Intervalli - Ottobre 2011

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Intervalli - Ottobre 2011
Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IV - N. 10 - OTTOBRE 2011
Un incontro per promuoverne la conoscenza e la divulgazione
I tartufi di Bracca
e della Val Serina
Le operazioni sono state facilitate dall’intervento di un mezzo dell’Enel
Le trote arrivano in elicottero
Ogni tanto si torna a
parlare di questi tuberi
ipogei che nascono nella Val Serina, nel territorio di Bracca oltre che
in altre zone della Valle
Brembana; diversi sono
i cercatori autorizzati di
tartufi: 25 solo a Bracca
e circa 600 nella provin-
cia bergamasca, che durante la stagione offrono
questa specialità agli appassionati ed ai ristoranti. Il comune di Bracca
dedicando un evento a
questo profumato tubero, intende promuoverne la conoscenza e la
divulgazione. Sono stati
quindi realizzati, il 25
settembre 2011, un percorso enogastronomico
ed una mostra, un convegno, un pranzo oltre
ad una visita alle tartufaie con dimostrazione di
ricerca da parte dei cani
da tartufo.
(a pagina 3)
Come sopperire alla
carenza di pesci che si
é verificata negli ultimi tempi nei principali
laghi della Valle Brembana? Semplice, con l’
arrivo di trote; in elicottero ovviamente.
Il nuovo metodo é stato infatti applicato con
successo nei laghi di
Branzi e di Carona: i
Gemelli, il Pian Casere, il Marcio ed il Bec-
La quinta edizione del Summer School si è svolta a San Pellegrino Terme
Fisica e matematica sotto il solleone
Rientro anticipato dalla vacanze; ma questa volta non si è trattato di una punizione per i ripetenti,
bensì di un premio per i più bravi. E’ tornata a San Pellegrino la Summer School, per il quinto anno
consecutivo, portando in Valle Brembana ben 130 studenti che dal 5 al 7 settembre hanno affrontato
una full immersione di matematica, fisica e statistica. Scelti dagli Istituti Superiori della Lombardia
ed accompagnati da 36 insegnanti, i giovani liceali -scelti da 29 scuole regionali- hanno affrontato
le difficili materie del calcolo più avanzato, sperimentando con un assaggio le future avventure
universitarie.
(a pagina 11)
co. Complessivamente sono stati immessi:
10000 esemplari di trota lacustre; 2750 esemplari di trota fario; 2750
salmerini alpini. In tutti
i casi si è trattato di ani-
mali con una dimensione di cm. 6 – 9 prodotti
negli incubatoi Ittici di
Ponte Nossa e San Pellegrino e provenienti da
riproduttori selezionati.
(a pagina 9)
Il riconoscimento istituito dal Lions Club
di Valle Brembana
Alla Rulmeca di Almè il Premio
“Gens Priula” 2011
Venerdì 30 settembre 2011, alla vigilia del cinquantesimo anniversario della sua costituzione, è
stato consegnato alla presidenza e direzione generale della spa Rulli Rulmeca di Almè, il premio
«Gens Priula», l’importante riconoscimento istituito nel 1989 dal Lions Club di Valle Brembana,
che quest’anno ha raggiunto la sua ventesima edizione.
Il premio, che per tradizione rientra tra le importanti cerimonie vallari, viene attribuito ad enti, persone, associazioni o società che con il loro operato
hanno onorato la Valle Brembana nel campo sociale, culturale, artistico, imprenditoriale e sportivo.
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(a pagina 13)
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La provincia di Bergamo detiene il record di pazienti,
ben al di sopra della media nazionale
Malattia di Parkinson,
la ricerca continua
Una svolta per la cura
del morbo di Parkinson. É proprio questo
l’obiettivo preposto ad
ogni iniziativa guidata
dal prof Pezzoli e dall’
ingegnere Marco Salvi,
amministratore
della
Società del Gres e vice
presidente AIP. “La
nuova frontiera - spiega
lo stesso Salvi - prevede
un intervento mirato sui
giovani, con apposite
attività di integrazione nella società ed un
costante sostegno psicologico”. Il progetto é
ancora in fase di studio,
ma é quasi certo che
parta da marzo, proprio
per volontà dell’associazione parkinsoniana
della sezione Berga-
mo, diretta dallo stesso
Salvi. “Parallelamente
all’intervento
sociale - specifica Pezzoli - condurremo quello
clinico, che ha come
primo obiettivo quello
di ridurre l’evoluzione
naturale della malattia”.
Attualmente, i giovani
affetti, rappresentano il
5% di tutti i pazienti in
Italia -circa 10.000 enumerati- che finalmente
riescono a vedere una
speranza: “Il Parkinson
é curabile - conclude
Pezzoli - bisogna riuscire a bloccare l’elevata
dispersione di proteine
dopaminergiche, e solo
allora noteremo un’efficacia maggiore degli attuali medicinali in uso”.
Studi recenti hanno
constatato il forte aumento del morbo di
Parkinson e la provincia
di Bergamo detiene il
record di pazienti, ben
al di sopra della media
nazionale. Ad attestarlo una recente indagine
dell’ AIP, che ha visto
emergere la presenza
di 2.500 casi a Bergamo, con una progressione che enumera 300
nuovi casi ogni anno.
“Di fronte a questi numeri il nostro sistema
sanitario risulta fragile
- commenta Marco Salvi - anche a causa della
mancanza di una solida
programmazione”.
In base ai dati raccolti,
la patologia, compare
sempre più precoce: su
10 casi insorge tra i 40
e i 58 anni, e nel 25%
fa la comparsa tra i 20
ed i 40 anni; sempre
nel 25% dei casi i primi
sintomi si manifestano
dopo i 60. Tra le ipotesi
recenti più accreditate,
pare che la contrazione
sia causata da fattori
ambientali e inquinanti
(anche naturali) a cui si
é più esposti, che colpiscono il 3 per mille
della popolazione mondiale, e l’ 1% sopra i 60
anni.
Cristiano Gamba
A Villa d’Almè messo in scena uno spettacolo basato sulla creatività e lo
zelo di chi ancora vuole rimettersi in gioco nonostante la malattia
Teatro e Tremore, lo spettacolo
per sconfiggere il Parkinson
L’AIP , Associazione Italiana Parkinsoniani, in prima linea anche in Ghana
con ampie prospettive di crescita nella cura delle malattie neurologiche
Un po’ di Bergamo,
dove il bisogno chiama
É questa la risposta che
ha saputo dare padre Riccardo Novati, reverendo
comboniano originario
di Cisano Bergamasco e
fondatore del Comboni
Center nel villaggio di
Sogakofe in Ghana, sulle
rive del Volta. Un centro di alta qualità, che ha
acquisito nel tempo un
incremento sempre maggiore dettato dall’ampliamento di servizi primari:
dall’istruzione scolastica
all’educazione religiosa,
per arrivare ad una fioritura del sistema sanitario
con la realizzazione di
un ospedale. Tra i fautori di questa impresa il
professor Gianni Pezzoli, presidente dell’AIP
(Associazione
Italiana
Parkinsoniani). “L’attuale struttura” - racconta il
medico - “presenta un’ottima organizzazione interna e ampie prospettive di
crescita, soprattutto nella
cura delle malattie neurologiche”, mostrando una
linea diretta tra Italia e
Ghana. Ogni anno, infatti,
la Regione Lombardia e
gli Istituti clinici garantiscono un ingente contributo economico per la copertura delle spese e per
il trasferimento di medici
specialistici nell’ospedale
di Sogakofe, accompagnando in sinergia il continuo lavoro dell’AIP. “I
primi risultati - prosegue
Pezzoli - hanno portato
alla creazione di un database con 60/70 pazienti
africani, tutti affetti dal
morbo di Parkinson”. La
malattia, ancora sconosciuta a causa dell’arretratezza negli studi medici, viene generalmente
catalogata tra i sintomi
della vecchiaia o di una
maledizione popolare. La
neurologia é un ramo ancora assente, e l’arrivo di
specialisti dall’Italia forniti dall’AIP, garantisce
un apporto necessario per
lo sviluppo della medicina, attualmente circoscritta a ginecologia, pediatria
e chirurgia.
“La nostra intenzione é
quella di stringere sempre di più i rapporti con il
dislocamento sanitario di
Sogakofe - rivela Pezzoli - e per questo, a marzo,
abbiamo
programmato
una mission che fornirà
personale qualificato e
medicinali”. I primi importanti risultati ottenuti
dalla medicina, hanno
mostrato come le cure
adeguate siano in grado
di far regredire il morbo
di Parkinson anche negli
stadi più avanzati. Ora,
l’Africa, oltre che terra
di bisogno, é anche terra
di studi per ricercatori e
genetisti, intenti ad analizzare il dna africano
per riuscire a risalire alle
origini del Parkinson che,
come la vita stessa, partì
dall’area etiope.
L’unica cosa certa é che
l’intervento sanitario europeo ha gettato le basi
solide per porre fine al
problema
diagnostico,
verso il quale il Ghana
sta ottenendo una sua autonomia. Il prossimo traguardo, intanto, é stato
stabilito durante l’ultimo
congresso mondiale delle
associazioni, tenutosi a
Glasgow lo scorso settembre: “Tutti gli enti sanitari
britannici - rivela Pezzoli
- vogliono unirsi all’AIP
per un primo sopralluogo nel mese di agosto in
Ghana” che rappresenta il
punto di partenza per l’apertura di uno o due centri
sanitari in tutte le nazioni
del continente e l’avvio di
un reale sviluppo dell’Africa.
Cristiano Gamba
Teatro terapia e tanto
spettacolo. L’Associazione Italiana dei Parkinsoniani della sezione di Bergamo torna in scena e calca il sipario con gli attori
della compagnia Teatro e
Tremore. Il tutto esaurito
presso il cinema Serassi di Villa d’Almé per la
prima stagionale di un
gruppo solido, che recita
e spera, con la creatività
e lo zelo di chi ancora ci
crede e vuole rimettersi in
gioco nonostante la malattia. Lo spettacolo “Uomini”, già esibito lo scorso anno presso la Fiera
delle Associazioni di Valbrembo si ripete; nato da
un’ improvvisazione ba-
sata sull’oggettivazione
di quattro elementi -terra,
acqua, aria e fuoco- una
serie di sensazioni affiorate dall’animo degli attori sono state riordinate da
un’abile regia e strutturate in uno spettacolo ben
coordinato.
Il tema é la fragilità
dell’uomo, fra storie di
quotidianità e difficoltà
nelle quali ognuno, con i
suoi piccoli o grandi problemi, si incaglia. La particolarità di questa rappresentazione sta nel fatto
che gli interpreti devono
improvvisare
partendo
appunto da sensazioni
molto fisiche e legate ad
un ricordo immaginario.
“Si é dovuto lavorare
molto sulla corporeità spiegano - fino ad arrivare
alla creazione di coreografie semplici ma colme
di forza ed intensità, di
cura e precisione nei movimenti, talvolta difficili
per chi soffre di carenza
di mobilità”.
L’evento é stato dedicato
alla memoria del Beato
Giovanni Paolo II, anche egli parkinsoniano e
simbolo di chi ha saputo continuare a vivere e
combattere nonostante la
malattia. Il ricavato della serata é stato devoluto
alla ricerca scientifica che
combatte il morbo.
Cristiano Gamba
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Un incontro per promuoverne la conoscenza e la divulgazione
I tartufi di Bracca
e della Val Serina
Ogni tanto si torna a
parlare di questi tuberi
ipogei che nascono nella Val Serina, nel territorio di Bracca oltre che
in altre zone della Valle
Brembana; diversi sono
i cercatori autorizzati di
tartufi: 25 solo a Bracca
e circa 600 nella provincia bergamasca, che
durante la stagione offrono questa specialità
agli appassionati ed ai
ristoranti. Il comune di
Bracca dedicando un
evento a questo profumato tubero, intende
promuoverne la conoscenza e la divulgazione.
Sono stati quindi realizzati, il 25 settembre
2011, un percorso enogastronomico ed una
mostra, un convegno,
un pranzo oltre ad una
visita alle tartufaie con
dimostrazione di ricerca da parte dei cani da
tartufo.
Tutto questo, durante
un incontro tenutosi
presso la Sala Polivalente del Comune dal
titolo: “Alla scoperta
del tartufo nero della
Val Serina” con il patrocinio della Regione
Lombardia e la partecipazione del Distretto
del Commercio “Fontium e Mercatorum” e
dei Comuni di San Pellegrino Terme, Serina,
Costa Serina, Cornalba
degli ecotipi locali”.
Ha aperto il convegno
Andrea Bonucci, da
oltre 30 anni appassionato tartuficoltore, a cui
hanno fatto seguito altri interventi”.
Ha concluso l’assessore Molinari, afferman-
do che occorre incentivare la produzione
di tartufi e conoscerne
le caratteristiche delle
piantine micotizzate,
che nel giro di 4 anni
possono permettere di
ottenere una tartufaia.”
La forma sperimenta
nella giornata di domenica 25 settembre pare
sia stata indovinata,
non rappresentata come
una sagra, ma dalla promozione culturale del
prodotto, per cui verrà
sicuramente riproposta.
Enzo Novesi
Piazza Brembana dedica due giorni al frutto che nella zona è in
grande espansione
La mela di montagna
ed Oltre il Colle.
La giornata, assai partecipata, si è svolta
in collaborazione con
l’Associazione Tartufai
Bergamaschi «Parco
dei Colli» con l’ARTO
«Associazione Ricercatori Tartuficoltori Orobici» e l’Associazione
Tartufai Bresciani. Erano presenti Giuseppe
Ciocchetti presidente
dell’Associazione Tartufai Parco dei Colli,
Virgilio Vezzoli presidente Associazione
Tartufai Bresciani, Andrea Bonucci presidente dell’ARTO, <Associazione Raccoglitori
Tartufi Orobici> e Massimo Bardea responsabile del progetto PADIMA; “Una nuova possibilità sul mercato in
quanto la coltivazione
del tartufo rientra nella
buona pratica, selezionata dalla Regione”.
Margherita
Molinari
assessore del Comune
di Bracca è colei che si
sta dedicando da circa
sei anni alla valorizzazione ed allo sviluppo
della coltivazione dei
tartufi di Bracca, quindi
artefice di questa iniziativa che ha raccolto il
consenso di molti appassionati.
“Per Bracca, - ha commentato la sig.ra Molinari -, questa manifestazione rappresenta
un momento significativo durante il quale
si sta valorizzando un
prodotto tipico che fa
parte della storia e della tradizione locale sia
dal punto di vista turistico che gastronomico
e che può quindi creare
un’alternativa.”
Nel corso del convegno
sono stati trattati dai
vari relatori i seguenti argomenti: “I tartufi
della Val Serina”- “Specie di tartufo presenti
in Val Serina”- “Esperienze di coltivazione
nel territorio bergamasco”- “Tartufi e tartuficoltura: L’importanza
Tornano, con l’arrivo
dell’autunno, le sagre e
le manifestazioni locali, che ripartono da un
rilancio interno dell’economia vallare con la
valorizzazione dei prodotti. L’occasione sarà
l’annuale Sagra della
Mela -giunta alla sua seconda edizione- si terrà
nei giorni sabato 22 e
domenica 23 ottobre. Al
timone dell’organizzazione l’ associazione degli agricoltori brembani
AFAVB e la Pro Loco di
Piazza Brembana, fulcro
turistico a cui fa capo
l’intera valle e centro
dove avrà luogo la manifestazione.
La manifestazione partirà sabato alle ore 9.00,
con l’apertura dello
stand
promozionale
AFAVB e con la degustazione e vendita delle mele locali. Alle ore
12.30 seguirà il pranzo
convenzionato con i ristoranti, terminando alle
ore 17.00 con la chiusura dello stand. L’ in-
domani, invece, domenica 23, ci sarà -come
consuetudine- alle ore
9.00 l’apertura di tutti
gli stand dei prodotti tipici brembani lungo la
via centrale del paese,
ed alle 12.30 si ripeterà
il solito pranzo con i ristoranti aderenti all’iniziativa. Alle ore 15.00 ci
sarà la proiezione del filmato didattico “La mela
di montagna della Valle
Brembana”, seguito alle
ore 16.00 dalla premiazione ai concorsi ed alle
16.30 la mela-merenda.
Il programma si chiuderà definitivamente alle
ore 17.00.
Cristiano Gamba
Cantieri di Branzi
chiusi ad ottobre
Sono i primi cantieri previsti nell’Accordo di programma siglato il 4
novembre scorso da Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente e
saranno i primi a essere conclusi entro ottobre. Questo accordo prevede
complessivamente 225 milioni di euro (10 dei quali per la sola provincia
di Bergamo) per i 161 interventi di messa in sicurezza del territorio contro il rischio idrogeologico. “La Lombardia - ha detto l’assessore Belotti
- è tra le regioni italiane quella più avanti nell’esecuzione delle opere
previste dall’Accordo di programma. I cantieri di Branzi, in valle Grande
(800. 000 euro) e in valle delle Ruine (120.000 euro), stanno lavorando a
pieno ritmo pur essendo a 1.800 metri di altitudine e in condizioni proibitive”. “Nel dettaglio - ha aggiunto Belotti - si stanno completando i lavori
dei paravalanghe, che vanno conclusi prima dell’arrivo della neve. E’
importante aver espletato il più velocemente possibile le pratiche, affinché le opere iniziassero quanto prima e nei cantieri si stanno addirittura
anticipando i tempi previsti per la conclusione”.
4
Donato un pulmino per il trasporto disabili
Il Progetto “Melograno” organizzato dal Settore Politiche sociali e
Salute della Provincia di Bergamo
Ad Almè un’iniziativa a cura del
Conversazioni sul lavoro di cura
Lions Club Valle Brembana
E’ stato presentato
alla cittadinanza almennese,
domenica
25 settembre 2011 sul
sagrato della parrocchia di Almè, il nuovo
pullmino Fiat Doblò
dell’Associazione Filo
Diretto onlus di Almè,
quale mezzo adibito al
trasporto delle persone
disabili.
Alla cerimonia, avvenuta con la partecipazione del vice presidente del “Filo Diretto” ed
alla presenza di alcuni
esponenti del Lions
Club di Valle Brembana presieduto da Fran-
cesco Dorino Corna,
il parroco di Almè ha
impartito una speciale
benedizione. Il Lions
Club Valle Brembana
ha finanziato l’acquisto e l’installazione
di una apposita pedana di sollevamento a
doppio braccio, inserita
nell’automezzo
ed adatta ad ospitare e
trasportare carrozzine
per disabili. Come ha
spiegato il presidente
del sodalizio brembano
Dorino Corna, l’acquisto della pedana mobile montata sull’automezzo, rappresenta il
service di riferimento
che il Lions Club Valle Brembana ha attuato
per l’anno 2010/11. Nel
consegnare il contributo, ha inoltre sottolineato che non è la prima
volta che il sodalizio
brembano agisce a favore dei disabili; infatti
alcuni anni orsono ha
donato alla Comunità
Montana Valle Brembana un pullmino attrezzato.
Una iniziativa di carattere sociale ed umanitario alla quale ha preso
parte buona parte della
cittadinanza.
(e.n.)
Spino al Brembo (Zogno) 22-23 Ottobre 2011
Sagra di Ottobre
Fede, spettacolo gastronomia sono gli elementi che da sempre caratterizzano
la Sagra di Ottobre che si svolge a Spino al Brembo e che rinnova l’appuntamento nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 ottobre.
Sotto una tensostruttura riscaldata, tutte le sere a partire dalle ore 19,00 funzionerà il servizio ristoro con il tipico menù: trippa - lasagne - cotechini costine - patatine fritte - panini - torte - castagne - vin brulè
Sabato 22 Ottobre 2011
Ore 19.30 S.Messa Vespertina - ore 20.30 Serata all’aperto con musica e
intrattenimento - ore 22.00 Spettacolo pirotecnico
Domenica 23 Ottobre 2011
Ore 10.00 S.Messa Solenne - ore 14.30 Processione per le vie del paese con
la Premiata Banda Musicale di Zogno - ore 17.00 Estrazione grande lotteria
L’antica Parrocchiale di Spino al Brembo, fondata prima del X secolo, all’epoca di Cornalita e Dossena. Il Visitatore salendo per l’alpestre ma amena
via, circondata da alberi fruttiferi, gode e respira aria balsamica, salubre, e
dopo poco più di un quarto d’ora giunge davanti al modesto cimitero del
paese dove sono custoditi gli avanzi degli avi della Parrocchia di S. Alessandro. Entrando in chiesa, si ammira il disegno d’essa di stile lombardo. Ha tre
altari; il maggiore di prezioso marmo eretto dal Parroco Gualandris D. Luigi
di v. m. Quello a destra è dedicato alla Madonna del 25 Marzo, è ornato di
una bellissima Annunziata, donata da Francesco Rizzo da Santa Croce agli
spinesi, come suggello della pace fatta tra la popolazione dei due contadi
nel 1504. Quello a sinistra è consacrato alla Madonna del S. Rosario. Una
delle feste maggiori si è la cosidetta “sagra di ottobre” che si celebra la IV
domenica di detto mese, è la festa delle S.S. Reliquie, istituita nel 1630, per
voto fatto, allorché infieriva la peste nei dintorni; i morti del contagio furono
sepolti in località detta “Piazzuoli”, dove una piccola chiesina con un Crocifisso e un S. Sebastiano, ricorda il fatto.
Si è svolto a Zogno nei
primi giorni di settembre 2011 il percorso
formativo denominato:
<Progetto Melograno.
Conversazioni sul lavoro di cura> organizzato
dal Settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo nella
Parrocchia San Lorenzo
RSA Opera Pia Caritas
di Zogno. Il settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo
prosegue nell’impegno
a favore di chi assiste
a domicilio le persone
anziane,
proponendo
quest’anno una serie di
incontri settimanali su
vari aspetti del lavoro di
cura, che proseguiranno
fino al mese di novembre 2011. La parte caratteristica di questa proposta è la libertà di partecipazione, ovvero non
viene richiesta iscrizione
e nemmeno la frequenza
a tutti gli incontri, da qui
il richiamo al Melograno, un unico frutto che
racchiude tanti semi. Le
“conversazioni”, della
durata di tre ore, prevedono lo scambio e il
contributo delle esperienze delle assistenti
familiari, dei familiari e
delle altre persone presenti e saranno condotte
da operatori professionali che adotteranno una
metodologia attiva di
apprendimento.”La formazione costituisce una
leva importante per l’integrazione e la qualità
della vita dell’anziano,
- ha sottolineato l’assessore Domenico Belloli
-, così come abbiamo
sperimentato in questi
anni organizzando i primi tre cicli del progetto.
La qualità della cura non
è solo nell’adeguatezza delle prestazioni, nel
rispetto degli standard
prescritti o nell’applicazione puntuale di protocolli, è nella percezione
delle persone che ricevono, soprattutto, ascolto,
accoglienza e benevolenza” Il settore Politiche
sociali e Salute si augura
che partecipando alle
“Conversazioni sul lavoro di cura”, le assistenti
familiari, gli operatori,
i volontari e i familiari
trovino nuovi stimoli e
riscoprano le motivazioni che li sostengono in
un lavoro tanto delicato
quanto prezioso per le
famiglie e la comunità
intera. E’ stato quindi
introdotto il “Progetto
Il Melograno”, da parte
dell’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Bergamo Domenico Belloli con il seguente intervento: “Abbiamo costruito questa
proposta di formazione
pensando alle esigenze e
alle fatiche di tutte quelle persone che in modo
diverso, si occupano di
assistere anziani fragili
non autosufficienti. Persone che lavorano con
impegno e con fatica per
mantenere l’anziano a
casa propria, per garantirgli il diritto di essere
considerato persona nella sua completa globalità. Persona come identità unica, costruita nel
relazionarsi con gli altri,
con il proprio ambiente
di vita, con la sua terra
e con la sua casa. L’esperienza e la vicinanza
con le persone non autosufficienti fanno capire
quanto sia fondamentale
per il loro benessere fare
in modo che nel tempo
della sofferenza e della
dipendenza, non abbiano
a lacerarsi bruscamente i legami che danno
un senso al proprio esistere. E’ più facile per
una persona che sta nella
propria casa mantenere
anche la propria identità sociale e sentirsi così
ancora cittadini.” Sono
intervenuti tra gli altri
al convegno l’assessore
Mario Zanchi per le Politiche Sociali di Zogno
ed il dirigente della Provincia Silvano Gherardi.
(e.n.)
5
Cambio al vertice del sodalizio musicale le cui origini risalgono al 1852
La Banda di Zogno
ha un nuovo Presidente
E’ Roberto Zanchi il
nuovo presidente della
premiata banda musicale di Zogno, che subentra a Sebastiano Cortinovis. Il corpo bandistico che raggruppa più
di cinquanta bandisti ed
ha all’attivo diversi corsi di musica per ragazzi,
ha rinnovato le proprie
cariche sociali gli scorsi
giorni. “Son 28 anni che
frequento il corpo bandistico -ha detto Zanchi, 41 anni, residente a
Zogno-, sono cresciuto
fra i grandi musicisti di
questa valle.
E’ un orgoglio poter
rappresentare la banda zognese, un grup-
po che ha ottenuto nel
corso degli anni numerosi riconoscimenti.
Uno dei compiti che ci
aspetta nell’immediato
è l’organizzazione dei
festeggiamenti per il
160 “compleanno” del
corpo bandistico, che si
svolgeranno il prossimo
anno”.
Oltre al presidente sono
stati nominati: Corrado
Donadoni Vicepresidente, Alessandro Berlendis Tesoriere, Michele Fustinoni Segretario. Il consiglio direttivo è inoltre composto
dai consiglieri Augusta
Brozzoni, Silvia Castelletti, Carlo Vitali, Claudio Maffi, e Sebastiano
Cortinovis. La banda di
Zogno è stata istituita
nel 1852 da un gruppo
di zognesi appassionati
di musica, sciolta nel
1938 è stata poi ricostituita nel 1945.
Da questa data, anno
dopo anno ha coinvolto
sempre nuovi bandisti e
avviato alla musica diversi giovani di Zogno.
Nella giornata d’apertura,
si è voluto proporre la Camminata della Salute
Zogno dedica una settimana
alla terza età
Settimana della terza età
a gonfie vele. L’assessorato ai Servizi sociali
del Comune di Zogno ha
promosso da 15 edizione
di questa settimana dedicata agli anziani della
comunità zognese. Nella
giornata d’apertura della
settimana della terza età,
si è voluto proporre la
Camminata della Salute: una manifestazione
a carattere promozionale, non solo per rilanciare gli effetti benefici
dell’attività motoria, ma
pure per valorizzare l’attività del gruppo di cammino di Zogno, che festeggiava il primo anno
di vita. 500 le adesioni,
con sorpresa degli organizzatori, provenienti
da diversi luoghi
della bergamasca.
Una bella
giornata
trascorsa
sulla pista ciclabile della Valle
Brembana da Zogno a
San Pellegrino. Il dato
maggiormente significativo emerso dalla manifestazione è il significato
del camminare assieme:
si guadagna salute e,
come dicono tutte le statistiche, se l’aspettativa
di vita si sta allungando,
con questo tipo di attività motoria possiamo
dare una mano a migliorare la qualità della vita.
Soddisfazione è stata la
parola d’ordine per Mario Zanchi, assessore ai
Servizi sociali di Zogno:
“E’ stata una bella giornata dedicata al mondo
della terza età. Non ci
aspettavamo tutte queste
presenze. Sicuramente
il prossimo anno sarà
riproposta l’iniziativa.
Nel frattempo si inizia
l’attività motoria con
delle passeggiate lungo
le belle strade che compongono il nostro territorio”.
Nel corso della primavera ed estate, sono in programma concerti
ed esibizioni
Imparare a cantare
Un corso per apprendere le nozioni base del canto moderno e impostare
la propria voce per esibizioni di canto. Saranno alcuni dei temi trattati nel
corso di canto moderno e lirico promosso dall’assessorato alle Politiche
Giovanili di Zogno con la collaborazione di Livio Scarpellini, esperto di
canto lirico e moderno (collabora come cantante principalmente presso i teatri: Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Regio di Parma, Teatro
Municipale di Piacenza, Teatro Grande di Brescia, collaborazioni pure
con Rai ed emittenti svizzere). “E’ la seconda edizione dopo il successo
dell’edizione dello scorso anno. Sono parecchi i giovani che frequentano
le lezioni -commenta l’assessore Massimo Pesenti-, l’obiettivo è dunque
quello di coinvolgere giovani e adulti, non solo di Zogno, ma pure della
Valle Brembana. Per chi vorrà poi, nel corso della primavera ed estate, sono in programma concerti ed esibizioni”. Le iscrizioni si ricevono
presso la biblioteca B. Belotti di Zogno, oppure scrivendo a biblioteca@
comune.zogno.bg.it . Fra i corsi attivati pure diversi corsi di ballo presso,
informazioni sempre presso la biblioreca. In fase di programmazione
invece un corso di parkour, una nuova disciplina sportiva che appassiona
sempre più giovani.
L’Associazione Bergamasca Stomizzati ha chiamato a relazionare
numerosi chirurghi e stomaterapisti
A fine ottobre a Bergamo
convegno sulle stomie
Quanti e come sono distribuiti sul territorio bergamasco gli stomizzati?
Quali tipologie di stomìe
portano coloro che utilizzano un sacchetto
sull’addome dopo un intervento chirurgico collegato normalmente ad
un tumore? Quali sono le
ultime tecniche chirurgiche che vengono praticate nei principali ospedali
bergamaschi? Quale tipo
di assistenza viene assicurata agli stomizzati
nei primi mesi dopo la
dimissione dall’ospedale. Sono domande a cui
l’Associazione Bergamasca Stomizzati chiede
di dare delle risposte con
un Convegno di Studio
indetto il 28 ed il 29 ottobre prossimo. Per questo evento ha chiamato
a relazionare numerosi
chirurghi e stomaterapisti, oltre a rappresentanti
della sanità pubblica ber-
gamasca. Sta invitando
tutto il personale infermieristico dei reparti di
chirurgia, insieme con gli
operatori infermieristici
delle case di riposo e di
altre entità assistenziali
della Lombardia, perchè
trovino nel convegno le
informazioni e la necessaria preparazione professionale necessaria ad
assistere gli stomizzati,
specie anziani.
Una deliberazione regionale della Lombardia
ha previsto che in ogni
ospedale dove si opera per confezionare una
stomìa ci sia un ambulatorio di riabilitazione per
insegnare agli stomizzati
su come gestire il proprio
corpo e l’applicazione
dei sacchetti dopo l’intervento chirurgico. Pian
piano gli ospedali si stanno attrezzando. Ai Riuniti l’ambulatorio prenderà
maggiore funzionalità
dopo il trasferimento dei
reparti nel nuovo Ospedale. Il Bolognini di Seriate ha ricevuto un premio per la formulazione
e l’applicazione di un
preciso protocollo di assistenza e cura.
Il Convegno avrà momenti didattici ma anche
pratici. Dopo le relazioni
del venerdì per tutta la
giornata, che si concluderà con una Cena benefica di gala, il sabato sarà
dedicato ai confronti sul
sistema assistenziale provinciale, con la partecipazione diretta di alcuni
stomizzati e dei loro familiari. Si ascolteranno le
esperienze di chi si è trovato a portare una stomìa
da una giorno all’altro e
su come sono state superate le numerose difficoltà di gestione, specie nei
primi giorni dopo l’intervento chirurgico.
W.B.
6
La riorganizzazione di piazza resa possibile con i fondi del Distretto
del commercio
Piazza Marconi a Zogno: i
lavori sono conclusi
L’obiettivo del Comune è stato migliorarne
la funzionalità, anche
attraverso la valorizzazione urbanistica. La
piazza, a cui si accede
da viale Martiri della Libertà, si trova nei
pressi delle scuole medie: proprio per questo
il cantiere ha terminato
i lavori gli scorsi giorni, per non creare disagi
alle scolaresche nel periodo delle lezioni. La
zona che è stata sottoposta a restyling è un
centro nevralgico della
vita di Zogno: oltre alla
scuola ci sono il centro
civico comunale, con
la sede Inps, e l’ufficio del giudice di pace.
Ci sono anche il parcheggio
sotterraneo,
la banca, la casa di riposo e diversi negozi.
Spiega Lino Gherardi, assessore ai Lavori
pubblici e Patrimonio:
“Viale Martiri della
Libertà è una delle vie
più importanti di Zogno per due motivi: ci
sono uffici di interesse
pubblico ed è l’ingresso da monte del centro
storico, non dimenticando poi che è la passeggiata degli zognesi.
Per questo abbiamo deciso di mettere in cantiere la riqualificazione di piazza Marconi.
Con l’obiettivo di traLa Valle Brembana rappresentata dai suoi storici formaggi e, per di
più, uniti sotto un unico
marchio alla Fiera Internazionale di BRA. Un
progetto pilota, innovativo e di rafforzamento
per la rete economica e
comunicativa in questo
periodo di crisi, che trova sbocco nella sinergia.
Formai de Mut, Agrì
di Valtorta, Stracchino
all’antica, Bitto e Branzi
Ftpper la prima volta fanno squadra in occasione
dell’evento piemontese
che, ogni anno, si tiene a
Cuneo, portando alla ribalta la rassegna dei formaggi Slow Food, un’organizzazione internazionale sempre in crescita.
Il nuovo marchio ha
tre ambasciatori: Ferdy
Quarteroni, Paolo Chiari
e Chicco Cerea, che han-
sformare questo spazio
attualmente privo di un
minimo di connotazione urbanistica in un’area pregevole e godibile, nell’ambito di un
progetto più generale di restyling del centro
storico”. La riorganizzazione di piazza Marconi, che è stata finanziata con i fondi del Distretto del commercio
- di cui Zogno è capofila anche per i Comuni di Sedrina e Brembilla - è stata condivisa dai
commercianti e dalle
scuole. Il costo dell’opera, è stato di 180.000
euro. Il progetto ha previsto anche un intervento di manutenzione
straordinaria sulla pavimentazione, piuttosto
malconcia, del viale
alberato. Per quanto invece riguarda il grosso
dell’intervento ovvero
la sistemazione della piazza, gli obiettivi
erano tre: la messa in
sicurezza del transito
pedonale, la riorganizzazione del parcheggio
e l’abbellimento urbanistico della piazza.
Al centro c’è una spe-
Formaggi orobici e valtellinesi insieme contro il mercato globalizzato
Tempo di crisi,
anche i formaggi si alleano
no radunato formaggi
orobici e valtellinesi nel
gruppo Formaggi Principi delle Orobie, esposti
in un unico stand titolato
“Piazza della Resistenza
Caesearia”. Un partigianismo in difesa della
produzione locale, in difesa dalla internazionalizzazione dei prodotti,
imitati ed espropriati in
sempre più globalizzate del mondo. L’evento,
presentato presso l’Alimentari di via Tassis in
Città Alta, ha ottenuto i
risultati sperati dopo un
brillante raffronto con
la stampa internazionale
del settore, che ha visto
i preparati ambasciatori
ognuno specializzato in
un preciso campo- tener
botta alle difficoltà economiche che tutti i settori
stanno subendo attraverso precisi progetti e mirate risposte. “In passato,
mai prima d’ ora, si era
verificata a Bergamo una
simile intesa che ha permesso ai nostri formaggi
di ottenere una risonanza
ancora più forte di quella
che in passato già avevano” spiega Francesco
Maroni, presidente della Fiera San Matteo di
Branzi. I formaggi scelti
per la rappresentazioni
sono da anni distribuiti
in tutta Europa ed anche
oltreoceano, e l’alleanza
cie di isola pedonale,
attorno a cui correrà
un passaggio a senso
unico. C’è pure un marciapiede protetto, che
raggiungerà la scuola,
i parcheggi - il numero
dei posteggi è identico
a quello di prima-, due
aiuole con una fontanella, panchine, verde.
Oggi, piazza Marconi
per Zogno, è un gradevolissimo biglietto da
visita.
con il Bitto Storico -originario
dall’omonima
valle valtellinese- sancisce l’ingresso di un nuovo alleato commerciale
che da decenni scrive
la storia caesaria della
Lombardia. Ora il Bitto,
tra i formaggi quello più
a rischio, continuerà ad
esser difeso e riprodotto
nella sua originalità, in
ben 1500 forme all’anno, tra le più pagate al
mondo. L’esito della fiera ha dunque dato i frutti
sperati, e nei giorni del
16, 17 e 18 settembre lo
stand si é aperto al pubblico con degustazioni
e abbinamenti culinari
che hanno rinverdito le
più antiche tradizioni
alimentari brembane, per
la gioia degli amatori del
prodotto.
Cristiano Gamba
7
Originaria di Sottochiesa in Val Taleggio insegna progettazione architettonica non esclude il suo ritorno definitivo a Bergamo
L’America di Ilaria Mazzoleni
Un’avventura
coronata dal successo per
l’architetto Ilaria Mazzoleni, un’emigrante
bergamasca contemporanea, laureata, professionalmente qualificata
e determinata sull’attività che ha voluto intraprendere negli USA.
Ilaria Mazzoleni vive
in America dal 1996,
l’inizio è datato 1995
quando si aggiudica
una borsa di studio per
un master in Tecnologia e Scienze della costruzione all’University
of Southern California,
School of Architecture,
di Los Angeles. Appena
laureata in Architettura
al Politecnico di Milano, Ilaria parte, pronta
a cogliere le occasioni
che le si presentano, ma
ancora ignora che la città, tra le più spettacolari
e ridondanti d’America, le riserba un ruolo
assai importante. Originaria di Sottochiesa
in Val Taleggio, sorella
dell’attuale presidente
della Comunità Montana Valle Brembana,
Ilaria una volta giunta
a Los Angeles vi si stabilisce, dividendo un
appartamento con altri
tre studenti stranieri.
«Los Angeles ha molto da offrire dal punto
di vista architettonico,
- afferma Ilaria -, ma è
il contrasto tra l’oceano
e il deserto che più mi
impressiona. L’ambiente culturale è estremamente vivo, si fa molta
sperimentazione ed è
assai stimolante immergersi in questa realtà.”
Il fascino che emana
questa città california-
na conquista quindi
assai presto la giovane
bergamasca.
Questo, senza escludere ovviamente in un
domani, il suo ritorno
definitivo a Bergamo,
per essere così più vicina alla sua famiglia
che vive a Sottochiesa
in Valle Taleggio. Attualmente Ilaria abita
nella zona di Melrose,
insegna progettazione
architettonica e tecno-
logie sostenibili a SCIArc, scuola di architettura indipendente di
Los Angeles, collabora
con alcune prestigiose
riviste italiane del settore e, fra un impegno e
l’altro, ha nella primavera 2011 coordinato
la gestione scientifica
della mostra, e della monografia, «Spazi
Composti di Franco
Normanni»
nell’exchiesa della Maddalena
a Bergamo. L’interesse per la biomimetica,
la scienza che si ispira
alla natura per la realizzazione di ambienti
ed edifici all’insegna
della sostenibilità ambientale, le ha fruttato
la cattedra di docente
e grazie anche alle ri-
cerche condotte dopo
aver conseguito il master. “Appena mi sono
trasferita a Los Angeles
ero piena di incertezze
- afferma ancora Ilaria -, ma il “segreto”
sta nel raccogliere le
sfide quotidiane impe-
gnandosi seriamente.”
Com’è oggi l’America
agli occhi di una bergamasca che ci vive
da 15 anni? «È in atto
un grande cambiamento culturale, - afferma
Ilaria - ed il presidente
Obama ne è il simbolo;
del resto la crisi richiede nuovi sforzi e iniziative che ci spingono a
reinventarci». e.n.
(Spunti rilevati da un articolo di Francesca Belotti
pubblicato su L’Eco di Bergamo)
Una tournèe in Inghilterra e Irlanda per la giovane danzatrice brembana
Il sogno di Ilaria è diventato realtà
Un sogno che coltivava
fin da bambina, la danza! Da sempre la sua
grande passione ed ora
il suo sogno si è avverato: Ilaria Ghironi diplomandosi nel mese
di maggio di quest’anno
alla Scuola del Teatro di
Roma, è diventata una
danzatrice professionista. Rapita nei suoi sogni di bambina, all’età
di 5 anni durante uno
spettacolo all’Oratorio
di Zogno, si appassiona all’arte Tersicorea,
iniziando così il suo
percorso di studio della
danza. Prima con una
scuola di ballo locale
per 4 anni, per poi arrivare alla frequentazione
per altri sei anni all’Istituto Coreutico diretto da Roberta Andreini
Tosi di Bergamo (ora
presente anche in Valle
Brembana, a San Giovanni Bianco). Compiuti i 14 anni, il salto
di qualità di Ilaria che la
vede proporsi in diverse audizioni tra le quali alla Scuola di danza
di Stoccarda, al Teatro
dell’Opera di Roma ed
all’Accademia Nazionale di Danza di Roma,
tutte superate brillantemente. Da qui, la scelta
più difficile ed importante per il futuro professionale di Ilaria, che
opta decisamente per la
Scuola dell’Opera di
Roma, dove trascorsi tre
anni, conclude gli studi
acquisendo il diploma
di danzatrice professionista. Nel mese di agosto è stata chiamata a
Londra per un’audizione all’European Ballet,
superata con successo
insieme ad un neodiplomato della Scuola di
Danza del Teatro alla
Scala di Milano e ciò le
ha permesso di entrare
a far parte ufficialmente
nella sopracitata Compagnia di ballo. Ora per
tre mesi è impegnata in
una tournèe che si sta
svolgendo in Inghilterra ed in Irlanda con una
seria di 35 spettacoli di
danza classica: Coppèlia
e lo Schiaccianoci. Una
grande esperienza per
Ilaria che si confronta
ora con danzatori provenienti da varie nazioni e che li vede, in questi giorni protagonisti,
con il debutto avvenuto
lo scorso 23 settembre,
al Grove Theater di
Dunstable, il giorno del
suo diciottesimo compleanno.
Enzo Novesi
8
La consegna dei premi durante una cerimonia presso il salone delle
feste di Cà Bigio
Premio Angiolino Quarenghi
Città di San Pellegrino
L’artistico Trofeo “Premio Angiolino Quarenghi” edizione 2011,
opera dello scultore
panathleta Elia Ajolfi, è
stato assegnato al dr.
prof. Julio Cesar Legido Arce, uno tra i più
qualificati medici sportivi di Spagna, titolare
di alte cariche nell’Università Complutense di Madrid ed anche
di importanti funzioni
governative. Il Premio
Panathlon International alla carriera Città di
San Pellegrino Terme
al prof. Josè Manuel
Ballestreros anch’esso
dell’Ateneo Complutense di Madrid, già
allenatore delle nazionali di Atletica, Fondo,
Boxe e Tennis di Spagna. La consegna dei
premi si è tenuta il 23
settembre 2011 a cura
del CONI di Bergamo
e Panathlon International di Bergamo e del
Comitato Coppa Quarenghi, nel salone delle
feste di Cà Bigio a San
Pellegrino Terme. Una
manifestazione ormai
radicata nella cittadina
termale che si è svolta
con la partecipazione di
un notevole numero di
commensali, di alcuni
atleti sportivi tra i quali
Luigi Orlandini ed inoltre di Silvano Gherardi
per la Provinica di Bergamo, di tutti i componenti delle famiglie
Quarenghi, di Valerio
Bettoni presidente del
CONI di Bergamo, dei
dottori Mario Mangiarotti e Alfredo Calligaris. Da loro e dai
due medici premiati
è stata ricordata la figura del dr. Angiolino
Quarenghi, ognuno per
le proprie esperienze,
esprimendo le capacità di quest’uomo sin-
cero, dalla facoltà di
conoscere il prossimo
e di amarlo. Angiolino
Quarenghi un medico
di spicco nel panorama sportivo italiano ed
internazionale, già medico dell’Inter per ben
17 anni, periodo d’oro durante il quale la
squadra milanese vinse
4 scudetti, 2 Coppe dei
campioni e due Coppe
intercontinentali. Consigliere e poi sindaco
della cittadina nell’anno 1991, uomo di grande umanità, si è saputo
far apprezzare anche
per la cordialità nei
rapporti con la gente.
Alle sue cure mediche
ricorsero vari campioni
sportivi tra i quali Giacomo Agostini, Felice
Gimondi, Sara Simeoni e Piercarlo Ghinzani. Una vita dedita alla
medicina, allo sport,
alla famiglia ed alla cittadina di San Pellegrino
Terme. Una particolare
sentita, bella manifestazione. Ha fatto gli onori
di casa il dr. Gianpietro Salvi responsabile
dell’U.O.
Recupero
e Riabilitazione della
Clinica Quarenghi.
Albo ufficiali dei premiati
“Premio
Angiolino
Quarenghi Panathlon”:
1995: prof. Dr, Mario
Quattrinin- 1996: prof.
dr. Alfredo Calligaris1997: dr. Paolo Zeppilli- 1998: dr. Mario
Mangiarotti- 2002: dr.
Eynar Eriksson- 2004:
prof. dr. Giorgio Santilli- 2005: prof. dr. Peter
Jenoure- 2006: prof.
Leonardo
Vecchiet2007: prof. dr. Kennet H. Cooper- 2008:
prof. dr.Enrico Castellacci- 2009: dr. prof.
Guy Thibault- 2010:
dr. prof. Antonio Dal
Monte
“Premio Coppa Quarenghi” 2006: Bruno
Pizzul
giornalista2007: Alfredo Calligaris medico sportivo. 2008: Ivan Gotti
campione di ciclismo2009: Marcello Lippi
allenatore 2010: David
Messina allenatore .
Enzo Novesi
Al convegno Iscar tenutosi presso l’Università Statale
di Milano è stato ribadito che il territorio montano
merita il sostegno con politiche e azioni mirate
Sostegno alla
montagna
Il Comitato Scientifico Internazionale di Ricerca
Alpina che ha sede a Berna, in Svizzera, promuove
la cooperazione internazionale nella ricerca sulle
tematiche strategiche per le alpi e le aree montane.
Nel 2000, Iscar è stato riconosciuto dalla Conferenza delle Alpi come osservatore ufficiale della
Convenzione delle Alpi. In questa funzione fornisce competenze scientifiche e di ricerca negli organismi ufficiali della Convenzione delle Alpi. Il Comitato è composto da delegati provenienti da Francia, Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.
Alberto Cavalli, sottosegretario del presidente della Regione Lombardia con delega all’Università e
Ricerca, intervenendo ai lavori di Iscar, organizzati presso l’Università Statale di Milano, ha evidenziato che “il territorio montano è di primaria
importanza, autentica area di opportunità per tutta
la Lombardia e merita il sostegno con politiche e
azioni mirate. Azioni da realizzare con l’Università e nel settore della ricerca, che devono essere di
aiuto nel trasformare queste opportunità in risultati
concreti”.
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9
Preoccupazione per il calo degli utenti e per il ritardo degli interventi
di riqualificazione
Ospedale San Giovanni Bianco:
Treviglio o Bergamo?
Ogni tanto si ritorna a
parlare dell’afferimento dell’Ospedale di
San Giovanni Bianco
agli Ospedali Riuniti di
Bergamo. Problematica
complessa e di difficile definizione, fermo
restando la situazione
attuale. Proposta che ha
visto nell’aprile scorso
la bocciatura in Consiglio Regionale della
mozione presentata dal
Consigliere
regionale Valerio Bettoni. Il
consigliere provinciale,
nonchè sindaco di San
Pellegrino Terme Vittorio Milesi, dati ufficiali alla mano, chiede
alla Comunità Montana
Valle Brembana, che lo
scorso anno ha respinto una analoga mozione per l’afferimento
agli O. R. di Bergamo
rimandando il tutto a
mesi più avanti, di ridiscutete il tema. E’
passato molto tempo
senza ancora prendere
decisioni con danno,
secondo Milesi, degli
utenti.”Si evidenzia il
calo dei ricoveri, afferma Milesi, con personale medico carente
e senza ancora aver
provveduto ad attivare
la subterapia intensiva come promesso.” A
sostegno, Milesi porta
le numerose firme raccolte in cui si caldeggia
l’afferimento agli O.R.
di Bergamo con i quali
pare stiano crescendo
le collaborazioni che
gioverebbero agli eventuali pazienti ed anche economicamente.
Il Presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto
Mazzoleni condivide le
preoccupazioni sul calo
degli utenti, per altro
calo generalizzato in
tutta Lombardia, e gli
auspici espressi, ma ritiene anche che: “Non
conviene polemizzare,
stante anche il grande
ritardo nel trasferimento ed i problemi organizzativi che in questo
momento riguardano la
nuova struttura dell’Ospedale di Bergamo.
Con l’Assessore Remuzzi, le parti politiche
e dirigenziali, si sta lavorando per garantire
attenzione e nuovi investimenti sull’Ospedale
San Giovanni Bianco e
nel frattempo approfondire la tematica di una
diversa organizzazione
che sia rispettosa anche
della volontà dei residenti vallari e permetta
la massima tutela della
struttura, del personale
operante in Valle e, soprattutto, dei degenti.”
Abbiamo chiesto al
consigliere provinciale Vittorio Milesi cosa
cambierebbe con l’afferimento a Bergamo
per l’Ospedale di San
Giovanni?
“Con gli Ospedali Riuniti di Bergamo, - ha
affermato -, esiste già
una collaborazione in
diversi settori e servizi
e l’afferimento di San
Giovanni Bianco all’Azienda Ospedaliera di
Bergamo avrebbe come
primo immediato bene-
ficio un rafforzamento
e un’intensificazione di
tali collaborazioni, una
maggiore possibilità di
scambio del personale
medico con un aumento
della qualità complessiva del presidio ospedaliero.
Una parte dei cittadini
della Valle Brembana
che per il proprio bisogno di salute scelgono oggi gli Ospedali Riuniti di Bergamo
(oltre il 27%), grazie
alla maggiore qualità
garantita dalla struttura, potrebbe tornare a
scegliere con fiducia il
Presidio Ospedaliero
di San Giovanni Bianco. Verrebbero inol-
tre finalmente meno i
gravi e pesanti disagi a
cui sono oggi sottoposti
coloro che per ricovero
o visite sono costretti a
recarsi presso l’Ospe-
dale di Treviglio”. Si
giungerà ad una soluzione?
Ora non resta che attendere eventuali sviluppi.
Enzo Novesi
Le operazioni sono state facilitate dall’intervento dell’elicottero dell’Enel
Semina di pesci nel comprensorio
dei Laghi Gemelli nel Comune di Branzi
In collaborazione con
il Comune di Branzi
e grazie alla disponibilità di ENEL che ha
messo gratuitamente
a disposizione un elicottero attrezzato per
il trasporto del pesce,
giovedì 15 settembre il
Servizio Caccia e Pesca della Provincia ha
effettuato la semina di
materiale ittico in 4 dei
5 laghi che costituiscono il comprensorio dei
“Laghi Gemelli”.
Complessivamente
sono stati immessi:
10000 esemplari di trota lacustre; 2750 esemplari di trota fario; 2750
salmerini alpini. In tutti
i casi si è trattato di animali con una dimensione di cm. 6 – 9
prodotti negli incubatoi
Ittici di Ponte Nossa e
San Pellegrino e provenienti da riproduttori
selezionati.
Il Piano di riparto, stabilito in funzione della
capacità portante del
bacino, è il seguente:
Laghi Gemelli (circa
6.990.000 mc di invaso): 6500 lacustri; 1000
fario; 1000 salmerini
Lago Pia’ Casere (circa
2.600.000 mc): 2000
lacustri; 1000 fario;
1000 salmerini
Lago Marcio (circa
870.000 mc): 1000 lacustri; 500 fario; 500
salmerini
Lago Becco (circa
230.000 mc): 500 lacustri; 250 fario; 250 salmerini
Resta escluso dalle
operazioni il Lago Colombo che, essendo attualmente interessato
da lavori di manuten-
zione, sarà oggetto di
ripopolamento il prossimo anno.
Questo intervento conclude le operazioni di
ripopolamento dei Laghi alpini previsto dal
“Programma di ripopolamento ittico” approvato annualmente dalla
Giunta Provinciale.
Le operazioni di semina si sono invece svolte regolarmente grazie
alla disponibilità di personale volontario delle
locali Società di pesca.
Sempre i Volontari hanno inoltre provveduto
ad immettere nei Laghi
Fregabolgia, Sardegnana, Rotondo e del Diavolo, il previsto quantitativo di Trote fario e
lacustri conferito dalla
Provincia.
10
Nella piccola borgata di San Pellegrino è rimasto un solo abitante
I Baroni di Sussia
Sussia è una piccola
borgata montana appartenente al Comune
di San Pellegrino Terme, la sua posizione
è situata a circa 1000
metri di altitudine ed
è posta su un altopiano circondato da prati
e boschi dove si gode
un ampio e spettacolare panorama. Nel borgo
vi è una chiesina dove
il 29 settembre di ogni
anno si celebra la Festa
di San Michele a Lui
dedicata; da documenti
si rileva che nell’anno
1718 viene citata come
<Oratorio>, situato nel
luogo noto come la co-
sta Falgara. Qui, il 31
luglio dell’anno 1833, è
nato Giovanni Battista
Antonio Baroni da Giuseppe e da Annamaria
Oberti. Antonio Baroni
fu una celebre guida alpina che collaborò nella
esplorazione delle Alpi
Orobie e dei massicci
delle Alpi centrali, del
Monte Rosa, del Bernina della Val d’Ossola,
dell’Adamello,
dell’Ortles del Brenta
e delle Dolomiti e lo si
ritiene ancora oggi, uno
dei pionieri, sotto la cui
guida crebbero varie
guide bergamasche e
della Val Masino. All’e-
tà di 27 anni fu Guida
Alpina nel Reggimento
Guide Reali dell’esercito, addetto allo Stato
Maggiore del generale
Isasca impegnato nel
1860/61 a Isernia , Teano, Gaeta, ecc, nella
lotta contro i Borboni.
Alla sua scomparsa,
avvenuta nel 1912, il
CAI di Bergamo pose
una targa bronzea nel
cimitero di San Pellegrino Terme dove è
citato: “Antonio Baroni
– guida alpina del CAI
sezione di Bergamo.
N.il 31.VII- 1833- M.
il 22-IV- 1912- Generoso, prudente, audace
dell’Alpe intese ogni
arcano, contese ogni
insidia, attese ogni gloria.”
Il Comune di San Pellegrino gli dedicò una
via all’inizio della vecchia mulattiera che sale
alla borgata. Uno tra gli
ultimi abitanti di Sussia, venuto a mancare
all’età di 73 anni, fu
Michele Baroni, detto ”Nicolèt” nipote del
celeberrimo Antonio,
uomo forte dalla voce
possente, ospitale, esuberante. Sposato con
Giovanna
Caterina
Tassis dalla quale ha
avuto un figlio Giovanni che attualmente
è l’unico abitante della
piccola frazione.
Giovanni ha 61 anni,
ha lavorato alla San-
pellegrino spa ed attualmente è in pensione
dal 2007. Gli abbiamo
chiesto come trascorre
le giornate? “Ho l’orto
da badare, dove coltivo
verdure per il mio fabbisogno, poi taglio la
legna che uso per riscaldare e cucinare.” Svolge altre mansioni? “ Ho
animali di bassa corte
a cui badare, aiuto dei
miei vicini per la fienagione ed anche altri nel
pascolo degli animali.
Inoltre provvedo alla
pulizia ed alla cura della chiesina alla quale
sono molto affezionato.” Una vita solitaria
quindi, ma non viene
mai nessuno a trovarla? “ Si ho vari amici
che ogni tanto salgono a bere un bicchiere
in compagnia, poi ci
sono gli appassionati
di mountain bike che
salgono fino a Sussia
per poi scendere da Vetterola e da Catremerio”
Ogni quanto scende a
San Pellegrino? “Circa
due volte la settimana
per fare spesa ed incontrare alcuni amici”.
Una vita solitaria, che
conduce da circa sette
anni, dopo la scomparsa dei genitori, ma non
ha nulla da recriminare,
questo è il suo mondo, ma comunque con
alcune comodità tra
le quali il telefono, la
luce e l’acqua corrente, per cui si può dire
sia una persona felice,
sempre sorridente, a cui
pare effettivamente non
manchi niente.
Enzo Novesi
11
La quinta edizione del Summer School si è svolta a San Pellegrino Terme
Fisica e matematica sotto il solleone
Rientro anticipato dalla vacanze; ma questa
volta non si è trattato
di una punizione per i
ripetenti, bensì di un
premio per i più bravi.
E’ tornata a San Pellegrino la Summer School, per il quinto anno
consecutivo, portando
in Valle Brembana ben
130 studenti che dal 5
al 7 settembre hanno
affrontato una full immersione di matematica, fisica e statistica.
Scelti dagli Istituti Superiori della Lombardia ed accompagnati da
36 insegnanti, i giovani liceali -scelti da 29
scuole regionali- hanno affrontato le difficili
materie del calcolo più
avanzato, sperimentando con un assaggio le
future avventure universitarie. I ragazzi,
per l’arco dei tre giorni, hanno preso alloggio presso il convitto
dell’Istituto Alberghiero presente all’interno
del paese, organizzando
la giornata fra convegni
-la mattina- ed attività
didattiche e di laboratorio il pomeriggio. Illustri visite, invece, per
i seminari, che hanno
registrato la partecipazione di quotati docenti
del settore provenienti
da tutte le università del
nord Italia -Bergamo
compresa- e da Bologna. La Summer School infatti gode dell’inserimento nel Piano
Nazionale delle Lauree
Scientifiche, organizzato dall’Ufficio Scolastico di Bergamo con
il contributo dell’Università di Bergamo, la
Pro Universitate Ber-
gomensi, la Mathesis di
Bergamo, l’Associazione ANIMat di Bergamo, l’associazione per
l’insegnamento della fisica, BergamoScienza,
Sinapsi, gli Istituti Itis e
Paleocapa. Un progetto collettivo, costruito
con la stretta sinergia
di enti seriamente intenzionate a rilanciare
le attività didattiche italiane e coltivare studenti preparati. L’obiettivo,
Nel corso dell’estate,
sette cani di razza sono
stati uccisi da ignoti a
San Giovanni Bianco
per mezzo di bocconi
avvelenati; si tratta di
sei setter ed un pointer
d’età compresa tra uno
e sei anni. Un gesto che
è stato assai condannato da Roberto Fiorona
proprietario degli animali, che li allevava da
parecchi anni, non professionalmente, ma per
la sua grande passione.
Espressioni di solidarietà sono state espresse
alla famiglia, non solo
da parte dei tanti cacciatori e appassionati
della Valle Brembana,
ma anche dagli esperti
del settore di tutta Italia
e dalla Svizzera. Persone che hanno inviato
al proprietario dei cani,
lettere di disappunto e
messaggi di conforto
e solidarietà. La notizia, apparsa in agosto
sul quotidiano locale,
è rimbalzata anche sui
siti internet specializzati, con parole di stupore
e di incoraggiamento
alla famiglia. Gli animali, vivevano in una
recinzione
adiacente
infatti, é anche quello
di orientare tutti quegli
studenti che mostrano
interesse ed attitudine
per la matematica pura
e la fisica, facoltà in
declino in Italia negli
ultimi anni. Un’infarinatura di base si sta
rivelando importante
per l’orientamento dei
ragazzi, che riscoprono
in questo modo nuove
motivazioni che permettano di guardare le
discipline scientifiche
in un’ottica differente. Il deterrente dell’estrema difficoltà in cui
impattano gli studenti
alle prime armi é il fattore principale del calo
d’interesse registrato.
Dunque, sostenere con
entusiasmo la fisica e la
statistica, é una prima e
concreta soluzione che
ad oggi sta dando risultati reali.
Cristiano Gamba
Gesto incivile. Messaggi di solidarietà dall’Italia e dall’estero
Vilmente uccisi sette cani di
razza a San Giovanni Bianco
all’abitazione sita in via
Oneta, dove il proprietario vive con la propria
famiglia. «Ho dedicato
parecchio tempo e tanta
passione a questi miei
animali,- ha affermato
Roberto Fiorona, - non
pensavo che si potesse
arrivare a compiere un
gesto simile. Inoltre è
preoccupante
anche
l’intrusione di persone nella mia proprietà,
dove vivo con mia moglie e i miei due bambini». Disappunto e rabbia sono stati espressi
anche da diversi resi-
RIFACIMENTI E
MANUTENZIONI
AIUOLE E GIARDINI
denti di San Giovanni
Bianco che conoscono con quanto amore
il proprietario e la famiglia curavano quei
bellissimi animali,sono
ritenute persone specializzate nella cinofilia agonistica ed anche
vincitori di importanti
premi.
Dell’accaduto sono stati subito informati i carabinieri della stazione
di San Giovanni Bianco
e della compagnia di
Zogno, che stanno svolgendo le indagini per
cercare di individuare
gli autori del gesto, in
quanto l’uccisione di
animali è un reato punito dall’articolo 544-bis
del Codice Penale con
una pena prevista che
va dai tre ai 18 mesi
di reclusione. Si dovrà
tener conto che oltre il
danno affettivo e morale, c’è anche quello
economico, che si aggira attorno a circa 20
mila euro, in quanto i
sette cani erano rigoro-
samente selezionati ed
addestrati.«Ringrazio
tutte le persone che mi
stanno esprimendo la
loro solidarietà, - ha
affermato Fiorona -, è
stato un duro colpo alla
mia passione. Chi alleva cani per passione
sa della dedizione e del
legame affettivo che si
crea, con questi cani
lavori e cresci. Tutta la
mia famiglia era assai
legata a loro e spiegarlo ora ai miei figli per
me è davvero difficile».
L’assessore della Comunità Montana Valle
Brembana Enrico Sonzogni si è così espresso:
“Speriamo che si faccia
presto luce su quello che
è avvenuto, ritengo che
sia una azione da vili, si
spera solo che non si
tratti di un’intimidazione nei confronti di Fiorona e della sua famiglia. Fiorona era molto
legato ai suoi cani che
seguiva giornalmente,
cani che oramai tutti i
cacciatori conoscevano
per la loro bravura nelle competizioni a livello
nazionale. Noi della Comunità Montana vogliamo essere vicini a Fiorona in questo momento, vorremmo essergli
cosi vicini per superare
questo brutto momento,
ma sappiamo anche che
per far questo si deve tener alta la guardia contro questi atteggiamenti
incivili, si deve far di
tutto per assicurare alla
giustizia queste persone.”
Enzo Novesi
12
Rientrato l’allarme per la composizione delle classi
Branzi: tutti a scuola, come sempre!
Per Branzi si risolve
nel migliore dei modi la
questione scuole che ha
tenuto banco agli inizi
del mese di settembre.
Le lezioni sono ricominciate con gli studenti pronti per affrontare le attività didattiche. Per gli alunni delle
medie, l’organizzazione stabilita, ha previsto
tre monoclassi; mentre
per le elementari una
pluriclasse per terza e
quinta, e tre monoclassi per prima, seconda e
quarta.
Da Bergamo, infatti, la
responsabile del Provveditorato provinciale
Patrizia Graziani ha deciso di andare incontro
alle esigenze dell’ istituto scolastico, accontentando sia il corpo
docenti che il comitato
di genitori intervenuto
per far luce sulla vicenda.
I continui tagli e l’impoverimento degli enti
comunali hanno -per la
prima volta- paventato
il rischio che la scuola di Branzi riaprisse
il nuovo anno con due
pluriclassi per le elementari ed una sola per
le medie.
Un’opzione che fin da
subito aveva spaventato sia il sindaco Gabriele Curti che i genitori,
spingendoli ad una se-
rie di rimostranze culminate con lettere di
ferma opposizione alla
manovra.
A causare la spiacevole
situazione il taglio del
corpo docenti; a risollevarla i numeri -decisivi- degli studenti, sufficiente per comporre
le normali monoclassi
delle medie. Secondo
quanto prescritto dalla
legge, infatti, nel caso
di micro paesi come
Branzi c’é la possibilità di costituire una
monoclasse qualora ci
sia un numero di iscritti almeno superiore ai
dieci alunni, e ciò pare
abbia indotto lo stesso
Provveditorato a recedere, lasciando pressoché invariata rispetto al
passato l’organizzazione scolastica. Dunque
piena soddisfazione dai
vertici comunali, che
sono riusciti in un importante intento, garantito anche dalla sinergia con i genitori degli
alunni, convinti della
necessità di mantenere
stabili le normative della vecchia riforma, tra
le quali le 30 ore di lezione settimanali. Una
vittoria, questa, che dà
anche valore agli sforzi
fatti negli scorsi anni:
investimenti sui laboratori e sulla manutenzione della struttura,
che consentissero, ad
un paese perno per quel
tratto di valle, di operare nell’ambito dell’
istruzione nel miglior
modo possibile.
Appuntamenti d’estate a Ponteranica
Rinnovata la tradizione
Castello in festa
La Madonna di Trabuchello
Anche quest’anno a Castello si è ripetuta, nella forma breve ma intensa del
triduo liturgico, la celebrazione in onore di S. Rocco di Montepellier, al quale è dedicata la chiesina cinquecentesca posta sulla cima di una delle tante
colline che dominano il territorio di Ponteranica.
Come coronamento dei tre giorni di preghiera, nella mattinata di martedì 16
agosto, data nella quale è ricordato il Santo di origine francese, si è tenuto
il tradizionale incanto: grazie al ricavato della vendita dei beni “nostrani”
offerti dalla comunità e messi poi all’asta al ritmo di un “quant e quant”
pronunciato rigorosamente in bergamasco, dal 2001 il gruppo di volontari
“Amici di San Rocco” si adopera nella ristrutturazione della chiesina, che
di anno in anno si impreziosisce sempre di più, divenendo un vero e proprio
gioiellino, del quale i “Castellani” non possono che essere orgogliosi.
La festa, continuata poi alla sera con la celebrazione solenne tenuta dal parroco di Ponteranica don Sergio Scotti, si è conclusa con la sentita processione per le vie (e i prati) di Castello, accompagnata dalle note di una banda
“mista”, risultato della collaborazione tra i suonatori di Ponteranica e quelli
di Sorisole.
Gli sforzi maggiori sono rivolti alla formazione di nuovi volontari in
particolare dei giovani
Per l’anno europeo del Volontariato progetti
innovativi per Bergamo e provincia
L’anno europeo del Volontariato, è stata l’occasione anche in Italia per un bilancio
complessivo dell’enorme impegno che le 42.000 Associazioni portano avanti
gratuitamente nei settori più svariati dei bisogni di persone, famiglie, comunità. Un
quarto di queste Associazioni opera in campo sanitario, il 20% è attivo nel sociale,
il 7% nella Protezione Civile, il 2% nel Volontariato internazionale. Fra le Regioni,
il Friuli-Venezia Giulia è quella con la più alta concentrazione di Associazioni in
rapporto al numero di abitanti; agli ultimi posti la Campania, Sicilia, Lazio.
In assoluto la regione con più Associazioni censite è la Lombardia con ben 5703.
Per quanto riguarda Bergamo e provincia le Associazioni sono rispettivamente
110 per la città, 325 per la provincia. L’importanza del Volontariato è innegabile,
ma come si è discusso nel Convegno nazionale del “Villaggio solidale” tenuto a
Lucca, il tema più scottante risulta sempre quello dei rapporti fra Politica e Volontariato, che si attuano in concreto nella relazione fra “solidarietà e sussidiarietà”
cioè in un reciproco supporto di forze rivolte al bene comune soprattutto dei più
poveri”.
Tutti gli sforzi sono però rivolti alla formazione di nuovi volontari in particolare
dei giovani, che rappresentano una valida forza di continuità, essendo oggi il volontariato costituito di massima
da elementi non più giovani. A questo scopo il Dipartimento della Gioventù e
dell’Associazione nazionale dei Comuni ha creato un bando dal titolo” Giovani
energie in comune”allo scopo di sostenere interventi a favore del volontariato giovanile, cui hanno aderito con alcuni progetti il CSV
bergamasco e i Comuni di Albino, Nembro, Alzano, Ranica e Villa di Serio, che
hanno affidato l’esecuzione del Progetto “ Volontariato Volentieri” alla Cooperativa sociale “IL Cantiere” e al “Centro Servizi Volontariato” di Bergamo. L’intento è
di offrire ai giovani l’opportunità di intraprendere un percorso di “cura di sé e degli
altri” tramite stage di volontariato estivo e occasioni di convivenza interculturale e
di scambio con gruppi di migranti di un Paese del Sud del mondo.
R.Belotti
Fuochi, festa ed emozione. Trabuchello s’è
illuminato nella notte di
sabato 10 settembre, in
occasione dell’annuale festa della Madonna.
Un’organizzazione consolidata, il contributo
devoluto dall’amministrazione comunale e le
offerte raccolte da villeggianti ed abitanti hanno
permesso di portare un
forte segno di spiritualità. La serata, iniziata con
la recitazione del Santo
Rosario, ha scandito in
successione momenti di
preghiera e di festa, in un
paese addobbato con luci
montate attorno all’antica chiesa d’epoca roma-
na. “É un momento di
condivisione molto importante - spiega il parroco don Alfio - che ogni
anno raccoglie, non solo
tra gli abitanti ma che
tra chi serba nel cuore
Trabuchello”. Non sono
mancate le tradizionali
palle di resina infuocata
che hanno illuminato la
salita che, dalla piazza,
si collega con l’altura
dove spicca la chiesa.
Per rispettare la tradizione, alle ore 22.00, sono
partiti i fuochi d’artificio. L’ indomani, invece,
domenica 11, é seguita la
processione per le vie del
paese, guidata dalla banda che ha sfilato dietro
l’effigie della Madonna,
una statua lignea realizzata anni addietro dagli
artigiani locali e agghindata, per l’occasione,
con splendidi gioielli
dorati. A sostenerla e a
portarla un gruppo di volontari, con una novità:
un crescente numero di
adolescenti, che segnano
un’inversione di tendenze rispetto ai tempi correnti.
Anche quest’anno, Trabuchello, può dunque
dire compiuta la propria
missione, dando appuntamento al prossimo
anno ad una delle più
antiche tradizioni del paese.
Cristiano Gamba
13
Il riconoscimento istituito dal Lions Club di Valle Brembana
Alla Rulmeca di Almè Il Premio
“Gens Priula” 2011
Venerdì 30 settembre
2011, alla vigilia del
cinquantesimo anniversario della sua costituzione, è stato consegnato alla presidenza e
direzione generale della spa Rulli Rulmeca di
Almè, il premio “Gens
Priula”, l’importante
riconoscimento istituito nel 1989 dal Lions
Club di Valle Brembana, che quest’anno ha
raggiunto la sua ventesima edizione.
Il premio, che per tradizione rientra tra le
importanti cerimonie
vallari, viene attribuito ad enti, persone,
associazioni o società
che con il loro operato
hanno onorato la Valle
Brembana nel campo
sociale, culturale, artistico, imprenditoriale
e sportivo. “Lo scopo
del sodalizio, ha affermato il presidente Dorino Corna, è anche
quello di incoraggiare
chi si dedica alle varie
professioni ed attività,
al fine di migliorare
la loro comunità, pro-
muovendo un costante livello di efficienza
e serietà morale.” Ha
poi ricordato la figura
di Antonio Ghisalberti, fondatore nel 1962
dell’azienda , venuto a
mancare nel 1976.”
La cerimonia della consegna, svoltasi dopo la
visita ai reparti produttivi dello stabilimento
di Almè, è proseguita
durante una riunione
conviviale organizzata
dal dinamico sodalizio
brembano presso l’Osteria degli Assonica di
I commercianti dell’alta Valle si sono allertati; raccolta di firme
contro l’ipotesi di un centro commerciale
Piazza Brembana, sul
supermercato posizioni divergenti
Il Consiglio comunale
di Piazza Brembana,
con il solo voto della
maggioranza, ha dato
il via libera all’adozione del Piano di Governo del Territorio. Si
sono espressi a favore
i consiglieri di «Piazza Brembana, un ponte
per…»), per il no ha
votato il gruppo di opposizione «Piazza pulita» mentre ha scelto la
strada dell’astensione la
lista «Per un futuro coerente».
Il
Pgt,
presentato
dall’ingegnere ed estensore del progetto Enrico
Salvetti, «è pensato in
funzione del duplice
ruolo svolto da Piazza
Brembana in alta valle,
come centro di attrazione turistica e come paese che più di tutti offre e
garantisce servizi a villeggianti e valligiani».
L’ impostazione data
all’importante
documento verte su un costante rilancio del paese
in prospettive sia delle
esigenze turistiche che
degli abitanti, oltre che
un’innovazione viabilistica con l’aggiunta di
una rotatoria dislocabile nel tratto fra via Aldo
Moro e via Provinciale,
molto importante per lo
scorrimento brembano.
La strada, infatti, conduce in centro e verso
la stazione dei pullman,
e sarà seguito da un sottopasso pedonale in via
Roma.
Le nuove impostazioni
a carattere infrastrutturale, invece, sono date
dalla previsione di aumento della popolazione a 1600 abitanti, un
incremento che deve far
riflettere sulle prospettive future e le esigenze
del paese. Effettivamente 400 abitanti sono
un numero consistente.
Alterchi tra maggioranza e opposizione sono
sorti in merito a quello
che è stato definito erroneamente un centro
commerciale, la cui
area predestinata -in
caso di realizzazione- è
in via Fosà, con un’estensione di circa 900
metri quadrati. Il supermercato sarebbe dislocato in un’area esterna
al paese, col rischio che
diventi un polo che decentralizzi la frequentazione dei turisti svuotando il centro abitato
anche di un importante
servizio fornito dai cosiddetti negozi di vicinato.
Per quanto è dato sapere non si tratterrebbe di
una nuova licenza, ma
del trasferimento di una
già al servizio della comunità.
E’ bastato, comunque,
pronunciare la parola
Centro Commerciale
per far percorrere l’intera alta valle di una
scossa
elettrizzante.
Così negozianti e commercianti hanno avviato una raccolta di firme
lungo i paesi di Carona,
Moio de Calvi, Mezzoldo, Branzi, Averara,
Cusio, Foppolo, Isola
di Fondra, Cassiglio,
Santa Brigida, Roncobello, Piazzatorre, Piazza Brembana, Valleve e
Valtorta. Un’idea “disperata”, una protesta
unanime volta a far ragionare sulla situazione
attuale e sul fatto che
una simile prospettiva,
di certo, non agevolerebbe una crescita. Il
documento parla chiaro, e l’indirizzo non é
da meno: l’amministrazione comunale di Piazza Brembana. Espresso
a chiare lettere é “il parere di assoluta contrarietà”, la motivazione
più che ovvia: un effetto domino di chiusure
l’una in fila all’altra,
che partiranno dai negozi più piccoli fino a
mettere in crisi quelli
più consolidati.
Azzonica di Sorisole. Il
premio, rappresentato
da una targa d’argento, è stato consegnato dal presidente del
Lions Club di Valle
Brembana Francesco
Dorino Corna, al dott.
Marco Ghisalberti ed al
rag. Emilio Moreschi,
rispettivamente consigliere delegato e presidente della spa Rulli
Rulmeca, alla presenza della signora Bruna
Moretti Ghisalberti e
Marco Ghisalberti.
La spa Rulli Rulmeca,
ha raggiunto importanti
traguardi tecnico produttivi nella costruzione di trasportatori interni a rulli, altamente
innovativi, che vengono installati nelle realtà
operative di ogni natura
per il trasporto di merci,
prodotti semilavorati o
finiti. Questa considerevole azienda, insediata nella zona industriale
di Almè, occupa oltre
centosessanta dipendenti ed ha incorporati
depositi e stabilimenti
produttivi in Spagna,
Germania, Danimarca,
Inghilterra,
Canada,
Sud Africa, Cina, Tailandia, Venezuela coinvolgendo altre mille
persone.
Nella targa assegnata
si evidenzia la motivazione che precisa come
i dirigenti, in questi
cinquant’anni : “hanno
contribuito a creare,
con il proprio operato,
con grande coraggio ed
iniziativa imprenditoriale, in Valle Brembana, un complesso industriale metalmeccanico
di notevoli dimensioni
e risonanza internazionale, segno di amore
per il lavoro ed il progresso economico.”
Molti i soci del Lions
Club presenti, tra i quali i soci fondatori ed il
sindaco di Almè Luciano Cornago, il luogotenente dei carabinieri di
Villa d’Almè Francesco
Milo ed il maresciallo
Maria Pedalini di Almè
(e.n.)
Lettera alla redazione
Vi inoltro una mia riflessione che dedico ad una “bella addormentata” che
in uno dei momenti più difficili della mia vita ho dovuto adottare, con tutti i
suoi problemi forse più gravi dei miei, più che sufficienti a mettere in ginocchio un elefante. Eppure, ogni volta che mi mancava il fiato, mi bastava solo
guardarla per sentirmi meglio e pieno di vita.
Non è una persona, ma una cosa che sembra che mi parli e mi esprima la
sua gratitudine.
Parlo di amore che è grande in ogni sua forma e riesce sempre a fare miracoli. L’importante è avere pazienza e non mollare mai per nessuna ragione
al mondo. Grazie per l’attenzione con la speranza che qualcuno ci si possa
riconoscere, perché a volte è la storia di ognuno di noi.
Saeid Bahrami
“Io sono più stanco di te”
E’ stato l’amore a salvarci tutti e due, mentre ero stanco, sfinito, privo di
forza per poter continuare, e non so se volevo mollare tutto; mi sembrava più
facile chiudere gli occhi e lasciarmi andare verso la corrente più forte di me,
inghiottito dalle onde giganti.
Sentivo la voce di qualcosa o qualcuno che mi diceva di aprire gli occhi
…”apri gli occhi, guardami quanto vuoi; io ti darò tutta l’energia che vorrai.
Alzati, finisci il tuo lavoro che io sono più stanco di te. Ho atteso tanti di
quegli anni e non posso perdermi l’unica occasione che ho.
Apri gli occhi, guardami, finisci il lavoro che io sono più stanco di te”.
Adesso che ci penso, vedo che è stato l’amore a salvarci tutti e due. Da soli
non ce l’avremmo mai fatta.
14
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CATERINA 58enne di bell’aspetto, pacata e comprensiva.
Ama la lettura, la casa e piccole gite. In un uomo cerca
un atteggiamento amorevole
e premuroso per un discorso
intrigante, solido e di lunga durata. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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MICHELE 48 anni tecnico.
Moro e fisico sportivo. Allegro, positivo e davvero gentiluomo E’ appassionato anzi
appassionatissimo di montagna sia d’estate che d’inverno. Vorrebbe incontrare una
donna carina, affine a lui di
carattere ed appassionata di
montagna! Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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RAFFAELLA 32enne, commessa in un negozio d’abbigliamento, alta, bionda, sorridente e comunicativa. Ama la
vita all’aria aperta, il nuoto e le
passeggiate. Sente che è arrivata l’ora di conoscere l’uomo
giusto per lei: ironico, simpatico e soprattutto fedele. Incontri
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CARLO 39 anni, alto e magro, carattere buono e sensibile ma determinato e positivo. Ama lo sport e la natura.
Vorrebbe incontrare una lei
anche separata che sia dolce,
sincera motivata come lui ad
un serio e costruttivo rapporto
di coppia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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INFERMIERA 55 enne. Roberta ama la vita e trasmette
la sua gioia a chiunque le stia
vicino. Noi che l’abbiamo
conosciuta pensiamo abbia
una sensibilità eccezionale.
Si rapporta bene con chiunque con grande semplicità ed
umanità. Se pensi di essere
l’uomo che può farla felice
contatta! Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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IO SONO IN GRADO di
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e che ha voglia di conoscerti!
Ildegonda Birg titolare di In-
contri del Cuore. Agenzia per
Single Legalmente Riconosciuta. TEL 035.4284575.
MIRELLA 35 anni, operatrice assistenziale, riservata,
forse un po’ timida, molto carina e a modo. Si è trasferita da
poco per lavoro. Cercherebbe
un compagno serio e motivato
a vivere una relazione dove ci
sia passione e rispetto. Incontri
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IVAN ha 29 anni e lavora in
banca. Ama la montagna, il
lago e i viaggi all’avventura.
Non è ancora riuscito ad innamorarsi: la ragazza che vorrebbe al suo fianco dovrebbe essere nubile, dolce e fine, solare
e piacevole. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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ELENA 39 anni, separata,
commessa. Si sente soddisfatta in ogni settore della sua
vita tranne che in quello affettivo. Vorrebbe accanto un
uomo che possa condividere
insieme a lei la passione per
la musica, il jogging e la palestra. Se anche tu ti riconosci
in qualche aspetto suo aspetto,
contatta! Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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IMPRENDITORE 34enne,
Enrico è un ragazzo alto, fisico
sportivo. Impegnato nel lavoro
ma con mille e mille interessi.
Stanco di essere solo sentimentalmente non cerca però
una ragazza qualsiasi. Vorrebbe condividere il suo mondo
con una ragazza nubile, fine,
molto carina e fine, allegra che
abbia voglia di vivere un rapporto coinvolgente. Incontri
del Cuore TEL 035.4284575
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SANDRA 53 anni semplice, vivace, ottimista, reale e
concreta. Nonostante le dure
esperienze della vita crede ancora nell’amore ed è una donna all’antica. Cerca un uomo
responsabile e sincero per un
vero rapporto duraturo. Se trova la persona giusta è disposta
a trasferirsi. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS
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DORINA 65 anni fisico minuto, occhi chiari. Ama la casa
e la compagnia delle persone.
Sola da tempo, le manca l’amore di un uomo. Indipendente economicamente e libera da
impegni familiari, volentieri
ospiterebbe o si trasferirebbe. L’importante è trovare un
uomo che voglia vivere con
serenità e passione. Incontri
del Cuore TEL 035.4284575 –
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15
Torna a San Pellegrino Terme il Festival Nazionale di Poesia per e dei Bambini
Poesie e filastrocche per bambini
L’ A m m i n i s t r a z i o n e
comunale di San Pellegrino Terme promuove il secondo “Festival
Nazionale di Poesia
per e dei bambini” allo
scopo di esprimere la
fantasia e l’allegria dei
bambini e dei grandi,
attraverso la lettura e la
composizione di poesie, rime e filastrocche.
L’invito alla partecipazione è rivolto ai bambini dagli 8 agli11 anni
ed agli adulti che amano leggere e comporre
poesie. Saranno ospiti
speciali, Giusi Quarenghi e Pietro Formentini,
autori di libri di poesie
e racconti per bambini.
Questi i tempi di svolgimento del Festival:
Entro sabato 30 ottobre:
consegna poesie degli
adulti. Entro sabato 13
novembre: consegna
poesie bambini. Venerdì 2 dicembre: cena
con i poeti ospiti. Sabato 3 dicembre: sera-
ta finale e premiazioni.
I bambini potranno partecipare individualmente con una o più poesie,
rime o filastrocche sul
tema “L’albero”, per
un totale massimo di
25 versi. Se la partecipazione avviene come
gruppo o come classe,
potranno
presentare
fino a tre composizioni
senza limiti di lunghezza.
Gli adulti invece potranno presentare le
proprie composizioni
inedite di poesie per
bambini in lingua italiana (una o più poesie,
rime o filastrocche per
non più di 50 versi per
ogni partecipante), sullo stesso tema. E’ ammessa la presentazione, fuori concorso, di
poesie in lingua locale.
I premi saranno così
suddivisi: Ai bambini
una pergamena e libri
di poesie degli autori
ospiti del festival. Agli
adulti, una targa e una
edizione pregiata di
opere di poesia. Alla
scuola che avrà ottenuto i migliori risultati
un buono di 500 € per
acquisto di materiale ed
una collezione di opere
di Gianni Rodari.
Tutte le poesie finaliste di ogni categoria
di partecipanti saranno
pubblicate sul sito ufficiale del festival e appariranno a stampa su
“Quaderni Brembani”,
Annuario del Centro
Storico Culturale Valle
Brembana “Felice Riceputi” nell’edizione
2012.
Ente Promotore: il Comune di San Pellegrino Terme, Ente Organizzatore: il Centro
Storico Culturale Valle
Brembana “Felice Riceputi”. Gli Enti Patrocinatori sono: la Provincia di Bergamo - la
Comunità Montana di
Valle Brembana- l’Uf-
ficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Ufficio X – Bergamo.
La manifestazione si
avvale del contributo
della Fondazione della
Comunità Bergamasca
Onlus, della Fondazione Banca Popolare
di Bergamo Onlus, del
Consorzio B.I.M. Bergamo, della
B.C.C.
di Sorisole e Lepreno, dell’Associazione
Amici di San Pellegrino Terme e del Sistema
Bibliotecario Provinciale
Per informazioni più
complete consultare il
sito: www.culturabrembana.com/sanpellegrinofestival
[email protected] - bonaventura.
[email protected]
Coordinatore del Festival: Bonaventura Foppolo Tel. 0345/91966
- 338.2116550
(e.n.)
cato dell’antiquariato
- Ore 20.00 S.S. Messa
- ore 21.30 spettacolo
pirotecnico
Domenica 16 Ottobre
2011 - Ore 15.00 processione per le vie di
Ubiale
A Ubiale 15-16 Ottobre 2011
Festa Madonna
del Rosario
Torna anche quest’anno, nella parrocchia
di San Bartolomeo a
Ubiale, la tradizionale festa della Madonna
del Rosario, più conosciuta come “Terza di
ottobre”, proprio perché celebrata ogni terza
domenica di ottobre.
Già da alcuni giorni il
paese è addobbato a
festa mentre migliaia
di luci rendono il paese
particolarmente
suggestivo, soprattutto
se visto dalla sponda
opposta del Brembo in
comune di Sedrina.
Celebrazioni religiose,
ma anche fuochi artificiali, cucina e caldarroste, pesca di beneficenza e bancarelle caratterizzano la festa più
importante di Ubiale.
Sabato 15 Ottobre
2011
dalle ore 20.00 barole
in piazza, pesca di beneficenza e mostra mer-
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CHIUSO SABATO A PRANZO E DOMENICA TUTTO IL GIORNO
(SU PRENOTAZIONE PER GRUPPI SAREMO LIETI DI OSPITARVI ANCHE NEL GIORNO DI CHIUSURA)
L’operazione vedrà una riqualificazione di
una zona nevralgica per la comunità
Ubiale riparte
dalla piazza
Un antico splendore per un’antica piazza.
Ad Ubiale, piccolo centro ai piedi della Valle
Brembana, il presente rende omaggio alla storia e a chi ha contribuito a scriverla: Bortolo
Belotti, politico di orientamento democratico
ed importante riformatore nell’ambito della realtà politica vallare dell’anteguerra, rivivrà di
nuovo splendore grazie alla piazza, che ora sarà
presto ristrutturata. L’operazione, fortemente
voluta da Ersilio Gotti, sindaco del paese, vedrà una riqualificazione di una zona nevralgica
per la comunità di Ubiale, sita a pochi metri
dalla chiesa parrocchiale e dal municipio. Lo
spazio denota da subito una certa rilevanza sia
storica che architettonica, oltre ad un’evidente
necessità di rilancio. Gli edifici attorno, infatti, sono da tempo stati ristrutturati,e la piazza
rappresentava l’ ultimo step che garantisse un
lavoro completo e globale. Secondo i disegni
del progettista Walter Milesi, lungo le viette
laterali verrà usato il selciato quale parte costituente del pavimento, che continuerà anche
addentrandosi verso la corte, questa volta alternato a lastre di pietra luserna. Il prosieguo
dei lavori servirà a dare anche nuovo smalto
all’interno della piazza, dove saranno installati nuovi impianti di illuminazione con precise
caratteristiche estetiche e norme preesistenti.
Si tratta dell’ ultima fase che porterà alla riqualificazione definitiva di Ubiale, dopo anni d’intenso lavoro. L’esborso previsto per le casse
comunali parla di 170.000 euro, ed i lavori
-iniziati verso la metà di settembre- dovrebbe concludersi a febbraio. Nei prossimi mesi
invece partiranno i cantieri per procedere con
la realizzazione di nuovi posteggi realizzati in
via Garibaldi, poi seguiti dalla ristrutturazione
dell’ ex scuola elementare.
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