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Lovero – Discorso del sindaco Saligari del 14 dicembre 2013
Buon pomeriggio a tutti voi,
E' con grande emozione che mi accingo a porgere il benvenuto dell'amministrazione
comunale, il mio personale e quello dell'intera comunità di Lovero che rappresento,
a tutte le autorità presenti: civili, militari e religiose, con le quali sono onorata di
poter condividere un momento così solenne per il nostro paese.
Ringrazio dal profondo del cuore sua Eccellenza il Prefetto Dott. Carmelo
Casabona, il Questore Dott. Girolamo Fabiano, il maresciallo Alvaro Parascenzo
della Compagnia Carabinieri di Tirano, il sottotenente Eleonora Torrisi, Comandante
della Tenenza di Tirano della Guardia di Finanza, il Maresciallo del Corpo Forestale
dello Stato, Giandomenico Pini che, onorandoci con la loro presenza dimostrano
ancora una volta di essere vicini alle amministrazioni non solo oggi ma ogni giorno
con anche la loro attraverso un prezioso lavoro di monitoraggio del territorio al fine
di garantire la sicurezza della popolazione della nostra Valle.
Ringrazio l'amministrazione provinciale rappresentata dall'assessore Franco
Imperial che interviene anche in qualità di Presidente della Comunità Montana
Valtellina di Tirano, il Consorzio dei Comuni del Bim rappresentato da Edoardo
Dei Cas, il Sindaco di Tirano, Pietro del Simone, il Sindaco di Tovo di Sant'Agata
Giambattista Pruneri, il Sindaco di Mazzo di Valtellina, Clotildo Parigi, il Sindaco di
Villa di Tirano, Giacomo Tognini, il Vice Sindaco di Valfurva Marco Mirabella, Valeria
Robustelli Test per il Comune di Grosotto, Francesco Cioccarelli per il Comune di
Aprica, amici che sempre sono al mio fianco.
Ringrazio il Presidente della sezione tiranese dell'A.N.A. , Mario Rumo, nonché
tutti i gruppi alpini qui rappresentati, orgoglio del nostro Paese che gentilmente ci
onorano con la loro presenza: gruppo alpini di LOVERO, gruppo alpini di TIRANO,
gruppo alpini di VILLA DI TIRANO, gruppo alpini di MADONNA DI TIRANO, gruppo
alpini di TRESENDA, gruppo alpini di BIANZONE, gruppo Alpini di APRICA, gruppo
alpini di MAZZO, gruppo alpini di GROSOTTO, hruppo alpini di GROSIO gruppo
alpini di SONDALO, gruppo alpini di PIATTA nonché Vincenzo che, con la sua tromba
scandirà le note del “Silenzio”.
Ringrazio l'arciprete Don Gianluca dei Cas che con le sue parole e la sua
benedizione darà un valore aggiunto a questo momento per noi così importante.
Desidero esprimere un profondo ringraziamento anche al Segretario comunale e
a tutti i dipendenti, a quelli attuali e a quelli che si sono avvicendati nel corso degli
anni, i quali, quotidianamente, hanno garantito e garantiscono i servizi comunali ai
cittadini.
Un ringraziamento particolarmente sentito alla famiglia di Ermete Zampatti, ai figli
Gianpaolo e Loredana, alla sorella Mariarina, a Romilda e Remigio con Alessia ,
Stefano e Simone, al cognato Pietro, alle nipoti Federica e Valentina, ai nipoti Marco,
Luca, Christian e Maurizio.
Oggi ci apprestiamo a condividere due momenti particolarmente significativi
per la nostra comunità , l'inaugurazione ufficiale della casa comunale che è stata
recentemente ristrutturata e la commemorazione del Sindaco Ermete Zampatti
medaglia d'oro al valor civile.
AVVENIMENTI COME QUESTI DEVONO ESSERE MOTIVO D'ORGOGLIO PER L'INTERA
COMUNITÀ DI
LOVERO.
Scegliere di restaurare il municipio, che rappresenta il riferimento della vita civile
ed amministrativa di una comunità, ha significato, per l'amministrazione comunale,
valorizzare non il mero edificio ma la comunità stessa.
Di fatto, la ristrutturazione ha consentito di realizzare, a favore della cittadinanza,
una struttura moderna ed efficiente in linea con le attuali normative e di
raggiungere, nello specifico, importanti obiettivi:
offrire un importante servizio alla comunità mediante la realizzazione di una sala
lettura con internet point che consentisse al Comune di divenire punto di prestito
interbibliotecario nel circuito provinciale,
ridurre i consumi energetici e le emissioni di Co2, svolgendo così un ruolo
educativo e facendosi promotrice nei confronti della popolazione dell'uso razionale
dell'energia;
completare il percorso di abbattimento delle barriere architettoniche con
l'inserimento di idoneo impianto ascensore e realizzando un nuovo servizio igienico
per disabili ;
conseguire una migliore razionalizzazione degli uffici con il necessario arredo e
portando l'ufficio tecnico al piano rialzato;
adeguare alle normative l'archivio comunale, in precedenza collocato nel piano
sottotetto, posizionandolo a piano terra;
dotare l'edificio di una nuova autorimessa, avendo utilizzato lo spazio occupato dalla
precedente come archivio.
Il conseguimento di questi risultati è stato possibile grazie all'importante sostegno
di Regione Lombardia che ha finanziato, con un contributo a fondo perduto, il 54%
dell'intervento di ristrutturazione dell'edificio e del BIM che, dimostrando ancora
una volta attenzione particolare ai piccoli comuni, ha finanziato quasi interamente
la realizzazione dell'autorimessa e in parte l'opera di rifacimento del piazzale che ha
completato l'intervento.
Oltre agli Enti finanziatori, un ringraziamento particolare va al progettista, arch.
Michele Gagetti, alle imprese Pruneri Costruzioni Srl, Folini Arredamenti e Sistar
S.a.s. per la professionalità dimostrata e l'ottimo lavoro svolto.
Un ulteriore ringraziamento va alla Ditta SISTAR che, in occasione dell'inaugurazione
ha voluto far dono al Comune di Lovero del prezioso mosaico che vediamo qui
davanti a noi.
A tutti voi qui chiedo un applauso quale segno di riconoscimento per l'impegno
profuso e per il lavoro svolto.
È con profonda emozione che ora mi accingo a ricordare insieme a voi il nostro
concittadino Ermete Zampatti che, giovane Sindaco di Lovero, ha sacrificato la vita
nel tentativo di debellare un incendio che stava devastando il versante retico della
nostra montagna.
Non ci sono parole per descrivere quel gesto compiuto con grande sprezzo del
pericolo, ma è mio dovere sottolinearne l'alto esempio che esso costituisce per noi
tutti e per le generazioni future.
A distanza di 46 anni Ermete può essere ancora esempio e testimone di valori quali il
senso del dovere e il grande spirito di abnegazione, di cui oggi più che mai si sente il
bisogno.
Nel difficile scenario degli albori del '68, divenuto Sindaco, il giovanissimo Ermete
si è trovato a gestire una situazione amministrativa particolarmente delicata, ma
in ogni momento è stato supportato e consigliato dall'allora Prefetto di Sondrio
Dott. Gaetano Ariano che nutriva per lui grande stima ed amicizia e che, dopo la
sua scomparsa fu particolarmente vicino alla famiglia dimostrando la sua grande
umanità.
Un particolare riconoscimento va inoltre attribuito a Remigio che, sposando
Romilda, ha dato a lei e ai suoi figli una meravigliosa famiglia, l'amore e il sostegno
che, con la scomparsa di Ermete, erano venuti a mancare.
La presenza degli Alpini, cui va il mio personale apprezzamento e ringraziamento, è
il miglior riconoscimento dell'umanità e profondità d'animo di Remigio, capogruppo
degli Alpini di Lovero.
Ascoltando, in questi giorni, la testimonianza di chi ebbe l'onore di conoscere
Ermete, mi ha colpito particolarmente apprendere il calore umano, la bontà
d'animo, la sincerità, la generosità e l'altruismo con cui si poneva in relazione con
tutti coloro che ne condivisero l'amicizia. Ma Ermete era, innanzitutto, un marito
attento e premuroso, un padre affettuoso e presente, una persona per bene.
Si dice che l'eroe sia frutto esclusivamente del momento mentre la persona
per bene sia il prodotto di una vita quotidiana vissuta in maniera integerrima in
adesione agli alti valori morali e in ossequio alle leggi.
Se ciò è vero, come credo che sia, allora Ermete ha unito nella sua umana esistenza i
tratti della persona per bene con quelli dell'eroe.
Fu, insomma, un degno figlio di questa nostra terra di montagna, una persona che
univa alla correttezza di vita, al forte senso di giustizia anche l'ardore di chi non esita
a rischiare la propria esistenza per salvaguardare l'altrui bene.
Come Loverini dobbiamo essere fieri dell'esempio fornito dal nostro Ermete(eroe)
in quanto il suo gesto non solo nobilita la nostra comunità ma fornisce un forte
esempio alle generazioni future e, in particolare, ai nostri giovani.
Oggi alle nostre generazioni, spetta il compito di continuare ad alimentare ed
accrescere quei valori, a custodirli gelosamente, ad evitare che la storia possa essere
dimenticata.
L'impegno ad onorare la memoria non è solo un tributo a chi ha risposto al proprio
spirito pubblico mettendo a repentaglio la vita, ma costituisce anche un modo per
costruire principi e orientamenti.
Oggi più che mai è necessario conservare le memorie del passato in modo da poter
rinnovare costantemente il ricordo e indurre sempre alla riflessione, perché possa
pervenire un messaggio chiaro alle giovani generazioni, a quelli che saranno gli
amministratori di domani, a quelli che saranno i cittadini del futuro.
Dobbiamo trasmettere loro l'orgoglio di essere figli della stessa terra che ha dato i
natali a chi ha donato la propria vita per ideali che appartengono ad ognuno di noi .
Per non dimenticare, un quadro ed una targa, rimarranno a memoria di Ermete
Zampatti e del suo eroico gesto, nella sala consiliare.