatto che
il diabete mellito rappresenta una delle più temibili e
diffuse (3 più 5% di prevalenza) malattie sociali del
nostro tempo, interessando più di due milioni di persone; numero in progressivo aumento tanto da poter prevedere il raddoppio nei prossimi quindici anni.
Gli oltre 700 diabetici (tanti ne risultano per ora al
Centro, ma sicuramente altrettanti ve ne sono che ancora non si avvalgono dell'assistenza fornita dal Centro
stesso) possono ora continuare a fruire di cure ed assistenza presso l'ambulatorio diabetologico dell'Ospedale di Montefiascone coordinato dal dr. De Simone Franco con la collaborazione dei dottori Bizzarri, Piermattei
ed il supporto tecnico laboratoristico del dr. Antonino
Zingale.
Viene loro praticata la determinazione della glicemia
a digiuno e dopo mangiato, la ricerca di eventuale presenza di zucchero, acetone, proteine, sangue nelle urine, di eventuali infezioni urinarie, la determinazione
dell'emoglobina glicosilata («scatola nera» del controllo metabolico degli ultimi due mesi), l'esplorazione del
fondo dell'occhio e dello stato della circolazione arteriosa degli arti inferiori. Vengono poi inviati sistematicamente a controllo specialistico cardio-circolatorio,
oculistico, odontoiatrico, dei quadro lipidico e della
funzione epatica e renale. Ma non basta: l'esperienza di
questi ultimi anni ha dimostrato che le complicanze
vascolari, oculari, neuritiche, renali sono determinate
in larga misura dagli elevati valori glicemici propri della
malattia.
Onde prevenire o minimizzare tali temibili complicanze occorre un buon controllo metabolico ottenibile
solo se esiste un'attiva partecipazione del paziente che
deve conoscere la sua malattia; diceva loslin, uno dei
padri della moderna diabetologia clinica: «A parila di
lutti gli altri fattori il diabetico che conosca il più possibile della sua malattia vit e più a lungo».
Per tali motivi è ferma intenzione dei medici addetti
all'ambulatorio iniziare quanto prima dei corsi di educazione del paziente diabetico, che costituiscono parte
integrante della terapia stessa. Tra l'altro l'importanza
ed il valore di un programma di educazione sanitaria
sistematica e di un miglioramento dei servizi ambulatoriali è dimostrato da una drastica riduzione dei ricoveri:
vedasi ad esempio l'esperienza presso il Los Angeles
Country Hospital ove in un solo anno si è avuto il
risparmio di tre milioni di dollari (Podolski S. - Il diabete).
Umberto G. Ricci
Presto in funzione
un centro di emodialisi
C'è viva attesa, a Montefiascone, per l'assegnazione da parte dell'Istituto Autonomo Case Popolari, di 56 alloggi costruiti in località «Bucarozza»,
la zona alla periferìa nord della città che ha conosciuto, in questi ultimi anni, una forte espansione
edilizia. Stando a voci che circolano da qualche
tempo, le graduatorie degli assegnatari non saranno stilate prima del febbraio prossimo e le case
dovrebbero essere consegnate nel maggio successivo. C'è chi ha già collegato l'assegnazione dei 56
alloggi popolari con le elezioni amministrative della prossima primavera, ma il Sindaco Belardi tiene a precisare che si tratta soltanto di semplice
coincidenza.
Intanto sul fronte degli alloggi c'è da registrare
la minaccia di qualche sfratto che dovrebbe riguardare quegli inquilini che hanno ottenuto dal
Pretore svariate proroghe. Siamo a conoscenza.
MALAPENNA
Boicottato il Consiglio Comunale
Nulla di fatto al Consiglio Comunale di Montefiascone, dove a causa dell'assenza di 5 consiglieri della maggioranza, tre DC: Cagnucci, Mocini. Ricci, e due socialisti: Pigliavento e Pesaresi, è venuto a mancare il numero legale che è
servito da pretesto ai comunisti per abbandonare
l'aula, appena alla seconda ratifica di deliberazione di Giunta. Il Consiglio si era già bloccato
proprio su questa ratifica che riguardava l'incarico affidato dalla Giunta per il progetto del porticciolo turistico sul lago, riservato esclusivamente
alle imbarcazioni a vela. Il PCI attraverso reiterati interventi di Paradiso e Bevilacqua aveva
chiesto il ritiro dall'ordine del giorno della richiesta di ratifica. Il Sindaco Belardi era intenzionato
a non cedere per non far trovare l'Amministrazione scoperta dal lato del finanziamento. Aveva
promesso di rivedere la questione al momento
dell'attuazione pratica, dicendosi disposto ad accogliere le modifiche e le integrazioni della minoranza. A questo punto i consiglieri ci concedevano cinque minuti di sospensione. Al loro rientro i
comunisti facevano la conta e accorgendosi della
defezione dei cinque della maggioranza, decidevano di far decadere la seduta. Ovviamente la
reazione dei membri della Giunta e dei DC presenti in aula è stata alquanto amara. All'ordine
del giorno del Consiglio comparivano infatti problemi di vitale importanza per lo sviluppo della
cittadina. Mutui di oltre un miliardo per la costruzione di fognature, strade rurali, illuminazione pubblica, rischiano di sfumare, così come è
in pericolo la metanizzazione del territorio comunale e l'ampliamento del cimitero. Il Sindaco
Belardi, da noi avvicinato, è addirittura furente
contro i colleghi di partito e della maggioranza
per il loro comportamento assenteista che rischia
di mandare all'aria tutti i progetti e tutte le buome
intenzioni dell'Amministrazione Comunale nei
confronti della cittadinanza. Fra questi, da notare ancora, l'impossibilità di trasferire il mercato
all'ex Campo Boario dove sono stati spesi miliardi per la sua agibilità.
U.G.R.
Consegnati gli appartamenti della Coop, va «Falisca '73»
La consegna avvenuta in questi giorni a Mont ci tastone di 41 appartamenti ad altrettante faUn centro di emodialisi dovrà sorgere, in tempi brevi,
a Bagnoregio, per affiancare quello già esistente nella miglie che si erano costituite nella cooperativa
nostra provincia, e che opera presso l'Ospedale Grande edilizia «Falisca '73», è da rimarcare come un
degli Infermi di Viterbo sotto l'esperta guida del Prof. fatto di grande valore sociale che contribuisce in
Ancarani, nell'opera di assistenza per le centinaia di maniera rilevante alla soluzione del problema
pazienti, malati di reni, che attualmente, per un buon «casa» che anche a Montefiascone sta diventan50%, devono recarsi a Roma, Terni e Siena per il trat- do «scottante».
tamento emodialico che giova a salvar loro la vita.
Si è trattato di un cantiere rimasto in piedi per
La proposta di utilizzare l'ospedale di Bagnoregio,
oltre
tre anni con un movimento di oltre tre mitanto contestato da più parti per una presunta non adeguata collocazione nell'ambito delle strutture sanitarie liardi di lire, che ha dato lavoro ad imprese, sindella USL VT-1, è scaturita da un incontro ad alto goli artigiani, cooperative, commercianti del setlivello tenuto presso la sede della stessa USL a Monte- tore ecc.. Adesso che le 41 abitazioni sono state
fiascone. Alla riunione erano presenti il Presidente della USL Regimildo Delle Monache, il Direttore del Servizio Statistico Epidemiologico dr. Andrea Sanfilippo,
il Sindaco di Bagnoregio Erino Pompei ed il primario di
anestesia e rianimazione dell'ospedale di Montefiascone dr. Silio Tasciotti. I pazienti interessati direttamente
alla benemerita iniziativa sono quaranta, residenti nei
vari comuni dell'alto viterbese che ricadono nel territorio della USL di Montefiascone. Per concretizzare l'iniziativa sono già in corso dei contatti con il prof. Ancarani che dovrà dirigere il centro in «tandem» con quello di
Viterbo, fino a quando non si sarà formata una «equipe»
di esperti che potrà sancire l'autonomia del centro bagnorese. Per far funzionare il centro servono almeno
per esempio, di un caso che interessa una signora
vedova e con figli minori a carico, la coi ultima
proroga per la risoluzione del contratto concessale benignamente dal Pretore, dovrebbe scadere definitivamente il 31 dicembre prossimo. Nei frattempo la signora, come del resto molti altri, sperava di poter occupare un atteggio detl'IACP; fidava
per questo in una sollecita definizione dell'iter burocratico per la stesura della graduatoria degli assegnatari, ma le notizie ricevute in Cornate sono
state una vera doccia fredda ed il tutto sembra
dunque essere rimandato alla prossima primavera. Nel frattempo come andrà a finire la questione
che interessa la signora di cui abbiamo parlato ed
altre situazioni simili? Potrà il Pretore concedere
altre proroghe o sarà costretto a rendere esecutivi
gli sfratti? A chi la risposta?!
cinque «reni artificiali» il cui costo totale si aggira circa
sui 100 milioni. Il Comune di Bagnoregio si è detto
disposto ad assumere un mutuo per coprire il 50% della
spesa, all'altra metà penserebbe direttamente la USL
VT-1. Il personale medico sarà fornito dal già esistente
centro di Viterbo in accordo con la USL di Montefiascone, mentre quello paramedico (tanto importante per
tali servizi) sarà fornito dall'ospedale di Bagnoregio che
metterà a disposizione il proprio laboratorio analisi, il
reparto di cardiologia e la degenza per gli uremici bisognosi di ricovero urgente.
Umberto G. Ricci
occupate dai soci della cooperativa, sorge per il
Comune di Montefiascone il problema di rifinire
le opere di urbanizzazione, peraltro (e sia detto
tutto al merito dell'Amministrazione
Comunale
¡olisca), già realizzate con sollecitudine e a regola d'arte.
La zona infatti dove sono sorte le case della
cooperativa è tra le più popolate del Comune ed
è interessata ancora ad un ulteriore sviluppo edilizio. Per quanto riguarda l'impegno comunale
c'è da asfaltare piccoli tratti di strade dove hanno lavorato gli escavatori dell'ENEL (a proposito di ENEL c'è da dargli atto di aver portato a
termine gli allacci della corrente a tempo di record), di costruzione di muretti o passi, ecc..
Ma se il Comune e l'ENEL si sono dimostrati
solerti nei confronti delle tante famiglie che si
sono trasferite nella nuova zona residenziale «C.
Salotti», non altrettanto, purtroppo, si può dire
della SIP, la quale sembra che abbia difficoltà
insormontabili per procedere agli allacci telefonici. Speriamo che nell'era della tecnologia spaziale non sia improbabile una pronta risposta
«operativa» della SIP alle decine e decine di domande di traslochi telefonici.
U.R.
pag. 5
LA VOCE
NOTE DI AGRICOLTURA
LA DISINFEZION E
DEL TERRENO
VACCINAZIONE
L'angolo del
Risparmiatore
CONTRO L'INFLUENZA
a cura di Francesco Cecere
DELL'ANZIANO
g ^ c d f f l
Oltre alla pratica della concia dei semi ed alla
raccolta e distruzione dei residui vegetali delle
precedenti colture, si attua la geodisinfezione o
disinfezione del suolo per la difesa dalle infezioni
che attaccano radici, semi ed organi vari sotterranei delle piante. Specialmente nei terreni coltivati intensamente, è indispensabile ricorrere alla
geodisinfezione, intervenendo o con particolari
lavori oppure con prodotti chimici, giudicando di
volta in volta quale sia più idoneo per ogni caso.
Il terreno è l'ambiente ideale in cui trascorrono il
periodo stagionale sfavorevole, tutti i parassiti
vegetali che provocano malattie crittogamiche,
ma anche la maggior parte di insetti e piccoli
animali svernano protetti dal suolo sotto forma
latente oppure addirittura cibandosi di semi, radici ecc.. Le rotazioni agrarie ed il sovescio sono
operazioni preliminari per la geodisinfezione poiché creano un ambiente non adatto ai parassiti.
Mala vera lotta efficace è la geodisinfezione con
l'intervento di prodotti chimici in superficie ed a
diverse profondità. In superficie si combattono
parassiti come la peronospora della vite, la ruggine ed il carbone del grano; una certa lotta si
attua raccogliendo e bruciando tutti i residui delle vegetazioni precedenti che si trovano in superficie. come foglie, rametti, residui di pascoli, ma
la difesa totale si raggiunge spandendo sul terreno appositi disinfettanti chimici. Con la geodisinfezione sottoterra, invece, si combattono i germi
che provocano il marciume radicale e distruggo
no i semi, ed inoltre i parassiti che attaccano le
sostanze nutritive delle radici e del colletto: la
lotta contro i parassiti sotterranei si effettua disinfettando accuratamente i semi ed il sottosuolo. Nel terreno possono trovare rifugio anche dei
batteri particolari che infettano le radici delle
piante, ma le malattie si sviluppano sul tronco o
sui rami; tali infezioni si rivelano quando le piante reagiscono emettendo gomme, resine e si avvizziscono.
Negli orti, nelle serre, negli oliveti, nei campi
di pomidoro e di tabacco, microrganismi provenienti dal terreno turbano la circolazione della
linfa e provocano marciumi dei frutti ed infezioni
cancerose nel legno.
Concludendo, per la difesa dalle infezioni di
diverse specie nei semi, nelle radici o addirittura
nelle parti delle piante che stanno fuori della terra, oltre alla disinfezione dei semi e la raccolta e
distruzione dei residui di piante infette, è indispensabile ricorrere alla geodisinfezione usando
il tipo di prodotto più adatto al caso specifico.
GIMBERTO
II. ANNIVERSARIO
della PRESIDE CARELLI
Molto spesso nel paziente anziano il medico
non è più in grado di intraprendere programmi di
UFFICIO OPERATORI
prevenzione dall'influenza perché è ormai costretto ad occuparsi delle complicazioni prodotDI VITERBO E PROVINCIA
te dalla malattia.
Proprio nell'anziano è invece possibile attuare
una efficace prevenzione sia dell'infezione che
delle sue complicanze. Brevemente, l'influenza
Con questo numero, il dodicesimo, dò il mio... si può definire malattia infettiva che si manifesta
arrivederci ai lettori de «La Voce» ringraziandoli in modo acuto con febbre, brivido, aumento del
per l'attenzione riservataci. La rubrica viene so- numero dei battiti del cuore, perdita dell'appetispesa per un periodo di tempo, prevedibilmente to, mal di testa, vomito, diarrea (bambini) dolore
non superiore ai dodici mesi, per consentirci di ai muscoli ed alle articolazioni, tosse insistente
dapprima secca e poi con catarro.
occuparci di altre zone della provincia.
Fortunatamente nella maggior parte dei casi
Montefiascone ha ormai recepito pienamente
il nostro messaggio che, al di là della acquisizio- questa malattia virale ha una evoluzione benine della clientela, significava e significa crescita gna con guarigione in una decina di giorni. Le
delle conoscenze finanziarie. Le lettere pervenu- principali complicazioni che possono manifestarteci, le visite effettuate presso i nostri uffici e dai si nelle persone anziane sono: polmoniti e bronnostri incaricati stanno a dimostrare la sensibilità copolmoniti, gravi perché le particolari condiche i cittadini falisci ripongono nel risparmio; zioni di diminuita resistenza dei soggetti possono
tutti i contatti, conclusisi o meno con il contratto, provocarne la morte. Oggi questo particolare casono stati, riteniamo, di crescita reciproca: in pitolo è stato approfondito dagli autori americani che con numerosi dati statistici hanno messo
ogni caso una utile esperienza e verifica.
Il nostro intendimento per il futuro è volto ad in evidenza la validità della vaccinazione antinuna presenza sempre più costante su Montefia- fluenzale, tanto che oggi si può affermare che
scone, anche con possibilià di apertura di uffici. nelle persone in età avanzata, il vaccino con viTale proiezione va ricollegata alla diversa confi- rus inattivo è il principale mezzo a nostra disposizione per combattere l'influenza.
gurazione che la nostra Società va assumendo.
In base ai dati della letteratura medica, oggi si
Una vera società di brokeraggio finanziario che
ha affiancato ai soliti ed originari prodotti anche accetta quanto viene suggerito dalle autorità sasoluzioni assicurative, di finanziamento a privati nitarie americane che consigliano la vaccinazioe società, di leasing per conto di strutture finan- ne annuale degli anziani e dei soggetti in condizioni precarie ad alto rischio di mortalità. Tra
ziarie, commissionarie, banche.
Ma per poter fare tutto e bene ci occorrono queste condizioni vanno ricordate le malattie di
cuore gravi, le alterazioni della funzionalità polpersone:
monare, l'insufficienza renale cronica, le gravi
anemie croniche, il diabete e tutte le affezioni
che aumentano comunque la sensibilità alle in- motivate, desiderose di svolgere un lavoro di apertura,
nuovo nel suo genere, con possibilità di grossi guada- fezioni. L'Italia è da considerare zona ad alta
densità di popolazione con facilità di spostamento
gni, rapportati all'impegno profuso.
delle persone e quindi alla diffusione degli agenti
- Aventi un buon grado di cultura e comunque che frequenteranno corsi di preparazione professionale attiinfettivi (dei virus respiratori in particolare). Per
nenti alle proprie predisposizioni e studi.
gli anziani la condizione favorente più comune è
- Che vivono positivamente un'esperienza lavorativa
quella del sovraffollamento che si verifica in par«di vendita» organizzata, di riflesso a quanto avviene
ticolare nelle case di riposo e negli ospedali. La
in paesi socialmente ed economicamente più evoluti
stagione
fredda che si sta avvicinando potrebbe
(U.S.A. - Germania - Svizzera - Francia).
essere particolarmente ricca di infezioni influen- Che hanno disponibilità di tempo tali da farne dei «prozali se è vero che ogni due o tre anni si verifica
fessionisti» a tempo pieno.
una epidemia più importante del solito e dal momento che nella stagione invernale '83 - '84 è
Ci servono cinque elementi per Montefiascone. stata segnalata una minore incidenza di epideInviare curriculum vitae a: Consulenza Finanzia- mie influenzali. Si ritiene pertanto opportuno,
ria, Via S. Egidio n. 2 (Corso Italia) - Tel. (0761) come presumibilmente verrà consigliato dal Mi34851 - 223733 oppure telefonare per richiedere nistero della Sanità, che a settembre - ottobre
tutte le persone «a rischio» siano sottoposte alla
colloquio.
vaccinazione, considerando gli indubbi vantaggi
che da questa pratica possono derivare.
La profilassi dell'influenza viene condotta utilizzando vaccini preparati con più ceppi di virus
scelti fra i più diffusi fra quelli in circolazione al
momento. Per i soggetti che non si sono mai
vaccinati è consigliabile somministrare due dosi
di vaccino distanziate due mesi l'una dall'altra.
In soggetti vaccinati nell'anno precedente è
sufficiente una sola dose annuale. Una dose di
richiamo può essere utile in caso di epidemia.
Accertato ormai che l'incidenza delle complicaAUTOVETTURE e VEICOLI
zioni del vaccino è estremamente bassa e che i
benefici sono sicuri è da augurarsi che un ampio
COMMERCIALI NUOVI
programma di prevenzione dell'influenza, soprattutto fra le persone anziane, contribuisca a
TUTTE LE MARCHE
contenere i danni ed i costi che questa malattia
provoca nella nostra società.
NAZIONALI e ESTERE
Naturalmente prima di attuare quanto qui conCON GARANZIA DI FABBRICA
sigliato si rende sempre indispensabile la consultazione del proprio medico di fiducia.
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di Mauro Pelabasto
Il 30 ottobre p.v. sono due anni che la
Preside Carelli ci ha lasciato.
Una donna eccezionale che non può essere facilmente dimenticata.
La scuola, da lei voluta e portata avanti,
nella cui presidenza si trova la sua immagine, sente ancora i battiti del suo cuore buono
e generoso.
Un invito a tutti per ricordarla soprattutto
nella preghiera perché il Signore la ricompensi con l'eternità per il bene svolto a favore della nostra cittadina.
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Dr. Silio Tasciotti
Dirigente Servizio Igiene Pubblica
pag. 6
LA VOCE
«LA VOCE» È GRATA AI SUOI
SOSTENITORI: Circolo Bocciofilo S. Giuseppe «Le
Mosse», Marenghi Saraceno Franca, Moretti Luigi,
Romanelli Lino, Polidori Ignazio e Domenico, Cacalloro Ennio, Azzolina Danilo, Mauri Chiara, Del Canuto
Adamo, Roncella Mario, Ricca Verdiana, Fedeli Massimo, Corba Filomena, Pelliccia Elsa, Paoletti Maria
Pia, Maccaroni Fernando, Cempanari Menghini Lucia,
Mugnai - Belardi, Bracoloni Alvaro, Borghesi Elvezia,
Cataldi Enrico, Minciotti Guido, Fabene Manrico ed
Anna, Franceschetti Climene, Ricca Giorgio, Famiglia
Moriconi, Pigliavento Corrado, Brachino Alessandro,
Claudio e Paola Frank, Ricca Flaviana, Carloni Giusep
pe, Cempanari Angelo, Maiucci Assunta ved. Ciucci,
Ravasio Tobia Maria, fam. Benatti, Scoppola M. Vittoria, Menchinelli Roberto, Carelli Alberto.
C A L C I O
IL CIRCOLO MF8O-RMF-OASI
VINCE IL 3. TORNEO DI CALCETTO
«:TRATTORIA CORRADO»
Nella seconda metà del mese di Agosto si è
disputato il 3. Torneo di Calcetto «da Corrado al
Lago», presenti 10 squadre divise in due gironi.
Grazie all'organizzazione curata con competenza dal sig. Leonardi V., si è dato vita ad un interessante e combattuto torneo.
Sono giunte in finale le compagini dell'Ospedale, Circolo MF80, Corrado, Grazie. Risultava
alla fine vincitore del torneo il Circolo MF80 che
in finale aveva la meglio sulla favorita squadra di
Corrado, con il risultato di 4 a 2. Questa classifica vede al I. posto il Circolo MF80, al 2. Corrado,
al 3. Ospedale, al 4. Grazie.
AMICI: Ferri Gino, Chiodo Guido, Bousquet Lina,
Chiodi Rachele, Burla Francesco, Masi Giovanni, Ugolini Roberto, Bellacima Carlo, Riccardo Romano, Cicoria Sisto, Pelabasto Filiberto, Napoli Ada, Rinaldi Luigia, Aputini Alfredo, Ricci
Pecugi Giuseppa, Franceschetti Climene, Farina Ida, Liberti Dino,
Liberti Umberto, Paolini Secondo, Liberti Giuseppe,
Andreani Mario, Francolini Costantino, Pagliarolo Michele, Marzetti Dora, Camicia Elio e Anna. Tabarrini
Pierdomenico, Marinelli Emilio e Giampaolo, Saraca
Mocini Annita, Saraca Maria, Bacchiarri Antonio, Misantoni Giuseppe, Sensi Italo, Basili Luciani Leonide,
Ceccarelli Giorgio, Sensi Luigi, Piergiovanni Quinto,
Ceccarelli Luigi, Nevi Americo il guardianello, Mecali
Anna Maria, La Pergola Angelina, Cicoria Franco, Palombo Franco, Lanzi Bruno, Bartoli Camilla, Giuliobello Marcello, Paoletti Benito, Frigerio Maria.
Formazione Circolo MF80:
Pollini, Bendia. Cricco. Logiudice. Menichelli. ali. Nevi.
BENEMERITI: Ranucci Ferdinando, Loffredo Lidia.
Zucchetta Laurina, Ciucci Bruna, Mezi Giovanni. Dominici Massimo, Dominici Dario, Rosetto Roberta, Tarantelle Elio, Tacchi Vincenzo.
«AMICI DELLA CATTEDRALE»
Il calcio falisco rischia di scomparire
È certo che il calcio a Montefiascone non radica bene, se ne sono resi conto i pochi dirigenti
rimasti alla guida della bistrattata Società Falisca. I montefiasconesi, gente laboriosa ed individualista, ma si adattano a recepire un messaggio
di collaborazione per rendere migliore il nostro
paese, in questo caso nel campo dello sport calcistico. Le conseguenze le notiamo oggi, non è
quindi a questa o a quella persona che si sono
succedute alla guida della società, che vanno tutte le colpe. Alla base di tutto sta la mentalità
errata, che il calcio sia un fenomeno inutile o
quantomeno indifferente. Intanto alla vigilia del
campionato, permangono in casa bianco-azzur-
ra, incertezze e dubbi per quanto concerne la
prossima stagione calcistica. Si vuole puntare tutto sui giovani? Sarà l'anno del rilancio? O dobbiamo sperare che il calcio muoia del tutto, per
poi sperare che si riprenda più vivo di prima? Se
non vogliamo che anche quei pochi appassionati
chiudano, occorre una risposta adeguata da parte
della gente verso questo sport.
Riconfermato alla presidenza Angeli, c'è da
segnalare l'arrivo dell'ex Deisvaldi che dovrebbe condurre la prima squadra, mentre al prof.
Fumagalli andrebbero le giovanili; certo che.
mentre le altre squadre del torneo sono in piena
preparazione, per i bianco-azzurri, è un po' poco!
Ugo Carini
Gli organizzatori «Circolo MF80»
della settimana mangereccia
Sono entrati a far parte degli «Amici della Cattedrale» :
Morincasa Mario, Presciuttini Rosella, Manzi Mario.
Brozzetti Luana, Del Canuto Adamo, Cempanari Menghini Lucia, Ubaldi Gina, Faietti Alba, Mezzetti Maria,
Bronzetti Ida, Nardini Emilio, Cosimi Marco, Ricca
Flaviana, Borghesi Elvezia in memoria di Umberto,
Paoletti Salvatore - Tarantello Daniela. Bacchiarri Giovanni, Zampetta Diana. Genovese Bruno, Vittorini Jolanda, i genitori in suffragio di Cicoria Eraldo, i familiari
in suffragio di Presciuttini Laura, Mezzetti Enrico, Carelli Alberto, Presciuttini Lorenzo.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Natali Silvia di Mauro e di Sileoni Patrizia: Elisa
De Santis di Evandro e di Nencioni Nadia; Eleonora
Gerì di Armando e di Nami Anna; Alessandra Ricci di
Massimo di Adolini Rosa; Daniele Valentini di Marcello
e di Silvestri Laura; Tania Cevolo di Renato e di Lupino
Graziella: Caterina Fanali di Mario e di Vittori Lorena:
Ilaria Vecchioni di Giuliano e di Stampachiacchiere
Anna.
MATRIMOMI: Danilo Natali e Loredana Bellacima;
Mario Manzi e Luana Brozzetti, Nello Giuliani e Maria
Beatrice Luciani; Massimo Salviani e Claudia Moscetti; Roberto Notazio e Valeria Presciuttini; Rossano
Battaglioni e Annunziata Napoli; Carlo Camicia e Patrizia Vercelli; Ugo Rosetto e Maria Pia Merlo; Bruno
Genovese e Jolanda Vittorini; Gianni Moscetti e Maria
Assunta Ferri; Giovanni Bacchiarri e Diana Zampetta;
Nando Morleschi e Ombretta Palombo; Giuseppe Trevi
e Daniela Fetoni; Salvatore Paoletti e Daniela Tarantello; Massimo Chiodo e Cinzia Valleriani; Luciano Gevi e
Patrizia Rocchi; Mauro Catasca e Margherita Ranucci.
MORTI: Pecoroni Guido di 72 anni; Durantini Francesco di 67 anni; Salvatori Giulio di 83 anni; Ceccarini
Filippo di 84 anni; Paolini Diana di 49 anni.
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falisci e non. Non è stata questa la vera «Fiera del Vino»?
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LA VOCE
MONTEFIASCONE O MONTEFALISCO?
Riconosco l'immenso valore filologico dell'argo- alla Porticella, ho orgogliosamente fatto presente a chi mi offriva liquori vari che avrei placato la
mento in discussione tra il canonico Crociani e il
mia sete soltanto con buoni bicchieri di Est! Est!!
prof. Volpini, argomento che mi auguro sia porEst!!!, mi si è guardato con compassione e mi si è
tato alle estreme conseguenze in modo che molti
propinato un tal libarne, che panorama e monudi noi ne avranno da guadagnare ringraziando
menti a parte, sono tuttora tentato di suggerire
Lei, sig. Direttore che ce ne dà la possibilità, mi
per rivalsa non Montefalisco ma Montecifeca!
permetto gentilmente di precisare al prof. VolpiConsiderando i tempi e misurando i fatti, devo
ni la mia visione del problema che è esclusivaperò capacitarmi che tutto questo è dovuto alle
mente estetica.
oscure trame dei miei agguerriti nemici interni e
Montefiascone, caro professore, oltre la fiainternazionali che attraverso le loro spie conoschesca impressione che suscita, suona male e a
scevano prima che Le manifestassi le mie segrete
nulla valgono richiami storici anche se validi; e in
inclinazioni per Montefalisco e intendono così
quanto a Littoria, centra proprio come i cavoli a
merenda che prima si mangiano e poi si disprez- farmi recedere dalla mia ferma determinazione?!... se così fosse, avrebbe senz'altro ragione
zano tanto che questa città, voluta, creata e oLei.
sannata Littoria, mutatis mutandis, in barba alla
storia, diventa Latina che, stando al simpatico
Ed ora caro Preside torniamo a noi. I tabellari
giochetto delle aggiunte da Lei escogitato, può,
ANAS sbagliano il nome anziché il fiascone? Sotra le tante, diventare lattina o latrina... Scherzi a
no con Lei, ma quel Motefiascone che ne esce è
parte, Lei sostiene che ciò è avvenuto per motivi
l'immagine desolata di un fiasco sbeccato che
politici e per questo, mi sembra di capire, non
ristagna tra la mota di una statica, maleodorante
validi; deve convenire, purtroppo, che ci si può
palude. Le squisite dicitrici radio che io amo per
esimere da certi principi ma non si può non subirla loro spigliata grazia civettuola, nella foga delle
li. Tuttavia, tra i tanti che potrei elencare, vetrasmissioni lo pronunciano Monteviascone? Si
niamo ad un altro classico caso di fuga dalla stoprovi a pronunciarlo in fretta, Montefiascone è
ria. Un paese a noi vicino che fu per secoli Cividifficile da dire e quel fiascone che ne è la causa,
tella de' Pazzi, nome storico per eccellenza, ora,
ovunque lo si metta, pianofiascone, roccafiascóper la volontà degli abitanti, la buona pace della
ne, poggiofiascone, collefiascone, montefiascotoponimia è sempre in barba alla storia, è Civitelne, non regge il confronto con pianofalisco, rocla del Lago... Contrariamente a quel che sembra,
cafalisca, collefalisco, montefalisco, o tanto per
e io che appartengo al campo avverso non lo dire roccafiorita, montefiorito e ad ognuno la sua.
dovrei dire, è forse valida difesa per lo status quo
D'altronde mi risulta che anni fa si era formato
montefiasconese, quella singolare e sottile conun apposito comitato, il cui preciso scopo era
cezione Esthistriohektietilica elaborata dal cav.
quello di mutare Montefiascone in Montefalisco,
Gaddi, secondo cui l'Est! Est!! Est!!! è il mida
e a questo comitato di bei nomi, tra i quali idealche trasforma in oro i lastroni del paese a patto
mente vedo anche il Suo, appartenevano tra gli
che sia indissolubilmente legato al fiascone. Che
altri il senatore De Luca, Mons. Latino Salotti, il
la crisi odierna del nostro vino dipenda dal fatto
prof. Andrea Zerbini, Vincenzo Carelli, l'avv.
che attualmente lo si commercia per lo più in
Jacopini e l'allora giovanissimo Giorgio Zerbini.
bottiglia?... è chiaro che se ciò verrà accertato,
Ragioni storicofilologiche a parte, non trova che
dovremo immediatamente ritornare al fiascone,
l'idea non sia poi tanto peregrina?
o se gioverà, mutare il nome della nostra città in
I più vivi e stimati saluti.
E Tarantelle
Montebottiglia... ma calma, per carità! Con una
botta al cerchio ed una alla botte, tutto si metterà
a posto.
C'è poi la questione del nostro immenso pre- MONTEFIASCONE SÌ,
stigio all'estero e all'interno, dovuto sia al vino
NO MONTEFALISCO
sia al nome della nostra stupenda città, prestigio Da molto tempo ragionar si sente
da difendere, si sa, ma su questo vorrei dire la Per cambiar nome, al bel Montefiascone
mia. Caro cavaliere, io so che Lei è persona veri- A divenir fallisco, oppur frescone
tiera, ma purtroppo, diversamente da quello che Sempre in ricordo della prima gente.
Le è capitato nelle varie località d'Italia e d'Europa dove ha orgogliosamente fatto presente che Il nome che fu dato, e che è presente
è nativo di Montefiascone riscuotendo per que- Ammirando da! Sud il Cupolone
sto stima e ammirazione, a me, nei miei sposta- Somiglia immaginando, un bel fiascone
menti all'estero, S. Marino, Città del Vaticano, Colmo di vino Buono. Veramente.
ecc. non appena ho aperto la bocca palesando
così la mia Montefiasconese Identità, per poco Il vino dette fama a questo nome.
non mi hanno arrestato...
Al bevitor Defuk, e al Suo Martino
Tutto ciò sarà dovuto al mio aspetto poco rap- Non piace questo strano Sopranome.
presentativo, al nettare ivi esportato, non lo so,
ma il fatto è che tra sammarinesi e preti me la Rispettando i Parenti, e il nostro vino
sono vista brutta, e le dirò di più!... Quando nei Non so' capacitarmi, perché, e come
miei interni movimenti, da Capobianco a Cipol-' Non si chiude, il discorso Bizzantino.
Ione, dal Carpine alla Mentuccia, dalle Primie
Piciollo Diodato
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C'è una
scintilla di sole
che non conosce
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7
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E un gioiello d'ORO
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UNA SEMPLICE E GAIA
FESTA CAMPESTRE
Il giorno 26 agosto u.s. mi sono trovato per
caso nella piccola frazione «Poggeri» ove si festeggiava il celeste patrono S. Giovanni Battista
Decollato.
E stata una giornata intensa di varie manifestazioni, di gare: Ruzzolone, Bocce, Ginkana di
biciclette per ragazzi, poesie per bambine fino a
10 anni, cuccagna, lotteria ed altri divertenti giochi. Interessante la gara dei poeti a braccio che
hanno esordito con temi liberi e mitologici. I sei
partecipanti, presentati dal poeta Tofi Aldo, sono stati molto applauditi per la loro disinvoltura
e bravura dai molti presenti. I sei partecipanti
sono: ifalisci Biancalana Edoardo e Fetoni Duilio, Tozzini Felice di Civitavecchia, Belano Fernando e Matteo Olimpiero di Piansano e Natali
Giuseppe di Marta, che sono stati tutti premiati
con artistiche coppe. Nel pomeriggio, inoltre,
sono stati offerti gratuitamente panini imbottiti e
vino a sazietà. La giornata è stata chiusa gioiosamente con ballo all'aperto al suono di fisarmonica. La chiesetta nelle serate di sabato e
domenica è stata illuminata artisticamente e
suggestivamente con tante piccole lampadine
multicolori a luce intermittente.
Una sincera lode vada ai componenti il comitato poiché sono stati molto attivi e bravi per
l'ottima riuscita della festa.
A.
Gaddi
Sr. LUCIA MEZZETTI
Il 2 settembre, presso l'Istituto delle Maestre Pie
Filippini «Il Volto Santo» in Roma, è deceduta Suoi
Lucia Mezzetti. Sebbene abbia trascorso gli ultimi anni
lontano da Montefiascone, forse molti la ricorderanno
poiché in realtà è proprio nel nostro paese che ha svol
to, per oltre quaranta anni, il suo apostolato di Maestra
Pia.
E nel suo intimo non è riuscita mai a distaccarsi dal
luogo che ormai considerava suo, dalla gente che avvicinava con tanta familiarità, dalle numerose persone,
oggi mamme e nonne, che per lei erano state care alunne. Ricordandola, viene spontaneo abbinare alla sua
figura due qualità; umanità e altruismo.
Ha terminato serenamente la sua missione religiosa a
Roma e, all'età di 86 anni, se ne è andata, lasciando un
pensiero a tutti quelli che l'hanno conosciuta
DIANA PAOLINI
Nel pomeriggio del 5 settembre scorso, qui in ospedale dove aveva lavorato per molti anni nel laboratorio
analisi, a soli 49 anni di età, dopo lungo sperare e
penare, serenamente se n'è andata al cielo Diana Paolini, la sposa esemplare, la madre amorosa, lasciando i
suoi cari in un mare di dolore. Se ne è andata consunta
lentamente ma inesorabilmente da un male ribelle contro il quale i medici hanno invano lottato con tutte le
risorse della mente e del cuore.
Della sua stima e della sua bontà ne fece autentica
testimonianza la pubblica e commossa partecipazione
ai suoi funerali. Che poi sia stata trovata degna del
Paradiso ne fu segno la sua lunga sofferenza con fede e
pazienza mirabili. Allo sposo Nello Pigliavento ed ai
suoi familiari il dovere di ringraziare con tutto il cuore i
medici, gli altri operatori sanitari e quanti hanno partecipato al loro lutto in occasione delle solenni esequie.
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LA VOCE
pag. 8
Dieci domande al segretario del P.S.I. di Montefiascone:
di Vittorio Apolloni
Corrado Pigliavento
Nato a Montefiascone 53 anni or sono, Corrado
Pigliavento è iscritto al P.S.I. dal 1947, quando in
Italia era difficile una scelta politica. Oggi segretario del P.S.I. e segretario Amministrativo Provinciale, ricopre anche la carica di Vice Presidente della USL-VT1.
Uomo che è alieno a elogi e non ama la retorica
è pronto a rispondere alle nostre domande, soltanto ama precisare che l'intervista è del giorno 8
settembre e all'uscita de «La Voce», alla fine del
mese, molte risposte potrebbero avere una diversa interpretazione.
Quale è la posizione del P.S.I. nella scala dei
valori elettorali in confronto a tutti gli altri partiti
della nostra cittadina?
Siamo al terzo posto nella classifica, sia nelle
elezioni comunali che in quelle regionali, provinciali e nazionali. E questa una posizione che ci
riempie di orgoglio, anche se deve migliorare ancora. Il terzo posto dietro a due partiti, mostri
sacri nella politica italiana, sta a significare che il
P.S.I. è sentito dagli elettori e che esiste la possibilità di guadagnare ancora altre posizioni.
Quale è stata la rispondenza dei nostri socialisti alle elezioni europee che tanto rumore hanno
creato con il famoso sorpasso?
I compagni di Montefiascone hanno risposto
alle elezioni europee come ad una qualsiasi altra
consultazione elettorale: gli scarti sono stati minimi e non certo determinanti.
Gli ultimi risultati elettorali, la situazione politica attuale, il pentapartito al Governo hanno
riproposto una apertura ed un miglioramento dei
rapporti con il P.C.I.?
Nei rapporti con il P.C.I. la nostra direzione ha
dato delle indicazioni assai chiare. Dove c'è una
possibilità di coalizione pentapartito noi dobbiamo rispettare gli impegni presi: il rapporto con il
P.C.I. è quasi simile a quello che esiste con la
D.C.. Noi abbiamo due fronti, ti sembrerà strano
ma sono due fronti di amici e nemici nello stesso
tempo: anche sl può sembrare dura la frase debbo dire che ambedue ci combattono e vorrebbero
minimizzarci.
La Sardegna insegna, anche se il P.S.I. sta
facendo marcia indietro su dei presupposti di
accordo, esisteva un ravvicinamento con il P.C.I.
Sardo. Potrebbe accadere un fatto simile dovunque; anche a Montefiascone?
Attenendomi alle fonti ufficiali del mio partito
posso affermare che non erano state date assicurazioni di nessun genere per quanto riguardava la
composizione della giunta sarda. 1 compagni sardi avevano concordato, se mai. un appoggio esterno in un ottica diversa; se in tutto questo
esiste un merito, esso è del partito comunista che
ha cercato un'alternativa, non certo del partito
sardo d'azione che è un partito di destra.
Restauri a Montedoro
Si sono conclusi i lavori del primo lotto di restauro della chiesa di S. Maria di Montedoro di
Antonio da Sangallo il Giovane e di collaboratori
locali. Tali lavori sono stati eseguiti grazie al finanziamento della Banca Cattolica mentre la Soprintendenza ai Monumenti del Lazio sta realizzando una intercapedine perimetrale per deumidificare l'interno. Questo monumento presenta
una progressiva disgregazione delle fasce esterne in pietra e dei muri stessi lasciati senza una
difesa ad intonaco che pur doveva essere stata
prevista in progetto. Pertanto su progetto dell'architetto Enrico Genovesi, approvato dalla Soprintendenza, si provvede a risanare la facciata
dando la precedenza alla zona ove l'intervento
del famoso architetto del rinascimento fu più diretto e pregevole.
Ci si augura che oltre e reperire i fondi per il
completamento delle opere si possa presto ammirare una dignitosa sistemazione dell'area circostante e possa essere disposta dall'Amministrazione Comunale una illuminazione adeguata
per il settore di facciata già restaurato.
E.G.
Attualmente il P.S.I. fa parte della maggioranza nella Giunta Comunale di Montefiascone.
Questa alleanza rispecchia la politica e la coalizione governativa nazionale oppure è dettata dal
volere essere presenti nella Giunta stessa?
E mia convinzione personale, ma anche della
direzione del partito e degli stessi compagni, che la
D.C. in Comune, ha avuto bisogno della presenza socialista per poter gestire con sicurezza l'amministrazione del Comune stesso. In tanti anni,
nonostante una maggioranza assoluta, la Giunta
è stata travagliata da continue crisi, da cambiamenti di uomini, di posizioni, di Sindaci, tutto
con enorme danno per gli amministrati. Pensa tu
come poteva andare avanti con una maggioranza
relativa. Il nostro apporto ha consentito la ripresa dei consigli comunali, l'assunzioni di mutui,
la realizzazione di programmi e il compimento
dei lavori. La stessa popolazione ha espresso fiducia in questa alleanza e l'attuale Sindaco ha
potuto amministrare con una certa tranquillità,
anche se sempre in mezzo a lotte di potere nell'interno del proprio partito.
Quali sono i vostri rapporti con l'opposizione
nell'ambito del Consiglio Comunale?
Nel Consiglio Comunale abbiamo tre tipi di
opposizione: quella comunista, con la quale i rapporti sono buoni, anche se non ci sono spesso
unità di vedute e di sovente ci becchiamo durante
le sedute; l'opposizione del Movimento Sociale,
e qui non c'è un rapporto politico al di là dell'amicizia personale«con gli uomini che rappresentano
questo partito; vi è poi il gruppo dei Coltivatori
che non considero un gruppo politico, ma delle
persone che sono partite per appoggiare la D.C.,
per modificare poi in poco tempo la loro linea e
passare all'opposizione; questa la considero una
lista civica che, per me, non ha valore in una
amministrazione comunale.
Il Vice Segretario Socialista Martelli, in una
Nuove tracce di epoca
romana a S. Flaviano
Durante i lavori che stanno restaurando in modo definitivo l'antica basilica di S. Flaviano sono
emerse alcune notizie storiche abbastanza interessanti che pur non risolvendo l'enigma delle
origini più antiche di questo monumento possono
confermare alcune ipotesi ed inoltre ci arricchiscono di altre nuove conoscenze.
Uno degli oggetti che è comparso tra il pietrame usato nelle tombe è un interessante frammento di ara funeraria in cui sono riconoscibili tutti
gli elementi e le decorazioni tipiche di questi altari pagani di epoca romana. Il ritrovamento non
avrebbe entusiasmato tanto se non fosse avvenuto proprio nella parte più interna delle fondazioni, anche se facente parte delle strutture posticce
delle tombe, per cui si deve dedurre che tale reperto era certamente recuperato da ruderi molto
vicini alla basilica. Ciò confermerebbe la vicinanza di un'area cimiteriale (necropoli) disposta,
come abitudine dei romani, lungo la via consolare e nelle sue adiacenze.
intervista al giornale *La Repubblica» del 21 giugno scorso ebbe a dichiarare: - D problema è che
bisogna scegliere; o si fa il segretario del Partito o
il Presidente del Consiglio. - Secondo te quale
potrebbe essere il nuovo Segretario del Partito
se Craxi, per continuare ad essere Presidente del
Consiglio, si dimettesse da Segretario del Partito?
Ammesso che Martelli avesse fatto questa dichiarazione io credo che lui stesso sarebbe pronto a sostituire Craxi alla segreteria del Partito; è
un uomo valido, giovane e preparato inoltre viene dalla scuola di Craxi.
La tua posizione nella U.S.L., certo la più difficile, non credo si amalgami bene con quella di
uomo politico. In un settore così delicato occorre indipendenza politica e potere decisionale.
Parleremo della U.S.L. in una prossima intervista. per il momento mi basta una sola risposta:
( ome te la cavi con queste due cariche?
Ritengo di saper distinguere la posizione politica da quella amministrativa. La U.S.L. locale è
stata da me amministrata senza nessuna ingerenza politica, e molte decisioni sono state prese con
l'obiettivo di soddisfare il malato e il cittadino.
Lo stesso personale non è certo distinto per valori politici ma solo per meriti di lavoro.
Quale responsabile nel settore sanitario vorrei
che tu esprimessi il tuo parere sulla diffusione
della droga nella nostra provincia.
A questa domanda posso rispondere solo come uomo politico e non come responsabile della
sanità per ovvie ragioni e per segreto d'ufficio; a
Viterbo continua la pletora di riunioni, sedute,
tavole rotonde, suggerimenti affermazioni come
la seguente: - La droga a Viterbo è sotto controllo - Per me anche Viterbo è ormai nella cerchia
dei consumatori, anche se in gran parte si tratta
di droga leggera. 11 nostro paese ritengo sia abbastanza pulito per quanto riguarda il fattore spaccio. ma occorre essere vigili: la droga è una piovra che può stendere i suoi tentacoli mortali ovunque.
Che possibilità ha il Partito Socialista di guadagnare ulteriori posizioni nelle prossime elezioni nel nostro paese?
Noi su questa possibilità siamo ambiziosi. Riteniamo. per il comportamento assunto dalla popolazione in questi ultimi tempi, che ci sarà un
mutamento sostanziale tale da portare in Comune almeno quattro consiglieri. Non vogliamo governare il paese ma non amiamo le maggioranze
assolute: queste portano soltanto un indirizzo
politico e non amministrativo. A Montefiascone i
nostri compagni, simpatizzanti, elettori sono di
tutti i ceti; la maggioranza si identifica negli operai e contadini, ma una buona parte li troviamo
nel ceto medio. Tutti però sono socialisti e dobbiamo dare loro tutta la nostra collaborazione.
Per finire un plauso a questo giornale che apprezziamo in veste così indipendente; suggerirei maggiore spazio alla politica del paese e che queste
interviste proseguano anche con i segretari degli
altri partiti. Un caloroso grazie al Direttore e a te
per l'ospitalità che mi è stata offerta.
Da queste ipotesi e da altre deduzioni si è partiti poi per individuare una suddivisione agricola
effettuata sempre dai romani in epoca non ancora precisabile, che organizzava il territorio a nord
est di Montefiascone e che aveva proprio nei
pressi dj S. Flaviano un riferimento topografico
importante. Attualmente queste tracce sono all'
esame del G.A.R. sezione Fanum Voltumnae con
la collaborazione di alcuni esperti e della Soprintendenza Archeologica.
Per il momento si possono leggere le prime
ipotesi nel libro edito dal Centro di iniziative Culturali «La Basilica Santuario di S. Flaviano in
Montefiascone» cui hanno partecipato vari studiosi.
Enrico Genovesi
LA VOCE
DOVE SEI, DOLCE
pag. 9
CONTADINELLA?
Ti ha cercato tra le ginestre ma il «cucco» gli ha
detto che non c'eri.
Ti ha cercato alla fonte ma i cardellini gli hanno
detto che non c'eri. Ti ha cercato tra il grano ma
le spighe gli hanno detto che non c'eri! Dove sei,
dolce Maria?
Echeggia ancora per le valli la tua vocina di
cincia spiegata al fanciullesco canto che le querce rubavano; dove sono la piccola falce e il canestro di «vinche» che portavi infilato al braccio? E
le gonne azzurre e gli scarponi chiodati coi quali
scendevi il sentiero che va alla sorgente? E il
fazzoletto rosso e la polacca di lino che quasi
scoppiava alla spinta del seno procace? Dove
sei, dolce Maria, spuntata dalla terra come un
fiordaliso, coi capelli ricci come una pianta di
lenticchie e il labbro polposo di ciliegia?
Libri e quaderni durarono così poco per te! Ti
tolsero da scuola per maritarti alla zappa. Non so
quanto ti rincrebbe, ma forse non un gran che,
ché la maestra mostrava sempre ai compagni quel
<ècnie sei, ¿o?¿e ÌfflRÌft, £>46 snJWTRTA afluft
tuo quaderno bisunto per farti morire di vergogna.
Come potevi vergognarti della tua povertà? La
T6RR.fi co He un fiordaliso, coi cftpeu.i Ricci...
tua scrivania era l'unico tavolo di casa sul quale
tua madre batteva il lardo, stirava i panni e sco- aggirava intorno alla tua casa per ascoltare più la
dellava la minestra e sospirava quando la fami- tua voce che il canto delle starne.
glia, li riunita, aveva ancora fame e non c'era più
Tu, dolce Maria, sei stata l'ultima contadinella
nulla da mangiare salvo un baccile di cipiccia e all'acqua di fosso e sapone di casa, il vagone di
cresta di gallo che mettevano freddo solo a guar- coda di un lunghissimo treno dissolto nei vapori
darli?
della civiltà dei consumi. Hanno voglia ora a porDolce Maria, dolce cara contadinella, la tua tare i tuoi vestiti al museo: hanno voglia a far
voce invitava a cantare gli uccelli, il tuo sguardo rivivere artificialmente le tue gesta; hanno voglia
ingialliva le spighe, la tua mano arrossiva le pe- a scrivere i tuoi fiori di lingua sulla carta; nessuno
sche e indorava l'uva: come è muta e sola questa riuscirà mai a descrivere come eri fatta dentro.
campagna da quando te ne andasti ! L'alba non ha Solo quel meditabondo cacciatore lo sa e non lo
più chi baciare, il grano non ha più mano con cui dirà mai a nessuno. Per farti felice bastava una
morire, il vento non ha più chi accarezzare, la carezza e un ingenuo guardarti negli occhi, un
veloce incontrarti alla Messa, un gioco di tomboguazza non ha più occhi da far brillare!
La tua casa di pietra, con quella finestrella da la a Natale, un gelato a S. Mergherita, un ascoltacui ti affacciavi, al mattino, al cantar delle starne, re «'I biricchio» di un cantastorie in piazza, un
è umida di pianto; l'orto è invaso di spine che bacio di sfuggita all'ombra delle querce che facegraffiano la porta, dal comignolo spuntano ciuffi vano da sentinella alla tua casa!
d'erba che nasce e muore ad ogni stagione. E le
Avresti mai pensato, dolce Maria, che un giorstarne non ci sono più a cantare l'Ave Maria della no sociologi, etnologi, psicologi, filologi, dialetsera, esse scomparvero insieme a te. Di esse è tologi, e tutto il resto degli «oiogi» avessero fatto
rimasta solo una penna che porta sul cappello di te un interessante «oggetto di ricerca e di stuquel cacciatore, ormai non più giovane, che si dio»? Non far caso, dolce Maria, a quello che
di Giorgio Zerbini
dicono di te gli «ologi», potrebbero sbagliare e
farti ridere come hanno fatto ridere il Modigliani
quando i grandi nomi del sapere gli hanno attribuito le sculture fatte da buontemponi studenti...
Quanti sciacalli piuttosto, dolce Maria, ora che
si è chiusa quell'era di serena semplicità, o di
semplice felicità, vengono a spogliare le case degli umili per seguire la moda delle «cose antiche».
Caldaie di rame dove bollirono interi campi di
rape, scodelle di terracotta, brocche, panate, lumini ad olio che illuminarono chissà quante baloccate nelle serate d'inverno, e mille altri oggetti casalinghi e di lavoro, li vedi umiliati nei megasaloni pacchiani dei pidocchi rifatti che amano
l'originalità per la pallonata e non le persone a
cui quegli oggetti appartennero.
Dolce Maria, cresceva il tuo corredo nel Campetto dietro casa dove i passeri scendevano a
rubarti i fili di canapa delle lenzuola ancora in
germe. E forse vedevi già quel cacciatore, disteso supino, vicino a te, fiato con fiato alle prime
gioie dei giorni di nozze. Invece il cacciatore se
ne andò e tu restasti sola lassù ad aspettarlo invano, affacciandoti, di tanto in tanto, da quella finestrella grigia a cui arrivava, al mattino, il ci - crè
delle starne...
Quanti anni sono passati, dolce Maria. Lui tornando è venuto a cercarti ancora, ma non ti ha
più trovato. Le lenzuola, su cui avevi scritto col
cotone rosso le iniziali del tuo nome, se ne erano
andate insieme a te. Ma sarà bene che lui non ti
cerchi più. Sarà bene che ti sogni ancora giovane, col viso di pesca, gli occhi brillanti come un
vomero al sole, cantarellare giù per le balze dei
poggi col canestro al braccio, tra le distese dei
papaveri e dei tini stillanti di guazza. Sono lì la
tua e la sua giovinezza, che le tramontane del
tempo non hanno appassito. Sono ancora lì sotto
le querce che, mosse dal vento, sembrano stornellare al sole:
«O casa bruna, o vedova finestra.
Dov'è quel sol che ci soleva stare
E ci soleva ridere e far festa?
Ora vedo le pietre lacrimare.
Ora vedo le pietre stare in pena...
O casa bruna, finestra serena!...»
MONTEFIASCONE ALLA RIBALTA IN TV
(cronaca di un impegno)
Al momento di scrivere questo pezzo su Montefiascone e la sua partecipazione alla trasmissione televisiva «Tutto il mondo è paese» non ho
avuto ancora la possibilità di vedere la registrazione dello spettacolo per rendermi conto di come siano andati i fatti e dell'immagine che di
Montefiascone è stata fornita.
Comunque mi preme sottolineare subito che il
compito è stato gravoso e si è potuti arrivare al
termine grazie allo spirito di sacrificio di poche
persone che hanno sentito sulla propria pelle la
importanza dell'avvenimento, vi hanno sinceramente creduto e vi si sono dedicati fino in fondo.
Il primo ringraziamento è d'obbligo farlo al
Sig. Sindaco Renato Belardi in prima persona e
all'Amministrazione tutta che si è fatta promotrice dell'iniziativa, spinta dal desiderio di pubblicizzare sempre al più alto livello l'immagine della nostra città, consci dell'importanza che ciò
comporta per l'economia del nostro paese.
Purtroppo devo amaramente constatare che gli
operatori economici nel loro insieme non hanno
risposto, come avrebbero dovuto, all'appello di
questa iniziativa. E ciò è grave, in primo luogo
perché sarebbero proprio loro, commercianti,
artigiani, operatori turistici, produttori vitivinicoli, i primi ad usufruire di un lancio turistico ad
alto livello della nostra città; in secondo luogo
abbiamo ancora una volta dimostrato che, al di là
delle chiacchiere, si aspetta sempre che a togliere le patate bollenti dal fuoco siano gli altri, per
rimettere poi in seconda battuta delle critiche, il
più delle volte deleterie.
Un caloroso ringraziamento è comunque dovuto ai vari Giorgio Zerbini, con il gruppo folklo-
ristico Coste - Zepponami, Marcello Mari, Giuseppe Ferlizzi, Ugo Carini, Massimo Jacoponi,
Elio Tarantello, Filippo Lampani, Vittori Eros,
Alvise Zini, Livio Trapè e tutti i dipendenti comunali che si sono prestati come hanno potuto.
Inoltre non c'è da dimenticare chi, giorno dopo
giorno, senza mai salire alla ribalta ha pazientemente lavorato in ossequio agli ordini ricevuti
e per questo sentitamente ringrazio il Clero, Massimo Carini, Gino Manzi, Nevi Flaviano e tutti i
componenti del Club MF80. L'elenco può sembrare lungo e smentire quanto da me prima affermato, ma bisogna avere una minima cognizione
di ciò che significa preparare seriamente una trasmissione televisiva, per rendersi conto della gravità dell'impegno e dell'esiguità del numero di
persone quotidianamente disponibili. Occorre
subito annotare che il più grande handicap per
noi è stata la grande indecisione che, fin dalle
prime battute ha animato i dirigenti RAI, è stato
un susseguirsi pedissequo di rinvìi, spostamenti
e cambiamenti di programmi. Ogni qualvolta si
era preparata una bozza di programma, bisognava demolire il tutto e iniziare nuovamente daccapo. E tutto ciò per l'incipienza e l'incapacità dei
cosiddetti «registi e capoccioni» vari della TV.
La nostra più grande nemica è stata proprio
l'indecisione della dirigenza televisiva, la mancanza di idee dei mestieranti del video, che ormai
orfano dei grandi professionisti è al soldo di quattro soldatacci di ventura. Non è poca la rabbia di
chi per mesi e mesi ha scrupolosamente affrontato
il problema nella speranza di riuscire ad offrire
un'immagine reale e bella della propria città, della propria gente e del calore umano che un paese
come Montefiascone è ancora capace di sprigionare. E con enfasi che affermo queste teorie,
convinto come sono che le ultime frange di purezza di spirito, di sana cultura e di schietta semplicità si possono trovare solamente a queste latitudini. Molte di queste proprietà non hanno trovato una giusta espressione, è vero, ma certamente siamo lontani anniluce dalle barbarie, dal
cannibalismo che anima certi personaggi della
vita pubblica e dei dirigenti di Enti come la RAI.
Non si può e non si deve giocare così impunemente con l'intelligenza dell'uomo, non è certamente lo scranno più alto a fare la differenza tra
gli uomini, ma la lealtà ed il rispetto reciproco.
Siamo arrivati all'appuntamento decisivo della diretta televisiva senza mai effettuare una prova, sia pure minima, del programma, senza una
verifica, senza un consiglio se non generico su
come sfruttare le nostre semplici e dilettantistiche idee. Tutto ciò non poteva che partorire una
trasmissione pasticciata, senza nesso dove ogni
nostra iniziativa lasciata com'era in balia del caso veniva troncata sul nascere, per cui l'immagine di Montefiascone non è stata quella desiderata
e propugnata. Se questo è il metodo di lavoro
della televisione italiana, c'è di che pensare e
tristemente. Spero comunque che il pubblico, enormemente più intelligente di certi presentatori
e registi televisivi abbia compreso il nostro messaggio, per cui la nostra città esca a testa alta da
questa vicenda. Una piccola traccia è stata segnata, bisogna continuare, decisi a non gettare
alle ortiche quello che di buono è stato seminato.
Angelo Cesare Busà
pag. 10
LA VOCE
VECCHI E CARI RICORDI: LA BANDA COMUNALE FALISCA
Nel soggiorno estivo al natio colle falisco, tra
vecchie carte dimenticate, ho rinvenuto la foto
qui di lato cortesemente pubblicata, della nostra
affermata banda musicale, diretta dal valente
Maestro Piero Pieri, scattata oltre cinquanta anni fà! Preciso che in tale foto mancano diversi
componenti, poiché il complesso si componeva
di circa settanta elementi.
In essa sono presenti: Bartolozzi Pietro, Bacchiarri Augusto, Batinelli Domenico, Carelli
Bernardino, Carelli Giuseppe, Caporossi Umberto, Catasca Tommaso, Cenoni Tullio, Chierici Giovanni, Ceccarelli Americo, Fanali Filippo, Fumagalli Euro, Gaddi Alfredo, Lozzi Giuseppe, Manzi Angelo, Mezzetti Giacinto, Minciotti Vincenzo, Pieri Fernando e Vinicio, Presciuttini Augusto, Presciuttini Francesco, Sensi
Italo, Zerbini Vincenzo e i defunti: il maestro
Piero Pieri, Bagaglio Arcangelo, Bartoleschi
Antonio, Basili Tommaso, Ceccarelli Giuseppe,
Cocciola Giuseppe, Crocetti Giammaria e Vincenzo, Fanali Domenico, Lozzi Alcide, Manzi
Giuseppe, Menghini Augusto, Orfei Giulio e Tito, Terzoli Tullio, Tromboni Alfredo e Zerbini
Angelo.
A questi amici che ci hanno preceduto nell'altra vita, vada il nostro ricordo ed il nostro riverente pensiero. Agli altri componenti che ringraziando Iddio, sono rimasti in vita rivolgo un caloroso invito, in ricordo dei nostri anni verdi, a
riunirci in occasione della Celeste Patrona della
musica S. Cecilia, per un simposio di amicizia e
per vedere la possibilità di far riorganizzare la
recente disciolta banda musicale *G. B. Casti»,
poiché nella nostra Montefiascone si rende necessario un complesso musicale e direi che una
Scuola di musica, onde infondere ai giovani interessamento ed amore per questa nobile arte che
ingentilisce gli animi ed i cuori ed essere fuc ina
di nuovi e validi elementi. Questo invito è rivolto
anche al Sig. Sindaco Belardi, all'assessore Baccelli. al Presidente de «Gli amici della musica »
Ferlizzi. agli anziani e giovani musicanti e simpatizzanti ed a tutta la cittadinanza per l'eventuale collaborazione.
Con la speranza che questa riunione possa essere propizia per-k;formazione di un nuovo complesso bandistico degno della nostra città, propongo che il simposio si possa effettuare nelle
giornate domenicali del 18 e 25 novembre > Per le
adesioni al banchetto ci sarà un apposito incaricato il cui nome sarà reso noto nel prossimo numero de «La Voce».
Estate, tempo di musica «live», i big delle sette
note saltano fuori dai loro studi dislocati negli
angoli più remoti del mondo, e si mettono a percorrere in lungo e in largo la penisola. Iniziano la
tournée che li porta dai grossi centri ai paesini più
sperduti, tastando effettivamente il polso alla
massa dei fans. Senza allontanarci troppo è stato
possibile visionare gran parte del panorama italiano da Pino Daniele a Vasco Rossi. Per quanto
riguardagli stranieri le cose sono state un po' più
complesse, pochi nomi ed in località spesso distanti centinaia di chilometri, solo in settembre si
è avuto un certo risveglio con nuovi arrivi di
lusso da Stevie Wonder ai Clash, parecchi dei
quali nella capitale ad appena un'ora d'auto.
Riguardo la musica classica si è trattato di un
vero e proprio «boom» concertistico, bastava
guardare gli appuntamenti riportati con scadenza
settimanale dalla stampa per rendersi conto della
febbrile attività di determinate località. Le vicine •
Viterbo e Tuscania hanno fatto la parte del leone
ma altre cittadine non sono state da meno.
La nostra Montefiascone? Stava a guardare,
un pizzico di rock (annacquato) con gli Stadio ed
un breve ed emozionante concerto per archi nella rinnovata S. Flaviano, sono troppo pochi per
una località che vanta ambizioni turistiche. Canzonette e fisarmoniche ben vengano, ma concentriamoci un pochino su manifestazioni un po' più
serie riservando al classico una mini stagione con
quattro o cinque date, ed almeno due o tre concerti (con la «C» maiuscola) rock senza far sì che
avvenimenti del genere costituiscano date da
scolpire.
Alfredo
Caddi
Piazza Cardinal
Marcantonio Barbarigo
Il largo o Piazza Marcantonio Barbarigo
si presenta in leggera pendenza a forma di
triangolo ed è delimitata dal settecentesco
palazzo Bacchi già appartenente al Seminario ove nel piano inferiore era insediata la
omonima tipografia ricordata da un 'antica
targa, mentre in quello superiore le stanze
erano destinate ai professori; poi dalle mura
del fianco dell'alta mole della Chiesa di S.
Bartolomeo compatrono di Montefiascone
progettata dall'arch. Oriconi che termina
con un campanile fornito di artistico lavoro
in ferro battuto. Addossato a questa appare
il grande cancello che divide la Piazza dalla
altra privata, indicata Piazza di Gesù Maestro appartenente a quel complesso di Seminario che fù dapprima delle riunite diocesi di Montefiascone e Corneto, ma con elevati studi umanistici e con insegnanti di fama internazionale, poi regionale ed ora interdiocesano per gli studi medi inferiori. La
costruzione che consta di quattro corpi di
fabbricati così com è oggi fu opera del Card.
Barbarigo che fu Vescovo di quelle diocesi
dal 1687al 1706. Oltre alla gradevole vista di
insieme, la particolarità di questa Piazza è
data dalla sorpresa scenografica che appare a chi proviene da Via Trento ed inoltrandosi verso la settecentesca porta in uscita,
vede dapprima dallo scorcio della sagoma
della Porta il piano alberato del Piazzale di
Borgheriglia interamente occupato dal colore verde-azzurro dell'acqua da credere sia
sporgente su un mare, e poi mano mano che
si avvicina ed attraversa la porta vede delinearsi la realtà della configurazione panoramica del Lago vulsineo con i suoi meravigliosi contorni. Lo sbocco su una terza via
permette il passaggio per la Rocca dei Papi.
VINCENZO
CARELLI
Catasca Filippo
pag. 11
LA VOCE
Il giorno del Signore
NOTA PASTORALE DELLA CEI
(dal numero
precedente)
L'«ottavo giorno» (dies octavus)
Per la nostra cultura la domenica è
anche il settimo giorno. Ma nel suo preciso significato cristiano la domenica è
innanzitutto il primo giorno della settimana: il giorno in cui il lavoro cede definitivamente il posto alla contemplazione, il pianto alla gioia, la lotta alla pace.
Non alibi alla pigrizia, ma progetto e speranza per dare senso e coraggio all'impegno di anticipare già all'oggi ciò che
viene contemplato e sperato come futuro.
La domenica nell'anno liturgico
La domenica non è solo un giorno della settimana, è anche un giorno nel più
grande ritmo annuale. Piccola «Pasqua
settimanale», nucleo primitivo e originario di ogni successivo sviluppo della pratica culturale e liturgica, la domenica vive e respira nel mistero di Cristo che
culmina nella grande domenica della Pasqua annuale. Intorno ad esso, come un
unico mistero, sono i «cinquanta giorni»
della Pasqua fino a Pentecoste, «come
un sol giorno» e i «quaranta giorni» della
Quaresima, a preparazione. In relazione
a questo nucleo iniziale si colloca il Natale con il suo ciclo, strutturato a imitazione di quello pasquale: un tempo di
Natale e un tempo di preparazione. l'Avvento. E durante tutto l'anno si sviluppano i diversi momenti della vita e del
mistero di Cristo. Nella celebrazione dell'anno liturgico la Chiesa venera con particolare amore la Vergine Maria e fa memoria dei martiri e degli altri santi. Con il
Figlio la Madre: con il Maestro i discepoli. E in comunione con la Madre di Dio e
con tutti i santi che la Chiesa in ogni
celebrazione eucaristica implora i benefici di Dio. La Chiesa che celebra il mistero pasquale di Cristo ogni domenica e
più solennemente, nella Pasqua annuale,
nel corso dell'anno commemora tutta la
opera salvifica del suo Signore. In questa
azione salvifica s'inserisce l'esistenza e
il cammino della Chiesa. L'anno liturgico costituisce allora l'itinerario ideale per
ogni comunità e offre un punto di sostegno e di comunione ai diversi itinerari di
catechesi e di celebrazione sacramentale.
III.
Orientamenti
pastorali
Noi, Vescovi delle Chiese che sono in
Italia, rivolgiamo un pressante appello a
tutti, pastori e fedeli, perché ciascuno
per la sua parte collabori alla riscoperta e
al recupero dei valori cristiani che sono
all'origine della domenica. Conosciamo
bene le difficoltà che la cultura, l'organizzazione e lo stile di vita contemporanei oppongono a questo impegno comune. Proprio per questo sarà tanto più necessario che ognuno faccia la sua parte.
Per il resto, tutta la nostra fiducia riposa
in quello Spirito che proprio in questo
giorno ci è stato donato.
« Ricordati delle feste
per santificarle«
«Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore». Le parole dei
Martiri di Abitène tornano attuali per i
nostri tempi. «Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o
nello stesso giorno di festa, o nel vespro
del giorno precedente», ricorda la norma
della Chiesa.
È il Padre che imbandisce una mensa e
invita i suoi figli: i fedeli sono tenuti all'obbligo di parteciparvi. Deprezzare lo
invito è grave colpa; declinarlo per seri
motivi è causa di rammarico; prendervi
parte stancamente significa privarsi dell'abbondanza dei suoi doni. Il pastore
che esorta i suoi fedeli, i genitori che
educano i loro figli a santificare la festa
risulteranno convincenti solo se dalle loro parole trasparirà la forza persuasiva
dell'esperienza.
Giorno del Signore
e «fine settimana»
Massima comprensione ed attenzione, unite a fermezza e coraggio, merita il
fenomeno tutto contemporaneo del «fine
settimana». Consideriamo legittima l'aspirazione a cercare fuori del quartiere e
della città un momento di vita più umano, più disteso, più sano dopo una settimana di lavoro e di tensione. Tuttavia
non possiamo ignorare i danni che questo modo di vivere può arrecare non solo
alla pratica religiosa, ma alle persone e,
in particolare, alla comunità familiare.
Non di rado, e per non poche famiglie, la
domenica è diventata proprio il giorno
della massima estraneità.
La Chiesa ha già cercato, per parte
sua, di prendere molto sul serio queste
esigenze dei fedeli, introducendo nella
prassi liturgica prima la Messa festiva
vespertina, poi la Messa festiva del sabato sera e delie vigilie delle grandi solennità. Particolare attenzione merita la situazione di coloro che sono impegnati nei
loro lavori e nei servizi che inevitabilmente vanno assicurati anche nei giorni
festivi. È una situazione delicata, che
tuttavia non può essere lasciata senza
proposte spirituali adeguate a far vivere
anche a loro il giorno del Signore. Essi
stessi sono invitati a non soccombere,
per quanto possibile, entro una struttura
di lavoro che a volte non lascia spazio
alle esigenze dello Spirito.
Un solo altare e
una sola assemblea
Ma nell'urgenza del momento si è
spesso portati a cercare soluzioni più immediate e di più facile applicazione che
non sempre sembrano adatte a conseguire lo scopo che si prefiggono.
Molti, infatti, preoccupati di offrire a
tutti l'oppurtunità di assolvere al «precetto festivo», moltiplicano oltre il giusto il numero delle Messe domenicali e
anche delle Mésse festive del sabato sera, o di quelle vespertine della domenica.
Al di là delle buone intenzioni, questa
prassi risulta di grave pregiudizio per la
cura pastorale. Essa infatti, oltre a provocare un eccessivo frazionamento della
comunità, finisce con l'assorbire quasi
tutto il tempo e le energie dei sacerdoti.
Pensiamo in particolare al gran numero di Messe «concorrenziali» e comunque contemporanee nei centri storici. In
ogni caso, la pur debita attenzione alle
giuste esigenze dei fedeli non deve spingersi fino al punto di compromettere la
verità della celebrazione festiva. Pertanto occorre tener conto delle indicazioni
seguenti:
- si abbia grande attenzione per le celebrazioni del Vescovo nella chiesa cattedrale e si privilegi la celebrazione della
assemblea parrocchiale;
- si eviti di inserire troppo frequentemente le celebrazioni battesimali nelle
Messe della domenica;
- la celebrazione dei matrimoni di domenica sia contenuta entro i limiti di vera
opportunità pastorale, evitando una eccessiva frequenza che finirebbe con il
disturbare lo svolgimento della liturgia
domenicale;
- i pastori educhino i fedeli ad avvicinarsi al sacramento della Penitenza al di
fuori delle celebrazioni eucaristiche domenicali;
- la celebrazione delle «giornate nazionali o diocesane» che invitano i fedeli
a farsi carico con la preghiera e con la
propria offerta delle necessità dei fratelli, non deve tuttavia arrecare pregiudizio
allo svolgimento della liturgia e dell'omelia della domenica.
Le Messe nel vespro dei giorni
precedenti la festa
Un richiamo particolare meritano le
Messe nel vespro dei giorni precedenti la
festa. Ogni Messa serale del sabato e del
giorno precedente una festa di precetto è
da considerarsi festiva; non si faccia ricorso a tale celebrazione se non in caso
di effettiva necessità pastorale.
La Messa alla
televisione
Una parola a parte merita la Messa
radio o teletrasmessa. Avversata da alcuni, essa è spesso vissuta con partecipazione e devozione dal malato, dall'anziano o da chi si trovi comunque nell ' impossibilità di recarsi personalmente in
chiesa. E proprio a questi ultimi essa può
offrire, un servizio spiritualmente assai
utile. Chi per seri motivi è impedito, non
è tenuto al precetto. D'altra parte, la partecipazione alla Messa alla radio o alla
televisione non soddisfa mai il precetto.
Tuttavia è evidente che una messa alla
televisione o alla radio ha i suoi aspetti
positivi: la Parola di Dio viene proclamata e commentata «in diretta», e può suscitare la preghiera: il malato e l'anziano
possono unirsi spiritualmente alla comunità che in quello stesso momento celebra il rito eucaristico: la preghiera universale può essere condivisa e partecipata.
Orario Sante Messe feriali
nella parrocchia
della Cattedrale
Da lunedì a giovedì:
ore 7,30 - 9: Cattedrale;
ore 17: Divino Amore.
Venerdì e sabato:
ore 7,30 - 8 - 9: Cattedrale;
ore 18: S. Andrea (prò defunctis).
Ogni giorno:
ore 7: Divino Amore;
ore 7,15: S. Pietro, Benedettine.
Orario festivo
invernale
Sante Messe
Non c'è solo la Messa
Il giorno del Signore ha il suo centro
nella celebrazione eucaristica, ma non
vive solo di questa. Accanto all'eucarestia c'è l'ufficio di lode, l'adorazione silenziosa o solenne e le altre forme di
pietà che la tradizione ci ha consegnato.
Le opere dell'ottavo
giorno
Accanto alla preghiera, va posta la carità, segno vero ed efficace della presenza di Cristo risorto tra i suoi. La domenica è per molti cristiani il giorno in cui è
possibile dedicare un po' di tempo ai parenti e agli amici, ai malati, ai lontani.
Tante persone si accorgeranno solo da
una visita, da un sorriso ricevuto che è
domenica anche per loro. Lo stesso si
dirà della tradizionale pietà per i defunti,
espressa dalla visita domenicale al cimitero; quel sereno pellegrinaggio non è
solo rimpianto per la persona estinta, è
anche e soprattutto un atto di fede una
professione di speranza.
Conclusione
Perché la domenica torni ad essere tutto ciò che si è detto, saranno necessari
molto tempo e molto lavoro. Le trasformazioni culturali non sono facilmente reversibili. Ma attraverso le pur necessarie
trasformazioni culturali e sociali, non
potranno mai venir meno, nella domenica del cristiano, quei caratteri e quello
spirito che hanno fatto di questo giorno
«il signore dei giorni». Perché questo avvenga dovremo essere capaci di restituirgli il suo carattere più vero, più'proprio: il volto gioioso della vera festa.
È necessario tornare a «far festa».
Nessuna festa è vera, se non si esprime
nella letizia che viene dalla comunione
con Dio.
Alle parrocchie, alle comunità, alle famiglie, ai gruppi e movimenti ecclesiali,
tutti ugualmente sorretti ed animati dalla
carità e dallo Spirito di Cristo, al loro
entusiasmo, al loro coraggio e alla loro
fantasia creatrice è affidato il compito,
grave ed urgente di restituire al giorno
del Signore tutta la sua pienezza di cristiana umanità.
Ore 7:
S. Maria delle Grazie S. Maria del Giglio Chiesa Divino Amore.
Ore 7,30: CATTEDRALE
S.
MARGHERITA - S.
Giuseppe - C. Domini.
Ore 8:
Chiesa S. Pietro (Benedettine) - Convento
Frati Cappuccini.
Ore 9:
S. FRANCESCO
Ore 9,30: S. Flaviano-Corpus Domini-S.M. del Giglio
Ore 10: CATTEDRALE
S.
Margherita-S. Giuseppe
Ore 10,30: Convento Padri Cappuccini.
Ore 11:
CATTEDRALE
S.
MARGHERITA.
Ore 11,30: S. Flaviano - S. Maria
del Giglio - Corpus Domini- S. Giuseppe.
Ore 12: CATTEDRALE
S.
MARGHERITA.
Ore 17: S. Flaviano.
Ore 18;
S. Andrea.
MESSA VESPERTINA DEL SABATO valevole per il precetto festivo:
Ore 17; CATTEDRALE
S.
MARGHERITA.
PRO DEFUNCTIS
12
13
19
20
26
da «Avvenire» domenica 22-7-84 * 27
ottobre: Bruno Alberti;
ottobre: Diana Paolini;
ottobre: Domenico Starnini;
ottobre: Pro Defunctis;
ottobre: Pro Defunctis:
ottobre: Pietro Volpini.
pag. 12
LA VOCE
50. di matrimonio
Don Virginio Manzi lascia Montefiascone
postini, ben consapevoli dell'importanza della loro attività.
Quasi alla chetichella, domenica
9 settembre, alla Messa delle ore
7,30 in Cattedrale, hanno voluto festeggiare le loro nozze d'oro Pietro
Silenzi e Santa Zampetta, sposatisi
alla Madonna delle Grazie 1*8 settembre 1934. Non è mancata una festa di famiglia, preparata con cura
dai loro tre figli e quattro nipoti. Più
solenne celebreremo le nozze di diamante, vero sig. Pietro e sig.ra Santa? Ve lo auguriamo di tutto cuore!
Dal primo ottobre il nostro Don Virginio Manzi ha lasciato Montefiascone.
Una simpatica e
importante
manifestazione
Così pure abbiamo saputo che il
30 settembre hanno voluto ricordare le loro nozze d'oro i simpatici Giuseppe Bolli e Regina Barbacci, circondati dall'affetto del lorofiglioLuciano con la sposa Maria Luisa, dei
loro nipoti Mauro e Raffaella, da parenti ed amici.
L'augurio sincero è: ad multos arinosi
25. di matrimonio
Il 26 settembre del 1959 si univano in matrimonio il sig. Umberto
Zampetta e la signora Olga Cimarello. Le loro nozze d'argento le hanno
volute festeggiare insieme ai loro due
figli: Sandro e Mara, quest'ultima
sposata con Luigi e madre da pochi
mesi di una bella bambina: Laura, e
ai loro parenti ed amici. Dopo la S.
Messa gli sposetti sono andati a rifocillarsi al ristorante... per prendere fiato e incamminarsi decisi verso
la mèta delle nozze d'oro. A presto
dunaue!
Tempo di nozze
Come si può vedere dall'Anagrafe Cittadina, molti sono i matrimoni
avvenuti in questo mese. Vorremmo ricordarli tutti, ma non è possibile. Segnaliamo le nozze del dr. Salvatore Paoletti con la sig.na Daniela
Tarantello, avvenute nella basilica
di S. Flaviano, e le nozze di Luciano
Gevi con la sig.na Patrizia Rocchi
celebrate nella basilica di S. Margherita.
Gli auguri più belli li facciamo
non solo alle coppie ricordate qui
sopra ma a tutte quelle che si sono
unite in matrimonio in questo mese
di settembre e con tutte presto ci
congratuleremo per i marmocchietti che nasceranno!
La Posta è...
più posta!
È stato con noi dal primo marzo 1981. Ricco di esperienza, ha dato il
meglio di sé in tutti i campi: sul lavoro della gioventù, nell'insegnamento
della religione, nella preparazione dei fidanzati alla vita del matrimonio,
nella formazione dei ragazzi a ricevere il Sacramento della Cresima, in
tutte le opere di apostolato soprattutto nella disponibilità per le confessioni,per la predicazione, per la visita agli ammalati e persone anziane ecc.
E stato sempre pronto all'aiuto nel gravoso compito di preparare ogni
mese il giornale «La Voce» (nello stampare gli indirizzi e nel portare tutto
alla Posta). Grazie di cuore, Don Virginio, non solo da parte del parroco,
ma anche da parte di tutta la popolazione falisca.
Ci dispiace sinceramente che te ne vai, anche se non possiamo dirti
niente, perché ormai è giusto che ti prenda in proprio la responsabilità di
condurre avanti una parrocchia. I tuoi di Montefiascone ti seguiranno con
la preghiera e la stima, come quando partisti missionario per l'Argentina,
ricordati che sei sempre uno di noi, quindi quando vieni devi sentirti sempre a casa tua.
Grazie Don Virginio, e ti auguriamo un proficuo e santo apostolato nel
nuovo campo di lavoro!
La città del mistero!
A distanza, posta sul colle, è una cittadina che piace, con quel grosso
cupolone che si può osservare e contemplare, di giorno e di notte, da ogni
parte: dal sud e dal nord, dall'est e dall'ovest!
Poi ti avvicini... e vorresti andare a vedere da vicino quella strana cupola! Giri e giri, ogni tanto te la vedi davanti ma non riesci a trovare la strada
per arrivarci...
Così è per i forestieri che vengono a Montefiascone...
Non esiste a Montefiascone una segnaletica idonea, come si può trovare
in altre cittadine, con monumenti meno-importanti. Basterebbe osservare i
due segnali indicanti la Rocca, posti ai piedi del Comune: dico «ai piedi»
perché uno di quei segnali è per terra, chissà da quanto tempo, e nessuno se
ne preoccupa!
Anche la segnaletica è segno di civiltà, di modernità...
Volete pensarci, signori che siete stati scelti per il «Palazzo Doria»?
Colonia O.D.A. «Gli Oleandri»
Tutti gli anziani che hanno usufruito della Colonia «Gli Oleandri»
intendono ringraziare il Sindaco e la Giunta Comunale nonché il
rev.mo Don Luigi Picotti, per l'accoglienza fraterna e festosa trovata al mare.
Così pure ricordano con riconoscenza la Santa Messa celebrata
per loro da Sua Eccellenza Mons. Boccadoro.
Un torneo di bocce che ha visto vincitori: il sig. Domenico Melidoni e il sig. Giuseppe Filomeni, e un torneo dì briscola che ha avuto
per protagonisti il sig. Rizziero Girala e il sig. Simone Giraldo,
hanno rallegrato il mese di ferie dei nostri anziani.
CALENDARIO PARROCCHIALE
Ottobre: mese del Rosario.
Il Santo Rosario è il breviario di
tutti i cristiani, è la preghiera più
popolare e più sentita, anche se oggi
viene un po' trascurata. Ogni sera
c'è la recita del Santo Rosario nella
tua chiesa, interessati dell'ora e, se
puoi, non lasciarlo mai. Se non puoi
andare in chiesa, recitalo insieme a
milioni di altre persone con la Radio
Vaticana: ogni sera alle ore 20,45.
Il nostro Ufficio Postale, che rimaneva aperto fino alle ore 14 di Mese missionario:
ogni giorno, da circa un mese rimail 21 ottobre è la giornata missione aperto al pubblico fino alle ore naria mondiale. Ma tutto il mese è
18,40 per sbrigare raccomandate, dedicato alle missioni:
pacchi, telegrafo ecc.. La maggior
parte del lavoro è sempre al mattino.
I. settimana: preghiera
Approfittiamo per porgere i noII. settimana: sofferenza
stri auguri eringraziamential DiretIII. settimana: carità
tore, a tutto il personale e a tutti i
IV. settmana: vocazioni.
Giovedì 4:
S. Francesco d'Assisi patrono di
Italia.
Venerdì 5:
I. venerdì del mese.
Domenica 7:
ore 12 in Cattedrale: supplica alla
B.V. del Rosario. Lega di Perseveranza.
Domenica 21:
Giornata Missionaria Mondiale.
Giovedì I. novembre:
Tutti i Santi.
Venerdì 2 novembre:
commemorazione di tutti i fratelli
defunti. Ore 9: funerale in Cattedrale celebrato da S. Ecc.za mons. Vescovo. I. venerdì del mese.
Domenica 4 novembre:
I. domenica del mese. Lega di
Perseveranza.
Il giorno 29 settembre, presso la
Sede Comunale, c'è stato un incontro, al quale hanno partecipato il
prof. A. Ficari, il dott. A. Compagnoni, il prof. V. Pugno per la organizzazione degli interventi di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori nel nostro Comune.
Per l'occasione la Banca Coop.
Cattolica ha donato alla USL VT-1
l'attrezzatura per broncoscopia, destinata all'Ospedale della nostra città.
Basta volere!
Si impartiscono lezioni di matematica per scuole medie e di ragioneria generale e applicata per gli Istituti Tecnici Commerciali. Telefonare al n. 86903. (Possibilmente all'ora dei pasti).
Neo - geometra
È stato il giovane Giuseppe Camicia a diplomarsi geometra a Roma,
tra l'esultanza delle tre sorelle e dei
genitori Elio e Anna Mosca. Oltre a
congratularci con lui gli auguriamo
di inserirsi presto nel mondo del lavoro.
Nuovo coordinatore
sanitario
Il dott. Giovanni Pernafelli è il
nuovo Coordinatore Sanitario della
USL VT-1 di Montefiascone. È stato nominato dal Comitato di Gestione che gli ha affidato anche la direzione del delicato servizio Materno
Infantile. Al dott. Pernafelli giungano gli auguri più sinceri perché possa ben operare in quel settore così
importante della vita pubblica quale
è la sanità.
Orario d'ingresso
Ospedale Civile
Si raccomanda a tutti di tener presente l'orario per visitare i degenti
in Ospedale, e questo proprio per il
bene dei degenti stessi:
giorni feriali:
dalle ore 15,30 alle ore 17,30
Giorni festivi:
dalle ore 12 alle ore 13
dalle ore 16 alle ore 17.
Nel reparto Ostetricia e Ginecologìa l'ingresm è:
dalle ore 12 alle ore 13
dalle ore 19 alle ore 20.
Si ricorda a tutti che è vietato l'ingresso ai bambini al di sotto dei 10
anni.